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Il mio nome è

30 settembre 1948
Data di nascita di ‘Tex’

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30 settembre 1948
Tex fa il suo esordio in una serie omonima pubblicata dalle
Edizioni Audace nel formato a strisce (16,5 X 8 cm) caratteristico
dell'epoca, all'interno della Collana del Tex della quale
complessivamente vennero pubblicati in totale 973 numeri divisi in
36 serie con periodicità settimanale dal 1948 al 1967

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1945: fine della seconda guerra mondiale
Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa
definitiva delle forze nazifasciste all'esercito alleato, si ebbe solo il 3
maggio, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in
campo durante la cosiddetta resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945: tali
date segnano anche la fine del ventennio fascista.

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La nascita della Repubblica Italiana avvenne a seguito dei risultati
del referendum istituzionale di domenica 2 e lunedì 3 giugno 1946,
indetto per determinare la forma di stato da dare all'Italia dopo
la seconda guerra mondiale.
Per la prima volta in una consultazione politica nazionale votavano
anche le donne: risultarono votanti circa 13 milioni di donne e circa 12
milioni di uomini, pari complessivamente all'89,08% degli allora
28 005 449 aventi diritto al voto.
I risultati furono proclamati dalla Corte di cassazione il 10 giugno 1946:
12 717 923 cittadini favorevoli alla repubblica e 10 719 284 cittadini
favorevoli alla monarchia[1]. Il giorno successivo tutta la stampa dette
ampio risalto alla notizia.

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1958
Nasce il fomato ‘Gigante’
La serie di storie inedite continuò in una collana in formato
"Gigante" che comprendeva tre strisce per pagina, esordita nel
1958, ristampando integralmente gli episodi pubblicati nella
collana a strisce – la quale era ancora pubblicata all'epoca – per
poi incominciare a pubblicare storie inedite,
in quanto il crescente successo della
collana convinse l'editore a puntare su
questa abbandonando il formato a
strisce.
Intanto dal n. 22 la pubblicazione
modificò il nome da Serie gigante a
Collana Tex gigante e, dal n. 162,
assunse la denominazione definitiva di
Tex. Dal 2018 l'editore pubblica una
nuova serie di storie inedite dedicata al
passato del personaggio nella serie
Tex Willer.
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Gian Luigi Bonelli
Creatore di Tex
disegnato da Galep, nome d’arte di Aurelio Galleppini
Aristea Bonelli
Prima moglie di Gian Luigi Bonelli e
Direttrice della
Casa Editrice «Audace»
Autoritratto di Galep
Creatore grafico di Tex
I primi disegnatori
storici accanto a Galep
Guglielmo Letteri
Esordisce su Tex nel 1964
in Agguato fra le rocce, una delle
ultime storie pubblicate nel
formato a striscia e ristampata nei
numeri 68 e 69 della serie
"gigante"
Erio Nicolò
Esordisce su Tex nel 1964 con la
storia Dramma nella prateria,
pubblicata sui numeri 63 e 64 della 17
serie
Giovanni Ticci
Esordisce nel 1967 su Tex con la
storia "Vendetta indiana", il n. 91 18
della serie
I quattro Pards
Kit Carson
Prima apparizione:
Albo n. 1 «La Mano Rossa»
Kit Willer
Prima apparizione:
episodio L'orma della paura, corrispondente all'albo del formato
attuale n. 10, intitolato Il tranello
Tiger Jack
Prima apparizione:
episodio La banda dei Dalton, inclusa nell'albo n. 8, Due contro cento
Lilith
Prima apparizione:
episodio intitolato Il patto di sangue, albo n. 7 della serie attuale
Dinamite
Prima apparizione:
sin dal principio
Gli amici di Tex

Jim Brandon
El Morisco Montales

Pat Mac Ryan


Cochise

Gros-Jean, Lefty Potrero, Tom Devlin, Nat McKennet


Gli amici di Tex

El Morisco è uno studioso messicano di scienze occulte, di origine


egiziana. Vive nella cittadina messicana di Pilares, assistito dal
maggiordomo Eusebio. Conosce i segreti delle piante e delle erbe, ha
insegnato in Egitto, all’Università del Cairo, è esperto di magia egiziana e
azteca. Conosce benissimo le civiltà del Messico pre-colombiano. E
quando c'è qualche nemico "soprannaturale", Tex sa di chi ha bisogno
per sconfiggerlo.
Gli amici di Tex

Jim Brandon

Jim Brandon è un colonnello delle Giubbe Rosse, la polizia canadese a


cavallo. Coraggioso ed esperto,manda a chiamare Tex quando si trova in
guai grossi. E così il nostro eroe passa dai deserti infuocati agli scenari
innevati del Grande Nord.
Gli amici di Tex

Montales è un ex fuorilegge messicano, compagno di scorribande di Tex.


Insieme hanno sconfitto la dittatura in Messico. Montales è poi
diventato governatore, ed è uno dei pochi politici onesti nelle storie di
Tex. Sotto l’apparenza del politico, in lui cova ancora il fuoco
dell'avventuriero!
Gli amici di Tex

Pat Mac Ryan è un gigantesco pugile irlandese, molto legato alla sua
terra (anche se è l’unico irlandese astemio della storia!). Non sa sparare,
ma, con la sua forza prodigiosa, è molto utile a Tex.
Gli amici di Tex

Cochise è il capo degli Apaches Chiricahuas. Fratello di sangue di Aquila


della Notte, ha da tempo smesso di combattere i bianchi, convinto che
solo così il popolo rosso potrà sopravvivere. Tex lo considera molto
saggio e molto informato, e gli chiede spesso consiglio.
Gli amici di Tex

Fra gli altri sporadici compagni di avventure texiani vanno ricordati


anche l'inossidabile Lefty Potrero, proprietario di una palestra
pugilistica a San Francisco; il forzuto trapper canadese Gros-Jean; Tom
Devlin e Nat McKennet, ufficiali di polizia rispettivamente a San
Francisco e a New Orleans; Ely Parker, commissario agli affari indiani
presso il governo di Washington, ispirato all'omonimo personaggio
storico.
Tex va spesso ad aiutarli e dimostra di sapersela cavare benissimo non
soltanto nella prateria, ma anche nelle tentacolari metropoli.
I nemici di Tex

Mefisto

Yama Proteu

El Muerto

La Tigre Nera L’extraterrestre Il Maestro


I nemici di Tex

Mefisto
I nemici di Tex

Mefisto, l’arcinemico di Tex, è un mago potente e malvagio (il suo vero


nome è Steve Dickart). All’inizio era poco più che un semplice illusionista
con modesti poteri ipnotici, poi è stato iniziato alle arti magiche dal
monaco tibetano Padma, ed è diventato un maestro dell'Arcano.
Ossessionato da Tex, si è alleato con gli indiani Hualpai e con i seguaci
del vudù, ha rapito suo figlio e Kit Carson, ma il Ranger è sempre riuscito
a sconfiggerlo.
I nemici di Tex
Mefisto

Compare per la prima volta, insieme alla sorella Lily Dickart, nell'albo n. 3 della collana di Tex
gigante, intitolato Fuorilegge. Mefisto è un semplice mago illusionista, che intrattiene i frequentatori
dei saloon di El Paso con spettacoli da prestigiatore, mascherando la sua reale professione: spia al
soldo di Stati esteri, in particolare il Messico, con il quale gli Stati Uniti sono al momento in conflitto.
Comparirà altre otto volte:
- 2a: Albi n. 39 e 40;
- 3a: Albi 77, 78, 79, 80;
- 4a: Albi 93, 94, 95;
- 5a: Albo 125;
- 6a: Albi 162, 163, 164
- 7a: Albi 265, 266, 267, 268;
- 8a: Albi 502, 503, 504, 505;
- 9a: Albo 675.
Come anticipato da Mauro Boselli, Mefisto tornerà nella serie regolare mensile nel 2020. La storia si
comporrà di due albi per un totale di 220 tavole. I testi saranno di Boselli, i disegni dei gemelli Cestaro. È
inoltre prevista per il 2022 una tripla storia che rappresenterà l'apparizione finale della nemesi di Tex.
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I nemici di Tex

Mefisto è morto fra le rovine di un castello, da cui è successivamente


risorto grazie all'intervento di sua sorella Lily e all'involontario sacrificio
del negromante indù Narbas, ma non prima di aver trasmesso i suoi
poteri al figlio Blacky che, con il nome di Yama, cerca di vendicare il
padre uccidendo Tex e i suoi pards. Ma Yama non ha il carisma di
Mefisto: è soltanto la copia sbiadita del padre e Tex non ha difficoltà nel
frustrare i suoi piani.
I nemici di Tex

Proteus (vero nome: Perry Drayton) è un asso dei travestimenti,


intelligente e astuto, sa diventare il sosia di chiunque e compie rapine
perfette. È soltanto grazie alla fortuna che Tex riesce a catturarlo
I nemici di Tex

El Muerto (alias Paco Ordoñez) odia Tex perché ha ucciso i suoi fratelli
(due rapinatori): ha la faccia sfigurata (da cui il suo soprannome, che
significa "Il Morto" in spagnolo) ed è un abilissimo pistolero.
I nemici di Tex

La Tigre Nera è il principe malese Sumankan che, dopo aver perso le sue
ricchezze a causa dei bianchi, è venuto negli Stati Uniti per combatterli,
aiutato da cinesi, neri e ricchi bianchi corrotti. Astuto e spietato, è uno
dei più grandi nemici di Tex.
I nemici di Tex

Andrew Liddell, detto Il Maestro, è uno scienziato che scopre un siero


velenoso e minaccia di versarlo nelle condotte d’acqua di San Francisco,
se non gli verrà pagato un milione di dollari. Sconfitto da Tex e rinchiuso
in manicomio, riuscirà a fuggire e tornerà a colpire, stavolta a New
Orleans, ma Tex sventerà nuovamente i suoi piani. Il Maestro è un "mad
doctor" molto più interessato ad arricchirsi che non a dominare il
mondo. Tex si è anche scontrato con sette segrete, creature mostruose
e con i seguaci del vudù. I suoi nemici principali sono però i classici
cattivi dell’immaginario western: ufficiali guerrafondai, indiani in rivolta,
fuorilegge, trafficanti d'armi e d'alcol, politici corrotti e malvagi
proprietari terrieri.
I nemici di Tex

Tex si è anche scontrato con sette segrete, creature mostruose e con i


seguaci del vudù. I suoi nemici principali sono però i classici cattivi
dell’immaginario western: ufficiali guerrafondai, indiani in rivolta,
fuorilegge, trafficanti d'armi e d'alcol, politici corrotti e malvagi
proprietari terrieri.
All’origine la parola metodo significa
cammino. Qui, bisogna accettare di
camminare senza sentiero, di tracciare il
sentiero nel cammino. […] Il metodo non
può costituirsi che nella ricerca: non può
venire alla luce e formularsi che in seguito,
nel momento in cui l’arrivo torna ad essere
un nuovo punto di partenza, questa volta
dotato di metodo.
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I nemici di Tex

In un giorno lontano, ma impossibile da dimenticare, davanti alla tomba


di Lilyth echeggiò un terribile giuramento. Aquila della Notte, piantando
una lancia sul tumulo, promise che la moglie sarebbe stata vendicata!
Tex racconta al figlio Kit avvenimenti di molti anni prima: Brennan e
Teller, due loschi trafficanti, per vendicarsi del Ranger che li aveva
spediti al fresco, incaricarono Tucker, Higgins e altri tagliagole senza
scrupoli di far pervenire al campo navajo di Freccia Rossa una partita di
coperte infettate di vaiolo. Lilyth, insieme a molti altri indiani, trovò così
un'orrenda morte.
I nemici di Tex

L’extraterrestre

Compare negli albi 55 e 56


30 settembre 1948
Data di nascita di ‘Tex’

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30 settembre 1948
Tex fa il suo esordio in una serie omonima pubblicata dalle
Edizioni Audace nel formato a strisce (16,5 X 8 cm) caratteristico
dell'epoca, all'interno della Collana del Tex della quale
complessivamente vennero pubblicati in totale 973 numeri divisi in
36 serie con periodicità settimanale dal 1948 al 1967

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1945: fine della seconda guerra mondiale
Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa
definitiva delle forze nazifasciste all'esercito alleato, si ebbe solo il 3
maggio, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in
campo durante la cosiddetta resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945: tali
date segnano anche la fine del ventennio fascista.

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Occhio Cupo
Il primo episodio, intitolato Il giuramento del forzato, venne pubblicato il
1º ottobre 1948 dando vita alla Serie d'Oro Audace, al prezzo di
copertina di 30 lire.
L'ultimo albo, L'impresa di Occhio Cupo, esce il 30 dicembre 1948.
Occhio Cupo
TEX E LE DONNE
Affascinanti, imprevedibili, letali. Ma una sola gli è rimasta
nel cuore: la moglie Lilyth!

"Tu non mi perderai", dice Tex alla moglie Lilyth, che verrà
uccisa da una epidemia provocata da coperte infette
distribuite da mercanti bianchi. Tex la vendicherà e sarà
fedele alla sua memoria, non legandosi più a nessuna altra
donna. Ma anche se il Ranger non vive storie d'amore, ci
sono molti character femminili importanti nelle sue
avventure. Sono soprattutto "dark ladies" inquietanti e
malvage.

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TEX E LE DONNE

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TEX E LE DONNE
Le malvage

Tra esse ricordiamo la bella sacerdotessa del vudù Loa, alleata prima di
Mefisto e poi del figlio Yama nel combattere Tex, la Maschera di
Ferro (al secolo, la giocatrice Lola Fuente), capo di un racket criminale a
New Orleans, l’affascinante strega indiana Mitla e la cinese Ah-Toy,
leader di una setta segreta cinese. Sono belle, sono letali, ma nulla
possono contro Tex! 79
TEX E LE DONNE
Le malvage

Tra le eroine negative troviamo un nome di tutto rispetto: Lily Dickart.


I lettori più fedeli ricordano bene la sua apparizione sulle scene al fianco del fratello Steve e il
suo ruolo nel traffico d'armi con il Messico che entrambi gestivano sotto la copertura della loro
attività artistica. Steve Dickart è assurto alle massime vette della magia nera, con il nome di
Mefisto, mentre la bella e spregiudicata Lily aveva fatto perdere le sue tracce, almeno fino
all'albo 501, in cui ricompare al fianco di un singolare aristocratico, per metà raffinato
decadente e per metà imprevedibile avventuriero: il conte Ivan Leonov. Nella Parigi
ottocentesca, Lily, oramai perfetta signora dell'alta società, incontra un maestro indiano di arti
occulte, in grado di ricondurre i trapassati dal mondo delle ombre alla vita terrena, e gli chiede
di riportare in vita Mefisto, perché possa finalmente consumare la sua vendetta. Sarà lei, infatti,
a organizzare la trappola nella quale dovranno cadere i quattro pards, assumendo, in questo
ritorno del sinistro negromante, un ruolo di assoluto rilievo che la rende degna di figurare 80 come
una autentica Signora del Male accanto alla titanica figura di Mefisto.
TEX E LE DONNE

Le figure positive

Naturalmente, le rappresentanti del sesso femminile in Tex non sono


sempre personaggi negativi, anzi, alcune di loro sono decisamente
memorabili per temperamento e coraggio, oltre che per la loro
avvenenza.
È il caso, per esempio, di Lena e di sua figlia Donna.
Lena era stata la compagna dello sceriffo di Bannock, Ray Clemmons,
che poi un giovane Kit Carson scoprì essere il capo occulto della temibile
Banda degli Innocenti, un gruppo di razziatori che terrorizzava il
Montana con le sue scorrerie. Lena, scoperta l'attività criminale del
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suo
uomo, non esita a schierarsi dalla parte di Carson.
TEX E LE DONNE
Le figure positive

E, a proposito di donne coraggiose, come non ricordare Elvira Montoya e la sua dama
di compagnia, la giovane apache Sarita? I Montoya sono un'antica famiglia che coltiva
uno spiccato senso dell'onore, anzi, un vero e proprio pregiudizio nobilesco, in quanto
discendenti dei conquistadores, e non vedono di buon occhio la relazione tra Elvira e il
matador Rafael Guerrero, sovrano nell'arena ma plebeo per nascita. Quando scoprono
che Elvira porta in grembo un figlio di Rafael, decidono di uccidere quest'ultimo per
vendicarsi di quello che ai loro occhi appare come un oltraggio sanguinoso. Elvira,
però, fa valere le sue ragioni con caparbietà, e anche Sarita affronta con grande dignità
le sofferenze che i fratelli Montoya, con il loro padre, le infliggono a causa della82sua
fedeltà a Doña Elvira.
TEX E LE DONNE
Le figure positive

Anche la vedova indiana del sergente Torrence,


Luna, ritrae un tipo di donna tutt'altro
che convenzionale. A causa dell'inflessibile severità
del maggiore Craig, che aveva
disposto l'allontanamento delle mogli indiane dei soldati, il sergente Torrence guida i
suoi uomini in una diserzione di massa. Sulle loro tracce si metterà una banda di
cacciatori di uomini alle dirette dipendenze dell'esercito. Sono dei veri e propri
tagliagole, per di più con piena licenza di uccidere. L'intervento di Tex eviterà un
massacro, ma non la morte del valoroso sergente. Ritroveremo Luna in una
drammatica vicenda, in cui il suo intervento sarà risolutivo addirittura per la vita di Tex.
Diablo Rojo Narvaez e i suoi Yaqui, in visita al campo Navajo, rapiscono alcune donne
Yavapai ospiti del villaggio, tra cui la nostra Luna. Nel tentativo di liberarle, Tex cade
prigioniero, ma il coraggio di Luna, che uccide uno dei carcerieri, darà al Ranger
l'occasione per riguadagnare la libertà e sconfiggere il predone yaqui. 83
TEX E LE DONNE
Le figure positive

Fiore di Luna è, invece, la figlia del capo Ute


Naso Piatto, ed è la donna che raccoglie
Kit Willer dalle acque del Little Colorado,
dopo che questi vi era precipitato,
ferito e senza memoria, a seguito di uno
scontro a fuoco con una banda di
contrabbandieri.
Chiamato Tonkawa, "portato dal fiume" in lingua ute, Kit vive una breve e intensa
storia d'amore con Fiore di Luna, funestata però da alcuni drammatici avvenimenti:
l'uccisione di Naso Piatto per mano di Corvo Nero, un guerriero Ute suo nemico e
rivale in amore di Kit; la guerra scatenata contro i Navajos, additati come responsabili
della morte di Naso Piatto, che vedrà addirittura Tex e suo figlio "l'un contro l'altro
armati"; infine, la morte della coraggiosa Fiore di Luna nel tentativo di salvare il84suo
amato Tonkawa da una pallottola che gli era destinata.
Il posto di Occhio Cupo viene preso nella Serie d'Oro Audace dalle ristampe di Orlando
l'invincibile, serie del 1941-42 scritta dallo stesso Giovanni Luigi Bonelli e disegnata
da Vittorio Cossio e, in seguito, da Rino Albertarelli. Questa serie è ispirata alle gesta
del paladino Orlando narrate da Matteo Maria Boiardo e Ludovico Ariosto, e anche per
essa Galep realizza copertine inedite.
Tea Bonelli chiude la Serie d'Oro Audace dopo 12 albi, il 15 maggio 1949.
All’origine la parola metodo significa
cammino. Qui, bisogna accettare di
camminare senza sentiero, di tracciare il
sentiero nel cammino. […] Il metodo non
può costituirsi che nella ricerca: non può
venire alla luce e formularsi che in seguito,
nel momento in cui l’arrivo torna ad essere
un nuovo punto di partenza, questa volta
dotato di metodo.
Grotta Chauvet
36.000 anni fa (Paleolitico superiore)
Arte geometrica
(900/700 a.C.)
Arte geometrica
(900/700 a.C.)
Ceramica attica a figure nere
(VII/VI sec. a.C.)
Ceramica attica a figure nere
(VII/VI sec. a.C.)
Ceramica attica a figure nere
(VII/VI sec. a.C.)
Ceramica attica a figure rosse
(530/400 a.C.)
Partenone
(V sec. a.C.)
Partenone
(V sec. a.C.)
Colonna Traiana
Altezza 39,86 m
Larghezza 3,83 m
Colonna Traiana
La Colonna Traiana è un monumento innalzato a Roma per celebrare la conquista della
Dacia (attuale Romania) da parte dell'imperatore Traiano (101-106 d.C.). Si tratta della
prima colonna coclide mai innalzata. Era collocata nel Foro di Traiano, in un ristretto cortile alle
spalle della Basilica Ulpia fra due (presunte) biblioteche, dove un doppio loggiato ai lati ne
facilitava la lettura.
Chiesa di San Fermo Maggiore
Chiesa Inferiore
Chiesa di San Fermo Maggiore
Chiesa Superiore
Biblia pauperum
(medioevo)

Tre episodi della Biblia Pauperum che illustrano similitudini fra il Vecchio e il
Nuovo Testamento: Evae il serpente, l'Annunciazione, il miracolo di Gedeone.
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Quando ho voglia di rilassarmi leggo un
saggio di Engels, se invece desidero
impegnarmi leggo Corto Maltese.

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Una delle principali strategie di salvaguardia della
memoria culturale è la trasmissione ai membri del
gruppo sociale che in essa si riconosce dei ricordi che
la compongono in varie forme di conoscenza. Tra le
principali forme che può assumere la conoscenza
degli elementi che compongono
la memoria culturale, dobbiamo
certamente segnalare il mito e la storia.

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Secondo Aleida Assmann, il mito racconta avvenimenti
pertinenti alla memoria funzionale, mentre la storia racconta
avvenimenti pertinenti alla memoria-archivio. Nel mito
confluirebbero ricordi che appartengono alla ‘memoria
vivente’ o ‘funzionale’, le cui caratteristiche sono: «l’essere
inerente al gruppo, la selettività, l’eticità e l’orientamento
verso il futuro»; la storia assumerebbe invece la funzione di
‘memoria-archivio’, ossia
‘una sorta di memoria delle memorie,
che include tutto quanto abbia
già perduto una relazione vitale con
il presente’.

(Assmann 2002 [1999], pp. 148-159)


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Memoria culturale
Patrimonio di sapere fondativo dell’identità di un
gruppo, che viene oggettivato in dispositivi di memoria
o in forme o pratiche simboliche.

(Nicolas Pethes, Jens Ruchatz, Dizionario della memoria e del ricordo,


Milano, 2002, p. 316)

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Jan Assmann

Solo il passato significativo viene ricordato, e solo il passato


ricordato diventa significativo. Il ricordo è un atto di
semiotizzazione. Ciò vale anche oggi, per quanto possa
essere caduto in discredito in riferimento alla storia il concetto
dell’«attribuzione di senso» («semiotizzazione» non vuol dire
altro).

(Jan Assmann, Das kulturelle Gedächtnis. Schrift, Erinnerung und politische Identität in frühen
Hochkulturen, München, 1992 [trad. it.: La memoria culturale. Scrittura, ricordo e identità polotica
nelle grandi civiltà antiche, Torino, 1997, p. 49])

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Definizione di cultura

Memoria non ereditaria della


collettività, espressa in un determinato
sistema di divieti e prescrizioni

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Modello di comunicazione elaborato da
Roman Jakobson

Contesto

Messaggio

Mittente Contatto Destinatario

Codice

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Struttura del modello di comunicazione e funzioni del
linguaggio secondo Roman Jakobson

Contesto/ Referenziale

Messaggio/Poetica
Mittente/Emotiva Destinatario/Conativa
Contatto/Fàtica

Codice/Metalinguistica

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Paolo Rossi
I. IL MONDO DI UN MAGO
1. NON C’E’ IL CASO: TUTTO E’ SIGNIFICATIVO
2. C’E’ UN SOLO MONDO
3. LE COSE SENTONO
4. UNO SPIRITO CHE E’ DENTRO
5. CI SONO SOLO COSE VICINE
6. NULLA MUORE
7. L’ESSERE E’ UNA SCALA
8. TUTTO E’ PIENO DI DEMONI
9. PARLARE CON GLI DEI
10. LA VERITA’ E’ SEPOLTA NEL PASSATO E NEL PROFONDO
11. DOMINARE LE COSE: MAGIA NATURALE E MAGIA DEMONIACA
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MICHEL FOUCAULT
Una disciplina viene definita da un campo
d’oggetti, da un insieme di metodi, da un corpus
di proposizioni considerate vere, da un gioco di
regole e di definizioni, di tecniche e di strumenti:
tutto questo costituisce una sorta di sistema
anonimo a disposizione di chi voglia e possa
servirsene, senza che il suo senso o la sua
validità siano legati a colui che ne è stato il
possibile inventore
(M. Foucault, L’ordre du discours, Paris, 1971 [trad. it.: L’ordine del discorso,
in Il discorso, la storia, la verità. Interventi 1969-1984, Torino, 2001, p.14521])
MICHEL FOUCAULT
La disciplina è un principio di controllo
della produzione del discorso. Essa gli fissa
dei limiti col gioco di una identità che ha la
forma di una permanente riattualizzazione
delle regole

(M. Foucault, L’ordre du discours, Paris, 1971 [trad. it.: L’ordine del
discorso, in Il discorso, la storia, la verità. Interventi 1969-1984, Torino,
2001, p. 21])
146
Archeologia

Da logos: ‘discorso’,
intorno a ciò che è
archaios: antico’, ‘vecchio’, ‘primitivo’,
ma anche
arché: principio’, ‘origine’, ‘inizio’
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SIGMUND FREUD
CARATTERISTICHE DELL’INCONSCIO
1. Assenza di contraddizione reciproca
2. Processo di «spostamento»
3. Processo di «condensazione»
4. Atemporalità
5. Sostituzione della realtà esterna con la realtà psichica
6. Compresenza di contraddittori
7. Scompiglio della struttura del pensiero. Assenza di relazioni
8. Copresenza di pensiero e non-pensiero
9. Alternanza tra assenza e presenza di successione temporale
10. Nesso logico rappresentato come simultaneità spazio-temporale e causalità
come successione. Entrambi alternati come dissoluzione-confusione
11. Equivalenza e congiunzione di alternative
12. Equivalenza e congiunzione di contrari e contraddittori
13. Somiglianza: la relazione privilegiata 154
Ignacio Matte Blanco
Principi logici

• Principio di astrazione e generalizzazione


• Principio di simmetria

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Ignacio Matte Blanco
Organizzazione della mente

a) Livello degli oggetti coscienti e ben delimitati


b) Livello delle emozioni più o meno coscienti
c) Livello della simmetrizzazione della classe
d) Livello della progressiva simmetrizzazione di
classi sempre più comprensive
e) Livelli più profondi che hanno come
limite matematico l’indivisibilità 156
JURIJ M. LOTMAN

Definizione di cultura

Memoria non ereditaria della collettività, espressa in


un determinato sistema di divieti e prescrizioni
(J.M. Lotman, B.A. Uspenskij, Tipologia della cultura, Milano, 1995 [trad. or. 1973], pp. 39-43)

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Trasformazione culturale

Cambiamento1: cambiamento che si manifesta allo


stesso livello logico interno al sistema
Cambiamento2: cambiamento che agisce ad un livello
logico superiore

159
M. Black

La scienza, come le discipline umanistiche,


come la letteratura, è un problema di
immaginazione

(M. Black, Models and Metaphors. Studies in Language and Pilosophy, Ithaca-
London, 1962 [trad. it.: Modelli, archetipi, metafore, Parma, 1983, p. 95])

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Vaya con Diòs, amigo

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