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Il concerto è formato da due movimenti collegati fra loro dalla famosa cadenza con il clarinetto a solo senza
nessun accompagnamento. Questo rende la forma del concerto particolare perché lo rende quasi come un
concerto in unico movimento. La presenza elevata di sincopi e costanti cambiamenti nel metro ritmico e
melodico, rende il concerto quasi una composizione jazz, ma nonostante questo viene considerato un
concerto inevitabile nel repertorio del clarinettista classico. Questo, a mio parere, rispecchia anche quello
ch’è stata la carriera di Benny Goodman, il quale si formò come clarinettista classico e solamente in seguito
si avvicinò al jazz. Quindi comunque l’impronta la possiamo considerare classica. Anche perché Copland
non era un compositore propiamente jazz, anche se nelle sue composizioni si sentono comunque le
influenze di questo mondo.