] il romanziere deve ispirarsi alla vita TEMI DELLA LETTERATURA NATURALISTICA
contemporanea, studiando l’uomo quale appare nella • la vita quotidiana con le sue banalità, le sue meschinità società [capitalistica], [...] tenendosi vicino anche nel e le sue ipocrisie; linguaggio e nello stile alla realtà del mondo • le passioni morbose che dovevano rasentare il limite rappresentato» (Honoré de Balzac) della patologia psichiatrica, come la follia e il crimine; «L’artista deve essere nella sua opera come Dio nella creazione, invisibile e onnipotente, sì che lo si senta • le condizioni di vita delle classi subalterne, soprattutto ovunque, ma non lo si veda mai. E poi l’Arte deve del proletariato urbano che, con la sua miseria innalzarsi al di sopra dei sentimenti personali e delle (prostituzione, alcolismo, delinquenza minorile) potesse suscettibilità nervose. È ormai tempo di darle, mediante dare un chiaro esempio di patologia sociale un metodo implacabile, la precisione delle scienze fisiche» (Flaubert) «La scienza ha promesso la felicità? Non credo. Ha promesso la verità, e la questione è sapere se con la verità si farà mai la felicità» (Zola) GIOVANNI VERGA (1840-1922) OPERE TRE FASI nasce a catania – legge la narrativa francese – ideali 1) preverismo • argomento storico-patriottico (es. i garibaldini – 1865: va a firenze, inizia ad avere successo carbonari della montagna, 1861); • argomento in letteratura – 1872: si trasferisce a milano (romanzi sul sentimentale: amore passionale o drammatico; l’artista tema dell’amore passionale; legge i naturalisti francesi) --vittima dell’amore e della societa’ borghese; la donna -> 1874, con capuana fa nascere il verismo – 1893: torna fatale; analisi sociale; contrasto fra ambiente cittadino e a vivere a catania (crisi creativa) – svolta reazionaria, rurale (es. storia di una capinera, 1870; eros, 1875) interventista nella p.g.m. – 1920: diventa senatore – 2) fase verista • inizia con rosso malpelo, 1878 • raccolta 1922 muore a catania di novelle vita dei campi, 1880 • i malavoglia, 1881 (primo romanzo del ciclo dei vinti) 3) ultimo verga: altre raccolte di novelle e drammi teatrali (i ricordi del capitano d’arce, 1891; la lupa, 1896) TECNICHE NARRATIVE IMPERSONALITÀ: poetica primo testo verista: rosso malpelo (1878) ---> • eclissi dell’autore ---> l’autore non esprime il proprio mondo e punto di vista degli umili. pdv ma quello dei personaggi • regressione ---> narratore interno che appartiene al “manifesto” del verismo: fantasticheria (1879), lettera a mondo rappresentato (“regredisce” al loro livello) salvatore farina (1880), prefazione ai malavoglia (1881): • straniamento ---> far sembrare strano ciò che per noi • rappresentare il mondo dei poveri dal loro pdv • sembrerebbe normale (es. i pregiudizi del popolo) religione della famiglia e ideale dell’ostrica • il racconto • discorso indiretto libero ---> propone il pdv del come “documento umano” • ricostruzione scientifica dei personaggio (o i suoi pensieri): linguaggio colorito e processi psicologici • impersonalita’ (realta’ oggettiva, agitato causa-effetto, no giudizio) • cause materiali ed economiche dell’agire umano• soggetto dell’opera: i vinti • ECLISSI DELL’AUTORE e REGRESSIONE (incipit di Rosso • STRANIAMENTO (da I Malavoglia) malpelo) D’allora in poi i Malavoglia non osarono mostrarsi per le “Malpelo” si chiamava così perché aveva i capelli rossi; strade né in chiesa la domenica, e andavano sino ad Aci ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e Castello per la messa, e nessuno li salutava più, nemmeno cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone. padron Cipolla, il quale andava dicendo: - Questa Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano partaccia a me non la doveva fare padron ‘Ntoni. Questo “Malpelo”; e persino sua madre, col sentirgli dir sempre si chiama gabbare il prossimo, se ci aveva fatto mettere la a quel modo, aveva quasi dimenticato il suo nome di mano di sua nuora nel debito dei lupini! - Tale e quale battesimo. Del resto, ella lo vedeva soltanto il sabato come dice mia moglie! - aggiungeva mastro Zuppiddu. - sera, quando tornava a casa con quei pochi soldi della Dice che dei Malavoglia adesso non ne vogliono settimana; e siccome era “malpelo” c’era anche a temere nemmeno i cani che ne sottraesse un paio, di quei soldi: nel dubbio, per non sbagliare, la sorella maggiore gli faceva la ricevuta a scapaccioni. Però il padrone della cava aveva confermato che i soldi erano tanti e non più; e in co-scienza erano anche troppi per “Malpelo”, un monellaccio che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti, e che tutti schivavano come un can rognoso, e lo accarezzavano coi piedi, allorché se lo trovavano a tiro CONCEZIONE DELL’UOMO • DISCORSO INDIRETTO LIBERO
• POSITIVISMO Egli invece non aveva sonno. Si sentiva allargare il cuore.
Gli venivano tanti ricordi piacevoli. Ne aveva portate delle • MATERIALISMO pietre sulle spalle, prima di fabbricare quel magazzino! E ne aveva passati dei giorni senza pane, prima di • DETERMINISMO possedere tutta quella roba! (da Mastro Don Gesualdo)
• EVOLUZIONISMO Dopo la mezzanotte il vento s’era messo a fare il diavolo,
come se sul tetto ci fossero tutti i gatti del paese [...]. Il • PESSIMISMO (SFIDUCIA ANCHE NELLA RELIGIONE) mare si udiva muggire attorno ai faraglioni, che pareva ci fossero riuniti i buoi della fiera di sant’Alfio. (da I • VALORI: FAMIGLIA E AFFETTI DOMESTICI Malavoglia)