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Progetto tematiche di carattere ambientale/ecologico/naturalistico

sulla salute
Creato da MariaPaola Sansone di I B
Anno scolastico 2007/2008
LA FOGLIA

La struttura completa di una foglia di un‘ angiosperma consiste di quattro parti:


la guaina (struttura avvolgente a livello dell'inserzione sul fusto); le stipole (due
appendici presente alla base della foglia); il picciolo (il gambo della foglia); la
lamina, detta anche lembo (la parte piatta della foglia). È raro che la foglia
presenti tutte e quattro le sue parti. Il punto in cui il picciolo è attaccato al fusto
è denominato ascella della foglia. Non tutte le specie di piante producono foglie
la cui struttura comprende tutte le parti sopra citate; in alcune specie il picciolo
è assente (foglie sessili, ad esempio nel mais), in altre piante la lamina può
essere molto ridotta. Nella pianta dei piselli la lamina è trasformata in un cirro,
mentre la funzione fotosintetica è assolta dalle stipole. Nel sedano, il cosiddetto
gambo è in realtà una grossa guaina carnosa. Nelle piante attuali le foglie si
formano in serie acropeta dalle bozze fogliari presenti nell’apice caulinare e
derivanti dalla tunica. Nelle prime fasi di sviluppo tutte le cellule della bozza si
dividono intensamente. Successivamente si distinguono una porzione basale
che rallenta la serie di divisioni e una porzione apicale ancora attiva.
Dalla zona basale deriva la guaina fogliare (non sempre presente)
Dalla zona di contatto fra parte basale ed apicale della bozza si originano le
stipole (non sempre presenti)
Dalla zona apicale si differenziano il picciolo e la lamina (la crescita della lamina
in genere precede quella del picciolo).
Le Cormofite o "piante terrestri" rappresentano le piante
della terra nel senso vero della parola: quelle che, per mezzo
di una serie di adattamenti del corpo vegetativo, si sono
svincolate dall'ambiente acquatico e hanno conquistato,
passo dopo passo, l'ambiente terrestre (aereo).
Per avere possibilità di vita nell'ambiente terrestre (aereo) occorre
che il corpo vegetativo sia strutturato in organi differenti, ciascuno
chiamato a svolgere particolari funzioni. Costituiscono il cormo i
seguenti organi: la radice, con funzioni di assorbimento, di sostegno e
di riserva; il fusto o caule, con funzione di raccordo fra la parte
assorbente della pianta (la radice) e la parte traspirante (le foglie); le
foglie infine con funzioni di traspirazione e di fotosintesi.
IL FUSTO

Non presenta accrescimento secondario. Nella parte esterna è verde perché non
essendo presente il cambio subero-fellodermico (fellogeno), e non essendoci
quindi modificazioni secondarie del fusto (lignificazione o presenza di ritidoma
suberificato), il tessuto parenchimatico corticale riesce a svolgere la funzione
fotosintetica. Nel cilindro centrale i fasci vascolari (di conduzione delle sostanze
nutritive) sono apparentemente posti in ordine sparso (atactostele),sono
distinguibili in essi 2 zone (dette arche) formate da legno e libro (senza cambio
intrafasciale), che permettono la conduzione e grazie alla presenza spesso di una
guaina sclerenchimatica (con funzione meccanica) attorno ai fasci conduttori,
hanno anche funzione di sostengono della pianta. Il fusto può essere verde anche
nelle dicotiledoni se esse sono giovani.
Nelle dicotiledoni invece, la disposizione dei fasci cribro-vascolari è di tipo
eustelico, quindi con un'anello di fasci collaterali aperti (presenza di cambio
intrafasciale, che in accrescimento secondario diverrà cambio cribro-legnoso); i
fasci sono divisi da raggi parenchimatici, con funzione trofica, che si estendono
dal centro in continuità con il midollo.
Il regno delle Piante comprende circa 350.000 specie di organismi viventi,
distinti comunemente con i nomi di alberi, arbusti, cespugli, erbe,
rampicanti, succulente, felci, muschi e molti altri ancora.
La maggior parte delle piante esistenti e conosciute sono incluse nel gruppo
delle Angiosperme (divisione Magnoliophyta), con circa 250.000 specie che
si distinguono dalle altre divisioni per la produzione di fiori seguita, dopo
l'impollinazione, dalla formazione di semi racchiusi e protetti all'interno di un
frutto.
La branca della biologia che si occupa dello studio delle piante è la
Botanica.
La radice è l'organo della pianta specializzato nell'assorbimento di acqua e sali
minerali dal terreno, fondamentali per la vita delle piante. Ha anche funzioni
principali di ancoraggio e di produzione di ormoni (citochinine e giberelline) che
segnano il forte legame tra lo sviluppo della radice e lo sviluppo del germoglio
La radice ha molte funzioni. È soprattutto un organo per l’assorbimento di acqua
e sali minerali dal terreno, ma anche di conduzione, riserva, ancoraggio al
terreno. Interviene nella sintesi di ormoni vegetali ed è implicata in vari processi
di simbiosi (es. noduli radicali, micorrize)
Il significato del termine cambia secondo l'accezione.
Dal punto di vista botanico, nell'accezione strettamente rigorosa del
termine, la corteccia è un tessuto parenchimatico esterno, disposto
subito sotto l'epidermide nella struttura primaria del fusto e sotto il
rizoderma nella struttura primaria della radice. La corteccia è il
tessuto prevalente nella radice primaria ed è nettamente separata
dal cilindro centrale dall'endoderma. Nel fusto in struttura primaria
ha invece uno spessore più ridotto. Questo tessuto scompare con il
passaggio dalla struttura primaria a quella secondaria.
Nell'accezione comune del termine, per corteccia s'intende l'insieme
dei tessuti periferici, nella struttura secondaria, esterni al cambio
cribro-vascolare o, più semplicemente, lo strato più esterno, detto
ritidoma. Facendo riferimento al primo significato, la corteccia di un
fusto in struttura secondaria è una struttura complessa generata
dall'attività di due meristemi secondari per adattare i tessuti esterni
alle forze di trazione tangenziali originate dall'accrescimento in
diametro dei tessuti interni. Il cambio cribro-vascolare è un tessuto
meristematico che origina ogni anno nuovo xilema (legno) all'interno
e nuovo floema (libro) all'esterno.
IL FIORE

Il fiore è l'organo riproduttivo delle Spermatofite, nel quale si sviluppano i


gametofiti, avviene la fecondazione e si sviluppa il seme. Il fiore deriva dalla
differenziazione dell'apice di un rametto le cui foglie hanno perduto quasi sempre
la capacità fotosintetica. Questa differenziazione, detta induzione fiorale o
induzione antogena, avviene quando l'apice è ancora di dimensioni
microscopiche all'interno della gemma, sotto lo stimolo di fattori ormonali e
ambientali. L'induzione fiorale precede la fioritura vera e propria, secondo le
specie, da poche settimane a circa un anno.
Nelle Gimnosperme il fiore è molto semplice: tipico esempio è lo strobilo delle
Conifere.
Nelle Angiosperme (piante superiori) il fiore è l'insieme degli organi riproduttori,
normalmente raccolto in un apparato complesso e composto da più parti che
possono considerarsi foglie modificate
 
I fiori sono gli organi che assicurano la riproduzione, caratteristici
perchè possiedono uno o più carpelli ( particolari foglie fiorali) che
formano un vaso entro cui sono protetti gli ovuli.  
Passeggiando per prati, boschi o campi incolti notiamo una notevole
varietà di fiori: alcuni sono grandi e vistosi, come quelli della rosa,
dell'orchidea o del tulipano; altri invece sono piuttosto semplici,
piccoli e poco appariscenti. Talvolta, per apparire più vistosi, tanti
piccoli fiorellini si riuniscono insieme a formare le infiorescenze.  
Generalmente il fiore è sorretto da un peduncolo che all'estremità
terminale si ingrossa in un ricettacolo su cui poggiano tutte le
componenti fiorali, cioè i sepali, i petali, gli stami e il pistillo.
Immaginiamo di cogliere un fiore e di osservare dall'esterno verso
l'interno tutti gli elementi che lo costituiscono, togliendo
eventualmente quelli che ostacolano la visione di altri. Noteremmo così
la successione di sepali, petali, stami e pistilli.  
I sepali, di colore verde e simili a foglioline, sono situati alla base del
fiore. Hanno la funzione di proteggere il bocciolo e di sostenere
parzialmente il fiore al momento della sua apertura.
Il regno delle Piante comprende circa 350.000 specie di organismi viventi,
distinti comunemente con i nomi di alberi, arbusti, cespugli, erbe, rampicanti,
succulente, felci, muschi e molti altri ancora.
La maggior parte delle piante esistenti e conosciute sono incluse nel gruppo
delle Angiosperme (divisione Magnoliophyta), con circa 250.000 specie che
si distinguono dalle altre divisioni per la produzione di fiori seguita, dopo
l'impollinazione, dalla formazione di semi racchiusi e protetti all'interno di un
frutto.
La branca della biologia che si occupa dello studio delle piante è la
Botanica.
Il clima della Terra è regolato dal
continuo flusso di energia proveniente dal
sole. La radiazione solare non solo
fornisce l'energia necessaria per la
circolazione delle masse d'aria e delle
correnti oceaniche, ma è anche
responsabile della temperatura del
nostro pianeta. Circa il 30% della
radiazione che colpisce la Terra viene
immediatamente respinta verso il cosmo,
ma il 70% passa attraverso l'atmosfera e
raggiunge la superficie terrestre,
riscaldandola.
IL FRUTTO
Il frutto è l' organo vegetale in cui si trovano racchiusi i semi, presente nelle
spermatofite, ossia nelle piante produttrici di semi (gimnosperme e
angiosperme). In tal senso, si possono considerare frutti anche le pigne
delle conifere.
Da un punto di vista strettamente botanico, si definisce frutto la struttura che
deriva dall'accrescimento e dalla trasformazione dell'ovario (nel caso dei
cosiddetti frutti veri) ed eventualmente di altre parti del fiore, come il
ricettacolo (nei frutti falsi): in tal senso, il frutto è tipico delle sole
angiosperme, cioè delle piante con fiori.
Il frutto viene normalmente prodotto solo dopo la fecondazione dell'ovulo. In
entrambi i casi, la maturazione dell'ovario provoca l'avvizzimento degli
stimmi e delle antere e l'accrescimento dell'ovario. Avvenuta la
fecondazione, gli ovuli contenuti all'interno dell'ovario fecondato si
sviluppano in semi; nelle varietà non fecondate, invece, gli ovuli non si
sviluppano e l'ovario conserva le dimensioni originarie. La funzione
principale del frutto è quella di proteggere lo sviluppo dei semi e di
contribuire alla loro dispersione.
I Frutti

Il Frutto è un organo delle piante angiosperme, derivante


dall’accrescimento e dalla trasformazione dell’ovario del fiore, con la
funzione di proteggere i semi e contribuire alla loro dispersione
nell’ambiente. La definizione è appropriata per tutti i frutti
tradizionalmente definiti veri frutti, come la drupa, la bacca e
l’achenio; nel caso in cui non sia l’ovario a ingrossarsi, invece, ma
l’intero ricettacolo, si parla di falsi frutti; è il caso dei pomi, come
la mela e la pera, di cui il vero frutto in realtà è la porzione volgarmente
chiamata torsolo.
Secondo alcuni autori, si può definire frutto la struttura protettiva dei
semi di tutte le piante spermatofite (gimnosperme e angiosperme) e
non solo delle angiosperme; in base a questa più ampia definizione,
vengono considerate frutti anche le pigne delle conifere.
Il seme è l'organo di propagazione delle spermatofite a cui è affidata
la disseminazione delle piante. Deriva dalla trasformazione di un ovulo
dopo la fecondazione. In genere si sviluppa sulla pianta madre e se ne
distacca dopo la maturazione. I semi sono di solito parti vegetali che
contengono pochissima acqua (i semi di senape il 7%, i semi di ricino il
6%), caratteristica che ne garantisce la lunga conservabilità.
Per i botanici il seme è un organo di diffusione, formatosi a partire da
un ovulo fecondato di un fiore, costituito da un embrione,
temporaneamente quiescente, racchiuso da un involucro seminale detto
tegumento e contenente un particolare tessuto nutritivo,
l'endosperma. Tutto questo per dire che il seme racchiude in sé tutta
la pianta ed è dotato di strutture di sopravvivenza. L'embrione è una
piantina in miniatura formata da una radichetta, da un fusto
embrionale che porta una o due foglie embrionali, chiamate cotiledoni
e una gemma, la piumetta, che darà origine al nuovo fusto e alle nuove
foglie della pianta.

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