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ALESSANDRO PORTELLI

26 SETTEMBRE 2006

Pete Seeger: la voce semplice della resistenza


Qualche tempo fa, capitai a casa di Dario Toccaceli, musicista e
organizzatore culturale di lungo corso. Sentivamo dischi e parlavamo
del più e del meno, quando gli capitò di dire che fra i nastri sparsi
dentro casa sua dovevano esserci le uniche registrazioni esistenti dei
due memorabili concerti che Pete Seeger aveva fatto nel 1977 a Novara L I N K E C O N TAT T I

e Torino. Mi resi conto subito che era un tesoro – non che lui non lo Chi è Alessandro Portelli
sapesse meglio di me, ma non aveva avuto occasione di pubblicarli. Per Una proposta di lavoro culturale
fortuna, era partita una collaborazione fra il manifesto e il Circolo
Scrivi ad Alessandro Portelli
Gianni Bosio, da cui erano usciti già tre CD. Fu subito chiaro che questo
sarebbe stato il quarto. E infatti esce adesso, con titolo di Pete Seeger in
Italia, aiutato anche dall’imprevista circostanza dell’omaggio reso da DOWNLOAD
Bruce Springsteen a Seeger nel suo ultimo disco e nel suo prossimo
Lezioni di storia: i giorni di Roma - 24
tour – ed è, in assoluto, uno dei più bei dischi di questo grande marzo 1944: Le Fosse Ardeatine
protagonista della musica popolare e della cultura democratica
Lezioni di storia: Sulla scena di Roma:
americana. Pete Seeger in Italia, curato amorevolmente da Dario
Il bombardamento di San Lorenzo
Toccaceli, presenta il meglio del repertorio di Seeger – da Which Side
Are You On a Guantanamera, da John Henry a Darlin’ Corey, colto in
un momento di piena maturità artistica, nel possesso completo dei suoi POST RECENTI
mezzi espressivi, in dialogo con un pubblico reattivo ed entusiasta.
Tutto il giorno di ieri sui media
Davvero un grande disco, e possiamo essere fieri di averlo fatto noi.
rimbalzava una n...
Pete Seeger lo incontrai per la prima volta tanti anni fa, a una riunione
Nel 1950, nel libro La folla solitaria,
della War Resisters League, la venerabile lega di resistenza
un testo d...
antimilitarista di New York. Alla fine della riunione, mentre gli altri se
Bruce Springtsteen: Born to Run,
ne andavano, rimise a posto le sedie, prese la scopa e, senza ostentata
l'autobiografia
umiltà, pulì il pavimento. Era semplicemente un lavoro da fare: anche
La scheda, il fucile e Dallas
una sede abitabile fa parte degli strumenti di resistenza.
ILouisiana, Minnesota: il delirio
Ecco, semplicemente. Le prime volte che sentii la voce di Pete Seeger
dell'onnipotenza
mi colpì proprio questo: la semplicità. Attenzione, è una semplicità
https://www.youtube.com
sapiente: una voce calda che conosce i propri limiti, una musicalità
/watch?v=KwYE2d0h170: semik...
profonda, un fraseggio eloquente e mai casuale, un dominio totale su
L'Europa del genocidio respinge i
una molteplicità di strumenti. Però, ti accorgi sempre che per Pete
migranti
Seeger la canzone non è mai una vetrina per esibire la sua bravura con
Joe Hill: 1915-2015
acrobazie vocali; piuttosto, la sapienza della sua voce diventa parte
necessaria della canzone, del racconto cantato, e della storia di tutti "Adua" di Igiaba Scego - il manifesto
quelli – operai, vagabondi, carcerati, militanti dei diritti civili, marinai, 15.12.2015
ribelli, pacifisti … - dalla cui vita vengono le canzoni che canta, o che Link a una pr esentazione del mio
hanno ispirato quelle che compone. Non c’è virtuosismo, né acrobazie libro su Bruce S...
vocali: l’arte di Pete Seeger è soprattutto quella di farci ascoltare quello
che ci sta dicendo, e di farlo diventare nostro.
ARCHIVIO
Anche per questo, i suoi dischi più memorabili sono dal vivo, in
concerto. La presenza del pubblico non è mai limitata agli applausi alla maggio 2006
fine di ogni pezzo, ma è sempre inclusa nell’esecuzione stessa delle luglio 2006
canzoni – tanto che spesso la sua voce diventa solo parte di questa settembre 2006
nuova voce collettiva. Fa ascoltare il pubblico che canta con lui, non per ottobre 2006
far vedere quanto è bravo e coinvolgente ma perché la sua
novembre 2006
comunicazione non è compiuta se le canzoni non vengono condivise,
dicembre 2006
non diventano di tutti. In una lettera rivolta “alla mia gente”, Woody
gennaio 2007
Guthrie – che di Pete Seeger fu maestro, compagno e amico - diceva:
febbraio 2007
“forse voi pensate che io sono l’artista, che io sono il poeta. Ma la mia
voce non è che un’eco della vostra, le mie canzoni le ho prese al volo marzo 2007

nell’aria in cui voi le avete cantate.” Far cantare il pubblico – cosa in cui aprile 2007
è stato maestro prima di tutti – non serve a porsi come leader che maggio 2007
trascina le folle, ma come un maestro capace di arricchirle e farle settembre 2007
crescere e cambiare. Pete Seeger ci ricorda che la musica, e soprattutto ottobre 2007
la musica popolare, è di tutti e il suo modo non pretenzioso di porgerla novembre 2007
incoraggia tutti a riprendersela, a farla propria – e magari a porsi il dicembre 2007
problema di rivendicare anche altri beni comuni.
gennaio 2008
E allora, se ad un certo punto – come in questo disco – si sente che la
febbraio 2008
cinghia dello strumento gli è scivolata dalla spalla e si è dovuto fermare
marzo 2008
ridendo (e il pubblico ride con lui), questo serve a ricordare anche
aprile 2008
un’altra cosa: la musica non “è” ma “si fa”, ogni volta diversa, ogni volta
qui ed ora, col rischio dell’imperfezione e con la speranza di fare una maggio 2008

cosa viva. Una intuizione sapiente di Dario Toccaceli, per esempio, è settembre 2008
quella di includere nel CD due performance diverse di alcune canzoni, novembre 2008
compresa una Guantanamera ricantata con colleghi latinoamericani del dicembre 2008
calibro di Pablo Milanés; e allora basta vedere come cambia da un gennaio 2009
concerto all’altro Roseanne per seguire le tappe progressive della febbraio 2009
ricerca di rapporto con un pubblico che parla un’altra lingua. marzo 2009
Pete Seeger è un artista che più intrinsecamente americano, anzi New
aprile 2009
England, non si può. Ma ogni suo disco ci ricorda che è anche un artista
maggio 2009
generosamente internazionale, e coscientemente internazionalista.
giugno 2009
Zufola giocando una tarantella siciliana, musica siciliana nella Torino
luglio 2009
degli immigrati, come per ringraziare dell’ospitalità; accetta
tranquillamente i limiti del suo spagnolo in Viva la Quince Brigada o settembre 2009
Guantanamera, come pedaggio necessario per affermare la guerra ottobre 2009
civile spagnola o la rivoluzione cubana fanno parte della stessa lotta di novembre 2009
libertà del movimento operaio di Which Side Are You On o del dicembre 2009
movimento per i diritti civili negli Stati Uniti; che la tragedia di John gennaio 2010
Henry, ammazzato di lavoro, non è separata dalla tragedia di Victor marzo 2010
Jara ammazzato dai fascisti nello Estadio Chile, e quando canta il
aprile 2010
prezioso blues I Don’t Mind Dyin’ non perde l’occasione di ribadire che
tanto a Detroit quanto a Torino si fabbricano automobili. maggio 2010
Adesso Pete Seeger ha più di ottant’anni, la voce non è più ferma e giugno 2010
sicura come la sentiamo in questo disco, ma le dita accarezzano ancora ottobre 2010
le corde degli strumenti. In rete, circola la sua ultima incisione novembre 2010
(http://www.afterdowningstreet.org\downloads\seeger.mp3).
dicembre 2010
Introdotta e accompagnata dagli accordi del banjo, la sua voce non
gennaio 2011
canta ma parla: “Che paese vi viene in mente quando sentite parlare di
febbraio 2011
un governo che spia illegalmente i suoi cittadini, produce informazioni
marzo 2011
false, detiene prigionieri senza prove e senza difesa e processo,
combatte guerre illegali basate sulle menzogne, uccide civili, tortura i aprile 2011

prigionieri di guerra, usa armi illegali contro i civili, i giornali, gli maggio 2011
ospedali? Per fortuna la nostra costituzione ha un rimedio: giugno 2011
l’impeachment. Impeach George Bush, liberiamoci di lui.” Il vecchio agosto 2011
“war resister” è ancora sulla breccia e non ha fatto un passo indietro. settembre 2011
Durante la guerra in Vietnam, patriottico e antagonista, cantava: “Se marzo 2012
vuoi bene allo zio Sam, sostieni i ragazzi giù in Vietnam: riportali a aprile 2012
casa!”. Quella sera, dopo la riunione, Pete si domandava se lo
luglio 2012
strumento “folk” del futuro non sarebbe stato la chitarra elettrica.
novembre 2012
Adesso, durante un’altra guerra, questa canzone nata sul banjo di Pete
dicembre 2012
Seeger ritorna con la voce e la chitarra di Bruce Springsteen.
febbraio 2013
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