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Eugenio Montale

1896-1981 (Genova – Milano)


- Molti fratelli, padre ha una ditta di prodotti chimici lui deve seguire il padre e non ha degli studi
classici si diploma come ragioniere la sua passione è il canto e lui voleva fare il cantante
lirico si deve dedicare alla vita lavorativa e rinuncia alla sua passione deve guadagnare da
vivere
- Partecipa alla Prima guerra mondiale
- Esordio nel 1922 rivista Primo Tempo, rivista legata agli intellettuali ebrei Torinesi, antifascisti
lui nasce come antifascista fin da subito odia le avanguardie
- 1925 Ossi di Seppia prima raccolta
- Firma il manifesto antifascista 1925 sono molto pochi che firmano
- 1927 si trasferisce a Firenze
- Nasconde ebrei a casa sua
- 1939 pubblica “Le occasioni”
- Per vivere traduce testi stranieri nel 1939 tradurre testi americani e inglesi è pericoloso
- La politica è molto presente, ma indirettamente
- Nelle sue poesie parla di molte donne che ha avuto
- Convive con Drusilla Tanzi, detta “mosca”
- Conosce Irma Brandeis (ebrea e Americana) clizia delle sue poesie
- 1948 trona a Milano e continua a tradurre, ma continua a pubblicare: Xenia (1966) e Satura (1971)
- 1956 pubblica “la bufera e altro”
- 1975 vince il Nobel discorso su cosa serve la poesia è ancora possibile la poesia?  la risposta
è si
- 1981 muore a Milano

OSSI DI SEPPIA 1925 rinnova la poesia italiana


- Rivista nel 1928 con aggiunta di testi non cambia molto
- 4 sezioni:
o Movimenti
o Ossi di seppia
o Mediterraneo
o Meriggi e ombre
- Opera estiva e mediterranea diventa correlativo oggettivo dell’animo del poeta
- Tematiche:
o Ossi di seppia titolo raccolta residuo calcareo del mollusco chiamato seppia depositato
sulla sabbia è una tematica perché indica una condizione vitale ridotta all’essenza è ciò
che rimane della vita, ovvero poco; rappresenta anche il contesto ligure, fondamentale per
Montale
o Arsura secchezza, caldo secco diventa una condizione metafisica il paesaggio
trasfigura e diventa simbolo di fatica, tematica della paralisi
o Muro barriera impossibile da valicare, che ci imprigiona, ci tiene bloccati nell’arsura
o Eterno ritorno il tempo è un eterno ritorno, nel senso angosciante tutto ciò che vivi
rimane fermo e ritorna sempre, sei imprigionato nel tempo
o Epifania breccia nella trappola della vita capisci che c’è una salvezza capacità di
trovare la verità
o Correlativo oggettivo esprime le tematiche in modo chiaro da Montale tecnica usata da
Montale ed Eliot, con la quale io esprimo un concetto astratto ricorrendo ad elementi
tangibili correlo il mio stato d’animo con una cosa concreta
 Deriva da un’impossibilità del linguaggio ci si deve collegare alla realtà
C’è una condizione di disarmonia con il mondo esterno ma si aprono i varchi che danno speranza e
possibile armonia

I LIMONI
- Introduzione raccolta Ossi di seppia dichiarazione di poetica mostra a sua idea di poesia
- Anti-D ’Annunzio Ascoltami VS. Taci
- Liguria, è inverno, lui cammina e c’è odore di limoni si oppone alla città
- È un attesa dell’epifania che non si verifica l’illusione manca poi rinasce
- I limoni sono invernali ma ricordano l’estate = vita, estate, rinascita
I poeti vate (D’Annunzio) si muovono tra le piante poco conosciute (anche Pascoli, Carducci) lui ama
le anguille (resistono anche senza acqua) che vivono nelle pozzanghere semi asciutte, le anguille si
riproducono nel mare del Sargassi e poi si diffondono in tutto il mondo ama i giochi dei bambini e
ama la situazione di soglia, che c’è ma sta per scomparire (contro l’aulicismo) i rami sono amici
perché lo portano verso la rivelazione nel frusciare per sentirli vuole che gli uccelli stiano in silenzio
nel cielo per ascoltare gli alberi sente l’odore della natura che rimane ancorato a terra in quel
momento e in quel luogo (“qui”) tace la guerra delle passioni, è in pace; in quel momento lui gode del
profumo dei limoni, ricchezza dei poveri (coloro che non sono poeti vate) “vedi” nel momento in
cui stai per capire com’è la realtà, si aspetta che l’epifania si riveli (le forme nel testo sono correlativi
oggettivi) e faccia capire il senso della vita lui non vuole arrivare alla verità, vuole arrivare alla
sincerità ma l’epifania non avviene il tempo ci riporta nelle città rumorose, dove i cielo si vede a
pezzi tra le vie arriva il tedio, l’anima si fa amara, ma poi torna la speranza, si vedono i gialli dei
limoni, il gelo del cuore si disfa, e sei libero dalla trappola dell’inverno

RIVIERE
- Epifania che esce e non può essere contenuta
- Mito di Narciso viene punito per avere trattato male la ninfa Eco si innamora di se stesso e si
osserva costantemente e poi si butta nel fiume
- Inafferrabilità de ricordo
L’acqua sale alla luce e si fonde c’è la speranza della rivelazione
L’acqua trema, è instabile
Puro cerchio Dante
Nel puro cerchio un immagine ride ricordo gioioso
Incapacità di fermare il passato
Ora il secchio è tornato giù distanza tra la vita e il passato impossibilità di trattenere il ricordo

LA CASA SUL MARE


- Poesia dedicata a qualcuno
- Rimandi letterari (D’Annunzio per contrasto, poiché Montale e la donna non si fondono)
- Indica un punto d’arrivo la casa sul mare è una tematica molto diffusa è l’ultimo edificio prima
del mare, è sulla soglia
- L’anima che non grida anima senza emozioni, peggio della morte
- Giri di ruota della pompa tedio, la vita è sempre uguale, fissa
- Non c’è spazio per la vita, per le emozioni
- Montale situa di immobilità guada verso il mare il mare non svela altro che l’afa
- Cfr. “isola non trovata” Gozzano dalla costa c’è la possibilità di vedere le isole
- Il mondo si svela e si disvela
- Il destino è rimanere in questa noia, nella staticità, nell’attesa di forse vedere qualcosa
- Forse se vuoi davvero vivere puoi, io non posso, forse tu si
- Tu puoi diventare infinito
- Per la maggior parte di noi non c’è l’epifania, ma solo alcuni possono sfondare il muro e andare oltre
- La via che ti segno svanisce come la puma del mare
- A me la speranza non serve, coltivala tu lei è vicina a lui ma non lo sente perché di fatto ha già
oltrepassato il confine

LE OCCASIONI
- Raccolta di poesie, 1939, pubblica con Einaudi, antifascista
- Influenzata da Eliot importantissima la poetica degli oggetti sono poesie molto elevate,
stilisticamente, come registro, non c’è il plurilinguismo degli “ossi di seppia”, ma diventa mono
linguista
- Lui sceglie di fare una poesia elitaria, con al centro una donna angelo immagine astratta che salva
il poeta dall’inferno quotidiano ha diversi nomi: Dora Markus, Arletta, Clizia (+ importante, e
significa girasole) è una problematica essere la donna angelo, pur essendo l’unica speranza per
l’uomo, per uscire dalla follia
“NON RECIDERE, FORBICE, QUEL VOLTO”
- Poesia breve
- Belletta melma e fanghiglia, termine Dantesco
- Metrica regolare: endecasillabi e settenari
- Cfr. La carrucola volto che si presenta nella memoria, ma che poi viene perso
- Si rivolge alla forbice correlativo oggettivo = la memoria è un filo che viene tagliato
- Allitterazione della s
- La nebbia è l’oblio
- v. 5 è la forbice che taglia il ricordo, pur avendo chiesto di non recidere
- v. 6 l’ascia che recide l’albero di acacia, e cade il guscio di cicala, che è vuoto perché è quasi
novembre
- tema del tempo che cancella il passato
“DORA MARKUS”
- poesia bipartita
- composta in momenti diversi 1926, avvio descrittivo e narrativo del suo incontro; 1939, si sente la
differenza nel destino di Dora il Nazismo
- poesia molto oscura
- chiedere appunti analisi
“LA PRIMAVERA HITLERIANA”
- primavera di morte
- annichilimento in Dio
- Chiedere appunti
“L’ANGUILLA”
- Raccolta “La bufera ed altro” torna al passato, alle tematiche dell’infanzia, della Liguria.
- Non ci sono punti fermi e pause è sinuosa come un’anguilla è costruita come un’anguilla
- Poesia che si rivolge al lettore
- Tema della fratellanza, con il genere umano
Analisi:
- Sirena doppia natura, come l’anguilla che nasce come rettile
- Falso dice che fa un viaggio che in realtà fa il salmone in realtà voluto ragioni poetiche
violazione volontaria
- Rami, rami affluenti del fiume
- L’anguilla passa dall’enorme al piccolo si infila nei “gorielli”, ovvero i fossi melmosi
- Raggio di sole che filtra tra i castagni
- L’anguilla è come se fosse una torcia ed una frusta diventa il simbolo di Amore, dell’erotismo
- Botri Dante, pozzi
- Paradiso di fecondazione
- L’anguilla è un anima verde, come la speranza
- Cerca la vita e la riproduzione, anche dove c’è solo l’acqua morta
- L’anguilla sembra morta nelle pozze secche
- Bronto sterpo (ramo secco) seppellito
- La pupilla dell’anguilla è gemella degli occhi della donna
- La donna angelo fa brillare la pupilla sui figli dell’uomo per salvarli
- Noi siamo immersi nel fango ma c’è la pupilla che brilla
- L’anguilla cerca una vita migliore
Dedicato alla forza dell’Eros fa muovere chiunque, anche l’anguilla
“Piccolo testamento”
- Ossimoro, quello che lui lascia è piccolo
- Poesia politica nel dopo guerra ci sono scontri tra destra e sinistra lui non si schiera e quindi
viene attaccato
- Pieno di correlativi oggettivi, che sono piccoli
Analisi:
- Questo non si sa che cosa sia il testamento, ma brilla di notte nel mio pensiero
- Luce traccia madreperlacea di lumaca, o lo smeriglio di vetro calpestato non sono luci grandi
- Non è la luce di chiesa o di officina (DC VS. PC in Italia) chiasmo
- Paragone dei comunisti con dei sacerdoti culto del comunismo
- Lascia il suo iride a testimoniare la fede che combatté per la libertà
- Lui ha combattuto e ha tenuto la speranza che si è consumata lentamente ma ha solo gli occhi ora
per testimoniare
- Il mondo è nel caos e tutto potrebbe finire da un momento all’altro guerra nucleare
- Parla della guerra nucleare tematica non solo di Montale anche nella musica Pop
- Dal l’iride da tenere nello specchietto della cipria ti permette di ritrovarti e di stare con le persone
come te
- È un testamento che non lascia eredità
- La cenere è l’unica cosa che può sopravvivere, ed è già morta
- Ognuno conosce i propri segni lui si difende dalle accuse della destra e della sinistra per non
essersi schierato
- Il bagliore non è quello di un fiammifero, ma del mio piccolo testamento

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