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SCM1+1

Manuale Utente
Versione LCD

Prodotto da Italia
SCM1+1 - Manuale Utente
Versione 1.0

© Copyright 1998-2001
R.V.R. Elettronica SpA
Via del Fonditore 2/2c - 40138 - Bologna (Italia)
Telefono: +39 051 6010506
Fax: +39 051 6011104
Email: info@rvr.it
Web: www.rvr.it

Tutti i diritti sono riservati. Stampato in Italia. Nessuna parte di questo


manuale può essere riprodotta, memorizzata in sistemi d’archivio o
trasmessa in qualsiasi forma o mezzo, elettronico, meccanico, foto-
copia, registrazione o altri senza la preventiva autorizzazione scritta
del detentore del copyright.
SCM1+1

Sommario
1. Istruzioni preliminari 1
2. Garanzia 3
3. Primo soccorso 5
3.1 Trattamento degli shock elettrici 5
3.2 Trattamento delle ustioni elettriche 6
4. Descrizione Generale 7
4.1 Configurazioni 8
5. Guida rapida 11
5.1 Uso dell’encoder 11
5.2 Guida Rapida del sistema SCM1+1 12
6. Interrogazione sullo Stato del Sistema 19
6.1 Interrogazione locale 19
6.2 Interrogazione remota con il software di telecontrollo 19
6.3 Interrogazione remota con modem GSM+SMS 19
7. Descrizione Esterna 21
7.1 Descrizione SCM1+1 21
7.2 Scheda di Scambio 24
7.3 Scheda di Telemetria Base Aggiuntiva 32
7.4 Scheda Comando Relais 34
7.5 Descrizione PIN connettori di servizio 38
8. Identificazione e Accesso ai moduli 39
8.1 Scheda CPU 39
8.2 Scheda Pannello 39
8.3 Scheda Telemetria 40
8.4 Scheda Comando Relais 41
8.5 Alimentazione 41
9. Settaggi delle Schede 43
9.1 Impostazione dell’Indirizzo Interno delle Schede 43
9.2 Settaggio dei Dip-Switch 44
10. Descrizione Software 47
10.1 Diagramma di Flusso 47
10.2 Main - Schermata principale 48
10.3 GSet - Impostazioni Generali 49
10.4 Info - Informazioni sulla Composizione del sistema 50
10.5 Wait - Impostazioni dei tempi 51
10.6 Alarm - Report di Allarmi 51
10.7 INP01, ..., N - Valori degli ingressi della scheda 52
10.8 OUT01, ..., N - Stato dei Relais di uscita 53

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1. Istruzioni preliminari
Questo manuale costituisce una guida generale diretta a personale addestrato e
qualificato, consapevole dei rischi connessi all’operare su circuiti elettrici ed
elettronici.

Esso non si propone di contenere una relazione completa di tutte le precauzioni di


sicurezza che devono essere osservate dal personale che utilizza questa od altre
apparecchiature.

L’installazione, l’uso e la manutenzione di questa apparecchiatura implicano rischi


sia per il personale che per l’apparecchiatura stessa, la quale deve essere
maneggiata solo da personale qualificato.

La R.V.R. Elettronica SpA non si assume la responsabilità di lesioni o danni


causati da un uso improprio o da procedure di utilizzo errate da parte di personale
qualificato o meno.

Si prega di osservare le norme locali e le regole antiincendio durante l’installazione


e l’uso di questa apparecchiatura.

ATTENZIONE: disconnettere sempre l’alimentazione prima di aprire i coperchi o


rimuovere qualsiasi parte dell’apparecchiatura.
Usare appropriate misure di messa a terra per scaricare i condensatori ed i punti
di alta tensione prima di procedere a qualsiasi manutenzione

ATTENZIONE: questo apparecchio può irradiare energia a radiofrequenza, e se


non installato in accordo con le istruzioni del manuale ed i regolamenti in vigore
può causare interferenze alle comunicazioni radio.
Operare con questo apparecchio in un ambiente residenziale può provocare disturbi
radio; in questo caso, può essere richiesto all’utilizzatore di prendere misure
adeguate.

La R.V.R. Elettronica SpA si riserva il diritto di apportare modifiche al progetto e


alle specifiche tecniche dell’apparecchiatura, nonché al presente manuale, senza
alcun preavviso.

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2. Garanzia
La garanzia di 12 (dodici) mesi è riferita a qualsiasi prodotto R.V.R. Elettronica.

Su componenti quali valvole per finali, vale la garanzia della casa costruttrice.
La R.V.R. Elettronica SpA estende inoltre tutte le garanzie di fabbricazione
trasferibili.
Queste saranno trattenute dalla R.V.R. Elettronica per assicurare un’assistenza
più precisa e veloce possibile; eventuali reclami dovranno essere inoltrati
direttamente alla R.V.R. Elettronica secondo le procedure prestabilite.

La garanzia non include:


1 danni verificatisi durante la spedizione della macchina alla R.V.R. per eventuali
riparazioni;
2 qualsiasi modifica o riparazione non autorizzata;
3 danni incidentali o causati non dovuti a difetti dell’apparecchiatura;
4 danni nominali non incidentali;
5 costi di spedizione, di assicurazione dell’apparecchiatura, di sostituzione di
parti o unità.

Qualsiasi danno all’apparecchiatura causato dal trasporto deve essere segnalato


al corriere e riportato per iscritto sulla ricevuta di spedizione.

Qualsiasi differenza o danno scoperto dopo la consegna dovrà essere riferito alla
R.V.R. Elettronica entro 5 (cinque) giorni dalla data di consegna.

Per far valere la garanzia occorre seguire la seguente procedura:


1 contattare il rivenditore o il distributore dove è stata acquistata l’apparecchiatura;
descrivere il problema o il malfunzionamento per verificare se esiste una
soluzione semplice.
Rivenditori e Distributori sono in grado di fornire tutte le informazioni relative ai
problemi che possono presentarsi più frequentemente; normalmente possono
riparare l’apparecchiatura molto più velocemente di quanto non potrebbe fare
la casa costruttrice;
2 se il vostro rivenditore non può aiutarvi, contattare la R.V.R. Elettronica ed
esporre il problema; se il personale lo riterrà necessario, Vi verrà spedita
l’autorizzazione all’invio dell’apparecchiatura con le istruzioni del caso;
3 una volta ricevuta l’autorizzazione, restituire l’apparecchiatura in porto franco
all’indirizzo specificato. Imballarla con cura, utilizzando possibilmente l’imballo
originale, e sigillare il pacco.

Non restituire la macchina senza l’autorizzazione all’invio perché potrebbe essere


rispedita al mittente.

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4 citare il tipo, modello e numero di serie dell’apparecchiatura; allegare una
diagnosi tecnica scritta dove sono elencati tutti i problemi ed i malfunzionamenti
riscontrati ed una copia della fattura di acquisto.

La sostituzione di parti in garanzia o di pezzi di ricambio può essere richiesta al


seguente indirizzo:

R.V.R. Elettronica SpA


Via del Fonditore, 2/2c
40138 BOLOGNA
ITALY
Tel. +39 051 6010506

citando il tipo, modello e numero di serie dell’apparecchiatura.

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3. Primo soccorso
Il personale impegnato nell’installazione, nell’uso e nella manutenzione
dell’apparecchiatura deve avere familiarità con la teoria e le pratiche di primo
soccorso.

3.1 Trattamento degli shock elettrici

3.1.1 Se la vittima ha perso conoscenza

Seguire i principi di primo soccorso riportati qui di seguito.


• Posizionare la vittima sdraiata sulla schiena su una superficie rigida.
• Aprire le vie aeree sollevando il collo e spingendo indietro la fronte (Fig. 3-1).
• Se necessario, aprire la bocca e controllare la respirazione.
• Se la vittima non respira, iniziare immediatamente la respirazione artificiale
(Fig. 3-2): inclinare la testa, chiudere le narici, fare aderire la bocca a quella
della vittima e praticare 4 respirazioni veloci.

Figura 3-1 Figura 3-2

• Controllare il battito cardiaco (Fig. 3-3); in assenza di battito, iniziare


immediatamente il massaggio cardiaco (Fig. 3-4) comprimendo lo sterno
approssimativamente al centro del torace (Fig. 3-5).

Figura 3-3 Figura 3-4 Figura 3-5


• Nel caso di un solo soccorritore, questo deve tenere un ritmo di 15 compressioni
alternate a 2 respirazioni veloci.
• Nel caso in cui i soccorritori siano due, il ritmo deve essere di una respirazione
ogni 5 compressioni.

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• Non interrompere il massaggio cardiaco durante la respirazione artificiale.
• Chiamare un medico prima possibile.

3.1.2 Se la vittima è cosciente


• Coprire la vittima con una coperta.
• Cercare di tranquillizzarla.
• Slacciare gli abiti e sistemare la vittima in posizione coricata.
• Chiamare un medico prima possibile.

3.2 Trattamento delle ustioni elettriche

3.2.1 Vaste ustioni e tagli alla pelle


• Coprire l’area interessata con un lenzuolo o un panno pulito.
• Non rompere le vesciche; rimuovere il tessuto e le parti di vestito che si fossero
attaccate alla pelle; applicare una pomata adatta.
• Trattare la vittima come richiede il tipo di infortunio.
• Trasportare la vittima in ospedale il più velocemente possibile.
• Se le braccia e le gambe sono state colpite, tenerle sollevate.

Se l’aiuto medico non è disponibile prima di un’ora e la vittima è cosciente e non


ha conati di vomito, somministrare una soluzione liquida di sale e bicarbonato di
sodio: 1 cucchiaino di sale e mezzo di bicarbonato di sodio ogni 250ml d’acqua.
Far bere lentamente mezzo bicchiere circa di soluzione per quattro volte e per un
periodo di 15 minuti.
Interrompere qualora si verificassero conati di vomito.

Non somministrare alcolici

3.2.2 Ustioni Meno gravi


• Applicare compresse di garza fredde (non ghiacciate) usando un panno il più
possibile pulito.
• Non rompere le vesciche; rimuovere il tessuto e le parti di vestito che si fossero
attaccate alla pelle; applicare una pomata adatta.
• Se necessario, mettere abiti puliti ed asciutti.
• Trattare la vittima come richiede il tipo di infortunio.
• Trasportare la vittima in ospedale il più velocemente possibile.
• Se le braccia e le gambe sono state colpite, tenerle sollevate.

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4. Descrizione Generale
Le apparecchiature che compongono il sistema SCM-TLC sono tutte realizzate in
contenitori rack da 19" 2U, ad eccezione del TLC300 che ha un formato 19" 1U.

Interamente assemblate con moduli montati sul fondo dell’apparato e collegati tra
loro con connettori ad innesto, consentono una facile rimozione, sostituzione ed
aggiunta degli stessi.

Sul pannello frontale è presente un’interfaccia grafica utente di facile comprensione


che permette la lettura e l’impostazione dei parametri di funzionamento; con l’aiuto
di una semplice manopola (encoder) è possibile controllare interamente il sistema.

Sul pannello frontale è inoltre presente una serie di indicatori led, anch’essi
dipendenti dalla configurazione prescelta, che danno a colpo d’occhio una prima
informazione sommaria dello stato del sistema.

Sul pannello posteriore sono presenti tutti i connettori da utilizzarsi per i collegamenti
dell’apparecchiatura ai vari componenti della stazione.

Il sistema di scambio automatico e di telemetria SCM-TLC ed il relativo software


di gestione sono stati progettati per risolvere tutte quelle problematiche che nascono
dalla gestione di stazioni radio ubicate in luoghi non facilmente raggiungibili o che
richiederebbero un notevole dispendio di tempo per raggiungerle da parte
dell’operatore.

Le funzioni principali di tale sistema sono le seguenti:


• Gestione di più stazioni radio tramite collegamento remoto con modem
telefonico;
• Telemetrizzazione di tutti i parametri di funzionamento delle apparecchiature
presenti in ogni singola stazione;
• Memorizzazione degli eventi che hanno causato anomalie;
• Scambio automatico in sistemi di trasmissione radio “1+1” o “N+1”.

Questo sistema consente una gestione remota della stazione radio, permettendo
un intervento immediato dell’operatore in caso di anomalia.

La grande flessibilità del sistema SCM-TLC consente di poter incrementare il


numero delle apparecchiature controllate o modificare il layout della stazione in
qualsiasi momento, senza dover cambiare radicalmente il sistema di gestione ma
aggiungendo solamente schede di espansione che consentono di incrementare il
numero dei parametri di funzionamento gestibili.

Il sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le


apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R.
purché rendano disponibili all’esterno i principali parametri di funzionamento tramite
segnali analogici con valori compresi tra 0 e +5V.

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Il software di gestione presenta un’interfaccia utente di facile comprensione ed è
gestibile tramite un qualsiasi personal computer nel quale sia presente l’ambiente
WINDOWS™.

4.1 Configurazioni

Esistono due principali tipi di funzionamento del sistema SCM-TLC, all’interno dei
quali sono possibili varie versioni a seconda del numero di schede di acquisizione
dati istallate. Scambio automatico (1+1 o N+1) e telemetria, oppure solo telemetria.

4.1.1 Scambio automatico e telemetria

Le apparecchiature che gestiscono questo tipo di operazioni sono due:


• SCM 1+1-LCD: scambio automatico tra il trasmettitore principale ed uno di
riserva; supporta fino a 3 schede di telemetria aggiuntive per un totale di 30
ingressi analogici bilanciati, 58 ingressi digitali/analogici e 24 uscite relais.
• SCM 4+1-LCD: scambio automatico tra più trasmettitori principali (fino a 4) ed
uno di riserva, il quale viene configurato in modo automatico per prendere il
posto di quello andato in avaria (la riserva deve avere un comando esterno per
l’impostazione della frequenza di lavoro); supporta fino a 2 scheda di telemetria
aggiuntiva per un totale di 27 ingressi analogici bilanciati, 52 ingressi digitali/
analogici sbilanciati e 16 uscite relais.

4.1.2 Telemetria

Per la telemetria di una stazione sono disponibili due apparecchiature a seconda


della complessità e del numero di parametri da acquisire:
• TLC300: comprende 2 schede di telemetria per un totale di 16 ingressi analogici
bilanciati, 32 ingressi digitali/analogici e 16 uscite relais.
• TLC2000: supporta fino a 6 schede di telemetria aggiuntive per un totale di 48
ingressi analogici bilanciati, 96 ingressi digitali/analogici sbilanciati e 48 uscite
relais.

La seguente tabella riassume brevemente tutte le possibili configurazioni del


sistema SCM-TLC.

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Apparecchiatura Tipo Versione IN bil. IN dig./an. OUT rly


SCM1-LCD SCM 1+1 & TLM T0 6 10 0
SCM1-LCD SCM 1+1 & TLM T1 14 26 8
SCM1-LCD SCM 1+1 & TLM T2 22 42 16
SCM1-LCD SCM 1+1 & TLM T3 30 58 24
SCM4/1-LCD SCM N+1 & TLM T0 11 20 0
SCM4/1-LCD SCM N+1 & TLM T1 19 36 8
SCM4/1-LCD SCM N+1 & TLM T2 27 52 16
TLC300 TLM T1 8 16 8
TLC300 TLM T2 16 32 16
TLC2000 TLM T0 (*) 0 0 0
TLC2000 TLM T1 8 16 8
TLC2000 TLM T2 16 32 16
TLC2000 TLM T3 24 48 24
TLC2000 TLM T4 32 64 32
TLC2000 TLM T5 40 80 40
TLC2000 TLM T6 48 96 48

(*) Solo gestione delle comunicazioni esterne.

La denominazione della versione dipende dal numero di schede di telemetria


aggiuntive ed è indicato dal numero posto dopo la sigla “T” (es. T0 indica che non
sono presenti schede di telemetria, T1 indica che è presente una scheda di
telemetria aggiuntiva e così via).

SCM1+1 \T0 SCM1+1 \T1

SCM1+1 \T2 SCM1+1 \T3

SCM4+1 \T0 SCM4+1 \T1

SCM4+1 \T2

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TLC2000 \T0 TLC2000 \T1

TLC2000 \T2 TLC2000 \T3

TLC2000 \T4 TLC2000 \T5

TLC2000 \T6

TLC300 \T0 TLC300 \T1

TLC300 \T2

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5. Guida rapida
Questo capitolo ha lo scopo di riassumere i punti necessari per l’uso delle macchine.
Nel caso qualche punto non risultasse completamente chiaro, ad esempio quando
si utilizza la macchina per la prima volta, si consiglia di leggere con attenzione la
descrizione del sistema operativo.

5.1 Uso dell’encoder

L’interazione fra l’utente ed il software di controllo dell’apparato avviene tramite


l’encoder.

Ruotare l’encoder verso sini- Ruotare l’encoder verso destra


stra per spostare il cursore ver- per spostare il cursore verso
so il basso, per decrementare l’alto, per incrementare il valo-
il valore di un parametro o per re di un parametro o per sele-
selezionare un elemento di una zionare un elemento di una li

Premere il pulsante una volta per entrare


nel menù desiderato, quindi una seconda
volta per modificare il parametro selezio

Le operazioni che si possono compiere sull’encoder sono:


• rotazione: sposta il cursore sul display verso il basso o verso l’alto; ruotare
l’encoder a sinistra per muovere il cursore verso il basso, a destra per spostare
il cursore verso alto; consente inoltre di aumentare o diminuire i parametri
selezionati (sinistra diminuisce, destra aumenta) e di selezionare un elemento
da una lista di opzioni
• pressione: premere una volta il pulsante quando il cursore si trova sul nome di
un menù per entrare in quel menù, premere il pulsante quando il cursore si
trova su di un parametro per entrare in modalità di modifica (il cursore comincia
a lampeggiare); dopo la modifica di un parametro, premere il pulsante per
memorizzare il nuovo valore.

Dopo aver modificato un parametro, il cursore continua a lampeggiare per circa


trenta secondi in attesa di conferma; se la conferma non avviene, la macchina
emette un suono ad indicare che la modifica non è stata confermata; a questo
punto il cursore smette di lampeggiare e rimane posizionato sul parametro scelto.

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5.2 Guida Rapida del sistema SCM1+1

5.2.1 Scambio manuale

Per impostare la modalità di scambio manuale, selezionare dalla schermata


principale il numero di “RETRY”, e porlo a zero. Nel caso non appaia l’icona ,
selezionare e premere l’encoder.

Questo tipo di funzionamento inibisce i controlli sulla potenza ed eventualmente


sull’ingresso audio del TX: lo scambio tra i due TX può essere provocato solo per
via remota con il software di telecontrollo, o localmente premendo l’encoder quando
il cursore a forma di freccia indica il relay coassiale nella schermata principale.

L’accensione e lo spegnimento dei singoli trasmettitori al di fuori della funzionalità


di scambio può avvenire premendo l’encoder, quando il cursore a forma di freccia
indica il trasmettore desiderato.

CONDIZIONI NECESSARIE PER IL FUNZIONAMENTO MANUALE

LED MANUAL = LEDS RELAY = ANTENNA ICONA AUTOMATICO


ACCESO SPENTI POWER GOOD = BARRATA E NUMERO
ACCESA RETRY = 0

TXA SU ANTENNA
TXB SU CARICO

5.2.2 Scambio automatico

Per impostare la modalità di scambio automatico, selezionare dalla schermata


principale il numero di “RETRY” che si desidera, poi selezionare l’icona nella
parte in alto a destra del menù e premerere l’encoder.

Questo tipo di funzionamento abilita i controlli sulla potenza ed eventualmente


sull’ingresso audio del TX: la messa in onda della riserva al posto del trasmettitore
principale avviene automaticamente quando la potenza in uscita al TX è
insufficiente. Anche in questo caso, lo scambio tra i due TX può essere provocato
per via remota con il software di telecontrollo, o localmente premendo l’encoder

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quando il cursore a forma di freccia indica il relay coassiale nella schermata
principale.

L’accensione e lo spegnimento dei singoli trasmettitori al di fuori della funzionalità


di scambio può avvenire premendo l’encoder, quando il cursore a forma di freccia
indica il trasmettore desiderato.

CONDIZIONI NECESSARIE PER IL FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

LED MANUAL = LEDS RELAY = ANTENNA ICONA AUTOMATICO


SPENTO SPENTI POWER GOOD = NON BARRATA E
ACCESA NUMERO RETRY > 0

TXA SU ANTENNA
TXB SU CARICO

La gestione dei tempi di attesa per ogni singola fase dello scambio è gestita tarmite
il menù “WAIT”, ove si possono impostare tali tempi.

5.2.3 Condizioni di allarme

Le differenti possibili condizioni, di cui l’SCM dà segnalazione, sono descritte di


seguito.

5.2.3.1 Trasmettirore in avaria

Si verifica quando il livello di potenza erogata dal TX scende sotto il livello di


Power Good analogico impostato e contemporaneamente l’ingresso di Power Good
digitale va a livello logico alto, cioè quando entrambi i Power Good generano

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allarme. Questo è il motivo per il quale si consiglia di utilizzarne solo uno dei due:
quello analogico inserendo il pull up in corrispondenza dell’ingresso digitale, o
quello digitale lasciando aperto l’ingresso analogico.

La procedura per la gestione di una avaria al TX è la seguente:


• spegnimento del TX;
• verifica che il TX sia effettivamente spento;
• commutazione del relay coassiale;
• verifica che il relay coassiale abbia effettivamente commutato;
• accensione del TXB.

In ogni caso il punto esclamativo che segnala l’avaria del TX rimane visualizzato
finché non viene compiuto un reset degli allarmi.

Entrambi i trasmettitori hanno lo stesso peso e lo scambio viene gestito in entrambi


i sensi, tante volte quante indicatenel numero di “RETRY”.

5.2.3.2 Assenza segnale audio (solo per PTX-LCD)

Il controllo sulla presenza del segnale audio viene fatto solo nel caso in cui
l’eccitatore dei trasmettitori sia della serie PTX-LCD, tale controllo, e relativa
gestione, viene fatto solo sugli eccitatori attivi.

La procedura per la gestione dell’assenza del segnale audio sul trasmettitore è la


seguente:
• spegnimento del TX;
• verifica che il TX sia effettivamente spento;
• commutazione del relativo relay coassiale;
• verifica che il relay coassiale abbia effettivamente commutato;
• accensione del TXB.

In ogni caso il punto esclamativo che segnala l’avvenuto scambio automatico del
trasmettitore rimane visualizzato finché non viene compiuto un reset degli allarmi.

5.2.3.3 Avaria del carico fittizio

E’ una situazione collegata ad un surriscaldamento del carico fittizio o ad una


assenza di ventilazione dello stesso, rilevate da appositi sensori.

L’SCM si limita a segnalare localmente ed in remoto questa anomalia.

5.2.3.4 Avaria del relay coassiale

Se i segnali di posizione provenienti dal relay coassiale non sono coerenti con i
comandi impartitigli, l’SCM considera in avaria il relay coassiale ponendosi in
modalità manuale e segnalando questa condizione localmente ed in remoto.

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5.2.3.5 Assenza tensione rete

Se l’SCM è alimentato con batteria tampone, è in grado di fare fronte alla mancanza
della tensione di rete.

Durante l’assenza dell’alimentazione principale lo stato del sistema viene congelato.

Al ritorno della tensione di rete, l’SCM attende il tempo di attesa all’accensione


impostato nel menù “WAIT”, prima di prendere in considerazione eventuali situazioni
di allarme.

Si consiglia, quindi, di impostare a 3 minuti circa il tempo di attesa all’accensione,


in modo che le varie apparecchiature che compongono il sistema abbiano il tempo
sufficiente per rimettersi correttamente in funzione al ritorno dell’alimentazione
principale, e l’SCM non provochi scambi indesiderati.

5.2.3.6 Codici di default degli allarmi

CODE Indicazione Significato


001 Trasmitter Fault Trasmettitore in avaria
002 Load Fault Carico fittizio in avaria
003 Sw.Coax Fault Relè coassiale in avaria
004 RISERVATO RISERVATO
005 No Audio Assenza del segnale audio
006 Low Power Bassa potenza (–3dB)
amplificatore (*)
007 Fault Mains Power Assenza tensione di rete
008 Fault Mod I2C Avaria Modulo I2C
009 Restart Riavvio del Sistema
010 Interlock Inibizione Scambio Automatico
≥ 011 Allarmi generali impostabili
dall’utente

(*): Solo in caso di sistemi con doppio eccitatore.

5.2.4 Segnalazioni degli Allarmi

Segnala le situazioni di malfunzionamento sia localmente, sia in remoto, inviando


una serie di messaggi con modalità che dipendono dalla propria configurazione.

Come per la gestione degli allarmi, anche per la segnalazione l’SCM attende il
tempo di attesa gestione allarmi impostato.

5.2.4.1 Segnalazione locale


• Accensione del led GENERAL ALARM sul pannello frontale;
• Aggiunta in coda di una riga nel menu “Alarm” con ora, data e codice

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dell’allarme.

5.2.4.2 Segnalazione remota con modem telefonico


• L’SCM chiama in sequenza tutti i numeri telefonici impostati e comunica codice,
TX interessato e descrizione dell’allarme (dall’altra parte deve esserci collegato
un PC con il software “Hyper Terminal” (in dotazione con tutti gli ambienti
Windows™) in stand-by;
• l’SCM ripete, per quante volte indicate nella programmazione remota tramite
software di telecontrollo.

5.2.4.3 Segnalazione remota con pager


• L’SCM chiama in sequenza tutti i numeri di pager impostati comunicando il
relativo codice alfanumerico;
• L’SCM chiama in sequenza tutti i numeri telefonici impostati e comunica codice,
TX interessato e descrizione dell’allarme (dall’altra parte deve esserci collegato
un PC con il software “Hyper Terminal” (in dotazione con tutti i sistemi operativi
Microsoft Window) in stand-by;
• l’SCM ripete, per quante volte indicate nella programmazione remota tramite
software di telecontrollo.

5.2.4.4 Segnalazione remota con modem GSM


• L’SCM chiama in sequenza tutti i numeri di pager o modem impostati,
comunicando il relativo codice alfanumerico;
• L’SCM chiama inoltre tutti i numeri telefonici indicati nella programmazione
software di teleconterollo comunicando codice, TX interessato e descrizione
dell’allarme tramite messaggi di testo SMS.

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CONDIZIONI NECESSARIE PER L’INVIO DEI MESSAGGI SMS

MODEM = GSM BAUD RATE =


9600

MODEM = PRESS
FOR LEVEL

Si ricorda che per invio di messaggi sms è altresì necessario programmare


l’apparecchiatura con l’apposito programma TELECON, in questo modo si potrà
inserire il numero del centro servizi fondamentale per il corretto invio dei messaggi.

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6. Interrogazione sullo Stato del Sistema

6.1 Interrogazione locale

Localmente le apparecchiature SCM e TLC2000 comunicano sinteticamente il


proprio stato attraverso le segnalazioni luminose sul pannello frontale ed in maniera
più dettagliata attraverso il menù di impostazione e configurazione.

6.2 Interrogazione remota con il software di telecontrollo

Attraverso un PC sul quale sia installato “Telecon” (il software di telemetria e


telecontrollo) è possibile avere un quadro estremamente dettagliato di tutti i
parametri di funzionamento del sistema e di tutte le impostazioni delle
apparecchiature ed anche degli apparati ad esse collegate.

6.3 Interrogazione remota con modem GSM+SMS

Per interrogare gli apparati con questo sistema si può utilizzare un qualunque
telefono GSM, l’apparato dal canto suo risponderà come iindicato nelle tabelle dei
paragrafi a seguire.

Prima di interrogare il sistema tramite messaggi SMS è necessario collegarsi tramite


il programma “TELECON” ed impostare il numero del centro servizi del gestore
telefonico scelto e i numeri di telefono che possono inviare questo tipo di comandi
alle apparecchiature.

6.3.1 Lista sms inviabili ad apparati SCM1+1

Inviare: Risposta:
Nome Stazione:
TXA Antenna / TXB Antenna / Coax Fault
TXA ON / OFF
TXB ON / OFF
INFO
Automatic / Manual
Retry:0/0
Load FAULT / OK
Mains FAULT / OK
TXONn Nome stazione: TX ON / se n > 2 o n < 1 Not Exist
TXOFFn Nome stazione: TX OFF / se n > 2 o n < 1 Not Exist
TXSWNn Nome stazione: TXA On Antenna
TXSWRn Nome stazione: TXB On Antenna
RESETMOD
RESET Nome stazione: ALL RESET

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SCM1+1

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

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SCM1+1

7. Descrizione Esterna
Questo capitolo descrive gli elementi che si trovano sui pannelli anteriore e
posteriore dei sistemi SCM-TLC.

7.1 Descrizione SCM1+1

7.1.1 Pannello Frontale

[1] ON Indica l’accensione dell’apperecchio


[2] MANUAL Indica che è stata impostata la modalità di scambio manuale
[3] REMOTE Acceso fisso indica che è stato impostato il controllo remoto;
acceso lampeggiante indica che è in corso un collegamento
tramite la porta seriale RS232
[4] GENERAL ALARM Indica che si è verificato un allarme nel sistema
[5] TX Indica se acceso che il TX corrispondente è stato scambiato
con la riserva, ovvero che il relativo relay coassiale ha
commutato ed è in posizione 2
[6] DISPLAY Display LCD gestito in modo grafico (240x64 pixels) e testo
(30x8 caratteri)
[7] ENCODER Manopola e pulsante per il controllo del software
[8] POWER Interruttore di rete

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SCM1+1
7.1.2 Pannello Posteriore

[1] MAINS VOLTAGE Connettore di rete


[2] 24VDC Presa per l’alimentazione esterna da 24Vdc
[3] RS-232C Connettore DB9 per la comunicazione diretta o comunicazione
modem seriale
[4] BALANCED ANALOG INPUT 1
Connettore di ingresso DB25 di otto segnali analogici bilanciati
ciascuno, purchè la tensione sia compresa tra 2 e 12V
[5] DIGITAL/ANALOG INPUT 1
Connettore di ingresso DB25 di sedici segnali sbilanciati:
nel caso di ingressi digitali configurali come attivo bassi,
nel caso di ingressi analogici non superare il valore di fondo
scala di 5V
[6] RLY OUTPUT 1 Connettore di uscita DB25, mette a disposizione le uscite di
otto deviatori bistabili
[7] BAL.ANALOG IN. ADJ. 1 Trimmer per la regolazione della tesione in ingresso alla
tensione della circuiteria interna della macchina
[8] IN/OUT 1 Ingresso audio TX1
[9] IN/OUT 2 Ingresso audio TX2, non utilizzato
[10] COMMON Ingresso audio TXR
[11] IN/OUT 3 Ingresso audio TX3, non utilizzato
[12] IN/OUT 4 Ingresso audio TX4, non utilizzato
[13] VOLTAGE CHANGER & Fusibile e blocchetto cambiatensione. Utilizzare un piccolo
A.C. LINE FUSE cacciavite per cambiare il fusibile o la tensione di rete. Ruotare
il blocchetto e posizionarlo in corrispondenza della freccia per
la tensione desiderata.
[14] I2C BUS Connettore DB9 per comunicazioni in standard I2C
[15] EXT. 1 Connettore di uscita DB9 per i segnali adibiti alla
commutazione dei relais coassiali
[16] EXT. 2 Connettore di uscita DB9 per i segnali adibiti alla
commutazione dei relais coassiali, non utilizzato
[17] EXT. 3 Connettore di uscita DB9 per i segnali adibiti alla
commutazione dei relais coassiali, non utilizzato
[18] EXT. 4 Connettore di uscita DB9 per i segnali adibiti alla
commutazione dei relais coassiali, non utilizzato
[19] BALANCED ANALOG INPUT 2
Connettore di ingresso DB25 di otto segnali analogici bilanciati
ciascuno, purchè la tensione sia compresa tra 2 e 12V
[20] DIGITAL/ANALOG INPUT 2
Connettore di ingresso DB25 di sedici segnali sbilanciati:
nel caso di ingressi digitali configurali come attivo bassi,
nel caso di ingressi analogici non superare il valore di fondo
scala di 5V
[21] RLY OUTPUT 2 Connettore di uscita DB25, mette a disposizione le uscite di
otto deviatori bistabili
[22] BAL.ANALOG IN. ADJ. 2 Trimmer per la regolazione della tesione in ingresso alla
tensione della circuiteria interna della macchina

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SCM1+1
[23] DIGITAL/ANALOG INPUT 3
Connettore di ingresso DB25 di sedici segnali sbilanciati:
nel caso di ingressi digitali configurali come attivo bassi,
nel caso di ingressi analogici non superare il valore di fondo
scala di 5V
[24] BALANCED ANALOG INPUT 3
Connettore di ingresso DB25 di otto segnali analogici bilanciati
ciascuno, purchè la tensione sia compresa tra 2 e 12V
[25] BAL.ANALOG IN. ADJ. 3 Trimmer per la regolazione della tesione in ingresso alla
tensione della circuiteria interna della macchina
[26] RLY OUTPUT 3 Connettore di uscita DB25, mette a disposizione le uscite di
otto deviatori bistabili

NOTA: In figura è rappresentato il pannello posteriore di un SCM1+1, versione


T2.

NOTA: I connettori DB25 (4÷6) e i trimmers (7) appartengono alla scheda di


telemetria base n.1 ed è presente in qualunque configurazione dell’SCM1+1.
Questa scheda gestisce i comandi, le operazioni di telemetria e gli allarmi standard.

Se è necessario aumentare i parametri da tenere sotto controllo, vengono aggiunte


una o due ulteriori schede di telemetria (19÷22 e 23÷26).

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 23 / 54


SCM1+1
7.2 Scheda di Scambio

Queste sono normali schede di telemetria, ma vengono utilizzate dal firmware di


gestione per controllare i parametri della scheda di scambio che influenzano le
funzionalità della macchina.

Acquisisce i dati in due modalità:


• Analogica bilanciata con tensione di fondo scala regolabile da 2V a 12V tramite
trimmer (otto ingressi);
• Analogica sbilanciata con tensione di fondo scala fissa a 5V, o digitale con pull-
up interno da 2.2KOhm inseribile tramite jumper (sedici ingressi).

La scheda di telemetria rende disponibili in uscita anche i contatti di otto deviatori


a relay (max. 24 - 0.5V).

7.2.1 Balanced Analog Input

Tramite questi connettori possono essere collegati all’apparecchiatura otto segnali


analogici bilanciati ciascuno, secondo lo schema indicato in tabella; ogni ingresso
accetta una tensione compresa tra 2 e 12V.

In tabella sono riportate sinteticamente le funzioni a cui sono dedicati alcuni degli
ingressi analogici bilanciati di questa particolare scheda.

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SCM1+1
L’ingresso n°1 viene utilizzato per impostare, tramite il relativo trimmer, il livello di
potenza erogata dal TXA, sotto il quale, il trasmettitore, viene considerato in avaria;
analogamente l’ingresso n°2 svolge la stessa funzione per il TXB.

Numero pin Significato Trimmer di reg.


2 (+), 14 (−) Livello di Power Good TXA RV1
3 (+), 16 (−) Livello di Power Good TXB RV2
5 (+), 17 (−) Disponibile RV3
6 (+), 19 (−) Disponibile RV4
8 (+), 20 (−) Disponibile RV5
9 (+), 22 (−) Disponibile RV6
11 (+), 23 (−) Disponibile RV7
12 (+), 25 (−) Disponibile RV8
1, 4, 7, 10, 13, Massa
15, 18, 21, 24

Agli ingressi bilanciati è possibile applicare tensioni di fondo scala da un minimo di


2V ad un massimo di 12V. In fase di elaborazione dei dati, però, la CPU lavora con
un valore di fondo scala teorico di 5V. Per questo, a fianco del connettore sono
presenti otto trimmers (RV1¸RV8), uno per ogni ingresso, i quali servono per
adattare il valore di fondo scala imposto dall’esterno a quello della circuiteria interna.

Per evitare le non linearità introdotte dai diodi di protezione, si consiglia non
superare i 4V di fondo scala.

Nella tabella precedente ogni ingresso bilanciato è associato al relativo trimmer di


regolazione.

7.2.1.1 Regolazione dei livelli di Power Good

Per regolare il livello di potenza minimo del TX, sotto il quale deve essere
considerato in avaria, procedere come descritto:
• visualizzare sul display dell’SCM la schermata principale;
• impostare il TX in questione perché eroghi la potenza minima accettabile:
compare il simbolo dell’antenna sopra alla rappresentazione del TX;
• regolare il relativo trimmer fino a che il simbolo dell’antenna sopra al TX
interessato si spegne.

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SCM1+1

Led Colore Etichetta Significato


D1 Verde -Vee Presenza –15V analogica
D2 Verde +Vcc Presenza +15V analogica

D2 D1

RV1 RV3 RV5 RV7


RV2 RV4 RV6 RV8

CN1

Power good 2
Power good 1

7.2.2 Digital/Analog Input

Tramite questo connettore possono essere collegati all’apparecchiatura sedici


ingressi sbilanciati. Il tipo di ciascun ingresso (analogico o digitale) dipende dal
sistema sotto controllo, quindi in ultima analisi dal programma memorizzato nella
Eprom e che viene caricato dalla CPU al momento dell’accensione.

Nel caso di ingressi analogici, la tensione di fondo scala è 5V; anche qui, comunque,
vale la raccomandazione di limitarlo a 4V per via delle non linearità dei diodi di
protezione.

In tabella sono riportate sinteticamente le funzioni a cui sono dedicati alcuni degli
ingressi analogici/digitali sbilanciati di questa particolare scheda.

Gli ingressi n°1 e n°2 sono i Power Good digitali di TXA e TXB e sono collegati in
AND con i rispettivi Power Good analogici. Un livello logico basso significa che il
TX sta funzionando regolarmente.

NOTA: Nel caso in cui si disponga di un sistema con doppio eccitatore, un livello
logico alto sull’ingresso n°3 indica che si è verificata un’avaria all’amplificatore.

Un livello logico basso sull’ingresso n°6 indica che si è verificata un’avaria al carico
fittizio.

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SCM1+1
L’ingresso n°7 segnala la mancanza di tensione di rete, ovviamente a condizione
che almeno il sistema SCM sia alimentato tramite batterie tampone.

Un livello logico basso sull’ingresso n°8 pone la macchina in pausa, inibendo le


operazioni di scambio automatico.

Tramite gli ingressi n°9 e n°13 è possibile provocare la commutazione manuale


del TXA o del TXB sul carico fittizio. Questa avviene quando si porta l’ingresso al
livello logico basso per almeno mezzo secondo.

Led Colore Etichetta Significato


D28 Rosso RLY1 Relay coax n°1 Off
D29 Rosso RLY2 Relay coax n°2 Off
D33 Rosso RLY3 Relay coax n°3 Off
D34 Rosso RLY4 Relay coax n°4 Off
D30 Rosso RLY5 Relay coax n°5 Off
D32 Rosso RLY6 Relay coax n°6 Off
D35 Rosso RLY7 Relay coax n°7 Off
D31 Rosso RLY8 Relay coax n°8 Off
D36 Verde +5V Presenza +5V digitale
D2 Verde –Vee Presenza -15V analogica
D3 Verde +Vcc Presenza +15V analogica
D1 Rosso TEST Controllo passaggio dati

D28 D33 D30 D35 D36 D3

D29 D34 D32 D31 D2 D1

CN2

1 2
Indirizzo 1: identifica la
scheda di scambio
JP3

1 2

JP2

CN1

2
1

JP4
16 1

Jumper posizione 6 e 7 non inseriti: identifica l’assenza della


gestione dell’allarme del carico fittizio e l’assenza dell’allarme
della tensione di rete

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SCM1+1
Numero pin Significato Jumper su JP4
2 Power Good digitale TXA pos. 1 inserito
15 Power Good digitale TXB pos. 2 inserito
3 Low Power (-3dB) pos. 3 inserito
16 Disponibile pos. 4 inserito
4 Disponibile pos. 5 inserito
17 Allarme del carico fittizio pos. 6 inserito
5 Mancanza tensione di rete (*) pos. 7 inserito
18 Interlock (Inhibit) pos.8 inserito
21 Scambio manuale di TXA con TXB pos. 9 inserito
9 Disponibile pos. 10 inserito
22 Disponibile pos. 11 inserito
10 Disponibile pos. 12 inserito
23 Scambio manuale di TXB con TXA pos. 13 inserito
11 Disponibile
24 Disponibile
12 Disponibile
1, 6, 7, 8, 13, Massa
14, 19, 20, 25

(*) Solo se è prevista l’alimentazione dell’SCM tramite batterie tampone.

Si consiglia di utilizzare un solo tipo di Power Good per ogni TX: quello analogico
(ingresso analogico bilanciato con regolazione del livello di intervento), o quello
digitale (ingresso digitale/analogico sbilanciato attivo basso).

In ogni caso, il relativo jumper su JP4 deve essere sempre inserito.

7.2.3 Rly Output

Questo connettore mette a disposizione in uscita i contatti di 8 deviatori bistabili a


relay; in figura è rappresentata schematicamente la condizione di relay a riposo o
Off.

La corrente massima che può essere fatta scorrere attraverso i contatti è di 500mA
a 24V.

I contatti dei deviatori a relay di questo connettore sono tutti utilizzati per comandare
l’accensione e lo spegnimento dei due TX.

Numero pin Relay Modo Interlock Modo On/Off


1 (C), 14 (NC), 2 (NO) 1 Interlock Interlock EXC1
15 (C), 3 (NC), 16 (NO) 2 Interlock Interlock EXC1
4 (C), 17 (NC), 5 (NO) 3 Interlock Interlock EXC2
18 (C), 6 (NC), 19 (NO) 4 Interlock Interlock EXC2
7 (C), 20 (NC), 8 (NO) 5 On/Off Accensione PA1
21 (C), 9 (NC), 22 (NO) 6 On/Off Spegnimento PA1
10 (C), 23 (NC), 11 (NO) 7 On/Off Accensione PAA
24 (C), 12 (NC), 25 (NO) 8 On/Off Spegnimento PAA
13 Massa Massa

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SCM1+1
7.2.4 Descrizione PIN riservati dei connettori

In questo paragrafo si trattano i connettori utilizzati dall’ apparato per le funzionalità


di scambio.

7.2.4.1 Balanced analog input 1 (Connettore [4])

Tipo: DB25 femmina

1 GND
1 2 Livello Power Good TXA (+)
14
3 Livello Power Good TXB (+)
4 GND
5 Ingresso disponibile n°3 (+)
6 Ingresso disponibile n°6 (+)
7 GND
8 Ingresso disponibile n°5 (+)
9 Ingresso disponibile n°6 (+)
10 GND
11 Ingresso disponibile n°7 (+)
12 Ingresso disponibile n°8 (+)
13 GND
14 Livello Power Good TXA (- o GND)
15 GND
16 Livello Power Good TXB (- o GND)
17 Ingresso disponibile n°3 (-)
18 GND
19 Ingresso disponibile n°4 (-)
20 Ingresso disponibile n°5 (-)
21 GND
22 Ingresso disponibile n°6 (-)
23 Ingresso disponibile n°7 (-)
24 GND
25 Ingresso disponibile n°8 (-)

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 29 / 54


SCM1+1
7.2.4.2 Digital/analog input 1 (Connettore [5])

Tipo: DB25 femmina

1 GND
1 2 Power Good digitale TXA (jumper pos.1 inserito su scheda di telemetria)
14
3 Ingresso disponibile
4 Ingresso disponibile
5 Guasto tensione di rete (jumper pos.7 inserito su scheda di telemetria)
6 GND
7 GND
8 GND
9 Ingresso disponibile
10 Ingresso disponibile
11 Ingresso disponibile
12 Ingresso disponibile
13 GND
14 GND
15 Power Good digitale TXB (jumper pos.2 inserito su scheda di telemetria)
16 Ingresso disponibile
17 Interlock del carico fittizio (jumper pos.6 inserito su scheda di telemetria)
18 Ingresso disponibile
19 GND
20 GND
21 Scambio manuale TXA su carico con TXB in antenna (jumper pos.9 inserito su
scheda di telemetria)
22 Ingresso disponibile
23 Scambio manuale TXB su carico con TXA in antenna (jumper pos.13 inserito su
scheda di telemetria)
24 Ingresso disponibile
25 GND

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SCM1+1
7.2.4.3 Rly output 1 (Connettore [6])

Tipo: DB25 femmina

1 Interlock 1 TXA (C)


1 2 Interlock 1 TXA (NO)
14
3 Interlock 2 TXA (NC)
4 Interlock 1 TXB (C)
5 Interlock 1 TXB (NO)
6 Interlock 2 TXB (NC)
7 Accensione TXA (C)
8 Accensione TXA (NO)
9 Spegimento TXA (NC)
10 Accensione TXB (C)
11 Accensione TXB (NO)
12 Spegimento TXB (NC)
13 Non utilizzato
14 Interlock 1 TXA (NC)
15 Interlock 2 TXA (C)
16 Interlock 2 TXA (NO)
17 Interlock 1 TXB (NC)
18 Interlock 2 TXB (C)
19 Interlock 2 TXB (NO)
20 Accensione TXA (NC)
21 Spegimento TXA (C)
22 Spegimento TXA (NO)
23 Accensione TXB
24 Spegimento TXB (C)
25 Spegimento TXB (NO)

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 31 / 54


SCM1+1
7.3 Scheda di Telemetria Base Aggiuntiva

Questa scheda viene utilizzata dal software di gestione del sistema per controllare
altri parametri. L’indirizzo interno di questa scheda deve essere sempre l’ultimo
della catena.

7.3.1 Balanced Analog Input

Gli ingressi analogici bilanciati di questa particolare scheda sono tutti disponibili
collegnado i segnali come descritto nel capitolo apposito.

7.3.2 Digital/analog Input

Gli ingressi digitali/analogici sbilanciati di questa particolare scheda sono tutti


disponibili collegando i segnali come descritto nel capitolo apposito.

Numero pin Significato Jumper su JP4


2 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 1
15 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 2
3 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 3
16 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 4
4 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 5
17 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 6
5 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 7
18 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 8
21 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 9
9 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 10
22 Disponibile pos. 11
10 Disponibile pos. 12
23 Disponibile pos. 13
11 Disponibile pos. 14
24 Disponibile pos. 15
12 Disponibile pos. 16
1, 6, 7, 8, 13, Massa
14, 19, 20, 25

In ogni caso inserire sempre il jumper su JP4 nella posizione corrispondente.

7.3.3 Rly output

I contatti dei deviatori a relay di questo connettore sono tutti disponibili ed hanno
3 modalità di funzionamento :
• Generico assume in maniera statica lo stato On ed Off.
• TogleOff e’ sempre in Off e si pone in On per un breve lasso di tempo.
• TogleOn e’ sempre in On e si pone in Off per un breve lasso di tempo.

Numero pin Relay Modo


1 (C), 14 (NC), 2 (NO) 1 Impostabile tramite PC
15 (C), 3 (NC), 16 (NO) 2 Impostabile tramite PC
4 (C), 17 (NC), 5 (NO) 3 Impostabile tramite PC
18 (C), 6 (NC), 19 (NO) 4 Impostabile tramite PC
7 (C), 20 (NC), 8 (NO) 5 Impostabile tramite PC
21 (C), 9 (NC), 22 (NO) 6 Impostabile tramite PC
10 (C), 23 (NC), 11 (NO) 7 Impostabile tramite PC
24 (C), 12 (NC), 25 (NO) 8 Impostabile tramite PC
13 Massa

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SCM1+1
7.3.4 Descrizione PIN connettore allarmi generali

In questo paragrafo si tratta il connettore utilizzato dall’ apparato per le funzionalità


di generazione allarmi generali RVR (impostabili tramite programma “TELECON”).

Questo connettore si riferisce all’ultima scheda di telemetria presente all’interno


della macchina.

7.3.4.1 Digital/analog input

Tipo: DB25 femmina

1 GND
1 2 Allarme custom 1 “MAINS” (jumper pos.1 inserito su scheda di telemetria)
14
3 Allarme custom 3 “AUDIO EXT” (jumper pos.3 inserito su scheda di telemetria)
4 Allarme custom 5 “CONT GROU” (jumper pos.5 inserito su scheda di telemetria)
5 Allarme custom 7 “OPEN” (jumper pos.7 inserito su scheda di telemetria)
6 GND
7 GND
8 GND
9 Allarme custom 10 “ALARM 12” (jumper pos.10 inserito su scheda di telemetria)
10 Ingresso disponibile
11 Ingresso disponibile
12 Ingresso disponibile
13 GND
14 GND
15 Allarme custom 2 “USER” (jumper pos.2 inserito su scheda di telemetria)
16 Allarme custom 4 “LINK SAT” (jumper pos.4 inserito su scheda di telemetria)
17 Allarme custom 6 “FUEL” (jumper pos.6 inserito su scheda di telemetria)
18 Allarme custom 8 “ALARM 10” (jumper pos.10 inserito su scheda di telemetria)
19 GND
20 GND
21 Allarme custom 9 “ALARM 11” (jumper pos.9 inserito su scheda di telemetria)
22 Ingresso disponibile
23 Ingresso disponibile
24 Ingresso disponibile
25 GND

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 33 / 54


SCM1+1
7.4 Scheda Comando Relais

E’ la scheda dalla quale partono i comandi per la commutazione dei relais coassiali.
L’indirizzo interno della scheda deve essere sempre il numero 7. Esternamente fa
sempre capo ai connettori DB9 EXT1...4 ed ai BNC IN/OUT1...4 e COMMON.

Controlla le operazioni di scambio automatico:

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SCM1+1
• Comandando in vari modi (±12Vdc, ±24Vdc, deviatore libero) fino a quatto
relais coassiali e sorvegliandone il movimento (3 ingressi digitali per ciascun
relay: fine-corsa posizione 1, fine-corsa posizione 2 e relay in movimento);
• Commutando il segnale audio tramite cinque connettori BNC, collegati come
deviatore a quattro posizioni ed un comune.

7.4.1 Tensione di Comando del Relay Coassiale

E’ possibile scegliere la tensione di comando del relay coassiale spostando il


morsetto indicato dalla freccia, che si trova all’interno dell’apparecchiatura,
nell’angolo in basso a destra, tra il trasformatore toroidale di alimentazione e
l’interruttore generale.

I valori disponibili sono 12V (figura a destra) o 24V (figura a sinistra).

7.4.2 Modo di Comando del Relay Coassiale per Sistemi SCM

I jumper JP8, JP9, JP10 e JP11 in figura servono per impostare il tipo di comando
del relay coassiale in uso.

Sono disponibili le modalità di comando con tensione positiva, con tensione negativa
o tramite apertura e chiusura di un contatto (tabella sottostante); altre possibilità
possono essere implementate realizzando il cavo di collegamento tra relay
coassiale ed SCM in modo opportuno sfruttando i segnali che quest’ultimo mette
a disposizione in uscita.

Jumper su JP8÷JP11 Modo di comando


pos. 1-2 +12V o +24V DC
pos. 3-4 –12V o –24V DC
pos. 5-6 Comune su pin 8

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 35 / 54


SCM1+1
7.4.3 Ext. 1..4

I connettori DB9 trasportano i segnali che controllano le commutazioni dei relais


coassiali.

Tipo: DB9 femmina

1 Tensione di comando (+)


1 2 Tensione di comando (-)
6
3 Relay in posizione 1 (OFF)
4 Relay in posizione 2 (ON)
5 GND
6 Commutazione in posizione 2 / NO
7 Commutazione in posizione 1 / NC
8 Comune (quando selezionato)
9 Relay in commutazione

I pin 1 e 2 sono delle uscite sulle quali viene resa disponibile la tensione di comando
relay (12V o 24V DC); entrambi i contatti sono flottanti rispetto a tutte le altre
tensioni positive o negative.

Sui pin 3 e 4 sono collegati i fine corsa del relay, due contatti che si chiudono
alternativamente verso massa quando il relay è in posizione normale (TX1 in
antenna, pin 3 chiuso a massa) o commutata (TXR in antenna, pin 4 chiuso a
massa).

I pin 6 e 7 sono i comandi che provocano la commutazione del relay coassiale


dalla posizione normale (Off) alla posizione commutata (On) e viceversa; il tipo di
comando dipende dal relay coassiale usato e dalla posizione del jumper su JP8
(per Ext. 1), JP9 (per Ext. 2), JP10 (per Ext. 3) o JP11 (per Ext. 4) della scheda
comando relais, oltre che dal cavo di connessione tra SCM e relay coassiale.

Una delle possibili posizioni del jumper di selezione del modo di comando rende
disponibile sul pin 8 il contatto comune di un deviatore, di cui il pin 6 è il contatto
normalmente aperto (NO) ed il pin 7 è quello normalmente chiuso (NC).

Il pin 9 è un contatto aperto finché la commutazione è in corso, e chiuso verso


massa quando il relay ha raggiunto la nuova posizione.

36 / 54 Rev. 1.0 - 29/11/01 Manuale Utente


SCM1+1
7.4.4 IN/OUT 1..4 e COMMON

Questi connettori BNC servono per lo scambio del segnale audio parallelamente
allo scambio dei TX in antenna.

Ai BNC IN/OUT sono collegati i segnali audio in ingresso ai rispettivi TX, mentre
COMMON costituisce l’ingresso audio del TXR.

Quando si verificano le condizioni che richiedono la commutazione del TXR in


antenna, contemporaneamente il segnale audio in ingresso al TX andato in avaria
viene commutato sul connettore COMMON.

Nell’SCM1+1 questi connettori non vengono utilizzati: l’audio viene collegato


contemporaneamente in ingresso a TX1 e TXR.

7.4.5 Segnalazioni luminose

I leds verdi D5¸D8 individuano lo stato delle commutazioni dei relais coassiali:
sono accesi quando il corrispondente relay è in posizione normale.

Gli altri tre leds verdi (D2, D3 e D9) segnalano la presenza delle tensioni di
alimentazione (-15V e +15V analogiche, +5V digitale).

L’ultimo led, l’unico rosso, funge da controllo della comunicazione tra CPU e scheda:
se lampeggia significa che i dati passano regolarmente.

Led Colore Etichetta Significato


D5 verde RLY1 Relay coax n°1
D6 verde RLY2 Relay coax n°2 Non connessi
D7 verde RLY3 Relay coax n°3 Non connessi
D8 verde RLY4 Comando ventilazione carico
fittizio
D3 verde +Vcc Presenza +15V analogica
D2 verde –Vee Presenza –15V analogica
D1 rosso TEST Controllo passaggio dati
D9 verde +5V Presenza +5V digitale

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 37 / 54


SCM1+1
7.5 Descrizione PIN connettori di servizio

7.5.1 Interfaccia RS232

Il DB9 in questione è la porta di comunicazione dell’SCM e del TLC attraverso la


quale il sistema viene comandato a distanza.

Il significato dei segnali presenti ai pin è immediato. Da notare solo che il CTS non
è gestito, nel senso che è sempre attivo.

Tipo: DB9 femmina

1 N.C.
1
6 2 TX_D
3 RX_D
4 N.C.
5 GND
6 +15V
7 N.C.
8 CTS
9 N.C.

7.5.2 Interfaccia I2C

L’interfaccia seriale I2C bus è utilizzata per il trasferimento dati tra l’SCM, gli eccitatori
della serie PTX-LCD, il sistema di telemetria TLC e gli amplificatori PJ-LCD.

Sul pin 2 viaggiano i dati (Serial DAta), sul 3 il clock di campionamento (Serial
CLock).

Il pin 4 è un ingresso di reset esterno (attivo basso) dell’apparecchiatura.

Tipo: DB9 femmina

1 GND
1 2 SDA
6
3 SCL
4 Reset Esterno
5 GND
6 N.C.
7 N.C.
8 N.C.
9 N.C.

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SCM1+1

8. Identificazione e Accesso ai moduli

8.1 Scheda CPU

Il cuore dell’apparecchiatura è rappresentato dalla scheda CPU, la quale gestisce


ed elabora tutte le informazioni provenienti dalle schede di telemetria a dalla scheda
comando relais, oltre che dagli apparati connessi mediante l’interfaccia seriale I2C
bus.

Un’altra funzione, tutt’altro che secondaria, riguarda la gestione dell’interfaccia


grafica, attraverso la quale l’impostazione e l’esecuzione delle varie operazioni
sul sistema risultano particolarmente facili.

8.2 Scheda Pannello

Questa scheda pressenta tutti i connettori ove inserirvi la scheda CPU, il connettore
che porta dati e alimentazione alle schede di telemetria ed i connettori per la
comunicazione.

Comprende un display grafico a cristalli liquidi, l’encoder ed alcuni leds di


segnalazione. Questa scheda non è presente nel modello TLC300.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 39 / 54


SCM1+1
8.3 Scheda Telemetria

Acquisisce i dati in due modalità:


• Analogica bilanciata con tensione di fondo scala regolabile da 2V a 12V tramite
trimmer (otto ingressi);
• Analogica sbilanciata con tensione di fondo scala fissa a 5V, o digitale con pull-
up interno da 2.2KOhm inseribile tramite jumper (sedici ingressi).

La scheda di telemetria rende disponibili in uscita anche i contatti di otto deviatori


a relay (max. 24 - 0.5V).

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SCM1+1
8.4 Scheda Comando Relais

Controlla le operazioni di scambio automatico:

• Comandando in vari modi (±12Vdc, ±24Vdc, deviatore libero) fino a quatto


relais coassiali e sorvegliandone il movimento (3 ingressi digitali per ciascun
relay: fine-corsa posizione 1, fine-corsa posizione 2 e relay in movimento);
• Commutando il segnale audio tramite cinque connettori BNC, collegati come
deviatore a quattro posizioni ed un comune.
Questo tipo di scheda non è presente nelle apparecchiature di sola telemetria
(TLC300 e TLC2000).

8.5 Alimentazione

In alternata con tensione di rete 100-120-220-240V slezionabile dall’esterno, oppure


in continua a 24V.

L’alimentatore che fornisce tensione alle varie schede dell’apparecchiatura è di


tipo switching.

I modelli SCM1+1 e SCMN+1 dispongono inoltre di una morsettiera per la selezione


della tensione di comando del relay coassiale (12V o 24V).

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SCM1+1

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SCM1+1

9. Settaggi delle Schede

9.1 Impostazione dell’Indirizzo Interno delle Schede

Ad ogni scheda, di comando relais o di telemetria, deve essere assegnato un


indirizzo univoco che la caratterizzi e la renda unica per la CPU. A questo scopo,
inserire un jumper su ciascuno dei connettori JP2 e JP3 nella posizione indicata
nella tabella riportata di seguito.

Indirizzo jumper su JP2 jumper su JP3 Tipo scheda


1 1-2 1-2 Telemetria base
2 3-4 3-4 Telemetria base
3 5-6 5-6 Telemetria
4 7-8 7-8 Telemetria
5 9-10 9-10 Telemetria
6 11-12 11-12 Telemetria
7 13-14 13-14 Comando relais
8 15-16 15-16 Comando relais

Tenere presente che:


• Ad ogni tipo di scheda è assegnato un intervallo di indirizzi fissato;
• Gli indirizzi 1 e 2 sono riservati alle schede di telemetria base n.1 e n.2
rispettivamente;
• L’indirizzo 7 è riservato alla scheda comando relais;
• Assegnare sempre il più basso indirizzo libero per ogni tipo.

D5 D6 D7 D8 D3 D2 D1 D9
CN5
JP8

2 1
CN4
1 2 JP9

JP3
2 1
CN6
JP10
1 2

JP2 2 1
CN3
JP11

2 1

CN2

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 43 / 54


SCM1+1
D28 D33 D30 D35 D36 D3

D29 D34 D32 D31 D2 D1

CN2

1 2

JP3

1 2

JP2

CN1

JP4
16 1

9.2 Settaggio dei Dip-Switch

In figura è raffigurata una parte della scheda pannello, nella quale sono evidenziati
i 24 Dip-Switch, suddivisi in 3 parti di 8 switch l’una numerate da una a tre; per
determinare la posizione del singolo switch si adotterà la seguente numerazione:
• Sw1.1: rappresenta il primo switch della prima parte.
…………
• Sw8.3: rappresenta l’ultimo switch dell’ultima parte.

3 2 1

9.2.1 Impostazione dei Dip-Switch

9.2.1.1 Numero periferiche presenti in I2C bus

Il numero degli apparati collegati tramite I2C bus viene determinato dai Dip-Switch
da Sw1.1 - Sw1.8, in forma binaria.

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SCM1+1

Sw 1.1 Sw 1.2 Sw 1.3 Sw 1.4 Sw 1.5 Sw 1.6 Sw 1.7 Sw 1.8


0
1 On
2 On
3 On On
4 On
5 On On
6 On On
7 On On On
8 On

16 On

32 On

64 On

128 On

9.2.1.2 Abilitazione ingresso Interlock

Per abilitare questo ingresso si deve porre in ON lo switch 2.1. La funzionalità di


questo ingresso è definita nel capitolo a seguire ed è abilitata ogni qual volta
l’apparecchiatura sia posta in configurazioni con Doppio Eccitatore in scambio.

9.2.1.3 Abilitazione ingresso Low Power

Per abilitare questo ingresso si deve porre in ON lo switch 2.2. La funzionalità di


questo ingresso è definita nel capitolo a seguire ed è abilitata ogni qual volta
l’apparecchiatura sia posta in configurazioni con Doppio Eccitatore in scambio.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 45 / 54


SCM1+1

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SCM1+1

10. Descrizione Software


Il software che gestisce i sistemi SCM è stato realizzato con lo scopo di permettere
una facile consultazione ed impostazione dei parametri relativi al sistema sovrinteso
dall’apparato.

Per tale motivo è stata realizzata una struttura piramidale che partendo dalla
schermata principale all’accensione dell’apparato, permette l’accesso a sotto menù
via via più specifici e dettagliati tramite l’encoder posto sul pannello frontale.

Per cambiare le varie voci occorre premere l’encoder con il cursore posizionato
sul parametro desiderato e quindi ruotare l’encoder stesso per scorrere i possibili
valori impostabili.

10.1 Diagramma di Flusso

Schermata Principale

Impostazioni Generali

Informazioni sullo stato del sistema

Tempi di attesa per funzionalità automatiche

Report degli Allarmi Descrizione degli allarmi

Valori della Telemetria

Stato relais

La figura mostra le schermate presenti nell’SCM 1+1.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 47 / 54


SCM1+1
10.2 Main - Schermata principale

Una volta acceso l’apparato mediante l’interruttore ON/OFF posto sul pannello
frontale, sul display LCD viene visualizzata una schermata che mostra la situazione
complessiva dei trasmettitori del sistema e la posizione del relay coassiale di
scambio.

Al di sopra dei simboli dei trasmettitori possono comparire tre diversi simboli:
• (punto esclamativo): indica che è avvenuta una commutazione automatica
(Escluso TXB);
• (antenna): power good; indica potenza in uscita al TXA;

• : indica che è stata rilevata la presenza di un PTX-LCD e che la


comunicazione avviene via IIC bus.

Ruotando l’encoder, un cursore a forma di freccia si sposta ad indicare i simboli


dei TX, del relay coassiale, del simbolo manuale/automatico e del numero di
“RETRY” o il menù a scorrimento sulla destra dello schermo. Premendo l’encoder
si ottiene un diverso effetto a seconda dell’oggetto puntato in quel momento, vale
a dire:
• TX: provoca l’accensione o spegnimento del TX selezionato;
• Relay: attua uno scambio manuale tra il TX selezionato e collegato al
relay ed il TXB;
• Icona automatico/manuale:
pone l’apparato in modalità di scambio automatica oppure
manuale;
• Retry: definisce il numero di scambi automatici prima di porre la modalità
di scambio in manuale;
• : Fault main, indica la mancanza di corrente e disabilita lo scambio
automatico.
• Menù a scorrimento:
visualizza una barra che scorre lungo il menu e che serve per
selezionare uno dei vari sottomenù.

Tramite il menu a scorrimento si accede a diverse schermate per impostare e/o


leggere i diversi parametri relativi al sistema:

48 / 54 Rev. 1.0 - 29/11/01 Manuale Utente


SCM1+1
• Main: schermata principale;
• GSet: impostazioni generali;
• Info: lettura delle informazioni sulla composizione del sistema;
• Wait: impostazione dei tempi della fase di scambio;
• Alarm: lettura del report degli allarmi;
• INP01, 02, …, N: lettura dei valori degli ingressi analogici e digitali (ne sono
presenti tanti quante sono le schede di comando relais e di
telemetria nel sistema);
• OUT01,02, … , N:lettura dello stato dei relais di uscita (ne sono presenti tanti
quante sono le schede di comando relais o di telemetria nel
sistema).

10.2.1 Main - Schermata principale in configurazione Doppio Eccitatore

Nel caso che l’SCM1+1 sia configurato in modalità “Doppio Eccitatore”, si trova la
necessità di monitorare due ulteriori segnali.

Potrebbero, quindi, comparire i seguenti simboli in caso di allarme:


• : indica che l’SCM è in condizione di attesa nel caso che uno dei
due trasmettitori si spenga, chiudendo a massa il segnale
INTERLOCK;
• : Indica bassa potenza, nel caso che il trasmettitore scenda in
potenza al di sotto del livello regolabile di Power good 2.

10.3 GSet - Impostazioni Generali

Tramite questo menù è possibile impostare i parametri generali e di comunicazione


del sistema di scambio.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 49 / 54


SCM1+1
• Uart Adr.: imposta l’indirizzo dell’unità di scambio; è importante in un sistema
in cui sono presenti più apparati di telemetria e telecontrollo in serie tra loro;
• Baud Rate: imposta la velocità di trasmissione dei dati da un minimo di 1200
ad un massimo di 19200baud.
• Modem: imposta il tipo modem:
1) Not Present: nessun modem connesso;
2) Present: modem telefonico;
3) Pager: modem telefonico con segnalazione degli allarmi
tramite messaggi pager;
4) GSM: modem GSM con segnalazione degli allarmi tramite
messaggi SMS;
• Status: imposta la modalità di controllo del sistema:
1) Remote: controllo remoto;
2) Local: controllo locale;
• Reset Alm.: cancella completamente il report degli allarmi e spegne il led
“GENERAL ALARM” sul pannello principale;
• RTC: permette di impostare l’ora e la data del Real Time Clock interno.

10.4 Info - Informazioni sulla Composizione del sistema

Visualizza alcuni parametri caratteristici della configurazione del sistema, non


modificabili.

• Rel. : identifica il numero della release software e la data in cui è stata


rilasciata;
• IIC : in corrispondenza al numero che rappresenta l’indirizzo l’I2C, viene
visualizzato un simbolo:
• - (meno): indica che l’apparecchiatura non risponde alle richieste e non vi
è, quindi, comunicazione.
• IIC : indica che l’apparecchiatura è presente e comunica regolarmente.
• Se non vi è alcun simbolo significa che non vi sono apparecchiature che possono
comunicare con questa modalità oppure non sono stati impostati correttamente
i dip-switch relativi al numero di apparecchiature presenti.
• Info : nel caso in cui sia presente un modem, ne specifica le fasi di
inizializzazione e funzionamento;
• Modem : indica la presenza, o assenza, del modem.
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SCM1+1

10.5 Wait - Impostazioni dei tempi

Tramite questo menù è possibile impostare i tempi delle singole fasi della procedura
di scambio, l’attesa dell’apparato alla partenza e il ritardo sull’allarme audio.

Le voci modificabili sono:


• Start SCM: definisce il periodo nel quale l’apparato dopo l’avvio, rimane in
uno stato di inattività. Questo tempo viene utilizzato anche in caso di mancanza
di tensione di rete, in questo modo al ripresentarsi della tensione di alimentazione
si dà la possibilità ai trasmettitori di raggiungere la piena potenza.
• Before Switch:
Definisce il periodo di attesa dal verificarsi di una condizione di
avaria di un trasmettitore, prima di iniziare la procedura di scambio.
• Wait TX Off:
Definisce il periodo massimo di attesa della condizione di
spegnimento del trasmettitore in avaria.
• Wait Coax Ack:
Definisce il periodo massimo di attesa della condizione di stabilità
del relay coassiale nella posizione corretta.
• After Switch:
Definisce il periodo massimo di attesa dopo la conclusione della
procedura di scambio per dare modo al trasmettitore acceso
durante la procedura di raggiungere la piena potenza.
• Audio Alarm:
Se maggiore di 0, abilita la rilevazione degli allarmi e nne ritarda
la loro segnalazione, nel caso contrario disabilita tale allarme.

10.6 Alarm - Report di Allarmi

Visualizza l’ora e la data degli ultimi sei eventi di allarme che l’SCM ha rilevato.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 51 / 54


SCM1+1
Selezionando l’allarme desiderato, compare un’altra schermata nella quale viene
visualizzato il codice di allarme, il trasmettitore interessato e la causa per cui è
stato segnalato l’evento di allarme.

10.7 INP01, ..., N - Valori degli ingressi della scheda

Nel menù a scorrimento sono presenti tante voci di questo tipo quante sono le
schede di comando relais o di telemetria contenute nel sistema sovrinteso dall’SCM.

Tramite questo menù è possibile visualizzare tutti i valori degli ingressi analogici o
digitali presenti sulla scheda selezionata (compresi tra 0 e 5V circa).

Le prime due righe (otto valori) si riferiscono agli ingressi analogici bilanciati; le
altre quattro (sedici valori) agli ingressi digitali/analogici sbilanciati.

La prima, “INP01”, si riferisce sempre alla scheda di telemetria base; l’utlima riporta
i valori degli ingressi digitali della scheda di comando relais.

Per sapere a quali apparecchiature si riferiscono i valori delle altre schede (se
installate), fare riferimento al manuale tecnico di stazione.

10.8 OUT01, ..., N - Stato dei Relais di uscita

Nel menù a scorrimento sono presenti tante voci di questo tipo quante sono le
schede di comando relais o di telemetria contenute nel sistema sovrinteso dall’SCM.

Tramite questo menù è possibile visualizzare lo stato ON/OFF dei vari relais presenti
sulla scheda selezionata.

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SCM1+1

La prima, “OUT01”, si riferisce sempre alla scheda di telemetria base; l’ultima riporta
lo stato dei relais coassiali.

Per sapere a quali apparecchiature si riferiscono i valori delle altre schede (se
installate), fare riferimento al manuale tecnico della stazione.

I deviatori a relais delle schede di telemetria possono essere comandati solo tramite
il software di telecontrollo. Opzionalmente può essere abilitato il comando locale.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01 53 / 54


SCM1+1

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SCM-TLC

Appendix A Descrizione del software Telecon / Telecon


software description
Questa parte del manuale contiene informazioni e dettagli tecnici riguardanti l’uso
del software di telecontrollo per i sistemi SCM-TLC.

This part of the manual contains informations and technical details about the use
of remote control software for SCM-TLC systems.

User Manual 1.0 - 17/01/03 1/2


Tecnical Appendix
SCM-TLC

Sommario
1. Descrizione Software di Telecontrollo 1
1.1 Principio di Funzionamento 1
1.2 Installazione 1
1.3 Esecuzione 2
1.4 Funzionamento 4
1.5 Programmazione della Stazione Remota 11
1.6 Architettura delle Stazioni 14
1.7 Architettura delle Stazioni 16
1.8 Creazione di Gruppi e Stazioni 19
1.9 Creazione e Modifica della Finestra di Personalizzazione 24
2. Gestione Telemetrie Stazioni 33
2.1 Principio di Funzionamento 33
2.2 Installazione 33
2.3 Software di Telemetria 33
2.4 Funzionalità di Scheduling 37
2.5 Informazioni Tecniche sulla Realizzazione 39
3. Esempi di Interconnessione (TLC) 43
3.1 In Digitale con Apparecchiature LCD Standard RVR 43
3.2 In Analogico con Apparecchiature Standard RVR 43
3.3 In Analogico con Apparecchiature Generiche 44
4. Comandi da Remoto (TLC) 47
5. Messaggi sullo Stato del Modem (solo TLC2000) 49

2/2 1.0- 17/01/03 User Manual


Technical Appendix
SCM-TLC

1. Descrizione Software di Telecontrollo

1.1 Principio di Funzionamento

Il programma sfrutta il collegamento seriale via RS232, con l’ausilio di modem se


necessario, per collegarsi alla stazione RVR remota.

Ogni stazione RVR è composta da più parti dette “moduli” che vengono interrogate
in modo sequenziale per ricevere o spedire i dati. Questi vengono interpretati per
ottenere il valore della misura a cui si riferiscono.

Il collegamento viene effettuato sempre con il primo modulo, sia nel caso di stazione
con più moduli (TLC300, TLC2000, SCM) che nel caso di stazione con un modulo
solo (PTXLCD).

La massima velocità di connessione è 19200 baud nel caso di trasmissione su


linea telefonica tradizionale, 9600 baud nel caso di trasmissione su linea telefonica
GSM.

1.2 Installazione
• Inserire il CD-ROM nel lettore.
• Aprire “Gestione Risorse” dal Desktop.
• Fare doppio-clic sul lettore CD-ROM per visualizzarne il contenuto.
• Fare doppio-clic sul programma Tlc32bit.exe per avviare l’installazione.
Verranno installati, se necessario, i drivers necessari per l’accesso ai dati, poi
il software.
• Ad installazione terminata, verrà creato il gruppo “Tlc32bit” con al suo interno i
programmi: “Telecon 32bit” e “GSM Init”; compariranno inoltre sul Desktop le
icone di collegamento.

Requisiti minimi di sistema:


• Sistema operativo:
Windows 95®, Windows 98® sia prima che seconda edizione, Windows ME®.
Il software non funziona sotto Windows NT® e Windows 2000®.
• Processore:
Intel Pentium® 75 MHz o superiore.
• Memoria:
16MB Ram.
• Spazio su Hard Disk:
Minimo 50Mb.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 1 / 50


SCM-TLC
1.3 Esecuzione

Fate doppio_clic sull’icona “Telecon 32bit” presente sul desktop oppure selezionate
Telecon 32bit dal menù “Start -> Programmi -> TLC32bit -> “, per eseguire il
programma.

1.3.1 Scelta e configurazione della stazione

Nella finestra principale è possibile scegliere la stazione da chiamare ed editare i


parametri relativi alla comunicazione.

• La finestra “Connessione scelta” (1) indica quale stazione verrà chiamata


premendo il tasto “START” (3).
• Cliccando sul “Menu scelta gruppi” (2) è possibile scegliere fra vari gruppi di
stazioni (se memorizzate).
• Il pulsante “START” (3) da’ inizio alla chiamata.
• Il tasto “EXIT” (5) termina l’esecuzione del programma.
• Cliccando sulla “Finestra di scelta stazioni” (4) è possibile scegliere quale
stazione chiamare fra quelle presenti, varierà anche la selezione nella finestra
(1).
Premendo la croce a sinistra del nome della stazione si avrà la descrizione
della stessa.

La stazione è composta da due menu:


• “Connection Configuration” in cui risiedono i parametri di connessione (stringa
di inizializzazione del modem, numero di telefono, ecc..),
• “Station Configuration” in cui risiede la struttura della stazione.

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SCM-TLC

• Cliccando sul pulsante “Modifica connessioni” (6) si apre la finestra di figura, in


cui è possibile modificare i vari parametri di connessione per ogni stazione.

La prima volta che si utilizza il software, occorre inserire:


• il numero di telefono,
• la porta COM utilizzata,
• il Baud rate,
• il tipo di connessione (diretta via cavo, modem o GSM).

Per evitare problemi di funzionamento, la costruzione delle stazioni non viene


trattata. Rivolgetevi alla R.V.R. S.p.A. per l’aggiunta di nuove stazioni.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 3 / 50


SCM-TLC
1.3.2 Collegamento

Quando è stata scelta la stazione, premere “START” (3).

Comparirà la finestra della connessione, che rimarrà fino a collegamento avvenuto.

Nel caso la linea telefonica fosse occupata, sarà possibile premendo il tasto “Retry”
eseguire un nuovo tentativo di connessione.

Il tasto “More Detail >>” fornisce ulteriori informazioni sullo stato della connessione.

Il tasto “Exit” riporta alla finestra di selezione della stazione.

1.4 Funzionamento

Il programma ha due interfacce con l’utente:

1.4.1 Personalizzazione

La prima è detta “Personalizzazione” ed è la quella che compare dopo la


connessione con la stazione.

Normalmente è quella più usata perché è più comoda da usare e di immediata


lettura (la figura 10.5 si riferisce alla personalizzazione di un VJ25000).

Oltre che ai vari indicatori sia analogici che digitali e alle spie di allarme, sono
presenti anche dei pulsanti per effettuare le azioni più frequenti (accensione,
spegnimento, reset degli allarmi).

Premendo il pulsante viene richiesta una conferma dell’azione in corso.

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SCM-TLC

Per variare alcune grandezze come l’attenuazione degli ingressi e la percentuale di


potenza in uscita del PTXLCD, basta fare doppio-clic sulla misura interessata e
inserire il nuovo valore.

Se desiderate creare o modificare la personalizzazione, fate riferimento al Capitolo:


“Creazione e modifica della Finestra di Personalizzazione”.

1.4.2 Interfaccia standard

Dietro alla finestra della Personalizzazione, c’è l’interfaccia standard del Telecon.

E’ composta da 5 zone principali:

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 5 / 50


SCM-TLC

1) La finestra riassuntiva della stazione:

Come spiega il nome, indica le parti costituenti la stazione (ovviamente per quanto
riguarda la telemetria).

Cliccando sui componenti (moduli) si ha la visualizzazione dei dati relativi nella


finestra delle misure (3).

2) I pulsanti delle funzioni:


• Il tasto “Alarm”:

Il tasto “Alarm” apre la finestra dello storico degli allarmi verificati (valido solo per
macchine SCM e TLC).

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SCM-TLC

Gli allarmi occorsi, oltre che venire memorizzati nella stazione, vengono inseriti nel
database della stazione stessa.
• Il tasto “Detail”:

Il tasto “Detail” apre la finestra della personalizzazione (Vedi punto 10.4.1).

• Il tasto “History”:

Il tasto “History” apre la finestra dello schedule (non supportato in questa versione
di software).

• Il tasto “Print”:

Il tasto “Print” stampa la situazione della stazione: un foglio per ogni modulo con
tutte le misure come compaiono nella finestra delle misure (3).

• Il tasto “Info”:

Il tasto “Info” apre una finestra in cui è possibile selezionare i moduli per avere
informazioni sulle versioni software e hardware, il numero di I/O analogici e digitali.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 7 / 50


SCM-TLC

• Il tasto “Phone”:

Il tasto “Phone” apre la finestra di settaggio dei numeri di telefono nella memoria
dell’ SCM.

N.B. questa opzione è valida solamente se l’SCM è collegato con un modem


analogico.
• Il tasto “Help”:

Il tasto “Help” apre la Guida in linea.

• Il tasto “Exit”

Il tasto “Exit” causa l’uscita dal programma.

3) I pulsanti di scelta misure:


• Il tasto “Measure”:

Premendo il tasto “Measure”, si ha la visualizzazione degli ingressi, sia quelli


analogici bilanciati che quelli analogico/digitali, nella “Finestra delle misure”(4).

• Il tasto “I/O”:

Premendo il tasto “I/O”, si ha la visualizzazione delle uscite nella “Finestra delle


misure”(4).

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SCM-TLC
• Il tasto “General”:

Premendo il tasto “General”, si ha la visualizzazione delle misure generiche nella


“Finestra delle misure”(4).

4) La finestra delle misure:

• La colonna “Type” indica il tipo di misura:


“In” -> ingresso analogico,
“InD” -> ingresso digitale,
“Out” -> uscita.
Cliccando su una qualsiasi delle misure, si apre la finestra di settaggio della
misura stessa (ovviamente solo per le quelle di tipo “I/O” e “General” abilitate).
Per inserire un nuovo dato occorre scriverlo nella casella “Data” e premere
invio.

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5) La barra di controllo:

La barra di controllo è composta di tre parti:


• Le icone di controllo:

La password: La prima icona rappresenta la password. Se nella stazione è


abilitata l’icona diventa un lucchetto chiuso su sfondo giallo, altrimenti è aperto
come da figura.
Cliccando sull’icona si ha la comparsa della finestra di selezione password.
Il blocco del ciclo di misura: La seconda icona indica lo stato del ciclo di
interrogazione dei moduli. Cliccando sull’icona si ha il blocco dell’interrogazione
sul modulo selezionato nella finestra riassuntiva della stazione(1):
Viene usato quando si ha la necessità di aggiornare solamente alcune misure
più velocemente.
Quando è selezionato lo sfondo dell’icona diventa rosso.
La programmazione della stazione: La quarta icona apre, nelle stazioni
predisposte, la finestra di programmazione remota.
Quando la stazione è predisposta, non occorre programmare i dati sulla SIM
card del modem GSM perché sono residenti all’interno della macchina.
Fare riferimento al capitolo: “Programmazione della stazione remota” per
l’utilizzo di questa funzione.
La quinta icona mostra la data e l’ora.
• Le icone di controllo:

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Permette di registrare su database tutti i dati ricevuti dalla stazione.


Il funzionamento è analogo a quello di un normale registratore a cassette.
• Le icone di stato della comunicazione:

Analizzano lo stato della comunicazione seriale.


A sinistra, sotto la scritta “Comunication” vengono scritti il numero di nodo e di
modulo interrogati.
Al centro ci sono due icone che indicano lo stato della trasmissione e ricezione
seriale (verde=OK, rosso=No).
A destra, sotto la scritta “Selection” vengono scritti il nodo e il modulo selezionati
nella finestra riassuntiva della stazione(1).

1.5 Programmazione della Stazione Remota

Facendo clic su questa icona si ha l’apertura della finestra di programmazione della


stazione remota.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 11 / 50


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In questa finestra è possibile:


• leggere e scrivere i parametri nella stazione remota,
• caricare e salvare i parametri nel database della stazione stessa.

All’apertura la finestra non contiene dati, occorre leggerli o dalla stazione remota
o dal database.

1.5.1 I tasti funzione

Premere questo tasto per leggere i parametri dalla stazione.

Premere questo tasto per programmare i parametri nella stazione.

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Premere questo tasto per leggere i parametri dal database della


stazione.

Premere questo tasto per scrivere i parametri nel database della


stazione.

In questo modo ogni stazione memorizzata nel Telecon ha al suo interno i parametri
programmati.

Le categorie di dati identificano i gruppi di opzioni programmabili:


1) General: sono i parametri comuni a tutti i tipi di stazioni RVR
• ID della stazione
• Nome della stazione
• Numero del Centro Servizi SMS
• Numero di tentativi SMS
2) Telephone:
• Numeri di telefono riconosciuti dalla stazione
• Abilitazione all’invio di comandi SMS al sistema
• Abilitazione alla ricezione di SMS
3) Inputs: gestione ingressi ausiliari che provocano la generazione di allarmi (nei
sistemi predisposti)
• Nome dell’allarme (che viene trasmesso nel messaggio)
• Soglia di intervento dell’allarme in percentuale (0% = 0VDC, 100% = 5VDC)
• Fronte di attivazione dell’allarme (indica se l’allarme si attiva quando viene a
mancare tensione o viceversa)
4) Outputs: gestione delle uscite (nei sistemi predisposti)
• Tipo di commutazione dell’uscita (a stato, impulsiva ON o impulsiva OFF)
5) Alarms Enable: (nei sistemi predisposti)
• Abilitazione degli allarmi standard della stazione

Cliccando sul parametro che si intende modificare appare la finestra di immissione


dati.

A seconda del tipo di misura da modificare la finestra cambia leggermente.

Finestra di immissione nomi e numeri, è possibile scrivere ciò che si vuole (Figura
15.16).

Finestra di immissione dati, occorre scegliere fra le opzioni proposte Figura 15.17).

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 13 / 50


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1.6 Architettura delle Stazioni

Il Telecon lavora esclusivamente con i database.

Ogni stazione presente nel Telecon, è composta da tanti blocchi detti Moduli.

All’interno della cartella del programma, ci sono quattro cartelle chiamate: Default,
Module, Phbook e Stations, contenenti i database delle stazioni.

Struttura delle stazioni:

\PHBOOK\ \STATIONS\ \MODULE\

Gruppo_A.mdb \Gruppo_A\ \Gruppo_A\

TX_1 (Staz_1.mdb) Staz_1.mdb Md_0001.mdb


TX_2 (Staz_2.mdb)
TX_3 (Staz_3.mdb)
Mod1 (Md_0001.mdb) Md_0002.mdb
Mod2 (Md_0002.mdb)
Mod3 (Md_0003.mdb)
Md_0003.mdb
Gruppo_B.mdb
Staz_2.mdb Md_0004.mdb

Gruppo_C.mdb
Mod4 (Md_0004.mdb)

Md_xxxx.mdb
Staz_3.mdb

\Gruppo_B\ \Gruppo_B\

\Gruppo_C\ \Gruppo_C\

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Alla partenza del programma viene visualizzato il database utilizzato residente nella
cartella \PHBOOK\ , es. “Gruppo_A.mdb”. Ogni gruppo rappresenta una serie di
stazioni.

I database nella cartella \PHBOOK\ contengono le informazioni generali delle


stazioni: numero di telefono, Baud Rate di collegamento, porta COM utilizzata,
ecc.

Ogni stazione inserita in “Gruppo_A.mdb” ha un collegamento ad un database


residente nella cartella \STATIONS\Gruppo_A\, che contiene i nomi dei database
dei moduli che la compongono. Tali database risiedono nella cartella
\MODULE\Gruppo_A\ e vengono prelevati e rinominati al momento della creazione
della stazione dalla cartella \DEFAULT\.

Esempio: Immaginiamo di avere un gruppo chiamato “Radio1”, contenente una


sola stazione chiamata “TX500”.

Il record del database “Radio1.mdb” sarà così composto:

ID Name Descriptions Phone ModemString DialString DBName Com Baud Type InitString Protocol
1 TX500 -- None -- 01239 ATX3 ATDT TX500.MDB 1 4 0 9600,n,8,1 PROTOCOL_RVR

Il campo “DBName” contiene il nome del database (TX500.mdb) presente nella


cartella \STATIONS\Radio1\ contenente le informazioni sulla composizione della
stazione.

Il database della stazione, è composto da cinque tabelle:


• Alarm

Contiene i dati sugli allarmi ricevuti.


• Alarm_Storic

Non utilizzato.
• Configuration

Contiene i dati sulla composizione della stazione.


• Measure_Storic

Non utilizzato.
• Personal_Window

Contiene i dati sulla finestra di personalizzazione.

Quindi nella tabella “Configuration” del database \STATIONS\Radio1\TX500.mdb


avremo le informazioni sulla composizione della stazione.

Struttura della tabella “Configuration”.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 15 / 50


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Node Module Name DBName Module Number Enabled Type Configuration


0 0 Total Node 1 0
1 0 TLCLCD MD_0001 3 -1 TLCLCD >__
1 1 PTX30LCD MD_0002 0 -1 PTX30LCD >____e_
1 2 TLM PJ500 MD_0003 0 -1 TLM2 >____· _

Il campo “DBName” contiene il nome dei database presenti nella cartella


\MODULE\Radio1\ contenenti le informazioni dei moduli.

1.7 Architettura delle Stazioni

Il TLC300 dispone di una (oppure due) schede di telemetria (8 ingressi analogici


bilanciati, 16 ingressi analogico/digitali e 8 uscite a relè) e un bus I2C.

Dal punto di vista del Telecon, ogni scheda di telemetria presente e ogni apparato
collegato via I2C sono visti come Moduli

Ci sono delle regole da osservare:


1) Il primo Modulo (numero 0) contiene SEMPRE l’apparato con la telemetria.
2) Di seguito vengono posti gli apparati collegati via I2C Bus.
3) Seguono le schede di telemetria.

Analizziamo una stazione tipo: TX500 con telemetria (TLC300/T1).

Il TX500 è composto da: un PTX30LCD, un PJ500MC e ovviamente il TLC300.

La stazione, per il Telecon, sarà composta da:


0 - TLC300
1 - PTX30LCD
2 - Scheda di telemetria per PJ500MC

1.7.1 I moduli

Ad ogni Modulo corrisponde un database nel quale sono contenuti i dati delle
misure disponibili.

Il database, al suo interno, contiene sette tabelle:


• Alarm Name
contiene le informazioni sugli allarmi
• Analog Input
contiene i dati degli ingressi analogici
• Analog Output
contiene i dati delle uscite analogiche

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• Digital Input
contiene i dati degli ingressi digitali
• Digital Output
contiene i dati delle uscite digitali
• General
contiene i dati delle misure generali
• Info
contiene le informazioni sul modulo

NOTA: A seconda del tipo di apparato che devono rappresentare, le tabelle possono
anche non contenere dati.

Analizziamo il modulo relativo alla scheda di telemetria standard: essa contiene:


24 ingressi analogici (8+16) e 8 uscite rele’; quindi avremo i dati solamente nelle
tabelle Analog Input e Digital Output.

Analogamente, per il PTXLCD (avendo 39 ingressi analogici, 2 uscite analogiche,


8 ingressi digitali, 29 uscite digitali, 8 misure generali), avremo dati in tutte le
tabelle.

Tutte le tabelle (tranne Info e Alarm Name) hanno la stessa struttura:

Nome campo Tipo dati Descrizione


Key Numerico Chiave univoca di identificazione
ID Measure Numerico Identificativo misura
Display Order Numerico Ordine di visualizzazione
Enable Input Si/No Abilitazione input
Enable Display Si/No Abilitazione visualizzazione
Name Testo Nome misura
Measure Unit Testo Unita’ di misura
Conversion Type Testo Tipo di conversione
End Scale Numerico Fondo scala
Start Scale Numerico Inizio scala
Max Numerico Valore massimo
Nominal Numerico Valore nominale
Min Numerico Valore minimo (offset)
Format Testo Formato di visualizzazione
Input Mask Testo Maschera di input
Resolution ADC Numerico Risoluzione convertitore A/D
Type Numerico Tipo di misura
Text for Max Testo Testo da visualizzare quando raggiunto Max
Text for Min Testo Testo da visualizzare quando raggiunto Min

Ad esempio:

il primo ingresso analogico della scheda di telemetria e’ cosi’ composto.


Key 0 Numero del record nel database
ID Measure 0 Numero della misura
Display Order 1 Posizione nell’ordine di visualizzazione
Enable Input Si E’ possibile inserire valori (non per gli
ingressi)

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Enable Display Si E’ visualizzata sulle griglie del Telecon
Name Analogica 1 Nome della misura
Measure Unit V Unità di misura, Volt
Conversion Type TENS/CORR Conversione per misure di tensione e
corrente
End Scale 5 Valore visualizzato con ingresso al massimo
Start Scale 0 Valore visualizzato con ingresso al minimo
Max 6 Valore dopo il quale genera allarme
Nominal 0 Parametro non utilizzato
Min 0 Valore sotto il quale genera allarme
Format #0.0 il dato ha una cifra dopo la virgola
Input Mask ### Parametro non utilizzato
Resolution ADC 1024 Risoluzione ADC (serve per i calcoli)
Type 1 1 = ingresso analogico
Text for Max ??? Testo visualizzato al max (solo ingresso
digitale)
Text for Min ??? Testo visualizzato al min (solo ingresso
digitale)

Con questi settaggi, si avra’ la visualizzazione della tensione applicata all’ingresso.

1.7.2 Modifiche ai database

Se occorre modificare delle misure su database già esistenti, i campi interessati


sono:
• Conversion Type
• End Scale
• Max
• Enable Input
• Enable Display

Conversion Type: determina i calcoli da eseguire sul dato ricevuto.

I vari algoritmi sono stati creati basandosi sulle esigenze delle macchine prodotte
dalla R.V.R. e comprendono misure di potenza, tensione e corrente, stato logico,
ecc.

End Scale: indica il valore massimo visualizzato in corrispondenza della massima


tensione applicata all’ingresso.

Max: valore che indica la soglia di generazione di un allarme visivo sulle griglie del
Telecon.

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Enable Input: valore Si/No che indica se è possibile impostare un valore per la
misura.

Es. per gli ingressi il campo è su “No”, perché non si può impostare il valore di un
ingresso, mentre per misure tipo la potenza d’uscita del PTXLCD, è su “Si” perché
è l’utente che decide il valore da inserire.

Enable Display: valore Si/No che indica se la misura compare o meno nelle griglie
del Telecon e conseguentemente anche nella personalizzazione.

1.8 Creazione di Gruppi e Stazioni

In questo capitolo verranno affrontate sia la creazione di una stazione che di un


gruppo.

1.8.1 Creazione di un gruppo

Dalla finestra principale, premere il tasto “New”.

Vi verrà chiesto se volete duplicare la lista delle stazioni del gruppo correntemente
selezionato, di seguito verrà richiesto il nome del nuovo gruppo.

Alla fine del processo di creazione avrete il nuovo gruppo con una stazione chiamata
“Default” se avete scelto di non duplicare la lista delle stazioni, altrimenti vi ritroverete
la stessa lista che avevate nel gruppo di partenza.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 19 / 50


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1.8.2 Creazione di una stazione

Dalla finestra principale, premere il tasto “Edit”.

Comparirà la finestra di editing della stazione. Bisogna premettere che le stazioni


sono composte da due parti, una risiede nella rubrica dove viene gestito il
collegamento e una nella Struttura della stazione.

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Zona di Struttura della stazione:

Procediamo ora alla creazione di una stazione:

La stazione scelta è TX500 con telemetria.

Come già accennato, la stazione sarà composta da tre moduli,


0 - TLC300
1 - PTX30LCD
2 - Scheda di telemetria per PJ500MC

Occorre creare una nuova voce nella Rubrica, premendo il tasto (3).

Dopo aver inserito il nome, avrete una nuova stazione nella rubrica che potrete
riempire con i dati.

Passiamo alla creazione della struttura della stazione:


1) Premete il tasto (5), vi verrà chiesto se volete duplicare la stazione
correntemente scelta, premete “no”; inserite il nome della nuova stazione
(Es.TX500 ).
2) Scegliete la stazione appena creata dal menù (4).

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 21 / 50


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3) Nella “Finestra di composizione stazione” (1), avrete:

4) Cercate nella lista (7) il modulo “TLC300.mdb”


5) Cliccate sul modulo e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinatelo
sulla finestra (1).

6) Vi verrà chiesto se volete cambiare il modulo selezionato (Default) con quello


da voi scelto. Scegliete “Si”.

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In questo modo avrete sostituito il modulo “Default” con “TLCLCD”, che è la sigla
del TLC300.
Nella finestra (6) è comparso “Md_00001.mdb”, che è il database “TLC300.mdb”
rinominato e copiato nella cartella \MODULE\Group1\.
7) Cercate nella lista (7) il modulo “PTX30LCD.mdb”.
8) Cliccate sul modulo e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinatelo
sulla finestra (1).

9) Vi verrà chiesto se volete cambiare il modulo selezionato (TLCLCD) con quello


da voi scelto. Scegliete “No”.

Vi verrà chiesto se volete aggiungere (append) il modulo alla configurazione


della stazione. Scegliete “Si”. Se scegliete “No” non verrà aggiunto il modulo
alla stazione. Vi verrà chiesto di confermare i numeri di nodo e modulo, il
programma automaticamente sceglie i valori, non cambiateli.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 23 / 50


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Nella finestra (6) è comparso “Md_00002.mdb”, che è il database


“PTX30LCD.mdb” rinominato e copiato nella cartella \MODULE\Group1\.
10) Cercate nella lista (7) il modulo “PJ500.mdb”.
11) Ripetete i passi 8 e 9. Dovete ritrovarvi nella situazione di figura:

12) La struttura della stazione è finita, occorre collegarla alla voce della rubrica.
Per far ciò premete il tasto (2).
La creazione guidata di una stazione è terminata.

1.9 Creazione e Modifica della Finestra di Personalizzazione

1.9.1 Cenni preliminari

In questo capitolo analizzeremo la creazione di una personalizzazione partendo


da una finestra vuota.

Per visualizzare la finestra di Personalizzazione, premete il tasto “Detail”.

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Premendo il tasto “F4” con il mouse sulla finestra, si entra nel modo “edit” e la

forma del puntatore cambia .

Cliccando con il tasto destro del mouse, si apre il menù con tre opzioni:
• Add Control.
Aggiunge un controllo.
• View Grid.
Accende o spegne la visualizzazione della griglia.
• Save Window.
Memorizza la finestra di personalizzazione.

NOTA: Si consiglia di utilizzare spesso questa funzione onde evitare di perdere il


lavoro svolto.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 25 / 50


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Il menù “Add Control” contiene un sottomenù con il quale si ha la scelta degli oggetti
inseribili nella finestra:

• Add Label.

Aggiunge un’etichetta.

• Add Measure.

Aggiunge una misura numerica (si consiglia in ogni caso l’utilizzo del controllo
“Alpha Display”) .

• Add Angular Gauge.

Aggiunge uno strumento analogico.

• Add Pushbutton.

Aggiunge un pulsante per inviare comandi.

• Add Led.

Aggiunge un led di segnalazione.

• Add Seven Segment Display (S o L).

Aggiunge un display stile LCD per misure numeriche

• Add Alpha Display (S o L).

Aggiunge un display alfanumerico, utilizzabile per qualsiasi misura.

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1.9.2 Creazione guidata di una personalizzazione

In questa breve guida, verranno spiegate le operazioni necessarie per creare una
finestra di personalizzazione.

La stazione usata come riferimento sarà un TX500 (TLC300, PTXLCD, PJ500MC)

Vogliamo inserire uno strumento che indichi la potenza diretta in uscita.


1) Premere F4 per attivare il modo EDIT.
2) Cliccare con il tasto destro del mouse nel punto dove volete inserire il controllo.
3) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Angular Gauge”.
4) Comparirà la finestra di selezione.

Scegliere dalla casella “A” il modulo “1-2” che è quello relativo al PJ500.
5) Cliccare fra i tasti “B” su “InAna” per avere la lista delle misure analogiche.
6) Scegliere dalla casella “C” la misura “Fwd Power”.
“000 (A) TX1 Fwd Power” significa: “000” è il numero dell’ingresso, “(A)” indica
che l’ingresso è di tipo analogico, il resto è il nome dell’ingresso (uguale alla
casella “Text:” del gruppo “D”.
7) Queste opzioni sono valide solo per il controllo “Angular Gauge”:
Caselle del gruppo “D”.
Se si desidera cambiare il fondo scala dello strumento analogico, scrivere nella
casella “End scale” il valore desiderato.
Se si desidera dare un valore massimo all’interno della scala (in modo da avere
una segnalazione luminosa sul controllo, quando il valore è maggiore), scriverlo
nella casella “Max/Col”.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 27 / 50


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Esempio: se si inserisce 760 come “End scale” e 600 come “Max/Col”, si avrà il
controllo come da figura. Da notare come al superamento del valore impostato
in “Max/Col”, il pallino verde nell’angolo in alto a destra diventa rosso.

8) Premere il “Tasto OK”.


Il nuovo controllo è stato posizionato. E possibile ora spostarlo, ridimensionarlo
o cancellarlo.

E’ da notare che al passaggio del puntatore sul controllo, cambia l’icona .


Per spostare, cancellare, variare le dimensioni o cambiare i parametri del
controllo, premere il tasto destro del mouse. Comparirà il menu dal quale e’
possibile effettuare le scelte.

Le voci “Change Font” “Change Back color” e “Change Fore Color”, vengono
usate per le etichette (label).

Inseriamo ora una etichetta (label) per riconoscere la misura.


1) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Label”.
2) Scegliere la stessa misura scelta in precedenza: PJ500 FWD Power.
3) Premere il “Tasto Ok”.

Il risultato sarà questo:

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Vediamo ora come inserire un led che mi indichi la presenza di allarme SWR.
1) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Led”.
2) Scegliere il modulo PJ500 dalla casella “A”.
3) Cliccare su “InAna” nei tasti “B”.
4) Scegliere dalla casella “C” la misura “011 (D) TX1 SWR”.
Notate come l’ingresso sia indicato come (D) ad indicare che è di tipo digitale.

5) E’ possibile ora scegliere il colore del led a seconda dello stato dell’ingresso.
I colori disponibili sono cinque:

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0 - Nero.
1 - Rosso.
2 - Giallo.
3 - Verde.
4 - Blu.
6) Premere il “Tasto Ok”.
7) Se necessario, posizionare il led nel punto desiderato.
8) Ripetere il processo per inserire un’etichetta con il nome dell’allarme.

Procediamo ora alla creazione di due pulsanti per accendere e spegnere il


trasmettitore.
1) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Pushbutton à On Type”.
2) Scegliere il modulo PJ500 dalla casella “A”
3) Cliccare su “OutDig” nei tasti “B”.
4) Scegliere dalla casella “C” la misura “000 (>) TX1 On”
5) Digitare nella casella “Text:” il testo che si vuole visualizzare sul pulsante.

6) Premere il “Tasto Ok”.


7) Se necessario riposizionare e ridimensionare il pulsante.
8) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Pushbutton à Off Type”.
9) Cliccare su “OutDig” nei tasti “B”.
10) Scegliere dalla casella “C” la misura “001 (>) TX1 Off”
11) Digitare nella casella “Text:” il testo che si vuole visualizzare sul pulsante.
12) Premere il “Tasto Ok”.
13) Se necessario riposizionare e ridimensionare il pulsante.

La personalizzazione dovrebbe essere circa così:

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Ora non vi resta che salvare la finestra cliccando col tasto destro del mouse e
scegliendo “Save Window”.

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Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

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2. Gestione Telemetrie Stazioni

2.1 Principio di Funzionamento

È un software di telemetria con la possibilità di chiamare automaticamente e


ciclicamente una lista di stazioni, visualizzando in modo semplice e chiaro il loro
stato, indicando quali sono in allarme e di quale allarme si tratta.

In più è possibile che il software chiami una stazione al sopraggiungere di un


allarme SMS, per scaricarne la situazione immediatamente.

2.2 Installazione
• Inserire il CD-ROM nel lettore.
• Aprire “Gestione Risorse” dal Desktop.
• Fare doppio-clic sul lettore CD-ROM per visualizzarne il contenuto.
• Fare doppio-clic sul programma Gts.exe per avviare l’installazione.
Verranno installati, se necessario, i drivers necessari per l’accesso ai dati, poi
il software.
• Ad installazione terminata, verrà creato il gruppo “Gts” con al suo interno i
programmi: “Gestione Telemetrie Stazioni” e “Telecon 32bit”; compariranno
inoltre sul Desktop le icone di collegamento.

Requisiti minimi di sistema:


• Sistema operativo:

Windows 95®, Windows 98® sia prima che seconda edizione, Windows ME®.
Il software non funziona sotto Windows NT® e Windows 2000®.
• Processore:
Intel Pentium® 200 MHz o superiore.
• Memoria:
32MB Ram.
• Spazio su Hard Disk:
Minimo 50Mb.

2.3 Software di Telemetria

Come si può vedere dall’immagine il software di telemetria viene strutturato in tre


finestre principali:

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2.3.1 Lista delle Stazioni (A).

In questa lista compaiono tutte le stazioni che riguardano un cliente. Vengono


ordinate per: presenza sulla mappa, priorità, frequenza di chiamata e numero
della stazione nel database.

Posizionando il mouse su una stazione, si ha il centraggio automatico della


mappa (B) su tale stazione, che inizia a lampeggiare.

2.3.2 Mappa delle stazioni (B).

Vengono visualizzate le posizioni delle stazioni e il loro stato. Tale mappa viene
costruita dall’utente semplicemente trascinando, dalla Lista delle Stazioni (A), la
stazione desiderata nel punto della mappa in cui è localizzata. Una volta piazzata
si aprirà la finestra di gestione scheduling per programmarne la gestione. La
stazione avrà un’icona diversa a seconda dello stato degli allarmi.

Fermandosi con il cursore su una di queste icone compare una finestra con
all’interno gli ultimi parametri campionati e gli eventuali allarmi, se ricevuti.

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“Cliccando” con il pulsante destro sempre sopra l’icona compare un menu a tendina
che riporta le seguenti funzioni:

Scegliendo “ Interroga Stazione “ si esegue la chiamata immediata con il


conseguente aggiornamento dei dati.

Scegliendo “Reset Stazione” si tenta di ripristinare le condizioni di funzionamento


in caso di allarme.

Scegliendo “Telecon” si esegue la chiamata alla stazione utilizzando il normale


software di telemetria in modo da poter avere informazioni più dettagliate (per
utenti più esperti).

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Scegliendo “ Proprietà” viene visualizzato un sottomenu con due voci:

“ Gestione Scheduling” richiama la finestra di settaggio dei parametri di scheduling


e della priorità di chiamata. Tale priorità verrà anche utilizzata per ordinare le
stazioni nella Lista (A);

“Muovi Stazione” serve per riposizionare la stazione sulla mappa.

“Elimina Stazione” serve per cancellare la stazione dalla mappa (ma non dal
database).

Muovendo il mouse sulla mappa tenendo premuto il tasto sinistro, si ha lo “scrolling”


della carta geografica.

2.3.3 Mappa Ridotta (C).

Tale mappa è un riferimento per la Mappa Delle Stazioni (B). In pratica e’ la stessa
mappa, ridotta e divisa in 16 quadranti. Tali quadranti permettono i selezionare
quale parte della nazione visualizzare, essendo impossibile nello schermo mostrare
l’intera mappa in maniera definita. Oltre a questo, in caso di allarme il quadrante in
cui si trova la stazione si colora di rosso per indicare una situazione anomala. In
questo modo è possibile avere sotto controllo lo stato di tutte le stazioni senza
dover eseguire alcuna operazione con il mouse.

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2.4 Funzionalità di Scheduling

Lo Scheduling è strutturato nel seguente modo:

1) I parametri modificabili nella proprietà della stazione sono:


• Frequenza di chiamata con una scelta fra i seguenti valori:
1 - 3 Volte al giorno (mattina, pomeriggio e sera)
2 - 1 volta al giorno, mattina
3 - 1 volta al giorno, pomeriggio
3 - 1 volta al giorno, sera
4 - 3 Volte alla settimana
5 - 1 Volta alla settimana
6 - 1 Volta al Mese
7 - Mai

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SCM-TLC
• Priorità. La priorità sarà selezionata tramite un cursore (slider) a tre posizioni
(alta, media, bassa) che il cliente potrà usare per gestire l’ordine delle chiamate.
In pratica se alcune stazioni sono più importanti di altre occorrerà dare a tali
stazioni una priorità più alta rispetto alle altre. Quando il sistema parte ad
eseguire le chiamate per prime chiamerà le stazioni a priorità maggiore e per
ultime quelle a minore. Oltre a questo la priorità influenza l’ordine di
visualizzazione della Lista (A).
• Numero di Tentativi. E’ possibile impostare un numero di retry da 1 a 99 + ¥
che rappresentano il numero di tentativi che il programma deve eseguire prima
di considerare scollegata la stazione quindi di generare allarme di
comunicazione. Se si sceglie ¥ il software tenterà di collegarsi fino a quando
non vi riuscirà.
Tutti gli altri parametri di chiamata, numero di telefono ecc., vengono prelevati
dal database di Telecon.
Le stazioni vengono ordinate vengono ordinate nella lista (A) per:
• presenza sulla mappa,
• priorità
• frequenza di chiamata,
• numero di identificazione nel database di Telecon
2) I due pulsanti : “Partenza Scheduling” e “Stop Scheduling” servono per far
partire o per bloccare la procedura automatica di chiamata. In questo modo se
un utente desidera interrogare manualmente una stazione (mentre il ciclo è in
atto), dovrà impostare il software in “Stop Scheduling”, attendere che la chiamata
in atto termini (se ce n’è una attiva) e quindi eseguire la chiamata tramite il
menu a tendina che compare “Cliccando “ con il pulsante destro del Mouse
sull’icona. Non sarebbe male prevedere una password per portare il sistema
da automatico a manuale in modo che solo il tecnico specializzato è in grado di
eseguire tale operazione. Il software deve comunque partire sempre in
Automatico.
3) In modalità automatica il software parte dalla prima stazione della Lista (A), e
arrivare fino alla ultima (N.B. vengono interrogate SOLAMENTE le stazioni
presenti sulla mappa). Una volta terminata la lista deve, in accordo con il numero
di retry impostati, richiamare le stazioni che al giro precedente non hanno
risposto. Il software proseguirà fino ad aver ottenuto risposta da tutte le stazioni
avrà esaurito il numero di retry disponibili.
Nel caso che il ciclo di chiamata delle stazioni venga completato prima del
cambio della fascia di chiamata, il programma rimane in attesa; il pulsante di
“Partenza Scheduling” cambia diventando “Interroga Stazioni”.
In questo modo è possibile far eseguire al programma un ciclo aggiuntivo di
chiamate a tutte le stazioni senza tenere conto dell’ultima chiamata e senza
uscire dal ciclo di scheduling.

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SCM-TLC
4) La simbologia utilizzata prevede quattro icone per definire lo stato delle stazioni:

• indica che la stazione funziona correttamente.

• indica che la stazione è in allarme.

• indica che è stato esaurito il numero massimo di retry.

• indica che la stazione è in retry.

Più tre simboli utilizzati nella lista(A):

• indica che si sta chiamando la stazione (utilizzato solo in scheduling).

• indica che la stazione non è stata ancora chiamata (utilizzato solo in


scheduling)

• indica che la stazione non è presente sulla mappa.

Oltre a questo tra i parametri da visualizzare (Potenza , frequenza ecc. ) vi


sarà anche la data e l’ora dell’ultimo collegamento.
5) Quando il ciclo di scheduling è attivo, le seguenti funzioni sono disattivate:
• spostamento delle stazioni sulla mappa
• posizionamento delle stazioni dalla lista(A) alla mappa
• il menu richiamato con il tasto destro del mouse è disabilitato, tranne che per la
finestra di configurazione scheduling, che è solo consultabile ma non
modificabile.

2.5 Informazioni Tecniche sulla Realizzazione

Per la realizzazione di tale software si è utilizzato il software di telemetria


(TELECON) con l’aggiunta di questa nuova finestra.

La struttura di base per la comunicazione rimane la stessa e la totalità delle funzioni


del Telecon rimane invariata. Si aggiunge solo questa nuova finestra e si apportano
modifiche al database del cliente presente nella directory PHBOOK del Telecon.

In questo database si andranno ad aggiungere campi e tabelle nuove secondo il


seguente criterio:

A. Alla tabella Phone_Book del database vengono aggiunti cinque nuovi campi:
1) Presenza della stazione sulla mappa e quindi anche presenza nella procedura
automatica di scheduling.
2) Nome della tabella in cui si trovano i dati campionati e i parametri di scheduling.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 39 / 50


SCM-TLC
3) Numero della priorità di tale stazione.
Il campo 3 verrà utilizzato per definire l’ordine di disposizione nella lista delle Stazioni
(A) e quindi l’ordine di chiamata automatico.
4) Frequenza di chiamata della stazione secondo lo schema:
0 - Tre volte al giorno.
1 - Una volta al giorno, mattino.
2 - Una volta al giorno, pomeriggio.
3 - Una volta al giorno, sera.
4 - Tre volte alla settimana.
5 - Una volta alla settimana.
6 - Una volta al mese.
7 - Mai.
5) Data d’inizio dello scheduling.

B. Tabelle di configurazione delle stazioni. In pratica per ogni stazione presente


nella Tabella Phone_Book si avranno due corrispondenti tabelle che presenteranno
un nome progressivo a cui questa stazione farà riferimento nel campo
precedentemente descritto. Le due stazioni di diversificheranno fra loro tramite un
suffisso:

“_sto” per la tabella dove vengono immagazzinati i dati ricevuti dalla stazione
remota,

“_cfg” per la tabella dove risiedono i dati di configurazione dello scheduling.

In queste tabelle sono contenuti i seguenti campi:

Tabella “_cfg”
1) Posizione X sulla mappa. (Single)
2) Posizione Y sulla mappa. (Single)
3) Data Start Scheduling
4) Ora start Scheduling
5) Numero di Retry da 1 a 99, con 0 che rappresenta “illimitato”
6) Data dell’ultimo collegamento
7) Ora dell’ultimo collegamento
8) Stato della stazione nell’ultimo collegamento:
0 - OK - Stazione funzionante correttamente.
1 - COM - Problema di comunicazione (raggiunto il numero massimo di
Retry).
2 - RETRY - Stazione in fase di Retry.
3 - FAULT - Stazione in Allarme.

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SCM-TLC
Tabella “_sto”
1) Stringa ricevuta con i dati.
2) Stringa ricevuta con gli allarmi.
3) Byte che mi indica il numero degli allarmi presenti.
4) Data dell’ultimo collegamento.
5) Ora dell’ultimo collegamento.
6) Stato della stazione nell’ultimo collegamento(vedi punto n.8 precedente).

Ogni stazione presente nella tabella Phone_Book avrà la corrispondente tabella


di configurazione come da punto B.

Ogni volta che il software riparte questi dati vengono caricati e visualizzati.

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SCM-TLC

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SCM-TLC
3. Esempi di Interconnessione (TLC)

3.1 In Digitale con Apparecchiature LCD Standard RVR

Quando si vogliono connettere al sistema TLC apparecchiature digitali standard


RVR esclusivamente utilizzando l'ingrasso digitale su bus IIc bisogna rispettare
alcuni accorgimenti:
• Gli eccitatori serie PTX-LCD debbono avere sempre gli indirizzi più bassi
possibili.
• Gli accoppiatori serie HC-LCD debbono seguire gli eccitatori e devono avere
Type = 133.
• Seguiranno poi tutti gli amplificatori.

I Type identificativi delle schede digitali sono riepilogati nella seguente tabella:

3.2 In Analogico con Apparecchiature Standard RVR

Per interconnettere tra loro apparecchiature standard RVR che non digitali bisogna
necessariamente utilizzare una IB (vedi accessori) che permetta la ridistribuzione
dei segnali provenienti dalle apparecchiature per farli giungere in maniera corretta
sugli ingressi del TLC.

Tutte le connessioni tra gli apparati viene effettuata tramite cavi paralleli standard,
connettendo tra la IB e l'apparecchiatura le uscite che presentano la stessa
serigrafia:

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 43 / 50


SCM-TLC

Type Nome
0 None
1 PTX30LCD
2 SCM4
3 TLC300/2000
4 SCM1
5 PTX60LCD
6 PTX100LCD
7 TLC Valvolare
8 PTRL NV
9 RXRL NV
129 Telemetry card type 1
130 Telemetry card type 2
131 Telemetry card type 3
132 Protezione Mosfet
133 Hc Primario
134 Hc Semplice

• Service -> Service


• Telemetry -> Telemetry

3.3 In Analogico con Apparecchiature Generiche

In questo caso bisogna ricorrere alle tabelle di connessione, ricordando che gli
ingressi bilanciati sopportano le tensioni non maggiori di 12V mentre quelle digitali
arrivano al massimo a 5V.

Le tensioni debbono essere in corrente continua.

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SCM-TLC
3.3.1 Come monitorare una tensione continua superiore a 5V

Collegare al DB25 segnato come BALANCED ANALOG INPUT sui piedini descritti
in tabella.

Numero pin Significato Trimmer di reg.


2 (+), 14 (−) Ingresso analogico bilanciato n°1 RV1
3 (+), 16 (−) Ingresso analogico bilanciato n°2 RV2
5 (+), 17 (−) Ingresso analogico bilanciato n°3 RV3
6 (+), 19 (−) Ingresso analogico bilanciato n°4 RV4
8 (+), 20 (−) Ingresso analogico bilanciato n°5 RV5
9 (+), 22 (−) Ingresso analogico bilanciato n°6 RV6
11 (+), 23 (−) Ingresso analogico bilanciato n°7 RV7
12 (+), 25 (−) Ingresso analogico bilanciato n°8 RV8
1, 4, 7, 10, 13, 15, Massa
18, 21, 24

Ottenere il massimo della tensione e regolare il trimmer corrispondente per ottenere


la visualizzazione sul software di telecontrollo la tensione di 5V. A questo punto
ricorrere al manuale del software per impostare correttamente il database
necessario per avere un'immediata visualizzazione del parametro nelle giuste unita
di misura.

3.3.2 Come monitorare una tensione inferiore a 5V

Collegare al DB25 segnato come DIGITAL/ANALOG INPUT sui piedini descritti in


tabella:

Numero pin Significato Jumper su JP4


2 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°1 pos. 1
15 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°2 pos. 2
3 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°3 pos. 3
16 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°4 pos. 4
4 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°5 pos. 5
17 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°6 pos. 6
5 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°7 pos. 7
18 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°8 pos. 8
21 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°9 pos. 9
9 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°10 Pos. 10
22 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°11 Pos. 11
10 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°12 Pos. 12
23 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°13 Pos. 13
11 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°14 Pos. 14
24 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°15 Pos. 15
12 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°16 Pos. 16
1, 6, 7, 8, 13, 14, Massa
19, 20, 25

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 45 / 50


SCM-TLC
Otterrete quindi la visualizzazione sul software di telecontrollo del parametro. A questo
punto ricorrere al manuale del software per impostare correttamente il database
necessario per avere un'immediata visualizzazione del parametro nelle giuste unita
di misura.

3.3.3 Come Utilizzare le Uscite a Relay

Ricordando che in figura è rappresentata schematicamente la condizione di relay


a riposo o Off e che la disposizione dei contatti nel connettore è riportata nella
seguente tabella.

Numero pin Significato


1 (C), 14 (NC), 2 (NO) Relay n°1
15 (C), 3 (NC), 16 (NO) Relay n°2
4 (C), 17 (NC), 5 (NO) Relay n°3
18 (C), 6 (NC), 19 (NO) Relay n°4
7 (C), 20 (NC), 8 (NO) Relay n°5
21 (C), 9 (NC), 22 (NO) Relay n°6
10 (C), 23 (NC), 11 (NO) Relay n°7
24 (C), 12 (NC), 25 (NO) Relay n°8
13 Massa

La corrente massima che può essere fatta scorrere attraverso i contatti è di 500mA
a 24V.

A questo punto ricorrere al manuale del software per muovere il relay ed impostare
correttamente il database necessario per avere funzionamento del relay adeguato
alle esigenze.

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SCM-TLC

4. Comandi da Remoto (TLC)


Tramite questi semplici comandi inviati sotto forma di messaggi SMS si possono
modificare gli stati di alcune uscite ed attivare alcune funzioni del TLC.
• INFO: Inviando questo messaggio in formato SMS da un qualunque
telefono cellulare, si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMS nel
quale riporta il numero e nome della stazione, la Potenza diretta e riflessa
presenti in percentuale e gli allarmi attualmente in corso.
• ALARM: Inviando questo messaggio in formato SMS da un qualunque
telefono cellulare, si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMS nel
quale riporta il numero e nome della stazione, la Potenza diretta e riflessa
presenti in percentuale, nome e numero degli ultimi 6 allarmi attualmente in
memoria.
• TXON: Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefono
cellulare abilitato, si muove in modalità TOGLE_OFF il relay 1 della scheda di
telemetria base n.1 e si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMS
nel quale riporta numero, nome della stazione e la dicitura " Comand SMS
Ok".
• TXOFF: Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefono
cellulare abilitato, si muove in modalità TOGLE_OFF il relay 2 della scheda di
telemetria base n.1 e si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMS
nel quale riporta numero, nome della stazione e la dicitura " Comand SMS
Ok".
• OUTON(out): Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefono
cellulare abilitato, si muove nella modalità programmata il relay "num" dell'ultima
scheda di telemetria e si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMS
nel quale riporta numero, nome della stazione e la dicitura " Comand SMS
Ok".
• OUTOFF(out): Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefono
cellulare abilitato, si muove nella modalità programmata il relay "num" dell'ultima
scheda di telemetria e si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMS
nel quale riporta numero, nome della stazione e la dicitura " Comand SMS
Ok".
• RESET: Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefono
cellulare abilitato, si resettano gli allarmi presenti in memoria e si ha in risposta
al chiamante un altro messaggio SMS nel quale riporta numero, nome della
stazione e la dicitura " Comand SMS Ok".

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SCM-TLC

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SCM-TLC

5. Messaggi sullo Stato del Modem (solo TLC2000)


In questa parte si tratta la visualizzazione dei messaggi di stato sul display per
quanto riguarda il modem.

Questi messaggi si possono trovare nell'angolo in alto a destra del display, sul
pannello frontale (del solo TLC2000) e informano sullo stato corrente del modem.

Questi messaggi possono essere:


• Init: Questo messaggio informa che il modem deve ancora essere
inizializzato e quindi la procedura di inizializzazione e' ancora in corso.
• StdBy: Il modem e' inizzializzato ed in attesa di comandi come si può
vedere anche dall'apposito LED posto sempre sul pannello frontale.
• wait: Questo messaggio informa che il modem sta tentando di eseguire
un'operazione di invio messaggio o di connessine con altro modem.
• NoDia: Questo messaggio informa che il modem in seguito ad una
richiesta di operazione non riesce a comunicare.
• ?Busy: Questo messaggio informa che il modem e' occupato e sta
ignorando il comando che gli viene dato.
• OkCon: Questo messaggio informa che il modem comunica con l'esterno
e sta inviando un messaggio sia questo SMS o normale.
• Send>: Questo messaggio informa che il modem il sta per inviare
messaggio.
• Ok!: Questo messaggio informa che il modem ha inviato il messaggio
SMS con successo.
• Hang: (solo PSTN)Questo messaggio informa che il modem sta
effettuando la procedura di Hang up e quindi sta interrompendo la
comunicazione.

Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03 49 / 50


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SCM1+1

Appendix B Piani di montaggio, schemi elettrici, liste


componenti / Component layouts,
schematics, bills of material
Questa parte del manuale contiene i dettagli tecnici riguardanti la costruzione delle
singole schede componenti il SCM1+1. L’appendice è composta dalle seguenti
sezioni:

This part of the manual contains the technical details about the different boards of
the SCM1+1. This appendix is composed of the following sections:

Description RVR Code Vers.


Pages
CPU section CSPTCPU55202 1.1 4
Power supply CSSWPSUP0003 1.0 4
Main card TLC SCM CSTLSCCPU002 1.1 4
Scheda telemetria base 24 input / 8 Relays
CSTLMINP1-01 1.0 4
Scheda TLC (Analogica bilanciata) CSTLMANABI01 1.0 4
Scheda scambiatore 4-1 con comando coassiali
CSTLMSC41-01 1.0 4
Scheda filtro connettore DB9 CSDB9MFILFL2 1.0 4

User Manual 1.3 - 21/07/03 1/2


Tecnical Appendix
SCM1+1

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2/2 1.3 - 21/07/03 User Manual


Technical Appendix
SCM1+1

Appendice Tecnica Rev. 1.1 - 08/10/02 CSPTCPU55202 - 1 / 4


D[0..7]
SCM1+1

U1 U5 U4 U3 RR1
PWM0 4 57 D0 D7 2 19 A7 A0 10 11 D0 A0 10 11 D0 D7
PWM1 PWM0 P0.0/AD0 D1 D6 D1 Q1 A6 A1 A0 O0 D1 A1 A0 D0 D1 D6 2 1 VCC
5 PWM1 P0.1/AD1 56 3 D2 Q2 18 9 A1 O1 12 9 A1 D1 12 3
55 D2 D5 4 17 A5 A2 8 13 D2 A2 8 13 D2 D5
P0.2/AD2 D3 D4 D3 Q3 A4 A3 A2 O2 D3 A3 A2 D2 D3 D4 4
3 STADC P0.3/AD3 54 5 D4 Q4 16 7 A3 O3 15 7 A3 D3 15 5
EW 6 53 D4 D3 6 15 A3 A4 6 16 D4 A4 6 16 D4 D3
EW P0.4/AD4 D5 D2 D5 Q5 A2 A5 A4 O4 D5 A5 A4 D4 D5 D2 6
P0.5/AD5 52 7 D6 Q6 14 5 A5 O5 17 5 A5 D5 17 7
D_IO15 16 51 D6 D1 8 13 A1 A6 4 18 D6 A6 4 18 D6 D1
D_IO14 P1.0/CT0I P0.6/AD6 D7 D0 D7 Q7 A0 A7 A6 O6 D7 A7 A6 D6 D7 D0 8
17 P1.1/CT1I P0.7/AD7 50 9 D8 Q8 12 3 A7 O7 19 3 A7 D7 19 9
D_IO13 18 A8 25 A8 25
D_IO12 P1.2/CT2I A8 A9 A8 A9 A8 VCC 10
19 P1.3/CT3I P2.0/A8 39 11 C 24 A9 24 A9
R2 R1 D_IO11 20 40 A9 1 A10 21 A10 21 10K

2 / 4 - CSPTCPU55202
D_IO10 P1.4/T2 P2.1/A9 A10 OC A11 A10 A11 A10
100 100 21 41 23 23
SCL P1.5/RT2 P2.2/A10 A11 A12 A11 A12 A11
22 P1.6/SCL P2.3/A11 42 74HC573 2 A12 2 A12
SDA 23 43 A12 A13 26 A13 26
P1.7/SDA P2.4/A12 A13 A14 A13 A14 A13 J3
P2.5/A13 44 27 A14 1 A14
45 A14 A15 1 A15
VCC RXD P2.6/A14 A15 A15 A15 RD 1
24 P3.0/RXD P2.7/A15 46 20 CS 2
TXD 25 20 RD 22 WR
INT0 P3.1/TXD CE WR OE 3
26 P3.2/INT0 PSEN 47 22 OE 27 WE
INT1 27 48 ALE
P3.3/INT1 ALE NC
+ C10 D_IO9 28 49 EA
P3.4/T0 EA 27C512 N.C.
10uF D_IO8 29 Estensione
P3.5/T1 RD A[0..15] RAM esterna
P3.7/RD 31
RESET 15 30 WR
RESET P3.6/WR
R6
CTS 7 61
D_IO7 P4.0/CMSR0 AVDD VCC
8 P4.1/CMSR1 AVSS 60
D_IO6 9 59 100
D_IO5 P4.2/CMSR2 AVREF+ +
10 P4.3/CMSR3 AVREF- 58
D_IO4 11 C12
D_IO3 P4.4/CMSR4 AN_IN1 10nF CN1
12 P4.5/CMSR5 P5.0/ADC0 1
D_IO2 13 68 AN_IN2 D0 D1
D_IO1 P4.6/CMSR6 P5.1/ADC1 AN_IN3 D2 90 89 D3
14 P4.7/CMSR7 P5.2/ADC2 67 88 87
66 AN_IN4 C11 Indicatori di stato D4 D5
P5.3/ADC3 AN_IN5 D6 86 85 D7
P5.4/ADC4 65 10uF 84 83
AN_IN6 U6 D1 RR3 A0 A1
35 XTAL1 P5.5/ADC5 64 82 81
63 AN_IN7 RXD 2 18 D2 A2 A3
P5.6/ADC6 AN_IN8 TXD A1 Y1 2 1 VCC A4 80 79 A5
Q1 34 62 3 17 D3
XTAL2 P5.7/ADC7 SCL A2 Y2 3 A6 78 77 A7
Q14M74 4 16 D4
SDA A3 Y3 4 A8 76 75 A9
80C552 5 15 D5
VCC D_IO6 A4 Y4 5 A10 74 73 A11
6 14 D6
D_IO7 A5 Y5 6 A12 72 71 A13
7 13 D7
C1 C2 D_IO8 A6 Y6 7 A14 70 69 A15
8 12 D8
22pF 22pF D_IO9 A7 Y7 8 RD 68 67 WR
9 11 D9
C8 A8 Y8 9 CS1 66 65 CS2
0.1uF SCL 10 CS3 64 63 CS4
1 G1 62 61
SDA 19 2K2 CS5 CS6
G2 CS7 60 59 CS8
INT0 58 57 INT1
J1 74HC541 56 55
RR2
EW U2 54 53
2 1 EA 2 1 VCC A10 CS1 AN_IN1 52 51 AN_IN2
1 15 U12
4 3 RESET 3 A11 A Y0 CS2 VCC AN-IN3 50 49 AN_IN4
VCC 6 5 4 2 B Y1 14 1 NC VCC 8 48 47
D_IO15 A12 3 13 CS3 SCL0 2 7 SDA0 AN_IN5 AN_IN6
8 7 D_IO14 5 C Y2 CS4 SCL LX LY SDA AN_IN7 46 45 AN_IN8
10 9 6 Y3 12 3 SX SY 6 44 43
D_IO13 11 CS5 4 5
Jumper 12 11 D_IO12 7 A15 Y4 CS6 GND NC D_IO1 42 41 D_IO2
14 13 8 6 G1 Y5 10 40 39
D_IO11 A14 4 9 CS7 NC D_IO3 D_IO4

Rev. 1.1 - 08/10/02


16 15 D_IO10 9 A13 G2A Y6 CS8 D_IO5 38 37 D_IO6
18 17 10 5 G2B Y7 7 36 35
D_IO7 D_IO8
D_IO9 34 33 D_IO10
STM18D 10K 74HC138
D_IO11 32 31 D_IO12
R3
D_IO13 30 29 D_IO14
VCC VCC D_IO15 28 27 CTS
26 25
56K U8
+ C25 SER_TX 24 23 SER_RX
7 PTC 22 21
C18 U10 10uF C24 RESET SER_CT
A0 1 VCC 20 19
0.1uF 1 C15 0.1uF 2 PWM0 PWM1
C1+ 0.1uF DI_IO9 A1 RXD 18 17 TXD
VCC 2 V+ 6 SCL A2 3 16 15
3 SCL0 SDA0
C1- DI_IO8 14 13
5 SDA 12 11
6 V- C2+ 4 C16 10 9
0.1uF NC
C7 8 7
C17 5 2n2
C2- J2 6 5
0.1uF
TXD SER_TX +V5 4 3 +V5
11 T1IN T1OUT 14 2 1 2 1
CTS 10 7
RXD T2IN T2OUT 4 3
12 R1OUT R1IN 13 6 5 STM90D
9 8 SER_RX
R2OUT R2IN 8 7
FIX1 FIX2
MAX232 STM08D FIX35 FIX35
SER_CT

Selettore
C19
DCE/CTE
U11 0.1uF
R15
1 VCC FIX3 FIX4
RO +V5
2 7 FIX35 FIX35
RE* B
3 6 1
DE A + C20
4 DI VSS
10uF
NC GND

 
SCM1+1 
1  1 
A3


REV.: BERTI J.  
11/07/01  
/

  
\\JACK\ 
1.0  
CPU SECTION

  
MANUALI\SCM_TLC\SCHEMI\SCM1\CPU552\SLPTCPU55202.DSN 

SLPTCPU55202

Technical Appendix
SCM1+1

CPU SECTION Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part


____________________________________________________________________________________________

1 1 CN1 STM90D
2 2 C2,C1 22pF
3 1 C7 2n2
4 7 C8,C15,C16,C17,C18,C19, 0.1uF
C24
5 4 C10,C11,C20,C25 10uF
6 1 C12 10nF
7 9 D1,D2,D3,D4,D5,D6,D7,D8, LED-R3
D9
8 4 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4 FIX35
9 1 J1 STM18D
10 1 J2 STM08D
11 4 J3,U8,U11,U12 NC
12 1 Q1 Q14M74
13 2 RR2,RR1 10K
14 1 RR3 2K2
15 3 R1,R2,R6 100
16 1 R3 56K
17 1 R15 1
18 1 U1 80C552
19 1 U2 74HC138
20 1 U3 N.C.
21 1 U4 27C512
22 1 U5 74HC573
23 1 U6 74HC541
24 1 U10 MAX202ECPE

Appendice Tecnica Rev. 1.1 - 08/10/02 CSPTCPU55202 - 3 / 4


SCM1+1

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4 / 4 - CSPTCPU55202 Rev. 1.1 - 08/10/02 Technical Appendix


SCM1+1

Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01 CSSWPSUP0003 - 1 / 4


SCM1+1

R5 CD560PF

KBL04 FS1 L1 100R C18


VIN
D4 L2 L3
VK200 V/FB

2 / 4 - CSSWPSUP0003
1.5AT
1 TSW2 10
VK200 VK200

+
11DQ06
C20 C5 2 9 + C11
+ + C16 CM.1UF + C23 + C9 + C10 220/25
D6 CM.1UF 100/35 220/25 220/25
JP1 C19
3 8 C7
1 CM.1uF

-
2
JP3 JP4
KB2/KS2 4 7 220/25
C12 C14 1 1
+ + +
11DQ06 220/25 220/25 2 2
3 3
1000/35 5 6 D5 L4 L5 C13
4 4
1000/35
BUK455-100ATSWTCH2 KB4/KS4 KB4/KS4
D2 C2 VK200 VK200
1N5402 CD1KPF
R4 C17

22R CD560PF CM.1uF C8


JP2
Q1
1
2 D7
KB2/KS2 11DQ06 56R R3
C21 R10 R47-2W
CM.1uF

1K R11

V/FB
6K65 R2
R7 VIN

2k2
D3

Rev. 1.0 - 10/09/01


220K 1N4004 R8
R1 1K
CM10KPF U1
1 COMP VREF 8
C3
2 V/FB VCC 7

3 ISENS OUT 6

4 RT/CT GND 5
C4
UC3843AN D1
R6 + + C6
1K32 C1 C15 C22 100/35
R9 .1uF
CM100PF
87W-1K CP10KP-5%

11DQ06 1/25

 
SCM1 
1  1 
A3


REV.: BERTI J.  
09/10/01  
/

  
\\JACK\ 
1.1  
POWER SUPPLY

  
MANUALI\SCM_TLC\SCHEMI\SCM1\POWER SUPPLY\SDC100.DSN 

CSSWPSUP0003

Technical Appendix
SCM1+1

POWER SUPPLY Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part


____________________________________________________________________________________________

1 1 C1 CM100PF
2 1 C2 CD1KPF
3 1 C3 CM10KPF
4 1 C4 1/25
5 2 C5,C20 1000/35
6 2 C6,C23 100/35
7 5 C7,C8,C16,C19,C21 CM.1uF
8 6 C9,C10,C11,C12,C13,C14 220/25
9 1 C15 CP10KP-5%
10 2 C18,C17 CD560PF
11 1 C22 .1uF
12 4 D1,D4,D5,D7 11DQ06
13 1 D2 1N5402
14 1 D3 1N4004
15 1 D6 KBL04
16 1 FS1 1.5AT
17 2 JP1,JP2 KB2/KS2
18 2 JP3,JP4 KB4/KS4
19 5 L1,L2,L3,L4,L5 VK200
20 1 Q1 BUK455-100A
21 1 R1 220K
22 1 R2 2k2
23 1 R3 R47-2W
24 1 R4 22R
25 1 R5 100R
26 1 R6 1K32
27 1 R7 6K65
28 2 R11,R8 1K
29 1 R9 87W-1K
30 1 R10 56R
31 1 TSW2 TSWTCH2
32 1 U1 UC3843AN

Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01 CSSWPSUP0003 - 3 / 4


SCM1+1

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco


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4 / 4 - CSSWPSUP0003 Rev. 1.0 - 10/09/01 Technical Appendix


SCM1+1

Appendice Tecnica Rev. 1.1 - 28/05/03 CSTLSCCPU002 - 1 / 4


RR5
+V5 1
1 2 2 RR4
3 3 AN_IN1 R11 An1
4 4 AN_IN2 R10 An2 2 1
JP1 FIX5 FIX6
D0 D1 5 5 AN_IN3 An3 3 +V5 Vdig
FIX35 FIX35 R9
D2 90 89 D3 6 6 AN_IN4 An4 4
R6
D4 88 87 D5 7 7 AN_IN5 An5 5
U2 R7 RR1
D6 86 85 D7 A0 CE1 8 AN_IN6 An6 6 R14 R13 2K2
1 15 R8 C
A0 84 83 A1 A1 A Y0 CE2 +V5 9 7 22K0 10K
82 81 2 B Y1 14 10 8

1
A2 A3 A2 3 13 CE3 RV1 C19
A4 80 79 A5 C Y2 CE4 9
12 10K R25 10K R26 0.1uF R23
A6 78 77 A7 Y3 CE5 C34 10 -15F
11 RR2 RR6

2
3
4
5
6
7
8
9
10
A8 76 75 A9 +V5 Y4 CE6 0.1uF +V5 8 16 +V5
cw
6 10 100K
A10 74 73 A11 WR G1 Y5 CE7 1 2 9 17 2 1
4 9 0 0 470
A12 72 71 A13 CS3 G2A Y6 CE8 3 10 18 3
70 69 5 G2B Y7 7 4 4
A14 A15 11 19 C12 D1
RD 68 67 WR 5 12 20 5
74HC138 10uF Power
CS1 66 65 CS2 6 13 21 6 D9
CS3 64 63 CS4 7 14 22 7 Z4V7 D11 LED-G5
CS5 62 61 CS6 8 15 23 8 Z15V
CS7 60 59 CS8 9 9 C14
+
SCM1+1

U4 D2
INT0 58 57 INT1 D0 En1 10 10 0.1uF LD1
2 19 13 12 Manual
56 55 D1 D1 Q1 En2
3 18 10K 10K
54 53 D2 D2 Q2 En3
4 17 LED-G5
AN_IN1 52 51 AN_IN2 D3 D3 Q3 En4
5 16 SW1 U3 JP10 D10 U1F 7407
AN_IN3 50 49 AN_IN4 D4 D4 Q4 En5 RESET 0 0 D0
6 15 1 16 2 18 Z15V D3
AN_IN5 48 47 AN_IN6 D5 D5 Q5 En6 1 1 A1 Y1 D1 +V5 1 2 VLC LD2
7 14 2 15 3 17 11 10 Remote
AN_IN7 46 45 AN_IN8 D6 D6 Q6 En7 2 2 A2 Y2 D2 WR 3 4 RD
44 43 8 D7 Q7 13 3 14 4 A3 Y3 16 5 6
D7 9 12 En8 4 13 3 3 5 15 D3 CS1 A0 LED-Y5
D_IO1 42 41 D_IO2 D8 Q8 4 4 A4 Y4 D4 +V5 7 8 D_RES
5 12 6 14 U1E 7407
D_IO3 40 39 D_IO4 CE1 +V5 5 5 A5 Y5 D5 D0 9 10 D1
11 6 11 7 13 D4
D_IO5 38 37 D_IO6 RESET CLK 6 6 A6 Y6 D6 D2 11 12 D3 LD3
1 7 10 8 12 Pos-Neg 9 8 ALARM
D_IO7 36 35 D_IO8 OC 7 7 A7 Y7 D7 C63 D4 13 14 D5
8 9 9 11 JP3
D_IO9 34 33 D_IO10 C21 A8 Y8 0.1uF D6 15 16 D7 +V5
74HC574 + LED-R5
D_IO11 32 31 D_IO12 0.1uF CS2 17 18 P_N 1 U1D
SWDIP8 1 7407
D_IO13 30 29 D_IO14 RD G1 19 20 2
19 D5
D_IO15 28 27 CTS G2 3 LD4
STF20D 5 6 TX1
26 25
U5 74HC541 Display 64 STM03S
SER_TX 24 23 SER_RX D0 LD1
2 19 SW2 U8 C11 C13 LED-R5
RESET 22 21 SER_CT D1 D1 Q1 LD2 8 8 D0
3 18 1 16 2 18 0.1uF 47uF U1C 7407
PWM0 20 19 PWM1 D2 D2 Q2 LD3 9 9 A1 Y1 D1
4 17 2 15 3 17 FIX1 FIX2 FIX3 FIX4 D6
RXD 18 17 TXD D3 D3 Q3 LD4 10 10 A2 Y2 D2 LD5
5 16 3 14 4 16 FIX35 FIX35 FIX35 FIX35 3 4 TX2
SCL1 16 15 SDA1 D4 D4 Q4 LD5 11 11 A3 Y3 D3
14 13 6 D5 Q5 15 4 13 5 A4 Y4 15
D5 7 14 LD6 5 12 12 12 6 14 D4 LED-R5
12 11 D6 Q6 A5 Y5

2 / 4 - CSTLSCCPU002
D6 8 13 LD7 6 11 13 13 7 13 D5 +V5 U1B 7407
10 9 D7 D7 Q7 LAMP 14 14 A6 Y6 D6
9 12 7 10 8 12 D7
8 7 D8 Q8 15 15 A7 Y7 D7 LD6
8 9 9 11 1 2 TX3
+V5 6 5 +V5 CE2 A8 Y8 C33
4 3 11 CLK
RESET 1 SWDIP8 CS3 1 0.1uF LED-R5
2 1 OC RD G1
19 U6A 7406
G2
STF90D 74HC574 D8
74HC541 JP11 JP7 LD7 3 4 TX4
CPU +V5 SW3 U15 D_IO7
16 16 D0 1 +V5 1 D_IO6
1 16 2 18 LED-R5
17 17 A1 Y1 D1 2 VLC 2 En1
2 15 3 17 FIX7 U6B 7406
18 18 A2 Y2 D2 3 A0 3 En2
D14 3 14 4 16 FIX35 U6C
D_RES C69 D16 19 19 A3 Y3 D3 4 RD 4 En3
D13 4 13 5 15 +
470pF 1N4148 20 20 A4 Y4 D4 5 WR 5 En4 0 RES
5 12 6 A5 Y5 14 6 6 5 6
1N4148 6 11 21 21 7 13 D5 D0 En5
22 22 A6 Y6 D6 +V5 7 D1 7 En6
1N4148 U9 R28 7 10 8 12
Q2 23 23 A7 Y7 D7 8 D2 8 En7
1 8 R27 8 9 9 11 7406
CT RES RESWD BC557 A8 Y8 9 D3 9 En8
2 7 FIX8 C29 C30 U6D
INT1 RES VS CS4 C62 10 D4 10
3 6 4K7 SWDIP8 1 FIX35 0.1uF 47uF
C23 CK VREF Vdig RD G1 0.1uF 11 D5 11 An1 D_IO2 RES
+ 4 5 22K1 R29 19 9 8
22uF GND VCC RESET G2 12 D6 12 An2
13 D7 13 An3
MB3773 74HC541
14 CS1 14 An4
470 7406 BZ1
15 D_RES 15 An5 +V5
WATCHDOG U1A
16 -15F 16 An6 +V5
D12 17 17 D_IO1
X1 C18 1 2
BAT83 18 P_N 18 EXRE
R22 NC CV30pF
+V5 ClkAdj +V5 19 BLED 19
20 20
7407 TMB-05
56K STF20S NC
U10 C20 C57 Display 128

+
7 C25 R31 TEST-POINT
PTC Vdig
1 WP

+
+V5 2 2p2 0.1F
A1 D_IO9
3 6 U11 10uF 10H0
A2 SCL
1 XIN VDD 8
5 D_IO8 2 7 R3 R4 U13A JP6

8
SDA XOU INT R40
3 6 D_IO9 22K0 22K0 2M20 LM358N D_IO7
A0 SCL D_IO8 PWM0 D_IO6 1 2 En1
PCF8594 4 5 3 R32
VSS SDA + DAC0 En2 3 4 En3
1 5 6
EEPROM2 NC 2 En4 En5
- En6 7 8 En7
R38 10H0
+V5 C8 C9 C31 En8 9 10
RTC
11 12

4
220nF 220nF 0.1uF An1 An2
An3 13 14 An4
56K R34 JP8
An5 15 16 An6
U12 C27
3 17 18 RES
PTC 7 2 19 20
1 4K70 D_IO10 D_IO11
WP 1 D_IO12 21 22
2 2p2 R35 R45
+V5 NC D_IO9 23 24
3 6 STM03S
A2 SCL 25 26 +V
D_IO8 +V 27 28
5 4K70 4K70 x1/x2
SDA -V 29 30 -V
R2 R1 R41 U13B
C3 LM358N 31 32
PCF8598 22K0 22K0 2M20
0.1uF +V5 PWM1 33 34
5 R33
+ DAC1 C55 C28
EEPROM3 7 CN34PD
R15 6 0.1uF 0.1uF
Vdig +V5 -
10H0 Module
C5 C6 C32
220nF 220nF 0.1uF

1
100 RR3 C45 C47 C49 C51 C53
JP2 R42 4K7 R36 JP9 C36 C38 C40 C42 C44 C46 C48 C50 C52 C54
330H0 RY1B C35 C37 C39 C41 C43 RAFF1

10
9
8
7
6
5
4
3
2

Rev. 1.1 - 28/05/03


SER_TX 1 2 3
RLYTQ2 RAF220
SER_RX 3 4 SER_CT 2
9 4K70
5 6 SDA1 1
8 R37 R46
7 8 SDA
7 STM03S
9 10 +V5 + U7 VCC
CN10PD D_RES 4K70 4K70 x1/x2 CN1 C65 L4 7805 L3
D_IO10 Vdig 0.1uF +V +5 +V5
1 1 IN OUT 3 VDD
RS-232 R43 D_IO9 JP4 JP13 U14B

6
JP5 330H0 RY1A D_IO8 1 LM358N 2u2 2u2 VEE
GND
FX

AN_IN7 1 1 2 C66 C15


RLYTQ2 R48 5 + +
SDA 1 2 AN_IN8 2 + 10uF C16 10uF C17 C1 C2
2 STF1 7 + + VSS
3 4 3 3
2
4

SCL SCL1 3 INT0 JP12 6 0.1uF 0.1uF 47uF 47uF


EXRE 5 6 SCL 4 -
4 10K0 GND
7 8 5 2 BLED 4
9 10 + 6 1
RAFF2 CN04MR
CN10PD CN06PS STF02S RAF220 C68 L2 L1
Vdig LAMP Vneg 0.1uF -V -15F
R44

1
5
10
IIC Bus Vdig Encoder LED FIX9 FIX10 FIX11
JP14 R50 R30 2u2 2u2 FIX35 FIX35 FIX35
47H0 Vdig C22 R17 + C67 C10 C59 C60
DAC0 1 2 C56 0.1uF 10K0 10uF
+
10uF 0.1uF
+
10uF
R5 C58
3 4 +V5 NC
0 4K7 U14A 0.1uF
8

DAC1 5 6 LM358N
R49
7 8 +5 R21 1K0
10K0 Q1 3 FIX12 FIX13 FIX14
9 10 Q3 +
D15 R16 R24 BC557 1 FIX35 FIX35 FIX35
CN10PD EXRE RESWD NC C24 BD139 2 JP16
C56A - Vneg Vneg
47uF 1 2
DAC Out 1N4148 4K70 4K70 R47 C26 + + 100nF
3 4
4

JP15 C64 Q4 100uF C7 Vdig Vdig


BC547 100nF C56A R39 Vdig 5 6 Vdig
D_IO8 1 2 C4 R19 R20 C70 0.1uF 100nF 220H0 7 8
+ 10K0
D_IO9 3 4 C61 10uF R12 1H0 1H0 +5 9 10 +5
0.1uF
5 6 +Vdig 0.1uF 1K0 R18 +5 11 12 +5
7 8 1K0 13 14
9 10 15 16
CN10PD CN16PD

KEYB Sullpy

 
SCM1+1 
1  1 
A2


A.T. - REV.: BERTI J.  
Wednesday, June 04, 2003  
/

  
//JACK/ 
1.1  
Main card TLC SCM

  
/ 

SLTLSCCPU002

Technical Appendix
SCM1+1

Main card TLCSCM Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part


____________________________________________________________________________________________

1 1 BZ1 TMB-05
2 1 CN1 CN04MR
3 5 C1,C2,C13,C24,C30 47uF
4 24 C3,C11,C14,C16,C17,C19, 0.1uF
C21,C22,C28,C29,C31,C32,
C33,C34,C55,C58,C59,C61,
C62,C63,C64,C65,C68,C70
5 8 C4,C10,C12,C15,C25,C60, 10uF
C66,C67
6 4 C5,C6,C8,C9 220nF
7 2 C7,C56A 100nF
8 1 C18 CV30pF
9 2 C27,C20 2p2
10 1 C23 22uF
11 1 C26 100uF
12 20 C35,C36,C37,C38,C39,C40, 100pF
C41,C42,C43,C44,C45,C46,
C47,C48,C49,C50,C51,C52,
C53,C54
13 1 C56 4n7
14 1 C57 0.1F
15 1 C69 470pF
16 2 D2,D1 LED-G5
17 1 D3 LED-Y5
18 5 D4,D5,D6,D7,D8 LED-R5
19 1 D9 Z4V7
20 2 D10,D11 Z15V
21 1 D12 BAT83
22 4 D13,D14,D15,D16 1N4148
23 14 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4,FIX5, FIX35
FIX6,FIX7,FIX8,FIX9,
FIX10,FIX11,FIX12,FIX13,
FIX14
24 1 JP1 STF90D
25 4 JP2,JP5,JP14,JP15 CN10PD
26 3 JP3,JP8,JP9 STM03S
27 1 JP4 CN06PS
28 1 JP6 CN34PD
29 4 X1,JP7,U11,R49 NC
30 1 JP10 STF20D
31 1 JP11 STF20S
32 1 JP12 STF02S
33 1 JP13 STF1
34 1 JP16 CN16PD
35 4 L1,L2,L3,L4 2u2
36 2 Q2,Q1 BC557
37 1 Q3 BD139
38 1 Q4 BC547
39 2 RAFF2,RAFF1 RAF220
40 1 RR1 2K2
41 5 RV1,RR2,RR5,RR6,R13 10K
42 3 RR3,R28,R30 4K7
43 1 RR4 100K
44 1 RY1 RLYTQ2

Appendice Tecnica Rev. 1.1 - 28/05/03 CSTLSCCPU002 - 3 / 4


SCM1+1

45 5 R1,R2,R3,R4,R14 22K0
46 4 R5,R17,R47,R48 10K0
47 9 R6,R7,R8,R9,R10,R11,R12, 1K0
R18,R21
48 1 R15 100
49 8 R16,R24,R34,R35,R36,R37, 4K70
R45,R46
50 2 R19,R20 1H0
51 2 R38,R22 56K
52 2 R23,R29 470
53 3 R25,R26,R50 0
54 1 R27 22K1
55 3 R31,R32,R33 10H0
56 1 R39 220H0
57 2 R40,R41 2M20
58 2 R42,R43 330H0
59 1 R44 47H0
60 3 SW1,SW2,SW3 SWDIP8
61 1 U1 7407
62 1 U2 74HC138
63 3 U3,U8,U15 74HC541
64 2 U4,U5 74HC574
65 1 U6 7406
66 1 U7 7805
67 1 U9 MB3773
68 1 U10 PCF8594
69 1 U12 PCF8598
70 2 U14,U13 LM358N

4 / 4 - CSTLSCCPU002 Rev. 1.1 - 28/05/03 Technical Appendix


SCM1+1

Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01 CSTLMINP1-01- 1 / 4


+Vin -Vin
JP1
D_IO7
D_IO6 1 2 En1 R28 R29 +5 Relays
+V U4A U9A
En2 3 4 En3 2K20 2K20
En4 5 6 En5 +5 1
7 8 VCC 1 18 R1ON R1OFF 18 1 9
En6 En7
En8 9 10 +5
11 12 VDD
An1 An2 ULN2803 ULN2803
An3 13 14 An4 D3 D2 VSS U4B U9B
An5 15 16 An6 LED-G3 LED-G3
17 18 +VCC -VEE
SCM1+1

RES VEE 2 2 17 17 2 10
D_IO10 19 20 D_IO11 R2ON R2OFF
D_IO12 21 22
23 24 GND
ULN2803 ULN2803
25 26 +Vin U4C U9C
+Vin 27 28
-Vin 29 30 -Vin 3
31 32 3 16 R3ON R3OFF 16 3 11
33 34
C23 C22 C21 C20 C19 C18 C17 C16 C24 C25 C1 CN34PD C2 C26 C7 C8 C9 C10 C11 C12 C13 C14 C15 ULN2803 ULN2803
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
0.1uF ToMain 0.1uF100pF
0.1uF100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF U4D U9D

4 4 15 15 4 12
R4ON R4OFF
C44 C43 JP5
JP2 U5 R3 100pF
100pF ULN2803 ULN2803

2 / 4 - CSTLMINP1-01
An1 1 2
3 13 R4 U4E U9E
An2 1 2 X X0 3 4
14 R5
An3 3 4 X1 5 6 5
15 1K0 R6 5 14 14 5 13
An4 5 6 X2 7 8 R5ON R5OFF
12 R7 1K0
An5 7 8 X3 9 10
1 1K0 R8
An6 9 10 X4 11 12
5 R10 1K0 ULN2803 ULN2803
D_IO11 11 12 X5 13 14
2 1K0 R9 U4F U9F
D_IO12 13 14 X6 15 16
4 1K0
15 16 X7 17 18 6
1K0 6 13 13 6 14
20 19 20 R6ON R6OFF
STM16D 6 1K0
INH 17 21 22
Analog-Sel 11
A 18 23 24
10 ULN2803 ULN2803
B 19 25 26
JP3 9 U4G U9G
En1 Enable C
STM26D
En2 1 2 7
4051 Analog-IN-1-8 7 12 12 7 15
En3 3 4 D4 D5 D6 D7 D8 D9 D10 D11 R7ON R7OFF
En4 5 6 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 C48 C47 C46 C45 C49 C50
En5 7 8 100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF ULN2803 ULN2803
En6 9 10
U4H U9H
En7 11 12
En8 13 14 8
15 16 8 11 R8ON R8OFF 11 8 16
U6 R11
STM16D 3 13 R12 AS1
X X0 AS2 +5
Enable-Sel 14 R13 ULN2803 ULN2803
X1 AS3 +5
15 1K0 R17
X2 AS4 GND
U1 12 R30 1K0
Enable 1 X3 AS5
1 4 1 1K0 R14 TLMRLY01.SCH
D_IO7 STR Q1 2 X4 AS6
2 5 5 R15 1K0
D_IO6 D Q2 3 X5 AS7
3 6 2 1K0 R16 JP4 RR1
RES CLK Q3 4 X6 AS8 AS1 +5
15 7 4 1K0 CN1
OE Q4 5 X7 C27 C28 C29 C30 C31 C32 C33 C34 AS2 2 1 2 1
14 1K0 1
Q5 6 21 100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF AS3 4 3 3
13 6 1K0 14
Q6 7 INH 17 AS1 AS4 6 5 4
Q7 12 A 11 2 8 7 5
11 8 10 18 AS2 15 AS5
Q8 B 19 AS3 AS6 10 9 6
C 9 3 12 11 7
9 AS4 16 AS7
QS AS5 AS8 14 13 8
10 4051 4
QS D19 D18 D17 D16 D15 D14 D13 D12 AS6 AS9 16 15 9
17 18 17 10
4094 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 AS7 5 AS10
AS8 AS11 20 19
18 2K2
AS12 22 21
6 RR2
AS13 24 23 +5
U2 19
9 AS14 26 25 2 1
1 STR Q1 4 7 28 27 3
2 5 10 U7 R18 20 AS15
D Q2 11 AS9 AS16 30 29 4
3 6 3 13 R19 8
CLK Q3 12 X X0 AS10 AS9 32 31 5
15 7 14 R21 21

Rev. 1.0 - 10/09/01


OE Q4 13 X1 AS11 AS10 6
14 15 1K0 R20 9 STM32DO
Q5 14 X2 AS12 AS11 7
13 12 R22 1K0 22 JUMPER
Q6 15 X3 AS13 AS12 8
12 1 1K0 R23 10 D1 R31
Q7 16 X4 AS14 AS13 24 +5 9
11 5 R25 1K0 23
Q8 X5 AS15 AS14 10
2 1K0 R24 11
X6 AS16 AS15
9 4 1K0 24 LED-R3 2K20 2K2
QS X7 AS16
10 1K0 12 TEST U8
QS 22
6 1K0 25 7805
INH 17 +Vin +5
4094 11 13 1 3
A 18 C42 C41 C40 C39 C38 C37 C36 C35 IN OUT
B 10
9 19 100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF DB25MSO RAFF1
GND
FX

C
U3 RAF220
1 4 17 4051 Analog-IN-9-25 R26+ C3 + C6 R27
STR Q1
2
4

2 5 18 D20 D21 D22 D23 D24 D25 D26 D27 MOV24100uF C4 C5 10uF MOV12
D Q2 19 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 5V1 D_IO10 0.1uF 0.1uF
3 CLK Q3 6
15 7 20
OE Q4 21
14 R1
Q5 22 24 Q1
13 JP6
Q6 23 BC547
Q7 12 1 2
11 24 +Vin +Vin 10K0
Q8 3 4 R2
FIX1 FIX2 FIX3 FIX4 FIX5 FIX6
-Vin 5 6 -Vin 10K0
9 FIX35 FIX35 FIX35 FIX35 FIX35 FIX35
QS 7 8
QS 10 9 10
4094 STF10D
SUPPLY-OUT

Nome Progetto: SCM1+1 Pagina: 1 di 2 Size: A3

Autore: REV.: BERTI J. Data:Thursday, June 27, 2002 Codice Progetto: /

Nome PC in Rete: \\JACK\ Revisione: 1.0 Nome Parte: Scheda telemetria base 24 input / 8 Relays

MANUALI\SCM_TLC\SCHEMI\SCM1\TELEMETRIA\TlMIN1_1.DSN
File/Cartella: Autorizzazione: Codice: SLTLMINP1-01

Technical Appendix
CN2

D28 RR3
DB25MSO L1 D29
2 1

1
14
2
15
3
16
4
17
5
18
6
19
7
20
8
21
9
22
10
23
11
24
12
25
13
L2 D33
L3 3
LED-R3
D34
L4 4
LED-R3
D30 RLY1
L5 5
LED-R3
D32 RLY2
L6 6
RLY3 LED-R3
D35
L7 7
LED-R3
D31 RLY4
L8 8
LED-R3
D36 RLY5
+5 9
RLY6 LED-R3
10
LED-R3 RLY7
LED-G3 RLY8 2K2
+5V

Appendice Tecnica
RY1A RY2A RY3A RY4A RY5A RY6A RY7A RY8A
RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205
2 2 2 2 2 2 2 2
3 3 3 3 3 3 3 3
4 4 4 4 4 4 4 4
+ + + + + + + +
5 1 5 1 5 1 5 1 5 1 5 1 5 1 5 1

+5
+5

R1ON R2ON R3ON R4ON R5ON R6ON R7ON R8ON

Rev. 1.0 - 10/09/01


RY1B RY2B RY3B RY4B RY5B RY6B RY7B RY8B
GND
RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205
9 9 9 9 9 9 9 9
L1 8 L2 8 L3 8 L4 8 L5 8 L6 8 L7 8 L8 8
7 7 7 7 7 7 7 7
+ + + + + + + +
10 6 10 6 10 6 10 6 10 6 10 6 10 6 10 6

+5

R1OFF R2OFF R3OFF R4OFF R5OFF R6OFF R7OFF R8OFF

Nome Progetto: SCM1+1 Pagina: 2 di 2 Size: A4

Autore: REV.: BERTI J. Data:Thursday, June 27, 2002 Codice Progetto: /

Nome PC in Rete: \\JACK\ Revisione: 1.0 Nome Parte: Scheda telemetria base (uscite rele')

MANUALI\SCM_TLC\SCHEMI\SCM1\TELEMETRIA\TlMIN1_1.DSN
SLTLMINP1-01
SCM1+1

File/Cartella: Autorizzazione: Codice:

CSTLMINP1-01- 3 / 4
SCM1+1

Scheda telemetria base 24 input / 8 Relays Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part


____________________________________________________________________________________________

1 2 CN2,CN1 DB25MSO
2 5 C1,C2,C4,C5,C7 0.1uF
3 1 C3 100uF
4 1 C6 10uF
5 43 C8,C9,C10,C11,C12,C13, 100pF
C14,C15,C16,C17,C18,C19,
C20,C21,C22,C23,C24,C25,
C26,C27,C28,C29,C30,C31,
C32,C33,C34,C35,C36,C37,
C38,C39,C40,C41,C42,C43,
C44,C45,C46,C47,C48,C49,
C50
6 9 D1,D28,D29,D30,D31,D32, LED-R3
D33,D34,D35
7 3 D2,D3,D36 LED-G3
8 24 D4,D5,D6,D7,D8,D9,D10, 5V1
D11,D12,D13,D14,D15,D16,
D17,D18,D19,D20,D21,D22,
D23,D24,D25,D26,D27
9 6 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4,FIX5, FIX35
FIX6
10 1 JP1 CN34PD
11 2 JP3,JP2 STM16D
12 1 JP4 STM32DO
13 1 JP5 STM26D
14 1 JP6 STF10D
15 1 Q1 BC547
16 1 RAFF1 RAF220
17 3 RR1,RR2,RR3 2K2
18 8 RY1,RY2,RY3,RY4,RY5,RY6, RLYTQ2L205
RY7,RY8
19 2 R2,R1 10K0
20 24 R3,R4,R5,R6,R7,R8,R9,R10, 1K0
R11,R12,R13,R14,R15,R16,
R17,R18,R19,R20,R21,R22,
R23,R24,R25,R30
21 1 R26 MOV24
22 1 R27 MOV12
23 3 R28,R29,R31 2K20
24 3 U1,U2,U3 4094
25 2 U4,U9 ULN2803
26 3 U5,U6,U7 4051
27 1 U8 7805

4 / 4 - CSTLMINP1-01 Rev. 1.0 - 10/09/01 Technical Appendix


SCM1+1

Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01 CSTLMANABI01 - 1 / 4


FIX1 FIX2 FIX3 FIX4
FIX35 FIX35 FIX35 FIX35
C51
-Vin
R4 R33
C11 C10 C9 C8 C7 C6 C5 C58 0.1uF T1 C48
CN1 10nF10nF10nF10nF10nF10nF10nF10nF +Vin
1 1M0 100H0 RV1
14 -1 U1A 0.1uF Strip Femmina lato saldature

4
2 +1 R1 C12 U5A -Vin JP1 +Vin

cw
15 -1 2 - 1nF R42
+2 C1 AB1 1 2
3 R3 1 3 R73 TP1
-2 +1 + AB1 R81 AB2 3 4 R82
16 1M0 3 + 1
2K20 5 6 2K20
SCM1+1

4 10K0 2
-3 TL082 10K C28 - AB3 7 8
17 1M0 1K0 TP
9 10

8
5 +3 R2 1nF TL082 AB4
11 12

4
18 1M0 C50 ADJ-1 AN-1
+4 +Vin R65 AB5 13 14
6 R41 R43
-4 475H0 D1 AB6 15 16 D2
19 17 18
7 0.1uF C20 LED-G3 LED-G3
-5 AB7 19 20
20 10K0 40K2
+5 -VEEAB8 21 22 +VCC
8 C49
23 24
21 10nF
+6 25 26
9 R5 R34
22 -6 T2 0.1uF -Vin STF26D
10 RV2
23 -7 1M0U1B 100H0 TO-MAIN
11 +7 R6 C13 U5B JP2

cw
24 -2 6 - 1nF R45
+8 C2 +Vin 1 2 +Vin
12 R7 7 5 R74 TP2

2 / 4 - CSTLMANABI01
-8 +2 + AB2 3 4
25 1M0 5 + 7
-Vin 5 6 -Vin
13 10K0 6
TL082 10K C29 - 7 8
1M0 1K0 TP
R8 1nF TL082 9 10
DB25MSO R44 R46
C1 C2 C3 C4 C54 C55 C56 C57 1M0 ADJ-2 AN2 + C52 + C53 STM10D
ANALOG-INPUT-8-Bal 10nF10nF10nF10nF10nF10nF10nF10nF R66 C21 10uF 10uF C59 C60
475H0 10K0 40K2 SUPPLY 0.1uF 0.1uF

C36 10nF
-Vin
R9 R35
0.1uF T3 C39 R32 R40
+Vin T6
1M0 100H0 RV3 RV6
U2A 0.1uF 1M0U3B 100H0

4
R10 C14 U6A R31 C19 U7B

cw
cw
-3 2 - 1nF R48 -6 6 - 1nF R63
R11 1 C3 3 R75 TP3 R30 7 C6 5 R78 TP7
+3 + AB3 +6 + AB6
1M0 3 + 1 1M0 5 + 7
10K0 2 10K0 6
TL082 10K C30 - TL082 10K C35 -
1M0 1K0 TP 1M0 1K0 TP

8
R12 1nF TL082 R29 1nF
R62 R64 TL082

4
1M0 C37 ADJ-3 AN-3 1M0 ADJ-6 AN-6
+Vin R67 R47 R49 R70 C27
475H0 475H0 10K0 40K2
0.1uF C22
10K0 40K2 C45 10nF
C38 -Vin
10nF R25 R39
0.1uF T7 C42
R13 R36 0.1uF -Vin +Vin
T4 1M0 100H0 RV7
RV4 U4A 0.1uF

4
1M0U2B 100H0 R26 C18 U8A
8

cw
R14 C15 U6B -7 2 - 1nF R60

cw
-4 6 - 1nF R51 R27 1 C7 3 R79 TP6
C4 +7 + AB7
R15 7 5 R76 TP4 1M0 3 + 1
+4 + AB4
1M0 5 + 7 10K0 2
TL082 10K C34 -
10K0 6 1M0 1K0 TP
-

8
1M0 TL082 10K C31 1K0 TP R28 1nF TL082
4

R16 1nF
R50 R52 TL082 1M0 C44 ADJ-7 AN-7
1M0 ADJ-4 AN-4 +Vin R71 R59 R61
R68 C23 475H0
475H0 10K0 40K2 0.1uF C26
10K0 40K2

Rev. 1.0 - 10/09/01


C40 10nF C43
-Vin 10nF
R17 R37 R24 R38
0.1uF T5 C46 T8 0.1uF -Vin
+Vin RV8
1M0 100H0 RV5 1M0U4B 100H0
U3A 0.1uF R23 C17 U8B

4
cw

R18 C16 U7A -8 6 - 1nF R57

cw
-5 2 - 1nF R54 R22 7 C8 5 R80 TP8
C5 +8 + AB8
R19 1 3 R77 TP5 1M0 5 + 7
+5 + AB5
1M0 3 + 1 10K0 6
TL082 10K C33 -
10K0 2 1M0 1K0 TP
TL082 10K C32 - R21 1nF TL082
1M0 1K0 TP R56 R58

8
R20 1nF TL082 1M0 ADJ-8 AN-8

4
1M0 C41 ADJ-5 AN-5 R72 C25
+Vin R69 R53 R55 475H0 10K0 40K2
475H0
0.1uF C24 10nF
10K0 40K2
C47
10nF

0.1uF -Vin

 
SCM1+1 
1  1 
A3


REV.: BERTI J.  
Thursday, June 27, 2002  
\

  
\\JACK\ 
1.0  
Scheda TLC (Analogica bilanciata)

  
MANUALI\SCM_TLC\SCHEMI\SCM1\TLANABIL\TlMANA01.DSN 

SLTLMANABI01

Technical Appendix
SCM1+1

Scheda TLC Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part


______________________________________________

1 1 CN1 DB25MSO
2 24 C1,C2,C3,C4,C5,C6,C7,C8, 10nF
C9,C10,C11,C20,C21,C22,
C23,C24,C25,C26,C27,C54,
C55,C56,C57,C58
3 16 C12,C13,C14,C15,C16,C17, 1nF
C18,C19,C28,C29,C30,C31,
C32,C33,C34,C35
4 18 C36,C37,C38,C39,C40,C41, 0.1uF
C42,C43,C44,C45,C46,C47,
C48,C49,C50,C51,C59,C60
5 2 C53,C52 10uF
6 2 D2,D1 LED-G3
7 4 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4 FIX35
8 1 JP1 STF26D
9 1 JP2 STM10D
10 8 RV1,RV2,RV3,RV4,RV5,RV6, 10K
RV7,RV8
11 32 R1,R2,R3,R4,R5,R6,R7,R8, 1M0
R9,R10,R11,R12,R13,R14,
R15,R16,R17,R18,R19,R20,
R21,R22,R23,R24,R25,R26,
R27,R28,R29,R30,R31,R32
12 8 R33,R34,R35,R36,R37,R38, 100H0
R39,R40
13 16 R41,R42,R44,R45,R47,R48, 10K0
R50,R51,R53,R54,R56,R57,
R59,R60,R62,R63
14 8 R43,R46,R49,R52,R55,R58, 40K2
R61,R64
15 8 R65,R66,R67,R68,R69,R70, 475H0
R71,R72
16 8 R73,R74,R75,R76,R77,R78, 1K0
R79,R80
17 2 R81,R82 2K20
18 8 TP1,TP2,TP3,TP4,TP5,TP6, TP
TP7,TP8
19 8 U1,U2,U3,U4,U5,U6,U7,U8 TL082

Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01 CSTLMANABI01 - 3 / 4


SCM1+1

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4 / 4 - CSTLMANABI01 Rev. 1.0 - 10/09/01 Technical Appendix


SCM1+1

Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01 CSTLMSC41-01- 1 / 4


IN1

CN2
BNC_IS90
+Vin -Vin
JP1

3
D_IO7 COMMON +Vin 5
1 2

+
D_IO6 En1 R5 R6 +Vin +V RY1A
En2 3 4 En3 2K20 2K20 RLYTQ2L205
CN6
En4 5 6 En5 +5 VCC BNC_IS90
En6 7 8 En7 COM1 S1
9 10 1
En8 +5 VDD R7
11 12

4
2
An1 An2
An3 13 14 An4 D3 D2
15 16 VSS
An5 An6 LED-G3 LED-G3 U7A COM1 10K0
17 18
SCM1+1

RES VEE COM2 COM2


D_IO10 19 20 D_IO11 +VCC -VEE 1 SET1
21 22 1 18
D_IO12 GND
23 24

7
9
25 26 +Vin +Vin
ULN2803 6
+Vin 27 28 RY1B

3
2
1
-Vin 29 30 -Vin RLYTQ2L205
31 32
33 34

+
R1 10
C23 C22 C21 C20 C19 C18 C17 C16 C24 C25 C1 CN34PD C2 C26 C7 C8 C9 C10 C11 C12 C13 C14 C15 D_IO10

8
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
0.1uF 0.1uF100pF
0.1uF100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF
100pF U7B JP12
ToMain R1 JSM03
23 Q1 9 2 17 RST1
BC547 LOAD IN2
10K0
JP2 U4 TO Coaxial R2 ULN2803 CN3

2 / 4 - CSTLMSC41-01
An1 3 13 AS1 SET1 10K0 BNC_IS90
An2 1 2 X X0 AS2 FC1_1 SET1 RST1
3 4 X1 14 FC1_2 RST1
An3 15 AS3

3
An4 5 6 X2 AS4 FC2_1 SET2 +Vin
7 8 X3 12 FC2_2 SET2 5

+
An5 1 AS5 RST2 RY2A
An6 9 10 X4 AS6 FC3_1 RST2 RLYTQ2L205
11 12 X5 5 FC3_2
D_IO11 2 AS7 SET3 RR1
D_IO12 13 14 X6 AS8 FC4_1 SET3 RST3 AS1 +5 S2
15 16 X7 4 FC4_2 RST3 2 1 1
AS2 R8
3

4
2
STM16D 6 20 SET4 AS3
INH 17 SET4 RST4 AS4 4
A 11 RST4 5
Analog-Sel 10 18 AS5 U7C COM1 10K0
B 19 AS6 6 COM2
JP3 9
En1 Enable C AS7 7 2 SET2
1 2 8 3 16
En2 4051 +RLY +Vin AS8 D9
En3 3 4 +RLY +Vin 9

7
5 6 10 9
En4 -RLY ULN2803 +Vin 6
En5 7 8 -RLY GND RY2B
LED-G3 2K2
3
2
1

En6 9 10 RLYTQ2L205
En7 11 12
+5V RR2
13 14
+
En8 AS9 +5 R2 10
15 16 AS10 2 1
U5 U7D
3
8

STM16D 3 13 AS9 S1 AS11 JP13


X X0 AS10 POS1 S1 R1 AS12 4 RST2 JSM03
X1 14 POS2 R1 5
10 4 15
Enable-Sel 15 AS11 AS13
X2 AS12 POS3 S2 AS14 6 LOAD
U1 12
Enable 1 X3 AS13 POS4 S2 R2 AS15 7
1 4 1 ULN2803
D_IO7 STR Q1 2 X4 AS14 FCC1 R2 AS16 8
2 5 5 D1
D_IO6 D Q2 3 X5 AS15 FCC2 S3 23 9
3 CLK Q3 6 X6 2 FCC3 S3 10
RES 15 7 4 4 AS16 R3
OE Q4 5 X7 FCC4 R3
14 LED-R3 2K2
Q5 6 21 S4
Q6 13 INH 6 S4
12 7 11 17 R4 TEST IN4 IN3
Q7 8 A 18 R4
Q8 11 B 10
9 19 CN5 CN4
C
9 COAXCMD1 BNC_IS90 BNC_IS90
QS
10 4051
QS

3
3

4094 +Vin 5 +Vin 5

+
+

RY4A RY3A
U7G RLYTQ2L205 RLYTQ2L205
U2
1 4 9 4 7 12 SET4 S4 1 S3 1
STR Q1 10
2 5 R10 R9
D Q2

4
2
4
2

3 6 11
CLK Q3 12 ULN2803

Rev. 1.0 - 10/09/01


15 OE Q4 7
14 13 COM1 10K0 U7E COM1 10K0
Q5 14 COM2 COM2
13 D4
Q6 15 3 SET3
12 KBU04 5 14
Q7 16
11 CN1
Q8
7
9
7
9

1 +RLY +Vin +Vin


9 6 ULN2803 6
QS RY4B RY3B
10
3
2
1
3
2
1

QS 2 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205V05
U7H
4094 CN02MR + C27
+
+

1000uF 12 8 11 RST4 R4 10 R3 10
RLYSUPPLY U7F
8
8

U3 -RLY JP15 JP14


1 4 17 ULN2803 JSM03 11 6 13 RST3 JSM03
STR Q1 18
2 D Q2 5
3 6 19 U6 LOAD LOAD
CLK Q3 20
15 7 7805 ULN2803
OE Q4 21 +Vin +5
Q5 14 1 IN OUT 3
13 22
Q6 23
12 FIX1 FIX2 FIX3 FIX4 FIX5 FIX6 RAFF1
GND
FX

Q7 24
11 FIX35 FIX35 FIX35 FIX35 FIX35 FIX35 RAF220
Q8 R3 + C3 R4
+ C6
2
4

9 MOV24100uF C4 C5 10uF MOV12


QS 0.1uF 0.1uF
QS 10

4094

Nome Progetto: SCM1+1 Pagina: 1 di 2 Size: A3

Autore: REV.: BERTI J. Data:Thursday, June 27, 2002 Codice Progetto: /

Nome PC in Rete: \\JACK\ Revisione: 1.0 Nome Parte: Scheda scambiatore 4-1 con comando coassiali

MANUALI\SCM_TLC\SCHEMI\SCM1\TLMSC\TLMSC4_1.DSN
File/Cartella: Autorizzazione: Codice: SLTLMSC41-01

Technical Appendix
JP4 JP5 JP6 JP7
+RLY +RLY +RLY +RLY
+RLY -RLY 1 2 -RLY 1 2 -RLY 1 2 -RLY 1 2
-RLY 3 4 3 4 3 4 3 4
FC1_1 5 6 FC2_1 5 6 FC3_1 5 6 FC4_1 5 6
FC1_2 7 8 FC2_2 7 8 FC3_2 7 8 FC4_2 7 8
9 10 9 10 9 10 9 10
CN10PD CN10PD CN10PD CN10PD
FCC1 FCC2 FCC3 FCC4
EXT1 EXT2 EXT3 EXT4

Appendice Tecnica
-RLY -RLY -RLY -RLY
+RLY +RLY +RLY +RLY

JP11 JP10 JP9 JP8

2
4
6
2
4
6
2
4
6
2
4
6
STM06D STM06D STM06D STM06D

MODE-SEL MODE-SEL MODE-SEL MODE-SEL

1
3
5
1
3
5
1
3
5
1
3
5
+Vin +Vin +Vin +Vin +Vin
+Vin

D5 D6 D7 D8
LED-G3 LED-G3 LED-G3 LED-G3

RLY1 RLY2 RLY3 RKY4

R11 R12 R13 R14


4K70 4K70 4K70 4K70
RY5A RY5B RY6A RY6B RY7A RY7B RY8A RY8B
RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205 RLYTQ2L205
2 9 2 9 2 9 2 9
3 8 3 8 3 8 3 8
4 7 4 7 4 7 4 7
+ + + + + + + +
5 1 10 6 5 1 10 6 5 1 10 6 5 1 10 6

S1
SET1

POS1

Rev. 1.0 - 10/09/01


RST1
R1

S2
SET2

POS2

RST2
R2

S3
SET3

POS3

RST3
R3

S4
SET4

POS4

RST4
R4

Nome Progetto: SCM1+1 Pagina: 2 di 2 Size: A3

Autore: REV.: BERTI J. Data:Thursday, June 27, 2002 Codice Progetto: /

Nome PC in Rete: \\JACK\ Revisione: 1.0 Nome Parte: Scheda scambiatore 4-1 con comando coassiali

MANUALI\SCM_TLC\SCHEMI\SCM1\TLMSC\TLMSC4_1.DSN
SLTLMSC41_01
SCM1+1

File/Cartella: Autorizzazione: Codice:

CSTLMSC41-01- 3 / 4
SCM1+1

Scheda scambiatore Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part


____________________________________________________________________________________________

1 1 CN1 CN02MR
2 5 CN2,CN3,CN4,CN5,CN6 BNC_IS90
3 5 C1,C2,C4,C5,C7 0.1uF
4 1 C3 100uF
5 1 C6 10uF
6 19 C8,C9,C10,C11,C12,C13, 100pF
C14,C15,C16,C17,C18,C19,
C20,C21,C22,C23,C24,C25,
C26
7 1 C27 1000uF
8 1 D1 LED-R3
9 7 D2,D3,D5,D6,D7,D8,D9 LED-G3
10 1 D4 KBU04
11 6 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4,FIX5, FIX35
FIX6
12 1 JP1 CN34PD
13 2 JP3,JP2 STM16D
14 4 JP4,JP5,JP6,JP7 CN10PD
15 4 JP8,JP9,JP10,JP11 STM06D
16 4 JP12,JP13,JP14,JP15 JSM03
17 1 Q1 BC547
18 1 RAFF1 RAF220
19 2 RR1,RR2 2K2
20 8 RY1,RY2,RY3,RY4,RY5,RY6, RLYTQ2L205
RY7,RY8
21 1 RY3 RLYTQ2L205V05
22 6 R1,R2,R7,R8,R9,R10 10K0
23 1 R3 MOV24
24 1 R4 MOV12
25 2 R6,R5 2K20
26 4 R11,R12,R13,R14 4K70
27 3 U1,U2,U3 4094
28 2 U4,U5 4051
29 1 U6 7805
30 1 U7 ULN2803

4 / 4 - CSTLMSC41-01 Rev. 1.0 - 10/09/01 Technical Appendix


SCM1+1

Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 21/07/03 CSDB9MFILFL2 - 1 / 4


SCM1+1

2 / 4 - CSDB9MFILFL2
CN1
JP1 1
1 2 6
3 4 2
5 6 7
7 8 3
9 10 8
4
CN10PD 9
5

DB9MSO

C1 C3 C5 C7 C9 C2 C4 C6 C8
1nF 1nF 1nF 1nF 1nF 1nF 1nF 1nF 1nF

GNDH

Rev. 1.0 - 21/07/03


 
SCM1+1 
1  1 
A4


A.T.  
28/07/03  
/

  
\\JACK\ 
1.0  
DB9M FILTERED

  
MANUALI\SCM_TLC\SCHEMI\SCM1\SCHEDA PANNELLO\DB9MFIL.DWG


CSDB9MFILFL2

Technical Appendix
SCM1+1

SLDB9MFILFL1 Bill Of Materials Page1

Item Q.ty Reference Part


___________________________________________________________________________________________

1 1 CN1 DB9MSO
2 9 C1,C2,C3,C4,C5,C6,C7,C8, 1nF
C9
3 1 JP1 CN10PD

Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 21/07/03 CSDB9MFILFL2 - 3 / 4


SCM1+1

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco


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4 / 4 - CSDB9MFILFL2 Rev. 1.0 - 21/07/03 Technical Appendix

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