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EDIZIONE ITALIANA - FEBBRAIO 2018

ARREDO
Pattern & colori
che fanno tendenza

ARTE
Frida Kahlo
David Goldblatt
Kiki Smith

ENGLISH
TEXT

lifestyle
RICAMI DI BRINA
PER UN GIARDINO
DEL SOMERSET
LUGANO INEDITA

IN EDICOLA DAL 20 GENNAIO 2018


CASE LUXURY
ELEGANZA ECLETTICA E DETTAGLI GIOIELLO
A NEW YORK, BEIRUT, MONTEVIDEO
S OMMARIO

Febbraio
N. 138 – In copertina, il soggiorno di un grande appartamento
su Park Avenue, a New York, curato dall'interior designer
Monica Ballesio. Inondato dalla luce naturale, è un tributo al
made in Italy. Foto di Gianni Franchellucci, da pag. 84.

23 Editoriale La casa interiore. Il valore


della lettura, anche tra le mura domestiche.

EVENTI
25 News Esposizioni, libri, inaugurazioni, opening
47 nel ricchissimo calendario di questo mese.
E focus su Marie Claire Maison, che a Palazzo Reale
cura per Homi una mostra sull'art de la table.
71

DÉCOR
47 Carte vincenti Geometrie, foglie e fiori, tra
citazioni vintage e atmosfere orientali.
Cinque modi irresistibili per dire wallpaper.

DESIGN
59 Triangolazioni Simbolo di perfetta armonia, il poligono
a tre lati crea effetti caleidoscopici su oggetti e piccoli
68 arredi. Giocando con tinte a contrasto e forme scultoree.
63 Teorema estetico La rigorosa autorevolezza dei grafismi
incontra l'esuberanza del colore, ecco gli abbinamenti
cromatici che Marie Claire Maison ama di più nel 2018.

ARTE
71 La dea Kahlo Il Mudec di Milano celebra Frida,
regina dell'autoritratto, tra pittura e fotografia.
76 Denuncia silenziosa Il Centre Pompidou dedica
un'antologica al fotografo David Goldblatt.
79 Corpi celesti A Monaco, opere magnetiche ricreano
l'universo onirico della discussa artista Kiki Smith.

66

59
15
S OMMARIO

LE CASE
84 Glamorama Mirabile assolo della progettista
romana Monica Ballesio su Park Avenue,
in un appartamento che è un tributo al made in Italy.
94 Manhattan First Class Nuance confortevoli
e sofisticati dettagli. Una town house in posizione
prestigiosa svela i suoi intriganti segreti.
102 Eclettismi L'energia speciale del Sudamerica
irrompe in una residenza a Montevideo di ironico
gusto massimalista, mitigato dal design europeo.
110 Luce d'Oriente A Beirut, un mood squisitamente
francese incontra i bagliori dorati del Mediterraneo.
In una rilettura solare del motto "less is more".

ARREDO
119 Palette romantica Rosa poudre, oro, ruggine,
ottanio. Le cromie di tendenza sfoderano la loro
personalità, vestendo gli interni più esclusivi.

11 9
LIFESTYLE
130 Lugano oltre confine Viaggio nella città ticinese
146
che condivide con l'Italia eleganza e amore per l'arte.
140 Come in una fiaba In Inghilterra, un parco
coperto dalla brina si trasforma in pura magia.
146 Le magnifiche 10 Lobby a 5 stelle. Perché
la prima impressione è davvero quella che conta.

MAISON SELECTION
155 Suite Dreams Toni delicati e materiali carezzevoli
al tatto vestono di poesia la stanza da letto.

RUBRICHE
110
166 Party Con Raw e Tiffany&Co.
168 Savoir-vert American Dream.
171 Primafila Musica. Cinema. Teatro. Lettura.
178 Eclectic Portrait.

INDIRIZZI
174 Dove trovare i mobili e gli accessori
di questo numero di Marie Claire Maison.

ENGLISH TEXT
179 Le traduzioni degli articoli principali.
25

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DAL 2 MARZO CON IL PROSSIMO
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VIA R. BRACCO, 6 20159 MILANO

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Ian Phillips, Silvia Pozzi, Robert Paulo Prall, Greta

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Gianni Franchellucci, Stephan Julliard/Tripod
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DELL’USCITA Pennati, Giorgio Possenti.

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FEDERAZIONE ACCERTAMENTI
ITALIANA DIFFUSIONE STAMPA
ISSN 1722-2702 CERTIFICATO ADS
EDITORI
N° 8270 DEL 03/02/2017
GIORNALI
EDITORIALE

LA CASA INTERIORE
di CINZIA FELICETTI
Foto, Gaelle Le Boulicaut/Photofoyer

«Una stanza senza libri è come un corpo senz’anima»


Marco Tullio Cicerone
E V E N T IM O S T R E , L I B R I , A N T I C I PA Z I O N I , P R O G E T T I , D E B U T T I .
C A L E N D A R I O D E G L I A P P U N TA M E N T I D A N O N P E R D E R E Q U E S T O M E S E
d i DA N I LO AS C A N I , B E N E D E T TA B E R N AS CO N I , PAT R I Z I A P I CC I N I N I

FAIR
LADY
GLI EMERGENTI E I BIG
DELL’ARTE SI INCONTRANO A
MILANO PER L’AFFORDABLE
ART FAIR, DOVE LA BELLEZZA
È ALLA PORTATA DI TUTTI
Dagli astri nascenti ai grandi nomi del-
la scena contemporanea, come Takashi
Murakami, Maurizio Galimberti e Chri-
sto. L'ottava edizione di Affordable Art
Fair chiama a raccolta ottantacinque gal-
lerie internazionali e propone opere il cui
costo non superi i seimila euro. Al centro
della scena anche la mostra The New Be-
autiful, che punta i riflettori – tra le altre –
sulle foto di Justine Tjallinks (qui, Diver-
sity, serie Modern Times, 2017). Affordable
Art Fair. Superstudio Più, Milano. Dal
26 al 28/1. affordableartfair.com/fairs/milan
® Justine Tjallinks; courtesy Sophie Maree Gallery
EV EN T I

CINTURA
NERA
Pezzo forte della nuova
collezione firmata Venini è
Black Belt, linea di vasi in
cristallo attraversati da righe
nere irregolari. Di diverse
fogge e nuance, tutti in edizione limitata,
sono creazioni di Peter Marino, acclamato
artista/architetto americano. venini.com/it

DIMORA IM P ERIA LE
EMOZIONI A NUDO Un resort protetto da un'antica foresta di canfora, al cui
ALL TO HUMAN: BACON, FREUD centro svetta il millenario albero dell'imperatore. E un
AND A CENTURY OF PAINTING LIFE nome poetico, che in cinese vuol dire "nuvola foriera di vita"
Tate Britain, Londra. Dal 28/2 al 27/8 (questo il senso delle parole Yang Yun). L'Amanyangyun
Ritratti dallo sguardo intenso, pose sensuali, ambienti di Shanghai è un nuovo eden a cinque stelle costituito da
dall'atmosfera rarefatta. Si spazia da Paula Rego ventisei ville antiche (nella foto) e ventiquattro suite dotate
a Francis Bacon, per approdare a Lucian Freud, che di ampi cortili privati. Completano l'offerta una Spa di
qui – con Girl with a White Dog, 1950-51 – ritrae la sua quasi tremila metri quadri e tre ristoranti (il cinese Lazhu, il
prima moglie incinta, ispirandosi al maestro francese giapponese Nama e l'italiano Arva, a bordo lago). aman.com
Ingres e alla sua La grande odalisca. tate.org.uk

WELCOME
HOMI!
Nuovi trend dell'abitare, arredo
tavola e cucina, creazioni di
designer emergenti, artigianato
d'alta gamma, ma anche fashion
& jewels. Sono i protagonisti
di Homi, il salone degli stili
© Tate

di vita che, dal 26 al 29 gennaio,


torna negli spazi di Rho-Fiera
26 Milano. homimilano.com
EV EN T I

The Metropolitan Museum of Art, Gift of Paul F. Walter

ALTA SOCIETÀ
QUICKSILVER BRILLIANCE: ADOLF DE MEYER PHOTOGRAPHS
The Met Fifth Avenue, New York. Fino al 18/3
Come in un album d'epoca, nelle sale di questo museo scorrono le iconiche immagini
del barone Adolf de Meyer (1868 – 1946), illustre fotografo di moda che il grande Cecil Beaton
definì "il Debussy della macchina fotografica". In mostra, fra gli altri, i ritratti della cantante
Joséphine Baker, del ballerino Nijinsky e del conte Étienne de Beaumont (sopra). metmuseum.org

28
EV E N TI

SOTTO
LA LENTE
Tra le pagine di questo
libro scorrono le tele di
Pieter Bruegel il Vecchio
(1525 – 1569), come il noto
Paesaggio invernale, opera del
1565 che spicca sulla cover.
A commentarle, Till-Holger
Borchert, storico dell'arte
© Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi, Firenze

tedesco. Pieter Bruegel


de Oude, pp. 56. lannoo.com

AURA MISTICA
RAFFAELLO E L'ECO DEL MITO
GAMeC, Bergamo. Dal 27/1 al 6/5
Le tele di Pietro Perugino (qui, Santa Maria Maddalena,
1500 circa) e le opere di Picasso, Francesco Vezzoli, Vanessa
Beecroft. Questa mostra si sofferma sull'influenza della
pittura di Raffaello nell'arte, dal Rinascimento a oggi. gamec.it

SUL TAVOLO VERDE


Carta vincente della collezione Colosso – edizione
limitata del designer francese Francesco Balzano – è
lo scultoreo tavolo in marmo C1. Realizzato dagli
artigiani di Ateliers Saint-Jacques in dodici esemplari,
si distingue per le sue pregiate venature bianche.
A completare la linea, anche sgabelli e coffee table
di diverse dimensioni. francescobalzano.com

MANIFESTO D’ARTE
Sinuose linee circolari che ricordano le opere di Sonia
Delaunay, come Rhythm Colour no. 1076 e Prismes électriques n.
41. Sonja è la nuova wallpaper disegnata da Antonio da Motta
per Alexander Lamont. Realizzata a mano in fibra di paglia
e ispirata proprio al tratto grafico dell'artista ucraina, è
disponibile anche nei toni verde e giallo. alexanderlamont.com

30
EV EN T I

CADUTA LIBERA
© Georg Baselitz, 2018; foto, Bayer & Mitko − ARTOTHEK

GEORG BASELITZ
Fondation Beyeler, Basilea. Dal 21/1 al 29/4
In occasione dei suoi ottant'anni − che compie il 23 gennaio −
Georg Baselitz (Kamenz, 1938) diventa protagonista assoluto
di una mostra ricca di inediti e opere molto note. Tra queste ultime
spicca Fingermalerei – Adler: tela del 1972 in cui l'artista rappresenta
un'aquila, per alcuni metafora di una Germania ferita. Al centro
della scena anche il discusso Modello per una scultura, che suscitò
scalpore durante la Biennale di Venezia del 1980. fondationbeyeler.ch

32
EV EN T I

PLEASE, COME IN!


Riportata all'antico splendore in seguito a un lungo
restauro, 18 Stafford Terrace – residenza londinese
di Edward Linley Sambourne – apre al pubblico con
tour di guide in costume e visite a lume di candela.
Dalla morning room all'atelier, sarà come calarsi nella
giornata del fumettista vissuto tra il 1844 e il 1910,
che disegnò per la rivista satirica Punch. rbkc.gov.uk

Kunst, Fotografie und Architektur/VG Bild-Kunst, Bonn


© Berlinische Galerie, Landesmuseum für Moderne
© Justin Barton

SCATTI RÉTRO
RAOUL HAUSMANN
PHOTOGRAPHIES 1924 – 1936
Jeu de Paume, Parigi. Dal 6/2 al 20/5
In scena le più belle immagini
di Raoul Hausmann (1886 – 1971),
artista inventore del fotomontaggio.
Tra le opere spiccano paesaggi e nudi
femminili, come questo scatto del
1931, in cui ritrae di spalle Vera Broïdo:
sua musa e amante. jeudepaume.org

I SOGNI NEL
CASSETTO
L'ultima creazione di Nika
Zupanc evoca un mondo
onirico, popolato di ricordi
I RUGGENTI e amuleti preziosi. «Questa
cassettiera vuole essere il
ANNI 20 testimone silente delle nostre
Viaggio nell'universo della haute couture memorie», svela la designer.
con incursioni nel prêt-à-porter, che nasceva Alto due metri e composto da
in Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti centoquarantaquattro cassettini,
tra il 1919 e il 1929. In questo libro Martin il Tower Cabinet è realizzato
Pel, fashion curator al Brighton Museum, in legno e sfoggia piccoli pomelli
racconta i cambiamenti avvenuti nella moda in ottone. nikazupanc.com
dopo il primo conflitto mondiale.
1920s Jazz Age, pp. 160, €21. unicornpress.org

34
EV EN T I

Courtesy Saatchi Gallery, London

REALISMO IN TECHNICOLOR
PHILIP PEARLSTEIN: PAINTINGS 1990 – 2017
Saatchi Gallery, Londra. Fino al 25/3
Nudi femminili, volti dallo sguardo introspettivo, oggetti insoliti. Otto tele di formato maxi
del pittore Philip Pearlstein (qui, Two Models, Rooster Weathervane, Luna Park Lion and Blow-up
Dinosaur, 2016) raccontano il suo viaggio tra Espressionismo astratto e Realismo. Nato
nel 1924 a Pittsburgh, l'artista iniziò la carriera a New York con Andy Warhol. saatchigallery.com

36
EV EN T I

Vista sull'affascinante
Appartamento del
Principe, all'interno
di Palazzo Reale
(a Milano). Il progetto
venne realizzato nella
seconda metà degli
Anni 30 dell'Ottocento
sotto la direzione
dell'architetto Giacomo
Tazzini, con i migliori
artigiani, tappezzieri e
decoratori lombardi.

INVITO
PRINCIPESCO
MARIE CLAIRE MAISON INTERPRETA PER HOMI L’ART DE LA TABLE.
Foto, Lorenzo Pennati

APPUNTAMENTO A PALAZZO REALE, DAL 25 GENNAIO


d i R I TA F E R R AU TO
E VEN T I

È
Foto, Lorenzo Pennati
il prestigioso Appartamento del Principe, dal
geometrico rigore neoclassico, il palcoscenico
di Conviviando – L'arte della tavola tra passato
e futuro: la mostra organizzata da Marie Claire
Maison per Homi, in calendario a Palazzo Re-
ale dal 25 gennaio al 15 febbraio. Patrocina-
ta dal Comune di Milano, l'esposizione è un
viaggio multisensoriale alla ricerca delle affascinanti assonanze
tra arte, società e storia della mise en place. Un invito a palazzo,
tra sfarzi di corte e raffinate stilizzazioni contemporanee, per
scoprire quanta bellezza, passione e artigianalità eccelsa espri-
ma l'art de la table nel corso del suo lungo cammino. L'allesti-
mento del desco si configura come rappresentazione di sé, sce-
nografia dell'essere, gioco perpetuo tra concretezza e idealità.
Innovativo o legato ai riti del potere, essenziale o sfarzoso, in
questo excursus si racconta attraverso tre secoli e una raccol-
ta di film-capolavoro che hanno segnato il nostro immaginario.
Inizialmente la tavola appare come il teatro in cui il sovra- Sopra, alzata in porcellana
decorata Corbeilles, in
no assoluto celebra vanitosamente la propria grandezza. In età stile Luigi Filippo, Francia,
barocca è opulenta, fantasmagorico giardino delle meraviglie, 1stdibs. A sinistra, primo
piano su Anna Mouglalis,
protagonista di Coco
Chanel & Igor Stravinsky
Moviestore collection Ltd / Alamy Stock Photo

(2009), diretto da Jan


Kounen. Sotto, Kirsten
Dunst nelle vesti regali
di Marie Antoinette (2009),
regia di Sofia Coppola.

42
A sinistra, uno scorcio dell'Appartamento del
Principe di Palazzo Reale. Sotto, Claudia Cardinale
e Alain Delon sul set de Il Gattopardo (1963),
capolavoro diretto da Luchino Visconti, vincitore
della Palma d'oro come miglior film al Festival
di Cannes. In basso, vaso di gusto Rococò,
in porcellana dipinta a mano, 1875 circa, 1stdibs.

Titanus / Société Nouvelle Pathe Cinema / SGC /


Ronald Grant Archive / Alamy Stock Photo

IN EPOCA ROCOCÒ
LA PORCELLANA DIVENTA
TESORO NAZIONALE
DI FRANCIA, ATTRAVERSO
LE CREAZIONI DELLA
MANIFATTURA DI SÈVRES
United Archives GmbH / Alamy Stock Photo
E VEN T I

tra tripudi di ortaggi e bagliori di metalli preziosi. In epoca Ro-


cocò diventa una sensuale dichiarazione di sensibilità esteti-
ca, per avviarsi verso la sua vera rivoluzione: l'oblio del servizio
"alla francese" − disposizione flamboyant di tutte le pietanze −
a favore di una disinvoltura "alla russa" (introdotta dall'amba-
sciatore dello zar a Parigi, Alexander Kurakin), che delega ai
camerieri il compito di servire le vivande. È il 1810 e la ta-
vola, libera dalle audaci costruzioni gastronomiche dei periodi
precedenti, accoglie apparecchiature di rigore cartesiano, pu-
ra geometria di piatti, posate e bicchieri. Fanno il loro ingres-
so trionfale anche menu e segnaposto, per ritmare una partitu-
ra complessa subordinata alle regole della nuova convivialità.
L'Ottocento adotta la formula "meno sfarzo, più etichetta".
Nasce la mensa borghese: le forme si semplificano e avanza la
funzionalità, senza tradire l'eleganza, che si esprime − final-
mente decontratta − con l'incursione di raffinate decorazio-
ni floreali. In seguito, l'amore vittoriano per la policromia si
stempera nelle rigorose linee Art Déco, rivive nell'ecletti-
smo Sixties e nella personalizzazione contemporanea. Fino ad
aprirsi su un futuro in cui il cibo − forse sempre più immateria-
le − sarà presentato nel segno della stilizzazione più estrema. O

Styling, Cristina Nava; foto, Lorenzo Pennati

IL VENTESIMO SECOLO
PREDILIGE FORME
DINAMICHE E FUNZIONALI.
LESS IS MORE: LE LINEE
SI FANNO LEGGERE,
NEL SEGNO DELL’ELEGANZA

44
A sinistra, un'inquadratura de Il Grande Gatsby (2013),
premio Oscar per i migliori costumi; il film, firmato
da Baz Luhrmann, vede protagonisti Tobey Maguire
e Leonardo DiCaprio (nella foto). Sotto, uno dei saloni
dell'Appartamento del Principe di Palazzo Reale,
a Milano. In basso, posate placcate oro Golden Pompei,
di Stanley Roberts, 1960 circa, in vendita su 1stdibs.

Foto, Lorenzo Pennati


AF archive / Alamy Stock Photo

Sotto, Julianne Moore e Colin Firth in una scena


di A Single Man (2009), film d'esordio alla regia
dello stilista Tom Ford. A lato, lo charme di una tavola
d'ispirazione orientale, circondata da preziosi
paraventi in seta jacquard. Più a sinistra, coppa
in argento e cristallo creata dall'antica manifattura
francese di Choisy-le-Roi, anni Trenta, 1stdibs.
Moviestore collection Ltd / Alamy Stock Photo
D É C O R FORME, TEXTURE, COLORI. LE TENDENZE
C H E R E N D O N O P I Ù A F FA S C I N A N T E E P R E Z I O S A L A N O S T R A C A S A

A parete, wallpaper Doric


Quartz, Villa Nova, distr. Romo,
€111/rollo m 10x0,68h; applique
Gioielli 01, in vetro di Murano e
ottone, Giopato & Coombes,
€2.928. Consolle ST21M, in rame
brunito, di Laurameroni,
cm 161x50x80h, €8.137; sopra:
vaso Case with Vase Odeon,
Vista Alegre, €719; portaoggetti
Ananas, da Ricerca; vaso ovale,
da Home Collection Milano,
€630; scatola da Ricerca, €80;
cristallo del Brasile, €2.247,
e, piccolo, del Madagascar,
€3.800, di Objet de Curiosité.

CARTE VINCENTI
GEOMETRIE, FOGLIE, FIORI TRA CITAZIONI VINTAGE E ATMOSFERE
ORIENTALI. CINQUE MODI IRRESISTIBILI DI DIRE WALLPAPER
di BRUNO TARSIA - foto SIMONE FIORINI - ha collaborato CRISTINA BISOGNIN
D ÉC OR

Sullo sfondo, carta da parati Alizarine, di Casamance, €99/rollo m 10x0,53h, e tappeto Frame II, in lana himalayana e seta, di Illulian,
cm 300x246. Da sinistra, coppia di tavolini Bauta, Rubelli Casa, cm 55x25x41h, €1.230, e cm 55x25x51h, €1.340; sopra: posacenere
in cuoio e ottone, da Ricerca, €80, e portacandela Vitreus, di AYTM, €40. Dormeuse Maurice con cuscino rollo, di Twils, cm 170x60x45h,
€2.483; appoggiato: cuscino in tessuto Banderas Tobacco, di Zinc Textile, distr. Romo. Lampada da terra in ottone e vetro Molecola,
di Il Fanale, cm 31Øx164h, €768. Contenitore modulare Court Yard, in rovere con vani a giorno, Lema, cm 160x32x87h, da €2.174;
sopra: vasi in ottone, €60 l'uno, e portacandela in teak, €90, da Mauro Bolognesi; scatola in pelle, da Ricerca, €280; libri vintage
in vendita da Raw. Specchio in ottone Cusp, di Rubelli Casa, cm 81x81, €6.400. Poltroncina Efea, Fendi Casa, cm 51x46x63h, da €1.850.
D ÉC OR

A parete, wallpaper Delft Flower Charcoal, di Designers Guild, €114/rollo m 10x0,68h. Da sinistra, Vanity desk Dimitri, in rovere nella
finitura ebano, cm 152x50x75h, €10.702, e specchiera Ornella, con struttura in ottone, cm 59x53h, €2.887, Opera Contemporary;
sul piano: pennello Pinceau Poudre N°1, Chanel, €53; scatola Bac, in legno e pelle, di GioBagnara, cm 16x22x7h, €201; quaderno in pelle,
di GioBagnara, €101; eau de parfum Lady Million, di Paco Rabanne, ml 50, €57; portacappelli in legno, del primo Novecento, da Raw,
con toque in lapin rosa, di Marzi Firenze, €297. Pouf Couture, di Lorenza Bozzoli Design, cm 30x30x45h, da €937. Lampada Sound
STL5, Masiero, cm 46x10x225h, €2.135. Dormeuse Febo, in velluto, con impunture tono su tono, coll. Maxalto di B&B Italia, cm 174x96
x79h, da €4.210; specchio double-face in ciliegio, di Portego, €130. Tappeto Frame, in lana hymalaiana e seta, Illulian, cm 350x277.
D ÉC OR

Wallpaper Appaloosa, di Élitis, m 10x1h, €21,30/mq. Da sinistra, pouf Albert, con cuscino imbottito in piuma, Twils, cm 60x60x45h,
€836; sopra: vassoio in ottone JJJ, G LAB Milano, cm 32x2x2h, €210, e coppia di notepad Holder, in pelle scamosciata, di GioBagnara,
cm 24x33, €210, e cm 19x23, €135. Libreria Sixty, in metallo nella finitura rame, Rimadesio, cm 44x44x166h, €3.947; sopra, dall'alto:
sculture in ceramica, da Mauro Bolognesi, e, in ottone, di G LAB Milano; scatola cubica, scultura in teak e sfera in ceramica, da Mauro
Bolognesi, libri da coll. privata. Poltroncina Leslie, con rivestimento in tessuto, di Minotti, cm 58x63x85h, €1.620. Scrittoio in rovere
Jacob, Minotti, cm 155x78xh74, €6.690; sul piano: quaderno Luxor, di Pinetti; mappamondo, da Ricerca, €125; orologio Stilla, di AYTM,
€135; lampada F4004 da tavolo, di Stilnovo, €994; business bag in vitello, di Ermenegildo Zegna, €1.995. Tappeto Frame, di Illulian.
D ÉC OR

A parete, wallpaper Sya, di LondonArt, €89/mq. Da sinistra, poltroncina Opera, di Rugiano, cm 69x82x70h, €2.690. Sospensioni Muse,
in acciaio e vetro, Tooy, €198 cad. Tavolino Calle Stella, di Rubelli Casa, cm 40Øx52h, €2.320; sopra: vasi anni Settanta, da Mauro
Bolognesi, €70 l'uno. Letto in rovere Ceylon, Bolzan Letti, cm 170x225x210h, da €3.972, con completo letto in raso Clara, €228 il set;
quilt tinta unita City, €310; quilt jacquard Bajkal, €286; plaid in lana merino Madrid, €190, tutto Mirabello Carrara; cuscino Kea, in lino
con raso nero, Élitis, cm 50x50, €85; cuscino crema Bajkal, Mirabello Carrara, cm 40x40, €58; in misto cotone Fusain, Casamance,
cm 142h, €82/m. Sul baldacchino, tessuto Lino Magic, Christian Fischbacher, cm 310h, €81/m. Pouf Smith, Fendi Casa, cm 50x50x50h,
€2.730; con vassoio Vitta, AYTM, e teiera in ottone, da Mauro Bolognesi. Tappeto Frame II, in lana e seta, di Illulian, cm 300x246.
D E S I G N Q U A N D O I L P R O G E T T O D I V E N TA F I L O S O F I A D I V I TA ,
I N U N A S I N T E S I A R M O N I O S A D I F U N Z I O N A L I TÀ E D E S T E T I C A

SIMBOLO DI PERFETTA ARMONIA,


IL POLIGONO A TRE LATI CREA
EFFETTI CALEIDOSCOPICI SU OGGETTI
E ARREDI. GIOCANDO CON TINTE
Sul tappeto 002 in lana, A CONTRASTO E FORME SCULTOREE
cm 190x250, tavolini 117 con

TRIANGOLAZIONI
struttura in bronzo e top a
specchio rosa e bronzo, cm 25x
29x40h, tutto Dimorestudio;
forma piramidale da Mauro
Bolognesi; accanto, tela The
Geisha’s painting, Paolo Gonzato d i C R I ST I N A N AVA - fo to LO R E N ZO P E N N AT I
(courtesy of Apalazzogallery). h a co l l a b o ra to S I LV I A P OZZ I
Pareti rivestite con la ciniglia
cangiante Palma Green e da
forme triangolari ricoperte con
la ciniglia Palma Salmon; tutto
Jane Churchill, cm 140h, €71/m.
2
1

6
3

3 5

1 2

10

11
11

1. Tela The Geisha’s painting (parte di un dittico, 2013), Paolo Gonzato, cm 40x60. 2. Vassoio Tip Top, a maglia triangolare in acciaio
traforato nella finitura oro rosa, design Richard Hutten, Ghidini 1961, cm 20x17,5, €180. 3. Piastrella in gres porcellanato nei colori
Calacatta e Nero Marquina, coll. Evolutionmarble, Marazzi, cm 60x60. 4. Cornice in edizione limitata Hocus Focus, in legno di faggio
rosa, Dozen Design, €66. 5. Libro Il triangolo, di Bruno15Munari, Corraini Edizioni. 6 e 8. Mosaico in ceramica Diamantino, decorato
16
a mano con smalti tradizionali, BottegaNove, cm 9,5x4,5. 7. Piatto Aurea, in porcellana con motivo triangolare, design Gio Ponti,
Richard Ginori, cm 18x11, €45. 9. Notebook con disegno di Alexander Girard, Vitra, da La Rinascente, cm 21x14,8, €12. 10. Piatto Equinox,

60
DES IGN

10
9

12
13

14

13
12

14

in ceramica; è realizzato a mano in edizione limitata, collezione Copius, design Vincenzo D’Alba per Kiasmo, cm 27Ø, €95. 11. Piatto
Tribalala, in ceramica, di Darkroom, online su Yoox, cm 35Ø, €83. 12. Lastra triangolare della serie One to One, in vetro, con strato
in argento e dalle forme retrostampate che riproducono il marmo, Armando Bruno, cm 80x70h. 13. Piastrelle Corrispondenza, dipinte
a mano, in gres bianco smaltato nella finitura opaca, in tre dei sette decori disponibili, design Dimorestudio, Ceramica Bardelli,
cm 20x20, €330/mq. 14. Sfondo realizzato con ciniglia cangiante Palma Green, Jane Churchill, cm 140 h, €71/m. 15. Fermalibri dalla
forma triangolare, linea Equilibre d’Hermès, con struttura in acero massiccio naturale rivestito in pelle, Hermès, cm 14x12x14h, €820.
15
DES IGN

TEOREMA
ESTETICO
LA RIGOROSA AUTOREVOLEZZA DEI GRAFISMI

INCONTRA LA VITALE ESUBERANZA


DEL COLORE. INEDITI E INTRIGANTI: SONO GLI
ABBINAMENTI CROMATICI CHE MARIE

CLAIRE MAISON AMA DI PIÙ IN QUESTO MOMENTO

d i PAT R I Z I A P I CC I N I N I
Tappeto Costellazioni III, design Dimorestudio per Illulian.
DES IGN A sinistra, luce a
sospensione Celeste
Lustre, in vetro
scanalato realizzato
a mano; fa parte
della linea Zoffany,
di Heathfield & Co,
cm 32,5Øx24, €324.

&
Sopra, borsa iconica
Tappeto in lana in coccodrillo,
mohair Landscape, Dionysus Bamboo;
Christopher Farr, chiusura gioiello
cm 200x300; sopra, con teste di tigre,
cuscino Embassy, tracolla staccabile,
con righe dégradé, manico in bambù,

CURRY
Zinc Textile, Gucci, €19.000.
cm 50x50, €177.

PORPORA
Colpo di fulmine! Primari
e complementari, giallo
e viola sfoderano la capacità di
esaltarsi a vicenda

In alto a sinistra,
vaso Nocturna,
in vetro, di Cyan
Design; sopra,
contenitore per
miele Honey Jar,
William Yeoward
Crystal, da €95.

Sopra, divano modulare


con rivestimento in velluto
Solatium, linea Apta, di Antonio
Citterio, coll. Maxalto di B&B
Italia, cm 342x218x68h, €12.917.

Sopra, poltrona Sopra, bicchiere Sopra, mobile con ante a rilevo,


dallo schienale in vetro specchiato gambe di ottone e interni in
ricurvo Laura, Mirrored, di Michael acero; su un progetto di Paolo
con rivestimento Anastassiades, €99; Buffa degli anni Quaranta,
in velluto, Hamilton a sinistra, set di tre Eredi Marelli, cm 102x39x108h.
Conte Paris, misure pezzi Tea Garden
cm 82x100x80h, Blackberry & Apple,
prezzo da €3.535. Wedgwood, €85.
DES IGN

Sopra, tazzina da
caffè Eden, Roberto
Cavalli Home; a
destra, piatto in
porcellana Behind
the Scenes, Theme
5, di Thayse Viégas
per Casa Canvas.
A sinistra, tappeto grafico
Kleopatra, in lana e seta,
di Rug'Society, cm 200x300,
da €5.780; sopra, sospensione
Comb, utu, cm 74Øx60h.

&
Sopra, cuscino in misto seta
Castello, di Frette, €140;

CERULEO
sotto, rivestimento Windsor
Blue, in marmo Calacatta e
vetro oro, di Mosaïque Surface. A lato, zuccheriera
in fine porcellana

ORO
Rêveries, Christian
Lacroix, da €146;
sopra, portabiglietti
da visita Rockstud,
in pelle, di Valentino
Gradazioni sussurrate Garavani, €200.

per un binomio molto romantico:


il celeste dell’infanzia Sotto, madia Ottimista, dalle
illuminato da bagliori soft golden ante complanari nella finitura
foglia oro e interno laccato
opaco con ripiani in vetro,
Erba, cm 220x55x78h, €12.158.

A sinistra, Baxter
T-Arm Sofa firmato
Jonathan Adler,
cm 256x100x85h,
€3.300; a destra,
tavolino City con
top dipinto da Marta
Bontempi, Cantori.
DES IGN

A sinistra, poltrona
sfoderabile Larsen,
di Verzelloni, cm
92x90x79h; a destra,
lampada da tavolo
Tip, in alluminio,

&
design Jens Fager
per Muuto, da €269.

CIPRIA
MALACHITE
Sopra, vassoio in alluminio,
di Bloomingville; in alto,
piastrella in gres smaltato
Corrispondenza, Dimorestudio
per Ceramica Bardelli.
Il verde più altero e sontuoso
duetta con la femminile
soavità del rosa. In un tandem
virtuoso, di grande attualità

A lato, ispirazione
anni Cinquanta per
il tappeto James,
taftato a mano
in lana e pura seta,
di Rug'Society,
misure cm 200x300,
prezzo da €4.900.

Sopra, vaso Smoke


Glacier, in cristallo,
di David Wiseman
per Artěl, €2.900;
a destra, paravento
Unfold, in Mdf, di
Ferm Living, cm
150x180h, €1.219.

Qui, tavolo 005 Progetto Non


Sopra, divano Finito, in metallo verniciato,
rivestito in velluto Dimorestudio; a sinistra, pouf
Senza Fine, Geo, di Paolo Grasselli,
di GioPagani, Saba, cm 75Øx38h, €680.
€16.958; a sinistra,
décolleté in velluto
Iriza, di Christian
Louboutin.
A R T E
RIFLETTORI PUNTATI SULLA CREATIVITÀ. PITTURA, SCULTURA E ARCHITETTURA,
T R A N O M I C E L E B R I E TA L E N T I D A S C O P R I R E

IL MUDEC CELEBRA FRIDA,


REGINA DELL’AUTORITRATTO.
E NOI VE LA RACCONTIAMO
IN UN DIALOGO SERRATO
TRA PITTURA E FOTOGRAFIA

LA DEA KAHLO d i B E N E D E T TA B E R N AS CO N I
© Nickolas Muray Photo Archives
In Autoritratto con
collana di spine (1940),
Frida si raffigura come
una martire cristiana.
Realizzata subito dopo
il doloroso divorzio
da Diego Rivera
e la fine della relazione
con Nickolas Muray,

Harry Ransom Center - The University of Texas, Austin. ©Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, D.F. by SIAE 2017
la tela esprime la
sofferenza della pittrice.
Gli animali rappresentati
sono una scimmia
(simbolo del male), una
pantera (la morte) e
un colibrì (portafortuna
messicano). Farfalle
e libellule presagiscono
la futura risurrezione.
In apertura, una celebre
fotografia del 1939 che
porta la firma di Muray.

72
ART E

Museo Dolores Olmedo © Archivio Museo Dolores Olmedo/Foto Erik Meza -Xavier Otada
© Nickolas Muray Photo Archives

©Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, D.F. by SIAE 2017

In alto da sinistra, Frida immortalata nel suo giardino


di cactus; recuperando la memoria iconografica
precolombiana, afferma le proprie origini amerinde
sfoggiando abito e acconciatura tradizionali; qui sopra,
Foto, Alamy

La colonna rotta, dipinto nel 1944, quando le fitte


alla schiena la bloccano a letto. A sinistra, Viva la vita,

N
angurie, 1954; sotto, l'artista con il cerbiatto Granizo.

ei suoi quadri ha riversato amori e patimen-


ti, trasformando la pittura in un potente stru-
mento di autoanalisi. Eppure sosteneva con-
vinta: «Ho dipinto poco, senza il minimo
desiderio di gloria, solo per trarne piacere».
Frida Kahlo (Coyoacán, 1907 – 1954) è an-
cora oggi l'artista più amata al mondo, come
testimoniano i luoghi pronti a celebrarla nel 2018: dal V&A di
Londra (che dal 16 giugno analizzerà l'importanza dell'icona
messicana dal punto di vista fashion, con un'esposizione de-
dicata al suo originale guardaroba) fino al Mudec, con la rasse-
gna Frida Kahlo. Oltre il mito. Dall'1 febbraio al 3 giugno, infat-
ti, Milano ospita alcune tele di rilievo provenienti dal Museo
Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Na-
© Nickolas Muray Photo Archives

tasha Gelman Collection assieme ad altri prestiti eccezionali,


come Il suicidio di Dorothy Hale (1939), nella pagina seguente.
L'ambizioso progetto porta la firma del grande esperto Die-
go Sileo, che commenta: «Ho voluto raccontare esclusivamente
ART E
Sotto, per la prima volta in Italia, Il suicidio di Dorothy
Hale, del 1939, l'ex voto realizzato da Frida Kahlo in
ricordo della famosa attrice statunitense morta suicida
lanciandosi nel vuoto da un grattacielo; un dipinto
drammatico, in cui la protagonista giace in una pozza
di sangue con gli occhi spalancati. A destra, uno
scatto di Kahlo e Rivera con una maschera antigas.

Phoenix Art Museum Inv. N. 1960.20 © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, D.F. by SIAE 2017

© Nickolas Muray Photo Archives

Sotto, La mia balia e io, del 1937; qui Frida si raffigura


al seno di una nutrice indiana, a indicare l'importanza
per lei di continuare a ricevere alimento dai suoi antenati.
Foto, Alamy

A destra, Il cervo ferito, in cui la pittrice si mostra


come una cerbiatta trafitta mortalmente da tormenti fisici
e delusioni sentimentali. Nella pagina accanto, il suo
ritratto più celebre, vestita con abiti tradizionali tehuana.

l'interprete, enfatizzando il suo ruolo straordinario nella storia


Otada ©Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, D.F. by SIAE 2017

della pittura». Con uno stile paragonabile a quello del "Do-


Museo Dolores Olmedo © Archivio Museo Dolores Olmedo/Foto Erik Meza -Xavier

ganiere" Henri Rousseau, Frida sviluppa un linguaggio sofi-


sticato, mix virtuoso di artwork popolari messicani, mitologia
azteca e avanguardie europee. «Autoritratti dal forte impatto
simbolico e molto innovativi; nessuno aveva mai esibito pri-
ma il proprio corpo in maniera così drammatica per parlare di
malattia, dolore fisico e psicologico», riflette il curatore.
Temi che Kahlo tratta con crudezza disarmante, svelan-
do l'esperienza della sofferenza unita a un'inesauribile ener-
gia vitale. Ne è un esempio emblematico il dipinto del 1944
La colonna rotta (nella pagina precedente: uno dei masterpie-
ce in mostra), in cui la pittrice si rifà all'iconografia religiosa e,
in particolare, al martirio di San Sebastiano. Nonostante il bu-
sto squarciato e i chiodi conficcati nella carne, lei si ritrae or-
gogliosamente a seno nudo per rivendicare la propria fisicità.
Forza e fierezza esibiti senza paura, al limite della sfrontatez-
za. Caratteristiche di un'intrepida donna amazzone. O
© Nickolas Muray Photo Archives
ART E

P
rofondamente convinto che una fotografia possa
fare la differenza, da oltre sessant'anni il maestro
dell'obiettivo David Goldblatt (Randfontein,
1930) denuncia discriminazioni e ingiustizie del-
la società sudafricana. Il risultato? Un'amara nar-
razione per immagini attraverso un'epoca che va
dal secondo Dopoguerra (ovvero dall'istituzione
dell'Apartheid) fino ai giorni nostri. Ora questi lavori sono al
centro di una mostra-evento a lui dedicata. Dal 21 febbraio al
7 maggio, il Centre Pompidou di Parigi ospita una retrospetti-
va che ripercorre – con più di duecento opere – la carriera del
provocatorio artista, vincitore di premi prestigiosi come l'Has-
selblad Award e l'Henri Cartier-Bresson Award, nonché primo
autore nato in Sud Africa consacrato al MoMA di New York.
In scena c'è tutto il suo universo: scatti celebri, documen-
ti inediti tratti dagli archivi personali e foto giovanili (tra cui
i poetici scorci realizzati sulle banchine del porto di Cape

Foto, Collection Centre Pompidou, Paris © David Goldblatt © Centre Pompidou / Dist. RMN - GP / Philippe Migeat
Town). Ritratti "ruvidi" svelati lungo il percorso espositivo da
titoli fluviali, introdotti – a sorpresa – da Goldblatt stesso, la
cui voce risuona nelle sale del museo. L'excursus si trasforma
così in uno spettacolo struggente, dove ogni personaggio non
è più il soggetto anonimo di un'opera, ma il protagonista as-
soluto della storia che l'interprete ha deciso di condividere.
E sono proprio i dettagli a testimoniare il suo talento. Il
deus ex machina, infatti, non riprende mai scene brutali, piut-
tosto rende visibile − con straordinaria empatia − la dramma-
tica complessità della vita nei luoghi prescelti. Lasciandosi
Sopra, l'opera Old mill ispirare dal quotidiano, cattura tate e bambini, pendolari ad-
foundations, tailing wheel dormentati sui bus, donne in chiesa; l'accusa è appena sus-
and sand tailings dump, surrata, eppure: «Anche dove sembrava non accadesse niente,
Witwatersrand Deep
ribadivo le disparità, irritando l'establishment», rivela. Come
Gold Mine, Germiston,
August 1966 (4_0378); nell'iconico A railway shunter who dreamed of a garden watered
a destra, Woman with by his dam, Koksoord, Randfontein, Transvaal, 1962 (nell'altra
pierced ear, Joubert pagina), della serie Some Afrikaners photographed: una raccolta
Park, Johannesburg,
che immortala uomini bianchi − discendenti da coloni olande-
1975. Nell'altra pagina,
A railway shunter who si o tedeschi − accesi sostenitori del Partito Nazionale.
dreamed of a garden Accanto a questi masterpiece, spicca poi un ciclo più inti-
watered by his dam, mo e delicato: Particulars, di cui è parte Woman with pierced ear,
Koksoord, Randfontein,
Transvaal (3_4206).
Joubert Park, Johannesburg, 1975 (nella foto a sinistra). Una col-
lezione di close-up, comunque evocativa delle estreme divisio-
ni sociali, economiche, culturali. Perché con la consapevolez-
za di chi può solo raccontare, Goldblatt esclude ogni violenza
per cristallizzare l'essenza più profonda dell'essere umano. O

DENUNCIA SILENZIOSA
IL CENTRE POMPIDOU DI PARIGI DEDICA UN’ANTOLOGICA A DAVID
GOLDBLATT, CHE DOCUMENTA SESSANT’ANNI DI SUDAFRICA, TRA LIRISMO E AMAREZZA
d i B E N E D E T TA B E R N AS CO N I

76
ART E
Courtesy the artist and Magnolia Editions, Oakland © Kiki Smith. Pace Gallery

CORPI CELESTI
MONACO RENDE OMAGGIO A KIKI SMITH E AL SUO UNIVERSO ONIRICO,
POPOLATO DI SIRENE, ANIMALI FANTASTICI E SIMBOLI ANCESTRALI
d i B E N E D E T TA B E R N AS CO N I
A RT E

A
stuzia, forse addirittura malizia. Certamente
c'è la volontà di scioccare. Le donne rappresentate
da Kiki Smith sono potenti, evocano le creature
primordiali di Leonora Carrington, attualizzate però
nelle dimensioni (sono a grandezza naturale) e nei materiali
poco ortodossi (non disdegnano sangue e capelli veri,
crine di cavallo e cera d'api). È un universo surreale
quello che emerge dalle sue installazioni, ora al centro
di un'esposizione all'Haus der Kunst di Monaco. Curata da
Petra Giloy-Hirtz, la retrospettiva Procession (dal 2 febbraio
al 3 giugno) ripercorre la carriera dell'artista statunitense
di origine tedesca, nata a Norimberga nel 1954. Un sofisticato
percorso tra arazzi e disegni su preziosa carta nepalese,
dove spicca − protagonista
nelle sale del museo −
il repertorio completo di
sculture dalla femminilità
esasperata e fortemente
drammatica. Una carrellata
di anatomie convulse,
che richiamano l'attenzione
dell'opinione pubblica su
temi cruciali quali aborto,
malattia e discriminazione
sessuale. Alla base c'è
la fatale attrazione di Smith
per il corpo, incarnazione Per Jacquard Guide, courtesy the artist and Magnolia Editions, Oakland © Kiki Smith, courtesy Pace Gallery;
dei desideri dell'essere
umano e delle sue
debolezze: «Da sempre
in primo piano nella mia
opera, è il mezzo principale
per fare esperienza della
vita, nonché l'elemento che
accomuna tutti», spiega.
per le altre opere, foto Ellen Labenski, courtesy Pace Gallery © Kiki Smith

Dall'alto, Jacquard Fulcro di appassionato interesse, il fisico viene perlustrato


Guide, datato 2012, con la meticolosità di un biologo fino negli angoli
raffigurante una
più reconditi, come testimonia il famoso Digestive System
coppia di aquile: uno
dei simboli di Zeus (in scala 1:1, nella foto sopra). Oppure si materializza
secondo la mitologia nella versione full size in Untitled, in cui il volto è coperto,
greca; intestino in la schiena segnata da profonde ferite e le mani crocifisse
ferro (scala 1:1) per
al muro. Nei lavori più recenti, Mrs Smith ha cambiato
Digestive System, 1988;
a sinistra, Untitled, lo stile − ora più intimo e spirituale − ma non il messaggio.
1995, corpo di donna Abbandonato il registro scandaloso, propende adesso
in carta avana, per una dimensione quasi fantasy, popolata di sirene, demoni
metilcellulosa e crine
di cavallo. In apertura,
e personaggi eterei accompagnati da animali fantastici.
l'arazzo Sky, del Ne è una testimonianza il masterpiece Sky (nella pagina
2011, in cui una figura precedente). Ispirato alla cosmologia celtica, raffigura
femminile vola fino una dea fluttuante tra le stelle. Kiki distrugge l'immagine
a raggiungere il cielo.
erotica del corpo femminile, che nei suoi capolavori
è sempre fragile (metafora della caducità dell'esistenza),
affrancandolo dagli stereotipi e dalle convenzioni sociali. O

80
LE CASE C O LT O , R A F F I N AT O , C O S M O P O L I TA :
L O S T I L E M A I S O N D E C L I N AT O N E L L E D I M O R E P I Ù E S C L U S I V E

In una penthouse a
Beirut, l'azzurro delle
sedie Beetle, Gubi,
e dei vasi Pinnacoli, di
Luciano Gaspari
per Salviati, risplende
sotto lo chandelier
Cherry Bomb Fringe, di
Lindsey Adelman.
Foto, Stephan Julliard
GLAMORAMA

Il luminoso soggiorno
di rappresentanza sfoggia
le modanature originali
di gusto georgiano. Tutto
su misura: i sofà, i tavolini
laterali con top in granito
e il tappeto; sul fondo,
i mobili gemelli in legno
laccato con le specchiere.
A sinistra, davanti alla
finestra dai tendaggi
in seta, di Sahco, scultura
firmata da Tony Cragg.
MIRABILE ASSOLO DELLA PROGETTISTA ROMANA
MONICA BALLESIO SU PARK AVENUE, IN UN APPARTAMENTO
CHE È UN TRIBUTO APPASSIONATO AL MADE IN ITALY
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I
te sto F I A M M E T TA B O N A ZZ I
Q uando Audrey Gruss ha iniziato a pen-
sare al restyling del suo appartamento
di Park Avenue, a New York, aveva ben
chiaro un obiettivo: una casa moderna,
lontana dal mood classico che l'aveva
ispirata negli anni Ottanta, periodo in
cui si era trasferita qui assieme al mari-
to Martin, figura di spicco dell'alta finanza statunitense. Filan-
tropa di origini lituane, presidente della Hope for Depression
Research Foundation (ente di ricerca e divulgazione sulla de-
ristrutturazione è stata dunque cromatica, tesa a esaltare tale
contesto e allo stesso tempo ad attualizzarlo, alleggerendolo.
Ha optato per una palette vellutata nei toni del bianco, che
contribuisce a mettere in risalto pure l'importante collezio-
ne d'arte contemporanea dei padroni di casa. Sulla volta a cas-
settoni ottagonali del vestibolo ha fatto stendere una pittura
chiara a effetto quasi bagnato, per rischiarare e dilatare i volu-
mi. Dal momento che le finestre dei locali di rappresentanza
si affacciano prevalentemente a sud e a est, ogni angolo risulta
inondato di luce e una vasta gamma di sfumature – dall'avorio
pressione, fondato nel 2006 in memoria della madre Hope), al grigio cenere – concorre a definire un'atmosfera di calda ac-
Mrs Gruss è una donna instancabile, attiva nei settori della coglienza. In altre stanze, l'impiego di nuance più scure ha lo
cultura, moda e beauty. Alcuni anni fa ha avviato una partner- scopo di produrre uno stacco con i candidi profili ornamentali
ship tra le Terme di Saturnia e la catena americana dei Doral delle porte. Accade nella sala da pranzo dai muri foderati in al-
Hotels; in passato, dopo la laurea in biologia, ha lavorato nei cantara ultrabrown, perfetto set per i tavoli (all'occorrenza ac-
laboratori di ricerca di Revlon oltre che per Elizabeth Arden. costabili a formare un unico grande desco), scintillanti sotto il
La signora, innamorata dell'Europa e soprattutto dell'Ita- maestoso lampadario in vetro di Murano fumé.
lia (è anche membro dell'advisory board del FAI), per questo I lavori sono durati cinque anni e l'esito è un layout ar-
revamping ha voluto accanto a sé ticolato: un'immensa zona giorno
una partner speciale: la progetti- L’ESCLUSIVITÀ con la hall, il soggiorno, la biblio-
sta romana Monica Ballesio, già teca e la dining room, tre camere
chiamata a curare per lei una resi- SI DECLINA IN UNA RICCA da letto, quattro bagni, spogliatoi
denza a Londra e una villa a Palm COLLEZIONE D’ARTE e cucina con ampia area di servi-
Beach. L'abitazione in questio- zio. La dedizione di Monica è sta-
ne occupa seicento metri quadra- AMBIENTATA TRA ARREDI ta totale e appassionata: ha idea-
ti all'undicesimo piano di un pre- DI CARATTERE to tutto su misura, delegando la
stigioso palazzo dell'Upper West realizzazione a un team di arti-
Side, firmato da Rosario Cande- E MATERIALI PREZIOSI giani rigorosamente italiani. Do-
la all'inizio del Novecento: «Nel po il rifacimento degli impianti e
1927-28 per l'esattezza, al culmi- dei controsoffitti, ha previsto pa-
ne del boom immobiliare. Tra la Quinta Strada e Park Avenue, vimenti in marmo nobile, beige e marrone, nei pattern che ci-
l'architetto di origine siciliana fu l'autore di diciannove edifici tano la tradizione georgiana; sopra, tappeti dai morbidi colori e
destinati all'alta società», precisa Ballesio, che ha iniziato la car- texture. L'interior décor comprende circa cento pezzi persona-
riera a Londra per poi consolidare l'esperienza a fianco di To- lizzati, di Ballesio, in un tripudio di laccature, essenze naturali
ni Facella Sensi, con il quale ha seguito numerose iniziative intagliate e superfici lucide o in granito. Luci solenni accendo-
a livello internazionale prima di inaugurare lo studio a Roma. no i dettagli in fusione di bronzo argentato e acciaio satinato.
Se per gli esterni e le facciate Candela privilegiava forme E se qualche brand è presente, viene comunque rivisitato: è il
essenziali, negli interni dava libero sfogo allo slancio sceno- caso delle lampade da terra gemelle di Viabizzuno, che Moni-
grafico creando scaloni, foyer monumentali e ambienti elabo- ca ha completato con delle basi in metallo.
rati. Proprio su questa base aveva operato precedentemen- Ogni particolare è stato discusso con l'esigente commit-
te il designer Mark Hampton su richiesta dei coniugi Gruss, tenza. «Nel suo dressing privato, Audrey Gruss ha voluto una
mettendo in risalto il sontuoso apparato di stucchi, cornici moquette in seta "a onde", per riprendere il motivo decorati-
e modanature di sapore georgiano, fondale perfetto per una vo dei rivestimenti del bagno attiguo». E nell'ingresso trion-
sinfonia di mobili d'antiquariato e custom-made. «Del re- fa la consolle più amata, impreziosita da un ripiano formato da
sto, sarebbe stato davvero un peccato cancellare i segni di una spessa lastra di quarzo generosa di riverberi: un'opera scul-
quell'epoca, inestimabile valore aggiunto», commenta Bal- torea, citazione dell'affascinante stile Art Déco made in Italy.
lesio. La sua prima scelta di campo nell'affrontare la recente Biglietto da visita di una residenza all'insegna dell'unicità. O

86
Audrey Butvay Gruss,
la padrona di casa,
sfoggia un abito Carolina
Herrera. Filantropa
innamorata della cultura
europea (italiana, in
particolare), dal 2006 è
fondatrice e presidente
della Hope for Depression
Research Foundation
(hopefordepression.org),
associazione ed ente di
ricerca sulla depressione.
Il divano in tessuto
grigio fatto realizzare in
esclusiva (con cuscini
Zinc Textile) e le poltrone,
con rivestimento Sahco,
sono di Monica Ballesio.
Al centro, tavolini twin
in legno tinto scuro e,
sul fondo, side table dal
top in marmo e base in
acciaio satinato, con luci
in perspex. A parete,
dipinto di Joan Mitchell.

88
Tavoli su misura con
sedie di Artistic Frame;
lampadario composto
con i Tubes di Vistosi, su
progetto di Ballesio.
Al centro, opera Balance,
di Adolph Gottlieb;
a destra, serie Butterfly,
di Damien Hirst. Sotto,
coffee table di Ballesio; al
centro, White Earth, di
Anselm Reyle, e lampade
da terra Viabizzuno.
L'ingresso che immette
al vestibolo, con il mobile
in legno lucido, design
Monica Ballesio. A muro,
Superficie argento, di
Enrico Castellani (1997)
e, a soffitto, scultura
sospesa SXDF-NB1006,
di Tomás Saraceno
(2014). Il pavimento è in
marmo beige Malaga,
con inserti geometrici in
Africa e Imperial Brown.

91
Nella camera padronale
bespoke, la testiera del
letto è a tutta altezza,
con pannelli in alcantara;
ai piedi, un mobile in
lacca lucida contiene lo
schermo TV ultrapiatto;
sofà rivestito Rubelli.
Il tessuto Loro Piana
decora le pareti, rifinite
in radica. La moquette
in lana è stata fatta
produrre da Tai Ping.

92
A sinistra, le panchette
in acciaio/pelle duettano
con l'iconico specchio
Untitled, 2010, di Anish
Kapoor; sul lato opposto,
consolle con ripiano in
quarzo fumé; sul fondo,
lampade Promemoria.
Sotto, arredi e luci su
misura; libreria integrata
nella boiserie; sopra
il camino, quadro Rome,
di Willem de Kooning.
L'edificio in mattoncini
rossi, all'angolo con
The Metropolitan Museum
of Art, ospita la casa
realizzata dalla designer
Lenka Soares. Nell'altra
pagina, sofà Asymmetric,
BassamFellows; tavolino
bespoke decorato con
una luce vintage. A muro
risalta il pannello creato
in ceramica dall'artista
carioca Adriana Varejão.
MANHATTAN
FIRST CLASS
NITORE FORMALE, NUANCE CONFORTEVOLI
E DETTAGLI RICERCATI. UNA TOWN HOUSE IN POSIZIONE
PRESTIGIOSA SVELA I SUOI INTRIGANTI SEGRETI
d i B E B A M A R SA N O - fo to G I O R G I O P O SS E N T I
Divani Asymmetric,
di BassamFellows; coffee
table in vetro, da Suite
NY, abbinato a un tavolino
vintage in ceramica, da
Maison Gerard. A sinistra,
lampada Dalo, su 1stdibs,
personalizzata con un
paralume in lino scovato
a Chinatown; lampadario
Highwire, Apparatus.
Floor covering in legno
su disegno, di Aronson's.

97
S
ofisticata filosofia dell'abitare nell'Upper
East Side di Manhattan, distretto sim-
bolo del lifestyle newyorkese consacra-
to da pellicole cult come Colazione da
Tiffany e dalla serie Sex and the City. Qui
si ergono i tipici edifici in arenaria rossa
– abitati da Michael Bloomberg, Woody
Allen, Madonna – e si concentrano su un unico miglio
le insegne del lusso, nonché i santuari dell'arte: dal
Solomon R. Guggenheim Museum al Metropolitan,
passando per la Frick Collection. E proprio all'ango-
lo del Met si è stabilita, assieme ai suoi tre bambini, la
coppia di San Paolo del Brasile che, con la complicità
dell'architetto e designer carioca Lenka Soares, ha da-
to vita a una town house tutta leggerezza e pulizia for-
male. La residenza abbraccia un migliaio di metri qua-
drati, con centoventi di giardino, disposti su otto livelli
(compresi interrati di servizio e rooftop). Si trova in un
building del 1885, interessato negli anni Venti da un
radicale restyling in stile neofederale per mano della
Cross & Cross di John Walter ed Eliot Cross: i fratel-
li che forgiarono l'attuale volto urbanistico, autori del
Tiffany & Co. flagship store sulla Quinta Strada, del
Barclay Hotel e dell'RCA Victor Building (oggi gratta-
cielo General Electric, monumento storico dal 2004).
Grandi finestre, alti soffitti e un respiro d'eccezio-
ne – garantito dai palazzi limitrofi più bassi – caratte-
rizzano gli spazi ordinatamente divisi. Le aree social
si aprono ai primi piani (living, cucina, dining, biblio-
teca e studi), mentre le sette stanze da letto occupa-
no quelli superiori. A ornare l'edificio un giardino pen-
sile, con affaccio sul cinematografico skyline. Nessun
eccesso turba questo rasserenante microcosmo, risul-
tato di un calibrato ensemble di creatività sudameri-
cana, pezzi mid-century e mobili italiani. Personaliz-
zano gli ambienti gli artwork selezionati dalla raccolta
di famiglia. L'ingresso è dominato da uno scatto del
ciclo Biblioteche, di Candida Höfer, la fotografa tedesca
capace di trasformare il reale in visione metafisica. In
sala da pranzo si staglia un quadro di Anselm Kiefer
acquistato ad Art Basel; quanto al soggiorno, sfoggia
un carismatico pannello in ceramica azzurra firmato
Adriana Varejão, l'artista brasiliana più pagata al mon-
do: suo il record nazionale d'asta per un'opera battuta
da Christie's nel 2011 a 1,8 milioni di dollari.
Arredi e singoli oggetti decorativi, seppure di pro-
venienza internazionale (Austria e Francia in parti-
colare), sono stati acquisiti a New York, «in una co-
stellazione di indirizzi prestigiosi, veri must per gli
amanti del design d'avanguardia e del vintage da col-
lezione», confida Lenka. Il tavolo da pranzo arriva
da Hudson Furniture, quartiere generale dell'omo-
nima griffe specializzata in produzioni d'ispirazione
Neodéco, realizzate da un nutrito team di progettisti
e artigiani sotto la guida del fondatore Barlas Baylar.
Seduta da Den Møbler,
in tessuto di maharam;
carrello bar, di Jorge
Zalszupin; lume Amande,
di Christian Liaigre.
Nell'altra pagina, sopra,
poltrona mid-century,
da Wyeth. Sotto, tavolo
realizzato da Hudson
Furniture; sedie da 1stdibs,
in tessuto Knoll; luce
Trapeze, Apparatus; opera
di Abraham Palatnik.
Le sedute anni Cinquanta, rivitalizzate da rivestimenti Knoll, e materiali nobili, dalla lacca all'ottone, in sensuali incontri
e svariati accessori provengono invece dalla "shopping desti- materici. Numerosi, poi, i complementi dal ricco catalogo di
nation" del momento: 1stdibs, store online consacrato ai pez- Espasso, a TriBeCa, galleria interamente dedicata ai maestri
zi cult del XX secolo. La poltroncina in legno e pelle davan- del Brasile (in primis Carlos Motta) e alla promozione di ta-
ti al camino dello studio è di Wyeth, tempio del modernariato lenti emergenti. La composizione finale risulta di una rassi-
e meta prediletta di personaggi dello star system del calibro di curante eleganza senza tempo, in un meditato bilanciamento
Kate Hudson e del potente agente di Hollywood Bryan Lourd. di proporzioni, morbide simmetrie e tinte neutre.
Dallo showroom di Suite NY provengono il coffee ta- Sporadiche, quanto fondamentali nell'insieme, le ideazio-
ble in vetro collocato al centro del soggiorno (sul quale pog- ni su misura. Tra queste, la libreria nel soggiorno, accanto al ca-
gia una piccola scultura della maison viennese Hagenauer) mino, disegnata da Lenka: un esemplare in noce, con divisori
e l'imponente divano BassamFellows, brand sinonimo di ri- metallici e pannello posteriore in pelle scamosciata, per racco-
gore lineare e impeccabile attenzione ai dettagli. «Partendo gliere libri, raffinate scatole e una variopinta collezione di ce-
dalla sua particolare forma a L, ho voluto un intervento be- ramiche d'epoca, passione dei padroni di casa. I coniugi hanno
spoke, ovvero un tavolino di raccordo tra i due segmenti, sul voluto disporre gli amati tesori pure nella nicchia sopra la porta
quale ho posato una lampada d'antan con fusto in porcella- scorrevole che divide kitchen e zona pranzo. La sala della con-
na e paralume di lino», prosegue vivialità accoglie inoltre sei lavo-
Lenka. A parte quest'ultima e al- GLI ACCESSORI ri minimalisti di Fred Sandback,
tre poche eccezioni, le luci sono una candida opera XL dell'uru-
una passerella dedicata ad Ap- SONO UN OMAGGIO A NEW guaiano Marco Maggi e una di
paratus, del duo Gabriel Hendi- YORK E AI SUOI Abraham Palatnik, padre dell'arte
far e Jeremy Anderson: punta di cinecromatica. Simile a una pre-
diamante del light design ame- STORE DI TENDENZA, TRA ziosa galleria privata, con focus
ricano, con una serie di creazio- AVANGUARDIA E sulle ricerche più avanzate dell'a-
ni giocate su studiate geometrie strazione concettuale. O
MODERNARIATO DI PREGIO
Letto Flou, con testiera
rivestita in bouclé Knoll;
comodino da Restoration
Hardware; applique
Cylinder, di Apparatus;
a muro, due lavori del
ciclo Monotypes, di Mira
Schendel. Nell'altra
pagina, il foyer d'ingresso
dominato da una foto
di grande formato, della
famosa serie Biblioteche
firmata Candida Höfer.

101
ECLETTISMI
L’ENERGIA SPECIALE DEL SUDAMERICA IRROMPE
IN UNA RESIDENZA A MONTEVIDEO DI IRONICO GUSTO
MASSIMALISTA, MITIGATO DAL DESIGN EUROPEO
d i B E B A M A R SA N O - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I

Nell'area living, in primo


piano, la dormeuse
Barcelona, di Mies van
der Rohe, Knoll; sofà
in pelle pezzata, di Juan
Carlos Areoso, come
il coffee table in cristallo
fumé, al centro; dall'altro
lato, divano Impero.
Sul tavolino antico, qui
sotto, lampada Tiffany;
sulle colonne, copie
in bronzo di busti romani.
L
a casa come rappresentazione del sé
più autentico e creativo. È esatta-
mente così per Juan Carlos Areoso,
artista uruguaiano di successo: inte-
rior e light designer, scultore e pit-
tore, che ha concepito la dimora di
Montevideo a propria immagine e
somiglianza, ovvero eclettica, cosmopolita, autoce-
lebrativa. L'appartamento è ubicato in un elegante
edificio anni Cinquanta, dall'affaccio impareggiabi-
le sul porto e sull'incantevole baia di questa capitale
nel lembo estremo meridionale del continente ame-
ricano. Panorama meraviglioso incorniciato da vetra-
te a tutta altezza, che lascia irrompere una luce piena,
dionisiaca, stigma dei volumi d'ampio respiro intera-
mente ripensati in chiave contemporanea dallo stes-
so Areoso, per il puro piacere di ospitare. «Del resto,
che cos'è la vita se non la possibilità di realizzare idee
e desideri?». Un'attitudine di puro edonismo, la sua.
Spazio social per eccellenza è la vasta area living,
dove uno specchio in sostituzione della parete di fon-
do – quasi una citazione del tema del doppio tanto
caro a Borges – ne moltiplica la profondità e gli ac-
cessori. Coinvolte nell'illusione teatrale sfilano le ico-
ne del pensiero progettuale: la dormeuse Barcelona
in pelle nera capitonné, di Mies van der Rohe, acco-
stata alla chaise-longue LC4 di Le Corbusier e a un
trasgressivo sofà in pelle pezzata, ideato dallo stesso
Juan Carlos Areoso. Il creativo firma inoltre un gran-
de coffee table in cristallo fumé, ingombro di bronzet-
ti e libri di lifestyle, nonché una monumentale scultu-
ra trasparente, in cristallo e acciaio, ispirata alle orbite
planetarie e alle fasi lunari. L'intero ambiente risul-
ta rutilante, di straordinario carattere, eppure tenuto
in funambolico equilibrio. La solare ironia – tonificata
da un piglio ardito – si esprime in accostamenti di mo-
derno e d'antan, epoche e stili diversi. Rarità orientali,
lampade Tiffany, consolle ispirazione Impero, copie di
busti romani solennemente issati su colonnine in le-
gno rastremato, antiquariato, oggettistica ecclesiastica,
velluti e tappeti vermiglio, per un cocktail avvincente.

AUTOCELEBRAZIONE
DEL PADRONE DI CASA, CHE
INTORNO ALLE SUE
OPERE ASTRATTE INVENTA
PERSONALISSIMI
MICROCOSMI DECORATIVI
La consolle stile Impero
dialoga con il pouf
capitonné e il quadro
di Juan Carlos Areoso.
Nell'altra pagina, sopra,
tavolo Nomos, Norman
Foster, Tecno; sedute
gemelle Luigi XV; sedie
Tulip, di Eero Saarinen,
Knoll; chandelier XVIII
secolo. Sotto, specchiera
del Settecento, da
un'asta a Montevideo.
Dormeuse Barcelona,
Mies van der Rohe, Knoll;
a sinistra, chaise-longue
LC4, di Le Corbusier,
Cassina; lampadario
inglese in cristallo, fine
del XIX secolo. Tutti
gli artwork sono di Juan
Carlos Areoso: scultura
trasparente, ispirata alle
orbite e alle fasi lunari,
a sinistra; quadri gemelli,
sulla parete a destra.

106
107
Sedia Luigi XVI; comò
bombé con coppia di
antichi candelieri liturgici
e una lampada vintage;
acrilico di Miguel Ángel
Guerra. Nell'altra pagina,
sopra, letto su disegno;
consolle Luigi XV; opere
di Juan Carlos Areoso.
Sotto, l'iconica dormeuse
Barcelona, qui in bianco,
Knoll, duetta con una
tela sempre di Areoso.
NELL’AREA PIÙ
PRIVATA I TONI SCURI
FAVORISCONO
IL RELAX, STEMPERANDO
LA SMAGLIANTE
LUMINOSITÀ NATURALE

Il medesimo gioco prosegue nella sala da pranzo (col-


legata a una cucina superaccessoriata), dove sedie Lu-
igi XV si alternano alle Tulip di Eero Saarinen, intorno
al tavolo rotondo di Norman Foster. In anticamera, in-
vece, è una coppia di antichi candelieri liturgici a dialo-
gare con un comò bombé; in ricercato contrasto, l'acri-
lico d'astrazione geometrica di Miguel Ángel Guerra.
Si tratta di una delle pochissime opere d'arte non ri-
conducibili ad Areoso: le sue policrome tecniche mi-
ste su tela, nel solco della ricerca postinformale, vesto-
no infatti ogni angolo dell'abitazione. Stanza da letto
padronale compresa, contornata da superfici nelle to-
nalità di un profondo grigio fumo, che attenuano – per
sonni felpati e rasserenanti – l'impatto dell'impetuosa
luce del Sud. Nella zona privata si stagliano anche un
fastoso bagno a mosaico e un guardaroba da primadon-
na, rivelatore della natura dandy del padrone di casa.
Strategico il concept dell'illuminazione. L'intensa
luminosità proveniente dall'esterno, attraverso le im-
mense finestre e le terrazze piantumate, ha orienta-
to la scelta su un sistema con pochi punti a terra; a
questi si aggiungono sontuosi lampadari d'epoca (ve-
di l'esemplare inglese di fine Ottocento nel soggiorno
e quello a dodici bracci nella dining room), ai quali è
affidato un ruolo più decorativo che funzionale, al pari
di specchiere e dettagli dorati. «Ho lavorato con par-
ticolare cura sul contrappunto chiaro/scuro e luce/om-
bra. Quindi sulle singole scelte d'arredo, all'insegna di
differenti tecniche e linguaggi, per definire un'atmo-
sfera domestica omogenea, rilassata e avvolgente, ma
pure vibrante di uno spiccato dinamismo internazio-
nale, al passo con il mio tempo», conclude Areoso.
Se le presenze classicheggianti donano un'allure
da vecchia Europa, preziose tele a soggetto religioso
– in primis una magnetica Crocifissione – avvalorano
il gusto sudamericano per la contaminazione tra sacro
e profano. Così come squisitamente latinoamericana è
la propensione a un certo divertito accumulo di ogget-
ti. Un segno inconfondibile, che caratterizza varie di-
more di personaggi illustri (per esempio, la Casa Azul
di Frida Kahlo nel Barrio Magico di Coyoacán, a Cit-
tà del Messico). Sono luoghi capaci di emanare un'e-
nergia speciale, calda e vagamente speziata. Con tut-
to il fascino della distanza da certe tendenze minimal
e razionaliste tanto in voga nel mondo occidentale. O
Nell'angolo conversazione
intorno al camino, i sofà
C sono stati disegnati per
la Galleria Nilufar di Milano
da Claude Missir, come
i tavolini gemelli al centro,
con top in vetro ornato
da foglie d'oro. A parete,
specchio scultoreo Voltige
e coppia di applique
Volubile, di Hervé Van der
Straeten. Il tappeto è
di Marcel Zelmanovitch.
LUCE
D’ORIENTE
A BEIRUT, IL MOOD SQUISITAMENTE
FRANCESE INCONTRA I BAGLIORI DORATI
DEL MEDITERRANEO. IN UNA
VERSIONE SOLARE DEL MINIMALISMO
d i I A N P H I L L I P S - fo to ST E P H A N J U L L I A R D
te sto S I LV I A I C A R D I
Tavolo bespoke, di Claude
Missir, e sedute Beetle,
di Gubi; lampadario Cherry
Bomb Fringe, di Lindsey
Adelman; sul fondo, a
sinistra, vasi Pinnacoli, di
Luciano Gaspari per
Salviati; a destra, riflesso,
specchio Yoko, di Hervé
Van der Straeten. In primo
piano, scultura Odore
di Femmina – New York
Beauty 2, di Johan Creten.

112
U
na delicata magia aleggia in ogni
stanza, con elementi coerenti ab-
binati in infinite varianti della
stessa tavolozza: versioni diver-
sificate solo per pochi e puntua-
li dettagli. L'affresco risulta di ar-
moniosa serenità, in contrasto con
lo scenario all'esterno. Perché siamo a Beirut, affasci-
nante città multiculturale, ma caotica e in convulso
movimento. Il traffico impazza, la gente si riversa nel-
le strade e nei caffè, la vita notturna non conosce tre-
gua. Eppure, da questo appartamento i rumori giungo-
no attutiti e la metropoli mostra il suo lato più quieto.
Dalle ampie vetrate risuona solo il moto uniforme e
ipnotico dei marosi, che si infrangono lì sotto per poi
bagnare, poco oltre, i Pigeon Rocks: gli iconici faraglio-
ni della capitale libanese. Lungo il waterfront, i tavoli-
ni all'aperto e gli esclusivi beach club offrono tramonti
struggenti vista faro (il Manara Lighthouse).
La residenza sorge nel quartiere Ras Beirut – let-
teralmente "il capo", propaggine nord della penisola
su cui si estende il centro urbano – ed è di proprie-
tà di una coppia di imprenditori dell'abbigliamento
con tre bambini. Gli ottocentocinquanta metri qua-
drati su tre livelli svettano al quindicesimo piano del-
la Carlton Tower, prestigioso complesso nato sulle ro-
vine dell'omonimo hotel, rara oasi di pace durante gli
anni della guerra civile (1975 – 1990), nonché ritrovo
di intellettuali, artisti e politici. «L'edificio fa parte di
quel programma di ricostruzione spregiudicato (e a
tratti francamente discutibile), con cui – a partire dal
1992 – si è cancellato gran parte del patrimonio stori-
co per promuovere una moderna city di stampo occi-
dentale», spiega l'architetto Claude Missir, autore di
apprezzati progetti sia in Europa sia in Medioriente e
al quale è stato affidato in toto il restyling della pen-
thouse. «I committenti desideravano una dimora lus-
suosa, di gusto squisitamente francese, funzionale e
al contempo elegante», svela con discrezione.
L'obiettivo è stato centrato con l'occhio infallibile
e attraverso il tocco leggero di Missir, che – come spes-
so accade in questa zona di mondo – porta nel lavoro
la sua pertinente biografia. Figlio di madre libanese e
padre nato in Francia, si è formato in interior design
all'Accademia di Belle Arti e negli anni Novanta ha
aperto lo studio, forte oggi di una trentina di collabo-
ratori. «Papà era un impresario edile e fin da bambino
lo seguivo nei cantieri. Quest'esperienza ha influenza-
to il mio approccio, più pragmatico che teorico: quan-
do prendo in mano la matita immagino sempre il dise-
gno finale, dall'impianto complessivo fino ai particolari
sartoriali». Anche l'amore per l'arte, tratto costante ne-
gli interventi, deriva dal genitore, a sua volta grande
appassionato. «Un modo per evadere dalla realtà an-
gosciante dei conflitti bellici, evocando la bellezza».

113
Divano su misura, di
Claude Missir, in velluto
di seta Dedar; tavolini
Mursi, di Piergil Fourquié;
tappeto su disegno, di
Claude Missir, realizzato a
Parigi da Galerie Diurne.
Serigrafie a muro, di Josef
Albers (1888 − 1976);
in primo piano, a sinistra,
l'installazione/scultura
Necklace è del francese
Jean-Michel Othoniel.
Qui sotto, cucina di Poggenpohl con sedie CH20, di Hans J.
Wegner per Carl Hansen & Søn. A destra, le scale con parete in
marmo Fume Emperador. In basso, coffee table Shift, Hervé
Van der Straeten; paravento Calligraphie III, di Taher Chemirik.

I COLORI DELLA TERRA E DELLA SABBIA DELINEANO


UNA TAVOLOZZA NEUTRA, INTERROTTA DA LAMPI DI AZZURRO
Nell'ingresso, il gioco delle
geometrie è amplificato
dalla parete a specchio.
La consolle in bronzo,
concepita da Eric Schmitt
nel 2013, risponde al nome
di Colonne; il piano fa da
supporto a un vaso nero in
porcellana, di Rosenthal.
Il disegno a pavimento
è frutto dell'incontro tra
marmo Pierre de Tavel,
Nero Marquina, travertino.
Qui sotto, nella camera padronale, panca di Claude Missir;
divanetto Nouvelle Vague, di India Mahdavi; tavolino Cesar, di
Rodolfo Dordoni, Minotti. A destra, tavolo in legno wengé e
foglie d'oro, di Missir, completato dalle sedie Platner, di Knoll.

IL RESPIRO DEL MARE


La tensione estetica si articola
ACCAREZZA DOLCEMENTE È il valore dell'unicità, espresso
qui in una gamma di toni neutri, GLI SPAZI, MENTRE pure nei mobili da lui firmati: i si-
interrotta sapientemente da in-
serti golden, bronzo e azzurro ac-
DALLE IMMENSE VETRATE nuosi divani e, all'opposto, il ge-
ometrico tavolo da pranzo, quin-
qua, a richiamare i riflessi del sole ARRIVANO I RIFLESSI di il tappeto della sala principale
e il blu del Mediterraneo. Il mare
è un ospite benvoluto, con acces-
PACIFICANTI DELLE ONDE commissionato alla galleria pari-
gina Diurne. In un approccio be-
sori che ne interpretano il dina- spoke sostenuto dalla collabora-
mismo fluttuante e l'energia cro- zione con maestranze fidate.
matica: la scultura su piedistallo di Johan Creten e lo specchio I riferimenti formali sono ai grandi nomi del minimalismo,
in alluminio anodizzato nel living, le sedute danesi e i vasi Pin- Tadao Ando e John Pawson in primis, maestri di pura essenzia-
nacoli in vetro di Murano, di Luciano Gaspari, nella dining ro- lità. Missir tuttavia arricchisce il décor di una calda materici-
om. «Per i pavimenti e le pareti ho scelto invece i colori della tà (molti i pezzi di Hervé Van der Straeten) e di complementi
terra e della sabbia, mentre lo sfavillio dei metalli richiama in capaci di suscitare stupore, stemperando la severità attraver-
modo esplicito la tradizione decorativa mediorientale». so un gioioso senso di accoglienza. Compone un insieme so-
L'elemento che più forgia gli spazi resta comunque la lu- brio e procede per sottrazione inseguendo la linearità, lascia le
minosità. «In questa location sono stato davvero "viziato". La pareti bianche e vuote. Infine, introduce sofisticati colpi di te-
luce invade ogni ambiente e lo rende vivo, plasmando i volu- atro. È il caso di Calligraphie III, del designer franco-algerino
mi in un gioco di chiaroscuri», rivela Missir, che ha voluto ide- Taher Chemirik: un paravento che, estrapolato dalla sua fun-
are molti degli arredi, in uno stile all'insegna dei materiali na- zione originaria, diventa un carismatico artwork e trasforma la
turali e delle finiture a mano, opera di piccoli artigiani. «Mi parete candida in una quinta scenografica. Danno ugualmen-
affascina la potenziale casualità del risultato di un manufatto, te spettacolo l'installazione Necklace di Jean-Michel Othoniel,
l'imprevedibilità che porta di volta in volta a un risultato di- che ingioiella un corner, e il sontuoso lampadario di Lindsey
verso. Un blocco di marmo non sarà mai identico a un altro». Adelman. In una visione radiosa dell'abitare, densa di futuro. O

117
ARREDO L A N O S T R A I N T E R P R E TA Z I O N E D E L L’A B I TA R E C H I C ,
T R A A M B I E N TA Z I O N I E L E G A N T I S S I M E E D E T TA G L I S U M I S U R A

Da sinistra, tavolini in acciaio e


vetro, Fendi Casa, cm 40Øx56h
e cm 90Øx25h, €3.330 e €4.550;
appoggiati: lampada da tavolo
Bilia, FontanaArte, cm 20Øx43h,
€623; vassoio di Christofle, da
Robertaebasta, cm 31x19x2,5h, con
tazza e piattino Contessa, Richard
Ginori, €90 e €56; borsa Bamboo,
Gucci; guanti in pelle, Hermès.
A parete, foto dal volume James
Moore. Photographs 1962-2006,
Nicolas Moore; tappeto Shadows,
Golran, cm 307x246h, €6.600.

PALETTE ROMANTICA
ROSA POUDRE, ORO, RUGGINE, OTTANIO. LE CROMIE DI TENDENZA
SFODERANO LA LORO PERSONALITÀ, VESTENDO GLI INTERNI PIÙ ESCLUSIVI
d i C R I ST I N A N AVA - fo to LO R E N ZO P E N N AT I - h a co l l a b o ra to G R E TA P R O M O N TO R I O
A sinistra, in primo piano, tavolino Baba, Poliform, cm 50Øx54h, da €550; vaso in vetro Tank Vase Stem, Tom Dixon, da La Rinascente,
cm 11x29h, €120; vaso in vetro e metallo Cube, di Vanessa Mitrani per Studio Dimore Collection, €380. Divano modulare in velluto
Michel, di Antonio Citterio per B&B Italia, cm 317x228x71h, €10.260 la composizione in foto; plaid linea Pop, in lambswool di merino
australiano, Somma 1867, €99; cuscini in velluto, di Reevèr, cm 42x42, €19 l'uno; lampada da terra Spun Light, Flos, cm 50Øx177h,
€1.480. Sulla parete di fondo, carta da parati bespoke in vinile Cherry Bomb, design GioPagani per Wall&decò, €110/mq. Sospensione
in vetro di Murano e ottone 3-Lights Pendant, di GioPagani, cm 70Øx130/250h, da €4.025. Sul bancone bar di GioPagani, vassoio
in acciaio serie Lucy Inox, Sambonet, cm 50x37, €92, con bottiglia da whisky Plaid, Tiffany & Co., €240; caraffa e bicchiere Graphik,
Christofle, €450 e €65; coppia di bottiglie in metallo, Studio Dimore Collection, €250. Sgabello in ottone con rivestimento in pelle
Rendez-Vous, di GioPagani, cm 42x44x78h, da €2.355. Sul tappeto Sweet Pink, coll. Shadows di Golran, cm 358x250h, €7.950, tavolino
Jacob, con piano in marmo Calacatta e gambe in rovere, di Rodolfo Dordoni per Minotti, cm 180x80x22h, €2.515; sopra: vasi in vetro,
di Studio Dimore Collection, €120 cad; ciotola in vetro Volvi, AYTM, cm 25Øx11h, €109; libri da coll. privata. Poltrona in velluto color
corallo Avec Moi, di GioPagani, cm 61x62x80h, da €3.330, e poltrona Chelsea, design Rodolfo Dordoni per Molteni&C, cm 70x79x71h.
Da sinistra, tende realizzate con tessuto Keats, in velluto di viscosa cangiante, di Colefax and Fowler, cm 142h, €145/m. Poltroncina
Prince, con struttura in metallo e cinghie elastiche, rivestita in tessuto Satchi color zafferano, design Rodolfo Dordoni per Minotti,
cm 89x87x89h, €3.100. A parete, foto tratta dal libro Richard Avedon. Un’autobiografia, a cura di Mary Shanahan, Edizioni Leonardo.
Lampada da terra Captain Flint, design Michael Anastassiades per Flos, cm 32Øx154h, €1.250. Pouf cubico in tessuto Corinto grigio
roccia, della collezione Play, design Vittorio Prato per Poliform, €350; appoggiata: borsa Pannier Bag, in vitello effetto cavallino,
di Marni, €1.630. Questo servizio è stato realizzato nell'atelier-showroom dell'architetto Gio Pagani, in via Montebello 30, a Milano.
Sul tavolino con intarsi in marmo
Senza Fine, GioPagani, cm 110x
110x38, €10.640, sono appoggiati,
dall'alto: vassoio Mano, Fornasetti,
cm 25x60, €570; scatola in legno
con logo, Hermès, €355; scatola
in lacca e rame, da Studio Dimore
Collection, da €360, con coppia
di portacandele in ottone
Tête-à-tête, Paola C, €24; piatto
Rosone, Fornasetti, €360. Vassoio
in marmo e rame Full Moon, con
ciotola in rame Red Moon, tutto
Paola C, €457 e €109; decoro in
marmo Fontane Bianche, Salvatori,
€150, contenitore sferico in onice
Onyx, Fendi Casa, cm 12x11h,
da €1.940. Libro James Moore.
Photographs 1962-2006, con
carré, di Hermès, €350, e occhiali
da sole rosa, di Fendi, €310.
Tappeto Design Costellazioni II,
di Illulian, cm 302x250h.

123
Da sinistra, cabinet in legno con base in ottone lucido Senza Fine, di GioPagani, cm 100x45x160h, €10.540; sopra: scultura in metallo
nella finitura bronze shadow, di Fendi Casa, distr. Luxury Living Group, cm 25x25x10h, e bottiglia in metallo ottonato, di Studio
Dimore Collection. Tappeto realizzato a mano in lana himalayana e seta Design Costellazioni I, collezione Limited Edition, disegnato
da Dimorestudio per Illulian, cm 361x269h. Quattro sedie in velluto Avec Moi, della capsule collection Fleurs du Mal, di GioPagani,
cm 53x55x82h, da €1.720, e pouf Anya, in acciaio nella finitura canna di fucile, con rivestimento in tessuto ottanio, di Fendi Casa,
cm 45x43x49h, €2.800. Tavolo Long Island reso esclusivo dalla finitura palladio, con piano in marmo Calacatta, di Giuseppe Bavuso
per Rimadesio, cm 240x100x75h; sul piano: sottopiatti in argento, anni Sessanta, da Robertaebasta, cm 32Ø; piatti fondi in porcellana
Bone Premium, linea Anmut di Villeroy & Boch, €24,90/cad; posate della coll. Neufaden Merlemont, di Villeroy & Boch; tovaglioli
in lino, di Centrotavola Milano, €18 cad; calici in cristallo, coll. Baronetto, di Richard Ginori, €104 la coppia. Vaso verde Hay, da Design
Republic, €85; portacandele in marmo verde e metallo color oro Grasil, di AYTM, cm 14x8x44h, €159; alzatina in cristallo, di Tiffany
& Co., €570. Paravento Chloé, in legno e metallo con basi in marmo, che alterna superfici a specchio e rivestite in stoffa, Galotti&Radice,
cm 135x217h, €6.500. Tende realizzate in velluto di viscosa cangiante Keats, del brand Colefax and Fowler, cm 142h, €145/m.
Consolle con specchio Asja Beauty
Desk, in legno Dark Rosewood,
nella finitura lucida spazzolata
e inserti bronze, di Fendi Casa,
distr. Luxury Living Group, cm 106
x59x131h, €9.260; sopra: orologio
da tavolo Cabochon blu, coll.
Happy Sport, Chopard, €695;
scatola in pelle Theca, AYTM, cm
24x9x5h, €79; guanti in pelle, di
Hermès, €650; portafogli in pelle
di vitello, Salvatore Ferragamo,
€395; stilografica Meisterstück
149, in resina nera con pennino in
oro lavorato a mano, di Montblanc,
€780; profumo Soleil au Zenith,
di Prada, €250; profumo Donna
Noir Absolu, di Valentino, Puig,
€146; portamonete a stampa
geometrica Arenal, di Emilio
Pucci, €320; vasi in ceramica
Anni 60 e in argento Anni 70, da
Mauro Bolognesi, €60 e €80.

126
Sgabello in acciaio Frank, B&B Italia, da €878, con tazza e piattino coll. Burma, Richard Ginori, €112; occhiali di Jimmy Choo, €325;
lampada da tavolo Juliette, in nichel, con base in marmo Marquina, Penta, €895 (anche a destra). Letto in pelle Moi Aussi, coll. Esprit Noir,
di GioPagani, cm 192x219x90, €10.590; parure con federe jacquard di cotone e raso, coll. Charme, €290; trapunta in tessuto City, €295;
plaid double-face Boston, in lana merino, €199, e cuscino decorativo, €50, tutto di Mirabello Carrara; due cuscini rosa e grigio, Reevèr,
€19 l'uno. A parete, foto dal libro James Moore. Photographs 1962-2006. Poltrona Eros, Fendi Casa, cm 84x82x74h, €3.700, con abito
di Alberta Ferretti. Tappeto Black, coll. Shadows di Golran, cm 360x250, €7.950; appoggiato: portagioie di Gucci, da Robertabasta.
LIFESTYLE
V I AG G I , G I A R D I N I E L U O G H I D I P U R O E D O N I S M O.
P R O TA G O N I S TA A S S O L U T O : I L P I A C E R E D E L T E M P O P E R S É

A Morcote (Lugano),
l'Eretteo all'interno
Foto, Matteo Carassale

del Parco Scherrer,


disegnato nel 1931 da
Arturo Scherrer:
commerciante con la
passione per l'arte e
il giardinaggio.
LUGANO OLT R E C ON F I N E
PROGETTUALITÀ DAL TWIST INTERNAZIONALE SULLE SPONDE SERENE
DEL LAGO. FOCUS SULLA CITTÀ DELLA SVIZZERA TICINESE, A UN PASSO DALL’ITALIA,
CHE CON IL NOSTRO PAESE CONDIVIDE ELEGANZA E AMORE PER L’ARTE
d i E L E N A LU R AG H I - fo to M AT T E O C A R ASSA L E

Un'immagine dall'alto,
per catturare tutto
il fascino crepuscolare
del luogo. Al centro
si staglia imperioso
il Monte San Salvatore,
mentre a destra si
snoda il centro abitato
Paradiso: un nucleo
residenziale che ospita
il suggestivo hotel
The View, progettato in
posizione panoramica.
131
Parte della Passione e
crocifissione, affresco
di Bernardino Luini nella
chiesa di Santa Maria
degli Angeli. In senso
orario, nel cortile di
Palazzo Riva, il bronzo
Cervo, di Nag Arnoldi;
Carlotta Zarattini,
presidente del Circolo
Culturale Turba; interno
della Palazzina indiana,
in località Morcote.
ll Tempio del sole nel
Parco Scherrer. Il layout
si ispira all'Alhambra
di Granada, con fontane
in stile neobarocco
e siepi di bosso. Arturo
Scherrer (1881 − 1956),
commerciante tessile,
artista e firma del
progetto, volle pure
le statue di Mercurio
e della Filatrice, come
cenni autobiografici.
LIF ES T Y LE

L
a vegetazione color smeraldo, il velluto argen- location, interamente sottoterra, dove Giancarlo e Danna Ol-
tato del lago, le montagne che si perdono all'o- giati hanno raccolto in mezzo secolo un'imponente collezio-
rizzonte sotto un cielo velato di bruma. È la ne, dall'Arte povera all'Astrattismo, che in futuro lasceran-
magia di questo lembo di Svizzera meridiona- no in eredità al Lac. Nelle sale, nomi importanti come Balla,
le: nebbie sottili e scorci improvvisi di luce con Fontana, Boetti, Merz, Pistoletto, fino al vietnamita Danh Voˉ
la neve che in inverno «si scioglie sul granito, e il californiano Mark Grotjahn: «Percorriamo tutto il Nove-
scorrendo tra felci appassite e tronchi di betul- cento italiano, ma con la massima apertura verso i giovani ta-
le, le cime innevate e il clima mediterraneo», come scriveva lenti internazionali, sempre con un rimando alle avanguardie
l'architetto Max Frisch dal paesino non lontano da Lugano do- storiche europee», precisa orgogliosa la signora.
ve si ritirava in contemplazione. È proprio la natura esplosiva Il puzzle creativo sta per arricchirsi di un ulteriore tassel-
nella cornice dei pendii a fare da trait d'union tra la città del- lo: il Museo delle Culture, nei saloni appena restaurati di Vil-
le banche (terza piazza finanziaria della nazione) e il territo- la Malpensata. In attesa dell'imminente vernissage, la pausa
rio. Sulle sponde lacustri sfilano realtà cristallizzate in una di- gourmet è al ristorante/galleria stellato Arté al Lago, dove lo
mensione senza tempo, quali Gandria e Morcote: quest'ultimo chef Frank Oerthle inventa ricette da abbinare cromaticamen-
eletto il più bel borgo elvetico, con le case patrizie e il suggesti- te ai quadri alle pareti, tutti in vendita. Altra esperienza è "sali-
vo giardino botanico voluto novant'anni fa da Arturo Scherrer, re" al The View – il lussuoso hotel di design sulla collina di Pa-
per stupire con maison arabe, templi greci e piante esotiche. radiso, con terrazze e vetrate che lasciano filtrare la poesia del
Nel capoluogo distrettuale, ville neoclassiche duettano con panorama – per degustare menu di classe con vista mozzafiato.
i building moderni firmati dell'ar- Premiato come Switzerland's Le-
chistar ticinese Mario Botta; l'ul- LA MONUMENTALITÀ ading Design Hotel ai World Tra-
timo suo capolavoro è il Fiore di vel Awards, è un insolito esempio
pietra, sul vicino Monte Genero- DI IMPRONTA CLASSICA di ospitalità nel segno della mo-
so. Quindi, innovazioni green, co- FA DA SFONDO dernità estrema, in controtenden-
me il parco di Villa Ciani, che da za rispetto alla tradizione: spia di
qualche mese si è arricchito di A UN PAESAGGIO URBANO un cambiamento emotivo dello
un'area wild con querce, tigli, pla- COSTELLATO DI scenario. A promuovere la con-
tani, aceri e una bella spiaggia di vergenza di passato e presen-
sabbia fine. Oppure il waterfront ARCHITETTURE MODERNE te c'è infatti una generazione di
che da Castagnola giunge a Ri- imprenditori under trenta, decisi
va Paradiso, all'estremità opposta a valorizzare le imprese di fami-
dell'abitato, dove prati e aiuole fanno da sfondo, a metà per- glia. Così, da un barber shop è nato Mauri Concept, hair styli-
corso, al nuovo layout di Piazza Bernardino Luini: un anfite- st con Spa, prodotti beauty e bar/pasticceria. Accanto, la storica
atro dalla pavimentazione chiara aperto sul bacino, ideale per gastronomia Gabbani ha aperto un albergo mignon e una fo-
conferire il giusto risalto monumentale alla chiesa tardoroma- od hall (bar, enoteca, formaggeria), mentre lo store Aimo Ro-
nica di Santa Maria degli Angeli, custode di uno straordinario om propone ecletticamente sculture, arredi, accessori e moda.
ciclo del Luini stesso, allievo prediletto di Leonardo. C'è chi si spinge oltre, come il designer Kiko Gianocca.
Lì vicino si staglia la silhouette del Lac, contenitore poli- Dopo anni trascorsi all'estero (Australia, in primis), è torna-
valente e principale fulcro culturale del cantone. In un'unica to per ideare gioielli "imprevedibili": «Amo i materiali diffici-
struttura racchiude una sala per concerti, un caffè e un mu- li da plasmare e che di conseguenza mi impediscono di vede-
seo. Nelle forme sposa la filosofia pragmatica del progettista re in anticipo il risultato definitivo. Per esempio, la cera delle
Ivano Gianola: «Il "guscio" non deve offuscare la forza delle candele fusa nell'alluminio e ricoperta d'oro». Sempre lui è
opere», sottolinea. Coerentemente, ha disegnato volumi ge- l'anima di Artificio, kermesse primaverile che mette in sin-
ometrici, quasi ripetitivi, a eccezione della "scheggia" rive- tonia entità pubbliche e private, affinché gli autori emergen-
stita in marmo del Guatemala, che si stacca dal corpo cen- ti possano esibire i propri lavori in posti prestigiosi, dalla Li-
trale per protendersi verso la riva. Da qui, basta attraversare monaia di Villa Saroli alle boutique di via Nassa. È il nuovo
la strada per un'altra full immersion nella bellezza. Sigillato volto, assai affascinante e fecondo, della Svizzera. Ad appe-
in una pelle d'intonaco candido, lo Spazio -1 è una sofisticata na settanta chilometri da Milano, subito al di là del confine. O

134
Tre statue dell'Eretteo,
nel Parco Scherrer,
una copia in scala 1:4
del tempio omonimo
sull'Acropoli di Atene.
Oltre alle riproduzioni
di monumenti iconici,
questo giardino delle
meraviglie sfoggia
un tripudio di gioielli
vegetali: cedri, palme,
ninfee, bambù, glicini,
camelie ed eucalipti.
Di Umano 83 - n. 2
(1983), olio e tecnica
mista su tela, di Emilio
Vedova, esposto allo
Spazio -1. È uno dei
pezzi della permanente
di proprietà di Giancarlo
e Danna Olgiati, che
vanta importanti opere
italiane del Novecento,
oltre a quelle dei nomi
più rappresentativi della
scena internazionale.
Il centro culturale Lac,
dello svizzero Ivano
Gianola, new entry sul
lungolago. In senso
orario, nello Spazio -1,
Danna Olgiati con
l'opera Feeling material
XXXIII (2008), firmata
Antony Gormley, come,
accanto, la scultura
Standing Matter III
(2001); il designer di
gioielli Kiko Gianocca.
Il portone intagliato
della Casa araba, nel
Parco Scherrer. In senso
orario, il ristorante
stellato Michelin Arté
al Lago; il Fiore di
pietra, realizzazione
recente dell'architetto
Mario Botta, sul Monte
Generoso, vetta da
1.700 metri; il chiostro
della chiesa di Santa
Maria degli Angeli.
LIF ES T Y LE

CARNET
DE VOYAGE
IN AGENDA: I LUOGHI PIÙ ESCLUSIVI, GLI INDIRIZZI DEL MOMENTO

VEDERE FONDAZIONE GABRIELE MANGIARE AIMO ROOM


E ANNA BRAGLIA Modernariato e design
LAC Dalla prima tempera di Mario ARTÉ AL LAGO vintage, bijoux, moda
Acronimo di Lugano Arte Sironi, acquistata nel 1956, Insegna stellata Michelin, e arte. Nei due showroom,
e Cultura, è un centro è nata la raccolta di disegni, dove lo chef Frank Oerthle i pezzi di Gio Ponti convivono
multidisciplinare, oltre che acquerelli e oli, con focus si concentra sul pesce con gli artwork firmati Keith
art gallery. L'architettura sull'Espressionismo tedesco. di mare e d'acqua dolce. Haring e Andy Warhol.
è del ticinese Ivano Gianola. Sfilano anche i principali A rotazione vengono esposte Via Nassa 66,
Piazza Bernardino Luini 6, esponenti del Bauhaus. opere di autori internazionali. aimoroom.com
luganolac.ch Lungolago Riva Caccia 6/A, Piazza Emilio Bossi 7,
fondazionebraglia.ch villacastagnola.com/it MAURI CONCEPT
SPAZIO -1 Da storico barbiere a tempio
Open space dedicato alle PARCO SCHERRER GRAND CAFÉ AL PORTO moderno dedicato all'hair
avanguardie del XX e XXI A dodici chilometri dal centro Locale storico che ha visto styling & beauty. Si viene
secolo, con una straordinaria città si trova questo giardino il passaggio di Carlo Cattaneo per un taglio, per acquistare
collezione di proprietà dei eclettico, una sorpresa e Giuseppe Mazzini. Cucina un profumo o un trattamento
coniugi Giancarlo e Danna a ogni angolo, nato dall'estro d'ispirazione italiana (solo nella Spa. Pausa pranzo o
Olgiati, grandi mecenati. di Arturo Scherrer: amante lunch), merende e aperitivi. sweet treats nella pasticceria.
Lungolago Riva Caccia 1, delle arti e del verde, oltre che Via Pessina 3, Via Gerolamo Vegezzi 4,
collezioneolgiati.ch commerciante tessile. grand-cafe-lugano.ch mauriconcept.ch
Riva di Pilastri 20, Morcote,
CHIESA DI SANTA morcoteturismo.ch BOTTEGONE DEL VINO CIOCCOLATERIA
MARIA DEGLI ANGELI Look da trattoria di lusso LÄDERACH
In stile tardoromanico, FIORE DI PIETRA e ottime proposte, quali Dai cantoni svizzeri il
custodisce il meraviglioso In cima al Monte Generoso, la tartare di manzo al tomino brand è approdato a Tokyo.
affresco della Passione la nuova architettura di Mario vodese. Fiore all'occhiello Cioccolatini di tutti i gusti
e crocifissione, dipinto da Botta si raggiunge a piedi la carta dei vini, selezionati dal e fogge, dai baci al cacao con
Bernardino Luini, allievo o in cremagliera da Capolago. sommelier Rodolfo Introzzi. deliziosa crema di schiuma
di Leonardo da Vinci. È un belvedere con una Via Massimiliano Magatti 3, bianca d'uovo alle tavolette
Piazza Bernardino Luini, sequenza di terrazze, grandi ticino.ch/it/restaurants fondenti ripiene alla fragola.
luganoturismo.ch/it vetrate e un ottimo ristorante. Via Pessina 17,
Monte Generoso, COMPRARE laederach.com
CIRCOLO TURBA montegeneroso.ch
Associazione interculturale: GABBANI DORMIRE
brunch e vini, esposizioni, MUSEO DELLE Gastronomia blasonata, che
jazz e reading. Suggestiva DOGANE SVIZZERO accanto allo storico shop THE VIEW
la location, nell'appartamento Si arriva in battello in questo ha inaugurato un boutique Soltanto suite vista lago.
dove nel XX secolo visse spazio di fronte al borgo di hotel e una food hall con Per regolare le luci e la doccia
il filosofo Romano Amerio. Gandria (aperto solo durante restaurant/bar e formaggeria. cromoterapica si usa l'iPad;
Via Cattedrale 11, la stagione di navigazione), Via Pessina 12, tra i servizi, la Spa con corsi di
turba.xyz che con una permanente gabbani.com yoga e la piscina. Si possono
racconta la storia dei confini prenotare gratuitamente
cantonali e del contrabbando. le smart elettriche. Da €680.
Cantine di Gandria, Via Guidino 29,
museodelledogane.admin.ch theviewlugano.com
Rose e biancospini
fanno da trait d'union
tra il giardino e il bosco
di aceri, dove svetta
il campanile medievale
della All Saints' Church.
Intorno, il paesaggio
del Somerset: contea
nel Sud-Ovest
del Paese, oggi meta
di molte celebrità.
LIF ES T Y LE

COME
IN UNA FIABA
IN INGHILTERRA, UN PARCO NATO SU PROGETTO DI UN’ARTISTA
TEDESCA ENFATIZZA IL FASCINO DELL’INVERNO.
E COPERTO DALLA BRINA SI TRASFORMA IN PURA MAGIA
d i G A E TA N O ZO CC A L I - fo to LY N N K E D D I E
Nelle stanze verdi
ai lati della casa, tassi
a piramide e lavande
a sfera svelano il talento
di Karên Watson, nota
scultrice. Nella pagina
accanto, il parco dietro
l'edificio, dove i bossi
topiari sistemati intorno
alla fontana sfoggiano
insolite forme organiche.

142
LIF ES T Y LE

P
asseggiare nel parco di Karên Watson a Nunney, nel Somerset, è come vivere una favola a occhi
aperti. Oppure una di quelle storie fantasy alle quali si ispira la proprietaria per creare le sue ope-
re in bronzo e ceramica. Questo romanzo d'inverno è ambientato in un sorprendente spazio for-
male articolato in diverse stanze verdi, proprio nella stagione in cui l'eleganza di un velo di brina
esalta il rigore delle geometrie topiarie. Il percorso, infatti, vede protagonisti tassi, bossi e arbu-
sti sempreverdi potati in forme inusuali, ma anche figure fantastiche scaturite dalla creatività della scultrice
tedesca. Nata a Francoforte sul Meno e formatasi all'Art Akademie di Düsseldorf, Lady Watson ha viaggiato
a lungo in Cina e Oriente, per poi stabilirsi a Londra assieme al marito Alan Watson, noto politico liberalde-
mocratico e presentatore televisivo, nonché barone di Richmond. Quindi, nel 1990, la coppia ha acquistato
questo rifugio nel Sud-Ovest dell'Inghilterra, oggi meta prediletta di molte celebrità, come Johnny Depp.
«L'edificio, risalente alla metà dell'Ottocento, era avvolto da un'aura misteriosa e appariva attorniato da
pascoli. Non esisteva un vero giardino, ma solo un grande melo dietro la casa», spiega Karên, che continua: «Af-
fascinata da una visita alle straordinarie rovine di Ninfa, vicino a Roma, e dal Jardin de La Louve, in Provenza,
desideravo anch'io circondarmi di un paesaggio idilliaco, ma ero completamente digiuna in materia di giar-
dinaggio. Tuttavia, da artista, immaginavo un ensemble maestoso che potesse ospitare anche le mie sculture.

Sui prati trasformati in tele bianch e dal gelo, i bossi


topiari si stagliano incisivi com e installazioni artistich e
LIF ES T Y LE

Dalle sfere fino alle ch iocciole, figure sinuose infondono


mo vim ento. Anch e al di sotto del loro manto candido

Istintivamente avevo escluso il classico layout all'inglese, ma ho interpellato comunque un celebre paesag-
gista, il quale ha escluso la possibilità di far convivere rarità botaniche con quattro pastori belga. A quel pun-
to, ho deciso di fare da sola perché non avrei mai potuto rinchiudere i miei adorati cani in un recinto», rivela.
Usando i prati come la tela bianca di un pittore, Karên Watson ha sviluppato un'ambiziosa coreografia di
sculture vegetali organizzata in diversi ambienti, tutti proiettati sulla campagna circostante con ampi scor-
ci panoramici. All'ingresso della tenuta le geometrie delle siepi di bosso fanno da contrappunto alla facciata,
mentre ai lati dell'architettura tassi piramidali svettano tra lavande tondeggianti e una pergola incorniciata
da olivelli spinosi in perfetta simmetria. In realtà, la palette è piuttosto ristretta: «Inizialmente ho usato solo
cinque piante, ovvero le uniche che conoscevo – bossi, tassi, santoline, lavande e rose – giocando sulla ripeti-
zione. Da autentica autodidatta, nel tempo ho arricchito le aiuole con alcune varietà; per esempio, ho portato
avanti una ricerca approfondita su rose antiche, rugose, francesi e selezionato quelle molto resistenti per ac-
compagnare i vialetti». Eppure, il punto di forza di questo eden privato rimane la virtuosa alternanza tra sie-
pi di svariate fogge e originali topiari: dai coni alle corone, fino alle chiocciole. «Per questo giardino-gioiel-
lo ho puntato sull'armonia. Anzi, secondo un amico compositore, qui ho messo in scena le Variazioni Goldberg
di Bach, suonando la stessa aria in modi differenti», conclude. Per una sorprendente sinfonia d'inverno. O

144
Pochi fiori e numerosi
tassi potati. Il progetto
della scultrice Karên
Watson è pensato per
valorizzare il layout
architettonico del
giardino. Nella pagina
accanto, il berceau
incorniciato da due
olivelli spinosi posti in
maniera simmetrica.
LIF E S T Y LE

LOBBY A 5 STELLE

10
LE MAGNIFICHE

ESSENZIALI O SCENOGRAFICHE,
LE HALL DEGLI HOTEL ACCOMUNATE
DALLA STESSA CONVINZIONE:
“LA PRIMA IMPRESSIONE È (DAVVERO)
QUELLA CHE CONTA”
d i DA N I LO AS C A N I

D
al design sofisticato o con un twist davvero insolito.
Hall e lobby sono l'elegante biglietto da visita dei
cinque stelle che risplendono nel firmamento del-
l'hôtellerie. Se i preziosi marmi di Carrara e lo stile
firmato Deniot danno il benvenuto al Nolinski di
Parigi, un purosangue impagliato accoglie gli ospiti del viennese
Grand Ferdinand, quasi a voler suggerire una visita alla Scuo-
la di Equitazione, nella splendida cornice del vicino Hofburg.
Atmosfere da mille e una notte al Royal Mansour di Mar-
rakesh e al Gran Hotel Miramar, a Malaga, con i loro saloni
arabeggianti illuminati da romantiche lampade a olio. Più clas-
sici, invece, l'Eden di Roma e un'icona come The Hay-Adams,
a Washington: entrambi sfoggiano una livrea da grande entrée.
Poetici i giochi di luce dell'Aman Tokyo – decorato con carta
washi – e le quinte rivestite in seta scelte per separare i salottini
del PuLi, indirizzo tra i più esclusivi di Shanghai. Quanto al Ti-
voli Mofarrej di San Paolo del Brasile, sfodera un fascino natura-
listico con l'inserimento della reception nella serra in vetro che
incornicia il giardino tropicale attorno alla struttura. Originale la
parete dietro al desk del ricevimento nel milanese Senato Ho-
tel, coperta di foglie in ottone di gingko biloba. Mentre in tutti
brillano le chiavi d'oro appuntate sulla giacca dei concierge. O

Marmi pregiati e luci soffuse infondono carattere agli


ambienti. E accolgono il cliente con u no stile d'altri tempi
NOLINSKI
Parigi
Il ricercato tocco à la française
dell'architetto Jean-Louis Deniot
pervade questo cinque stelle
fin dall'ingresso. Uno scultoreo desk
in marmo di Carrara dà il benvenuto
agli ospiti al momento del check-in,
mentre oggetti décor di gusto
neoclassico catturano l'attenzione
tra arredi dal design contemporaneo.
Con le sue quarantacinque camere
e suite, il Nolinski occupa un edificio
di sei piani a due passi dall'Opéra
Garnier e dal Palais Royal, sul cui
giardino si affaccia uno dei quattro
ristoranti interni. Tra le altre oasi
gourmet, la brasserie Réjane, il Grand
Salon e il Réj. Fiore all'occhiello
wellness: una piscina indoor e la Spa.
Avenue de l'Opéra 16,
nolinskiparis.com
Foto, Guillaume de Laubier

147
LIF ES T Y LE
THE PULI HOTEL
AND SPA
Shanghai
Pareti rivestite in seta, oggetti
d'antiquariato cinese e vetrate a tutta
altezza con affaccio sulla rigogliosa
vegetazione del parco Jing'An, oasi
verde nel cuore di Shanghai. Primo
resort urbano inaugurato in Cina
nel 2009, The PuLi occupa ventisei
piani di un maestoso edificio
e conta 229 tra camere e suite, oltre
al pluripremiato ristorante Phénix,
regno dello chef Michael Wilson.
Asso vincente di questa struttura
è l'Anantara Spa, eden dotato di
attrezzature all'avanguardia, dove
provare trattamenti a base di tè verde
e bianco, rosa e crisantemi, tutti messi
a punto appositamente per l'hotel.
ChangDe Road 1, Jing'An District
lhw.com/pulihotel

HOTEL EDEN
Roma
Curata nei dettagli dai progettisti
Bruno Moinard e Claire Bétaille, la lobby
di questo raffinato cinque stelle vanta
un architettonico soffitto a cassettoni,
pavimenti in marmo e una scenografica
libreria dietro la quale si cela un bar
dove concedersi cocktail classici, all'ora
dell'aperitivo o dopo cena. A impreziosire
gli ambienti attigui all'ingresso sono
il banco del concierge e quello della
reception, entrambi realizzati con
una stele originale di epoca romana.
Via Ludovisi 49,
dorchestercollection.com
THE HAY-ADAMS
Washington
Boiserie in noce, décor in stile Tudor
ed elisabettiano, accurate modanature
sugli archi e sui soffitti. Ospitato in un
palazzo costruito nel 1928 con elementi
architettonici d'ispirazione rinascimentale,
questo prestigioso hotel vanta una vista
a tutto campo sulla Casa Bianca. Le sue
centoventiquattro camere e ventuno suite
(rinnovate di recente) sono state arredate
dall'interior designer Thomas Pheasant.
16th and H Streets,
lhw.com/hayadams

ROYAL MANSOUR
Marrakesh
Un'oasi con cinquantatré riad
e una hall dall'architettura moresca.
Progettata attorno a una fontana,
la lobby si distingue per un raffinato
specchio d'acqua, sul quale si riflettono
lampade marocchine in vetro soffiato.
Sul soffitto, la luce dei lumi a olio
fa vibrare un prezioso decoro nei toni
dell'oro; a terra e sulle colonne
spiccano le geometrie dello zellige,
tipico disegno realizzato con piastrelle
in terracotta smaltata. Gemma della
collezione The Leading Hotels of the
World, questo esclusivo resort ospita
una Spa di 2.500 metri quadrati,
tre ristoranti alla cui regia c'è lo stellato
Yannick Alléno, una galleria d'arte
e una sala per il tè del pomeriggio.

Rue Abou Abbas El Sebti,


lhw.com/royalmansour
LIF ES T Y LE

Colonne d'ordine corinzio e u n arco arabeggiante


incorniciano u n ingresso da Mille e u na notte

GRAN HOTEL
MIRAMAR
Malaga
Quasi come un arco di trionfo,
l'ingresso di questo storico e lussuoso
hotel ostenta un portale in stile
arabeggiante decorato con maioliche
policrome e una coppia di piccole
nicchie, dove risplendono alcuni lumini
a olio. Più in là, due colonne dai
capitelli d'ordine corinzio delimitano
una grande lobby. La luce degli
chandelier in cristallo e quella naturale,
che filtra dal loggiato al primo piano,
fanno risplendere i volumi. Progettato
da Fernando Guerrero Strachan
(1879 − 1930), l'edificio fu inaugurato
nel 1926 dal re Alfonso XIII di Spagna.
Monumentale, fu un ospedale durante
la guerra civile spagnola e poi palazzo
di Giustizia tra il 1987 e il 2007.

Paseo de Reding 22,


lhw.com/granmiramaragp
AMAN
Tokyo
Con i suoi trenta metri d'altezza,
la lobby di questo eden sembra
un onirico teatro delle ombre, grazie
alla luce naturale che filtra dalle griglie
in legno e quella artificiale dietro
i pannelli in carta washi. Nel gioco
dei contrasti, il basalto delle pareti e
del pavimento dà un tocco di eleganza
agli interni. Progettato dallo studio
Kerry Hill Architects di Singapore,
l'Aman Tokyo conta ottantaquattro
camere e suite, sorge alla sommità
della torre Otemachi − grattacielo
di trentotto piani − e vanta una vista
impareggiabile sull'omonima foresta.
Circondato da un engawa (cortile
alberato tipico delle case giapponesi),
ha tre ristoranti, Spa e cigar lounge.
1 − 5 − 6 Otemachi, Chiyoda-ku,
amantokyo.com

GRAND FERDINAND
Vienna
Posto su una scacchiera black & white,
all'ingresso di questo originale hotel
fa bella mostra di sé un cavallo dal manto
scuro. Impeccabile tassidermia della maison
Deyrolle − atelier parigino di rue du Bac −
il purosangue arabo ruba la scena a uno
chandelier Lobmeyr. Ma non è ancora tutto,
perché accanto alla reception c'è un altro
prezioso lampadario a candele della storica
manifattura austriaca. Acceso ogni sera,
come nell'Ottocento fa vibrare i cristalli delle
vetrate che si affacciano sul maestoso viale.
Schubertring 10 − 12,
grandferdinand.com
LIF ES T Y LE TIVOLI MOFARREJ
San Paolo
Accogliente come un giardino
d'inverno, l'ingresso di questo
centralissimo hotel è arredato
con comode sedute e poltroncine
illuminate da lampade da lettura.
Grandi vetrate aprono la vista
su un giardino tropicale, un laghetto
di piante acquatiche e una piscina
outdoor riscaldata. Spaziosa
e dal design sofisticato, la hall ospita
spesso installazioni e opere di artisti
contemporanei. Al ventitreesimo
piano ci sono, invece, il ristorante
SEEN − diretto dallo chef William
Ribeiro − e il sushi bar, oasi gourmet
di Massahiko Enohi. Da provare i
trattamenti della Spa Anantara, parola
che in sanscrito vuol dire "senza fine".

Alameda Santos 1437, Jardins,


lhw.com/tivolisaopaulo

SENATO HOTEL
Milano
Una foresta esotica composta da foglie
di gingko biloba in ottone lucidato: sono le
quarantacinque lampade che illuminano la
parete alle spalle della reception. Realizzate
a mano da Bottega Gadda, fanno parte
della collezione di luci disegnata da Carlo
Giorgi sul finire degli anni Sessanta. Nella
corte centrale della lobby, invece, c'è
uno scenografico specchio d'acqua che
esalta i volumi neoclassici dell'edificio.
Questo signorile boutique hotel annovera
quarantuno camere e due junior suite.
Via Senato 22,
senatohotelmilano.it
SELECTION

SUITE DREAMS
TONALITÀ DELICATE E MATERIALI CAREZZEVOLI AL TATTO
VESTONO DI POESIA LA STANZA DA LETTO
s e r v i z i o d i C R I ST I N A N AVA- fo to S I M O N E F I O R I N I
h a n n o co l l a b o ra to PAT R I Z I A P I CC I N I N I e S I LV I A P OZZ I

Letto Brighton,
con ampia testiera
in nabuk lavorata
capitonné; fa parte
della Luxury Collection,
design Enrico Cesana
per Dorelan, cm
180x200x185h, €6.710.
Letto imbottito Jill,
rivestito in tessuto
color malva e con una
testiera avvolgente;
è firmato dallo Studio
Zanellato/Bortotto
per Bolzan Letti, cm
201x235x103h, €2.125.
SELECTION

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1. Illustrazione Tulipe cultivée, dal libro Fleurs, di Pierre-Joseph Redouté, Bibliothèque de l'Image. 2. Trapunta verde salvia in piuma
d'oca Light, di Cinelli Piume e Piumini, cm 180x260, €210. 3. Cuscino decorativo in raso color lime con profilo a contrasto, Reevèr,
cm 42x42, €19. 4. Copriletto in tessuto, coll. Bollicine, Liu Jo Casa, cm 270x270, €230. 5. Sottopiatto in lacca nera esagonale, Surimono,
€18. 6. Piatto in porcellana con fiore rosa, bordo verde e profilo dorato, Untitled Homeware, da La Rinascente, cm 20Ø, €40. 7. Ciotola
in porcellana Biscuit, con motivo Art Déco inciso e profilo nella finitura platino, Cartier, cm 12Øx6h, €200. 8. Federa di Minardi Piume,
cm 50x50, €45 il set con cuscino decorativo. 9. Federa in raso di cotone della parure letto Deco Jacquard, coll. Roberto Cavalli Home,
di Mirabello Carrara, €370 il set. 10. Libro Troppi Fiori! di Jules Verne, Henry Beyle, €20. 11. Occhiale da vista in acetato, di Jimmy Choo.
12. Materasso anallergico singolo Supreme, con supporto anatomico e rivestimento ad alta traspirabilità, Simmons, cm 80x190x23h, €897.

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Letto con testiera
decorata da profili
metallici Amal;
imbottito e rivestito
in tessuto, è firmato
da Carlo Colombo
per Flou; misure
cm 180x200x120h.
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SELECTION

1. Materasso singolo Move Up, con parte superiore termica e struttura centrale traspirante, d'elite, cm 80x195x25h, €663. 2. Friulane
in velluto di cotone, Larusmiani, €180. 3. Orologio da tavolo Happy Sport, nella finitura oro rosa, Chopard, €865. 4. Federa della parure
di lenzuola in percalle di puro cotone Stage Diving, coll. Diesel Home, di Mirabello Carrara, €170. 5. Candela Home Candle Intense, Jo
Malone London, €61. 6. Lampada da tavolo con diffusore in vetro soffiato Daruma, design Sergio Asti, 1968, FontanaArte, cm 23Ø, €335.
7. Plaid in fibra di bambù tinto e sfrangiato a mano, di Shuj, da €240. 8. Copriletto trapuntato in percalle di cotone double-face Sina,
con imbottitura in puro cotone, Somma 1867, €186. 9. Coperta tricot in maglia, Minardi Piume, cm 145x170, €9.910. 10. Cuscino in velluto
di Reevèr, cm 52x52, €25. 11. Lenzuolo matrimoniale in misto cotone e seta, di Shuj, €210. 12. Plaid in velluto di cotone con retro
in seta Venezia, coll. Roberto Cavalli Home, di Mirabello Carrara, €790. 13. Libro James Moore. Photographs 1962-2006, Damiani, €65.

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Letto imbottito Rever,
con ampia testiera
che ricorda il bavero
di una giacca, creato
da Rodolfo Dordoni
per Poliform; misure
cm 197x239x112h,
prezzo da €4.000.
SELECTION

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1. Cuscino in velluto grigio, Reevèr, cm 52x52, €25. 2. Trapuntino bianco e nero Kumi, Reevèr, cm 270x270, €165. 3. Materasso singolo
in waterfoam Mathilde, d'elite, cm 80x195x31h, €1.903. 4. Materasso singolo Maestro 10, con imbottitura in lana e cashmere sul lato
invernale/lino e seta su quello estivo, Magniflex, cm 80x190x25h, €899. 5. Materasso singolo Multi-Air Performance, Epeda, cm 80x190
x26h, €817. 6. Day-bed in rovere massello, di Plinio il Giovane, cm 173x73x47h, €3.000. 7. Tavolino in palissandro con piano decorato
da monete dorate e gambe in ottone, anni Sessanta, da Robertaebasta, cm 56x56x59h. 8. Coppia di vasi anni Cinquanta, da Mauro
Bolognesi. 9. Ciotolina nella tonalità ocra, Surimono, €55/set. 10. Candelieri in ottone Candleholder, Republic of Fritz Hansen, €75
e €70. 11. Gres effetto rovere Treverkhome, Marazzi, piastrelle da cm 15x120. 12. Tappeto in seta e lana Shadow Brown, di Golran, cm 305
x265, €6.600, con libri da coll. privata. A parete, piastrella in ceramica Fornasettiana, Ceramica Bardelli, cm 20x20, €399 il set da 12.

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Letto dalla vanitosa
testiera in tessuto
Capitonné Royal, con
struttura in legno
multistrato e sontuoso
rivestimento in
velluto, Conte, misure
cm 274x213x145h.
SELECTION

1. Materasso singolo sfoderabile Surf Ice Care, con fodera anallergica e fascia perimetrale ad alta traspirazione e sostegno elastico,
Bultex, cm 80x190x24h, €817. 2. Trapunta color cipria Velour, Reevèr, cm 170x260, €110. 3. Plaid rosa in cashmere e lana Lar, coll. Alma,
di Somma 1867, €186. 4. Copriletto matrimoniale in cotone Lory, Blumarine Home Collection, Svad Dondi, cm 265x270, €110. 5. Cuscino
in velluto, Reevèr, cm 52x52, €25. 6. Slipper in pelle lamé argento sr1, Sergio Rossi, €550. 7. Federa in percalle di cotone pettinato,
colore Sand Check, coll. Original, di Hästens, €50. 8. Eau de parfum Gucci Bloom, di Gucci, ml 100, €119. 9. Fotografia vintage Vogue
Studio Fashion (1950), di Horst P. Horst. 10. Sottopiatto rettangolare in lacca nera, Surimono, €18. 11. Copriletto matrimoniale trapuntato
leggero Sina, in puro cotone jacquard, Alma Collection, di Somma 1867, €126. 12. Plaid color cammello in seta con bordi a punto cavallo,
di Shuj, €230. 13. Elegantissima mascherina da notte realizzata a mano in pura seta, in set con tappi antifrastuono, di Larusmiani, €220.
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Letto imbottito Elliot,
con solida struttura
in multistrato, piedini di
legno e rivestimento
sfoderabile, di Twils,
cm 160x200x98h; da
€2.280 compresi box
contenitore e rete.

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SELECTION

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1. Copriletto in raso di cotone, Blumarine Home Collection, di Svad Dondi, cm 180x270, €95. 2. Copriletto jacquard imbottito Tiger,
coll. Roberto Cavalli Home, di Mirabello Carrara, €270. 3. Scatola in lacca, di Surimono, €133. 4. Cuscino in lana cotta Wolly, linea
Trussardi Home, Mirabello Carrara, cm 30x50, €79. 5. Vassoio in lacca, di Surimono, €38. 6. Teiera in ghisa, di Surimono, €139. 7. Piccolo
vassoio in lacca nera, di Surimono, €18. 8. Ciotolina con piattino in lacca, di Surimono, €15. 9. Lenzuolo in percalle di cotone New Stitch,
coll. Trussardi Home, di Mirabello Carrara, €190 la parure. 10. Ciotolina in lacca, Surimono, €15. 11. Piattino di lacca, Surimono, €89.
12. Federa in cotone e lino, di Surimono, da €96 la coppia. 13. Federa in tela di cotone, linea Vitale, Magniflex, €99 il set. 14. Plaid in
velluto di cotone stampato con retro in seta Venezia, coll. Roberto Cavalli Home, di Mirabello Carrara, €790. 15. Cuscino jacquard Layers,
coll. Trussardi Home, di Mirabello Carrara, €89. 16. Materasso Platinum Essentiel Yearling, Treca Paris, cm 200x90x33h, €4.279.
1

PARTY

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LUSSO
RAW
NELLO STRAORDINARIO CABINET
DE CURIOSITÉS MILANESE, UN BRINDISI
AL DÉCOR PIÙ CHARMANT 8

I
l 30 novembre, in Corso Magenta 10, a Milano, Marie
Claire Maison ha festeggiato l'uscita del numero di di-
cembre/gennaio con un affollato brindisi nello store
Raw&Co. Per l'occasione, il noto cabinet de curiosités ide-
23 22 ato da Paolo Badesco e Costantino Affuso ha sfoggiato un
9
21 allestimento speciale, dove alcuni prestigiosi brand di ar-
redo e décor − tra cui Astier de Villatte, ILW, John Derian,
Beija Flor, Schwung Home, Pineider e Wall&decò − han-
no proposto le loro novità. Accompagnate dalle preliba-
tezze di T'a Milano, in ambienti decorati da installazioni
20
e bouquet firmati dal corner Fiori by Michela Pozzato, nei
toni del rosso. A contribuire al successo dell'evento, Canti-
ne Ferrari, partner esclusivo beverage della serata.

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Foto Mirko Cecchi

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1. Un dettaglio dell'allestimento, da Raw&Co. 2. Francesca Scarpelli con Valentina Beneventi e Luana Bescapé.
3. Cristina Bernasconi ed Elisabetta Bonacina. 4. Germano Acri, store manager di Raw&Co, con Valentina
Spaziani, Claudia Sassi ed Eliana Ziliani. 5. Matteo Borsari e Roberta Battocchio, publishing director di Marie
Claire Maison. 6. Costantino Affuso di Raw&Co, Paola Perani e Rosalba Acquaviva. 7. Cristina Colla e Klaus
Bellavitis. 8. Cinzia Felicetti, direttrice di Marie Claire Maison Italia, con Paolo Badesco, titolare di Raw&Co.
9. Alessandro Saibene, Claudia Ardizzoni e Andrea Dolci. 10. Una composizione floreale di Fiori by Michela
Pozzato. 11. Nicola Messina e Giuseppe Rossi. 12. Tiziana Berini. 13. Carolina Suez e Franco Ferrarese. 14. Laura
Vaiani. 15. Un momento della festa. 16. Il brindisi con bollicine Ferrari. 17. Enrico Vecchi, direttore commerciale
arredo di Hearst Italia. 18. Ilaria Toueg e Bruno Tarsia. 19. Gaetano Zoccali e Michela Pozzato. 20. Giuditta
Sironi e Patrizia Piccinini. 21. Fulvia Farinaro. 22. Maria Velasca Alvarez con Chiara la Rotonda. 23. Irene Montisci.
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DINNER
CON TIFFANY 22
CENA NATALIZIA DI SFAVILLANTE 1. Veronica e Andrea
POESIA PER IL NOTO JEWELRY BRAND Potsios. 2. Elena
E MARIE CLAIRE MAISON Brambilla. 3. Roberta

L’
Battocchio, publisher
esclusivo marchio di gioielleria Tiffany & Co. ha di Marie Claire
Maison; Raffaella
celebrato il Natale con Marie Claire Maison, orga- 21 Scapolo. 4. Alma
nizzando un Christmas Party unico, il 14 dicembre, Perini; Laura Vallero.
nell'appartamento/showroom Casamilano. Per l'occasione, 5. Titty Pedone.
lo stylist Bruno Tarsia ha reinterpretato gli ambienti della 6. Elena e Anna
Turati, proprietarie
boutique milanese, per un viaggio estetico tra suggestio- di Casamilano.
ni nordiche e atmosfere festose. Protagoniste della sceno- 7. Stefano Citterio.
grafia, le mise en place con i pezzi della nuova collezione 20 8. Maria Rosaria
Mazzanti. 9. Virginia
Elsa Peretti di Tiffany & Co., ma anche alcuni oggetti di
Ricci. 10. Marco
Amleto Missaglia, Arnolfo di Cambio, Bizzotto Homemo- Cancelliere, direttore
tion, Henriette, MarinaC e i macaron di Ladurée. A con- pubblicità di Hearst
tribuire al successo della serata, l'ottimo brindisi firmato Italia, con Cinzia
Felicetti, direttrice di
Berlucchi e gli amuse bouche di Longino & Cardenal.
Marie Claire Maison.
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11. Primo piano sui vasi Daum, dal negozio Amleto Missaglia.
12. La mise en place con la collezione Elsa Peretti di Tiffany & Co.
13. Silvia Rivetti. 14. Da sinistra, Chiara Corridori, Barbara Varetto,
Danilo Ascani, Mirko Cecchi, Franca Boccoli, Gaetano Zoccali,
Patrizia Piccinini. 15. Elisabetta Padrin di Tiffany & Co. 16. Mattia
Martinelli. 17. Laura Calevo, Cristiana Ceci, Valentina Giovando.
18. Filippo Pizzoni. 19. Roberta Arosio di Tiffany & Co. 20. Lo stylist
Bruno Tarsia. 21. Raffaella Banchero, AD di Tiffany & Co. 22. Un
Foto Mirko Cecchi

momento del Christmas Party organizzato dal brand Tiffany & Co.
con Marie Claire Maison nell'appartamento/showroom Casamilano.

167
SAVOIR-VERT
LA CULTURA DEL PAESAGGIO, TRA SEDUZIONI BOTANICHE E CHIC GARDENING
d i G A E TA N O ZO CC A L I

Il giardino nipponico
voluto da Nelson
A. Rockefeller per
la tenuta Kykuit,
Pocantico Hills (NY).
Foto, Larry Lederman

AMERICAN DREAM
Un libro svela i parchi privati della famiglia
Rockefeller, dove arte e natura coesistono
in progetti di suggestione orientale ed europea

O
ltre a creare una tra le più grandi fortune americane, la dinastia
Rockefeller ha dato vita a giardini esemplari. Progetti ora svelati
al pubblico dall'obiettivo del fotografo Larry Lederman, nel volu-
me The Rockefeller Family Gardens (The Monacelli Press, pp. 208, €42). Un
mosaico di spazi privati, che narra la visione filantropica di tre generazio-
ni. A partire dalla poliedrica tenuta newyorkese Kykuit, dove – dal 1896 –
John D. Rockefeller ha ideato un parco in stile Beaux-Arts giocato su sim-
metrie architettoniche e panorami sul fiume Hudson, con diverse stanze
a tema (Rose Garden, Italian Garden, Morning Garden, Palm House, Cut-
ting Garden), una collezione di sculture del XX secolo e un'oasi poetica in
stile giapponese. Per continuare con la proprietà di Eyrie, nel Maine, ca-
ratterizzata da un walled garden consacrato alla raffinata estetica asiatica.

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FIERA MILANO RHO
MYPLANT & GARDEN
(21-23/2. Myplantgarden.com)
Con oltre seicento espositori, CALIFORNIA
torna a Rho l'International EVERGREEN
Green Expo, appuntamento Volume Private Gardens
che promuove l'intera filiera of the Bay Area,
del verde: dai nuovi fiori di S. Lowry e N. Berner,
recisi al décor e l'arredo The Monacelli
per esterni, fino alle ultime Press, pp. 256, €51.
frontiere del paesaggismo.
Il paradiso dei giardinieri
negli scatti della fotografa
Marion Brenner, che
ha ritratto trentacinque
progetti privati della baia
di San Francisco. Oasi
ispirazionali concepite in un
clima quasi mediterraneo.

R. LLEWELLYN, J. MALOOF
THE LIVING FOREST
(Timber Press, pp. 266, €33)
Un'avvincente esplorazione
della vita e della complessità
del bosco condotta dalla
biologa Joan Maloof e
corredata delle spettacolari
foto di Robert Llewellyn.

L. IMPELLUSO, D. FUSARO
I GIARDINI DEL LAGO DI COMO
IL DÉCOR
(Electa, pp. 192, €35) VOLA ALTO
Volatile décor Eames House
In questo coffee table book, Bird, limited edition Vitra,
le ville lariane private che, in ontano massello,
dal Settecento in poi, hanno cm 27,6x7x27,8h, €169.
affascinato i viaggiatori del
Grand Tour. Raccontate dalle Nato con la funzione
immagini di Dario Fusaro. di attira-corvi nell'Illinois
e poi edito da Vitra
GILLES CLÉMENT nel 2007 come iconico
UN GRANDE GIARDINO oggetto decorativo
(Rizzoli, pp. 48, €27) in massello nero, è ora
disponibile nella nuova
Il celebre paesaggista e edizione limitata in legno
filosofo francese narra il bianco con occhi verdi.
pianeta Terra come paradiso
da proteggere, in un inedito
racconto per ragazzi.
Accompagnato dai minuziosi
disegni di Vincent Gravé.

ORIZZONTE
LUMINOSO
Pannelli décor Golden Sunsets,
Natural Curiosites, €3.350/pezzo.
Quattro moduli decorativi
(di cm 91,5x213,5h ciascuno)
catturano l'emozione
di un tramonto mozzafiato,
BILL LAWS con le palme stampate su
RACCONTI DAL CAPANNO un fondo a foglia oro. La resa,
DEGLI ATTREZZI particolarmente luminosa,
(Guido Tommasi, pp. 224, €24,90) rimanda all'effetto di
In cinque capitoli relativi un quadro retroilluminato.
ad altrettanti stili di giardino, Ciascun elemento è anche RIFLESSI RAMATI
l'autore spiega perché in vendita singolarmente. Centrotavola Florida Bowl, di Ghidini 1961,
ogni intervento richieda uno su Artemest.com, cm 38x35x10h, €420.
specifico strumento. Con
aneddoti sugli attrezzi più Disegnato da Nika Zupanc, questo sofisticato
amati dai grandi giardinieri. portafrutta in rame fuso – lavorato
artigianalmente a mano – regala agli interni
il tocco esotico di una foglia di palma,
nobilitata dalla lucentezza rosata del metallo.
PRIMAFILA
MUSICA, LIBRI, CINEMA, SPETTACOLI. RECENSIONI MIRATE PER VIVERE LA CULTURA
d i R I TA F E R R AU TO

IL FILO
NA SCOSTO
di Paul Thomas Anderson,
con Daniel Day-Lewis, Vicky
Krieps, Lesley Manville
Cosa accade quando in
una vita artistica cucita su
misura un insospettabile
filo nascosto fa crollare
ogni certezza? Racconto
sui tortuosi labirinti della
creatività, ambientato in
una sfarzosa fashion house
della Londra anni Cinquanta.
Il personaggio principale,
ispirato a Balenciaga e
alla sua ossessione per la
perfezione, ha sedotto
Daniel Day-Lewis, che si è
entusiasmato al punto da
annunciare di voler lasciare
il cinema per la moda.

THE SHAPE OF WATER


di Guillermo del Toro, con Sally Hawkins,
Octavia Spencer, Michael Shannon
Love story profondamente eccentrica, ritratto delle paranoie
da Guerra Fredda, fantasy filosofico sull’esistenza: questo
e molto altro è il film con cui Guillermo del Toro ha vinto il
Leone d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Inserviente
muta ma dalla ricca vita interiore incontra nel laboratorio
in cui lavora una misteriosa creatura anfibia. Amore e thriller
andranno di pari passo, a suon di musical d'altri tempi e
in un'atmosfera gotica dai cromatismi inediti: magia di verde
alga, bruno dorato e profondo cremisi. Con un'eccezionale
Sally Hawkins nei panni dell'eroina anticonvenzionale.

L'UOMO SUL TRENO


di Jaume Collet-Serra, con Liam Neeson,
Vera Farmiga, Sam Neill
Pendolare dal monotono tran tran incrocia i suoi itinerari
quotidiani con una donna misteriosa e una minaccia
mortale. Un thriller che si rifà alle atmosfere hitchcockiane
(l'innocente coinvolto suo malgrado in giochi pericolosi),
ma le dinamizza con l'adrenalina dei migliori action movie.
A bilanciare i due estremi, la recitazione di Liam Neeson,
perfetto nei panni dell’eroe per caso. Tra picchi di suspense
si srotola tutto il repertorio di situazioni claustrofobiche:
sequestro di ostaggi, momenti sospesi tra la vita e la morte,
oltre al possibile, fatale deragliamento del treno.

171
THE CHAINSMOKER S
3 marzo, Bologna, Unipol Arena

N
el 2016 hanno definito una nuova musica pop; l'anno
successivo sono stati consacrati da Something Just Like This
con i Coldplay. Nel 2018 dovranno dimostrare di non
essere solo il duo che può vantare una rapidissima ascesa sulla
scena internazionale e 300 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Dalla sua, la band ha un feeling eccezionale con lo Zeitgeist
(ovvero, lo spirito del tempo). Infatti, il titolo dell'ultimo singolo
cattura il fenomeno culturale del momento: il selfie. Proponendo
un sound dance decelerato, sintonizzato su un'attualità meno
euforica e più riflessiva. Non ci resta che attendere la prova del live.

JOAN AS POLICE BELLE FRANZ


WOMAN AND SEBASTIAN FERDINAND
Damned Devotion How To Solve Our Human Problems Always Ascending
(PIAS) (Matador) (Domino)
È un album fatto di texture crude Terzo episodio per la nuova fatica I Franz Ferdinand ripartono da zero,
quest'ultimo lavoro dell'artista del gruppo, che ha deciso di cambiare con una nuova formazione, un sound
statunitense. Testi duri e sound reso il suo modo di proporre la musica e, più propulsivo e sperimentale, oltre
drammatico da un nel giro di pochi a un senso di libertà
uso più sperimentale mesi, ha lanciato un che li porta a
delle percussioni. progetto in tre brani. costruire un universo
Il risultato? Una In copertina, foto rock in pieno slancio,
raccolta di canzoni dei fan; all'interno, spinto dalle emozioni
«selvagge e libere», l'ammaliante mix e dalla dinamicità
perdutamente di gioia e malinconia delle melodie. Un cd
affascinanti. tipica della band. di pura accelerazione.
GOLDBERG-
Foto, Peter Schnetz VARIATIONEN
coreografia di Heinz Spoerli,
scene e costumi di Keso Dekker
Sulle note di Johann Sebastian
Bach, il Corpo di ballo scaligero
porta in scena, per la prima
volta, una sofisticata coreografia.
Assoli, passi a due e corali si
susseguono con incessante
ROSELLA POSTORINO fluidità. Al pianoforte, il maestro
LE ASSAGGIATRICI ucraino Alexey Botvinov. Milano,
(Feltrinelli, pp. 240, €16) Teatro alla Scala, dal 25/1
al 22/3. teatroallascala.org D.A.
Da una storia vera,
un'esplorazione avvincente
del rapporto simbolico
GISELLE

Foto, Tristram Kenton, © ROH 2016


tra cibo, amore e morte.
Protagoniste le dieci coreografia di Marius Petipa,
assaggiatrici dei piatti di scene di John MacFarlane
Hitler. In un clima segnato
da spietati rapporti di Dai pas de deux tra Albrecht e
forza e legami indissolubili. Giselle (interpretati da Vadim
Muntagirov e Marianela Nuñez,
nella foto) alle atmosfere
drammatiche del secondo atto.
Sulle musiche di Adolphe Adam,
l'eterea coreografia enfatizza
il pathos e la poesia del balletto
romantico per eccellenza.
Londra, Royal Opera House,
dal 19/1 al 9/3. roh.org.uk D.A.

SOIRÉE FRANÇAISE
coreografia di Serge Lifar e Roland Petit, luci di Jean-Michel Désiré
SANTIAGO GAMBOA
RITORNO ALLA Al centro di un doppio programma, le coreografie di due icone della danza d'oltralpe: Serge
VALLE OSCURA Lifar e Roland Petit. Ad aprire la serata è Suite en blanc, poetica sequenza di otto temi montata
(Edizioni E/O, pp. 464, €19) nel 1943 da Lifar e qui ripresa da Claude Bessy, sulle note di Édouard Lalo. In chiusura la
sorprendente carica espressiva di Pink Floyd Ballet, psichedelica creazione del 1972 firmata
Un console colombiano, Petit e riadattata da Luigi Bonino, con le musiche della band inglese (nella foto, il primo
una donna dal passato ballerino Claudio Cocino). Roma, Teatro dell'Opera, dal 28/1 al 3/2. operaroma.it Danilo Ascani
doloroso e un intreccio
rocambolesco. Romanzo
Foto, Yasuko Kageyama

cosmopolita teso tra


Sud America ed Europa,
con echi alla Rimbaud e
atmosfera ricca di suspense.

PAOLO MAURENSIG
IL DIAVOLO NEL
CASSETTO
(Einaudi, pp. 120, €13)
Abitanti di un remoto
borgo svizzero sarebbero
disposti a tutto pur di
godere di gloria letteraria.
E il diavolo ci mette lo
zampino… Un thriller
esilarante, metafora
caustica dei nostri tempi
di esasperato narcisismo.
I N DI R I Z Z I

A
ALBERTA FERRETTI,
albertaferretti.com
CHRISTIAN LACROIX,
available through
EMILIO PUCCI,
emiliopucci.com
GUCCI,
gucci.com

H
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ALEXANDER LAMONT, Ferrara.nicoletta@gmail.com EPEDA, GUIDO TOMMASI EDITORE,
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APPARATUS, christian-liaigre.com ERBA,
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CHRISTIAN LOUBOUTIN, HAMILTON CONTE PARIS,
ARONSON’S, christianlouboutin.com EREDI MARELLI, hamiltonconte.com
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CHRISTOFLE, HÄSTENS,
ĀRTĔL, eu.christofle.com ERIC SCHMITT, hastens.com
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CHRISTOPHER FARR, HEATHFIELD & CO,

F
ARTEMEST, christopherfarr.com ERMENEGILDO heathfield.co.uk
artemest.com ZEGNA,
CINELLI PIUME zegna.it HERMÈS,
ARTISTIC FRAME, E PIUMINI, hermes.com
artisticframe.com cinellipiumini.it

B
HERVÉ VAN
AYTM, CLAUDE MISSIR, FELTRINELLI, DER STRAETEN,
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I
B&B ITALIA, contebed.it
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CORRAINI trend-house.it, ferm-living.com hudsonfurnitureinc.com
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DE L’IMAGE, corraini.com FERRARI,

D
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CYAN DESIGN, IL FANALE,
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bolzanletti.it flos.com
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botteganove.it DARKROOM, flou.it

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dedar.com distr. Colefax and Fowler,
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D’ELITE, fornasetti.com
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G K
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L
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E
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CHANEL, EINAUDI, G|LAB MILANO, LARUSMIANI MILANO,


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P S U
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V
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M
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PINETTI, VALENTINO
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MAISON GERARD, plinioilgiovane.it VENINI,
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POGGENPOHL, sergiorossi.com
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marazzi.it SHUJ, verzelloni.it
POLIFORM, shuj.it
MARNI, poliform.it VIABIZZUNO,
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PORTEGO, simmons.it
MARZI FIRENZE, portego.it VILLA NOVA,
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PRADA, gabelgroup.it villanova.co.uk
MASIERO, prada.com
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PROMEMORIA, stilnovoitalia.it villeroy-boch.com
MAURO BOLOGNESI, promemoria.com
maurobolognesi.com STUDIO DIMORE VISTA ALEGRE,

R
PUIG, COLLECTION, distr. Corrado Corradi,
MICHAEL puig.com studiodimorecollection.com corrado-corradi.it,
ANASTASSIADES, vistaalegre.com
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MINARDI PIUME, RAW, vistosi.it
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surimono.it VITRA,

T W
MINEHEART, REEVÈR, distr. Unifor e Molteni&C,
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vitra.com
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MINOTTI, REPUBLIC
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MONICA BALLESIO, TECNO, WILLIAM YEOWARD,
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Z
rimadesio.it
MONTBLANC, THE LEADING WYETH,
montblanc.com RIZZOLI, HOTELS OF THE WORLD,
wyeth.nyc
rcsmediagroup.it n. verde: 800.822.005,
MOSAÏQUE SURFACE, lhw.com
mosaiquesurface.com ROBERTAEBASTA,
robertaebasta.com THE MONACELLI PRESS, ZINC TEXTILE,

N
MUUTO, monacellipress.com The Romo Group,
trend-house.it, muuto.com ROBERTO CAVALLI zinctextile.com
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robertocavalli.com tiffany.it

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175
AN T EPRI MA

OSPITI
D’ONORE
SONO I PROTAGONISTI DELLA
NOSTRA NUOVA “ULTIMA PAGINA”.
PRONTI A SORPRENDERVI,
ALL’INSEGNA DEL DIVERTISSEMENT

Ritratti di nobildonne in crinolina solcati da pennellate


fluo, dame rinascimentali rese irriverenti da
un dettaglio inaspettato, animali in alta uniforme fieri
delle medaglie appuntate sul petto. Ma anche
surreali nature morte, che sovvertono i canoni estetici
della pittura fiamminga. In questa eclettica galleria
d'arte sfilano, tra le altre, opere di artisti come
Chad Wys, Himitsuhana, Young & Battaglia, Angela
Rossi. Impreziosite da cornici intarsiate (talvolta
dipinte sulla tela, con un effetto trompe-l'œil), celebrano
la tradizione dei grandi maestri della pittura con
un tocco di misurata ironia. Proposte dal brand inglese
Mineheart, sono un invito implicito a vivere
in modo creativo e a non prendersi troppo sul serio. D.A.
ECLECTIC PORTRAIT

A una dama in abiti tardorinascimentali l'onore di celebrare il debutto di questa rubrica. The Orange Pencil
è l'ironica rivisitazione di un dettaglio di Giovane donna con suo figlio (1540 circa) – opera del Bronzino oggi custodita
alla National Gallery of Art di Washington – secondo la visione di Young & Battaglia, creatori di Mineheart. D.A.
ENGLI S H T EX T
Styling Bruno Tarsia; foto Lorenzo Pennati

F E BRUA RY
41/45 A PRINCELY INVITATION - 71/75 THE GODDESS
KAHLO - 84/93 GLAMORAMA - 94/101 MANHATTAN FIRST CLASS
102/109 ECLECTICISMS - 110/117 ORIENTAL LIGHT - 130/139
LUGANO, BEYOND THE BORDER - 140/145 LIKE IN A FAIRY-TALE

179
ENGLI S H T EX T

EVEN T I E VE N T I
A sinistra, uno scorcio dell'Appartamento del
Principe di Palazzo Reale. Sotto, Claudia Cardinale
e Alain Delon sul set de Il Gattopardo (1963),
Victorian love of multiple colours is tempered by the stringent
capolavoro diretto da Luchino Visconti, vincitore

lines of Art Deco, before being revived by Sixties eclecticism


È
della Palma d'oro come miglior film al Festival
di Cannes. In basso, vaso di gusto Rococò,
Foto, Lorenzo Pennati

in porcellana dipinta a mano, 1875 circa, 1stdibs.


il prestigioso Appartamento del Principe, dal
geometrico rigore neoclassico, il palcoscenico

Titanus / Société Nouvelle Pathe Cinema / SGC /


di Conviviando – L'arte della tavola tra passato
Ronald Grant Archive / Alamy Stock Photo
e futuro: la mostra organizzata da Marie Claire
Maison per Homi, in calendario a Palazzo Re-

and contemporary customisation. Ultimately opening up to a fu-


ale dal 25 gennaio al 15 febbraio. Patrocina-
ta dal Comune di Milano, l'esposizione è un
viaggio multisensoriale alla ricerca delle affascinanti assonanze
tra arte, società e storia della mise en place. Un invito a palazzo,
tra sfarzi di corte e raffinate stilizzazioni contemporanee, per
scoprire quanta bellezza, passione e artigianalità eccelsa espri-
ma l'art de la table nel corso del suo lungo cammino. L'allesti-
mento del desco si configura come rappresentazione di sé, sce-

Vista sull'affascinante
Appartamento del
Principe, all'interno
di Palazzo Reale
(a Milano). Il progetto
venne realizzato nella
nografia dell'essere, gioco perpetuo tra concretezza e idealità.
Innovativo o legato ai riti del potere, essenziale o sfarzoso, in
questo excursus si racconta attraverso tre secoli e una raccol-
ta di film-capolavoro che hanno segnato il nostro immaginario.
Inizialmente la tavola appare come il teatro in cui il sovra-
no assoluto celebra vanitosamente la propria grandezza. In età
Sopra, alzata in porcellana
decorata Corbeilles, in
stile Luigi Filippo, Francia,
ture in which food – perhaps increasingly intangible – will be
seconda metà degli barocca è opulenta, fantasmagorico giardino delle meraviglie, 1stdibs. A sinistra, primo

presented using extreme forms of stylisation. O


Anni 30 dell'Ottocento piano su Anna Mouglalis,
sotto la direzione protagonista di Coco
dell'architetto Giacomo Chanel & Igor Stravinsky
Moviestore collection Ltd / Alamy Stock Photo

Tazzini, con i migliori (2009), diretto da Jan


artigiani, tappezzieri e Kounen. Sotto, Kirsten
decoratori lombardi. Dunst nelle vesti regali
di Marie Antoinette (2009),
IN EPOCA ROCOCÒ
regia di Sofia Coppola. LA PORCELLANA DIVENTA
TESORO NAZIONALE
DI FRANCIA, ATTRAVERSO
LE CREAZIONI DELLA
MANIFATTURA DI SÈVRES
United Archives GmbH / Alamy Stock Photo

INVITO
PRINCIPESCO
Foto, Lorenzo Pennati

MARIE CLAIRE MAISON INTERPRETA PER HOMI L’ART DE LA TABLE.


APPUNTAMENTO A PALAZZO REALE, DAL 25 GENNAIO

A R T E
d i R I TA F E R R AU TO
42
A RTE

RIFLETTORI PUNTATI SULLA CREATIVITÀ. PITTURA, SCULTURA E ARCHITETTURA


T R A N O M I C E L E B R I E TA L E N T I D A S C O P R I R E

41/45 A PRINCELY INVITATION

Museo Dolores Olmedo © Archivio Museo Dolores Olmedo/Foto Erik Meza -Xavier Otada
© Nickolas Muray Photo Archives
In Autoritratto con

©Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, D.F. by SIAE 2017
collana di spine (1940),
Frida si raffigura come
una martire cristiana.
Realizzata subito dopo
il doloroso divorzio
da Diego Rivera
e la fine della relazione

Marie Claire Maison and Homi celebrate the art de la table.


con Nickolas Muray,

Harry Ransom Center - The University of Texas, Austin. ©Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, D.F. by SIAE 2017
la tela esprime la
sofferenza della pittrice.
Gli animali rappresentati
sono una scimmia
(simbolo del male), una
pantera (la morte) e
un colibrì (portafortuna
messicano). Farfalle

An invitation to the Palazzo Reale from 25 January


e libellule presagiscono
la futura risurrezione.
In apertura, una celebre
fotografia del 1939 che
porta la firma di Muray.

In alto da sinistra, Frida immortalata nel suo giardino


IL MUDEC CELEBRA FRIDA, di cactus; recuperando la memoria iconografica
REGINA DELL’AUTORITRATTO. precolombiana, afferma le proprie origini amerinde
E NOI VE LA RACCONTIAMO sfoggiando abito e acconciatura tradizionali; qui sopra,

By Rita Ferrauto

Foto, Alamy
IN UN DIALOGO SERRATO La colonna rotta, dipinto nel 1944, quando le fitte
alla schiena la bloccano a letto. A sinistra, Viva la vita,
TRA PITTURA E FOTOGRAFIA angurie, 1954; sotto, l'artista con il cerbiatto Granizo.

N
LA DEA KAHLO d i B E N E D E T TA B E R N AS CO N I
ei suoi quadri ha riversato amori e patimen-
ti, trasformando la pittura in un potente stru-
mento di autoanalisi. Eppure sosteneva con-
vinta: «Ho dipinto poco, senza il minimo
desiderio di gloria, solo per trarne piacere».
Frida Kahlo (Coyoacán, 1907 – 1954) è an-
cora oggi l'artista più amata al mondo, come

The prestigious Prince’s Apartment, with their geometric neo-


testimoniano i luoghi pronti a celebrarla nel 2018: dal V&A di
Londra (che dal 16 giugno analizzerà l'importanza dell'icona
messicana dal punto di vista fashion, con un'esposizione de-
dicata al suo originale guardaroba) fino al Mudec, con la rasse-
gna Frida Kahlo. Oltre il mito. Dall'1 febbraio al 3 giugno, infat-
© Nickolas Muray Photo Archives

ti, Milano ospita alcune tele di rilievo provenienti dal Museo


Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Na-

© Nickolas Muray Photo Archives


tasha Gelman Collection assieme ad altri prestiti eccezionali,

classical design, will stage Conviviando − L’arte della tavola tra 72


come Il suicidio di Dorothy Hale (1939), nella pagina seguente.
L'ambizioso progetto porta la firma del grande esperto Die-
go Sileo, che commenta: «Ho voluto raccontare esclusivamente

passato e futuro. This exhibition, organised by Marie Claire Maison


for Homi, will be held at the Palazzo Reale from 25 January to 15 71/75 THE GODDESS KAHLO
February. Sponsored by the Municipality of Milan, it represents The Mudec celebrates Frida, queen of the self-portrait.
a multisensory journey in search of fascinating links between art, And we tell you about her through a close-knit dialogue
society and the history of the mise en place. An authentic invita- between painting and photography
tion to visit the palace, with its courtly splendours and elegant
By Benedetta Bernasconi
contemporary stylisations, and to discover the beauty, passion
and craftsmanship of the art de la table over the course of its long She poured her loves and tribulations into her pictures, trans-
history. The way the dinner table is laid can, in fact, be perceived forming painting into a powerful tool for self-analysis. And yet
as a form of self-representation, a set design based on life, a per- she claimed: “I have not painted much, and do not have the
petual game of substance and ideal. Whether innovative or slightest desire for glory. I simply do it for my own pleasure”.
linked to rituals of power, simple or luxuriant, it spans three cen- Frida Kahlo (Coyoacán, 1907 − 1954) is still the most beloved
turies and is the object of a collection of film masterpieces that artist in the world today, as demonstrated by the venues pre-
have left their mark on our imagination. The table initially re- pared to celebrate her in 2018: from the V&A in London (which,
sembles a theatre, a place for the supreme ruler to celebrate their from 16 June, will analyse the importance of the Mexican icon
greatness. During the Baroque period it is opulent, a phantasma- in fashion terms, with an exhibition devoted to her original
gorical wonderland, with triumphs of vegetables and glimmers of wardrobe), to the Mudec, with the Frida Kahlo. Beyond the Myth
precious metals. In the Rococo era it becomes a sensual declara- exhibition. In fact, from 1 February to 3 June, Milan will play
tion of aesthetic sensibility, before progressing towards its true host to some major canvases from the Museo Dolores Olmedo
revolution: the discarding of service à la française, with its flam- in Mexico City and from the Jacques and Natasha Gelman Col-
boyant array of dishes on display, in favour of service à la russe lection, together with a number of other exceptional loans, such
(introduced by the tsar’s ambassador in Paris, Alexander Kurak- as The Suicide of Dorothy Hale (1939). This ambitious project
in), which employs waiters to serve the dishes. It is 1810 and the bears the hallmark of the leading expert Diego Sileo, who says:
table, now free from the daring gastronomic constructions of ear- “I wanted to exclusively convey the interpreter, emphasising
lier periods, is laid with Cartesian stringency, with a geometric ar- her extraordinary role in the history of painting”. With a style
rangement of dishes, cutlery and tinkling glasses. Menus and comparable to that of “Le Douanier”, Henri Rousseau, Frida
place cards also make their triumphant entry, beating the rhythm developed a sophisticated language, a virtuous mix of Mexican
of a complex score designed to enhance conviviality. The 19th- naïve art, Aztec mythology and the European avant-garde move-
century adopts the “less pomp, more etiquette” formula. The ments. “Self-portraits with a strong symbolic impact and great
middle-class table is born: forms are simplified and practicality innovation; no one who came before her had ever exhibited
becomes more important, without ever overlooking elegance, their body in such a dramatic way to illustrate disease, physical
which is now more unrestrained and expressed through the in- and mental pain”, reflects the curator. Kahlo tackles these
troduction of refined floral decorations. Subsequently, the themes with a disarming crudeness, disclosing the experience

180
of suffering together with a boundless vital energy. Her 1944 the Upper West Side, conceived by Rosario Candela in the ear-
work, The Broken Column is an emblematic example of this, in ly 1900s: “In 1927-28 to be exact, at the peak of the property
which the painter refers to religious iconography and, in par- boom. Between Fifth Street and Park Avenue, the Sicilian-born
ticular, to the martyrdom of St Sebastian. Despite the lacerated architect put his name to no less than nineteen buildings des-
bust and the nails stuck in her flesh, she portrays herself proud- tined for the high society”, explains Ballesio. Instead she had
ly with her bare breasts to lay claim to her physicality. Strength begun her career in London, before going on to consolidate her
and pride displayed without fear, verging upon brazenness. experience alongside Toni Facella Sensi. There she curated
Traits of an intrepid Amazonian woman. O many international initiatives before opening her studio in
Rome. Although Candela favoured basic forms for the exteriors
and facades, when it came to the interiors, he let his flamboyant
side shine through, creating grand staircases, monumental foy-
ers and extremely elaborate environments. And it was on this
GLAMORAMA
MIRABILE ASSOLO DELLA PROGETTISTA ROMANA
MONICA BALLESIO SU PARK AVENUE, IN UN APPARTAMENTO

same concept that designer Mark Hampton had worked previ-


CHE È UN TRIBUTO APPASSIONATO AL MADE IN ITALY
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I
te sto F I A M M E T TA B O N A ZZ I

ously upon the request of Audrey and her husband, highlight-


ing the luxurious composition of stucco, frames and mouldings
with a Georgian feel, the perfect backdrop for a symphony of
antique and custom-made furniture. “Anyway it would have
been a real shame to wipe out the signs of that era, a priceless
Il luminoso soggiorno
di rappresentanza sfoggia
le modanature originali
di gusto georgiano. Tutto
su misura: i sofà, i tavolini
laterali con top in granito
e il tappeto; sul fondo,
i mobili gemelli in legno
added value”, comments Ballesio. Her first choice of the field
laccato con le specchiere.

on which to concentrate when tackling the recent renovation


A sinistra, davanti alla
finestra dai tendaggi
in seta, di Sahco, scultura
firmata da Tony Cragg.

project was therefore colour, in a bid to enhance that setting


84/93 GLAMORAMA and at the same time bring it into the here and now, making it
The solo of a Roman virtuoso of design, Monica lighter. She opted for a velvety palette in shades of white,
Ballesio, in an apartment in Park Avenue which also helps draw attention to the important collection of
which passionately pays tribute to fine Italian production contemporary art of the owners. She had a light paint applied to
the vaulted ceiling with octagonal coffers in the vestibule, cre-
By Robert Paulo Prall - Photos Gianni Franchellucci
ating an almost wet effect to illuminate and dilate the volumes.
Text Fiammetta Bonazzi
And as the windows in the lounges mainly look out to the south
When Audrey Gruss began thinking about restyling her apart- and east, each corner appears inundated with light; and refined
ment in Park Avenue, New York, she knew exactly what she hues ranging from ivory to ash grey join forces to define a warm,
wanted to achieve: a modern house, a long way from the classic welcoming atmosphere. In other rooms, the use of darker col-
mood that had inspired her back in the eighties, the period in ours serves to generate a contrast with the white ornamental
which she had moved here with her husband Martin, a power- edges of the doors. This occurs in the dining room, the walls of
house in the high finance sector in the US. A philanthropist which are lined with ultra-brown artificial suede, a perfect
originally from Lithuania, and Chairperson of the Hope for De- match for the tables (which can be placed side by side if need
pression Research Foundation (an organisation that aims to re- be to create one large dining table), sparkling under the majes-
search depression and raise awareness about the condition, tic lamp in smoked Murano glass. The works took five years
founded in 2006 in memory of her mother Hope), Mrs Gruss is and the result is a detailed layout: an immense day area with
a tireless woman, active in the fields of culture, fashion and hall, living room, library and dining room, three bedrooms, four
beauty. Several years ago, she launched a partnership between bathrooms, dressing rooms and a kitchen with a spacious ser-
the Springs of Saturnia and the American Doral Hotels chain; in vice area. Monica threw herself heart and soul into the project,
the past, after graduating in biology, she worked in the research custom designing everything, and appointing a team of all-Ital-
laboratories of Revlon, and for Elizabeth Arden. Head over ian craftsmen and women to bring it to life. Once the systems
heels in love with Europe and especially with Italy (she is also and false ceilings had been renovated, she laid floors in fine
a member of the FAI advisory board), Audrey Gruss chose a marble, in shades of beige and brown in patterns reminiscent of
special partner to help her revamp the property: the Roman de- the Georgian tradition, covering these with rugs in soft colours
signer Monica Ballesio, whom she had already commissioned and textures. The décor of the interior includes about one hun-
to look after a residence in London and a villa in Palm Beach dred personalised pieces, by Ballesio, in a triumph of lacquered
for her. This time, the house in question spans six hundred effects, carved natural woods and shiny or granite surfaces.
square metres on the eleventh floor of a prestigious building on Subtle lights accentuate the details in a fusion of silvery bronze

181
ENGLI S H T EX T

and polished steel. And any brands that may have been present flagship store on Fifth Avenue, the Barclay Hotel and the RCA
have now been revisited: like the twin floor lamps by Viabizzu- Victor Building (today the General Electric skyscraper, a histor-
no, for example, which Monica has completed with metal bases. ic monument since 2004). Large windows, high ceilings and an
Every detail was discussed with the demanding principals. “In exceptional feeling of space – guaranteed by the lower sur-
her private dressing room, Audrey Gruss wanted a carpet in rounding structures – characterise the environments, which are
“wavy” silk, to match the decorative pattern of the tiles in the laid out in an organised fashion. The social areas are located on
adjoining bathroom”. And in the hall, the icing on the cake is the lower floors (living room, kitchen, dining room, library and
her favourite console, glazed with a shelf made of a thick quartz studies), whereas the seven bedrooms occupy the levels above.
slab with a generous sprinkling of reflections: a sculptural work The building is topped by a picturesque roof garden, which
that cites the enrapturing Italian Art Deco style. The business looks out over the cinematographic skyline. No excesses disturb
card of a home hot on the trail of uniqueness. O this cheerful microcosm, fruit of a calibrated ensemble of South
American creativity, mid-century pieces and Italian furniture.
The rooms are personalised by artworks selected from the fam-
ily collection. The entrance is dominated by a shot from the Li-
L'edificio in mattoncini
rossi, all'angolo con
braries cycle by Candida Höfer, the German photographer capa-
The Metropolitan Museum

ble of transforming the real into a metaphysical vision. In the


of Art, ospita la casa
realizzata dalla designer
Lenka Soares. Nell'altra
pagina, sofà Asymmetric,
BassamFellows; tavolino
bespoke decorato con
una luce vintage. A muro
risalta il pannello creato
in ceramica dall'artista

dining room, a painting by Anselm Kiefer purchased at Art Ba-


carioca Adriana Varejão.

sel is silhouetted; instead, the living room flaunts a charismatic


panel in light blue ceramic by Adriana Varejão, the highest paid
Brazilian artist in the world: she holds the national record for the
highest price achieved at auction, when Christies sold one of
MANHATTAN her pieces in 2011 for 1.8 million dollars. Furniture and single
FIRST CLASS
NITORE FORMALE, NUANCE CONFORTEVOLI
E DETTAGLI RICERCATI. UNA TOWN HOUSE IN POSIZIONE
PRESTIGIOSA SVELA I SUOI INTRIGANTI SEGRETI
d i B E B A M A R SA N O - fo to G I O R G I O P O SS E N T I
decorative objects come from abroad (Austria and France in par-
ticular), but have been purchased in New York, “in a galaxy of
94/101 MANHATTAN FIRST CLASS prestigious addresses, truly essential destinations for those who
adore state-of-the-art design and vintage collectors’ pieces”,
Simple forms, cosy colours and sophisticated details.
Lenka confides in us. The dining table comes from Hudson
A town house in a prestigious location celebrates timeless elegance
Furniture, headquarters of the brand specialised in productions
By Beba Marsano - Photos Giorgio Possenti with a neo deco feel, created by a substantial team of designers
A sophisticated living philosophy reigns supreme in the Upper and craftsmen and women with founder Barlas Baylar at the
East Side of Manhattan, the symbolic district of life in the Big helm. The 1950s style chairs, brought back to life with new
Apple, sanctified by cult films like Breakfast at Tiffany’s and by Knoll coverings, and the variety of different accessories instead
the TV series Sex and the City. This is where the city’s character- hail from the “shopping destination” of our age: 1stdibs, an on-
istic red sandstone buildings stand tall – home to Michael line store dedicated to cult pieces from the 20th century. The
Bloomberg, Woody Allen and Madonna, to name but a few – and little armchair in wood and leather in front of the fireplace in the
it is also where the luxury fashion brands cluster together with- study is by Wyeth, a temple of vintage modern pieces and a fa-
in a one-mile stretch, not to mention the sanctuaries of art: from vourite with celebrities of the star system like Kate Hudson and
the Solomon R. Guggenheim Museum to the Metropolitan and powerful Hollywood agent Bryan Lourd. The glass coffee table
the Frick Collection. And it is precisely at the corner of the Met in the middle of the living room (holding a small sculpture by
that a couple from São Paulo in Brazil have set up home togeth- the Viennese maison Hagenauer) and the impressive Bassam-
er with their three children, creating a town house with a design Fellows sofa, a brand which represents linear precision and im-
full of light, breezy simple forms, aided by Rio de Janeiro-born peccable attention to detail, both come from the showroom of
architect and designer Lenka Soares. The residence spans about Suite NY. “Starting from its unique L-shape, I wanted a be-
one thousand square metres, of which one hundred and twenty spoke intervention, that is a small table that would link the two
are its garden, and is laid out on eight levels (including the base- segments, on which I placed an old-fashioned lamp with a por-
ment service floors and rooftop). It is located in a building that celain stand and a linen lampshade”, continues Lenka. Apart
dates back to 1885, which underwent a radical neo-Federal style from this piece and a few other exceptions, the lights are a run-
renovation in the 1920s carried out by the Cross & Cross firm of way dedicated to Apparatus, by duo Gabriel Hendifar and Jere-
John Walter and Eliot Cross, the brothers who forged the cur- my Anderson: spearhead of American light design, with a series
rent-day face of the city, being the authors of the Tiffany & Co. of creations played out on carefully-designed geometries and
fine materials, from lacquer to brass, in sensual textural encoun- Areoso himself, for the pure pleasure of hosting visitors. “What is
ters. Then there are also many furnishing accessories from the life if not the possibility to put our ideas and wishes into prac-
rich catalogue of Espasso, in TriBeCa, a gallery entirely dedicat- tice?” His approach is one of pure hedonism. The vast living
ed to the masters of Brazil (particularly Carlos Motta) and to the room is a quintessential social space, with the far wall replaced
promotion of up-and-coming talents. The final composition ooz- by a mirror − almost as if to cite the theme of the double so dear
es with a reassuring timeless elegance, in a well thought-out bal- to Borges − multiplying its depth and accessories. A procession of
ancing of proportions, soft symmetries and neutral shades. designer icons feature in this theatrical illusion: the Barcelona
Unique, bespoke creations appear sporadically in the home but couch with button-back black leather upholstery by Mies van
play an essential role in creating the overall effect. These in- der Rohe alongside the LC4 chaise-longue by Le Corbusier and
clude the bookcase in the living room, alongside the fireplace, a transgressive piebald leather sofa designed by Juan Carlos Are-
designed by Lenka: a piece in walnut wood with metal dividers oso himself. The artist also designed the large smoked glass cof-
and rear panel in suede for holding books, elegant boxes and a fee table, laden with small bronzes and lifestyle books, as well as
multi-coloured collection of vintage ceramics, the passion of the a monumental transparent crystal and steel sculpture, inspired
homeowners. The couple have even placed some of their belov- by the planetary orbits and phases of the moon. The entire envi-
ed treasures in the niche above the sliding door that divides the ronment is sparkling and packed with character, yet possesses a
kitchen and the dining area. The sitting room also hosts six min- taut sense of balance. The sunny irony − toned by the use of dar-
imalist works by Fred Sandback, a white XL work by Uruguay- ing expression – is conveyed by combinations of modern and an-
an Marco Maggi and one by Abraham Palatnik, father of cine- tique, different styles and periods. Eastern rarities, Tiffany
chromatic art. Similar to a precious private gallery, with a focus lamps, Empire-inspired console tables, copies of Roman busts
on the most advanced studies on conceptual abstraction. O perched solemnly on tapered wooden columns, antiques, eccle-
siastical objects, velvets and vermilion rugs create a winning
blend. The same effect continues in the dining room (linked to a
super-accessorised kitchen), where Louis XV chairs alternate
with Tulip chairs by Eero Saarinen, around Norman Foster’s
ECLETTISMI
L’ENERGIA SPECIALE DEL SUDAMERICA IRROMPE
IN UNA RESIDENZA A MONTEVIDEO DI IRONICO GUSTO

round table. Meanwhile, the antechamber houses a pair of an-


MASSIMALISTA, MITIGATO DAL DESIGN EUROPEO
d i B E B A M A R SA N O - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I

Nell'area living, in primo


piano, la dormeuse
Barcelona, di Mies van
der Rohe, Knoll; sofà
cient liturgical candelabras and a rounded dresser, contrasting
in pelle pezzata, di Juan

with the geometric abstract acrylic painting by Miguel Ángel


Carlos Areoso, come
il coffee table in cristallo
fumé, al centro; dall'altro
lato, divano Impero.
Sul tavolino antico, qui
sotto, lampada Tiffany;
sulle colonne, copie
in bronzo di busti romani.

Guerra. This is one of the few works of art not by Areoso himself.
In fact, his multicoloured mixed media canvases, in a post-Infor-
malism style, embellish every angle of the home. This includes
the master bedroom, surrounded by surfaces in shades of deep
smoky grey, which attenuate the impact of the impetuous south-
ern light, for a soothing and calming sleep. The private area of
102/109 ECLECTICISMS the house also includes a luxuriant mosaic-clad bathroom and a
An explosion of South America’s special energy walk-in wardrobe worthy of a prima donna, revealing the owner’s
in a home in Montevideo built in an ironic maximalist inner dandy. The lighting has been strategically designed. The
style, softened by European design brightness from outside, which enters through the huge win-
dows and planted terraces, guided the decision to install a sys-
By Beba Marsano – Photos Gianni Franchellucci
tem with a few floor points. These are accompanied by sumptu-
A home can offer an authentic and creative portrayal of its own- ous period chandeliers (see the late 19th-century English
er. This is certainly true in the case of Juan Carlos Areoso, a suc- example in the living room and the twelve-armed version in the
cessful Uruguayan artist: interior and light designer, sculptor and dining room), which play more of a decorative than a practical
painter, he designed his house in Montevideo in his own image role, like the gilded mirrors and details. “I worked particularly
and likeness, for an eclectic, cosmopolitan and self-celebratory hard on the contrast between pale/dark and light/shadow. My in-
result. The apartment is located in an elegant 1950s building dividual furnishing choices, characterised by different tech-
with an incomparable view over the port and the enchanting bay niques and styles, create a homogeneous, relaxed and envelop-
of this capital in the southernmost strip of the Americas. Full- ing domestic atmosphere, but also one bursting with marked
height windows frame the breathtaking panorama and allow Di- international dynamism, in step with my pace of living”, con-
onysian bright light to flood the home, characterising the spa- cludes Areoso. While the classical pieces offer the allure of old
cious interiors redesigned throughout in a contemporary key by Europe, the beautiful religious canvases – first and foremost a

183
ENGLI S H T EX T

magnificent Crucifixion – demonstrate the South American taste of the civil war (1975 – 1990), and a meeting place for intellectu-
for combining sacred and profane. The propensity for accumu- als, artists and politicians. “The building is part of that ruthless
lating a variety of fun objects is also exquisitely Latin American. (and at times frankly questionable) reconstruction plan with
An unmistakable characteristic, which pervades the homes of il- which – from 1992 onwards – much of the historical heritage was
lustrious figures (including Frida Kahlo’s Casa Azul in the Barrio erased to promote a modern city with a western imprint”, ex-
Mágico of Coyoacán, Mexico City). These are places capable of plains architect Claude Missir, author of successful designs in
emanating a special, warm and subtly spicy energy. Offering all both Europe and the Middle East, who was appointed to com-
the charm of distance from certain minimalist and rationalist pletely restyle the penthouse. “The owners wanted a luxurious
trends that dominate the western world. O home, in exquisite French style but one that would prove both
functional and elegant at the same time”, he reveals discreetly.
A case of fait accompli thanks to the infallible eye and light
touch of Missir, who – as often occurs in this part of the world –
brought his own, relevant biography to the project. Son of a Leb-
Nell'angolo conversazione

anese mother and a French father, he studied interior design at


intorno al camino, i sofà
C sono stati disegnati per
la Galleria Nilufar di Milano
da Claude Missir, come
i tavolini gemelli al centro,
con top in vetro ornato
da foglie d'oro. A parete,
specchio scultoreo Voltige
e coppia di applique
Volubile, di Hervé Van der
Straeten. Il tappeto è
di Marcel Zelmanovitch.

the Lebanese Academy of Fine Arts and in the 1990s opened his
LUCE own studio, today successfully run by thirty or so workers. “My
D’ORIENTE
A BEIRUT, IL MOOD SQUISITAMENTE
FRANCESE INCONTRA I BAGLIORI DORATI
DEL MEDITERRANEO. IN UNA
dad was a building contractor and as a boy I would follow him
VERSIONE SOLARE DEL MINIMALISMO
d i I A N P H I L L I P S - fo to ST E P H A N J U L L I A R D
te sto S I LV I A I C A R D I

when he visited the sites. This experience influenced my ap-


proach, which is more practical than theoretical: when I pick up
my pencil, I always imagine the final design, from the entire
structure right down to the finest, tailor-made details”. His fa-
ther, a keen aesthete, also passed down his passion for art to his
110/117 ORIENTAL LIGHT son. “Evoking beauty is a way of evading the distressing reality
In Beirut, exquisite French style meets golden flashes of the war”. Here, the aesthetics are drawn out in a range of neu-
of the Mediterranean, in a solar version of minimalism tral shades, carefully broken up using golden, bronze and light
blue panels, to mimic the reflections of the sun and the colour of
By Ian Phillips - Photos Stephan Julliard - Text Silvia Icardi
the Mediterranean. The sea is a welcome guest, with accessories
A delicate magic lingers in every room, with matching elements that interpret its fluctuating dynamism and chromatic energy:
combined in a myriad of variants painted from the same palette: the sculpture on a pedestal by Johan Creten and the mirror in
versions that are only diversified by a few, specific details. The anodised aluminium in the living room, the Danish chairs and
fresco created inside oozes with a harmonious tranquillity, in the Pinnacoli vases in Murano glass, by Luciano Gaspari, in the
stark contrast to the scenario outside. Because we are in Beirut, dining room. “Instead, for the floors and walls I chose the colours
a city that is fascinating and multi-cultural, but also chaotic and of earth and sand, while the glints of metal are an explicit refer-
frenetic. The traffic whizzes by, the people spill into the streets ence to the decorative tradition of the Middle East”. But the el-
and cafes, the nightlife dances until it drops. And yet, when the ement which sculpts the spaces the most is still brightness. “In
noises reach this apartment they are muffled, and from here the this location I was truly “spoiled”. Light floods into every envi-
metropolis shows the quieter side of its personality. From its ronment and brings it to life, moulding the volumes in a game of
large windows, the only sound that can be heard is that of the chiaroscuro”, reveals Missir, whose idea was to conceive much of
even, hypnotic rhythm of the waves, which break down below the furniture in a style that accommodates natural materials fin-
and then, a little further along, wash over Pigeon Rocks: the ished by hand, the work of skilled artisans. “I am fascinated by
iconic stacks of the Lebanese capital. Along the waterfront, the the potential randomness of manmade objects when they are
tables in the open air and exclusive beach clubs offer heart- finished, the unpredictability that generates a different result
rending sunsets with views of the Manara Lighthouse.The resi- each and every time. One block of marble will never be identi-
dence stands tall in the Ras Beirut district – literally “the tip”, cal to any other”. He is referring to the value of uniqueness, also
the northern area of the peninsula in which the city centre expressed in the furniture designed by him: the sleek, rounded
sprawls – and it is owned by a couple of entrepreneurs from the sofas and, on the other hand, the geometric dining table, and the
clothing industry who have three children. Spanning a total of rug in the main room commissioned to the Parisian gallery Di-
850 square metres and three levels, it looks out from the fif- urne. Everything comes together in a bespoke approach, sus-
teenth floor of Carlton Tower, a prestigious complex built on the tained by a partnership with many trusted, highly skilled mas-
ruins of the Carlton Hotel, a rare oasis of peace during the years ters of their respective trades. The forms of the design closely
follow in the footsteps of some of the big names in minimalism, − the latter was elected the most beautiful village in Switzerland,
Tadao Ando and John Pawson above all, masters of the pure and with its stately homes and the striking botanical garden commis-
simple. However, Missir also endows the décor with a warm ma- sioned ninety years ago by Arturo Scherrer – to amaze onlookers
teriality (featuring many pieces by Hervé Van der Straeten) and with its Arabic houses, Greek temples and exotic plants. In the
furnishing accessories capable of arousing amazement, moderat- capital city of the district, neo-classical villas duet with the mod-
ing the severity by introducing a joyous sense of hospitality. He ern buildings designed by Ticino-born starchitect Mario Botta;
puts together a sober composition and then proceeds by sub- the last one of his masterpieces is his Fiore di pietra, on the near-
traction, pursuing linearity and leaving the walls white and bare. by Monte Generoso. Introducing green innovations, such as the
Finally, he adds a few sophisticated coups de théâtre. One exam- park of Villa Ciani, enhanced for a few months now by a wild ar-
ple is Calligraphie III, by French Algerian designer Taher ea with oaks, lindens, plane trees and maples, not to mention a
Chemirik: a screen which, when extrapolated from its original splendid beach of fine sand. Or the waterfront that spans from
function, becomes a charismatic artwork and transforms the Castagnola to Riva Paradiso, at the far end of the residential area,
white wall into the wings of a theatre set. Other, equally spec- where half-way along the route, lawns and flower beds provide
tacular flourishes include the Necklace installation by Jean- the backdrop for the new layout of Piazza Bernardino Luini: an
Michel Othoniel, which drapes a corner in jewels, and the mag- amphitheatre with light-coloured floor open over the bay, ideal
nificent lamp by Lindsey Adelman. In a radiant vision of home for adding the right monumental emphasis to the late Romantic
décor brimming with glimpses of the future. O church of Santa Maria degli Angeli, the guardian of an extraordi-
nary cycle of works by Luini himself, Leonardo’s favourite stu-
dent. Nearby, the silhouette of the Lac stands out, the multipur-
pose centre and main cultural hub of the canton. It encompasses
a concert hall, café and museum in one building. Its forms are in

LUGANO
keeping with the pragmatic philosophy of its designer Ivano Gi-
OLT R E C ON F I N E
PROGETTUALITÀ DAL TWIST INTERNAZIONALE SULLE SPONDE SERENE
anola: “The “shell” must not overshadow the strength of the
DEL LAGO. FOCUS SULLA CITTÀ DELLA SVIZZERA TICINESE, A UN PASSO DALL’ITALIA,
CHE CON IL NOSTRO PAESE CONDIVIDE ELEGANZA E AMORE PER L’ARTE
d i E L E N A LU R AG H I - fo to M AT T E O C A R ASSA L E
works”, he underlines. Thus, he has created geometric, almost
repetitive volumes, with the exception of the “splinter” covered
in marble from Guatemala, which detaches itself from the cen-
tral body, stretching out towards the shore. From here, one sim-
ply needs to cross the street to experience another full immer-
Un'immagine dall'alto,
per catturare tutto
il fascino crepuscolare
del luogo. Al centro
si staglia imperioso
il Monte San Salvatore,
mentre a destra si
snoda il centro abitato
Paradiso: un nucleo

sion in the local beauty. Sealed in a skin of candid plaster, Spazio


residenziale che ospita
il suggestivo hotel
The View, progettato in
posizione panoramica.

131

-1 is a sophisticated location, entirely laid out underground, in


130/139 LUGANO, BEYOND THE BORDER which, in just half a century, Giancarlo and Danna Olgiati have
Design with an international twist on the peaceful shores assembled an impressive collection, with pieces ranging from Ar-
of the lake. Focus on the city in Ticino, Switzerland. te Povera to Abstract Art, which they will leave to this institution
Just a stone’s throw away from Italy, it shares two elements in the future. The rooms host important names such as Balla,
with our nation: elegance and a deep passion for art Fontana, Boetti, Merz, Pistoletto, as well as Vietnamese concep-
tual artist Danh Voˉ and Californian painter Mark Grotjahn: “We
By Elena Luraghi - Photos Matteo Carassale
cover all of the twentieth century in Italy, but are also very open
The emerald green vegetation, the silvery velvet of the lake, the to young, international talents, always with reference to the his-
mountains that disappear at the horizon, under a sky covered in torical European avant-gardes”, the lady specifies with a certain
a veil of mist. This is the magic to be seen in this strip of south- degree of pride. The creative puzzle is about to blossom further
ern Switzerland: fine haze and sudden glimpses of light with the with the addition of a new component: the Museum of Cultures,
snow in winter that “melts on the granite, running through with- in the newly restored rooms of Villa Malpensata. While waiting
ered ferns and birch trunks, the icy summits and the Mediterra- for the imminent opening day, one gourmet stopover that must
nean climate”, as architect Max Frisch wrote from the village not be made in the area is the Michelin star-winning restaurant/gal-
far from Lugano to which he would retire to meditate. And in- lery Arté al Lago, where chef Frank Oerthle invents recipes in
deed, it is the area’s explosive nature against the backdrop of its shades that match the colours of the paintings on the walls, all for
slopes, which forms a trait d’union between the city of banking sale. Another interesting experience involves “going up” to The
(the third largest financial marketplace in Switzerland) and the View – the luxurious design hotel on the Paradiso hillside, with
territory. Places crystallised in a timeless dimension, such as its terraces and windows that allow the poetry of the panorama to
Gandria and Morcote, strut their stuff along the banks of the lake filter through and where visitors can taste the first class menu

185
ENGLI S H T EX T

while enjoying the breathtaking view. Having won the title as This winter novel is set in a surprising formal space divided into
Switzerland’s Leading Design Hotel at the World Travel Awards, various green rooms, in the very season in which the elegance of
it is an unusual example of guest accommodation in pursuit of a veil of frost enhances the precision of the topiary geometries.
an ultra-modern style, based on a concept that takes tradition to Indeed, the itinerary is lined with yew trees, boxwood hedges
task: the warning light of an emotional change of scenery. In- and evergreen shrubbery pruned into unusual shapes, but also
deed, the hospitality business is now being taken on by a whole fantastic figures unleashed by the creativity of the German
generation of entrepreneurs under the age of thirty determined sculptress. Born in Frankfurt am Main, and having studied at the
to exploit their family businesses and promote the convergence Art Akademie in Düsseldorf, Lady Watson travelled extensively
of past and present. This is the case of the barber shop which throughout China and the East before setting up home in Lon-
spawned Mauri Concept, a hair salon with Spa, offering beauty don with her husband Alan Watson, a well-known Liberal Dem-
products and a bar/pastry shop. Alongside it, the legendary Gab- ocrat politician and TV presenter, not to mention Baron of Rich-
bani grocer’s shop has opened a boutique hotel and a food hall mond. Then, in 1990, the couple purchased this refuge in the
(bar, wine shop, cheese shop), while the Aimo Room store offers south west of England, now a favourite area with many celebri-
an eclectic mix of sculptures, furniture, accessories and fashion. ties, such as Johnny Depp. “The building, which dates back to
Then, there are those who push themselves beyond all limits, the mid-1800s, was enshrouded in a mysterious aura and ap-
like designer Kiko Gianocca. After spending many years abroad peared to be surrounded by pastures. There was no real garden,
(especially in Australia), he returned to design “unexpected” just a big apple tree behind the house”, explains Karên, who
jewels: “I love materials that are difficult to shape and which continues: “Charmed by a visit to the extraordinary ruins of Nin-
therefore prevent me from seeing the end result before it is fa, near Rome, and by the Jardin de La Louve, in Provence, I too
achieved. For example, candle wax melted into aluminium and wanted to surround myself with an idyllic landscape, but I was
covered in gold”. He is also the driving force behind Artificio, an absolute novice when it came to gardening. However, as an
the event held in spring that unites public and private entities artist, I imagined a majestic ensemble that could also host my
so that up-and-coming artists can exhibit their works in prestig- sculptures. I had instinctively disregarded the classic English-
ious locations, from the Lemon Orchard of Villa Saroli to the style layout, but in any case I sought the opinion of a famous
boutiques of via Nassa. This city is the new, extremely fascinat- landscape architect, who excluded the possibility of growing bo-
ing and fertile face of Switzerland. At just seventy kilometres tanical rarities in a space also frequented by four Belgian shep-
from Milan, just beyond the border. O herds. At that point, I decided to proceed on my own, because I
could never have fenced my beloved dogs into a pen”, she re-
veals. Using the lawns as the blank canvas of a painter, Karên
Watson developed an ambitious choreography of plant sculp-
Rose e biancospini
fanno da trait d'union
tra il giardino e il bosco
L IF E S T Y L E
tures, organised in various environments, and all looking out to
di aceri, dove svetta

the surrounding countryside, affording generous glimpses of its


il campanile medievale

COME
della All Saints' Church.
Intorno, il paesaggio
del Somerset: contea
nel Sud-Ovest
del Paese, oggi meta

IN UNA FIABA
di molte celebrità.

IN INGHILTERRA, UN PARCO NATO SU PROGETTO DI UN’ARTISTA


TEDESCA ENFATIZZA IL FASCINO DELL’INVERNO.
E COPERTO DALLA BRINA SI TRASFORMA IN PURA MAGIA
panorama. At the entrance to the estate the geometries of the
boxwood hedges provide a contrast to the façade, whereas, at the
d i G A E TA N O ZO CC A L I - fo to LY N N K E D D I E

sides of the architecture, pyramid-shaped yew trees stand tall


among roundish lavenders and a pergola framed by buckthorns
in perfect symmetry. In fact, the palette is rather limited: “At the
beginning, I only used five plants, which were the only ones I
knew – boxwood, yews, santolinas, lavenders and roses – playing
on repetition. Truly self-taught, as time passed, I embellished
140/145 LIKE IN A FAIRY-TALE the flower beds with other varieties; for instance, I studied the
In England, a park parades the charm of winter old garden, rugosa and French varieties of roses long and hard,
for all to see. Fruit of the design by a German artist, selecting those that were ultra-resilient to line the walkways”.
when covered in frost it turns into pure magic And yet the strength of this private Eden is still the harmonious
alternation of hedges in many different shapes and sizes and
By Gaetano Zoccali - Photos Lynn Keddie
original topiaries: from cones, to crowns and even spirals. “For
Strolling through the gardens of Karên Watson in Nunney, in this jewel garden, I focused on harmony. In fact, according to a
Somerset, is like experiencing a fairy-tale with your eyes open. composer friend of mine, here I have staged the Goldberg Varia-
Or one of those fantasy stories to which the owner would turn for tions by Bach, playing the same aria in different ways”, she con-
inspiration when creating her works in bronze and ceramics. cludes. Creating a surprising winter symphony. O

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