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Quella alla zanzara tigre è
una lotta senza quartiere.
Ma senza la tua collaborazione,
è una battaglia persa in partenza.
Con poche e semplici azioni puoi migliorare la
qualità della tua vita e ridurre concreti rischi
sanitari per te e i tuoi cari.

In queste pagine troverai tutte le informazioni


per collaborare attivamente alla lotta alla
zanzara tigre e i “Numeri Utili” ai quali
rivolgerti per domande o consigli.
1. CONOSCERLA 5

Identikit ...............................................................................…...5
La puntura................................................................................ 6
I rischi...............................................................................……...7
Il ciclo di vita.............................................................................8

2. COMBATTERLA 10

Prevenzione e lotta larvicida................................................. 10


L’Ordinanza del Sindaco........................................................ 14
Domande Frequenti - FAQ......................................................16

3. SITI, INDIRIZZI, NUMERI UTILI 18


CONOSCERLA 1
IDENTIKIT

Nome scientifico: Aedes albopictus.


Dimensioni: lunghezza 5 - 8 mm, solitamente un po’
più piccola della zanzara comune.
Aspetto: bande trasversali bianco-argento su
zampe e addome, una striscia longitudinale bianco-
argento su capo e dorso.
Origine: dalle foreste tropicali del
sud-est asiatico, ha viaggiato da un continente
all’altro, probabilmente attraverso il commercio
internazionale di copertoni d’auto.
Prime segnalazioni in Italia: Genova nel 1990.
Prime segnalazioni in Friuli Venezia Giulia: Monfalcone nel
1995.

Luoghi preferiti
Bella stagione (aprile - ottobre)
• ama luoghi aperti, ombreggiati, ricchi di vegetazione e di
umidità (es. innaffiati automaticamente); vive in media 10-20
giorni; in condizioni ideali la sua vita si può prolungare;
• depone le uova sulle pareti umide del contenitore (tombini,
sottovasi, ecc.), incollandole appena sopra il pelo dell’acqua; le
uova schiudono in 5-7 giorni.
Inverno
• le uova sopravvivono all’inverno, per schiudersi nella bella
stagione.

Caratteristiche dell’attacco
• molto aggressiva, anche se scacciata, non desiste dall’attacco
e infligge più punture in poco tempo, anche attraverso gli abiti;
• vola silenziosamente (senza ronzio) e a bassa quota;
• punge anche di giorno e, all’aperto, attacca spesso in gruppo.

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LA PUNTURA
Per proteggerti
→→ indossa abiti di colore chiaro
→→ evita l’uso di profumi e cosmetici profumati;
→→ utilizza le zanzariere: ne esistono per porte e finestre (fisse o
avvolgibili), per letti, culle, passeggini, ecc.;
→→ utilizza i prodotti repellenti, meglio se sugli abiti e non
direttamente sulla pelle;
→→ non lasciare aperte portiere e finestrini dell’auto
in sosta: la zanzara tigre percepisce come molto
attraente l’interno dell’auto e vi si introduce
immediatamente; gli scienziati ritengono che
la rapida espansione nel territorio sia avvenuta
proprio attraverso le auto!

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La reazione della pelle


→→ rigonfiamenti duri e arrossati (ponfi); bambini e anziani sono
soggetti alle reazioni più gravi, per dolore e prurito;
→→ l’intenso prurito spinge a grattarsi: questo può comportare
l’aggravio delle lesioni e la comparsa di infezioni;
→→ nelle persone sensibili, le punture possono dare luogo a
risposte allergiche che richiedono attenzione medica;
→→ in caso di bisogno, è meglio evitare l’automedicazione e
chiedere consiglio al medico.
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I RISCHI
La qualità della vita
La gran parte delle attività piacevoli della bella stagione, come
passeggiare o pranzare all’aperto, per colpa della zanzara tigre
sono diventate un problema; per non parlare di chi all’aperto ci sta
a lungo per motivi di lavoro.

Rischio sanitario
La zanzara tigre, nel suo paese di origine, è responsabile di
numerose malattie, come la Febbre da virus Chikungunya e la
Dengue:
• anche in Italia è un rischio reale: nell’estate 2007 si è verificata
un’epidemia da Febbre da virus Chikungunya, con oltre 200
casi;
• il virus Chikungunya è stato introdotto in Italia da un viaggiatore
infetto, ed è poi stato trasmesso attraverso la puntura della
zanzara tigre; l’epidemia è stata debellata, ma l’attenzione
resta alta;
• per questo, al rientro da viaggi all’estero in zone endemiche
(cioè dove la malattia è presente in maniera continuativa)
oppure se si è stati esposti al rischio di punture di zanzara tigre
e compaiono sintomi di tipo influenzale con dolori articolari o
eruzioni cutanee diffuse, è necessario consultare un medico.

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IL CICLO DI VITA
Il ciclo di sviluppo della zanzara tigre è breve: le generazioni si
susseguono a ritmo frenetico, provocando il progressivo aumento
del numero di insetti nel territorio. Il periodo vitale è metà aprile -
metà ottobre; nei mesi invernali, sopravvivono le uova.
La zanzara sfrutta per la sua moltiplicazione qualsiasi piccola
raccolta d’acqua stagnante (che è solitamente l’uomo a metterle a
disposizione); questa facilità di riproduzione e la grande capacità di
adattamento, ne garantiscono una buona sopravvivenza anche in
condizioni avverse.

Uova
• Vengono deposte appena sopra il pelo dell’acqua, sulle pareti
umide del contenitore (non nell’acqua);
• sono pronte per schiudere dopo 4-7 giorni;
• la femmina depone le uova in posti diversi, riducendo così i
rischi di distruzione;
• le uova resistono alle basse temperature invernali,
sopravvivendo fino alla primavera successiva;
• la schiusa avviene, con temperatura media superiore ai 10°C,
appena le uova vengono sommerse dall’acqua (ad es. per
la pioggia);
• la schiusa avviene in “ondate” successive, per
garantire maggiori possibilità di sopravvivenza al
“patrimonio” di uova disponibili.

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Larva
• Dalle uova fuoriescono le larve, che in pochi giorni si
trasformeranno in insetti adulti;
• le larve vivono esclusivamente in acqua;
• in ambienti naturali, possono essere preda di altre
larve (es: larva di libellule) o di pesci larvivori
‌ (es: pesci rossi, gambusie);

• la larva prima si trasforma in uno stadio di sviluppo che


si chiama pupa, dalla quale “emerge” l’insetto adulto,
che lascia la vita acquatica;
• in estate, questa trasformazione si completa in
soli 7-10 giorni.

Insetto adulto
• Dopo pochi minuti, la zanzara adulta è in grado di volare;
• dopo 48-72 ore è pronta per riprodursi;
• la zanzara tigre si nutre di liquidi zuccherini; è la
zanzara femmina fecondata a pungere l’uomo,
perché ha bisogno di sangue per la maturazione
delle uova da deporre.

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2 combatterla
I trattamenti contro le zanzare adulte sono poco efficaci e molto
nocivi per l’ambiente e la salute. La soluzione più efficace (e meno
nociva) è rendere l’ambiente inospitale per la zanzara tigre.

PREVENZIONE E LOTTA LARVICIDA


1. Identificare i focolai larvali
Anche una minima quantità d’acqua che resti “ferma” oltre
i 5 giorni diviene un focolaio larvale (luogo in cui le larve si
trasformano in zanzare). Il primo passo è quindi identificarli:
→→ esaminare con cura l’ambiente e individuare ogni recipiente in
cui può raccogliersi acqua: secchi, annaffiatoi, sottovasi, vasi
vuoti, sacchetti di plastica abbandonati, attrezzi da giardino,
giocattoli, grondaie intasate, tombini, griglie di scolo, ecc.;
→→ effettuare l’ispezione sia all’interno che all’esterno degli edifici,
senza dimenticare terrazze, balconi, giardini, garage, depositi
di materiali (es: magazzini e cantieri).

Una ricerca accurata porta a risultati inaspettati!

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2. Eliminare i focolai larvali
Molti potenziali focolai possono essere rimossi (es. sacchetti
abbandonati) e smaltiti come rifiuti.
Altri non sono eliminabili perché utili; vanno quindi “messi in
sicurezza” e resi inoffensivi mediante semplici azioni:
→→ riporre capovolti i contenitori come annaffiatoi, secchi, ecc.;
→→ riparare e/o ripulire le grondaie (intasate provocano ristagno
d’acqua);
→→ non utilizzare i sottovasi;
→→ cambiare ogni 5 giorni l’acqua delle piante in acquacoltura;
→→ in laghetti e fontane ornamentali inserire pesci larvicidi (comuni
pesci rossi o gambusie);
→→ contenitori e bidoni per la raccolta d’acqua per irrigazione:
curare il completo svuotamento ogni 5 giorni o garantire una
perfetta chiusura (con tappi a chiusura ermetica o con rete a
maglia fine);
→→ versare sempre l’acqua sul terreno, non nei tombini;
→→ evitare qualsiasi ristagno, anche accidentale, di acqua.

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3. Intervenire con i prodotti larvicidi sui focolai non eliminabili,
per sopprimere le larve prima che si trasformino in zanzare
I potenziali focolai che non è possibile mettere in sicurezza (es:
tombini, pozzetti, ecc.) vanno trattati con i prodotti larvicidi per
impedire la nascita delle zanzare adulte:
→→ i prodotti larvicidi sono in vendita nei reparti drogheria dei
supermercati, nelle farmacie, nei negozi di giardinaggio e
agraria;
→→ sono disponibili anche in compresse, adatte anche all’uso da
parte di persone totalmente inesperte;
→→ il trattamento va eseguito senza interruzione da
inizio aprile a fine di ottobre; in caso di temporali,
va ripetuto 4/5 giorni dopo la fine della pioggia;
→→ per un corretto utilizzo e un’adeguata
conservazione, è sufficiente rispettare le indicazioni
riportate nelle confezioni.
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4. Controllo dell’efficacia disinfestante


Il controllo di tombini, pozzetti, ecc. permette di individuare un
anomalo affollamento di zanzare adulte (è sufficiente colpire con
decisione le griglie). Se, nonostante i trattamenti, si riscontra una
consistente presenza di zanzare, è necessario verificare le aree
limitrofe. Eventuali situazioni non corrette vanno segnalate alla
Polizia Municipale.

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Possibili focolai Rimedi
sottovasi eliminarli oppure
svuotare ogni 5 giorni (pulendo
le pareti interne per eliminare
le uova)
cavità naturali negli alberi riempire con terra
barattoli, bottiglie, contenitori smaltire come rifiuti
abbandonati
sacchi e teli in plastica di eliminarli oppure
copertura o abbandonati mantenerli ben tesi oppure
effettuare i trattamenti
piante in idrocoltura eliminare oppure
cambiare l’acqua ogni 5 giorni,
(pulendo le pareti interne per
eliminare le uova)
ciotole per animali domestici svuotare ogni 5 giorni (pulendo
le pareti interne per eliminare
le uova)
tombini, “bocche di lupo”, effettuare i trattamenti
griglie (ad es. negli accessi ai
parcheggi sotterranei), ecc.
piscine gonfiabili svuotare ogni 5 giorni
fontane e laghetti ornamentali effettuare i trattamenti oppure
inserire pesci larvivori (pesci
rossi o gambusie) oppure
riempire di terra
depositi di pneumatici eliminare o coprire
grondaie intasate eliminare intasi e mantenere
pulite
annaffiatoi, secchi, fusti e lasciare capovolti (con
bidoni per irrigazione l’apertura verso il basso)
oppure coprirli con tappi a
chiusura ermetica o di rete a
maglia fine

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L’ORDINANZA DEL SINDACO
Adottare i comportamenti corretti per la lotta alla zanzara tigre
non è solo un dovere civico, ma un obbligo.

Il Sindaco del Comune di Udine ha emesso un’Ordinanza per


contenere l’infestazione da zanzara tigre al fine di “tutelare
l’ambiente e l’igiene e, particolarmente, la salute delle persone da
ogni possibile conseguenza derivante dall’infestazione stessa.”

L’Ordinanza indica precisi comportamenti a tutti i cittadini,


le imprese e i soggetti pubblici, che sono tenuti ad attuare tali
comportamenti e ad effettuare i trattamenti larvicidi indicati
dall’ordinanza (e da questo libretto) nel periodo compreso fra aprile
ed ottobre di ogni anno solare.

L’ordinanza si rivolge anche a precise categorie di soggetti:

→→ Tutti coloro che hanno la proprietà o disponibilità di orti e


giardini
→→ Responsabili di cantieri edili
→→ Amministratori Condominiali
→→ Proprietari e responsabili di depositi di ogni genere e di
attività industriali, artigianali, commerciali ed agricole, con
particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere
di stoccaggio di materiali da recupero;
→→ Gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni per
attività di riparazione, rigenerazione e vendita e i detentori di
copertoni in generale;
→→ coloro che si recano nei cimiteri, zona a rischio per la presenza
di acqua nei contenitori per i fiori;
→→ scuole di ogni ordine e grado, che devono provvedere alla
vigilanza anche nei periodi di chiusura

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Poichè la collaborazione dei cittadini e delle imprese è “ritenuta di
estrema importanza e affinchè l’opera di disinfestazione effettuata
dal Comune non sia vanificata”, l’Ordinanza prevede di conservare
la documentazione di acquisto dei prodotti (o di avvenuto
trattamento, se effettuata da parte di imprese specializzate).

Tale documentazione deve essere esibita ai controlli, che


potranno essere effettuati dalla Polizia Comunale.
La mancata esibizione di tali documenti comporta una sanzione
di € 150,00, raddoppiata in caso di seconda e/o ulteriore
violazione.

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Il testo completo dell’Ordinanza sulla zanzara tigre è disponibile


su www.comune.udine.it o può essere richiesto all’Ufficio Relazioni
con il Pubblico (URP) del Comune di Udine in via Lionello 1.
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DOMANDE FREQUENTI - FAQ
I trattamenti larvicidi sono molto costosi ?
NO • Il costo medio di una pastiglia è circa € 0,50; il trattamento
di un tombino per l’intera stagione (aprile - ottobre) costa 6/7 euro.
Come per tutti i prodotti, confronta i prezzi!

I trattamenti larvicidi sono velenosi?


NO • Solo per le larve di zanzara tigre! I trattamenti larvicidi non
provocano fuoriuscita di esalazioni pericolose per gli uomini o gli
animali e non esalano neppure odori molesti.

Quali sono i principi attivi utilizzati nei prodotti larvicidi?


SONO 3• E sono alla base di tutti i prodotti presenti sul mercato:
→→ “Bacillus thuringiensis”: insetticida biologico, innocuo per
l’uomo e gli animali e non inquinante per l’ambiente;
→→ “Pyriproxyfen” e “Diflubenzuron”: impediscono la
trasformazione in insetto adulto; presentano bassissima
tossicità verso gli altri organismi e vengono rapidamente
degradati nell’ambiente.

Sono efficaci gli insetticidi per zanzare adulte?


NO • A differenza dei trattamenti larvicidi, i disinfestanti per
zanzare adulte sono poco efficaci e molto nocivi per l’ambiente e
per la salute dell’uomo e di tutti gli altri organismi viventi.

Chi deve effettuare il trattamento larvicida nelle aree comuni dei


condomini?
L’AMMINISTRATORE • Gli amministratori sono tenuti ad effettuare
il trattamento di tutte le aree comuni condominiali, conservando
le ricevute di acquisto per esibirle alla Polizia Municipale in caso di
controllo, pena la sanzione pecuniaria prevista dall’ordinanza.

La zanzara tigre nasce in zone con molta vegetazione?


NO • La zanzara adulta si trova in zone con molta vegetazione
perché nei dintorni (nel giro di 100-200 metri) ci sono piccoli
depositi d’acqua pieni di larve che si trasformano in zanzare.

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Il trattamento va fatto anche nelle piscine e nelle pozzanghere?
NO • Nelle piscine, i trattamenti ordinari a cui l’acqua è sottoposta
sono sufficienti; nelle pozzanghere non è necessario perché la
zanzara tigre non le ama e l’acqua evapora in tempo per evitare il
compiersi del ciclo vitale.

E i canali e i laghetti artificiali?


NO • Questi ambienti naturali sono popolati da predatori (pesci,
libellule, rane, ecc); negli ambienti ad acqua corrente, come canali
o fiumi, la zanzara tigre non depone uova.

E’ vero che il rame e’ un antizanzare?


SI, MA... • Solo in quantità elevate (oltre 20g per litro d’acqua)
e può quindi essere usato solo nei sottovasi, dove la quantità
di acqua è minima. In ambienti più ampi il suo utilizzo non è
opportuno: è un metallo pesante che provoca impatto ambientale
e se diffuso nell’ambiente può provocare seri problemi di ordine
ecologico. Altre “controindicazioni”: è più costoso dei larvicidi, non
ha la stessa efficacia, in pochi giorni si ossida e perde di efficacia
(andrebbe quindi sostituito o ripulito accuratamente).

I gerani proteggono l’ambiente dalle zanzare?


NO • Gli oli essenziali estratti da alcune specie di gerani hanno, in
forma concentrata, effetto repellente, ma non la pianta intera.

E’ possibile che, nonostante abbia rispettato tutte le indicazioni


ed effettuato i trattamenti, ci siano ancora molte zanzare?
SI, MA SOLO SE... • I prodotti larvicidi eliminano le larve, non le
zanzare adulte, che - se già esistenti - completeranno la loro vita
naturale (10-20 giorni) e si ridurranno progressivamente, perchè
il larvicida ne impedisce la riproduzione. Se però, nonostante i
trattamenti, si nota un aumento della presenza di zanzare, significa
che nel raggio di 100-200 metri c’è un focolaio attivo: dopo aver
ricontrollato le zone di tua proprietà, controlla anche la situazione
delle aree limitrofe, verificando che i vicini (privati o imprese)
mettano in atto i comportamenti corretti ed eventualmente
coinvolgendoli, anche con suggerimenti, nella lotta alla zanzara
tigre. In caso di mancata risposta positiva, informa la Polizia
Municipale, che è responsabile dei controlli e dell’irrogazione di
eventuali sanzioni.
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3 SITI, INDIRIZZI, NUMERI UTILI
Comune di Udine
Dipartimento Territorio e Ambiente
Servizio Ecologia
e-mail: zanzaratigre@comune.udine.it

Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 Medio Friuli


Dipartimento di Prevenzione - U.O. Igiene e Sanità Pubblica
Profilassi delle Malattie Infettive
via Chiusaforte n. 2 – 33100 Udine
Tel. 0432 553211 - 553262
e-mail: malattie.infettive@ass4.sanita.fvg.it

Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante Università


di Udine
via delle Scienze 208 - 33100 UDINE
e-mail: zanzaratigre@uniud.it

Siti utili
http://web.uniud.it/zanzaratigre/
http://www.zanzaratigreonline.it/
http://www.epicentro.iss.it/problemi/zanzara/zanzara.asp
http://www.iss.it/
http://www.emca.asso.fr/ (in inglese)
http://www.mosquito.org/ (in inglese)

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Pubblicazione a cura
dell’Ufficio Comunicazione del Comune di Udine
Testi: Marina Galluzzo, Alessandra Albanesi
Progetto grafico: Milena Salvador

Con la collaborazione di:


Dipartimento Territorio e Ambiente - Comune di Udine
Dipartimento di Prevenzione - Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 Medio Friuli
Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante - Università di Udine

Stampa: La Tipografica
COMUNE DI UDINE

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