Sei sulla pagina 1di 1

Il kerygma di Koko Arguello

San Paolo dice che il problema dell'uomo è uno solo: è condannato a vivere per se stesso e per
questo non è felice. Ma perché non sono felice? Perché ho fatto un'esperienza profonda a livello
esistenziale, che mi ha separato da Dio, esperienza che noi chiamiamo peccato. La conseguenza del
peccato è la morte, non solo la morte fisica, ma una morte più profonda che è la morte dell'essere.
Quando parliamo di Adamo ed Eva non parliamo di una storiella per bambini ma Adamo ed
Eva sono una parola di Dio per me e per te. Nel fondo il serpente dice ad Adamo ed Eva che Dio
non è amore, che mi limita, che tu sei Dio! Adamo ed Eva accettano questa catechesi del serpente e
sperimentano la morte. Perché vivo? Chi sono? Perché esiste la sofferenza, le guerre, la fame, la
povertà? Perché io soffro? La paura della morte mi obbliga a vivere per me stesso, a cercare la vita
negli affetti, nei soldi, nel successo, nella droga, nella sessualità, nell'alcool. Tutto deve essere per
me. Io sono il centro del mondo. Vorrei amare ma non posso, perché l'altro mi distrugge. Fratelli
ascoltatemi bene: vi porto una buona notizia: Dio non è indifferente ai tuoi problemi, un uomo è
tornato vivo dal cimitero! Cristo ha vinto la morte, ha distrutto nella sua carne il peccato, perché tu
sia veramente libero. Coraggio perché Dio ti ama e Gesù Cristo in questo momento sta intercedendo
per te dal cielo, sta presentando al Padre le sue piaghe gloriose perché tu possa credere ed essere
veramente libero.

Potrebbero piacerti anche