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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

SABATO 23 settembre 1995

Allegato 3

L O D I (XXIV settimana)

- Saluto del Presidente (P.Mario)

- Canto d'ingresso: “Alzate o porte”

- Preghiera iniziale del Presidente

- Inno delle lodi (proclamato)

- Ammonizione (Carmen)

Siamo in autunno fratelli, vi invito veramente a cantare con tutto il cuore che è bello,
bellissimo, meraviglioso dar lode all'Altissimo. Ho detto a Kiko di cantare il canto di "Alzate o
porte ed entri il re della gloria" perchè questo è l'autunno, è meraviglioso. Dicono che in Madrid è
fantastico ma lo è nel mondo intero. È la stagione dell'ultimo raccolto; che è diversa la prima spiga -
molto necessario è il pane- dai dolcissimi fichi e dall'uva. Nel deserto non c'è uva, nella povertà
non c'è uva, vino. Il vino è la festa per eccellenza. L'autunno ricapitola tutte le ricchezze; per
l'ultimo raccolto è sempre grande festa in tutti i Paesi, soprattutto nel Medio Oriente. Nel Medio
Oriente è la festa per eccellenza ed inizia l'anno, c'è il Capodanno in tutto il Medio Oriente. Mi
ricordava ora Franco che martedì è il Capodanno ebraico -lunedì c'è un vespro- che è Rosh
Ashanah, inizio dell'anno, in tutto il Medio Oriente. Questo è molto importante per capire il
Vangelo, gli scritti che ci sono arrivati degli Evangeli, che sono un riassunto molto breve delle cose
meravigliose che hanno vissuto. Dice S.Giovanni che a scrivere tutto non c'entrerebbero i libri, però
quello che hanno vissuto essenzialmente e sostiene il Vangelo sono le feste. C'è una festa
importantissima in autunno. Israele canterà questo salmo, tutta l'ortodossia canterà questo salmo che
è composto per la festa delle Capanne, che è anche adesso in autunno, e che è molto importante
anche per il Vangelo.

L'autunno non è solamente la stagione dell'ultimo raccolto ma anche il tempo di seminare,


della semina e della ripresa di ogni settore della vita comunitaria. Così inizia l'anno della scuola, del
Parlamento, di tutto. In Medio Oriente era l'inizio sempre dell'anno. Molto interessante è vedere
perchè cambiano le cose, le raccolte liturgiche. Forse, se Dio ce lo permette, io voglio fare qui
presente una festa che è molto importante. Leggiamo i salmi. Io vi invito a cantare e ad ascoltare
con il cuore, ringraziare il Signore di tutto quello che ha fatto in questo anno, di tutto quello che si
va a fare. Kiko, pazienza! La fede viene dalla predicazione. Ascolta chi predica a te.
Sai cosa mi sono messa io di notte, sapendo come ti alzi tu di mattina e che litigheremo? Un
foglietto con su scritto: "Animo Carmen, la donna è la prima che annunzia la resurrezione ai
vescovi, ai catechisti e allo stesso Papa". Capito? Le donne possono essere annunziatrici, che non ha
niente a che vedere col sacerdozio. Le prime. E non solo questo: è una donna la prima che annunzia
Gesù Cristo agli eretici, la Samaritana. È la prima che annunzia il vangelo agli eretici. E che diranno
gli eretici? "Già non crediamo per quello che tu hai detto". Ancora un'altra donna è importantissima
- della quale parlerò dopo - che è la Cananea. Una pagana completa che viene da Cesarea di Filippo,
al Nord, al limite di quello che prima era la Siria e adesso è occupato da Israele. Questa donna, dice

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la tradizione, annunciò, dopo che ebbe guarita la sua figlia, tantissimo tantissimo il vangelo e quella
zona fu immediatamente sede episcopale. Vedremo i vescovi di Cesarea intervenire già al Concilio
di Nicea. La chiesa fu splendente là grazie a questa donna. Non c'è solo il fatto che abbiamo la
Vergine Maria al centro degli apostoli tanto nella Pentecoste che ai piedi della croce, ma anche è lei
la prima che conosce l'incarnazione: la donna. S. Giuseppe poveraccio soffre e non sa niente. Non
solo la Vergine Maria ma anche S. Elisabetta; il povero Zaccaria muto non capiva niente. Le due si
trovano e si capiscono perfettamente. Le due stanno dentro il mistero: prime nel mondo, le donne.
Dico questo per la riunione che si è avuta delle donne. Avete sentito la Pivetti? Mi è molto piaciuta.
Kiko, lasciami dire quello che il Signore m'ispira.

La Pivetti l'ho vista alla televisione giusto il giorno che sono andata dal Papa. Sapete che
sono stata con il Papa, un'ora e mezza con lui senza Kiko. Mi ha ricevuto da sola il 4 settembre.
Nonostante che io ero presa da questo evento meraviglioso, ho ascoltato la Pivetti che parlava alla
televisione. È stato tanto interessante che l'ho seguita quasi un'ora. Era a Telepace - io non vedo mai
questa televisione dell'Opus Dei - e fanno un'intervista alla Pivetti sopra la letterina del Papa alle
donne, e uno cerca di fare da avvocato del diavolo, un giornalista molto moderno che le diceva:
"Ma non pensa lei che questo Papa... il sacerdozio..." sempre contro il Papa. Ma per lei il Papa
faceva tutto bene, ma con una conoscenza del Concilio che mi ha impressionato. Perchè le hanno
chiesto dei vescovi in politica. E lei ha detto che non conoscono il Concilio perchè il Concilio parla
di libertà assoluta in politica ecc... Alla fine, in un'ora non sono riusciti a farle dire una parola
contro il Papa, nè contro la chiesa, nè contro i vescovi. Diceva "Da quel vescovo io non ho sentito
dire la verità, ma se devo obbedirgli io gli obbedisco lo stesso". Lei obbediente fino alla morte alla
gerarchia, non solo al Papa, cattolicissima. Alla fine le domandano "Se fosse adesso con il Papa che
cosa gli direbbe?" e lei: "Grazie Santo Padre, molte grazie. Due cose. La prima: grazie. La seconda:
Sua santità sta così occupato, ma io gli direi: Padre non potrebbe scrivere una letterina agli
uomini?" Senza ironia, ma con una certezza: "sono così deboli che gli farebbe tanto bene, hanno
tanto bisogno di una letterina sua, Padre". Ed è vero, lei non l'ha fatto con ironia. Fra le cose che le
hanno domandato riguardo al sesso, lei diceva che c'è una differenza radicale e fantastica tra uomo
e donna. Ha fatto presente come la natura agli uomini, poveretti, non gli ha dato la forza e il
coraggio della sofferenza che abbiamo noi donne e la pazienza che abbiamo noi donne. E loro
poveretti sono così deboli che nessuno sta nella croce; tutti sono spariti e restano le donne ai piedi
della croce insieme a Maria.
Kiko, permettimi, che questo è l'anno delle donne e se il Signore m'ispira non mi buttare da qua.
Siamo di sabato. Si nota nella liturgia che è shabat, giorno di lode e di festa perchè il
cristianesimo è nato con la rivelazione che Dio ha fatto ad un popolo e tutta la liturgia sta sopra la
liturgia ebraica. Il salterio non l'abbiamo inventato noi.

- I Salmo (proclamato)

- Ammonizione al Canto: Salmo 42 "Come la cerva anela" (Carmen)

Ho chiesto a Kiko di permettermi di mettere i canti in relazione alla Parola che


proclameremo dopo. Abbiamo iniziato col salmo 118 che sta scritto, lo vedete nella Bibbia, per la
festa delle Capanne. Il centro rituale di questa festa sta in questo salmo: facevano delle grandi
processioni da Siloè al Tempio con le palme, ed è quando si canta Hosanna, Hosanna, che ha molta
relazione con il Vangelo. In vista di quello che vorrei oggi dire- se Dio me lo permette e Kiko
anche- è molto importante un altro salmo che ho chiesto a Kiko di cantare, il Salmo 42 "Come la
cerva anela ai corsi d'acqua". Questo salmo, lo dice la Bibbia, è il salmo del Levita che va all'esilio.
Come le cerve anelano alle correnti d'acqua: anche noi che siamo andati alle fonti del Giordano -
dove sta localizzato, questo salmo per capirlo bene- abbiamo visto ancora dei cervi. Perchè è zona
di molta acqua, ci sono le fonti dove nasce il Giordano. Cascate immense, non come quella del

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Niagara però impressionanti, acque che cadono fino all'abisso. È il cammino obbligato per andare in
Esilio. Poichè c'erano i deserti dell'Arabia e della Siria che a quel tempo erano intransitabili, tutti
passavano per il corridoio che è la Palestina, andavano al Nord, passavano per di là che è una zona
fertile, per arrivare a Babilonia, alla Siria, dapperutto. È lì era passaggio obbligato per l'esercito, per
il commercio, per le culture e per andare all'esilio. Allora questo Levita che ha vissuto lo splendore
del Tempio - il tempio di Salomone era fantastico e non si può immaginare perchè bisognava che
fossero preti, uomini; era immenso il lavoro che faceva un prete là - lo splendore meraviglioso della
liturgia del tempio, adesso vede che tutto è caduto. Sta in una crisi enorme il poveraccio "Tutto
questo: il Tempio, l'esodo, la terra promessa, il Dio con noi, tutto questo è stato un sogno,
un'invenzione, o veramente Dio esiste? Dove sta il tuo Dio?"

L'esilio è più importante nella storia d'Israele della schiavitù in Egitto; sarà una
superpurificazione e una spiritualizzazione del popolo che salirà una scala enorme di passare, con
l'esodo sotto, ad un altro esodo molto più alto. Gesù Cristo lo completerà salendo, non come fanno i
carissimi Giapponesi che fanno un'autostrada, sopra un'altra, sopra un'altra ancora, 4 superstrade;
quello che farà Gesù Cristo sarà un volo ancora più grande. Lui fa un volo aereo: l' Ascensione, un
esodo grandioso, non di passare dall'Egitto alla terra promessa, o da Babilonia ad un nuovo esodo,
ma "da questo mondo al mio Padre". È quello di cui voglio parlare oggi, quello che è centrale in
tutte queste feste dell'autunno e della semina.

Dove va l'uomo? Dove sta andando? Perchè se stiamo in conversione -immagino che ieri
siete entrati in conversione- che cosa è la conversione? Dopo lo dirò, perchè la conversione è una
transfigurazione, un cambio molecolare assoluto e grandioso di tutte le cellule, è una
transfigurazione verso cui andiamo.
Ritorno al levita che va in esilio per introdurre il canto "Come la cerva anela ai corsi d'acqua".
Quella è una parte con molta acqua, molto fertile. Voi siete stati in Israele e non siete potuti andare,
spero che ritorneremo con voi anche e che ritorneremo tutti, se riusciamo a fare questa casa o senza
casa. Perchè Kiko già ha speso per i seminari tutti i soldi che avete dato, e non so quando si farà.
Però in ogni caso ci sono degli hotels. In quel tempo non siamo andati con voi perchè stava la Siria,
era zona di frontiera con Israele e non si poteva andare. Però siamo andati in Samaria in cui oggi
non si può andare, una zona molto conflittiva per l'Intifada. Con le comunità ultime dell'anno scorso
siamo potuti andare a Cesarea di Filippo dove sono le fonti del Giordano, che è dove questo Levita
sta passando e dove sono accadute molte cose importanti. Vorrei oggi andare lì con voi a Cesarea di
Filippo. È una zona fertilissima tutta l'Alta Galilea; c'era il lago che al tempo di Hulle, dove al
tempo degli arabi c'era molto malaria ma oggi è impressionante come questa pianura sia un giardino
tutto coltivato, lungo 30 km. e largo 8, come forse doveva essere un tempo.

Nonostante che il levita veda tutta questa meraviglia, meglio di Gerusalemme, il pensiero ce
l'ha in Gerusalemme e nel tempio e dice: le lagrime sono il mio pane giorno e notte, mentre mi
dicono "dov'è il tuo dio?" Questo io ricordo e il mio cuore si strugge: attraverso la folla avanzavo
tra i primi fino alla casa di Dio (era sacerdote, in queste grandi processioni che si facevano nel culto
del Tempio che era fantastico) in mezzo ai canti di gioia di una moltitudine in festa. Essenzialmente
la festa delle Capanne era la festa ai tempi di Gesù Cristo molto più importante della Pasqua. Era
molto più popolare, molto più sentita e molto più allegra. Tanto è così che lo stesso Vangelo e in
generale la Scrittura la chiamano "la festa", la festa vera, la festa per Israele è questa delle Capanne.

"Perchè ti rattristi anima mia, perchè su di me gemi (sta andando all'esilio)? Spera, spera in
Dio". Dico questo per quelli che state in crisi: "Spera in Dio, ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del
mio volto e mio Dio". "Salvezza del mio volto": questa è la traduzione, nel canto che abbiamo
cantato prima, della parola "Hosanna", mia salvezza è l'Hosanna, in ebraico.

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"In me si abbatte l'anima mia, di te mi ricordo dal paese del Giordano e dell'Hermon (stanno
là dove sta passando all'esilio) e del monte Mizar. Un abbisso chiama l'abisso al fragore delle tue
cascate". Io sempre che canto questo salmo che mi piace tanto mi trasferisco là perchè è tutta la
geografia di là quella che ti fa vedere la situazione di questo salmo, che è fantastico e unito non a
fantasia ma a storia, a fatti. E per questo i salmi vanno a riprodurre tutto quello che succede anche a
noi nella vita. Dio si è manifestato nella storia e con geografia, non sono miti , nè poesie carine.

"Tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati". Io sono andata con le ultime
comunità di Madrid e non potevamo avvicinarci, volevamo fare fotografie però le cascate... siamo
usciti tutti bagnati di là, ma contentissimi! Anche i vecchiotti sono discesi alle cascate e sono saliti.
Voi della Francia e questi della III dei Martiri Canadesi che non siete andati ancora, adesso avete il
vantaggio di quello che non hanno fatto nè S. Francesca nè la Natività ecc...Spero che, fra tanti
viaggi che fate, fate un viaggio in terra Santa che è sempre buono.

"Dirò a Dio mia difesa: perchè mi hai dimenticato, perchè triste me ne vado oppresso dal
nemico?" Immaginate cosa erano questi deportati. "Per l'insulto dei miei avversari sono infrante le
mie ossa. Essi dicono a me tutto il giorno: dov'è il tuo Dio? Perchè ti rattristi anima mia, perchè su
di me gemi? Spera in Dio, ancora potrò lodarlo, Lui salvezza del mio volto e mio Dio".

- Canto dopo il I salmo: "Come la cerva anela ai corsi delle acque" (Salmo 42)

- Cantico di Ezechiele: Ezechiele 18, 1-13 . 20 -32

- III Salmo: “O Signore nostro Dio” (cantato)

- Catechesi (Carmen)

Ragazzi, aiutatemi. Ho qui la Bibbia in italiano, spero che il Signore m'ispiri. Bisognava
aver preparato le cose. Se Dio mi permette e vuole , la catechesi la vado a costruire fra tutti qua. Per
questo mi sono portata tutto questo materiale, perchè so dove stanno delle cose che vi possono
interessare. Per questo dovete avere un po’ di pazienza perchè io non so il copione. Pino Manzari,
per andare ad uno spettacolo bisogna che uno sappia a memoria il copione, no? Così che abbiate un
po’ di pazienza. Ossia che costruiamo qui la catechesi fra tutti. L'unico che vi dico è che con questi
cari librettini che tengo qua ho passato l'estate e ci sono cose molto interessanti e se non mi
vengono bene le cose la potete costruire voi meglio di me, perchè vi darò una serie di materiale che
è molto interessante. E non sono lezioni di teologia, caro Kiko, ma Parola di Dio , che è stata molto
nascosta da una montagna di sabbia o di paglia di esegesi false e che oggi sta venendo alla luce
come cose di archeologia, che sono molto importanti per sentire la Parola di Dio nei Vangeli .

Vi dico una cosa: i figli non sanno cosa sia la fratellanza. Stiamo vivendo in un mondo -si
può fare l'inchiesta- con il problema del figlio unico. Che è terribile. Sarà la distruzione veramente
dell'amore che è la comunione, perchè nella scuola essenziale che è la famiglia non conoscono la
fratellanza. La famiglia è dove Dio ha formato l'uomo per farlo sociale, la famiglia è la cellula base
della società. Per i primogeniti la Scrittura lo faceva molto bene. Il primogenito per la mamma è un
problema grandioso, perchè la sorpresa di aver un figlio è così grandioso che la prende tutta. Perchè
possa essere liberata da questo amore così naturale e forte che è la maternità e allo stesso tempo
essere liberata dal figlio, deve consegnare il primogenito a Dio. Tutti i primogeniti devono essere
offerti a Dio. Che è la forma di liberazione dei figli dalla madre. È interessantissimo questo. La cosa
che rovina tutte le mamme: non fate alleanze col figlio che lo ammazzate. Oggi con tantissimi
problemi di omosessualità, una delle cause anche è quella. Perchè le mamme che hanno problemi

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col marito si uniscono al figlio, per appoggiarsi contro il padre, ed è terribile. Oggi che non hanno
più di un figlio immaginatevi! Lo hanno tutti perchè è la natura stessa. E per questo dal primo libera
il secondo, e soprattutto il terzo. Il terzo crea una serie di problemi enormi, già non c'è la gioia del
"sono feconda e ho il figlio per me." Ma adesso "devo uscire da me al terzo". Ad uno non gli
interessa tanto il terzo. Per questo il terzo è fondamentale.

- Lettura breve delle lodi : 2 Pietro 3, 13-14

Carmen: (segue catechesi)

L'epistola seconda di S.Pietro è una delle cose che volevo fare qui presenti oggi. Penso che
voi, vecchi, santi, della santa chiesa e fedeli del Signore avete pregato quest'estate e avete il salterio.
Sapete che la rinnovazione liturgica è stata fantastica . Penso che presto leggeremo il completo
salterio, non solo i 4 tomi che ripetono ogni anno le stesse letture, ma la rinnovazione liturgica del
Concilio Vaticano II è tre anni diversi di letture del salterio. Con questo la formazione che avete
della parola di Dio, l'introduzione nel mistero di Dio è immensa, meravigliosa, meglio della
Gregoriana e dell'università. Questa relazione con Dio che apre l'intelligenza a capire le Scritture e
la rivelazione, chè Dio si è impegnato con la preghiera e non con la Università. Pregare. Avete visto
che dopo la Pasqua, la Pentecoste, la Trinità, il Sacro Cuore, feste grandiose, abbiamo preso dopo il
Tempo ordinario, che non significa che sia meno importante, ma sta dentro di tutta la rinnovazione
liturgica che è importantissima. Abbiamo visto i libri storici e quando abbiamo cambiato salterio,
dopo la festa della Trasfigurazione di agosto, abbiamo preso i Profeti. La Parola si divide in Torah,
Scritti e Profeti. I profeti dentro di questa spaccatura che è stato l'Esilio, la distruzione di
Gerusalemme, sono stati la voce di Dio che ha mantenuto il popolo, che ha mantenuto la speranza e
che anche oggi è modernissima per tutta la situazione della storia, perchè la storia che qui sta scritta
è tipo di quello che sta accadendo oggi. Dio non ha oggi, nè domani, nè tempo, ma è eterno. Nè
giovane, nè vecchio, nè con barba. È eterno. Entrare in relazione con Dio è entrare fuori del tempo,
la sua parola è attuale, e si attualizza per te, ti parla oggi e parla a me.

aqui

Oggi, seguendo la chiesa perchè non mi piace cambiare, c'è la lettura di Ezechiele. Questo
misterioso Ezechiele non sappiamo se sta in Gerusalemme, se sta in Babilonia, se sta forse in tutt'e
due le parti. Avete visto martedì l'attacco immenso di Ezechiele a tutta l'idolatria del tempio, come
avevano convertito il tempio che era il centro del culto, della presenza di Dio in un covo di ladri;
come oggi le nostre democrazie e tante nostre chiese , tante nostre religioni, tante nostre sette. Un
covo di ladri. Dove doveva stare Dio presente sta l'idolo, l'abominazione, i soldi. È quello che
succede al mondo nostro di oggi. Che ha buttato via Dio e ha messo il vitello d'oro al centro della
storia dell'uomo e del futuro della storia. Questi idoli che si adorano oggi in tutte le nostre nazioni di
cui parlerà dopo Kiko facendo presente la Babilonia. Per questo gli ho cambiato un po’ i suoi piani,
perchè lui si fa i suoi paini, io mi faccio i miei , lui non cede, io mi arrabbio e alla fine Kiko qui fa
tutto e io niente. Ma oggi già, siccome mi sono arrabbiata tanto ieri, sto qui nel leggio, perchè gli
uomini quello che hanno si ' più delle donne è la forza fisica: Dio gliel'ha data per calpestare il
serpente, ma quella che calpestano è solo la donna. Grazie al Signore che ha calpestato il serpente e
ci ha dato una Eva meravigliosa, madre di tutti i viventi, madre della chiesa e non solamente figura
della chiesa, ma che presenterà sempre Gesù Cristo: la donna, Maria presenterà Gesù Cristo.

Ho detto che avevo una lettura interessante per voi, soprattutto per quelli che stati
preoccupati per i figli. I figli sono vostri e non sono vostri . Avete partecipato con Dio a dare al
mondo un uomo, però libero assolutamente. Per molto che adesso dicano del DNA, di tutti i

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condizionamenti per cui sembra che l'uomo sia nato senza libertà perchè condizionato dal DNA, la
Parola di Dio che ne sa di più del DNA e della scienza di oggi dice che no. Fin dalle prime pagine
del Genesi pone Giacobbe ed Esaù che sono della stessa mamma, con lo stesso DNA ed uno è Esaù
e l'altro è Giacobbe, completamente diversi, per marcare la libertà e l'indipendenza dell'uomo. Per
tutta la rivelazione l'uomo è libero, anche con il peccato originale: aderisce nella sua libertà ai suoi
condizionamenti. Come l'omosessualità: si può aderire di tal maniera che si fa veramente. Gesù
Cristo ha detto che ci sono eunuchi che nascono così , altri che li fanno gli uomini ed altri che si
castrano per il Regno dei Cieli. Così tutto. Uno si può incatenare nel peccato con la sua libertà o con
la sua libertà può accettare anche la liberazione, perchè lui da solo non si scatena, però ha dentro di
sè una parola di libertà e Dio ha creato in lui l'ansia dell'amore e del paradiso , quello che cerca
l'umanità oggi.

Oggi, seguendo Ezechiele che è il profeta che la chiesa sta proclamando questa settimana,
c'è una consolazione per voi, quelli che avete problemi coi figli: che cioè i figli sono liberi. Dice che
tu non pagherai per i figli. "I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono alligati .No.
Come è vero che io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete questo proverbio (Ezechiele 18) ma
ciascuno pagherà per se stesso". Se avete colpe, chiaro, convertitevi anche voi, così vi potete fare
male o bene ai figli. Però dentro questo condizionamento del peccato originale e dei genitori, il
ragazzo è sempre ed essenzialmente libero. Non li potete obbligare quando già sono maggiorenni.
Restate in pace, Dio ha una storia con loro.

La chiesa latina, la nostra santa chiesa romana, ha messa tutti i giorni e la ricchezza enorme
di tutta la Parola sta combinata nella liturgia di tutti i giorni: io sempre me la leggo. Adesso stiamo
con il Vangelo di Luca e da poco ha parlato della donna Cananea (Mt 15, 21) che è buono per i
genitori, se mi permette Kiko Arguello dire una cosa su che fare con i figli. Questa donna aveva una
figlia molto ammalata e posseduta dal demonio. E che fa quella Cananea? Mi piace dire questo
della Cananea perchè è dove oggi io voglio andare al finale che è a Cesarea di Filippo, questa
grande città che costruì Erode il grande e che dopo completò suo figlio. Molto importante per oggi e
dove vorrei io finire se Dio me lo permette, che è dove è nata la chiesa. Per questo siamo andati con
le comunità, non per le cascate che sono belle, e per le fonti del Giordano, ma perchè lì c'è stata una
liturgia molto interessante. Gesù Cristo ha portato gli apostoli fino là e di là è dove è nata la chiesa
quando Gesù Cristo ha detto a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa".
Perchè li aveva portati al limite dei pagani. La chiesa nasceva già universale per il mondo intero.
Già dava un salto Israele. Dove Pietro ha detto: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente", la prima
professione di fede in Gesù Cristo. E avete fatto tutti la professione di fede. Oggi v'invita il Signore
alla conversione, a fare presente il battesimo fino alla fede in Dio: a togliere l'abominio della
desolazione che sono i soldi. Non dovete servire Dio e Mammona. Non dice Dio e il sesso o Dio e
non so che. Ma Dio e Mammona.

Leggo rapidamente S.Agostino che fa un commento che mi piace, stupendo: Una donna
Cananea, venuta da quei dintorni, cominciò a chiedergli la salute della sua figlia. Il Signore non
l'ascoltava, dava l'impressione che la disprezzasse, ma questo era perchè si manifestasse la sua
fede. Guarda come Gesù Cristo dà tempo al tempo (bisogna avere pazienza con i figli), le nasconde
il dono che sta per concederle per estrarre dal suo cuore la voce che la faccia capace di riceverlo.
Perchè nonostante che i discepoli abbiano detto al Signore: Mandala via che dà grida dietro di
noi; il Signore stesso ha detto: "Non è buono togliere il pane ai figli e darlo ai cani. (I vostri cari
traduttori della Bibbia di Gerusalemme hanno avuto troppo paura di mettere questo "cani", perros in
spagnolo ed anche in spagnolo hanno messo "cagnolini". Quando è una parola importantissima in
Israele, quelli del mondo pagano erano veramente i cani e anche oggi. Se vedete tantissimi scritti
rabinici per loro che sono figli, gli altri sono i cani)

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Vedete che questo è identico anche all'altro precetto di Gesù Cristo: "Non date le cose sante
ai cani, nè buttate le vostre perle ai porci. Io non sono stato inviato che alle pecore della casa
d'Israele. Quella donna era una Gentile, nel futuro il vangelo sarebbe predicato anche ai Gentili. A
loro fu inviato in una maniera speciale l'apostolo Paolo, la predicazione del Vangelo ai Gentili
avrebbe luogo dopo la passione e morte del Signore. Ancora non era arrivato il tempo ma già era
tra di loro quella donna, la Cananea, che prefigurava la chiesa della gentilità. Ella supplica e
sente che le si dice: "Non è buono togliere il pane ai figli e darlo ai cani": la chiamò cane perchè
chiedeva con veemenza e se lei si fosse offesa al sentire la parola uscita dalla bocca della verità e
che suonava come un insulto e non avesse accettato l'ingiuria, se ne sarebbe andata mormorando
nel suo cuore. È venuta a chiedere un favore: se mi si concede, me lo conceda; ma se non mi si
concede perchè io sono un cane? Che ho fatto di male a chiedere e venire a supplicare un favore?
Sapeva a chi chiedeva il favore. Accettò quello che era uscito dalla bocca del Signore, non lo
rifiutò , insistette ancora più veementemente la sua richiesta riconoscendo di essere quello che
aveva ascoltato. "Così è Signore, hai detto la verità, sono un cane". (Questo è interessante. Noi
siamo capaci di dire: io sono un cane?) Posto che lui le aveva detto che il pane era per i figli le
pareva poco riconoscere che era un cane, riconobbe che erano signori quelli che lui aveva
chiamato figli."Non è bene togliere il pane ai figli e gettarlo ai cani". Ed ella rispose: Così è,
Signore, però anche i cani mangiano le briciole che cadono dai tavoli dei suoi signori. Cosa state
vedendo fratelli ?Ha chiesto con insistenza, ha cercato con tenacia, ha dato tempo al tempo e
pertanto -posto che chiese, cercò e chiamò- già non è un cane; il Signore non dà ora le cose sante
a un cane, ella ha mostrato di non essere più un cane al cercare e chiamare con affetto. È la
conferma di quello che aveva detto ai dispensatori. "Non date le cose sante ai cani, non gettate le
vostre perle ai porci". Ha detto: chiedete, bussate, chiamate. Così lo manifestò a quella donna
Cananea, a quella che in un primo momento chiamò cane. Lo stesso Signore le ha tolto
l'appellativo di cane perchè ha riconosciuto la sua umiltà ad accettare l'obbrobrio e invece di
indignarsi ad udire l'insulto... Perchè le tolse l'appellativo di cane di cui era stato autore, se non
perchè all'accettarlo lei si era trasformata per la sua umiltà? Al confessare di essere quello che
aveva sentito lasciò di esserlo, quasi identicamente a quel pubblicano che stava nel tempio e che
riconoscendo di essere peccatore lasciò di essere quello che era. Nello stesso modo quella donna
Cananea riconobbe di essere un cane e lasciò di esserlo. Che ascolta ora dalla bocca del Signore?
Già non ascolta "cane" ma "O donna, grande è la tua fede . Si faccia come tu desideri". Le diede il
pane. Lo diede alla fede di chi chiede, di chi cerca, alla fede di chi chiama. Per questo lodò la
fede, perchè non rifiutò l'umiltà. Comprenda la vostra santità la parola che dice "Non date le cose
sante ai cane, nè gettate le perle ai porci". Chi vuole che si specifichi la parola cane sappia che
sono cani quelli che abbaiano calunniosamente, porci sono coloro che sono macchiati con i piaceri
carnali. Non siamo pertanto nè cani nè porci per meritare che il Signore ci chiami figli. Nello
stesso modo quella cananea meritò di essere chiamata non più cane ma donna: O donna grande è
la tua fede . Si faccia come tu desideri.

Dico questo per quelli che avete problema coi figli. Oggi c'era la lettura di Ezechiele. Non
volevo allungarmi tanto ma non mi ricordavo che il testo di S. Agostino era in spagnolo. I figli sono
molto importanti per la nostra generazione. Benedite il Signore che vi ha dato tanti figli perchè la
famiglia numerosa è una scuola fantastica. Io sopporto questo musulmano e questo carissimo goto
perchè sono la figlia ottava, già molto abituata a combattere. Eravamo 4 maschi e 4 femmine, non
come te Kiko che eravate solo ragazzetti con la mamma.

Io non ho cominciato ancora la catechesi e la devo costruire con loro. Non sono un'artista e
non so nessun copione. L'unica cosa che vi dico, e non so per dove cominciare, è che questi scritti
sono molto interessanti. Sarebbe stato necessario aver già fatto varie catechesi e aver eleborato
tutto questo materiale che tengo qui . Io non sono artista però ho studiato chimica, non so parlare nè
ho praxis, ma l'investigazione mi è sempre andata molto bene. Ho una serie di materiali qui

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immensa. Però non ho nessun copione per fare adesso in 20 minuti un riassunto. Mi ricordo che al
primo viaggio che ho fatto a Roma con Kiko non portavo più di due magliette ed una gonna, però
portavo una valigetta piena di libri. Le mie manie. Deve essere complesso d'inferiorità, che io mi
appoggio molto... Io sono stata molto brava per l'investigazione e nella chimica sono stata molto
brava anche. C'è una serie di cose dell'esegesi di oggi che sono molto interessanti. Siccome per
questo sarebbero necessarie varie ore, vado rapidamente a leggere qualche cosa. Prima facendo
rapidamente questa Trasfigurazione di cui voglio parlare e di questo "Tu sei Pietro " che sono
collegati.

Ho detto che si sta facendo autunno che è sempre il principio dell'anno in Medio Oriente e
che ci sono feste popolari molto importanti , non solamente Israele che copia molte cose dei Paesi
che stanno intorno . La Pasqua l'abbiamo capita abbastanza bene nel Cammino. Anche il Concilio è
arrivato molto alle fonti, che dietro e sotto questa Messa -che era molto centrata solamente nel
sacrificio della morte di Gesù Cristo - c'era sotto anche una Pasqua ebraica che ha due parti: non
solo la schiavitù, la morte, la crocifissione, ma anche la terra promessa, la coppa dell'alleanza e la
resurrezione. Che era un canto essenzialmente alla resurrezione della morte, tutta la dinamica
pasquale della quale vive il Cammino Neocatecumenale, dove è nato il Cammino è nella Pasqua. E
grazie al Concilio, chè non l'ha inventata nè Kiko nè io. Immaginatevi quello che è stato il
movimento liturgico, il movimento biblico, anni e anni, prima ancora di Pio XII che ha preparato
quello che dopo è stato il Concilio. Simbolicamente l'ha posto in evidenza Paolo VI andando a
Gerusalemme, andare alle radici. Però questo, che per la Pasqua è così chiaro, per gli altri
sacramenti, le altre cose non si sa bene e si sono avute molte confusioni che oggi si stanno
chiarendo. È quello che accade con l'archeologia che sta scoprendo cose impressionanti, che
stavano sepolte. Una delle cose che più è stata controversa e mal interpretata è stato proprio "Tu sei
Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa". Volevo io dire dove va oggi l'esegesi, che cosa
sta scoprendo e anche la trasfigurazione. Quest' estate mi ha fatto compagnia in Kota Kinabalu ,
dove ho passato un mese, in Saba nella Malesia , un libro "Jesus transfigurè" (di Riesenfeld) che è
fantastico, in francese. Al Papa, al finale di tutto, dopo che gli avevo detto alcune cose, ho
cominciato a parlare di questo, della trasfigurazione che ha tanta relazione col "Tu sei Pietro" e
sarebbe rimasto un'ora in più ascoltandomi e anche Stanislao, perchè è molto interessante.

L'attitudine razionalista e critica, con una serie di pregiudizi di ordine filosofico, ha fatto
dire - in tutti gli studi degli ultimi 50 anni - che la Trasfigurazione era riflesso di fenomeni naturali.
Figuriamoci quello che fu la Trasfigurazione, che il suo volto risplendeva come il sole , le sue vesti
erano bianche come la neve e la nube che lo copre e le tenebre. Non vorrei fare qui una noia,
altrimenti faccio solo un flash e lo vediamo un'altra volta. Io lo faccio perchè mi sta interessando
tutto l'anno come opera del Signore, non che io voglia parlare caro Kiko, chè a me non piace
parlare, ma vedo che è molto importante. Ho tentato nell'annuncio della Quaresima, nell'annuncio
della Pasqua, nella convivenza degli itineranti.

Con tesi molto ben preparate, la critica razionalista, tutta l'esegesi critica che è nata con il
Protestantesimo, dico io che hanno disezionato la Bibbia come un morto, mentre la Bibbia riprende
quella che è stata una tradizione immensa viva. La Parola di Dio è viva non è una scrittura, questo
lo spieghiamo bene già nelle prime catechesi. È importantissimo dentro di questa vita - il Papa l'ha
detto in Africa- che le teologie non si dissocino dalla vita di fede. La vita di fede l'ha vissuta Israele
e la vive il cristianesimo nella liturgia, nel culto. Per questo sono importantissime le feste. Ci sono
cose che non stanno scritte nella Bibbia, la stessa pasqua, perchè se la vivevano tutti e non la
lasciavano per iscritto. Gli esegeti critici erano protestanti, che hanno fatto cose interessanti anche,
però sempre con una mentalità, con occhiali razionali; e oggi si vede le cose terribili che hanno
fatto. Alcuni dicono che la trasfigurazione era un riflesso di fenomeni naturali . La Trasfigurazione
è raccontata dai tre sinottici: Matteo, Marco e Luca. Secondo una delle esegesi era un riflesso di

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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

fenomeni naturali, di un carattere singolare. Una seconda, per esempio, afferma che fu una visione
che hanno avuto i discepoli, che realmente non è successo quello, ma gli apostoli hanno
un'allucinazione, una visione. Terza teoria: che era un mito nato dalle riflessioni teologiche della
chiesa primitiva. Ossia tardiva: dopo di Gesù Cristo la chiesa fa una serie di riflessioni sopra la
Risurrezione e mette questo quadrettino carino che è Trsfigurazione, un mito o un'allegoria.
Un'altra delle teorie è che era un'apparizione di Cristo risorto che la chiesa ha passato alla
vita di Gesù Cristo, ossia alla storia, anticipandola, ma non era così. Ossia il fatto storico lo negano
in tutte le maniere. Però adesso vediamo che tutte queste interpretazioni razionaliste dell'episodio
della montagna sono state un fallimento, perchè stiamo giusto al cuore di un’altra scoperta
interessante del senso primitivo dell'episodio. E allora bisogna andare ad altre fonti -come hanno
fatto- e stiamo in un momento fantastico di scoperta della storicità radicale di questo e la storicità
del "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa". Questo ultimo pezzo è stato molto
combattuto da Lutero e già prima, con gli Ortodossi, per non dare il primato a Roma. Già con
Costantinopoli si è avuto il punto di divisione della chiesa cristiana. Sul "Tu sei Pietro e su questa
pietra edificherò la mia chiesa" adesso stesso si stanno scoprendo molte cose. Perchè Pietro dice:
"Tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente", secondo Matteo; Marco dice solamente "Tu sei il Cristo"
e Luca "Tu sei il Cristo di Dio".

Tutta l'esegesi critica ha detto, per vedere come erano nati questi vangeli, che l'unico
autentico e primitivo è S.Marco perchè è il più ridotto. E che gli altri hanno aumentato mettendo
delle cose nuove. Si diceva che il vangelo di Matteo è quasi del sec. II, e che molte cose le ha
aggiunte la comunità primitiva, e fra le cose che ha aggiunto c'è quello del "Tu sei Pietro", che era
un'aggiunta tardiva. E per questo il pezzo di Matteo 16,13 ss. è stato molto controverso fin da
Trento: immaginatevi che cosa diceva Lutero per attaccare Roma. I protestanti hanno fatto una
quantità d'investigazioni e di interpretazioni che sono arrivate anche alle università cattoliche, nelle
quali si diceva- come anch'io ho studiato- che erano aggiunte post-pasquali della chiesa. Oggi sta
rovesciandosi la cosa. Trovano un papiro nella università di Oxford che lasciò un archeologo di
Alessandria nel quale un pezzo del vangelo di Matteo sta già in Alessandria in greco, già nel sec. I.
Ossia che per arrivare ad Alessandria in greco deve essere stato in arameo e in ebraico quasi
contemporaneamente a Cristo. Questo metterebbe in discussione tutte le datazioni che sono state
fatte dei Vangeli e oggi si è creato tutto un polverone di discussione per gli esegeti.

Uno dei vangeli che veramente è contemporaneo quasi a Gesù Cristo, e quelli che l'hanno
scritto sono stati con Gesù Cristo e sono stati testimoni oculari, è il Vangelo di Matteo. Adesso si
sta vedendo che sotto questo dialogo del brano di Matteo, sotto e sotto questo sta una grande liturgia
ebraica. Adesso si capisce tutto molto bene. Abbiamo visto, lo dico per semplificare, che sotto la
nostra messa stava la Pasqua ebraica. Sotto questo dialogo c'è una grande festa ebraica anche di
settembre che è il giorno del perdono, il Yom Kippur. Io volevo arrivare per ultimo a questo. Perchè
dicono chiaramente tutti e tre i sinottici che sei giorni dopo di questo dialogo che Gesù Cristo fa con
gli apostoli è la trasfigurazione. Se anche oggi guardate il calendario ebraico, sei giorni prima della
festa delle Capanne è il giorno del Yom Kippur. Ossia quando Cristo sta con gli apostoli in dialogo
in Cesarea di Filippo si sta celebrando in Gerusalemme la festa del Yom Kippur. In questo mese di
settembre-ottobre, di autunno, ci sono tre feste importantissime ebraiche: il Capodanno, Rosh
Ashanah, il Yom Kippur che sarà una preparazione per la grande festa del Sukkot.

Queste tre feste che ancora oggi celebrano così, sono state per me una scoperta. Oggi
studiandole si vede che all'origine erano un'unica festa che era l'intronizzazione del re. Questo c'è in
tutte le religioni, in Egitto anche. È importantissimo il re, era un figlio di Dio. Per questo abbiamo
cantato: Alzate o porte , entra il re della gloria. Per Israele con tutta la storia, persa la monarchia,
perso tutto, per loro è sempre l'intronizzazione di Jahvè. Le letture e i salmi sempre parlano del re,
del regno. Era un'unica festa che dopo si è divisa in tre. Era la festa dell'autunno, come anche la

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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

Pasqua che ha un'origine agraria. L'intronizzazione di Dio e pertanto del re. Quando perdono la
monarchia si perdono molte cose ma non l'essenziale delle feste, le letture e molte cose importanti e
la teologia spiritualizzandola di più. Quello che era attributo del re va a passare al Sommo
Sacerdote. Così si vestirà delle vesti reali, l'unico che poteva entrare in contatto con la divinità, il re,
infatti la chiesa canta la domenica i salmi più messianici . Quando hanno perduto il tempio e tutto,
tutte queste cose vanno arrivando, arrivando al Messia: arriva la festa per eccellenza escatologica
che è l'intronizzazione veramente del Messia. È chiarissimo leggendo molte cose del vangelo: per
questo i suoi parenti gli dicono "Se sei il Messia vieni alla festa e manifestati ". È la festa per
eccellenza escatologica per aspettare l'arrivo del Messia perchè nel tempo di Gesù Cristo c'è già il
secondo tempio di Erode. Ma con la distruzione di Nabuccodonosor hanno perso , come ben sanno
loro, l'arca dell'alleanza e i rotoli della Torah e li hanno sostituiti con una pietra angolare. Nel Santo
dei Santi, che è il centro del tempio, la pietra del fondamento è anche il centro del mondo e
dell'universo. Perchè la presenza di Dio è nel Sancta Sanctorum dove solamente può entrare una
volta all'anno il Sommo Sacerdote e non senza essersi prima purificato dai suoi peccati e dai peccati
del popolo e aver purificato il popolo con il rito che il Levitico racconta: del capro espiatorio, che
carica i peccati e sarà mandato al deserto; è emozionante vedere come Gesù Cristo adempie tutto il
rito in sè, caricandosi i nostri peccati, quelli degli Ebrei, quelli dei Romani e anche lui andrà fuori
della città. Ecco l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Gesù Cristo ha detto: non passerà
una jota senza che tutto si adempia. La Torah è parola di Dio, Gesù Cristo adempie tutta la Torah, è
il compimento completo della Torah. Gesù Cristo nell'ultima cena ha fatto prima il memoriale della
cene e dopo è andato alla passione a realizzarlo. Ha fatto lo stesso in questo: prima di fare questa
uscita il venerdì santo con i peccati ed essere messo in croce come un agnello - avete visto come
mettono gli agnelli quando li squartano?- prima di tutto fa il memoriale della festa. In questa festa
del Yom Kippur, solamente una volta l'anno, entra il Sommo Sacerdote; la Epistola agli Ebrei sta
tutta scritta così "Gesù Cristo, entrando con il suo proprio sangue nella divinità...".

C’è una cosa importantissima che è il culmine della festa del Yom Kippur: lo shabat dello
shabat. È importantissima anche oggi la festa del perdono. Israele non solamente è stato in Egitto
ma è stato infedele a Dio, ha mormorato e mormorato nel deserto, ha visto miracoli e prodigi e ha
anche rotto l'alleanza con Dio dopo aver sentito la sua voce, la manifestazione in cui ha visto Dio
faccia a faccia , non solamente lo sentivano, lo vedevano nell'alleanza del Sinai. Ma dopo il popolo
ha rotto l'alleanza con Dio e ha fatto il vitello d'oro. Dove nasce il nostro sacramento della
conversione e del perdono? Là, al Sinai, dove hanno visto che Dio è capace di perdonare, cosa che
non riusciamo noi, quasi nessuno. Per poter perdonare c'è bisogno di una potenza immensa , la forza
di poter resuscitare dalla morte, perchè è tirar fuori dalla morte la vita . Questo è difficilissimo,
impossibile, è potenza di Dio, transfigurazione delle cellule del cancro in sane in una nuova
creazione. Il perdono è molto difficile , impossibile. Perciò Dio si è manifestato come Dio, cioè
capace non solamente di creare ma di trasformare il male in bene, la morte in vita, ilpeccato in luce
e il perdono. Questo giorno del perdono è molto importante ed è nato così . Israele continuerà a
celebrarlo dopo in questa festa del Yom Kippur. In questa festa ci sono due cose importanti già nel
tempio: tutto quello che riguarda l'agnello che toglierà il peccato (che è troppo lungo perchè io lo
specifichi adesso) ed un'altra parte che io non conoscevo e mi ha impressionato: cioèquesto è l'unico
giorno all'anno in cui il Sommo Sacerdote dopo essersi purificato entra nel Sancata Sanctorum, alla
presenza di Dio avvolta nelle nube dell'incenso - perchè Dio si è impegnato a stare con la sua
presenza in mezzo al popolo nella tenda (io detesto questa tenda ma forse è provvidenziale) - e può
pronunziare il Nome di Dio. Mi piace che i Vescovi quando salutano dicono -e non lo dicono i
sacerdoti ma il Sommo Sacerdote e i vescovi- "Andiamo in pace nel Nome di Dio". Il Nome di Dio
non è pronunziabile, è un segreto.
Il Nome fa presente la sua persona, la luce! Immaginate: se il sole viene qua, ci brucia tutti!
Così se un peccatore, cioè la tenebra, entra nel sole si disfa, si rompono le tenebre, resta distrutto il
peccatore. Per questo il Sommo Sacerdote si purificava, e una sola volta nell’anno pronunzia il

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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

Nome di Dio. E tutto il popolo cade per terra, coprendosi gli occhi, perchè non possono pronunciare
il Nome di Dio.

Questa festa importantissima, Yom Kippur, è sei giorni prima del Sukkot, della festa delle
Capanne. Scusate, Kiko mi mette fretta e io non ho voglia di farlo in fretta perchè è lungo: vi
interessa o no? Perchè per farlo bene ci vuole tempo: in ogni modo io ho qui tutto quello che Galot
ha riassunto (che non è neanche opera di Galot), che mi ha dato -e mi ha messo in questo giro di
cose- il caro Antonio di Taiwan. Il padre Galot, che è un cristologo gesuita fantastico, vecchio, che
già non sta nella Gregoriana e si dedica a girare nella nostra università itinerante, ha fatto una serie
di lezioni nel seminario di Taiwan: e quando io sono passata per Taiwan, Antonio me le ha date e
ho cominciato a leggere in aereo, e dopo mi sono estesa per altre parti. Così quest’estate è stato per
me meraviglioso passarla con questi temi. Nella festa della Trasfigurazione ho chiamato il Papa, che
era a Castelgandolfo: Mons. Stanislao non c’era, era in Polonia, e ho parlato molto con Mons. Tu
-un vietnamita che è l’altro segretario- e gli ho raccontato una quantità di cose sulla trasfigurazione.
La Chiesa la celebra il 6 di agosto, ma l’Oriente celebra la Trasfigurazione -e già da molti secoli
prima della Chiesa latina- in questo tempo. E sapete perchè? Per influenze orientali, da quando i
Turchi hanno vinto a Belgrado. La Chiesa latina ha inserito più tardi questa festa, ma in Oriente la
trasfigurazione è stata importantissima, e lo è tuttora, come si vede da tutte le icone: Kiko anche ha
dipinto, dal bizantino, la trasfigurazione.

Bene, 5 giorni prima di questo Yom Kippur, Gesù Cristo che sta andando a Cesarea, (e vado
a prendere il Vangelo di Matteo: mi piacerebbe leggere brani del Vangelo per capire bene queste
cose) camminando per la Galilea passa per i campi e prende delle spighe. I farisei li attaccano,
dicendo che gli apostoli non adempiono il sabato. “Vi dico che qui c’è qualcosa più del tempio”
(Mt. 12,6): nella sua persona c’è qualcosa di più importante del tempio di Gerusalemme, che era
una cosa importantissima, il centro di Israele per loro. Figuratevi che anche oggi lo è, c’è il Muro
del Pianto: per loro era la promessa, il centro della Presenza di Dio nella loro storia. Il tempio.
“Perchè il figlio dell’uomo è signore del sabato” (Mt. 12,8): anche di fronte all’istituzione più
importante di Israele, dice Gesù Cristo che lui è signore del sabato. Questo come preparazione.

Dopo, nei capitoli seguenti, Matteo pone la prima moltiplicazione dei pani, Cristo sale sul
monte a pregare, la seconda moltiplicazione dei pani, la Cananea di cui abbiamo parlato, i farisei e i
sadducei che chiedono un segno... si imbarcano di nuovo, e parla del liveito del pane che è la
dottrina dei farisei e dei sadducei. E arriviamo a Mt. 16,13:

“Essendo giunto Gesù a Cesarea di Filippo”, che è il limite della Siria e subito dopo c’è il
Golan. Tutto questo oggi è occupato da Israele, e Israele dice che è zona occupata dai Siri da tanti
anni, perchè è proprio dove arrivava la tribù di Dan. Se leggete la Scrittura, questa era zona di
Israele negli antichissimi tempi: Israele si estendeva da Dan fino a Berseba, il sud. E dicono: “Sono
loro che hanno occupato Israele”. La verità è che una zona conflittiva, e per questo non ci siamo
andati con voi. Allora, arrivando da quelle parti - e per questo c’è prima la Cananea, che Cristo
incontra lì - essendo giunto Gesù nella regione di Cesarea di Filippo, chiese ai suoi discepoli: “La
gente chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?” Risposero: “Alcuni Giovanni Battista, altri Elia, altri
Geremia o qualcuno dei profeti”. Disse loro: “Voi chi dite che io sia?”. Rispose Simon Pietro: “Tu
sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. E Gesù: “Beato te, Simone figlio di Giona, perchè nè la
carne nè il sangue te l’hanno rivelato ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro, e
su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A
te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto
ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Allora ordinò ai discepoli di non dire ad
alcuno che egli era il Cristo (Mt. 16, 13-20).

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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

Bene, io sono stanchissima e suppongo che voi pure. Questa è una cosa lunghissima, e non
c’è tempo per farla bene. Dicevo che questo testo, che è stato attaccato come posteriore, oggi si
vede che è tutto pieno di arameismi. È tutto ebraico, più che nessuna cosa, ed ha una origine molto
primitiva, reale e storica. Ma tutto questo - chiaro! - inquadrato nella festa di Yom Kippur. Dicevo
che nello Yom Kippur c’è una seconda parte -che Gesù Cristo farà prima, e dopo andrà alla
Passione come ha fatto nella Cena- che è quando il Sommo Sacerdote nomina il Nome di Dio.
Allora Cristo porta gli apostoli a celebrare questa festa lontano dal culto di Gerusalemme, e dice già
che il tempio nuovo va ad essere lui, più importante del tempio, e fa fare a Pietro il sommo
sacerdote, facendogli nominare il Nome di Dio in lui, in Gesù Cristo. Ossia realizza la liturgia di
Yom Kippur: sotto questo testo sta tutta la liturgia di Yom Kippur, e non si poteva capire senza la
festa di Yom Kippur. E se leggete anche l’Ecclesiastico 50 - che mi piacerebbe leggere con calma e
bene - è un canto che fa Ben Sira al miglior sommo sacerdote che ha avuto la storia di Israele: prima
ha fatto l’elogio di Salomone, di Davide, dei profeti, e dedica un capitolo intero - poichè è
contemporaneo di lui - a Simone figlio di Giona. Questi è stato il miglior sommo sacerdote che ha
avuto la storia di Israele, e racconta come questo sommo sacerdote, quando entrava nel Sancta
Sancoturm, splendeva come il sole. È fantastico, l’ho letto in aereo e mi emozionava: “Quando
indossava i paramenti solenni, quando si rivestiva degli ornamenti più belli salendo i gradini del
santo altare del sacrificio, riempiva di gloria l’intero santuario” (Sir. 50,11). Racconta tutto il rito:
e perchè il sommo sacerdote faceva tutto questo? Per arrivare, con tutto il suono delle trombe, con
tutto quello che significa questa festa, ad AVERE L’ONORE DI PRONUNZIARE IL NOME DI
DIO (cfr. Sir. 50,20). E con questo tutto il popolo si prostrava per terra.

Allora, in quel giorno di Yom Kippur in cui Caifa sta celebrando questo rito come sommo
sacerdote, Gesù Cristo sta facendo con gli apostoli questo stesso rito, già fuori dell’ambito del culto
ebreo, nel limite con il mondo dei pagani. E dice che questo tempio passerà, che il nuovo tempio
sarà Lui: dove? Nel kahal, la Chiesa: è tutto in ebraico! Oggi si vede che questo è autentico, storico,
che questo l’ha fatto Gesù Cristo. E ha dato a Pietro una grazia: “Questo non te lo ha rivelato nè la
carne nè il sangue”, perchè questo non si può sapere per la carne e il sangue. E per Israele, che un
uomo sia Dio... quello è impossibile! E per un ebreo ancora meno, perchè non può neanche
pronunziare il Suo Nome: far riconoscere a un ebreo che questo Gesù Cristo è il Figlio del Dio
vivente, questo è impensabile! Vi ricordo, perchè vediate l’importanza di questo che bisognerebbe
scrutare sul serio, che se perseguitavano Cristo era proprio perchè essendo uomo si faceva Dio. E
quale sarà la causa della sua condanna? Andiamo a Matteo 26: il sommo sacerdote, Caifa, lo
interroga con tutto il sinedrio e finalmente si presentano testimoni che lo avevano sentito dire:
“Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”.
Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: “Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro
contro di te?”. Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli dice: “Ti scongiuro per il Dio
vivente, perchè ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”. “Tu l’hai detto, gli rispose Gesù, anzi io
vi dico che d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra di Dio e venire sulle nubi
del cielo”. Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: “Ha bestemmiato, perchè
abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?. E
quelli risposero: “È reo di morte” (cfr. Mt. 26, 59-66).
Avete capito? Questa è la causa della sua condanna, che essendo uomo si fa Dio. Allora si
potevano dire di lui tutte le cose meravigliose - che è Elia, Geremia, il profeta - ma arrivare a dire
che è Dio... per questo dice sempre loro: “State zitti, non lo dite!” I demoni lo riconoscevano,
quando curava gli ammalati, e Gesù Cristo dice loro di stare zitti perchè questa era la causa della
sua persecuzione. Non potevano accettare in nessuna maniera che Egli fosse Dio. In quel tempo, in
cui questa festa di Kippur era in preparazione alla festa delle Capanne che era la festa escatologica
per eccellenza, la festa dell’attesa, della realizzazione completa del Messia, c’erano molti tipi di
attesa di questo Messia: alcuni volevano un messia politico che liberasse Israele, altri volevano
un’altra cosa, c’era un confusione enorme.

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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

E Gesù Cristo, proprio nella trasfigurazione, va a fare la presentazione vera del Messia che è
il Figlio di Dio. Per questo la voce non farà altro che confermare quello che Pietro ha fatto nel
Kippur: “Questo è il mio Figlio prediletto: ascoltatelo”. Ossia è Dio, che per Israele e per gli
apostoli è più facile riconoscere nel Sinai, ad autoaffermare quello che 5-6 giorni prima ha detto
Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. È la manifestazione che Dio, Dio stesso fa in
carne umana. Dio, l’Invisibile, il Grandioso, Colui che nessun uomo può vedere ha preso terra,
carne umana per lasciarsi vedere, sentire... E come si è manifestato? Nel Figlio! Questo Kiko lo fa
molto bene: il Figlio e il Padre sono una sola cosa nell’amore, il mistero enorme di Dio che è la
Trinità. La chiamiamo Trinità, a me piace di più dire “Padre, Figlio e Spirito Santo: una
comunione”. Ossia la manifestazione più grande di Dio è la trasfigurazione, che anticipa tutta
l’attesa messianica della realizzazione. “Non dite nitente fino a che non sia risorto dai morti”.

Tutte queste paginette servono molto bene per dire queste cose atterrando di più in cose di
teologie, ma sono importanti perchè dimostrano dove va la storia. Cristo ha carne umana, non è il
Dio del Sinai, è un uomo che si trasfigura in luce! Per questo dicevo che la nostra conversione è la
trasfigurazione: noi stiamo camminando alla trasfigurazione. E su questo è interessante anche un
libro che ha scritto Guitton su Dio e la scienza. Oggi la scienza - se c’è qui qualche fisico - parla in
altri termini: per questo non mi piace tanto quando Kiko dice che il Padre e il Figlio sono della
stessa sostanza. La parola “sostanza” per i greci, in quei tempi ellenistici, era l’ultimo sugo di tutto,
la sostanza, quello che era già inamovibile, quello che non si poteva cambiare; ma oggi la scienza
non ritiene che la sostanza sia questo. Da quando c’è stata l’esplosione atomica, e il nucleo e
l’atomo si possono dividere in energia, non c’è più una sostanza che sostiene, cioè la materia. Oggi
sappiamo che tutta la materia si trasforma in energia, e andiamo camminando verso una
spiritualizzazione in luce. La luce è per l’uomo la cosa più espressiva di quello che può essere Dio:
Padre della luce. Dio non è un padre asessuato, non è un uomo, nè una donna per quanto materna e
quello che vuoi. Non è nè uomo nè donna. Precisamente Israele ha superato tutta la sessualizzazione
degli dei - perchè sempre ci sono stati dei e dee in tutte le religioni - e presenta Dio completamente
trascendente da tutto questo. Perciò Cristo dice: “Non chiamate nessuno PADRE fra di voi, perchè
Padre è solamente uno”. Tutta questa paternità che esercitate voi non è altro che un’ombra, una
sessualità di quello che è l’essere il Padre di tutto. Perchè prima che essere Creatore, Dio è il Padre
che genera nel suo mistero continuamente il Figlio. Il Figlio non comincia domani o dopodomani, il
Figlio è Dio stesso. E il mistero sta in quella fusione di due che è amore: Dio è comunione, è
Amore, è luce. Non è uomo nè donna: capite?

La maniera di esprimersi di questo Dio, avvicinandosi all’uomo e prendendo materia, sarà in


questo Figlio che prende carne umana. Ma se torniamo alla fisica quantica, tutta la materia che per
noi era sostanza e forma (così spiegava anche tutta la Scolastica, principi che sembravano
intoccabili) oggi si vede dalle varie scoperte che si passa a un altro linguaggio, ma sempre e
soprattutto misterioso. Prima la scienza credeva di sapere tutto e che sarebbe arrivata a tutto. E dove
è arrivata? Lì dove è iniziata la Rivelazione: al mistero di Dio. Allora come è nata la materia? La
fisica dice cose, cose e cose, ma sono veramente molto più misteriose e difficili da capire della
stessa Rivelazione. Per esempio il big bang: che da un colpo tale nasca la materia, da un piccolo
scontro...! Ossia c’è una trasformazione della materia in energia. Per questo andiamo a un mistero
impressionante di trasformazione, e per questo dice S. Paolo: Mentre il nostro corpo esteriore si
disfa, questo corpo che è una tenda, il nostro uomo interiore si rinvigorisce e andiamo alla
trasfigurazione. Per questo dicevo che la conversione è un cambiamento molecolare, è una
trasfigurazione in cui non ti puoi fermare. Chi si ferma si annichila. Ci sono moltissime cose
interessanti anche nella scienza.

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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

Bene, mi piacerebbe leggere tante cose interessanti della Trasfigurazione più che dello Yom
Kippur (che volevo fare ieri); se volete, posso fotocopiarvi queste cose perchè possiate studiarle un
po’ scrutando la Scrittura. Anche Israele non ha solo la Scrittura ma tutta la tradizione: la Mishnà, il
Talmud, i Santi Padri, tutto! Ma anche tutte le feste, la liturgia. Non si possono capire tutti questi
centri biblici senza avere contatto con la liturgia: per questo uno dei migliori, che ha aiutato il
Concilio, è stato il padre Dom Botte. Sapete perchè? Perchè era preparato per la Scrittura e dopo
passò alla liturgia, quindi sapeva le due cose e ha fatto cose fantastiche: sapeva le lingue, è stato uno
dei pionieri della riforma liturgica.

Allora mi ha impressionato, e vedo ogni volta di più, come sotto questo brano di Cesarea di
Filippo sta lo Yom Kippur. A me piacerebbe raccontare le cose anche geograficamente e portarvi là.
Quest’anno, abbiamo portato le comunità prima a Cesarea Marittima, che sta sul Mediterraneo, a
metà strada tra Tel Aviv e Jaffa. Lì sta Cesarea Marittima, costruita da Erode: Erode fu terribile, fu
un costruttore impressionante. Siccome aveva l’appoggio di Roma - e per questo fu re, perchè non
gli toccava - fece per il Cesare questa Cesarea Marittima. E a parte questo c’è un’altra Cesarea, e lì
posero il vitello d’oro e fecero il tempio a Cesare Augusto, lì a Cesarea di Filippo. Lì è dove Gesù
Cristo porta gli apostoli a celebrare Yom Kippur. Il Vangelo di Luca lo pone prima in preghiera, e
fa come un dialogo liturgico con gli apostoli molto solennemente, come era il giorno di festa: “Chi
dice la gente che sono io?”. Fa un questionario. Anche le Paoline hanno fatto quest’anno un
questionario, e ha risposto gente molto importante - l’ho raccontato già in un’altra riunione- “Gesu
visto dai VIP”. Tutti dicono che è un uomo fantastico, una personalità sbalorditiva - dice una
professoressa - e un’attrice dice che ha molta simpatia per Gesù. Per un altro è un personaggio
insuperato... ma da lì ad essere Dio! Dio è sparito dalla nostra civilizzazione, eppure l’unica forma
in cui Dio si è manifestato è attraverso il Figlio. Allora lì ha manifestato che cosa è la paternità di
Dio, che è verginale perchè non riceve da nessuno lo sperma. Per questo la verginità è stata sempre
una cosa importantissima nella Chiesa, per questo la Vergine Maria è anche il Trono della Sapienza:
ha questa manifestazione di una faccia di Dio che potrebbe essere femminile, come diceva il Papa
Giovanni Paolo I. Però c’è tutto un linguaggio sessualizzato che nella Rivelazione e nella liturgia
non c’è. È il Padre! Voi siete prima uomini, persone, e poi padri. Dio no: prima di tutto, prima di
essere Creatore, Onnipotente, sta generando nell’eternità il Figlio ed è una sola cosa con il Figlio.
Pertanto nel nostro linguaggio è Padre, ma è il Padre della paternità, di cui la nostra paternità è un
simbolo. Maschio e femmina li creò a sua immagine: è solo un’immagine di quello che è Dio, che
non ha inizio, non ha fine, è eterno. Già solamente l’universo e la nostra terra, che è un puntino
fantastico, un pianeta dentro tutte le galassie, la nostra terra è un paradiso! E l’uomo, creato a
immagine di Dio, partecipa di Dio con il suo Figlio nell’essere fatto figlio di Dio non per natura ma
perchè Gesù Cristo ci porta ad essere figli di Dio. Questo è il Battesimo!

Ho già detto che questo era lungo, allora Kiko prega mentre ascolti. Giusto pregare viene dal
latino “precor” - e invito tutti i preti a imparare il latino - e sai cosa è precor? Pregare. Questa è la
precarietà, che vuol dire stare in preghiera, in unione con Dio. Questa è la vera precarietà, non solo
quella dei soldi. Pregare, precarietà è stare in preghiera, in unione con Dio. Volevo raccontare
qualcosa della Cina, perchè questo “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” è una
parola molto importante per i catechisti che stanno con protestanti in Germania. Prima lo hanno
negato un po’ gli ortodossi, che volevano equiparare Pietro e Andrea, ma adesso sono più uniti al
Papa. E poi c’è la grande Russia che è politicizzata. Ma dopo c’è tutta la riforma protestante, e
prima erano i protestanti le chiese separate, ma oggi è la Santa Madre Chiesa Cattolica chce non
crede nel Papa! La Chiesa in Germania, la Chiesa in Spagna... chi attaccano? Il Papa, il Papa! Per
questo volevo parlare di queste cose, perchè è una battaglia che sosteniamo, perchè il Papa è molto
importante. Stanno cadendo tutti gli imperi, cadono tutti e cadrà anche il Nord America che sembra
diriga tutto il mondo. E il Papa, nonostante sia infermo, sta in piedi e la Chiesa resta in piedi: le

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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

porte dell’inferno non prevarranno contro di lei, anche se la barca barcolli, anche se vengono
tempeste e secoli di illuminismo e di comunismo.

Proprio adesso in Cina mi ha impressionato vedere quello che loro chiamano chiesa
nazionalista: hanno sofferto tutti le pene dell’inferno, ho fotografie che mi piacerebbe mostrarvi,
preti che sono stati 30 anni in campi di concentramento, tante cose: la fede che hanno in Pietro! E
l’hanno ricevuta dalla famiglia: nè la scuola, nè Mao nè gli imperatori che prima di Mao hanno
perseguitato la Chiesa hanno potuto levargli la fede in Pietro. Io l’ho detto ai gesuiti, a P. Pittau che
stava qui: Le chiese che voi avete costruito (perchè i gesuiti sono dovuti andare via), nelle pietre sta
lo spirito di S. Ignazio, che la Compagnia non ha più in Europa, e l’amore al Papa, perchè la
Compagnia è nata per stare al servizio del Santo Padre. Ho visto in Cina un amore al Santo Padre
che era qualcosa di impressionante, e i fratelli che erano con me possono confermarlo: abbiamo
cantato con i seminaristi il Padre nostro e la Salve Regina tutto in latino. Il latino ci ha tenuto uniti
in una forma enorme. Il latino è interessante, anche adesso; prima sembrava che la scienza fosse
tutto, ma le materie umanistiche sono importantissime e il latino è importantissimo per intendere la
storia e la storia della Chiesa. Per questo il latino è interessante, anche il greco, non solo l’ebraico.
Questi preti in Cina sono stati mantenuti dalla famiglia: non come l’Africa, o l’America in cui la
famiglia è distrutta. Li ha mantenuti la fede della famiglia: “Ho imparato da mio padre, da mio
nonno”, hanno 7 o 8 generazioni alle spalle perchè Confucio aveva valorizzato molto la famiglia. È
la famiglia quella che ha mantenuto loro nella fede, e hanno una fede incrollabile. A questi ragazzi
non interessa essere seminaristi, come è per alcuni di altre nazionalità. Questi vanno dove vanno,
essendo seminaristi: hanno una fede impressionante. Abbiamo insegnato loro “Resuscitò”, abbiamo
parlato del Concilio, hanno fatto la rinnovazione liturgica meglio di noi, celebrano meglio di noi. E
hanno un amore al Santo Padre, all’Eucarestia e alla Vergine Maria che è qualcosa di fantastico, una
cosa impressionante! Per come tutti attaccano il Santo Padre oggi, penso che alla fine i cinesi
verranno a difendere il Santo Padre. Per questo il Santo Padre era tanto contento che ha ricevuto me
per queste cose. La Cina si va a imporre: adesso c’è la rivalità con il Giappone, lo yen sta
calpestando il dollaro e la produzione, il mercato... Bene, la Cina va a mangiarsi il Giappone e il
Nord America, lo vedrete! Questo non lo dico io, lo ha visto bene il Papa e lo ha detto chiaramente
in Asia, perchè la Cina ha una competitività di mercato... voi carissimi della Olivetti sapete che le
cose si fanno in Malesia, e tutti i magnetofoni che portate in giro sono fatte lì, e anche faranno loro
le macchine ecologiche del secolo XXI. Hanno una competitività di mercato, con una
gerarchizzazione di valori che è impressionante! Per questo dicono loro che non vogliono perdere e
cadere nel materialismo dell’Europa che ha perso i valori morali, e vogliono resuscitare Confucio
dopo la caduta del comunismo. È ricchissima la Cina, non è successo lì come in Russia.

Per questo è importantissimo fare bene queste cose che sto dicendo “Tu sei Pietro e su
questa pietra edificherò la mia chiesa”, perchè Pietro è il dono che Dio ha dato all’umanità come
manifestazione di chi è Dio: era il Figlio! E il Figlio ha fatto una pietra angolare di destino della
storia dell’uomo, e ha dato un nome personale: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia
chiesa”. La Chiesa è la luce del mondo, il sale della terra, quella che orienta l’universo, la politica,
tutte le cose. Abbiamo una missione impressionante, e come ha questa sicurezza la Chiesa? In
Pietro, che è il garante dell’unità, il sommo pontefice. Per questo stavo dicendo che l’Ecclesiastico
parla di Simone figlio di Giona, e fa riferimento al miglior sommo sacerdote che ha avuto Israele.
Non per caso Gesù Cristo dice così a Pietro: “Simone figlio di Giona”, perchè per loro era
chiarissimo chi era questo Simone figlio di Giona. Gli fa già un riferimento al fatto che farà da
sommo pontefice, e dopo gli dirà anche: “Tu sei Pietro”. E chi è Pietro? Cefa. In ebraico Pietro e
pietra si dice nello stesso modo. La stessa cosa è per Caifa e Cefa, perchè gli ebrei non hanno
vocali. Ossia il sommo sacerdote attuale è Caifa, che sta adesso stesso facendo la liturgia nel tempio
in Gerusalemme. Allora è questo? No. Il Caifa, il sommo pontefice di oggi sei tu: “Tu sei Pietro e
su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. La pietra angolare è sempre Gesù Cristo, ma la

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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

visibilizzazione di questa pietra angolare è Pietro, il pontificato. Così Dio si è mantenuto fedele alla
sua storia: nonostante i Papi terribili che abbiamo avuto, la Chiesa sta in piedi e fortemente. Mentre
i protestanti sono tutti disgregati, gli ortodossi sono politicizzati al massimo, degli anglicani non
parliamo neanche. L’unica alla quale tutti stanno guardando è la Chiesa, e questo Papa è stato
provvidenziale.

Vi dico questo non perchè sono particolarmente papalina: io ho fede in Gesù Cristo e nella
Parola di Dio. Ma abbiamo una garanzia di unità immensa che i luterani e tutti gli altri sospirano,
per questo Papa che loro hanno rifiutato. Per questo il Papa nella lettera che ha scritto
sull’ecumenismo sfida i protestanti a cercare che cosa sia il pontificato, a studiare cosa sia il
pontificato. Non è nessun potere, è una garanzia, un dono immenso che Dio dà alla storia di
comunione e di unità, perchè l’amore e l’unità sono quelle che rivelano chi è Dio. Dio essendo Tre è
Uno ed è Amore. Ossia la rivelazione massima sarà Gesù Cristo con la sua Chiesa: un solo corpo,
una sola unità.

Avrei voluto fare più cose sulla trasfigurazione, ma siccome immagino che siate stanchi farò
alcuni riassunti di cose interessanti e ve le darò. Per la Spagna ho preparato già un opuscoletto che
parla di queste tre cose. Volevo farlo anche in italiano ma con tutto il macello che c’è stato qui... In
questa convivenza volevo solo far presente il Papa, perchè non per caso è stato anche qui in questa
Tenda. E per qualcosa Dio concede che ci troviamo sempre in comunione, tanto con il Vescovo di
Madrid quando abbiamo iniziato come con questo Papa: perchè Dio ci ha chiamato alla Chiesa!
Durante questa cena ho detto al Papa alcune cose, anche dell’Eucarestia, e lui mi ha detto: “Non mi
catechizzare, chè questo già lo so!”. Per dirgli di difenderci sull’Eucarestia - chè sempre ci
attaccano sull’Eucarestia - gli ho messo varie cosettine così, come gruppi di 50 e di 100, e lui:
“Questo lo so, non mi catechizzare”. E il Papa mi ha detto: “Già so che non siete un movimento,
che siete il Cammino”, mi ha detto che Kiko era un buon uomo e io: “Non lo conosce bene, Padre!”.
Stiamo portando il Concilio alle parrocchie. Tutto questo io l’ho sentito molto nel
“dirottamento aereo” che Dio mi ha fatto nella vita - in cui dall’India dove dovevo andare ed ero
preparata per andare mi ha portato in Israele - ho passato giornate intere in questa pietra del lago,
chiedendo al Signore qual era il mio posto nella Chiesa. E so che Dio ci ha scelti e abbiamo in mano
veramente la rinnovazione conciliare che non è arrivata al popolo perchè non è arrivata ai Vescovi
nè ai presbiteri, che era quello che supponeva il Concilio prima che si mettesse in moto il
cambiamento dell’altare e tutte le altre cose. E abbiamo una missione immensa per la quale ci ha
scelto il Signore, e per qualcosa stiamo nelle parrocchie. E per qualcosa avete dei figli, che portano
alla storia e all’umanità, all’uomo di oggi, la libertà. Il Papa ha parlato benissimo qui a Loreto: è
importantissima la famiglia, e l’attacco del demonio - di cui vuole parlare Kiko per il questionario,
con la Babilonia - in questa Babilonia (la nostra Babilonia sono le grandi città’ di oggi) è verso la
famiglia. La scienza è arrivata all’apice e oggi sta retrogredendo e dice che andiamo al mistero, che
non si può spiegare il mistero dell’universo nè con il macroscopio nè con gli astronauti nè con il
microscopio, perchè lì sta Dio! Loro non lo chiamano Dio, perchè è il mistero. E le regole che
mettono nella fisica quantica sono: mistero! Perchè questa particella non sta qui, sta qui e sta là?
Noi diciamo che Dio sta in tutte le parti: quello che noi dicevamo di Dio è quello che sta dicendo
oggi dell’universo nel quale ci muoviamo, ci troviamo e stiamo. Perdonatemi che sono stata un po’
lunga e non ho esaurito i temi, ma praticamente volevo introdurre una lettura che adesso faremo.

- Lettura: 2 Cor. 3,7-18; 4,1-6

Carmen:
Adesso se volete proclamiamo il Vangelo di “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la
mia Chiesa”, che è molto importante per salvare questo mondo dalla decomposizione e dal
disorientamento, perchè oggi la gioventù non sa più dove guardare. C’è bisogno di un punto di

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Estratto dalla convivenza di Inizio Corso 1995

riferimento e questo è la luce del mondo che Dio ha dato nella Chiesa. E nella Chiesa, in questa
barca, c’è Pietro: per dono e grazia che Dio ha fatto alla storia, è un uomo al quale ha fatto
coraggio, lo ha animato. Quando affondava gli ha detto: “Non temere Pietro, uomo di poca fede” e
“Dopo confermerai i tuoi fratelli” e gli ha fatto sperimentare la negazione, il peccato, e lo ha fatto
ritornare. E dopo la resurrezione gli ha dato valori pastorali: “Pasci le mie pecore. Mi ami più di
questi, Pietro?”. E si vede, perchè prima di S. Paolo sarà Pietro che evangelizzerà i gentili. Ma si
scontrerà con il sinedrio a Gerusalemme, con i sommi sacerdoti, con il popolo, farà miracoli... si
vede in tutti gli Atti degli Apostoli: la prima figura è Pietro, in tutto, fin dalla Pentecoste. Lui,
Pietro, andrà a Cesarea e il primo pagano è convertito da Pietro. Il primo apostolo dei gentili è
Pietro. Arriverà fino a Roma: anche l’archeologia oggi in Roma mostra l’importanza di Pietro a
Roma, e come è irrefutabile archeologicamente che Costantimo ha fatto la basilica di S. Pietro lì
perchè c’era il sepolcro di Pietro, per molte cose che inventeranno i protestanti contro di questo. Va
bene, cantiamo il Vangelo.

- Vangelo: Mt. 16, 13-20; 17, 1-9 (cantato)

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