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nentali
Radicali: concettifondame
e proprietà invariantiva
Introduzione irrazional
aano una rap-
irrazionali. I numeri da frazio
zioni.
essere raziornali o rappresentati
reali possono essere
2Radicali quadratici
positiv 0 nullo e loperazione inversa
Come forse saprai, l'estrazione di radice quadrata di un numero
In simboli
106
Per affrontare gi
agoenu di questa unità, è necessaria la
oroprietà delle poee, COceto di numero conoscenza degli insiemi numernei
reale, valore assoluto di un numero). u
Per la parte applicaliva e nchiesto,
oltre alle
lineari, le disequaz10n1 hlere e frazionarie conoscenze di base del'algebra, di saper risolvere e mi di
azioni
disequazioni. riconducibili alla risoluzione di disequazioni linear e
Conoscenze
Va = b
ESEMPIo
32 - 9
perché ( )
perche
9 3
perché () RICORDA
La radice quadrata di un numero positi-
12 = 1
T = 1 perché vo è un numero positivo.
02 = 0 La radice quadrata di zero è zero:
perche
V0-0
perché
1,52 = 2,25 V0= 0
V2,25 1,5
0.0004
0,022 =
V0,0004 =
0,02 perché
condizioni
richieste le due
sono
definizione
n
p o r t a n t e notare
che nella b0
a0 nu-
CIOe u radicando, non può essere un
l numero d,
perche
cerchiamo di capire
er prima c o s a 107
mero negativo.
quadrata
di un
n u m e r o
gativo,
nega
b il cui
ad
esemp0 <i -4
quadrato e
narr la
radice
n
numero.
b,
infatti b* essendoil.
-4. Ma,
Supponamo di voler detemndi
essere
quadrato di
dovrebbe
essa b=-4:
essere
uguale
non
può
ullo e quindi
non
In g e n e rale diremo
u n umero posit positvO o significato. che la
T - 4 prira di ra
Concludiamo quindi chel'espressione non esiste
u c e quadrata di un numero negativo
ESEMPI
109
verilichiaues
s c i e n t i i c a ,
calcolalrice
della
quadrata»
«fadice
Senza Z a r e
iltasto
2 -0,8819...
0.8819=0,77774761 0 . 7
Basta osservare che 9
> 0,7 =
0 , 8 8 2 0 = 0 , 7 7 7 9 2 4
u,oo20 he e un'appro.
rertanto
per eccesso.
0,8819 è un'approssimazione per difetto
di /mentre
prossimanone
7 abbreviato o troncato alla quarta cifra.
Possiamo concludere che 0,8819 èil valore di / 9
decimaiale
(dopo la virgola) e quindi /=0.8819...
3 Radicali cubici
uEstrazione di radice cubica è l'operazione inversa dell'operazione di elevamento al cubo.
Va=b b ° =a a e R, b E R
T- 1
perché 15 = 1
V125 5 perché 5 125 =
-T-1 perche
110 V-27--3 perché
perche (-1)
(-3=-21 = -
1
(-3) =
-27
ADICALFNELLINSIEME DEI NUMERI REALI
perche
(:)- FICORDA
La radice cubica di un
numero positivo
0.027 0,3
perché
)- è un numero positivo.
La radice cubica di un numero
negativo
ESEMP
-3 V-101.2
razionali.
sono irrazionali perché i numeri 2, -3, -101.2, . .
non sono cubi di numeri
del numero
della rappresentazione decimale
Determiniamo le prime due cifre dopo la virgola
4 utilizzare il tasto «radice
cubica» della calcolatrice scientifica.
irrazionale V10, senza
osservato che V10 è un numero po-
E del PaRaGRAFO 2, dopo aver
Procedianmo come nell'esempio
sitivo il cui cubo è l0
che
Cominciamo a osservare
Infine avremo
2.11 9,393931< 10
9,.528128 <
10
2.12
2.135=9,663597< 10
9,800344 <
10
2.14 V10=2,15..
2,153=9,938375<10 2,15< V10 <2,16
2,16 10,077696>10)
111
10-215
Avremo quindi
difetto di V10.
orossimazioni
per VIO
di s
numeri 2, 2,1, 2,15 per
eccesso
amo che v7
approssimazioni
191
Senza utilzzare il tasto radice
1.92= 7.077888 7
ne e un approssimazione
mentre ,92 per
di V7, dieee
un'approssimazione per difetto abbreviato alla
seconda cifra
uue,91 è
1,91 è il valore
di 7 imale e
cesso. Possiamo quindi concludere che
scrivere v7 = 1,91.
Radicali di indice n
SAI GIA CHE.
Premessa
estrazione di radice di indice n è loperazione inversadel>'ele Linsieme dei numeri natu
rall e
vamento a potenza con esponente n.
Cosi come abbiamo dato la definizione di radice
quadrata (cioe N-{0:I:2:3:
di ndice 2) e quella di radice cubica
(cioè di indice 3), daremo L'insieme dei numeri
natu
ora ispettivamente le
definizioni di radice di indice pari e di ra- rali, escluso lo zero, è
dice di indice dispari. In entrambi i
casi, indicando con n lind-
ce della
radice, parleremo di radice n-esima: N={1:2:3:4:.
l generic0 numero naturale
radicale viene di solito indicato con
indice la lettera
Va = b
0 anche con altre lettere,
radicando radice n-esima
Come m, p. q.
a -b b"=a
a0. b 0. neN. n
pari
.
eil simbolo radice n-esima;
di
è il radicando, positivo o nullo;
.be la radice n-esima,
positiva o nulla;
l'espressione va e il radicale
n e lindice (pari) della
radice e anche del radicale.
Attenzione! Non viene definmto il radicale di indice zero:
112 l'espressione a non ha significato.
/are che la DICALI NELL INSIEME DEI
inportar
ESERIP
(10
v8T= V81 =
9
perché
g2-81
/0.0001 0, =
n pari
V0 0: V1 =1
to nel caso della
radice
quadrata, esaminiamo le due condizioni richieste
Poiche n e pari, la relazione
a0 b20
azionale o irrazionale
è un numero reale positivo,
113
ESEMPIOo
decimalo
virgola della
rappresentaZIoNne
di 5, sena
3Deteminiamo
Teprime
due cifie dopo la
d e Il tasto «radice di indice » della calcolatrice
scienuid.
razionale, allora V5
e un numero irraz
Oe 1a
quarta potenza
paragrafi precedenti,
dopo aver OSservato che 33e un Pr
numerg
OCe
positivo la cui
quarta potenza e 5.
Cominciamo a osservare che
1.31 2,94499921< 3|
1.32 = 3.03595776> 3
1,31<V3< 1.32 3= 1.31
eieraliZzando
l
hdice
il procedimento
visto nel precedente esempio 3, si potrebDe dimostrare che
la
pari di un numero
reale positivo radico
o nullo esiste sempre ed e unica.
Radicali di indice
dispari
DEFINIZIONE RADICE DI INDICE DISPARI
Se n è un numero
naturale dispari, si definisce radice
reale b la cui n-esima del numero reale il numero
In simboli
potenza n-esina è uguale ad a. a
vere a :
essere trascurato per
perché al posto di ya si puó scr
ya a aER
ESEMPI
- perche (3)-
V52 2
perché (-3)--
perché 2 32
V-0,00032 = -0,2 perché (-0,2) =-0.00032
0-0 perche 05 = 0
VO = 0 perche 0" = 0
perché 17 = 1
-T= -1 perché 19 = 1
perché (-1 =
-1
perche (-1) = -1
In generale avremo:
ESEMPIO
3Determiniamo le prime due cifre decimali dopo la virgola di 7. senza utilizzare il tasto «radice di
indice x» della calcolatrice scientifica.
Dopo aver osservato che 7 è un numero irrazionale la cui quinta potenza è7, osserviamo che
1=1<7
1</7<2 V7 =1,..
25 32 7
Passandoa considerare i numeri decimali con una cifra dopo la virgola, avremo
1,15= 1,61051 <7
1.25 2.48832 <7
1,35 3,71293 < 7
V7 =1.4.
1,5 =7,59375 > 7
GeneralizzaN o
indioo
1 procedimento visto nel precedente
reale esiste sempre
esempio
ed é unica,
, imostrare che la
si potrebbe dimo dice
Par di un numero
115
ua
C.E.: 0 S4 x1AX#2
oppure, equivalentemente,
2<X4
C.E.: 0 * < I V 1<x< 2 v
FIGURA1
dei radicali
Prima proprietà fondamentale
esiste, allora essa e un numero la.
che se Va cui po-
definizioni di radice n-esima si deduce
due
e
tenza n-esima è a. Pertanto
n pari. a 0
(Va)" = a nEN
dispari, a
Et
La a costituisce la prima proprietà fondamentale dei r a
NON FARLO!
dicali.
la condizione di esistenza da Sarebbe grave errore se
Osserviamo che nel caso n sia pari,
tu scrivessi
(va) èa 2 0.
(V-5 = -5
ESEMP perche la proprietà fonda
V 2= 2 (V5) = 5: (V-0,01)' = -0,01 mentale non è applicabile
all'espressione (V-5). In
=
V62 = 36 = 6
L
V53= 125 =5
a= 5
118
NADICALI NELL'INSIEME DEI NUMERI
Noliamo che nei primi tre
esempi si ha Va" REAL
di
arenire a una formula per il 4,a, mentre nel quarto
perveniro
=
il suo
il suo valore é positivo sia radicale Va" e
Se
finito e per a <0 sia per a > 0.
Se a2 0,a ed sono entrambi positivi o nulli; auindi. ricordando la definizione di radice reesi-
ma di indice pari, risulta
Va =a n pari, a 20
Se a <0risuta -a>0e, essendo n pari,
(-a" a". Quindi, per quanto appena vSW aY emo
=
Va =
Pertanto
a = -a n pari, a<0
di un numero reale:
ricordiamo la definizione di valore assoluto o modulo
A questo punto
sea 0
lal= -a se a <0
concludere che:
Dal confronto della 8 con la 9 possiamo
R 10
Va =
lal n pari, aE
così schematizzate:
La 5 e la 10 possono essere
sea>0 n parn
1 -a se a<U neN', a e R 11
Va- n dispari
ESEMP
Vediamo ora alcuni casi con n pari in cui per il radicale van non si conosce il segno di a.
Va-20b+ b? = y(a- b) = la - b|
NON FARLO!
V+2x+ 1 =x+1 =*+||
Se non conosci il segno di
X non
9x+30x+25) VI3x +5 =
{(3x +5 |3x +5
puoi scrivere
Vx2 =x
4-0|4- a Tale uguaglianza
è erra
ta perché primo
il
Osserviamo che tutti i radicali dati sono
definiti per bro e positivo o nullo
mem
presenti e rappresentanoqualsiasi
valore delle lettere in essi
positivi o nulli. Anche i numeri per ogniX, mentre il se-
rispettiVI risultati risultano Condo può essere positi
nul positivi o
Vo, negativo o nullo.
Nel caso n dispari non na
importanza conoscere, per l'esistenza del radicale Van, il
V=x segno di u
Notiamo che tutti i
radicall
a-1=a-1 -2x)=1 -2x
dati sono definiti per
radicandi e rappresentano numeri
positivi, negativiqualsiasi valore delle lettere
x 0 per x >0
o nulli.
Infatti presenti ner
Pertanto =x?+3 ed è
x2 +320P per qualsiasi valore di x
V+3=x? +3
In alternativa
V+3 =
|x +3| =x+3
Consideriamo il radicale v-y2- 1)'. che è
In questO
caso
definito Vy ER
n =4, pari,e a =
-y2 1 <0
-
In alternativa
Avremo
x2-2x+1 =y- 1)=-*- )=-X
n 2 , pari
a -X - 1 <0 per ipotesi
1.415
1,414 < v2<
2,828< VS <2,8299
3,998792 < v vS< 4,003035
V8<1,415 2.829
1,414 2,828< V2. n questo
caso parcokure
non rusCiamo a determinare
Z1Oni, o t e n e n d o un risultato
esatto. però che in a
didue radica
incontrerai
studierai
non unic0
r a d i c a lee i la somma di
in un
Ta le operazioni con radicali che trasformare
Va+Vb# Va +b
a+b V+ V6
consider1amo e tale relazione viene rico
affermazione
comprendere la precedente data, di solito, in modo
r sin
due semjplici esempi tetico, dicendo che la radi.
ce della somma non
è la
v9+ V16 3+4 - 7| v9+v164V9+ 16 somma delle radici
V9+16=V25 5
VT+=1 +V=2912. V+V7# VI+7
VI+7= VS = 2
Quindi in generale e
va+ vb# va +b a +b 4 Va +b
a - vb # Va -b Va-Vb Va -b
Le somune algebriche in cui compaiono dei radicali
no semplificare solo se gli addendi sono radicali con lo stesso
si posso- OSSERVAZIONE
5V3
mettiamo in evidenza v3 omettendo il segno di mol-
tiplicazione
ESENP
v - v2-v2V21V2-(4+1)V2-3-8+6.
V 2
6 6
iderata é definita
Ov2 + D2 =
v2(a b) (a+ by7
+ =
Va e
122
ADICAL NELLINSIEME DEI NUMERI REAL
25a+ 7/3a
La condizione di esIStenza
dell'espressione è 3a> 0 -a>0. Quindi si na
<O
2V3a+7V3a =
(2 +7)V3a 9 3a
per a lespressione non ha
significato.
=
per a 0
razioni (moltiplicazione,
Le divisione,
radicando, moliplicati eventualmente
One, elevamento a potenza) tra radicali con lo stesso
radicah cor a
per un
un coefficiente, indice
le regole già
ote
note per i numeri n t e per
razionali ei monomi.coefficiente, possono
possono
essere eseguite utilizzan-
ESEMPE
- 3 2.5=-3. 5 v2 =-15
45.4V5 = 16. (V5) = 16 5 = 80
2-3V2) 7V2
V2= -21 (V2) =
=
-21V2 V2
definizione di radice quadrata
10 6 (V6) (2-6)
V6.(V6.(-2V6? 6.(6? .(-2)? .(V6)? 4(V6) ***
=
=
=
14 2Va va+ a: a
Il radicale quadratico va
è definito per a 2 0. Il
radicale cubico a è sempre definito, ma deve
Va0 a#0 perché esso è anche un divisore. essere
Nell'ipotesi a > 0 avremo 2va
Pertanto risulta C.E.: a >0.
va + +1 =2a +1 a:a=2(Va)
Per a 0 l'espressione data non ha significato
positivo o nullo,
suo valore non cambia se si
moltiplicano lindice n del radicale e
l'esponente m del radicando
pe stesso numero naturalep diverso da zero.
In simboli
a Vu P a 0 . mE N. nE N pE N
123
r a d i c a l che vecdremoa
invariantiva e
dei teoremi sui nell uNITAS
Dot
a"
propr. potenze
propr. potenze
Va = amp
C.v.d
ESENMPi
c0-2V32 V32 =9 =
V-V3 perp TS -
=
V35
V33 ==
V27
V27
Verifichiamo la validità della su un esempio
V= 413 = V43 = V64
124
ADICALI NELL'INSIEME DEI NUMERI REAL
Ricorda quindi che
-- applicabile
la propr. invariantiva
cona5>0
non e applicabile
la propr. invariantiva
perché a 5< 0
Trasformiamo VX in un radicale di indice 4.
condizione di esistenza di
La vs èx>0.
Poiché. per la
condizione di
esistenza, siamo nel caso a =x>0, possiamo applicare diruLa e la
1 . Otteniamo cosi
Vx Vx2 con x 2 0p
Osserviamo che per X > 0 entrambi i membri sono positivi.
GTrasformiamo x in un radicale di indice 9
Il radicale dato esiste Vx E R.
Per poter applicare la l . che ha validità per a20, dobbiamo distinguere due casi.
S e x2 0, applichiamo subito la 1 con a = x20
V= x3 per x 20
/x =-V-X: appll
Se x < 0, possiamo osservare che, essendo il radicale di indice dispari, risulta
chiamo quindi la 1 al radicale Con a = -X> 0:
Vxs 0
= -X= -(-x) =
-i-x3 =-(-V*3) =
per x <
Se x 2 0, applichiamo
subito la 1 cona =x2 0:
V= x2 per x2 0
sono positivi.
> 0 entrambi i membri
che per x
Osserviamo
applichiamo quindi
la 1| al radicale V-X con a =- r > 0:
0, avremo = --X:
f
Se x <
--Vper x <0
- - R = -V(-x)*=-Vr? uguaglianza sono negativi
0 entrambi i
membri dellultima
x <
Osserviamo che per
che
In questo caso
concluderemo
2 per x>0
x= - x perx < 0
che
ice del radic
dicale e
l'esponente
radicale
Vu",
s e m p l i f i c a z i o n e
è il
la 125
Ale
Vamp
eneralnmente il fattore cui si divisore tra l'indice del
radicale e
Cu p per è il
si divide èil massimo
massimo coMUTE
comune
e tnin tal caso la semplificazione conduce a un radicale irriducibile, cioé non
Tesponente del radicando:
ateriormente semplificabile.
radicando sono
Un radicale è pertanto irriducibile quando il suo indice e l'esponente del
sono numeri
primi tra loro.
Attenzione! Anche per la semplificazione di un radicale occorre ricordare che, nella |2, deve essere
a0. Se fosse 0
a <
luguaglianza potrebbe non valere.
ESEMP
Semplifichiamo il radicale V210
elesponente 10 del radicando hanno il fattore 5 in comune. Qui è a=2>0, quindi pos
Slamo procedere alla semplificazione. Dividiamo
per 5 I'indice e l'esporie
V2T0 ="V2105 V27 = V4
2 Procedendo come nel
precedente esempio, avremo
3=37 =V37 =V5 V715 718= V73
V27= 37= V3
oSSERVAZIONE
9= V3 = V3
Se a> 0 la semplificazione del radicale
3TO= Z =
V37 V9=9 =
Van equivale all'applicazione della secon-
V313 =V317 =V3T =31 da proprietà fondamentale dei radicali
Infatti, per la propriet invariantiva, si ha
47=4 =V43 =43 =64
V64 2 =
V23 =
8 va-a =Va = a
3 Semplifichiamo il radicale
/(-3)° NON FARLO!
In questo è
caso a = -3
quindi non <0e
possiamo subito semplificare. Basta però Se tu applicassi subito la 2 al radicale
OSservare che (-3)° (+3)° e quindi
=
V-3) con a =-3 <0, otterresti un ri-
avremo
Sultato errato. Infatti avresti
-3= V3/= V+37"=
= V3= V27
V-3)=V-3)= V-27
che e una
uguaglianza assurda perché
Osserva che il radicale
dato. rap- (-3)°. -3) e un numero positivo mentre
presenta un numero positivo e che il radica
le semplificato, v27, è anch'esso positivo. -27 non esiste.
Sia il dato sia il Tisultato ottenuto Sono negativi, Nel primo passagglo
radicale abbiamo portato fuori il
seeno meno dal radicale di indice dispari; nel secondo abbiamo applicato la
2 con a 7>0.
126
ASICALTNELLINSIEMEDEI NUMERI REALL
-2=
V-9- V_ V2h -V2
esto
In que caso particolar e, sc lu applic assi la [2j al
ato csallo: C10 e dovulo ala2]
resti un risultato
al radicale nonostante siaa=-2 <0, OLLer
/-21, nonostante
radicale -2)'.
mun
nt 0fatto che l'indice del radicale dato, n 15, e dispari, u , cO
che l'indice del radica
que, applica la proprieta invariantiva dei radicali solo se ë a
2 0
l l radicale
dicale 7
/h8 non piuo essere
suo radicando e - 7 5 0 semplificato perche esso non ha significato. o
Semplifichiamoil radicale V
Poiché x20 per quaisiasi x E R, il radicale dato esiste Vx e Rerappresenta un numero positlvO Od
0. In questo caso non Conosciamo il segno di x
lificare il radicale, dobbiamo distinguere due e quindi per poter applicare la . to
casi
Se x2 0, possiamo applicare la |2] cona =
x20:
Vx2= Vx = = con x2 0
S e x< 0, oSserviamo che x = (-x) e applichiamo la |2 con a = -X >> 0:
sex20
-Xse x <0
e quindi, ricordando la definizione di valore assoluto di un numero reale, avremo
Vx=VR YxER
UOH FARLO!
commetteresti un grave errore. In tale uguaglianza, infatti, il primo membro esiste vx E R men
tre il secondo membro è definito solo per x2 0.
9 Semplifichiamo il radicale Vx
x 0 per qualsiasi x e R,
Poiché il radicale è definito Vx e R.
Procediamocome nell'esempioE
Se x2 0, applichiamo la 2 con a =X> 0
V?= "Vx' = V - V=V Con x > 0
Quindi
127
NON FARLO
Se per
semplificare il radicale Vx? tu scrivessi
radi eresti un grave errore. In questo caso però, a differenza dell'esempio B, entrambi
radica deliniti Vx E R: l'errore sta nel fatto che tra i due membri non vi è concordanza
Segno. niatti Vx? è positivo o nullo per qualsiasi x e R, mentre x è negatIvo, nuno OPo
al variare di x e
R.
Ad
esempio per x -1 =
l'uguaglianza diventerebbe
V-1=T = -V+ 1= -1
che è falsa!
30 Semplifichiamo il radicale x3
l radicale dato è definito se xs 20-
x >0:
C.E.: x2 0
In tale
ipotesi possiamo semplificarlo applicando la 2 con a =X20:
= Vx =y 3 =Vx con x>0
1 Semplifichiamo il radicale Vxs
ll radicale dato è definito Vx E R. Per
applicare la 2 dobbiamo distinguere due casi.
Se x2 0,
possiamo applicare la 2 con
a=X2 0:
5= = Vxs= /x
Se
con x
20
x< 0, applicheremo la 2 con a =-x> 0 procedendo nel modo seguente:
3=-x3 = -x -
=
--X = V» V =Vf con x <0
x3= VxER
Gli ultimi quattro esempi ci suggeriscono la seguente considerazione.
Se A è un radicale da semplificare e il suo radicando contiene una o
semplificato, allora nell'uguaglianza A =
B risulta che più lettere e se B è il radicale
.le condizioni di esistenza di A e di B sono le
stesse:
.iradicali Ae B, se non contenporaneamente nulli, sono
lettere. concordi al variare dei valori
attribuibili alle
Se una delle due condizioni precedenti non si
significherebbe che la semplificazione di A nonverificasse,
é stata
allora l'uguaglianza non
sarebbe valida: ci0
effettuata correttamente.
128
DICALL NELL INSIEME DEI NUNMERI R
5
1zione
radicali allo
Riduzione
di
età invariantiva ci consente di stesso indice
La p r o p r i e t à i n v a r i
stesso n d i c e .
trasformure due o più
a r e due
piu radicali in radicali che abbiano
o utti lo
riduzione dei radicali allo stesSo
riatare i valori murmerici dei indice permette, come vedremo, di
radicali con indiei
tiplicare o
videre radicali con diversi;
indici diversi.
SolitamenUe, quando si. si opera
tale
multiplo
indici
tra gli indici cdei
radicali, riduzione,
t
detto
si
sceglie come nuovo
SCeglie
anche
i indice comune il minimo comu
edimento che siI segue è
analo minimo comune indice.
lproc
frazioni numeriche,
a
quello che si utilizza per ridurre allo stesso denominatore due
o più
Regola Per ridurre due più radicali alo
dicale e si
invarnantiva: per ciascun
radicale, si divide appua
lindice comune per lindice ac
molupicano sia l'indice del radicale sia
ottenuto. l'esponente del radicando per l quoAE
ESEMPIOp
30:3 = 10
2=-V2T6= - V26
30:5 6
129
16 Confronto di radicali che ha
radicando
minore.
minore quello
aucaln con lo stesso indice, è
In generale si ha
20, b >0
, n pari,
a
neN'
( b n dispari, a E R, bE R
ESEMP
VT2<13 perché 12 < 13
TO V1O05 = VTO005
Poiche 625< 1000 risulta V625< V1O00, cioè
130
UNITA 5
Operazioni coni radicali
Prodotto e quozientediradicali
1Prodotto di radicali con lo stesso indice
Nei primi tre paragrafi di questa unità ci occuperemo delle operazioni di moltiplicazione e divisione tra
radicali.
TEOREMA
D prodotto di due radicali con lo stesso indice e radicando positivo o nullo è un radicale che ia
Der indice lo stesso indice e per radicando il prodotto dei radicandi dei radicali dati.
In simboli
a V6=Vab a0, b 0, n
eN
Dimostrazione
( a Vb)" = ab
Vab =a V6
deflnizioue di radice di
indice n
Per la proprieta sirnmetrIca dell'uguaglianza otteniam
c.vd
a Vb= Vab
158
Per allontae gh argomenti di questa unità. devi aver assinmilato i concetti di base sui radicali in K immdou
nell'uNITA 4: definizione di radice n-esima (easo n pari. caso n dispari). pria e seconda propnet
fondamentale, proprietà invariantiva e sue applicazioni.
Per laparte applicativa, devi avere n a buona padronanza delle tecniche risolutive delle disequazion
Conoscenze
Operazioni con i mdicali: prodotto e quoziente di radicali. potenza e radice di un radicale
Trasformazioni dei radicali: trasporto di un fattore fuori e dentro il sinmbolo di radice, ruionalizzazione
del denominatore di una fruione, trasformazione dei radicali doppi
Concetto di potenza con esponente rzionale
Significato di potenza con esponente reale
Abilità
Eseguire le operazioni e le trasformazioni con i radicali
Calcolare il valore di espressioni numeriche o letterali contenenti radicali
coefticienti irazionai
Applicare le nozioni sui radicali alla risoluzione di equazioni e di disequazioni a
Sea >0 eb> 0 la 1 è valida sia per n pari sia per n dispari.
Puoi facilmente verificare che se n è dispari, la 1 continua a valere indipendentemente dai segni di
a e di b:
Vb= Vab a e R. beR. dispari
Va n
di b, la 3 va così modificata:
Se n è pari e non si conosconoi segni di a e
Vab-lal b| a b 0 . n pari
Pertanto t 0 . pari
On
a ) , ! dispari
159