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L Quando il mondo crolla
fatti una risata:
vedrai che tutto passerà
ALAMY STOCK PHOTO
Per la prima volta in Italia i racconti che nel 1963 rivelarono il grande praghese
Insegnò come resistere all’orrore staliniano con boccali di birra, ironia e allegre fanciulle
.
R
Personaggio
È
un peccato che il libro
di memorie di Woody
Allen, intitolato A pro-
posito di niente, sia sta-
Dagli amori ai film, il grande regi
to accolto da un’attenzione me-
diatica focalizzata sulla contro-
versia con Mia Farrow, perché
è un testo ricco di spunti inte-
si racconta in un’autobiografia (p
ressanti per comprendere la
personalità di un grande del ci-
nema, oggi vittima, a mio avvi-
so, di un assurdo ostracismo. È stesso mondo intellettuale che
necessario tuttavia riassume- lo idolatrava, in particolare
re la vicenda, dal momento quello che gravita intorno al
che è lo stesso cineasta a scri- New York Times, ma è con l’am-
verne nel libro, la cui dedica re- biente del cinema che si è aper-
cita: «A Soon-Yi, la migliore. to un conflitto irreparabile. La
Pendeva dalle mie labbra e poi campagna di Ronan Farrow ha
mi ha avuto in pugno». Nel bloccato la distribuzione ame-
1992 la Farrow scopre che Al- ricana dei suoi film e generato
len, suo compagno da dodici Woody Allen ritrattazioni grottesche da par-
anni, aveva una relazione con «A proposito di niente» te di attori che hanno lavorato
Soon-Yi, da lei adottata insie- (trad. di Alberto Pezzotta) con lui molti anni dopo il
me al precedente marito An- La nave di Teseo 1992: Timothée Chalamet è ar-
dre Previn. Da allora sono pas- pp. 400, ebook € 15.99 rivato a devolvere in carità il
sati 28 anni: Allen e Soon-Yi si ediz. cartacea € 22 compenso ottenuto in Un gior-
sono sposati e hanno avuto no di pioggia a New York, e Al-
due figlie, mentre l’attrice ha len racconta che l’attore ha
lanciato l’accusa, gravissima, del regista newyorkese, al pun- «giurato di averlo dovuto fare
di molestie sessuali nei con- to che in Manhattan lo indica perché era in lizza per l’Oscar
fronti di Dylan, altra sua figlia tra i motivi per cui vale la pena con Chiamami col tuo nome, e
adottiva. Allen è stato scagio- vivere. La campagna di Ronan lui e il suo agente avevano pen-
nato due volte, e in occasione ha fatto del cineasta un «pa- sato di avere maggiori chance
della seconda sentenza il giudi- ria» al punto che Hillary Clin- di vincere prendendo le distan-
ce ha accusato la Farrow di ton rifiutò un contributo eletto- ze». Il cineasta parla con sarca-
aver plagiato i figli contro rale per la campagna presiden- smo di «cittadini benintenzio-
l’ex-compagno: nel libro Allen ziale. All’epoca Allen rimase nati, infiammati di sacra indi-
rivela che «anche l’avvocato di malissimo, ma ora replica con gnazione: sembravano non ve-
Mia ha dichiarato pubblica- ironia: «con Soon-Yi non abbia- dere l’ora di schierarsi in una
mente di non sapere se le mole- mo potuto fare a meno di chie- battaglia di cui non conosceva-
stie si siano verificate o siano derci se con cinquemila dollari no nulla facendo a gara a chi
frutto dell’immaginazione di in più da spendere avrebbe po- fosse il più integerrimo». Poi
Mia». Da 1993 non è più suc- tuto vincere in Pennsylvania, conclude con una battuta che
cesso nulla, ma in occasione Michigan o Ohio». gli creerà nuovi nemici: «erano
del caso Weinstein, Allen è di- Oggi fa impressione leggere contro la pedofilia e non aveva-
ventato l’oggetto di una violen- quanto Allen sia ferito dallo no paura di dirlo ad alta voce,
ta campagna da parte del figlio
avuto con la Farrow, il cui no-
me era Satchel ma è stato cam- Nato a Brooklyn nel 1935
biato in Ronan Farrow dall’at- Woody Allen ha scritto per radio, televisione , teatro, cinema e
trice, la quale ha dichiarato di «New Yorker» prima di diventare comico nei locali notturni e poi
averlo concepito con Frank Si- regista. In sessant'anni di carriera, ha scritto e diretto cinquanta
natra, altro suo marito e idolo film, recitando in molti di essi
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SABATO 28 MARZO 2020 LA STAMPA III
tuttolibri
a questo punto che mia moglie cho Marx, tutti hanno pensato
mi sveglia e mi dice: “Stai rus- che scherzassi». Degne di Pren-
sando”». A cominciare dal tito- di i soldi e scappa le pagine in
lo, ribadisce una concezione cui li descrive insieme: «non c’e-
della vita assolutamente cupa, ra nulla su cui andassero d’ac-
nella quale l’ironia, spesso ge- cordo, a parte Hitler e le mie pa-
niale, rappresenta il modo di al- stioni universali». Anche in A «Effetti collaterali» gelle. Eppure, malgrado i mas-
leviare il dolore dell’esistenza. proposito di niente Allen confer- (trad. di Pier Francesco Paolini, sacri verbali, rimasero sposati
Allen non cede alla disperazio- ma di avere uno sguardo che ne- a cura di Daniele Luttazzi) per settant’anni – giusto per far-
ne, ma sa che la vita regala po- ga ogni trascendenza, e sugge- Bompiani, pp. 141 si dispetto, immagino. Ciò no-
che consolazioni, e le ha elenca- risce di adattarsi a sopravvive- nostante, sono sicuro che a loro
te nel finale di Manhattan: re con poche cose: «basta che modo si amassero – in un modo
«Frank Sinatra, Groucho Marx, funzionino», per citare il titolo forse noto solo ad alcune tribù
Marlon Brando, Joe Di Mag- di un altro suo film. di cacciatori di teste del Bor-
gio, Louis Armstrong, il secon- Il libro consente di approfon- neo». Nelle ultime pagine il to-
do movimento della sinfonia dire il suo rapporto con Manhat- no mescola la leggerezza alla
Jupiter, i film svedesi, le pere e tan: nativo di Brooklyn, Allen la malinconia, come era successo
le mele dipinte da Cezanne, l’E- celebra come un luogo idealiz- nel finale di Io & Annie, dove di-
ducazione Sentimentale di Flau- zato, e, non diversamente dal ceva «così guardo alla vita: pie-
bert, i granchi mangiati da Sam film che le ha dedicato, dichiara na di solitudine, di miserie, di
Woo e il volto di Tracy», che in di amarla sproporzionatamen- infelicità… e disgraziatamente
quel film era la donna amata e, te. Il realismo delle ambienta- dura troppo poco». A distanza
bisogna ricordarlo, ancora una zioni evita che divenga l’isola di più di quaranta anni il senti-
liceale. Allen mescola l’high- che non c’è di Peter Pan, tutta- mento è rimasto analogo, e Al-
brow e il lowbrow e avvisa che è via sembra che voglia preserva- len saluta i lettori componendo
fondamentale saper cogliere la dal dolore e dalla solitudine: una lista delle persone che
ogni momento, altrimenti la vi- è un approccio simile a quello avrebbe voluto essere, che van-
ta appare nella sua realtà tragi- della protagonista della Rosa no da Bud Powell a Fred Astai-
ca. Manhattan si concludeva Purpurea del Cairo, dove la città re, o «chi ha scritto Un tram che
con le parole «bisogna aver fi- adorata è un sogno in bianco e «Conversazioni su di me si chiama desiderio». Ma poi di-
ducia nella gente», ma quell’a- nero nel quale fuggire prima di e tutto il resto» chiara di preferire la vita rispet-
nelito di speranza arrivava do- tornare a una quotidianità gra- (trad. di Carlo Prosperi) to a quello che lascerà come ar-
po che aveva dichiarato di rac- ma. È una tragedia buffa, quel- Bompiani, pp. 618 tista: «vivere nel cuore e nella
contare «la gente a Manhattan la che ci propone ancora una mente del pubblico non mi im-
che si crea problemi inutili e ne- volta Woody Allen, dominata porta niente, preferisco vivere
vrotici per non occuparsi delle dall’ingiustizia e dal caso, dove a casa mia». —
JAVIER ARCENILLAS / LUZ più insolubili e terrificanti que- soltanto l’amore può offrire la © RIPRODUZIONE RISERVATA
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IV LA STAMPA SABATO 28 MARZO 2020
tuttolibri
Magica Praga
Bohumil
Bohumil Hrabal
«La perlina sul fondo»
Hrabal
( trad. di Laura Angeloni;
a cura di Alessandro Catalano)
Miraggi
pp. 256, € 20
I primi racconti
Un genio
La perlina
di umanità
troppo
che brilla
nell’abisso rumoroso
BRUNO VENTAVOLI
Bohumil Hrabal,
genio troppo rumoroso
Una scena di «Allodole sul filo» il film che Menzel trasse dai racconti di Hrabal
SEGUE DA PAGINA IV nov, piloti di tram che ab- cos’è che manda a ramengo «Quanto fa tre più tre?», e
bandonano il mezzo per be- la società totalitaria e rende lui di nuovo sette. E tutta la
paradiso dei lavoratori di- re un caffè e lo lasciano gira- la burocrazia un mostro po- classe ha dovuto fustigarlo
ventati padroni dei mezzi di re pericolosamente senza tentissimo. «Sa signor capo, a turno con la verga… e:
produzione, e quindi di se guida al capolinea. a volte abbiamo solo biso- «quanto fa tre più tre»? e
stessi, non possono esiste- Nel ’63, quando il libro gno di sentire di aver un po- sempre sette. Gangala sem-
re, perché sarebbero un ossi- uscì, Hrabal era già abba- tere sugli altri. Non dev’es- brava così sicuro di sé che il
moro, la dimostrazione che stanza attempato. 49 anni. sere un potere eccessivo, maestro è andato di corsa
il marxismo fa cilecca. Hra- Non aveva mai pubblicato ma un pochino, giusto per nella sala professori a con-
bal invece non solo li incon- nulla, a parte qualcosina in fargli abbassare un po’ la tare col pallottoliere. E ha
trava nelle birrerie, nei par- samizdat, eppure, sempre cresta». Era per questo che continuato a chiudersi lì
chi, ovunque si potesse sbe- per quelle meravigliose con- qualunque burocrate, fun- dentro per tutto l’anno e al-
vazzare e «stramparlare», traddizioni del socialismo zionario, graduato, stella- la fine dubitava persino del
ma li trasformava in (an- reale, era stipendiato per fa- to, falcemartellato, con un pallottoliere. Ed è finita
ti)eroi simpaticissimi del re lo scrittore. Prima, però, sadismo tanto inutile, quan- che Gangala e quella sem-
sottobosco praghese. aveva inchiodato rotaie, fat- to deleterio rendeva ogni co- plice addizione lo hanno
Anche se le maglie della to il capostazione, offerto sa un’avventura kafkiana (il «Una solitudine troppo fatto impazzire».
censura si erano allentate polizze assicurative, era sta- Franz del Processo, con Ha- rumorosa»
dopo la morte di Stalin e la to commesso viaggiatore, sek, si colloca nello stesso fi- (trad. di Sergio Corduas)
denuncia dei suoi crimini, operaio, macchinista teatra- lone di Hrabal). Einaudi, pp. 136, € 10 Voleva «sporcarsi»
la reazione della critica fu le. Perché voleva «sporcar- Hrabal sapeva esattamen- con la gente comune
dura. Estenuanti, le trattati- te quanti gradini bisogna
ve con l’editore per smussa- scendere o salire per acce- per raccontarla
re toni e situazioni. Dopo la Raccontava birrerie dere a tutte le birrerie di meglio
pubblicazione arrivarono a e fannulloni, Praga; come è bello sfreccia-
decine le lettere di proletari re in motocicletta e provo-
indignati. A quel tempo bigliettaie col rossetto care incidenti; giocare a Hrabal se ne andò nel ’97
(meraviglia!) gli haters era- e corse in moto rugby e fare il tifo ai derby cadendo da una finestra
no costretti a spargere la lo- Sparta-Slavia; abbracciare del quinto piano. Secondo
ro bile sulla carta e con la le donne con seni grandi. In- la versione ufficiale si era
penna. Ma i toni non erano si» con la gente comune per somma raccontava la vita sporto troppo per cibare i
granché differenti dagli raccontarla meglio. normale, che non può e non piccioni, come un protago-
odierni post sul web. «Spor- Fu anche, imballatore di vuole essere redenta dal nista di qualche suo libro. E
co maiale, quando la smet- carta da macero. Da cui nac- partito perché ci pensa da ne scrisse di meravigliosi,
terai di avvelenare le anime que il meraviglioso Una soli- sola a redimersi con un boc- (Inserzione per una casa in
umane con le tue perversio- tudine troppo rumorosa. cale di birra o una biglietta- cui non voglio più abitare,
ni disgustose!». «Sulla for- L’Haňťa, che lavorava alle ia con il rossetto sulle lab- Treni strettamente sorve-
ca!, La letteratura è un leta- presse e, involontariamen- bra. E soprattutto insegna- gliati, Ho servito il re d'In-
maio, un allevamento per te, si istruiva con Nietzsche, va che il potere, qualunque ghilterra…). Leggetelo e ri-
la produzione in serie di per- Goethe, trattati di micolo- esso sia, si scioglie di fronte leggetelo. E capirete che
versi assassini bestiali». La gia, compare già qui, nel rac- all’assurdo come burro al nulla va preso sul serio. Per-
sua colpa era raccontare la conto Il barone di Münchh- sole. Prendete quel ragazzo «Opere scelte» ché su questa umana terra
«realtà» non il «realismo» ausen, e corteggia tutte le che si chiamava Gangala. (trad. di Francesco Brignole non è affatto vero che 3+3
socialista. Praga vera, per donne che incontra regalan- «Quanto fa tre più tre?», e Alessandro Catalano; non faccia sette. Né tanto-
niente magica. Bordelli, bi- do romanzi rosa salvati dal gli ha chiesto un giorno il a cura di Sergio Corduas, meno che la scienza sappia
sche clandestine, acciaierie macero. Fa impazzire il suo maestro. E Gangala ha ri- Annalisa Cosentino) come debellare un minu-
dove si cazzeggia invece di principale. E con il candore sposto sette. Si è beccato un I Meridiani Mondadori scolo virus. —
imitare il compagno stakha- saggio dei paria spiega paio di sberle e di nuovo: pp. 2002, € 80 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 28 MARZO 2020 LA STAMPA VII
tuttolibri
Italiani
esistenziale / g ian mario villalta
ALBERTO CASADEI del padre, entrato fra i Re- sto solo, si inserisce nel to tran-tran emergono spes- svolti delle psicologie e sui
pubblichini e poi probabil- ménage parrocchiale e so eventi di grande impatto dettagli storici, che prospet-
ovendo scegliere mente traditore, lo spinge non si esime dal riflettere emotivo, come quando l’ap- tano la fine di un tranquillo
D un aggettivo per
definire il nuovo
romanzo di Gian
Mario Villalta, L’apprendi-
sta, si potrebbe puntare su
ad abbandonare tutto e a ri-
fugiarsi in Giappone. Rien-
trato nei suoi luoghi, si è
adeguato alle norme della
vita parrocchiale per non
per conto suo sui testi bibli-
ci, ponendo anche doman-
de imbarazzanti ai vari sa-
cerdoti. Soprattutto è sin-
ceramente vicino a Fredi,
prendista ritrova una donna
con cui aveva avuto un fuga-
ce rapporto da adolescente,
e ora è molto anziana e mala-
ta. Il ricordo di Tilio si fa in-
mondo periferico tanto
quanto le minacce del glo-
bal warming.
Villalta, si direbbe nel
gergo del biliardo, sfrutta
«delicato». È infatti una sto- dover ripensare a niente di col quale condivide tutte tenso, ma a esso potrebbe la sponda e arriva al pun-
ria all’insegna della levità quanto gli è accaduto, o me- le situazioni, dalle messe non corrispondere ormai to: le nostre vite, per quan-
questa breve cronaca di al- glio non accaduto. È malato quasi deserte ai matrimo- nient’altro che il vuoto nella to modeste, fanno parte
cuni mesi trascorsi assieme ma non si è voluto curare. ni chiassosi ai funerali con mente della sua partner: e del grande gioco, e allora
da Fredi e Tilio: il primo, sa- Sembra quasi sempre infles- o senza lacrime. così ogni fatto che sembrava le poche azioni del sacre-
crestano di una chiesa di un sibile, e però si mostra capa- Grazie a una coppia di per- incancellabile appare evane- stano e dell’apprendista ci
paesino del Nord-Est; il se- ce di un affetto sincero. sonaggi che potrebbe ricor- scente al controllo della me- appaiono metonimie di un
condo, il suo quasi altrettan- Tilio è molto più ribelle. dare i flaubertiani Bouvard moria. Lo stesso Fredi tenta movimento più ampio. Dei
to anziano apprendista. At- Operaio serio e buon pa- e Pécuchet, Villalta passa in alla fine di verificare cos’è ac- due protagonisti si dice:
traverso i loro gesti, precisi dre di famiglia, era inna- rassegna gli aspetti minuti e caduto alla sua quasi sposa, «Lui e Fredi, questo aveva
e regolati dai ritmi delle fun- morato della sua Irma, quasi impalpabili che costi- giungendo a intuire che era Gian Mario Villalta capito subito, erano soli
zioni, entriamo poco a poco morta troppo presto. Ha tuiscono la gran parte delle inutile o assurdo. «L’apprendista» ma non erano disperati, sa-
nel mondo di due persone pensato allora di legarsi a esistenze umane: persino i La narrazione sempre vi- Sem pevano dare ordine alla
che hanno passato le loro una donna ucraina, Vero- tic, le azioni recondite, i sen- vace e mai dolciastra di Vil- pp. 228, € 17 giornata, avere pensieri
esistenze all’insegna di po- nika, ma la decisa opposi- timenti fugaci vengono in- lalta ci conduce, superati per ogni cosa, ma avevano
che scelte fondamentali e zione del figlio Paolo ha tercettati nei dialoghi mini- tanti piccoli episodi, alle do- perduto la letizia del cuo-
molte conseguenze inevita- impedito l’unione e creato mi e nei tanti pensieri ripor- mande fondamentali sul re. Non potevano fare nul-
bili: come possono dire qua- tensioni. Così Tilio, rima- tati di Fredi e Tilio. Dal quie- senso del vivere, al nada y to- la l’uno per l’altro, se è per
si tutti, arrivando a un bilan- do dei mistici: arrivare a co- questo, non c’erano dubbi,
cio molto più che parziale noscere il tutto accettando ma si erano incontrati». A
della vita vissuta. Poeta, scrittore e critico di passare nel territorio del nostra volta noi incontria-
Fredi aveva scelto la car- Gian Mario Villalta (Visinale di Pasiano, 1959,) è direttore artistico niente. Ma L’apprendista si mo loro, e li seguiamo co-
riera militare ed era pronto di pordenonelegge. Studioso di Andrea Zanzotto, di cui ha curato il ferma ben prima di sfiorare me si seguono due amici di
a sposarsi, ma una notizia Meridano (con Stefano Dal Bianco), ha pubblicato, tra gli altri: esiti massimalisti. Insiste in- vecchia data.—
sconvolgente sul passato «Vanità della mente» (Mondadori) e «Bestia da latte» (Sem) vece sulle sfumature, sui ri- © RIPRODUZIONE RISERVATA
P interno. A Cernedo,
centro di circa 39 mila
anime tra i più fattivi e
operosi del Nord Italia, la fami-
glia Trovato si riunisce intorno
Nato a Torino nel 1966, lo
scrittore e sceneggiatore ha in-
tervallato la produzione dei
suoi nove romanzi con opere
drammaturgiche, e la ricerca
il rapporto con Lucia, la consor-
te che, per sottrarsi al vuoto esi-
stenziale, trova conforto in un
misterioso corrispondente on-
line con cui chatta quotidiana-
vece, un gran sognatore, stu-
dia astronomia e spera di porre
piede al più presto su Marte.
Buzzolan non celebra la pic-
cola azienda manifatturiera.
Dario Buzzolan
«In verità»
Mondadori
pp. 444, € 20
Vengono meno
i legami di amicizia
a una tavola imbandita. Ma della sorpresa e dello choc tea- mente. Nanni, valente orolo- Ma non esalta nemmeno gli arti- e solidarietà che
questo raduno conviviale vie- trale si avverte fin dalle prime giaio e artigiano e braccio de- gli della globalizzazione: la Lie- il lavoro assicurava
ne bruscamente interrotto. pagine di questa sua ultima fa- stro di Ruggero, ha coltivato la ben-Kraft Company, multina-
Con un effetto di straniamen- tica. L’avviso della temibile mistica dell’impegno azienda- zionale del lusso, vuole acquisi-
to, una raccomandata dell’A- Agenzia mette a nudo le fragili- le e si è ritrovato a vivere in soli- re la Stella. Incaricati di convin- no, s’ innamorano, si odiano e si
genzia delle entrate si affaccia tà dei personaggi che, di fronte tudine: la moglie lo ha abban- cere alla cessione i Trovato so- feriscono. Buzzolan ci mostra i
alla porta dei Trovato e pone di alle difficoltà economiche, ve- donato incolpandolo di assen- no Tom e Amelia, professioni- meccanismi più segreti che ope-
fronte a una nuova realtà il con- dono emergere istinti sopiti e teismo dal talamo coniugale. sti dell’imbroglio e abili pesce- rano all’interno della piccola e
sesso costituito dal capofami- incertezze che nemmeno loro Pietro, il maggiore dei Trova- cani. Nell’intrigo vorticoso del della grande industria. Narra
glia, moglie, figli, nuora e nipo- conoscono. Le profonde insicu- to, per la Stella sulla strada del romanzo vacilla ogni sicurezza l’esaurimento dei legami di ami-
ti. I Trovato sono titolari delle rezze nascono dall’inizio di fallimento cova ansia ma an- e persino i due avvoltoi nutro- cizia e di solidarietà che un tem-
Manifatture Stella, azienda no dubbi sull’esasperata ricer- po assicurava il mondo del lavo-
leader nel settore dell’alta oro- ca di guadagno della multina- ro e con la scelta di questo tema
logeria che ha dato filo da tor- Scrittore, drammaturgo e autore televisivo zionale. La Lieben-Kraft ha poi insolito ma cuore della nostra
cere a giganti come Rolex, Dario Buzzolan (Torino, 1966) ha pubblicato nove romanzi tra cui: investito le sue risorse in HP, modernità, si conquista un po-
Omega e Patek. Ma ora la picco- «Dall’altra parte degli occhi», «Non dimenticarti di respirare» (Mursia) calciatore italo-camerunense, sto unico nel panorama narrati-
la fabbrica è in procinto di cola- «I nostri occhi sporchi di terra», «Malapianta» (Baldini & Castoldi), star del football, amatissimo vo italiano. —
re a picco. Inizia così, con un «Se trovo il coraggio» (Fandango), «La vita degna» (Manni) dai fans il quale invece di alle- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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VIII LA STAMPA SABATO 28 MARZO 2020
tuttolibri
Saggistica
architetture f ilosof iche / tom mccarthy
GETTY
MARCO ROSSARI tervista, nella capitale ceca d’esordio Uomini nello spa- dritti dritti al nuovo ogget- ogniqualvolta il lettore cre- radossali del realismo («La
appena uscita dal comuni- zio (all’epoca uscì per la de- to proposto da Bompiani de di averlo faccia a faccia. E sfida, per lo scrittore, non
hi è Tom McCar- smo era sufficiente a fare il funta Isbn). Da lì in poi ha con il titolo Macchine per nella scrittura saggistica consisterebbe mai nel raffi-
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SABATO 28 MARZO 2020 LA STAMPA IX
tuttolibri
CHRISTIAN RAIMO diventò una delle femministe scere, nonostante Marx ab- prendere che «le attività che esempio l’analisi che Federici Che queste non fossero, pro-
più intelligenti e innovative bia dedicato alle questioni di quotidianamente riproduco- compie dell’analisi freudiana priamente parlando, “malat-
i fatto nel 2020 non quando mise al centro delle genere una considerazione ri- no la nostra vita sono essen- della crisi della famiglia e del- tie” ma forme di resistenza al
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X LA STAMPA SABATO 28 MARZO 2020
tuttolibri
Spiritualità
Raphaël Buyse
«Un Dio diverso»
(trad. di Laura Marino)
Qiqajon
pp. 144, € 10
ENZO BIANCHI cercato. Ne ho spiato le versi. Quando infatti mi ri- solo una modalità tra le al- sieme, perché non esiste
mosse. L’ho atteso. L’ho peto, con un antico autore tre di tendere a quell’unifi- una strada felice se la si
i sono libri che si rincorso passando da un li- monastico, che «monaco è cazione interiore a cui percorre senza compagni
C divorano e altri
che si assaporano
lentamente. Un
Dio diverso appartiene a
entrambe le categorie. Lo
bro all’altro, dalle sessioni
ai ritiri, dai metodi alle ri-
cette. Mi sono stancato. I
miei occhi si sono logorati.
Ora non lo cerco più. Non
colui che è separato da tutti
e unito a tutti», sono forse
tanto lontano dai sentieri
battuti da Buyse?
Suoi compagni di viag-
ogni essere umano aspira.
E così l’autore può giunge-
re a definirsi una sorta di
«monaco del sagrato» che
ama la porta aperta sulla
di strada.
In questo camminare ci
è dato, insieme a Buyse, di
scoprire in modo nuovo il
senso di alcune parole, tra
si inizia incuriositi dal tito- mi aspetto più nulla da gio sono i monaci da cui è strada e cammina senza cui spiccano obbedienza e
lo e dalle prime pagine; lo lui». Parole dette a basso ospitato, uomini che con più schemi religiosi o teolo- castità (cosa ben diversa
si percorre sempre più ve- prezzo, per stupire o sedur- la loro vita semplice, ritma- gici verso ciò che accade: dal celibato!), alle quali so-
loci, coinvolti dal suo stile re il lettore? ta e in cerca di unificazio- «un monaco sul sagrato no dedicati due aurei capi-
e dai temi trattati, così per- Nient’affatto. È l’inizio di dell’uomo», come il libro si
sonali e così universali; una confessione a cuore conclude.
vi si ritorna di tanto in aperto, che esprime un in- Un inquieto desiderio Questo piccolo libretto, Umanità fa rima
tanto, per coglierne quieto desiderio di fare or- di capirsi eminentemente poetico, con comunità,
un’intuizione e svi- dine in sé per vivere in mo- spirituale perché umanissi-
lupparla dentro di do più umano con gli altri. per vivere in modo mo, ci consente di ritrova- vuol dire riscoprire
sé. E di compiere tutto ciò alla più umano con gli altri re il gusto del Vangelo, il il gusto del prossimo
L’autore, Raphaël luce del Vangelo, cioè della gusto di Gesù; ci guida,
Buyse, è un presbitero vita di Gesù: «Gesù? Una ca- molto concretamente, a ri-
della diocesi francese di pacità di entrare in contat- ne, lo spingono a vivere al- tornare a noi stessi proprio toli. Ci è dato di conoscere
Lille. A un certo punto del- to con arte, con delicatez- trimenti il tempo, a smette- mentre ci fa riscoprire il gu- altrimenti il volto del Dio
la sua vita ha sentito il bi- za, senza molte parole. Per re di affannarsi e ad accon- sto degli altri, con i quali raccontato da Gesù Cristo:
sogno di fare il punto su se divenire più umani? È suffi- tentarsi, con fatica, di «es- ciascuno di noi cammina «Ho imparato da Gesù a
stesso e sulla propria fe- ciente contemplarlo: espe- serci». E poi una grande su questa terra, sotto que- non credere più che Dio è
de. Per questo ha scelto di rienza unificante». donna, molto ispirante an- sto cielo. Quegli altri che al di sopra di noi, ma che
sostare lungamente pres- Unificazione, unificarsi: che per me, Madeleine Del- sono volti precisi e grazie abita nell’intimo del no-
so il monastero benedetti- conosco bene questo voca- brêl (1904-1964), le cui in- ai quali riceviamo in modo stro essere. Discreto e si-
no di Clerlande, in Belgio. bolario, perché è nient’al- tuizioni sono citate negli rinnovato la nostra umani- lenzioso. Il suo silenzio
E com’è uscito da questo tro che lo sviluppo e l’attua- snodi decisivi del libro: è tà. Umanità che fa rima apre il possibile e rende
tempo di ritiro? Domanda lizzazione di una piccola lei infatti ad averlo convin- con comunità: siamo infat- l’uomo responsabile … La
lecita, ma Buyse ci fa per- parola greca, mónos (da to che la vita monastica è ti chiamati a camminare in- gioia che si prova a vivere
correre un itinerario diver- cui deriva «monaco»). Paro- più semplicemente in me-
so, più attento al cammi- la che scandisce in modo rit- moria di Gesù ci unifica
no che alla meta finale. mico il nostro libro; parola Presbitero francese nel nostro essere. Bisogna
Folgoranti le parole con su cui da tutta la vita medi- Raphaël Buyse, a lungo vicario episcopale nella diocesi di Lille, viverlo per comprenderlo.
cui il testo si apre: «Se de- to, pur su sentieri diversi è fondatore e animatore della «Fraternité diocésaine des parvis», Almeno tentare». Ne vale
vo essere sincero non cer- da quelli dell’autore. O for- un movimento ecclesiale che si ispira agli scritti la pena. —
co più Dio. Da tempo. L’ho se solo apparentemente di- di Madeleine Delbrêl © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 28 MARZO 2020 LA STAMPA XI
tuttolibri
Storia
gli ultimi g iorni del nazismo / f lorian huber
GIOVANNI DE LUNA
el gennaio 1945
Folle di vecchi,
donne, bambini
si annegarono
e si impiccarono
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XII LA STAMPA SABATO 28 MARZO 2020
tuttolibri
Dopotutto
sono sempre
il principe ereditario
di Scozia!
e
io?
Hai
ragione, scusa
Zerbino.
si mu
Gli infedeli
non siamo noi,
sono loro!
volete conquistare ma il cuore Sono il famoso Namo di Baviera Ma io li gabbo tutti e m’inna-
di Carlo Magno, maschiacci! e ve lo confermo: tira più la fuga di moro di Medoro, un guerrie-
qualsiasi guerra santa. ro saraceno che...
visto che è lui Basta con
e non io ad aver deciso La fuga di
Angelica fa questi immigra-
che dovrò sposare il più ti che vengono
valoroso tra di voi! impazzire i due
paladini ma anche a rubarci le no-
Ferraù, Sacripante, stre donne!
Ruggero, i timidi
e Namo di Baviera.
...No,
nulla.
giddap!
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SABATO 28 MARZO 2020 LA STAMPA XIII
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L’«Orlando furioso» è un poema cavalleresco di Ludovico Ariosto Daniele Caluri ( 1971) ed Emiliano Pagani (1969), entrambi livornesi
(Reggio Emilia, 1474-Ferrara, 1533). Poeta, commediografo, hanno cominciato sulle pagine del «Vernacoliere». Insieme hanno
diplomatico, cominciò l’opera nel 1516 (in 40 canti e in volgare emiliano), creato e producono «Don Zauker, esorcista», vincitore di numerosi
ispirandosi all’«Orlando innamorato» del Boiardo. La versione definitiva, premi, e la serie umoristica «Nirvana» di Panini Comics. Collaborano
in 46 canti nel toscano della tradizione letteraria, è del 1532 per Sergio Bonelli Editore a «Martin Mystère» e «Dylan Dog»
Astolfo non è mai stato sulla luna. Dopo tutto questo tempo ti
ho ritrovato, Orlando. ora prendi il sangue del principe e del Moro
È tutto un complotto. arrossano il cimiero d’identico color.
quest’ampolla, ritrova il senno,
la forza e vai a sconfiggere Ma più che del corpo le ferite, da me D’altronde è l’Amor
i Mori. qui son sentite le bramosie d’amor! che move il sole
iniziamo già ora a
rompere i coglioni e l’altre stelle.
con questa storia?! ma oi, non
guardare me, infatti il guerriero
eh?! saraceno Ruggero e
tutti. la guerriera cristiana
Bradamante (il nome
è bradamante, non
cristiana) s’innamorano
contro la volontà
del Mago Atlante,
che sostiene
esistano degli
impedimenti dirimenti.
Aspettiamo
almeno il
1969, no?!
rugg e rody nemiciamici “Come mastin sotto il feroce alano, che fissi Così che al fin della tenzone,
si testosteronano, finché... i denti ne la gola gli abbia, molto s’affanna toccato da Ruggero, Rodomonte
e si dibatte invano, con occhi ardenti e con muore e “bestemmiando fugge l’alma
spumose labbia...” sdegnosa, che fu sì altiera al mondo
sitz!
Platz!
e sì orgogliosa”.
macché.
dio me Si ringraziano,
in ordine
d’importanza:
le donne, i cavalier,
l’arme, gli amori,
le cortesie e
l’audaci imprese
che hanno
reso possibile
quest’opera.
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XIV LA STAMPA SABATO 28 MARZO 2020
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Immagini
La no
AFR
ANDREW ESIEBO RICCARDO FALCINELLI
o stra
Dalla Liberia
al Marocco,
50 fotografi
raccontano
un continente.
Realtà urbane,
R ICA
riti tribali,
sessualità
(oltre
gli stereotipi
occidentali)
Le battaglie
di una trans
Zanele Muholi, nato in Su-
dafrica nel 1972, attivista e
fotografo, «riscrive la sto-
ria di trans e queer nere co-
me atto di resistenza nei
confronti della violenza e
dell’intolleranza subite dal-
le comunità lgbtqia+». Il
progetto intitolato «Som-
nyama Ngonyama» consi-
ste in oltre settanta autori-
tratti scattati in giro per il
mondo (uno qui a lato), uti-
lizzando oggetti quotidia-
ni. Spugnette abrasive e
guanti di gomma simboleg-
giano il lavoro femminile e
COURTESY YAGAZIE EMEZI
le costrizioni dell’identità
di genere. I copertoni ri-
Corpi neri per gli appetiti dei bianchi mandano ai linciaggi e al
«necklacing», pratica usata
Yagazie Emezi è una fotografa autodidatta dedita soprattutto a storie che hanno come tema dagli attivisti neri contro
centrale le donne africane, la loro salute e sessualità e le loro attitudini nei confronti della bel- chi era sospettato di colla-
lezza. Nata e cresciuta ad Aba, una città nel Sudest della Nigeria, ha iniziato a fotografare do- borare con il governo du-
po essersi trasferita a Lagos, fologorata dal turbinio della città. Scattava famelica foto con il te- rante l’apartheid (la prima
lefonino per poi postarle sui social media. Ha realizzato reportage in diverse parti dell’Africa, vittima fu una donna di
dal Ghana alla Tanzania, e pubblica su vari giornali, da «Time», a «Vogue». In «The comsup- ventiquattro anni). Conchi-
tion of the Black Model» (qui sopra), affronta i cliché occidentali sul corpo africano, presen- glie cauri e scacciamosche
tando una serie di tableaux raffiguranti le forme nere come fossero piatti pronti per gli appeti- evocano gli stereotipi eso-
ti occidentali. «Spesso, in maniera intenzionale e no - dice - , il corpo nero diventa una tela su tizzanti sull’Africa e i suoi
cui proiettare narrazioni feticistiche». Un’altra serie importante è «The Process of Re-Lear- abitanti nati al tempo
ning Bodies», dedicata a donne che convivono con cicatrici sul corpo e sul viso. ZANELE MUHOLI. COURTESY OF STEVENSON, CAPE TOWN/JOHANNESBURG AND YANCEY RICHARDSON, NEW YORK dell’imperialismo.
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XVI
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SABATO 28 MARZO 2020 LA STAMPA XVII
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Immagini
Henry Farrell
L’autore da (ri)scoprire
La ragazza non è scema e tutte la odiano
Gli uomini invece desiderano il suo corpo
Camille è in carcere per omicidio, un sociologo ascolta lei e chi la conosce: dall’ex alla suocera
Fra degrado sociale, sogni infranti e musica torna il romanzo da cui Truffaut ha tratto il celebre film
Aldo Nove
Diario di poesia
La raccolta
ALDO NOVE
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XX LA STAMPA SABATO 28 MARZO 2020
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Piccoli lettori
g iornate da inventare
ELENA MASUELLI Nelle ultime pagine c’è an- renda, anche i bambini (dai
che un pratico tutorial che 3 anni) possono dire Faccio 2
perimentare nuove spiega «come piegare una la torta. Uova, farina, latte e
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SABATO 28 MARZO 2020 LA STAMPA XXI
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XXII
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SABATO 28 MARZO 2020 LA STAMPA XXIII
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I primi dieci
1 2 3 4 5
100 89 79 78 70
6 7 8 9 10
67 66 65 64 63
2 FERRANTE 2 SMITH & HARPER 2 BARBASCURA X 2 BROWNE & HARRISON 2 AA.VV. 2 ME CONTRO TE
Storia di chi fugge e di chi resta Il fuoco della vendetta Il genio non esiste Profezie Ti saluta stocazzo! Ignora e colora Le fantafiabe di Luì e Sofì
19,50 E/O 70 (130) 22,00 HarperCollins 43 (1) 16,00 Tlön 19 (2) 9,50 Mondadori 89 (1) 8,00 Salani 37 (5) 16,90 Mondadori Electa 47 (19)
5 MANZINI 5 CUSSLER & CUSSLER 5 TALEB NASSIM 5 ORWELL 5 VAN BASTEN & SCHOON 5 ALFIERI
Ah l’amore l’amore Il destino del faraone Il cigno nero 1984 Fragile. La mia storia Tutti pronti per la scuola primaria
15,00 Sellerio 64 (11) 19,50 Longanesi 26 (8) 14,00 Il Saggiatore 11 (5) 14,00 Mondadori 30 (173) 20,00 Mondadori 22 (3) 6,90 Primo Volo 33 (1)
LA CLASSIFICA È REALIZZATA DA GFK SU UN PANEL DI LIBRERIE INDIPENDENTI, CATENE, GRANDE DISTRIBUZIONE, E-COMMERCE. I 100 PUNTI SONO ASSEGNATI AL TITOLO PIÙ
VENDUTO, GLI ALTRI CALCOLATI IN PROPORZIONE (TRA PARENTESI LE SETTIMANE DI PERMANENZA IN CLASSIFICA). LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 16 AL 22 MARZO.
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