Divinità maschile
Sesso
Padrone delle forze terrene; bellicoso e collerico; padre di Changó e gigante della Regla
Caratteristiche
de Ocha
–––
Associazione Oricha/colore
16
Associazione Oricha/numero
–––
Giorno della settimana
25 luglio, 16 novembre
Festa
Divinità maschile
Sesso
Padrone delle malattie (vaiolo, lebbra, malattie veneree e affezioni cutanee); amante di
Caratteristiche
Ochún
Violetto
Associazione Oricha/colore
17
Associazione Oricha/numero
Vaiolo, lebbra, colera, affezioni cutanee, malattie veneree, embolia, paralisi, gastrite,
Associazione Oricha/Malattia
cancrena, Aids
Domenica
Giorno della settimana
17 dicembre
Festa
Changó (Shangó)
Divinità maschile
Sesso
Padrone del fuoco, del lampo, del tuono, della guerra e dei tambores batá; impulsivo,
Caratteristiche
collerico e donnaiolo; figlio di Ibaibó e di Yemú; sposo di Oyá e Obba; padre degli Ibeyis
Bianco, rosso
Associazione Oricha/colore
4, 6, 12, 21 e 36
Associazione Oricha/numero
Scottature
Associazione Oricha/Malattia
Sabato
Giorno della settimana
4 dicembre
Festa
Divinità maschile
Sesso
Dio dei viaggi, padrone degli incroci e guardiano delle porte; personificazione del rischio e
Caratteristiche
della morte; figlio di Obatalá e Yemú
Nero, rosso
Associazione Oricha/colore
3, 21
Associazione Oricha/numero
Trombosi, emorragie
Associazione Oricha/Malattia
3, 13, 29 giugno
Festa
Ibeyis
Allegri, giocosi, malandrini, golosi, irrequieti; proteggono bambini, barbieri e chirurghi; figli
Caratteristiche
di Changó e Ochún, ma allevati da Yemayá
–––
Associazione Oricha/numero
–––
Associazione Oricha/Malattia
Colomba, pollo
Associazione Oricha/Animale
Domenica
Giorno della settimana
27 settembre
Festa
Divinità androgina
Sesso
–––
Associazione Oricha/numero
Tutte le infermità
Associazione Oricha/Malattia
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Associazione Oricha/Animale
–––
Giorno della settimana
24 ottobre
Festa
Iroko
Divinità maschile
Sesso
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Associazione Oricha/numero
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Associazione Oricha/Malattia
–––
Associazione Oricha/Animale
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Giorno della settimana
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Festa
Divinità androgina
Sesso
–––
Associazione Oricha/colore
–––
Associazione Oricha/numero
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Associazione Oricha/Malattia
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Associazione Oricha/Animale
24 febbraio
Festa
Obañeñe (Dadá Baldone, Bayoni)
Associazione –––
Oricha/Santo
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Sesso
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Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero
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Associazione Oricha/Malattia
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Associazione Oricha/Animale
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Giorno della settimana
–––
Festa
Obatalá (Obbatalá)
Divinità androgina
Sesso
Creatore della terra e del genere umano; padrone della pace e della giustizia; fratello di
Caratteristiche
Oddúa
Bianco
Associazione Oricha/colore
Domenica
Giorno della settimana
24 settembre
Festa
Obba (Obá)
Associazione Santa Rita da Cascia, Santa Caterina da Siena, Santa Caterina d’Alessandria, Vergine del
Oricha/Santo Carmen
Divinità femminile
Sesso
Padrona dei laghi e delle lagune; giovane e sensuale; simbolo della fedeltà coniugale; una
Caratteristiche
delle spose di Changó; figlia di Obatalá
–––
Associazione Oricha/colore
–––
Associazione Oricha/numero
–––
Associazione Oricha/Animale
–––
Giorno della settimana
22 maggio
Festa
Ochosi (Oshosi)
Divinità maschile
Sesso
Dio della caccia e dei cacciatori; protettore dei carcerati e dei latitanti
Caratteristiche
–––
Associazione Oricha/Malattia
Martedì
Giorno della settimana
29 agosto, 3 novembre
Festa
Ochún
Divinità femminile
Sesso
Divinità dell’amore e del piacere, della bellezza e della maternità; padrona dei fiumi e dei
Caratteristiche
torrenti, dell’oro, del bronzo e del denaro; protettrice delle partorienti; allegra, sensuale e
orgogliosa; rappresenta la dolcezza; figlia di Naná Burukú; sposa di Orula e amante di
Changó e di Babalú Ayé; madre degli Ibeyis
Giallo
Associazione Oricha/colore
Sabato
Giorno della settimana
8 settembre
Festa
Divinità maschile
Sesso
–––
Associazione Oricha/colore
–––
Associazione Oricha/numero
Parto
Associazione Oricha/Malattia
–––
Associazione Oricha/Animale
–––
Giorno della settimana
18 marzo
Festa
Oggue
Divinità maschile
Sesso
–––
Associazione Oricha/colore
–––
Associazione Oricha/numero
–––
Associazione Oricha/Malattia
–––
Associazione Oricha/Animale
–––
Giorno della settimana
3 febbraio, 20 novembre
Festa
Oggún
Associazione San Pietro, San Paolo, San Giovanni Battista, San Michele Arcangelo
Oricha/Santo
Divinità maschile
Sesso
Dio della guerra, del ferro, della tecnologia, delle montagne, della ferramenta, delle catene,
Caratteristiche
dei parafulmini, dei meccanici, degli ingegneri, dei soldati, dei fisici e dei chimici; violento,
coraggioso, solitario e astuto; fratello di Changó e Elegguá; amante di Yemayá
Martedì
Giorno della settimana
24 e 29 giugno
Festa
Oké
Associazione L’Apostolo Santiago (San Giacomo)
Oricha/Santo
Divinità maschile
Sesso
Bianco
Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero
–––
Associazione Oricha/Malattia
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Associazione Oricha/Animale
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Giorno della settimana
–––
Festa
Olofi-Oloddumare-Olorun
–––
Sesso
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Caratteristiche
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Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero
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Associazione Oricha/Malattia
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Associazione Oricha/Animale
Giovedì
Giorno della settimana
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Festa
Olokun
Associazione –––
Oricha/Santo
Divinità androgina
Sesso
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Associazione Oricha/numero
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Giorno della settimana
7 settembre
Festa
Oraniyán
Associazione –––
Oricha/Santo
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Sesso
Oricha che ebbe una certa importanza a Cuba nel secolo XIX, dopodiché perse il suo
Caratteristiche
vigore; nel momento di massimo sviluppo fu considerato il creatore della terra
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Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero
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Associazione Oricha/Malattia
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Associazione Oricha/Animale
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Giorno della settimana
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Festa
Divinità maschile
Sesso
Divinità della terra, dell’agricoltura e del raccolto; protettore di coloro che lavorano la terra
Caratteristiche
Rosso, bianco
Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero
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Associazione Oricha/Malattia
Domenica
Associazione Oricha/Animale
Associazione San Francesco d’Assisi, San Giuseppe della Montagna, San Filippo
Oricha/Santo
Divinità maschile
Sesso
Verde, giallo
Associazione Oricha/colore
4, 14, 24, 34 e 44
Associazione Oricha/numero
Pazzia
Associazione Oricha/Malattia
Giovedì
Giorno della settimana
4 ottobre
Festa
Divinità maschile
Sesso
Verde
Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero
Le malattie che conducono alla morte
Associazione Oricha/Malattia
–––
Associazione Oricha/Animale
Domenica
Giorno della settimana
17 gennaio, 31 dicembre
Festa
Osun
Divinità maschile
Sesso
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Associazione Oricha/numero
–––
Associazione Oricha/Malattia
Colomba bianca
Associazione Oricha/Animale
–––
Giorno della settimana
24 giugno
Festa
Associazione La Vergine della Candelaria, la Vergine del Carmen, Santa Teresa di Gesù
Oricha/Santo
Divinità femminile
Sesso
Padrona dei venti, dei temporali, delle saette e dell’atmosfera; una delle spose di Changó
Caratteristiche
Giovedì
Giorno della settimana
2 febbraio, 15 ottobre
Festa
Divinità femminile
Sesso
Divinità del mare; fonte principale della vita; madre di tutti gli esseri umani; figlia di Oddúa
Caratteristiche
e di Obatalá; moglie di Babalú Ayé e amante di Oggún e Changó
Azzurro
Associazione Oricha/colore
7, 14, 21
Associazione Oricha/numero
Venerdì
Giorno della settimana
7 settembre
Festa
Yemú (Yemmú)
Associazione –––
Oricha/Santo
Divinità femminile
Sesso
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Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero
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Associazione Oricha/Malattia
–––
Associazione Oricha/Animale
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Giorno della settimana
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Festa
Yewá
Associazione Nostra Signora degli Abbandonati, Nostra Signora di Monserrat, La Vergine dei Dolori,
Oricha/Santo Santa Chiara d’Assisi, Santa Rosa da Lima
Divinità femminile
Sesso
Rosa
Associazione Oricha/colore
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Associazione Oricha/numero
Capra
Associazione Oricha/Animale
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Giorno della settimana
11 novembre
Festa
Iº Sistema – Diloggún
Il caracol (Ciprea moneta, Monetaria moneta, Cypraea annulus) – ossia quella particolare conchiglia
conosciuta più comunemente come cauri, il cui guscio è servito come moneta per molto tempo a varie
popolazioni africane, asiatiche e oceaniane – è utilizzato a Cuba nella divinazione del sistema Diloggún. In
questo sistema il santero tira 16 conchiglie e di queste ne legge 12. Dalla tredicesima in poi invita il visitante
a consultare un babalawo (o babalao, il massimo dirigente nella gerarchia del culto agli orichas). Quando
cade la tredicesima (Metanlá) è la maledizione di Babalú Ayé (l’oricha delle malattie, associato a San
Lázaro), in quanto non sono state rispettate le leggi del popolo yoruba. Le lettere o responsi (chiamate
oddun) del Diloggún – sistema di divinazione davvero assai complesso – sono, a seconda di come cadono
le conchiglie:
1. Ocana Una conchiglia con 2. Eyoko Due conchiglie con 3. Oggunda Tre conchiglie 4. Irosun Quattro conchiglie
la parte concava in alto – la parte concava in alto – con la parte concava in alto – con la parte concava in alto –
Oddun Maggiore Oddun Maggiore Oddun Maggiore Oddun Maggiore
5. Oché Cinque conchiglie 6. Obbara Sei conchiglie con 7. Oddí Sette conchiglie con 8. Eyeúnle Otto conchiglie
con la parte concava in alto – la parte concava in alto – la parte concava in alto – con la parte concava in alto –
Oddun Maggiore Oddun Minore Oddun Minore Oddun Maggiore
9. Osá Nove conchiglie con la 10. Ofún Dieci conchiglie con 11. Ojuani Undici conchiglie 12. Eyila Dodici conchiglie
parte concava in alto – Oddun la parte concava in alto – con la parte concava in alto – con la parte concava in alto –
Minore Oddun Maggiore Oddun Minore Oddun Maggiore
Quando tutte le conchiglie si presentano con la parte concava in basso si ha l’Eyekún che è un Oddun
maggiore. Le lettere, tutti oddun maggiori, che non vengono lette dal santero sono chiamate: Metanlá (la
13), Merinlá (la 14), Marunlá (la 15) e Meddiloggún (la 16).
Molte sono le piante utilizzate nelle purificazioni (sarayeyeos), alcune di queste sono:
il piñon botija (Curcas curcas), appartenente a Elegguá e a Changó, è molto usato per respingere e neutralizzare gli
ndiambos (i malefici). Questo potere del ricino d’Inferno si utilizza perlopiù per lavare le porte (quando si teme che vi
abbiano gettato qualche stregoneria) o per immunizzarle da eventuali malefici. In questo caso è consigliabile
aggiungervi salvia, basilico, igname, olio di palma e zenzero; ma allo scopo si possono aggiungere alle foglie di piñon
anche quelle della ciguaraya o siguaraya (Trichilia havanensis), del curujey (Tillandsia balbisiana), del fico delle
pagode (Ficus religiosa), dell’eupatorio (Eupatorium odoratum, Eupatorium cannabinum), del sácu-sácu o
malanguilla (Sagittaria intermedia), del raspalengua (Casearia hirsuta) e del trifoglio (Trifolium incarnatum);
il tè del Messico o Chenopodio (Chenopodium ambrosiodes), conosciuto come apasote, appartiene a Babalú Ayé;
Nelle case che sono state purificate con questa pianta se ne lasciano esposti i semi per un intero giorno. Per pulire e
spaventare gli spiriti maligni si battono le pareti della casa con i rami del tè del Messico, poi finita questa purificazione
si rovesciano sul pavimento dei secchi d’acqua con chiara d’uovo.
il palo caja (Allophyllus cominia), usato nei bagni purificatori del corpo in quanto, si dice, distrugge le stregonerie.
Appartiene a Changó;
il prezzemolo (Petroselinum crispum, Petroselinum hortense, famiglia delle Ombrellifere, ordine delle Ombrellifere), è
usato per i bagni purificatori. Appartiene a Ochún;
la lattuga (Lactuca sativa, Lactuca scariola, famiglia delle Composite), è usata per liberare le case dagli influssi
malefici: si lava il pavimento con acqua e lattuga, prezzemolo, cannella, uova, acqua di Florida e miele. Appartiene a
Ochún e a Yemayá;
il basilico maggiore (Ocimum micranthum), usato nelle purificazioni corporali;
il basilico cedrato (Ocimum basilicum, var. anisatum); bollito o senza bollire, è molto usato per le purificazioni e gli
esorcismi corporali. Appartiene a Obatalá;
l’Albahaca mondonguera, ossia il basilico genovese (Ocimum basilicum, var. minimum), bollito, si usa per le
purificazioni corporali. Appartiene a Oggué, l’oricha protettore del bestiame;
il riso (Oriza sativa). L’acqua in cui si è lavato il riso distrugge i malefici, per cui è usata per pulire le soglie delle
porte;
la spigelia (Spigelia anthelmia), usata per bagni purificatori. Appartiene a Ochún;
la ciguaraya (Trichilia havanensis), usata nei bagni per liberare e purificare il corpo dagli influssi malefici. Appartiene
a Changó e a Elegguá;
il sacusacu (Sagittaria intermedia), usato insieme ad altri elementi nella preparazione dell’acqua per le purificazione
della casa. Appartiene a Inle e a Osaín;
il curujey, usato in bagni corporali. Appartiene a Elegguá;
il fico delle pagode (Ficus religiosa). La linfa è usata per lustrazioni corporali, eliminando gli influssi nefasti. È anche
usato nei lavaggi dell’abitazione per distruggere le stregonerie e scacciare gli spiriti maligni. Appartiene a Changó;
la raspalengua, usato, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per le purificazione della casa.
Appartiene a Elegguá;
la trichilia (Trichilia hirta); il decotto delle foglie è usato in bagni che purificano e distruggono gli influssi nefasti.
Appartiene a Oyá, è anzi l’albero di battaglia della dea;
la ruta (Ruta chalepensis), usata, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per la purificazione del corpo.
Appartiene a Changó;
l’albero da rosari o dei Padrenostri (Melia azederach; conosciuta a Cuba come Paraíso), usato per purificare la casa ed
eliminare gli influssi malefici e attirare la fortuna. Un informatore disse: "I pavimenti della casa si lavano versando,
dall’interno verso la porta, dei secchi d’acqua con foglie di paraíso. Coi rami si spazzano i tetti e nel farlo si dice:
"Paraíso santo, fammi salire in alto come te". Prima si pulisce il portico della casa; poi quel ramo che si è portato via
tutto il male, si butta in strada e se ne usa un altro per spazzare la casa". Appartiene a Changó;
l’igname (Dioscorea alata). Grattugiato con gombo, cenere, acqua e sangue mestruale, distrugge ogni stregoneria; si
getta o la si sparge nel posto in cui si sospetta che vi siano state gettate sostanze del maleficio;
la salvia (Salvia officinalis, Salvia sclarea), usata, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per le
purificazione della casa. Appartiene a Obatalá;
olio di palma; usato, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per le purificazione della casa;
lo zenzero (Zingiber officinale), usato, insieme ad altri elementi, nella preparazione dell’acqua per le purificazione
della casa. Appartiene a Babalú Ayé;
l’aglio (Allium sativum), aggiunto alla fumigazione con abrotano (Artemisia abrotanum, Artemisia camphorata), mirra
(Balsamodendron myrrha), benzoino (Stirax tonkinnensis, Stirax benzoin), laurel (Ficus nitida) e zucchero di canna;
il palo café (Amaioua corymbosa); usato per purificare le stanze dei malati;
l’erba da porri (Amaranthus viridis), insieme ad anile (Indigofera suffruticosa) ed eupatorio (Eupatorium odoratum,
Eupatorium cannabinum). Si mettono nell’acqua questi tre elementi, dopo di che si cospargono tutti gli angoli della
casa con farina e miele;
l’artemisilla (Parthenium hysterophorus, famiglia delle Composite), appartenente a Obatalá e a Babalú Ayé, produce
allegria e procura beni materiali, morali e intellettuali.;
la buncosia (Bunchosia media), chiamata popolarmente Abrán de costa, appartiene a Inle;
l’albero del mandorlo o terminalia (Terminalia catappa, Terminalia glaucescens, Terminalia ivorensis, famiglia delle
Combretacee), le cui foglie vengono adoperate, per attirare la buona sorte, per bagni e lavaggi purificatori della casa.
Appartiene a Obatalá e a Orulá;
l’Astro della Cina (Callistephus hortensis, famiglia delle Composite), chiamata popolarmente Extraña rosa, appartiene
a Obatalá e a Ochún;
l’amaranto bianco (Celosia argentea, famiglia delle Amarantacee), chiamato popolarmente Cresta de gallo, appartiene
a Changó e a Aggayú Solá;
il cestro (Cestrum diurnum, famiglia delle Solanacee), chiamato popolarmente Galán de día, è usato per purificare la
casa dai cattivi influssi e attirarvi buona sorte e crearvi un’atmosfera allegra e franca. Appartiene a Obatalá e a Oddúa;
il clerodendro giapponese (Clerodendron fragrans, Clerodendrum japonicum), chiamato popolarmente Mil Flores, si
usa per purificazioni e bagni per attirare la buona sorte. Appartiene a Oyá e a Yewá;
la Malva tè (Corchorus siliquosus, famiglia delle Tiliacee), si usa per le purificazioni e le pulizie; per lavare le pietre e
gli oggetti di culto dell’oricha. Appartiene a Ochún;
la Cupania cubensis, chiamata popolarmente Guara, appartiene a Oyá;
la Baría (Cordia gerascanthus, famiglia delle Borraginacee). Appartiene a Changó, a Oyá e a Elegguá;
la datura (Datura suaveolens, famiglia delle Solanacee), chiamata popolarmente Campana, si usa per l’omiero di
Obatalá e per i lavaggi e le purificazioni delle case;
la Peregrina (Jatropha diversifolia, famiglia delle Euforbiacee). Appartiene a Ochún;
la lagerstroemia (Lagerstroemia indica, famiglia delle Litracee), chiamata popolarmente Astronomia, appartiene a
Orulá;
il caprifoglio (Lonicera japonica, Lonicera caprifolium, Lonicera periclymenum, famiglia delle Caprifoliacee),
chiamato popolarmente a Cuba Madre selva, si usa per bagni purificatori e per l’omiero;
la luffa (Luffa luffa, famiglia delle Cucurbitacee), chiamata popolarmente Estropajo, appartiene a Obatalá;
la maranta (Maranta arundinacea, famiglia delle Marantacee), chiamata popolarmente Sagu, appartiene agli Ibeyi;
la sensitiva (Mimosa pudica, famiglia delle Mimosacee, ordine delle Leguminose), chiamata popolarmente
Vergonzosa;
il geranio odoroso (Pelargonium odaratissimum, famiglia delle Geraniacee);
il fillanto (Phillanthus niruri), chiamata popolarmente Yerba de la niña, si usa per le purificazioni corporali e per i
lavaggi delle case;
il Platanillo de Cuba (Piper aduncum, famiglia delle Piperacee), appartenente a Changó, si adopera per bagni
purificatori e nei "lavori" di Santeria;
la Cordován (Rhoeo discolor, Rhoeo spathacea, Tradescantia discolor), usata per bagni purificatori e nell’omiero per
lavare le pietre e le reliquie dell’oricha;
l’Abrojo (Tribulus maximus, famiglia delle Zigofillacee). Appartiene a Inle;
l’Ofón o Ofún (Vitex doniana, famiglia delle Verbenacee), appartenente a Obatalá, si usa per lavare le reliquie del
Santo e nelle cerimonie dell’Iniziazione;
la portulaca o porcellana (Portulaca oleracea, Tanilum paniculatum, famiglia delle Portulacacee), chiamata
popolarmente Verdolaga, è usata per coprire e rinfrescare l’oricha e per purificare e lavare le case. Appartiene a
Yemayá;
l’agrifoglio (Ilex aquifolium, Ilex montana, famiglia delle Aquifoliacee), chiamato popolarmente Acebo de sierra o
Acebo de tierra, si usa per bagni lustrali. Appartiene a Obatalá;
l’eliotropio peruviano (Heliotropium indicum, famiglia delle Boraginacee), usato per bagni lustrali. Appartiene a
Obatalá;
l’eupatorio (Eupatorium odoratum, Eupatorium cannabinum pianta erbacea arbustacea – famiglia delle Composite o
Asteracee, ordine delle Asterali) è chiamato popolarmente quita maldición (scaccia maledizioni) o rompe zaragüey
(rompi malasorte). adoperato nei bagni per mondare e purificare la casa. Un informatore di Lydia Cabrera disse alla
studiosa: "L’eupatorio distrugge il malocchio e i malefici. Con un solo bagno di eupatorio, ruta, prezzemolo, tè del
Messico, ricino d’Inferno, albero da rosari, eliotropio peruviano, bolliti, si libera il corpo da una mañúnga". Appartiene
a Changó;
l’ambrosia (Ambrosia artemisifolia, Chenopodium ambrosioides, Cochlearia coronopus, famiglia delle Composite),
usata per le purificazioni in bagni lustrali. Appartiene a Osaín e a Obatalá;
l’alpinia (Alpinia aromatica, famiglia delle Zinziberacee); è adoperata nei bagni lustrali per attirare la buona sorte e
con foglie di ricino d’Inferno e di ambrosia per distruggere gli influssi cattivi. È molto usata anche insieme alle foglie
di basilico per allontanare gli Eggún (i morti), liberarsi di un maleficio e purificare la casa. Appartiene a Obatalá (a
Matanzas, a Ochún);
il giacinto d’acqua (Eichornia azurea, Eichornia crassipes, Pontederia crassipes, famiglia delle Pontederiacee) ,
chiamata popolarmente Flor de agua, è uno degli ewes principali dell’omiero dell’Iniziazione e dell’omiero con cui si
lavano gli oggetti di culto di Yemayá;
l’Incienso de playa, ossia, la Tournefortia gnaphalodes. Per purificarsi si usano i rami della pianta, immersi nell’acqua
di mare;
gli ewes di Oyá: la grosella (Phyllantus acidus, Cicca disticha), il basilico rosso (Ocimum basilicum, var. purpureum),
la cucaracha morada (Zebrina purpusii, Zebrina pendula, Tradescanzia tricolor, famiglia delle Aracee), la poinciana
(Poinciana pulcherrima, famiglia delle Cesalpiniacee), il croton (Croton variegatum, Croton cubanus, famiglia delle
Euforbiacee), l’amelia (Hamelia patens, famiglia delle Rubiacee), la gramigna (Cynodon dactylon, Agropyrum repens)
e la Xantosoma (Xanthosoma sagittifolium, Xanthosoma violaceum, Colocasia atiquorum);
gli ewes di Ochún: il fraillecillo (Adenoropium gossypifolium), il crescione inglese (Lepidum virginicum), l’angarilla,
il mataperro, il platanillo de costa (Canna coccinea), lo jaboncillo (Saponaria officinalis, Gouania lupuloides,
Gouania Polygama), foglie di papaia (Carica papaya), il cainito (Chrysophillum cainito, famiglia delle Sapotacee) e il
laurel (Ficus nitida).
È tra i cibi offerti a Obatalá. Si tratta di una purea, o torta, senza sale, fatta con fagioli dell’occhio o dolico (Vigna
unguiculata, Dolichos Sinensis, Dolichos lablab). Con il frijol de carita, appartenente, come tutti i cibi in grani a
Babalú Ayé, viene poi preparato per la dea Ochún anche l’olelé, un tamal che viene avvolto in foglie di banano, al quale
viene aggiunto l’oriana, un colorante arancione estratto dai semi di oriana (Bixa orellana) e un po’ di sale. L’ecrú con
anile (Indigofera suffruticosa) viene offerto a Yemayá; con zafferano (Crocus sativus) a Ochún; con la bija, ossia la
bixa orellana, a Oyá.
Aggayú Solá
Sopa de pan - Palomas rellenas - Calalú - Tostones
Babalú Ayé
Sopa criolla - Carne de cerdo cimarrón con boniatos - Arroz con quimbombó - Boniatos salcochados y fritos
Changó
Chivo a la pimienta - Frijoles colorados - Machuquillo
Elegguá
Pescado al monte - Acará - Pilón - Coco quemado
Ibeyis
Sopa de aves - Pichones guisados - Arroz con pollo Ibeyis - Quesques de harina - Tusitas de guayaba
Inle
Sopa de maíz y calabaza - Pescado en salsa de almendras - Ekó (Ekrú) - Frutas cubanas a lo Inle
Naná Burukú
Sopa de rabo - Ciervo a lo Naná Burukú - Frijol carita - de yuca - Frituras - Dulce de piña
Obatalá
Sopa de harina con quimbombó - Guinea asada al carbón - Ekrú - Ofún Okán Ichu - Palenquetas de
guanábana
Obba
Funche - Gallina a lo Obba - Egusí (Egunsé) - Caricato al estilo Santiago de Cuba
Ochosi
Obé ewedo - Abani - Odukú – kukunduku - Dulce de naranjas en almíbar
Ochún
Sopa de acelgas - Gallina a lo Yalodde - Ochinchín de Ochún - Delicia de calabaza
Oddúa
Jogote - Carne de cerdo a la criolla - Arroz blanco moldeado - Ñames salcochados
Oggún
Sopa de eyelé y akukó - Gallo a lo Oggún - Congrí - Calalú - Agguidí
Olokun
Sopa de puré de maíz tierno - Ganso a lo Osani Eru - Frijoles colorados al barracón - Fufú de plátanos
pintones
Oricha Oko
Fuche ligero de maíz - Piña rellena con carne de novillo - Arroz con vegetales - Yurumú (Yurumunú) Cascos
de guayaba
Orula
Gallina al trozo - Arroz con camarones y obi - Até de ñame - Boniatillo seco a lo ingenio Merceditas
Osaín
Sopa de tocineta - Jicotea rellena - Frijoles negros de los ingenios de Menocal - Ensalada de aguacates del
ingenio Banaguises - Dulce de mamey
Oyá
Sopa de cazabe - Etú a la criolla - Arroz con frijoles colorados - Berenjenas al carbón - Crema de caimito
Yemayá
Sopa especial para las futuras madres - Pato a lo Yemayá - Harina con carne de puerco - Boniatos
acaramelados con miel - Ochumare de melón
Yewá
Sopa Yewá de zanahorias y papas - Chivita doncella - Frijoles colorados criollos - Berenjenas campestres -
Manguitos tiernos