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romano d’Occidente
Nel 383 dopo la morte dell’imperatore Graziano, Teodosio riunifica l’Impero.
395 Teodosio muore e lascia l’Impero ai due figli: ad Arcadio va la parte orientale
ad Onorio quella occidentale
Arcadio ed Onorio sono troppo giovani: il potere è nelle mani del generale
Stilicone (genero di Teodosio, di madre romana e padre vandalo) che fa da tutore
ad Onorio
Affronta i visigoti di Alarico, stringe con loro un patto di alleanza: gli cede dei
territori in cambio di aiuto militare. Prosegue la politica della mediazione iniziata da
Teodosio.
Attila, re degli Unni, aveva creato un regno in Pannonia, nel 447 arriva a
minacciare Costantinopoli. L’Imperatore Teodosio II gli paga un tributo, Attila lo
pretende anche da Valentiniano III.
Attila torna in Italia e dopo avere assediato Aquileia si dirige verso Roma. Qui
papa Leone I insieme ad alcuni senatori romani tratta la pace con Attila: l’incontro
avviene vicino Mantova.
Nel 475 ad Oriente regna Zenone, a Occidente Romolo Augustolo. Nel 476 il
generale Odacre lo depone e invia le insegne imperiali a Costantinopoli.
L’Italia è conquistata dagli Ostrogoti che estendono il loro dominio alle isole
pagando un tributo ai Vandali
La caratteristica comune dei regni romano-barbarici fu il tentativo di conservare le
strutture sociali, amministrative ed economiche dell’Impero romano: il funzionamento è
però a favore dei popoli barbarici e non più dell’imperatore o della sua corte.
Personalità del diritto: i latini continuano a seguire le loro leggi, i barbari le loro. Entro
l’VIII secolo ciò è valido solo per le cause civili.
Sotto l’influenza barbarica anche gli uomini romani iniziano a portare i capelli
lunghi. L’orificeria barbara diventa di moda, così come le armi.
Il campo in cui è più evidente che sta nascendo una nuova cultura è quello
dell’alimentazione: i romani seguivano una dieta basata su cereali, pesce
formaggi, olio e vino; i barbari invece consumavano grandi quantità di carne
(soprattutto maiale) condivano con il burro e bevevano birra. L’incontro tra questi
due mondi crea il patrimonio comune della cucina europea.
Nonostante sia venuta a mancare l’autorità imperiale, i cambiamenti non furono
molto traumatici
Religione: ad eccezione dei Franchi che rimangono a lungo pagani, goti, vandali e
burgundi si convertono all’arianesimo.
Gli ostrogoti
Nel 489 l’imperatore d’Oriente Zenone invia gli ostrogoti in Italia per combattere
contro Odoacre, accusato di essere un impostore. Nel 493 Odoacre è sconfitto e
ucciso: Teodorico re degli ostrogoti può stabilirsi nella penisola come federato
dell’Impero.
Teodorico riceve il titolo di patrizio che gli consente di governare sui romani.
Ideologia di fondo è una collaborazione (non una fusione) tra romani e goti.
Contribuisce a questo l’intellettuale Cassiodoro.
Battistero degli ariani, battistero dei cattolici
Dopo la morte di Odoacre Teodorico è nominato rex: si presenta come sovrano
successore di Romolo Augustolo: sceglie come capitale Ravenna, inizia indossare
vesti di porpora, organizza giochi circensi, influenza l’elezione del papa, occupa la
Provenza e pone sotto la sua protezione la Spagna.
Buona parte dei Franchi aveva servito nell’esercito romano e si erano trasferiti nei
territori del primo insediamento dopo la penetrazione vandala e visigota a sud.
In quei territori, dopo la morte di Ezio, il potere si era concentrato nelle mani dei
vescovi che affidarono la difesa dei territori ai franchi.
Clodoveo raccoglie attorno a sé tutte le tribù franche (ultimi decenni del V secolo)
Clodoveo
Nato in Gallia, parlava correttamente latino. Oltre a riunificare il suo popolo (che rimase diviso in
(salii e ripuarii), sconfisse e sottimise gli Alamanni.
Sotto Clodoveo i romani entrarono nell’esercito e i franchi si diedero alla carriera ecclesiastica.
Riveste una grande importanza la rete dei vescovi.
Dopo avere sconfitto i visigoti, l’imperatore d’Oriente Anastasio nomina Clodoveo console,
legittimandone il potere. Clodoveo, su modello romano, sceglie una capitale per il regno: Parigi.
Alla morte di Clodoveo (511) non diminuì l forza del regno. Un grande successo di
Clodoveo fu quello di avere affermato il principio che i re andavano scelti
nell’ambito dell discendenza merovingia (da Meroveo, il primo antenato noto).
Questo mise al riparo il regno dei franchi dalle lotte di successione, cosa che
invece mise in crisi gli altri regni.