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Transiti Poetici – Mimose in Versi

TRANSITI POETICI
Volume Speciale

Mimose in Versi
Antologia
a cura di Giuseppe Vetromile

I Quaderni del Circolo Letterario Anastasiano


nr. 36

Copertina di Ksenja Laginja

I Quaderni del Circolo Letterario Anastasiano – nr. 36 Pag. 2


Transiti Poetici – Mimose in Versi

Gli Autori

Nancy Amato
Vittoria Caso
Maria Benedetta Cerro
Nadia Chiaverini
Viviane Ciampi
Alessandra Corbetta
Beppe Costa
Marvi Del Pozzo
Stefania Di Lino
Sonia Giovannetti
Ksenja Laginja
Carla Malerba
Denata Ndreca
Silvana Pesola
Irene Sabetta
Lucilla Trapazzo | Ermanno Dodaro
Gloria Vocaturo

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Transiti Poetici – Mimose in Versi

Introduzione

L’otto marzo, si sa, è una data fatidica. Fa parte di quell’insieme di ricorrenze


importanti del nostro mondo contemporaneo, che in qualche modo contribuiscono a
tenere viva la memoria su alcuni aspetti ed episodi della nostra civiltà, per lo più
negativi, come l’immensa tragedia dell’olocausto, e che hanno inciso profondamente
sull’evoluzione storica e sociale successiva. Date miliari da non dimenticare mai.
Nel lungo progetto poetico che man mano sta riempendo i volumi di questa antologia
virtuale con i nomi e le poesie di tanti validi autori, non potevo non soffermarmi su
questa ricorrenza tanto cara alle donne e a tutti noi. Ho voluto pertanto dedicare un
volume speciale dell’Antologia Virtuale Transiti Poetici all’otto marzo, giornata
internazionale dei diritti della donna, raccogliendo qui, su mio diretto invito, i testi
poetici di alcuni autori contemporanei. Si tratta di un vero e proprio florilegio nei
confronti della donna, che ha ottenuto tante conquiste sociali ma che, nonostante ciò,
è ancora vittima di pregiudizi e, cosa ancora più grave, di continui maltrattamenti e
violenze, in tutti gli ambiti.
Gli Autori di questa breve ma intensa raccolta hanno contribuito con propri testi
poetici inediti, scritti per l’occasione, e accompagnando il brano con una foto originale
che vuole, in qualche modo, richiamare l’attenzione sulla figura femminile, secondo il
proprio punto di vista: la donna nella società, nel lavoro, la donna creatrice, la donna
trasfigurata o evocata essa stessa da un’opera d’arte.
La donna è la nostra compagna nella vita e nei sentimenti. L’uomo non può essere
visto come individuo a sé, predominante sulla donna, in una natura in cui vige
l’equilibrio e l’armonia totale. Le violenze, le prevaricazioni, le schiavitù, i fanatismi, le
guerre! e tante altre nequizie umane, sono il prodotto di menti razionali e calcolatrici,
fredde, tese soltanto al raggiungimento di un potere effimero, egoistico, per
assecondare la millenaria sete di disporre delle cose e degli uomini (e delle donne!) a
proprio esclusivo piacimento e padronanza.
Il grido, la denuncia dei Poeti, ma anche l’ammirazione, l’elogio, la mimosa in omaggio
al valore e alla determinazione delle donne nella perpetua lotta perché i loro diritti
vengano universalmente riconosciuti, sono tutti presenti ed evidenti in questa raccolta
antologica speciale, e per questo ringrazio i validissimi poeti che hanno aderito a questa
mia iniziativa.

Giuseppe Vetromile

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NANCY AMATO

Donna un ostinato silenzio

Perché hai nascosto


la tua paura.
Donna.
La tua anima avviluppata
tra le spine
di quella violenza
sanguinava
tra le mura della tua prigionìa,
unica testimone.
Quale destino infame
si celava in quella mano
che mille volte
ti ha amato
e mille volte ti ha ucciso.
Proteggevi i tuoi figli
nelle tue urla silenti.
Smetterà
perché mi ama: ti dicevi.
Hai perdonato quel mostro
nell’attimo in cui
il tuo respiro
si fermava,
e la lama sanguinava
sul tuo corpo esanime
chiuso in un angolo di rifugio.
Perché, perché
quell’assurdo ostinato silenzio, donna.
E lo stesso silenzio ti ha ucciso, donna.

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Nancy Amato è nata il 18 marzo 1969 a Portici (NA). Vive attualmente a Napoli.
Vincitrice di concorsi di poesia, ha ricevuto apprezzamenti e menzioni di merito. Si
dedica al volontariato. Ha studiato giurisprudenza. Ha pubblicato il libro di poesie Sensi
con la casa editrice Libroitaliano. Frequenta eventi letterari e salotti poetici.

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VITTORIA CASO

Vieni
inseguimi tra i cunicoli della mia mente
tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.
Saffo

e poi…
poi
quel macigno sul cuore
è scoppiato:
devastata,
in frantumi l’anima,
spento il sorriso,
sparita la gioia di vivere
ogni emozione cancellata.
esaurite le lacrime
segue un pianto dirotto di parole.
sillabate nell’ombra.
immagini si rifrangono
in specchi rotti
il silenzio dell’inganno
si perde
nella parabola del tempo
assieme all’angoscia assordante
del buio, del vuoto
la mia anima si è spenta,
ma la mia dignità è intatta
mentre tu
misera serpe velenosa,

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Transiti Poetici – Mimose in Versi

continui a strisciare…
perdonare? mai!
non si può perdonare
chi ti ha usato
e poi ti ha buttato via
consapevolmente

Vittoria Caso è filologa, docente humanae litterae, pubblicista, pluriabilitata-


plurispecializzata, formatrice docenti; autrice di recensioni, poesie, saggi;
giurata/presidente in certamina latino/greci e premi letterari; anima culturale per 20
anni del 29° Distretto Scol.co (Vpresid.), già presidente Ex alunni Garibaldi, ha
fondato l’Associazione Culturale “Clarae Musae”, con cui promuove cultura a costo
zero. Le è stato conferito nel 2015 il Premio Nazionale Città di Sant’Anastasìa per la
divulgazione della cultura. Tra il 2017 e il 2020 ha ricevuto molti premi per
poesie/racconti/saggi. Ultimo premio: The grand award to excellence, ed. 2020.

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MARIA BENEDETTA CERRO

My name is Mary
ovvero: (non esiste unità
come idea di due metà)

Sii Mary – ma prima l’assenza di Mary –


arte del nome che non ti appartenne
così profondamente altro
così lontana ragione di essere.
Potente Assenza
medicina di chi senza nome
vaga nella caligine dei nomi.
Mary – assoluzione di tutte le colpe
riapparsa nel diaframma-innocenza
oltre la polvere dopo la caduta
acqua rifatta limpida – vita incredibile –
scampata a tutti gli uncini del roveto
Mary orfana e cane da riporto
lacrima indiscussa – scalpello che misura la durezza
ignorando che solo un nome non fossi
ti ho portata con me nell’obbedienza.
Ma tu eri altro
forse il poema che non è stato scritto.
Mary – non essere sottomessa.
Non pensarmi – Mary.
Guai a te se mi pensi.

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Maria Benedetta Cerro è nata a Pontecorvo e risiede a Castrocielo (Frosinone). Ha


pubblicato: Licenza di viaggio (Premio pubblicazione, Edizioni dei Dioscuri 1984); Ipotesi
di vita (Premio pubblicazione “Carducci – Pietrasanta”, Lacaita 1987), nella terna dei
finalisti al Premio Città di Penne; Nel sigillo della parola (Piovan 1991); Lettera a una pietra
(Premio pubblicazione “Libero de Libero”, Confronto 1992); Il segno del gelo (Perosini
1997); Allegorie d’inverno (Manni 2003, nella terna dei finalisti al Premio Frascati
“Antonio Seccareccia”); Regalità della luce (Sciascia 2009); La congiura degli opposti
(LietoColle 2012), premio “Città di Arce”; Lo sguardo inverso (LietoColle 2018); La soglia
e l’incontro (Edizioni Eva 2018).

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NADIA CHIAVERINI

Candido, il lenzuolo di nozze


l’ho tagliato, ne ho cucita una veste
schizzata di sangue
l’ho vergata di nere parole
per il Principe Azzurro che mi doveva salvare
Era gentile, e donava sempre tante cose
ma io nuda volevo restare
Lui aveva paura della mia nudità
dei suoi odori / comprava sempre profumi
per allietare l’aria
ma io volevo sentire
l’afrore del corpo che invecchia
di una bellezza speciale
che lui non sapeva vedere
Ho battuto pugni sul muro
ho gridato / sfidato il silenzio
delle sacre famiglie
che non sanno trattenere i figli
che preparano manicaretti
per farli tornare
ma l’aria sa di bruciato
ed è cenere quel che rimane
Una veste bianca come una divisa
un’infermiera una suora una camicia
di forza che lega le braccia
dietro la schiena / senza respiro ti lascia
mentre un urlo silente scoppia dagli occhi

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Nadia Chiaverini partecipa attivamente a circoli culturali, manifestazioni letterarie e


letture pubbliche. Affronta in poesia tematiche che riflettono la complessità e le
contraddizioni del mondo contemporaneo. Suoi versi con interventi critici sono
pubblicati sul web, e in riviste letterarie; Ha pubblicato diversi libri di poesia, tra cui I
segreti dell’Universo (CFR edizioni, 2014), e per Carmignani editrice, Poesia stregatta (2015)
e Notturni e ombre (2018). È presente in antologie di poesia contro la violenza sulle
donne: Unanimemente (Ediz. Zona, 2011); Cuore di Preda (CFR edizioni, 2012); FIL
ROUGE – poesia sulle mestruazioni (CFR, 2015); Invecchiare amando - una nuova vecchiezza
femminile (Terra d’ulivi, 2018). Come operatrice culturale promuove incontri su
tematiche sociali e sulla questione femminile. Sin dagli esordi fa parte del gruppo
teatrale Le Sibille.

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VIVIANE CIAMPI

Evoluzione

Quand’ero nella grotta


in tempi arcaici
coperta di sole parole mancate
mentre tu erravi tra aspre montagne
in cerca di selvaggina
insegnavo a me stessa formule magiche
ai bambini a difendersi
dormendo abbracciati.
Alte, le fiamme che sorvegliavo
tenevano lontano l’insidie, le bestie feroci.
Ho lasciato passare millenni,
nulla è cambiato, a quanto pare.
Io – una e tante – sguardo da sempre interno
faccio la ronda nel mio giardino.
Ebbi mano protettiva, intatta purezza
ma poi mangiai l’ostrica e fui denigrata.

Guerriero, non dare spazio ai puritani


con le volpi in tasca.
Io e te parleremo cercherai di convincermi
ma non so cosa penso
faccio domande e non mi rispondo.
Vado così di rado
– ma così di rado – a trovarmi!
E lo vedi, tremo d’un tremore atavico

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ho paura di rappresentarmi
ma per poco ancora – mio signore –
guarda come scoppiano le vene.
Avrai qualche sorpresa,
guardiano simbolico del mio esilio.

Viviane Ciampi, poetessa, traduttrice, antologista franco-italiana, nata in Francia


(Lione), di padre toscano e madre lionese, vive a Genova “per amore”. Pur dedicandosi
alla poesia, ha fondato due scuole di danza. Il suo lavoro (spesso in sala d’incisione) è
incentrato sulla poesia "nel libro" e "fuori dal libro". Redattrice della rivista francese
“Souffles” e della rivista online “fili d’aquilone” partecipa a festival nazionali e
internazionali (Italia, Francia, Tunisia, Palestina, Spagna, Canada, Repubblica Ceca...).
Fa parte da oltre vent'anni dell’équipe di animatori-traduttori del Festival
Internazionale di Genova “Parole Spalancate” e del Festival International de Poésie
“Voix Vives de Méditerranée en Méditerranée”. Ha scritto nelle sue due lingue una
decina di raccoltepoetiche. Le sue poesie sono state tradotte in diverse lingue europee
e in arabo.

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ALESSANDRA CORBETTA

Campo di Marte II (1)

A stare in un’isolabianca nuvola tra


divieti e divieti ancora sussurrati
la ragazza dell’Ottanta sbuca fuori in
un improbabile perché.
La si può scorgere giovane come la si ricorda
in balia dei treni,
puoi dirle – te l’avevo detto
che il male uccide il bene e ti fa donna.
Si può pensare anche sia stato tutto un brutto sogno.
Ma il sogno vero resta ritrovarsi prima che tutto fosse
senza crepe sui corpi (in un’isolabianca nuvola)

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(1) omaggio a Remo Pagnanelli

Alessandra Corbetta è dottore di ricerca in Sociologia della Comunicazione e dei


Media e lavora come Adjunct Professor presso l’università LIUC-Carlo Cattaneo. Ha
fondato e dirige il blog Alma Poesia (www.almapoesia.it), progetto dedicato al
linguaggio poetico italiano e internazionale. La sua ultima pubblicazione in versi è
Corpo della gioventù (Puntoacapo Editrice 2019).

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BEPPE COSTA

andava lenta con passo stanco


strette le spalle e le braccia
a proteggersi il petto ferito
l’infinito dolore nel dare vita
ricevendo in premio strazianti ferite
inumani belve che non trovano pace
ogni giorno per vita ricevuta ringraziano
così com’è solito gran parte di uomini
complici girano lo sguardo: non più suicidi
per amori interrotti diventando bruti assassini
di una madre in un tempo ormai sbiadito
rimane il suo volo senza vento con ali spezzate

Beppe Costa, nato a Catania nel 1941, è scrittore, traduttore ed editore. Ha fondato
l’editrice Pellicanolibri. Autore di oltre 20 libri di narrativa, poesia, teatro, è presente e
tradotto in diverse lingue quali inglese, tedesco, spagnolo, turco, arabo, ebraico,
albanese. Fa applicare per la prima volta in Italia la “Legge Bacchelli”, 1985, a favore
di Anna Maria Ortese. La medesima legge è stata approvata per Costa nel 2020. In
quest’ultimo periodo sta lavorando su nuove poesie con le musiche di Nicola Alesini
e Marcos Vinicius per un volume in preparazione.

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MARVI DEL POZZO

Ritratto di vecchia signora

Per una senza ricordi


come me
che vive solo della presenza
dell’oggi
e il futuro arriva
tutt’al più
alle ventiquattrore
di domani
è pesante trovarsi
ogni mattina
disegnata allo specchio
da un tempo
diseguale.
Non trattengo per me
fotografie né memorie
di ciò che sono stata.
Però stamane
sono scandita
da una luce di occhi
identica a ieri.
Questo unico segno
di riconoscimento
faccio bastare.

Marvi del Pozzo coordina il gruppo Tempo di Parole del Circolo dei lettori di Torino.
Tra i suoi libri di poesia: Immagini ed Immaginazione (2015); Esserci e riconoscersi (2017); La
logica delle nuvole (La Vita Felice, 2020). Autrice di monologhi teatrali, traduttrice di poeti
classici latini e contemporanei francesi, cura la rubrica Letture condivise sul blog
ParolaPoesia.

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STEFANIA DI LINO

un legame vince la distanza /sovverte ogni punto cardinale /so di una porta socchiusa che mi
attende / in cima proprio a nord di quelle scale /sappi che mi presenterò vestita del mio nulla
/sappi che avrò di nuovo al collo quella sciarpa /che cadrà, io so, morbida e arresa /sulla punta
precisa precisa dei tuoi piedi /e tu, indicando quella seda dirai /- vieni- siedi,

Stefania Di Lino, romana, è formatrice e docente abilitata all’insegnamento di materie


artistiche. Artista, scultrice e poeta, ha partecipato a numerose manifestazioni.
Organizza e cura eventi artistici, è membro di giuria in diversi concorsi letterari.
Aderisce e partecipa al World Poetry Movement con la Palabra en el Mundo in diverse
edizioni. Ha pubblicato la silloge Percorsi di vetro (DeComporre Edizioni, 2012); La
parola detta (Ed. La Vita Felice, 2017), e, in uscita, il poemetto Il corpo del padre,
prefazione di Anna Maria Curci, collana Le gemme, Edizioni Progetto Cultura, Roma
2021. I suoi testi si trovano in diverse antologie e riviste specializzate curate da
Pellicano Libri, Fiori del male, Imperfetta Ellisse, Blanc de ta nuque, Poetarum Silva,
LaRecherche, Fusibilia. Cura recensioni, è redattrice presso il Blog e rivista cartacea
Bibbia d’Asfalto, e presso il blog ParolaPoesia.

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SONIA GIOVANNETTI

Abuso

Era nella calza smagliata


l’ultimo lancinante grido.
L’ho raccolto al mattino
sotto la coperta del mondo,
assente
come il sole inabissato
nel momento del gelo.

Sonia Giovannetti è poetessa, scrittrice e critica letteraria. Fa parte di molte


associazioni letterarie, è membro e Presidente di Giuria a Premi letterari. Vincitrice di
molteplici Concorsi nazionali e internazionali. Le è stato conferito il Premio Accademico
dall’Accademia Int. di Arte e poesia e il Diploma di “Poeta della Città ideale” dal Centro Di
Studi Danteschi. L’Università Pontificia Salesiana le ha assegnato il “Certamen
Apollinare Poeticum 2019 per il libro Dalla parte del tempo (2018) e lo “Spoleto
Festival Art Letteratura 2014” il premio“ per i meriti e risultati ottenuti come scrittore e
letterato”. Ha pubblicato 5 libri di poesia e 1 di narrativa.

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KSENJA LAGINJA

Ora il tronco vuoto del corpo


le andava stretto - la misura
della vita si basa su questo
contare quello che resta.
L'inverno delle foglie
è un mimetizzarsi nel legno,
quello piantato dal padre
nel giorno della sua nascita -
trasmutare la materia
allineare i punti con le linee
gli occhi rivolti in alto, al cosmo.
«Ditegli che in qualche modo
l'amore è entrato qui»
nella frattura di corteccia
dove la linea si eterna tra i morti
senza alcuna indulgenza.
Alcuni riposano tra le bombe
come istanti sovrapposti
al giardino segreto dell'infanzia
la madre-bambina che nasce
due volte lo stesso giorno
nella città da ricostruire.

Ksenja Laginja è nata a Genova nel 1981. Vive e lavora tra Genova e Roma, dove
alterna alla sua attività letteraria una ricerca sull’illustrazione. Nel 2005 ha esordito con
la silloge Smokers die younger (Annexia edizioni), a cui ha fatto seguito Praticare la notte
(Ladolfi Editore, 2015). Nel 2016 vince il concorso Zenit Poesia vol.2 (La Vita Felice
edizioni), nel 2020 il premio Europa in Versi e Arcipelago Itaca, nella sezione inediti. Co-
organizza dal 2016 la rassegna di poesia e musica elettronica Poéme Électronique.

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CARLA MALERBA

Poesia a un uomo per l’otto marzo

A una donna
non dare
ciò che può essere banale,
a una donna
regala pensieri profondi
e fiori di carta.
E affidale il tuo cuore.
Sappi che l’avrai messo
in buone mani,
mani generose,
sappi che la tua donna
è ricca di opere e giorni,
è l’arca dove riponi
la tua fiducia, il tuo amore

Carla Malerba, nata in Africa settentrionale, risiede in Italia dal 1970. Laureata in
pedagogia con una tesi sulla poesia nell’infanzia, ha insegnato Lettere nelle Secondarie
a indirizzo tecnico. Ha pubblicato la sua prima raccolta, Luci e ombre, nel 1999.
Successivamente pubblica Creatura d’acqua e di foglie (Calosci, Cortona, 2001), Di terre
straniere e Vita di una donna (La Vita Felice, 2010 e 2015) e nel 2020 Poesie future edita da
Puntoacapo. Ha ricevuto riconoscimenti in concorsi nazionali per la poesia inedita.

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DENATA NDRECA

Sono morta ogni volta che


ho veduto un bambino morire.
Sono morta ogni volta che
davanti ad un colpevole continuavano
ad applaudire.
Sono morta ogni volta che
ho visto scappare da un paese
il Santo Protettore.
Sono morta nei silenzi soffocanti
senza il tuo – assente presente – rumore.
Sono morta ogni volta che
tu sei andato via.
Sono morta ogni volta che
ho dovuto seppellirti viva – poesia mia.
Sono morta su gambe ancora vive che
cercavano strade dove poter camminare,
sono morta ogni volta che
siamo divenuti linee parallele –
senza poterci incontrare.
Sono nata dopo ogni volta che ho dovuto morire –
solo per poter guardare nei tuoi occhi –
oceano senza fine.

Denata Ndreca è nata a Scutari, in Albania, nel 1976. Poeta, scrittrice, giornalista,
traduttrice. Laureata in Scienze della Formazione – Pedagogia. Ha studiato
all’Università di Scutari e Firenze. È tradotta in francese, inglese, albanese, thailandese,
spagnolo. Tutte le sue opere hanno avuto importanti riconoscimenti letterari nazionali
e internazionali. Si occupa di diritti umani. È promotrice sociale e di cultura e membro
accademico dell’Accademia Artistica “La Pergola Arte Firenze” e dell’Accademia
Internazionale Vesuviana.

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SILVANA PESOLA

Il peso delle parole

Sono i pochi sguardi


a cogliere il peso delle parole
a trattenere lacrime amare
Sono le mani stanche
a raccogliere i troppi
petali strappati
restando inermi
- come anime innamorate -
Mentre corrono gli anni ...
fra rumori in casa
trascinando sedie
stendendo dipinti scoloriti
su tavole dure e fredde,
svuotando coppe di sangue!
E senza contare i passi
con le braccia tese
- cercano ancora l'ultimo abbraccio -
Di volta in volta quel cenno di sorriso
sui loro volti martoriati
rievoca la bellezza della donna ...

-finché non cala di nuovo il sipario-

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Silvana Pesola, napoletana, dopo le scuole dell'obbligo si è iscritta all’istituto


magistrale diplomandosi con ottimi risultati. Svolge attività di volontariato insegnando
lingua italiana a giovani immigrati.
Ha coltivato interesse per la scrittura e per la poesia fin da piccola. Partecipa a rassegne
letterarie ed incontri di poesia che si svolgono sul territorio campano, organizzati da
Enti e Associazioni culturali di rilievo.
Ha pubblicato il libro di poesie Il mio filo sospeso, per le Edizioni Il Papavero.

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IRENE SABETTA

Stato interessante

Orologio nella pancia o bomba


esplosiva o implosiva
questo è da vedersi…

Intanto…

Sono l’unica ad interessarmi al mio stato


che è affatto normale.

Intanto…

Dormo male e di giorno cresco…

Somma espansione o calcolo.


Sottrazione finale
Uguale a due, uno o ancora zero.

Irene Sabetta insegna Lingua e letteratura inglese al Liceo Luigi Pietrobono di Alatri.
Quando non cammina, scrive.
Nel 2018 ha pubblicato la plaquette Inconcludendo, ed. EscaMontage, e nel 2020 la
raccolta Il mondo visto da vicino, Il Convivio ed. con la prefazione di Beppe Sebaste. Suoi
testi sparsi, non solo poetici, sono presenti in varie antologie e sulla rete. Collabora
con la rivista formafluens e con il blog Atlante delle residenze creative di Tiziana Colusso.

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LUCILLA TRAPAZZO / ERMANNO DODARO

Di Luna Donna *

Spalanchi la finestra

Canti nello specchio insieme a Diana


la canzone della vergine vestale
– sacrificio offerta dono –
mattatoio per il piacere della bestia
il suo trastullo
E ancora canti la malizia del serpente
verderame sul morso della mela
canti il fiore reciso che nega
il Paradiso.
Sei grido primordiale vomiti l’oltraggio
di chi è costretta al talamo
– bocca serrata e onta da lavare.
Hai dato voce agli angeli
gemito nelle alcove
cantando in ogni pianto
per ogni amore in croce
vilipeso.
Ora invochi la stella d'argento
tua madre tua figlia
sorella – canzone di culla canto
di luna.
* poesia scritta a quattro mani

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Lucilla Trapazzo è nata a Cassino. Dopo aver girovagato tra Berlino, Bruxelles e gli
USA, ora vive a Zurigo, Svizzera. Ha studiato Letteratura Tedesca (Roma, Italia), Film
&Video (Washington, D.C.), arte e teatro. Le sue attività spaziano tra poesia, teatro,
installazioni, traduzioni e critiche letterarie. È redattrice della sezione poesia di MockUp
Magazine. Le sue poesie, tradotte in 11 lingue, sono state pubblicate in antologie e
riviste letterarie internazionali e hanno ricevuto numerosi premi.

Ermanno Dodaro è un noto compositore, contrabbassista e cantautore, le sue


collaborazioni musicali includono grandi nomi, come Lina Wertmuller, Maddalena
Crippa, Rossana Casale, Tosca, Daniele Sepe, e non ultimo Peter Stein.
Nel marzo 2020, è uscito il suo romanzo Spostando l'Acqua in un Tuffo, scritto insieme a
Tullia Ranieri e pubblicato da Fefè Editore.

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GLORIA VOCATURO

Solarità mater

Solarità
fu il suo nome,
fu il suo sguardo,
il suo passo.
Solarità
fu nell’innocenza del suo fascino,
nella severità del suo incedere,
nell’intensità delle parole scelte.
Solarità
furono le venature del suo tempo,
nelle cicatrici del suo frutice,
nelle smorfie di un ripiego.
Solarità fu mater,
dei suoi lacci spezzati,
delle azzurre pietre come il cielo,
della sua chioma ribelle.

Gloria Vocaturo è nata a Roma e vive a Napoli da più di vent’anni. È laureata in


Scienze Politiche, è poetessa, scrittrice, aforista.
Nel 2002 è stata coautrice della monografia Il Paese dei fuochi edizione USMI. Ha
pubblicato nel 2018 la raccolta di poesie È solo parte di me. Ha partecipato nel 2019 con
le sue poesie alla pubblicazione dell’Antologia Diario della Natura.
Nel maggio 2020 ha partecipato con tre racconti sul Mito alla pubblicazione
dell’Antologia Sguardo parola e mito.
Nel giugno 2020 ha pubblicato la silloge di poesie Speranza.
Attiva intellettualmente con reading di poesie, caffè letterari, relatrice di libri.
Sono in via di realizzazione un nuovo libro di poesie e un’antologia trilingue.

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Ginestra C., donna delle pulizie *

Andava raccogliendo oltre il lavoro


messi e provvigioni indecorose
per integrare il suo piccolo salario
di finemese

Disse sentendo l’orologio precipitarsi al culmine dell’ora:


non è più tempo ormai di proseguire qui fra le tue mani
desiderose d’inventarmi altre zone e nuove pose –
ho da riscuotere il salario già dall’altro mese prorogato
e qualche spicciolo in più
per quelle pulizie date in cambio d’un favore
a quel pover’uomo sopra l’ammezzato –
e poi stanca della bassezza insopprimibile
ineluttabile scorgo già il divenire osceno
del buio androne al numero tre del vicoletto cieco –
abbastanza per noi cinque più il cane spelacchiato
e qualche pulce di passaggio – oh, sì! il mio nome
è Ginestra C., lontano dalle favole lavo lavandini
e gabinetti nella ditta F. – fuori mano
m’accontento di questi brevi sotterfugi
per carpire ciò ch’è negato alle piccole donne
con grandi occhi d’amore e cuore di romanzo (fatalità
ahimé di nascere negli affollati letti del quartiere
giusto l’ora d’assaporare il sole del mattino
e poi sguaiarsi sotto il barbacane così –
come una pezza di carne usata qualsiasi)…

* Ginestra C., pulizia uffici


Pomigliano d’Arco, ventotto tre duemiladue

(da Ritratti in lavorazione, Edizioni del Calatino, 2011)

Giuseppe Vetromile

I Quaderni del Circolo Letterario Anastasiano – nr. 36 Pag. 29


Transiti Poetici – Mimose in Versi

Indice

Introduzione Pag. 4

Nancy Amato “ 5
Vittoria Caso “ 7
Maria Benedetta Cerro “ 9
Nadia Chiaverini “ 11
Viviane Ciampi “ 13
Alessandra Corbetta “ 15
Beppe Costa “ 16
Marvi Del Pozzo “ 17
Stefania Di Lino “ 18
Sonia Giovannetti “ 19
Ksenja Laginja “ 20
Carla Malerba “ 21
Denata Ndreca “ 22
Silvana Pesola “ 23
Irene Sabetta “ 25
Lucilla Trapazzo / Ermanno Dodaro “ 26
Gloria Vocaturo “ 28
Giuseppe Vetromile “ 29

5 marzo 2021

I Quaderni del Circolo Letterario Anastasiano – nr. 36 Pag. 30

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