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21/6/2021 Marino Piazzolla - Wikipedia

Marino Piazzolla
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Pasquale Marino Piazzolla (San Ferdinando di Puglia, 16 aprile 1910 – Roma, 22 giugno 1985[1]) è
stato un poeta e scrittore italiano.

Indice
Biografia
Gli anni parigini
Il ritorno in Italia
Premi
Opere
Traduzioni
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni

Biografia

Gli anni parigini

La prima parte della sua esistenza viene segnata dalla morte dei suoi genitori e dal trasferimento nel
1931 in Francia. A Parigi viene assunto in qualità di segretario e bibliotecario dalla Società Dante
Alighieri ed entra in contatto con letterati, artisti e poeti (Filippo Tommaso Marinetti, Lionello Fiumi,
Paul Claudel, Pierre de Nolhac). Si appassiona alla lirica simbolista di Stéphane Mallarmé; stringe
amicizia con Paul Valéry e con André Gide, che accoglie nella rivista Arts et Idées suoi testi di
critica.[2][3][4] Nel 1936 esordisce con un saggio su Pirandello.

Compie gli studi a Parigi alla Sorbona, laureandosi in filosofia nel 1938, con una tesi sulle poetiche Da
Aristotele all'abate Brémond. Nello stesso anno consegue il «Diploma di Studi superiori di scienze
sociali» al «Collège libre des sciences sociales» di Parigi, con una tesi su Nietzsche.

Collabora a L'Âge Nouveau di Marcello Fabri, alla seconda serie del mensile franco-italo-spagnolo La
Phalange (su cui scrivono anche D'Annunzio, Ada Negri e Lucio d'Ambra)[5][6]; frequenta i surrealisti
André Breton e Paul Éluard; pubblica in francese le due raccolte di versi Horizons Perdus e
Caravanes.

Il ritorno in Italia

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Tornato in Italia nel 1940, dà alle stampe il poemetto mitologico Persite e Melasia. Nel 1945 si
stabilisce a Roma. Insegna Storia e Filosofia nei licei. Nel frattempo conosce Vincenzo Cardarelli,
allora direttore de La Fiera Letteraria, che gli affida una rubrica di critica poetica.[7]

A Roma, dal 1946 al 1947, fonda e dirige la rivista Narciso, Letteratura e Psicologia dei sessi.
Nell'amore, nell'arte, nella vita.

Nel 1951 a Elegie doriche viene assegnato il premio Etna-Taormina. Nel 1952 completa il poema
Lettere della sposa demente, uno dei vertici del nostro Novecento letterario.[8]

Nel 1953 Cesare Vivaldi ed Elio Filippo Accrocca inseriscono nella Collana del Canzoniere, Esilio
sull'Himalaya. Seguono anni di intenso lavoro creativo e critico (sul doppio versante letterario e
pittorico). Nel 1961 è in lizza per il Premio Marzotto; suo padrino è il rondista Emilio Cecchi.[9]

Nel 1964 vince il Premio nazionale letterario Pisa per la Poesia inedita. Nel 1967 dirige la rivista
umoristica L'idiota. Nel 1974 raccoglie le sue favole grottesche nel volume I fiori ci insegnano a
sorridere. Collabora alla rivista Cahiers de l'Herne, su cui pubblica un saggio dedicato a Charles De
Gaulle.[10]

Scrive molto, diversificando il suo talento tra scrittura satirica, lirica, filosofia, memoriale (I detti
immemorabili, L'amata non c'è più, Parabole dell'angelo di cenere, Un saio nell'infinito). Si occupa
di critica d'arte e di costume.

Dal 1983 al 1984 escono Dolore greco, Amore greco, Agalmata, Lo Strappo. Muore a Roma nel 1985,
facendo in tempo a vedere la prima copia del suo ultimo libro, Il Pianeta Nero. Lascia alla fondazione
omonima (Fondazione Marino Piazzolla) lo scopo di ricordarne il nome, l'opera e diffondere la
cultura.

Numerosi sono i suoi scritti, fra saggi critici, prose d'arte e poesie, apparsi su quotidiani e riviste
italiani e francesi; tra i periodici con cui ha collaborato: Ars et Idees, Le Pont Mirabeau, Eurydice, Le
Mercure de France, Dante, Diana, La Phalange, Les Cahiers Drouot, Augustea, Antieuropa[11],
Quadrivio[12], La Fiera Letteraria, Carovana, Polemica, Momento-sera, Nostro Tempo, Nosside,
Iniziative, Crisi e letteratura, Il Fuoco, Dialoghi, Cinzia, La Procellaria, Pagine nuove, Persona,
Meridiano di Roma, Il Piccolo, Il Gazzettino, Gazzetta del Sud, Il Roma, Gazzetta di Parma, Il
Caffè.[13][14]

Personalità complessa e sanguigna (lo chiamavano il “toro funebre”), Marino Piazzolla ha avuto
riconoscimenti critici di María Zambrano, Mario Sansone, Alberto Frattini, Giacinto Spagnoletti,
Giorgio Bàrberi Squarotti, Giorgio Caproni, Giancarlo Fusco, Walter Mauro, Luigi Silori, Pietro
Cimatti, Giose Rimanelli, Dario Bellezza, Francesco Grisi e tanti altri. Corrado Govoni ha inserito tre
sue liriche nell'antologia Splendore della poesia italiana che raccoglie, come recita il sottotitolo, le più
belle 500 liriche della letteratura italiana.[15] Giuliano Manacorda nella Storia della Letteratura
Italiana Contemporanea lo cita tra i nomi “destinati a diversi esiti nella poesia e nella critica”.[16]

Premi
1951 Premio Etna - Taormina
1953 Premio Chianciano
1957 Premio Avezzano
1960 Premio Viareggio (medaglia d'oro presidente della Repubblica)[4]
1964 Premio Tarquinia - Cardarelli
1965 Premio Pisa
1965 Premio Silver Caffè
1967 Premio Castelnuovo
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Opere
(elenco parziale)

(FR) Horizons perdus (liriche), Paris, Edition des deux Artisans, 1939
(FR) Caravanes (liriche), Paris, Edition des deux Artisans, 1939
Persite e Melassia (mito), Trani, Paganelli, 1940
Ore bianche (liriche), Trani, Paganelli, 1940
Elegie doriche (liriche), Roma, Eros, 1951
Un negro in Paradiso, Roma, Eros, 1952
Lettere della sposa demente (poemetto), prefazione di René Méjean, Roma, Ippogrifo, 1952
Esilio sull'Himalaya (liriche), Roma, Ed. del Canzoniere, 1953
Le favole di Dio (liriche), Roma, Ed. dell'Albatro, 1954
Pietà della notte, Bologna, Cappelli, 1957
Il Paese di nessuno (poemetto), Roma, Porfiri, 1958
Poemetti, Roma, Porfiri, 1958
Adagio quotidiano (liriche), Padova, Rebellato, 1958
E l'uomo non sarà solo (prosa), Milano, Ceschina, 1960
Mia figlia è innamorata (liriche), Milano, Cino Del Duca, 1960
Il paese d'Iride (liriche), Roma, Carucci, 1962
Gli occhi di Orfeo (liriche), Roma, Ippogrifo, 1964
Ballata per mille ombre, prefazione di Giuseppe Marotta, Roma, Canesi, 1965
Il mattutino delle tenebre (liriche), prefazione di Giuseppe Villaroel, Pisa, La Soffitta, 1966
I detti immemorabili di R. M. Ratti, 2 voll., Roma, Ippogrifo, 1966
Quando gli angeli ascoltano (liriche), Roma, Edizioni Ciranna, 1969
Gli anni del silenzio, Roma, Cardini Editore, 1972
Minuetto per ombre Sole, Padova, Rebellato, 1971
Gesù muore ogni giorno (liriche), Roma, Ventro Editore, 1971
Agalmata, prefazione di Carlo Belli, Roma, Ed. dell'Albatro, 1984
Lo strappo (poesie), prefazione di Giacinto Spagnoletti, Lacaita, Manduria, 1984
Un po' di meraviglioso, (poesie), con prefazione di Pietro Cimatti, Roma, Ed. dell'Albatro, 1984
Sinfonie (poesie), con prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti, Roma, Ed. dell'Albatro, 1984

Traduzioni
Virgilio, Orfeo ed Euridice (dal libro IV delle Georgiche), in Iniziative, Roma, gennaio-febbraio
1957
René Méjean, L'almanacco strappato, Milano, Ceschina, 1974
René Méjean, Il canto tornante e altre poesie, con prefazione di M. Piazzolla, Roma, Fermenti,
1980

Note
1. ^ D. A., L'ironia di un romantico al caffè, in Il Tempo, 28 giugno 1985, p. 5.
2. ^ Arts et Idées (1936-1939), su revues-litteraires.com.
3. ^ Pasquale Piazzolla, La poésie de Dante, in Arts et idées, a. 2, n. 10, agosto 1937, p. 17.
4. Marcella Uffreduzzi (a cura di), Poeti italiani di ispirazione cristiana del Novecento, Savona,
Sabatelli, 1979, p. 97.

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5. ^ La Phalange (1935-1939) [2e série], su revues-litteraires.com.


6. ^ Pasquale Piazzolla, L'usignolo, in La Phalange, a. 9, n. 3, 15 febbraio 1936, p. 16.
7. ^ Articoli pubblicati su "La Fiera Letteraria", su Biblioteca Gino Bianco.
8. ^ Corrado Govoni, Splendore della poesia italiana; le più belle 500 liriche di tutta la nostra
letterature dalle origini ad oggi, Milano, Ceschina, 1958, p. 520. Aldo Vallone, Aspetti della poesia
italiana contemporanea, Pisa, Nistri-Lischi, 1960, p. 117.
9. ^ Prefazione di Carlo Belli alla silloge Agalmata, su fondazionemarinopiazzolla.it.
10. ^ Cahiers de l’Herne (1961-en course), su revues-litteraires.com.
11. ^ Pasquale Piazzolla, Durare, in Antieuropa, aprile-ottobre 1934, pp. 110-115. Pasquale Piazzolla,
Liriche: Vendemmia; Dolore candido, in Augustea, n. 8-9, 1942, p. 253.
12. ^ Pasquale Piazzolla, La grande pietà di Luigi Pirandello, in Quadrivio, V, n. 41, 8 agosto 1937.
Pasquale Piazzolla, Virgilio padre di traduttori, in Quadrivio, n. 26, 1940, p. 1.
13. ^ Marino Piazzolla, (Arguzie in versi) Epigrammi (http://www.ilcaffeletterario.it/ris_art_lib.php), il
Caffè, a.VII, n. 10-11, Ottobre-Novembre 1959, pp. 29-34
14. ^ Marino Piazzolla, I fiori c'insegnano a sorridere : favole per adulti, Edizioni d'arte Giorgio Ghelfi,
Verona, 1973, p.205
15. ^ Leone Piccioni, All'insegna delle antologie, in L'Approdo Letterario, n. 5, gennaio-marzo 1959,
p. 103.
16. ^ Giuliano Manacorda, Storia della letteratura italiana contemporanea : 1940-1996, Roma, Editori
riuniti, 1996, p. 78.

Bibliografia
Carlo Franza, La Poesia di Marino Piazzolla. Il tormento e l'estasi, in Luoghi dell'Infinito, N. 42,
Milano giugno 2001, pp. 64-65
Giuseppe Raspelli, Il poeta Pasquale Piazzolla, in Quaderni di poesia, n. 6, giugno 1935, p. 34.
(FR) Jean Chuzeville (a cura di), Piazzolla (Marino), in Anthologie de la poésie italienne: des
origines à nos jours, Parigi, Plon, 1959, p. 341.
Pietro Cimatti, Un personaggio della solitudine contemporanea, in La Fiera Letteraria, 20 marzo
1960 e 14 agosto 1960.
Alberto Frattini, M. Piazzolla, in La giovane poesia italiana, Pisa, Nistri-Lischi, 1964.
Alberto Frattini, Piazzolla Marino, in Dizionario della letteratura mondiale del secolo XX, Roma,
Paoline, 1968, pp. 446-447.
(FR) Rene Méjean, Marino Piazzolla, explorateur de l’insondable, in La France Latine, n. 109,
Paris, 1989.
Caterina Napoleone (a cura di), Piazzolla Marino, in Enciclopedia di Roma: dalla origini all'anno
Duemila, Milano, Franco Maria Ricci, 1999, p. 710.
Pasquale Maffeo, Marino Piazzolla, in Poeti cristiani del Novecento: ricognizione & testi, Milano,
Ares, 2006, p. 150.
María Zambrano, Il poeta italiano Marino Piazzolla, in Luoghi della poesia, Milano, Bompiani,
2014, p. 580.

Altri progetti
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Collegamenti esterni
Sito della Fondazione Marino Piazzolla, su fondazionemarinopiazzolla.it.

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Intervista radiofonica a Marino Piazzolla, a cura di Gianni Bisiach, su Radio Uno, su


fondazionemarinopiazzolla.it.
Il poeta Marino Piazzolla riceve il premio Babbuino d'argento 22.05.1957, su Archivio Storico
Luce. URL consultato il 23 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
Aforismi di Marino Piazzolla, su Aforismario.
VIAF (EN) 93235581 (https://viaf.org/viaf/93235581) · ISNI (EN) 0000 0001 2143 771X (ht
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