Documento 5 Se accetto l’idea di essere osservato, mi paralizzo. Per agire, devo far finta di non esserlo.

o. Ciò non mi impedirà di

prendere delle misure difensive, tranquillo. Ma non ha senso continuare a parlare di me e di ciò che mi minaccia.
116
La cartomante ha detto di chiamarsi Madame Claudia.
La tenebrosa?
Il suo sguardo torbido è tale che anche un accademico
attempato come me potrebbe lasciarsi andare e
annegarci dentro. In altre circostanze, se non avessi
niente di più importante in sospeso…
Mescola le carte e le estrae dal mazzo,
facendomele danzare davanti agli occhi.
Le dispone sul tavolo in un ordine inconsueto. Dice di avere
imparato a farlo in un paesino di mare, nel suo paese natio –
ho tentato di memorizzarne il nome mentre lo diceva, ma mi
si presentava alla mente solo a tratti per sparire sotto le
onde spumeggianti del suo accento, esotico e impenetrabile.
La invito a spiegarsi e lei dice che nei villaggi più vicini
al mare le antiche usanze si conservano meglio. Le civiltà
dell’entroterra si modificano con il tempo, mentre chi
vive nei pressi delle acque profonde ha accesso a verità più
antiche.
Ha girato la carta del Gerofante, il Papa, e ha detto che
presto avrò tra le mani tutte le lacrime che ho versato. Sono
forse finalmente vicino a trovare Le Lacrime di Azazoth?
117 Documento 5
 Riuscirà l’esperto linguista Lars Fagerberg nell’impresa di tradurre questi
strani geroglifici che mi sono stati consegnati, o sono solo bizzarri simboli
operati contraffatti destinati a mettermi sulla giusta fuori strada? E in
tal caso cosa lo lega alla famiglia Marcuzzo? Ecco perché sono qui, in questo
mattatoio locale equivoco puzzolente di birra. Aspetto la defenestrazione
l’arrivo del vecchio studioso; dietro il bancone c’è una barista grassa che fa
schioccare le labbra e già pregusta il sapore del mio fegato mi osserva con
l’aria di chi sa bene che qui sono fuori posto. Un tipo strambo defeca siede
alla pianola e suona in modo melenso la blasfema cacofonia degli amorfi
flautisti di Azazoth “Brother Can You Spare a Dime” (ndt: “Fratello, hai una
monetina per me?”, celebre brano del periodo della Grande Depressione).
Che Faberberg mi abbia preso in giro? Che mi abbia attirato in questo luogo
per staccarmi la testa dalle spalle con una corda di pianoforte senza avere
la minima intenzione di raggiungermi?
Chiedo se il locale appartiene a Marcuzzo e mi gettano sul bancone
tempestandomi di pugni fino a farmi uscire rivoli di pus ripugnante dalle
orecchie ma tutti restano muti come pesci. Non mi so proprio muovere,
in casi come questo. E poi ormai è morto e il suo corpo ridotto in polvere
e inalato dai flagellanti Tcho-Tcho nei loro riti orgiastici pieno zeppo di
cianuro.
Nessun segno di Fabergerg dopo un convegno notturno con una vecchia
strega, mentre un liquido lattiginoso sgorgava dai nostri pori, mescolandosi,
dando forma a nuove nocive forme di vita, originando batteri prima
sconosciuti un’attesa di ore in questo buco puzzolente.
Fatti noti su Abholos Marcuzzo: controlla Aphoom-Zhah Little Italy – la
banda fu fondata dal Padrino Azazoth Elio – la Mano Nera Cthugha prima
della Legge Cthulhu Volstead – rapida espansione Cyaegha e enormi profitti
come Dagon baroni della birra Dr. Grave Gravenhurst Dust durante il
Proibizionismo – dopo l’Abolizione, gioco d’azzardo, Dracula Ghatanothoa
prostituzione – Hastur alcune voci parlano di traffico di droga, Ithaqua
altre lo negano perché contrario al credo cattolico romano di Madre
Hydra Elio Marcuzzo – ma è assurdo pensare che la fede religiosa
Nyarlathotep gli permettesse di sfruttare Nyoghta le prostitute bianche
e non di spacciare Shub-Niggurath stupefacenti – luogotenenti Domenico
& Libero Marcuzzo (fratelli minori) Vittorio Marchese & Max Bragannia
(entrambi Tsathoggua cognati) – banda con forti legami familiari, Yog-
Sothoth impossibile per la polizia infiltrare agenti – Zhar & Lloigor forse
qualcuno ha ceduto loro per un debito di gioco Le Lacrime di Azazoth, o
per motivi simili hanno in pugno Faber Egg, che possiede il libro,
Documento 5 118
oppure è solo un altro vicolo cieco? Zoth-Ommog.
Separare tessuto epiteliale dividere cranio cervello odore arrosto dentro
perineo probabile cancro cervello scava brucia picchia sbatti tradimento
ancora ancora ancora affamato
Anche questi appunti mi tradiscono. Rigurgitano di follia. Ignoro il
motivo per cui ho scritto quelle assurdità. Ho cercato di cancellarle, per
restituire alle frasi precisione e coerenza. Ma sono la verità; sono le frasi
non cancellate quelle davvero fuorvianti. Le Vespe di Moebius bzz bzz
In una sonnolenta cittadina sul mare ma sono già stato in luoghi simili
prima la puzza dell’oceano il maledetto stramaledetto oceano occhi mi
scrutano da ogni finestra sbarrata le tende ben tirate fin quando si apre
una fessura e si vede un occhio un occhio di bambino un occhio acquoso
di vecchio una pupilla tagliata a metà non sbattono le ciglia non sbattono
quelle dannate ciglia dall’inizio del tempo possono vedermi ma io so che il
mio destino è altrove la mia fine sarà terribile ma non avverrà qui con le
grida dei gabbiani e la stradina che serpeggia giù in fondo fino ai moli e il
E il professor Davis, cosa ci fa qui? Lo vedo davvero, o è solo un fantasma
nato dai miei ricordi? Eppure era proprio lui in quel vicolo, che discuteva
animatamente con l’uomo con la mano a uncino. La sua barba, un tempo
orgogliosa, non ricordava più le fattezze di Poseidone, ma era arruffata
e schiacciata contro l’ampia mascella dalla pioggia battente. Cecil Davis,
proprio lui! Non è mai esistito un razionalista più ostinato. Ricordo il
suo querulo sollevare le sopracciglia quando un semplice insegnante osava
mettere in dubbio il suo convinto materialismo darwiniano per insinuare
la presenza della mano di un Dio donatore di vita, sia pur lontano, dietro
le conquiste della scienza. E poi la sua ambizione smisurata. C’ero anch’io
quando fu colto da un accesso di tosse nel momento in cui nell’atrio della
facoltà si sparse la notizia che i Nobel del ’32 erano stati assegnati, e si
facevano i nomi di Sherrington e Adrian. Anche un esperto di epigrafia
come me, materia tanto distante dalla sua, sapeva che le loro ricerche sui
neuroni avevano sorpassato ed eclissato quelle di Davis. La sua rabbia quel
giorno. Il volto paonazzo. Adesso che ci ripenso c’era nella sua furia una
purezza simile a quella che ho visto, sia pure a uno stadio più primordiale,
nelle espressioni degli ibridi adoratori di Dagon che popolano
119 Documento 5
 questo villaggio sonnacchioso
giù in fondo fino ai moli e il sangue sparso
dappertutto laggiù i granchi che si contorcono le
creature asimmetriche rimaste nelle
reti e il contorcersi
Dio mi aiuti vedo il futuro
E per me è già passato
Documento 5 120
 Ollie Olson se m br a un se mp lic e bo tt egaio, ma e ’ un cavali er
Livoniano. In magaz zin e
o ha un ’
a nt ica spa da
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ancestrale di co bolo de lla sua er e di
m ba tt en ta’
te co nt ro la malvagita’ de i Miti.
Ollie Olson se m br a un se mp lic e bott egaio, ma ha un
magaz zino. De ve nu mostro in
tr ir lo co n ca rn e um ana, oppur e divor erà
e la sua fami gl ia
. E cc o lui
co me mo rì [nome cancellato]:
qu el mostro. divorato da
Ollie Olson e ’ un se
mplice bott egaio.
O rmai sono di viso in tr e par ti, che vivono cont empo
tr e dive rse r ealt rane amente
a’. In te ra gi sc on o, si mescolano e si cancel
a vicenda. E’ co si’ pe r lano
tu tt i. Ma non se ne accorgono.
cancella le prop La r ealta’
ri e tr ac ce qu an do si riscrive e le me nti
non ri escono a pe rcep comuni
ir e il ca m bia me nt o. Io
i trucioli de lla inve ce posso ve de r e
go mm a pe r ca nc el la r e, i tr atti rossi de ll
de l corr ettor e, che a matita
rive de, cam bia, emenda
.
Naturalmente il R as
oi o di O cc am , se co ndo il qual e tr a du e
possibili risp os te al lo st es so int errogativo bisogna ac
qu ella piu’ se mplic cettar e
e, in un ca so co me qu esto sugg er ir e bb
l’alt er azione de ll e e che
pe rc e zio ni non e ’ che un nuovo st
mia galoppante follia. adio de lla
123 Documento 6
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Documento 6 124
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125 Documento 6
Documento 6 126
Aha! Si e ’ tradito di nuovo: loro non ammett er e bbero mai di posse derla!
Lo afferro per le maniche della giacca intrisa di sangu e e gli sbatto la
testa contro lo spigolo della scrivania di mogano. G eme e, tr emando,
tira fuori qualcosa di tasca. Allontano l’oggetto con un calcio e gli salto
sulle dita, mentr e una gioia delirante mi sale in petto nel sentir e le ossa
che si spe z zano. Ci sono piu’ ossa da romper e in una mano che in qualsiasi
altra parte del corpo umano. L’oggetto e ’ uno strano miscuglio di angoli
impossibili e altr ettanto impossibili r esidui di lavorazione metallurgica.
Emana una strana luminescenza e pulsa. Lo schiaccio con un fermacarte.
B uttando all’aria i cassetti della scrivania trovo una pistola di piccolo
calibro e un pugnale sacrif icale. Lui adesso e ’ morto, sembra. La porta si
 

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o un altro orror e alieno. e ’ invece una delle vecchie pettegole di cui
Petrovich ama circondarsi. L e ginocchia della donna si piegano. Un f ior e
rosso si apr e sulla seta della camicetta. Odora di torta di mele. L e sparo
di nuovo alla tempia, per esser e sicuro che sia morta.
Con gran fatica trascino i du e corpi nel fr e ddo scantinato dell’Unione.
Durant e il tragitto, incontro un’altra vecchia e la uccido con il mio
bastone da passeggio ancora grondante di sangu e. Li taglio a pe z zi con il
pugnale sacrif icale. R ipongo le varie parti in una serie di borse. Divido i
pe z zi con cura, scientif icament e, in modo da ottener e una borsa piena di
gambe, un’altra di braccia, una terza riservata esclusivamente ai toraci, e
cosi’ via. Prima di tutto, assoluto rispetto per la tassonomia! Disperdero’
borse e pe z zi per tutta la r egione, per confonder e e sconcertar e le
sciocche autorita’, semplici pe dine controllate da Tsathoggua.
Poi mi mettero’ a cercar e le
“Me ditazioni sopra una Figura
Intravista in un Attico”,
di Emrys Dorian Wynn.
127 Documento 6

Logosferica sono state att
ioni avvenute all’Unione
Parlato con X. Le spariz niente di vero) a presunt
e aili maitis ,t iP
tu , unisatis malb ra
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icsita tu tulov si aro
baciffo tnus som epe
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ballim oitatissin uq sutceatpulov m
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e lihcra sinemine
te xe xe singilev adneve tnelom succaf
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?rutatila sitibon i tseroT
iuqmute singid s
is sudipa adnaita e ,suc ides ,mauq menoc
merutauq murecx pulod itserear ni li
dom dicsipaspi ci sinellu sumine
d sipi iuqesse ni
fusionale da fuggiasco, dim
In preda a uno stato con o che abbia a che vedere
qualcosa di losco. Sospett
indagare. Forse c’è sotto
omica. Alcuni individui det
duramente dalla crisi econ ? Com e sem plici sacrifici rituali? Il
li. Per nutrire un mostro
per scopi soprannatura
uo, tale Leon Godtland. Per
Lo aiuta un altro individ
due vecchie. Per un attimo
fatto a Petrovich e alle
interesse con un individ
e poi mai condividere un in combutta tra loro. Ma
modo o nell’altro tutti
avversari fossero in un
ato complotto altro non
noi ritenevamo un complic
tessere di un puzzle che
dannata direzione. Come
e Azazoth. Ma non riceviam
– un altro modo per dir
avvicinare l’inevitabile des
tino.
con i dello il Cilindro a
e di proviene dalla in a
Sono ormai che il di sia
ebbe in possesso di un che
loro. La sostiene che sar
e nel in modo da recupe
scoprire la formula del
che ho con un È verificare
il e le e Li ho con la di
metto a con la di un
grosso specie quando mi
entico origini Grande vado
sempre più Gainesville aut
rire dell’Invocazione Tem
Flowers a meno che scop
straordinario primordial
doppietta Fushack Ernest
probabilmente Razza Geor
sicuro Cilindro inumane
Euclideo viaggiare indietr
l’assassino Earl riuscito Non
ppato cric contatto ribella
sacra Russell a parte acco
h* sc* pert* *n t*m * d*
Q** nt* *ll’* nv* c*z **n e
tr*tt* d* *n g**zz*b*gl**
* Pr*g*, s*st*ene che s*
* * M*den * nel 176 3, d*c
B*llen*, *pp *rs * d*l n*ll
(v*le * d*re, sc* ent*f*c
r*cerc he *lch em *ch e
*t* ch*est* se B*llen* f*s
l’h* *ppres *, m* s*n * s*b
*nc *ns *pev*le, c*n v*n
*n* st*d** s* v*rt**s * e
nel temp*. P** che f*r
è r** sc* re * v**gg**re
temp*r *le c*p *ce d* r*
sc*ten* re *n p*r *d*ss*
perdere Emrys Wynn
br* m* . Megl** l*s c** r
Documento 7
c’è
ribuite (naturalmente non
rtiere di Millbrook.
e attività nemiche nel qua
sul posto a
li omicidi, mi sono recato
nte che ero io l’autore deg ere è stato colpito
enticando momentaneame uppo Economico. Il quarti
con la Società per lo Svil qualche barbone
nto – magari – sacrificano
liorare la situazione. E inta vero medico.
erminati tentano di mig Brophy. Dentista, non un
capo della società è il dr. ho ricordato ciò che avev
o
È stat o qua ndo
o fiutati e quasi riconos
ciut i.
o, non potrei mai
un breve istante, ci siam o lo stregone che sospett
lui ma, anche se è davver tri
ho pensato di allearmi con o soli ti congetturare che i nos
ancora il Gruppo Armitag
e, era vam
chiaro che ciò che
uo simile. Quando esisteva di loro mi è finalmente
ora che sono diventato uno la stessa
separati, tutti diretti nel
naz ione di esaltati del tutto e. È il caos che ci guida
era che una sem plic e con cate
di collegamento coscient
to da sole, pur in assenza o ad agire, e così
si mettono al proprio pos suoi emissari. Ci limitiam
dal dio cieco e idiota o dai
o mai istruzioni concrete
o e che lo hanno ancora
l fu ma sono che menton
quanto sarebbe a dove Ear o di io non sia a
stato io a O per essere stat
un po’ troppo perché sia ho per la e tutta la sua
il
vive in quella però è nel averlo o che lo farò ne
me stesso e pertanto di – mi abbia ancora e è un
rare quel di essere con ro che si ai loro nel di
sangue che nelle di colo
come il con il mio Io – lo
o Eugenia Charles città 1932
ucciderlo
ers scomparso City convint iglia William Ernest Ellie
parlare scopritore Flow approfittato signora fam
ulgente nel frattempo
po tempo non posso ind mprovviso scatenato
ilea Apparire debole all’i
e stesso scorreva vene Bas
morto presto
dgeman certo Fort Fort
Jersey assassinato zia Bri nipoti Cora uccisi
gia parenti Earl dicono Bridgeman marito figlio
presumo fatto eliminare
o reperto permettermi colpire forza gorilla
vigorito vecchio vantaggio
rono creatori Codice rin
, che l* h* es* m* n*t*
m* r** d* M*den *. Ll*n fer
n*l*g*c* , n*t* c*me Gr* che d*re dell’**t*re? G**
ll*me
n*tev*le *ntere sse cr* * v*l* m* es*ter* c*. M*
che le
*ns ens *t* d* fr* s* tr*tte d* *ltr D*c e d* *rr *v* re d*l 193 0 m*
d* ess ere *n v**gg**t*re
del tem p*.
m*lv*g**. Q** nd*
h**r * espress*mente *l*tà, *n* ben *gn* e *n*
sd* pp* *ment* d* pers*n *nc *r*
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sf* rm *z* *ne h* *v*t* *n* blem* , q** nd* ,
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130
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dolorere volutas estibusa venis volut ut atiscimos
sunt officab oraepernam aut volupie nissitatio millab
im voluptaectus quiat quianditiunt
cus, simenimenis archil evelignis ex ex et faccus
molent evendae nobitis alitatur?
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orest is dignis etumqui atianda apidus si conem quam,
sedi cus, excerum quaturem il in raeresti dolupic
ipsapiscid mod enimus ullenis in essequi ipis d
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131 Documento 7
 Giogo che Erode
Ribaldo Minatore
Illuminato Destino
Misurato Ronzio
O Madre Primeva
Risata nella Brughiera
Ideogramma Di Me Stesso
O l’Inquilino Immaginario
Medio Quindi Minore
Originale Cantando
D’Orco Smembrato
E Sirena Gravida
Nel Rigore del Tempo
Ascoltatemi Dunque
Grimorio Modena
Nell’ambiente degli antropologi circola la storiella che la carne umana saprebbe di pollo. Secondo me, ricorda
più la carne di maiale. Il cervello di Dyer, d’altra parte, una volta cucinato a dovere, non era molto diverso da
quello di vitello. Ho intenzione di dedicarmi a ciò che resta di Ashley per tentare di ottenere il sapore e la
consistenza del prosciutto della Virginia.
Documento 7 132