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1. Esule… tempo: il primo distico è as- 4. Ahimè!… di Frisso: Medea rievoca 6. Perché i tuoi biondi capelli… lingua:
sente in quasi tutta la tradizione ed è rite- l’arrivo degli Argonauti nella Colchide in Medea dice di essere stata conquistata dal-
nuto non autentico dai critici. cerca del vello d’oro del montone che ave- la bellezza (“i biondi capelli”) e dall’abilità
va trasportato Frisso, figlio di Atamante. retorica di Giasone, che è definita “finta”.
2. Ma io tempo… in aiuto: Medea ha Il Pelio è il monte della Tessaglia che for-
7. O almeno… uomini audaci: la nave
aiutato Giasone con la sua arte, e ora è nì il legno necessario alla costruzione del-
Argo è “nuova” perché insolita.
pentita di averlo fatto. Essa ricorda a Gia- la nave. L’impresa degli Argonauti viene
sone l’aiuto che lei gli ha fornito (vv. deprecata da Medea, come avveniva anche 8. l’ingrato figlio di Esone… scellerato:
1-38): la lettera si apre con il tema della all’inizio della Medea di Euripide e di vengono qui elencate rapidamente le pro-
memoria, che viene da Euripide e da Apol- quella di Ennio. ve che Eeta, re della Colchide padre di
lonio Rodio e che tornerà anche nella tra- Medea, ha imposto a Giasone per la con-
gedia di Seneca, ma è anche motivo ele- 5. Perché noi Colchi… del Fasi: gli abi- quista del vello d’oro: egli doveva domare
giaco per eccellenza, che risuona ossessi- tanti della Colchide poterono vedere la due tori feroci che emettevano fiamme
vamente come una formula di rimprovero nave Argo, detta “di Magnesia” perché la dalle narici, con i quali doveva arare un
mosso da Medea all’amante immemor Magnesia è la regione della Tessaglia dove campo dal quale sarebbero nati uomini
“l’ingrato” (v. 15). sorge il Pelio, e al contrario i Greci pote- armati che lui doveva uccidere. Giasone
rono bere l’acqua del Fasi, fiume della ha affrontato e superato le prove solo gra-
3. Allora le sorelle… del mio destino: le Colchide, che nasce dalle montagne del zie all’aiuto di Medea. Si noti che Giasone
tre Parche, Cloto, Lachesi e Atropo, filano Caucaso e sfocia nel mar Nero. viene prima definito immemor “ingrato”
il destino degli uomini. (v. 15), ora scelerate “scellerato” (v. 19).
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9. C’è qualche piacere… a un ingrato: 11. L’uno possiede… Scizia nevosa: il 13. Allora ti ho visto… la vista: il turba-
Medea dice di trovare soddisfazione nel padre di Giasone, Esone, regna sulla città mento di Medea è descritto attraverso lo
rinfacciare a Giasone i benefici che lei gli di Corinto, il cui nome antico è Efira, sul- sguardo e attraverso la metafora tradiziona-
ha prestato. Questo passo è modellato su lo stretto che unisce il mar Ionio con il le per esprimere l’amore, quella del fuoco.
Euripide, dove Medea dice a Giasone “io mar Egeo, mentre il padre di Medea, Eeta,
infatti insultandoti mi alleggerirò l’anima, regna sulla Colchide, che si affaccia sul 14. Intanto ti è imposta… letti purpu-
tu invece soffrirai ascoltandomi” (Medea, Ponto Eusino (mar Nero) e si estende fino rei: Medea rievoca nel dettaglio le prove a
v. 472), a cui segue l’elenco dei meriti che alla Scizia. cui Giasone deve sottoporsi secondo gli
Medea rinfaccia a Giasone, come qui in ordini di Eeta (vv. 39-66): Giasone deve
Ovidio, e come sarà anche nella Medea di 12. Eeta ospita… i giovani Pelasgi: i aggiogare ad un aratro i tori feroci, semi-
Seneca. Greci sono detti Pelasgi da una tribù pa- nare un campo da cui sorgeranno uomini
nellenica di origine incerta che abitavano armati (cfr. nota 8), e infine eludere il dra-
10. Costretto a guidare… patria: Medea la penisola greca e le coste anatoliche limi- go insonne che sta di guardia al vello
indugia a rievocare l’arrivo di Giasone nella trofe sul mar Egeo prima delle invasioni d’oro. Giasone e i suoi compagni se ne
Colchide e il suo incontro fatale con lui, il elleniche del II millennio a.C. sono andati, rendendosi conto delle diffi-
turbamento che ha sconvolto la sua anima. coltà delle prove.
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15. Quanto ti era lontano… Creonte: te insonne a piangere (come avviene anche (vv. 67-92), che avviene in un bosco dove
mentre in Euripide la sposa di Giasone in Apollonio Rodio, dove in più c’era la non arrivano i raggi del sole, davanti al
non ha nome, Ovidio adotta il nome di contrapposizione tra la notte che è quiete tempio di Diana. Medea chiede a Giasone
Creusa (v. 53), come avviene anche nelle e riposo per tutti e l’insonnia di Medea: se “ricorda” il luogo del loro incontro, ri-
Metamorfosi VII, 394; lo stesso nome “Ma il sonno soave non prese Medea”, chiamando il tema della memoria (cfr.
adotterà anche Seneca. Argonautiche III, 751). nota 2).
16. Di qua l’amore… l’amore: Medea 17. Era mattina… ciò che lei prega: l’ar- 19. La fortuna ti ha dato… di marmo:
parla del suo conflitto: è il conflitto fra rivo della sorella Calciope che chiede l’aiu- nel discorso diretto riferito da Medea,
l’amore e la paura (amor… timor, v. 61), to di Medea autorizza Medea ad aiutare Giasone chiede a Medea di salvarlo, lo
presente anche in Apollonio Rodio (“trat- Giasone e le fornisce un alibi. prega, in nome del Sole (avo di Medea
tenuta dalla vergogna la spingeva il desi- perché padre di Eeta) e di Diana (il “tri-
derio possente”, Argonautiche III, 652); 18. C’è un bosco… anche i luoghi: segue plice volto” allude alla natura ternaria
questo conflitto fa passare a Medea la not- la rievocazione dell’incontro con Giasone della dea e al suo culto nei trivii, dove era
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raffigurata con tre facce: Luna in cielo, 21. Aggioghi… col petto sinuoso: Gia- seguire Giasone in esilio come un trofeo
Diana sulla terra e Ecate negli Inferi), di sone compie le imprese (vv. 93-132), per (v. 110), ha perduto la verginità (v. 111),
avere pietà di lui, e promette di sposarla le quali cfr. note 8 e 14. Dopo l’ultima ha lasciato sua sorella Calciope e sua ma-
invocando Giunone, la dea protettrice dei impresa del drago, compiuta grazie a Me- dre Idia (v. 112), e ha ucciso il fratello,
matrimoni. L’appello a queste divinità è dea che lo addormenta, Giasone riesce a azione di cui non riesce neppure a parlare
un modulo elegiaco ricorrente. prendere il vello d’oro. (v. 113). Medea ha provocato la morte del
fratello Apsirto (secondo Apollodoro è lei
20. Queste parole… le nostre destre: 22. Io, che adesso… fuggendo: Medea ad ucciderlo, mentre in altre versioni Ap-
Medea si definisce come una fanciulla ir- definisce se stessa “barbara” (v. 105), “po- sirto cade in un’imboscata ordita da Me-
retita dalle parole e dalle lacrime di Gia- vera” (v. 106), “colpevole” (v. 106), una dea oppure viene ucciso da Giasone) e poi
sone; il patto viene sigillato dalla dextra- che ha tradito il padre, ha abbandonato il ne ha sparso le membra per ritardare l’in-
rum iunctio, che sancisce il matrimonio. regno e la patria (v. 109), ha accettato di seguimento del padre Eeta.
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23. Dove sono gli dei?… Sicilia!: Medea 24. Perché dovrei… da mani virginee: 26. Quando all’improvviso… funerale:
si augura una punizione che colpisca en- Medea rievoca l’assassinio di Pelia, fratel- Medea rievoca il giorno delle nozze fra
trambi e rievoca gli ostacoli del viaggio di lo di Esone, come un’azione colpevole a Creusa e Giasone (“imeneo” è il canto
ritorno degli Argonauti: le Simplegadi, cui lei è stata costretta per Giasone: pro- delle nozze).
dette anche Rupi cozzanti, Erranti o Cia- mettendo di farlo ringiovanire, convinse
nee (azzurre), due rocce mobili collocate le figlie a fare a pezzi il corpo del padre e 27. quando il minore… il tiro a due: i
all’entrata del Ponto Eusino vicino al Bo- a gettarlo in un pentolone. figli sono ancora con Medea, e anzi sono
sforo, che, urtando l’una contro l’altra (da i primi ad accorgersi del passaggio in stra-
sumplesso “urtare insieme”), fracassavano 25. Hai osato dire… sempre: nella se- da del corteo nuziale che celebra le nuove
le navi che tentavano di attraversarle; Scil- conda parte dell’epistola si passa al presen- nozze fra Giasone e Creusa.
la e Cariddi, i mostri marini sullo stretto te. Medea è già stata ripudiata da Giasone,
di Messina. e abita in una casa che non è più quella di
Giasone (vv. 133-182).
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