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ALESSANDRO PORTELLI
29 DICEMBRE 2013
spiega le sue incertezze, i dubbi, gli errori. Ne viene fuori, fa l’altro, una aprile 2007
storia della sinistra molto più articolata, molto più sfumata e mobile di maggio 2007
quanto non ce l’abbiano raccontata tante volte. Per esempio: a settembre 2007
proposito del patto Hitler-Stalin del 1939, Natoli ricorda di averlo ottobre 2007
inizialmente sostenuto come una necessità inevitabile – ma ricorda novembre 2007
anche le discussioni drammatiche che portarono a scissioni e scontri dicembre 2007
nel gruppo romano, finendo per lasciarlo isolato e in minoranza, “in
gennaio 2008
una situazione che in qualche modo confinava con la disperazione”; e
febbraio 2008
racconta di avere cambiato posizione dopo la spartizione della Polonia
marzo 2008
e dopo che l’Internazionale arrivò a dire che i nazisti non erano il
aprile 2008
nemico principale. Foa, a sua volta ripensando al se stesso di allora,
insiste sulla dimensione della soggettività, che è poi alla radice della maggio 2008
scelte politiche: “L’impressione che ho avuto io è che i comunisti, cioè settembre 2008
voi, pur approvando il Patto, non ostentavate questa approvazione, cioè novembre 2008
che l’antifascismo, profondo, era dominante nel vostro ambito. Mi dicembre 2008
sbagliavo o ero nel giusto, secondo te?”. Qui mi colpisce, intanto, il “voi gennaio 2009
comunisti” – più tardi, parlando della Resistenza, diventa, come febbraio 2009
abbiamo visto “noi”. C’è in questo uso dei pronomi tutta la complicata marzo 2009
storia dei rapporti interni alla sinistra, che nell’intervista si esplicita poi
aprile 2009
nel racconto sul ’48 e il Fronte popolare. Ma c’è anche la traccia di una
maggio 2009
differenza che si fa comunque ascolto e rimane rispetto: invece di
giugno 2009
accusare i comunisti di complicità con Hitler, Foa (allora azionista, poi
luglio 2009
socialista) scava sotto la superficie e ascolta da compagno. E Natoli: “Io
questo lo sentivo profondamente. Per cui dentro di me ero convinto che settembre 2009
gli accordi del Patto non dovevano ripercuotersi sugli orientamenti non ottobre 2009
solo teorici ma anche pratici del movimento comunista internazionale”, novembre 2009
cioè sull’antifascismo. La stessa complessità, lo stesso scavo nelle dicembre 2009
ragioni e torti di allora, accompagna tutto il racconto di Natoli, dalla gennaio 2010
svolta di Salerno all’Ungheria, senza nascondere il suo consenso di marzo 2010
volta in volta alle scelte del partito , eppure dando conto di come questo
aprile 2010
consenso si faceva sempre più faticoso e la sua relazione col partito
sempre meno agevole. Non ci sono epifanie, svolte brusche: è un maggio 2010
processo graduale di cambiamento, e non è neppure un processo giugno 2010
lineare – per esempio, Natoli non esita a ricordare di avere difesoil ottobre 2010
golpe comunista a Praga: “In quel momento non è che lo vedessi in novembre 2010
modo critico, lo vedevo in senso positivo, a quel tempo io ero
dicembre 2010
assolutamente ligio a quel quadro strategico”. Lo spiega col clima di
gennaio 2011
guerra fredda, con il montare dell’anticomunismo, cioè ci fa capire le
febbraio 2011
ragioni di un errore; ma non per questo nega di avere avuto torto. Ma
marzo 2011
poi si trova a condurre la sua battaglia più memorabile, quella contro il
“sacco di Roma” negli ani ’50, praticamente da solo, tra il disinteresse aprile 2011
base, che era la caratteristica fondamentale della Rivoluzione culturale, maggio 2013
viene represso con l’esercito”. Ma la Cina resta uno dei suoi interessi giugno 2013
principali anche dopo le sconfitte, i cambiamenti, le delusioni: “non luglio 2013
sono riuscito a distaccarmene”. E poi la nascita del Manifesto – rivista, agosto 2013
gruppo politico, giornale – speranze, crisi, condivisioni, dissensi, ottobre 2013
separazioni…. I due interlocutori di questo libro sono stati anche novembre 2013
protagonisti della storia di questo giornale. Faremmo bene a
dicembre 2013
ricordarcene. Vittorio Foa – Aldo Natoli, Dialogo sulll’antifascismo il
gennaio 2014
PCI e l’Italia repubblicana, Roma, Editori Riuniti, 2013, pp. 303, E. 23.
febbraio 2014
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