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ALESSANDRO PORTELLI

29 APRILE 2019

Tutto il giorno di ieri sui media rimbalzava una notizia sconvolgente:


gli organizzatori del “cosiddetto “Running festival” (ma che razza di
nome!) di Trieste avevano deciso, “per il loro bene,” di non invitare
atleti africani alla mezza maratona in programma ai primi di maggio e
di “prendere soltanto atleti europei”.. Mi era paro un altro terribile
segno dei tempi, e avevo mandato qualche riga di sconsolato commento
L I N K E C O N TAT T I
al giornale. All’ultimo momento, dopo un paradossale tira e molla fra
istituzioni, forse politiche, federazioni sportive e altri ancora (gli unici Chi è Alessandro Portelli
di cui non abbiamo sentito la voce sono gli atleti africani, non invitati Una proposta di lavoro culturale
neanche alla conversazione), gli organizzatori hanno fatto marcia Scrivi ad Alessandro Portelli
indietro. E’ una cosa buona – l’ipocrisia, diceva Umberto Eco, è un
omaggio del vizio alla virtù – ma il fatto che ci si fosse pensato, e le
ragioni che erano state addotte, restano comunque un segnale su cui DOWNLOAD

riflettere. Questo è, più o meno, quello che avevo scritto. In questo Lezioni di storia: i giorni di Roma - 24
nostro ipocrita paese, esclusioni e discriminazioni si praticano sempre marzo 1944: Le Fosse Ardeatine
e soltanto per fare il bene dei i discriminati e degli esclusi: il mancato Lezioni di storia: Sulla scena di Roma:
invito agli atleti africani, che questa gara rischiavano di vincerla, è Il bombardamento di San Lorenzo
dovuto alla benevola volontà di impedire “un mercimonio di atleti
africani di altissimo valore, che vengono semplicemente sfruttati” da
manager cinici e disonesti. E’ sempre lo stesso meccanismo: gli atleti POST RECENTI

vengono sfruttati, quindi noi li difendiamo non facendoli lavorare; tanti Tutto il giorno di ieri sui media
africani soffrono per la povertà e le guerre, quindi “aiutiamoli a casa rimbalzava una n...
loro” e intanto chiudiamo i porti e non facciamoli arrivare. L’analogia Nel 1950, nel libro La folla solitaria,
la conferma il sottosegretario allo sport Giancarlo Giorgetti che, pur un testo d...
prendendo le distanze dalla decisione degli organizzatori triestini, ha Bruce Springtsteen: Born to Run,
confermato che bisogna combattere “quelli che chiamo gli scafisti dello l'autobiografia
sport”. Gli scafisti, lo sappiamo, sono la foglia di fico di chi dice di voler La scheda, il fucile e Dallas
combattere mediatori e sfruttatori – gli scafisti dei migranti, i manager ILouisiana, Minnesota: il delirio
dei maratoneti – mentre si accanisce sulle loro vittime, lasciando a casa dell'onnipotenza
i corridori e lasciando annegare i migranti. In realtà, comunque, la
https://www.youtube.com
finta protezione agli sfruttati serve a proteggere altri. Spiega /watch?v=KwYE2d0h170: semik...
l’organizzatore Gianfranco Carini: “manager poco seri sfruttano questi
L'Europa del genocidio respinge i
atleti e li propongono a costi bassissimi e questo va a scapito della loro migranti
dignità […] di atleti e di esseri umani - ma anche a discapito di atleti
Joe Hill: 1915-2015
italiani ed europei, che non possono essere ingaggiati perché hanno
"Adua" di Igiaba Scego - il manifesto
costi di mercato". Rieccoci, allora: i “negri” costano meno e portano via
15.12.2015
il lavoro ai nativi, come nelle campagne pugliesi e calabre. Proteggere
la loro dignità serve a proteggere il valore di mercato degli autoctoni. Link a una pr esentazione del mio
Che lo sport sia essenzialmente una merce, e che il mercato si regga libro su Bruce S...
essenzialmente sullo sfruttamento, non è più né un mistero né, temo,
uno scandalo. Lo sfruttamento degli atleti – ma non solo africani! – è
ARCHIVIO
una realtà. Ma se gli organizzatori triestini davvero ci tenevano a
combattere queste storture e a difendere i diritti degli atleti africani un maggio 2006
modo ci sarebbe stato: pagare anche a loro, aggirando i loro sfruttatori, luglio 2006
il giusto ingaggio “di mercato” che offrono a tutti gli altri. Così non settembre 2006
sarebbero sfruttati (non più degli altri, cioè), e non potrebbero fare ottobre 2006
concorrenza a ribasso a nessuno. Non mi pare che gli sia venuto in
novembre 2006
mente.. Eppure, in questo modo, non avrebbero salvato solo la dignità
dicembre 2006
umana e i diritti economici degli africani, ma anche la dignità degli
gennaio 2007
europei, a cui nessuno avrebbe potuto dire, a gara conclusa, che hanno
febbraio 2007
vinto solo perché gli africani non c’erano.
marzo 2007
A L E S A N D R O P O RTE L I | 9 :09 PM 0 C OMME NTI
aprile 2007
maggio 2007
Nel 1950, nel libro La folla solitaria, un testo destinato a diventare un settembre 2007
classico, il sociologo americano David Riesman avvertiva che in tempi ottobre 2007
brevi la favola di Jack AmmazzaGiganti sarebbe stata sostituita dalla novembre 2007
fiaba di Jack AmmazzaNani. Invece di ribellarsi contro i potenti, il dicembre 2007
cittadino della nuova società di massa si sarebbe accanito a schiacciare gennaio 2008
quelli meno potenti di lui. Aveva ragione: nelle periferie romane, e in
febbraio 2008
tutta Italia, le rivolte popolari non rivendicano diritti ma li negano a chi
marzo 2008
ne ha ancora meno. Io credo che questo dipenda da un dato su cui
aprile 2008
abbiamo ragionato poco: queste sono le uniche lotte che gli abitanti
maggio 2008
delle borgate e delle periferie possono pensare di vincere, e che infatti
vincono sempre. A Torre Maura distruggono il pane destinato ai Rom, settembre 2008

e i Rom, democraticamente, vengono deportati; alla Magliana non novembre 2008


vogliono che il parroco distribuisca pacchi alimentari ai Rom, e il dicembre 2008
parroco, cristianamente, smette di farlo. Sappiamo che a Torre Maura, gennaio 2009
come altrove, erano indignati per la condizioni delle case popolari, per i febbraio 2009
trasporti, per il lavoro, per altri reali disagi. Ma sapevano, senza marzo 2009
bisogno di ragionarci sopra, che se avessero fatto i blocchi stradali per aprile 2009
rivendicare che almeno gli riscaldassero le case durante l’inverno, non
maggio 2009
se li sarebbe filati nessuno, al meglio avrebbero avuto vaghe promesse,
giugno 2009
al peggio la polizia li avrebbe manganellati invece di proteggerli, e
luglio 2009
probabilmente non sarebbe cambiato niente. Non è che dopo la
settembre 2009
protesta contro i Rom nelle loro vite sia cambiato concretamente
qualcosa; ma sono stati visibili, tutta l’Italia ha parlato di loro, e hanno ottobre 2009

vinto. Penso alla scena chiave di Moby Dick, quando l’ufficiale Starbuck novembre 2009
dice al capitano Ahab: ma quanto vale la tua vendetta , in concreto, sul dicembre 2009
mercato? E Ahab gli risponde: ha un valore grandissimo qui, dentro di gennaio 2010
me. Quello che hanno vinto questi cittadini non è il riscaldamento marzo 2010
invernale, ma la sensazione di essere cittadini e di avere dei diritti. A aprile 2010
questo infine serve ammazzare i nani: per sentirsi cittadini con dei
diritti bisogna costituire categorie di non-cittadini, di senza-diritti, che maggio 2010
siano i Rom o i migranti, tali che ogni minuzia lasciata a loro sembri giugno 2010
sottratta a noi, per cui negargliela ci dà la sensazione di ricevere una ottobre 2010
qualche forma di restituzione, immateriale e illusoria ma non priva di novembre 2010
valore nella soggettività. E tutti a festeggiare la vittoria dei (mini)Golia
dicembre 2010
su Davide. Qui forse sta un lato oscuro della nostra stessa modernità.
gennaio 2011
Se il fascismo è la rivendicazione sfacciata del diritto di chi si sente
febbraio 2011
forte di dominare i deboli, anche le grandi democrazie moderne hanno
marzo 2011
garantito diritti agli inclusi grazie all’esistenza di altri esclusi – grazie
alla schiavitù nella democrazia nordamericana, al colonialismo nella aprile 2011

democrazia britannica. Forse il cosiddetto sovranismo del nostro maggio 2011


tempo è una manifestazione estrema di questa tendenza: la giugno 2011
proclamazione dei diritti universali e umani è possibile solo se agosto 2011
dall’universalità e dall’umanità qualcuno è escluso. Questo non settembre 2011
giustifica niente: anche i bianchi rurali poverissimi e sfruttati marzo 2012
dell’Alabama (e i tedeschi della Grande Depressione) avevano disagi aprile 2012
reali, ma non per questo abbiamo pensato di relativizzare e attenuare il
luglio 2012
KuKluxKlan. Ma aiuta a ragionare, e a cercare come sconfiggerlo. Al di
novembre 2012
là della utile e interessante discussione sulla questione se le tendenze in
dicembre 2012
atto prefigurino o no qualche forme di fascismo, infatti, direi che alla
febbraio 2013
radice di tutto questo stanno, forse non solo ma certo in modo
determinante, le trasformazioni della nostra democrazia reale, ed è su aprile 2013

questo che dovremo lavorare. I giganti hanno cambiato natura. Da un maggio 2013
lato, sembra che si siano materializzati: il potere si incarna nella giugno 2013
persona (il corpo monocratico) del leader, che sia Berlusconi o Salvini o luglio 2013
magari Renzi. Dall’altro, più si concentra in un idolo visibile, più il agosto 2013
potere si smaterializza, si diffonde, si nasconde. Chi comanda davvero ottobre 2013
nella globalizzazione? “A chi possiamo sparare?” chiedono sia il novembre 2013
contadino sfrattato di Furore, sia il disoccupato vagabondo di The New
dicembre 2013
Timer di Bruce Springsteen. I giganti non sono solo potenti ma anche
gennaio 2014
invisibili e irraggiungibili. Con chi se la pigliano i cittadini di Torre
febbraio 2014
Maura – con la Raggi? Col comune (quale dipartimento, quale
marzo 2014
ufficio?), con l’Istituto case popolari (esiste ancora?), con le banche, col
governo, con Soros…? Oltre tutto gli sembra, non senza motivo, che aprile 2014
anche quelli che un tempo li aiutavano a organizzarsi per lottare contro maggio 2014
i giganti siano diventati giganti essi stessi, magari un po’ meno giugno 2014
malevoli, e siano andati a confondersi in mezzo ai loro simili. Più agosto 2014
investiamo potere nel Capo, più ce ne spogliamo noi. I seguaci del febbraio 2015
Duce, del Capitano, del leader non hanno più diritti, ma ricevono solo maggio 2015
concessioni (un reddito che si chiama “di cittadinanza” proprio perché
luglio 2015
ne è la negazione; o magari ottanta euro in busta paga) e gratificazioni
novembre 2015
emotive. Ma alla soddisfazione soggettiva e vicaria di identificarsi con il
dicembre 2015
potere personalizzato del Capo carismatico si accompagna la
gennaio 2016
sensazione di non essere altro che pedine in un gioco che non
controlliamo. E’ una sensazione oscura, informe, non riconosciuta e maggio 2016

non elaborata, e quindi incapace di manifestarsi se non in pure luglio 2016


esplosioni di rabbia. Il “disagio delle periferie” non è che una forma del ottobre 2016
disagio generalizzato della cittadinanza, e non basta essere chiamati aprile 2019
una volta ogni qualche anno a votare in un’elezione o una primaria per
farci sentire che contiamo davvero qualche cosa. Più la democrazia si
trasforma da partecipata in governabile, più il potere e la ricchezza si FEED

contraggono in mani sempre meno numerose e sempre più distanti, più


il popolo sovrano si trasforma in plebe di sudditi governabili in cerca di
sovranità residuali e illusorie. Facciamo bene ad andare a Torre Maura
C O L L A B O R AT O R I
a manifestare contro il fascismo. Faremmo ancora meglio ad essere
A L ESA ND RO PO RTE L I
presenti sempre a Torre Maura, Magliana, Casal Bruciato, San Basilio, IVANH AWK
quando si tratta di garantire per tutti – “senza distinzione di sesso, di SE RGIO PO L IME N E
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali”, come dice un testo che dovrebbe esserci caro – i
diritti fondamentali: la casa, la salute, il lavoro, la scuola, la
partecipazione democratica, da cui gli ammazza nani si sentono, e in
gran parte sono, esclusi. Antifascismo oggi è semplicemente questo: far
funzionare la democrazia partecipata ed egualitaria prefigurata dalla
costituzione che dalla sconfitta e negazione del fascismo nasce e si
sostiene. Avviare il lungo e faticoso lavoro di ricostituire (e inventarne
di nuovi) quegli strumenti che, stando fra noi ed i giganti, ci
permettevano di resistergli e di controllarli. Restituire dignità e
funzione al parlamento. Ridare forza ai sindacati. Restituire centralità
alla scuola pubblica. Inventare forme nuove di presenza civile
organizzata nelle città… Insomma: antifascismo è memoria storica,
senza di che non si fa niente; ma è soprattutto difesa del futuro.

A L E S A N D R O P O RTE L I | 9 :09 PM 1 C OMME NTI

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