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Antonio Giolitti
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Indice
Biografia
Studi e famiglia
Partecipazione alla Resistenza Italiana
Sottosegretario per il PCI e l'uscita dal partito
Adesione al PSI e ministro nei relativi governi
L'impegno presso la Commissione europea
La polemica col segretario e le dimissioni dal PSI
Decesso e funerali
L'impegno intellettuale
Commissario europeo per la Politica
Riconoscimenti
Regionale
Opere
Durata mandato 6 gennaio 1977 –
Traduzioni
5 gennaio 1985
Scritti su Antonio Giolitti
Presidente Roy Jenkins
Onorificenze Gaston Thorn
Note Predecessore George Thomson
Altri progetti Successore Grigoris Varfis
Collegamenti esterni (Relazioni con il
Parlamento e
Politiche
Biografia Regionali)
Da quel momento in poi il suo impegno nella Resistenza Ministro del bilancio
antifascista divenne ancora più intenso[1].
Durata mandato 4 dicembre 1963 –
Insieme a Giancarlo Pajetta fu uno dei fondatori delle brigate 22 luglio 1964
Garibaldi, che diedero un contributo fondamentale alla Presidente Aldo Moro
Liberazione e alla lotta antinazista e antifascista in Italia e, in
Predecessore Giuseppe Medici
particolare, in Piemonte. Commissario politico di una Brigata
Garibaldi, fu gravemente ferito in un incidente motociclistico Successore Giovanni
nel 1944, e si fece curare in Francia. Tornato in Italia nell'aprile Pieraccini
del 1945, riprese l'impegno politico.
Sottosegretario di Stato del
Solamente dopo la sua morte, la figlia Rosa ha rintracciato un
diario di Giolitti scritto durante l'esperienza partigiana, che è Ministero degli affari esteri
stato pubblicato nel 2015.[2]. Durata mandato 21 giugno 1945 –
10 dicembre 1945
La sua uscita dal Pci dopo i fatti d'Ungheria provocò notevole dibattito, anche intellettuale, nella sinistra
italiana, anche a causa dell'autorevolezza e della sobrietà di Giolitti[8]. Negli anni sessanta diresse,
sempre per l'Einaudi, la prestigiosa Serie di politica economica. Intorno alla sua corrente socialista si
raccolse un gruppo di audaci intellettuali riformisti, tra i quali Giuliano Amato, Franco Archibugi,
Luciano Cafagna, Manin Carabba, Giuseppe Carbone, Federico Coen, Furio Diaz, Gino Giugni, Franco
Momigliano, Carlo Ripa di Meana, Giorgio Ruffolo, Luigi Spaventa e Paolo Sylos Labini. Tra il 1958 e il
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5/2/2021 Antonio Giolitti - Wikipedia
1960 fu il promotore della rivista Passato e Presente. Giolitti collaborò anche a numerose riviste
politiche e culturali, tra le quali Il calendario del popolo, Rinascita, Mondoperaio e Lettera
internazionale.
Antonio Giolitti scrisse importanti saggi politici. Nel 1992 pubblicò Lettere a Marta (Il Mulino), un
volume autobiografico di riflessioni e ricordi personali indirizzati alla nipote Marta Craveri, che spesso lo
interrogava sulle vicende storiche alle quali egli aveva partecipato.
Riconoscimenti
Nel 2006, in occasione dell'anniversario dei fatti d'Ungheria del 1956, Antonio Giolitti ricevé l'omaggio
del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale, recandosi personalmente nella sua
abitazione romana, riconobbe che cinquant'anni prima la ragione stava dalla sua parte. Nel 1956 Giolitti
e Napolitano erano entrambi membri del Partito Comunista Italiano[9] e, nel relativo dibattito
sviluppatosi nella sinistra italiana, presero posizioni opposte.
Opere
Il Partito comunista e i ceti medi, Roma, L'Unità, 1945.
Riforme e rivoluzione, Torino, Einaudi, 1957.
Il comunismo in Europa. Da Stalin a Krusciov, a cura di, Milano, Garzanti, 1960.
Un socialismo possibile, Torino, Einaudi, 1967.
La questione socialista. Per una possibile reinvenzione della sinistra, a cura di e con Vittorio Foa,
Torino, Einaudi, 1987. ISBN 88-06-59419-2.
Lettere a Marta. Ricordi e riflessioni, Bologna, Il Mulino, 1992. ISBN 88-15-03741-1.
Di guerra e di pace. Diario partigiano (1944-45) (http://www.donzelli.it/catalogo/reply/eyJxIjoiZ2lvbGl
0dGkiLCJ3aGVyZSI6eyJ0eXBlb2YiOiI9OmJvb2tzIn19/p1), a cura di Rosa Giolitti e Mariuccia
Salvati, Roma, Donzelli editore, 2015. ISBN 978-88-6843-172-3
Traduzioni
Otto von Gierke, Giovanni Althusius e lo sviluppo storico delle teorie politiche giusnaturalistiche,
Torino, Einaudi, 1943.
Julius Binder, La fondazione della filosofia del diritto, Torino, Einaudi, 1945.
Max Weber, Il lavoro intellettuale come professione, Torino, Einaudi, 1948.
https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Giolitti 4/6
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Gian Paolo Manzella, Giuseppe Zanni, Marco Gervasoni, Andrea Ricciardi, Massimo Guerrieri, Nerio
Nesi).
Onorificenze
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— Roma, 27 ottobre 2006[11]
Note
1. ^ Si veda il profilo biografico dell'Istituto Piemonte per la storia della resistenza e della società
contemporanea http://metarchivi.istoreto.it/biografie/p_bio_vis.asp?id=625. Si veda anche il profilo
dell'ANPI http://www.anpi.it/donne-e-uomini/antonio-giolitti/
2. ^ Antonio Giolitti, Di guerra e di pace. Diario partigiano (1944-45) (http://www.donzelli.it/libro/9788868
431723), a cura di Rosa Giolitti e Mariuccia Salvati, Roma, Donzelli editore, 2015. Si veda anche la
recensione di Mirella Serri, Antonio Giolitti, la Resistenza dal buco della serratura (http://www.lastam
pa.it/2015/02/27/cultura/antonio-giolitti-la-resistenza-dal-buco-della-serratura-DPW1jTvMPLI91R0cUj
d1xK/pagina.html), La Stampa, 27 febbraio 2015. La presentazione del volume (https://www.youtube.
com/watch?v=bxEAsqyLNWw), cui hanno partecipato Giuliano Amato, Giorgio Napolitano e Alfredo
Reichlin, presso l'Enciclopedia Treccani, si è svolta il 23 febbraio 2015
3. ^ Il discorso fu ripubblicato successivamente sulla rivista MicroMega: L'intervento di Antonio Giolitti al
congresso del Pci nel 1956 (http://temi.repubblica.it/micromega-online/lintervento-di-antonio-giolitti-al
-congresso-del-pci-nel-1956/), n.2, 2006.
4. ^ Antonio Giolitti: Lettere a Marta - Ricordi e riflessioni, Il Mulino 1992, pagg. da 143 a 149 e da 158
a 167
5. ^ « Antonio Giolitti e la banda degli onesti », La Repubblica, 21 novembre 1996. (http://ricerca.repub
blica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/21/antonio-giolitti-la-banda-degli-onesti.html)
6. ^ Morto Antonio Giolitti, padre della Costituzione ed ex ministro (http://www.lastampa.it/redazione/cm
sSezioni/politica/201002articoli/52012girata.asp) Archiviato (https://web.archive.org/web/2010021004
2501/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201002articoli/52012girata.asp) il 10
febbraio 2010 in Internet Archive., La Stampa
7. ^ Morto a Roma Antonio Giolitti (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2010/02/08/visualiz
za_new.html_1701473716.html), ANSA
8. ^ Si veda, per esempio, Il carteggio Cantimori-Giolitti a cura di Dario Borso, 'Italia Contemporanea',
n. 265, 2011, DOI: 10.3280/IC2011-265003
9. ^ Fabrizio Roncone, L'autocritica di Napolitano: Ungheria, Nenni aveva ragione (http://archiviostorico.
corriere.it/2006/agosto/30/autocritica_Napolitano_Ungheria_Nenni_aveva_co_9_060830125.shtml),
Corriere della Sera, 30 agosto 2006.
10. ^ Si veda, su questo volume, la recensione di Francesco Erbani, Antonio Giolitti e la banda degli
onesti (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/21/antonio-giolitti-la-banda-d
egli-onesti.html), La Repubblica, 21 novembre 1996.
11. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato. (http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.as
px?decorato=195711)
Altri progetti
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5/2/2021 Antonio Giolitti - Wikipedia
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