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GRADO DI PROTEZIONE DEGLI INVOLUCRI

Ultimo aggiornamento: 28/02/2013


A cura di Gian Luca Novarina

Scheda

Definizioni
Contatto diretto - Contatto di persone con parti attive.

Involucro - Parte che assicura la protezione di un componente elettrico contro


determinati agenti esterni e, in ogni direzione, contro i contatti diretti.

Barriera - Parte che assicura la protezione contro i contatti diretti nelle direzioni
abituali di accesso.

Parti a portata di mano - Conduttori o parti conduttrici situati nella zona che si
estende da un punto o da una superficie occupata o percorsa ordinariamente da
persone fino ai limiti che una persona può raggiungere con una mano senza l’uso di
attrezzi.

Grado di protezione IP
Il livello di protezione contro i corpi solidi e liquidi di un involucro costruito per contenere e
proteggere elementi elettrici, è stabilito dalla norma CEI EN 60529 (CEI 70-1), la quale
prescrive un sistema di classificazione dei gradi di protezione degli involucri per materiale
elettrico la cui tensione nominale non supera 72,5 kV. Per identificare il grado di protezione,
convenzionalmente si è adottato un codice composto dalle lettere IP (International
Protection) seguite da due cifre, ed eventualmente da un terza lettera addizionale e una
supplementare (tab. 1, 2): la prima cifra indica il grado di protezione contro i corpi estranei, la
seconda contro la penetrazione di liquidi, mentre la lettera addizionale (deve essere usata
solo se la protezione contro l’accesso è superiore a quella definita con la prima cifra
caratteristica) ha lo scopo di designare il livello di inaccessibilità dell’involucro alle dita o alla
mano, oppure ad oggetti impugnati da una persona.

La presenza dell’eventuale terza lettera addizionale riguarda la sola protezione contro i


contatti diretti ed assume il seguente significato:

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Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati
con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico
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A cura di Gian Luca Novarina

 A - protetto dal contatto con la mano aperta.

 B - protetto dal contatto con il dito.

 C - protetto dal contatto con un filo avente ø > 2,5 mm.

 D - protetto dal contatto con un filo avente ø > 1 mm.

La quarta lettera supplementare, invece, indica condizioni particolari relativamente alla


tipologia o all’impiego dell’involucro e del suo contenuto, con il seguente significato:

 H - Involucro per apparecchiature ad alta tensione.

 W - Involucro idoneo all’impiego in condizioni atmosferiche particolari (specificate dal


costruttore) e dotato di accorgimenti protettivi addizionali.

 M-S - Involucri in cui, per la presenza di parti interne in movimento (es. motori),
l’eventuale ingresso di acqua potrebbe provocare danni. La presenza della lettera M
salvaguarda dai danni mentre la lettera S indica una salvaguardia condizionata dal
fatto che le parti mobili non siano in moto.

Il grado di protezione indicato dal costruttore è assicurato se sono scrupolosamente


rispettate le relative istruzioni di montaggio; un montaggio non conforme alle indicazioni
fornite dal costruttore potrebbe influire sul grado di protezione finale da assegnare
all'involucro. Quando il componente garantisce un solo tipo di protezione, la cifra mancante
viene sostituita con la lettera X.

Ai fini della protezione contro i contatti diretti, un involucro deve avere necessariamente un
grado di protezione IPXXB; analogamente, il grado di protezione IP2X protegge ugualmente
la persona in quanto il dito di prova non può toccare le parti attive.

Per le superfici orizzontali superiori degli involucri o barriere che sono a portata di mano, il
grado di protezione IPXXB non è sufficiente; per tali superfici è necessario un grado di
protezione IPXXD, poiché è maggiore la probabilità di entrare in contatto con le parti attive
tramite oggetti sottili.

Nelle tabelle 1 e 2 sono riassunti i gradi di protezione contro i corpi estranei e contro i liquidi.

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Grado di
Disegno schematico della prova Prova di validazione della protezione
protezione

Una sfera di ∅50 ∅ mm non deve passare


1 attraverso l’involucro e/o entrare in contatto
con parti attive o in movimento.

Il dito di prova non deve entrare in contatto


con parti attive o in movimento. Inoltre, una
2 sfera di ∅12,5 mm non deve poter passare
attraverso l’involucro.
l’involucro

Un filo di ∅2 2,5 mm non deve passare


3 attraverso l’involucro.

Un filo di ∅1 1 mm non deve passare


4 attraverso l’involucro.

Con l’apparecchiatura in una camera a


polvere di talco in sospensione, la quantità di
5 polvere che entra nell’apparecchio non deve
nuocere al buon funzionamento.

Con l’apparecchiatura in una camera a


polvere di talco in sospensione, all’interno
6 dell’apparecchio non devono verificarsi
depositi visivi di polvere.

Tabella 1 - Grado di protezione contro i corpi estranei.


estranei

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Grado di
Disegno schematico della prova Prova di validazione della protezione
protezione

L’apparecchiatura è protetta contro la caduta


1 di gocce in verticale.

L’apparecchiatura è protetta contro la caduta


2 di gocce con una angolazione massima di 15
gradi.

3 L’apparecchiatura è protetta contro la pioggia.

L’apparecchiatura è protetta contro gli


4 spruzzi.

L’apparecchiatura è protetta contro i getti


5 d’acqua.

L’apparecchiatura è protetta contro le ondate


6 (getti potenti).

L’apparecchiatura è protetta contro


7 l’immersione temporanea
emporanea.

L’apparecchiatura è protetta contro


8 l’immersione a tempo indefinito e a profondità
specificata.

Tabella 2 - Grado di protezione contro i liquidi.


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Grado di protezione IK
Il livello di protezione contro gli impatti meccanici di un involucro costruito per contenere e
proteggere elementi elettrici, è stabilito dalla norma CEI EN 50102 (CEI 70-3), la quale
prescrive un sistema di classificazione dei gradi di protezione degli involucri per materiale
elettrico la cui tensione nominale non supera 72,5 kV. Per identificare il grado di protezione,
convenzionalmente si è adottato un codice composto dalle lettere IK (International
Protection) seguite da due cifre (la doppia cifra è stata utilizzata per differenziarsi da alcune
norme nazionali europee e non per indicare due protezioni differenti).

Ogni gruppo numerico caratteristico del codice IK, rappresenta un valore di energia di
impatto a cui l’involucro può resistere senza subire danni. Sono previsti 11 gradi di
protezione, da IK00 a IK10 con energia d’impatto crescente (Tabella 3).

IK00 IK01 IK02 IK03 IK04 IK05 IK06 IK07 IK08 IK09 IK10

Energia
di non
0,15 0,2 0,35 0,5 0,7 1 2 5 10 20
impatto protetto
in Joule

Tabella 3 - Relazione tra il codice IK e l’energia d’urto.

La sigla IK00 indica che è assente qualsiasi protezione contro gli urti, le sigle da IK01 a IK06
che è presente una protezione contro impatti di modesta entità e che quindi tali materiali
possono essere utilizzati solo in ambienti di tipo ordinario, mentre le sigle da IK07 a IK10 che
i materiali sono protetti per urti maggiormente intensi e che quindi possono essere installati
in luoghi con caratteristiche ambientali, dal punto di vista degli urti, più gravose.

All’involucro in prova, montato su un supporto rigido, si devono applicare cinque impatti


distribuiti in modo uniforme su ogni superficie in vista. Si possono usare tre tipi di martelli: a
pendolo, a molla o verticali a caduta libera (Figura 1).

L’impatto avviene lasciando cadere, da una certa altezza, l’elemento battente sull’involucro
(nel caso del martello a pendolo o verticale) oppure sfruttando l’energia elastica accumulata
in una molla (nel caso del martello a molla).

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Figura 1 - I metodi previsti per misurare la resistenza agli urti degli involucri.

Le prove devono essere effettuate in condizioni ambientali normali con temperature da 15 °C


a 35 °C e pressione atmosferica da 86 kPa a 106 kPa . La resistenza meccanica degli
involucri in prova è valutata in base all’energia potenziale, misurata in joule (J), posseduta
dal martello con il quale si esegue la prova.

L’energia rilasciata dagli impatti dipende dalla massa e dalla velocità che il battente assume
con la sua caduta. I valori riportati nella tabella 4 (CEI EN 60068-2-75 - CEI 104-1) si
riferiscono a urti applicati perpendicolarmente alla superficie del campione in prova.

Altezza di Massa dell’oggetto battente


Velocità
caduta
(kg)
(m/s)
(m)
0,1 0,2 0,5 1 2 5

0,1 1,4 0,1 0,2 0,5 1 2 5

0,2 2 0,2 0,4 1 2 4 10

0,5 3,1 0,5 1 2,5 5 10 25

1 4,4 1 2 5 10 20 50

Tabella 3 - Livelli di energia in joule.

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Valori di energia molto più elevati possono essere riscontrati in particolari situazioni, come ad
esempio atti di vandalismo o incidenti automobilistici. In questi casi potrebbe essere rivelarsi
necessario l’impiego di ulteriori protezioni quali barriere o muri.

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