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Le due opere messe a confronto sono due quadri impressionisti del 19° secolo.

L’Impressionismo è
un movimento artistico sviluppatosi in Francia, caratterizzato principalmente dalla pittura en plein
air e da accostamenti di colori che risaltano la luce della scena.
Ci sono tuttavia diverse interpretazioni di questo movimento, come possiamo vedere nei due quadri
presentati.
Nel secondo quadro si può ammirare una ballerina intenta ad esibirsi su un palco, mentre da dietro
le quinte delle persone (probabilmente altre danzatrici) la guardano. In secondo piano si può notare
anche la scenografia del palcoscenico, che richiama degli elementi naturali.
Invece nel primo la natura ha un ruolo chiave: in questo dipinto di Claude Monet è raffigurato un
ponte su un grande stagno, con una moltitudine di ninfee e in generale molta vegetazione.
È quindi chiaro che il primo quadro sia stato dipinto en plein air, ovvero all’aria aperta, grazie
anche all’avvento dei colori in tubetto che permettevano una maggiore portabilità.
Tra i due dipinti spicca una differenza nel punto di vista: mentre nel primo la visuale è parallela al
livello dell’acqua dello stagno, fornendo un punto di vista tradizionale, nel secondo si può ammirare
un inusuale scorcio dall’alto.
In effetti, una delle principali influenze su queste opere è la fotografia, che in quel periodo si stava
sviluppando e rinnovando costantemente. Se ci basiamo appunto sull’Etoile, la ballerina è
“inquadrata” dall’altro, e non si trova al centro del quadro, ma leggermente spostata verso il lato,
proprio come si farebbe in fotografia. Inoltre, l’attimo in cui è colta la ballerina (in equilibrio su una
gamba, mentre esegue un passo di danza) è tipico delle istantanee, poiché è irrealistico che una
persona possa permanere in quella posizione per lunghi periodi di tempo.
Anche all’interno dello Stagno delle Ninfee viene colto un preciso momento della giornata, poiché
la resa della luce è peculiare e curata, e può essere colta solo nel momento in cui i raggi del sole si
trovano in una determinata posizione. Questo ci porta al nostro prossimo punto, ovvero quello
riguardante la tecnica.
È tipico dell’Impressionismo non utilizzare disegni preparatori ma al contrario affidare la
definizione delle forme e dei volumi esclusivamente al colore. Sia in Monet che in Degas infatti si
nota che l’uso del colore predomina: le visibili pennellate sovrapposte e l’utilizzo di diverse
sfumature sono evidenti in entrambe le opere, anche se sono più distinguibili in Monet (nell’altro
quadro le si nota principalmente sullo sfondo).

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