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Leone Di Lernia
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Biografia
Nato a Trani, iniziò la carriera come urlatore, con lo pseudonimo Cucciolo Di Lernia, partecipando
nel 1961 al Festival dell'Urlo organizzato da Ghigo Agosti[1]; incise il suo primo 45 giri, Trenta
chili/Andiamo nei cieli, nel 1968 per la L.O.N.G.I.N.I. di Barletta. Trasferitosi a Milano, lavorò a
lungo come cantante e comico dialettale in varie televisioni locali. Nel 1975 uscì il suo secondo
singolo, Gaccia ad'avè/Spuosatiella Geuvè; in particolare Gaccia ad'avè era una cover in dialetto
tranese della celebre “I gotcha” di Joe Tex, che anticipava quello che sarebbe stato il modus operandi
del cantante pugliese: prendere una canzone in inglese di successo e sostituirne il testo con testi
demenziali in italiano o in tranese. Negli anni successivi pubblicò numerosi dischi, sia come gruppo
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con il nome Leone Di Lernia e la sua new rock band e sia da solista. Gran parte di questi dischi
vennero pubblicati dalla Duck Records, piccola etichetta di Trezzano sul Naviglio, ma non riscossero
particolare successo.
Negli anni ottanta guadagnò una piccola notorietà televisiva, piazzandosi dietro l'inviato durante i
collegamenti con lo stadio San Siro in 90º minuto[2]; episodi simili li fece anche nel programma Quelli
che il calcio.
La carriera di cantante
Nei primi anni novanta arrivò la popolarità a livello radiofonico, prima, grazie alla partecipazione nel
programma intitolato Fausto Terenzi Show assieme a Fausto Terenzi e Paolo Dini, in onda su Radio
Milano International[3] e poi, con i due dischi della serie "Barhouse" in cui venivano reinterpretati nel
suo solito mix di tranese/italiano, i successi da discoteca di quel periodo.
Esempi delle sue cover di quell'epoca sono: Maccarone (Macarena dei Los Del Rio), Ra-ra-ri, ra-ra,
pesce fritto e baccalà (Gypsy Woman (She's Homeless) di Crystal Waters), Cumbà Giuàn (All That
She Wants degli Ace of Base), Te sì mangiàte la banana (The Rhythm of the Night dei Corona), Tu
sei ignorante (Zombie dei The Cranberries), Chille che soffre (Killing Me Softly with His Song dei
Fugees), Magnando (Bailando dei Paradisio), Melanzan (Turn Around dei Paps'n'Skar), Bevi stu
chinotto (Get It On dei Paps'n'Skar), Il presidente (Love Is Love), Uè paparul maccaron (Pump up
the Jam dei Technotronic).
Nel 1997 si candidò senza successo, come capolista della Lega d'Azione Meridionale che sosteneva
Giancarlo Cito a candidato sindaco alle elezioni comunali di Milano[4]: alle consultazioni ottenne 366
preferenze.
Nel 1999 iniziò a collaborare come spalla comica nel programma radiofonico Lo Zoo di 105 su Radio
105, condotto da Marco Mazzoli, Fabio Alisei, Pippo Palmieri, Wender, Paolo Noise e Gibba. Leone,
oltre a mettere in onda le sue canzoni, si esibiva anche in parodie parlate. Dal 14 ottobre 2002 ha co-
condotto con Edoardo Stoppa e Cristian Sonzogni il programma Music Zoo in onda su Rete A - All
Music. Il 25 ottobre 2006, in sostituzione di Massimo Ceccherini, vinse un ballottaggio contro Sergio
Vastano per partecipare come concorrente al reality show L'isola dei famosi svoltasi in Honduras e
condotta in studio da Simona Ventura. Il 3 aprile 2008 venne sospeso dal programma de Lo Zoo di
105 a tempo indeterminato per condotta indisciplinata, ma fu riammesso il giorno dopo, per la
trasferta radiofonica all'Università di Cagliari. Da luglio 2008 continuò a partecipare saltuariamente
alle dirette e agli sketch del programma, ma le sue apparizioni erano spesso dovute alla assenza di
qualche componente della trasmissione. La sua presenza, seppur sempre parziale, venne
confermata[5] anche nella nuova edizione del 2011, che vide l'abbandono di Fabio Alisei, Wender e
Paolo Noise e l'arrivo di Maccio Capatonda, Ivo Avido ed Herbert Ballerina.
Nel gennaio 2010 andò in onda su GXT, come conduttore del programma Leone Auz. Dal 6 dicembre
2008 al dicembre del 2011, condusse insieme a Ylenia Baccaro e Max Brigante 105 Non Stop su Radio
105, venendo poi sostituito nel gennaio del 2012 da Daniele Battaglia. Da maggio 2012 tornò in onda
prima ogni sabato, e successivamente ogni domenica, con Leone D'Ylenia di nuovo insieme a Ylenia
Baccaro e sempre su Radio 105. Nello stesso anno pubblicò i singoli Eccitato, parodia di Mama Lover
delle Serebro, e Foggia Style, parodia di Gangnam Style di Psy.
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Il 21 febbraio 2017 venne ricoverato in un ospedale di Milano a causa di un malore e dimesso alcuni
giorni dopo, a seguito del miglioramento delle sue condizioni di salute.[6] Morì il 28 febbraio nella sua
abitazione milanese, al quartiere Gratosoglio[7][8]; il decesso venne annunciato da suo figlio Davide
con un post su Facebook.[8] Nello stesso programma radiofonico nel giorno della sua morte, Marco
Mazzoli ha rivelato che Leone combatteva, da tempo, contro un cancro al fegato. Gli sono state
interamente dedicate le puntate dal 28 febbraio al 3 marzo, riproponendo scenette e aneddoti che
l'hanno reso protagonista. Il 3 marzo si sono celebrati i funerali a Milano nella chiesa di Sant'Antonio
Maria Zaccaria, che hanno visto la presenza di un gran numero dei suoi fan.[9] Le sue spoglie riposano
nel cimitero di Rozzano.[10] Ogni anno dopo la sua morte, Lo Zoo di 105 gli dedica una puntata
speciale riproponendo le scenette e le canzoni da lui realizzate nella storia dello show.
Discografia
Da solista
Album in studio
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Raccolte
Singoli
Televisione
Music Zoo (2002-2003) - Rete A - All Music Co-conduttore
L'isola dei famosi 4 (2006) - Rai 2 Concorrente
Lo Zoo di 105 (2008-2011) - Comedy Central e MTV Co-conduttore
Leone Auz (2010) - GXT Conduttore
Mario (2014) - MTV Attore
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Note
1. ^ Rodolfo D'Intino, Il conclave dell'urlo, pubblicato su Sorrisi & Canzoni, 1961 (JPG), su
2.bp.blogspot.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
2. ^ √ Leone Di Lernia: biografia e discografia essenziale su Rockol - Rockol (http://www.rockol.it/bio
grafia/Leone-Di-Lernia)
3. ^ Canzoni con satira povera e ciccioni dialettali (http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/19/c
anzoni_con_satira_povera_ciccioni_co_0_931019384.shtml) Corriere della sera 19 ottobre 1993
4. ^ Leone di Lernia capolista per Cito (http://archiviostorico.corriere.it/1997/marzo/28/Leone_Lernia
_capolista_per_Cito_co_0_97032813571.shtml), Corriere della Sera 28 marzo 1997
5. ^ Annuncio (http://www.mazzoli.tk/mazzoli_foto1/2011/01/index.html) Archiviato (https://web.archi
ve.org/web/20110106000903/http://www.mazzoli.tk/mazzoli_foto1/2011/01/index.html) il 6 gennaio
2011 in Internet Archive. sul blog di Marco Mazzoli
6. ^ Rosario Corona, Leone Di Lernia dimesso dopo un malore, in Il Secolo XIX, 23 febbraio 2017.
URL consultato il 28 febbraio 2017.
7. ^ Milano, morto Leone di Lernia: la voce della radio diventato star anche su Youtube, in La
Repubblica, 28 febbraio 2017. URL consultato il 28 febbraio 2017.
8. Morto Leone Di Lernia, la voce del «trash» all’italiana, in Il Corriere della Sera, 28 febbraio 2017.
9. ^ A Milano i funerali di Leone di Lernia, in La Repubblica, 3 marzo 2017. URL consultato il 3 marzo
2017.
10. ^ Il Leone di Trani tra ruggiti e risate, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 3 marzo 2017. URL
consultato il 3 marzo 2017.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Discografia Leone Di Lernia (http://discografialeonedilernia.altervista.org)
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