Dal momento che le note di approccio nella maggior
parte dei casi sono situate su “tempi deboli”, come si riconoscono questi ultimi all’interno di una battuta? Ragionando ad ottavi (crome), in una battuta di 4/4 formata da 8 crome i tempi deboli sono rappresentati dalle crome in levare; ragionando invece sui quarti (semiminime), in una battuta di 4/4 formata da quattro semiminime i tempi deboli sono rappresentati dai tempi 2 e 4.
2. Gli accordi Maj6 e Min6
Ricorda: quando in un’armonizzazione lavori su una
battuta al di sopra della quale è posto un accordo Maj7, spesso le note cordali di tale accordo possono essere armonizzate con la sesta al posto della settima (ad es., sotto CMaj7 un MI può essere armonizzato equivalentemente con le note MI-DO-SI-SOL che con le note MI-DO-LA-SOL). ATTENZIONE : tale sostituzione (sesta al posto della settima) è obbligatoria qualora la nota da armonizzare in una battuta (avente un Maj7 come accordo) sia la tonica stessa! Ad esempio, sotto CMaj7 la nota DO deve per forza essere armonizzata con le note DO-LA-SOL-MI NOTA: Stesso discorso ovviamente vale per un accordo MinMaj7, ovvero un accordo minore avente tuttavia la settima maggiore; anche qui insomma se devo armonizzare una tonica pongo la sesta maggiore. Tuttavia la sesta maggiore in un accordo minore può anche essere posta in vece della settima minore, esclusivamente nel caso in cui l’accordo Min7 sia da intendersi come un primo grado, ovvero qualora sia preceduto da un II-V in tonalità minore oppure qualora sia palesemente chiaro che rappresenti un primo grado nell’analisi armonica del brano (ad es. guarda la B del brano “Yardbird Suite”, li c’è un chiaro minore che svolge la funzione di primo grado). ATTENZIONE: La sostituzione di sesta maggiore in vece della settima minore non è da effettuarsi qualora il Min7 rappresenti un secondo grado, ovvero qualora sia seguito dal relativo V grado (ad es. se ho la progressione Dmin7 - G7, quel re minore è chiaramente un II di una progressione II-V, dunque non è possibile effettuare la sostituzione di cui sopra in una eventuale armonizzazione).
3.Contromelodia
Per scrivere una “contromelodia” adatta ad un tema
bisogna tenere a mente alcuni criteri: -la contromelodia deve rispettare ovviamente la struttura armonica sotto la quale è scritta -la contromelodia deve essere “sensata”, ovvero generalmente deve essere composta da frasi musicali che abbiano senso e coesione -la contromelodia non deve mai superare l’altezza delle note del tema sotto il quale sta -la contromelodia non deve mai occupare “gli spazi ritmici” del tema, quindi un primo passo per scrivere una contromelodia può essere quello di occupare gli spazi in cui il tema tace o si muove molto poco ritmicamente -inizialmente conviene generalmente mantenere la contromelodia al di sotto di un’ottava dalla nota del tema sotto il quale sta