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Osāma bin Muhammad bin ʿAwaḍ bin Lāden, più noto come 

Osāma bin Lāden o Bin Lāden, in


arabo ‫ أسامة بن محمد بن عوض بن الدن‬Usāma b. Muhamad b. Awaḍ b. Lādin (Riyad, 10
marzo 1957 – Abbottabad, 2 maggio 2011), è stato un terrorista saudita, fondamentalista
islamico sunnita.[1] È stato fondatore e leader di Al Qaida, la più nota organizzazione terroristica
internazionale, attiva a partire dalla fine del XX secolo, di stampo jihādista, responsabile degli attentati
dell'11 settembre contro gli Stati Uniti d'America e numerosi altri attacchi con "vittime di massa" contro
obiettivi civili e militari[2][3][4].
Nato nella famiglia bin Laden di etnia kindita yemenita[5] dal miliardario Mohammed bin Awad bin
Laden in Arabia Saudita, vi studiò all'università sino al 1979, anno in cui si unì alle forze
dei mujaheddin in Pakistan contro i sovietici in Afghanistan. Aiutò finanziariamente
i mujaheddin convogliando loro armi, denaro e combattenti dal mondo arabo in Afghanistan,
guadagnandosi anche la popolarità fra molti arabi. [6] Nel 1988 fondò Al Qaida. Esiliato dall'Arabia
Saudita nel 1992, spostò la sua base in Sudan, finché la pressione statunitense lo costrinse ad
allontanarsene nel 1996. Stabilì una nuova base in Afghanistan e dichiarò guerra agli Stati Uniti, dando
inizio a una serie di attentati e attacchi simili. [7]
Bin Laden fu schedato dal Federal Bureau of Investigation (FBI) statunitense nella Ten Most Wanted
Fugitives e nell'elenco dei Most Wanted Terrorists per il suo coinvolgimento agli attentati alle
ambasciate statunitensi del 1998.[8][9][10] Dal 2001 al 2011, Bin Laden è stato un importante obiettivo
della guerra al terrorismo, con una taglia di 25 milioni di dollari decisa dal Federal Bureau of
Investigation.[11]
Dopo essere stato inserito dall'FBI nella lista dei terroristi più ricercati (Most Wanted), Bin Laden rimase
in latitanza durante tre amministrazioni presidenziali statunitensi. La notte del 1º maggio 2011 Bin
Laden venne ucciso in un conflitto a fuoco all'interno di un complesso residenziale ad Abbottabad,
in Pakistan, da componenti del DEVGRU (noto originariamente come SEAL Team Six) degli Stati Uniti
e da agenti CIA nel corso di un'operazione segreta ordinata dal presidente degli Stati Uniti Barack
Obama. Poco dopo la sua morte, il corpo di Bin Laden fu sepolto in mare. [12] Al-Qāʿida confermò la sua
morte il 6 maggio seguente, promettendo vendetta. [13

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