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RIASSUNTO LEZIONE 5/4/21

1. Tempi deboli e tempi forti

Dal momento che le note di approccio nella maggior


parte dei casi sono situate su “tempi deboli”, come si
riconoscono questi ultimi all’interno di una battuta?
Ragionando ad ottavi (crome), in una battuta di 4/4
formata da 8 crome i tempi deboli sono rappresentati
dalle crome in levare; ragionando invece sui quarti
(semiminime), in una battuta di 4/4 formata da quattro
semiminime i tempi deboli sono rappresentati dai tempi
2 e 4.

2. Gli accordi Maj6 e Min6

Ricorda: quando in un’armonizzazione lavori su una


battuta al di sopra della quale è posto un accordo Maj7,
spesso le note cordali di tale accordo possono essere
armonizzate con la sesta al posto della settima (ad es.,
sotto CMaj7 un MI può essere armonizzato
equivalentemente con le note MI-DO-SI-SOL che con le
note MI-DO-LA-SOL).
ATTENZIONE : tale sostituzione (sesta al posto della
settima) è obbligatoria qualora la nota da armonizzare in
una battuta (avente un Maj7 come accordo) sia la tonica
stessa!
Ad esempio, sotto CMaj7 la nota DO deve per forza
essere armonizzata con le note DO-LA-SOL-MI
NOTA: Stesso discorso ovviamente vale per un accordo
MinMaj7, ovvero un accordo minore avente tuttavia la
settima maggiore; anche qui insomma se devo
armonizzare una tonica pongo la sesta maggiore.
Tuttavia la sesta maggiore in un accordo minore può
anche essere posta in vece della settima minore,
esclusivamente nel caso in cui l’accordo Min7 sia da
intendersi come un primo grado, ovvero qualora sia
preceduto da un II-V in tonalità minore oppure qualora
sia palesemente chiaro che rappresenti un primo grado
nell’analisi armonica del brano (ad es. guarda la B del
brano “Yardbird Suite”, li c’è un chiaro minore che
svolge la funzione di primo grado).
ATTENZIONE: La sostituzione di sesta maggiore in
vece della settima minore non è da effettuarsi qualora il
Min7 rappresenti un secondo grado, ovvero qualora sia
seguito dal relativo V grado (ad es. se ho la
progressione Dmin7 - G7, quel re minore è chiaramente
un II di una progressione II-V, dunque non è possibile
effettuare la sostituzione di cui sopra in una eventuale
armonizzazione).

3.Contromelodia

Per scrivere una “contromelodia” adatta ad un tema


bisogna tenere a mente alcuni criteri:
-la contromelodia deve rispettare ovviamente la struttura
armonica sotto la quale è scritta
-la contromelodia deve essere “sensata”, ovvero
generalmente deve essere composta da frasi musicali
che abbiano senso e coesione
-la contromelodia non deve mai superare l’altezza delle
note del tema sotto il quale sta
-la contromelodia non deve mai occupare “gli spazi
ritmici” del tema, quindi un primo passo per scrivere una
contromelodia può essere quello di occupare gli spazi in
cui il tema tace o si muove molto poco ritmicamente
-inizialmente conviene generalmente mantenere la
contromelodia al di sotto di un’ottava dalla nota del tema
sotto il quale sta

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