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c.a.p. 74015 – Martina Franca (TA)


Cell 320/1811919
PEC: renzo.lafornara@ingpec.eu INGEGNERE
Renzo LAFORNARA

Comune di Martina Franca


Provincia di Taranto

OGGETTO: Lavori di adeguamento alle norme di prevenzione


incendi dell’edificio scolastico “Ateneo Bruni” Piazza Vittorio
Veneto – Codice CIG Z3b19c7cb3.

1. PREMESSA

L'attività in oggetto è soggetta al controllo di prevenzione antincendio per il


punto sotto specificato:

Attività principale n° 67.4.C


Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi accademie e simili per oltre 300
persone presenti.

Attività secondaria n° 74.2.B


Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o
gassoso con potenzialità oltre 350 kW e fino a 700 kW.

2. RIFERIMENTO NORMATIVO

D.P.R. n. 151 del 1° agosto Regolamento recante semplificazione della disciplina


2011. dei procedimenti relativi alla prevenzione degli
incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater,
del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito,
con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122..
Lettera Circolare del Nuovo regolamento di prevenzione incendi – D.P.R. 1
MINISTERO DELL'INTERNO n. agosto 2011, n. 151: "Regolamento recante disciplina
13061 del 06/10/2011 dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a
2010, n.78 convertito con modificazioni, dalla legge
30 luglio 2010, n. 122." Primi indirizzi applicativi
Decreto del Ministero Regola tecnica di prevenzione incendi per gli
dell’Interno del 20 dicembre impianti di protezione attiva contro l'incendio installati
2012. nelle attività soggette ai controlli di prevenzione
incendi.
UNI 10779. Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti -
Progettazione, installazione ed esercizio..
Decreto del Ministero Disposizioni relative alle modalità di presentazione
dell'Interno del 7 agosto 2012 delle istanze concernenti i procedimenti di
prevenzione incendi e alla documentazione da
allegare, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del
decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto
2011, n. 151.
D.M. 12/04/1996 Norme per la progettazione, costruzione e l’esercizio
degli impianti termici alimentati da combustibili
gassosi.
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D.M. 26/8/1992. Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica.


Decreto del Ministero Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed
dell'Interno del 16/02/2007 elementi costruttivi di opere da costruzione.
D.M. 30/11/1983. Termini, definizioni generali e simboli grafici di
prevenzione incendi.
Decreto del Ministero Norme tecniche e procedurali per la classificazione
dell'Interno del 7 gennaio ed omologazione di estintori portatili di incendio.
2005.

Decreto del Ministero Disposizioni relative all'installazione ed alla


dell'Interno del 3 novembre manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte
2004. installate lungo le vie di esodo, relativamente alla
sicurezza in caso d'incendio
Decreto Legislativo n. 139 del Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai
08/03/2006 compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a
norma dell'articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n.
229.
D.M. 10 Marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la
gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro.
D.Lgs. n. 81 del 09/04/2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007,
n. 123, in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro.
D.Lgs. n. 106 del 03/08/2009 Disposizioni integrative e correttive del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

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RELAZIONE TECNICA

3. GENERALITA'

La presente relazione viene redatta secondo le indicazioni contenute nel D.P.R.


151/2011.
L’edificio scolastico di cui in oggetto è stato realizzato negli anni 1905-1910 ed
è costituito da un piano seminterrato, tre piani fuori terra e una mansarda.
L’immobile è utilizzato da due istituti scolastici, in particolare l’istituto
comprensivo “Amedeo di Savoia Aosta” e dal Liceo Statale “Tito Livio”, che
rappresento qui di seguito sia gli spazi occupati e la relativa descrizione dei
luoghi:

Istituto comprensivo “Amedeo di Savoia Aosta”

• Porzione di piano seminterrato di 430 mq. costituito da archivi, deposito


di suppellettili, locali inutilizzati, ex bagni e locale ascensore che si
descrivono qui di seguito per conformazione e stato conservativo. A
detto piano ubicato a circa cm. 180 sotto il livello stradale si accede
attraverso una scala in pietra dove all’ingresso è posizionata una porta
in legno fatiscente, i locali risultano intonacati con porzioni divelte, porte
interne in legno, pavimentazione in mattoni di cemento, infissi esterni in
alluminio di colore bianco con grate protettive del tipo orsogrill, impianto
elettrico a vista con plafoniere prive di copertura. I locali risultano areati
con un rapporto superiore a 1/40. A detto piano oltre alla scala in
funzione sarebbe possibile accedere anche attraverso un ulteriore scala
il cui varco d’accesso risulta murato. La struttura portante è realizzata
con muratura in pietra calcarea con spessori variabili da cm. 60 a cm.
100. Il solaio risulta del tipo a “stella” con spessori che variano da un
minimo di cm. 30 a ad un massimo all’imposta di cm. 120. Per le superfici,
le destinazioni d’uso e tutto quanto concerne la prevenzione incendi si
fa riferimento alla planimetria allegata.
• Porzione del piano rialzato di mq. 945 costituito da aule, presidenza,
segreterie, archivi, sala professori, sala riunioni, sala stampe, bagni,
depositi, palestra, spogliatoi, nonché uno spazio scoperto comune ai
due istituti scolastici di superficie pari a mq. 1760 ubicato all’interno del
cortile. Al piano rialzato si accede attraverso una gradinata esterna il
tutto come da planimetria allegata. Detti locali risultano in uno stato
conservativo discreto che delineo qui di seguito. La pavimentazione
risulta in mattoni di cemento, intonaco a tre mani con finitura liscia, infissi
esterni in pvc lungo le Vie G. Recupero e A. Bruni, mentre gli infissi esterni
lungo il lato cortile alcune risultano in ferro ed altre in pvc di colore
grigio, gli infissi interni sono in legno, l’impianto elettrico è
completamente sotto traccia esclusa l’illuminazione la cui
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canalizzazione è a vista. La struttura portante è realizzata con muratura
in pietra calcarea con spessori variabili da cm. 60 a cm. 100. Il solaio
risulta del tipo a “stella” con spessori che variano da un minimo di cm. 30
a ad un massimo all’imposta di cm. 120. I locali risultano ampiamente
illuminati e areati. Per le superfici, le destinazioni d’uso e tutto quanto
concerne la prevenzione incendi si fa riferimento alla planimetria
allegata.
• L’intero secondo piano di mq. 1655 costituito da aule, archivi, laboratori
e bagni il tutto come da planimetria allegata. A detto piano si accede
direttamente da n. 2 scale interne, nonché è possibile evacuare in caso
di emergenza attraverso n. 2 scale esterne in metallo ubicate lungo
Viale Carella le quali attraverso un ulteriore scala in metallo si accede al
cortile interno. Detti locali risultano in uno stato conservativo discreto che
delineo qui di seguito. La pavimentazione risulta in mattoni di cemento,
intonaco a tre mani con finitura liscia, infissi esterni in pvc lungo le Vie G.
Recupero, A. Bruni e P. Scialpi, mentre gli infissi esterni lungo il lato cortile
alcune risultano in ferro ed altre in pvc di colore grigio, gli infissi interni
sono in legno, l’impianto elettrico è completamente sotto traccia
esclusa l’illuminazione la cui canalizzazione è a vista. La struttura
portante è realizzata con muratura in pietra calcarea con spessori
variabili da cm. 60 a cm. 100. Il solaio risulta del tipo a “stella” con
spessori che variano da un minimo di cm. 30 a ad un massimo
all’imposta di cm. 120. I locali risultano ampiamente illuminati e areati.
Attraverso le due scale interne si accede alla mansarda la quale risulta
completamente inutilizzabile e non soggiornabile in virtù delle altezze ad
eccezione di una piccola parte dove è situato un orologio meccanico.
La copertura della mansarda è costituita da travi in legno con
sovrastante isolamento agli agenti atmosferici. Per le superfici, le
destinazioni d’uso e tutto quanto concerne la prevenzione incendi si fa
riferimento alla planimetria allegata.

Liceo Statale “Tito Livio”

• Porzione di piano seminterrato di 320 mq. costituito da archivi, deposito


di suppellettili, locali inutilizzati, locale ascensore, ex riserva di gasolio
vuota e riserva idrica antincendio che si descrivono qui di seguito per
conformazione e stato conservativo. A detto piano ubicato a circa cm.
180 sotto il livello stradale si accede attraverso due scala in pietra e in
cemento entrambe con porta d’ingresso in legno, i locali risultano
intonacati, porte interne in legno e in ferro, pavimentazione in mattoni di
cemento, infissi esterni in alluminio di colore bianco con grate protettive
del tipo orsogrill, impianto elettrico a vista con plafoniere prive di
copertura. I locali risultano areati con un rapporto superiore a 1/40. La
struttura portante è realizzata con muratura in pietra calcarea con
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spessori variabili da cm. 60 a cm. 100. Il solaio risulta del tipo a “stella”
con spessori che variano da un minimo di cm. 30 a ad un massimo
all’imposta di cm. 120. Per le superfici, le destinazioni d’uso e tutto
quanto concerne la prevenzione incendi si fa riferimento alla planimetria
allegata.
• Porzione del piano rialzato di mq. 1225 costituito da aule, presidenza,
segreterie, archivi, sala professori, sala riunioni, sala stampe, bagni,
depositi, palestra, spogliatoi, nonché uno spazio scoperto comune ai
due istituti scolastici di superficie pari a mq. 1760 ubicato all’interno del
cortile. Al piano rialzato si accede attraverso due gradinate esterna il
tutto come da planimetria allegata. Detti locali risultano in uno stato
conservativo discreto che delineo qui di seguito. La pavimentazione
risulta in mattoni di cemento, intonaco a tre mani con finitura liscia, infissi
esterni in pvc lungo le Vie P. Scialpi e A. Bruni, mentre gli infissi esterni
lungo il lato cortile alcune risultano in ferro ed altre in pvc di colore
grigio, gli infissi interni sono in legno, l’impianto elettrico è
completamente sotto traccia esclusa l’illuminazione la cui
canalizzazione è a vista. La struttura portante è realizzata con muratura
in pietra calcarea con spessori variabili da cm. 60 a cm. 100. Il solaio
risulta del tipo a “stella” con spessori che variano da un minimo di cm. 30
a ad un massimo all’imposta di cm. 120. I locali risultano ampiamente
illuminati e areati. Per le superfici, le destinazioni d’uso e tutto quanto
concerne la prevenzione incendi si fa riferimento alla planimetria
allegata.
• L’intero primo piano di mq. 1655 è costituito da aule, vice presidenza,
archivi, depositi, laboratori, biblioteca, bagni e un bar con gestione
esterna il tutto come da planimetria allegata. A detto piano si accede
direttamente da n. 3 scale interne, nonché è possibile evacuare in caso
di emergenza attraverso n. 2 scale esterne in metallo ubicate lungo
Viale Carella le quali attraverso un ulteriore scala in metallo si accede al
cortile interno, ed un ulteriore scala interna che consente l’accesso al
cortile. Detti locali risultano in uno stato conservativo discreto che
delineo qui di seguito. La pavimentazione risulta in mattoni di cemento,
intonaco a tre mani con finitura liscia, infissi esterni in pvc lungo le Vie G.
Recupero, A. Bruni e P. Scialpi, mentre gli infissi esterni lungo il lato cortile
alcune risultano in ferro ed altre in pvc di colore grigio, gli infissi interni
sono in legno, l’impianto elettrico è completamente sotto traccia
esclusa l’illuminazione la cui canalizzazione è a vista. La struttura
portante è realizzata con muratura in pietra calcarea con spessori
variabili da cm. 60 a cm. 100. Il solaio risulta del tipo a “stella” con
spessori che variano da un minimo di cm. 30 a ad un massimo
all’imposta di cm. 120. I locali risultano ampiamente illuminati e areati.
Per le superfici, le destinazioni d’uso e tutto quanto concerne la
prevenzione incendi si fa riferimento alla planimetria allegata.
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Risultano parti comuni ai due istituti scolastici n. 2 ascensori di recente


realizzazione, ubicati all’esterno del fabbricato, del tipo oleodinamico con
struttura in ferro a vista e rivestimento in vetro; a queste si aggiunge una
centrale termica è ubicata all’esterno al piano terra e un impianto
antincendio al piano interrato, costituito da vasca idrica antincendio di 22
mc.
I due istituti contengono fra personale docente, non docente e alunni un
totale pari a 1362 unità così suddiviso:
- Amedeo di Savoia Aosta: 718 unità composto da 645 alunni e 73 tra
personale docente e non docente;
- Istituto Tito Livio: 644 unità composto da 568 alunni e 76 tra personale
docente e non docente.

E’ utile precisare che l’adeguamento di detto istituto sarà applicato


relativamente al D.M. 26 Agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per
l’edilizia scolastica” in conformità del punto 13 comma 2, ovvero scuole
preesistenti alla data di entrata in vigore del D.M. 18 Dicembre 1975.

4. CLASSIFICAZIONE

Nella scuola, le presenze effettive contemporanee massime prevedibili di


alunni e personale docente e non docente è di 1362 persone. Quindi la scuola
è classificata di Tipo 5 ossia scuole con numero di presenze contemporanee
oltre le 1200 persone.
L’altezza antincendio dell’istituto è compresa tra 12 e 24 m. con una superficie
massima di compartimento pari a 6000 mq.

5. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

5.1. UBICAZIONE

L’intero edificio è indipendente e isolato da altri.

5.2. ACCESSO ALL'AREA

Il plesso è facilmente raggiungibile da strade aventi larghezze superiori a 3,5


m., senza nessuna pendenza, con altezza completamente libera e con portata
non inferiore a 20 tonnellate (8 sull’asse anteriore e 12 sull’asse posteriore),
pertanto è consentito l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco in
tutta sicurezza.

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5.3. ACCOSTAMENTO AUTOSCALE

L’altezza è compresa tra 12 metri e 24 metri. In ogni caso è possibile


l'accostamento all'edificio dai quattro lati attraverso le strade Via Antonio Bruni,
Viale Carella, Via Pietro Scialpi e Via Giulio Recupero.

5.4. SEPARAZIONE

L'attività scolastica con altre attività non pertinenti l’attività scolastica risultano
separate mediante apposizione di porta REI 120.

6. REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI

Le classe dei materiali impiegati sono tali da rispettare quanto richiesto dal
D.M. 26 agosto 1992 punto 3.1 a) e b). In particolare nei corridoi, nelle scale,
negli atri e nei disimpegni si sono utilizzati materiali di classe 0 ad eccezione
degli infissi trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1.
Per ogni eventuale variazione sarà rispettato quanto segue:
a) Negli atrii, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei
passaggi in genere, saranno impiegati materiali di classe 1 al massimo in
ragione del 50% della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitto
+ proiezione orizzontale delle scale). Per le restanti parti saranno
impiegati materiali di classe 0.
b) In tutti gli ambienti la pavimentazione è di classe 0 e i rivestimenti al
massimo saranno di classe 1. Se venissero installati rivestimenti lignei,
escluso sulle vie di esodo e nei laboratori, saranno opportunamente
trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1. I rivestimenti
saranno posti in aderenza agli elementi costruttivi di classe 0 escludendo
spazi vuoti o intercapedini. Nel caso venissero installati materiali che
possono prendere fuoco su entrambe le facce, come tendaggi, questi
saranno di classe di reazione al fuoco non superiore a 1.

7. MISURE PER L’EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA

7.1. AFFOLLAMENTO

Il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in:


aule: 26 persone/aula. Dal calcolo effettuato risulta che le persone
effettivamente presenti sono numericamente inferiori al massimo affollamento
previsto dalla normativa (26 persone/aula) ossia:

1362 persone / 57 aule (entrambi gli Istituti) = 23

Laddove venga superato la presenza di 26 persone/aula sarà necessario una


dichiarazione di responsabilità rilasciata dal titolare dell’attività;
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aree destinate a servizi: persone effettivamente presenti + 20%;
palestre: densità di affollamento pari a 0,4 persone/mq

Per determinare il massimo affollamento ipotizzabile, abbiamo considerato,


quanto dichiarato dagli uffici responsabili di entrambi gli istituti.
NB. Per il calcolo delle persone presenti all’interno delle aree destinate a servizi
si è effettuata una media del personale docente e non docente per ogni
singolo Istituto rispetto alle aree destinate a servizi, ossia:

“Amedeo di Savoia Aosta”: 73 persone / 11 aule = 7 persone;


“Tito Livio”: 76 persone / 20 aule = 4 persone.

Pertanto per ogni piano si avrà quanto segue:


Piano Rialzato:
“Amedeo di Savoia Aosta”: 8 aule x 7 persone/aula = 56 persone;
“Tito Livio”: 11 aule x 4 persone/aula = 44 persone.
Piano Primo:
“Tito Livio”: 9 aule x 4 persone/aula = 36 persone.
Piano Secondo:
“Amedeo di Savoia Aosta”: 3 aule x 7 persone/aula = 21 persone

Il massimo affollamento ipotizzabile viene calcolato come di seguito:

PIANO RIALZATO
- aule = 10 10 aule x 26 persone/aula = 260 persone;
- aree destinate a servizi per “Amedeo di Savoia Aosta”:
• persone effettivamente presenti + 20% = 56 + 20% = 67 persone;
- aree destinate a servizi per “Tito Livio”:
• persone effettivamente presenti + 20% = 44 + 20% = 53 persone;
- Per il locale destinato a palestra dell’Istituto “Amedeo di Savoia Aosta”
risulta:

• Aff. Max = Densità di aff. x sup. lorda Aff. Max = 0.4 pers/mq x 198 mq
= 80 persone

- Per il locale destinato a palestra dell’Istituto “Tito Livio” risulta:


• Aff. Max = Densità di aff. x sup. lorda Aff. Max = 0.4 pers/mq x 191 mq
= 76 persone

TOTALE PIANO RIALZATO 536 persone

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PIANO PRIMO
- aule = 21 21 aule x 26 persone/aula = 546 persone;
- aree destinate a servizi per “Tito Livio”:
• persone effettivamente presenti + 20% = 36 + 20% = 43 persone;

TOTALE PIANO PRIMO 589 persone

PIANO SECONDO
- aule = 26 26 aule x 26 persone/aula = 676 persone;
- aree destinate a servizi per “Amedeo di Savoia Aosta”:
• persone effettivamente presenti + 20% = 21 + 20% = 25 persone;

TOTALE PIANO SECONDO 701 persone

Pertanto dal calcolo risulta che il massimo affollamento ipotizzabile è quello


relativo al Secondo Piano pari a 701 persone.

7.2. CAPACITA' DI DEFLUSSO

Si è considerato una capacità di deflusso pari a 60 per ogni piano.

7.3. SISTEMA DI VIA DI USCITA

L’intero complesso è provvisto di un sistema organizzato di vie d’uscita


dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzato in funzione della
capacità di deflusso.
Il numero di uscite di sicurezza per ogni piano dell’intero stabile risulta il
seguente:
- Piano seminterrato: n. 3 uscite di sicurezza con esodo tutte
direttamente nel cortile esterno e poste in punti contrapposti;
- Piano rialzato: n. 10 uscite di sicurezza con esodo in parte su Via A.
Bruni e in parte direttamente nel cortile esterno e poste in punti
contrapposti;
• La palestra utilizzata dall’Istituto “Amedeo di Savoia Aosta” è
dotata di n. 3 uscite di sicurezza, mentre la palestra utilizzata
dall’Istituto “Tito Livio” è dotata di n. 4 uscite di sicurezza
entrambe con esodo in parte su Viale Carella e in parte
direttamente nel cortile esterno e poste in punti contrapposti;
- Piano Primo: n. 9 uscite di sicurezza con esodo in parte su Via A. Bruni
e in parte direttamente nel cortile esterno e poste in punti
contrapposti;
- Piano secondo: n. 7 uscite di sicurezza con esodo in parte su Via A.
Bruni e in parte direttamente nel cortile esterno e poste in punti
contrapposti

Le tre uscite di sicurezza poste sulla via A. Bruni del piano rialzato, oltre ad avere
le porte di sicurezza a norma, sono dotate di ulteriore protezione con dei

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portoni in legno ai quali si impone la prescrizione che siano sempre aperte nelle
ore in cui vi sia la presenza di alunni, personale docente e non docente.

7.4. LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA

L’intero edificio possiede n. 2 scale di sicurezza esterna pertanto si riterrà


accettabile una larghezza minima della seconda via d’uscita pari a 0,90 m. e
sarà conteggiata come un modulo ai fini del deflusso.

7.5. LUNGHEZZA DELLE VIE DI USCITA

La lunghezza delle vie di uscita non è superiore a 60 metri, misurata dal luogo
sicuro alla porta più vicina allo stesso di ogni locale frequentato dagli studenti o
dal personale docente e non docente.

7.6. LARGHEZZA TOTALE DELLE VIE DI USCITA

La larghezza totale delle uscite viene così calcolata:

PIANO SEMINTERRATO

Il sistema di uscite di sicurezza a detto piano è costituito da n. 3 porte di cui n. 2


di larghezza pari a 1,00 m. e n. 1 di larghezza pari a 2,00 m.

PIANO RIALZATO

Il sistema di uscite di sicurezza a detto piano è costituito da n. 10 porte di cui:


- n. 3 di larghezza pari a 1,80 m.;
- n. 2 di larghezza pari a 1,10 m.;
- n. 5 di larghezza pari a 1,20 m.;

per quanto concerne le uscite di sicurezza relative alle palestre si riporta


quanto segue:
- Palestra Amedeo di Savoia Aosta n. 2 da 1,30 m. e n. 1 da 1,90 m.;
- Palestra Tito Livio n. 2 da 1,90, n. 1 da 2,20 m. e n. 1 da 1,20 m..

PIANO PRIMO

Il sistema di uscite di sicurezza a detto piano è costituito da n. 8 porte di cui:


- n. 5 di larghezza pari a 1,20 m.;
- n. 2 di larghezza pari a 1,10 m.;
- n. 1 di larghezza pari a 1,30 m.;
- n. 1 di larghezza pari a 0,90 m..

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PIANO SECONDO

Il sistema di uscite di sicurezza a detto piano è costituito da n. 7 porte di cui:


- n. 4 di larghezza pari a 1,20 m.;
- n. 3 di larghezza pari a 1,30 m.;

in funzione di quanto emerso nel calcolo del massimo affollamento, risulta che:
Affollamento massimo ipotizzabile (D.M. 26 Agosto 1192 art. 13 comma 2 –
relativo al solo piano con massimo affollamento) = 701 persone

Massimo affollamento 701

Capacità di deflusso 60

Numero delle uscite 7

Numero moduli calcolati 12

= Aff. Max / Capacità di Deflusso

= 701 pers. / 60 = 12 moduli

Numero moduli presenti (4*2)+(3*2) = 14

Per quanto sopra riportato, la larghezza reale delle uscite dalla scuola sono
sufficienti per il massimo affollamento ipotizzabile.

7.7. NUMERO DELLE USCITE

Il numero delle uscite dai singoli piani dell'edificio è superiore a due. Esse sono
poste in punti ragionevolmente contrapposti. I locali destinati ad uso collettivo
(spazi per esercitazioni, spazi per l'informazione ed attività parascolastiche)
sono dotati, oltre che della normale porta di accesso, anche di almeno una
uscita di larghezza non inferiore a due moduli, apribile nel senso del deflusso,
con sistema a semplice spinta, che adduce in luogo sicuro.

8. SPAZI A RISCHIO SPECIFICO

8.1. SPAZI PER ESERCITAZIONI

Gli spazi per le esercitazioni ed i locali per depositi annessi sono ubicati al piano
terra, al primo piano ed al secondo piano.
Secondo quanto previsto al punto 1 dell’allegato A relativo alla Circolare prot.
n. P2244/4122 sott. 32 del 30/10/1996, risulta che la realizzazione, sia dell'uscita
che adduca direttamente in luogo sicuro che di strutture REI 60, è necessaria
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nel caso di spazi per esercitazioni nei quali il materiale presente costituisca
rischio per carico di incendio o per caratteristiche di infiammabilità ed
esplosività o per complessità degli impianti.
Nel caso in esame non rientrano in tali fattispecie in quanto trattasi di aule di
informatica, di linguistica e similari.
Inoltre si fa rilevare che non sono presenti laboratori ove sia previsto l’utilizzo di
“becchi bunsen”.

8.2. SPAZI PER DEPOSITI

Vengono definiti "spazi per deposito o magazzino" tutti quegli ambienti destinati
alla conservazione dei materiali per uso didattico e per i servizi amministrativi.
Il deposito di materiale solido combustibile è ubicato al piano terra e al piano
seminterrato.
Il dimensionamento degli spessori e delle protezioni da adottare per i vari tipi di
materiali nonché la classificazione dei depositi in funzione del carico di
incendio, vanno determinati secondo le tabelle e con le modalità specificate
nel D.M. 16 Febbraio 2007 “Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed
elementi costruttivi di opere da costruzione”. Le predette strutture dovranno
comunque essere realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di
almeno REI 60.
L'accesso al deposito deve avvenire tramite porte almeno REI 60 dotate di
congegno di auto chiusura.
La superficie massima lorda di ogni singolo locale è inferiore a:
- 1.000 mq per i piani fuori terra;
- 500 mq per il piano seminterrato.
I locali hanno apertura di aerazione di superficie non inferiore ad 1/40 della
superficie in pianta, e le stesse sono protette da robuste griglie a maglia fitta. Il
carico di incendio di ogni singolo locale non è superiore a 30 kg/mq.
Ad uso di ogni locale sarà posizionato almeno un estintore, di tipo approvato,
di capacità estinguente non inferiore a 21 A, ogni 200 mq di superficie.
Al piano seminterrato al momento è ubicato una vecchia cisterna per lo
stoccaggio del gasolio che sarà rimossa.
Per esigenze didattiche ed igienico-sanitarie sarà consentito detenere
complessivamente all'interno del volume dell'edificio, in armadi dotati di
bacino di contenimento 20 l di liquidi infiammabili.

8.3. IMPIANTI DI PRODUZIONE DI CALORE

Per gli impianti di produzione di calore valgono le disposizioni di prevenzione


incendi previste dal D.M. 12 Aprile 1996.
La centrale termica è ubicata all’esterno al piano terra, dove sono posizionate
due caldaie collegate in parallelo aventi un generatore di calore modello
Ferroli potenza termica del focolare nominale massima pari 160 kW ed un
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generatore Belleli potenza termica nominale massima paria 250 kW. Il suddetto
locale ha una superficie complessiva pari a mq. 23 e un’altezza pari a 2,90 m..
Le superfici finestrate hanno una superficie di aereazione pari a mq. 5,50,
quindi superiore a 0,3 m2 (secondo quanto previsto dall’art. 4.2.3 del D.M. 12
Aprile 1996) nonché da quanto ricavato dalla seguente formula:

S = Q x 10 = (160 + 250) x 10 = 4.100 cm2 = 0,41 m2

Il locale caldaia ha tre pareti esterne di lunghezza superiore al 15% del


perimetro confinante con spazio scoperto e il soffitto è attestato su spazio a
cielo libero.
Il locale risulta pavimentato con cemento, intonacato a tre mani con finitura
liscia, porta d’ingresso in ferro e pareti finestrate con sola posa in opera di
grigliato metallico da cm. 10 per 1,5. Lo scarico dei fumi avviene attraverso una
canna fumaria in acciaio inox avente raggio pari a cm. 30, che sfocia
direttamente al di sopra dell’edificio.
Le apparecchiature all’interno della centrale termica sono sistemati in modo
che sia garantita, tra un qualsiasi punto esterno degli stessi e le pareti verticali e
orizzontali del locale, l’accessibilità agli organi di regolazione e sicurezza e
controllo anche per la manutenzione straordinaria.
Allo stato attuale l’intero istituto non è dotato di nessun tipo di stufa per il
riscaldamento degli ambienti in quanto lo stesso avviene per il tramite di
radiatori collegati alla centrale termica dove vi sono le caldaie alimentate a
gas metano

8.4. SPAZI PER L'INFORMAZIONE E LE ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE

Gli spazi destinati all’informazione ed alle attività parascolastiche sono:


• Aula Magna ubicata al Piano Rialzato nell’istituto “Tito Livio”;
• Sala Riunioni ubicata al Piano Rialzato nell’istituto “A. Aosta”.
I suddetti locali non superano la capienza di cento persone pertanto non si
applicano le norma di sicurezza per i locali di pubblico spettacolo.

8.5. AUTORIMESSE

Non sono presenti locali destinati ad autorimessa.

8.6. SPAZI PER SERVIZI LOGISTICI

Non sono presenti locali destinati a mense e a dormitori.

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9. IMPIANTI ELETTRICI

9.1. GENERALITA’

Gli Impianti Elettrici di entrambe le scuole sono realizzati in conformità ai disposti


di cui alla legge 1° marzo 1968, n. 186 ossia tutti i materiali, le apparecchiature, i
macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere
realizzati e costruiti a regola d’arte delle Normative CEI. Ogni istituto è munito di
interruttore generale posto in posizione segnalata che permette di togliere
tensione ai rispettivi impianti elettrici; tali interruttori sono muniti di comando di
sgancio a distanza posto all’ingresso di ogni istituto. Gli stessi saranno dotati di
regolare dichiarazione di rispondenza.

9.2. IMPIANTO ELETTRICO DI SICUREZZA

Le scuole sono dotate di un impianto di sicurezza alimentato da apposita


sorgente, distinta da quella ordinaria.
L'impianto elettrico di sicurezza, deve alimentare le seguenti utilizzazioni,
strettamente connesse con la sicurezza delle persone:

• illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite


ed i percorsi delle vie di esodo che garantisca un livello di illuminazione
non inferiore a 5 lux;
• impianto di diffusione sonora e/o impianto di allarme.

Nessun'altra apparecchiatura può essere collegata all'impianto elettrico di


sicurezza. L'alimentazione dell'impianto di sicurezza deve potersi inserire anche
con comando a mano posto in posizione conosciuta dal personale.
L'autonomia della sorgente di sicurezza è superiore ai 30 minuti. Sono ammesse
singole lampade o gruppi di lampade con alimentazione autonoma. Il
dispositivo di carica degli accumulatori deve essere di tipo automatico e tale
da consentire la ricarica completa entro 12 ore.

10. SISTEMA DI ALLARME

10.1. GENERALITA’

Entrambe le scuole sono munite di un sistema di allarme in grado di avvertire gli


alunni ed il personale presente in caso di pericolo.

10.2 TIPO DI IMPIANTO

L’impianto di allarme antincendio completo di impianto altoparlanti risulta


presente con separazione dall’impianto di campanelli usato per la scuola in
quanto la stessa è classificata di tipo 5.

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11. MEZZI E IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ED ESTINZIONE DEGLI INCENDI

11.1. RETE IDRANTI

Il plesso scolastico è dotato di impianto idrico antincendio così costituito:

vasca di riserva idrica con pareti in cemento della capienza di 22 m3;

Alimentazione idrica: gruppo di pompaggio della ditta DAB pompe,


costituito da due elettropompe ad asse orizzontale con potenza
elettrica, portata e prevalenza il tutto come da D.M. 26 Agosto 1992;
Rete di tubazioni fisse, ad anello, chiuso due volte, permanentemente in
pressione, ad uso esclusivo antincendio;
N. 3 attacco di mandata per autopompa posta all’esterno dell’intera
struttura, contrassegnato in modo da permettere l’immediata
individuazione dell’impianto, che comprende:
• Attacco di immissione conforme alla specifica normativa di
riferimento con diametro DN70, dotato di attacco a vite con
girello UNI 804 e protetti contro l’ingresso di corpi estranei nel
sistema;
• Valvola di intercettazione, aperta, che consente l’intervento sui
componenti senza svuotare l’impianto;
• Valvola di non ritorno atta ad evitare la fuoriuscita d’acqua
dall’impianto in pressione;
• Valvola di sicurezza tarata a 12 Bar, per sfogare l’eventuale sovra-
pressione dell’autopompa.
Idranti a muro UNI45 conformi alla UNI EN 671-2, adeguatamente protetti.
Le cassette sono complete di rubinetto DN 40, lancia a getto regolabile
con ugello da 13 e tubazione flessibile da 20 m. completa di relativi
raccordi. Le attrezzature sono permanentemente collegate alla valvola
di intercettazione.

L’intero impianto antincendio sarà dotato di regolare dichiarazione di


rispondenza da parte dell’impresa specializzata manutentrice dell’impianto.

Il numero totale di idranti presenti all’intera struttura è di 18 di cui n. 4 sono posti


al piano terra, n. 4 nel cortile esterno, n. 5 al piano primo e n. 5 al secondo
piano.

L’alimentazione idrica è in grado di assicurare l’erogazione ai 3 idranti


idraulicamente più sfavoriti, di 120 l/min cad., in quanto dal calcolo effettuato
necessitano 21,6 m3 di acqua con una pressione residua al bocchello di 1,5 Bar
per un tempo di almeno 60 min..
Da sopralluogo effettuato è emerso che la vasca presente nel locale pompe
posto al piano semi-interrato è di 22 m3.

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11.2. ESTINTORI

Il numero totale di estintori presenti all’intera struttura è di 65 di cui:


PIANO SEMINTERRATO
- n. 4 portatili a polvere da 6 Kg. ABC 34A 233B C;
- n. 1 portatile a CO2 da 5 Kg. 113B;
- n. 2 Carrellati a polvere da 50 Kg. ABC A B1 C.
PIANO RIALZATO
- n. 20 portatili a polvere da 6 Kg. ABC 34A 233B C;
- n. 1 portatile a CO2 da 2 Kg. 34B;
- n. 4 portatili a CO2 da 5 Kg. 113B;
- n. 1 Carrellato a polvere da 50 Kg. ABC A B1 C.
CENTRALE TERMICA
- n. 2 portatili a polvere da 6 Kg. ABC 34A 233B C;
PIANO PRIMO
- n. 12 portatili a polvere da 6 Kg. ABC 34A 233B C;
- n. 1 portatile a CO2 da 5 Kg. 113B;
- n. 2 Carrellato a polvere da 50 Kg. ABC A B1 C.
PIANO SECONDO
- n. 10 portatili a polvere da 6 Kg. ABC 34A 233B C;
- n. 1 portatile a CO2 da 2 Kg. 34B;
- n. 2 portatili a CO2 da 5 Kg. 113B.
PIANO MANSARDA
- n. 2 portatili a polvere da 6 Kg. ABC 34A 233B C;

Sono installati estintori così come elencati, di tipo approvato dal Ministero
dell'interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 mq. di pavimento o
frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano.

11.3. IMPIANTI DI RILEVAZIONE E/O DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI

Non sono presenti impianti di rilevazione automatica d’incendio in quanto il


carico d’incendio è inferiore a 30 kg/mq.

12. SEGNALETICA DI SICUREZZA

In tutta l'attività in oggetto sono stati installati cartelli segnaletici, espressamente


finalizzati alla sicurezza antincendio, secondo il D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81.
Sono stati segnalati tutti gli Estintori e gli Idranti, in particolare le Uscite sono
state segnalate anche in assenza di energia elettrica, mediante plafoniere di
tipo autoalimentate con autonomia superiore a 30 minuti.

13. NORME DI ESERCIZIO

A cura del titolare dell'attività, dovrà essere predisposto un registro dei controlli
periodici, ove saranno annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi
all'efficienza degli impianti elettrici, dell'illuminazione di sicurezza, dei presidi
antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio
specifico e dell'osservanza delle limitazioni dei carichi di incendio nei vari
ambienti dell'attività.
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Tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i
controlli da parte dell'autorità competente.

Sarà predisposto un piano di emergenza e saranno fatte prove di evacuazione,


almeno due volte nel corso dell'anno scolastico.
Le vie di uscita saranno tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale.
Sarà fatto divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei
serramenti delle uscite di sicurezza, durante i periodi di attività della scuola,
verificandone l'efficienza prima dell'inizio delle lezioni.
Le attrezzature e gli impianti di sicurezza saranno controllati periodicamente in
modo da assicurarne la costante efficienza.
Nei locali dove verranno depositate o utilizzate sostanze infiammabili o
facilmente combustibili, sarà fatto divieto di fumare o fare uso di fiamme libere.
I travasi di liquidi infiammabili, non saranno effettuati se non in locali appositi e
con recipienti e o apparecchiature di tipo autorizzato.
Nei locali della scuola, non appositamente all'uopo destinati, non saranno
depositati e/o utilizzati recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti. I liquidi
infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque
emettere vapori o gas infiammabili, possono essere tenuti in quantità
strettamente necessarie per esigenze igienico-sanitarie e per l'attività didattica
e di ricerca in corso.
Al termine dell'attività didattica o di ricerca, l'alimentazione centralizzata di
apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi sarà interrotta
azionando la saracinesca di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione
sarà indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili.
Il titolare dell'attività provvederà affinché nel corso della gestione non venga
alterata le condizioni di sicurezza.

Il Committente
Città di Martina Franca
Ripartizione Tecnica
Settori Lavori Pubblici

Il Tecnico
Ing. Renzo LAFORNARA

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