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L’Archivio Akashico: Il libro della vita

16 Set, 2008 di Kevin J. Todeschi

L’Archivio Akashico o “Il libro della vita” può essere considerato


l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo
computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni
di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla terra. Forse la più
completa fonte di informazioni sull’Archivio Akashico viene
dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce.

Non è esagerato affermare che il computer ha trasformato (e sta ancora


trasformando) il pianeta intero. Che si tratti della tecnologia, dei trasporti, della
comunicazione, dell’educazione o dell’intrattenimento, l’era del computer ha
rivoluzionato il globo e i modi in cui comunichiamo e interagiamo tra noi. Nessun
settore della società moderna è stato risparmiato.

La quantità di informazioni immagazzinata nella memoria dei computer e presente


ogni giorno nella “strada maestra” di Internet è incalcolabile. Tuttavia, questo
vasto complesso di sistemi computerizzati e database collettivi non è ancora in
grado di avvicinarsi alla potenza, la memoria o l’onnisciente capacità di
registrazione dell’Archivio Akashico.
Per semplificare le cose, l’Archivio Akashico o Il libro della vita può essere
considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer
che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia
mai vissuto sulla Terra. Più che un semplice contenitore di eventi, l’Archivio
Akashico contiene ogni azione, parola, sentimento, pensiero e intenzione che sia
mai avvenuto in qualsiasi momento della storia mondiale. Al contrario di un
semplice magazzino di memoria, questo Archivio Akashico è interattivo, poiché
esercita una grandissima influenza sulla nostra vita di ogni giorno, le relazioni, i
sentimenti, i sistemi di credenze e le realtà potenziali che attiriamo su di noi.

L’Archivio Akashico
contiene l’intera storia
di ogni anima, sin
dall’alba della
Creazione. Questo
archivio ci connette
tutti gli uni agli altri, e
contiene ogni simbolo archetipo o racconto mitologico che abbia mai influenzato
profondamente il comportamento e le esperienze dell’uomo.

L’archivio Akashico ispira i sogni e le invenzioni, provoca l’attrazione o la


repulsione tra gli esseri umani, modella e foggia i livelli della consapevolezza
umana, costituisce una porzione della Mente Divina, è il giudice e la giuria
imparziali che cercano di guidare, educare e trasformare ogni individuo per farlo
evolvere al meglio delle sue possibilità, e infine incarna una matrice fluida e
sempre mutevole di futuri possibili che diventano attuali quando noi esseri umani
interagiamo e impariamo dai dati che si sono già accumulati.

Informazioni su questo Archivio Akashico – questo Libro della Vita – si possono


trovare nel folklore, nei miti e in tutto l’Antico e Nuovo Testamento. Sono
rintracciabili nelle popolazioni semitiche, negli Arabi, gli Assiri, i Fenici, i Babilonesi
e gli Ebrei. In ognuna di queste popolazioni esisteva la credenza nell’esistenza di
una sorta di tavole celesti contenenti la storia del genere umano e ogni tipo di
nozione spirituale.

Nelle Scritture, il primo riferimento a un libro ultraterreno si trova in Esodo 32:33.


Dopo che gli Israeliti avevano commesso un peccato gravissimo adorando il vitello
d’oro, fu Mosè a intercedere per loro, giungendo a offrire la propria totale
responsabilità e la cancellazione del proprio nome “dal tuo libro che hai scritto” a
espiazione delle loro azioni. In seguito, nell’Antico Testamento, apprendiamo che
non esiste nulla di un individuo che non sia riportato in questo stesso libro. Nel
Salmo 139, Davide accenna al fatto che Dio ha scritto tutti i dettagli della sua vita,
incluso ciò che è imperfetto e le azioni ancora da svolgere.

Per molte persone, questo Libro della Vita è semplicemente un’immagine


simbolica di coloro che sono destinati al paradiso; le sue radici sono gli archivi
genealogici o forse i primi censimenti. La religione tradizionale suggerisce che
questo libro – in forma letterale o simbolica – contiene i nomi di tutti coloro che
sono degni di salvezza. Il Libro va aperto in relazione al giudizio divino (Dan.
7:10, Rev. 20:12). Nel Nuovo Testamento, i redenti dal Cristo sono contenuti nel
Libro (Filippesi 4), mentre coloro che non si trovano nel Libro della Vita non
entreranno nel Regno dei Cieli.
Come interessante corollario, nel mondo antico il nome di una persona era un
simbolo della sua esistenza. Secondo Sir James Thomas Frazer, autore di The
Golden Bough – una delle opere più esaurienti sulla mitologia mondiale – tra il
nome e l’esistenza di una persona esisteva un legame tale che “era possibile
compiere riti magici su un uomo indifferentemente attraverso il suo nome, i suoi
capelli, le sue unghie o qualsiasi altra parte materiale della sua persona”.
Nell’antico Egitto, cancellare un nome da un registro equivaleva addirittura a
eliminare il fatto che una persona fosse mai esistita.

Più vicino ai giorni nostri, molte informazioni


sull’Archivio Akashico sono state fornite da stimati
medium e mistici contemporanei, ovvero individui la
cui percezione si estendeva in qualche modo oltre i
limiti delle tre dimensioni. Secondo H. P. Blavatsky
(1831-1891), un’immigrata russa mistica e
fondatrice della Società Teosofica, l’Archivio
Akashico è molto di più che un semplice elenco
statico di dati che un sensitivo può raccogliere qui e là; piuttosto, l’Archivio
esercita un’influenza continua e creativa sul presente:

Akasha è uno dei principi cosmici e un soggetto plastico, creativo nella


sua natura fisica, immutabile nei suoi principi più elevati. È la
quintessenza di tutte le possibili forme di energia, materiale, psichica
o spirituale; inoltre, contiene in sé i germi della creazione universale,
che fiorisce sotto l’impulso dello Spirito Divino.

Alchemy and the Secret Doctrine

Rudolf Steiner (1861-1925), il filosofo, pedagogista e fondatore della Società


Antroposofica nato in Austria, possedeva la capacità di ricevere informazioni da
oltre il mondo materiale: un “mondo spirituale” che per lui era tanto reale quanto
per gli altri lo era il mondo fisico. Steiner affermava che la capacità di percepire
questo altro mondo poteva essere sviluppata, rendendo un individuo capace di
scorgere eventi e informazioni in tutto e per tutto concreti come quelli presenti:

…l’uomo è in grado di penetrare alle origini eterne delle cose che


svaniscono con il tempo. In questo modo, egli amplia la sua facoltà
cognitiva se, per quel che riguarda la conoscenza del passato, non si
limita alle evidenze esteriori. Poi egli può vedere negli eventi non
percepibili ai sensi, quella parte che il tempo non è in grado di
distruggere. Egli passa dalla storia transitoria a quella non-transitoria.
È un fatto che questa storia sia scritta in caratteri diversi rispetto a
quella ordinaria. Nella gnosi e nella teosofia viene chiamata la
“Cronaca Akashica”… Al non iniziato, che non è ancora in grado di fare
l’esperienza di un mondo spirituale separato, è facile che l’iniziato
sembri un visionario, se non qualcosa di peggio. Chi ha acquisito la
capacità di percepire il mondo spirituale arriva a conoscere gli eventi
passati nel loro carattere eterno. Questi ultimi non stanno di fronte a
lui come la morta testimonianza della storia, bensì appaiono pieni di
vita. In un certo senso, ciò che è avvenuto ha luogo davanti a lui.
Cosmic Memory

Per quanto riguarda le intuizioni moderne, forse la più completa fonte di


informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce
(1877-1945), mistico cristiano e fondatore della A.R.E. Per trentatré anni della sua
vita adulta, Edgar Cayce possedette la capacità soprannaturale di sdraiarsi su un
lettino, chiudere gli occhi, unire le mani sullo stomaco ed entrare in una sorta di
stato alterato in cui aveva accesso praticamente a qualsiasi tipo di informazione.
L’accuratezza dell’opera telepatica di Cayce è dimostrata da circa una dozzina di
biografie e da centinaia di libri che analizzano vari aspetti delle informazioni e
delle migliaia di argomenti da lui discussi.

Quando era interrogato sulle fonti delle sue informazioni, Cayce rispondeva che
erano essenzialmente due. La prima era la mente subconscia dell’individuo cui
stava dando la “lettura”, la seconda era l’Archivio Akashico.

Più spesso, quando dava una lettura sulla storia dell’anima di una persona o sulla
sua dimora individuale nello spazio e il tempo, Cayce cominciava con
un’affermazione del tipo: “Sì, abbiamo di fronte a noi l’archivio dell’entità adesso
conosciuta o chiamata…”. Discutendo il processo mediante il quale accedeva a
questi archivi, Edgar Cayce descrisse la sua esperienza come segue:

Vedo me stesso come un piccolo punto fuori dal corpo fisico, che giace
inerte davanti a me. Mi sento oppresso dall’oscurità e provo una
solitudine terribile. Sono consapevole di un fascio bianco di luce. Da
piccolo punto che sono, mi dirigo verso l’alto seguendo la luce,
sapendo che devo seguirla, altrimenti sarò perduto.

Man mano che percorro questo cammino di luce, divento


gradualmente consapevole di vari livelli sopra i quali c’è movimento.
Sopra il primo livello esistono forme indistinte e orribili, figure
grottesche come quelle che si vedono negli incubi. Andando avanti,
cominciano ad apparire da entrambi i lati figure deformi di esseri
umani con alcune parti del corpo ingrandite. Di nuovo, avviene un
cambiamento e divento consapevole di figure grigie incappucciate che
si muovono verso il basso. Gradualmente, il loro colore si fa più
chiaro. Poi, la direzione cambia e queste figure si muovono verso
l’alto, mentre il colore delle loro tuniche si schiarisce rapidamente. In
seguito, cominciano ad apparire da entrambi i lati profili indistinti di
case, muri, alberi ecc., ma ogni cosa è priva di movimento. Andando
avanti, appaiono quelle che sembrano normali città, con più luce e
movimento. Quando quest’ultimo aumenta, divento consapevole dei
suoni: inizialmente strepiti confusi, poi odo musiche, risate e canti di
uccelli. C’è sempre più luce, i colori diventano bellissimi e si sente il
suono di una musica meravigliosa. Le case restano indietro, davanti
c’è solo un insieme di suoni e colori. Improvvisamente mi imbatto in
un archivio. Si tratta di una sala senza muri né soffitto, ma sono
consapevole di vedere un uomo anziano che mi porge un grande libro,
una documentazione dell’individuo per il quale sto cercando
informazioni.

Lettura 294-19 (Trascrizione).


Una volta presa in mano la documentazione, Cayce aveva la capacità di
selezionare le informazioni più utili per l’individuo in quel momento della sua vita.
Frequentemente, una lettura poteva lasciare capire che era stata fornita solo una
selezione del materiale disponibile, ma che all’individuo venivano date le cose “più
utili e promettenti”. Intuizioni aggiuntive erano spesso fornite in letture
successive, dopo che l’individuo aveva cercato di lavorare e mettere in pratica le
informazioni già ricevute.

Forse per alludere al fatto che l’Archivio Akashico non era semplicemente una
trascrizione del passato, ma includeva il presente, il futuro e alcune possibilità,
nella lettura 304-5 Cayce fece una curiosa dichiarazione introduttiva. Discutendo
del Libro della Vita, egli affermò che era “L’archivio di Dio, di te, della tua anima
interiore e della conoscenza di essa” (281-33). In un’altra occasione (2533-8), fu
chiesto a Cayce di spiegare la differenza tra il Libro della Vita e l’Archivio
Akashico:

“Domanda: [Cosa si intende con] il Libro della Vita?


Risposta: L’archivio che l’entità stessa scrive pazientemente sopra la
matassa del tempo e dello spazio. Esso viene aperto quando il sé è
sintonizzato con l’infinito, e può essere letto da coloro che si stanno
armonizzando con tale consapevolezza…
D: Il libro dei Ricordi di Dio?
R: Questo è il Libro della Vita.
D: L’Archivio Akashico?
R: Quelli creati dall’individuo, come appena indicato.
Lettura 2533-8

Le letture di Edgar Cayce suggeriscono che tutti noi scriviamo la storia della
nostra vita tramite i nostri pensieri, le nostre azioni e la nostra interazione con il
resto della Creazione. Queste informazioni hanno un effetto su di noi nel qui e ora.
Di fatto, l’Archivio Akashico ha un tale impatto sulle nostre vite e le potenzialità
che attiriamo su di noi, che qualsiasi indagine su di esso non può fare a meno di
darci intuizioni sulla natura di noi stessi e della nostra relazione con l’universo.

Ci sono molte più cose nella nostra vita, nella nostra storia e nella nostra influenza
individuale sul domani di quante, forse, abbiamo mai avuto il coraggio di
immaginare. Avendo accesso alle informazioni dell’Archivio Akashico, il database
dell’universo, molte cose potrebbero esserci rivelate. Il mondo, così come lo
abbiamo collettivamente percepito, non è che una pallida ombra della realtà.

Nel tempo e nello spazio sono scritti i pensieri, le azioni, le attività di


un’entità: nella loro relazione all’ambiente, alla sua influenza
ereditaria; e nel loro essere guidati, ovvero diretti dal giudizio o in
accordo a ciò che l’entità ritiene ideale. Per questo, come spesso è
stato definito, l’archivio è il libro dei ricordi di Dio; e ogni entità, ogni
anima… Riguardo le sue attività quotidiane, ne compie alcune bene,
altre male e altre ancora in modo neutro, a seconda dell’applicazione
del sé dell’entità a quella che è la maniera ideale di utilizzare il tempo,
l’opportunità e l’espressione di ciò per cui ogni anima entra in una
manifestazione materiale.
L’interpretazione, come è stata formulata qui, viene data con il
desiderio e la speranza che, nel rivelare questo all’entità, l’esperienza
possa essere utile e promettente.
Edgar Cayce, lettura 1650-1

Sì, abbiamo il corpo qui, e la documentazione come è stata prodotta e


come potrebbe essere prodotta con l’esercizio della volontà, e la
condizione – così come è stata creata – che prescinde dall’influenza o
gli effetti della volontà. Abbiamo condizioni che potrebbero essere
state, che sono e che potrebbero essere. Non mischiate le tre, e non
incrociate i loro intenti.
Lettura 340-5

Il Libro della Vita – o l’Archivio Akashico – è il magazzino di tutte le informazioni


riguardanti ogni individuo mai vissuto sulla Terra: esso contiene ogni parola,
azione, sentimento, pensiero e intenzione mai avvenuti. Apprendi in che modo hai
il controllo del tuo destino e come puoi utilizzare il tuo archivio – le tue vite
passate, le tue esperienze presenti e il tuo futuro non ancora dischiuso – per
creare la vita che desideri.

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Edgar Cayce. I resoconti Akashici. Macro Edizioni. 2005. ISBN: 8876160167

Edgar Cayce. La mia vita di veggente. Mediterranee. 2002. ISBN: 8827214542

Edgar Cayce, Mark Thurston Mark, Christopher Fazel. Il manuale di Edgar Cayce
per creare il proprio futuro. Gli strumenti per trasformare la vostra esistenza.
Mediterranee. 1999. ISBN: 8827212140

Edgar Cayce, Gail Cayce Schwartzer, Douglas Richards. I misteri di Atlantide.


Storie e leggenda, ricerche archeologiche e geologiche, conferme e rivelazioni in
trance di Edgar Cayce. Mediterranee. 1996. ISBN: 8827202056

Edgar Cayce. Reincarnazione. Un’indagine nel passato per costruire il futuro.


Mediterranee. 1995. ISBN: 8827210598

Tratto da Kevin J. Todeschi. Edgar Cayce on the Akashic Records: The Book of Life.
A.R.E. Press. 1998. ISBN: 0876044011. Per gentile concessione di A.R.E.,
Association for Research and Enlightenment. 215 67th Street Virginia Beach, VA
23451-2061, U.S.A. http://www.edgarcayce.org
Traduzione di Gagan Daniele Pietrini
Copyright per la traduzione Italiana: Innernet.

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