Paul Watzlawick (Villach, Austria, 1921 -

Palo Alto, California, 2007), psicologo

Istruzioni per rendersi infelici
austriaco naturalizzato statunitense e primo
esponente della Scuola di Palo Alto, si è
laureato in Lingue moderne e Filosofia Paul Watzlawick
all'Università di Venezia e proseguito gli studi
presso l'Istituto
uto Carl Gustav Jung di Psicologia
analitica a Zurigo. Dal 1960, dopo aver
insegnato Psicoterapia all'Università di El Feltrinelli, 2009
Salvador, ha avuto il ruolo di ricercatore ISBN 978-88-07-81452-5
associato al Mental Research Institute di Palo
Alto. Nel 1976 è diventato professore associato pagine 108
all'Università di Stanford. È stato il massimo
studioso della pragmatica della comunicazione Anleitung zum ünglücklich-sein,
sein,
umana, delle teorie del cambiamento e del 1983
costruttivismo radicale. Figura di spicco
dell'approccio sistemico e della terapia breve,
si deve alle sue opere la diffusione diff
dell'approccio allo studio della comunicazione
e dei problemi umani della Scuola di Palo Alto.

Le nostre idee sbagliate, possono intralciare

intralcia e complicare la nostra vita al punto da renderla
rende infelice. Ma è
anche possibile raggiungere uno stato di grazia ed essere coscientemente infelici. Questo manuale contiene
utili istruzioni per imparare a farlo.. È un invito ai lettori più dotati d’intelligenza – e ironia – a sviluppare
un proprio stile d’infelicità. È, infatti, possibile,
possibile applicandosi,i, evitare accuratamente tutte le trappole della
ricerca della felicità presentata come meta desiderabile. Con intelligenza
intelligenza critica e humour nero, l'autore ci
mostra come possiamo invece essere, magari felicemente, infelici.
infelici

Marco Terenzio Varrone, politico, letterato e
filosofo romano (116 - 27 a.C.), contava 289
interpretazioni del termine felicità.
felicità Poche di
meno Sant'Agostino d’Ippona.
Il concetto di felicità non è quindi facilmente
definibile ma è giunta in ogni caso l'ora di
smettere di pensare che felicità, beatitudine e
serenità siano mete desiderabili della vita.
Per troppo tempo ci è stato fatto credere che
la ricerca della felicità conduca alla felicità:
nulla è più difficile da sopportare che una
serie di giorni felici.
E poi: cosa e dove saremmo senza la nostra

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 Istruzioni per rendersi infelici
infelicità? Essa ci è, nel vero senso della
dell
parola, dolorosamente necessaria.
Il numero di coloro che, con competenza e
consapevolezza, si costruiscono la propria
infelicità può già sembrare relativamente
grande. Infinitamente più elevato, è però il
numero di quelli che, in questo campo, hanno
bisogno di un consiglio e di un aiuto.
Riguardo all'essenza della felicità,
ci sono sempre state opinioni diverse.
Robert Spaemann
Tutti possono essere felici, ma è il come
rendersi infelici che occorre imparare,
impara e a ciò
non basta certamente qualche sventura
personale.
L’indotto creato dall'infelicità è enorme
(assistenza, istituti di cura, medicine
antidepressive,, schiere di specializzati in
diverse discipline,, dalla psichiatria alla
cartomanzia) – e per mantenere tutto ciò
attivo lo Stato sociale ha a bisogno
dell'indigenza e dell'infelicità della
popolazione, compito non può essere affidato
ai dilettanteschi
anteschi tentativi dei pur
ben’intenzionati cittadini.
È universalmente risaputo che cii si può creare
infelicità anche nel chiuso della propria
mente.
Può sembrare difficile diventare giorno dopo
giorno avversari di noi stessi, stessi ma è
relativamente semplice se si possiede una
particolare facoltà: la convinzione che il
proprio sia l'unico punto di vista valido.
I veri esperti in questo, assolutamente fedeli a
se stessi e ai propri principi e senza nessuna
disponibilità a facili compromessi, di fronte
alla scelta tra essere e dover essere, decidono e
scelgono incondizionatamente il mondo come
deve essere rifiutando il mondo quale esso è.
Rifiutano ogni cosa: ill semplice fatto che il
prossimo consigli qualcosa è motivo per
rifiutare.
E rigettano anche ciò che a se stessi appare
come la migliore raccomandazione.
Per raggiungere tale condizione occorre,
occorre però,
essere molto dotati.
Passato e nevrosi
Il tempo guarisce ferite e dolori. È vero,
vero ma se
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Paul Watzlawick
prendiamo le giuste attenzioni, possiamo
proteggerci da questo effetto del tempo e fare
del passato una fonte inesauribile d’infelicità.
Basta applicare quattro semplici meccanismi
chiamati:
− l'esaltazione dell passato;
− la moglie di Lot;
− il fatale bicchiere di birra;
− la chiave perduta o ancora lo stesso.
L'esaltazione del passato
All più dotato aspirante all'infelicità non
dovrebbe essere difficile riconoscere nella nel
propria giovinezza l'età dell'oro
irrimediabilmente perduta, creandosi così
un'inesauribile riserva di motivi d’infelicità.
Vaa bene tutto: gli amori finiti, i regali non
ricevuti, i torti subiti.
La moglie di Lot
Unn altro grande vantaggio della fedeltà al
passato consiste nel fatto che non lascia il
tempo di dedicarsi al presente.
Occuparsi del presente potrebbe, infatti,
creare occasioni di non - infelicità, rischiando
di scuotere
otere il nostro sano pessimismo
(abbandonando Sodoma che stava per essere
distrutta,
trutta, la moglie di Lot, disubbidendo, si
volse a guardare e fu tramutata in una statua
di sale (Genesi, 19, 1-26)).
26)).
Il fatale bicchiere di birra
Il primo bicchiere di birra giustifica e rende
inevitabili tutti i successivi.
successivi Ci si sente
colpevoli, ma si sarebbe dovuto saperlo
saper prima:
allora, adesso è troppo tardi.
Quando poi, nei rari casi in cui, senza il nostro
intervento, il libero corso delle cose ci
ricompensa di un trauma o di un rifiuto e
quello che desideriamo ci cade tra le braccia,
l'esperto non si perde d'animo: ora è troppo
tardi e non lo voglio più.
In questo modo si mantiene la propria
indignazione ai massimi livelli e si evita che le
ferite del passato guariscano.
Il massimo è poi incolpare il passato anche del
bene ricevuto.
La chiave perduta o ancora lo stesso
Questo
uesto meccanismo si basa su un'ostinata
fedeltà nei confronti di soluzioni che in un
imprecisabile passato si rilevarono sufficienti,
efficaci o le uniche possibili.
2
 Istruzioni per rendersi infelici
Paul Watzlawick

Ma le situazioni determinate mutano col soffrire onestamente e senza limiti.

passare del tempo e nessun essere vivente può
rapportarsi al mondo circostante privo di un Come rendere un problema
prob eterno
qualsiasi progetto. Rifiutare
ifiutare o scansare una situazione temuta, un
problema, da un lato sembra essere la
La necessità dell'adattamento conduce alla soluzione più logica, dall'altro, però,
però assicura
formazione di precisi modelli di il persistere del problema. Si tratta di
comportamento, il cui scopo è una perseverare.
sopravvivenza quanto più possibile efficiente e Molte delle nostre azioni consuete
priva di sofferenze. comportano un elemento
element di rischio: occorre
Sia gli animali sia gli uomini tendono a decidere quanti possibili pericoli accettare e
consideraree tali adattamenti come gli unici applicare un sano buon senso.
eternamente applicabili.
Profezie auto--realizzanti
Ma qualsiasi adattamento, con il passare del Tentare di evitare un pericolo provoca spesso
tempo non è più in migliore possibile perché il suo accadere.
le condizioni mutano. Inoltre esistono sempre In
n determinate circostanze, sono sufficienti
altre soluzioni e tra queste può esserci quella una predizione o, più in generale,
adatta a quel momento. un'aspettativa, una preoccupazione o anche
Utilizzare sempre la stessa soluzione solo il semplice sospetto che le cose andranno
incrementa solamente il disagio e la nevrosi. così e non altrimenti.
Quest’aspettativa deve poi essere vissuta come
L'aspirante all'infelicità applica quindi due una realtà incombente, per evitare la quale
regole molto semplici: occorrono immediate ate contromisure. La
− esiste un'unica soluzione possibile e supposizione sarà poi tanto più convincente,
se i nostri sforzi non hanno avuto un quante più persone la condividano
condivid e quante
completo successo, è solo perché non meno siano no le supposizioni già comprovate
comprova
ci si è applicati a sufficienza; che essa contraddice.
− non si può discutere che esista Questo meccanismo
eccanismo funziona al meglio solo
un'unica soluzione perché prove di quando non ci si rende conto che siamo noi no
verifica si possono fare solo sulla sua stessi a farlo funzionare.
applicazione.
Le profezie che si realizzano da sé si rivestono
Particolarità non specificata di un effetto addirittura magico e realmente
Non c'è quasi nulla di meglio,, nella creazione creativo, e sono quindi molto importanti.
dell'infelicità, che mettere l’inconsapevole
inconsapevole Trovano
rovano posto sia nel repertorio di ogni
partner di fronte all'ultimo anello di una lunga aspirante all'infelicità sia nel più ampio
e complicata catena immaginaria, nella quale contesto sociale.
egli svolge un ruolo decisivo e negativo,
negativo pur se La profezia dell'evento porta all'avverarsi della
inconsapevole. profezia.
La sola condizione è che ci si profetizzi
profetizz o ci si
Lo sconcerto e l’indignazione che mostra,
mostra il faccia profetizzare qualcosa, e che si ritenga il
suo ribadito non comprendere e il suo fatto imminente e di forza maggiore.
discolparsi diventano la prova inconfutabile
della vostra ragione, del vostro aver accordato Attenzione all'arrivare
benevolenza a chi non la merita. Arrivare, raggiungere una meta, vale come
importante criterio di misura per il successo,
Crearsi situazioni penose, anche senza esserne
esser il potere, l'approvazione e il rispetto per se
responsabile, può diventare molto facile: il stessi.
semaforo diventa sempre rosso appena appen Viceversa, l'insuccesso o il tirare avanti, sono
arriviamo, la codaa che scegliamo è sempre più segno di stupidità, pigrizia, irresponsabilità o
lenta, il prodotto che intendiamo acquistare è viltà.
sempre appena finito.
Consegnato a un gioco di eventi Ma la strada del successo è faticosa, sia perché
incontrollabili, l'aspirante all'infelicità può è necessario impegnarsi si molto, sia perché,
perché
anche sforzandosi, si può fallire.

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 Istruzioni per rendersi infelici
Conviene quindi, invece di perseguire scopi
ragionevoli e raggiungibili, scegliersi una meta
straordinariamente elevata.
Se la meta è molto elevata, chiunque capisce
come la strada per raggiungerla sia lunga e
difficile e come i preparativi del viaggio siano
s Se chi ha subito un tale addestramento riesce
complessi e richiedanono molto tempo.
Nessuno
essuno oserà quindi rimproverare chi non si
è ancora messo in viaggio o chi, dopo essere
partito, ha perso la strada.
Lo scopo non ancora raggiunto è più
desiderabile, romantico e luminoso di quanto
possa esserlo quello cui si è già arrivati.
Se tu mi amassi veramente ...
Ogni
gni comunicazione presenta un livello
oggettivo e uno relazionale (alla domanda ti
piace... possiamo rispondere oggettivamente
no o, nel caso non si voglia dispiacere chi ci ha
posto la domanda, relazionalmente si).
Importante è comprendere la differenza tra i
due livelli in modo da saperli scambiare di
proposito e non casualmente.
Un ulteriore ed efficace fattore di disturbo
nelle relazioni consiste poi nel concedere
conceder al
partner solo due possibilità di scelta e, non
appena ne scelga una, accusarlo di non aver
scelto l'altra.
Questo meccanismo si chiama illusioni delle
alternative.
Può essere accompagnato dalla lettura del
pensiero o chiaroveggenza,, che permette di
perché sei...)
discutere su uno stato d'animo (perché sei... e
sulle sue conseguenze fino al giudizio
universale, grazie anche al fatto che le persone
possono andare in collera quando si sentono
attribuire un sentimento negativo o non sono
accettati i loro dinieghi e, anzi, ogni tentativo
di chiarimento è, ovvio, immediatamente
interpretato come il suo contrario.
Sii spontaneo
Fra tutte le complicazioni, i dilemmi e le
insidie che possonono esistere nella struttura
della comunicazione umana, l'assurdità sii
spontaneo è la più diffusa.
È un paradosso che soddisfa tutte le regole
della logica formale: costrizioni e spontaneità
sono inconciliabili.
O si agisce spontaneamente, quindi di propria
prop
iniziativa, oppure si esegue un ordine.
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Paul Watzlawick
La convinzione che con un po' di buona
volontà e con un piccolo sforzo, e soprattutto
su nostra indicazione, una persona possa
riuscire a programmarsi un diverso stato
d'animo, è particolarmente adatta a far
nascere nell'altro profondi sensi di colpa.
a convincersi che l'occasionale tristezza sia un
momento inevitabile della vita e passi
naturalmente, riuscirà anche a non no essere
infelice.
Se invece è un aspirante all'infelicità, può
arrivare facilmente e comodamente alla
depressione.
Non mi passerebbe neanche per la testa
di iscrivermi a un club che sia disposto
ad accettare tra i suoi membri
uno come me.
Groucho Marx
Chi mi ama ha qualcosa che non va
Essere
ssere amati è sempre qualcosa di misterioso,
ma chi ricerca l’infelicità
infelicità deve fare attenzione
a ritenersi, sempre, immeritevole di amore.
In questo modo, chi ama una tale persona è
subito discreditato, perché chi ama qualcuno
che non merita amore, ha di certo qualcosa
che non funziona nella sua vita interiore.
Per non rischiare di essere felici, ci
c s’innamori
quindi disperatamente solo di persone
impossibili.
Chi ama è naturalmente pronto ad aiutare
l'essere amato. Prestare soccorso è però nobile
e buono quando non esiste un particolare
legame affettivo con chi si soccorre,
soccorre quando ci
si rivolge a un estraneo. L'aiuto disinteressato
è un eccellente ideale e, secondo quel che si
dice, trova in se stesso una propria
ricompensa. Ciò non ci deve però
assolutamente
ente scoraggiare perché qualsiasi
buona azione può soccombere al dubbio: la
forza del pensiero negativo non ha limiti e si
sa che chi cerca trova.
Per il puro, tutto è puro: per il pessimista tutto
è nero.
Chi ricerca l’infelicità
infelicità deve quindi cercare un
rapporto di collusione: un partner che con il
suo esser-così permetta e ratifichi il proprio
voler-essere-così (ovviamente si sarà ancora
più infelici se si farà attenzione a non arrivare
mai alla meta).
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 Istruzioni per rendersi infelici
Paul Watzlawick

Gli altri La vita è, ovviamente, un gioco a somma

Il nostro mondo, quindi, è il vero mondo:
insensati, falsi, illusori, stravaganti sono i
mondi degli altri.
Il principio è facile: si supponga sempre e
semplicemente, malgrado qualsiasi prova
contraria, che il proprio comportamento è in
ogni caso naturale e normale.
Ogni comportamento diverso, nella stessa
situazione, diventa così insensato o per lo
meno stupido.
Uno dei presupposti fondamentali
dell'infelicità è poi quello di non far sapere
alla mano destra quello che fa la sinistra: in
questo modo si gioca con se stessi.
diversa da zero e ill principio fondamentale
secondo cui il gioco non è un gioco, ma una
cosa molto seria fa della vita un gioco senza
fine, che solo la morte conclude.
L'unica regola che può far terminare prima
dell’esito finale questo gioco molto serio non è
di per sé una delle sue regole: essa si chiama
realtà, fiducia, tolleranza.
Se riusciamo a credercici e ad applicarla fino in
fondo, sapremo essere i creatori della nostra
infelicità ma, allo stesso tempo, anche nella
stessa misura della nostra felicità.

Ill concetto di gioco può anche non avere un L'uomo è infelice

infe
significato ludico e infantile, ma perché non sa di essere felice.
rappresentare uno spazio concettuale con Soltanto per questo.
regole molto precise. Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Nei rapporti umani possono esserci giochi a

somma zero,, dove la perdita di un giocatore
significa la
a vincita dell'altro e la somma di
vincita e perdita è zero, e giochi a somma
diversa da zero,, dove vincita e perdita non si
pareggiano ed entrambi o tutti i giocatori
possono vincere o perdere.

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le proprie conoscenze, ottimizzare
imizzare il proprio tempo e aumentare la propria produttività.
Efficacia e concisione che derivano dallo stesso significato del verbo to brief, riassumere, dare brevi
istruzioni, e, per estensione, del suo sostantivo briefing che, nell’organizzazione aziendale, descrive sia il
complesso di informazioni e istruzioni con cui si affida un compito a un collaboratore, in modo da
facilitargli e permettergli il raggiungimento dell’obiettivo, sia la riunione in cui vengono impartite tali
istruzioni.

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