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UN MODELLO DINAMICO SU UN
APPROCCIO BIG-DATA ALLA
MOBILITÀ PER LO STUDIO DELLA
DIFFUSIONE DEL COVID-19
NEL NORD ITALIA
Davide Micheli, Giuliano Muratore, Aldo Vannelli, Giuseppe Sola
La teoria dei Sistemi Dinamici decisioni, siano esse di tipo
ha proposto molti modelli per amministrativo o commercia-
la diffusione delle epidemie e le. La diffusione dei disposi-
il recente sviluppo della Fisica tivi mobili offre la possibilità
dei Sistemi Complessi ha mo- di raccogliere grandi quantità
strato come le complesse reti di dati su un campione signi-
di trasporto abbiamo un ruolo ficativo della popolazione. In
fondamentale nella diffusione questo studio si è sviluppata
a scala planetaria delle epi- la possibilità di utilizzare i dati
demie stesse. Tuttavia, le ca- relativi al traffico radiomobile
ratteristiche della pandemia TIM del mese di Febbraio 2020
da COVID-19 hanno messo in in sinergia con un modello di-
evidenza come la peculiarità namico SEIR messo a punto sui
della mobilità microscopica in dati disponibili dell’epidemia
aree con diverse caratteristi- da COVID-19 nella Lombardia
che di antropizzazione potreb- e nel Veneto.
bero avere profondamente
influenzato la sua diffusione.
I dati relativi al traffico tele-
fonico radiomobile, essendo
statisticamente correlabili con
la mobilità della popolazione,
sono attualmente un asset in-
formativo importante un po’
in tutto il mondo, e sono oggi
utilizzati a supporto di molte
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Introduzione Italia, in quanto evidenzia un perio- Mobilità e Grafi Un aiuto in tal senso arriva dalla Te- Censuarie) in questione, otteniamo l’eccentricità di Codogno (e poi di
do di possibile diffusione del virus oria dei Grafi, sviluppata per l’analisi una rappresentazione schematica Vo’) rispetto al grafo della regione
In questo studio sono state utiliz- ancor prima dell’individuazione di La Lombardia e il Veneto rappresen- di strutture composte da nodi e con- delle possibili vie attraverso le quali Lombardia (e poi Veneto). L’eccen-
zate le cosiddette Matrici Origine- un focolaio d’epidemia. tano due regioni economicamente nessioni tra gli stessi. potrebbe spostarsi un virus dentro tricità di un nodo di un grafo è (dalla
Destinazione, che permettono di ri- importanti in Italia, interessate da quella regione. Teoria dei Grafi) definito come la mi-
costruire gli spostamenti in Italia tra Lo studio affronta in primis un’a- una grande mobilità interna (oltre È noto innanzitutto che la trasmis- sura del più lungo dei cammini più
le 9862 Aree Censuarie (ACE) con le nalisi statistica (utilizzando il Tool che internazionale), sia di persone sione dei virus viaggi con le persone, Avendo trasformato le Aree Censua- brevi che connettono quello speci-
quali l’ISTAT suddivide il territorio Open Source R Studio [1]) della mo- che di merci. e possa quindi insediarsi in ambiti rie di una regione in nodi, ed avendo fico nodo a qualsiasi altro nodo del
italiano. bilità specifica che caratterizzava differenti da quello d’origine per tra- definito come connessione tra i nodi grafo.
Tale base informativa sfrutta in for- Codogno e Vo’, prima dell’evidenza Favoriscono la mobilità regionale mite di una successione di passaggi il fatto che ci siano stati spostamen-
ma anonima e aggregata, come epidemiologica, al fine di isolarne anche ragioni orografiche, come da persona a persona. Ciò che è si- ti tra due Aree Censuarie, possia- L’Eccentricità misura così quanto un
previsto dalle Normative vigenti in le caratteristiche di mobilità utili l’ampiezza della pianura Padana ed gnificativo per la diffusione del virus mo utilizzare i dati di mobilità tra le nodo risulti tendenzialmente isolato
termini di Privacy, sia i dati di tas- nell’analisi epidemiologica. il fatto che tale pianura sia innerva- è quindi stabilire se esistono con- ACE di quella regione come il modo (alta eccentricità), piuttosto che for-
sazione (o “cartellini” di traffico te- ta da grandi strutture di comunica- nessioni (cioè mobilità di persone) per verificare effettivamente quali temente centrale (bassa eccentrici-
lefonico) sia i dati di segnalazione Nell’articolo viene poi presentato zione, stradali e ferroviarie. tra una zona ed un'altra. Aree Censuarie sono state oggetto tà), rispetto ai flussi di mobilità della
legati al traffico radiomobile sulla uno studio che, incorporando dati Per valutare gli effetti della mobilità di mobilità, ed anche quando ciò è sua regione.
rete TIM. di mobilità specifica in Lombardia nell’ambito della diffusione del CO- La mobilità del virus può infatti con- avvenuto.
e Veneto, adatta i modelli di diffu- VID-19 occorre però fissare criteri cretizzarsi in una nuova zona se por- Passando al caso concreto viene
Il mese di febbraio 2020 risulta par- sione del virus al caso specifico del oggettivi di valutazione della mobili- tato da uno o più soggetti già infet- Si può quindi, con le Matrici Origine- valutata l’eccentricità di Codogno
ticolarmente significativo per lo stu- nord Italia, disegnandone anche le tà di una regione, per procedere an- tati. Destinazione, passare da un astrat- (e poi di Vo’), misurando il più lungo
dio della diffusione del COVID-19 in possibili evoluzioni. che a confronti con zone differenti. to concetto di Grafo di una regione dei cammini (più brevi) che connet-
Successivamente il virus può esse- italiana, al Grafo che corrisponde tono il nodo-ACE di Codogno (poi di
re nuovamente trasportato altrove, proprio alla situazione reale di mo- Vo’) a qualsiasi altro nodo-ACE della
anche da altre persone della nuova bilità in quella regione, in un dato Lombardia (del Veneto). Per il calco-
zona, se nel frattempo sono state periodo. Il cammino sul grafo non lo dell’eccentricità di Codogno non
1
Semplice esempio di grafo basato sulla mobilità di una regione. Il nodo in contagiate. Questa catena di pas- sarà altro che la sequenza di sposta- ha quindi rilievo quale specifico per-
esame (in rosso) presenta diversi cammini che lo congiungono a tutti gli saggi finisce per essere assimilabi- menti [nota 1] che sono stati regi- corso sia stato effettivamente se-
altri nodi del grafo. I nodi direttamente collegati hanno “distanza” (numero
le ad un grafo (vedi Figura 1), ed il strati nelle Matrici Origine-Destina- guito per lo spostamento di persone
di nodi attraversati) pari ad 1. Il numero di nodi attraversati tra il nodo
rosso e quello nero è pari a 4. In questa situazione l’eccentricità del nodo maggiore o minore numero di con- zione, prima per passare da un nodo tra un’ACE all’altro, ma solo il fatto
rosso sarebbe appunto pari a 4. Ai fini dell’eccentricità non conta infatti la nessioni (passaggi di persone) tra A ad uno nodo B, e poi per passare che tale mobilità sia avvenuta o non
distanza geografica, ma l’esistenza o meno di spostamenti avvenuti tra le
zone in esame. le diverse zone può concretamente dal nodo B al nodo C, e così via. Più sia avvenuta nel periodo in esame.
contribuire al manifestarsi di cresci- lungo sarà il cammino e più nodi sa-
te, anche esponenziali, dei contagi. ranno quindi stati attraversati [nota Quanto maggiore risulterà l’eccen-
2]. tricità di un nodo di una regione,
Considerando allora come ambito tanto più quel nodo risulterà isola-
d’analisi la singola regione italiana, A questo punto dalla Teoria dei Gra- to, perché i cammini risulteranno
considerando come nodo del grafo fi si può prendere in prestito il con- più lunghi, e quindi quel nodo sarà
su cui porre l’attenzione una specifi- cetto di “eccentricità” di un nodo di meno predisposto alla diffusione di
ca zona (Area Censuaria ISTAT [2]), un grafo. Il nodo che esamineremo un virus.
ed infine considerando come con- sarà quello di Codogno (per il caso Viceversa, tanto minore risulterà
nessione tra due nodi l’esistenza di della Lombardia), e di Vo’ Euganeo l’eccentricità di un nodo, tanto più
spostamenti tra le due zone (Aree (per il caso del Veneto), misurando quel nodo sarà predisposto alla dif-
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fusione del virus, a causa appunto di ACE si registrano quindi spostamen- 22%) nella percentuale di ACE coin-
una elevata mobilità di quella zona, ti diretti di persone da Codogno. volte in spostamenti diretti.
3
Mobilità diretta (evidenziata in rosso)
mobilità capace di creare molte Nel caso di Vo’ sono invece sufficien- La situazione oggettiva è però qua- ed indiretta (evidenziata dalle linee
connessioni con le altre zone della ti al più 3 passaggi, affinché dall’A- si opposta, e ciò si può desumere nere tratteggiate) da Codogno. Si nota
la differenza tra la minore mobilità
regione [nota 3]. CE di Vo’ si possano toccare tutte le (vedi Figura 2), osservando come periferica (linee nere più rade) e l’elevata
I risultati delle analisi sui dati di mo- altre 675 ACE del Veneto, ed inoltre siano distribuite le quantità di spo- concentrazione di mobilità regionale che
attraversa la zona a Nord di Milano, in
bilità territoriale di Lombardia e Ve- le ACE oggetto di spostamenti di- stamenti di persone da Codogno e
corrispondenza dell’asse viario padana
neto mostrano alcune somiglianze retti da Vo’ risultano circa il 29% del da Vo’, in funzione delle diverse ec- da Torino a Venezia. Si nota altresì che
tra lo scenario di Codogno (in pro- totale delle ACE del Veneto. centricità dei relativi spostamenti la mobilità diretta da Codogno rimane in
Lombardia prevalentemente sviluppata
vincia di Lodi) e quello di Vo’ (in pro- Siccome i passaggi da una ACE tra ACE della regione. Nel caso di (quadratini rossi) lungo la congiungente
vincia di Padova). all’altra riguardano movimenti di Codogno sono molto più popolati gli con Milano. La dimensione dei quadratini,
Per Codogno si misura un’eccentri- persone che si sono appunto spo- spostamenti diretti, che sono quel- maggiore in prossimità di Codogno e
minore in zone più lontane, descrive
cità pari a 4, cioè risultano quindi state tra quelle ACE, si potrebbe li a maggior probabilità di contagio graficamente la maggiore numerosità
necessari al più 4 passaggi, affinché presumere che Vo’ si trovasse in (considerando Codogno l’epicentro), di persone con mobilità diretta di corto
raggio, rispetto alla minore numerosità di
dall’ACE di Codogno si tocchino tut- una situazione di maggiore predi- mentre risultano via via meno popo- persone con mobilità diretta che raggiunge
te le altre zone (ACE) della Lombar- sposizione alla diffusione del virus, lati gli spostamenti indiretti. anche zone più lontane.
dia, composta da ben 1793 ACE. Le dovendo il virus seguire un minor Nel caso di Vo’ invece le connessio-
ACE a distanza unitaria da Codogno numero di “salti” per raggiungere ni dirette verso altre ACE risultano
sono circa il 22% circa del totale del- tutte le altre ACE venete, e contan- tante, ma si tratta di connessioni
le ACE della Lombardia. Per queste do Vo’ più casi di Codogno (29% vs effettuate nel complesso da poche
persone, mentre risultano più po- regione. La sinteticità di questo in- mese di febbraio, in un periodo cioè
polati i casi successivi, quelli per i dicatore (eccentricità media in una durante il quale il virus poteva spo-
quali le probabilità di contagio da regione) può infatti risultare utile starsi con le persone, non essendo
Vo’ (considerando Vo’ l’epicentro) anche per i confronti di mobilità su ancora entrate in vigore le misure
2 risultano via via più basse. piccola scala tra differenti zone d’I- di contenimento della mobilità, si
In figura è mostrata la notevole differenza che emerge tra la mobilità di Codogno e quella di Vo’, normalizzando ad 1 La diversa distribuzione della nu- talia (o in generale del mondo). può notare che la mobilità diretta
il numero totale di spostamenti per una migliore confrontabilità. Anche se Codogno ha una eccentricità maggiore di
Vo’, è maggiore per Codogno l’incidenza degli spostamenti diretti dal focolaio del contagio rispetto a quelli indiretti merosità di spostamenti alle diverse da Codogno interessa in prevalen-
(più lunga catena dei contagio). Di conseguenza una diffusione del contagio tra persone della stessa regione vede in eccentricità, rende quindi lo scena- za la direttrice verso Milano, anche
partenza più critica la situazione di Codogno, rispetto a quella di Vo’.
rio di Codogno in partenza più criti- se la dispersione lungo il territorio
co rispetto a quello di Vo’. Mobilità in Lombardia lombardo della mobilità diretta da
Pur non affrontato in questo artico- Codogno coinvolge comunque un’a-
lo, focalizzato sul tema epidemiolo- L’analisi dei dati telefonici della rea abbastanza vasta. La mobilità
gico di Codogno e Vo’, l’applicazione Lombardia a febbraio 2020, prima indiretta (linee tratteggiate nere) ha
del concetto di eccentricità appena dell’istituzione della Zona Rossa maggiore concentrazione proprio
espresso per queste due località si (DPCM 23/02/2020 [3] ), ci fornisce lungo la direttrice che attraversa la
può considerare generalizzabile. In- un quadro d’insieme della mobilità Lombardia (asse Torino-Venezia).
fatti, calcolando l’eccentricità per delle persone in una regione, ele- La mobilità indiretta si estende a
tutte le ACE di una regione si arriva mento che influenza la diffusione di tutto il territorio lombardo, anche
a stimare il Coefficiente di Mobilità un virus. se ovviamente risulta inferiore in
Regionale (CMR), semplicemente Osservando (vedi Figura 3) gli spo- alcune zone periferiche (es. quelle
come valore medio dell’eccentricità stamenti effettuati da Codogno alpine a Nord) per evidenti vincoli
delle ACE di cui è composta quella nella prima ventina di giorni del orografici.
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UN MODELLO EPIDEMIOLOGICO I modelli dividono la popolazione nelle diverse catego-


rie: Suscettibili “S”, Esposti “E”, Infetti “I”, Asintomatici
può innescare la diffusione dell’epidemia, se il numero
medio di contagiati per individuo infetto o asintomatico
INTEGRATO CON DATI DI “A”, Ricoverati in ospedale (o in altre strutture) e in te-
rapia intensiva “RH,T“, ed infine Guariti “G”.
è superiore all’unità e la crescita è di tipo esponenziale.
Solo la riduzione dell’attività sociale locale (ovvero del
MOBILITÀ TELEFONICA La dinamica delle popolazioni dipende dai flussi di
scambio ΦX→Y introdotti secondo lo schema riportato
parametro mk) e la riduzione del numero degli individui
suscettibili (perché la popolazione dei guariti è cresciuta
ORIGINE-DESTINAZIONE in figura A.
Tali flussi dipendono dai parametri e dalle diverse scale
a sufficienza) può ridurre il flusso e permettere di rag-
giungere un massimo nella popolazione degli esposti
A PICCOLA SCALA temporali legate ai meccanismi del contagio, dell’incu-
bazione, dello sviluppo dell’infezione e della guarigio-
dopo il quale l’epidemia comincia a regredire (cfr. Fig C).
Tuttavia, affinchè la regressione sia efficace, la riduzione
SPAZIALE ne.
Nello specifico, la definizione dei flussi tra le diverse
dell’attività sociale (ovvero la restrizione alla mobilità in-
dividuale attuata dal decreto ‘#io resto a casa’) deve es-
categorie avviene secondo due schemi: la transizione sere mantenuta fino a che la popolazione degli infettati
Il modello proposto nell’ambito di una collaborazione tra suscettibili ed esposti è definita in base alla formula si riduca a zero, altrimenti la diffusione ricomincia fino al
tra TIM e l’Università di Bologna si basa sulla possibilità raggiungimento dell’immunità di gregge, ovvero quan-
di raccogliere dati di mobilità attraverso l’attività di te- do il numero dei guariti sarà così elevato da rendere im-
lefonia mobile alla scala delle aree censuarie (ACE) con dove si evidenzia la dipendenza dai parametri βI e βA probabile che un infetto incontri persone da contagiare.
frequenza oraria, per integrare tali informazioni entro che definiscono la probabilità di avere un contagio Quest’ultima situazione è il solo equilibrio dinamico sta-
modelli matematici di dinamica di popolazione e così quando un individuo sano incontra un infetto o un bile che protegge la popolazione da un’eventuale nasci-
simulare la diffusione di un’epidemia. asintomatico, rispettivamente, e il numero mk che de- ta di futuri focolai di infezione. Resta anche possibile un
finisce il numero medio di incontri con persone diverse cambiamento nel tempo dei parametri βI e βA per una
L’Università di Bologna ha quindi realizzato un sistema per unità di tempo che un individuo effettua nell’ACE diminuzione della virulenza dell’epidemia, che favorireb-
dinamico su grafo i cui nodi sono rappresentati dalle considerata (tale numero può tenere conto dell’attività be un’immunità di gregge con un numero totale di in-
ACE georeferenziate nel territorio italiano con connet- sociale e della presenza di luoghi di incontro nell’area). fettati inferiore durante l’epidemia stessa. Gli altri flussi
tività pesata in proporzione alla mobilità Origine-De- La probabilità di un incontro è calcolata come il prodot- definiti nel modello sono illustrati dalla transizione tra
stinazione tra i nodi, mobilità inferita utilizzando dati, to tra la popolazione suscettibile con la frazione di in- Esposti e Infetti:
anonimi ed aggregati, delle Matrici Origine-Destinazio- fetti o asintomatici presente nella popolazione. La pre-
ne (MOD) di telefonia mobile. senza di una popolazione di esposti, per quanto piccola,
La dinamica di popolazione all’interno di ciascuna ACE
è simulata da un modello tipo SEIR (Susceptible, Ex-
posed, Infectious, Removed) [4, 5], con la possibilità di
specificare alcuni parametri in funzione delle caratte-
A
Schema dei Flussi di scambio
ristiche sociali e del tessuto urbano dell’area. In par-
ticolare, le equazioni di evoluzione del modello epide-
miologico per il nodo k-esimo al passo temporale Δt
risultano essere:
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B C
Lo stesso che nella Fig. B per un tempo d di evoluzione di 12 settimane supponendo che nessuna politica
Layout dell’interfaccia grafica del software per la simulazione del modello nell’area metropolitana a sud di Milano; di restrizione della mobilità venisse introdotta. A destra si riporta l’evoluzione delle categorie Esposti,
l’evoluzione è in grado di assimilare i dati di una matrice OD per le aree ACE a scala oraria. A destra si riporta Asintomatici,Infetti e Ricoverati in terapia intensiva prevista dal modello evidenziando come si potesse prevedere un
l’evoluzione delle caregorie Esposti, Asintomatici,Infetti e Ricoverati in terapia intensiva prevista dal modello durante picco di 100000 persone ricoverate dopo 9 settimane.
le prime 3 settimane di febbraio.

Vediamo come tale formula dipenda dalla scala di tem- dei flussi di mobilità μX delle varie categorie considera- demia tenendo conto della mobilità e dell’attività sociale dana il cui tessuto urbano non ha soluzione di continuità.
po di incubazione TE della malattia per cui gli individui te, nelle dovute proporzioni secondo le equazioni qui di degli individui contagiosi (asintomatici ed infetti). L’inte- Nella seconda figura mostriamo un’ipotesi di evoluzione
che esposti al tempo t-TE (che sono contati nel flusso seguito riportate: grazione tra le dinamiche di diffusione dell’epidemia con delle popolazioni nella stessa area qualora non si fosse
S→E calcolato in quel momento), transitano nella cate- dati di mobilità di telefonia mobile a piccola scala spaziale intervenuti con misure di contenimento della mobilità.
goria degli infetti in una percentuale α definita dal rap- La prima equazione definisce μX come bilancio tra il flus- risulta un approccio innovativo nel campo della modelliz- In particolare, si evidenziano gli andamenti previsti per
porto statistico tra infetti e asintomatici nella popolazio- so entrante ed uscente della categoria X nell’ACE k-esimo zazione epidemiologica. le classi degli infetti e ricoverati in terapia intensiva in un
ne (per il COVID-19 tale rapporto sembra essere piccolo da e verso gli altri ACE connessi, essendo Pj→k l’elemento Il modello implementato in un pacchetto software per la arco temporale di 12 settimane. Si nota un picco previsto
facendo sì che il contagio sia principalmente diffuso da- della MOD corrispondente. I valori dei flussi μX,k posso- simulazione ha consentito di realizzare uno strumento di 105 individui che necessitano di una terapia intensiva
gli asintomatici). no essere stimati dai dati di mobilità da telefonia mobile che consente un’analisi dello stato di fatto della diffusio- dopo 9 settimane.
Avremo quindi una definizione analoga per il flusso tra e determinano il meccanismo di diffusione dovuta alla ne dell’epidemia nel Nord Italia, basandosi sulle ipotesi
armando.bazzani@unibo.it (1)
Esposti e Asintomatici con una percentuale comple- mobilità nell’area considerata. La complessa struttura che i focolai iniziali siano stati nella zona di Lodi-Codo-
sandro.rambaldi@unibo.it (1)
mentare 1-α. In modo simile vengono trattate le altre del territorio urbanizzato in aree come la Pianura Pada- gno e Vo’ Euganeo (PD) e considerando la prevedibilità
enrico.lunedei@unibo.it (1)
transizioni: ad esempio, gli individui Infetti vengono ri- na definisce un network di mobilità complesso che regola dell’evoluzione delle varie popolazioni, in particolare della
daniel.remondini@unibo.it (1)
coverati o vanno in terapia intensiva dopo un tempo ca- la diffusione dell’epidemia da scala locale (ACE) a quella domanda di ospedalizzazione dovuta agli infetti con sin- francesco.durazzi2@unibo.it (1)
ratteristico Ti di sviluppo dei sintomi veri e propri dell’in- globale. Il modello simulato risulta quindi una sovrappo- tomi gravi. Inoltre, il modello implementato consente di gastone.castellani@unibo.it (2)
fezione. Il modello matematico si rappresenta mediante sizione di una dinamica locale, in cui il contagio si diffon- studiare gli scenari possibili per comprendere gli effetti a
equazioni differenziali con ritardi che tengono conto de tra la popolazione per le attività sociali in ciascuna ACE lungo termine delle politiche di contenimento della mo- (1) Dipartimento di Fisica e Astronomia - UNIBO
(2) Dipartimento di Medicina Specialistica,
delle varie scale di tempo necessarie per l’evoluzione del (modello compartimentale SEIR) in funzioni di parametri bilità individuale. Le caratteristiche di un tale strumento Diagnostica e Sperimentale - UNIBO
contagio e dell’infezione e la guarigione finale. caratteristici del virus e una dinamica di interazione tra sono illustrate nelle figure B e C. I parametri utilizzati dal
Da questo punto di vista stiamo parlando di un mo- ACE dovuta alla domanda di mobilità per le attività in- modello sono stati fissati in base agli andamenti osserva-
dello fisico-matematico adattabile a diverse tipologie sediate nell’area considerata, che introduce uno scambio ti e ai dati riportati in letteratura [6].
di epidemia che potrebbe mettere in evidenza diverse tra le popolazioni nei vari ACE secondo una struttura a Nel primo caso in Figura B si vede come un’area compren-
caratteristiche dinamiche a seconda del valore attri- network complesso. Politiche di isolamento di specifiche dente la provincia di Lodi e Milano possa essere stata sog-
buito ai vari parametri. Il modello si integra con dati sotto-aree possono essere efficaci solo se adattate alla getta ad una rapida diffusione del virus nelle prime due
della Matrice Origine-Destinazione (MOD) tra le varie struttura del network di mobilità sottostante. Il risultato settimane di Febbraio 2020 per la stretta interconnessio-
ACE (Aree Censuarie ISTAT) mediante la definizione è un modello dinamico che simula la diffusione dell’epi- ne dell’area dovuta all’intensa mobilità nella Pianura Pa-
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Mobilità diretta (evidenziata in rosso) ed
indiretta (evidenziata dalle linee nere
4 tratteggiate) da Vo’. Si nota la differenza
Estensione nazionale della mobilità da tra la minore mobilità periferica (linee nere
Codogno durante il mese di Febbraio, più rade) e la maggiore concentrazione di
prima dell’istituzione della Zona mobilità lungo le direttrici che convergono
Rossa.  L’asse verticale rappresenta su Venezia (ad ovest da Torino-Milano,
la maggiore/minore intensità degli e a sud da Padova). Si nota altresì che
spostamenti (normalizzata in scala la mobilità diretta da Vo’ (quadratini
logaritmica per motivi grafici). Il rossi) rimane circoscritta alle zone limitrofe
picco maggiore rappresenta Codogno, e solo marginalmente intercetta gli assi di
cioè spostamenti interni al comune mobilità del Veneto (linee nere tratteggiate,
in esame, ma si notano anche una più dense dove la mobilità risulta maggiore).
moltitudine di spostamenti da La dimensione dei quadratini rossi descrive
Codogno che arrivano ad abbracciare graficamente la maggiore o minore
un po’ tutta la pianura padana, e si numerosità di persone con mobilità diretta
ramificano poi lungo le due dorsali, in quella specifica zona.
tirrenica e adriatica, anche se per
numerosità questi ultimi due rami di
spostamenti da Codogno risultano
inferiori a quelli registrati entro la
pianura padana.

nicazione padano che va da Torino complesso, affiancandosi alla mol- dogno e Vo’ con l’associata mobilità
a Venezia. La mobilità in Veneto si teplicità di dati epidemiologici e di della Pianura Padana.
estende comunque a tutto il terri- contesto che sono necessari per svi-
La mobilità da Codogno in Lombar- pianura padana, da Torino a Vene- tuzione della Zona Rossa (DPCM torio, anche se ovviamente risulta luppare una tale applicazione. La profondità dell’analisi, arrivata
dia presenta quindi una chiara im- zia, a cui si aggiungono due rivoli di 23/02/2020), ci fornisce un quadro inferiore in alcune zone periferiche Il modello di diffusione, sviluppato fino al livello delle singole aree cen-
pronta regionale, con numerosità di mobilità che ricalcano le due dorsali d’insieme della mobilità delle per- (es. quelle alpine a Nord) per evi- dall’Università di Bologna, è accu- suarie ISTAT in Italia, può traguar-
spostamenti maggiore nelle zone italiane, quella adriatica e quella tir- sone in una regione, elemento che denti vincoli orografici. ratamente descritto nel box che ne dare una vista ancora più fine.
intorno a Codogno. renica. influenza la diffusione di un virus. approfondisce anche gli aspetti ma- Per l’affinamento occorre entrare
tematici. nelle aree censuarie e stimarne i
Considerata però l’estensione na- La grande mobilità che interessa l’I- Osservando (vedi Figura 5) gli spo- flussi di mobilità interna, in modo
zionale dell’epidemia, può risulta- talia, ed i relativi riflessi in termini di stamenti effettuati da Vo’ nella Valutazioni per i da valutare anche singole situazioni
re interessante dedicare un veloce potenziale estensione del contagio, prima ventina di giorni del mese di Modelli Epidemiologici di maggiore o minore aggregazione
sguardo anche all’osservazione del- si vede quindi riflessa anche in que- febbraio, in un periodo cioè durante Ulteriori sviluppi delle persone (e relativo rischio di
la mobilità diretta da Codogno verso sto fugace esempio, relativo alle tre il quale il virus poteva spostarsi con I dati di mobilità ricavati della Lom- contagio).
tutte le destinazioni italiane. settimane precedenti l’istituzione le persone, non essendo ancora en- bardia e del Veneto forniscono una Nello studio presentato si è mostra-
Questo fenomeno di mobilità diret- della zona rossa a Codogno. trate in vigore le misure di conteni- misura degli spostamenti quotidia- to come le Matrici Origine-Destina- Tale vista ulteriormente raffinata
ta complessiva da Codogno può es- mento della mobilità, si può notare ni durante il periodo di diffusione zione consentano di stimare i flussi sarà attuabile sia ricorrendo all’in-
sere sinteticamente osservato nella che la mobilità diretta da Vo’ inter- del COVID-19 nel nord Italia. Questi di mobilità tra le diverse celle della tegrazione nei modelli epidemiolo-
Figura 4, la quale da un lato confer- cetta solo marginalmente le princi- stessi dati quindi possono essere rete di accesso di telefonia mobi- gici di informazioni posizionali (GPS)
ma quanto la mobilità diretta risul- Mobilità in Veneto pali direttrici (linee nere tratteggia- ulteriormente elaborati per diven- le, calando gli studi sulla diffusione raccolte da varie App installabili sui
ti prevalentemente regionale, ma te) del Veneto. tare dati d’ingresso ad un modello planetaria dell’epidemia COVID-19 terminali, sia facendo leva sulle mi-
dall’altro fa intuire anche l’esisten- L’analisi dei dati telefonici in Vene- Queste ultime interessano preva- in grado di descrivere il fenomeno nell’ambito nazionale di specifico sure radio (anche georeferenziate
za di casi che si estendono verso la to a febbraio 2020, prima dell’isti- lentemente il grande asse di comu- di diffusione del contagio nel suo interesse, in primis i focolai di Co- GPS) che tutti i terminali mobili in-
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viano come measurement report, diffusione della prestazione MDT sui sviluppo di politiche di prevenzione Bibliografia
continuativamente, per consentire terminali che rende robusta la rela- e gestione delle epidemie che fac-
il funzionamento ottimale della rete tiva base statistica [8-14]. ciano tesoro dell’esperienza vissuta. 1. RStudio: Integrated Development Environment for R, www.rstudio. 9. Davide Micheli, Riccardo Diamanti, “Statistical Analysis of
di accesso radiomobile. I benefici che possono derivare da com Interference in a Real LTE Access Network by Massive Collection of
La funzionalità specifica che abbina una modellizzazione sempre più 2. ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica – Le Aree Censuarie sono MDT Radio Measurement Data from Smartphones,” Published in:
le misure radio prodotte e perio- accurata dei fenomeni legati alla costruite per somma delle unità minime di rilevazione su cui è 2019 PhotonIcs & Electromagnetics Research Symposium - Spring
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bili 3GPP internazionali a partire dal proposto molti modelli per la dif- di scenari drammatici come quel- per somma, le entità geografiche ed amministrative di livello superiore 10. Andrea Scaloni, Pasquale Cirella, Mauro Sgheiz, Riccardo Diamanti,
3G UMTS, poi evoluta nel 4G LTE ed fusione delle epidemie e il recen- lo indotto dal COVID-19, ma anche come le Aree Censuarie (località abitate, aree sub-comunali, collegi Davide Micheli. “Multipath and Doppler characterization of an
ora nel 5G. Tale prestazione, nota te sviluppo della Fisica dei Sistemi nelle auspicate fasi di ripresa della elettorali ed altre). Ciascuna Sezione di censimento è completamente electromagnetic environment by massive MDT measurements
con la sigla MDT (Minimization of Complessi ha mostrato come le vita nelle città e, in generale, per lo contenuta all’interno di una ed una sola località. Il territorio comunale from 3g and 4g mobile terminals, ” Published in: IEEE Access
Drive Test) [7], rende la raccolta di complesse reti di trasporto abbia- sviluppo economico della nazione  viene da ISTAT esaustivamente suddiviso in sezioni di censimento, (Volume: 7), 21 January 2019, Page(s): 13024 – 13034. DOI:
posizioni GPS indipendenti dalla mo un ruolo fondamentale nella in modo che la somma di tutte le sezioni di censimento ricostruisce 10.1109/ACCESS.2019.2892864. https://ieeexplore.ieee.org/
presenza di App nei terminali mobi- diffusione a scala planetaria delle l’intero territorio nazionale. www.istat.it document/8620498
li, ereditando i vantaggi tipici delle epidemie stesse. Tuttavia, le carat- 3. DPCM 23/02/2020 - Disposizioni attuative del decreto-legge 23 11. Chiara Mizzi, Alessandro Fabbri, Sandro Rambaldi, Flavio Bertini, Nico
prestazioni standard. MDT può ope- teristiche della attuale epidemia da febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento Curti, Stefano Sinigardi, Rachele Luzi, Giulia Venturi, Micheli Davide,
rare infatti anche per i milioni di ter- COVID-19 hanno messo in evidenza e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. https:// Giuliano Muratore, Aldo Vannelli, Armando Bazzani, “Unraveling
minali mobili che ogni anno dall’e- come la peculiarità della mobilità www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/23/20A01228/sg pedestrian mobility on a road network using ICTs data during great
stero arrivano in Italia (roaming microscopica in aree con diverse 4. M. Chinazzi et al., Science The effect of travel restrictions on the tourist events,” EPJ Data Sci. (2018) 7: 44, Regular article, https://doi.
internazionale) e che potrebbero caratteristiche di antropizzazione spread of the 2019 novel coronavirus (COVID-19) outbreak10.1126/ org/10.1140/epjds/s13688-018-0168-2.
non avere disponibile l’App giusta potrebbe avere profondamente in- science.aba9757 (2020) 12. Davide Micheli, Giuliano Muratore, Aldo Vannelli, “Clima, MDT
nella propria lingua. Inoltre, le mi- fluenzato la sua diffusione. 5. F. Brauer and C. Castillo-Chavez, Mathematical Models in Population e Machine Learning per osservare il comportamento delle
sure radio nascono negli standard Lo studio presentato mostra l’appli- Biology and Epidemiology, Springer-Verlag. New York, (2001) città” Telecom Italia, Notiziario Tecnico n.2-2019. https://www.
internazionali e sono progettate in cabilità pratica di adattare i modelli 6. R. Li et al., Substantial undocumented infection facilitates the rapid telecomitalia.com/content/tiportal/it/notiziariotecnico/edizioni-
modo da ridurre al minimo possibile per la diffusione delle epidemie a dissemination of novel coronavirus (SARS-CoV2) Science 10.1126/ 2019/n-2-2019/N6-Clima-MDT-Machine-Learning-per-osservare-
l’impatto sui vari modelli di termi- contesti di mobilità su piccola scala science.abb3221 (2020). comportamento-citta.html
nale (anche in termini di consumo (regionale), avvalendosi di dati tele- 7. Reference Specification 37.320. Universal Terrestrial Radio Access 13. Davide Micheli, Giuliano Muratore, Aldo Vannelli, “La mobilità di breve
di batteria), rendendo possibile la fonici (Matrici Origine-Destinazione) (UTRA) and Evolved Universal Terrestrial Radio Access (E-UTRA); e lungo raggio con le innovative misure radiomobili e l’Intelligenza
generazione di amplissime quantità e traguardando benefici anche delle Radio measurement collection for Minimization of Drive Tests (MDT); Artificiale” Telecom Italia, Notiziaro Tecnico n.3-2018. https://www.
di misure radio senza mai intaccare relative evoluzioni. Overall description; Stage 2. https://portal.3gpp.org/desktopmodules/ telecomitalia.com/content/tiportal/it/notiziariotecnico/edizioni-
i bundle di traffico a pagamento dei I modelli di diffusione epidemiolo- Specifications/SpecificationDetails.aspx?specificationId=2602 2018/n-3-2018/N8-La-mobilita-breve-lungo-raggio-innovative-
clienti (come invece succede con le gica, integrati con la conoscenza 8. D Micheli, G Muratore, “Smartphones Reference Signal Received misure-radiomobili-e-Intelligenza-Artificiale.html
App). della effettiva mobilità territoriale, Power MDT Radio Measurement Statistical Analysis Reveals People 14. Davide Micheli, Giuliano Muratore, Aldo Vannelli, “Big Data
Lo studio della mobilità integran- possono risultare molto utili non Feelings during Music Events,” Published in: 2019 PhotonIcs & georeferenziati MDT per servizi digitali nelle Smart Cities” Telecom
do le Matrici Origine Destinazione solo nella gestione delle problema- Electromagnetics Research Symposium - Spring (PIERS-Spring). Italia, Notiziaro Tecnico n.1-2018. https://www.telecomitalia.com/
con le misure georeferenziate, tra tiche durante la diffusione di un’e- Date of Conference: 17-20 June 2019, Publisher: IEEE, DOI: 10.1109/ content/tiportal/it/notiziariotecnico/edizioni-2018/n-1-2018/N9-Big-
cui i dati MDT, costituisce quindi la pidemia per supportare le decisioni PIERS-Spring46901.2019.9017606. https://ieeexplore.ieee.org/ Data-georeferenziati-MDT-per-servizi-digitali-Smart-Cities.html
naturale evoluzione per i modelli degli stakeholders, avvalendosi di document/9017606
epidemiologici presentati in questo tutte le conoscenze disponibili in un
articolo, grazie anche al livello di dato momento, ma anche aiutare lo
58 notiziariotecnico anno 29  1/2020 59

Note
Davide Micheli davide.micheli@telecomitalia.it
1. Per la Teoria dei Grafi la sequenza di spostamenti tra 3. In Teoria dei Grafi si utilizza il concetto di “grado di Laureato in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni e in Ingegneria Aerospaziale e Astronautica, è
entrato in azienda nel 1989 dove si occupato fino al 2001 di Progettazione, Realizzazione impianti, Esercizio
un nodo è l’altro è detta cammino lungo i “rami” di un interconnessione” di un nodo rispetto ad un determinato e Qualità nell’Area Territoriale di Ancona. Dal 2002 si è traferito a Roma dove lavora tuttora nel settore di
grafo, di conseguenza la lunghezza di un cammino è la network/grafo. Questo parametro indica quanto è Ingegneria della Rete di Accesso Radio occupandosi di varie tematiche connesse con l’ingegnerizzazione
della rete tra cui quelle legate allo studio della propagazione elettromagnetica. Negli ultimi anni, dopo aver
somma dei rami attraversati. innervata l’area (cluster o network) di cui il nodo di conseguito un Dottorato di Ricerca in Ingegneria Aerospaziale, ha iniziato ad approfondire nell’ambito del
2. Per la Teoria dei Grafi il risultato della trasformazione riferimento fa parte. Il grado di interconnessione è un suo lavoro le tecniche di machine Learning, in particolare, sui Big Data di tipo elettromagnetico statistico
disponibili nella rete di accesso radio. E’ inoltre autore di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali 
delle Matrici O/D è rappresentato da Grafi orientati (il parametro che si usa anche nella Social Media Analysis
verso della freccia indica se la mobilità è in uscita o in per capire quanto un cluster di utenti è interconnesso.
ingresso nel nodo specifico) e pesati (dove il peso che si
Giuliano Muratore giuliano.muratore@telecomitalia.it
attribuisce a ciascun ramo che interconnette due nodi è
Laureato in Ingegneria Elettronica, è entrato in azienda nel 1987, ricoprendo responsabilità prima nel nascente
proporzionale agli eventi di mobilità osservati in un dato mercato liberalizzato dei servizi di messaggistica interpersonale (1990) ed in seguito nello sviluppo della Rete
periodo). e dei Servizi Radiomobili di TIM (1995), con incarichi nell’evoluzione del Piano di Numerazione Nazionale (1997)
e nell’introduzione in Italia della Mobile Number Portability (2001), per poi seguire il Mobile Roaming business
(2010) e successivamente progetti internazionali TIM in GSMA. Negli ultimi anni ha messo la sua esperienza
a disposizione della formazione Big Data e dello sviluppo delle tecniche di Machine Learning applicate a dati
radiomobili 

Giuseppe Sola giuseppe.sola@olivetti.com


Laureato in Scienze dell’Informazione, nel 1996 entra TIM dove nel corso degli anni ha ricoperto diversi
ruoli sia ambito tecnologico che commerciale sviluppando competenze specifiche su sistemi, piattaforme  e
processi nell’ambito delle telecomunicazioni e dei servizi applicativi. Ha sempre seguito con interesse
l’innovazione contribuendo alla costruzione prima e al lancio poi dei primi servizi a valore aggiunto di TIM e
avviando la trasformazione digitale della Customer Interaction del Gruppo Telecom Italia. Nel 2013 passa
in Telecom Italia Digital Solutions a capo della Linea di Business Web & Applications Services dedicata alle
soluzioni di Customer Digital Management e Advanced Analytics. In Olivetti da Gennaio 2016 assume la
responsabilità prima del Marketing&Sales della divisione Smart Retail e successivamente della Business
Unit Data Monetization Solutions. Oggi a capo della direzione vendita Digital Services continua a seguire con
interesse le evoluzioni tecnologiche e applicative in ambito Big Data Analytics & IoT 

Aldo Vannelli aldo.vannelli@telecomitalia.it


Laureato in Fisica e in Ingegneria dell’Informazione, in azienda dal 1988. Dopo un’ampia esperienza nell’ambito
dell’Ingegneria e dell’Innovazione delle Reti Dati (Frame Relay, ATM e IP), nel 2001 passa in TIM per occuparsi
dello sviluppo e dell’innovazione di applicazioni e servizi multimediali su tecnologie 2.5G/3G. In questo ambito
ha coordinato numerosi progetti riguardanti l’integrazione multiservizio di voce/video/dati su mobile e lo
sviluppo di soluzioni per il Mobile Content Distribution. Dal 2012 lavora nella Direzione Business & TOP Clients
dove si occupa dello sviluppo di iniziative e progetti innovativi per Aziende di rilevanza Nazionale. Da alcuni
anni si interessa dello sviluppo di iniziative finalizzate alla realizzazione di Proof of Concept basati su tecniche
Big Data Analytics & Machine Learning 

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