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Jaques Siron Improvvisazione (enciclopedia della musica)

vol.8

Improvvisare è concepire e realizzare la musica nello stesso momento in un unico


gesto. In questo saggio vengono presi in considerazione solo gli aspetti tecnici
escludendo considerazioni estetiche, filosofiche o psicologiche- non per bandirle
bensì di partire da un punto di vista più neutro possibile, meno connotato, meno
legato a un contesto musicale.

L’estrema difficoltà ad avvicinarsi alla sottile cresta che passa.

Prospettiva dell’improvvisatore dalla prospettiva dell’improvvisatore della sua


azione.

Si tratterà di indagare, così come lo farebbe sul campo un etnomusicologo di fronte a


una cultura sconosciuta, praticando un osservazione partecipe ed empatica della tribù
degli improvvisatori; di osservare; dettagliare e comparare sapendo assumere un
cerco distacco.

L’improvvisatore fa risuonare l’emozione; canta le bellezze della vita, lo sgorgare


dell’energia vitale, lo stato poetico, le fascinazioni dell’amore o la nostalgia
dell’armonia spezzata; impertinente, grida la rivolta contro il non senso, l’ingiustizia,
l’abuso dei poteri, l’annientamento dell’individuo. Di parte e soggettivo, procede per
adesione o rifiuto, per estasi, trance o indifferenza; egli sfalsa e pone il mondo alla
rovescia, cerca di trascinare e di essere trascinato.

L’improvvisatore si trova in un fuoco che brucia il tempo, il musicografo nello


sguardo lento rivolto a un frutto che matura.

La mia famigli appartiene alla tribù della musica classica.

I nuovi antenati che mi sono scelti provengono da un altro continente, e il colore della
loro pelle è diverso dal mio e da quello dei miei genitori.

La pratica dell’improvvisazione mi insegna l’ascolto, l’interazione, l’emulazione con


i miei pari, il senso del ritmo, l’energia, il piacere di suonare. Paradossalmente è
scrivendo numerosi pezzi per gli improvvisatori che trovo gli strumenti per
progredire che trovo gli strumenti per progredire nell’improvvisazione: il rigore
indispensabile al pensiero musicale, il senso della costruzione, la necessità di una
musica che mi appartenga e le cui melodie riflettano il mio modo di cantare.

Si sospetta l’inganno cioè che l’improvvisatore abbia preparato la sua esecuzione. Si


rifiuta il trucco, la premeditazione, la creazione spontanea.

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