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Conseguenze della crisi

Nel periodo '31-32 l'industria discografica subisce la crisi, vi sono poche sedute. Pur di rimanere a
galla, Armstrong incomincia a cantare e Ellington produce pezzi commerciali. Emerge il cantante
Cab Calloway, vero e proprio showman, direttore di un'orchestra che suona al Cotton Club quando
Duke è in tournee. Nella realtà di Harlem di quegli anni vi è largo uso di marijuana.

Duke, da compositore maturo, sperimenta un'opera organica di 8m 22s, “Creole Rhapsody”, incisa
per la Victor, opera avente forma libera con cambi di tempo, armonia e melodia, tutta scritta tranne
per un solo di clarinetto. Per la durata viene inquadrata nella nicchia per musica classica, e
l'esperimento non soddisfa Duke.
Capolavori dell'epoca sono “Echoes of The Jungle” ('31), scritto apposta per il Cotton, con un inizio
da negro spirituals, un tema centrale da blues minore e un ritorno al tema religioso iniziale, forse
descrizione di un rituale massonico, e “The Mystery Song” ('31), scritto ancora per i ballerini del
locale, il quale evoca il tema conduttore del fascino e della seduzione.

Kansas City
A 2000km sud-ovest di New York si trova Kansas City, città snodo di merci che non subì la crisi
del '29 e che aveva vita notturna intensa e diverse orchestre, tutte in competizione tra loro.
-Bennie Moten
Moten si muove in quell'area musicale, ed è leader di un sestetto che riesce a strappare nel '23 un
contratto alla Okeh, per poi passare nel '26 alla Victor. In poco tempo, sottraendo alle altre orchestre
i migliori solisti sulla piazza, il gruppo diventa di 12 elementi, vede Count Basie (pian.) Hot Lips
Page (tr.) e Ben Webster, insomma nasce un'orchestra robusta che incide fino al '30. Nel '32
l'orchestra torna ad incidere, il banjo viene sostituito con la chitarra, il basso tuba col contrabbasso, i
vari musicisti hanno esperienza di tour e di jam, dove i riff fanno da padrone: nel '32 l'orchestra
indica la via dello swing, con riff e contrabbasso in quattro, come nel brano “Toby”. Moten
scompare nel '35 ma il gruppo si ricompatta sotto la direzione di Count Basie.
-La nuova tendenza
Ellington si unisce alla nuova tendenza, adottando il contrabbasso ma con accompagnamento in
due. Mentre Kansas City incomincia ad uscire di scena, mantenendo però l'humus fertile delle jam
dalle quali uscirà Charlie Parker, nasce l'era dello swing, largamente cantato nella “It Don't mean a
thing” del duca. Anche l'orchestra di Jimmie Lunceford è nota per il due, sotto partiture complicate.
-John Hammond e Benny Goodman
Hammond, miliardario ebreo mecenate che ha lanciato Billie Holiday, George Benson e Bob Dylan,
convince l'amico Benny Goodman, clarinettista enfant-prodige, a mettere su un'orchestra con i
migliori bianchi in circolazione. Nel '34 l'orchestra assume in pianta stabile F.Henderson, ma gli
arrangiamenti impeccabili sembrano non riscontrare un successo di pubblico; tutto ciò fino ad una
sera di agosto del '35, dove a Los Angeles i brani di Fletcher ottengono un successo clamoroso. E'
iniziata l'era dello swing ('32-'45, dopo tre anni i bianchi se ne accorgono!).
-Ellington e la lezione di Moten
Duke assorbe la lezione, fino al '35 scrive brani come Sophisticated Lady, Prelude to a Kiss, che
sembrano spingere verso il commerciale. Del '33 è Daybreak Express, in cui l'orchestra imita
virtuosisticamente un treno.
Il modo di suonare dell'orchestra di Moten viene eletto a emblema dello swing, con riff veloci anche
a sostegno del solista. In quegli anni per swing si intende proprio un altro genere, soltanto dopo la
nascita del be-bop tornerà a far parte dell'alveo del jazz.

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