L’IMPERATIVO
L’imperativo è un modo verbale come lo sono, tra gli altri, anche l’indicativo, il condizionale e
il congiuntivo. Ha solo il tempo presente e si usa essenzialmente per esprimere una richiesta (1),
un’istruzione (2), un consiglio (3) oppure un ordine o divieto (4).
Quando invece ci rivolgiamo in modo formale ad una persona (usando cioè la forma di corte-
sia Lei) utilizziamo il congiuntivo presente (unità 11). Pur non essendo specifiche dell’imperativo,
queste forme verbali costituiscono quello che si chiama imperativo indiretto o di cortesia:
Quando ci rivolgiamo in modo formale a più di una persona è possibile coniugare il verbo
usando il voi (imperativo diretto) oppure il Loro (forma di cortesia, imperativo indiretto), ma quest’ul-
tima è sicuramente meno utilizzata nell’italiano moderno. Osserva gli esempi:
i verbi coniugati all’imperativo diretto sono uguali a quelli coniugati a quale tempo dell’in-
dicativo? .............................................................
c’è un’eccezione: la ..................... persona dei verbi in –ARE, come mostrano i seguenti
I verbi all’imperativo diretto vengono spesso seguiti da un punto esclamativo per contraddi-
stinguerli dai verbi all’indicativo presente. E poi c’è un’altra particolarità: all’imperativo non si
usano mai i pronomi soggetto!
I verbi all’imperativo non assumono un tono necessariamente forte, duro. Se ci fai caso, puoi
sentire molti esempi di imperativo nel corso della tua lezione di lingua durante la quale capiterà
spesso che l’insegnante si rivolga agli studenti utilizzando l’imperativo per esprimere non tanto
veri e propri ordini ma, più che altro, sollecitazioni, richieste e inviti. Osserva gli esempi:
Un altro esempio di quanto l’imperativo sia d’uso corrente sono gli enunciati degli esercizi dei
libri didattici, nella maggioranza dei quali i verbi sono coniugati all’imperativo diretto (riguarda-
ne alcuni e te ne renderai immediatamente conto!).
Esercizio 1:
Sottolinea negli enunciati degli esercizi di quest’unità i verbi all’imperativo che trovi. Ad
esempio in questo stesso esercizio ne trovi due e nel prossimo invece ne trovi tre. Prova a
identificarli e a evidenziarli.
Esercizio 2:
Cosa diresti in ognuna di queste situazioni? Abbina i problemi alle loro soluzioni e sottolinea
i verbi all’imperativo. Segui l’esempio:
a) b) c) d) e) f) g) h)
(tu) Ascolta
...................! Finisci
...................! ...................! ...................! ...................! ...................!
(voi) Decidete
...................! ...................! ...................! Rispondete
...................! ...................! ...................!
Esercizio 4:
Coniuga i verbi tra parentesi all’imperativo diretto. Segui l’esempio:
finite
a) Ragazzi, ........................ (finire) il test e potete andar via.
minare) in fila.
e) Evviva l’Italia! ................................. (bere, noi) in onore della nostra squadra azzurra!
un po’ di sale.
Ora vediamo come si coniugano i verbi irregolari all’imperativo diretto.
Abbi
a) .................. (avere) pazienza con lui, è ancora troppo piccolo!
e) Bambini, ora basta, .................................. (stare) tutti zitti e seduti nei vostri banchi!
f) Per favore, .................... (dare) a lui la mia e-mail e .................gli (dire) di scrivermi il più
presto possibile.
Nota che nell’ultima frase dell’esercizio precedente compare un pronome che va scritto assieme
al verbo: digli. All’imperativo diretto il pronome viene unito al
verbo come vediamo negli esempi: succede
Lo stesso
142 Es.: Passami l’acqua, per favore.
quando si u
sano il
(unità 5):
Giuseppe dorme ancora?! Sveglialo, è tardi! CI e il NE
lla festa!
Carla ti voleva parlare stamattina. Telefonale quando puoi. Parliamo de
e!
= Parliamon
Austria!
Andiamo in
i!
= Andiamoc
Attenzione!
Con i verbi monosillabici solitamente si raddoppia la consonante del pronome, come negli
esempi che seguono:
Es.: Martina è molto ingenua, dille la verità! (le = a lei, a Martina)
Vincenzo, mi devi dei soldi, dammeli! (me li = a me, i soldi)
Questa è un’ottima ricetta, falla ancora la settimana prossima. (la = la ricetta)
Il concerto di Venditti è troppo bello! Vacci! (ci= là, al concerto)
Eccezione!
Non si ha il raddoppiamento della consonante ‘g’ quando il pronome è gli. Il risultato sarà
quindi: dagli, digli, fagli.
Esercizio 6:
Le frasi che seguono sono alla 2a persona plurale (voi), volgile alla 2a persona singolare (tu).
Guarda l’esempio e prosegui:
Tagliala!
a) Tagliatela! ...............................................
b) Studiateli! ...............................................
c) Fatelo! ....................................................
d) Datemelo! ..............................................
e) Sbrigatevi! ..............................................
f) Inviateglielo! ..........................................
g) Andateci! ................................................
h) Raccontateci! ..........................................
Esercizio 7: 143
Coniuga all’ imperativo diretto i verbi che trovi tra parentesi. Sostituisci i complementi utiliz-
zando i pronomi adeguati come nell’esempio:
Cambiala!
a) (tu – cambiare la giacca): .........................................................
ici
c) (tu – leggere questa notizia): .................................................... Pronomi sempl
(vol. 1, unità 11),
d) (voi – mangiare gli spaghetti): .................................................. nati
Pronomi combi
e) (noi – aggiungere il pepe) ........................................................ (vol. 2, unità 4)
Esercizio 8:
144 Trasforma le frasi dal voi al tu. Segui l’esempio:
Non giratela!
a) Girate la testa! ............................................... Non la girate!
/.......................................
Esercizio 10:
Coniuga i verbi all’imperativo diretto. Segui l’esempio:
chiudiamo
a) Fra un po’ pioverà, ..................................(chiudere, noi) le finestre!
(prendere) Via Cavour, ............................. (andare) dritto fino alla seconda traversa,
foro e ........................... (girare) a sinistra. Casa mia è lì, sulla destra, al numero 121.
146 n) (noi) ..................................... (studiare) per un’ora ancora, poi .................................. (anda-
Ora che abbiamo fissato le forme dell’imperativo diretto, vediamo le varie situazioni in cui può
essere utilizzato.
L’uso dell’imperativo
Quando si parla di “imperativo”, si pensa subito a dare ordini. Il suo uso è però molto più
ampio e all’inizio di quest’unità abbiamo visto che questo modo verbale è presente nella nostra
vita quotidiana dato che ci permette di esprimere: 1) richieste o esortazioni; 2) istruzioni o
indicazioni; 3) consigli; 4) ordini oppure divieti.
Nei prossimi esercizi vedremo vari esempi di ciascuno degli usi dell’imperativo.
1) L’imperativo diretto per fare richieste o esortazioni: innumerevoli sono le situazioni in cui
le facciamo, ad esempio in classe.
Esercizio 11:
Gli insegnanti utilizzano molto l’imperativo. Coniuga i verbi all’imperativo diretto e alla fine
aggiungi altre richieste che il/la tuo/a insegnante fa in classe. Segui l’esempio:
147
Esercizio 12:
Sei in classe seduto accanto a un tuo compagno. Usa l’imperativo per fargli delle richieste.
Attenzione a fare le modifiche necessarie perché le frasi abbiano senso. Segui l’esempio:
Fammi
a) Non sei venuto alla lezione scorsa. Chiedigli di farti vedere quello che hanno fatto: ...............
vedere quello che avete fatto la lezione scorsa
................................................................................................................................................. .
b) Sei un po’ distratto oggi. Chiedigli di dirti a che pagina siete: ............................................
................................................................................................................................................ .
................................................................................................................................................ .
e) È ora di lavorare a coppie per parlare. Chiedigli di raccontarti cosa ha fatto il fine settimana:
................................................................................................................................................ .
f) Vuoi saperne di più sulla canzone italiana. Chiedigli di consigliarti dei bravi cantan-
ti:.............................................................................................................................................. .
g) Questo tuo compagno ti è molto simpatico, chiedigli il numero del suo telefonino: ..........
..................................................................................................................................................
h) Oggi devi uscire prima perché hai un impegno importante, chiedigli di inviarti una mail con
................................................................................................................................................ .
Prima o dopo l’imperativo, si usano spesso ‘per favore’ o ‘per piacere’ o ancora ‘per cortesia’ che
rendono più gentili le nostre richieste..
Molte volte i verbi all’imperativo esprimono anche esortazioni che fanno parte della nostra
vita quotidiana e occupano contesti ben precisi. Fa’ l’esercizio 14 e ne imparerai alcune.
Esercizio 13:
Grammatica & cultura – Sono tante le esortazioni per le quali nel nostro quotidiano usiamo l’impe-
rativo. Abbina le esortazioni del riquadro qui sotto alle situazioni che ti presentiamo. Segui l’esempio:
Sta’ zitto/a! lo diciamo quando vogliamo che qualcuno smetta di parlare, gridare
a) .............................:
oppure piangere.
a fare qualcosa oppure che si sta lamentando di qualcosa per cui non si può far niente.
Esercizio 14:
Un tuo compagno di classe vuole venirti a trovare a casa. Spiegagli come arrivare dalla scuola
d’italiano a casa tua. Puoi utilizzare i verbi nel riquadro o anche altri che giudichi necessari:
girare a destra / a sinistra – andare dritto – andare fino a ... – prendere Via X
prendere l’autobus e scendere alla fermata X – attraversare la strada / la piazza
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
150 .................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
Come accennavamo poco fa, un’altra situazione in cui si danno istruzioni e si usa spesso
l’imperativo è quella delle ricette. Ti piace il Tiramisù, uno dei dolci italiani più famosi al mondo?
Fa’ il prossimo esercizio e imparerai come prepararlo.
Esercizio 15:
Grammatica & cultura – Qui sotto trovi la ricetta del Tiramisù. Mancano però alcuni verbi.
Aggiungili coniugandoli alla 2a persona plurale (voi). Segui l’esempio:
Il nome c
TIRAMISÙ urioso di
questo do
lce tipico
Ingredienti: italiano è
all’impera
‘tirami su tivo:
500 gr di mascarpone ’ e pare v
dalle sue e nire
6 uova freschissime proprietà
energetich
e. C’è anc
120 gr di zucchero qualcuno he
che crede
iardi il nome s che
400 gr di biscotti Savo ia dovuto
sue presu a lle
6 tazzine circa di caffè
zuccherato nte propr
afrodisiac ietà
q.b. (quanto basta) he.
Cacao amaro in polvere
151
Preparazione:
preparate
Per prima cosa .............................. (preparare) il caffè, tanto quanto basta per inzuppare i
.............................. (Montare) i tuorli delle uova insieme a metà dello zucchero fino ad otte-
nere un bel composto chiaro e cremoso. .............................. (Lavorare) poi (non troppo a lun-
go) il mascarpone con uno sbattitore (o cucchiaio di legno) fino a ottenere una crema senza
in precedenza. .............................. (Montare) ora gli albumi a neve con un pizzico di sale,
voiardi e ............................... (iniziare) a bagnarli col caffè; dovranno essere ben imbevuti ma
non completamente zuppi. ............................. (Ricoprire) i savoiardi inzuppati con uno strato
savoiardi: se i primi li avete disposti verticalmente, questi ultimi ........................... (porli) oriz-
cioccolato. ................................. (Riporre) in frigo per qualche ora per far compattare il dolce e...
buon appetito!
(ricetta tratta da http://ricette.giallozafferano.it/Tiramisu.html)
152
La ricetta che abbiamo appena letto utilizza i verbi coniugati al ‘voi’ però molto spesso si
utilizza anche il ‘tu’.
Esercizio 16:
Trasforma i verbi della ricetta del Tiramisù dal voi al tu. Segui gli esempi:
prepara, versalo,
............................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
Esercizio 17:
Produzione scritta – Prova ora a scrivere le istruzioni per la preparazione del tuo piatto prefe-
rito. Il vocabolario della cucina è molto ampio, aiutati con un dizionario. Scegli se vuoi coniugare
i verbi al tu o al voi....
............................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
g) È stressato. ...........................................................................
Si possono dare consigli anche usando proverbi... Vedi come facendo l’esercizio 20.
Esercizio 19:
Grammatica & cultura – I proverbi si ritrovano nella vita quotidiana nei più svariati contesti.
Leggili e sottolinea i verbi all’imperativo. Segui l’esempio:
Esercizio 20:
Grammatica & cultura – Capire i proverbi è importante per comunicare. Abbina i proverbi
dell’esercizio precedente al loro significato. Attenzione: ti diamo la spiegazione di sei dei dieci
proverbi. Il significato degli altri lo dovrai spiegare tu! Segui l’esempio:
a) b) c) d) e) f) g) h) i) l)
155
7. .................................................. 8. ..................................................
......................................................... .........................................................
......................................................... . ......................................................... .
......................................................... ..........................................................
......................................................... . ......................................................... .
4) L’imperativo diretto per esprimere regole e divieti.
Divieto:
proibizione,
a
Esercizio 21: imposta dall
n
legge o da u
.
regolamento
Pensiamo ai divieti! Abbinali ai cartelli e alle figure:
1 2 3
d) Non parcheggiare.
6 5
7
Esercizio 22:
Crea un regolamento per la cura del nostro pianeta dividendo le azioni che ti suggeriamo in
regole o divieti e poi aggiungine anche altri. Parti dall’esempio:
REGOLE DIVIETI
..................................................................... .....................................................................
...................................................................... .....................................................................
..................................................................... .....................................................................
..................................................................... .....................................................................
..................................................................... .....................................................................
Ora, prima di passare allo studio dell’imperativo indiretto, riassumiamo quello diretto (tu, noi e
voi). Come abbiamo già visto, le particolarità riguardano praticamente solo il tu e sono segnalate
nella tabella dell’esercizio 24 in verde. Per il resto l’imperativo diretto ha forme uguali a quelle
dell’indicativo presente.
Esercizio 23:
Completa la tabella con le forme dell’imperativo uguali a quelle dell’indicativo presente
(quelle diverse le abbiamo già inserite!). Segui l’esempio:
Esercizio 24:
158
Completa la tabella sotto come nell’esercizio precedente. Scrivi i verbi irregolari con le forme
dell’imperativo uguali a quelle dell’indicativo presente (come sopra: quelle diverse le abbiamo
già inserite!). Segui l’esempio:
(tu) Sii! Abbi! Sappi! Sta’!/ .....! Va’!/......! Fa’!/.......! Da’!/.......! Di’!
Adesso che hai imparato bene a fare richieste e sollecitazioni, a dare consigli e ordini, ecc.
in modo informale (usando l’imperativo diretto), vediamo come si fanno le stesse cose in un
contesto formale, usando la forma dell’imperativo indiretto, cioè il Lei.
Imperativo indiretto
All’inizio di quest’unità abbiamo già detto che l’imperativo indiretto riguarda le forme di
cortesia (Lei e Loro) e perciò viene chiamato anche imperativo formale. Osserva gli esempi:
Es.: Signora Daiocchi, il dottore non c’è, torni più tardi. (Lei)
Signori Daiocchi, il dottore non c’è, tornino più tardi. (Loro)
È importante nuovamente mettere in evidenza che il ‘Loro’ formale è molto poco usato
nell’italiano moderno, essendo comunemente sostiuito dal ‘voi’ che neutralizza la differenza tra
formale e informale:
Es.: Signori Daiocchi, il dottore non c’è, tornate più tardi. (voi)
159
PARLARE PRENDERE PARTIRE FINIRE
(Lei) Parli! Prenda! Parta! Finisca!
(Loro) Parlino! Prendano! Partano! Finiscano!
La forma Loro, come abbiamo già detto, piuttosto rara nella comunicazione quotidiana, si
forma aggiungendo la desinenza “-no” alla forma usata per la 3a persona singolare (Lei), proprio
come avviene anche nella coniugazione del congiuntivo presente.
Vedete che i verbi alla terza persona singolare (‘Lei’) hanno la desinenza “-ia”, mentre alla terza
persona plurale (‘Loro’) si aggiunge anche ‘-no’.
La caratteristica dei verbi irregolari della seconda tabella è quella di avere una forma molto
simile a quella della 1a persona dell’indicativo presente. C’è solo un cambiamento: la desinenza
‘–o’ dell’indicativo cade e viene sostituita da una ‘–a’, come nei seguenti esempi: vado vada;
posso possa; bevo beva, ecc. Come in tutti gli altri casi, la 3a persona plurale (‘Loro’) presenta
come unica differenza rispetto al singolare l’aggiunta della desinenza ‘-no’ alla fine. Completa la
tabella, seguendo gli esempi e controlla poi nelle chiavi:
(Lei) vada
.............. faccia
.............. esca
............... ............. ............. ........... ............ ...............
160
vadano
(Loro) .............. facciano possano ............. ............. ........... ............
.............. ............... vengano
...............
Per fissare le forme dell’imperativo formale alla terza persona singolare (Lei) fa’ i prossimi
esercizi. Escluderemo dagli esercizi la 3a persona plurale (Loro) una volta che, come si è detto,
non viene quasi mai adoperato nell’italiano moderno. Sono quindi rarissime le occasioni in cui si
potrà sentire e ancora di più quelle in cui si può usare.
Esercizio 25:
I seguenti verbi sono alla 2a persona singolare (tu - imperativo diretto). Trasformali alla 3a
persona singolare (Lei - imperativo indiretto), come nell’esempio:
Studi!
a) Studia! ............................ g) Guarda! ..............................
b) Vendi! ............................. h) Finisci! ...............................
c) Capisci! ........................... i) Chiedi! ................................
d) Lavora! ........................... l) Sii! ......................................
e) Dormi! ............................ m) Mangia! .............................
f) Va’! .................................. n) Senti! ..................................
Hai notato che le desinenze ‘i’ e ‘a’ si comportano in maniera opposta al tu e al Lei? Dove al
tu c’è una ‘a’ al Lei c’è una ‘i’ e viceversa. Osserva:
tu Lei
STUDIARE Studia! Studi!
VENDERE Vendi! Venda!
CAPIRE Capisci! Capisca!
La forma negativa all’imperativo indiretto si fa come in tutti gli altri tempi, basta mettere il
“non” davanti al verbo, ad esempio:
Es.: Non vada in quella direzione, è pericoloso.
Non beva alcolici in questo periodo.
Osserva la tabella che segue e noterai che la posizione dei pronomi cambia nell’imperativo
diretto e indiretto:
tu Lei
Alzati! Si alzi!
Chiedilo! Lo chieda!
Portagliela! Gliela porti!
Mentre al registro informale (tu, noi, voi) i pronomi atoni si uniscono ai verbi (Es.: Raccontami),
al registro formale (Lei, Loro) vanno prima del verbo, come avviene per gli altri tempi verbali (Es.:
Mi racconti). Guardiamo alcuni altri esempi:
Es.: Signor Zanotta, mi dia la sua carta di credito, per favore.
Signora, si accomodi.
Vediamo se hai capito questo punto. Ti puoi mettere alla prova, facendo i prossimi esercizi.
Esercizio 26:
Le frasi che seguono soNo al tu. Trasformale al Lei come nell’esempio:
La cambi!
a) Cambiala! ..........................................................................................................................
b) Ordinagli! ..........................................................................................................................
c) Leggila! .............................................................................................................................
d) Mangiali! ...........................................................................................................................
e) Aggiungilo! ........................................................................................................................
f) Dimmi! ..............................................................................................................................
g) Finiscilo! ...........................................................................................................................
h) Assaggiala! ........................................................................................................................
l) Friggilo! .............................................................................................................................
162
Esercizio 27:
Fa’ anche quest’esercizio come il precedente (passa dal tu al Lei). Segui l’esempio:
Spenga il computer!
a) Spegni il computer! ............................................................................................................
l) Lo registri! .........................................................................................................................
Ora che abbiamo già visto la forma dell’imperativo indiretto e la sua particolarità riguardo
alla posizione dei pronomi, vediamo il suo uso pratico. Riprenderemo qui quello che abbiamo già
visto per l’imperativo diretto, ma con una differenza: tutte le situazioni che presenteremo adesso
sono formali.
L’uso dell’imperativo indiretto
1) L’imperativo indiretto per fare richieste: innumerevoli sono le situazioni in cui ci troviamo
a dover fare richieste formali. Una delle situazioni che è più facile immaginare riguarda il lavoro.
Esercizio 29:
Sei al lavoro. Usa l’imperativo per fare delle richieste ad tuo collega di lavoro. Attenzione a
fare le modifiche necessarie perché le frasi abbiano senso. Segui l’esempio:
a) Non sei venuto all’ultima riunione. Chiedigli di riferirti quello che hanno fatto: .................
Mi riferisca quello che avete fatto all’ultima riunione
................................................................................................................................................ .
................................................................................................................................................. .
c) Non sai l’e-mail della vostra collega Zanni. Chiedigli di dartela: ........................................
................................................................................................................................................. .
e) Hai bisogno di alcuni dati per concludere il resoconto, chiedigli di inviarteli via mail: .....
................................................................................................................................................ .
................................................................................................................................................. .
g) Hai bisogno di un nuovo software e non sai scaricarlo, chiedigli di spiegartelo: ...............
................................................................................................................................................ .
Prima o dopo l’imperativo, si usano spesso ‘per favore’ o ‘per piacere’ o ancora ‘per cortesia’ che
rendono più gentili le nostre richieste.
Altre situazioni in cui le richieste vengono fatte in modo formale e in cui possiamo facilmente
trovarci sono ad esempio quelle dei negozi in generale, del medico o di uffici.
Esercizio 30:
Completa i dialoghi qui di seguito usando i verbi all’imperativo indiretto. Segui l’esempio:
Dal medico:
Entri
Medico: Buona sera! ........................ (entrare) pure! Lei si chiama ... Meneghini Valeria, vero?
Paziente: Sono molto nervosa ... e quindi la prego: .......................... (darmi) un tranquillante!
Medico: .............................. (aspettare) un attimo. Prima le devo fare una visita completa.
In un negozio di abbigliamento:
Commessa: Humm, sì, ............................. (dirmi) cosa le piace così provo a farLe vedere qual-
.......................... (spiegarmi) allora come la vuole questa gonna, altrimenti diventa veramente
Commessa:?!?!?!
Esercizio 31:
Grammatica & cultura – Nell’esercizio 13 ti abbiamo presentato alcune espressioni all’im-
perativo diretto che esprimono esortazioni molto usate nella nostra vita quotidiana e ora ti
chiediamo di scriverle all’imperativo formale (Lei). Attenzione a cambiare non solo i verbi ma
anche i pronomi tutte le volte che sarà necessario. Segui l’esempio:
Stia zitto/a!
a) Sta’ zitto/a! ...................................................................................................................
h) Scusa! ...........................................................................................................................
m) Sbrigati! ......................................................................................................................
2) L’imperativo indiretto usato per dare indicazioni o istruzioni: un esempio molto comune
d’uso pratico sono le indicazioni stradali.
Esercizio 32:
Sei davanti alla tua scuola d’italiano. Da’ indicazioni stradali a dei passanti in ognuna
delle situazioni che ti proponiamo. Puoi utilizzare i verbi nel riquadro o anche altri che
giudichi necessari:
girare a destra / a sinistra – andare dritto – andare fino a ... – prendere Via X
prendere l’autobus e scendere alla fermata X – attraversare la strada / la piazza
Vada
.................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
168 b) Spiegagli la strada da fare per andare all’ospedale più vicino: ..........................................
.................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
c) Digli come fare per andare al centro commerciale più vicino: ...........................................
.................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
d) Digli quale strada deve fare per andare alla farmacia più vicina: ....................................
.................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
Esercizio 33:
Sei a Firenze, nella piazza davanti alla Stazione di Santa Maria Novella. Molti turisti ci arrivano
ogni giorno. Guarda la cartina e da’ delle indicazioni per arrivare ai seguenti punti turistici:
1
2
169
4
Lorenzo: ..................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
170 c) Il turista C vuole salire sulla cupola del Duomo di Firenze, la chiesa Santa Maria del Fiore: ..
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
................................................................................................................................................. .
d) Il turista D vuole andare a vedere la Galleria Palatina all’interno di Palazzo Pitti: .............
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
Esercizio 34:
Nell’esercizio 15 di quest’unità c’è la ricetta di Tiramisù con i verbi coniugati al ‘voi’, ora imma-
gina di doverla dare a una persona a cui dai del ‘Lei’. Segui gli esempi:
prepari
Per prima cosa ........................ (preparare) il caffè, tanto quanto basta per inzuppare i
dire. .............................. (Montare) i tuorli delle uova insieme a metà dello zucchero fino ad
ottenere un bel composto chiaro e cremoso. .............................. (Lavorare) poi (non troppo a
lungo) il mascarpone con uno sbattitore (o cucchiaio di legno) fino a ottenere una crema senza
to in precedenza. .............................. (Montare) ora gli albumi a neve con un pizzico di sale,
voiardi e ............................... (iniziare) a bagnarli col caffè; dovranno essere ben imbevuti ma
non completamente zuppi. ............................. (Ricoprire) i savoiardi inzuppati con uno strato
savoiardi: se i primi li avete disposti verticalmente, questi ultimi ........................... (porli) oriz-
cioccolato. ................................. (Riporre) in frigo per qualche ora per far compattare il dolce e...
buon appetito!
3) L’imperativo indiretto per dare consigli: molte volte ci capita di chiacchierare con sconosciuti
nella sala d’attesa di un medico, su un treno, ecc. Può succedere che queste persone ci parlino
dei loro problemi e che dobbiamo quindi dare loro dei consigli utilizzando l’imperativo indiretto.
Esercizio 35:
Sei in treno e parli con uno sconosciuto. Lui ti racconta di tanti suoi problemi e insiste anche
per sapere la tua opinione. Dagli dei consigli in modo formale, come nell’esempio:
Adesso che abbiamo visto la forma, gli usi e le particolarità dell’imperativo diretto o informale (tu,
noi e voi) e di quello indiretto o formale (Lei e Loro) facciamo un riassunto generale di tutta l’unità.
Le forme dell’imperativo informale sono quasi sempre uguali a quelle dell’. .........................
presente, mentre le forme dell’imperativo formale sono uguali a quelle del ........................ pre-
sente come potete osservare nella tabella presente nella prossima pagina.
ALZARSI DECIDERE DORMIRE FINIRE
173
Adesso che abbiamo confrontato l’imperativo formale con quello informale, prova a fare i due
prossimi esercizi in cui troverai sia l’uno che l’altro.
Esercizio 36:
Completa le frasi con l’imperativo diretto o indiretto. Segui l’esempio:
prenda
a) Signor Tommasini, Lei deve ancora guarire perciò ........................ (prendere) questa medi-
g) Pronto! Sono la Signora Pizzetta, per favore, ............................... (passarmi) mio marito.
Esercizio 37:
Completa il dialogo coniugando i verbi all’imperativo diretto e indiretto. Segui l’esempio:
Due sorelle, Claudia ed Alessandra, si trovano sul treno Firenze - Livorno quando entra una
signora e chiede:
Scusate
Signora: ........................... (scusare, voi), posso sedermi qui?
Signora: Grazie.
Claudia: Prego.
174 Alessandra: Non so cosa fare, lui mi ha detto che non vuole più saperne di me! – e comincia
a piangere.
Claudia: Di niente, – e rivolgendosi alla sorella: ............................. (ascoltare) quello che ti dico
Claudia: Sì, ci va, è l’ultima fermata che fa. – risponde già spazientita.
le orecchie e ..................... (starmi) a sentire: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore!”, vedrai, lo
Le due sorelle si guardano sorprese e poi guardano la signora anziana che spara:
Signora: Sbaglia se pensa che la sua amica dimenticherà il suo moroso. No, non è così che funziona.
Signora: Una donna deve lottare sempre per il suo uomo! Anche Lei, signorina, ........................
Signora: Mah, che vergogna! ............................ (scusarmi), ma Lei non si può permet-
tere di perderlo! Cosa diranno gli altri? Lo deve recuperare e farsi anche sposare. Sì, ecco,
Signora: No, non è vero, - e rivolgendosi ad Alessandra: Su, "........................... (aiutarti) che il
ciel ti aiuta"!
Signora: ..................... (dare, voi) retta a me che sono anziana, - e rivolgendosi ad Alessandra:
non ............................ (rimandare) a domani quello che può fare oggi! ............................ (chia-
Claudia: Lei è una signora anziana e io la rispetto ma, ............................. (scusarmi) se glielo
Per concludere quest’unità ti presentiamo due brani letterari. La lettura è un bel modo per
imparare una lingua, oltre che per arricchirsi come persone. Nella letteratura vengono utilizzate
non solo tutte le strutture grammaticali della lingua che stai imparando, ma anche tanti elemen-
ti culturali che sono inscindibili dalla lingua stessa. Così quando leggi impari la lingua e tutto
quello che le sta attorno.
Il primo brano letterario è tratto dal romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo
Calvino e te lo proponiamo perché è un bell’esempio d’uso dell’imperativo diretto dato che
l’autore dà una serie di indicazioni al lettore prima che lui cominci a leggere il romanzo con lo
stesso nome.
Esercizio 38:
176 Leggi il brano iniziale tratto dal romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino
e sottolinea i verbi all’imperativo diretto (tu). Segui l’esempio:
“Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo
Calvino.
Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi
nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa.
Dillo subito, agli altri: “No, non voglio vedere la televisione!” Alza la voce, se no non ti sentono:
“Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!” Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso, dillo
più forte, grida: “Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!” O se non vuoi dirlo;
speriamo che ti lascino in pace.
Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. (...)
Bene, cosa aspetti? Distendi le gambe, allunga pure i piedi su un cuscino, su due cuscini, sui
braccioli del divano (...). Togliti le scarpe, prima. Se vuoi tenere i piedi sollevati; se no, rimettitele.
Adesso non restare lì con le scarpe in una mano e il libro nell’altra.
Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perché appena sarai sprofondato
nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti (...). Cerca di prevedere ora tutto ciò che può evitarti
d’interrompere la lettura. (...)” (ITALO CALVINO, Romanzi e Racconti, I Meridiani, Arnoldo Mondadori
Editore, Milano, 1997, T. II, pag. 613 – 614)
Ti è piaciuto questo brano? Speriamo di sì. Se ti piace leggere, sicuramente ti avrà fatto
riflettere su che cosa può significare un momento di lettura oppure il momento in cui uno sta
per cominciare a leggere un nuovo romanzo. Chi ama leggere sa che quelli della lettura sono
momenti di raccoglimento, di un’intimità tutta speciale che ciascuno vive per sé. Questo è un
brano che cerca di descrivere a parole il significato di questi momenti ed è per questo che è così
bello e significativo per i lettori. Ti diamo ora più informazioni su questo romanzo:
Curiosità:
“Se una notte d’inverno un viaggiatore” è un romanzo sul piacere di leggere romanzi nel quale
il protagonista è il lettore. È facile immedesimarsi nel lettore, anche se ogni volta che sentiamo
che la storia inizia a coinvolgerci, questa si interrompe per fattori estranei alla nostra volontà. La
stessa cosa succede dieci volte: si comincia la lettura di un bel romanzo che ad un certo punto
improvvisamente si interrompe. Ci capita in mano un altro bel romanzo che si interrompe anche
quello. Così, per dieci volte e per dieci diversi motivi, capitano in mano al Lettore - e quindi a
noi - dieci libri, diversi tra loro ma ugualmente bellissimi. Italo Calvino ha dovuto dunque scrivere
l’inizio di dieci romanzi d’autori immaginari, tutti bellissimi e il libro diventa una riflessione sulle
svariate possibilità che ci offre la letteratura.
Il prossimo brano che ti presentiamo è tratto dal racconto “Fratello bancomat” di Stefano Benni 177
e fa parte del libro “L’ultima lacrima”. E’ un bell’esempio d’uso dell’imperativo indiretto (Lei). Dato
che ti presentiamo la parte finale del racconto, ti spieghiamo un po’ di cosa tratta il testo affinché
tu lo possa capire un po’ meglio. In questo brano il registro è formale perché il dialogo si svolge
fra un cliente della banca che va a prelevare soldi e un bancomat. È un tema chiaramente fanta-
stico perché la macchina, oltre a parlare, conosce perfettamente tutte le operazioni bancarie che
le succedono dentro. È un testo molto divertente e ironico. Vediamo che ne pensi...
Esercizio 39:
Leggi un brano tratto dal racconto “Fratello bancomat” di Stefano Benni tratto dal libro“L’ultima
lacrima” e sottolinea i verbi all’imperativo indiretto (Lei). Segui l’esempio:
“(...)
LASCI PERDERE E COMPONGA IN FRETTA QUESTO NUMERO. NOVE NOVE TRE SEI DUE.
Ma non è il mio!
FERMO SIGNOR PIERO. ERA UN MESSAGGIO FALSO PER INGANNARE IL SERVO COMPUTER DI
CONTROLLO. APRA LA BORSA.
Perché?
Esercizio 40:
Produzione scritta – Quale brano ti è piaciuto di più? Perché?
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Esercizio 41:
Produzione scritta – Vuoi fantasticare anche tu? Scrivi un breve componimento. Puoi scegliere
fra due possibilità:
1. Scrivi un brano che assomigli a quello di Calvino in cui dai le indicazioni a un tuo amico che
sta per cominciare a vedere la partita della sua squadra di calcio.
2. Scrivi un testo che assomigli a quello di Benni, immaginando un tuo dialogo con il tuo
telefonino. Cosa gli diresti? Cosa gli chiederesti?
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APPUNTI
180
7. IL PASSATO REMOTO
Il passato remoto esprime azioni passate, concluse e senza una relazione diretta con il presente.
Il passato remoto è un tempo perfettivo come il passato prossimo e perciò entrambi sono
equivalenti dal punto di vista aspettuale. Può essere utile notare che gli esempi che abbiamo
appena visto potrebbero essere espressi anche con il passato prossimo e anche questa scelta
sarebbe assolutamente corretta. Osserva: 181
Es.: Colombo ha scoperto l’America nel 1492.
Boccaccio ha scritto il Decameron nel Trecento.
La scelta tra passato prossimo e passato remoto dipende da una serie di fattori che verranno
studiati quando ci occuperemo più da vicino dell’uso del passato remoto.
Per ora vediamone le forme:
Attenzione!
C’è un’eccezione: 3a persona singolare dei verbi in –ARE: parlò.
Attenzione!
I verbi della 2a coniugazione (-ERE) hanno una seconda forma in tre persone: io, lui/lei e loro,
quella che trovi tra parentesi nella tabella: (io) vendei o vendetti; (lui, lei) vendé o vendette; (loro)
venderono o vendettero
* Nota che la differenza fra le due forme è essenzialmente l’aggiunta della doppia t, a parte il
caso della 3a persona plurale (loro), nel quale cade la sillaba finale ‘no’. Vediamo un altro esempio,
182
completando la tabella:
CREDERE
(io) credei
..................../.................
(voi) credeste
(loro) .................../...................
Attenzione!
La seconda forma del verbo è la più diffusa: credetti, credette e credettero.
Esercizio 1:
Coniuga i verbi al passato remoto. Segui l’esempio:
Esercizio 2: 183
Sottolinea la forma verbale giusta. Segui l’esempio:
a) Dopo la fine della Carboneria Giuseppe Mazzini fondai / fondò la “Giovine Italia”.
d) Marco Polo partii / partì per la Cina per la prima volta nel 1271.
h) Garibaldi e i suoi 1000 uomini circa sbarcò / sbarcarono in Sicilia nel 1860 in quella che è
Esercizio 4:
Trasforma al plurale i verbi dell’esercizio 3, come nell’esempio:
184
fondarono
a) fondò: ....................................................... . h) si dimenticò: ............................................ .
ESSERE DARE
La maggior parte dei verbi irregolari al passato remoto appartiene alla 2a coniugazione (verbi 185
in –ERE) e sono irregolari solo in tre persone: io, lui/lei e loro, mantenendo la loro radice nelle
persone tu, noi e voi. Osserva la coniugazione di due di questi verbi, AVERE e VOLERE:
AVERE VOLERE
VENDERE VEDERE
Dato che i verbi irregolari sono davvero tanti, per facilitarne la memorizzazione, te li pre-
senteremo in tre tabelle a seconda della loro forma al passato remoto: 1) Tabella 1 – verbi che
finiscono in ‘-si’ alla 1aprima persona singolare (io); 2) Tabella 2 – verbi che finiscono in ‘ssi’ alla
1a persona singolare (io) e 3) Tabella 3 – verbi che raddoppiano la consonante. Attenzione! In
ognuna di queste tabelle ti daremo solo la forma irregolare della 1a persona singolare io (-i).
186 Per formare quelle di lui/lei e loro basta usare ‘-e’ e ‘-ero’, rispettivamente. Le altre persone sono
invece regolari.
Tabella 1: Verbi irregolari che alla prima persona singolare (‘io’) finiscono in ‘-si’:
Esercizio 5:
Completa adesso la tabella qui sotto coniugando alcuni verbi irregolari ripresi dalla tabella
1. Segui gli esempi:
(io) spesi
............................... ............................... ...............................
(tu)
spendesti
............................... ............................... ...............................
Attenzione!
Il verbo PORRE e i suoi derivati quando coniugati alle persone regolari prendono
come basi la forma arcaica (ponere, proponere, componere, ecc). Prova a fare il prossimo
esercizio per capire meglio.
Esercizio 6:
Completa la tabella coniugando i verbi composti PROPORRE e SUPPORRE. Segui il modello
del verbo PORRE:
(io)
porsi
.......................... .......................... ..........................
(tu) ponesti
......................... ......................... .........................
(noi) ponemmo
........................ ........................ ........................
(voi) poneste
......................... ......................... .........................
(loro) porsero
........................ ........................ ........................
Esercizio 7:
188 Coniuga i verbi irregolari al passato remoto (tabella 1). Segui l’esempio:
spesi
a) spendere (io): .......................................... d) prendere (noi): .......................................
Ora che abbiamo fissato la forma dei verbi irregolari della tabella 1, vediamo la prossima:
condurre condussi
comprimere compressi
dire dissi
concedere concessi
leggere lessi
discutere discussi
scrivere scrissi
muovere mossi
reggere ressi
succedere successi
vivere vissi
Per aiutarti a memorizzare ti facciamo notare che, a eccezione del verbo ‘vivere’, tutti i verbi
di questa tabella hanno il participio passato che si conclude con le desinenze ‘–sso’ (successo)
o ‘–tto’ (scritto).
I verbi composti che derivano da questi si comportano esattamente nello stesso modo, come
si vede osservando ad esempio: IMPRIMERE, RIMUOVERE, RIDURRE, PREDIRE, RILEGGERE, ecc.
(vedi nell’appendice grammaticale altri verbi composti).
Attenzione! Il verbo DIRE e i suoi derivati e anche i verbi in ‘-durre’ (‘condurre’) nelle persone
regolari (tu, noi e voi) usano la forma arcaica del verbo, cioè: ‘dicere’ e ‘conducere’. Osserva gli
esempi mentre fai il prossimo esercizio.
Esercizio 8:
Completa la tabella coniugando alcuni verbi irregolari della tabella 2. Segui gli esempi:
(io)
discussi
................................ ................................ ................................
(tu) discutesti
................................ ................................ ................................
Esercizio 9:
Coniuga i verbi irregolari al passato remoto (tabella 2). Segui l’esempio:
Per ampliare il lessico di verbi composti e per divertirti prova a fare il cruciverba del prossimo
esercizio.
Esercizio 10:
Grammatica & lessico: Lavoriamo sui verbi composti! Completa il cruciverba coniugando i
verbi che derivano da alcuni verbi presenti nella tabella 2. Per rendere meno difficile il tutto, ti
diamo: a) i loro prefissi, b) il loro significato e c) la persona alla quale coniugarli.
Verticali Orizzontali
3. Manifestare, rendere palese con parole o atti i propri
1. Trarre, ricavare, desumere, concludere qualcosa dagli
pensieri o sentimenti o anche un’idea. (loro)
indizi che si hanno. (voi)
5. Fornire le condizioni ambientali adatte alla nascita
2. Invocare la protezione di Dio su persone o cose, il
e allo sviluppo di animali o vegetali; fabbricare, fare;
prete bene....qualcuno o qualcosa. (voi)
elaborare; dare luogo a un’opera dell’ingegno, a una
4. Far avanzare, far progredire, ad esempio un inse-
creazione intellettuale. Pro...alimenti, un effetto, un
gnante alla fine dell’anno può pro... uno studente o
film, ecc. (lui, lei)
bocciarlo. (noi)
8. Leggere di nuovo. Ri... un libro, un testo. (tu)
6. Stabilire, ordinare, ad esempio il medico pre...medi-
9. Formulare in una determinata lingua un messaggio
cine. (loro)
espresso originariamente in un’altra lingua. Tra... un
7. Scrivere un testo copiandolo da un altro; ricopiare.
testo, una parola. (io)
Tra....un testo, una parola. (lui,lei)
10. Liberare da errori, da imperfezioni, rettificare,
riparare. Co... uno sbaglio, un compito. (noi)
3
E
190 S
5
P
4 10
P R O C
O O
2 9
B E N E T
7
T 8
R A
D E
1
6
P R E
Ora che abbiamo fissato la forma dei verbi irregolari della tabella 2, vediamo la prossima:
avere ebbi
bere bevvi
conoscere conobbi
nascere nacqui
piacere piacqui
sapere seppi
tenere tenni
venire venni
volere volli
Per aiutarti a memorizzare ti facciamo notare che, a eccezione del verbo ‘nascere’, tutti i verbi
di questa tabella hanno il participio passato in ‘–uto’ (avuto, bevuto).
I loro composti si comportano nello stesso modo, come succede ad esempio a: rico-
noscere, ottenere, rinvenire, ecc. (Vedi nell'appendice grammaticale altri verbi composti). 191
Esercizio 11:
Completa la tabella con alcuni verbi irregolari della tabella 3. Segui gli esempi:
(io) nacqui
............................ ............................ ............................
(tu) nascesti
............................ ............................ ............................
Per concludere questa lunga lista di verbi irregolari ti presentiamo il verbo FARE al passato
remoto. Come i verbi DIRE e PORRE e i loro derivati, il verbo FARE prende la forma arcaica
(FAceRE) nelle persone regolari (tu, noi e voi).
FARE
(io) feci
(tu) facesti
(lui, lei) fece
(noi) facemmo
192 (voi) faceste
(loro) fecero
Nota che la particolarità dei verbi FARE, DIRE, PORRE e di quelli in ‘-DURRE’ di riprendere
Riassumiamo quello che abbiamo visto sull’irregolarità al passato remoto. Con poche ecce-
zioni (essere, fare e dire) la maggior parte dei verbi irregolari al passato remoto ha le seguenti
caratteristiche:
è della 2a coniugazione (l’infinito finisce in ‘–ere’);
è irregolare solo nelle persone io, lui/lei e loro;
forma tre grandi gruppi di verbi: tabella 1 (chiusi), 2 (successi) e 3 (seppi, nacqui).
Fa’ il prossimo esercizio! Ci troverai un esempio per ognuno di questi gruppi di verbi.
Esercizio 13:
Completa la tabella coniugando i verbi irregolari. Segui gli esempi:
(io) persi
............................... ............................... ...............................
(tu) perdesti
............................... ............................... ...............................
Adesso che abbiamo visto in dettaglio le forme del verbo al passato remoto, possiamo iniziare
a riflettere sul suo uso.
193
L’uso del passato remoto
Abbiamo già detto che il passato remoto è, per certi aspetti, equivalente al passato prossimo
perché entrambi sono tempi perfettivi. Il passato remoto predomina però nella lingua scritta
(narrativa letteraria e storica) perché esprime azioni in genere separate dal momento presente,
delle quali non si considera l’influenza o la relazione con il presente. Il passato prossimo si uti-
lizza invece nel parlato perché quello che viene raccontato oralmente ha sempre una relazione,
diretta o indiretta, con il momento attuale. Osserva gli esempi contenenti nel quadro:
che non ha relazione con il presente Da Vinci dipinse la Gioconda nel XVI secolo. Passato remoto
Non è molto semplice stabilire il confine d’uso tra passato prossimo e remoto. Ad esempio
nel parlato bisogna considerare anche il fattore geografico perché in Toscana e in parte del sud
è il passato remoto ad essere adoperato colloquialmente. Molti toscani e meridionali direbbero
probabilmente “Ieri dipinsi un quadro”.
In letteratura è comune trovare tutti e due i tempi: il passato remoto soprattuto nelle parti
narrative e il passato prossimo nei dialoghi per riprodurre il linguaggio parlato. Osserva l’esempio:
Es.: La fata gli disse:
– Perché non mi hai raccontato il tuo segreto?
– Ho avuto paura ... – rispose il bambino.
Vuoi vedere un esempio pratico di ciò che diciamo? Fa’ il prossimo esercizio dove ti presentia-
mo una favola molto nota. Alla fine di quest’unità ti proporremo ancora altri esercizi basati sulle
favole perché è sempre bello e interessante conoscerle e ricordarle.
Esercizio 14:
Grammatica & letteratura - Leggi la favola “Il lupo e l’agnello”, completa con il passato remoto
nella parte narrativa e con il passato prossimo nei dialoghi. Segui gli esempi:
194 dalla sua sfrenata golosità, ...................................... (cercare) un pretesto per litigare con il po-
vero agnellino e non essere accusato di ammazzarlo senza un motivo. Gli .......................... (dire):
– Mi dispiace signor Lupo, ma non è possibile che sporchi l’acqua che Lei beve. Mi trovo più in
– Signor Lupo, Le posso assicurare di no, sei mesi fa non ero ancora nato! – ...................
– Se non ..................................... (essere) tu, sarà stato tuo padre! – e lo .......................... (divorare).
Morale della favola: Purtroppo è difficile sfuggire allo sfruttamento dei prepotenti, se non
Esercizio 15:
Grammatica & storia - Coniuga i verbi tra parentesi al passato remoto e conoscerai gli avveni-
menti più importanti della vita di Giuseppe Garibaldi, “l’eroe dei due mondi”. Osserva l’esempio:
dimostrava un carattere ribelle e amava la vita libera sul mare infatti, a 12 anni ........................
........ (tentare) di fuggire con tre amici per fare il marinaio a Genova. Nel 1824 finalmente con il
permesso del padre .................................. (partire) per la Russia. Mentre viaggiava ..................
re) a far parte del movimento di Mazzini (detto la “Giovine Italia”) per un’Italia repubblicana e
Nel 1835 ............................. (partire) per il Brasile con l’intento di diffondere le idee di Mazzini.
Bento Gonçalves da Silva, leader dei rivoluzionari repubblicani che lottavano contro l’impero
brasiliano. .......................................... (Lottare) insieme a Bento Gonçalves per alcuni anni fino
alla sconfitta quando .............................. (decidere) di ricostruire la sua vita in Uruguay, visto
che era già diventato marito e padre. La vita tranquilla in epoca di pace non era davvero il suo
prima di tornare in Italia, nel 1848. Nella sua patria ................................. (unirsi) nuovamente
al movimento per l’unificazione italiana avvenuta solo nel 1861. Allora ...............................
Curiosamente Garibaldi, fervente patriota, è morto il 2 giugno, data che a partire dal 1946 è
diventata una festa molto importante per l’Italia. Sai che evento si festeggia in questa data? .....
.................................................... .
In Italia ci sono innumerevoli statue di Garibaldi ma non di sua moglie Anita. Una molto bella è
quella che si trova sul Gianicolo, un colle di Roma, rendendo la passeggiata lì ancora più sorprendente.
Sull’isola di Caprera, nell’Arcipelago della Maddalena, si trova l’ultima dimora di Garibaldi dove
oggi c’è la “Casa-Museo di Garibaldi”. Nella casa si possono vedere alcuni oggetti personali e mobili,
tra cui uno scrittoio-leggio che gli era stato regalato dalla Regina Margherita di Savoia. Nell’isola si
196 può visitare la sua tomba e nel piccolo cimitero sono sepolti anche cinque dei suoi figli.
Esercizio 16:
Produzione scritta – Prendendo come modello l’esercizio precedente, scegli un personaggio
storico che ti piaccia e scrivi un riassunto della sua vita.
................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
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................................................................................................................................................
................................................................................................................................................ .
Esercizio 17:
Grammatica & cinema - Leggi le informazioni su un famoso regista italiano e indovina di chi
si tratta. Scegliendo solo le frasi in cui il verbo viene correttamente coniugato al passato remoto,
le lettere corrispondenti alle frasi corrette ti daranno il nome di uno dei suoi film più noti.
a) Vinse 4 volte l’Oscar al miglior film straniero e poi, nel 1993, l’Oscar alla carriera. (A)
c) Negli anni ’40 lavorò alla radio dove conobbe sua moglie, Giulietta Masina. (M)
e) Avettero un solo figlio, Pier Federico, che moriì 12 giorni dopo la nascita. (T)
f) Famosi divenirono i suoi disegni e vignette, bozzetti che utilizzava poi nella
(I )
sceneggiatura dei suoi film.
g) Il film “La strada” (1954) gli diede il primo Oscar nel 1957. (R)
197
h) Un tema ricorrente nella sua vasta opera era il mondo dello spettacolo e la sua
(C)
decadenza come venne magistralmente rappresentato nel suo celebre “La dolce vita”.
i) Il termine ‘paparazzo’ che vuol dire “fotoreporter mondano che va a caccia di foto
scandalistiche” si originò dal cognome del fotoreporter de “La dolce vita” che faceva (O)
appunto questo mestiere.
l) Il film “8½” (1963), ritenuto da molti il suo capolavoro e che gli regalai il 3°
Oscar, presi questo nome particolare proprio perché veniva in seguito a sette
(A)
film più “mezzo” riguardante l’episodio “Le tentazioni del dottor Antonio” per il film
“Boccaccio ‘70”.
n) In “Giulietta degli spiriti” (1965) il regista adoperò per la prima volta il colore. In
questo film trattò un tema che gli interessava particolarmente in quel periodo: il (D)
soprannaturale.
o) “Casanova” (1976) e “Prova d’orchestra” (1979) fu due degli ultimi film più impor-
(O)
tanti della sua carriera, quest’ultimo ritenuto il suo film più politico.
Il regista di cui parliamo è .............................................. e il film è intitolato ....................
.................... che vuol dire ‘mi ricordo’ in dialetto romagnolo. In questo film si trovano molti
elementi autobiografici: perfino le riprese furono fatte nella sua città natale, Rimini. Per questo
Esercizio 18:
Grammatica & cultura – Personalità italiane. Coniuga i verbi al passato remoto e avrai delle mi-
nibiografie di italiani famosi. Abbina i testi alle personalità all’interno del riquadro. Segui l’esempio:
diedero
a) I genitori gli ........................... (dare) il nome del mitico nonno Senatore e fondatore della
Fiat (Fabbrica Italiana Automobili Torino). Soprannominato “L’Avvocato” anche se non ............
caldo (1969), la crisi economica, il terrorismo politico negli anni settanta (anni di piombo) e, più
recentemente, la concorrenza delle auto giapponesi. Dal 1974 al 1976 ........................... (resta-
re) alla presidenza della Confindustria, sindacato degli industriali, essendo poi molto criticato.
Nel 1991 ................................. (venire) nominato senatore a vita e nel 1994 .........................
......... (votare) la fiducia al primo governo di Silvio Berlusconi. La sua figura ..........................
......... (essere) sempre intimamente legata alla storia della sua squadra del cuore, la Juventus.
.............................. (Morire) il 24 gennaio 2003 e al suo funerale, svoltosi nel Duomo di Torino
nome è: ................................................... .
b) Era un maestro e pedagogo che ............................. (diventare) famoso perché
............................. (condurre) il programma televisivo “Non è mai troppo tardi” con il fine di
insegnare a leggere e a scrivere agli adulti italiani. La trasmissione che la RAI ..........................
....... (mandare) in onda dal 1960 al 1968 ............................ (essere) di grande rilevanza sociale
perché si stima che circa un milione e mezzo di persone abbiano potuto conseguire la licenza
elementare grazie alle sue innovative lezioni. Dopo la fine del programma .............................
......... (tornare) all’insegnamento scolastico a tempo pieno. Era un insegnante per eccellenza e
di italiani all’estero e non solo: dal 1954 al 1977 ................................. (recarsi) in Sud America
ogni estate per corsi di scolarizzazione agli indigeni e attività sociali per i contadini più poveri.
Negli anni ottanta ..................... (avere) un altro programma di alfabetizzazione alla Rai rivolto
agli extracomunitari. ......................... (Essere) sindaco di Pitigliano durante i due ultimi anni
della sua vita. ...................................... (Lasciare) anche opere letterarie tra cui Orzowei (1955), 199
uno dei libri italiani più tradotti nel mondo, e da cui ............................. (essere) tratta una serie
televisiva per la Tv dei ragazzi che ................................. (avere) molto successo. Il suo nome è: ..
....................................... .
mafia. ................ (Essere) membri del ‘pool antimafia’ e ................................. (mettere) in pratica
uno strumento che prima non era mai stato ritenuto utilizzabile nella lotta alla mafia e che
siciliani capivano il mondo mafioso e il suo linguaggio e quindi sapevano dialogare con i ‘pen-
titi’, guadagnandosi la loro fiducia e offrendo in cambio la semplice ‘parola d’onore’. Nel 1984
collaborare con la giustizia. ................ (Essere) il primo passo per cominciare a capire meglio la
struttura di Cosa Nostra. L’anno successivo ....................................... (venire) uccisi dalla mafia
due dei loro stretti collaboratori e per sicurezza i giudici ....................................... (essere) tra-
sferiti insieme alle famiglie nella foresteria di un carcere perché potessero scrivere l’istruttoria
per il ‘maxiprocesso’ – nell’arco di due anni .................................... (essere) indagate più di 400
persone! – che ..................................... (concludersi) con la condanna di 360 sul totale di 475
contare agli ergastoli comminati ai diciannove boss della mafia e ai killer. I due ......................
.............. (essere) assassinati dalla mafia, il primo il 23 maggio 1992 e il secondo soli 57 giorni
dopo, il 19 luglio. Sono ritenuti veri eroi e a loro è dedicato l’aeroporto internazionale di Palermo.
Esercizio 19:
Grammatica & cultura – Personalità italiane. Coniuga i verbi al passato remoto e avrai delle mi-
nibiografie di italiani famosi. Abbina i testi alle personalità all’interno del riquadro. Segui l’esempio:
consumi che nasceva negli anni ‘60. Nel 1953 ................................. (vincere) il Premio Giosuè
Carducci con “La meglio gioventù”, una raccolta di poesie in friulano. Nel 1955 ..............................
(pubblicare) il suo primo romanzo intitolato “Ragazzi di vita” che ................................. (suscitare)
molta polemica perché trattava della prostituzione omossessuale maschile. Come regista girò
moltissimi film tra cui ricordiamo: “Accattone” (1961), “Mamma Roma” (1962), “Il vangelo secondo
Matteo” (1964), “Uccellacci e uccellini” (1966), “Teorema” (1968), “Salò o le 120 giornate di Sodoma”
(1975). ............................... (Essere) ucciso nel 1975 in circostanze ancor oggi non chiarite, visto
............................................................. .
b) Uomo politico italiano, ....................... (essere) Ministro della Pubblica Istruzione, Mini-
stro degli Esteri, Ministro di Grazia e Giustizia e cinque volte Presidente del Consiglio, sempre
per la Democrazia Cristiana (DC), partito all’interno del quale ........................... (ricoprire) vari
incarichi, da segretario a presidente. Era un mediatore tenace e molto abile a gestire le varie
correnti all’interno del partito oltre ad essere l’uomo del dialogo con gli altri partiti, rendendo
degli anni sessanta quando .................................. (formare) il primo governo di centro sinistra 201
tramite la coalizione della DC con il Partito Socialista Italiano. Situazione simile .......................
del bisogno di formare un governo di “solidarietà nazionale” con la partecipazione del Partito
Comunista Italiano (PCI) nella maggioranza parlamentare. Non lo ........................ (vedere) mai
di “La Bohème” di Puccini. Il suo debutto al Teatro alla Scala ................................. (avvenire) nel
1965. ............................ (Diventare) noto al grande pubblico a partire dagli anni ‘70 con le ripre-
se televisive dei suoi spettacoli al Metropolitan di New York. Molto seguite ...............................
(essere) le sue apparizioni insieme a Plácido Domingo e José Carreras che lo .............................
(rendere) ancora più famoso e popolare. .................................. (Vincere) sei Grammy Award
e diversi dischi di platino. .................................... (Sposarsi) due volte, la seconda con la sua
segretaria, Nicoletta Mantovani, 34 anni più giovane di lui. ............................... (Avere) sempre
un grande impegno sociale, tra le tante sue iniziative ricordiamo i concerti il cui ricavato veniva
devoluto in beneficenza che teneva nella sua città natale invitando i maggiori esponenti della
Ti hanno incuriosito questi personaggi? Speriamo di sì. Se vuoi saperne di più puoi cercare su
un qualunque motore di ricerca e troverai abbondanti informazioni per arricchire la tua cono-
202 Sul rapimento di Aldo Moro ci sono due film molto belli e facilmente reperibili: “Il caso Moro”
(1986) di Giuseppe Ferrara, con Gian Maria Volonté nella parte di Aldo Moro, e “Buongiorno, notte”
Sull’azione dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino c’è un bel film intitolato “Paolo
Borsellino” (2004) di Gianluca Maria Tavarelli con Giorgio Tirabassi e Ennio Fantastichini.
Su Alberto Manzi ci sono innumerevoli video del programma televisivo “Non è mai troppo tardi”.
Pensi di conoscere bene la storia dell’Italia? Ti lanciamo una sfida: fa’ il prossimo esercizio. Se
la conosci bene lo farai facilmente, se invece ne sai poco sarà una bell’occasione per imparare!
Esercizio 20:
Grammatica & cultura – Storia d’Italia. Abbina le date agli eventi della storia d’Italia. Coniuga
i verbi al passato remoto. Segui l’esempio:
2 giugno 1946 - 20 settembre 1870 - 17 febbraio 1992 - 9 luglio 2006 - 9 maggio 1978
fu
...............(essere) ritrovato dentro al bagagliaio di una Renault 4 rossa in un posto emblematico:
tra la sede nazionale della DC e quella del PCI. Il 16 marzo 1978, giorno in cui il nuovo governo
di “solidarietà nazionale” (DC con il Partito Comunista nella maggioranza parlamentare) doveva
da quello che loro ............................... (chiamare) il Tribunale del Popolo, mentre chiedevano 203
allo Stato Italiano lo scambio di Moro con terroristi detenuti. Per una scelta politica della DC,
nonostante le numerose lettere scritte da Moro ai dirigenti del suo partito pregandoli di venire
a patti, non ci ..................... (essere) nessuna risposta da parte del partito e l’uccisione di Aldo
Moro resta ancor oggi, nella storia recente d’Italia, un delitto con molti misteri mai chiariti. Con
l’assassinio di Moro le Brigate Rosse .................................... (segnare) l’inizio della propria fine
perché la gravità del fatto e lo sdegno suscitato dalla notizia ................................. (dare) inizio
d’Italia ponendo fine allo Stato Pontificio e al potere temporale del Papa. L’evento è conosciuto
come “Breccia di Porta Pia” perché dopo cinque ore di cannoneggiamento, l’artiglieria ..............
dum per scegliere tra monarchia e repubblica e per eleggere l’Assemblea Costituente che doveva
per la quale in questa data ................................ (venire) istituita la Festa Nazionale della Repub-
blica Italiana. È una data importante anche perché ...................... (essere) la prima volta che le
in vigore la nuova Costituzione Italiana in cui il diritto di voto delle donne, prima permesso solo
mania dopo 24 anni dal 3° titolo (1982), così come il Brasile .................................. (vincere) il
(ottenere) un ordine di cattura per l’ingegner Mario Chiesa accusato di corruzione e ....................
............ (dare) inizio a Tangentopoli (scandalo derivato da uno schema di corruzione che coinvol-
geva sindaci, ministri, esponenti della politica, dell’economia e delle istituzioni italiane fondato sul
pagamento di tangenti – soldi pagati per corrompere – ai partiti politici). L’espressione Mani Pulite
sorta subito dopo si riferisce alla serie di indagini che ............................................. (susseguirsi)
............................... (prendere) altri nomi, in modo che a partire da questo momento si parla di
Seconda Repubblica, basata più su una riforma elettorale che sulla riforma della Costituzione.
Esercizio 21:
Grammatica & cultura – Storia d’Italia. Svolgi quest’esercizio come il precedente. Abbina le
date agli eventi storici d’Italia. Coniuga i verbi al passato remoto, seguendo l’esempio:
205
8 settembre 1943 - 21 aprile 753 a.C. - 25 aprile 1945 - 12 dicembre 1969 - 10 giugno 1924
liberarono
a) ........................................ : i partigiani ............................. (liberare) Milano dai nazisti
e fascisti e in ampie zone del nord d’Italia molte città ................................. (essere) liberate
ancora prima dell’arrivo delle truppe anglo-americane. È la data in cui si festeggia la resistenza
........................... (annunciare) alla radio l’armistizio firmato dall’Italia con gli alleati. Intanto lui,
una zona controllata dagli alleati. La fuga dei capi e la poca chiarezza delle clausole dell’armisti-
oltre ai soldati italiani (purtroppo più di 600.000) che ..................................... (essere) immedia-
La leggenda che ................................ (essere) creata dai Romani per nobilitare le origini della
città racconta che Rea Silvia, una vestale, costretta quindi al voto di castità, una volta andan-
do a prendere dell’acqua da una fonte nel bosco, .................. (essere) posseduta a forza dal
dio Marte e .............................. (rimanere) incinta dei gemelli Romolo e Remo. Rea Silvia li
............................... (dare) alla luce e poi ........................................ (essere) uccisa. Per ordine
del Re i due gemelli................................... (essere) portati da due schiavi in una cesta e messi
206 nella parte più alta del fiume. Una lupa, venuta a bere dell’acqua e attirata dai vagiti dei due
alla moglie Acca Larenzia, di crescerli come figli. Divenuti adulti ......................... (decidere) di
fondare una città nei luoghi della propria infanzia. Dopo aver tratto auspici dal volo degli uccelli,
Romolo ............................. (tracciare) un solco per delimitare l’area sacra su cui sarebbe dovuta
nascere la città. Remo, in segno di sfida al divieto di oltrepassare il solco prima che fosse avve-
Unitario, .......................... (essere) rapito e assassinato a Roma dieci giorni dopo aver contestato
alla Camera i risultati delle elezioni del 6 aprile. In quell’occasione Matteotti aveva denunciato
una serie di violenze, illegalità ed abusi commessi dai fascisti per vincere le elezioni ed era stato
interrotto varie volte da loro mentre faceva il suo discorso. Il suo corpo ........................ (esse-
alla Suprema Corte la completa responsabilità dei fatti dicendo: “Assumo, io solo, la responsabilità
politica, morale, storica di quanto accaduto. Gli italiani chiedono calma laboriosa e noi gliela daremo,
con l’amore o con la forza”. Il giorno dopo ......................... (essere) rilasciate ai prefetti varie
circolari che esplicitavano il proposito autoritario del capo del governo. Iniziava così la dittatura
di Mussolini, il quale aveva preso il potere il 28 ottobre 1922 con la Marcia su Roma.
za Fontana con l’esplosione di una bomba nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in
sinistra e in seguito a gruppi di destra, ............................ (avere) inizio la strategia della tensione
e gli anni di piombo. Durante questo periodo (tra il 1969 e il 1984) ........................... (venire)
compiuti circa 140 attentati, tra i più gravi si ricordano la Strage di Piazza Fontana e la Strage
della Stazione di Bologna (il 2 agosto 1980, 85 morti e oltre 200 feriti).
L’obiettivo degli esercizi precedenti non era solo farti fare pratica per l’uso del passato remoto
ma anche darti notizie su eventi importanti della storia d’Italia che forse già conoscevi o forse no.
Alcune parole che potevano essere nuove perché direttamente collegate a quegli avvenimenti,
come ad esempio ‘Tangentopoli’ e ‘Mani Pulite’, te le abbiamo spiegate. Vorremmo però che
questi esercizi funzionassero come una sorta di ipertesto, cioè che ti inducessero a fare ricerche
sui temi accennati e riassunti in questi brevi brani. Sicuramente potrai saperne molto di più se
cerchi altre informazioni e completi quelle che ti abbiamo già dato, leggendo saggi, libri di storia
e letteratura o vedendo dei film. Il prossimo esercizio ti stimola a fare una ricerca tua e al tempo
a esercitare l’abilità della scrittura. Leggi la proposta...
Esercizio 22:
Produzione scritta - Nell’ultimo brano ti abbiamo presentato le espressioni ‘strategia della
tensione’ e ‘anni di piombo’. Spiega il loro significato. Se non lo sai o non ti senti in grado di
scriverlo, prova a fare una ricerca e a spiegare poi con le tue parole cosa vogliono dire queste
due espressioni e a quale contesto storico si riferiscono.
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All’epoca in cui Boccaccio pubblicò il Decameron per lo più si scriveva in latino però lui lo fece in
volgare italiano.
P. Remoto Imperfetto P. Remoto
Per capire meglio la differenza tra un tempo passato perfettivo e uno imperfettivo analizziamo il
secondo esempio: le azioni pubblicare e fare sono perfettive, cioè finite, limitate e puntuali, mentre
nella frase il verbo scrivere indica un’azione ripetuta, abituale e quindi durativa e imperfettiva.
Siccome il passato remoto è equivalente al passato prossimo dal punto di vista aspettuale,
uno può sostituire l’altro, osserva:
Es.: Quando Colombo è arrivato in America pensava che lì fosse l’India e perciò ha chiamato i suoi
abitanti “indios”. P. Prossimo Imperfetto P. Prossimo
All’epoca in cui Boccaccio ha pubblicato il Decameron per lo più si scriveva in latino però lui l’ha fatto
in volgare italiano.
P. Prossimo
Imperfetto
P. Prossimo
Il prossimo esercizio ti presenta frasi con due azioni: una puntuale (tempo perfettivo – pas-
sato prossimo o remoto) e l’altra durativa (imperfetto). Vedrai che facendolo capirai meglio la 209
differenza fra aspetto perfettivo e imperfettivo.
Esercizio 23:
Coniuga i verbi al passato, perfettivo (passato prossimo / passato remoto) e imperfettivo
(imperfetto), e collega le frasi con le congiunzioni ‘perciò’, ‘siccome’ e ‘perché’, come nell’esempio:
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c) Marco e Lucia – non conoscere la zona / perdersi
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E’ più chiara ora la differenza fra tempi perfettivi e imperfettivi? Prendiamo come esempio la
prima frase dell’esercizio precedente e riflettiamo ancora:
L’azione di ‘essere stanco’ è durativa e richiede quindi l’imperfetto, mentre quella di ‘andare a
letto’ è perfettiva perché è puntuale e limitata.
Facciamo ancora un’attività su questo punto, riprendendo un genere testuale che è sempre
gradevole e interessante: le favole. Leggi con attenzione:
La cicala e la formica
C’era una volta una cicala che cantava allegramente sulle foglie degli alberi. Era estate, faceva cal-
do, c’era sole e la cicala si godeva tutte queste meraviglie della bella stagione cantando e suonando
la chitarra mentre le povere formiche non smettevano di lavorare un attimo. Un bel giorno la cicala
ormai stanca di vedere quella lunga fila di formiche che trasportavano chicchi di grano disse loro:
“Ma perché lavorate tanto?! Venite qui all’ombra a ripararvi dal sole e così cantiamo insieme!”
Ma le formiche, instancabili, senza fermarsi, continuarono il loro lavoro e le risposero:
“Non possiamo! Dobbiamo avere le provviste per l’inverno! Quando verrà il freddo la neve coprirà
tutto e non troveremo più niente da mangiare.”
L’estate procedette naturalmente con la cicala che cantava e le formiche che lavoravano. Poi arrivò
l’autunno e la cicala scese dagli alberi senza foglie. Il verde diventava sempre più giallo e secco finché
improvvisamente venne l’inverno con la prima neve. La cicala tutta infreddolita girava per i campi in
cerca di qualcosa da mangiare finché vide una lucina lontana. Ci si avvicinò affondando nella neve
e bussò alla porta:
“Aprite! Aprite, per favore! Sto morendo dal freddo e dalla fame! Datemi qualcosa da mangiare!”
La finestra si aprì e una formica si affacciò:
“Chi è?”
“Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!”
“La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l’estate, mentre noi faticavamo per prepa- 211
rarci all’inverno?”
– Io ho cantato!
– Hai cantato? Bene… adesso balla!
La formica chiuse la porta e tornò al calduccio della sua casetta. Invece la povera cicala, con il
cappello e la chitarra coperti di neve, si allontanava nella campagna innevata, triste ed affamata e
rimpiangeva tutti quei giorni estivi di allegra imprevidenza.
Nel testo della favola i verbi all’. ................................ sono sottolineati mentre in neretto sono
esprimono azioni puntuali, cominciate e concluse dunque, perfettive. Invece i verbi sottolineati
Per capire meglio tutto ciò, prova a fare anche il prossimo esercizio.
Esercizio 24:
Rileggi la favola “La cicala e la formica” e trova gli esempi che corrispondono alle indicazioni
date. Segui l’esempio:
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d) Trova 2 esempi di frasi in cui un’azione di durata indeterminata è interrotta da un’azione puntuale:
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Esercizio 25:
Produzione scritta - Le favole hanno sempre una morale. Secondo te, qual è la morale della
favola “La cicala e la formica”? E tu, ti senti più cicala o più formica? E ancora, da che parte stai?
Cioè: se dovessi difendere una delle due, quale difenderesti e perché?
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Esercizio 26:
Grammatica & letteratura – Favole. Completa le favole coniugando i verbi tra parentesi al
passato remoto, al passato prossimo o all’imperfetto. Segui l’esempio:
C'era
La gallina dalle uova d’oro: ................................ (esserci) una volta un contadino molto for-
tunato che ............................... (avere) nel suo pollaio una gallina che ogni giorno ................
........................... (deponere) un uovo d’oro. Lui e sua moglie man mano che ..........................
“Certo che un uovo al giorno non è tanto. Se ne facesse almeno due ...” - ........................ (dire)
la donna.
Il marito ................... (essere) d’accordo e ............................ (aggiungere):
“Chissà quanto oro ha dentro la pancia! Se la uccidessimo diventeremmo ricchi! È inutile stare
(vedere) che dentro ............................ (essere) fatta come tutte le altre galline del mondo ...
“Vuoi forse aiutarmi nella caccia oppure preferisci ruggire al mio posto?” – gli ....................
(tagliare) corto: “Sei un topo fortunato. Oggi sono generoso: ti lascerò andare.”
liberarsene ma ogni suo tentativo ............................... (essere) vano. Infine, esausto e immobiliz-
(sentire) una vocina bisbigliare: “Maestà, vedo che ha bisogno di me, rosicchierò le corde finché
riuscirò a liberarLa!”
Esercizio 27:
Produzione scritta - Scrivi il riassunto di una favola che conosci.
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APPUNTI
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