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New Orleans

New Orleans, nell'estremo sud degli USA, venne fondata nel 1600 da un esploratore francese sulle
sponde di un'ansa del Mississippi, da cui il nomignolo di “crescent city”. Le prime donne trasferite
da Parigi per i coloni furono le “Filles de la Cassette”, alle quali lo stato conferiva una dote in
denaro e generi di ricovero in una cassetta da viaggio. La città crebbe dal XVIII secolo in poi,
votata ai piaceri della vita, al teatro e alla vita notturna. In quel secolo la città contava 40.000
abitanti e 4 teatri. Per maritare tutti, furono accettate le “Correctional Girls”, prese dai riformatori
francesi: la città divenne il più grande bordello degli USA, e nella visione puritana anglosassone
divenne la città del peccato.

Collegata col resto degli USA solo dal fiume fino al XIX secolo, New Orleans fu un'isola non
contaminata dalla discriminazione fino all'imposizione delle leggi razziali: i turisti del nord
descrivevano di schiavi che per strada intonavano arie italiane e di padroni succubi della
superstizione. Come ad Haiti, in città fiorì il Vodoo, religione animista proveniente dal regno del
Dahomey, dove si mescolò sincreticamente al cristianesimo. La presenza del Vodoo si riscontrava
nel lungo carnevale, chiamato Mardi Gras, il quale consisteva in settimane di danze su figure
ritmiche associate a divinità.
Nella città a fine ottocento coesistevano almeno 40-50 bande, nelle quali all'epoca la militanza per
un nero significava il conferimento di un certo prestigio sociale. In città almeno un quarto della
popolazione suonava almeno a livello amatoriale uno strumento, e le bande civili si esibivano in
strada, ai funerali, sui battelli del mississippi.
L'enorme attività delle bande fu incrementata dall'arrivo in città dei siciliani a fine '800, emigrati
dopo l'unita d'italia del 1861. L'arrivo dei piemontesi che soppiantarono i Borboni non portò difatti i
benefici sperati nel sud italia, in quanto i sabaudi avevano scarsa conoscenza del territorio. Si avviò
di conseguenza un fenomeno di emigrazione che portò i napoletani a New York e i sicilani a New
Orleans, dove tuttavia gli italiani venivano discriminati alla stregua dei neri. Pertanto nella città
della louisiana coesistettero 3 categorie razziali: i neri, gli anglosassoni e gli italiani.
I siciliani in città esportarono la tendenza alla creazione di associazioni di fratellanza, associazioni
autofinanziate con una sede e dei locali propri che spesso sostenevano una banda.
In città le bande di uomini di colore suonano musica da parata, repertorio francese, italiano e
anglosassone, dando via a una fiorente industria primordiale di edizioni musicali a stampa (per
pianoforte e canto, con adattamenti per banda curati poi dal direttore). Ovviamente la città ebbe
scambi con Cuba e Caraibi: prova di ciò è che Jelly Roll Morton suonava a memoria delle habanere.
L'eroe di partenza del jazz di New Orleans è Buddy Bolden, cornettista nato nel 1877 e attivo dagli
anni '90 dell'800 al 1907, morto poi nel 1931 dopo anni di reclusione in manicomio.

Riflessioni sulla nascita del jazz


La nascita del jazz, coevo del rag, avviene precisamente a New York, non a New Orleans. Infatti
nella città della louisiana il vodoo aveva imposto una visione “politeista”, ovvero in cui vi sono più
strumenti che dialogano allo stesso momento, ciascuno con la propria voce, mentre a New York si
perfezionò una visione monoteista della musica, in cui uno strumento protagonista veniva
accompagnato da altri. Dalle prime edizioni a stampa di fine 800 alla prima incisione di jazz del
1917 non sappiamo bene cosa succede.

Gli organici e le esecuzioni


La tipica orchestrazione di New Orleans era realizzata per 15 strumenti più pianoforte, non essendo
previsto un direttore ogni strumento aveva la propria parte, con orchestrazione curata da violinisti o
pianisti. Nel corso del tempo l'organico si ridusse a 11 elementi più il pianoforte: le percussioni (che
raddoppiano il disegno ritmico), tuba e contrabbasso (fondamentale dell'accordo), viola e due
violini (creano l'accordo), tromba (melodia principale), trombone e violoncello (controcanto o
raddoppio), flauto e ottavino (controcanto sopra la tromba). Un arrangiamento che segue tali
indicazioni è di “Sugar Cane” di Scott Joplin: il rag nacque come musica per pianoforte e poi
divenne orchestrale.
Le bande di moda all'epoca erano di tre tipi: la grande banda militare alla Sousa, la piccola banda da
parata (tutti ottoni con un ottavino o clarinetto), e la banda da teatro di 11 elementi.
Pian piano il numero di componenti scese a 8, in quanto ci si rese conto che armonizzare gli archi
era inutile, la parte di flauto e ottavino andò al clarinetto, delineando il tipico gruppo di new orleans
costituito da trio di fiati con rimtica e violino. Pian piano si consolidarono delle formule di cadenza
per le tre linee melodiche, grazie alle quali non vi fu più bisogno di scrivere le parti, e grazie alla
“visione vodoo” a New Orleans queste tre voci incominciarono ad essere indipendenti e
complementari nell'improvvisazione.

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