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Gli Orichas della Santería cubana

Aggayú Solá (Aggayú, Argayú, Argayumare)

Associazione Oricha/Santo San Cristoforo

Divinità maschile
Sesso

Padrone delle forze terrene; bellicoso e collerico; padre di Changó e gigante della Regla
Caratteristiche
de Ocha

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Associazione Oricha/colore

16
Associazione Oricha/numero

Febbre, pressione sanguigna, traumi da incidenti automobilistici


Associazione Oricha/Malattia

Montone, pollo cantón, colomba, gallina di Guinea


Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

25 luglio, 16 novembre
Festa

Babalú Ayé (Babalú Aiyé)

Associazione San Lazzaro


Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Padrone delle malattie (vaiolo, lebbra, malattie veneree e affezioni cutanee); amante di
Caratteristiche
Ochún

Violetto
Associazione Oricha/colore
17
Associazione Oricha/numero

Vaiolo, lebbra, colera, affezioni cutanee, malattie veneree, embolia, paralisi, gastrite,
Associazione Oricha/Malattia
cancrena, Aids

Montone, colomba, gallo, gallina nera, cane


Associazione Oricha/Animale

Domenica
Giorno della settimana

17 dicembre
Festa

Changó (Shangó)

Associazione Santa Barbara


Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Padrone del fuoco, del lampo, del tuono, della guerra e dei tambores batá; impulsivo,
Caratteristiche
collerico e donnaiolo; figlio di Ibaibó e di Yemú; sposo di Oyá e Obba; padre degli Ibeyis

Bianco, rosso
Associazione Oricha/colore

4, 6, 12, 21 e 36
Associazione Oricha/numero

Scottature
Associazione Oricha/Malattia

Montone, gallo rosso, tartaruga, cavallo, pernice, quaglia


Associazione Oricha/Animale

Sabato
Giorno della settimana

4 dicembre
Festa

Elegguá (Elegbá, Elegbara)


Associazione L’Anima Solitaria del Purgatorio, il Bambino di Atocha, Sant’Antonio da Padova
Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Dio dei viaggi, padrone degli incroci e guardiano delle porte; personificazione del rischio e
Caratteristiche
della morte; figlio di Obatalá e Yemú

Nero, rosso
Associazione Oricha/colore

3, 21
Associazione Oricha/numero

Trombosi, emorragie
Associazione Oricha/Malattia

Jutía, topo, montone, cervo, pollo, gallo, colomba, tartaruga


Associazione Oricha/Animale

Lunedì e il terzo giorno di ogni mese


Giorno della settimana

3, 13, 29 giugno
Festa

Ibeyis

Associazione San Cosma e San Damiano


Oricha/Santo

Divinità maschile e femminile


Sesso

Allegri, giocosi, malandrini, golosi, irrequieti; proteggono bambini, barbieri e chirurghi; figli
Caratteristiche
di Changó e Ochún, ma allevati da Yemayá

Bianco, rosso (per il maschio); giallo (per la femmina)


Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia
Colomba, pollo
Associazione Oricha/Animale

Domenica
Giorno della settimana

27 settembre
Festa

Inle (Erinle, Ynle)

Associazione L’Arcangelo Raffaele, l’Angelo Custode


Oricha/Santo

Divinità androgina
Sesso

Padrone della pesca fluviale; muto


Caratteristiche

Giallo, azzurro, bianco, ma anche verde acqua


Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

Tutte le infermità
Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

24 ottobre
Festa

Iroko

Associazione San Francesco d’Assisi


Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Tronco e bastone di Olofi


Caratteristiche
Rosso e bianco
Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

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Festa

Naná Burukú (Naná Bulukú)

Associazione La Vergine del Carmen, Sant’Anna


Oricha/Santo

Divinità androgina
Sesso

Madre di Babalú Ayé e di Ochún


Caratteristiche

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Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

Venerdi o Sabato Santo


Giorno della settimana

24 febbraio
Festa
Obañeñe (Dadá Baldone, Bayoni)

Associazione –––
Oricha/Santo

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Sesso

Oricha di coloro che sono appena nati e dei vegetali


Caratteristiche

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Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

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Festa

Obatalá (Obbatalá)

Associazione La Vergine della Mercede


Oricha/Santo

Divinità androgina
Sesso

Creatore della terra e del genere umano; padrone della pace e della giustizia; fratello di
Caratteristiche
Oddúa

Bianco
Associazione Oricha/colore

8, 18, 28, 38, 48 e i multipli di 8


Associazione Oricha/numero

Cecità, paralisi, demenza


Associazione Oricha/Malattia
Capra, colomba, fagianella, gallina bianca
Associazione Oricha/Animale

Domenica
Giorno della settimana

24 settembre
Festa

Obba (Obá)

Associazione Santa Rita da Cascia, Santa Caterina da Siena, Santa Caterina d’Alessandria, Vergine del
Oricha/Santo Carmen

Divinità femminile
Sesso

Padrona dei laghi e delle lagune; giovane e sensuale; simbolo della fedeltà coniugale; una
Caratteristiche
delle spose di Changó; figlia di Obatalá

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Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

Dolori alle ossa, otiti


Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

22 maggio
Festa

Ochosi (Oshosi)

Associazione San Norberto


Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso
Dio della caccia e dei cacciatori; protettore dei carcerati e dei latitanti
Caratteristiche

Verde, nero, marrone


Associazione Oricha/colore

2, 12, 21, 22, 27, 32 e 47


Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

Capra, cervo, colomba, gallina, pesci


Associazione Oricha/Animale

Martedì
Giorno della settimana

29 agosto, 3 novembre
Festa

Ochún

Associazione La Vergine della Carità del Cobre


Oricha/Santo

Divinità femminile
Sesso

Divinità dell’amore e del piacere, della bellezza e della maternità; padrona dei fiumi e dei
Caratteristiche
torrenti, dell’oro, del bronzo e del denaro; protettrice delle partorienti; allegra, sensuale e
orgogliosa; rappresenta la dolcezza; figlia di Naná Burukú; sposa di Orula e amante di
Changó e di Babalú Ayé; madre degli Ibeyis

Giallo
Associazione Oricha/colore

5, 15, 25, 35, 45 e i multipli di 5 e di 8


Associazione Oricha/numero

Affezioni basso ventre, emorragie, fegato


Associazione Oricha/Malattia

Pavone reale, pappagallo, gallo, gallina, tartaruga, montone


Associazione Oricha/Animale

Sabato
Giorno della settimana
8 settembre
Festa

Oddúa (Odua, Oddudua, Odowa)

Associazione Il Santissimo Sacramento, il Figlio di Dio, San Manuel


Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Divinità dei misteri e dei segreti della morte


Caratteristiche

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Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

Parto
Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

18 marzo
Festa

Oggue

Associazione San Biagio


Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Divinità del bestiame


Caratteristiche

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Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

3 febbraio, 20 novembre
Festa

Oggún

Associazione San Pietro, San Paolo, San Giovanni Battista, San Michele Arcangelo
Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Dio della guerra, del ferro, della tecnologia, delle montagne, della ferramenta, delle catene,
Caratteristiche
dei parafulmini, dei meccanici, degli ingegneri, dei soldati, dei fisici e dei chimici; violento,
coraggioso, solitario e astuto; fratello di Changó e Elegguá; amante di Yemayá

Viola, verde, nero


Associazione Oricha/colore

3, 7, 13, 21, 23, 33, 43 e i multipli di 3 e di 7


Associazione Oricha/numero

Febbre, operazioni e qualsiasi incidente con perdita di sangue


Associazione Oricha/Malattia

Capra, montone, gallo, cane, colomba


Associazione Oricha/Animale

Martedì
Giorno della settimana

24 e 29 giugno
Festa

Oké
Associazione L’Apostolo Santiago (San Giacomo)
Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Messaggero, guardiano e bastone di Obatalá


Caratteristiche

Bianco
Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

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Festa

Olofi-Oloddumare-Olorun

Associazione La Divina Trinità


Oricha/Santo

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Sesso

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Caratteristiche

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Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia
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Associazione Oricha/Animale

Giovedì
Giorno della settimana

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Festa

Olokun

Associazione –––
Oricha/Santo

Divinità androgina
Sesso

Padrona delle profondità degli oceani


Caratteristiche

Azzurro, nero, bianco


Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

Tutti i maggiori problemi di salute


Associazione Oricha/Malattia

Gallo, pollo, colomba, gallina di Guinea


Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

7 settembre
Festa

Oraniyán

Associazione –––
Oricha/Santo

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Sesso

Oricha che ebbe una certa importanza a Cuba nel secolo XIX, dopodiché perse il suo
Caratteristiche
vigore; nel momento di massimo sviluppo fu considerato il creatore della terra
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Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

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Festa

Oricha Oko (Ocha Oko)

Associazione Sant’Isidoro l’Agricoltore


Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Divinità della terra, dell’agricoltura e del raccolto; protettore di coloro che lavorano la terra
Caratteristiche

Rosso, bianco
Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

Domenica
Associazione Oricha/Animale

Capra, gallo rosso, lumaca


Giorno della settimana
22 marzo, 15 maggio
Festa

Orula (Orúmbila, Orúmilla, Orunla, Ifá)

Associazione San Francesco d’Assisi, San Giuseppe della Montagna, San Filippo
Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Padrone della divinazione; medico; sposo di Yemayá e quindi di Ochún


Caratteristiche

Verde, giallo
Associazione Oricha/colore

4, 14, 24, 34 e 44
Associazione Oricha/numero

Pazzia
Associazione Oricha/Malattia

Capra, gallina nera, colomba, cervo


Associazione Oricha/Animale

Giovedì
Giorno della settimana

4 ottobre
Festa

Osaín (Osaayin, Irosun)

Associazione San Silvestro, Sant’Antonio, San Giuseppe, San Raimondo Nonnato


Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Padrone di tutte le specie vegetali; padrino di Changó


Caratteristiche

Verde
Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero
Le malattie che conducono alla morte
Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

Domenica
Giorno della settimana

17 gennaio, 31 dicembre
Festa

Osun

Associazione San Giovanni Battista, lo Spirito Santo


Oricha/Santo

Divinità maschile
Sesso

Bianco, giallo, rosso, blu


Caratteristiche

Messaggero di Obatalá e Olofi; taciturno e distaccato


Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

Colomba bianca
Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

24 giugno
Festa

Oyá (Oyá Yansá, Yaya)

Associazione La Vergine della Candelaria, la Vergine del Carmen, Santa Teresa di Gesù
Oricha/Santo
Divinità femminile
Sesso

Padrona dei venti, dei temporali, delle saette e dell’atmosfera; una delle spose di Changó
Caratteristiche

Tutti i colori dell’arcobaleno


Associazione Oricha/colore

9, 19, 29, 39, 49 99 e i multipli di 9


Associazione Oricha/numero

Danni da scariche elettriche, malattie dovute a correnti d’aria


Associazione Oricha/Malattia

Gallina, colomba, capra


Associazione Oricha/Animale

Giovedì
Giorno della settimana

2 febbraio, 15 ottobre
Festa

Yemayá (Yemajá, Yemanyá, Yemay Olokún)

Associazione La Vergine di Regla


Oricha/Santo

Divinità femminile
Sesso

Divinità del mare; fonte principale della vita; madre di tutti gli esseri umani; figlia di Oddúa
Caratteristiche
e di Obatalá; moglie di Babalú Ayé e amante di Oggún e Changó

Azzurro
Associazione Oricha/colore

7, 14, 21
Associazione Oricha/numero

Malattie del ventre dovute all’acqua (dolce, salata, pioggia, umidità)


Associazione Oricha/Malattia

Coniglio, serpente, anatra, gallo, scarafaggi, montone


Associazione Oricha/Animale

Venerdì
Giorno della settimana
7 settembre
Festa

Yemú (Yemmú)

Associazione –––
Oricha/Santo

Divinità femminile
Sesso

Sposa di Obatalá e madre di Elegguá


Caratteristiche

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Associazione Oricha/colore

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Associazione Oricha/numero

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Associazione Oricha/Malattia

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Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

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Festa

Yewá

Associazione Nostra Signora degli Abbandonati, Nostra Signora di Monserrat, La Vergine dei Dolori,
Oricha/Santo Santa Chiara d’Assisi, Santa Rosa da Lima

Divinità femminile
Sesso

Padrona dei cimiteri; triste, funesta e casta


Caratteristiche

Rosa
Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero

Deperimento organico, depressione, tubercolosi


Associazione Oricha/Malattia

Capra
Associazione Oricha/Animale

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Giorno della settimana

11 novembre
Festa

Esistono nella Santería cubana quattro sistemi di divinazione.

Iº Sistema – Diloggún
Il caracol (Ciprea moneta, Monetaria moneta, Cypraea annulus) – ossia quella particolare conchiglia
conosciuta più comunemente come cauri, il cui guscio è servito come moneta per molto tempo a varie
popolazioni africane, asiatiche e oceaniane – è utilizzato a Cuba nella divinazione del sistema Diloggún. In
questo sistema il santero tira 16 conchiglie e di queste ne legge 12. Dalla tredicesima in poi invita il visitante
a consultare un babalawo (o babalao, il massimo dirigente nella gerarchia del culto agli orichas). Quando
cade la tredicesima (Metanlá) è la maledizione di Babalú Ayé (l’oricha delle malattie, associato a San
Lázaro), in quanto non sono state rispettate le leggi del popolo yoruba. Le lettere o responsi (chiamate
oddun) del Diloggún – sistema di divinazione davvero assai complesso – sono, a seconda di come cadono
le conchiglie:
1. Ocana Una conchiglia con 2. Eyoko Due conchiglie con 3. Oggunda Tre conchiglie 4. Irosun Quattro conchiglie
la parte concava in alto – la parte concava in alto – con la parte concava in alto – con la parte concava in alto –
Oddun Maggiore Oddun Maggiore Oddun Maggiore Oddun Maggiore
5. Oché Cinque conchiglie 6. Obbara Sei conchiglie con 7. Oddí Sette conchiglie con 8. Eyeúnle Otto conchiglie
con la parte concava in alto – la parte concava in alto – la parte concava in alto – con la parte concava in alto –
Oddun Maggiore Oddun Minore Oddun Minore Oddun Maggiore
9. Osá Nove conchiglie con la 10. Ofún Dieci conchiglie con 11. Ojuani Undici conchiglie 12. Eyila Dodici conchiglie
parte concava in alto – Oddun la parte concava in alto – con la parte concava in alto – con la parte concava in alto –
Minore Oddun Maggiore Oddun Minore Oddun Maggiore

Quando tutte le conchiglie si presentano con la parte concava in basso si ha l’Eyekún che è un Oddun
maggiore. Le lettere, tutti oddun maggiori, che non vengono lette dal santero sono chiamate: Metanlá (la
13), Merinlá (la 14), Marunlá (la 15) e Meddiloggún (la 16).

IIº Sistema – Biague


Altro sistema divinatorio santero, chiamato Biague, è quello fatto con il cocco. Il frutto, del quale non si può
fare a meno nella Santería e che appartiene a Obatalá (il creatore del genere umano), è il tributo che si
paga agli dei in tutte le circostanze. Esso è l’offerta e il cibo rituale degli orichas e degli antenati. Con la sua
offerta hanno inizio tutti i riti della Regla. Il cocco, dice Gabino Sandoval (uno degli informatori di Lydia
Cabrera) è l’ABC della divinazione lucumí. Nel Biague, sistema divinatorio in cui vengono lanciati a terra
quattro pezzi di cocco, si determinano 5 responsi o letras, a seconda della posizione che essi prendono sul
pavimento – con la parte del guscio (carmelita) o della polpa bianca in alto:
11 la prima posizione, con tutti i pezzi di cocco con la parte bianca verso l’alto, è chiamata Alafia. In
essa parlano Changó e Orula. Essa è affermativa, un segnale di buon auspicio;
12 la seconda posizione, con tre pezzi bianchi e una carmelita, è chiamata Otawo (Otagüe, Itagua o
Etawe). Parlano Oggún, Yemayá, Changó e Ochosi. È il dubbio ma il responso può diventare
affermativo se gettando di nuovo i pezzi di cocco viene confermata la stessa letra
13 la terza posizione, due pezzi bianchi e due carmelitas, è chiamata Ellifé (Eyeife). È una risposta
affermativa
14 la quarta posizione, un solo pezzo bianco e tre carmelitas, è chiamato Ocana (Ocana Sodde).
Parlano gli Ikús, Oyá Yansá, Elegguá, Yewá, Babalú Ayé, Changó e Aggayú Solá. È una risposta
negativa;
15 la quinta posizione, quattro pezzi con il guscio in alto, si chiama Oyékun (Oyecún, Yéku yéku).
Parlano Changó e Oyá Yansá. È il fallimento, un cattivo presagio. È consigliata in questo caso la
visita ad un babalawo.
16 1. Alafia – Bianca – Bianca – Bianca – Bianca
17 2. Otawo (Otagüe, Itagua o Etawe) – Bianca – Bianca – Bianca – Nera
18 3. Ellifé – Bianca – Bianca – Nera – Nera
19 4. Ocana – Bianca – Nera – Nera – Nera
20 5. Oyékun o Yéku yéku – Nera – Nera – Nera – Nera

IIIº Sistema – Ékuele


Un altro sistema divinatorio è quello dell’ékuele (ópkuele, ókuele o cadena de Ifá), uno strumento di
esclusivo uso del babalawo, attraverso il quale si rivela Orula. Si tratta di una catena, di circa 35-40 cm di
lunghezza, costituita da otto pezzi con un lato concavo e uno convesso, generalmente di cocco, gusci di
tartaruga, semi, metalli o altri materiali. La catena viene fatta cadere su di una stuoia e a seconda di come
cadono i pezzi si possono avere sino a 256 combinazioni diverse. Ogni tirada (lancio dell’ékuele)
corrisponde ad un patakín (racconto sacro nel quale protagonisti sono gli orichas) o a un proverbio, oppure
ad una cerimonia da realizzare per risolvere il problema per cui si è chiesto il responso della divinazione.

IVº Sistema – Tablero de Ifá


Altro strumento di divinazione di esclusivo uso del babalawo è il cosiddetto Tablero di Ifá (Opon Ifá o Até).
Esso si usa in occasioni speciali (quando vengono, per esempio, sacrificati animali a Orula) in sostituzione
dell’ékuele. La "tavola", così come i tambores batá, è in legno di cedro (Cedrela mexicana) o di caoba, ossia
mogano (Swieteni mohagony), ha forma circolare, bordi rialzati, misure ben definite e vi sono segnati i
quattro punti cardinali, ognuno dei quali rappresenta un distinto oricha: Obatalá per il nord, Oddúa per il sud,
Changó per l’est e Echú (che rappresenta uno dei modi o caminos in cui si palesa l’oricha Elegguá) per
l’ovest. Il babalawo, che effettua la divinazione seduto su di una stuoia, di fronte al tablero e con le spalle
rivolte verso la parete, sparge sul tablero una polvere bianca chiamata yefá, ricavata da una zanna di
elefante o più spesso da manioca macinata. Lancia quindi 16 conchiglie sulla tavola e interpreta le posizioni
che queste assumono relativamente ai quattro angoli dove sono rappresentati gli orichas. Le possibili
combinazioni (Ordun) del Tablero de Ifá sono 4.096.
Ogni sistema divinatorio (con le conchiglie, considerate "bocca e voce" degli orichas; con il cocco; con
l’ékuele e con il Tablero de Ifá) sono elementi essenziali della Santería, in quanto mise-en-scene della
Creazione, riaffermazione dei principi dell’ordine cosmologico e mezzo per facilitare la comunicazione tra
credenti e orichas.

Molte sono le piante utilizzate nelle purificazioni (sarayeyeos), alcune di queste sono:
il piñon botija (Curcas curcas), appartenente a Elegguá e a Changó, è molto usato per respingere e neutralizzare gli
ndiambos (i malefici). Questo potere del ricino d’Inferno si utilizza perlopiù per lavare le porte (quando si teme che vi
abbiano gettato qualche stregoneria) o per immunizzarle da eventuali malefici. In questo caso è consigliabile
aggiungervi salvia, basilico, igname, olio di palma e zenzero; ma allo scopo si possono aggiungere alle foglie di piñon
anche quelle della ciguaraya o siguaraya (Trichilia havanensis), del curujey (Tillandsia balbisiana), del fico delle
pagode (Ficus religiosa), dell’eupatorio (Eupatorium odoratum, Eupatorium cannabinum), del sácu-sácu o
malanguilla (Sagittaria intermedia), del raspalengua (Casearia hirsuta) e del trifoglio (Trifolium incarnatum);
il tè del Messico o Chenopodio (Chenopodium ambrosiodes), conosciuto come apasote, appartiene a Babalú Ayé;
Nelle case che sono state purificate con questa pianta se ne lasciano esposti i semi per un intero giorno. Per pulire e
spaventare gli spiriti maligni si battono le pareti della casa con i rami del tè del Messico, poi finita questa purificazione
si rovesciano sul pavimento dei secchi d’acqua con chiara d’uovo.
il palo caja (Allophyllus cominia), usato nei bagni purificatori del corpo in quanto, si dice, distrugge le stregonerie.
Appartiene a Changó;
il prezzemolo (Petroselinum crispum, Petroselinum hortense, famiglia delle Ombrellifere, ordine delle Ombrellifere), è
usato per i bagni purificatori. Appartiene a Ochún;
la lattuga (Lactuca sativa, Lactuca scariola, famiglia delle Composite), è usata per liberare le case dagli influssi
malefici: si lava il pavimento con acqua e lattuga, prezzemolo, cannella, uova, acqua di Florida e miele. Appartiene a
Ochún e a Yemayá;
il basilico maggiore (Ocimum micranthum), usato nelle purificazioni corporali;
il basilico cedrato (Ocimum basilicum, var. anisatum); bollito o senza bollire, è molto usato per le purificazioni e gli
esorcismi corporali. Appartiene a Obatalá;
l’Albahaca mondonguera, ossia il basilico genovese (Ocimum basilicum, var. minimum), bollito, si usa per le
purificazioni corporali. Appartiene a Oggué, l’oricha protettore del bestiame;
il riso (Oriza sativa). L’acqua in cui si è lavato il riso distrugge i malefici, per cui è usata per pulire le soglie delle
porte;
la spigelia (Spigelia anthelmia), usata per bagni purificatori. Appartiene a Ochún;
la ciguaraya (Trichilia havanensis), usata nei bagni per liberare e purificare il corpo dagli influssi malefici. Appartiene
a Changó e a Elegguá;
il sacusacu (Sagittaria intermedia), usato insieme ad altri elementi nella preparazione dell’acqua per le purificazione
della casa. Appartiene a Inle e a Osaín;
il curujey, usato in bagni corporali. Appartiene a Elegguá;
il fico delle pagode (Ficus religiosa). La linfa è usata per lustrazioni corporali, eliminando gli influssi nefasti. È anche
usato nei lavaggi dell’abitazione per distruggere le stregonerie e scacciare gli spiriti maligni. Appartiene a Changó;
la raspalengua, usato, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per le purificazione della casa.
Appartiene a Elegguá;
la trichilia (Trichilia hirta); il decotto delle foglie è usato in bagni che purificano e distruggono gli influssi nefasti.
Appartiene a Oyá, è anzi l’albero di battaglia della dea;
la ruta (Ruta chalepensis), usata, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per la purificazione del corpo.
Appartiene a Changó;
l’albero da rosari o dei Padrenostri (Melia azederach; conosciuta a Cuba come Paraíso), usato per purificare la casa ed
eliminare gli influssi malefici e attirare la fortuna. Un informatore disse: "I pavimenti della casa si lavano versando,
dall’interno verso la porta, dei secchi d’acqua con foglie di paraíso. Coi rami si spazzano i tetti e nel farlo si dice:
"Paraíso santo, fammi salire in alto come te". Prima si pulisce il portico della casa; poi quel ramo che si è portato via
tutto il male, si butta in strada e se ne usa un altro per spazzare la casa". Appartiene a Changó;
l’igname (Dioscorea alata). Grattugiato con gombo, cenere, acqua e sangue mestruale, distrugge ogni stregoneria; si
getta o la si sparge nel posto in cui si sospetta che vi siano state gettate sostanze del maleficio;
la salvia (Salvia officinalis, Salvia sclarea), usata, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per le
purificazione della casa. Appartiene a Obatalá;
olio di palma; usato, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per le purificazione della casa;
lo zenzero (Zingiber officinale), usato, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per le purificazione
della casa. Appartiene a Babalú Ayé;
l’aglio (Allium sativum), aggiunto alla fumigazione con abrotano (Artemisia abrotanum, Artemisia camphorata), mirra
(Balsamodendron myrrha), benzoino (Stirax tonkinnensis, Stirax benzoin), laurel (Ficus nitida) e zucchero di canna;
il palo café (Amaioua corymbosa); usato per purificare le stanze dei malati;
l’erba da porri (Amaranthus viridis), insieme ad anile (Indigofera suffruticosa) ed eupatorio (Eupatorium odoratum,
Eupatorium cannabinum). Si mettono nell’acqua questi tre elementi, dopo di che si cospargono tutti gli angoli della
casa con farina e miele;
l’artemisilla (Parthenium hysterophorus, famiglia delle Composite), appartenente a Obatalá e a Babalú Ayé, produce
allegria e procura beni materiali, morali e intellettuali.;
la buncosia (Bunchosia media), chiamata popolarmente Abrán de costa, appartiene a Inle;
l’albero del mandorlo o terminalia (Terminalia catappa, Terminalia glaucescens, Terminalia ivorensis, famiglia delle
Combretacee), le cui foglie vengono adoperate, per attirare la buona sorte, per bagni e lavaggi purificatori della casa.
Appartiene a Obatalá e a Orulá;
l’Astro della Cina (Callistephus hortensis, famiglia delle Composite), chiamata popolarmente Extraña rosa, appartiene
a Obatalá e a Ochún;
l’amaranto bianco (Celosia argentea, famiglia delle Amarantacee), chiamato popolarmente Cresta de gallo, appartiene
a Changó e a Aggayú Solá;
il cestro (Cestrum diurnum, famiglia delle Solanacee), chiamato popolarmente Galán de día, è usato per purificare la
casa dai cattivi influssi e attirarvi buona sorte e crearvi un’atmosfera allegra e franca. Appartiene a Obatalá e a Oddúa;
il clerodendro giapponese (Clerodendron fragrans, Clerodendrum japonicum), chiamato popolarmente Mil Flores, si
usa per purificazioni e bagni per attirare la buona sorte. Appartiene a Oyá e a Yewá;
la Malva tè (Corchorus siliquosus, famiglia delle Tiliacee), si usa per le purificazioni e le pulizie; per lavare le pietre e
gli oggetti di culto dell’oricha. Appartiene a Ochún;
la Cupania cubensis, chiamata popolarmente Guara, appartiene a Oyá;
la Baría (Cordia gerascanthus, famiglia delle Borraginacee). Appartiene a Changó, a Oyá e a Elegguá;
la datura (Datura suaveolens, famiglia delle Solanacee), chiamata popolarmente Campana, si usa per l’omiero di
Obatalá e per i lavaggi e le purificazioni delle case;
la Peregrina (Jatropha diversifolia, famiglia delle Euforbiacee). Appartiene a Ochún;
la lagerstroemia (Lagerstroemia indica, famiglia delle Litracee), chiamata popolarmente Astronomia, appartiene a
Orulá;
il caprifoglio (Lonicera japonica, Lonicera caprifolium, Lonicera periclymenum, famiglia delle Caprifoliacee),
chiamato popolarmente a Cuba Madre selva, si usa per bagni purificatori e per l’omiero;
la luffa (Luffa luffa, famiglia delle Cucurbitacee), chiamata popolarmente Estropajo, appartiene a Obatalá;
la maranta (Maranta arundinacea, famiglia delle Marantacee), chiamata popolarmente Sagu, appartiene agli Ibeyi;
la sensitiva (Mimosa pudica, famiglia delle Mimosacee, ordine delle Leguminose), chiamata popolarmente
Vergonzosa;
il geranio odoroso (Pelargonium odaratissimum, famiglia delle Geraniacee);
il fillanto (Phillanthus niruri), chiamata popolarmente Yerba de la niña, si usa per le purificazioni corporali e per i
lavaggi delle case;
il Platanillo de Cuba (Piper aduncum, famiglia delle Piperacee), appartenente a Changó, si adopera per bagni
purificatori e nei "lavori" di Santeria;
la Cordován (Rhoeo discolor, Rhoeo spathacea, Tradescantia discolor), usata per bagni purificatori e nell’omiero per
lavare le pietre e le reliquie dell’oricha;
l’Abrojo (Tribulus maximus, famiglia delle Zigofillacee). Appartiene a Inle;
l’Ofón o Ofún (Vitex doniana, famiglia delle Verbenacee), appartenente a Obatalá, si usa per lavare le reliquie del
Santo e nelle cerimonie dell’Iniziazione;
la portulaca o porcellana (Portulaca oleracea, Tanilum paniculatum, famiglia delle Portulacacee), chiamata
popolarmente Verdolaga, è usata per coprire e rinfrescare l’oricha e per purificare e lavare le case. Appartiene a
Yemayá;
l’agrifoglio (Ilex aquifolium, Ilex montana, famiglia delle Aquifoliacee), chiamato popolarmente Acebo de sierra o
Acebo de tierra, si usa per bagni lustrali. Appartiene a Obatalá;
l’eliotropio peruviano (Heliotropium indicum, famiglia delle Boraginacee), usato per bagni lustrali. Appartiene a
Obatalá;
l’eupatorio (Eupatorium odoratum, Eupatorium cannabinum pianta erbacea arbustacea – famiglia delle Composite o
Asteracee, ordine delle Asterali) è chiamato popolarmente quita maldición (scaccia maledizioni) o rompe zaragüey
(rompi malasorte). adoperato nei bagni per mondare e purificare la casa. Un informatore di Lydia Cabrera disse alla
studiosa: "L’eupatorio distrugge il malocchio e i malefici. Con un solo bagno di eupatorio, ruta, prezzemolo, tè del
Messico, ricino d’Inferno, albero da rosari, eliotropio peruviano, bolliti, si libera il corpo da una mañúnga". Appartiene
a Changó;
l’ambrosia (Ambrosia artemisifolia, Chenopodium ambrosioides, Cochlearia coronopus, famiglia delle Composite),
usata per le purificazioni in bagni lustrali. Appartiene a Osaín e a Obatalá;
l’alpinia (Alpinia aromatica, famiglia delle Zinziberacee); è adoperata nei bagni lustrali per attirare la buona sorte e
con foglie di ricino d’Inferno e di ambrosia per distruggere gli influssi cattivi. È molto usata anche insieme alle foglie
di basilico per allontanare gli Eggún (i morti), liberarsi di un maleficio e purificare la casa. Appartiene a Obatalá (a
Matanzas, a Ochún);
il giacinto d’acqua (Eichornia azurea, Eichornia crassipes, Pontederia crassipes, famiglia delle Pontederiacee) ,
chiamata popolarmente Flor de agua, è uno degli ewes principali dell’omiero dell’Iniziazione e dell’omiero con cui si
lavano gli oggetti di culto di Yemayá;
l’Incienso de playa, ossia, la Tournefortia gnaphalodes. Per purificarsi si usano i rami della pianta, immersi nell’acqua
di mare;
gli ewes di Oyá: la grosella (Phyllantus acidus, Cicca disticha), il basilico rosso (Ocimum basilicum, var. purpureum),
la cucaracha morada (Zebrina purpusii, Zebrina pendula, Tradescanzia tricolor, famiglia delle Aracee), la poinciana
(Poinciana pulcherrima, famiglia delle Cesalpiniacee), il croton (Croton variegatum, Croton cubanus, famiglia delle
Euforbiacee), l’amelia (Hamelia patens, famiglia delle Rubiacee), la gramigna (Cynodon dactylon, Agropyrum repens)
e la Xantosoma (Xanthosoma sagittifolium, Xanthosoma violaceum, Colocasia atiquorum);
gli ewes di Ochún: il fraillecillo (Adenoropium gossypifolium), il crescione inglese (Lepidum virginicum), l’angarilla,
il mataperro, il platanillo de costa (Canna coccinea), lo jaboncillo (Saponaria officinalis, Gouania lupuloides,
Gouania Polygama), foglie di papaia (Carica papaya), il cainito (Chrysophillum cainito, famiglia delle Sapotacee) e il
laurel (Ficus nitida).

Il cibo degli Orishas


La harina amalá
Cibo di Changó, la harina amalá è un piatto costituito da un impasto di mais (Zea mais) tenero macinato e carne, cotto
in foglie di plátano (banano, Musa paradisiaca).
L’ekó
L’ekó è considerato il pane (akará) degli orichas. Si tratta di una specie di tamal (pasta) che viene mangiato sia nelle
feste comuni che nei bembés. Lydia Cabrera, la grande studiosa cubana, ci dà la seguente ricetta "Si mette a bagno il
mais per tutta la notte, si macina fino a fino e il giorno dopo si cucina a bagno maria in modo che resti una massa
bianca e morbida, si setaccia e si divide in forma di pani che si mettono a seccare su delle foglie di banano. L’ekó,
sciolto in acqua fredda, con l’aggiunta di un po’ di zucchero, è considerata una bevanda salutare e gradevole. L’ekó è
uno degli elementi più importanti dell’ebbó (saraekó)".
Il calalú
Si tratta del cibo favorito da Changó. Il calalú, a cui si aggiungono farina e carne di maiale, viene cucinato allo stesso
modo dello yonyó, vegetale simile al gombo (Hibiscus esculentus). La variante congo prevede anche l’aggiunta di
gamberetti. La pianta del calalú appartiene a Changó e a Oggún. I rami della pianta vengono usati a Cuba per fare
suppliche e ottenere che il nascituro venga al mondo sano e senza difficoltà. Il calalú è un piatto molto diffuso nelle
Antille e non soltanto a Cuba: in genere viene preparato aggiungendo a questo vegetale siguine, gombo, melanzane,
prezzemolo (Petroselinum crispum, Petroselinum hortense), peperoncino (Capsicum baccatum), timo (Thymus
vulgaris) e aglio (Allium sativum) e quindi servito con merluzzo finemente spezzettato e riso alla creola.
Il quimbombó
Questi sono gli ingredienti per la preparazione del quimbombó, così come viene cucinato oggi a Cuba: 1 libbra di
gombo tenero, 1 libbra di costole di maiale, 2 banane, 2 grossi cucchiai di sesamo (Sesamum indicum), 1 cipolla
(Allium cepa) grande, 10 pomodori, 3 spicchi d’aglio, sale, origano (Origanum vulgare, Origanum majorana), cumino
(Cuminum cyminum), lardo e limone (Citrus limon). Il piatto di quimbombo cucinato con farina di mais e brodo di gallo
viene chiamato a Cuba Babá. Il quimbombó contiene vitamina B, l’1,6% di proteine, il 7,4% di carboidrati, lo 0,2% di
grassi, lo 0,71% di calcio e lo 0,00060% di ferro.
Il guengueré
Il guengueré (Corchorus olitorius), conosciuta come Malva dei giudei, appartiene a Yemayá, a Ochún e a Changó.
Questo vegetale, alquanto viscido, è molto simile al gombo. Il piatto è assai semplice: foglia di guengueré, carne di
quadrupede e riso. In realtà, quest’ultimo (Oriza sativa), che appartiene a Obatalá ed è conosciuto tra i Lucumí come
Euo, Sincopa o Irási e tra i Congo come Lóso, accompagna il piatto più che esserne un elemento. Riso e guengueré è
un’offerta tradizionale per Oyá Yansá, la dea delle folgori, dei temporali e i venti, ma anche dei cimiteri presso le cui
porte vive.
Il masango
Si tratta di mais bollito. Masango è il termine congo per indicare il mais. Esso appartiene, così come il cocco e
l’igname (Dioscorea alata; popolarmente Ñame), a tutti gli orichas: le pannocchie abbrustolite si offrono a Babalú Ayé;
pannocchie non devono mancare a Elegguá, così come non devono mancare abbrustolite a Oggún, e a Ochosi. Mais
abbrustolito si usa per le purificazioni (si sparge nella casa quando un oricha lo ordina); i chicchi (aguardó) tostati ad
Elegguá, ma anche a Oggún e a Ochosi; la pannocchia tagliata a pezzi a Ochún e a Yemayá. A Yemayá si offre pure il
maíz finado, un piatto a base di mais tostato e macinato al quale si aggiunge zucchero. Sempre a Yemayá appartiene
anche il mais del morto, piatto che una volta veniva mangiato in tutte le case la sera del 2 novembre e che oggi si
mangia esclusivamente in quelle delle santeras e di qualche famiglia devota a Yemayá. Il granturco soffiato piace a tutti
gli orichas, ma in modo particolare a Obatalá e agli Ibeyi, le celestiali immagini che godono dell’amore paterno e
materno di tutti gli orichas, patroni dei barbieri e dei chirurghi.
Il cheketé
Il cheketé, che si offre tradizionalmente con mais soffiato (ekrú aro, olelé ed ekó), è una bevanda preparata con
granturco abbrustolito (da qui il colore che la fa apparire come un cioccolato), acqua, succo di arancia (Citrus
aurantium) e melassa.
L’ochinchin
Cibo di Ochún, l’ochinchin, si fa con crescione (Nasturtium officinale), bietola cicla (Beta vulgaris), mandorle e
gamberetti lessati. Altri ingredienti dell’ochinchin possono essere i capperi (Capparis spinosa) e il pomodoro
(Lycopersicum esculentum).
L’ecrú de frijoles de carita

È tra i cibi offerti a Obatalá. Si tratta di una purea, o torta, senza sale, fatta con fagioli dell’occhio o dolico (Vigna
unguiculata, Dolichos Sinensis, Dolichos lablab). Con il frijol de carita, appartenente, come tutti i cibi in grani a
Babalú Ayé, viene poi preparato per la dea Ochún anche l’olelé, un tamal che viene avvolto in foglie di banano, al quale
viene aggiunto l’oriana, un colorante arancione estratto dai semi di oriana (Bixa orellana) e un po’ di sale. L’ecrú con
anile (Indigofera suffruticosa) viene offerto a Yemayá; con zafferano (Crocus sativus) a Ochún; con la bija, ossia la
bixa orellana, a Oyá.

Aggayú Solá
Sopa de pan - Palomas rellenas - Calalú - Tostones
Babalú Ayé
Sopa criolla - Carne de cerdo cimarrón con boniatos - Arroz con quimbombó - Boniatos salcochados y fritos
Changó
Chivo a la pimienta - Frijoles colorados - Machuquillo
Elegguá
Pescado al monte - Acará - Pilón - Coco quemado
Ibeyis
Sopa de aves - Pichones guisados - Arroz con pollo Ibeyis - Quesques de harina - Tusitas de guayaba
Inle
Sopa de maíz y calabaza - Pescado en salsa de almendras - Ekó (Ekrú) - Frutas cubanas a lo Inle
Naná Burukú
Sopa de rabo - Ciervo a lo Naná Burukú - Frijol carita - de yuca - Frituras - Dulce de piña
Obatalá
Sopa de harina con quimbombó - Guinea asada al carbón - Ekrú - Ofún Okán Ichu - Palenquetas de
guanábana
Obba
Funche - Gallina a lo Obba - Egusí (Egunsé) - Caricato al estilo Santiago de Cuba
Ochosi
Obé ewedo - Abani - Odukú – kukunduku - Dulce de naranjas en almíbar
Ochún
Sopa de acelgas - Gallina a lo Yalodde - Ochinchín de Ochún - Delicia de calabaza
Oddúa
Jogote - Carne de cerdo a la criolla - Arroz blanco moldeado - Ñames salcochados
Oggún
Sopa de eyelé y akukó - Gallo a lo Oggún - Congrí - Calalú - Agguidí
Olokun
Sopa de puré de maíz tierno - Ganso a lo Osani Eru - Frijoles colorados al barracón - Fufú de plátanos
pintones
Oricha Oko
Fuche ligero de maíz - Piña rellena con carne de novillo - Arroz con vegetales - Yurumú (Yurumunú) Cascos
de guayaba
Orula
Gallina al trozo - Arroz con camarones y obi - Até de ñame - Boniatillo seco a lo ingenio Merceditas
Osaín
Sopa de tocineta - Jicotea rellena - Frijoles negros de los ingenios de Menocal - Ensalada de aguacates del
ingenio Banaguises - Dulce de mamey
Oyá
Sopa de cazabe - Etú a la criolla - Arroz con frijoles colorados - Berenjenas al carbón - Crema de caimito
Yemayá
Sopa especial para las futuras madres - Pato a lo Yemayá - Harina con carne de puerco - Boniatos
acaramelados con miel - Ochumare de melón
Yewá
Sopa Yewá de zanahorias y papas - Chivita doncella - Frijoles colorados criollos - Berenjenas campestres -
Manguitos tiernos

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