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LA CITTÀ SULL’ACQUA
© I TA L I A N O A U T O M AT I C O 2 0 2 0 | P R O N U N C I A I TA L I A N A
MODULO 2 • FOCUS
P R O N U N C I A I TA L I A N A | M O D U L O 2 • F O C U S | 1
A Venezia è obbligatorio perdersi e non è difficile riuscirci. Il GPS del
telefono funziona poco tra le calli veneziane, così vengono chiamate le
vie che attraversano la città.
Solo perdendosi si potranno scoprire vicoli nascosti, opere d’arte poco
conosciute e si potrà ascoltare il vero dialetto veneziano e osservare
come tutto funziona a meraviglia in una città dove l’ambulanza è un
motoscafo e la polizia dà la multa alle barche che percorrono i canali
oltre i limiti di velocità.
A Venezia non manca di certo il buon cibo. Sono molti i bacari (bar
osterie) dove trovare i famosi cicchetti veneziani per spezzare la fame del
mattino o per fermarsi a fare un aperitivo con amici. Il famoso cicchetto
veneziano non è altro che un piccolo spuntino, un assaggio di pesce
o salumi, caldo o freddo, appoggiato spesso su del pane. Anche se la
composizione dei cicchetti varia a seconda del periodo, i più famosi
restano il baccalà mantecato, le sarde in saor, le polpette fritte e i
nervetti. I cicchetti, da tradizione veneziana, vanno accompagnati da una
“ombra”, ossia un calice di vino, e una buona compagnia.
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