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Il Cuore di Maria Santissima

1. Provvidenzialmente, ci troviamo nel mese di giugno, in cui la Santa Chiesa onora di modo
particolare il Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo. Questo è il Cuore che tanto ha amato agli
uomini! Infatti, il Cuore di Nostro Signore, ardente d’Amore, si diede in sacrificio sul patibolo della
Croce, in un atto d’immolazione suprema, per adempiere la Santissima Volontà di Dio Padre, di offrire
la salvezza eterna a tutti gli uomini, aprendo le porte del Paradiso, chiuse dal peccato originale.

L’Imitazione di Gesù Cristo, che tutti noi siamo chiamati a compiere nelle nostre vite, passa
proprio per il nostro sforzo di corrispondenza alla grazia, che cerchi di rendere il nostro cuore a misura
del Cuore Santissimo di Nostro Signore. Come dice quella bellissima giaculatoria che tante volte
abbiamo ripetuto in questo mese: Gesù mite e umile di Cuore, rende il nostro cuore a misura del tuo
Cuore!

1 / Errore. L'argomento parametro è sconosciuto.


2. Allora, ci insegna la Santa Chiesa, che nessuno ha imitato il Nostro Signore come la
Santissima Vergine Maria. Il suo Cuore Purissimo è il modello più perfetto del Sacro Cuore di Gesù.
Perciò, noi, figli di questa benedetta Associazione della Legio Mariæ, figli, quindi -per pura
misericordia di Dio-, particolarmente amanti della Santissima Vergine, e amati da Ella, dobbiamo
rivolgere il nostro sguardo al suo Cuore Immacolato, nel nostro impegno cristiano di riprodurre nelle
nostre anime l’Immagine del Divin Cuore del Salvatore.

3. Cuore Immacolato. Il Cuore di Maria Santissima è, infatti, un Cuore purissimo:


A onore della santa e indivisibile Trinità, a decoro e ornamento della Vergine Madre di Dio, a
esaltazione della fede cattolica, e a incremento della religione cristiana, con l’autorità di nostro Signore
Gesù Cristo, dei beati apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, pronunziamo e definiamo: la
dottrina, che sostiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per
singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere
umano, è stata preservata immune da ogni macchia di peccato originale, è stata rivelata da Dio e perciò
si deve credere fermamente e inviolabilmente da tutti i fedeli. (Pio IX, Proclamazione del Dogma
dell’Immacolata Concezione di Maria Ssma., 8/XII/1854; DS 2800-2804).
Così si rivolgeva a tutto l’orbe cattolico festeggiante, l’immortale Pio IX, una felicissima
mattina dell’8 dicembre 1854.

2 / Errore. L'argomento parametro è sconosciuto.


Questa proclamazione fu accolta con giubilo ed entusiasmo grandissimo da tutto il mondo,
ed è senza dubbio una delle gemme più belle e fulgenti della corona di Maria. Se incomparabile è la
sua divina maternità unita alla verginità più illibata, è tuttavia grazia e dono richiesto da quella dignità,
l’essere concepita senza macchia originale. Era infatti necessario che per essere il Figlio di Maria
senza macchia, senza macchia fosse anche la Madre.

“Dio (...) fin dal principio e prima dei secoli scelse e preordinò al suo Figlio una Madre,
nella quale si sarebbe incarnato e dalla quale poi, nella felice pienezza dei tempi, sarebbe nato. Per
questo, mirabilmente la ricolmò, più di tutto gli angeli e di tutti i santi, dell’abbondanza di tutti i doni
celesti, presi dal tesoro della sua divinità. Così Ella, sempre assolutamente libera da ogni macchia di
peccato, tutta bella e perfetta, possiede una tale pienezza di innocenza e di santità, di cui, dopo Dio,
non se può concepire una maggiore, e di cui, all’infuori di Dio, nessuna mente può riuscire a
comprendere la profondità” (Pio IX, Ibid.). “Dio può creare degli angeli più perfetti, dei cieli più belli,
pero non sa né vuole creare una Madre più bella e perfetta per il Suo amatissimo Figlio Gesù Cristo,
che la Santissima Vergine Maria” (San Enrique de Ossó).

3 / Errore. L'argomento parametro è sconosciuto.


E certo era del tutto conveniente che una Madre così venerabile risplendesse sempre adorna dei
fulgori della santità più perfetta, e, immune interamente della macchia del peccato originale, riportasse
il più completo trionfo sull’antico serpente; poiché a Ella Dio Padre aveva disposto di dare l‘Unigenito
suo Figlio -generato dal Suo seno, uguale a Se stesso e amato come Se stesso- in modo tale che Egli
fosse, per natura, Figlio unico e comune di Dio Padre e della Vergine; poiché lo stesso Figlio aveva
stabilito di renderla sua Madre (in modo sostanziale), poiché lo Spirito Santo aveva voluto e fatto sì
che da Lei fosse concepito e nascesse Colui, dal quale Egli stesso procede.

Il Cuore di Maria Santissima, Immacolata, è come il forziere di tutti i doni celesti, perché, come
insegna San Luigi Maria da Montfort, “Dio radunò tutte le acque e le chiamò mare; radunò tutte le
grazie e le chiamo Maria”. In questo Cuore amabilissimo dobbiamo trovare il nostro modello.

4. Cuore Addolorato. Inoltre, il Cuore di Maria Santissima, non imitò il Cuore del suo Divin
Figlio soltanto nell’ammirabile purezza, ma lo riprodusse interamente, persino il quella misteriosa
virtù che lo portò ad immolarsi per gli uomini. Vediamo il Cuore della Santissima Vergine, infatti,
incoronato dalla stessa corona di spine che portò il Salvatore; lo vediamo trafitto da sette spade di
dolore, che lo rendono un Cuore crocifisso per la nostra eterna salvezza.
4 / Errore. L'argomento parametro è sconosciuto.
Quando morì il Signore, ci raccontano i Santi Evangelisti, tutta la Creazione si commosse: il
sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra, la cui si scosse e le rocce si spezzarono. Pure il velo del
tempio si squarciò nel mezzo. Ma mentre tutti questi fenomeni sorprendenti accadevano, Maria Ssma.
stabat presso la Croce del suo Figlio morto, con l’anima gemente, riempita di dolore e tristezza, trafitta
da una spada.

Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore
(Lam 1,12) dice la Sacra Scrittura. E anche: Con che cosa ti paragonerò, Figlia di Gerusalemme? Che
cosa eguaglierò a te per consolarti, Vergine Figlia di Sion? Poiché è grande come il mare la tua
afflizione; chi potrà guarirti? (Lam 2,13).

Come il mare è immenso e amaro, così è l’afflizione di Maria Ssma. La sua anima e ripiena di
un’amarezza tanto immensa com’è immenso l’amore che aveva per il suo Figlio Divino. Un oceamo
d’Amore, sì; eppure un oceamo di dolore. E in virtù di questo dolore, di questa misteriosa
identificazione della Madre Santissima con il Figlio di Dio e Figlio Suo, nella pienezza dei patimenti, è
che Ella ha meritato il glorioso titolo di Corredentrice. Con i suoi dolori, come i dolori di parto, Ella ha
dato vita alla Santa Chiesa.
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Dove è andato il tuo diletto, o bella fra le donne? Dove si è recato il tuo diletto, perché noi lo
possiamo cercare con te? (Ct 6,1), dice la Sacra Scrittura. Pure nel Cuore Addolorato di Maria
Santissima troviamo un altro richiamo, rivolto a noi, per cercare Gesù Cristo. E Lo troveremo
avvicinando il nostro cuore alle sette piaghe del Cuore Addolorato di Maria Santissima, cioè, nella
meditazione dei suoi patimenti.

Impariamo a sommergere il nostro cuore nel Cuore di Maria Santissima; prendiamo esempio
del Santo Padre, Giovanni Paolo II, devotissimo della Santissima Vergine. Se vogliamo rinnovare la
nostra fedeltà al Vicario di Cristo, il Dolce Cristo in terra (Sta. Catalina da Siena), particolarmente
domani, che la Santa Chiesa celebra la sua festa, non troveremo un cammino più adatto che imitarlo
nel suo amore alla Madre di Dio. Facciamo così, e avremo assicurato la nostra salvezza per tutta
l’eternità!

6 / Errore. L'argomento parametro è sconosciuto.

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