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Purgatorio Inferno
1) Il Purgatorio è una montagna librata verso il 1) L’Inferno è una cavità a imbuto;
cielo a forma di cono; 2) La cavità sprofonda nelle viscere della Terra;
2) Il monte del Purgatorio si innalza 3) La voragine infernale sprofonda: la sua
nell’emisfero opposto a quello in cui si trova ultima estremità corrisponde al centro della
l’Inferno; terra e dell’universo, al luogo dove la presenza
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Perché, di fatto, la rappresentazione del Purgatorio e la definizione della sua funzione sono
frutto del genio artistico di Dante? Benché con il pronunciamento del papa Innocenzo IV fosse di
fatto stata confermata l’esistenza di un luogo oltremondano adibito alla purificazione dei peccati
commessi in terra basata però su esili prove scritturali e su una tradizione nebulosa, il Purgatorio
rimaneva un luogo non ben definito nella ubicazione precisa, nella struttura e nella funzione. Dante
chiarisce magistralmente tutti questi aspetti: il suo Purgatorio è una montagna librata verso il
cielo, non un luogo sotterraneo; è anzi, il calco perfetto dell’Inferno, di cui replica i peccati in
successione, dai più gravi ai più lievi. Non è affatto, dal punto di vista teologico, una zona grigia,
riservata ai peccati veniali (lievi): il suo stesso rapporto speculare rispetto all’Inferno ci dice che qui
i peccati sono esattamente gli stessi, e che la sacra montagna è abitata da peccatori non meno
esperti del male di quelli infernali.
1) L’inferno è un ergastolo senza speranza, in cui si vuole soltanto la punizione del colpevole; il
Purgatorio è (metaforicamente) una clinica dell’anima, dove i pazienti (cioè i peccatori penitenti)
sono sottoposti a un lento programma di ricostituzione dell’identità: essi rivedono il loro passato,
soffrono in se stessi le conseguenze di quel passato per disfarsene una volta per tutte acquisendo
alla fine una nuova identità.
2) Il Purgatorio è inoltre un luogo di passaggio: mentre i peccatori infernali sono inchiodati al luogo
che la giustizia divina assegna loro per l’eternità, tutte le anime del Purgatorio sono pellegrine, in
viaggio: infatti, anche se Dante le incontra nei gironi che meglio le caratterizzano moralmente, tutti
i penitenti passano attraverso tutte le cornici della montagna e ne sperimentano tutte le pene.
3) Come Dante si muove in ascesa verso la vetta, così anch’esse, e questo comune movimento
rende tutta la montagna – e non solo per Dante – un luogo di viaggio e di trasformazione.