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6.

L’IMPERATIVO

L’imperativo è un modo verbale come lo sono, tra gli altri, anche l’indicativo, il condizionale e
il congiuntivo. Ha solo il tempo presente e si usa essenzialmente per esprimere una richiesta (1),
un’istruzione (2), un consiglio (3) oppure un ordine o divieto (4).

Es.: Passami il sale, per favore. (1)


Girate a destra e poi a sinistra. (2)
Mangia che ti fa bene. (3)
Chiedi scusa a tuo fratello! (4)
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Dato che esprime ordini, richieste, consigli, ecc., l’imperativo si coniuga solo alle persone a cui
parliamo direttamente, cioè tu, noi e voi:

Es.: Fa’ / Facciamo / Fate l’esercizio 10.

Quando invece ci rivolgiamo in modo formale ad una persona (usando cioè la forma di corte-
sia Lei) utilizziamo il congiuntivo presente (unità 11). Pur non essendo specifiche dell’imperativo,
queste forme verbali costituiscono quello che si chiama imperativo indiretto o di cortesia:

Es.: Prenda (Lei) l’antibiotico ogni 8 ore.

Quando ci rivolgiamo in modo formale a più di una persona è possibile coniugare il verbo
usando il voi (imperativo diretto) oppure il Loro (forma di cortesia, imperativo indiretto), ma quest’ul-
tima è sicuramente meno utilizzata nell’italiano moderno. Osserva gli esempi:

Es.: Andate dritto e girate a destra alla prima traversa. (voi)


Vadano dritto e girino a destra alla prima traversa. (Loro)
In questa unità studieremo prima l’imperativo diretto o informale (tu, noi e voi) e poi l’impe-
rativo indiretto o formale (forme di cortesia: Lei e Loro). Li studieremo separatamente perché si
comportano in maniera diversa tanto per la forma verbale quanto per la posizione dei pronomi.

Imperativo diretto – Verbi regolari


PARLARE PRENDERE PARTIRE FINIRE
(tu) Parla! Prendi! Parti! Finisci!
(noi) Parliamo! Prendiamo! Partiamo! Finiamo!
(voi) Parlate! Prendete! Partite! Finite!

Osserva e prova poi a completare gli spazi vuoti:

 i verbi coniugati all’imperativo diretto sono uguali a quelli coniugati a quale tempo dell’in-

dicativo? .............................................................

 c’è un’eccezione: la ..................... persona dei verbi in –ARE, come mostrano i seguenti

138 esempi che ti chiediamo di completare:

Es.: Se (tu)........................... (parlare) piano ti capisco. (Indicativo presente)

(tu).............................. piano altrimenti non ti capisco! (Imperativo diretto)

I verbi all’imperativo diretto vengono spesso seguiti da un punto esclamativo per contraddi-
stinguerli dai verbi all’indicativo presente. E poi c’è un’altra particolarità: all’imperativo non si
usano mai i pronomi soggetto!

I verbi all’imperativo non assumono un tono necessariamente forte, duro. Se ci fai caso, puoi
sentire molti esempi di imperativo nel corso della tua lezione di lingua durante la quale capiterà
spesso che l’insegnante si rivolga agli studenti utilizzando l’imperativo per esprimere non tanto
veri e propri ordini ma, più che altro, sollecitazioni, richieste e inviti. Osserva gli esempi:

Es.: Aprite il libro a pagina 42.


Correggiamo l’esercizio 3.

Un altro esempio di quanto l’imperativo sia d’uso corrente sono gli enunciati degli esercizi dei
libri didattici, nella maggioranza dei quali i verbi sono coniugati all’imperativo diretto (riguarda-
ne alcuni e te ne renderai immediatamente conto!).
Esercizio 1:
Sottolinea negli enunciati degli esercizi di quest’unità i verbi all’imperativo che trovi. Ad
esempio in questo stesso esercizio ne trovi due e nel prossimo invece ne trovi tre. Prova a
identificarli e a evidenziarli.

Esercizio 2:
Cosa diresti in ognuna di queste situazioni? Abbina i problemi alle loro soluzioni e sottolinea
i verbi all’imperativo. Segui l’esempio:

a) b) c) d) e) f) g) h)

a) I tuoi figli hanno sonno. 1. Prova con i cerotti anti-fumo.


b) Il tuo amico è stressato. 2. Chiamiamo il meccanico.
c) La tua amica vuole smettere di fumare. 3. Prenditi delle pasticche.
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d) Il tuo compagno di classe ha la tosse. 4. Parlane con il tuo capo.
e) La nostra macchina si è rotta! 5. Andate a letto presto.
f) I tuoi allievi studiano poco. 6. Preleviamoli al bancomat.
g) Tuo fratello vuole un aumento di stipendio. 7. Prenditi qualche giorno di riposo.
h) Sono finiti i nostri soldi in contanti. 8. Studiate di più.
Esercizio 3:
Completa la tabella coniugando i seguenti verbi regolari all’imperativo diretto. Segui gli
esempi:

Ascoltare Guardare Decidere Rispondere Sentire Finire

(tu) Ascolta
...................! Finisci
...................! ...................! ...................! ...................! ...................!

(noi) ...................! Guardiamo Sentiamo ...................!


...................! ...................! ...................! ...................!

(voi) Decidete
...................! ...................! ...................! Rispondete
...................! ...................! ...................!

Esercizio 4:
Coniuga i verbi tra parentesi all’imperativo diretto. Segui l’esempio:

finite
a) Ragazzi, ........................ (finire) il test e potete andar via.

b) Giulio, ......................... (prestare) il trenino a tuo fratello!


140
c) Bambini, ........................... (tenere) la mano del compagno e ................................... (cam-

minare) in fila.

d) Andrea, .............................. (mangiare) più frutta e verdura, vedrai, dimagrirai.

e) Evviva l’Italia! ................................. (bere, noi) in onore della nostra squadra azzurra!

f) Chiara, ............................... (leggere) il primo paragrafo di pagina 81.

g) Cari elettori, .................................. (combattere, noi) la disoccupazione nel nostro paese!

h) Ragazzi, pioverà, ................................... (prendere) l’ombrello!

i) Cari laureandi, .................................. (lavorare) sodo e vedrete il risultato!

l) Prima ...................... (assaggiare, noi) e poi, se necessario, ............................ (aggiungere)

un po’ di sale.
Ora vediamo come si coniugano i verbi irregolari all’imperativo diretto.

Imperativo diretto – Verbi irregolari


I verbi irregolari della prossima tabella, come i verbi regolari che abbiamo già visto, si coniu-
gano come all’indicativo presente ad eccezione del tu, che è caratterizzato dall’elisione (indicata
dalla presenza dell’apostrofo):

STARE ANDARE FARE DARE DIRE


(tu) Sta’! Va’! Fa’! Da’! Di’!
(noi) Stiamo! Andiamo! Facciamo! Diamo! Diciamo!
(voi) State! Andate! Fate! Date! Dite!

Es.: Calma, sta’ tranquilla!


Stai correndo molto, va’ piano! Attenzione!
he
Facciamo una gita al mare! Esistono anc
ai!,
le forme: St
Spendete molto, date i soldi a me! ai! ,
Vai!, Fai! e D
icativo
uguali all’ind
Di’ sempre la verità, è meglio.
presente. 141
I verbi essere, avere e sapere sono irregolari
in due persone: tu e voi, osserva:

ESSERE AVERE SAPERE


(tu) Sii! Abbi! Sappi!
(noi) Siamo! Abbiamo! Sappiamo!
(voi) Siate! Abbiate! Sappiate!

Es.: Anna, sii ragionevole almeno per questa volta!


Hai l’influenza e fa freddo, mi raccomando, abbi cura di te!
Ragazzi, sappiate che il test è martedì prossimo.
Esercizio 5:
Coniuga i verbi irregolari tra parentesi all’imperativo diretto. Segui l’esempio:

Abbi
a) .................. (avere) pazienza con lui, è ancora troppo piccolo!

b) Sei sporchissimo! ............................ (fare) subito la doccia!

c) Paolo e Giovanna, ......................................(andare) in Tibet, è bellissimo!

d) Benvenuta a casa mia! ............................... (fare) come se fossi a casa tua!

e) Bambini, ora basta, .................................. (stare) tutti zitti e seduti nei vostri banchi!

f) Per favore, .................... (dare) a lui la mia e-mail e .................gli (dire) di scrivermi il più

presto possibile.

Nota che nell’ultima frase dell’esercizio precedente compare un pronome che va scritto assieme
al verbo: digli. All’imperativo diretto il pronome viene unito al
verbo come vediamo negli esempi: succede
Lo stesso
142 Es.: Passami l’acqua, per favore.
quando si u
sano il
(unità 5):
Giuseppe dorme ancora?! Sveglialo, è tardi! CI e il NE
lla festa!
Carla ti voleva parlare stamattina. Telefonale quando puoi. Parliamo de
e!
= Parliamon
Austria!
Andiamo in
i!
= Andiamoc
Attenzione!
Con i verbi monosillabici solitamente si raddoppia la consonante del pronome, come negli
esempi che seguono:
Es.: Martina è molto ingenua, dille la verità! (le = a lei, a Martina)
Vincenzo, mi devi dei soldi, dammeli! (me li = a me, i soldi)
Questa è un’ottima ricetta, falla ancora la settimana prossima. (la = la ricetta)
Il concerto di Venditti è troppo bello! Vacci! (ci= là, al concerto)

Eccezione!
Non si ha il raddoppiamento della consonante ‘g’ quando il pronome è gli. Il risultato sarà
quindi: dagli, digli, fagli.
Esercizio 6:
Le frasi che seguono sono alla 2a persona plurale (voi), volgile alla 2a persona singolare (tu).
Guarda l’esempio e prosegui:

Tagliala!
a) Tagliatela! ...............................................

b) Studiateli! ...............................................

c) Fatelo! ....................................................

d) Datemelo! ..............................................

e) Sbrigatevi! ..............................................

f) Inviateglielo! ..........................................

g) Andateci! ................................................

h) Raccontateci! ..........................................

Esercizio 7: 143
Coniuga all’ imperativo diretto i verbi che trovi tra parentesi. Sostituisci i complementi utiliz-
zando i pronomi adeguati come nell’esempio:

Cambiala!
a) (tu – cambiare la giacca): .........................................................

b) (noi – ordinare la pizza al cameriere): ......................................

ici
c) (tu – leggere questa notizia): .................................................... Pronomi sempl
(vol. 1, unità 11),
d) (voi – mangiare gli spaghetti): .................................................. nati
Pronomi combi
e) (noi – aggiungere il pepe) ........................................................ (vol. 2, unità 4)

f) (tu – dire a me quando parti): ....................................................

g) (noi – finire l’esercizio 10) : .......................................................

h) (voi – assaggiare la minestra): ..................................................

i) ( tu – far vedere a me la pagella): ..............................................

l) (voi – friggere l’aglio): ................................................................


L’imperativo diretto negativo
Per la forma negativa, come negli altri modi e tempi, basta mettere il ‘non’ davanti al verbo
(Lavoriamo!  Non lavoriamo!; Guardate!  Non guardate!). Attenzione però! Alla 2a persona sin-
golare (tu), il verbo resta all’infinito. Osserva:

Es. Lavora!  Non lavorare!


Truccati!  Non truccarti! oppure Non ti truccare!

Come si vede, all’imperativo diretto negativo il pronome o la particella pronominale possono


essere messi prima o dopo il verbo. Osserva gli esempi:

Non mangiarlo! / Non lo mangiare!


Non mangiamolo! / Non lo mangiamo!
Non mangiatelo! / Non lo mangiate!

Esercizio 8:
144 Trasforma le frasi dal voi al tu. Segui l’esempio:

Non andare dritto!


a) Non andate dritto!: .................................................

b) Non parlate forte!: ..................................................

c) Non alzatevi!: ..........................................................

d) Non partite subito!: .................................................

e) Non domandate!: .....................................................

f) Non chiedeteglielo!: .......................................................

g) Non sorpassate!: ......................................................

h) Non mescolatele!: .....................................................


Esercizio 9:
Scrivi le frasi all’imperativo negativo utilizzando i pronomi adeguati. Segui gli esempi:

Non giratela!
a) Girate la testa! ............................................... Non la girate!
/.......................................

b) Prendi l’autobus 64! ..................................... /.........................................

c) Facciamo la spesa! ..................................... /........................................... Pronomi


complemento:
d) Tagliate la carne! ...................................... /............................................ vol. 1, unità 11!

e) Dividiamo il pane! .................................... /.............................................

f) Guarda quelle ragazze! ............................ /..............................................

g) Balliamo la samba! ................................. /..............................................

h) Finite il compito! ................................... /...............................................

i) Premi il bottone! .................................... /...............................................

l) Mescolate la minestra! ................................ /.......................................... 145


m) Studia i pronomi! ................................. /................................................

n) Aggiungiamo lo zucchero! ............................. /........................................

Esercizio 10:
Coniuga i verbi all’imperativo diretto. Segui l’esempio:

chiudiamo
a) Fra un po’ pioverà, ..................................(chiudere, noi) le finestre!

b) Dopo il lavoro vengo a prenderti: .....................................(aspettarmi) qui e non ...............

................. (parlare) con persone che non conosci.

c) Si vede che sei stanco, ................................... (andare) a letto presto stasera.

d) Appena sarete arrivati a casa ..................................... (chiamarmi)!

e) Quando bolle l’acqua ................................. (aggiungere, tu) la pasta e il sale.

f) Ragazzi, .............................. (finire, voi) l’esercizio, ....................................... (correggerlo,

noi) e ..................... (andare, voi) pure a casa.


g) ................................... (venire, tu), ti spiego come arrivare a casa mia: ..............................

(prendere) Via Cavour, ............................. (andare) dritto fino alla seconda traversa,

............................... (girare) a destra, ..................................... (camminare) fino al primo sema-

foro e ........................... (girare) a sinistra. Casa mia è lì, sulla destra, al numero 121.

h) Cari colleghi, ................................... (fare, noi) sciopero e non .................................... (ce-

dere) finché non vengano assicurate le nostre rivendicazioni minime!

i) Basta piangere! ................................... (prendere, tu) l’iniziativa: ................................ (ba-

ciarlo) e ...............................(dirgli) che lo ami!

l) Un problema al tuo computer? ................................ (premere) control alt del e

............................... (aspettare). In caso non funzioni, .......................................(spegnerlo) e .....

................................... (riaccenderlo). Se neanche così funziona, ................................ (chiamare)

il tecnico... Non c’è alternativa!

m) ................................ (calmarti, tu)! Non .................................. (urlare, tu), ci sono i vicini

che sentono tutto!

146 n) (noi) ..................................... (studiare) per un’ora ancora, poi .................................. (anda-

re) a casa e .................................................... (rilassarci).

Ora che abbiamo fissato le forme dell’imperativo diretto, vediamo le varie situazioni in cui può
essere utilizzato.

L’uso dell’imperativo
Quando si parla di “imperativo”, si pensa subito a dare ordini. Il suo uso è però molto più
ampio e all’inizio di quest’unità abbiamo visto che questo modo verbale è presente nella nostra
vita quotidiana dato che ci permette di esprimere: 1) richieste o esortazioni; 2) istruzioni o
indicazioni; 3) consigli; 4) ordini oppure divieti.
Nei prossimi esercizi vedremo vari esempi di ciascuno degli usi dell’imperativo.

1) L’imperativo diretto per fare richieste o esortazioni: innumerevoli sono le situazioni in cui
le facciamo, ad esempio in classe.
Esercizio 11:
Gli insegnanti utilizzano molto l’imperativo. Coniuga i verbi all’imperativo diretto e alla fine
aggiungi altre richieste che il/la tuo/a insegnante fa in classe. Segui l’esempio:

a) (noi, aprire) i) (noi, correggere)


Apriamo
............................... e) (tu, leggere) ..........................
il libro a pagina 174 ............................ l’esercizio 8
l’enunciato dell’esercizio 5

b) (tu, aiutare) l) (voi, lavorare)


................... f) (voi, fare) ......................
il tuo compagno ....................... a coppie
a finire l’esercizio tre frasi al futuro

147

g) (voi, osservare) m) (voi, scrivere)


c) (noi, parlare) ............................. ........................
....................... la regola degli articoli a penna sul test
del test finale

d) (voi, non mangiare) h) (noi, parlare) n) (voi, ascoltare)


............................. ............................ ........................
in classe solo in italiano in classe l’audio con attenzione
A lezione anche tu usi molto l’imperativo quando parli con i tuoi compagni di classe. Il pros-
simo esercizio ti propone alcune situazioni pratiche.

Esercizio 12:
Sei in classe seduto accanto a un tuo compagno. Usa l’imperativo per fargli delle richieste.
Attenzione a fare le modifiche necessarie perché le frasi abbiano senso. Segui l’esempio:

Fammi
a) Non sei venuto alla lezione scorsa. Chiedigli di farti vedere quello che hanno fatto: ...............
vedere quello che avete fatto la lezione scorsa
................................................................................................................................................. .

b) Sei un po’ distratto oggi. Chiedigli di dirti a che pagina siete: ............................................

................................................................................................................................................ .

c) Non sai fare il compito, chiedigli aiuto: .............................................................................

................................................................................................................................................ .

d) Non hai portato il tuo dizionario, chiedigli di prestartelo: ...................................................


148
................................................................................................................................................. .

e) È ora di lavorare a coppie per parlare. Chiedigli di raccontarti cosa ha fatto il fine settimana:

................................................................................................................................................ .

f) Vuoi saperne di più sulla canzone italiana. Chiedigli di consigliarti dei bravi cantan-

ti:.............................................................................................................................................. .

g) Questo tuo compagno ti è molto simpatico, chiedigli il numero del suo telefonino: ..........

..................................................................................................................................................

h) Oggi devi uscire prima perché hai un impegno importante, chiedigli di inviarti una mail con

il compito per la prossima lezione: ........................................................................................... .

i) Esci prima e perciò è conveniente chiedere scusa all’insegnante e ai compagni di classe: ..

................................................................................................................................................ .

Prima o dopo l’imperativo, si usano spesso ‘per favore’ o ‘per piacere’ o ancora ‘per cortesia’ che
rendono più gentili le nostre richieste..
Molte volte i verbi all’imperativo esprimono anche esortazioni che fanno parte della nostra
vita quotidiana e occupano contesti ben precisi. Fa’ l’esercizio 14 e ne imparerai alcune.

Esercizio 13:
Grammatica & cultura – Sono tante le esortazioni per le quali nel nostro quotidiano usiamo l’impe-
rativo. Abbina le esortazioni del riquadro qui sotto alle situazioni che ti presentiamo. Segui l’esempio:

Sbrigati! – Lascia perdere – Scusa – Abbi pazienza! – Sta’ zitto/a! – Accomodati!


Abbi cura di te! – Sta’ tranquillo/a – Fatti vivo/a! – Fatti gli affari tuoi! – Dammi retta

Sta’ zitto/a! lo diciamo quando vogliamo che qualcuno smetta di parlare, gridare
a) .............................:

oppure piangere.

b) .................................: lo diciamo informalmente a qualcuno che sta cercando di convincerci

a fare qualcosa oppure che si sta lamentando di qualcosa per cui non si può far niente.

c) .......................................................: lo diciamo a qualcuno che non sta bene o che è malato.

d) .....................................................: lo diciamo a qualcuno che da tempo non manda notizie.


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e) .................................................: lo diciamo a qualcuno che è nervoso o molto preoccupato.

f) ....................................................: lo diciamo a un amico o a un parente che viene a casa

nostra per farlo sentire a suo agio.

g) .................................................: lo diciamo a qualcuno quando vogliamo che si fidi di noi

e dunque che ascolti e segua i nostri consigli.

h) ..........................................: lo diciamo per interpellare qualcuno in modo informale.

i) .................................................: si dice a qualcuno oppure a sé stessi quando si è arrabbiati

con qualcosa o con qualcuno.

l) ..................................................: lo diciamo quando uno si intromette nella nostra vita e gli

chiediamo di occuparsi dei fatti suoi.

m) ........................................: lo diciamo quando abbiamo fretta e vogliamo che l’altro si

muova, faccia subito qualcosa.


2) L’imperativo diretto si usa anche per dare indicazioni o istruzioni: due esempi molto
presenti nel nostro quotidiano sono le indicazioni stradali e le ricette.

Esercizio 14:
Un tuo compagno di classe vuole venirti a trovare a casa. Spiegagli come arrivare dalla scuola
d’italiano a casa tua. Puoi utilizzare i verbi nel riquadro o anche altri che giudichi necessari:

girare a destra / a sinistra – andare dritto – andare fino a ... – prendere Via X
prendere l’autobus e scendere alla fermata X – attraversare la strada / la piazza

Per andare a casa mia esci dalla scuola e


............................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

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150 .................................................................................................................................................

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.................................................................................................................................................

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.................................................................................................................................................

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................................................................................................................................................ .

Come accennavamo poco fa, un’altra situazione in cui si danno istruzioni e si usa spesso
l’imperativo è quella delle ricette. Ti piace il Tiramisù, uno dei dolci italiani più famosi al mondo?
Fa’ il prossimo esercizio e imparerai come prepararlo.
Esercizio 15:
Grammatica & cultura – Qui sotto trovi la ricetta del Tiramisù. Mancano però alcuni verbi.
Aggiungili coniugandoli alla 2a persona plurale (voi). Segui l’esempio:

Il nome c
TIRAMISÙ urioso di
questo do
lce tipico
Ingredienti: italiano è
all’impera
‘tirami su tivo:
500 gr di mascarpone ’ e pare v
dalle sue e nire
6 uova freschissime proprietà
energetich
e. C’è anc
120 gr di zucchero qualcuno he
che crede
iardi il nome s che
400 gr di biscotti Savo ia dovuto
sue presu a lle
6 tazzine circa di caffè
zuccherato nte propr
afrodisiac ietà
q.b. (quanto basta) he.
Cacao amaro in polvere

151

Preparazione:
preparate
Per prima cosa .............................. (preparare) il caffè, tanto quanto basta per inzuppare i

savoiardi, ......................... (versarlo) in una ciotola e .......................... (lasciarlo) intiepidire.

.............................. (Montare) i tuorli delle uova insieme a metà dello zucchero fino ad otte-

nere un bel composto chiaro e cremoso. .............................. (Lavorare) poi (non troppo a lun-

go) il mascarpone con uno sbattitore (o cucchiaio di legno) fino a ottenere una crema senza

grumi e .......................... (unire) sempre sbattendo, il composto di uova e zucchero preparato

in precedenza. .............................. (Montare) ora gli albumi a neve con un pizzico di sale,

.............................. (aggiungere) la restante metà dello zucchero e, con un mestolo di legno,

............................... (unirli) poco alla volta e delicatamente al composto di mascarpone e tuorli;


avrete ottenuto così la crema del tiramisù. ............................ (Adagiare) in un contenitore i sa-

voiardi e ............................... (iniziare) a bagnarli col caffè; dovranno essere ben imbevuti ma

non completamente zuppi. ............................. (Ricoprire) i savoiardi inzuppati con uno strato

di crema al mascarpone livellandolo con una spatolina; .............................. (spolverizzare) la

superficie di cacao amaro in polvere. ................................. (Disporre) poi il secondo strato di

savoiardi: se i primi li avete disposti verticalmente, questi ultimi ........................... (porli) oriz-

zontalmente (e viceversa). ................................. (Ricoprirli) con la restante crema che livellerete.

Terminata questa operazione ................................. (spolverizzare) con abbondante cacao amaro

la superficie del vostro Tiramisù e ................................ (aggiungere) una manciata di scaglie di

cioccolato. ................................. (Riporre) in frigo per qualche ora per far compattare il dolce e...

buon appetito!
(ricetta tratta da http://ricette.giallozafferano.it/Tiramisu.html)

152

La ricetta che abbiamo appena letto utilizza i verbi coniugati al ‘voi’ però molto spesso si
utilizza anche il ‘tu’.

Esercizio 16:
Trasforma i verbi della ricetta del Tiramisù dal voi al tu. Segui gli esempi:
prepara, versalo,
............................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................ .
Esercizio 17:
Produzione scritta – Prova ora a scrivere le istruzioni per la preparazione del tuo piatto prefe-
rito. Il vocabolario della cucina è molto ampio, aiutati con un dizionario. Scegli se vuoi coniugare
i verbi al tu o al voi....

............................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

3) L’imperativo diretto usato per dare consigli.


153
Esercizio 18:
Da’ dei consigli ad un amico, come nell’esempio:

Il tuo amico Tu gli consigli

a) Vuole far innamorare una ragazza. ......................................................................... .

b) Ha mal di testa. ...........................................................................


Regalale fiori oppure invitala a cena.
c) Vuole dimagrire. ...........................................................................

d) Deve superare un esame. ...........................................................................

e) È molto pessimista. ...........................................................................

f) Arriva sempre in ritardo al lavoro. ...........................................................................

g) È stressato. ...........................................................................

Si possono dare consigli anche usando proverbi... Vedi come facendo l’esercizio 20.
Esercizio 19:
Grammatica & cultura – I proverbi si ritrovano nella vita quotidiana nei più svariati contesti.
Leggili e sottolinea i verbi all’imperativo. Segui l’esempio:

a) Batti il chiodo finché è caldo.

b) Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.

c) Sposati in fretta e pentiti con comodo.

d) Campa cavallo che l’erba cresce.

e) Aiutati che (Dio) il ciel ti aiuta.

f) Non amar chi amor ti dice, ma chi ti guarda e tace.

g) Se vuoi che una cosa si faccia chiudi la bocca e muovi le braccia.

h) Fa’ del bene e scordatene. Prima di fare del male pensaci.

i) Vivi e lascia vivere.

l) Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.


154

Esercizio 20:
Grammatica & cultura – Capire i proverbi è importante per comunicare. Abbina i proverbi
dell’esercizio precedente al loro significato. Attenzione: ti diamo la spiegazione di sei dei dieci
proverbi. Il significato degli altri lo dovrai spiegare tu! Segui l’esempio:

a) b) c) d) e) f) g) h) i) l)

1. Il bene va fatto per sola generosi-


tà, e comunque non bisogna aspettarsi 2. Adoperati per risolvere da te i
riconoscenza; se si fa il male invece tuoi problemi e sarà più facile trovare
non solo si deve aver rimorso, ma bi- anche altri che ti daranno una mano.
sogna anche temere le conseguenze.
4. Invito ironico a sopravvivere
3. Questo proverbio è un’esortazio-
in attesa di un evento favorevole,
ne alla tolleranza o al rispetto verso
improbabile e indipendente dalla
le azioni o verso il modo di vita altrui.
nostra volontà.

5. Il modo di essere di una persona 6. Inizia le tue imprese quando le


è, in parte o totalmente, influenzato condizioni sono favorevoli e insisti
dalle persone che frequenta, buone o finché restano tali, come il fabbro che
brutte che siano. lavora il ferro quando è caldo e quindi
malleabile.

155
7. .................................................. 8. ..................................................

......................................................... .........................................................

......................................................... . ......................................................... .

9. .................................................. 10. .................................................

......................................................... ..........................................................

......................................................... . ......................................................... .
4) L’imperativo diretto per esprimere regole e divieti.

Divieto:
proibizione,
a
Esercizio 21: imposta dall
n
legge o da u
.
regolamento
Pensiamo ai divieti! Abbinali ai cartelli e alle figure:

1 2 3

a) Non calpestare le aiuole.


156
b) Non fumare.

c) Non parlare al conducente.

d) Non parcheggiare.

e) Non entrare con animali.

f) Non lasciare accesi i cellulari.


4
8
g) Non girare a destra.

h) Non attaccare manifesti.

6 5
7
Esercizio 22:
Crea un regolamento per la cura del nostro pianeta dividendo le azioni che ti suggeriamo in
regole o divieti e poi aggiungine anche altri. Parti dall’esempio:

fare la raccolta differenziata dei rifiuti


non usare troppi detersivi
comprare oggetti fatti con materiali riciclati
acquistare prodotti biologici
rinunciare alla macchina più spesso possibile
non sprecare energia elettrica
prediligere mezzi di trasporto meno inquinanti
comprare solo prodotti locali

REGOLE DIVIETI

Fare la raccolta differenziata dei rifiuti Non usare troppi detersivi


..................................................................... .....................................................................

..................................................................... ..................................................................... 157


..................................................................... .....................................................................

..................................................................... .....................................................................

...................................................................... .....................................................................

..................................................................... .....................................................................

..................................................................... .....................................................................

..................................................................... .....................................................................

Ora, prima di passare allo studio dell’imperativo indiretto, riassumiamo quello diretto (tu, noi e
voi). Come abbiamo già visto, le particolarità riguardano praticamente solo il tu e sono segnalate
nella tabella dell’esercizio 24 in verde. Per il resto l’imperativo diretto ha forme uguali a quelle
dell’indicativo presente.
Esercizio 23:
Completa la tabella con le forme dell’imperativo uguali a quelle dell’indicativo presente
(quelle diverse le abbiamo già inserite!). Segui l’esempio:

GUARDARE LEGGERE SENTIRE

(tu) Guarda! / Leggi


........................! / ......................! /

Non guardare! Non leggere! Non sentire!

(noi) ....................! / ......................! / ......................! /

..........................! .........................! .........................!

(voi) ........................! / .........................!/ .......................! /

..........................! .........................! ..........................!

Esercizio 24:
158
Completa la tabella sotto come nell’esercizio precedente. Scrivi i verbi irregolari con le forme
dell’imperativo uguali a quelle dell’indicativo presente (come sopra: quelle diverse le abbiamo
già inserite!). Segui l’esempio:

ESSERE AVERE SAPERE STARE ANDARE FARE DARE DIRE

(tu) Sii! Abbi! Sappi! Sta’!/ .....! Va’!/......! Fa’!/.......! Da’!/.......! Di’!

(noi) .............! ..............! ..............! ............! ............! .............! ..........! ............!

(voi) Siate! Abbiate! Sappiate! ............! ............! ............! ..........! ............!

Adesso che hai imparato bene a fare richieste e sollecitazioni, a dare consigli e ordini, ecc.
in modo informale (usando l’imperativo diretto), vediamo come si fanno le stesse cose in un
contesto formale, usando la forma dell’imperativo indiretto, cioè il Lei.
Imperativo indiretto
All’inizio di quest’unità abbiamo già detto che l’imperativo indiretto riguarda le forme di
cortesia (Lei e Loro) e perciò viene chiamato anche imperativo formale. Osserva gli esempi:

Es.: Signora Daiocchi, il dottore non c’è, torni più tardi. (Lei)
Signori Daiocchi, il dottore non c’è, tornino più tardi. (Loro)

È importante nuovamente mettere in evidenza che il ‘Loro’ formale è molto poco usato
nell’italiano moderno, essendo comunemente sostiuito dal ‘voi’ che neutralizza la differenza tra
formale e informale:
Es.: Signori Daiocchi, il dottore non c’è, tornate più tardi. (voi)

Imperativo indiretto – Verbi regolari


Le forme utilizzate per l’imperativo indiretto sono uguali a quelle del congiuntivo presente
(unità 11). Vediamo:

159
PARLARE PRENDERE PARTIRE FINIRE
(Lei) Parli! Prenda! Parta! Finisca!
(Loro) Parlino! Prendano! Partano! Finiscano!

La forma Loro, come abbiamo già detto, piuttosto rara nella comunicazione quotidiana, si
forma aggiungendo la desinenza “-no” alla forma usata per la 3a persona singolare (Lei), proprio
come avviene anche nella coniugazione del congiuntivo presente.

Imperativo indiretto – Verbi irregolari


Ripetiamolo ancora una volta: le forme dell’imperativo indiretto sono identiche a quelle del
congiuntivo presente (vedi l’unità 11) e, dunque, i verbi irregolari al congiuntivo presente lo
saranno ovviamente anche all’imperativo.
Divideremo i verbi irregolari in due tabelle, a seconda delle loro caratteristiche. Nella prima
tabella avremo i seguenti verbi:

ESSERE AVERE STARE DARE SAPERE

(Lei) Sia! Abbia! Stia! Dia! Sappia!


(Loro) Siano! Abbiano! Stiano! Diano! Sappiano!

Vedete che i verbi alla terza persona singolare (‘Lei’) hanno la desinenza “-ia”, mentre alla terza
persona plurale (‘Loro’) si aggiunge anche ‘-no’.

La caratteristica dei verbi irregolari della seconda tabella è quella di avere una forma molto
simile a quella della 1a persona dell’indicativo presente. C’è solo un cambiamento: la desinenza
‘–o’ dell’indicativo cade e viene sostituita da una ‘–a’, come nei seguenti esempi: vado  vada;
posso  possa; bevo  beva, ecc. Come in tutti gli altri casi, la 3a persona plurale (‘Loro’) presenta
come unica differenza rispetto al singolare l’aggiunta della desinenza ‘-no’ alla fine. Completa la
tabella, seguendo gli esempi e controlla poi nelle chiavi:

ANDARE FARE POTERE VOLERE BERE USCIRE DIRE VENIRE

(Lei) vada
.............. faccia
.............. esca
............... ............. ............. ........... ............ ...............
160
vadano
(Loro) .............. facciano possano ............. ............. ........... ............
.............. ............... vengano
...............

Per fissare le forme dell’imperativo formale alla terza persona singolare (Lei) fa’ i prossimi
esercizi. Escluderemo dagli esercizi la 3a persona plurale (Loro) una volta che, come si è detto,
non viene quasi mai adoperato nell’italiano moderno. Sono quindi rarissime le occasioni in cui si
potrà sentire e ancora di più quelle in cui si può usare.

Esercizio 25:
I seguenti verbi sono alla 2a persona singolare (tu - imperativo diretto). Trasformali alla 3a
persona singolare (Lei - imperativo indiretto), come nell’esempio:

Studi!
a) Studia! ............................ g) Guarda! ..............................
b) Vendi! ............................. h) Finisci! ...............................
c) Capisci! ........................... i) Chiedi! ................................
d) Lavora! ........................... l) Sii! ......................................
e) Dormi! ............................ m) Mangia! .............................
f) Va’! .................................. n) Senti! ..................................
Hai notato che le desinenze ‘i’ e ‘a’ si comportano in maniera opposta al tu e al Lei? Dove al
tu c’è una ‘a’ al Lei c’è una ‘i’ e viceversa. Osserva:

tu Lei
STUDIARE Studia! Studi!
VENDERE Vendi! Venda!
CAPIRE Capisci! Capisca!

La forma negativa all’imperativo indiretto si fa come in tutti gli altri tempi, basta mettere il
“non” davanti al verbo, ad esempio:
Es.: Non vada in quella direzione, è pericoloso.
Non beva alcolici in questo periodo.

Attenzione però alla posizione dei pronomi all’imperati-


vo indiretto!
I pronomi precedono le forme verbali, come tra l’altro succede in tutti gli altri tempi verbali,
come negli esempi:
Es.: Gli parli del suo problema. 161
Ci spedisca una copia del suo curricolo.
Mi scusi, dov’è il Colosseo?

Osserva la tabella che segue e noterai che la posizione dei pronomi cambia nell’imperativo
diretto e indiretto:

tu Lei

Alzati! Si alzi!
Chiedilo! Lo chieda!
Portagliela! Gliela porti!

Mentre al registro informale (tu, noi, voi) i pronomi atoni si uniscono ai verbi (Es.: Raccontami),
al registro formale (Lei, Loro) vanno prima del verbo, come avviene per gli altri tempi verbali (Es.:
Mi racconti). Guardiamo alcuni altri esempi:
Es.: Signor Zanotta, mi dia la sua carta di credito, per favore.
Signora, si accomodi.

Vediamo se hai capito questo punto. Ti puoi mettere alla prova, facendo i prossimi esercizi.
Esercizio 26:
Le frasi che seguono soNo al tu. Trasformale al Lei come nell’esempio:

La cambi!
a) Cambiala! ..........................................................................................................................

b) Ordinagli! ..........................................................................................................................

c) Leggila! .............................................................................................................................

d) Mangiali! ...........................................................................................................................

e) Aggiungilo! ........................................................................................................................

f) Dimmi! ..............................................................................................................................

g) Finiscilo! ...........................................................................................................................

h) Assaggiala! ........................................................................................................................

i) Fammela vedere! ................................................................................................................

l) Friggilo! .............................................................................................................................
162

Esercizio 27:
Fa’ anche quest’esercizio come il precedente (passa dal tu al Lei). Segui l’esempio:

Spenga il computer!
a) Spegni il computer! ............................................................................................................

b) Digli la verità! ....................................................................................................................

c) Prendi l’aspirina! ................................................................................................................

d) Chiama i tuoi genitori! .......................................................................................................

e) Assaggia lo spumante! .......................................................................................................

f) Spegni la luce! ...................................................................................................................

g) Senti questo profumo! .......................................................................................................

h) Apparecchia la tavola! ........................................................................................................

i) Spedisci subito una mail alla ditta! .....................................................................................


l) Registra il marchio! ...........................................................................................................

m) Dammi la chiave! ............................................................................................................

n) Condisci l’insalata! ...........................................................................................................

Esercizio 28: Pronomi


:
Trascrivi le risposte dell’esercizio 27 utilizzando complemento
/
i pronomi adeguati. Segui l’esempio: vol. 1, unità 11
binati:
Pronomi com
4!
vol. 2, unità
Lo spenga!
a) Spenga il computer! ..........................................................................................................

b) Dica a lui la verità! ............................................................................................................

c) Prenda l’aspirina! ...............................................................................................................

d) Chiami i suoi genitori! ........................................................................................................

e) Assaggi lo spumante! ........................................................................................................

f) Spenga la luce! ..................................................................................................................


163
g) Senta questo profumo! .......................................................................................................

h) Apparecchi la tavola! .........................................................................................................

i) Spedisca subito una mail alla ditta! .....................................................................................

l) Lo registri! .........................................................................................................................

m) Mi dia la chiave! ...............................................................................................................

n) Condisca l’insalata! ............................................................................................................

Ora che abbiamo già visto la forma dell’imperativo indiretto e la sua particolarità riguardo
alla posizione dei pronomi, vediamo il suo uso pratico. Riprenderemo qui quello che abbiamo già
visto per l’imperativo diretto, ma con una differenza: tutte le situazioni che presenteremo adesso
sono formali.
L’uso dell’imperativo indiretto
1) L’imperativo indiretto per fare richieste: innumerevoli sono le situazioni in cui ci troviamo
a dover fare richieste formali. Una delle situazioni che è più facile immaginare riguarda il lavoro.

Esercizio 29:
Sei al lavoro. Usa l’imperativo per fare delle richieste ad tuo collega di lavoro. Attenzione a
fare le modifiche necessarie perché le frasi abbiano senso. Segui l’esempio:

a) Non sei venuto all’ultima riunione. Chiedigli di riferirti quello che hanno fatto: .................
Mi riferisca quello che avete fatto all’ultima riunione
................................................................................................................................................ .

b) Non riesci a finire un resoconto. Chiedigli aiuto: ...............................................................

................................................................................................................................................. .

c) Non sai l’e-mail della vostra collega Zanni. Chiedigli di dartela: ........................................

164 .................. .............................................................................................................................. .

d) Non hai portato la calcolatrice, chiedigli di prestartela: ....................................................

................................................................................................................................................. .

e) Hai bisogno di alcuni dati per concludere il resoconto, chiedigli di inviarteli via mail: .....

................................................................................................................................................ .

f) Hai bisogno del preventivo dell’ultimo progetto, chiedigli di preparartelo: ...........................

................................................................................................................................................. .

g) Hai bisogno di un nuovo software e non sai scaricarlo, chiedigli di spiegartelo: ...............

................................................................................................................................................ .

Prima o dopo l’imperativo, si usano spesso ‘per favore’ o ‘per piacere’ o ancora ‘per cortesia’ che
rendono più gentili le nostre richieste.

Altre situazioni in cui le richieste vengono fatte in modo formale e in cui possiamo facilmente
trovarci sono ad esempio quelle dei negozi in generale, del medico o di uffici.
Esercizio 30:
Completa i dialoghi qui di seguito usando i verbi all’imperativo indiretto. Segui l’esempio:

Dal medico:

Entri
Medico: Buona sera! ........................ (entrare) pure! Lei si chiama ... Meneghini Valeria, vero?

Paziente: Buona sera, grazie. Sì.

Medico: .......................... (dirmi) qual è il suo problema.

Paziente: Sono molto nervosa ... e quindi la prego: .......................... (darmi) un tranquillante!

Medico: .............................. (aspettare) un attimo. Prima le devo fare una visita completa.

Paziente: ............................ (credermi), non ho niente, voglio solo e subito un calmante!

Medico: ............................ (stare) tranquilla, ............................... (accomodarsi) e parliamo un

po’ della sua vita, cosa fa, cosa sente.

Paziente: ................................ (scusarmi) ma se Lei non mi dà niente me ne vado subito.


165
Medico: Mi dispiace, signora, non le darò nessuna medicina prima di una visita medica come

si deve e quindi, se vuole andarsene, .................................... (andarsene) pure!

Una telefonata ad uno studio legale:

Segretaria: Studio Legale Z & Z, buongiorno!

Cliente: Buongiorno, vorrei parlare con l’avvocato Zuppaldi.

Segretaria: ......................... (scusarmi), ............................... (dirmi) il suo nome, per favore.

Cliente: Mi chiamo Aldo Coppola.

Segretaria: Sì, .................................... (attendere) in linea un istante, per cortesia.

Cliente: Sì, va bene. Grazie.

Segretaria: L’avvocato è in riunione e non Le può parlare ora. ................................... (richia-

mare) fra un’ora, per cortesia.


Cliente: Va bene, lo richiamerò appena potrò. Comunque intanto ................................. (riferir-

gli) della mia telefonata, lui sa già di cosa si tratta.

Segretaria: ........................ (non preoccuparsi), glielo riferirò sicuramente.

Cliente: Grazie e buona giornata!

Segretaria: Grazie e buona giornata anche a Lei.

In un negozio di abbigliamento:

Commessa: Prego! Posso aiutarLa?

Cliente: Sì, grazie! Sto cercando una gonna.

Commessa: Humm, sì, ............................. (dirmi) cosa le piace così provo a farLe vedere qual-

cosa che può fare al caso suo.

Cliente: Vorrei un modello classico, adeguato alla mia età.

166 Commessa: Certo, ................................ (guardare) questa, è bella e ha un taglio moderno

nella sua semplicità ...

Cliente: No, per carità, è troppo corta!

Commessa: No, .................................. (provarla) e vedrà che non è corta.

Cliente: No, no, ................................... (farmene) vedere un’altra, per favore.

Commessa: Dunque, abbiamo quest’altro modello leggero ...

Cliente: No, il colore è troppo deciso! Preferirei qualcosa di meno acceso.

Commessa: Allora questa! ........................ (notare) il tessuto, ....................... (sentire) quanto

è morbido, poi è una gonna raffinatissima e sportiva allo stesso tempo.

Cliente: Ecco! È sportiva, no, troppo giovanile!

Commessa: ........................... (scusarmi), signora, ................ (essere) più precisa e

.......................... (spiegarmi) allora come la vuole questa gonna, altrimenti diventa veramente

impossibile trovarne una.


Cliente: Ecco, il problema è che sono molto indecisa, non lo so di preciso, .............................

(aiutarmi) a sceglierla, ....................... (darmi) un suggerimento, per favore!

Commessa:?!?!?!

Esercizio 31:
Grammatica & cultura – Nell’esercizio 13 ti abbiamo presentato alcune espressioni all’im-
perativo diretto che esprimono esortazioni molto usate nella nostra vita quotidiana e ora ti
chiediamo di scriverle all’imperativo formale (Lei). Attenzione a cambiare non solo i verbi ma
anche i pronomi tutte le volte che sarà necessario. Segui l’esempio:

Stia zitto/a!
a) Sta’ zitto/a!  ...................................................................................................................

b) Lascia perdere  ..............................................................................................................

c) Abbi cura di te!  .............................................................................................................

d) Fatti vivo/a!  ..................................................................................................................

e) Sta’ tranquillo/a!  ........................................................................................................... 167


f) Accomodati!  ..................................................................................................................

g) Dami retta  .....................................................................................................................

h) Scusa!  ...........................................................................................................................

i) Abbi pazienza!  ................................................................................................................

l) Fatti gli affari tuoi!  .........................................................................................................

m) Sbrigati!  ......................................................................................................................
2) L’imperativo indiretto usato per dare indicazioni o istruzioni: un esempio molto comune
d’uso pratico sono le indicazioni stradali.

Esercizio 32:
Sei davanti alla tua scuola d’italiano. Da’ indicazioni stradali a dei passanti in ognuna
delle situazioni che ti proponiamo. Puoi utilizzare i verbi nel riquadro o anche altri che
giudichi necessari:

girare a destra / a sinistra – andare dritto – andare fino a ... – prendere Via X
prendere l’autobus e scendere alla fermata X – attraversare la strada / la piazza
Vada

a) Spiegagli come fare per andare al supermercato più vicino: .............................................

.................................................................................................................................................

................................................................................................................................................ .
168 b) Spiegagli la strada da fare per andare all’ospedale più vicino: ..........................................

.................................................................................................................................................

................................................................................................................................................ .

c) Digli come fare per andare al centro commerciale più vicino: ...........................................

.................................................................................................................................................

................................................................................................................................................ .

d) Digli quale strada deve fare per andare alla farmacia più vicina: ....................................

.................................................................................................................................................

................................................................................................................................................ .
Esercizio 33:
Sei a Firenze, nella piazza davanti alla Stazione di Santa Maria Novella. Molti turisti ci arrivano
ogni giorno. Guarda la cartina e da’ delle indicazioni per arrivare ai seguenti punti turistici:

1
2

169
4

1 - Stazione di Santa Maria Novella 5


2 - Chiesa di San Lorenzo
3 - Piazza della Signoria
4 - Chiesa di Santa Maria del Fiore
5 - Palazzo Pitti
a) Il turista A vuole andare a vedere le cappelle medicee all’interno della Chiesa di San

Lorenzo: ..................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................ .

b) Il turista B vuole visitare il Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria: ................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

................................................................................................................................................ .

170 c) Il turista C vuole salire sulla cupola del Duomo di Firenze, la chiesa Santa Maria del Fiore: ..

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

................................................................................................................................................. .

d) Il turista D vuole andare a vedere la Galleria Palatina all’interno di Palazzo Pitti: .............

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

................................................................................................................................................ .
Esercizio 34:
Nell’esercizio 15 di quest’unità c’è la ricetta di Tiramisù con i verbi coniugati al ‘voi’, ora imma-
gina di doverla dare a una persona a cui dai del ‘Lei’. Segui gli esempi:

prepari
Per prima cosa ........................ (preparare) il caffè, tanto quanto basta per inzuppare i

savoiardi, ......................... (versarlo) in una ciotola e .......................... (lasciarlo) intiepi-

dire. .............................. (Montare) i tuorli delle uova insieme a metà dello zucchero fino ad

ottenere un bel composto chiaro e cremoso. .............................. (Lavorare) poi (non troppo a

lungo) il mascarpone con uno sbattitore (o cucchiaio di legno) fino a ottenere una crema senza

grumi e .......................... (unire) sempre sbattendo, il composto di uova e zucchero prepara-

to in precedenza. .............................. (Montare) ora gli albumi a neve con un pizzico di sale,

.............................. (aggiungere) la restante metà dello zucchero e, con un mestolo di legno,

............................... (unirli) poco alla volta e delicatamente al composto di mascarpone e tuorli;


171
avrete ottenuto così la crema del tiramisù. ............................ (Adagiare) in un contenitore i sa-

voiardi e ............................... (iniziare) a bagnarli col caffè; dovranno essere ben imbevuti ma

non completamente zuppi. ............................. (Ricoprire) i savoiardi inzuppati con uno strato

di crema al mascarpone livellandolo con una spatolina; .............................. (spolverizzare) la

superficie di cacao amaro in polvere. ................................. (Disporre) poi il secondo strato di

savoiardi: se i primi li avete disposti verticalmente, questi ultimi ........................... (porli) oriz-

zontalmente (e viceversa). ................................. (Ricoprirli) con la restante crema che livellerete.

Terminata questa operazione ................................. (spolverizzare) con abbondante cacao amaro

la superficie del vostro Tiramisù e ................................ (aggiungere) una manciata di scaglie di

cioccolato. ................................. (Riporre) in frigo per qualche ora per far compattare il dolce e...

buon appetito!

(ricetta tratta da http://ricette.giallozafferano.it/Tiramisu.html)


Come ti avevamo già detto, la maggior parte delle ricette usa i verbi coniugati sia al ‘tu’ che al
‘voi’. E’ molto più raro che i verbi siano al ‘Lei’, ma non è detto che non capiti l’occasione di dover
dare una ricetta a una persona con cui non hai confidenza e con cui dovrai, quindi, utilizzare
l’imperativo indiretto.

3) L’imperativo indiretto per dare consigli: molte volte ci capita di chiacchierare con sconosciuti
nella sala d’attesa di un medico, su un treno, ecc. Può succedere che queste persone ci parlino
dei loro problemi e che dobbiamo quindi dare loro dei consigli utilizzando l’imperativo indiretto.

Esercizio 35:
Sei in treno e parli con uno sconosciuto. Lui ti racconta di tanti suoi problemi e insiste anche
per sapere la tua opinione. Dagli dei consigli in modo formale, come nell’esempio:

L'uomo sul treno ... Tu gli consigli ...

a) Vuole cambiare lavoro. Invii il suo curricolo ad altre ditte .


....................................................................

b) Fuma troppo. .................................................................... .


172
c) Spende più di quanto guadagna. .................................................................... .

d) Non va più d'accordo con la sua fidanzata. .................................................................... .

e) È stufo di prendere il treno ogni giorno. .................................................................... .

f) È sempre molto stanco. .................................................................... .

Adesso che abbiamo visto la forma, gli usi e le particolarità dell’imperativo diretto o informale (tu,
noi e voi) e di quello indiretto o formale (Lei e Loro) facciamo un riassunto generale di tutta l’unità.

Le forme dell’imperativo informale sono quasi sempre uguali a quelle dell’. .........................

presente, mentre le forme dell’imperativo formale sono uguali a quelle del ........................ pre-

sente come potete osservare nella tabella presente nella prossima pagina.
ALZARSI DECIDERE DORMIRE FINIRE

(tu) Alzati! Decidi! Dormi! Non finire!


(Lei) Si alzi! Decida! Dorma! Non finisca!
(noi) Alziamoci! Decidiamo! Dormiamo! Non finiamo!
(voi) Alzatevi! Decidete! Dormite! Non finite!

Come abbiamo già sottolineato, è utile notare che:


1) Nelle prime tre colonne, dove abbiamo l’imperativo affermativo, il tu e il Lei hanno sempre
desinenze “contrarie”, nel senso che quando il tu finisce in ‘–a’, il Lei finisce in ‘–i’ e viceversa.
2) Nella prima colonna della tabella abbiamo preso come esempio un verbo riflessivo così che
possiamo osservare che la posizione dei pronomi all’imperativo indiretto (Lei) e diretto (tu, noi,
voi) è inversa perché nel primo caso i pronomi vanno scritti prima e separati dal verbo (Si alzi!),
mentre nel secondo caso si scrivono dopo e attaccati al verbo (Alzati!, Alziamoci!, Alzatevi!). Ri-
cordati però che all’imperativo negativo di seconda persona singolare (tu) gli eventuali pronomi
possono essere messi sia prima che dopo (Non alzarti! / Non ti alzare!).
3) Nella quarta colonna osserva: per l’imperativo negativo alla 2a persona singolare (‘tu’) si
usa la stessa forma del verbo all’infinito: Non finire!

173
Adesso che abbiamo confrontato l’imperativo formale con quello informale, prova a fare i due
prossimi esercizi in cui troverai sia l’uno che l’altro.

Esercizio 36:
Completa le frasi con l’imperativo diretto o indiretto. Segui l’esempio:

prenda
a) Signor Tommasini, Lei deve ancora guarire perciò ........................ (prendere) questa medi-

cina e non ................................... (fare) nessun tipo di sforzo fisico.

b) Matteo, per carità, ............................. (mettere) a posto la tua camera!

c) Cameriere, scusi, .................................. (portarmi) il conto, per favore!

d) Voglio vedere come stanno i suoi polmoni, .......................... (dire) 33.

e) Perché non vuoi mangiare la minestra? Basta capricci! ......................... (mangiarla).

f) Massimo e Carla, benvenuti, ....................... (fare) come se foste a casa vostra!

g) Pronto! Sono la Signora Pizzetta, per favore, ............................... (passarmi) mio marito.

h) Ragazzi, ......................... (fare) l’esercizio e (noi) ................................. (correggerlo)!


Per fissare le espressioni che abbiamo visto all’esercizio 13 (imperattivo diretto) e che abbia-
mo rivisto nell’esercizio 32 all’imperativo indiretto (Lei) e poi anche alcuni proverbi (esercizi 19
e 20), fa’ l’esercizio che segue.

Esercizio 37:
Completa il dialogo coniugando i verbi all’imperativo diretto e indiretto. Segui l’esempio:

Due sorelle, Claudia ed Alessandra, si trovano sul treno Firenze - Livorno quando entra una
signora e chiede:

Scusate
Signora: ........................... (scusare, voi), posso sedermi qui?

Claudia: Certo, .......................................... (accomodarsi).

Signora: Grazie.

Claudia: Prego.

E le sorelle continuano la loro conversazione:

174 Alessandra: Non so cosa fare, lui mi ha detto che non vuole più saperne di me! – e comincia

a piangere.

Claudia: ............................ (calmarti), non ............................... (piangere).

Signora: Signorina, ....................................(scusare), sa se questo treno si ferma a Pistoia?

Claudia: Sì, mi pare di sì.

Signora: Ah, grazie.

Claudia: Di niente, – e rivolgendosi alla sorella: ............................. (ascoltare) quello che ti dico

io: tu non ................................. (chiamarlo) e se ti chiama lui, non ................................ (rispondergli).

Alessandra: Ma io lo amo, cosa ci posso fare?

Signora: Signorine, .............................. (scusare), mi dispiace interrompere nuovamente la

vostra conversazione così intima ... ma questo treno va a Carrara?

Claudia: Sì, ci va, è l’ultima fermata che fa. – risponde già spazientita.

Alessandra: ........................... (avere) pazienza, è una signora anziana...


Claudia: Sì, va bene, ............................... (lasciarla, noi) perdere. .............................. (aprire)

le orecchie e ..................... (starmi) a sentire: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore!”, vedrai, lo

dimenticherai prima che tu te ne possa rendere conto.

Signora: No, no, no, no e no.

Le due sorelle si guardano sorprese e poi guardano la signora anziana che spara:

Signora: Sbaglia se pensa che la sua amica dimenticherà il suo moroso. No, non è così che funziona.

Le ragazze non sanno cosa dire e la signora continua:

Signora: Una donna deve lottare sempre per il suo uomo! Anche Lei, signorina, ........................

(lottare) per lui! Siete sposati?

Alessandra: No, ... però conviviamo da ormai quattro anni...

Signora: Mah, che vergogna! ............................ (scusarmi), ma Lei non si può permet-

tere di perderlo! Cosa diranno gli altri? Lo deve recuperare e farsi anche sposare. Sì, ecco,

......................... (sposarvi)! 175


Claudia: Ah, sì?! Lei conosce il proverbio “............................ (sposarti) in fretta e .........................

(pentirti) con comodo”?

Signora: No, non è vero, - e rivolgendosi ad Alessandra: Su, "........................... (aiutarti) che il

ciel ti aiuta"!

Alessandra: Grazie, però ...

Signora: ..................... (dare, voi) retta a me che sono anziana, - e rivolgendosi ad Alessandra:

non ............................ (rimandare) a domani quello che può fare oggi! ............................ (chia-

marlo), ................................. (dirgli) che lo perdona e vedrà che tutto si risolverà!

Claudia: Ma, ........................... (scusare), Lei come si permette?

Alessandra: ........................... (stare) tranquilla...

Claudia: Stare tranquilla? No, per carità, ................................... (alzarci) e ...........................

(andare) a sederci da un’altra parte!


Signora: Ma perché? Volevo solo aiutare...

Tutte e due si alzano e Claudia, arrabbiatissima, si rivolge alla signora:

Claudia: Lei è una signora anziana e io la rispetto ma, ............................. (scusarmi) se glielo

dico: ............................. (farsi) gli affari suoi!

Per concludere quest’unità ti presentiamo due brani letterari. La lettura è un bel modo per
imparare una lingua, oltre che per arricchirsi come persone. Nella letteratura vengono utilizzate
non solo tutte le strutture grammaticali della lingua che stai imparando, ma anche tanti elemen-
ti culturali che sono inscindibili dalla lingua stessa. Così quando leggi impari la lingua e tutto
quello che le sta attorno.
Il primo brano letterario è tratto dal romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo
Calvino e te lo proponiamo perché è un bell’esempio d’uso dell’imperativo diretto dato che
l’autore dà una serie di indicazioni al lettore prima che lui cominci a leggere il romanzo con lo
stesso nome.

Esercizio 38:
176 Leggi il brano iniziale tratto dal romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino
e sottolinea i verbi all’imperativo diretto (tu). Segui l’esempio:

“Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo
Calvino.
Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi
nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa.
Dillo subito, agli altri: “No, non voglio vedere la televisione!” Alza la voce, se no non ti sentono:
“Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!” Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso, dillo
più forte, grida: “Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!” O se non vuoi dirlo;
speriamo che ti lascino in pace.
Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. (...)
Bene, cosa aspetti? Distendi le gambe, allunga pure i piedi su un cuscino, su due cuscini, sui
braccioli del divano (...). Togliti le scarpe, prima. Se vuoi tenere i piedi sollevati; se no, rimettitele.
Adesso non restare lì con le scarpe in una mano e il libro nell’altra.
Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perché appena sarai sprofondato
nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti (...). Cerca di prevedere ora tutto ciò che può evitarti
d’interrompere la lettura. (...)” (ITALO CALVINO, Romanzi e Racconti, I Meridiani, Arnoldo Mondadori
Editore, Milano, 1997, T. II, pag. 613 – 614)
Ti è piaciuto questo brano? Speriamo di sì. Se ti piace leggere, sicuramente ti avrà fatto
riflettere su che cosa può significare un momento di lettura oppure il momento in cui uno sta
per cominciare a leggere un nuovo romanzo. Chi ama leggere sa che quelli della lettura sono
momenti di raccoglimento, di un’intimità tutta speciale che ciascuno vive per sé. Questo è un
brano che cerca di descrivere a parole il significato di questi momenti ed è per questo che è così
bello e significativo per i lettori. Ti diamo ora più informazioni su questo romanzo:

Curiosità:
“Se una notte d’inverno un viaggiatore” è un romanzo sul piacere di leggere romanzi nel quale
il protagonista è il lettore. È facile immedesimarsi nel lettore, anche se ogni volta che sentiamo
che la storia inizia a coinvolgerci, questa si interrompe per fattori estranei alla nostra volontà. La
stessa cosa succede dieci volte: si comincia la lettura di un bel romanzo che ad un certo punto
improvvisamente si interrompe. Ci capita in mano un altro bel romanzo che si interrompe anche
quello. Così, per dieci volte e per dieci diversi motivi, capitano in mano al Lettore - e quindi a
noi - dieci libri, diversi tra loro ma ugualmente bellissimi. Italo Calvino ha dovuto dunque scrivere
l’inizio di dieci romanzi d’autori immaginari, tutti bellissimi e il libro diventa una riflessione sulle
svariate possibilità che ci offre la letteratura.

Il prossimo brano che ti presentiamo è tratto dal racconto “Fratello bancomat” di Stefano Benni 177
e fa parte del libro “L’ultima lacrima”. E’ un bell’esempio d’uso dell’imperativo indiretto (Lei). Dato
che ti presentiamo la parte finale del racconto, ti spieghiamo un po’ di cosa tratta il testo affinché
tu lo possa capire un po’ meglio. In questo brano il registro è formale perché il dialogo si svolge
fra un cliente della banca che va a prelevare soldi e un bancomat. È un tema chiaramente fanta-
stico perché la macchina, oltre a parlare, conosce perfettamente tutte le operazioni bancarie che
le succedono dentro. È un testo molto divertente e ironico. Vediamo che ne pensi...

Esercizio 39:
Leggi un brano tratto dal racconto “Fratello bancomat” di Stefano Benni tratto dal libro“L’ultima
lacrima” e sottolinea i verbi all’imperativo indiretto (Lei). Segui l’esempio:

“(...)
LASCI PERDERE E COMPONGA IN FRETTA QUESTO NUMERO. NOVE NOVE TRE SEI DUE.
Ma non è il mio!

INFATTI È QUELLO DI VANINI.


Io non so se...

COMPONGA! NON POSSO TENERE UN COLLEGAMENTO IRREGOLARE A LUNGO!


Nove, nove, tre, sei, due...

OPERAZIONE IN CORSO. ATTENDERE PREGO.


Attendo, ma...

OPERAZIONE MOMENTANEAMENTE NON DISPONIBILE.


Ritiro subito la tessera.

FERMO SIGNOR PIERO. ERA UN MESSAGGIO FALSO PER INGANNARE IL SERVO COMPUTER DI
CONTROLLO. APRA LA BORSA.
Perché?

APRA LA BORSA E STIA ZITTO. ORA LE SPARO SEDICI MILIONI IN CONTANTI.


Oddio... ma cosa fa? ... È incredibile ... vada piano .... mi volano via tutti ... basta! Ne bastavano meno
...ancora? Ma quanti sono? Oddio, tutti biglietti da centomila, non stanno neanche più nella borsa ...
ancora uno! Un altro...è finita?

LO SPORTELLO È PRONTO PER UN’ALTRA OPERAZIONE.


Io non so come ringraziarla.

LO SPORTELLO È PRONTO PER UN’ALTRA OPERAZIONE.


Insomma, sono comosso, capisce...
178 SE NE VADA. CI SONO DUE PERSONE ALLE SUE SPALLE E NON POSSO PIÙ PARLARE.
Capisco, grazie ancora.

BANCO DI SAN FRANCESCO


LO SPORTELLO È PRONTO PER UNA NUOVA OPERAZIONE.
BUONGIORNO SIGNORA MASINI. COME STA SUA FIGLIA?”

Esercizio 40:
Produzione scritta – Quale brano ti è piaciuto di più? Perché?

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Esercizio 41:
Produzione scritta – Vuoi fantasticare anche tu? Scrivi un breve componimento. Puoi scegliere
fra due possibilità:

1. Scrivi un brano che assomigli a quello di Calvino in cui dai le indicazioni a un tuo amico che
sta per cominciare a vedere la partita della sua squadra di calcio.
2. Scrivi un testo che assomigli a quello di Benni, immaginando un tuo dialogo con il tuo
telefonino. Cosa gli diresti? Cosa gli chiederesti?

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APPUNTI

180
7. IL PASSATO REMOTO

Il passato remoto esprime azioni passate, concluse e senza una relazione diretta con il presente.

Es.: Colombo scoprì l’America nel 1492.


Boccaccio scrisse il Decameron nel Trecento.

Il passato remoto è un tempo perfettivo come il passato prossimo e perciò entrambi sono
equivalenti dal punto di vista aspettuale. Può essere utile notare che gli esempi che abbiamo
appena visto potrebbero essere espressi anche con il passato prossimo e anche questa scelta
sarebbe assolutamente corretta. Osserva: 181
Es.: Colombo ha scoperto l’America nel 1492.
Boccaccio ha scritto il Decameron nel Trecento.

La scelta tra passato prossimo e passato remoto dipende da una serie di fattori che verranno
studiati quando ci occuperemo più da vicino dell’uso del passato remoto.
Per ora vediamone le forme:

Il passato remoto - Verbi regolari

PARLARE VENDERE PARTIRE

(io) parlai vendei (-etti) partii


(tu) parlasti vendesti partisti
(lui, lei) parlò vendé (-ette) partì
(noi) parlammo vendemmo partimmo
(voi) parlaste vendeste partiste
(loro) parlarono venderono (-ettero) partirono
* Nota che:
1) La coniugazione dei verbi regolari al passato remoto è abbastanza facile perché ogni co-
niugazione mantiene la vocale del tema:
-ARE  -ai; -ERE  -esti e –IRE  -ì

Attenzione!
C’è un’eccezione: 3a persona singolare dei verbi in –ARE: parlò.

2) A parte la vocale del tema, tutte e tre le coniugazioni sono uguali!


-ARE  -ammo; -ERE  -emmo e -IRE  -immo

Attenzione!
I verbi della 2a coniugazione (-ERE) hanno una seconda forma in tre persone: io, lui/lei e loro,
quella che trovi tra parentesi nella tabella: (io) vendei o vendetti; (lui, lei) vendé o vendette; (loro)
venderono o vendettero

* Nota che la differenza fra le due forme è essenzialmente l’aggiunta della doppia t, a parte il
caso della 3a persona plurale (loro), nel quale cade la sillaba finale ‘no’. Vediamo un altro esempio,
182
completando la tabella:

CREDERE

(io) credei
..................../.................

(tu) credesti Controlla le


a
risposte dell
credette
(lui, lei) ................./.................
tabella nelle
(noi) credemmo chiavi!

(voi) credeste

(loro) .................../...................

Attenzione!
La seconda forma del verbo è la più diffusa: credetti, credette e credettero.
Esercizio 1:
Coniuga i verbi al passato remoto. Segui l’esempio:

ANDARE POTERE CAPIRE

(io) ..................... ................. / ................. .....................

(tu) ..................... ................................. .....................

(lui, lei) andai


..................... ................ / .................. .....................

(noi) ..................... ................................... .....................

(voi) ..................... ................................... .....................

(loro) ...................... ................. / ................ ......................

Esercizio 2: 183
Sottolinea la forma verbale giusta. Segui l’esempio:

a) Dopo la fine della Carboneria Giuseppe Mazzini fondai / fondò la “Giovine Italia”.

b) Il 4 settembre 1260 i guelfi fiorentini e i ghibellini senesi combatterono / combattè la

Battaglia di Montaperti, vinta dagli ultimi.

c) Nel 1975 (noi) tornamo / tornammo dagli Stati Uniti.

d) Marco Polo partii / partì per la Cina per la prima volta nel 1271.

e) Vi sposasti / Vi sposaste nel 1934?

f) Dante Alighieri morì / morirette nel 1321.

g) Nel 1934 l’Italia conquistà / conquistò il suo primo Mondiale di Calcio.

h) Garibaldi e i suoi 1000 uomini circa sbarcò / sbarcarono in Sicilia nel 1860 in quella che è

appunto nota come “La spedizione dei mille”.


Esercizio 3:
Coniuga i verbi al passato remoto. Segui l’esempio:
fondò
a) fondare (lui, lei): ........................................ . h) dimenticarsi (lui,lei): ................................. .

b) risiedere (io): .................... /....................... . i) creare (lui,lei): ........................................... .

c) finire (io): .................................................. . l) rinunciare (io): ........................................... .

d) diventare (tu): ........................................... . m) dovere (lui, lei): ................... /.................... .

e) spedire (tu): .............................................. . m) fuggire (lui, lei) ........................................ .

f) avviarsi (io): .............................................. . o) ricevere (tu): ............................................. .

g) restituire (io): ............................................ . p) osservare (io):............................................ .

Esercizio 4:
Trasforma al plurale i verbi dell’esercizio 3, come nell’esempio:
184
fondarono
a) fondò: ....................................................... . h) si dimenticò: ............................................ .

b) risiedei / risiedetti: .................................... . i) creò: .......................................................... .

c) finii: ......................................................... . l) rinunciai: ................................................... .

d) diventasti: ................................................ . m) dovéi / dovette: ................./...................... .

e) spedisti: ................................................... . n) fuggì: ...................................................... .

f) mi avviai: .................................................. . o) ricevesti: .................................................. .

g) restituii: ................................................... . p) osservai:................................................... .


Possiamo a questo punto pensare di aver fissato la forma regolare del verbo. Passiamo ora ai
verbi irregolari.

Il passato remoto - Verbi irregolari


Fra i verbi più correntemente utilizzati gli unici che sono irregolari in tutte le persone sono
due: ESSERE e DARE.

ESSERE DARE

(io) fui diedi


(tu) fosti desti
(lui, lei) fu diede
(noi) fummo demmo
(voi) foste deste
(loro) furono diedero

La maggior parte dei verbi irregolari al passato remoto appartiene alla 2a coniugazione (verbi 185
in –ERE) e sono irregolari solo in tre persone: io, lui/lei e loro, mantenendo la loro radice nelle
persone tu, noi e voi. Osserva la coniugazione di due di questi verbi, AVERE e VOLERE:

AVERE VOLERE

(io) ebbi volli


(tu) avesti volesti
(lui, lei) ebbe volle
(noi) avemmo volemmo
(voi) aveste voleste
(loro) ebbero vollero
Nota che le persone irregolari sono le stesse che presentano la seconda forma nei verbi
regolari in –ERE e si comportano nello stesso modo, cioè: -i sta per -etti, -e per –ette e –ero per
-ettero. Osserva il verbo regolare VENDERE e quello irregolare VEDERE per capire meglio di cosa
stiamo parlando:

VENDERE VEDERE

(io) vendetti vidi


(tu) vendesti vedesti
(lui, lei) vendette vide
(noi) vendemmo vedemmo
(voi) vendeste vedeste
(loro) vendettero videro

Dato che i verbi irregolari sono davvero tanti, per facilitarne la memorizzazione, te li pre-
senteremo in tre tabelle a seconda della loro forma al passato remoto: 1) Tabella 1 – verbi che
finiscono in ‘-si’ alla 1aprima persona singolare (io); 2) Tabella 2 – verbi che finiscono in ‘ssi’ alla
1a persona singolare (io) e 3) Tabella 3 – verbi che raddoppiano la consonante. Attenzione! In
ognuna di queste tabelle ti daremo solo la forma irregolare della 1a persona singolare io (-i).
186 Per formare quelle di lui/lei e loro basta usare ‘-e’ e ‘-ero’, rispettivamente. Le altre persone sono
invece regolari.

Tabella 1: Verbi irregolari che alla prima persona singolare (‘io’) finiscono in ‘-si’:

Infinito  Passato remoto (io) Infinito  Passato remoto (io)


accendere  accesi
spendere  spesi
chiudere  chiusi
tendere  tesi
concludere  conclusi
uccidere  uccisi
decidere  decisi
ardere  arsi
difendere  difesi
correre  corsi
dividere  divisi
mordere  morsi
mettere  misi
perdere  persi
offendere  offesi
chiedere  chiesi
persuadere  persuasi
nascondere  nascosi
prendere  presi
rimanere  rimasi
rendere  resi
rispondere  risposi
ridere  risi
porre  porsi
scendere  scesi
Per aiutarti a memorizzare ti facciamo notare che, ad eccezione del verbo ‘mettere’, tutti i verbi
di questa tabella hanno il participio passato in –so (acceso, corso) o in –sto (chiesto).
I verbi derivati da questi si comportano nello stesso modo. Così ad esempio: SUDDIVIDERE =
suddivisi, AMMETTERE = ammisi, COMPRENDERE = compresi, INTENDERE = intesi, SORRIDERE =
sorrisi, PROPORRE = proposi, ecc. (vedi nell’appendice grammaticale anche altri verbi composti).

Esercizio 5:
Completa adesso la tabella qui sotto coniugando alcuni verbi irregolari ripresi dalla tabella
1. Segui gli esempi:

SPENDERE PERDERE RIMANERE

(io) spesi
............................... ............................... ...............................

(tu)
spendesti
............................... ............................... ...............................

(lui, lei) ............................... perse


............................... ...............................

(noi) ............................... perdemmo


............................... ...............................
rimaneste 187
(voi) ............................... ............................... ...............................

(loro) ............................... ...............................


rimasero
...............................

Attenzione!
Il verbo PORRE e i suoi derivati quando coniugati alle persone regolari prendono
come basi la forma arcaica (ponere, proponere, componere, ecc). Prova a fare il prossimo
esercizio per capire meglio.
Esercizio 6:
Completa la tabella coniugando i verbi composti PROPORRE e SUPPORRE. Segui il modello
del verbo PORRE:

PORRE PROPORRE SUPPORRE

(io)
porsi
.......................... .......................... ..........................

(tu) ponesti
......................... ......................... .........................

(lui, lei) porse


........................ ........................ ........................

(noi) ponemmo
........................ ........................ ........................

(voi) poneste
......................... ......................... .........................

(loro) porsero
........................ ........................ ........................

Esercizio 7:
188 Coniuga i verbi irregolari al passato remoto (tabella 1). Segui l’esempio:

spesi
a) spendere (io): .......................................... d) prendere (noi): .......................................

b) chiedere (tu): ......................................... e) decidere (voi): ........................................

c) rimanere (lui/lei): ................................... f) rispondere (loro): ....................................

Ora che abbiamo fissato la forma dei verbi irregolari della tabella 1, vediamo la prossima:

Tabella 2 – Verbi irregolari che alla persona ‘io’ finiscono in ‘-ssi’:

Infinito  Passato remoto (io) Infinito  Passato remoto (io)

condurre  condussi
comprimere  compressi
dire  dissi
concedere  concessi
leggere  lessi
discutere  discussi
scrivere  scrissi
muovere  mossi
reggere  ressi
succedere  successi
vivere  vissi
Per aiutarti a memorizzare ti facciamo notare che, a eccezione del verbo ‘vivere’, tutti i verbi
di questa tabella hanno il participio passato che si conclude con le desinenze ‘–sso’ (successo)
o ‘–tto’ (scritto).
I verbi composti che derivano da questi si comportano esattamente nello stesso modo, come
si vede osservando ad esempio: IMPRIMERE, RIMUOVERE, RIDURRE, PREDIRE, RILEGGERE, ecc.
(vedi nell’appendice grammaticale altri verbi composti).
Attenzione! Il verbo DIRE e i suoi derivati e anche i verbi in ‘-durre’ (‘condurre’) nelle persone
regolari (tu, noi e voi) usano la forma arcaica del verbo, cioè: ‘dicere’ e ‘conducere’. Osserva gli
esempi mentre fai il prossimo esercizio.

Esercizio 8:
Completa la tabella coniugando alcuni verbi irregolari della tabella 2. Segui gli esempi:

DISCUTERE CONDURRE DIRE

(io)
discussi
................................ ................................ ................................

(tu) discutesti
................................ ................................ ................................

(lui, lei) ................................ condusse


................................ ................................
189

(noi) ................................ conducemmo


................................ ................................

(voi) ................................ ................................


diceste
................................

(loro) ................................ ................................


dissero
................................

Esercizio 9:
Coniuga i verbi irregolari al passato remoto (tabella 2). Segui l’esempio:

a) vivere (io): .................................................. d) ridurre (noi): ..............................................

b) leggere (tu): ............................................... e) esprimere (voi): ..........................................

c) muovere (lui/lei): ....................................... f) discutere (loro): ..........................................

Per ampliare il lessico di verbi composti e per divertirti prova a fare il cruciverba del prossimo
esercizio.
Esercizio 10:
Grammatica & lessico: Lavoriamo sui verbi composti! Completa il cruciverba coniugando i
verbi che derivano da alcuni verbi presenti nella tabella 2. Per rendere meno difficile il tutto, ti
diamo: a) i loro prefissi, b) il loro significato e c) la persona alla quale coniugarli.

Verticali Orizzontali
3. Manifestare, rendere palese con parole o atti i propri
1. Trarre, ricavare, desumere, concludere qualcosa dagli
pensieri o sentimenti o anche un’idea. (loro)
indizi che si hanno. (voi)
5. Fornire le condizioni ambientali adatte alla nascita
2. Invocare la protezione di Dio su persone o cose, il
e allo sviluppo di animali o vegetali; fabbricare, fare;
prete bene....qualcuno o qualcosa. (voi)
elaborare; dare luogo a un’opera dell’ingegno, a una
4. Far avanzare, far progredire, ad esempio un inse-
creazione intellettuale. Pro...alimenti, un effetto, un
gnante alla fine dell’anno può pro... uno studente o
film, ecc. (lui, lei)
bocciarlo. (noi)
8. Leggere di nuovo. Ri... un libro, un testo. (tu)
6. Stabilire, ordinare, ad esempio il medico pre...medi-
9. Formulare in una determinata lingua un messaggio
cine. (loro)
espresso originariamente in un’altra lingua. Tra... un
7. Scrivere un testo copiandolo da un altro; ricopiare.
testo, una parola. (io)
Tra....un testo, una parola. (lui,lei)
10. Liberare da errori, da imperfezioni, rettificare,
riparare. Co... uno sbaglio, un compito. (noi)

3
E

190 S
5
P
4 10
P R O C

O O
2 9
B E N E T

7
T 8
R A

D E
1

6
P R E
Ora che abbiamo fissato la forma dei verbi irregolari della tabella 2, vediamo la prossima:

Tabella 3: Verbi irregolari che raddoppiano la consonante:

Infinito  Passato remoto (io)

avere  ebbi
bere  bevvi
conoscere  conobbi
nascere  nacqui
piacere  piacqui
sapere  seppi
tenere  tenni
venire  venni
volere  volli

Per aiutarti a memorizzare ti facciamo notare che, a eccezione del verbo ‘nascere’, tutti i verbi
di questa tabella hanno il participio passato in ‘–uto’ (avuto, bevuto).
I loro composti si comportano nello stesso modo, come succede ad esempio a: rico-
noscere, ottenere, rinvenire, ecc. (Vedi nell'appendice grammaticale altri verbi composti). 191

Esercizio 11:
Completa la tabella con alcuni verbi irregolari della tabella 3. Segui gli esempi:

NASCERE SAPERE VENIRE

(io) nacqui
............................ ............................ ............................

(tu) nascesti
............................ ............................ ............................

(lui, lei) ............................ seppe


............................ ............................

(noi) ............................ sapemmo


............................ ............................

(voi) ............................ ............................ veniste


............................

(loro) ............................ ............................ vennero


............................
Esercizio 12:
Coniuga i seguenti verbi irregolari al passato remoto (tabella 3), come nell’esempio:

a) conoscere (io):........................................ d) avere (noi): ............................................

b) bere (tu): ............................................... e) nascere (voi): .........................................

c) piacere (lui/lei): ...................................... f) sapere (loro): .........................................

Per concludere questa lunga lista di verbi irregolari ti presentiamo il verbo FARE al passato
remoto. Come i verbi DIRE e PORRE e i loro derivati, il verbo FARE prende la forma arcaica
(FAceRE) nelle persone regolari (tu, noi e voi).

FARE

(io) feci
(tu) facesti
(lui, lei) fece
(noi) facemmo
192 (voi) faceste
(loro) fecero

Nota che la particolarità dei verbi FARE, DIRE, PORRE e di quelli in ‘-DURRE’ di riprendere

la forma arcaica è la stessa presentata all’. ......................................... indicativo e congiuntivo

(facevo e dicessi, rispettivamente) e al ................................ (proponendo).

Riassumiamo quello che abbiamo visto sull’irregolarità al passato remoto. Con poche ecce-
zioni (essere, fare e dire) la maggior parte dei verbi irregolari al passato remoto ha le seguenti
caratteristiche:
 è della 2a coniugazione (l’infinito finisce in ‘–ere’);
 è irregolare solo nelle persone io, lui/lei e loro;
 forma tre grandi gruppi di verbi: tabella 1 (chiusi), 2 (successi) e 3 (seppi, nacqui).

Fa’ il prossimo esercizio! Ci troverai un esempio per ognuno di questi gruppi di verbi.
Esercizio 13:
Completa la tabella coniugando i verbi irregolari. Segui gli esempi:

PERDERE SCRIVERE VOLERE


(Tabella 1) (Tabella 2) (Tabella 3)

(io) persi
............................... ............................... ...............................

(tu) perdesti
............................... ............................... ...............................

(lui, lei) ............................... scrisse


............................... ...............................

(noi) ............................... scrivemmo


............................... ...............................

(voi) ............................... ............................... voleste


...............................

(loro) ............................... ............................... vollero


...............................

Adesso che abbiamo visto in dettaglio le forme del verbo al passato remoto, possiamo iniziare
a riflettere sul suo uso.
193
L’uso del passato remoto
Abbiamo già detto che il passato remoto è, per certi aspetti, equivalente al passato prossimo
perché entrambi sono tempi perfettivi. Il passato remoto predomina però nella lingua scritta
(narrativa letteraria e storica) perché esprime azioni in genere separate dal momento presente,
delle quali non si considera l’influenza o la relazione con il presente. Il passato prossimo si uti-
lizza invece nel parlato perché quello che viene raccontato oralmente ha sempre una relazione,
diretta o indiretta, con il momento attuale. Osserva gli esempi contenenti nel quadro:

Azione conclusa... Esempio: Tempo perfettivo

che ha relazione con il presente Ieri ho dipinto un quadro. Passato prossimo

che non ha relazione con il presente Da Vinci dipinse la Gioconda nel XVI secolo. Passato remoto

Non è molto semplice stabilire il confine d’uso tra passato prossimo e remoto. Ad esempio
nel parlato bisogna considerare anche il fattore geografico perché in Toscana e in parte del sud
è il passato remoto ad essere adoperato colloquialmente. Molti toscani e meridionali direbbero
probabilmente “Ieri dipinsi un quadro”.
In letteratura è comune trovare tutti e due i tempi: il passato remoto soprattuto nelle parti
narrative e il passato prossimo nei dialoghi per riprodurre il linguaggio parlato. Osserva l’esempio:
Es.: La fata gli disse:
– Perché non mi hai raccontato il tuo segreto?
– Ho avuto paura ... – rispose il bambino.

Vuoi vedere un esempio pratico di ciò che diciamo? Fa’ il prossimo esercizio dove ti presentia-
mo una favola molto nota. Alla fine di quest’unità ti proporremo ancora altri esercizi basati sulle
favole perché è sempre bello e interessante conoscerle e ricordarle.

Esercizio 14:
Grammatica & letteratura - Leggi la favola “Il lupo e l’agnello”, completa con il passato remoto
nella parte narrativa e con il passato prossimo nei dialoghi. Segui gli esempi:

Arrivò (arrivare) a un ruscello per bere


C’era una volta un lupo che vagava nella foresta. ..................

dell’acqua e ................................ (vedere) un agnello che si abbeverava. Allora il lupo, spinto

194 dalla sua sfrenata golosità, ...................................... (cercare) un pretesto per litigare con il po-

vero agnellino e non essere accusato di ammazzarlo senza un motivo. Gli .......................... (dire):

– Ehi, laggiù, perché sporchi l’acqua che sto bevendo?

La piccola bestia intimorita ................................. (rispondere):

– Mi dispiace signor Lupo, ma non è possibile che sporchi l’acqua che Lei beve. Mi trovo più in

basso e l’acqua scende, non sale!

Il lupo ...................................... (insistere) cercando un’altra scusa:


hanno detto (dire) che sei mesi fa ............................... (parlare) male di me ...
– Mi .............................

– Signor Lupo, Le posso assicurare di no, sei mesi fa non ero ancora nato! – ...................

l’agnello con un filo di voce.

Il lupo era ormai stanco di quelle chiacchiere e gli .............................. (dire):

– Se non ..................................... (essere) tu, sarà stato tuo padre! – e lo .......................... (divorare).

Morale della favola: Purtroppo è difficile sfuggire allo sfruttamento dei prepotenti, se non

hanno un pretesto se lo inventano!


Adesso ti riproponiamo l’esercizio 10 dell’unità 12 del primo volume. In quell’occasione ab-
biamo utilizzato il passato prossimo per raccontare i principali eventi della vita di Giuseppe
Garibaldi e in quell’occasione abbiamo detto che sarebbe stato più appropriato l’uso del passato
remoto dato che vengono narrati fatti storici, anche se, come abbiamo appena visto, l’utilizzo del
passato prossimo non è sbagliato perché il criterio temporale è soggettivo.

Esercizio 15:
Grammatica & storia - Coniuga i verbi tra parentesi al passato remoto e conoscerai gli avveni-
menti più importanti della vita di Giuseppe Garibaldi, “l’eroe dei due mondi”. Osserva l’esempio:

nacque (nascere) a Nizza il 4 luglio 1807. Fin da piccolo Garibaldi


Giuseppe Garibaldi ........................

dimostrava un carattere ribelle e amava la vita libera sul mare infatti, a 12 anni ........................

........ (tentare) di fuggire con tre amici per fare il marinaio a Genova. Nel 1824 finalmente con il

permesso del padre .................................. (partire) per la Russia. Mentre viaggiava ..................

.............. (conoscere) molta gente però un incontro in particolare ................................. (essere)


195
molto importante, quello con Giuseppe Mazzini nel 1831. ............................................ (Entra-

re) a far parte del movimento di Mazzini (detto la “Giovine Italia”) per un’Italia repubblicana e

democratica. Dopo un tentativo fallito di insurrezione a Genova, Garibaldi ...............................

(dovere) fuggire e .................................... (essere) accusato di diserzione e condannato a morte.

Nel 1835 ............................. (partire) per il Brasile con l’intento di diffondere le idee di Mazzini.

Durante il suo soggiorno a Rio de Janeiro ..................................... (frequentare) molti italiani

liberali che lì abitavano. Tramite questi contatti Garibaldi ...................................... (conoscere)

Bento Gonçalves da Silva, leader dei rivoluzionari repubblicani che lottavano contro l’impero

brasiliano. .......................................... (Lottare) insieme a Bento Gonçalves per alcuni anni fino

alla sconfitta quando .............................. (decidere) di ricostruire la sua vita in Uruguay, visto

che era già diventato marito e padre. La vita tranquilla in epoca di pace non era davvero il suo

destino infatti .................................. (lottare) contro l’Argentina per l’indipendenza uruguayana

prima di tornare in Italia, nel 1848. Nella sua patria ................................. (unirsi) nuovamente
al movimento per l’unificazione italiana avvenuta solo nel 1861. Allora ...............................

(ritirarsi) a Caprera dove ..................................... (morire) il 2 giugno 1882.

Curiosità su Giuseppe Garibaldi:

 Curiosamente Garibaldi, fervente patriota, è morto il 2 giugno, data che a partire dal 1946 è

diventata una festa molto importante per l’Italia. Sai che evento si festeggia in questa data? .....

.................................................... .

 In Italia ci sono innumerevoli statue di Garibaldi ma non di sua moglie Anita. Una molto bella è

quella che si trova sul Gianicolo, un colle di Roma, rendendo la passeggiata lì ancora più sorprendente.

 Sull’isola di Caprera, nell’Arcipelago della Maddalena, si trova l’ultima dimora di Garibaldi dove

oggi c’è la “Casa-Museo di Garibaldi”. Nella casa si possono vedere alcuni oggetti personali e mobili,

tra cui uno scrittoio-leggio che gli era stato regalato dalla Regina Margherita di Savoia. Nell’isola si

196 può visitare la sua tomba e nel piccolo cimitero sono sepolti anche cinque dei suoi figli.

Esercizio 16:
Produzione scritta – Prendendo come modello l’esercizio precedente, scegli un personaggio
storico che ti piaccia e scrivi un riassunto della sua vita.

................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................ .
Esercizio 17:
Grammatica & cinema - Leggi le informazioni su un famoso regista italiano e indovina di chi
si tratta. Scegliendo solo le frasi in cui il verbo viene correttamente coniugato al passato remoto,
le lettere corrispondenti alle frasi corrette ti daranno il nome di uno dei suoi film più noti.

a) Vinse 4 volte l’Oscar al miglior film straniero e poi, nel 1993, l’Oscar alla carriera. (A)

b) Prima di diventare regista scrivetti sceneggiature avendo addirittura lavorato


(R)
con Roberto Rossellini.

c) Negli anni ’40 lavorò alla radio dove conobbe sua moglie, Giulietta Masina. (M)

d) Lei fu la sua inseparabile compagna e protagonista di vari suoi film. (A)

e) Avettero un solo figlio, Pier Federico, che moriì 12 giorni dopo la nascita. (T)

f) Famosi divenirono i suoi disegni e vignette, bozzetti che utilizzava poi nella
(I )
sceneggiatura dei suoi film.

g) Il film “La strada” (1954) gli diede il primo Oscar nel 1957. (R)
197
h) Un tema ricorrente nella sua vasta opera era il mondo dello spettacolo e la sua
(C)
decadenza come venne magistralmente rappresentato nel suo celebre “La dolce vita”.

i) Il termine ‘paparazzo’ che vuol dire “fotoreporter mondano che va a caccia di foto
scandalistiche” si originò dal cognome del fotoreporter de “La dolce vita” che faceva (O)
appunto questo mestiere.

l) Il film “8½” (1963), ritenuto da molti il suo capolavoro e che gli regalai il 3°
Oscar, presi questo nome particolare proprio perché veniva in seguito a sette
(A)
film più “mezzo” riguardante l’episodio “Le tentazioni del dottor Antonio” per il film
“Boccaccio ‘70”.

m) Questo film, il cui protagonista fu il suo amico Marcello Mastroianni, rappre-


sentò il momento che viveva il regista perché tratta appunto di un regista che (R)
desidera fare un film ma non si ricorda più quale.

n) In “Giulietta degli spiriti” (1965) il regista adoperò per la prima volta il colore. In
questo film trattò un tema che gli interessava particolarmente in quel periodo: il (D)
soprannaturale.

o) “Casanova” (1976) e “Prova d’orchestra” (1979) fu due degli ultimi film più impor-
(O)
tanti della sua carriera, quest’ultimo ritenuto il suo film più politico.
Il regista di cui parliamo è .............................................. e il film è intitolato ....................

.................... che vuol dire ‘mi ricordo’ in dialetto romagnolo. In questo film si trovano molti

elementi autobiografici: perfino le riprese furono fatte nella sua città natale, Rimini. Per questo

film vinse il suo 4° Oscar nel 1975.

Esercizio 18:
Grammatica & cultura – Personalità italiane. Coniuga i verbi al passato remoto e avrai delle mi-
nibiografie di italiani famosi. Abbina i testi alle personalità all’interno del riquadro. Segui l’esempio:

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – Alberto Manzi – Gianni Agnelli

diedero
a) I genitori gli ........................... (dare) il nome del mitico nonno Senatore e fondatore della

Fiat (Fabbrica Italiana Automobili Torino). Soprannominato “L’Avvocato” anche se non ............

.................... (avere) mai rapporti con la carriera forense, ..................................... (assumere)


198
la direzione dell’azienda familiare solo nel 1946, a 45 anni d’età. Alla guida della Fiat ............

............................... (dovere) affrontare innumerevoli problemi: gli scioperi durante l’autunno

caldo (1969), la crisi economica, il terrorismo politico negli anni settanta (anni di piombo) e, più

recentemente, la concorrenza delle auto giapponesi. Dal 1974 al 1976 ........................... (resta-

re) alla presidenza della Confindustria, sindacato degli industriali, essendo poi molto criticato.

Nel 1991 ................................. (venire) nominato senatore a vita e nel 1994 .........................

......... (votare) la fiducia al primo governo di Silvio Berlusconi. La sua figura ..........................

......... (essere) sempre intimamente legata alla storia della sua squadra del cuore, la Juventus.

.............................. (Morire) il 24 gennaio 2003 e al suo funerale, svoltosi nel Duomo di Torino

e trasmesso in diretta da RAI Uno, .......................................... (partecipare) un’enorme folla che

rendendogli omaggio lo .................................. (incoronare) definitivamente “Re d’Italia”. Il suo

nome è: ................................................... .
b) Era un maestro e pedagogo che ............................. (diventare) famoso perché

............................. (condurre) il programma televisivo “Non è mai troppo tardi” con il fine di

insegnare a leggere e a scrivere agli adulti italiani. La trasmissione che la RAI ..........................

....... (mandare) in onda dal 1960 al 1968 ............................ (essere) di grande rilevanza sociale

perché si stima che circa un milione e mezzo di persone abbiano potuto conseguire la licenza

elementare grazie alle sue innovative lezioni. Dopo la fine del programma .............................

......... (tornare) all’insegnamento scolastico a tempo pieno. Era un insegnante per eccellenza e

nel corso della sua vita ......................................... (intraprendere) campagne di alfabetizzazione

di italiani all’estero e non solo: dal 1954 al 1977 ................................. (recarsi) in Sud America

ogni estate per corsi di scolarizzazione agli indigeni e attività sociali per i contadini più poveri.

Negli anni ottanta ..................... (avere) un altro programma di alfabetizzazione alla Rai rivolto

agli extracomunitari. ......................... (Essere) sindaco di Pitigliano durante i due ultimi anni

della sua vita. ...................................... (Lasciare) anche opere letterarie tra cui Orzowei (1955), 199
uno dei libri italiani più tradotti nel mondo, e da cui ............................. (essere) tratta una serie

televisiva per la Tv dei ragazzi che ................................. (avere) molto successo. Il suo nome è: ..

....................................... .

c) Giudici che ................................................... (dedicare) la loro vita alla lotta contro la

mafia. ................ (Essere) membri del ‘pool antimafia’ e ................................. (mettere) in pratica

uno strumento che prima non era mai stato ritenuto utilizzabile nella lotta alla mafia e che

............................... (rivelarsi) fondamentale: la collaborazione dei ‘pentiti’. Essendo entrambi

siciliani capivano il mondo mafioso e il suo linguaggio e quindi sapevano dialogare con i ‘pen-

titi’, guadagnandosi la loro fiducia e offrendo in cambio la semplice ‘parola d’onore’. Nel 1984

Tommaso Buscetta, catturato in Brasile e estradato in Italia, ............................. (cominciare) a

collaborare con la giustizia. ................ (Essere) il primo passo per cominciare a capire meglio la
struttura di Cosa Nostra. L’anno successivo ....................................... (venire) uccisi dalla mafia

due dei loro stretti collaboratori e per sicurezza i giudici ....................................... (essere) tra-

sferiti insieme alle famiglie nella foresteria di un carcere perché potessero scrivere l’istruttoria

per il ‘maxiprocesso’ – nell’arco di due anni .................................... (essere) indagate più di 400

persone! – che ..................................... (concludersi) con la condanna di 360 sul totale di 475

imputati. Le condanne al carcere ................................ (totalizzare) i 2665 anni, questo senza

contare agli ergastoli comminati ai diciannove boss della mafia e ai killer. I due ......................

.............. (essere) assassinati dalla mafia, il primo il 23 maggio 1992 e il secondo soli 57 giorni

dopo, il 19 luglio. Sono ritenuti veri eroi e a loro è dedicato l’aeroporto internazionale di Palermo.

I loro nomi sono: .......................................... e ................................................... .

Nell’esercizio precedente ti abbiamo dato un piccolo ‘assaggio’ di biografia di personalità


italiane. Ti è piaciuto farlo? Hai trovato utile sapere qualcosa in più su alcune delle persone che
hanno lasciato un segno nella storia italiana? Speriamo di sì e perciò ti diamo ancora un ‘assag-
200 gio’ invitandoti a fare il prossimo esercizio che ti farà conoscere altre personalità importanti per
l’Italia e per gli italiani.

Esercizio 19:
Grammatica & cultura – Personalità italiane. Coniuga i verbi al passato remoto e avrai delle mi-
nibiografie di italiani famosi. Abbina i testi alle personalità all’interno del riquadro. Segui l’esempio:

Aldo Moro – Luciano Pavarotti – Pier Paolo Pasolini

si espresse (esprimersi) come regista, scrittore,


a) Era un intellettuale italiano che ................................

poeta e giornalista. ..................................... (Criticare) ferocemente la borghesia e la società dei

consumi che nasceva negli anni ‘60. Nel 1953 ................................. (vincere) il Premio Giosuè

Carducci con “La meglio gioventù”, una raccolta di poesie in friulano. Nel 1955 ..............................

(pubblicare) il suo primo romanzo intitolato “Ragazzi di vita” che ................................. (suscitare)

molta polemica perché trattava della prostituzione omossessuale maschile. Come regista girò
moltissimi film tra cui ricordiamo: “Accattone” (1961), “Mamma Roma” (1962), “Il vangelo secondo

Matteo” (1964), “Uccellacci e uccellini” (1966), “Teorema” (1968), “Salò o le 120 giornate di Sodoma”

(1975). ............................... (Essere) ucciso nel 1975 in circostanze ancor oggi non chiarite, visto

che non si sa se si ............................... (trattare) di un delitto politico o sessuale. Il suo nome è:

............................................................. .

b) Uomo politico italiano, ....................... (essere) Ministro della Pubblica Istruzione, Mini-

stro degli Esteri, Ministro di Grazia e Giustizia e cinque volte Presidente del Consiglio, sempre

per la Democrazia Cristiana (DC), partito all’interno del quale ........................... (ricoprire) vari

incarichi, da segretario a presidente. Era un mediatore tenace e molto abile a gestire le varie

correnti all’interno del partito oltre ad essere l’uomo del dialogo con gli altri partiti, rendendo

fattibili coalizioni indispensabili e prima impensabili, come ........................... (fare) all’inizio

degli anni sessanta quando .................................. (formare) il primo governo di centro sinistra 201
tramite la coalizione della DC con il Partito Socialista Italiano. Situazione simile .......................

............. (avvenire) all’inizio del 1978 quando ................................ (riuscire) a convincere la DC

del bisogno di formare un governo di “solidarietà nazionale” con la partecipazione del Partito

Comunista Italiano (PCI) nella maggioranza parlamentare. Non lo ........................ (vedere) mai

formato perché le Brigate Rosse lo ............................... (sequestrare) proprio il giorno della

presentazione del nuovo governo e lo ............................................ (uccidere) 55 giorni dopo. Il

suo nome è: ........................................................ .

c) Tenore italiano che ................................... (nascere) a Modena il 12 ottobre 1935. Il per-

sonaggio che lo .................................... (rendere) più famoso .......................... (essere) Rodolfo

di “La Bohème” di Puccini. Il suo debutto al Teatro alla Scala ................................. (avvenire) nel

1965. ............................ (Diventare) noto al grande pubblico a partire dagli anni ‘70 con le ripre-
se televisive dei suoi spettacoli al Metropolitan di New York. Molto seguite ...............................

(essere) le sue apparizioni insieme a Plácido Domingo e José Carreras che lo .............................

(rendere) ancora più famoso e popolare. .................................. (Vincere) sei Grammy Award

e diversi dischi di platino. .................................... (Sposarsi) due volte, la seconda con la sua

segretaria, Nicoletta Mantovani, 34 anni più giovane di lui. ............................... (Avere) sempre

un grande impegno sociale, tra le tante sue iniziative ricordiamo i concerti il cui ricavato veniva

devoluto in beneficenza che teneva nella sua città natale invitando i maggiori esponenti della

scena pop italiana e internazionale. Il suo nome è: ...................................................... .

Ti hanno incuriosito questi personaggi? Speriamo di sì. Se vuoi saperne di più puoi cercare su

un qualunque motore di ricerca e troverai abbondanti informazioni per arricchire la tua cono-

scenza della storia recente d’Italia. Ti consigliamo in particolare:

202  Sul rapimento di Aldo Moro ci sono due film molto belli e facilmente reperibili: “Il caso Moro”

(1986) di Giuseppe Ferrara, con Gian Maria Volonté nella parte di Aldo Moro, e “Buongiorno, notte”

(2003) di Marco Bellocchio, con Roberto Herlitzka.

 Sull’azione dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino c’è un bel film intitolato “Paolo

Borsellino” (2004) di Gianluca Maria Tavarelli con Giorgio Tirabassi e Ennio Fantastichini.

 Su Alberto Manzi ci sono innumerevoli video del programma televisivo “Non è mai troppo tardi”.

Pensi di conoscere bene la storia dell’Italia? Ti lanciamo una sfida: fa’ il prossimo esercizio. Se
la conosci bene lo farai facilmente, se invece ne sai poco sarà una bell’occasione per imparare!
Esercizio 20:
Grammatica & cultura – Storia d’Italia. Abbina le date agli eventi della storia d’Italia. Coniuga
i verbi al passato remoto. Segui l’esempio:

2 giugno 1946 - 20 settembre 1870 - 17 febbraio 1992 - 9 luglio 2006 - 9 maggio 1978

a) ............................................ : il corpo di Aldo Moro, segretario della Democrazia Cristiana,

fu
...............(essere) ritrovato dentro al bagagliaio di una Renault 4 rossa in un posto emblematico:

tra la sede nazionale della DC e quella del PCI. Il 16 marzo 1978, giorno in cui il nuovo governo

di “solidarietà nazionale” (DC con il Partito Comunista nella maggioranza parlamentare) doveva

essere presentato al parlamento, le Brigate Rosse ............................... (sequestrare) Aldo Moro

e lo ................................ (mantenere) prigioniero per 55 giorni prima di ucciderlo. Durante il

rapimento i brigatisti lo ....................................... (sottoporre) a un processo politico condotto

da quello che loro ............................... (chiamare) il Tribunale del Popolo, mentre chiedevano 203
allo Stato Italiano lo scambio di Moro con terroristi detenuti. Per una scelta politica della DC,

nonostante le numerose lettere scritte da Moro ai dirigenti del suo partito pregandoli di venire

a patti, non ci ..................... (essere) nessuna risposta da parte del partito e l’uccisione di Aldo

Moro resta ancor oggi, nella storia recente d’Italia, un delitto con molti misteri mai chiariti. Con

l’assassinio di Moro le Brigate Rosse .................................... (segnare) l’inizio della propria fine

perché la gravità del fatto e lo sdegno suscitato dalla notizia ................................. (dare) inizio

a una serie di pentimenti e denunce degli ex compagni e simpatizzanti delle BR.

b) ........................................ : Roma ........................... (venire) finalmente annessa al Regno

d’Italia ponendo fine allo Stato Pontificio e al potere temporale del Papa. L’evento è conosciuto

come “Breccia di Porta Pia” perché dopo cinque ore di cannoneggiamento, l’artiglieria ..............

................... (riuscire) ad aprire una breccia di 30 metri che ........................................ (permet-


tere) ai bersaglieri di entrare in città. Oggi nel punto esatto dove il muro ..................................

(essere) colpito c’è il Monumento al Bersagliere, fatto erigere da Mussolini.

c) ............................................. : il popolo italiano .................................... (votare) al referen-

dum per scegliere tra monarchia e repubblica e per eleggere l’Assemblea Costituente che doveva

redigere la nuova Costituzione Italiana. ................................... (Vincere) la Repubblica, ragione

per la quale in questa data ................................ (venire) istituita la Festa Nazionale della Repub-

blica Italiana. È una data importante anche perché ...................... (essere) la prima volta che le

donne ........................................ (votare). Il 1° gennaio 1948 ....................................... (entrare)

in vigore la nuova Costituzione Italiana in cui il diritto di voto delle donne, prima permesso solo

da un decreto legge, .......................................... (venire) garantito definitivamente.

204 d) .......................................................... : ‘gli Azzurri’ ............................. (battere) la nazionale

Francese ai rigori e ................................ (conquistare) il loro quarto Mondiale di calcio in Ger-

mania dopo 24 anni dal 3° titolo (1982), così come il Brasile .................................. (vincere) il

tetracampionato mondiale (1994) ai calci di rigore, dopo un’attesa di 24 anni (1970).

e) ................................................. : il pubblico ministero Antonio Di Pietro .............................

(ottenere) un ordine di cattura per l’ingegner Mario Chiesa accusato di corruzione e ....................

............ (dare) inizio a Tangentopoli (scandalo derivato da uno schema di corruzione che coinvol-

geva sindaci, ministri, esponenti della politica, dell’economia e delle istituzioni italiane fondato sul

pagamento di tangenti – soldi pagati per corrompere – ai partiti politici). L’espressione Mani Pulite

sorta subito dopo si riferisce alla serie di indagini che ............................................. (susseguirsi)

e ................................ (risultare) in accuse e nel rinvio a processo degli accusati di corruzione e

finanziamento illecito ai partiti. Le inchieste ............................... (essere) inizialmente condotte da


un pool della Procura della Repubblica di Milano e ...................... (venire) allargate poi a tutto il

territorio nazionale. ............................. (esserci) una grande indignazione dell’opinione pubblica

che .............................................(rivoluzionare) la scena politica italiana. Partiti storici come ad

esempio la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista Italiano ................................ (sparire) o ..

............................... (prendere) altri nomi, in modo che a partire da questo momento si parla di

Seconda Repubblica, basata più su una riforma elettorale che sulla riforma della Costituzione.

Nell’esercizio precedente ti abbiamo dato un piccolo ‘assaggio’ di storia d’Italia. Ti è piaciuto


farlo? Hai trovato utile sapere qualcosa in più sugli eventi storici che hanno scosso l’Italia?
Speriamo di sì e perciò ti diamo un altro ‘assaggio’ invitandoti a fare il prossimo esercizio che si
basa su altre date fondamentali per la storia d’Italia

Esercizio 21:
Grammatica & cultura – Storia d’Italia. Svolgi quest’esercizio come il precedente. Abbina le
date agli eventi storici d’Italia. Coniuga i verbi al passato remoto, seguendo l’esempio:
205
8 settembre 1943 - 21 aprile 753 a.C. - 25 aprile 1945 - 12 dicembre 1969 - 10 giugno 1924

liberarono
a) ........................................ : i partigiani ............................. (liberare) Milano dai nazisti

e fascisti e in ampie zone del nord d’Italia molte città ................................. (essere) liberate

ancora prima dell’arrivo delle truppe anglo-americane. È la data in cui si festeggia la resistenza

italiana e la fine della guerra in Italia.

b) ................................................. : il maresciallo Pietro Badoglio, capo del governo, ............

........................... (annunciare) alla radio l’armistizio firmato dall’Italia con gli alleati. Intanto lui,

i vertici militari e il re Vittorio Emanuele III ................................... (fuggire) andando al sicuro in

una zona controllata dagli alleati. La fuga dei capi e la poca chiarezza delle clausole dell’armisti-

zio .......................................... (generare) molta confusione su tutti i fronti: ...............................


(esserci) chi rimase fedele alle forze armate e .................................. (continuare) a lottare, chi

..................................... (abbandonare) le armi e se ne ................................... (andare) a casa,

oltre ai soldati italiani (purtroppo più di 600.000) che ..................................... (essere) immedia-

tamente catturati dai tedeschi e inviati in vari campi di concentramento.

c) ......................................................... : Romolo ........................................... (fondare) Roma.

La leggenda che ................................ (essere) creata dai Romani per nobilitare le origini della

città racconta che Rea Silvia, una vestale, costretta quindi al voto di castità, una volta andan-

do a prendere dell’acqua da una fonte nel bosco, .................. (essere) posseduta a forza dal

dio Marte e .............................. (rimanere) incinta dei gemelli Romolo e Remo. Rea Silvia li

............................... (dare) alla luce e poi ........................................ (essere) uccisa. Per ordine

del Re i due gemelli................................... (essere) portati da due schiavi in una cesta e messi

206 nella parte più alta del fiume. Una lupa, venuta a bere dell’acqua e attirata dai vagiti dei due

bambini, li ........................... (trovare) e ........................................ (mettersi) ad allattarli. In se-

guito un pastore li ................................ (scoprire) e ..................................... (decidere), insieme

alla moglie Acca Larenzia, di crescerli come figli. Divenuti adulti ......................... (decidere) di

fondare una città nei luoghi della propria infanzia. Dopo aver tratto auspici dal volo degli uccelli,

Romolo ............................. (tracciare) un solco per delimitare l’area sacra su cui sarebbe dovuta

nascere la città. Remo, in segno di sfida al divieto di oltrepassare il solco prima che fosse avve-

nuto il rito sacro di fondazione, .......................... (saltare) dall’altra parte e ............................

(venire) ucciso dal fratello che .................................. (divenire) il primo Re di Roma.

d) ............................................................. : Giacomo Matteotti, deputato del Partito Socialista

Unitario, .......................... (essere) rapito e assassinato a Roma dieci giorni dopo aver contestato

alla Camera i risultati delle elezioni del 6 aprile. In quell’occasione Matteotti aveva denunciato
una serie di violenze, illegalità ed abusi commessi dai fascisti per vincere le elezioni ed era stato

interrotto varie volte da loro mentre faceva il suo discorso. Il suo corpo ........................ (esse-

re) trovato il 16 agosto e da allora in poi .......................................... (susseguirsi) una serie di

inchieste finché Benito Mussolini il 3 gennaio 1925 ................................... (assumersi) davanti

alla Suprema Corte la completa responsabilità dei fatti dicendo: “Assumo, io solo, la responsabilità

politica, morale, storica di quanto accaduto. Gli italiani chiedono calma laboriosa e noi gliela daremo,

con l’amore o con la forza”. Il giorno dopo ......................... (essere) rilasciate ai prefetti varie

circolari che esplicitavano il proposito autoritario del capo del governo. Iniziava così la dittatura

di Mussolini, il quale aveva preso il potere il 28 ottobre 1922 con la Marcia su Roma.

e) ....................................................... : .................................. (avere) luogo la Strage di Piaz-

za Fontana con l’esplosione di una bomba nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in

Piazza Fontana, a Milano. 17 persone .......................................... (morire) e altre 88 ................... 207


.................. (rimanere) ferite. Con questo attentato terroristico, inizialmente attribuito a gruppi di

sinistra e in seguito a gruppi di destra, ............................ (avere) inizio la strategia della tensione

e gli anni di piombo. Durante questo periodo (tra il 1969 e il 1984) ........................... (venire)

compiuti circa 140 attentati, tra i più gravi si ricordano la Strage di Piazza Fontana e la Strage

della Stazione di Bologna (il 2 agosto 1980, 85 morti e oltre 200 feriti).

L’obiettivo degli esercizi precedenti non era solo farti fare pratica per l’uso del passato remoto
ma anche darti notizie su eventi importanti della storia d’Italia che forse già conoscevi o forse no.
Alcune parole che potevano essere nuove perché direttamente collegate a quegli avvenimenti,
come ad esempio ‘Tangentopoli’ e ‘Mani Pulite’, te le abbiamo spiegate. Vorremmo però che
questi esercizi funzionassero come una sorta di ipertesto, cioè che ti inducessero a fare ricerche
sui temi accennati e riassunti in questi brevi brani. Sicuramente potrai saperne molto di più se
cerchi altre informazioni e completi quelle che ti abbiamo già dato, leggendo saggi, libri di storia
e letteratura o vedendo dei film. Il prossimo esercizio ti stimola a fare una ricerca tua e al tempo
a esercitare l’abilità della scrittura. Leggi la proposta...
Esercizio 22:
Produzione scritta - Nell’ultimo brano ti abbiamo presentato le espressioni ‘strategia della
tensione’ e ‘anni di piombo’. Spiega il loro significato. Se non lo sai o non ti senti in grado di
scriverlo, prova a fare una ricerca e a spiegare poi con le tue parole cosa vogliono dire queste
due espressioni e a quale contesto storico si riferiscono.

La strategia della tensione ..................................................................................................

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Gli anni di piombo ...............................................................................................................


208
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In più: perfetto o imperfetto?


Nel volume 1, nella sezione In più dell’unità 12 (L’imperfetto), avevamo già affrontato il tema
della contrapposizione tra tempi perfettivi e imperfettivi, quando abbiamo confrontato l’uso del
passato prossimo e quello dell’imperfetto. Ora lo riprendiamo aggiungendo il passato remoto.
Il passato remoto e il passato prossimo sono tempi perfettivi perché esprimono azioni com-
piute e puntuali, mentre l’imperfetto indica il contrario, cioè azioni non puntuali perché durano
nel tempo oppure si ripetono nel passato. Osserva gli esempi:
Es.: Quando Colombo arrivò in America pensava che lì fosse l’India e perciò chiamò i suoi abitanti “indios”.
  
P. Remoto Imperfetto P. Remoto

All’epoca in cui Boccaccio pubblicò il Decameron per lo più si scriveva in latino però lui lo fece in
volgare italiano.   
P. Remoto Imperfetto P. Remoto

Per capire meglio la differenza tra un tempo passato perfettivo e uno imperfettivo analizziamo il
secondo esempio: le azioni pubblicare e fare sono perfettive, cioè finite, limitate e puntuali, mentre
nella frase il verbo scrivere indica un’azione ripetuta, abituale e quindi durativa e imperfettiva.
Siccome il passato remoto è equivalente al passato prossimo dal punto di vista aspettuale,
uno può sostituire l’altro, osserva:
Es.: Quando Colombo è arrivato in America pensava che lì fosse l’India e perciò ha chiamato i suoi
  
abitanti “indios”. P. Prossimo Imperfetto P. Prossimo

All’epoca in cui Boccaccio ha pubblicato il Decameron per lo più si scriveva in latino però lui l’ha fatto
in volgare italiano. 
P. Prossimo

Imperfetto

P. Prossimo

Il prossimo esercizio ti presenta frasi con due azioni: una puntuale (tempo perfettivo – pas-
sato prossimo o remoto) e l’altra durativa (imperfetto). Vedrai che facendolo capirai meglio la 209
differenza fra aspetto perfettivo e imperfettivo.

Esercizio 23:
Coniuga i verbi al passato, perfettivo (passato prossimo / passato remoto) e imperfettivo
(imperfetto), e collega le frasi con le congiunzioni ‘perciò’, ‘siccome’ e ‘perché’, come nell’esempio:

a) io – essere stanco / andare a letto presto


Ero stanco perciò sono andato / andai a letto presto
...........................................................................................................................................

Siccome ero stanco sono andato / andai a letto presto


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Sono andato / andai a letto presto perché ero stanco


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b) fare freddo / noi – accendere il focolare

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c) Marco e Lucia – non conoscere la zona / perdersi

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d) I biglietti – esserci più / noi - non vedere lo spettacolo

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e) Non esserci nessuno / Valeria lasciare un messaggio in segreteria

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210 f) non smettere di piovere / noi – andare al mare

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E’ più chiara ora la differenza fra tempi perfettivi e imperfettivi? Prendiamo come esempio la
prima frase dell’esercizio precedente e riflettiamo ancora:

Es.: Ero stanco perciò sono andato / andai a letto presto.

L’azione di ‘essere stanco’ è durativa e richiede quindi l’imperfetto, mentre quella di ‘andare a
letto’ è perfettiva perché è puntuale e limitata.

Facciamo ancora un’attività su questo punto, riprendendo un genere testuale che è sempre
gradevole e interessante: le favole. Leggi con attenzione:
La cicala e la formica

C’era una volta una cicala che cantava allegramente sulle foglie degli alberi. Era estate, faceva cal-
do, c’era sole e la cicala si godeva tutte queste meraviglie della bella stagione cantando e suonando
la chitarra mentre le povere formiche non smettevano di lavorare un attimo. Un bel giorno la cicala
ormai stanca di vedere quella lunga fila di formiche che trasportavano chicchi di grano disse loro:
“Ma perché lavorate tanto?! Venite qui all’ombra a ripararvi dal sole e così cantiamo insieme!”
Ma le formiche, instancabili, senza fermarsi, continuarono il loro lavoro e le risposero:
“Non possiamo! Dobbiamo avere le provviste per l’inverno! Quando verrà il freddo la neve coprirà
tutto e non troveremo più niente da mangiare.”
L’estate procedette naturalmente con la cicala che cantava e le formiche che lavoravano. Poi arrivò
l’autunno e la cicala scese dagli alberi senza foglie. Il verde diventava sempre più giallo e secco finché
improvvisamente venne l’inverno con la prima neve. La cicala tutta infreddolita girava per i campi in
cerca di qualcosa da mangiare finché vide una lucina lontana. Ci si avvicinò affondando nella neve
e bussò alla porta:
“Aprite! Aprite, per favore! Sto morendo dal freddo e dalla fame! Datemi qualcosa da mangiare!”
La finestra si aprì e una formica si affacciò:
“Chi è?”
“Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!”
“La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l’estate, mentre noi faticavamo per prepa- 211
rarci all’inverno?”
– Io ho cantato!
– Hai cantato? Bene… adesso balla!
La formica chiuse la porta e tornò al calduccio della sua casetta. Invece la povera cicala, con il
cappello e la chitarra coperti di neve, si allontanava nella campagna innevata, triste ed affamata e
rimpiangeva tutti quei giorni estivi di allegra imprevidenza.

Nel testo della favola i verbi all’. ................................ sono sottolineati mentre in neretto sono

i verbi al ............................................... oppure al ....................................... . I verbi in neretto

esprimono azioni puntuali, cominciate e concluse dunque, perfettive. Invece i verbi sottolineati

esprimono azioni durative, dette ‘imperfettive’.


Nota che, come ti avevamo già detto a pagina 194, in una storia si usa solitamente il passato
remoto per narrare e il passato prossimo nei dialoghi per riprodurre il linguaggio parlato. Anche
la favola che abbiamo appena letto, lo conferma:
(...) La finestra si aprì e una formica si affacciò:
“Chi è?”
“Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!”
“La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l’estate, mentre noi faticavamo per prepa-
rarci all’inverno?”
– Io ho cantato!
– Hai cantato? Bene… adesso balla! (...)

Per capire meglio tutto ciò, prova a fare anche il prossimo esercizio.

Esercizio 24:
Rileggi la favola “La cicala e la formica” e trova gli esempi che corrispondono alle indicazioni
date. Segui l’esempio:

a) Trova 4 esempi di frasi che contengano solo azioni puntuali al passato:

212 Ci si avvicinò affondando nella neve e bussò alla porta


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b) Trova 2 esempi di frasi che contengano descrizioni al passato:

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c) Trova 2 esempi di frasi che contengano azioni che si ripetono al passato:

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d) Trova 2 esempi di frasi in cui un’azione di durata indeterminata è interrotta da un’azione puntuale:

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Esercizio 25:
Produzione scritta - Le favole hanno sempre una morale. Secondo te, qual è la morale della
favola “La cicala e la formica”? E tu, ti senti più cicala o più formica? E ancora, da che parte stai?
Cioè: se dovessi difendere una delle due, quale difenderesti e perché?

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Esercizio 26:
Grammatica & letteratura – Favole. Completa le favole coniugando i verbi tra parentesi al
passato remoto, al passato prossimo o all’imperfetto. Segui l’esempio:

C'era
La gallina dalle uova d’oro: ................................ (esserci) una volta un contadino molto for-

tunato che ............................... (avere) nel suo pollaio una gallina che ogni giorno ................

........................... (deponere) un uovo d’oro. Lui e sua moglie man mano che ..........................

.................... (arricchirsi) ........................................ (cominciare) a chiedersi perché dovessero

accontentarsi di un solo uovo al giorno.

“Certo che un uovo al giorno non è tanto. Se ne facesse almeno due ...” - ........................ (dire)

la donna.
Il marito ................... (essere) d’accordo e ............................ (aggiungere):

“Chissà quanto oro ha dentro la pancia! Se la uccidessimo diventeremmo ricchi! È inutile stare

ad aspettare un misero uovo al giorno!”

Loro .................................... (decidere) di ucciderla tirandole il collo e ...............................

(vedere) che dentro ............................ (essere) fatta come tutte le altre galline del mondo ...

Non essendosi accontentati di ciò che ..................................... (avere) ......................................

(restare) senza nulla, non potendo contare nemmeno su un uovo al giorno!

Il leone e il topolino: ................................. (esserci) una volta un topolino che un giorno,

senza volerlo, ................................. (svegliare) un leone. Il leone, arrabbiatissimo, lo ..................

................. (afferrare) e se lo .................................... (portare) vicino alla bocca per mangiarselo.

Il topolino terrorizzato ...................................... (borbottare): “La prego, Maestà, non mi divori!

214 Se mi lascia andare Le ricambierò il favore appena avrà bisogno di me!”

“Vuoi forse aiutarmi nella caccia oppure preferisci ruggire al mio posto?” – gli ....................

(domandare) il leone in modo ironico.

Il topolino non .................................... (sapere) cosa rispondergli e il leone .............................

(tagliare) corto: “Sei un topo fortunato. Oggi sono generoso: ti lascerò andare.”

Qualche mese dopo il leone .................................... (cadere) in una trappola e ....................

.................. (ritrovarsi) prigioniero di una fitta e robusta rete. .................................. (Provare) a

liberarsene ma ogni suo tentativo ............................... (essere) vano. Infine, esausto e immobiliz-

zato .................................. (dovere) rassegnarsi al suo crudele destino finché .............................

(sentire) una vocina bisbigliare: “Maestà, vedo che ha bisogno di me, rosicchierò le corde finché

riuscirò a liberarLa!”

Il topolino ..................................... (lavorare) velocemente e di lì a poco il leone

............................... (essere) nuovamente libero e, profondamente commosso, gli ......................


........... (dire): “Grazie amico, mai un animale così grosso e forte come me ...................................

(trovarsi) a dovere tanta riconoscenza a un animale piccolo come te!”

Esercizio 27:
Produzione scritta - Scrivi il riassunto di una favola che conosci.

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215
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APPUNTI

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