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Ilfatto 20110503
Ilfatto 20110503
Poi tutti a
gioire per l’uccisione di un terrorista. E il processo, cari garantisti?y(7HC0D7*KSTKKQ( +#!z!,!z!%
www.ilfattoquotidiano.it
BIN LADEN
Il figlio drogato
di Marco Travaglio
ACQUA IN BOCCA
ricchi premi a chi trova una notizia vera. A volte
qualcuna scappa anche a loro, per sbaglio. Ma
la nascondono bene. L’altro giorno il Giornale pubblica
un’impeccabile cronaca sull’indagine aperta dal Csm
sul caso Ciancimino. Peccato che il titolo dica: “Anche
il Csm sbugiarda Ingroia”. Il Csm, avendo appena
iniziato a indagare, non ha sbugiardato nessuno. E
Il presidente americano annuncia l’uccisione del nemico quell’“anche” fa intendere che altri abbiano
“sbugiardato” Ingroia, che invece non è stato
pubblico numero uno. Una grande vittoria. Ma del corpo non sbugiardato da nessuno, ma è stato proprio lui a
sbugiardare Ciancimino facendolo arrestare su due
c’è traccia: una nave Usa l’ha fatto scivolare in mare piedi per un documento falso. Altro esempio: Masi
Illustrazione di incassa una buonuscita supplementare dal Corriere,
TOMBA D’ACQUA
Bin Laden ucciso da un proiettile
in testa. Mistero sul cadavere
di Giampiero Gramaglia americano è rimasto ferito. I mi- al Qaeda sia andato a nascondersi capo di al Qaeda è stato ricono-
Bruxelles litari hanno fatto tutto il possibile dove l’intelligence pachistana do- sciuto “al di là di ogni ragionevole
per evitare che vi fossero vittime vrebbe essere più forte. dubbio” da un esame del Dna. Ma
ella guerra al terrorismo, civili. Dopo una sparatoria, han- Il raid. L’incursione è stata com-
D
le foto diffuse dalla Cia, il cui di-
la morte di Bin Laden “non no ucciso Osama e preso in cu- piuta da forze speciali della Ma- rettore Leon Panetta ha pilotato
è la fine e non è neppure stodia il suo corpo. Giustizia è fat- rina, le Navy Seals, ed è durata 40 l’intera operazione, non sono né
l’inizio della fine, ma è la ta”. Quattro altre persone sono ri- minuti. Il commando aveva l’or- chiare né convincenti. Forse, c’è
fine dell’inizio”. Ed è un punto maste uccise. Non sono stati fatti dine di catturare Osama vivo, se la volontà di non mostrare trop-
fermo: Osama Bin Laden, il capo prigionieri. lui si fosse arreso. Ma il terrorista po.
e l’ideologo della rete terroristi- Il luogo. L’intelligence america- ha opposto resistenza: è stato uc- La sepoltura. La salma di Osama
ca al Qaeda, la mente e lo stratega na avrebbe localizzato fin dall’a- ciso con una pallottola alla testa. è stata gettata nel Mare Arabico
dell’attacco all’America dell’11 gosto 2010 il rifugio di Bin Laden, Le altre vittime della sparatoria da una portaerei americana, pro-
Settembre 2001, è stato ucciso. una casa in un quartiere di mili- sono una donna, un figlio di Osa- prio per evitare che una tomba di-
Del quando, dove, come e maga- tari in congedo, “otto volte più ma e due sue porta ordini. Prime ventasse una meta di pellegrinag-
ri pure del perché, possiamo grande delle altre” intorno, pro- versioni, poi smentite o comun- gio. Secondo gli americani, tutto
non essere certi: come la morte tetta da misure di sicurezza ecce- que non confermate, indicavano sarebbe stato fatto per rispettare
di Che Guevara, anche questa ce zionali, con muri alti 5 metri e che l’azione fosse stata condotta la tradizione musulmana, ma un
la racconteremo negli anni, tra mezzo e sopra filo spinato e can- con un drone o risalisse a sette responsabile della moschea
dubbi e interrogativi. L’aforisma celli blindati. Dentro, né telefono giorni or sono. d’al-Azhar al Cairo, massima isti-
(celebre) è di Winston Chur- né internet. Strano che il capo di Il riconoscimento. Il corpo del tuzione dell’Islam sunnita, lo ne-
chill, dopo la vittoria degli an- ga.
glo-americani su tedeschi e ita- La gaffe. Il coinvolgimento, o
liani a El Alamein, nella Seconda
guerra mondiale. Ma si adatta be-
L’incursione è durata 40 minuti meno, dei servizi di sicurezza pa-
chistani nell’uccisione d’Osama
ne alla guerra al terrorismo, do-
po l’eliminazione del capo di al
Scontro a fuoco. Gli Stati Uniti: diventa oggetto di contraddizio-
ni: il segretario di Stato Hillary
Qaeda. Bin Laden esce di scena Clinton lo riconosce, ma Joe
da sconfitto. Non solo e non tan- “Eravamo pronti a prenderlo vivo” Brennan, capo dell’anti-terrori-
to perché l’Occidente infedele è smo alla Casa Bianca, lo smenti-
ancora lì, quanto perché i regimi sce. Islamabad sarebbe stata te-
arabi suoi grandi nemici, specie IL FOTO RITOCCO nuta all’oscuro e informata a co-
La diretta Twitter
quello saudita, non sono stati tra- se fatte. Se il coinvolgimento c’è
volti dal suo integralismo intran- stato, non bisognava dirlo, per-
sigente e sanguinario. E, inoltre,
la primavera islamica di questi
ché le autorità pachistane posso-
no esserne imbarazzate; se non
Il vicino di casa
mesi non porta né in Tunisia né
in Egitto la sua matrice, anche se
c’è stato, è segno che Washin-
gton non si fida proprio di quel- inciampato nella Storia
l’attentato di Marrakesh e, maga- l’alleato.
ri, alcuni fermenti dell’insurre- La sicurezza. L’eliminazione del di Federico Mello
zione libica, hanno il suo sigillo. capo di al Qaeda non significa
La
Obama batte Bush battaglia
delle salme:
Tifo da stadio iconografia
del leader
Y
cora chi non comprende “the
much time on him…”. Non real scope of the mission”, la vera sibile scopo di spazzar via il re- piazzale Loreto? Oppure Er-
perdo troppo tempo pen- portata d’una missione il cui gime che proteggeva Al Qaeda e nesto Che Guevara: in molti
sando a lui…. Certo: le Tor- obiettivo è quello di sconfiggere di catturare o uccidere Osama hanno messo in dubbio la fo-
ri Gemelle che crollano, sbri- il terrore su scala globale. “Terror Bin Laden), poi in Iraq (una guer- tografia del suo cadavere,
ciolandosi tra le fiamme. Certo: is bigger than one man”, aveva pre- ra lanciata sulla base di pretesti o steso a torso nudo come il
la polvere, il sangue, le grida e lo cisato George W., il terrore è più di menzogne, le armi di distru- Cristo di Mantegna. E i resti
sgomento di quelle immagini grande d’un solo uomo. zione di massa, i legami tra Sad- del corpo di Hitler? C’è ad-
che sconvolsero il mondo. Cer- Quale fosse la missione il cui dam ed Al Qaeda), fin dall’inizio dirittura chi sostiene che sia-
to, Ground Zero, i pompieri, i re- obiettivo quella giornalista (e vero obiettivo della dottrina di no stati taroccati per far
sti spettrali di quelli che, fino una buona parte del mondo) guerra permanente elaborata scappare il Fuhrer in tran-
qualche istante prima, erano non afferrava, allora, in tutta la dai neocon che, raccolti attorno quillità. E ancora Saddam
stati i più visibili segmenti della sua “globale portata”, è ormai da al vicepresidente Dick Cheney, Hussein: le immagini della
più celebre skyline del pianeta. tempo chiaro. E si tratta della dominavano la politica interna- sua cattura nel bunker di
Capitan America Si è fatto Ma forse sono proprio queste medesima missione che lo stes- zionale dell’Amministrazione Tirkit, specie nel mondo
chiamare così l’uomo che ieri di parole – che di quelle immagini so Bush avrebbe – in un a suo Bush. Due guerre che – come islamico, vennero liquidate
fronte alla Casa Bianca ha festeggiato sono di appena qualche mese modo indimenticabile discorso tutte le guerre - hanno oggi la lo- come una costruzione ad
vestito a stelle e strisce l’uccisione di meno vecchie, e che, di fatto, pronunciato il primo maggio ro storia, le loro cifre, le loro cro- uso dei vincitori.
Osama bin Laden (FOTO LAPRESSE) equivalgono a un molto musso-
liniano “me ne frego” – quelle
IL FIGLIO ABBANDONATO
CHE SCELSE IL TERRORE
Miliardario e guerrigliero per l’Islam
di Giancesare Flesca
OSAMA FOTOGALLERY
ella notte in cui gli ameri-
del mondo
lalabad (...). Non centrano il
bersaglio ma fanno un bel muc-
chietto di morti. Con evidente
un grande Paese come gli Stati
Uniti. E aggiunge: “(...) Voi dite
che Bin Laden ha ucciso gente
aveva esposto, la responsabilità dell’assassinio
dovevano assumersela direttamente e ufficial-
mente gli Stati Uniti senza alcun accenno alla
I l saudita Bin Laden
accusa i monarchi
della sua patria diu es-
riferimento al “caso Lewinsky” innocente, ma gli Stati Uniti collaborazione del governo di Kabul. “Insom- sersi venduti agli occi-
Mosse i suoi Omar dichiara: “Se l’aggressio- non stanno facendo la stessa ma” concluse Muttawakil “noi vi facciamo uc- dentali e dice di combat-
ne all’Afghanistan è una deci- cosa a Khost?”. Esauriti i con- cidere Bin Laden” (Documento del Dipartimen- tere per la liberazione
primi passi da sione personale di Clinton, lo ha venevoli venne al sodo. Se gli to di Stato dell’agosto 2005). Ma Clinton, in- della Mecca e della medi-
fatto per distrarre l’attenzione Stati Uniti erano davvero sicuri spiegabilmente perché era stato lui a promuo- na e contro “i crociati e
leader proprio (...) da quella vergognosa tresca che Bin Laden fosse responsa- vere l’iniziativa, all’ultimo momento si tirò in- gli ebrei” che dominano
alla Casa Bianca”. (...) Tuttavia bile degli attentati alle amba- dietro. e contaminano le terre e
in Pakistan Bin Laden sta diventando un sciate, il governo talebano era *da “Il Mullah Omar” (ed. Marsilio) la cultura musulmana.
Martedì 3 maggio 2011
La “Vendetta sicura”
dei discepoli di Al Qaeda
ALLARME GLOBALE DELLA CIA
LA “GAR A” PER LA SUCCESSIONE
di Leo Sisti Saudita negli Usa e in Gran Bre- and Security: “Dopo l’11 settem- bale del Pakistan. È di pochi
tagna: “Bin Laden è un’icona. bre, Bin Laden è stato la forza giorni fa la notizia della morte
osa si aspetta il mondo Se viene eliminato, non sarà trainante per Al Qaeda, firman- di un altro big del terrore: Abu
nuovi attentati? Chi sono i nuo- sinarlo. Bin Laden è un culto. der, anche se non in grado di
vi leader che prenderanno il
posto dello “sceicco del terro-
Se si vuole ridurre la capacità
operativa di Al Qaeda, bisogna
competere con Zawahiri, ma
che possono comunque costi-
Gli esperti
re” e guideranno Al Qaeda nei
prossimi anni? Gli americani
colpirne la testa. E uccidere
Bin Laden, la testa dell'Idra, da
tuire la punta di lancia del mo-
vimento terroristico. Ai primi
prevedono
esemplificano tutte queste do-
mande con una sola: “What’s
tagliare insieme a tutti i serpen-
ti che ne fuoriescono. Non ci
posti troviamo il libico Abu
Yahya Al Libi, quarantenne.
che entro “un
next?”, “Ora cosa succederà?”. sarebbe stato nessun Moham- Occupa un posto-chiave nel-
Tutti i servizi di intelligence so- med Atta senza Bin Laden. Ap- l’organizzazione: portavoce, paio di anni”
no allertati, temendo il peggio. prezzo il presidente Obama ideologo, attivo nel confine tra
Come Karen Greenberg, diret- quando dice dei terroristi: so- Afghanistan e Pakistan. Ha però l’organizzazione
tore del Center on Law and Secu- no i principali nemici”. un difetto. Non è riuscito a
rity, il think thank della New York comporre controversie scop- tornerà a farsi
University; “Non abbassare la NATURALMENTE il prin- piate al vertice di Al Qaeda, di-
guardia, rimanere vigili, anche cipe Turki ha i suoi motivi per visa, al suo interno, da tenden- sentire
se le minacce, nell’immediato, odiare il saudita Bin Laden. Co- ze centrifughe, a causa delle va-
ai nostri occhi, sembrano sva- me ex capo dei servizi segreti rie anime: lui libico, gli altri, chi
nite”. Un atteggiamento re- del suo paese, ha trattato con saudita, come Bin Laden, chi no messo a segno sequestri di
ELEZIONI USA 2008 sponsabile, in netto contrasto lui, quando i rapporti erano or- egiziano, come, appunto, Za- persone, specialmente nel Ma-
con quanto aveva dichiarato mai rotti. Ha cercato di venire a wahiri. Il che ha provocato fri- li, e Al Qaeda nella penisola ara-
Gasparri disse: proprio a Il Fatto nell’autunno
2009, il principe Turki Al Fasal,
patti. Non c’è stato nulla da fa-
re. E, da allora, à la guerre comme
zioni tra i militanti che si rico-
noscevano in quelle varie na-
ba, soprattutto lo Yemen, agi-
scono per conto proprio. Sono
“Al Qaeda felice” già ambasciatore dell’Arabia à la guerre!.
Certo, ora le fila di Al Qaeda so-
no sconvolte dalla fine della lo-
zionalità. Se volessimo usare
una terminologia politica no-
strana, anche tra i fondamenta-
un pericolo, ma localmente li-
mitato. Ci sarà qualcuno che,
furioso per la fine di Bin Laden,
S
ADDIO MR TERRORE
ono 1520 i profughi partiti ieri sera da sono state effettuate non senza difficoltà a causa ieri sono arrivati a destinazione altri 1300 migranti
Altri 1500 profughi Lampedusa, a bordo della nave “Moby del mare molto agitato. In un primo momento si che erano a bordo del traghetto “Flaminia”
Vincent”. Il traghetto raggiungerà i era pensato di trasferire tutti i 1700 profughi con proveniente da Lampedusa. A Catania sono
porti di Crotone e Bari da dove i profughi, tra cui la nave, ma la capienza del traghetto è di 1520 sbarcati circa 800 profughi, 450 dei quali trasferiti
trasferiti molte donne e numerosi bambini, verranno passeggeri, così i restanti 180 sono rimasti nel Centro per richiedenti asilo di Mineo. Circa
smistati nei vari centri d’accoglienza in attesa della sull’isola in attesa di un altro trasferimento. 250 sono stati condotti a Caltanissetta e altre 100
richiesta di asilo. Restano così sull’isola 250 tra Rimangono poi circa 70 immigrati tunisini che a Pozzallo (Ragusa). Gli altri 500 sono destinati ad
da Lampedusa tunisini e altri profughi. Le operazioni di imbarco dovrebbero essere rimpatriati già oggi. Intanto altri centri di accoglienza.
Uccidere è lecito
este negli Stati Uniti per dell’odio, ma della pace”. E in
quando si tratta
ne vissuta e interpretata co- ranno. Le risposte sono com-
me una vittoria nella guerra al posite, problematiche. Da
terrorismo, una prova di for- Marco Politi che ricorda co-
za, la fine simbolica del lutto me sin dai tempi antichi è ri-
per le vittime del terrorismo. conosciuta lecita l’uccisione
Voce dissonante quella del Va- del tiranno, a Lucia Annunzia-
ticano: “Di fronte alla morte ta che parla di una “restituzio-
di un tiranno?
di un uomo, un cristiano non ne emotiva”. Mentre Giam-
si rallegra mai, ma riflette sul- piero Gramaglia racconta il
le gravi responsabilità di “malessere” provocato dalle
ognuno davanti a Dio e agli scene di giubilo americano a
uomini”, ha dichiarato ai me- Washington e New York. E
dia il direttore della sala stam- Bruno Tinti afferma che la cul-
pa vaticana, padre Federico tura occidentale doveva affer-
A UNA DOMANDA ANTICA, Lombardi. Inoltre il cristiano,
“spera e si impegna perchè
mare la sua superiorità sul
fondamentalismo facendo
ogni evento non sia occasio- “giustizia non vendetta”.
LE RISPOSTE DEI COMMENTATORI Osama bin Laden (FOTO ANSA)
ne per una crescita ulteriore wa.ma.
S
S’ODE A DESTRA
u richiesta del comitato di presidenza Giovedì prossimo, dopo alcuni approfondimenti, arrestato per calunnia
La questione Ciancimino del Csm, la prima commissione, deciderà se ascoltare alcuni pm di Palermo e aggravata nei confronti di
titolata ad occuparsi dei trasferimenti Caltanissetta, l'altra procura che indaga su Gianni De Gennaro, ex
di ufficio dei magistrati, per incompatibilità Ciancimino. Ai membri della commissione, capo della polizia e
arriva alla prima ambientale, ha formalmente aperto ieri la presieduta dal laico di centrosinistra Guido attuale responsabile del
pratica sull'arresto di Massimo Ciancimino, Calvi, è stato distribuito il fascicolo costituito da Dis ( dipartimento
ordinato dal procuratore aggiunto di Palermo, articoli di giornale degli ultimi dieci giorni sul informazioni per la
commissione del Csm Antonio Ingroia e dal pm, Nino Di Matteo. figlio dell'ex sindaco mafioso Vito Ciancimino, sicurezza).
S
ghista sull’intervento in Libia
maggioranza per la Libia e sulla mozione libica. Con musi spacciate come le vere respon-
sulle poltrone del rimpa- lunghi e sguardi di traverso, per- sabili della tensione ancora alta
sto. Su Matteo Salvini a vi- ché nessuno ha intenzione dav- nella maggioranza. ll primo tes-
cesindaco di Milano, ma anche vero di far saltare il tavolo, per il sitore all’opera è stato Gianni
su Vittorio Grilli in Banca d’Ita- momento. Letta che ha presieduto, a Palaz-
lia quando Draghi andrà in Bce. zo Chigi, una riunione Pdl-Lega,
Per non parlare di come recupe- D’ALTRA PARTE, seppur a presenti anche Frattini e La Rus-
rare, casomai come sottosegre- distanza, ieri Berlusconi e Bossi sa. Ufficialmente lo scoglio ri-
tario, quel Matteo Brigandì “di- hanno dato inequivocabili se- guarda la richiesta della Lega di
messo” dal Csm per aver passa- gnali che l’intesa sarà certamen- una deadline per la conclusione
to informazioni al Giornale sulla te trovata. “La mozione della Le- della missione, alla quale i ber-
Boccassini. ga può essere condivisibile”, ha luscones vogliono aggiungere
La questione libica è solo il pal- detto il Cavaliere. La “quadra” al- l’esclusione del rischio che la
coscenico. I problemi sono so- la fine ci sarà. L’avrebbe chiesta popolazione libica possa essere
prattutto altri. Come la questio- anche Napolitano, parlando fit- nuovamente colpita dalle forze
ne dell’aumento delle accise to domenica a San Pietro con il del Colonnello. L’ipotesi a cui,
sulla benzina (2 centesimi di eu- premier. Del resto, nessuno im- anche ieri notte, hanno lavorato
ro dentro il decreto Omnibus magina una crisi di governo ora e le “diplomazie” interne alla mag-
che si comincia a votare giove- su una questione di politica este- gioranza, è di interpretare la ri-
dì) che proprio non ci voleva in ra. Solo che la Lega tiene duro, chiesta della Lega individuando
campagna elettorale, ma Tre- cercando di portare a casa il più una formula che chiarisca che la
monti è stato irremovibile per- possibile perché il Cavaliere ap- missione andrà avanti “fino a
ché soldi per la guerra non ce ne pare ormai debole e appannato. quando i civili non saranno più
in pericolo”. Poi c’è tutto il re- Roberto Maroni e Umberto Bossi (FOTO EMBLEMA)
sto. E non è poco. Data per scon-
tata la questione dell’aumento vuol dire: sulla mozione si vota nale di Milano, in via Bellerio. ha affidato il mandato di trovare
di Lidia Ravera delle accise, sembra che Berlu- insieme, con l'eventuale redde Unico assente, il neofalco Ro- un compromesso sulla mozione
sconi abbia fatto passi avanti sul- rationem (inclusa l’ipotesi Tre- berto Maroni, che però si è sen- leghista, dicendo chiaro e tondo
Il centro (mentale) l’ipotesi Salvini a vice della Mo-
ratti e su un posto per Brigandì a
monti) rinviato alle urne mene-
ghine. Ieri Bossi si è divertito
tito per telefono con il ritrovato
“amico Umberto”.
che “non dovremo essere noi a
calare le braghe”. Un Senatur an-
di Francesco Pionati sottosegretario. Su Vittorio Gril-
li le resistenze sono più forti, ma
con B. come il gatto con il topo.
Di mattina presto ha mandato
Ai capigruppo parlamentari Re-
guzzoni e Bricolo, con il soste-
cora in versione celodurista con
il premier, la vera novità di que-
il tema si può anche rimandare avanti il direttore della Padania, gno dell’altro ministro Roberto sta nuova turbolenza tra Pdl e Le-
PRIMA CI FU L’ UNIONE dei Democratici Cristiani e di un po’. Il Cavaliere è convinto Boriani, ad annunciare il fatidico presente, ossia Calderoli, Bossi ga. Perché se da un lato è vero
Centro. Poi: l’Unione Democratica di Centro. Quindi: che l’accordo sia dietro l’angolo. incontro della pace con il pre- che Bossi vuole prolungare fino
l’Alleanza di Centro per la Libertà. La parola chiave è Al punto che ieri sera ha detto mier, riprendendo il filo dei tra- all’ultimo momento utile la tor-
“centro” nel percorso politico di Pionati Francesco, 53 anni
confermati da un riporto del terzo tipo (involontario) fra
che l’incontro con Bossi potreb-
be avvenire oggi.
dizionali lunedì sera ad Arcore. Polemiche per mentata trattativa sulla Libia,
dall’altro deve ancora smaltire la
due radure di fini capelli grigi, ma contraddetti da una
fossetta sul mento, imprevedibilmente giovanile. Di centro è
Dal fronte leghista però conti-
nuano ad arrivare volutamente
IL CONTRORDINE nel pri-
mo pomeriggio, dopo aver detto
l’aumento delle rabbia per non essere stato infor-
mato da B. degli accordi con la
lo sguardo allenato a identificare spazi utili, l’ampia fronte
concentrata a occultare calcoli, la bocca mollemente amara,
segnali contrastanti, a conferma
che l'ennesimo balletto della
a Gallarate (dove il candidato
sindaco leghista, la Bianchi Cle-
accise sulla Francia. In fondo, il timore vero
che serpeggia tra le colombe dei
maggioranza non è ancora fini- rici del cda Rai, corre contro due schieramenti è proprio que-
sintonizzata sull’aggressività lamentosa che, con l’accento
campano, crea un efficace mèlange di disponibilità e minaccia. to. C'è chi prefigura clamorosi quello del Pdl che si chiama Mas- benzina: due sto: che Bossi abbia iniziato la fa-
Nel “gioco delle sedie”, che allieta le merende del gruppo di colpi a sorpresa prima delle ele- simo Bossi) che “Berlusconi non se di sganciamento dal Cavalie-
“iniziativa responsabile”, non sarà certo lui a restare in piedi. zioni a Milano, ma il tira e molla è scemo, non vota per fare cade- centesimi di euro re. Di qui anche il rinnovato so-
A costo di perdere la faccia che, in fondo, in certi delicati del Senatur dovrebbe prevedere re il governo”. La decisione di dalizio con l’antico amico “Bo-
frangenti, si identifica felicemente con un’altra parte del entro domani una conclusione rinviare il summit con B. è stata dentro il decreto bo” Maroni, cofondatore della
corpo. interlocutoria e non dannosa presa nel vertice del Carroccio, Lega e convinto assertore di una
per il centrodestra. Che tradotto riunito da Bossi nella sede nazio- Omnibus linea autonomista.
POLEMICHE
COSE LORO
CAMORRA
MASSONI E POLITICI
lo di un altro politico (un avvo-
cato candidato al consiglio re-
gionale e non eletto): “Se lo è
dimenticato, compare Fortu-
gno...”. A quale livello è stato de-
ciso l'omicidio del vicepresi- CATERINO ‘A BOTTA
IL TERZO LIVELLO
dente del Consiglio regionale
della Calabria, chi ha dato il suo
ok a Santo Marcianò per am-
mazzare l'onorevole? Don Mico
Libri non potrà più chiarire il
PRESO IL NUMERO
senso di quelle conversazioni
U l'assassinio di Francesco
Fortugno, vicepresiden-
te del Consiglio regiona-
le della Calabria, non poteva
essere deciso senza il sì delle fa-
Tegano e Libri “eser-
citerebbero un forte
condizionamento
sul regolare svolgi-
mento delle gare
dei clan Casalesi. Disse a no-
vembre il procuratore nazio-
nale antimafia Piero Grasso
dopo la cattura di Iovine: “Uno dei precetti di mafia è: nessuno è
un re se non vive nel suo territorio”. A questo precetto si è at-
miglie di ‘ndrangheta che con- d'appalto nel setto- tenuto Caterino: come Iovine, infatti, anche Caterino è stato ac-
tano. Prima di quel pomeriggio re delle forniture e ciuffato a Casal di Principe. Dove continuava a comandare i suoi
del 16 ottobre 2005, quando dei servizi sanitari”. uomini e i suoi affari. Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, di
Fortugno viene freddato a Lo- Gli 007 della Gdf Napoli e dello Sco, coordinati dal capo della Mobile casertana
cri nel seggio delle elezioni pri- scrivono “che Pa- Angelo Morabito, lo hanno ammanettato in una casa a due piani.
marie dell'Ulivo, ci sono riu- squale Rappoccio Caterino si nascondeva a poca distanza dal distaccamento della
nioni, emissari dei boss che si (qualificato come Mobile inaugurato tre anni fa, presso l’abitazione di un imbian-
spostano da una parte all'altra prestanome della chino incensurato, Crescenzo Della Corte, arrestato per favoreg-
d'Italia. Un lavorio frenetico in cosca Libri), unita- giamento. Caterino, 53 anni, inserito nella lista dei 30 ricercati più
parte documentato dagli atti mente al fratello Vin- pericolosi d’Italia, era latitante dal 2005. Anche se c’è chi giura di
del processo che anche in ap- cenzo, svolgerebbe averlo visto girare tranquillamente per le strade di Casal di Prin-
pello ha visto la condanna di per conto dei Libri cipe. Soprannominato ‘A botta’ per una certa disinvoltura nel-
Alessandro Marcianò e di suo una intensa attività l’uso dell’esplosivo, Caterino riuscì a far perdere le proprie tracce
figlio Giuseppe all'ergastolo in di reimpiego di capi- poco prima della sentenza di primo grado del maxi processo Spar-
qualità di mandanti, e di Salva- tali illeciti”. È sem- tacus I, giudice estensore della sentenza Lello Magi, le cui mo-
tore Ritorto e Domenico Audi- pre la sanità al cen- tivazioni hanno retto in Appello e in Cassazione condannando al
no, gli esecutori materiali, in I rilievi della polizia scientifica subito dopo l’omicidio Fortugno (F A ) tro
OTO NSA dell'omicidio carcere a vita tutti i capi storici dei Casalesi. Caterino ha una con-
parte inedito. Fortugno e dei mi- danna all’ergastolo per aver partecipato all’omicidio di Vincenzo
C'è una informativa della Squa-
dra mobile di Reggio Calabria
Tre giorni prima mani, prima che scatenassero steri che ancora lo circondano.
una sanguinosa guerra di mafia Pasquale Rappoccio, massone
de Falco nel 1993. Agli agenti si è mostrato un uomo invecchiato,
dimagrito rispetto alle foto segnaletiche, con gli occhiali da vista e
del 1 dicembre 2005 che rac-
conta uno di questi summit, e
dell’assassinio contro i Cataldo che lasciò sul con rapporti politici in tutti gli
campo decine di morti e allar- schieramenti, nel dicembre
la barba incolta. Era in cortile, ha offerto i polsi alle manette dopo
aver accennato un tentativo di fuga. “Prima o poi doveva suc-
forse spiega una frase del pen-
tito Domenico Novella, nipote
due picciotti mò le altre cosche della Jonica. scorso è stato rinviato a giudi-
Quando Fortugno viene ucci- zio insieme all'onorevole Maria
cedere” ha detto. Probabilmente era in quella casa, un covo tem-
poraneo e privo di armi, da quattro o cinque giorni, forse in attesa
illegittimo dei Cordì: “C’è qual- so, il “locale” di Locri è da tem- Grazia Laganà, la vedova di For- di incontrare dei parenti. Ai fotografi appostati presso la Questura
cosa della politica sotto l'omi- annunciano a po “posato”, in gergo mafioso tugno, proprio per una vicenda di Caserta Caterino ha rivolto applausi e sorrisi sardonici.
cidio Fortugno. Qualcosa di commissariato. di forniture sanitarie alla Asl di
grosso. Una cosa misteriosa”. don Mico: “Cose Locri attraverso la sua società “CATERINO è un camorrista di assoluto carisma che ha fatto la
PER QUESTO è necessario Medinex. storia dei Casalesi” dice il questore di Caserta Guido Longo. La
È IL 13 OTTOBRE del 2005, grosse, compra l'assenso delle altre famiglie per carriera criminale di ‘a Botta’ ini-
mancano tre giorni all'omici- realizzare un omicidio di alto li- zia negli anni ’70, quando Sando-
dio, quando due emissari della i giornali” vello. Il sì di Mico Libri è indi- kan faceva l’autista di Ammaturo
cosca Libri si recano a Prato dal
capo indiscusso della potente
spensabile. Il boss ascolta i suoi
due fedelissimi, poi rivolto a FLI-PDL a Fermo e sul clan comandava la figura di
Antonio Bardellino. Poi la scalata
‘ndrina, don Mico Libri. Si tratta Antonino Sinocropi, detto An- Salvatore Tuscano: “Una sola ai vertici della cosca e la latitanza
di un boss di livello, insieme ai
Tegano, ai De Stefano e ai Con-
tonello, un altro fedelissimo an- cosa ti dico, tu ti devi stare at-
dato a Prato – da martedì in poi tento che non succeda qualche
parenti serpenti interrotta ieri mentre stava per
mettersi a tavola, forse rasserena-
dello, ha in mano Reggio. È alta ti conserviamo tutti i giornali e cazzata, per il resto fate quello Fermo Fli si comporta da separato in casa e sostiene la
mafia, che ha rapporti con la
politica e con la massoneria.
te li mandiamo tutti in una vol- che volete, la ci sono... per i caz-
ta”. zi tuoi... tanto ormai il lavoro...”.
A candidata appoggiata anche dal Pdl Ester Rutili. Nessun
esponente del Pdl locale si è fatto vedere in piazza quando a
to dalle notizie di un blitz delle
forze dell’ordine di Aversa culmi-
nato nell’arresto di quattro fian-
Mancano otto minuti alle dieci Il boss intuisce qualcosa, nella Nell'intercettazione don Mico sostenerla è arrivato Bocchino, e quando è arrivato Cicchit- cheggiatori di Giuseppe Setola,
della sera, quando Salvatore Tu- intercettazione ci sono passag- e i suoi due picciotti parlano an- to non c’era traccia di Fli. Fermo è la terra di Remigio Ceroni, tra cui un napoletano residente a
scano, autista e uomo di fiducia gi disturbati, chiede spiegazio- che di un summit che alle dieci il parlamentare che vuole modificare l’articolo 1 della Co- Posillipo, Giorgio Chiosi, padre
dell'anziano boss, parla di un ni. “Cosa succede da martedì in del mattino del 16 ottobre, stituzione. “L’articolo 1 è una cosa troppo seria perché se ne di una candidata per l’Udeur nella
evento straordinario, una cosa poi?”. Sinocopri, annotano gli quando mancano cinque ore al- possa occupare un Ceroni qualsiasi”: Bocchino liquida così municipalità Chiaia-Posillipo a
grossa che – scrivono gli agenti agenti della Mobile, forse rife- l'omicidio di Fortugno, si terrà a l’onorevole che dopo aver negato, su Libero, ai microfoni di Napoli, che ospitò il killer nella
della Mobile – avrebbe “genera- rendosi “a rancori da parte di Reggio Calabria in una sala bin- Radio 24, al Corriere, di aver mai picchiato la moglie (spe- sua abitazione. Preso il numero
to imprevedibili conseguen- uno schieramento non meglio go. Gli agenti della Mobile fil- dendola al pronto soccorso con una prognosi di 20 giorni, due, prosegue la caccia al nume-
ze”. “Da lunedì in poi ridiamo”, identificato”, parla con il lin- mano i partecipanti: sono espo- come scritto dal Fatto) dopo la pubblicazione del referto ha ro uno. Il ministro Maroni però è
dice Tuscano a don Mico Libri. guaggio degli uomini di ‘ndran- nenti delle cosche Libri, De Ste- detto che era stato il padre defunto. “Quando un giornalista ottimista: “Si stringe il cerchio in-
Fortugno viene ammazzato nel gheta: “L’hanno cucita nel cuo- fano e Tegano, Pasquale Con- ha una notizia fa bene a scriverla” è il parere di Bocchino che torno alla latitanza di Zagaria”.
primo pomeriggio di domenica re... lì (“verosimilmente nella dello, “‘o Supremo”, manda un spiega: “Nelle Marche dove l’Udc di Casini è in giunta con Pd “Spero che le forze dell’ordine
16 ottobre, il giorno dopo la no- Locride”) si fa tutto tranne il be- suo emissario. A Prato il nome e Idv non abbiamo potuto fare il terzo polo”. (s.a.) me lo regalino presto” ha aggiun-
tizia avrebbe occupato le prime ne”. A Locri comandavano i di Fortugno viene citato da An- to il procuratore capo di Napoli,
pagine dei giornali. “Zio – dice Cordì, il “locale” era nelle loro tonello Tuscano insieme a quel- Giandomenico Lepore.
pagina 10
L’APPELLO
ì
REFERENDUM TABÙ
Vietato discuterne in tv, colpa della par condicio
Di Pietro: “Grazie a Celentano la gente ne parla”
razie alla lettera scritta par condicio dei referendum
G
mocrazia venga tradita senza
da Adriano Celentano e il vuoto informativo sui che nessuno muova un dito,
e pubblicata sul Fatto quattro quesiti del 12 e 13 che chi governa cerchi di fre-
Quotidiano, del referen- giugno”. gare i cittadini e se ne vanti
dum sul nucleare, l’acqua e il pure pubblicamente”.
Un messaggio legittimo impedimento ora E IL LEADER dell’Idv An- Per capire se la battaglia per
che parla a tutti si parla. Alemeno sui giorna- tonio di Pietro scrive una let- raggiungere il quorum verrà
li, perché l’argomento in tv è tera per ringraziare Celenta- vinta bisogna aspettare che il
“ Caro
direttore, ma
tabù. E lo sarà finché non ver-
ranno decise le regole per di-
scuterne durante la campa-
gna elettorale per le ammi-
nistrative.
no: “Caro Adriano, in questi
tempi faziosi in cui ci si schie-
ra sempre non a seconda di
quello che si pensa e che si
crede che sia giusto ma a se-
dibattito approdi in tv. Ma già
ora le proteste stanno coin-
volgendo e informando sem-
pre più persone, a partire da
quella organizzata dall’asso-
soprattutto cari “Oggi la commissione parla- conda di cosa conviene di più ciazione Articolo 21 di Beppe
mentare di Vigilanza sulla a se stessi e alla propria parte Giulietti: “Oggi è la Giornata
studenti, Rai deve assolutamente vara- politica, c'è bisogno di uomi- mondiale della libertà di
re il regolamento sui referen- ni liberi come te”. Perché, ag- stampa e cade in una data
comunisti, dum. Non si possono pren- giunge di Pietro, tra i tanti ri- molto importante per l’infor-
dere a calci i diritti dei co- schi che corre l’Italia ce n'è mazione italiana. Infatti, a po-
fascisti, mitati referendari” dice il se- uno peggiore degli altri: “Che co più di un mese dall’appun-
natore del Pd Vincenzo Vita. il nostro Paese si abitui e si tamento referendario del 12
leghisti L’Italia dei Valori denuncia rassegni a tutto, si convinca e 13 giugno, viviamo un ver-
“lo scandaloso ritardo nell’e- che tanto non c'è niente da gognoso silenzio attorno ai
e operai manare il regolamento per la fare, che è normale che la de- quesiti referendari”.
L’impresa ”
di Berlusconi
Paolo Virzì, regista
Un momento del corteo indetto dal Comitato per l'Acqua bene comune (ANSA)
Problemi
di comprensione
” ne massiccia non sarà possibile smuo-
vere 25 milioni di persone e raggiun-
gere il quorum. Ma basta informarli:
se si rendono conto di ciò che ci stia-
mo giocando, andranno tutti a vota-
fidare del premier: non riesce più
nemmeno a dire le bugie.
É contrario anche al legittimo im-
pedimento, su cui pure si vota?
Mentre ho dei dubbi sull’acqua, nel
tanta gente possa capire che certe
idee sono importanti. Ma se poi la tivù
si compra la manifestazione e tappa le
bocche è un pessimo esempio.
Ci fosse stato lei sul palco?
la commedia ormai va avanti da sola,
sempre più grottesca. Gli interpreti si
scambiano ruoli e copioni, Lega e Idv
si ritrovano pacifiste, Rutelli sta a de-
stra e Granata a sinistra. La legge elet-
“ Essere
nuclearisti
re”.
Virzì, perché teme che il referen-
dum fallisca?
É in atto un tentativo sfacciato
di non farci votare. Questi
senso che dovrebbe esserci più dia-
logo, non ne ho alcuno sullo scudo al
Cavaliere: ne va dei nostri prin-
cipi costituzionali. Siamo tutti
uguali davanti alla legge. Per-
Avrei fatto il mio dovere. Si sta davanti
agli altri quando si è capaci di lanciare
un messaggio puro, intenso.
Perché il referendum dà
fastidio?
torale ha trasformato tutti in pedine.
L’opposizione ufficiale?
Obnubilata, direi. Sostengo il
Pd per quello che dovrebbe
essere, non per quello che
non solo pessimi amministratori da ché lui no? Prima di Fukushima non è. Sui referendum sono tie-
condominio hanno scelto Se impediranno il voto era un problema, poi il pidi perché da vent’anni
è una di buttare centinaia di milio- cosa farà? governo s’è convinto di non riescono a cavalcarli,
ni di euro pur di cambiare la Aderirò a qualunque forma correre qualche ri- temono di poter sbagliare
bestemmia, data e far passare sotto si- di protesta civile. Andrò a schio. Sul legittimo anche stavolta.
lenzio i quesiti. Dobbia- votare anche a urne impedimento, e Timore giustificato?
ma significa mo reagire. chiuse. sul business di Io spero e mi impe-
Però quando E porterò con me acqua e nu- gno al massimo.
essere Berlusconi tutti quelli che cleare. C’è tempo fi-
ammette di conosco. Milioni di no al 12 giu-
dementi aver sospeso (be. bo.) italiani sono gno.
”
Martedì 3 maggio 2011
IL BAVAGLIO-RAI
AL CONCERTONE
DEL PRIMO MAGGIO
Cantanti e artisti obbligati a firmare
una liberatoria: niente politica I Subsonica durante il concerto del primo maggio
di AlessandroFerrucci qua e sull'energia nucleare. del cambio di guardia tra il perché non sono politici. Vin- nostante l'ostruzionismo del-
e Carlo Tecce Nessuno ha potuto sfiorare dimissionario Mauro Masi e il ce la strategia del governo la maggioranza di Pdl e Lega, a
l'argomento perché la Rai, probabile successore, il vice- che vuole insabbiare il triplo far approvare il regolamento
l classico concertone del che ha trasmesso l'evento direttore Lorenza Lei. per dare spazio e dignità al
I
referendum: da una parte im-
Primo maggio è piaciuto comprandone i diritti per pedisce alla commissione referendum nel servizio pub-
a chi l'ha visto sul divano 700 mila euro, ha obbligato i LA MANIFESTAZIONE parlamentare di Vigilanza Rai blico. Il presidente Sergio Za-
e a chi era in piazza San partecipanti a firmare una li- di piazza San Giovanni rientra di approvare il regolamento voli rassicura: “Di fronte a un
Giovanni. Ma nessuno dei beratoria che vietava di espri- nel periodo di par condicio per indicare come e quando problema che è anche di ur-
cantanti e dei comici ha po- mere valutazioni sul prossi- sia dei referendum e sia del istituire programmi di infor- genza se necessario provve-
tuto informare i cittadi- mo voto amministrativo o di voto nei comuni e nelle pro- mazione sul tema, d'altra con deremo a riunirci ad oltran-
ni-spettatori (2,5 milioni da parlare anche genericamen- vince italiane, ma la legge non le liberatorie vieta a chiunque za". Dietro le quinte era un
casa) che il prossimo 12 e 13 te dei referendum. Una de- vieta a cantanti, comici e ar- vada in televisione di far nem- continuo vociare sopra i de-
giugno ci sarà un referendum cisione imposta a Raitre dalla tisti di discutere del rischio meno un cenno all'esistenza cibel del palco. Ascoltavi i
sul legittimo impedimento, direzione generale di viale nucleare o della complessa della consultazione del 12 e cantanti, gli artisti presenti
sulla privatizzazione dell'ac- Mazzini, proprio nei giorni questione dell'acqua, proprio 13 giugno. E così sul concer- parlare tra loro, confrontarsi,
cercare di capire il perchè di
questa liberatoria, di questa
L
COMPROMESSO OPERAIO
a ex Bertone, la carrozzeria piemontese per dicembre 2012), a patto però che vi si applichi il e Bmw. Pare che lì ci sia il miglior reparto verniciatura
L’aristocrazia operaia chiusa nel 2008 con circa 1200 dipendenti modello Mirafiori e Pomigliano. Solo che alla ex d'Europa. Essendo molto diversa dalle altre fabbriche
in cassa integrazione e poi rilevata dalla Bertone la trattativa si svolge con i metalmeccanici sottoposte alla “cura Marchionne” molti, nei sindacati,
Fiat. L'amministratore delegato Sergio Marchionne della Fiom-Cgil che alle ultime elezioni per le Rsu pensano che l’accordo modello Mirafiori sulla cui
del design nella punta a trasferire nello stabilimento di Grugliasco hanno ottenuto una schiacciante maggioranza, con il 65 adozione si vota ieri e oggi non sia davvero applicabile.
(Torino) la produzione della Maserati, con la promessa per cento. Gli operai Bertone sono considerati Molti timori ci sono poi anche sulla reale possibilità di
di 500 milioni di euro di investimento (per produrre 50 un’aristocrazia operaia, specialisti in prodotto di alta vendere tutte le Maserati che Marchionnve vuol
fabbrica di Grugliasco mila vetture all'anno, inizio della produzione previsto gamma: la carrozzeria ha lavorato per Fiat, Opel, Volvo, produrre, visto che si tratta di prodotti di nicchia.
Strategie
Altro che
dc
massimalisti...
di Luca Telese
LA FIOM CAMBIA IDEA
Referendum alla Bertone (Fiat): la linea è votare “sì”
na mossa spiazzante, in
U una battaglia senza tregua:
appassionante come un ro-
manzo epico, dura come un
alle stesse regole combattute a Mirafiori
combattimento gladiatorio,
sofisticata come un saggio di Salvatore Cannavò giorni di malattia, limitazione dum non è libero, è un ricatto e a minacciare il trasferimento si di non riuscire a riottenerla
marziale di Sun Zu. Insomma: del diritto di sciopero tramite sarebbe stato troppo facile sca- della Maserati in un’altra loca- che uno di loro qualche giorno
Marchionne e Landini conti- lla ex Bertone di Gruglia- la “clausola di responsabilità”. fa ha anche tentato di togliersi
A
ricare sui lavoratori la respon- lità, anche fuori dall’Italia.
nuano a studiarsi, sul ring di sco, storica carrozzeria Una scelta destinata a impri- sabilità di un eventuale vittoria la vita gettandosi da un cavalca-
“Fabbrica Italia”, come due di qualità recentemente mere alla vertenza Fiat un volto del no. Questo non vuol dire DA QUI LA DECISIONE di via. Ora è ricoverato in gravi
pugili che non mollano fino acquistata dalla Fiat, do- nuovo. Con una Fiom che cam- che siamo d'accordo”. ieri che ha una forte compo- condizioni.
all’ultima ripresa. ve la Fiom ha la stragrande bia posizione rispetto alle pre- In Fiom spiegano che si tratta di nente “tattica”. Lo confermano Ma la tattica non sarà facile da
L’ad della Fiat aveva avuto un maggioranza dei delegati, le cedenti consultazioni, anche una scelta in parte obbligata: la le parole dello stesso Landini spiegare. E la “mossa” della
colpo di genio: inventarsi un Rsu (rappresentanze sindacali se comunque si tiene le mani fabbrica è chiusa da sei anni e che, riferendosi alla decisione Fiom non mancherà di avere ef-
voto sul contratto anche nello unitarie) hanno deciso che vo- libere. E con l’azienda che non quando la Fiat l’ha acquistata ai delle Rsu, parla di “azione di le- fetti tra i lavoratori e all’interno
stabilimento in cui la Cgil ha teranno “sì” all’accordo chie- dovrebbe avere più alibi per circa 1100 operai è sembrato gittima difesa”. “Il fatto che le della stessa organizzazione. Se
(da sola) la maggioranza asso- sto dall’azienda. Diranno “sì”, non fare l’investimento pro- che finalmente si potesse torna- Rsu - osserva il segretario della infatti da Cisl e Uil vengono ap-
luta. E scegliendo bene il ter- cioè, a quello che è stato rifiu- messo. re a lavorare. Tra l’altro su una Fiom - abbiano detto che nono- prezzamenti convinti, dall’in-
reno di gioco, visto che alla tato a Pomigliano e poi a Mira- produzione di qualità, la Mase- stante il ‘sì’ non sono d'accordo terno della Fiom si sentono già
Bertone, dopo il fallimento fiori: riduzione delle pause, LA DECISIONE si è materia- rati, che richiede una certa cura per niente ma che non sono lo- diverse critiche.
della vecchia proprietà, gli mancato pagamento di alcuni lizzata ieri mattina dopo un’af- e professionalità. É a quel pun- ro che devono decidere la chiu-
operai (che nelle ultime com- follata assemblea dei lavoratori to che è arrivata la doccia fred- sura della loro fabbrica è un atto IL SEGRETARIO nazionale
messe avevano lavorato per le indetta dalle Rsu e a cui hanno da della Fiat: se volete l’investi- di responsabilità e di intelligen- Fiom, Sergio Bellavita, espres-
serie a tiratura limitata della partecipato il segretario Fiom, mento di 550 milioni necessa- za tanto che, non avendo rispet- sione di quella parte di Cgil che
Bmw) erano costretti da sei Maurizio Landini, il responsabi- rio a far ripartire la fabbrica, ha tato il mandato, si sono detti di- fa riferimento alla sinistra di
anni a stare fuori dalla loro le dell’auto della Uilm, Eros Pa- detto Marchionne, allora dove- sponibili a una verifica tramite Giorgio Cremaschi, parla di de-
fabbrica. Insomma, la Fiom, nicali e il segretario della Fim to- te accettare le condizioni già av- una rielezione.” cisione “grave e al di fuori dei
che si presumeva costretta al rinese, Claudio Chiarle. Il senso viate a Pomigliano e Mirafiori. Il passaggio si spiega, in effetti, deliberati del Comitato centra-
“No”, sarebbe finita nell’an- di questa scelta è stato spiegato Un “ricatto” hanno subito detto con la particolare situazione le”. Bellavita sostiene che con
golo, costretta ad assumersi la dal leader degli operai Cgil in le Rsu dove la Fiom ha il 65 per della ex Bertone, fabbrica chiu- tale legittimazione si vanifica la
responsabilità della chiusura. azienda, Pino Viola: “Abbiamo cento dei consensi. Ma Mar- sa da anni con gli operai in cassa via legale scelta finora e che, in
Invece, giunta alla quarta ri- detto sì perchè questo referen- chionne ha tenuto il punto fino integrazione a talmente timoro- ogni caso, “neppure la Rsu elet-
presa, la Fiom spiazza tutti e ta nelle liste Fiom, può sotto-
cambia passo: fino ad oggi scrivere un'intesa che cancella
aveva pronunciato tre “No” Un lavoratore della Bertone legge le libertà sindacali e accetta
controcorrente e granitici (a un volantino prima di votare quello che si è rifiutato a Pomi-
Termini Imerese, a Pomiglia- al referendum, a fianco gliano e a Mirafiori”. Da qui, la
no e Mirafiori) misurando i la tensione ai cancelli (FOTO ANSA) richiesta di convocazione ur-
suoi muscoli e mettendo a du- gente del Comitato centrale.
ra prova, contro tutto e tutti
(persino contro il parere della
Il sindacato Alle carrozzerie Un “chiarimento” lo chiede an-
che Augustin Breda della com-
segretaria della Cgil, Susanna
Camusso), il proprio consen-
di Landini schiacciante ponente Cgil di Lavoro e Socie-
tà. Un primo scontro interno,
so e il suo radicamento. Inve-
ce adesso, un autentico colpo
spaccato dalla maggioranza dei del resto, si era avuto già sabato
scorso, durante il Coordina-
di scena. mento nazionale dei lavoratori
Le tute blu Fiom, dopo una as- svolta tattica, metalmeccanici Fiat in cui sono volate parole
semblea al cardiopalma, ri- grosse tra il segretario Landini e
corrono a una astuzia odissia- la riunione di Cgil, decidono lo stesso Cremaschi che di fatto
ca: continuano a denunciare aveva accusato la segreteria na-
il carattere ricattatorio del sabato è finita loro l’esito zionale di “arrendersi” al ricat-
“contratto-Mirafiori” ma dan- to della Fiat. Ne è seguita una
no indicazione di votare “Sì” tra le lacrime del voto riunione drammatica con dele-
al referendum, per rimettere
il cerino in mano alla Fiat. La
società di Marchionne sarà INTERVISTA Giorgio Airaudo, responsabile auto Fiom
costretta a confermare gli in-
vestimenti promessi e a ri-
spettare la rappresentanza de-
gli uomini della Cgil, e – anche
se, sulla carta, strappa la fles-
“Non è una resa, gli operai ci capiscono”
disprezzate! E se vince il sì?
sibilità assoluta – non potrà
mai applicarla fino in fondo,
perchè i processi di lavorazio-
DbilealGiorgio
punto di vista formale
Airaudo, responsa-
auto della Fiom dice: “Soste-
Non c’è stato nessun accordo. E
nessuna trattativa, perchè la Fiat
ri hanno vinto solo coi voti dei
capi.
E ora?
Così i delegati disinnescano la
pistola puntata alla tempia dei
loro compagni.
I delegati Fiom si dimetteranno
tutti. Così, quando rieleggeran-
ne delle auto di lusso non con- niamo la scelta della Rsu”. E ag- si è rifiutata di sedere al tavolo. Il loro tentativo è dire: si può vo- Era un ricatto? no la rappresentanza, scoprire-
sentono il taglio dei tempi alla giunge: “non ci piegihiamo ai ri- Cos’é, allora, questo voto? tare su investimenti e licenzia- Doppio: il no all’investimento, mo se siamo tanto impopola-
catena. Insomma, a una gran- catti”. Questo, nel momento in Il tentativo di farci aderire a un menti. Si può ricattare. Bene, le e la possibilità di far licenziare ri...
de trovata tattica di Marchion- cui tutti restano spiazzati e arri- plebiscito: contratto fotocopia, Rsu smontano il ricatto. tutti i lavoratori che derivava Cambiare strategia a secon-
ne (provocare l’avversario, vano attacchi da destra e da si- annessione a un’altra azienda. Cosa ne pensano gli operai dalla procedura concorsuale. da della battaglia può diso-
scomettere su un riflesso con- nistra. In che senso? che a Mirafiori hanno rischia- I delegati hanno deciso da so- rientare.
dizionato, schiacciarlo sul ter- Airaudo, i critici di sinistra vi La Bertone è una eccellenza ita- to per votare “No”? li? No. Restiamo coerenti alla no-
reno dell’ideologia), Landini dicono che oggi sventolate liana. Che i loro compagni hanno fat- Hanno questo brutto difetto: es- stra unica ragione sociale. Di-
e Airaudo rispondono facen- “bandiera bianca”... Ovvero? to bene, perchè non ci facciamo sere stati eletti dai lavoratori, co- fendere la dignità del lavoro e i
do esattamente l’opposto: ze- (Ride) Siamo di fronte a un genia- Che senso ha una battaglia della piegare da nessuno. sa che, nelle altre fabbriche, con diritti, sempre e ovunque. Sot-
ro ideologia, massimo del le scatto di ingegno operaio. Fiat contro di noi per tagliare i Non è una mossa tattica? il metodo Fiat non è più possi- toporci al voto e al giudizio,
pragmatismo. Votate sì ad un accordo che tempi in una catena in cui ci so- Per nulla. bile. sempre e ovunque.
Una scommessa difficile: riu- no operazioni da 6 minuti e Però così anche però voi usci- Però voi fate anche le cause Lo sta dicendo con un ruggi-
scirà la Cgil a incanalare la rab- mezzo, invece che da uno? Che te dalle regole tradizionali... in tribunale. to di orgoglio...
bia operaia che era esplosa so- senso ha il “contratto-Mirafiori” Certo. Non si può dire agli ope- E le vinciamo. Certo! A Mirafiori aumentiamo
lo il 25 febbraio davanti ai can- alla Bertone? rai “Rispettate le regole del ga- Credete di avere consenso gli iscritti, qui aumenteremo i
celli? Mistero. Ma il sindacato C’è un secondo fine? lateo” quando la controparte le anche tra i lavoratori non consensi.
che era accusato di massima- Certo. E’ come chiedere a un viola tutte. iscritti? Siete populisti?
lismo, di non firmare i contrat- orafo miniaturista di lavorare I vostri delegati quanto dis- Stiamo parlando di una fabbrica Durante l’assemblea, è arrivata
ti, e di “saper dire solo no”, ora con pala e piccone. L’unico senso hanno incontrato? eroica: gente che ha girato tre la moglie di Francesco, operaio
si godrà lo spettacolo di esse- obiettivo è piegarci. In fabbrica? Nemmeno uno. Ci impianti, che è andata in Abruz- di 50 anni, che ha tentato il sui-
re attaccato da destra e da si- E non ci sono riusciti? sono stati solo applausi, e lacri- zo pur di non prendere la cassa cidio stremato da angosce e cas-
nistra perchè dice “Sì”. In fon- Nemmeno per sogno! Abbia- me di commozione. Fischi per integrazione. Lavoratori con gli sa integrazione. Quando faccio
do - se il consenso reggerà an- mo dato battaglia dove il ter- altri sindacati. impianti fermi da 6 anni per col- queste battaglie, penso a questi
che stavolta - anche questo è reno era sfavorevole e siamo Una responsabilità enorme, pe non loro. Di fronte a questa lavoratori. Rispondiamo a loro e
un modo per portare la classe andati oltre ogni pronosti- in una fabbrica in cui la Fiom aristocrazia operaia mi tolgo il a nessun altro.
operaia in paradiso. co. A Pomigliano e Mirafio- è maggioranza. cappello. LuTel
Martedì 3 maggio 2011
O
COMPROMESSO OPERAIO
ggi pomeriggio il Cda della Rai ha formalizzato le dimissioni da dg per andare convocato per le 17 il Cda (in anticipo di 24
Rai, c’è l’accordo sulla proporrà il nome di Lorenza Lei ad assumere - da qui a qualche giorno, forse ore rispetto al programmato) e sarà una
come nuovo direttore generale già da mercoledì 4 - l'incarico di seduta brevissima. Tempo un paio di giorni
dell'azienda di viale Mazzini. È questo amministratore delegato della Consap. Le quindi, a meno di sorprese che davvero
nomina di Lorenza Lei l'orientamento emerso, secondo quanto dimissioni sono state ufficialmente comunicate nessuno in Cda al momento riesce ad
apprende l'AGI. L'attuale vice direttore al presidente della Rai Paolo Garimberti e al immaginare, Lorenza Lei sarà nuovo direttore
generale con delega alle ritorse artistiche verrà presidente del Collegio sindacale Rai, Carlo generale, prima donna ad assumere questo
a direttore generale proposta al posto di Mauro Masi, il quale ieri Cesare Gatto. Il presidente ha quindi incarico nella storia della Rai.
N organizzatori hanno
detto che c’erano dieci-
mila persone ad applau-
dire Susanna Camusso, Raf-
faele Bonanni e Luigi Ange-
vocato da Lucia Annunziata
durante il programma In mezzo-
ra, farsi beffe dei sindacati con-
federali che “fatturano centi-
naia di milioni di euro ma non
sia la differenza principale:
“Non è lo scontro che risolverà
mai i nostri problemi, e nem-
meno lo scontro con quelle
che sono le nostre naturali con-
letti. Ma chiunque conosca riescono a rappresentare i ra- troparti”. Nemmeno lo scon-
piazza della Repubblica a Mar- gazzi e le ragazze”. tro con le controparti. Bonanni
sala sa che sarebbe difficile sti- esplicita lo stesso concetto: “Il
parci più di mille persone (so- DIVISI SU TUTTO e incapa- sindacato serve per rassicurare
prattutto così anziane) senza ci di inventare una risposta uni- le imprese che vogliono inve-
rischiare morti e feriti. Giusto voca alle domande angosciate stire”. Dopodiché aspetta ven-
del resto che non fossero più di disoccupati, precari e lavo- tiquattro ore e polemizza con
di mille, per non offuscare la ratori per il momento “garanti- la Cgil per i tre-esagitati-tre che
memoria garibaldina che si vo- ti”, i tre leader confederali han- lo hanno insultato a Marsala:
leva onorare. no sciorinato a Marsala una se- “Per riannodare il filo dell’uni-
rie di frasi fatte, desolatemente tà sindacale occorre innanzi-
E D’ALTRA PARTE perché vuote. Avevano un imperativo, tutto prendere nettamente le
spingersi in fondo allo Stivale quello imposto il giorno prima distanze dalle violenze verbali
per assistere alla recita da sepa- dal presidente della Repubbli- e da quelle fisiche. Se la Cisl o la
rati in casa organizzata per il ca. “Ci vuole unità”, ha detto Uil usassero gli stessi sistemi
Primo maggio dai tre leader Giorgio Napolitano. E loro degli altri sarebbe davvero un
confederali? Non c’è una ragio- hanno risposto con la cantilena ring sociale”. Pensate se anda-
ne. E infatti i lavoratori italiani delle buone e generiche inten- vano in una piazza vera.
hanno fatto altre scelte. Due- zioni, per l’imbarazzo dei cro-
centomila erano in piazza San nisti giunti a Marsala per regi-
Giovanni a Roma, per il tradi- strare le frasi salienti.
zionale concertone i cui conte- “La divisione sottrae forza al
nuti politici sono stati appaltati mondo del lavoro”, intuisce
da Cgil, Cisl e Uil a Neri Mar- Camusso a cinque giorni dallo
Illustrazione di Marilena Nardi, a destra Susanna Camusso, sotto il logo Chrysler(FOTO ANSA) corè e ai suoi autori di fiducia sciopero generale del 6 maggio
(il popolare attore si è per proclamato dalla Cgil in solitu-
gati in lacrime e con una sen- non me l’aspettavo” dice Pa- accordo che supera il contratto esempio lanciato in un elegan- dine, “bisogna ripartire dal dar-
sazione diffusa di amarezza. squale Lojacono delle Carroz- nazionale non va bene, rischia- te apologo antinucleare igno- si regole unitarie”. Chi dovreb-
zerie di Mirafiori venuto davan- mo di uscirne a pezzi”. rando, forse, che i sindacati be fare un primo passo?
IERI, UN CERTO disagio lo ti ai cancelli della Bertone a par- Ora la parola, ancora una volta, non hanno ancora preso posi- “Non c'è uno che deve fare
si percepiva anche tra i delegati lare con i suoi colleghi. “Pensa- passa ai lavoratori Bertone che zione sui referendum). Alcuni il primo passo”, risponde.
Fiom di Mirafiori, che solo lo vo che ci si sarebbe limitati a finiranno di votare oggi nel loro milioni si sono gustati il mede- Poi, in un empito di since-
scorso gennaio hanno condot- non dare indicazioni di voto referendum. La partecipazione simo concerto in tv. E un milio- rità, spiega che il Primo
to una difficile battaglia per il perché anche io capisco la dif- di ieri è stata massiccia e il ri- ne e mezzo sono quelli che, maggio è giusto stare tut-
“no” al referendum voluto da ficoltà di chi non lavora da sei sultato dovrebbe essere in linea sempre su Raitre, prima del ti insieme sullo stesso
Marchionne. “Io onestamente anni. Ma votare a favore di un con le aspettative. collegamento con piazza San palco, “poi la vita sinda-
SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out
IN LIBRERIA
IL CORAGGIO
canale Rio ed è successore di in pole,
digitale primo negli Campana al Valentino
Class Msnbc incassi vertice Rossi quinto
DI VIVERE
Esce oggi in libreria “Mentre minuti. (…) Come tutti i
giovani s’inseguirono in piena
festa, si presero a schiaffi e a pu-
gni, litigando si gettarono nella
fontana intorno alla quale la
gente passeggiava. Poi, uno dei
due tirò fuori la pistola dalla
giacca e sparò. Per gelosia, per
una donna.
Una foto degli anni Sessanta ri-
trae un Fava poco meno che
quarantenne seduto nel salotto
dell’anziano boss mafioso di
Mussomeli, Giuseppe Genco
Russo, durante un’intervista
esclusiva. Quel vecchio boss,
mafioso ormai «in pensione» e
con la pipa in bocca, gli aveva
petizione sportiva, senza vio-
lenza, per misurarsi con gli al-
tri.
«B
noi. sunto uno stile sempre più gua- che te la fanno goderee alle qua-
«Come stai? Ancora sve- scone: il volto solcato da pro- LO STIVALETTO nero, i li non avrebbe mai rinunciato.
glio?»«Bene, bene. E al giornale? corso , il sole, le fonde rughe, la barba folta, il blue-jeans, il borsello, il giub- Negli anni Sessanta e in quelli
E Pippo Fava, come sta?» Era or- sorriso acuto e sfottente. Più botto di pelle comprato a Ro- del movimento sessantottino
mai cieco, ma lucido. Fino alla donne, il sesso Cyrano de Bergerac che don ma, la sua faccia scavata, le ra- era stato la penna più brillante e
fine. (…) Chisciotte de la Mancha. Mora- dici della commedia e della tra-
lista, orgoglioso e testardo, i gedia greca sempre presenti
NON AVEVA ancora sessan-
t’anni. Aveva cominciato a stare
“Gelosia”… titolò pomposa-
mente il «Giornale del Sud». La
suoi affondi letterari erano cari-
chi di aggettivi ma toccavano di-
nelle sue cronache. L’inquietu-
dine e la curiosità lo spingevano
La stanzetta
male un anno prima. La città lo
aveva stritolato. Le barzellette
cronaca era firmata da me, ma
interamente riscritta dal diret-
rettamente l’obiettivo. Non si
batteva mai contro «mulini a
a non accontentarsi mai e a cer-
care sempre nuovi progetti da
della cronaca
non erano bastate a rendergli la
vita felice. Lui aveva continuato
tore. In piazza Bovio, centro sto-
rico, poco dopo l’omicidio, c’e-
vento», ma contro potenti in
carne e ossa da smascherare
realizzare. Era un uomo che co-
nosceva il mondo, ma non smet-
nera era affollata
a raccontarle anche ai funziona- ra ancora un sacco di gente. Un con le parole. Faceva nomi e co- teva mai di rivendicare la sua
uongiorno, direttore. Si ricor- ri di una cassa artigiana e rurale tempo quella era la festa dei ca- gnomi, senza peli sulla lingua, identità abbarbicata nella pro- da ragazzi: meno
da di me? Vorrei fare il giorna- della quale era notaio da ven- tanesi, l’inizio della stagione usando spesso la letteratura e il vincia italiana. Fava aveva sac-
lista». La telefonata iniziò pro- t’anni. Un funzionario di quella balneare, l’occasione per fare teatro piuttosto che l’inchiesta cheggiato ogni angolo della cro- di 100 anni in
prio così. Nel più scontato dei cassa, tra una risata e l’altra, gli scalzi – ricchi e poveri, buoni e giornalistica e le statistiche. Du- naca siciliana: «Dietro ogni no-
modi. aveva fatto firmare alcuni certi- cattivi, mafiosi e onesti – il pel- rante i primi vent’anni di carrie- tizia, miserabile o istituzionale, quattro, 16 ore in
«Portami qualcosa che hai scrit- ficati a falsi o inesistenti artigia- legrinaggio con il cero in mano. ra, Fava aveva intervistato tutti i bella o brutta, c’è sempre la sto-
to» aveva detto Pippo Fava ta- ni. E così era finito per un mese Quell’anno ci fu il delitto. Due personaggi della vita politica, ria di un uomo» diceva. Teoriz- movimento su 24
gliando corto, come si fa sem- in carcere per falso in atto pub- tutti i protagonisti della cro- zava la cronaca come racconto.
pre con i principianti. Quello blico, per aver raccontato bar- naca in Sicilia. A partire Alla fine degli anni Settanta ave-
appena passato, il 1979, era sta- zellette vere mentre firmava atti dal 1965 aveva fatto nu- va iniziato a disegnare i cattivi irriverente dei paludati giornali
to l’anno dedicato dall’Onu al- che non sapeva falsi. Lo scanda- merosi scoop per il locali (politici, imprenditori, ufficiali di Catania, «la Sicilia» e
l’infanzia. Il tema mi sembrava lo aveva fatto rumore. Il notaio «Tempo Illustrato», mafiosi) come tanti Mackie «Espresso sera», che i gruppi
d’attualità. Nei due giorni suc- più simpatico e onesto della cit- settimanale d’inchie- Messer, banditi grotteschi e della contestazione studente-
cessivi alla mia imbarazzata te- tà era stato sbattuto in prima pa- sta nel quale si andava- sfacciati, senza ironia e senza sca definivano con sommo di-
lefonata avevo scritto un pez- gina accanto a politici e funzio- no consolidando una pudore. Mai eroi. Era un uomo sprezzo «fogli scelbiani». All’ini-
zo, anzi un’arringa, sull’infan- nari corrotti ideatori della truf- generazione di grandi pignolo e scanzonato, con le de- zio degli anni Ottanta e alla fine
zia abbandonata, sfogliando fa. La sua vita era finita in quel firme del giornalismo bolezze e le fissazioni di ogni si- della sua evoluzione professio-
qualche libro e consultando momento, travolta da una città e alcuni tra i più origi- ciliano: i grandi piatti di spa- nale,
statistiche sulla fame nel mon- di cui non si era accorto, cam- nali scrittori italiani ghetti con salsa, basilico, ricotta Fava diventò il punto di riferi-
do e sullo sfruttamento del la- minandovi dentro sorridente e dell’epoca, a partire da salata e melanzane, una buona mento per un irriguardoso
voro minorile nel Sud d’Italia. inconsapevole: come un cieco Pier Paolo Pasolini. nuotata, la passeggiata sul corso gruppetto di cronisti ventenni,
Il mio amico Sergio stava per sul ciglio di un burrone. (…) di Taormina. Il sole. Le donne. Il e dunque senza esperienza. A
laurearsi in psicologia e faceva La mattina dopo la sua morte, sesso. I sogni realizzati un atti- tutti, confessando il suo irre-
il volontario al brefotrofio della Fava scrisse di lui sul giornale, mo dopo averli fatti. L’instanca- quieto bisogno di novità, dice-
città. «Trecento bambini ab- del suo sorriso bambino, della bile voglia di raccontare e rac- va: «I miei amici ora sono loro».
bandonati, senza assistenza, sua onestà e simpatia. Quasi l’e- contarsi. La voglia di ridere e di Parlava con orgoglio. E si ribel-
sbattuti in uno stanzone bianco pitaffio di una città morente. dissacrare i potenti. Aveva la lava così alla colpevole immobi-
per ore…» mi aveva racconta- Tornai al lavoro dopo qualche sfrontatezza e l’allegria di un lità della sua città, al modo di es-
to. Così avevo riempito quattro giorno, e Fava, paterno ma ventenne. Giocava a calcio, sere di colleghi e amici suoi coe-
facciate, dattiloscritte in spazio sbrigativo, disse: «Mettiti sot- preso in giro dagli amici: tanei. In fondo, continuava a es-
1, fitte di commenti sul perico- to! Ora hai un motivo in più grande stratega e teorico sere il ragazzo battagliero e ot-
lo che l’umanità dimenticasse per iniziare a fare bene e fino negli spogliatoi, in campo timista che più di trent’anni pri-
la parte più indifesa di se stessa. in fondo questo mestiere. Mi era un disastro, ma non lo ma aveva iniziato a stupirsi, rac-
Poi ero andato al giornale, di lì a dispiace…». Poi, mentre avrebbe mai ammesso. Si contando il mondo visto da Ca-
poco la mia prima redazione. uscivo dalla sua stanza, co- appassionava alla com- tania.
municò: «A proposito, da
ERA IL 2 MARZO 1980, per domani passi alla cronaca
l’esattezza. Avevo ventuno anni nera». La stanzetta della cro- Mentre
e, in quei mesi, mio padre stava naca nera era affollata da ra- l’orchestrina
morendo di tumore. Stringevo gazzi: meno di cento anni in suonava Gelosia
in mano il pezzo che Fava mi quattro, sedici ore in movi- Antonio Roccuzzo
aveva chiesto. Mi ero fatto an- mento su ventiquattro. L’ini- MONDADORI, PAG. 180, 17,50 EURO.
nunciare dalla segretaria del di- zio di un’avventura. A metà lu- A sinistra,
rettore di quel quotidiano non glio, in piena festa della Ma- Pippo Fava
ancora nato, ma con i corridoi donna del Carmine, fu ucciso visto da Emanuele
già affollati di miei coetanei. un uomo. Fucecchi
L’attesa era durata una decina di Mentre l’orchestrina suonava
Martedì 3 maggio 2011 pagina 15
SECONDO TEMPO
S
gliono che onoriamo anche
cinque minuti di sana di, cfr. Pirlo che infatti emi- uno commesso da Nesta nel te l’espulsione di De Rossi ob- da retrocessi la regolarità del Mentre già impazza il calcio-
pazzia di Pazzini, due grerà altrove, una difesa di primo tempo neppure fi- bligatoria persino per lui, ne campionato e poi ci manda- mercato anche dei Mister
gol nel recupero perché acciaio poco ossidabile schiato. Del resto così va il avesse combinata una giusta no arbitri così…”. (Mazzarri dato alla Juventus
quello è il suo mestiere e lo fa quando i titolari non si infor- mondo, nel calcio e nella po- insieme agli assistenti, un nel solito giro vorticoso e sca-
bene, se non ci fossero stati i tunano, un attacco a volte litica internazionale, quando mix di errori commessi nei E LA ROMA all’opposto ne pato che spiega l’insufficien-
cinque minuti di lotta alla sti- strepitoso a volte così così, sei incudine e quando sei confronti di entrambe le esce bene in classifica, in za internazionale del nostro
tichezza del Cesena che in- comunque mai banale e mol- martello… domandare alla fa- squadre e direi del calcio in odore di Champions, di quel pallone), in fondo alla classi-
credulo di fronte a tre punti to diversificato: in mezzo, miglia Bin Laden o alla pro- sé, categoria kantiana assai quarto posto che significa pa- fica il Brescia continua ad af-
forse decisivi per la sua sal- spesso all’inizio del campio- sapia Bush… poco frequentata ormai… recchi milioni se si superano i fondare e ormai le sabbie mo-
vezza ha tirato il braccino (il nato quando ancora doveva La prodezza di Demarco non Ovviamente il maggior re- preliminari. Milioni in diritti bili sono vicine. Se non ba-
piedino) indietro come fa fa- trovare la “quadra” senza dir- è stata, per il cronista recen- sponsabile è chi lo ha desi- tv, per i quali se le danno di stano tre gol per vincere in
re nel tennis la paura di vin- lo a Bossi ed intermittente- sore, l’unico “obiettivo sen- gnato e il discorso ricomin- santa ragione in Lega i club trasferta è un pessimo segno.
cere, sofisticata variante del- mente ora che caldo e stan- sibile” di una domenica che cerebbe daccapo… Comun- più forti disputando se l’Inter La Sampdoria è ancora collas-
la paura di perdere e di vi- chezza se li stanno divoran- dei responsi parziali e allen- que il Bari ne esce a pezzi vir- abbia superato con 7,5 milio- sata, ma forse lo spavento su-
vere, se non ci fosse stato tut- do, il buco e la squadra lunga tati li ha pur forniti: vedere tualmente come è accaduto ni di teletifosi i 7 della Juve, perato in extremis, soprattut-
to questo adesso si mischie- che hanno reso questa sta- all’opera nel posticipo l’arbi- al Cesena materialmente, oppure no. Dubbio amletico to perché così ha tolto due
rebbero i festeggiamenti per gione un po’ più combattuta tro Russo, quello ricusato dal- con la differenza che è diffi- tra rilevazioni e rivelazioni. punti al Brescia, le permette-
l’ennesimo scudetto del Mi- di quello che a un certo pun- rà di giocarsi la sopravviven-
lan dopo tanta Inter alle ce- to sembrasse. za fino in fondo, derby pros-
lebrazioni per il Papa Beato
al tripudio per l’uccisione di NEL CENTROCAMPO
Intanto infuria un simo permettendo.
SECONDO TEMPO
TELE COMANDO
TG PAPI
+ rappresenta una prova? Il
“mondo migliore” evocato da di Fulvio Abbate
Una rotonda
sul rimmel
vesse far assomigliare il con- Paoli, Ennio Morricone e,
pasticcio T g3
Istruzioni per l’uso: “La
notizia del giorno – esordisce
Bianca Berlinguer – probabil-
San Giovanni, mi fiorisce,
rosso fuoco, in petto: a chi,
ludicamente parlando, ap-
partiene il concertone della
cosiddetta (almeno nella vul-
sione “easy listening”, veltro-
niana, musica leggera per ce-
ti medi. In tutto medi. Come
il Pd. C’è poi, temo, da nu-
trire perfino il dubbio che la
riuscita a esprimere negli ul-
timi trenta-quarant’anni. Ec-
co, appunto. Uno spettacolo
perfetto per chi, come me,
può già ben aspirare alla tes-
di Paolo Ojetti sfilata dei soliti e per una volta mente già la conoscete”. Sì, gata neofascista) “Triplice”, scelta di abbassare i toni (mu- sera e alla bandiera dello Spi,
– ecco la vera notizia – senza ma qui, sul Tg3, si arricchisce Cgil, Cisl e Uil? Lo dico per- sicali) potesse rispondere al- ma quei poveri ragazzi, inve-
g1 Gasparri. un po’. Lucia Goracci fa no- ché ho una certa memoria la pia necessità di non distur- ce? Ci sarà stata pure una ra-
T A parte i toni pieni di cer-
tezze dove certezze ce ne so- g2
tare che la casa (per una volta
non è il “covo”) dove hanno
delle sue singole edizioni. Un
esempio? Dopo che il dimen-
bare l’evento religioso che in
contemporanea si stava svol-
gione se, volato via Caparez-
za, il bravissimo regista Ste-
no poche, forse una sola, un
merito va riconosciuto al Tg1:
T Così, per chiarire ulterior-
mente ciò che è oscuro, solo
ucciso Bin Laden è “squallida,
disordinata, pillole sui como-
ticabile Cofferati ebbe por-
tato in piazza tre (?) milioni di
gendo a San Pietro. Che cru-
deltà però per le migliaia e
fano Vicario non ha potuto
tornare a far panoramiche
aver mandato in onda il discor- questo sappiamo: che Bin La- dini, sangue dappertutto”. persone, lo ricordo bene, ancora migliaia di ragazzi sulla folla dei ragazzi scazza-
so di Barak Obama quasi inte- den è morto. E l’unica prova – Riccardo Chartroux segue: giusto per depotenziare l’e- giunti lì da ogni dove, dopo ti? L’ho già detto che proprio
grale, accompagnato dalle im- indiretta – è che Obama ne ha “La prima prova della morte di vento, affinché nessuno po- uno straordinario Caparez- quello di Dalla e De Gregori è
magini di quell’11 settembre, dato l’annuncio con una seris- Bin Laden è un falso, una foto tesse pensare che il genio po- za, eccoli costretti a uno stato il momento più crudele
che ancora oggi che fanno sima ufficialità e sicurezza: falsa”. Ma tutto è “avvolto nel- litico di Sergio volesse avan- spettacolo buono, nel mi- del concertone? Crudele e
oscillare la percezione fra una non che gli abbiano portato la l’ombra” (Lucio Caracciolo, zare pretese, si ebbe un’an- gliore dei casi, per festeggia- spietato, somministrare a
magnifica fiction e una stra- testa dello “sceicco del terro- in studio, conferma: Bin Laden nata a dir poco penitenziale, re l’anniversario dello chi, ventenne, s’aspetta di
ziante e ingiustificata realtà. re”, come quella di San Gio- rischia di diventare una leg- da refettorio, da novena. An- Spi-Cgil. Sì, il sindacato dei raggiungere un cosmodro-
Poi, a parte la festa davanti a vanni a Salomé, ma qualche genda). Passaggio in Italia con che quest’anno, come abbia- pensionati. Neppure un bi- mo per ballare e sballare e
Ground Zero, le gesta e la bio- prova non del tutto rivelata ce Berlusconi che “non è mica mo tragicamente avuto mo- sonte nostalgico dei tempi di invece gli viene offerta una
grafia di Bin Laden che però l’ha di sicuro. Il resto è un mi- scemo” (parola di Bossi) e con do di constatare durante la Buffalo Bill (nel senso di Wil- semplice rotonda sul mare.
hanno il sapore di servizi pre- sterioso pasticcio. Gerardo i suoi pochi fan a Milano. Sono lunga diretta su Rai3, si è liam Cody, lui, l’originale che Chissà cosa avranno detto a
cotti (in gergo giornalistico, i Greco racconta la giornata sempre i soliti – nota Gianni scelta la strada degli esercizi finì a fare il circo con gli in- questi ragazzi Dalla e De Gre-
“coccodrilli”). Del cerchio di (che per gli americani è entu- Bianco – con una stravista si- spirituali, sia pure laici, con diani, lo stesso che, giunto a gori che, visti lì, sembrava
corrispondenze, si segnala co- siasmante, hanno vinto una gnora rossa brambilla: “Lascia- letture da Pasolini e da Scia- Roma, perse la sfida contro i potessero gemellarsi, ragio-
me discutibile quella di Ales- guerra quasi “personale”), ma telo in pace, Berlusconi è un scia e la parola di Andrea butteri di Cisterna) sarebbe nando in termini di sugge-
sandro Cassieri che dipinge non si fa contagiare: “La neb- passerottino che svolazza”. Camilleri, saggio come un infatti riuscito a sopravvivere stione epocale, con i Giorgio
l’intero mondo arabo come or- bia di guerra” è densa di inter- Viene in mente la canzonetta: preside, registrata su video. a un terribile poker di Gino Consolini e i Gino Latilla?
fano di Bin Laden e pronto a rogativi senza risposta: davve- oselin della comare non sape- A molto, me compreso, è “Vecchio scarpone” Vs. “Di-
cieche vendette. E non poteva ro il corpo di Bin Laden è stato va dove andare, oselin senza sembrato infatti che in nome Francesco De Gregori sperato erotico stomp”,
mancare Bin Laden “al centro gettato in mare da una portae- creanza è volato… con quel del bisogno di opporsi alla è stato tra i protagonisti del “Rimmel” Vs. “Tamburino
del confronto politico”, con la rei? Davvero il Dna raccolto che segue. Sodoma berlusconiana si do- concerto del 1° maggio su RaiTre del reggimento”.
LA TV DI OGGI
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NOTIZIARIO TG Parla- VO Rai TG Sport 15-16 maggio 2011 Minuti (ALL’INTERNO) 15.45 TF Zack e Cody sul 16.15 SOAP OPERA Sentieri Cuochi e fiamme
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PO Meteo
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PO Che tempo fa TG Parlamento me Rassegna stampa - Meteo l’improvvidenza (REPLICA) 1.00 RUBRICA Poker1mania TG4 Night News La7 Colors
SECONDO TEMPO
feedback$
MONDO
LA RETE SULLA MORTE DI BIN LADEN
WEB
di Federico Mello
è TREMONTI: “DISTRUGGERE LA SCUOLA”
MA LA LETTERA CHE GIRA SU INTERNET È UN FALSO
“Bisogna tagliare poco a poco tutte le risorse alle scuole.
Farlo inizialmente senza clamore, così che solo i soliti
noti se ne accorgano”. Questo l’incipit di una lettera al
ministro Gelmini che sta circolando in rete. Il titolo è
esplicativo: “Breve guida per far morire un’istituzione
pubblica” e la mano che firma la missiva sarebbe
Commenti al post su
ilfattoquotidiano.it:
“Osama bin Laden
ucciso in Pakistan. La
Cia: quasi certa
vendetta al Qaeda” di
addirittura quella di Giulio Tremonti. Se fosse vera, Elena Rosselli.
SECONDO TEMPO
Noi e loro
PIAZZA GRANDE É di Maurizio Chierici
I
comunitaria evangelica. Si poteva regime. Signor nessuno che diventa qualcuno solo quando
mo maggio dell’apoteosi di avvertire, immergendosi nel fiume
Wojtyla, non è stato l’infinito del giorno immenso di folla, un anelito di
muore. Malgrado i “non so”, vergogna di chi ha premuto il
bottone, per la verità è un insignificante effetto collaterale.
applauso della folla stermi- della “umanità”, di amore per Dio e per
Ogni ora, in ogni guerra, donne e bambini bruciano così. Bisogna
nata davanti al drappo con il vol- gli uomini, di non solitudine, di vi-
dire che le alte uniformi della Nato si scusano educatamente per
to di Giovanni Paolo II. Non è sta- beatificazione sioni profetiche di riconciliazione
l’errore. Hanno chiesto perdono 178 mila volte negli uffici di
ta l’omelia. E nemmeno l’esposi- – nel proprio piccolo spazio e nella
zione arcaica del sangue del nuo- è stato l’insistente dimensione del mondo – tale da Kabul. Adesso la voce si abbassa mentre guardano il mare di
vo beato. Il momento più auten- le autorità o dalla maschera addor- spingere le persone dai più vari Napoli dove segnano i bersagli da annientare per fermare i
tico – spoglio di alone mediatico mentata di mister B. più sveglio al fluire della folla pensieri, dalle più varie occupa- massacri del rais. Mancano ancora i conti di quante donne,
– è stato l’insistente fluire della bunga bunga che al “gloria”. zioni, dai più vari temperamenti a quanti ragazzi, quanti pensionati in giro per scuola e spese sono
folla verso la basilica di San Pietro Wojtyla da vivo e morendo, e oggi
verso la basilica cercare (o riconoscere) una guida diventati numeri nella contabilità degli effetti collaterali nel
dopo la messa. Decine e decine nel radicamento della memoria, di San Pietro che evochi la direzione verso que- fronte libico. Noi dell’ odiata Italia non bombardiamo.
di migliaia di uomini e donne, ra- non soltanto ha parlato a uomini sta terra promessa. Un vecchio vi- Berlusconi e La Russa lo escludono indignati. Con precisione
gazzi e anziani, in lunghe file per e donne di ogni tendenza, ma ha dopo zio novecentesco fa sì che spesso chirugica scaricano missili esclusivamente su bersagli militari.
salutare la bara di legno. risposto a bisogni profondi. Un questi uomini e donne vengano Certo che abitare in una delle case Gheddafi è l’imprudenza che
Lasciamo stare le celebrazioni os- bisogno di autenticità, anzitutto. la messa considerati “altri”. E invece sono i i poveri piloti hanno difficoltà a considerare quando gli ordini
sessive e il folclore del marketing, Nell’allentarsi della religiosità nostri vicini di casa, i nostri com- non vanno per il sottile: villa con giardino, quartiere per
lasciamo stare i numeri gonfiati. istituzionalizzata e nel diffonder- suo programma dottrinale. pagni d’ufficio, i nostri amici delle cortigiani della dittatura, figuriamoci se non si nasconde li. Non
(La prefettura ci spiegherà, visto si inarrestabile di un sentimento vacanze, i nostri partner di flirt, i
era lì anche se Mussa Ibrahim – Bonalumi di Tripoli – lo giura con
che tra San Pietro e Castel Sant’An- religioso marcatamente indivi- NON È CASUALE che nella nostri sodali del tifo allo stadio.
gelo ci stanno soltanto trecento- dualizzato, Giovanni Paolo II è massa dei pellegrini sia assai con- Wojtyla ha incarnato fisicamente e furbizia: resuscitare dalle rovine abbrustolite diventa il miracolo
mila persone, dove mai si poteva riuscito a presentarsi con un sistente il numero dei non prati- spiritualmente un orizzonte di dell’immortalità che rincuora la fantasia degli ultimi fedeli. Lo
contare per le strade di Roma, a exploit particolarissimo: rappre- canti, comunque mobilitati a strin- speranza. Lo ha notato papa Rat- inseguiamo per farlo fuori; Allah lo protegge. Il dittatore
piazza Risorgimento o al Circo sentante dell’Istituzione, si è gersi intorno al ricordo di Wojtyla. zinger nell’omelia. Ed è su questo sventolerà la morte degli innocenti per impietosire folle ariane
Massimo, una massa di altre sette- mosso come interlocutore dei fe- Il papa polacco interpellava, non crinale “sperare o di-sperare”, che distratte inginocchiate davanti alla beatitudine del Papa delle
centomila persone, equivalenti a deli nella loro singolarità. Perché distribuiva ricette. Bisognava me- si giocano oggi milioni di esistenze pace. Ma c’è pace e pace. Solo Berlusconi baciava la pace di
metà comune di Milano). L’essen- la sua fede e la sua preghiera era- scolarsi a loro per ascoltare il loro nel Primo e nel Terzo mondo. Ri- Gheddafi mentre tutti sapeva della ferocia che ormai si
ziale è il rapporto assolutamente no fortemente personalizzate e vissuto. E allora si scopre che chi si spetto a questi bisogni Giovanni nasconde dietro la morte dei ragazzi. Eppure, una sera
personale di ciascun “viandante” così lo era il rapporto tra lui e la è messo in viaggio per ritrovare Paolo II è stato un catalizzatore. dell’aprile ’86, l’ho visto recitare la commozione nel cortile del
con Karol Wojtyla. É dai cuori del- platea. Anche quella mediatica, Giovanni Paolo II, sente il bisogno Già questo basta per coglierne la suo palazzo distrutto per ordine di Reagan. Cronaca che ricorda
la folla che viene la risposta, non anche quella costituita da critici di una fede non racchiusa nel re- traccia nella storia. Poi c’è la cro- la missione umanitaria di questi giorni. Rais dalla testa fasciata
dai discorsi papali né dai volti del- dell’uno o dell’altro capitolo del cinto chiesastico ma animatrice di naca dell’istituzione. Al termine per la scheggia che aveva sfiorato la fronte. Raccontava di una
della sfolgorante avventura di Na- bambina rimasta uccisa. Raccontava della felicità perduta di
poleone, la Francia si ritrovò con le una piccola in un villaggio della Syrte. I notabili della tribù lo
stesse frontiere di prima. Dopo gli
avevano pregato di provvedere al suo futuro. E il signore del
La popolarità di
La Chiesa Giovanni Paolo II
è cresciuta in modo
slanci imperiali di Wojtyla la Chie-
sa si trova dinanzi agli stessi gravi
problemi, non risolti in tre decen-
ni: la crisi del clero, il nodo della
terrorismo se l’era portata a casa per “rallegrare” l’ultima
moglie. “Non ho paura che gli aerei tornino”. Non aveva paura
perché le ambasciate avevano fatto sapere dei cento giornalisti
che andavano a parlargli e bombardare Tv e giornali delle
P
Berlusconi accorcia i tempi. Parte in
tificato a soli sei anni ridursi a vuota forma. Come si predisposizione prima persona sventolando la
dalla morte, caso unico spiega questo duplice para- bandierina Onu: bombe che
nella storia della Chiesa dosso? Con una situazione mediatica travolgono figlio e nipoti nel
che in queste faccende è sem- strutturale della società con-
ventonovesimo anniversario della
pre stata cauta. Il popolo lo temporanea estremamente del pontefice scomparsa di Pio La Torre,
voleva “Santo subito”. negativa per il magistero spi-
Ma trascorso lo spirito dell’e- rituale della Chiesa, che però sindacalista ucciso dalla mafia. Aveva
poca, avido di fretta e di Wojtyla ha contribuito, in mo- guidato l’occupazione di Sigonella per
“eventi”, io credo che Giovan- do notevole, ad aggravare impedire l’arrivo dei missili americani:
ni Paolo II passerà alla storia proprio con i modi e i mezzi “La Sicilia non può diventare una
come il Papa che ha rischiato con cui ha raggiunto la sua portaerei che minaccia il
di distruggere ciò che resta straordinaria popolarità. Mediterraneo”. Chissà perché
della Chiesa cattolica e del nessuno ne ha ricordato la profezia:
senso del sacro in Occidente. IN LINEA GENERALE la l’esodo dei disperati che scappano
E questo è, in apparenza, dop- crisi della Chiesa in Occidente dalle tragedie che accendiamo.
piamente paradossale. Perchè deriva dal fatto che il mondo
nessun Pontefice è stato così industrializzato si è da tempo
popolare come Papa Wojtyla. desacralizzato. Quando Niet-
Non lo è stato il problematico zsche a metà dell’Ottocento che partecipa al dibattito pub- danizzazione della Chiesa. Wo- al pensiero giudaico-cristiano, lo spettacolo, dalle riprese te-
Paolo VI, non lo fu l’ascetico e proclama “la morte di Dio” blico, sociale e politico vi ha jtyla si è occupato troppo di ma per lunghi secoli la Chiesa levisive, dalla smania di prota-
ieratico Pio XII. Non ebbe il non fa che constatare che il forse qualche influenza e un politica e del sociale. È nato co- non aveva mai identificato il gonismo, ma se si entra in una
tempo di esserlo Papa Lucia- senso del sacro è morto nella indubbio ritorno mediatico me Papa “politico” con la sua Progresso con lo Sviluppo. chiesa italiana, ma anche fran-
ni. Solo Giovanni XXIII gli si coscienza dell’uomo occiden- ma quanto guadagna in pubbli- lotta al comunismo. E sono in- cese, ma anche spagnola, in un
può forse avvicinare, ma re- tale. Un mondo che si organiz- cità perde in presa spirituale. finite le occasioni in cui Wo- MA CIÒ che ha definitiva- giorno che non sia la canonica
gnò cinque anni mentre Wo- za intorno alla produzione, al Del mondo ne abbiamo fin so- jtyla è entrato a piedi uniti in mente offuscato il messaggio mattina di domenica quando i
jtyla in un quarto di secolo ha consumo, al mercato di ogget- pra i capelli e non sentiamo questioni interne dello Stato spirituale di Wojtyla è stato l’u- sepolcri imbiancati del ceto
avuto più tempo per afferma- ti materiali o commercializza certo il bisogno che a esso si italiano. Per cui in molti lo han- so a tappeto, spregiudicato e medio vanno a rendere un
re la propria potente persona- anche ciò che è spirituale, che aggiunga e si sovrapponga un no percepito più come un lea- anche abbondantemente nar- omaggio formale al culto e alla
lità. È inoltre paradossale per- fa dell’economia e della tecni- Ente che ha come compito isti- der politico che come un pa- cisistico, dei mezzi di comuni- loro superstizione, si trovano
chè il Papa polacco, nelle sue ca i suoi punti di riferimento, tuzionale quello di curare le dre spirituale. cazione della Modernità (Tv, solo quattro vecchiette strape-
strutture più intime era por- togliendo all’uomo quella cen- anime, per chi crede alla loro Bazzicando troppo il mondo jet, viaggi spettacolari, crea- nate, terrorizzate dalla vici-
tatore di valori spirituali forti, tralità che aveva invece nel Me- esistenza. Ecco perchè sem- Papa Wojtyla ha finito per spo- zione di “eventi”, concerti, ge- nanza della morte, ma di quel-
tradizionali, premoderni, ad- dioevo europeo e cristiano, pre più spesso in Occidente sarne anche le convinzioni in sti pubblicitari, “papamobile”, la folla di giovani non c’è trac-
dirittura pretridentini e quin- non può partorire valori, tanto molti si rivolgono verso le re- campo economico, appiatten- “papaboys”), per cui, se è vero cia.
di particolarmente adatto a ri- meno religiosi. La Chiesa però ligioni orientali o si lasciano at- dosi sul concetto industrialista che “il mezzo è il messaggio”, Una conferma clamorosa che
lanciare la Chiesa in un’epoca non è stata capace di intercet- trarre dai fenomeni “New e modernista di Sviluppo. Già ha finito per confondersi con Giovanni Paolo II avesse una
in cui, proprio in reazione ad tare le contro spinte che na- Age”, l’esoterismo, la magia, nell’enciclica Sollicitudo rei essa. Quando un Papa parteci- scarsa presa spirituale, in con-
una Modernità trionfante e di- scevano da questa situazione, l’occultismo, il satanismo o ad- socialis scriveva: “Quando la pa, seppure per telefono, alle trasto con la sua enorme po-
lagante che ha fatto terra bru- le esigenze spirituali che si ri- dirittura dall’astrologia, per Chiesa adempie la sua missio- trasmissioni di Bruno Vespa si polarità, la si ebbe con la guer-
ciata del sacro, si fa sentire il facevano vive dopo l’orgia del- cercare di soddisfare in qual- ne di evangelizzare, dà il suo mette inevitabilmente al livel- ra in Iraq contro la quale Wo-
bisogno di un ritorno a quei la razionalizzazione. Perchè che modo, un modo povero, primo contributo alla soluzio- lo degli ospiti di quel salotto jtyla tuonò più volte, senza per
valori religiosi o comunque a proprio nel momento in cui confuso, lontanissimo dalla sa- ne dell’urgente problema del- mediatico. Ecco perchè la po- altro riuscire a impedire al cat-
dei valori che la società laica era necessario fare il contrario pienza e dalla raffinatezza psi- lo Sviluppo”. E, a guardar be- polarità personale di Papa Wo- tolicissimo Aznar di parteci-
non ha saputo dare. Eppure la Chiesa ha preferito seguire cologica della Chiesa di Paolo, ne, anche il suo ecumenismo è jtyla ha raggiunto le stelle ma parvi.
mentre la popolarità di Wo- l’onda e si è a sua volta mon- i bisogni spirituali cui la Chie- in linea con la globalizzazione ha lasciato la Chiesa con le Papa Wojtyla è stato popolare
jtyla è andata sempre crescen- danizzata nella speranza di sa, oggi, modernizzandosi e economica e col tentativo di gomme a terra, nel deserto del come può esserlo oggi una
do, fino all’apoteosi della sua non perdere del tutto il con- mondanizzandosi, dà sempre “reductio ad unum” dell’inte- sacro. Ai suoi funerali c’era grande popstar, ma dal punto
esibita agonia e della sua mor- tatto coi propri fedeli. Questo meno risposta. ro esistente al modello di svi- una folla immensa (come c’era di vista spirituale la sua parola
te, nello stesso tempo, sono calcolo si è rivelato sbagliato. Il pontificato di Giovanni Pao- luppo occidentale. È vero che domenica), soprattutto di gio- ha avuto il peso di quella di una
crollate le vocazioni (crisi del Una Chiesa che si mondanizza, lo II ha esasperato questa mon- l’idea di progresso appartiene vani attratti dall’ “evento”, dal- popstar, o poco più.
Martedì 3 maggio 2011 pagina 19
SECONDO TEMPO
7 CLANDESTINO
CHI?
L’uccisione di Osama
LA VIGNETTA aro Furio Colombo, ora che la un dubbio che è una certezza: il reato di
è una vittoria simbolica
Alla fine lo hanno preso: oltre
C Corte Europea ha dichiarato
con sentenza che il reato di
clandestinità non può esistere perché manca,
con clamorosa evidenza, ogni fondamento
tremila giorni per trovare l’as- “clandestinità” inventato dalla Lega giuridico e perché contraddice ogni codice che
sassino di quasi tremila ame- non esiste, che cosa cambia in Italia? non sia arbitrario o razzista. Eppure fior di
ricani. La morte di Bin Laden Alberico firme del mondo giuridico italiano hanno
per gli Stati Uniti è una notizia difeso con fermezza e con forza retorica alla
epocale, che contribuisce a È STRANO che i politici italiani De Sica (quando il popolare attore
riemarginare una ferita stori- abbiano dedicato così poca attenzione alla interpretava l’avvocato truffaldino) il principio
ca. Posso comprendere l’e- decisione della Corte Europea. Primo, perché che essere (clandestino in quanto privo di
splosione di gioia dei cittadini decade l’intero pacchetto “sicurezza” ovvero, permessi che non si possono avere,
americani, anche se penso che come direbbe il Tanzi della Parmalat, “il clandestino in quanto giunto in un Paese libero
sia impressionante assistere gioiellino” della politica leghista. Secondo, con le frontiere aperte) equivale a fare, ovvero
alle persone che scendono in perché aiuterà il ministro Alfano nel sempre rubare, colpire, danneggiare. Tutti ricordano
piazza per festeggiare l’ucci- promesso e mai mantenuto impegno di come si è formato l’ignobile trucco:
sione di un uomo, sebbene si rendere meno barbara la vita nelle carceri trasformando il problema “immigrazione” in
tratti di un assassino sangui- Italiane. Infatti, una volta cancellato il delitto problema “sicurezza”, una falsificazione che
nario come in questo caso. In di clandestinità, un certo numero di persone ha spostato tutto lo sforzo della Polizia e dei
ogni caso non credo che que- detenute finora illegalmente, sulla base di una Carabinieri dai veri criminali ai nuovi
sto evento possa cambiare in tetra fantasia tipo Ku Klux Klan, rivedranno la lavoratori. Si spiegano così vicende incredibili e
modo significativo la politica luce della legalità e saranno liberi. Ci si può terribili come il caso dei due carabinieri in fin
statunitense per quanto con- chiedere se i giuristi italiani fossero al corrente di vita, aggrediti, all’improvviso (durante un
cerne la lotta al terrorismo; si della mancanza di fondamento giuridico del normale controllo e mentre non vi era alcun
tratta, a mio avviso, soprattut- delitto di essere clandestini. Infatti basta il allarme e alcuna precauzione), da quattro
to di un successo simbolico, primo anno in una buona facoltà di bravi ragazzi italiani, un tipo di delitto mai
fortemente evocativo, più che razione in Italia. Se fosse pos- Roma e di vedere l’On. Fran- Giurisprudenza per sapere che una persona compiuto, finora, in Italia, dagli immigrati di
strategico: da molto tempo sibile incontrarlo, mi piace- ceschini scendere dalla car- non può essere colpevole di reato per quello cui, presentando il “pacchetto sicurezza”, i
Bin Laden aveva smesso di re- rebbe spiegargli con le parole rozza di seconda classe con che è, ma solo per quello che fa. E anche un migliori giuristi di Berlusconi (e il sindaco di
citare un ruolo decisivo nella di Sergio Cotta che: “la Re- una normale valigia e, senza modesto prete avrebbe potuto suggerire che Milano in uscita Letizia Moratti) dicevano che
guida delle operazioni di Al sistenza in Italia non fu un sem- nessuna scorta, avviarsi verso non si può negare il libero arbitrio. Ora è “i clandestini abitualmente delinquono”. La
Qaeda. plice scontro tra opposte fa- l’uscita. Il sabato successivo proprio su questa banale constatazione che si Corte Europea ci ha aiutato a capire e a
Federico Palizzoli zioni, ma ebbe una diffusione l’ho rivisto in centro a Ferrara basa un senso di umiliazione ma, anche di sapere che i giuristi italiani di Berlusconi (e
generale in tutti gli strati del pedalare in bicicletta sotto paura per la situazione non solo giuridica, ma alcuni dei suoi sindaci, speriamo in uscita)
Borghezio lasci perdere popolo e se fu definita guerra una leggera pioggerella. Una anche politica italiana. Una intera abitualmente mentono.
civile è perchè vi furono aspet- stupenda persona normale. maggioranza parlamentare alla Camera e al
la Resistenza ti spietati di lotta dovuti alla Devo dire che queste occasio- Senato, una maggioranza carica di grossi Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano
Voglio citare la dichiarazione reazione alla violenza della ni mi hanno parzialmente ri- calibri dell’avvocatura italiana e di un buon 00193 Roma, via Valadier n. 42
di un rappresentante leghista: crudele e soffocante oppres- conciliato con la politica e i numero di ex magistrati, non ha mai sollevato lettere@ilfattoquotidiano.it
“Il 25 Aprile non è una festa di sione nazifascista; ma da una suoi rappresentanti, mostran-
riconciliazione, ma soltanto di parte c’era un popolo intero domi un’ immagine diversa dai
una parte”... Per cui la festa dall’altra un pugno di uomini soliti tronfi personaggi televi-
della Liberazione dal nazifasci- isolati forti solo dell’appoggio sivi pieni di se stessi, splendidi
smo, secondo Borghezio, è da tedesco, consapevoli di sentir- esemplari di palloni gonfiati. certe commediole scollaccia- riguarda l’autore è incorso in precisare che Silvio Berlusco-
abolire. “Lo vado ripetendo si stranieri e invisi sulla propria Ho visto finalmente una per- te anni ’70 – ’80 dove ad an- alcune inesattezze che devo ni era molto più accorato (ed
da tempo e lo ribadisco oggi: terra”. Quindi Borghezio con- sona sobria quale deve essere darci di mezzo c’era sempre correggere: quando fotografai evidentemente angosciato
in un paese civile come gli Stati tinui pure a “sbrodolare” teo- un delegato del popolo; il pro- l’impagabile Bombolo, alias per la prima volta Silvio Ber- per la reazione della moglie)
Uniti dopo un po’ di anni han- rie sulla secessione padana e tagonismo, se è una virtù che Franco Lechner. Dagli esitanti lusconi davanti al plastico di che aggressivo.
no smesso di celebrare la sulla fantomatica Padania, ma possiede, deve esercitarlo in esordi con “Il mafioso di Ar- Milano 3, lo feci su incarico del Mauro Vallinotto
guerra civile, da noi no!”. An- lasci perdere, per favore, le parlamento dove esplicita l’in- core”, opera prima interpre- settimanale Time. All’epoca
ch’io lo vado ripetendo da considerazioni su argomenti vestitura ottenuta. Grazie tata da entrambi, scritta dal avevo trent’anni, non venti- Caro Mauro, non ho mai messo
tempo e lo ribadisco da sem- seri come la guerra di Libe- Franceschini. Caimano ma diretta dal Sena- due, non ero un fotografo di in dubbio che l’Espresso abbia
pre che bisognerebbe abolire razione perché, oltre a non Emanuele Rubini tur, con gran finale a torte in moda e neppure alla moda e le poi pubblicato le foto. Essendo
l’ignoranza dal mondo politi- avere la figura morale per po- faccia in stile Ridolini, al recen- uniche piste che seguivo, es- un estratto (di un capitolo dieci
co: sono disgustato da questa terlo fare, non sa neppure di La commedia all’italiana tissimo e ancora in via di ul- sendo nell’organico del setti- volte più ampio di “La
cultura da “Bignami” che di- cosa parla. timazione “Il Silvio e l’Umber- manale L’Espresso, erano Marchesa, la villa e il
mostra in quale abisso di nul- Giancarlo Merlo di Berlusconi e Bossi to vanno alla guerra”, una gu- quelle legate alle stragi terro- Cavaliere”!), l’articolo non
lità vivano certi personaggi a Berlusconi e Bossi come Totò stosissima farsa alla fratelli ristiche di quegli anni. Durante conteneva il quadro completo
cui, come contribuenti, biso- Complimenti Franceschini, e Peppino, Franco e Ciccio, Marx (come non ripensare alla il concorso di Miss Italia a Via- del tuo profilo, e ovviamente
gna anche pagare lo stipendio. Boldi e De Sica. Sono loro la loro “guerra lampo”?), infar- reggio Silvio Berlusconi non racconto che lavoravi per Time.
Sarei curioso di sapere attra- un politico “normale” nuova coppia della comicità al- cita di equivoci, di cose pen- mi disse di voler acquistare le In ogni caso mi spiace che una
verso quale contorcimento Ho avuto l’occasione di tro- l’italiana. Fanno finta di litigare sate e non dette ma, soprat- fotografie che lo ritraevano, lettura parziale possa dare
mentale costui abbia potuto varmi alla stazione ferroviaria ma si vogliono un gran bene. tutto, di cose dette senza pen- microfono in mano, mentre un’immagine “frivola”, accetto
paragonare la guerra civile di Ferrara ad attendere mia fi- Sarà per quel contratto firma- sare. Il tutto, rappresentato intervistava le miss. Semplice- volentieri la tua "integrazione”.
americana alla guerra di Libe- glia in arrivo con il treno da to davanti al notaio, o per per- sul grande palcoscenico della mente mi chiese di non far (Lutel)
ché Silvio, in fin dei conti, è per politica (sic!) italiana, davanti pubblicare quelle immagini,
metà un Bossi (questo era il ad una sempre più esterrefatta che naturalmente uscirono
IL FATTO di ieri3 Maggio 1968 cognome della madre), sta di
fatto che i nostri due proprio
platea di cittadini votanti e pa-
ganti, una buona metà dei quali
sull’Espresso e che si possono
vedere consultando la raccol-
“Le jolie mois de mai”, per dirla col titolo di quello strepitoso non riescono a fare a meno in evidente stato confusionale ta del settimanale. Nel succes- IL FATTO QUOTIDIANO
docu-film girato in presa diretta, con una 35 millimetri l’uno dell’altro. Fanno gli of- se si considera che, dati alla sivo incontro nella corte di Pa- via Valadier n. 42 - 00193 Roma
portata a spalla, da Godard, Resnais e Marker tra le strade fesi, si mettono il muso e poi, il mano, sarebbero disposti ad lazzo Ducale a Venezia, vorrei lettere@ilfattoquotidiano.it
del Quartiere Latino, cominciò proprio quel 3 maggio 1968. lunedì sera, in quel di Arcore e assistere ad oltranza a queste
Un “début” storico nel santuario della Sorbonne, dopo la bunga-bunga permettendo, tragicomiche esibizioni. Per
violenta carica dei CRS, i celerini francesi, chiamati dal davanti a un fumante risotto fortuna, all’altra metà queste Direttore responsabile
alla milanese e ridacchiando tristi rappresentazioni non
rettore Jean Roche ad allontanare 400 studenti riuniti in Antonio Padellaro
per qualche barzelletta scema fanno più ridere; molti milioni
assemblea. “Il Sessantotto” si diceva, “è come il morbillo.
fanno pace, sono nuovamente di italiani chiedono che in sala Vicedirettore Marco Travaglio
C’è chi l’ha fatto e chi no”. Di certo, tra lacrimogeni, molotov, si accendano finalmente le luci
d’amore e d’accordo, in nome
barricate e sogni di immaginazione al potere, il battesimo del (loro personale) reciproco e che entrino gli inservienti Caporedattori Nuccio Ciconte e Vitantonio Lopez
della rivoluzione culturale più mitizzata e condannata, iniziò, interesse. Due comici un po’ per fare un po’ di pulizia. Sa- Progetto grafico Paolo Residori
irrefrenabile, nell’infuocata primavera parigina, anticipata stagionati, dotati di una fisicità pranno le opposizioni tutte Redazione
dai moti all’ateneo di Nanterre e dilagata poi, come una da circo Barnum, circondati da raccogliere questo pressante 00193 Roma , Via Valadier n°42
scintilla contagiosa, nel cuore della cité, in una saldatura una schiera di esilaranti e ser- invito? tel. +39 06 32818.1, fax +39 06 32818.230
esplosiva con le proteste operaie. Nell’anno dirompente vili comprimari destinati a fare Roberto Fasoli e-mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it
degli americani in Vietnam, della Cecoslovacchia di Dubcek, sito: www.ilfattoquotidiano.it
la figuraccia dei fessi, di quelli
del castrismo destabilizzante in America Latina, delle che, pensando di esprimere la Diritto di Replica Editoriale il Fatto S.p.A.
guardie rosse di Mao e della guerra fredda a un punto di volontà del capo-padrone, alla Sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n°42
rottura, la ribellione del maggio francese farà tremare la fine dimostrano di non aver Caro Direttore, nell’estratto Presidente e Amministratore delegato
Quinta Repubblica. Coinvolgendo milioni di giovani, decisi a capito niente e per questo si del libro di Luca Telese pub- Giorgio Poidomani
volere “tutto e subito”. buscano un sonoro, metafori- blicato sul tuo giornale sabato Consiglio di Amministrazione
Giovanna Gabrielli co, ceffone. Proprio come in 30 aprile, nella parte che mi Luca D’Aprile, Lorenzo Fazio, Cinzia Monteverdi, Antonio Padellaro
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