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La caduta dell’Impero

romano d’Occidente
Nel 383 dopo la morte dell’imperatore Graziano, Teodosio riunifica l’Impero.

La Chiesa assume sempre maggior potere: l’esempio della strage di Tessalonica


(390): Teodosio viene scomunicato da Ambrogio e costretto a pubbliche scuse.

Editto di Costantinopoli (392): il cattolicesimo è confermata religione di Stato e si


ribadisce la persecuzione dei culti pagani

395 Teodosio muore e lascia l’Impero ai due figli: ad Arcadio va la parte orientale
ad Onorio quella occidentale
Arcadio ed Onorio sono troppo giovani: il potere è nelle mani del generale
Stilicone (genero di Teodosio, di madre romana e padre vandalo) che fa da tutore
ad Onorio

Affronta i visigoti di Alarico, stringe con loro un patto di alleanza: gli cede dei
territori in cambio di aiuto militare. Prosegue la politica della mediazione iniziata da
Teodosio.

Stilicone sposta la capitale da Milano a Ravenna. Onorio è contrario alla politica


della mediazione e fa giustiziare Stilicone
Le truppe fedeli a Stlicone si ammunitano: si uniscono a quelle visigote di Alarico e
nel 410 saccheggiano Roma.

In questi stessi anni i vandali provenienti dall’Europa dell’Est depredano Gallia e


Spagna e si stanziano in Nord Africa: nel 438 conquistano Cartagine e diventano i
padroni delle rotte mediterranee.

Altre popolazioni di origine germanica si stanziano stabilmente nei territori


dell’Impero: vengono estesi i patti di federazione
Nel 425 sale al trono Valentiniano III il figlio di Onorio: si trova a fronteggiare la
discesa degli Unni: la decadenza sembra irreversibile.

Attila, re degli Unni, aveva creato un regno in Pannonia, nel 447 arriva a
minacciare Costantinopoli. L’Imperatore Teodosio II gli paga un tributo, Attila lo
pretende anche da Valentiniano III.

450: Marciano (successore di Teodosio) e Valentiniano rifiutano di pagare il tributo.


Gli unni invadono la Gallia ma vengono fermati da Ezio (battaglia Campi
catalaunici- 451)
Come Stilicone, Ezio è un convinto sostenitore della teoria della mediazione, viene
fatto per questo assassinare da Valentiniano III.

Attila torna in Italia e dopo avere assediato Aquileia si dirige verso Roma. Qui
papa Leone I insieme ad alcuni senatori romani tratta la pace con Attila: l’incontro
avviene vicino Mantova.

Alla morte di Attila il regno si dissolve.


L’Impero romano d’Occidente è ormai ridotto a Italia, Gallia, Spagna e penisola
balcanica.

Nel 455 Roma è saccheggiata da vandali di Genserico. Il peggio è evitato dalla


trattativa di Leone I.

Nel 475 ad Oriente regna Zenone, a Occidente Romolo Augustolo. Nel 476 il
generale Odacre lo depone e invia le insegne imperiali a Costantinopoli.

Odoacre assume per sé il titolo di re.


I regni romano-barbarici
Nascono nuovi regni nella parte occidentale dell’Impero.

I Visigoti raggiungono la penisola iberica e fondano un regno che sopravvive fino


all’VIII secolo. Gli Svevi in Spagna settentrionale fondano il regno di Galizia; i
Vandali conquistano l’Africa Settentrionale, le Baleari e per breve tempo
Sardegna, Sicilia e Corsica.

L’Italia è conquistata dagli Ostrogoti che estendono il loro dominio alle isole
pagando un tributo ai Vandali
La caratteristica comune dei regni romano-barbarici fu il tentativo di conservare le
strutture sociali, amministrative ed economiche dell’Impero romano: il funzionamento è
però a favore dei popoli barbarici e non più dell’imperatore o della sua corte.

I barbari devo per questo mutare i loro comportamenti e romanizzarsi

Personalità del diritto: i latini continuano a seguire le loro leggi, i barbari le loro. Entro
l’VIII secolo ciò è valido solo per le cause civili.
Sotto l’influenza barbarica anche gli uomini romani iniziano a portare i capelli
lunghi. L’orificeria barbara diventa di moda, così come le armi.

Il campo in cui è più evidente che sta nascendo una nuova cultura è quello
dell’alimentazione: i romani seguivano una dieta basata su cereali, pesce
formaggi, olio e vino; i barbari invece consumavano grandi quantità di carne
(soprattutto maiale) condivano con il burro e bevevano birra. L’incontro tra questi
due mondi crea il patrimonio comune della cucina europea.
Nonostante sia venuta a mancare l’autorità imperiale, i cambiamenti non furono
molto traumatici

I barbari raramente superavano le 80-100.000 unità, di cui i maschi adulti erano il


20%. Il loro costo era dunque uguale o inferiore a quello dell’esercito romano nei
decenni precedenti

Religione: ad eccezione dei Franchi che rimangono a lungo pagani, goti, vandali e
burgundi si convertono all’arianesimo.
Gli ostrogoti
Nel 489 l’imperatore d’Oriente Zenone invia gli ostrogoti in Italia per combattere
contro Odoacre, accusato di essere un impostore. Nel 493 Odoacre è sconfitto e
ucciso: Teodorico re degli ostrogoti può stabilirsi nella penisola come federato
dell’Impero.

Teodorico riceve il titolo di patrizio che gli consente di governare sui romani.

L’amministrazione romana sopravvive e i goti si occupano dell’esercito.

Ideologia di fondo è una collaborazione (non una fusione) tra romani e goti.
Contribuisce a questo l’intellettuale Cassiodoro.
Battistero degli ariani, battistero dei cattolici
Dopo la morte di Odoacre Teodorico è nominato rex: si presenta come sovrano
successore di Romolo Augustolo: sceglie come capitale Ravenna, inizia indossare
vesti di porpora, organizza giochi circensi, influenza l’elezione del papa, occupa la
Provenza e pone sotto la sua protezione la Spagna.

Tutto ciò irrita Costantinopoli.


Il regno dei Franchi
L’ultimo regno a formarsi fu quello di maggior successo. Tra Franchi e romani
c’erano stati lunghi contatti e l’immigrazione era stata costante e graduale.

Buona parte dei Franchi aveva servito nell’esercito romano e si erano trasferiti nei
territori del primo insediamento dopo la penetrazione vandala e visigota a sud.

In quei territori, dopo la morte di Ezio, il potere si era concentrato nelle mani dei
vescovi che affidarono la difesa dei territori ai franchi.

Clodoveo raccoglie attorno a sé tutte le tribù franche (ultimi decenni del V secolo)
Clodoveo
Nato in Gallia, parlava correttamente latino. Oltre a riunificare il suo popolo (che rimase diviso in
(salii e ripuarii), sconfisse e sottimise gli Alamanni.

I Franchi si convertirono direttamente al cattolicesimo: alla fine del V secolo Clodoveo fu


battezzato dal vescovo di Reims. Questo impedì molti conflitti con l’aristocrazia romana, come
avvenne negli altri regni dove i barbari erano ariani

Sotto Clodoveo i romani entrarono nell’esercito e i franchi si diedero alla carriera ecclesiastica.
Riveste una grande importanza la rete dei vescovi.

Dopo avere sconfitto i visigoti, l’imperatore d’Oriente Anastasio nomina Clodoveo console,
legittimandone il potere. Clodoveo, su modello romano, sceglie una capitale per il regno: Parigi.
Alla morte di Clodoveo (511) non diminuì l forza del regno. Un grande successo di
Clodoveo fu quello di avere affermato il principio che i re andavano scelti
nell’ambito dell discendenza merovingia (da Meroveo, il primo antenato noto).

Questo mise al riparo il regno dei franchi dalle lotte di successione, cosa che
invece mise in crisi gli altri regni.

I sovrani franchi assunsero il controllo della nomina dei vescovi, assicurandosi


così il controllo sulla popolazione. I merovingi cercarono di creare legami
saldissimi con i loro sostenitori, nominandoli vescovi o/e fornendo terre.

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