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LE REPUBBLICHE MARINARE E L’IMPERO

VENEZIA

Sulle coste nascono le repubbliche marinare.


Politica: oligarchica (governo di pochi)
Venezia è uno stato molto ricco ed è lo snodo di tutti i prodotti orientali (sete, spezie)
Le spezie erano molto importanti perché:
● Pesano poco (trasportate in gran quantità)
● Conservano il cibo variando il sapore
● Assumeranno una funzione medica

A venezia non ci sono conflitti tipici nei comuni.


La massima autorità è il Gran Consiglio, insieme di dogi (famiglie più importanti della città).
Dal 1297 le famiglie del Gran Consiglio resteranno le stesse (stabilizzazione politica)
Venezia affronta Genova (altra repubblica marinara, più povera)
Venezia vince e rimane indipendente fino all’1800 con Napoleone.

FIRENZE

A Firenze vi è il conflitto tra il popolo grasso e il popolo minuto.


Si creano le corporazioni, si stabilisce che non si può partecipare alla vita politica senza un arte.
Abbiamo una divisione tra arti maggiori (lavori più importanti) e arti minori (lavori meno importanti).
Dante entrerà a far parte dei Medici e Speziali, attuali farmacisti, per prendere un ruolo importante
in politica.
Le arti minori verranno difese dal capitano del popolo.
Si creano due fazioni:
● Guelfi (filo-papale)
● Ghibellini (filo-imperiale)

I ghibellini verranno sconfitti e i guelfi si divideranno in:


● Guelfi bianchi (autonoma gestione del comune)
● Guelfi neri (gestione del comune affidata al Papa)

Bonifacio VIII chiamerà Carlo di Valois, il quale favorirà i guelfi neri, che vinceranno, e i guelfi bianchi
(tra cui Dante), saranno esiliati.
Firenze grazie alla famiglia De Medici diventerà signoria.

L’IMPERO

L’impero aveva da risolvere il problema dell'eleggibilità (periodo di anarchia)


All’inizio del 300 viene eletto Enrico VII di Lussemburgo.
Dante spera che Enrico risolva i conflitti che vi erano in Italia, ma così non sarà.
Viene poi eletto Ludovico il Bavaro, che prova a mettere ordine negli stati italiani, ma senza ottenere
grandi risultati.
Ludovico fece approvare una dichiarazione secondo cui l’imperatore non aveva bisogno
dell’incoronazione.

Dopo Ludovico sale al potere Carlo di Boemia, che sarà ricordato per la pubblicazione della Bolla
d’Oro, che definiva il criterio di eleggibilità dell’imperatore.

Per votare, si riuniscono 4 principi laici e 3 vescovi, e tra questi si sceglie l’imperatore che deve dare
continuità al regno.
Da notare come si da più potere ai laici per dimostrare che l’impero ha autorità sulla chiesa.

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