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Il narcisismo
A cura di
Antonella Montano
Gabriele De Gabrielis
Mariangela Ferrone

Antonella Montano
Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale,
Direttrice Istituto A.T. Beck, Roma e Caserta

Gabriele De Gabrielis
Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale,
Collaboratore Istituto A.T. Beck, Roma e Caserta

Mariangela Ferrone
Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale,
Docente interno Istituto A.T. Beck, Roma e Caserta
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Presentazione Sei una manager di successo. L’abito


sobrio, i capelli rigorosamente raccolti,
e sincero della persona amata.
Esperienze non previste nel libro della
Ti chiami Riccardo. Hai trentadue anni.
Un corpo statuario. Ogni muscolo
le movenze misurate. L’incarnazione tua esistenza. maniacalmente definito dalle sfiancanti
della sezione aurea. Un’eleganza algida. sessioni quotidiane in palestra.
Rientri a casa. È sera o, per meglio dire, Hai quarant’anni. Sei uno studente. Quei riccioli ribelli, accuratamente spet-
notte. La dose di quindici ore di lavoro, Quindicesimo anno fuori corso. tinati, ti danno un’aria insolente.
rigorosamente senza pausa pranzo, Dovevi essere il nuovo Umberto Vero- L’outfit impeccabile. Insomma, tutto
iniettata anche oggi. Ti fa sentire qual- nesi e invece eccoti qua, a guardare svo- perfettamente al proprio posto.
cuna. Anzi, ti fa non sentire qualcosa. gliatamente il muro bianco che separa la Tranne Stefano. Ti ha lasciato il mese
Non sentirti una nullità. Non percepire tua stanza da quella dei tuoi genitori. scorso. Precisamente mercoledì venti-
il vento arido della solitudine, dell’affet- Il piano era ambizioso: macinare esami sette. Un numero che ti avvelena la
tività avvizzita. Le chiavi accuratamente senza sforzi, laurearsi prima del previsto, mente. A volte, per pochi secondi, hai la
poggiate sul mobile di design in ebano. avere l’intuizione geniale che avrebbe sensazione che non sia mai accaduto,
Ti sei finalmente chiusa il mondo alle permesso di scoprire la cura di qualche eppure quel numero ti ricorda che lui
spalle. Puoi rifiatare, recuperare dall’af- malattia rara, vincere il Nobel, diventare non c’è più. Ventisette. Uno spartiacque.
fannosa arrampicata, svestirti di quella l’orgoglio nazionale. Tutto qui. La vita prima, il vuoto dopo. Stavi tre-
grandiosità che ti permette di non sen- Facile come ascoltare una canzone che ti mendamente bene con lui: gli aperitivi
tire. Ti protegge dalla caduta nel nulla, piace. Ma qualcosa è andato storto. trendy, le gite fuoriporta, le serate a
dall’insignificanza. “Ma alla fine, chi L’ideale e il reale sovrapposti, nessun lume di candela in suite. Voleva presen-
sono?”. Questo dilemma colonizza la tua margine di movimento, nessuna sana tarti ai suoi amici, hai sempre evitato. La
mente e i lunghi sospiri hanno ormai spinta propulsiva a perseguire l’obiettivo verità è che ti vergognavi mostruosa-
appannato la vetrata dalla quale sei desiderato. L’immobilità di chi sente che mente. Voleva dire dichiarare il tuo
solita, con un misto di invidia e tri- ha solo da perdere, lo stallo di chi, muo- orientamento sessuale, tutto alla luce del
stezza, osservare ogni sera le luci della vendosi, teme di fallire, di sentirsi uno sole. Ma per te questo è inammissibile.
città. Osservi la vita vibrante, ma è un zero. La noia, silenziosa, inizia a farsi Tu, Riccardo, non puoi esplicitare ciò
suono lontano, tu non ne fai parte, sei strada. Provi ad uscire dal buio, ma il che sei, questo ti impone una parte di te.
una spettatrice. E allora ti viene in soc- professore non apprezza il tuo pensiero E allora tra le mani ti resta il ricordo di
corso la svalutazione, il disprezzo per brillante, la stimata collega non rico- Stefano e un dolore così profondo che
tutta quella gentaglia monotona, piatta, nosce il tuo essere speciale e, crack, uno hai la sensazione che ti spacchi in due
scontata. Ti risolleva, per un attimo. squarcio si apre nel petto, lo scarto tra te parti perfettamente uguali.
La verità è che vorresti abbuffarti di vita, e il tuo ideale incolmabile. La via d’uscita che intravede la tua
ma quella vetrata non è stata dotata di Poi lo spegnimento, la devitalizzazione. mente per ricucire questo squarcio è
maniglia. Un vetro tra te e gli altri, tra te Sei un manichino in vetrina nel quadri- quella per te più familiare: sesso com-
e il sentire che le cose hanno un senso. latero della moda. Inerte. E allora provi pulsivo, cocaina e una riduzione di
Demolisci limiti, superi livelli, scali ad uscire da questa melma paralizzante. disprezzo per accompagnare il tutto.
gerarchie, ma non sai neanche tu perché Cyber-sex, alcool, droghe, diventano il L’amore vero, genuino, disinstallato.
lo fai. Una risposta non ce l’hai. tuo pacemaker. Impulsi esogeni per ria-
In fondo non sai cosa ti piace, cosa ti nimare un corpo morto, per liberarsi dal
appassiona, cosa ti fa sentire viva. sottovuoto dell’abulia, per ritornare a
L’acqua pungente di un ruscello che ti sognare... in grande.
scorre tra le dita, l’odore dell’estate in
una spiga di grano, lo sguardo profondo


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La leggenda di Narciso nella mitologia Il narcisismo è diventato una caratteri- incontrate sul vostro cammino.
greca, da cui deriva il termine narci- stica distintiva dell’era moderna: l’inte- Sono però un sottogruppo, un fram-
sismo, è diventata uno dei miti più pro- resse non solo per la patologia, ma per il mento all’interno dell’universo del nar-
totipici dei tempi moderni. concetto stesso, ha catturato l’immagi- cisismo. Per molti, invece, la vita è fatta
La versione più popolare della storia nazione del pubblico, dei media e della di sofferenza, disperazione, di non riu-
è di Ovidio nella sua opera Metamor- letteratura. Nel corso dell’opuscolo ci scire a trovare ciò che cercano e, per
fosi e chi meglio di lui poteva descrivere soffermeremo su alcuni personaggi dise- dirla tutta, di non sapere in realtà nem-
il narcisismo: “Immobile, fissa il suo viso, gnati dal mondo del cinema che aiute- meno cosa poi desiderano veramente.
immobile come una statua scolpita nel ranno nel comprendere l’essenza del Per fare chiarezza partiamo, innanzi-
marmo di Paro, bocconi sul prato con- narcisismo. tutto, dal concetto di personalità.
templa le due stelle che sono i suoi occhi, Tra questi spicca Jep Gambardella,
e i capelli degni di Bacco, degni anche celebre protagonista de La Grande Bel- Con il termine personalità si indica una
di Apollo, lezza di Paolo Sorrentino che incarna in modalità strutturata e stabile di pen-
e le guance impuberi e il collo d’avorio e modo esemplare e ci fa assaporare l’illu- siero, sentimento e comportamento che
la gemma della bocca e il rosa suffuso del sione, il vuoto e la dolorosa disillusione contraddistingue il tipo di adattamento
candore di neve, e ammira tutto ciò che dell’esperienza narcisistica. e lo stile di vita di una persona e che
fa di lui un essere meraviglioso. È sé che Rivelatrici le parole di Toni Servillo: deriva da fattori temperamentali, dello
desidera, e, ammirandolo, ammira se “Jep è un cinico sentimentale, deluso dal sviluppo e dell’esperienza sociale.
stesso; e nell’attrarre è lui l’attratto, e presente e non estraneo a un atteggia- Quando tale modalità diviene eccessiva-
mentre brama, si brama, e insieme mento moralistico. Segue, attraversa e a mente rigida e disadattiva rispetto
accende e arde”. tratti asseconda con passo lieve i riti della all’ambiente e alla cultura della persona,
Il racconto mitologico ci permette già di mondanità intellettuale o pseudointellet- al punto da compromettere seriamente
vedere tutte le fibre dell’essere narcisisti tuale, dissipando il proprio talento. Lascia il suo funzionamento sociale e lavora-
(Barchiesi et al., ). dietro di sé una lunga serie di occasioni tivo e da produrre una grave sofferenza
mancate, una scia di rimpianto, un’illu- nell’individuo e in chi gli sta intorno,
sione. Una tragica impasse da cui si vor- si parla di disturbo di personalità (APA,
rebbe evadere senza averne la forza” ; Lingiardi, ).
(Vanity Fair,  marzo ).

Ecco, i narcisisti non sono tutti brutti e


cattivi. Tutte quelle descrizioni in stile
“caccia alle streghe” che troviamo sul
web, del narcisista perverso manipola-
tore da cui difendersi, risultano essere
nella migliore delle ipotesi erronee, nella
peggiore figlie di un tornaconto perso-
nale, in ogni caso parziali e fuorvianti.
Sì, è vero, ci sono dei narcisisti che vi
succhiano la linfa vitale e poi vi buttano
via come carte sporche quando non gli
servite più, da questi bisogna stare alla
larga, cambiare traiettoria quando li


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Modulo  Incidenza e prevalenza Vari studi epidemiologici evidenziano


come il -% della popolazione gene-
del DNP nei campioni clinici varia
dall’% al % (Caligor, Levy, Yeomans,
rale, senza differenze tra i sessi, soddisfa ).
Inquadramento i criteri per almeno un disturbo di per- Gli individui con DNP sperimentano
sonalità (DP). Percentuale che aumenta significative comorbidità fisiche e men-
generale se volgiamo lo sguardo alla popolazione tali e problemi sociali; frequentemente
psichiatrica: qui la prevalenza si aggira è concomitante con disturbi da uso di
tra il % e il % (Cassano, Tundo, sostanze, altri disturbi di personalità
). Inoltre, quando si parla di DP (più comunemente con il disturbo anti-
bisogna considerare un aspetto molto sociale, istrionico, borderline, schizoti-
rilevante, ossia la comorbilità. pico e passivo-aggressivo) e con il
Difatti, a circa il % dei pazienti affetti disturbo bipolare (Caligor, Levy,
da un DP viene diagnosticato almeno Yeomans, ; Choi-Kain, ).
un altro DP e, inoltre, risultano avere le Nello specifico, si riscontrano alti tassi
stesse percentuali di comorbilità con i di prevalenza a  mesi di abuso di
disturbi sintomatici (Clark, ). sostanze (,%), disturbi dell’umore
(,%) e ansia (%) (Kacel, Ennis,
Le caratteristiche tipiche del Disturbo Pereira, ).
Narcisistico di Personalità (DNP) sono
la grandiosità manifestata o celata, l’au-
tostima instabile e fragile, con tentativi
di regolarla tramite la ricerca di atten-
zione, approvazione, ammirazione.
Ciò inizia entro la prima età adulta ed è
presente in svariati contesti (APA, ).
Il DNP interessa circa il % della popo-
lazione e caratterizza maggiormente
(nel -% dei casi) il sesso maschile
(APA, ).

È stato però suggerito che le tematiche


narcisistiche potrebbero essere esperite
dagli uomini e dalle donne in modo
diverso: alla luce di ciò, potrebbe esservi
un bias nelle diagnosi dovuto al fatto
che l’attuale descrizione del disturbo ne
rifletterebbe prevalentemente l’espres-
sione maschile (Montano, Borzì, ).
La prevalenza del disturbo rimane scar-
samente definita, riflettendo la man-
canza di chiarezza intorno alla diagnosi,
ciononostante si stima che la prevalenza


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Il mondo interno Quello che per i più è il gioco della fan- Nella vita c’è chi gioca in attacco e chi
tasia, per il narcisista coincide con la gioca in difesa. Chi ha bisogno di sen-
del narcisista realtà. La fantasia grandiosa rappresenta tirsi importante e lo chiede attivamente
la condizione minimale di sicurezza: alla società. Chi evita a tutti i costi per
intaccarla è pericoloso, fatale, il vuoto e non subire la ferita narcisistica.
il nulla dietro l’angolo. Sia chiaro, avere A volte la spinta a difendersi è predomi-
alti standard non è di per sé patologico. nante. In altre, lo stato grandioso è una
L’alto standard ci consente di avere una caratteristica essenziale.
direzione, è necessario che sia fuori di Sembra di essere a Mamoiada, tra
noi. Ricordate: fondamentale è non Mamuthones e Issohadores. In effetti,
coincidere con l’alto standard, non pre- quando parliamo di narcisismo è molto
tendere di esserlo, pena un senso di più corretto rappresentarlo nella nostra
immobilità, di immutabilità. mente secondo due sottotipi: il gran-
La vita è movimento. Incuriosirci, ten- dioso, detto anche overt, a pelle spessa e
dere verso qualcosa e assaporarne il il vulnerabile, altrimenti definito covert,
gusto quando la impariamo ci fa sentire a pelle sottile. Tra questi due sottotipi il
più pieni, vivi. Se togliete questa espe- confine è mobile. Dietro la facciata da
rienza il senso di sé si indebolisce. spaccone arrogante si nasconde il fesso,
il perdente. In un modo o in un altro,
La persona narcisista è tormentata da un quando è presente la prima, la seconda
tiranno interno, oppressa da un’imposi- è lì buona pronta ad apparire.
zione permanente: l’obbligo è quello di Sottotipi di narcisismo dicevamo.
primeggiare, risplendere, brillare, Partiamo dal primo: quello grandioso.
l’abisso pronto a risucchiarla alla Un esempio? Bruce Wayne che veste i
minima imperfezione, alla più impercet- panni di Batman. Olivia Pope protago-
tibile deviazione dall’eccellenza. nista di Scandal.
La facciata è fatta di sicurezza, grandio-
sità, altezzosità, disprezzo verso i rivali, Se ci avviciniamo un po’ di più notiamo
freddezza emotiva. Dietro le quinte, che il tipo grandioso lo è, ovviamente,
spente le luci dei riflettori, emerge anche nelle sue fantasie, senza contare il
un’esperienza di fragilità, annichili- corredo fatto di bisogno di ammira-
mento, vuoto, noia, mancanza di senso. zione, egocentrismo, ambizione, prepo-
Puntare alla vetta per fuggire dall’abisso, tenza e disprezzo. La capacità con cui
questa è la ricetta del narcisista. calca la scena è stupefacente: scintillante,
Non funziona, nel fare ciò non assapora geniale, affascinante e di successo, cir-
il gusto genuino della vita. Le fantasie di condato da numerose relazioni che,
grandezza e l’estremo bisogno di ammi- ahimè, sono esclusivamente superficiali.
razione sono centrali in questo disturbo, La morale? Non ne parliamo. Tutto si
ma non sono gli unici aspetti rilevanti basa su scorciatoie, intrigo e promi-
(Dimaggio, ; Dimaggio, Montano, scuità. Quando viene meno il disprezzo
Popolo, Salvatore, ). che, diciamola tutta, è meglio di un pas-
saporto, fa capolino la noia che alberga


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in ogni fibra muscolare. Questo ti fa let- chiudono. È quasi confortevole. Fin qui abbiamo visto tutte le facce del è ora arrivato e va sbattuto in faccia a
teralmente sprofondare. Ecco che si fa Ibernarsi per non soffrire. Blindarsi per narcisismo. Abbiamo assaggiato l’arro- tutte quelle persone che non hanno
spazio la vulnerabilità, la sofferenza non sentire. ganza e la presunzione di quello gran- creduto nelle sue capacità.
anche per le minime cose. Il sipario cala, dioso. Abbiamo sognato in grande con il Sovente, l’atteggiamento verso gli altri
ma scoprire il fianco è pericoloso. C’è poi un’ultima variante che vede il timore di mostrarci, pena la critica è di altezzosa benevolenza, come un
L’umiliazione ha già un colpo in canna. narcisismo come parte di un costrutto severa, insieme ai narcisisti vulnerabili. sovrano indulgente verso i propri
decisamente più articolato: la triade Abbiamo sentito il sudore freddo sulla sudditi.
Il tipo vulnerabile, invece, è ben rappre- oscura. Un concentrato di machiavel- schiena al solo pensiero di incappare in Lo stato grandioso, però, si spegne facil-
sentato da Stéphane, il liutaio ne lismo, psicopatia e, ovviamente, narci- qualcuno che la triade oscura la rappre- mente di fronte al mancato riconosci-
Un cuore in inverno. Camille, bella e sismo. Tutti e tre legati dall’antago- senta al meglio. mento del valore personale o di fronte
incantevole violinista, è innamorata e nismo. Di primo acchito, potrebbe alla percezione che gli altri abbando-
ricambiata da Maxime (amico e socio di suonare come un nome fantascientifico, Andiamo a vedere, adesso, quali sono nino, rifiutino o critichino la persona.
Stéphane). Quale occasione migliore per qualcosa che ha a che fare con la magia gli elementi che caratterizzano il mondo A quel punto, minacciata nell’autostima
nutrire la grandiosità? L’apparente o con il “lato oscuro della Forza” di Star interno del narcisista (Carcione, Seme- e ferita nell’orgoglio, la persona sente
docile liutaio prima corteggia e con- Wars. Potrebbe suonare meno come un rari, ; Dimaggio, ; Dimaggio, scricchiolare sotto i suoi piedi le fragili
quista Camille e poi miseramente l’al- tema di ricerca che interessa da qualche Semerari, ; Ronningstam, ). fondamenta dello stato grandioso e
lontana confessando che quanto acca- decennio scienziati e clinici di tutto il scorge, sotto la soglia della coscienza,
duto tra loro non era altro che un modo mondo. Eppure, è esattamente così. il baratro, l’abisso.
per dissimulare la vanagloria della con- Nessuna magia. Zero fantascienza. Stato grandioso Estremamente spaventata all’idea di
quista. Una mistura inquietante, nera. Come la cadere nello stato depresso/terrifico
Ecco il covert in azione: nascosto, subdo- pece. Manipolazione. Aggressività. In questo stato mentale, la persona si tenta di proteggersi attaccando, la rabbia
lamente critico, inibito, schivo. Menzogne. Egoismo. Indifferenza per la sente superiore, di successo, di avere diventa un valido alleato: le cause del-
Un lupo travestito da agnello. sofferenza altrui. Cinismo. Comporta- grandi qualità, speciale, ammirata, auto- l’invalidazione o degli insuccessi sono
La mente diventa lo scenario di fantasie mento criminale. Grandezza. Fama. sufficiente, è convinta di dominare il attribuite agli altri.
di successo, grandiose e irraggiungibili, Successo. Senso di superiorità. mondo. È forte il senso di diversità e Nel disperato tentativo di evitare
ma silenziose. Numerose serie tv ce ne danno testimo- non appartenenza. La massa mediocre l’abisso la persona, in questi casi, può
Gli ideali assumono la forma di colonne nianza. Francis Underwood (House of che la circonda è tenuta a distanza, viene cercare di ricostituire lo stato autocom-
greche. Il vento, però, sferza gelido: non Cards), Pablo Escobar (Narcos), Tywin percepito o fantasticato un senso di piaciuto attraverso l’uso di sostanze
posso mostrarmi. Immergermi nelle Lannister (Trono di Spade), Dominic appartenenza a gruppi elitari. (ad esempio la cocaina), può cercare
relazioni è pericoloso. Dietro la porta mi Morgan (Diavoli), Cyrus Beene L’emozione caratteristica di questo stato di confermare la propria immagine e
aspetta la vergogna e l’ansia e giusto un (Scandal). Tutti esempi di come il sen- è il disprezzo, a cui seguono senso di potenza tramite la seduzione compul-
po’ più in là posso intravedere lo tirsi più grandi, potenti, superiori mani- forza ed efficacia personale, il corpo è siva, può lavorare senza sosta al fine di
sguardo di chi è pronto a rifiutarmi, polando chiunque, malauguratamente, vigoroso, attivo, l’esperienza è di onni- rinsaldare o riconquistare la posizione
criticarmi. Solo l’inibizione e l’evita- incontri il loro passo, siano ingredienti potenza. L’arma del disprezzo, ovvero il che teme di perdere (Carcione, Seme-
mento possono proteggermi. indispensabili per accaparrarsi risorse. guardare gli altri dall’alto in basso, smi- rari, ; Dimaggio, ; Dimaggio,
A testa bassa, mentre sogni di sentire Il sistema predatorio è il primum nuirli, stabilire la gerarchia, assicura alla Montano, Popolo, Salvatore, ;
il profumo del Pesco in una primavera movens. Non c’è spazio per la sofferenza persona il mantenimento della giusta Dimaggio, Semerari, ).
travolgente, ti illudi di essere finalmente e il dolore inflitto agli altri, né per la distanza, una distanza indispensabile
scampato alla responsabilità, al con- colpa. Una noncuranza astuta, spesso per nascondere le proprie vulnerabilità
fronto. Alla paura. Qui, il mondo dei seducente. Ogni passo, gesto, respiro e i propri difetti.
sentimenti, la vita dei “grandi” si spegne. asservito all’ambizione, al potere, Può presentarsi anche un senso di
Le porte per accedere all’umanità si al controllo. rivalsa: il riconoscimento tanto atteso


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Stato depresso/terrifico Stato di vuoto devitalizzato

L’affannosa scalata verso la vetta per Dopo esser stata investita dal dolore
allontanarsi il più possibile dall’abisso e pulsante che sgorga dall’abisso, la per-
la rabbia e il disprezzo per proteggersi sona narcisista corre ai ripari, l’analge-
dalla caduta sono miseramente fallite, la sico usato è il vuoto. La persona dimora
persona è ormai sprofondata nel a lungo in questo stato: si sente fredda,
baratro. distaccata, lontana dagli altri, l’espe-
In questo stato mentale vive un senso di rienza emotiva è completamente spenta,
fallimento, di sconfitta, di sottomis- il mondo percepito quasi irreale,
sione, di autosvalutazione, di minaccia, distante.
di rifiuto ed espulsione dal gruppo, di Spegnimento affettivo e isolamento rela-
inconsistenza dell’identità. zionale sono automatismi che proteg-
La persona si sente pervasa da emozioni gono dalla sofferenza, tutto è attutito,
di vergogna e paura, la tristezza ha un ovattato, nulla ferisce.
retrogusto amaro, di nostalgia per il La persona in questo stato mentale vive
paradiso perduto. un’esperienza tutt’altro che sgradevole:
Lo stato depresso/terrifico può essere intoccabile, chiusa nel proprio bozzolo,
anche dissociato: l’estrema difficoltà si lascia vivere. L’autostima non è più
delle persone narcisiste ad accedere alle soggetta a fluttuazioni, niente pericoli,
emozioni negative può far sì che queste sfide, sconfitte.
ultime si presentino in uno stato alte- Il vero problema del narcisismo è qui,
rato di coscienza (Carcione, Semerari, nella passività, nell’anestesia dell’agency.
; Dimaggio, ; Dimaggio, Mon- A lungo andare, però, la persona inizia a
tano, Popolo, Salvatore, ; Dimaggio, sentirsi scomoda in questo bozzolo: la
Semerari, ). vita risulta vuota, noiosa, quella vera
scorre altrove.
Il bisogno di relazione inizia a farsi
strada nel soggetto come un filo d’erba
nel ghiaccio della tundra siberiana
(Carcione, Semerari, ; Dimaggio,
; Dimaggio, Montano, Popolo, Sal-
vatore, ; Dimaggio, Semerari, ).


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Modulo  Radici evolutive La personalità del bambino inizia a svi-


lupparsi e modellarsi sin dai primi anni
mia madre. Mi sono cucita addosso l’abi-
tino della perfezione, sono diventata la
di vita e, con il passare del tempo, figlia perfetta così da non poterla turbare,
Le origini diviene sempre più articolata e stabile.
La forma di tale struttura sarà determi-
anzi potevo compiacerla e controllarla e
questo mi faceva sentire dannatamente
nata dal risultato dell’incrocio tra predi- onnipotente”.
del narcisismo sposizioni ereditate biologicamente ed
esperienza, in particolare quella avuta Nessuno può, ad oggi, affermare con
nelle interazioni con le sue figure di rife- certezza assoluta quale percorso evolu-
rimento (caregivers). tivo, quale combinazione di geni e
aspetti ambientali, conduca un bambino
Le radici evolutive dei pazienti narcisisti a sviluppare un disturbo narcisistico di
raccontano una storia di interazioni in personalità.
cui il bambino non viene considerato e Condizioni di partenza simili possono
visto nella propria individualità: portare a esiti molto differenti tra loro e
diventa, così, lo strumento della regola- viceversa. Ci sono, però, svariate ipotesi,
zione dell’autostima dei propri genitori frutto delle ricostruzioni dei clinici
(Ronningstam, ). Questi, in alcuni rispetto alla storia di sviluppo dei
casi, offrono amore e adorazione incon- pazienti narcisisti.
dizionati e disinteressati che, però, supe-
rano i limiti tanto da bearsi dello splen- Una prima ipotesi è quella di un bam-
dore lucente del proprio figlio. La loro bino che cresce in una famiglia in cui
deferenza, inoltre, condisce l’esperienza tutto ruota intorno al successo e al rico-
di crescita: il bambino ritiene di avere noscimento, in cui la grandiosità del
solo diritti e che questi gli siano dovuti bambino viene annaffiata abbondante-
per la sua speciale natura. mente minuto per minuto, giorno dopo
In questa ricetta fatta di amore, adora- giorno. Nessuno è speciale quanto lui,
zione e deferenza, il fallimento non è nessuno alla sua altezza. Ogni minimo
assolutamente ammesso pena la perdita insuccesso, ogni deviazione dalla perfe-
di considerazione e la delusione nello zione, sono però categoricamente proi-
sguardo dei genitori: qualsiasi traccia biti, pena il disappunto e la profonda
d’imperfezione è devastante (Benjamin, delusione dei genitori.
). Il bambino respira nell’aria la competi-
zione, inala dosi massicce di agonismo,
Il fardello della perfezione è descritto da il messaggio che riceve è che nulla conta
Carola,  anni, avvocato di successo, fuorché vincere, tutto il resto è insignifi-
una donna brillante e dall’atteggia- cante. La sorgente del gioco e della
mento misurato: “Non ho mai imparato curiosità prosciugata, le richieste di
a sentire e ad assaporare ciò che provavo... cure, affetto e vicinanza del tutto igno-
non sapevo nemmeno cosa farci... i senti- rate e disprezzate dai genitori.
menti? Cosa sono? Quello che so è che
finivano sempre per riguardare quelli di


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La seconda strada è quella stile Scarface Infine, un’altra ipotesi è quella che il
o Romanzo Criminale, del narcisismo narcisismo sia il prodotto della battaglia
come reazione alle avversità della vita, contro una famiglia con poche ambi-
anche familiare, ad un mondo duro, zioni. La ribellione ad uno stile di vita
spietato, che però non è riuscito a piatto, misero, fatto di stenti, famiglie in
schiacciare, a sottomettere la persona, cui la sana ambizione non è stata mini-
l’urlo della vittoria e un’onnipotenza mamente sostenuta. Il bambino, quindi,
che va pacchianamente esibita. cresce percependo la scarsa fiducia dei
Tony e il Libanese. Dai bassi borghi a genitori nelle sue qualità: la vita, a quel
signori della droga. Costante insegui- punto, diventa una lotta affinché tali
mento del potere. “Accontentati tu, io capacità vengano riconosciute, una bat-
prendo tutto, tutto quello che posso...” taglia per dimostrare il proprio valore
dice Tony. Povertà e stenti per il Liba- (Benjamin, ; Dimaggio, ).
nese, ma se uniti ad ambizione, osses-
sione per il controllo e il potere e a un
certo fiuto per gli affari, ti portano a
diventare “l’Ottavo Re de Roma”.

Il terzo percorso riguarda quei casi in


cui al bambino è stato negato di abban-
donarsi al gioco, potersi rotolare nel
fango, combinare guai, gli è stato cioè
negato di assaporare il gusto di un’in-
fanzia spensierata. L’inversione dei ruoli:
sorreggere, ad un’età in cui vorrebbe
essere sorretto, il peso della famiglia;
occuparsi di genitori che non riescono
a prendersi cura di loro stessi, sofferenti;
proteggersi da genitori minacciosi, che
hanno lo sguardo di chi vuol fare del
male.
Il bambino, dunque, si equipaggia per
tenere questo peso fra le mani, fa tutto
ciò che serve per tirare avanti, incluse
lodi e l’attribuzione di riconoscimenti
che, invece, avrebbe avuto bisogno di
rintracciare nello sguardo fiero dei geni-
tori. Tale contesto produce nel bambino
un inappropriato senso di forza che poi,
con il tempo, potrebbe trasformarsi in
narcisismo.


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Schemi interpersonali Abbiamo bisogno di mappe per muo-


verci nel mondo. Le mappe ci danno
Noi esseri umani, e non solo, abbiamo
una serie di disposizioni (tendenze)
il Sirtaki in qualche taverna bianca di
Naoussa. È un sapore inconfondibile,
certezze. E le certezze ci danno sicurezze. innate e universali, selezionate dall’evo- ancestrale, quello che percepiamo nel
E le sicurezze sono come l’acqua, un ele- luzione, con precise mete biologiche e vedere nuovi orizzonti, nel curiosare
mento indispensabile per l’esistenza, biosociali che operano fin dall’inizio sentendo il gusto della scoperta (viene
essenziali per tessere quell’intreccio di della vita oppure da quando lo sviluppo chiamato sistema esploratorio).
fili chiamato vita. Abbiamo cioè bisogno dell’organismo lo consente. Che signi-
di guide interne che ci orientino, che fica? Che a seconda della situazione si Afferrato? Abbiamo diversi sistemi (più
decifrino il mondo là fuori. Se sappiamo attiva una determinata tendenza (viene dei tre illustrati), sopravvissuti alla falce
cosa aspettarci allora abbiamo una base, chiamata sistema motivazionale) che ci della selezione naturale, che in determi-
un punto di ancoraggio da cui partire spinge ad andare in una precisa dire- nate circostanze si attivano e ci fanno
per esplorare l’ambiente: lì puoi andare zione sensata evoluzionisticamente. propendere verso una meta utile a
a dissetarti, di là a sfamarti, quel terri- La fidanzata ti ha lasciato, o meglio livello biologico e biosociale.
torio è pericoloso, di qua puoi ripararti. sei stato informato di essere parte inte- Fin qui tutto semplice, non credi?
Questo ci ha fatto salvare la pelle grante della sua pausa di riflessione, Il punto è che questi sistemi sono flessi-
quando le notti erano buie e gelide e il ma tu ci tenevi, ci stai male, e allora la bili, ossia risentono, oltre che delle
rumore delle bestie feroci sussurrava alle ricetta per alleviare quel dolore ti viene disposizioni genetiche, delle esperienze
nostre spalle e ci ha permesso di in soccorso: amico-birra-pub che, nella che abbiamo vissuto. Si strutturano cioè,
destreggiarci nelle relazioni con i nostri versione femminile, diventa amica- nella nostra mente, degli schemi inter-
simili. Oggi l’eco di quel mondo fatto di vaschetta da kg di gelato-divano. personali (ricordi le mappe?), ossia delle
freddo e stenti continua a risuonare tra Cioè sei in difficoltà e sei spinto evolu- previsioni di come andranno le nostre
le strade e i grattacieli delle nostre città. zionisticamente a chiedere aiuto, prote- interazioni sociali. Previsioni del futuro
Abbiamo ancora bisogno di mappe. zione, conforto (viene chiamato sistema che affondano le loro radici nel passato,
Anche nelle relazioni interpersonali. di attaccamento). nello specifico nelle esperienze ripetute
Troverò riparo tra le calde braccia della vissute con le nostre figure di riferi-
mia amica quando un vento gelido sfer- Entri in un negozio e con vista satelli- mento (caregivers).
zerà le mie giornate? Farò ancora parte tare individui l’ultimo capo del vestito
del gruppo se confesso di non aver che hanno messo lì apposta per te, ma Ci siamo? Facciamo degli esempi.
ancora visto Game of Thrones? Un col- un altro essere vivente su questa Terra Come avrebbe agito il ragazzo scaricato
lega mi ha vivamente consigliato di vuo- sta lontanamente osando pensare di dalla fidanzata se fosse stato guidato da
tare il sacco con il capo, posso fidarmi? provarlo e allora, ops, con una spallata una inscalfibile previsione negativa
Oppure mi ritroverò con il collo ben degna del Sei Nazioni lo afferri orgo- (schema interpersonale maladattivo)
disteso sotto i suoi affilatissimi canini gliosa. Ossia, c’è una risorsa limitata rispetto al suo bisogno di essere confor-
per la felicità di Bram Stoker? oppure l’altro è sfidante e allora dob- tato dopo una rottura relazionale? E la
biamo stabilire chi è superiore rispetto giovane shopper incallita? E la ragazza
Ora, in queste situazioni da cosa sarà all’altro, chi vince e chi perde (viene con il biglietto in tasca che sogna tra-
guidato il nostro agire? In base a quali chiamato sistema agonistico). monti mozzafiato nella culla degli dèi?
meccanismi agiremo in un modo piut-
tosto che in un altro? In base al destino Senti già il vento tra i capelli, il profumo Allora, ipotizziamo che il ragazzo fresco
che è stato riservato ai nostri desideri del sale sulla pelle, non vedi l’ora di tuf- di benservito abbia vissuto un’infanzia
durante il nostro cammino per diven- farti in quel mare blu con i tuoi amici, caratterizzata da ripetute risposte di
tare grandi. mangiare pesce in riva al mare e ballare disinteresse da parte dei caregivers alle

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sue richieste di cure e conforto che, di La ragazza con la valigia in mano. Ogni vane avvocato rampante pieno di sé, la altri accendano i riflettori su di loro,
conseguenza, hanno fatto sì che struttu- fibra del suo corpo spinge a sud-est. Se ragazza eterea e inarrivabile, il partner vogliono vedere riconosciuto il loro
rasse una rappresentazione di sé come ci pensate ci sta: hai vent’anni, la testa brillante e seducente. La grandiosità è la essere speciali, ma non si espongono
non amabile. Viene lasciato dalla fidan- sulle spalle, vuoi goderti la meritata loro cura. Un modo per allontanare il perché l’aspettativa è quella di ricevere
zata. Soffre, sta male, il dolore gli toglie vacanza con gli amici. La mano sulla senso di vuoto e nullità che li accom- critiche e svalutazioni, quella del falli-
il fiato. Vorrebbe chiedere vicinanza e maniglia della porta, l’ultimo sguardo a pagna in ogni respiro esalato su questo mento.
conforto a qualcuno, sentire di potersi papà e... stock! Un colpo secco, nitido, mondo. Immaginate: desidero essere
affidare alle cure amorevoli di una per- una frustata paralizzante, l’induzione apprezzato, ma ho nella testa (si attiva la Poi ci sono gli schemi di attaccamento,
sona cara. A quel punto, il suo schema del senso di colpa: il padre è appoggiato previsione, ossia lo schema interperso- ossia tutte quelle previsioni che partono
interpersonale maladattivo, formatosi al tavolo, il corpo sfibrato che si affloscia nale) che l’altro sarà critico, sprezzante, quando si sentono vulnerabili fisica-
durante lo sviluppo, gli paleserà il ad ogni espirazione, “Se proprio devi umiliante tanto da farmi sentire uno mente o emotivamente e desiderereb-
destino infausto a cui andrà incontro il andare, vai...” le dice arrotolando l’enne- zero, senza valore, il nulla mischiato con bero, più o meno consapevolmente,
suo desiderio (sano!) di essere confor- sima sigaretta con una voce talmente il niente. E allora ecco l’antidoto: attacco ricevere vicinanza e protezione. Hanno,
tato: quando sei in difficoltà è inutile fiacca che sembra precipitare sul pavi- prima che lo faccia tu, ti disprezzo però, imparato molto presto che non c’è
chiedere aiuto, l’altro non è interessato al mento. Poi il blocco. Sabbie mobili inte- prima di te, ti annullo prima che tu spazio per la vulnerabilità, che non è
tuo malessere in quanto non sei amabile, riori. A quella età dovresti essere spinta annulli me. Chiaro il meccanismo? all’ordine del giorno, che essere confor-
cavatela da solo. Ogni cellula del suo verso la vita e invece vieni risucchiata da A pensarci bene, in quell’istante vi tati è un qualcosa che non è stato con-
corpo sarà intrisa da un senso sordo di una roba che invalida il movimento, fanno assaggiare la loro esperienza templato né prima né dopo il Big Bang.
non amabilità. Non chiamerà l’amico, l’essenza stessa della vita, devitalizza. interna, vi fanno sentire come si sen- Ho bisogno di cure, ma se mostro il mio
affiderà la gestione di quel dolore pul- Muoversi fa male alle persone a cui tono loro. Quel sentirvi sgretolare, lato debole l’altro mi criticherà, mi sva-
sante all’alcool, alla droga, al sesso com- voglio bene, questa l’esperienza incisa quella sensazione di scomparire sotto il luterà, mi sottometterà, oppure l’altro
pulsivo. Quel dolore iniziale, ormai stra- nelle viscere. Ora le fibre spingono verso loro sguardo sprezzante è lo stesso, iden- sarà indisponibile, assente. Se ogni volta
ripato, gli penetrerà nelle ossa, il basso, verso l’implosione, il sud-est è tico, vissuto che li pervade ogni giorno e che avevate bisogno di conforto
rinforzando il suo senso di non amabi- ormai brezza marina, effimera. Ecco, che cercano di lenire attraverso la gran- mamma e papà, esplicitamente o impli-
lità. questo vuol dire avere degli schemi diosità. Se viene meno lo sguardo di citamente, rispondevano qualcosa
La giovane shopper. Arrivare per prima interpersonali maladattivi. Previsioni ammirazione si sgonfiano, la vita perde riconducibile all’area del “complimenti,
su quell’abito è la sintesi della sua vita: negative, solide come la roccia, rispetto di senso. bravo cretino!”, allora avete un’idea del
costretta dai genitori a primeggiare, al destino riservato ai nostri desideri Poi ci sono quei narcisisti che non si come mai i narcisisti preferirebbero
pena l’odore acre del disprezzo, la delu- (sani!). mostrano, ma che covano nell’ombra il l’esilio alla Barriera con i Guardiani
sione scavata sui volti di mamma e papà, successo, la grandiosità, il riconosci- della Notte piuttosto che sentirsi parte
i gelidi silenzi. Una formula devastante, I narcisisti di schemi così ne hanno mento. Una roba tipo la famosissima di un legame stretto. Ne hanno bisogno,
velenosa per quei germogli di affettività qualcuno. E ci soffrono da cani. Andia- telefonata del film Ecce Bombo in cui ma se ne tengono alla larga.
indispensabili per sentire il sangue caldo moli a vedere. Michele (Nanni Moretti) chiede a
scorrerti nelle vene. E allora stringere tra Iniziamo dall’aspetto che risalta di più Nicola: “Mi si nota di più se vengo e me Infine, abbiamo gli schemi legati all’au-
le mani quell’abito diventa la condizione agli occhi, gli schemi legati al valore per- ne sto in disparte o se non vengo per tonomia. Prima di andare a vederli da
minima, l’unica, per evitare di sentirsi sonale. Si mostrano altezzosi, arroganti, niente? Vengo. Vengo e mi metto così, vicino dobbiamo parlare di agency: una
insignificante, una nullità. Significa argi- sbruffoni, prepotenti. Per loro la vita è vicino a una finestra di profilo in contro- sorgente interna, la capacità di sentire
nare un tiranno interno, placare i fan- una gara. Collaborare con un altro luce, voi mi fate: “Michele vieni di là con che abbiamo dei desideri nati dentro di
tasmi dell’infanzia, schivare la previ- essere vivente ha lo stesso grado di sen- noi dai...” e io: “Andate, andate, vi rag- noi che hanno senso, importanza e che
sione di uno sguardo disgustato, di un satezza delle teorie dei terrapiattisti. La giungo dopo...”. Vengo! Ci vediamo là. No, possiamo perseguirli. Nei narcisisti
ghigno pronto a rimarcare il minimo visione del mondo è verticale: sopra o non mi va, non vengo, no. Ciao, arrive- questa sorgente di vitalità è flebile, la
insuccesso. sotto, su o giù, si vince o si perde. Il gio- derci Nicola”. Pretendono cioè che gli sentono affiorare vagamente per

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qualche istante, poi ne perdono le tracce Seguono due reazioni. Ricorrono alla Abbiamo visto gli schemi più ricorrenti
per lunghi periodi. Gli rimane in bocca rabbia per rimuovere l’ostacolo, oppure nei narcisisti e l’impatto devastante che
il sapore gustoso della vita: un panino si paralizzano, vengono avvolti dall’im- hanno sulla loro vita. Ora andiamo a
all’ombra delle tamerici, la mano tra i potenza, e poi arriva la noia che precede vedere come queste guide interiori si
capelli setosi della propria ragazza, le lo spegnimento: le giornate diventano manifestano nelle relazioni interperso-
risate al mare con gli amici. Ma è una vuote, la vita perde di senso. nali e gli effetti che producono,
sensazione fugace, lontana, indistinta. Un’altra aspettativa che soffoca sul entriamo cioè nel mondo dei cicli
I circuiti vitali gli sono stati manomessi. nascere il desiderio di curiosità, d’inizia- interpersonali che si attivano quando
Crescere a forza di infusioni ripetute di tiva, è quella di incontrare la vulnerabi- ci imbattiamo in un narcisista.
agonismo conduce allo spegnimento, lità altrui sulla strada di questa propul-
ad arrugginire la nostra bussola interna, sione creativa. A differenza di quello che
ad atrofizzare lo slancio alla vita. si possa pensare, molti narcisisti, sin da
Passano talmente tanto tempo focaliz- piccoli, sono stati annaffiati abbondan-
zati a competere, a battere l’altro, che temente con ettolitri di induzione di
non ricordano più cosa volevano inizial- senso di colpa. Ricordate l’esempio della
mente, attirati dalla gara hanno dimen- ragazza che aveva già un piede in
ticato sé stessi, si ritrovano a muovere Grecia? Proprio così. Infanzie in cui
un corpo senza desideri. ogni volta che avevano una mezza idea,
Il vero problema del narcisismo è qui, che si muovevano animati da uno spi-
nel lasciarsi vivere, nella passività. rito curioso, che sentivano azionato un
La loro agency è carente. motore interno, si ritrovavano davanti
qualcuno che stava male, che si
Abbiamo visto però che, fortunata- mostrava sofferente, triste, abbattuto,
mente, ogni tanto una spinta interna, risentito, offeso. In casi così sentirsi col-
autonoma, si affaccia nel loro mondo pevole, sbagliato, è il minimo e ciò che
interno fatto di sfide all’ultimo sangue e ne scaturisce tanto lineare quanto tos-
di passioni rinsecchite. Il punto è che sico: se mi muovo in direzione delle mie
quando questo accade la loro mente intenzioni l’altro soffre. La ricetta per
produce, inevitabilmente, (indovinate l’infelicità è pronta. Anni di questa roba
un po’?) delle previsioni negative e non sai più cosa vuoi, cosa ti piace, la
rispetto alla sorte riservata a quello sti- vita scorre insipida (Dimaggio, ).
molo vitale.
Un’aspettativa è che gli altri li blocche- Abbiamo visto come a partire dall’in-
ranno, li ostacoleranno, li svaluteranno, crocio tra predisposizioni ereditate bio-
non li supporteranno. Se incominciano logicamente ed esperienze relazionali
a fare qualcosa e gli altri approvano ripetute, in particolare quelle avute nelle
allora si animano, si accendono, si sen- interazioni con le figure di riferimento
tono nutriti dall’ammirazione degli (caregivers), sviluppiamo degli schemi
altri. Ma alla minima percezione di interpersonali, ovvero delle previsioni
disinteresse, di disapprovazione, si afflo- di come andranno le nostre interazioni
sciano come mongolfiere quando viene sociali.
meno la fiamma che le alimenta.


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Modulo  Cicli interpersonali Ammirazione, rispecchiamento, idealiz-


zazione, competizione, disprezzo ma
Del tutto comprensibile se avete a che
fare con chi da una parte cerca attiva-
anche bisogno di cure, affetto, calore, mente la vostra attenzione per accre-
Le relazioni parole che solo a pronunciarle ci gui-
dano in un viaggio mentale dove la meta
scere la propria autostima e dall’altra vi
cosparge di disprezzo e umiliazione
è esattamente il narcisismo. In fondo è perché a loro avviso li avete fatti sentire
interpersonali facile: chiudi gli occhi, ce l’hai davanti, inferiori e senza valore. La conclusione è
il corpo è tonico, le spalle dritte, che siete imperdonabili.
lo sguardo freddo, le parole taglienti, Alla luce di quanto detto, quali sono le
gelide, il passo è marziale, il silenzio dinamiche interpersonali (cicli interper-
assordante. Forse ti sarà venuto in sonali) che si attivano tra i narcisisti e
mente tuo padre o tua madre, o magari coloro che entrano in relazione con
il tuo capo, tua moglie o tuo marito. loro?
In realtà non fa molta differenza: ciò che
conta è che stargli accanto può essere Una prima fotografia ci mostra il Sé in
peggio che scalare il K. attesa di essere idealizzato, visto nella
sua veste splendente, da un altro che
Può essere spaventoso rendersi conto di effettivamente gli concede ciò che desi-
essere tra le grinfie di Joffrey Baratheon, dera. Ora sì che può sentirsi pieno,
dove il pensiero di uscirne illesi è vera- tronfio e soddisfatto. La pelle è, così,
mente una chimera; ma allo stesso inscalfibile. Ma se qualcosa va storto?
tempo è possibile osservare che il Joffrey Se la sorgente dell’ammirazione cessa di
della situazione è a sua volta vittima di riconoscerlo e abbeverarlo? Il senso di
un tiranno sadico, invincibile, superiore, essere stato tradito si fa strada e vi ritro-
che non si piega... mai! Qui assistiamo vate investiti da un Frecciarossa 
ad un match tra grandiosità e vuoto. Reggio Calabria - Milano dove a voi è
E il match il narcisista prima lo gioca riservato il vagone del giudizio e della
nella mente e poi nelle aree fondamen- vendetta. Ovviamente nessuna prima
tali della sua vita. Tutto è intriso dal classe.
mutare dello stato mentale.
Continuando a scorrere l’album delle
Ma cosa succede realmente quando ci foto troviamo una scena in cui l’ammi-
troviamo faccia a faccia con un narci- razione per un altro eletto, inarrivabile è
sista? La prima cosa da tenere a mente è completa, altisonante. Tutti possono e
che la grandiosità è la soluzione al vuoto devono vedere quanto io sia speciale agli
e alla vergogna, ma a causa di questa occhi di chi appartiene alla cerchia dei
grandiosità le relazioni interpersonali Grandi. Una danza armoniosa sulle note
non possono che diventare problema- della grandiosità. Ne sono un esempio
tiche: gli altri non la riconoscono, bensì Harvey Specter e Mike Ross, protago-
vi si accaniscono contro, l’idea è quella nisti di Suits, dove tra i due scatta una
di prendere un lucente ago da lana e... scintilla manco fossero due adolescenti
fsss, il pallone si è sgonfiato. innamorati. La loro chimica istantanea


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travolge chiunque: tutti, nello studio, Sembra di essere finiti a Pripyat. Ma di aver bisogno di cure, ma non ne sei Fin qui esposto ci permette di capire
assistono al volteggio dove l’arroganza come ci siamo arrivati? Principalmente propriamente consapevole. Rabbiosa- come nel momento in cui entriamo in
seducente di Harvey incontra e sposa in due modi: voglio essere ammirato, mente richiedi che ti venga data atten- relazione con gli altri si possono attivare
l’intelligenza sfacciatamente attraente di percepisco che l’altro non testimonia e zione, ma a questo punto l’altro si dei processi intersoggettivi detti cicli:
Mike. Ammaliare, affascinare. La condi- riconosce il mio potere, il mio dominio difende o ti attacca rabbiosamente e tutto ha inizio dallo schema maladattivo,
visione è massima, l’idillio perfetto. e quindi non posso far altro che compe- sicuramente non ti darà le cure tanto di cui abbiamo parlato precedente-
Un altro esempio? Pensate al giovane tere rabbiosamente. A questo punto la desiderate. A questo punto non puoi far mente, che ti guida mentre stai lì a
imprenditore di successo, tutto d’un sfida è accettata. Muhammad Ali vs altro che sentirti trascurato incolpando vedere se e come i tuoi desideri, progetti,
pezzo e la ragazza super sexy, travol- George Foreman. Saliamo sul ring. l’altro. La rabbia cresce, secondo dopo obiettivi, bisogni (tutta roba sana sia
gente, spiritosa e molto sveglia. Un gancio dietro l’altro. Suona il gong secondo. Le accuse diventano incalzanti. chiaro) verranno visti, compresi, soddi-
Una Cat Woman senza maschera. e il narcisista è ormai già fuori dalla Ormai l’altro è completamente indispo- sfatti dall’altro. Solitamente, per i
Non vorreste essere il suo Batman? relazione, ritirato nelle lande desolate nibile e il tuo bisogno di attenzioni pazienti narcisisti, le cose non vanno poi
Oppure eccola lì, la giovane stagista dove è consentita la vita solo alle piante diventa sempre più rabbioso. La protesta così tanto bene. La reazione dell’altro ti
dall’educazione ineccepibile... nemmeno xerofite. è in ogni sguardo, parola, movimento fa provare e pensare in un modo per cui
i francescani avrebbero da ridire... con il del tuo corpo. È una spirale. Ti smorza inizi a sperimentare stati affettivi e idee
suo fare attento, delicato, quasi impalpa- Un altro modo ci vede desiderosi del- il fiato. che confermano la teoria guida dello
bile, immateriale e il pianista che riserva l’ammirazione da parte di chi l’ha già schema. Ormai le tue azioni, i tuoi com-
nelle note tutte le sue speranze. ampiamente elargita, solo che tic tac Siamo arrivati alla fine del nostro album portamenti disfunzionali ricevono una
l’orologio si ferma. L’altro non ci di fotografie e la richiesta di attenzioni spinta propulsiva stile Rivoluzione d’ot-
Tornando alla danza, immaginate che ammira più. Si ribella. Fa capolino la fa da padrona. tobre. A questo punto la relazione fa tilt.
ad un certo punto ci si pestano i piedi. l’umiliazione, mi sento tradito, voglio Sia tu che l’altro avete bisogno di cura, La sequenza relazionale disfunzionale è,
Il finale è decisamente tragico. che mi venga riconosciuto il mio diritto. vicinanza. Inizia la competizione per chi così, stabile.
Senza riconoscimento posso solo dissol- Ora la relazione, dove l’altro sta sull’al- merita per primo di assumere quel Chi contribuisce a tutto questo? Io?
vermi perché la luce nel tuo sguardo talena della sottomissione e richiesta di ruolo. Un testa a testa degno della finale L’altro? Entrambi? Domanda davvero
carico di ammirazione non è più rivolta riconoscimento, assume le sembianze di Formula . Solo che non siamo in legittima. Risposta: tutti. I cicli si for-
a me. Dal sentirmi geniale e integro del protagonista di Memorie dal sotto- Bahrain e il circuito non è quello di mano tra persone. Le persone sono in
all’essere niente, peggio che trasparente. suolo di Dostoevskij, dove la danza tra Manama, ma quello delle relazioni relazione e, più o meno consapevol-
La condensa sul vetro quando apri la soffrire e far soffrire è il muro portante. interpersonali. Tutto si complica, non mente, agiscono affinché la storia nar-
finestra evapora con meno facilità. Per i narcisisti le relazioni sono compli- basta tenere stretto il volante, il senso di rata da quando sei venuto al mondo
Allora via all’umiliazione, alla rabbia cate. Si adattano, ma non è il loro punto stabilità è precario. La sabbia soffiata dal possa continuare ad esistere (Carcione,
e al disprezzo. Il tradimento è troppo di forza. L’intimità è rischiosa. La vici- vento sulla pista rende la visuale Semerari, ; Dimaggio, ;
grande. Lo squarcio nel petto fa troppo nanza e la cura roba da cui stare lontani. distorta. Allora inizi a percepire le Dimaggio, Montano, Popolo, Salvatore,
male. Posso solo che ritirarmi. Riconoscere di aver bisogno di aiuto e richieste dell’altro come coercitive, ; Dimaggio, Semerari, ).
sostegno significa sostare nell’attacca- obbliganti. Tutto condito da rabbia e
Girando pagina, ci ritroviamo nella mento e fermare la macchina lì fa esplo- disprezzo. A questo punto l’insoddisfa-
competizione piena con un clima carico dere un’immagine del Sé come soffe- zione reciproca è inevitabile.
di accuse e lamentele reciproche. La ten- rente. Il costo è altissimo: l’altro Diventare denigratori è un passaggio
sione emotiva sale. Si taglia meglio di un potrebbe essere controllante. obbligato. L’album è finito.
panetto di burro. Il paziente narcisista è,
ora, in una posizione decisamente sco- Ecco, quindi, che oltre alla competizione
moda. Nella sua mente un solo pen- troviamo cicli interpersonali disfunzio-
siero: “La vicinanza non è necessaria”. nali basati sull’attaccamento. Immagina

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Il narcisista Ormai è chiaro: le relazioni interperso-


nali per il narcisista sono peggio del
mascelle, che frantuma e mastica ogni
tipo di roccia. Ecco. Questo è il destino,
zione e il partner stesso come una
catena, un vincolo, un laccio strettis-
in varie vesti cubo di Rubik. decisamente non gradito, di chi si con- simo, una palla al piede. Il senso di
Non che per il resto dell’umanità siano fronta tutti i giorni con un narcisista. costrizione derivante da qualcosa e
cosa facile, ma tutto sommato molti di Che tu sia moglie, marito, figlio/a, qualcuno di così difettoso è insopporta-
noi se la cavano: di base, infatti, sentire amico/a non fa alcuna differenza. bile. Da una roba così, dove il partner è
di meritare quello per cui hai tanto fati- Anche davanti al tuo capo puoi finire colui che disprezza, colpevolizza, tra-
cato, avere considerazione di te, desi- esattamente come una roccia naturale scura, abbandona, limita, non se ne esce.
derio di apprezzamento, autoconserva- nel frantoio: “masticato”. O meglio. Un narcisista può adottare
zione, orgoglio, autocritica costruttiva e due modi per sentirsi almeno un po’ al
allo stesso tempo provare empatia e Premessa fatta, proviamo ora a capire sicuro. Opzione A: farsi l’amante.
compassione, senso di appartenenza e meglio come questi caterpillar sono Opzione B: raffreddarsi. Le emozioni
reciprocità quando sei in relazione capaci di renderti la vita impossibile in sono congelate. Il distacco e l’indiffe-
dicono di te che, cavolo, funzioni. base all’abito che indossano. renza diventano il leitmotiv della rela-
E anche bene. Sicuramente sai destreg- Partiamo dalla vita amorosa. zione. Ecco qui che assistiamo al triplo
giarti nelle relazioni interpersonali, vale Perché il narcisista ci spezza il cuore? axel che lo conduce verso la porta
a dire che il cubo di Rubik lo sai maneg- Perché solitamente la relazione finisce d’uscita. A voi resterà solo il rumore
giare e certamente ti è noto che la nota- male? Sei in uno stato di bisogno, ti della lama sottile e concava che taglia il
zione di Singmaster, famosa per saper senti vulnerabile. Chiedi aiuto al tuo ghiaccio e una massiccia dose di
distinguere i vari movimenti che si pos- partner. disprezzo.
sono eseguire sul cubo, ti permette di Questo significa che sei legato affettiva-
affrontare molte “varianti” relazionali. mente. Il partner viene subito visto Reggere l’intimità amorosa, scambiarsi
Alle brutte, hai sempre un asso nella come colui o colei che ti trascurerà, ti affetto, calore, vicinanza, slancio e stima
manica: il metodo risolutivo più intui- dominerà. Qui Mara Maionchi schiacce- reciproca è veramente cosa ardua.
tivo è quello a strati, l’approccio più rebbe il buzzer. Non si può proprio fare. Voi siete stanche, state male, vi sentite
semplice se non hai mai avuto tra le Allora darsi alla macchia sembra la solu- trascurate, non capite o semplicemente
mani un cubo... o una relazione: a par- zione migliore. Stesso discorso se vuoi non entusiaste di come lui si comporta
tire da una situazione di base procedi, essere ammirato: l’altro può adorarti, nella normale routine quotidiana? Sacri-
passo dopo passo, verso situazioni più venerarti o farti sentire uno zero. legio! Questo diventa lo scenario per-
complesse e il gioco è fatto. Il cubo è Che non vali niente. Scenario decisa- fetto per uno scontro apocalittico:
risolto, ovvero una relazione soddisfa- mente più realistico. E ancora, vuoi sen- lo scopo è difendere il proprio essere.
cente è possibile. Ma se sei un narcisista, tirti supportato nel fare qualcosa che ti Come? Attaccando con il disprezzo.
sei come un principiante di fronte al piace, la tua autonomia freme nel A volte travestito da saggezza. Una stilet-
cubo di Rubik, e allora dopo un paio di vederti assaporare la vita e invece no. tata dietro l’altra. Paolo,  anni,
tentativi indovina che fine fa il cubo, L’altro ha un’espressione sofferente, si manager di successo, ce lo fa capire
ossia la relazione? Nella migliore delle mostra debole e, per essere certo di benissimo: “Una roba indecente, addirit-
ipotesi, se così si può dire, lo riporrai nel averti tagliato le gambe, ti induce il tura mi accusa di trascurarla e di criti-
cassetto con una nonchalance degna di senso di colpa. Nel partner vede una carla ogni due per tre. Quella donna è
un salotto di nobili baltici. Relazione minaccia. Una sorta di Boogeyman veramente sempre scontenta. Ma io che
chiusa, archiviata. L’alternativa è la fran- nascosto nell’armadio, come nel film di ci posso fare se lei ha tutti quei problemi
tumazione del cubo: nelle relazioni sei Stephen Kay, che ti costringe sotto le al lavoro... vabbè, diciamolo bene,
esattamente come un frantoio a coperte. Allo stesso modo, sente la rela- paturnie. Paolo di qua, Paolo di là.


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È tutto un chiedere. Un disco rotto si sen- Continuando a guardarci intorno tro- Esiste, poi, una tipologia di narcisista mano, vai e punta più in alto che puoi.
tirebbe un idiota di fronte a lei. Potrebbe viamo quello che bere un Aragog fa che ognuno di noi avrà incontrato Una sorta di ricerca del Sacro Graal.
usarmi come spunto invece di lamentarsi meno paura. Sì, avete capito bene: sor- almeno una volta nella vita. Ovviamente Ma l’idea di possedere una grazia tale da
sempre. Le ho detto che potrebbe darsi seggiare un cocktail a base di veleno di desidera essere ammirato. Ovviamente ricercare i segreti di Dio come un qual-
una svegliata, stabilire delle priorità tarantola in un bar messicano sarebbe desidera essere riconosciuto. Ovvia- cosa che sgorga direttamente da te è solo
invece di stare tutto il tempo paralizzata meno spaventoso. Arroganza, disprezzo, mente si sente in diritto di essere prefe- un’illusione. Mamma e papà hanno già
davanti a quelle tabelle excel, ma figurati rabbia. Chi gli sta intorno sa perfetta- rito agli altri, speciale. Ovviamente agli deciso per te. Ma come?
se ricorda tutto quello che faccio io... bah... mente che di guai ne passerà tanti. occhi di chi ritiene speciale a sua volta. Ci sono genitori la cui parola d’ordine è
menomale che questo weekend sarò fuori, Davanti agli occhi hai una persona che La danza ha inizio. È un tripudio di primeggiare. Sempre. Il messaggio tra-
tanto a casa è tutto un mortorio. Alla fine, sa benissimo di avere ottime qualità intese, traguardi. Oltre c’è spazio solo smesso è: sei eccezionale, nessuno è alla
mia moglie è semplicemente ornamen- gestionali e di problem solving, che per il successo. Ma questo palcoscenico tua altezza. Mi raccomando, supera
tale”. chiameresti per ricoprire il ruolo di dove viene messa in scena la gloria, la tutti, schiacciali. Ah... mentre fai questo
leader, soprattutto se vuoi raggiungere superiorità, vedrà presto calare il sipario. ricordati di non avvicinarti nemmeno
Se volgiamo lo sguardo in ufficio, risultati sorprendenti, ma che non ha la La protesta silenziosa e il senso di ven- per sbaglio a qualcosa che sia simile ad
invece, che cosa succede? Innanzitutto, minima idea di quanto sia bravo nel detta iniziano a lievitare come il panetto un errore. Le conseguenze? Degne del
una premessa: narcisismo e successo buttare acido muriatico nella stanza. della pizza. Ma perché? Siamo alle solite: finale delle Tragedie di Sofocle.
non solo non sono la stessa cosa, anzi. Il punto di vista dell’altro non esiste. per un attimo il faro non è puntato su di Emarginazione, sguardo altrove, scacco.
Spesso sono talmente distanti l’uno Tutto ciò che non ha a che vedere con te, ma cosa peggiore, su chi ritieni essere Ma non solo. Nessuna clemenza se
dall’altro che il narcisista sente di essere l’obiettivo lavorativo non gli interessa e meno di te. L’attenzione rivolta altrove è mostri crepe, piuttosto disapprovazione,
sul ciglio del Darvaza, noto anche come guai a chiedergli comprensione. Sarebbe intollerabile. Lo spettacolo finisce a costernazione e una lenta macerazione
Porta dell’Inferno. Ergo, il lavoro, è un come chiedere al gatto di non mangiare colpi di risentimento, sfide e vendetta. nel senso di colpa per il dolore arrecato.
vero e proprio dramma. Una maledi- il topo: “Alla fine avevo solo bisogno di Ora sul sipario c’è uno squarcio Qui, tuo figlio avrà chiara l’idea che i
zione. Facendo uno zoom nella stanza una settimana in più, poi il capitolo lo enorme. Il paradiso è perduto. perdenti non li perdona nessun Dio.
di sicuro troviamo ambizione, competi- avrei consegnato... ho provato a spiegargli Glielo hanno insegnato. Le porte dell’in-
zione, potere, a volte talento, ma anche che non dipendeva da me se proprio Arriviamo al genitore: non tutti sono ferno sono ormai spalancate. Giorgia ha
vuoto, invidia. E ancora insicurezza, adesso la proprietaria di casa mi ha dato capaci di tracciare semicerchi con  anni ed è in procinto di iscriversi
senso di ingiustizia e risentimento verso lo sfratto. Penso di non essermi mai sen- l’aratro così come fece Ulisse per salvare all’università: “Mio padre già parla di
chi è visto come più competente. tita così insignificante e stupida [...] Con- suo figlio Telemaco dalla morte. La cosa come sarà elegante il mio studio notarile.
Poi, spostando un po’ la tenda, appog- tinuando a leggere il libro che aveva in più sana, normale e umana è, come dice Si aspetta tantissimo da me. Del resto,
giato al vetro, troviamo quello che mano, con tono basso e tagliente mi fa: il Kohut (), sostenere la generazione essere l’unica donna notaio della mia
incantato a guardare il cielo fa la lista solo fatto che stia provando a spiegarsi mi successiva. Se vi curate dei vostri figli, se famiglia significherebbe fare scacco matto
dei rimpianti man mano che le nuvole accappona la pelle. Io al suo posto mi sen- siete amorevoli, giocosi, se accogliete la in primis a mia sorella maggiore che fa
passano. Ma tu non sei Dio che dopo tirei ridicola. Piuttosto che assumere le loro curiosità e spontaneità, se date un tanto la splendida, ma alla fine si è
aver fatto il cielo, creò piante e animali sembianze di una ragazzina di  anni, senso ai loro sforzi allora vi avvicinate ridotta a fare l’avvocato e poi alla sequela
semplicemente guardando le nuvole. provi a fare lo sforzo di essere una persona ad essere l’Ulisse della situazione. di cugini da parte di mia madre che, pur
Sei quello che resta lì, fermo, senza la matura. Liberissima, poi, di buttare la sua Ottimo! Se invece di fronte a Palamede rischiando di sembrare saccente, non
spinta a provare. Un’unica convinzione carriera nel tritacarne”. Elisa,  anni, che mette il piccolo Telemaco nel solco posso fare a meno di dire che sono davvero
attanaglia la mente: il protagonista non dottoranda in Critica Letteraria... che si Ulisse non avesse deviato, beh... conclu- degli idioti. La mia intelligenza, invece, è
sei tu. è trovata proprio di fronte al tritacarne. sione ovvia. I genitori narcisisti non nota nella mia famiglia.
tracciano semicerchi. I genitori narcisisti Come dice papà, io sono il suo orgoglio”.
disegnano linee rette. E non solo.
Scrivono copioni. Tu nasci, copione alla


 ..  | modulo  | Le relazioni interpersonali

Altro esempio. Sei praticamente il figlio Poi ci sono quei genitori che “guai a te se schiaccia qualunque sentimento. Giunti fin qui dovrebbe essere chiaro
che qualsiasi genitore desidererebbe. ti fai sottomettere”. Ne vediamo a Sei ormai corazzato. Come i Guardiani con chi abbiamo a che fare, di contesto
Bambino composto e intelligente, non ti milioni. L’essere un passo dietro all’altro della Notte, giorno dopo giorno, ti bar- in contesto. In un modo o in un altro
sei mai messo nei guai: né un ginocchio non è nemmeno un’opzione. richi dietro una colossale muraglia di sono tiranni. La rabbia raggelante.
sbucciato, né un richiamo a scuola, mai Allora l’esibizione e l’ostentazione della ghiaccio alta  metri. I silenzi punitivi. Un disprezzo sommo
una lamentela. Durante l’adolescenza forza, del coraggio, così come essere Immagina, invece, che l’ambiente fami- e superbo. Il disgusto per la mediocrità.
non hai fatto assaggiare ai tuoi genitori ammaliante e intrigante sono parte fon- liare in cui vivi sia pregno di messaggi Le parole taglienti riservate agli errori.
tutti i turbamenti tipici di quella fase di damentale della prescrizione genitoriale del tipo: “testa bassa”. Lo sguardo altrove per aver provato a
vita. Gli altri genitori arrancavano per non essere il Nulla. Ti mostro la La voglia di riscatto e la sana ambizione fare un passo. Un treno merci è meno
disperati, i tuoi no. Poi l’università, mai cresta e il braccio tatuato mentre scendo schiacciate dalla sfiducia genitoriale. pesante. Momento dopo momento
una difficoltà, mai un voto al di sotto dal mio X nero lucido che ho appena Una roba che crea una spaccatura nella esposti a regole ed esperienze che tol-
dell’eccellenza, tutto liscio come l’olio. parcheggiato in doppia fila, così ti mente simile a quella formatasi in gono il fiato e tracciano un percorso di
La fluida perfezione. Il suono di un ricordo chi tra i due è la pecora. Kenya, in piena Rift Valley. C’è chi vita destinato unicamente all’infelicità
Guarneri. Il figlio ideale di genitori Oppure, semplicemente, lo smalto finisce completamente assorbito dalla (Dimaggio, ; Dimaggio, Semerari,
ideali. Però. Sì, c’è un però. Sempre. glitter color oro sulle mie unghie a sti- crepa, con l’autostima praticamente ; Ronningstam, ).
Una sola, piccola, crepa in una tela per- letto accompagnato da sopracciglia impercepibile e la testa talmente bassa
fetta: ciò che sei, nella tua interezza e tatuate stile Drag Queen, labbra rosso da farsi venire la gobba come Igor in
trasparenza, non rientra nell’immagine fuoco con una spinta di botox (tanto per Frankenstein e chi, invece, lotta con tutte
esemplare che i tuoi genitori hanno essere certa di non perdere l’effetto le sue forze contro un mondo che non
dipinto di te e che tengono esposta nella push-up) testimoniano la mia onnipo- gli riconosce qualità, doti e talenti che
loro mente. Sei omosessuale. E al solo tenza. Tu puoi solo guardare e sentirti mamma e papà hanno solo che snob-
pensiero di dirlo ai tuoi le gambe vacil- la sfigata di turno dove nemmeno il bato. Questo è lo scenario perfetto in cui
lano, il corpo perde di consistenza. Non migliore dei parrucchieri riuscirebbe a la sensazione di essere un bluff sarà cau-
lo accetterebbero mai. Dall’essere l’orgo- renderti presentabile. Mamma e papà stica e mordace. Tutto diventa una sfida
glio di casa a esserne la vergogna il passo mi hanno insegnato che il macchinone, rabbiosa. L’insoddisfazione è una
è breve. La tua persona sarebbe la loro i tatuaggi, il nail art impeccabile, il tacco seconda pelle. La possibilità di credere
delusione più grande. Puoi già vedere la  sono messaggi da inviare quotidiana- di avere una qualche qualità è mera illu-
sofferenza profonda di mamma, allet- mente se non vuoi essere piegato. sione... in fondo chi doveva spingerti a
tata, distrutta dal dolore, che a mala- The more, the better! mangiarti la vita ha pensato bene di
pena riesce a respirare e il disprezzo rab- cementificare i tuoi piedi.
bioso di papà, che non ti rivolge più la Esistono poi altri scenari: genitori soffe-
parola e nemmeno lo sguardo, non esisti renti, alcolisti. Madri da cui difendersi.
più. Un affresco rovinato. Ciò che ti Padri impegnati a farsi l’ennesima pera
vitalizza devitalizza le persone amate. piuttosto che ammirare ed essere fieri
Un gioco crudele. Scegliere tra essere te dei figli. Allora ti rimbocchi le maniche,
stesso e l’amore dei tuoi cari. Esporre accudisci, proteggi ma è tutto dannata-
alla luce del sole i tuoi aspetti più intimi, mente innaturale. Giocare, sentirsi rassi-
vitali, vorrebbe dire essere rifiutato dalla curati, sbagliare e sapere che qualcuno
tua famiglia. Fiorire perdendo le radici. che ci possa mettere una pezza è lì,
Una roba che spacca la mente. solido, è roba che appartiene alla vita
degli altri. Eppure, pian piano serpeggia
un senso di forza e di orgoglio che


 .. 

Modulo  Curare il narcisismo Sia chiaro, i narcisisti arrivano in psico-


terapia. A volte parte da loro, altre volte
Beh, togliendo gli stati interni e le rea-
zioni peculiari di ogni psicoterapeuta,
ci si ritrovano spinti dalla canna di una un aspetto che frequentemente risuona
Trattamento Magnum risolutamente poggiata sulla
loro schiena. Sia chiaro, inoltre, che noi
dentro noi clinici durante le sedute è la
lontananza relazionale: ci sentiamo
clinici non siamo impotenti, possiamo separati da un vetro, spettatori inermi
fare qualcosa, anche solo ridurre la loro di un’esposizione formale della loro
sofferenza di una tacca. Dicevamo, fre- esistenza.
quentano le stanze di psicoterapia. A quel punto siamo portati ad entrare
A modo loro, certo, ma siedono sulle in scena. Viene da sbracciarsi, sgomitare
nostre poltroncine monocromatiche. per uscire da quella condizione di udi-
Ma come si presentano? tore passivo, combattere energicamente
Ricordate i tipi grandiosi e i tipi vulne- la sensazione di essere un terapeuta
rabili? Ecco. Alcuni ci presentano un disinnescato, alzarci in piedi e percepire
biglietto da visita fatto di arroganza, che siamo dotati di vita: “ehi, ci sono
supponenza, vanterie, altezzosità, anch’io!”. Insomma, intervenire.
disprezzo, critica, gelo, pretese. E allora, nonostante le difficoltà del
Si irritano facilmente. La segretaria dello caso, ci ragioniamo su, diamo fondo a
studio che con scarsa lungimiranza non tutte le nostre risorse, mettiamo insieme
ha previsto il loro arrivo e, imperdona- i pezzi disseminati nel dialogo, gli diamo
bilmente, si è permessa di aprire il por- una forma narrabile che ci sembra, o
tone solamente dopo il secondo almeno ci speriamo, vagamente intelli-
squillo... sacrilegio! E poi, come se non gente e la condividiamo con il paziente.
bastasse, l’attesa di ben trentadue Nelle fasi iniziali di una psicoterapia con
secondi prima di entrare nella nostra un narcisista tale sforzo terapeutico pro-
stanza. E in quei trentadue secondi, duce lo stesso effetto della suoneria del
tutti i difetti funzionali e strutturali del vostro smartphone che irrompe durante
nostro studio puntualmente rilevati e l’ultimo quadro de La bohème: siete un
sarcasticamente resi noti. elemento di disturbo, un fastidioso
Per altri il biglietto da visita è meno corpo estraneo, e bene che vi va vi igno-
appariscente. Nascosti nel loro covo rano, più probabilmente riceverete dosi
temono di mostrarsi, ma la loro gran- abbondanti di disprezzo. Massimo
diosità si intravede oltre il muro dell’ap- impegno, minimo risultato. Liquidati
parenza. La citazione di Talete mescolata con un lieve cenno di dissenso.
sapientemente nel flusso di parole, Questi assetti relazionali, solitamente,
l’abito firmato lasciato intravedere, producono nel terapeuta due tipiche
le movenze ricercate ed eleganti. reazioni. Una è la noia, la mente del cli-
In ogni caso sono schermati. nico inizia cioè a essere colonizzata da
Ne vediamo l’epicarpo. viaggi oltreoceano, l’idea del coast to
E noi clinici come ci sentiamo in seduta coast passando nel silenzio sconfinato
e cosa siamo spinti a fare? del deserto del Mojave è, in momenti
così, un desiderio irrefrenabile.


 ..  | modulo  | Trattamento

L’altra reazione è la sfida. Il senso di siamo accorti. Andiamo per ordine. in realtà, assaporando proprio il cuore
impotenza e il mancato riconoscimento Il clinico, per riparare la rottura relazio- dell’esperienza narcisistica: sentirsi una
che montano. E con loro l’irritazione: nale, compie quelle che tecnicamente si nullità. Tutto questo però non basta,
entrano nella vostra stanza e con arro- chiamano operazioni di disciplina inte- lo psicoterapeuta deve fare anche altre
ganza e presunzione vogliono dettare le riore (ODI). Tranquilli, non è una roba cose. Vediamole.
regole, a volte anche attraverso un gioco new age. Mentre si trova nell’occhio del Insieme alla costante regolazione della
di seduzione. ciclone, lo psicoterapeuta si focalizza relazione terapeutica, il clinico ha come
Solitamente, la prima cosa che siamo prima di tutto sulle proprie sensazioni, primo obiettivo quello di far accedere il
portati a fare è quella di sgonfiare il pal- su ciò che gli sta passando per la testa, paziente a episodi di vita vera, racconti
lone gonfiato, buttarlo giù dal piedi- su ciò che sta provando, sulla posizione di situazioni con determinati perso-
stallo, prendere le parti degli sfortunati relazionale che sta incarnando in quel naggi, circoscritte nel tempo e nello
che quotidianamente ci si relazionano, momento. Chiarito il suo mondo spazio, oltrepassando caparbiamente il
cercare di fargli assumere il punto di interno, passa a focalizzarsi sul paziente muro delle teorizzazioni e delle intellet-
vista altrui. Sarebbe una catastrofe. chiedendosi cosa, della propria espe- tualizzazioni che frappongono tra loro e
Gli toglieremmo l’unica cura che ha per rienza, sia condiviso e cosa sia comple- il resto del mondo. Non stancarsi mai di
le mani in grado di evitargli il vuoto e la mentare all’esperienza del paziente. chiedere esempi. Riuscire ad esplorare
caduta nel baratro. E statene certi, non Infine, comunica al paziente l’ipotesi questi episodi consente di raccogliere
la prenderebbero benissimo. formulata. Queste operazioni sono molte più informazioni sul mondo
potentissime e, generalmente, non solo interno del paziente, su ciò che desidera,
E allora come muoverci? ricompongono la frattura relazionale, prova e pensa, su come percepisce gli
Innanzitutto, dobbiamo uscire da questa ma le fanno fare un balzo di conoscenza altri e se stesso, sulla sua sofferenza.
impasse, da questo vortice (quello che e profondità enorme. Perché? Pensateci,
qualche pagina fa abbiamo descritto il narcisista entra nella nostra stanza e ci Dopo aver approfondito e accumulato
come ciclo interpersonale disfunzio- fa sentire non riconosciuti, una nullità. una certa quantità di episodi, ecco che
nale), e ricucire lo strappo. Se ci riflet- inizia ad aprirsi davanti a voi la trama di
tete, l’azione del rammendare prima di Ora, se vi fermate un attimo ed effet- vita, il nucleo di sofferenza del paziente,
procedere è, sostanzialmente, una que- tuate tutti quei passaggi interni descritti gli schemi interpersonali maladattivi che
stione di buonsenso. poco fa, allora si palesa davanti ai vostri lo soffocano, che gli causano un’enorme
Se ci fratturassimo la tibia, prima mette- occhi una roba interessantissima: ci sta sofferenza, che lasciano quella sensa-
remmo il gesso, una volta tolto ricomin- facendo sentire proprio come lui si zione di annientamento, quel sotto-
ceremmo pian piano a riacquistare la sente. A quel punto cambia il nostro fondo che la vita non abbia molto senso.
mobilità della gamba e, solo alla fine, stato mentale. Aiutare a curare quel dolore antico, pro-
ritorneremmo a correre. In psicoterapia Un attimo prima volevamo mandarlo a fondo, e arrivare insieme a comprendere
vale lo stesso. È vero, questo passaggio quel paese, qualche minuto dopo ci sen- che è guidato da schemi nocivi che
richiede una grossa competenza meta- tiamo profondamente sintonizzati con opprimono la sua mente, lasciarli
cognitiva ed empatica da parte del cli- lui. Queste situazioni difficili rappresen- andare ed entrare in contatto con i
nico, ma è l’unico possibile se vogliamo tano, quindi, grandi occasioni terapeu- propri gusti personali. Entrare in con-
essere di aiuto al paziente. E udite udite, tiche, in modo paradossale ci consen- tatto con il diritto alla vita (Dimaggio,
è una grandissima opportunità. Sì, pro- tono di entrare in empatia con il ).
prio così. paziente proprio a partire da un
Della serie, abbiamo un giacimento di momento di minima empatia.
petrolio sotto i nostri piedi e non ce ne In quella condizione di stallo stiamo,


 ..  | modulo  | Trattamento

Trattamenti psicologici Vari orientamenti si sono avvicinati al


tema del narcisismo: psicoanalisi, psico-
Terapia Cognitivo-Comportamentale dell’attaccamento, la teoria costrutti-
vista, la psicodinamica, la Gestalt.
e farmacologici dinamica, cognitivismo, gestalt, correnti La Terapia Cognitivo-Comportamentale L’assunto di fondo è che molteplici
integrate, corporee e molti altri. (TCC) per i disturbi di personalità parte esperienze negative vissute dal bambino
In questa sezione illustreremo sola- da una spiegazione evoluzionistica durante l’infanzia, nello specifico la fru-
mente alcuni tra i vari approcci psicote- secondo cui i pattern di personalità strazione ripetuta dei bisogni primari,
rapeutici che, in modo più o meno deriverebbero da eredità filogenetiche. andranno a formare degli schemi mala-
approfondito, si sono interessati ai Queste “strategie” geneticamente deter- dattivi precoci (SMP), ossia delle strut-
disturbi di personalità, incluso il narci- minate che hanno facilitato la sopravvi- ture emotive e cognitive disfunzionali
sismo, e al loro trattamento. venza, la conservazione di risorse e lo che rappresentano dei filtri attraverso
Infine, accenneremo brevemente sviluppo, potrebbero essere state presu- cui la persona mette in ordine, inter-
all’odierno ruolo dei trattamenti farma- mibilmente favorite dalla selezione preta e prevede il mondo.
cologici nei pazienti con disturbi naturale. Gli SMP sono alla base, secondo la
di personalità. In quest’ottica, i disturbi di personalità Schema Therapy, dei disturbi di perso-
possono rappresentare l’esagerazione di nalità e, dunque, l’obiettivo principale è
strategie adattive di personalità. proprio quello di aiutare i pazienti a far
Inoltre, tutto questo è sostenuto dalle sì che i loro bisogni emotivi primari
convinzioni sottostanti dell’individuo vengano soddisfatti in modo funzionale
che influenzano la sua valutazione delle attraverso sani rapporti interpersonali.
situazioni. Tali credenze sono incorpo- A tale scopo, dopo una prima fase di
rate in strutture più o meno stabili, assessment e psicoeducazione, vengono
chiamate schemi, che selezionano e sin- utilizzate tecniche cognitive, esperien-
tetizzano le informazioni in entrata. ziali, comportamentali e, parallelamente
Questi schemi originano dal risultato a queste, viene posta una notevole atten-
dell’interazione tra la predisposizione zione alla relazione terapeutica (Young,
genetica dell’individuo e l’esposizione a Klosko, Weishaar, ).
influenze indesiderabili di altri soggetti
o a esperienze culturali e specifici eventi
traumatici (Beck et al., ). Terapia Metacognitiva Interpersonale

La Terapia Metacognitiva Interpersonale


Schema Therapy (TMI) è un trattamento manualizzato,
sia in setting individuale che di gruppo,
La Schema Therapy è un modello teo- per i disturbi di personalità che integra
rico e un approccio integrato creato per tecniche immaginative, drammatur-
affrontare una varietà di difficoltà emo- giche, corporee e di mindfulness.
tive di lunga durata e di disturbi di per- In un’ottica TMI i disturbi di persona-
sonalità, con prima origine nell’infanzia lità si compongono di quattro ingre-
e sviluppo nell’adolescenza. dienti fondamentali: le disfunzioni
Tale approccio ha preso spunto da metacognitive, gli schemi interpersonali
diversi modelli teorici, quali la terapia patogeni, le strategie di coping disfun-
cognitivo-comportamentale, la teoria zionali, i cicli interpersonali disfunzio-


 ..  | modulo  | Trattamento

nali. Per sviluppare un disturbo di per- strumento attraverso il quale migliorare Partendo dalla convinzione di Kernberg
sonalità, dunque, sono necessari questi la metacognizione e, inoltre, compren- che il disturbo narcisistico di personalità
ingredienti, nessuno escluso. dere e modificare gli schemi maladattivi poggi su una sottostante organizzazione
Tale approccio adotta procedure passo del paziente (Dimaggio, Montano, borderline, la TFP è stata adattata ai
dopo passo, formalizzate in tutte le sue Popolo, Salvatore, ; Dimaggio, pazienti narcisisti e si è visto che alcuni
componenti e con specifiche regole di Ottavi, Popolo, Salvatore, ; rispondono favorevolmente mentre altri
transizione per muoversi da un passo Dimaggio, Semerari, ; Safran, no. In questo approccio è fondamentale
all’altro. È, idealmente, costituita da due Muran, ). l’interpretazione del transfert, per cui il
macrosezioni: la formulazione condivisa terapeuta richiede un chiarimento
del funzionamento, finalizzata a com- riguardo all’esperienza oggettiva del
prendere gli stati mentali, i processi di Approcci psicoanalitici paziente, successivamente segue un con-
ragionamento, gli schemi interpersonali e psicodinamici fronto rispetto a possibili contraddizioni
del soggetto, a migliorare le capacità nella comunicazione di quest’ultimo e,
autoriflessive della persona e ad avere Storicamente, i principali autori che si infine, vi è un’interpretazione che con-
una mappa del funzionamento mentale sono occupati di narcisismo in tale nette ciò che sta accadendo nel transfert
rispetto alla quale terapeuta e paziente ambito sono Kohut e Kernberg. con aspetti inconsci del paziente
concordano; la promozione del cambia- Secondo Kohut, nel trattamento del nar- (Gabbard, Crisp, ).
mento, finalizzata alla riduzione della cisismo risulta essere centrale il ruolo
sofferenza, all’assunzione di prospettive dell’empatia: in pratica lo psicotera-
differenti e alla costruzione di nuove e peuta deve empatizzare con il tentativo Trattamento farmacologico
più funzionali narrazioni di sé che gui- del paziente di riattivare una fallita rela-
deranno verso azioni sociali più adattive zione con le figure di riferimento. Quando si parla di trattamento farma-
e verso la realizzazione personale. Deve contattare e avvicinarsi al bisogno cologico nei disturbi di personalità
Si noti che la TMI non è un modello del paziente di affermazione (transfert bisogna avere chiaro che siamo agli
di trattamento per fasi, ma un modello speculare), di idealizzazione (transfert albori. Al di là di qualche evidenza
iterativo: ci si muove avanti e indietro idealizzante) o di essere come il tera- empirica relativa alla gestione della sin-
lungo le due macrosezioni fino a peuta (transfert gemellare). Inoltre, tomatologia correlata al disturbo bor-
quando le problematiche del paziente sostiene che il clinico non dovrebbe derline di personalità, attualmente non
non sono risolte. Di conseguenza, confortare direttamente, bensì interpre- vi sono evidenze scientifiche chiare
durante tutto il corso della terapia così tare il desiderio del paziente di essere rispetto all’approccio farmacologico per
come durante la singola seduta, tera- confortato. i disturbi di personalità.
peuta e paziente possono impegnarsi in Secondo Kernberg, il terapeuta deve Alla luce di ciò, è importante che il trat-
operazioni di formulazione relativa- focalizzarsi sul ruolo dell’invidia e su tamento farmacologico di tali pazienti si
mente a un nuovo aspetto emergente e come questa impedisce al paziente di focalizzi sulle dimensioni psicopatolo-
poi volgere lo sguardo verso strategie di riconoscere e ricevere l’aiuto. Oltre a ciò, giche che emergono nella loro storia e
promozione del cambiamento rispetto a è importante affrontare anche aspetti nella loro attuale richiesta di tratta-
un problema già chiaro in termini men- quali l’aggressività e la competitività del mento (Carcione, Nicolò, Semerari,
talistici. paziente. ).
Per ciò che concerne la relazione tera- Infine, dall’approccio di Kernberg al
peutica, in TMI questa non viene intesa trattamento del disturbo borderline di
esclusivamente come un prerequisito personalità si è sviluppata la psicote-
per il trattamento, ma anche come uno rapia focalizzata sul transfert (TFP).


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Conclusioni Giunti a questo punto è lecito chiedersi:


cosa ci fa sentire vivi?
Amare. Sentirsi in relazione con un altro
essere vivente al quale poter mostrare il
Sentirci qualcuno. Ognuno di noi ha proprio lato vulnerabile, le proprie
piacere nel sentirsi speciale, ma non ne debolezze, le proprie fragilità. Sentire il
abbiamo bisogno a tutti i costi. Siamo calore di un abbraccio rientrando a casa.
essere umani. Ci sentiamo individui. Scambiarsi sogni e progetti, affetto e
Nell’essere orgogliosi non c’è nulla di stima reciproca. L’incontro con l’altro è
strano, patologico. Non ho alcun pro- linfa per la vitalità e non un paesaggio
blema se sono orgoglioso di me stesso ostile o, nella migliore delle ipotesi,
quando mi sento dire “ben fatto!”. arido. Non l’altro inteso come stru-
Ho mosso un passo nella vita e questo mento per la grandiosità, ma per l’af-
mi ricorda che ci sono consapevol- fetto fine a se stesso.
mente, esisto.
Il narcisista, invece, non ha dinamicità, Eccoci, dunque, ai saluti. Abbiamo visto
spinta, direzione: il Sé ideale e il Sé reale come il narcisismo penetra tra le pieghe
coincidono. Se non sei speciale, impor- della vita quotidiana sconvolgendone gli
tante, allora sei niente, uno zero. equilibri della persona stessa e di chi le
Incuriosirci. È sano, normale esplorare sta intorno. Ne abbiamo illustrato le
e appassionarci alle cose: sciare nel can- radici, descritto le manifestazioni, deli-
dore di Courmayeur, sentire l’odore neato le conseguenze intrapersonali e
profondo e solenne dei boschi che sale interpersonali e annaffiato il seme della
su per le narici, ritrovarsi la sera intorno speranza attraverso la sua cura.
al fuoco avvolto dal calore protettivo di
una baita. Per il narcisista ritrovarsi Un’ultima cosa... “[...] al mondo c’è un
nella Perla delle Alpi serve solo a farlo sacco di gente che non sta bene nella sua
sentire un gioiello di rara bellezza. pelle, a disagio nei matrimoni, nell’adole-
Essere lì significa far parte della cerchia scenza, con se stessa. Sarò presuntuoso,
degli eletti, avere finalmente l’occasione ma volevo dire che si può arrivare a
di vantarsene con i colleghi. Ogni parola capirsi. Se l’ho fatto io, ci possono riuscire
è carica di spocchia, superbia, vanità. anche gli altri. Il libro si fonda su questa
Nessun piacere nel sentire la neve fresca speranza: si è persi, ma ci si può ritrovare.
sotto i piedi, il silenzio dei boschi, lo Non è sul tennis, ma su come sia difficile
scoppiettio della legna che arde nel confrontarsi con la propria identità.
camino della baita mentre brinda con L’ho scritto: amo e riverisco tutti quelli che
gli amici. Niente di tutto ciò. Solo l’en- hanno sofferto” (Agassi, ).
nesimo trofeo da appendere al muro.
Riposti gli sci in cantina torna a sentirsi
una nullità.


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Bibliografia Agassi, A. (). Open. La mia storia.


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