N° 189

Ottobre 2020

REDAZIONALE 1
Quanto è bella la Dea
di Massimo Lucchesi

La presentazione del palinsesto mensile.

Foto: Shutterstock.com - KYNA STUDIO

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 Massimo Lucchesi
CEO Allenatore.net
Allenatore UEFA B
Era la stagione 2010-11, esattamente dieci anni fa,
quando l'Atalanta, ripartendo dalla serie B, inizia
la propria scalata al vertice del calcio nazionale e
internazionale.
Il club è appena retrocesso, dopo una stagione
tribolata che ha visto succedersi, sulla panchina
nerazzurra, ben 4 tecnici: Angelo Gregucci (1ª-
4ª), Antonio Conte (5ª-18ª), Valter Bonacina (19ª)
e Bortolo Mutti (20ª-38ª).
Al comando del club si insedia Antonio Percassi
che il 4 giugno 2010 acquista il pacchetto di
maggioranza della società da Alessandro Ruggeri.
Alessandro Ruggeri era il più giovane presidente
della serie A avendo dovuto, suo malgrado,
occupare la posizione che era del padre Ivan,
vittima di una emorragia cerebrale alcuni anni
prima.
Con Percassi in sella, l'Atalanta vince il
campionato cadetto e fa un pronto ritorno nella
massima serie.
Per Percassi non è il primo anno a capo degli
orobici. L'attuale presidente bergamasco aveva
infatti già assunto la massima carica societaria
dopo la morte di Cesare Bortolotti (stagione
1990-91).
Il primo mandato di Percassi dura fino alla
stagione 1993-94, quando al termine di un
campionato fallimentare l'Atalanta retrocede in B
e Percassi è “costretto” a cedere proprio a Ivan
Ruggeri.
Antonio Percassi è da sempre straordinariamente
legato ai colori nerazzurri essendo nato a Clusone,
in provincia di Bergamo, avendo fatto tutta la
trafila nel settore giovanile orobico, prima di
entrare a far parte della prima squadra, dal 1970, e
aver debuttato in serie A nella stagione 1972-
1973.
Percassi rimane sette stagioni in maglia
nerazzurra fino a che, nel 1977, la dirigenza
decide di girarlo al Cesena per avere in cambio
l’attaccante Ezio Bortuzzo. In Romagna però la
sua permanenza dura pochissimo. Sono infatti
soltanto due le presenze di Percassi con la maglia
del Cesena, prima della decisione di ritirarsi,
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Redazionale
a soli 25 anni, per tuffarsi a tempo pieno nella
carriera imprenditoriale dopo aver conosciuto
Luciano Benetton, per il quale apre i primi negozi
monomarca a Bergamo.
Quella di Percassi fu una scelta azzeccatissima
considerata la stoffa e i successi imprenditoriali
degli anni a seguire.
Come detto Percassi ritorna al vertice del club nel
2010, riporta immediatamente l'Atalanta in A e
nel 2014, dopo alcuni campionati di
“assestamento” nella massima serie, decide di
mettere a capo dell'area tecnica Giovanni Sartori,
probabilmente l'artefice principale del “Miracolo
Chievo”.
Il primo anno di Sartori e tribolato con l'Atalanta
che fatica e la società che decide di sostituire
Stefano Colantuono, il tecnico che sedeva sulla
panchina nerazzurra da 4 anni dopo averla
riportata in A, con Edy Reja.
Il colpo, Sartori, lo piazza nel 2016 convincendo
Gasperini ad accettare il progetto atalantino.
Con il tecnico piemontese in panchina i
bergamaschi ottengono immediatamente un
brillantissimo 4° posto a cui segue un 7° posto e
due 3° posti consecutivi.
Mentre in estate Sartori è bravissimo nel
valorizzare economicamente il lavoro della
stagione appena terminata, cedendo ogni anno i
pezzi pregiati dei bergamaschi e sostituendoli con
giocatori di prospettiva, Gasperini è straordinario
nell'alzare, anno dopo anno, il livello di gioco, di
esperienza e di convinzione del gruppo che allena.
Dopo una fase post pausa covid eccezionale e una
semifinale di Champions sfumata a pochi secondi
dal fischio finale, l'Atalanta è pronta a ripartire e
stupire di nuovo. Chissà che quest'anno....
Sarebbe un premio meritato per giocatori, tecnici,
area sportiva, staff manageriale e soprattutto per il
suo primo tifoso, Antonio Percassi.
 PALINSESTO N. 189 – Ottobre 2020

CONTRIBUTO N° 1 – REDAZIONALE
Il nuovo Focus
Massimo Lucchesi
PDF - Quanto è bella la Dea.
La presentazione del palinsesto e delle novità del mese.

CONTRIBUTO N° 2 – TATTICA
In primo piano
a cura delle redazione
PDF - Costruire con il doppio sistema.
Principi soluzioni e accorgimenti della costruzione 3 + 2 e della 2 + 1 variabile.

CONTRIBUTO N° 3 – GAME MODEL

Sotto la lente
Alberto D'Arcangelo
PDF - Game Model: l’Arsenal di Mikel Arteta.
PDF – Analisi generale e particolari tattici dell'impianto di gioco della squadra inglese.

CONTRIBUTO N° 4 – MODULI E CONTRAPPOSIZIONI

Tactical analysis
Raffaele Barra
PDF - 4-2-3-1 vs 4-2-3-1.
Gli accorgimenti tattici attuabili quando si affrontano due squadre schierate con il modulo 4-2-3-1
prendendo spunto dalle mosse di Stefano Pioli in Milan - Bologna.

CONTRIBUTO N° 5 – TATTICA
Organizzazione di squadra
Federico Trudu
PDF - Come limitare e gestire le ripartenze dell’avversario, principi ed esercitazioni.
La transizione negativa, la dislocazione preventiva, la capacità di prevenire la ripartenza, cosa devo
conoscere e quali sono le esercitazioni funzionali che devo proporre per aiutare la squadra a contrastare
in maniera efficace i contrattacchi avversari.

CONTRIBUTO N° 6 – GIOVANI
L’importanza della didattica nei giovani
Mattia Balestracci
PDF - Il duello: come allenarlo in modo funzionale.
Idee e proposte per operare con efficacia nel settore giovanile.

CONTRIBUTO N° 7 – PSICOLOGIA
Performance e Leaderschip
a cura delle redazione
PDF - Amichevole o professionale: quale rapporto con i giocatori?
Riuscire a entrare nella testa e nel cuore dei propri giocatori è un obiettivo fondamentale per l'allenatore.

WWW.ALLENATORE.NET MAGAZINE: N.189 ottobre 2020

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