sulla salute
Creato da MariaPaola Sansone di I B
Anno scolastico 2007/2008
LA FOGLIA
Non presenta accrescimento secondario. Nella parte esterna è verde perché non
essendo presente il cambio subero-fellodermico (fellogeno), e non essendoci
quindi modificazioni secondarie del fusto (lignificazione o presenza di ritidoma
suberificato), il tessuto parenchimatico corticale riesce a svolgere la funzione
fotosintetica. Nel cilindro centrale i fasci vascolari (di conduzione delle sostanze
nutritive) sono apparentemente posti in ordine sparso (atactostele),sono
distinguibili in essi 2 zone (dette arche) formate da legno e libro (senza cambio
intrafasciale), che permettono la conduzione e grazie alla presenza spesso di una
guaina sclerenchimatica (con funzione meccanica) attorno ai fasci conduttori,
hanno anche funzione di sostengono della pianta. Il fusto può essere verde anche
nelle dicotiledoni se esse sono giovani.
Nelle dicotiledoni invece, la disposizione dei fasci cribro-vascolari è di tipo
eustelico, quindi con un'anello di fasci collaterali aperti (presenza di cambio
intrafasciale, che in accrescimento secondario diverrà cambio cribro-legnoso); i
fasci sono divisi da raggi parenchimatici, con funzione trofica, che si estendono
dal centro in continuità con il midollo.
Il regno delle Piante comprende circa 350.000 specie di organismi viventi,
distinti comunemente con i nomi di alberi, arbusti, cespugli, erbe,
rampicanti, succulente, felci, muschi e molti altri ancora.
La maggior parte delle piante esistenti e conosciute sono incluse nel gruppo
delle Angiosperme (divisione Magnoliophyta), con circa 250.000 specie che
si distinguono dalle altre divisioni per la produzione di fiori seguita, dopo
l'impollinazione, dalla formazione di semi racchiusi e protetti all'interno di un
frutto.
La branca della biologia che si occupa dello studio delle piante è la
Botanica.
La radice è l'organo della pianta specializzato nell'assorbimento di acqua e sali
minerali dal terreno, fondamentali per la vita delle piante. Ha anche funzioni
principali di ancoraggio e di produzione di ormoni (citochinine e giberelline) che
segnano il forte legame tra lo sviluppo della radice e lo sviluppo del germoglio
La radice ha molte funzioni. È soprattutto un organo per l’assorbimento di acqua
e sali minerali dal terreno, ma anche di conduzione, riserva, ancoraggio al
terreno. Interviene nella sintesi di ormoni vegetali ed è implicata in vari processi
di simbiosi (es. noduli radicali, micorrize)
Il significato del termine cambia secondo l'accezione.
Dal punto di vista botanico, nell'accezione strettamente rigorosa del
termine, la corteccia è un tessuto parenchimatico esterno, disposto
subito sotto l'epidermide nella struttura primaria del fusto e sotto il
rizoderma nella struttura primaria della radice. La corteccia è il
tessuto prevalente nella radice primaria ed è nettamente separata
dal cilindro centrale dall'endoderma. Nel fusto in struttura primaria
ha invece uno spessore più ridotto. Questo tessuto scompare con il
passaggio dalla struttura primaria a quella secondaria.
Nell'accezione comune del termine, per corteccia s'intende l'insieme
dei tessuti periferici, nella struttura secondaria, esterni al cambio
cribro-vascolare o, più semplicemente, lo strato più esterno, detto
ritidoma. Facendo riferimento al primo significato, la corteccia di un
fusto in struttura secondaria è una struttura complessa generata
dall'attività di due meristemi secondari per adattare i tessuti esterni
alle forze di trazione tangenziali originate dall'accrescimento in
diametro dei tessuti interni. Il cambio cribro-vascolare è un tessuto
meristematico che origina ogni anno nuovo xilema (legno) all'interno
e nuovo floema (libro) all'esterno.
IL FIORE