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Corso di Teoria della Letteratura, a cura di Guido Mazzoni e Pierluigi Pellini

Università di Siena, 14 novembre 2017

Edoardo Camassa, La lezione di Freud nella teoria letteraria di Francesco Orlando

Handout

1. I quattro studi del cosiddetto «ciclo freudiano»:

Lettura freudiana della «Phèdre» (1971) → Due letture freudiane: Fedra e il Misantropo (1990).
Per una teoria freudiana della letteratura (1973) → Per una teoria freudiana della letteratura (1992).
Lettura freudiana del «Misanthrope» (1979) → Due letture freudiane: Fedra e il Misantropo (1990).
Illuminismo e retorica freudiana (1982) → Illuminismo, barocco e retorica freudiana (1997).

2. Citazioni:

2.1. Ceserani: «Il quadro che ne viene fuori è di un decennio, o di un quindicennio, di grande fermento intel-
lettuale negli studi letterari […], di forti novità, di scontro e discussioni fra posizioni a volte radicalmente
differenziate, ma anche di un serio e ambizioso tentativo di “modernizzazione” dei nostri studi, caratterizza-
to, per dirla schematicamente, dal “progetto” di dare agli studi letterari una dignità scientifica, trasformarli in
Literaturwissenschaft, non però come era accaduto con il positivismo ottocentesco (e poi a varie riprese più
volte nella storia) prendendo a prestito e applicandoli ai nostri studi i metodi e gli strumenti di ricerca propri
degli studi scientifici (naturalistici, biologici, ecc.), ma invece cercando nelle nuove “scienze umane”, e in
particolare nella linguistica, i modelli di pensiero e gli strumenti di lavoro necessari alla bisogna»1.

2.2. Orlando: «vorrei garantirmi esplicitamente, sulle soglie del presente libro, un diritto del quale ho fatto
male a usare solo implicitamente nei libri che lo precedono: il diritto di servirmi dei termini correlativi di
“repressione” e “ritorno del represso” senza nessun'altra parzialità, nessun'altra connotazione ideologica o
connivenza terminologica, se non quella che sto provando a definire. Nelle pagine che seguono, repressione
e ritorno del represso saranno semplicemente i due termini dai quali insieme si forma la formazione di com-
promesso. So bene che nell'opera di Freud i due termini rispettivi sono invece quelli di “rimozione” e “ri-
torno del rimosso”; e so che mutandoli rischio di dare l'impressione, tanto paradossale quanto sbagliata, di
allontanarmi dal concetto del cosiddetto inconscio nel momento di cominciare un discorso che si dà per
freudiano. Ma quel diritto che vorrei garantirmi non è poi che il diritto all'astrazione, la quale può tentarci a
ricavare da qualunque rapporto fra termini un modello in cui il rapporto è mantenuto benché i termini siano
mutati, un modello formale o vuoto perché provvisoriamente svuotato da contenuti concreti»2.

2.3. Freud: «Una nota acquaforte di Félicien Rops illustra, in modo assai più chiaro di quanto si possa fare
con numerose spiegazioni, questo fatto così poco osservato e così degno invece di considerazione, e preci-
samente lo illustra per il tipico caso della rimozione nella vita dei santi e degli asceti. Un monaco asceta –
certo per sfuggire alle seduzioni del mondo – si rifugia ai piedi di un'immagine del Redentore crocifisso. Ma
questa croce scompare come un'ombra, e al suo posto sorge invece, radiosa, l'immagine di una voluttuosa
donna nuda nella stessa posizione crocifissa»3.

2.4. Orlando: «[La letteratura è] Un ritorno del represso reso fruibile per una pluralità sociale di uomini, ma
reso innocuo dalla sublimazione e della finzione»4.

2.5. Freud: «la vita psichica è un campo d'azione e di battaglia di tendenze contrastanti o, per esprimerci in
forma non dinamica, è fatta di contraddizioni e di coppie di opposti»5.

1
R. CESERANI, Guida allo studio della letteratura, Laterza, Roma-Bari 1999, p. X.
2
F. ORLANDO, Illuminismo, barocco e retorica freudiana, Einaudi, Torino 1997 [1982], 2a ed., pp. 4-5 (corsivi miei).
3
S. FREUD, Il delirio e i sogni nella «Gradiva» di Wilhelm Jensen [1906], trad. it. di C. L. Musatti, in Freud, Opere, a cura di C.
L. Musatti, vol. V, Boringhieri, Torino 1972, pp. 257-336: p. 286.
4
F. ORLANDO, Lettura freudiana della «Phèdre» [1971], in Id., Due letture freudiane: Fedra e il Misantropo, Einaudi, Torino
1990, pp. 3-137: p. 28.
5
S. FREUD, Introduzione alla psicoanalisi [1915-17], trad. it. di M. Tonin Dogana ed E. Sagittario, in Freud, Opere, a cura di C.
Musatti, vol. VIII, Boringhieri, Torino 1976, pp. 189-611: p. 256.

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2.6. Campanile: «Il duca degli Abruzzi [Luigi Amedeo di Savoia] al Polo [Nord]: “Che differenza c'è fra Pa-
rigi, Francesca da Rimini, il duca degli Abruzzi e l'orso bianco?” – “Nessuna, perché” (questa è in francese)
“Parigi est métropole, Francesca da Rimini aimait trop Paul, il duca degli Abruzzi aime être au Pole, e l'orso
bianco est maître au Pole»6.

2.7. Orlando: «[la formazione di compromesso è una] manifestazione linguistica in senso lato – semiotica –
[…] la quale fa posto da sola, simultaneamente, a entrambe le forze in contrasto diventate significati in con-
trasto»7.

2.8. Baldi: «sarebbe auspicabile rileggere i testi di Orlando alla luce degli autori della decostruzione»8.

2.9. Orlando: «alla formazione di compromesso freudiana mi sembra applicabile quello che La Rochefou-
cauld dice del sole e della morte: e cioè che né l'uno né l'altra si riescono a guardare fissamente»9.

2.10. Timpanaro: «[l'estetica di Orlando] non ha nulla a [che] vedere […] con le assai povere cose che finora
avevano scritto a questo proposito alcuni freudiani e lo stesso Freud. Di non essere freudiano “ortodosso”
l'Orlando mostra piena consapevolezza; ma forse lo è ancor meno di quanto egli ritenga»10.

3. Indicazioni bibliografiche:

AMALFITANO, P., GARGANO, A. (a cura di), Sei lezioni per Francesco Orlando. Teoria ed ermeneutica della
letteratura, Pacini, Pisa 2014.
ARON, TH., Présentation de Francesco Orlando, ou Une approche freudienne non psychanalytique de la lit-
térature, «Semen», 1 (1983), pp. 39-63, disponibile anche online sul sito della rivista (semen.revues.org)
alla sezione «Numéros en texte intégral».
BALDI, V., Il sole e la morte. Saggio sulla teoria letteraria di Francesco Orlando, Quodlibet, Macerata
2015.
BRUGNOLO, S., COLUSSI, D., ZATTI, S., ZINATO, E., La scrittura e il mondo. Teorie letterarie del Novecento,
Carocci, Roma 2016, in particolare alle pp. 241-256.
CESERANI, R., Guida allo studio della letteratura, Laterza, Roma-Bari 1999, in particolare alle pp. 123-130.
FREUD, S., Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio [1905], trad. it. di S. Daniele ed E. Sagittario,
con un saggio introduttivo di F. Orlando, Boringhieri, Torino 1975.
FREUD, S., Saggi sull'arte, la letteratura e il linguaggio, a cura di C. L. Musatti, tradd. di S. Daniele, E. Lu-
serna, C. L. Musatti, M. Montinari, E. Fachinelli, H. Trettl Fachinelli, M. Tonin Dogana, P. Veltri e M.
Ciarpaglini, Boringhieri, Torino 1991 [1969], 2a ed..
MATTE BLANCO, I., L'inconscio come insiemi infiniti. Saggio sulla bi-logica [1975], a cura di P. Bria, prefa-
zione di R. Bodei, Torino 2000 [1981], 2a ed.
ORLANDO, F., Due letture freudiane: Fedra e il Misantropo, Einaudi, Torino 1990 [1971, 1979], 2a ed.
ORLANDO, F., Per una teoria freudiana della letteratura, Einaudi, Torino 1992 [1973], 3a ed.
ORLANDO, F., Illuminismo, barocco e retorica freudiana, Einaudi, Torino 1997 [1982], 2a ed.
ORLANDO, F., L'intimità e la storia. Lettura del «Gattopardo», Einaudi, Torino 1998.
PADUANO, G., Il testo e il mondo. Elementi di teoria della letteratura, Bollati Boringhieri, Torino 2013.
RAGONE, D. (a cura di), Per Francesco Orlando. Testimonianze e ricordi, ETS, Pisa 2012.
TIMPANARO, S., Il lapsus freudiano. Psicanalisi e critica testuale, La Nuova Italia, Firenze 1974.
TIMPANARO, S., ORLANDO, F., Carteggio su Freud (1971-1977), premessa di S. Settis, introduzione di F. Or-
lando, Scuola Normale Superiore, Pisa 2001.

6
A. CAMPANILE, Trattato delle barzellette [1961], postfazione di S. Bartezzaghi, Rizzoli, Milano 2001, p. 56.
7
F. ORLANDO, Illuminismo, cit., p. 4.
8
V. BALDI, Il sole e la morte. Saggio sulla teoria letteraria di Francesco Orlando, Quodlibet, Macerata 2015, p. 12.
9
F. ORLANDO, Illuminismo, cit., p. 4.
10
S. TIMPANARO, Il lapsus freudiano. Psicanalisi e critica testuale, La Nuova Italia, Firenze 1974, p. 47, n. 5.

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I. L'acquaforte di Félicien Rops:

Félicien Rops, La tentazione di Sant'Antonio (1878), Cabinet des Estampes, Bibliothèque royale, Bruxelles.

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II. La tavola di Per una teoria freudiana della letteratura (cit., pp. 90-91):

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