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Cucinelli diventa
la star di Crozza
Grifo secondo con Iemmello e Kouan: 3-1 OP USPWBUP MBDDPSEP TVM
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Frane e frazioni isolate per il maltempo
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€ 2,50* in Italia — Mercoledì 25 Settembre 2019 — Anno 155°, Numero 264 — ilsole24ore.com
Fondato nel 1865
Quotidiano
Politico Economico Finanziario Normativo
FTSE MIB 21901,01 +0,01% | FTSE 100 7291,43 -0,47% | €/$ 1,1003 +0,16% | SPREAD BUND 10Y 144,20 +3,10
Patuanelli: incentivi
a investimenti verdi
Impresa 4.0 triennale
INTERVISTA
STEFANO PATUANELLI
«Il settore dell’auto è in seria
difficoltà: convocherò
quanto prima un tavolo»
«Per il Ceta resta un no
categorico da parte del M5S
se c’è il rischio glifosato»
IN ARRIVO DEC RETO LEGGE AN T IE VASIO N E
Conte: sostegni forti per le carte di credito
Entrate: la pagella fiscale insufficiente Brexit, illegale lo stop al parlamento
non fa scattare controlli automatici
ISA
Pronta nota dell’Agenzia
Sciopero commercialisti:
si apre uno spiraglio
Nessun automatismo tra voto bas-
so nella pagella fiscale e controlli. È
il principio che l’agenzia delle En-
trate dovrebbe mettere oggi nero
su bianco e che potrebbe contribui-
re a stemperare i toni del confronto
SISTEMA ARMADI COVER FREESTANDING, PANCA PLANET DESIGN G.BAVUSO
RIMADESIO.IT
Nella sua prima intervista da mini-
stro dello Sviluppo economico,
partendo da investimenti e politi-
che “green” Stefano Patuanelli an-
ticipa le linee guida del dicastero e
le proposte per la legge di bilancio.
Gli incentivi fiscali del piano Im-
presa 4.0, dall’iperammortamento
al credito di imposta per la ricerca
e sviluppo, saranno rinnovati con
un orizzonte temporale non più an-
nuale ma stabile, o comunque di al-
meno tre anni. Contemporanea-
mente le misure saranno rimodula-
te in una visione legata al “Green
New Deal”. L’obiettivo, dice il mini-
stro, è valorizzare «gli investimenti
su sostenibilità ed economia circo-
lare anche attraverso una maggiore
premialità in termini di incentivo
fiscale». A giorni sarà convocato il
Tavolo per la Transizione 4.0 e gre-
Bufera su Johnson: non mi dimetto
con le categorie professionali,
commercialisti su tutti, che proprio
sugli adempimenti legati agli Isa si
preparano a incrociare le braccia.
Un primo passo che potrebbe non
bastare ai sindacati che però porta-
no a casa la volontà, da parte del
governo, di aprire un confronto.
Che tuttavia difficilmente potrà
partire prima del 30 settembre, da-
ta fissata dai commercialisti per
l’avvio della loro serrata.
Micardi, Mobili, Parente
—a pagina 6
THE SPIRIT OF PROJECT
en economy con le parti sociali. Pa-
tuanelli frena poi sul decreto clima
se questo dovesse comportare uno
«shock per le imprese» ed esclude
una tassa sui biglietti aerei. Il mini-
stro affronta anche il tema della cri-
si dell’auto: «Il settore è in una seria
difficoltà ciclica, convocherò quan-
to prima un tavolo per individuare
gli strumenti più adatti a contenere
e se possibile invertire la tenden-
za». Restano le divergenze di vedu-
te rispetto al Pd su un trattato di li-
bero scambio cruciale per le espor-
tazioni: l’accordo Ceta con il Cana-
da. «Se avremo un’invasione di
prodotti a base di glifosato che ver-
ranno a fare concorrenza alle no-
stre eccellenze agroalimentari, è
chiaro che resterà un categorico no
da parte del Movimento 5 Stelle».
Carmine Fotina —a pag. 3
Gerardo Pelosi —a pag. 2
MISU RE AL L O ST U DIO
Flat tax, stretta
con l’e-fattura
Il tetto non va
a 100mila euro
Mobili e Parente —a pag. 2
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obbligatoria con i Focus de Il Sole 24ORE (Il Sole 24ORE € 2,00 + Focus € 0,50)
Oggi Domani
Liti fiscali, La guida alla scelta
le indicazioni dei master 2020:
più recenti costi, sconti fiscali
della Cassazione e borse di studio
—a 0,5 euro oltre —a 0,5 euro oltre al quotidiano
al quotidiano
| Indici&Numeri w PAGINE 34-37
ACQUIS TATA LA S TARTUP CHE S TUDIA LA CONNES S IONE CEREBRALE
ROMAN PILIPEY / EPA
PANORA MA
IL CASO UCRAINA
Trump sotto tiro:
democratici pronti
all’impeachment
Wall Street va giù
La speaker della Camera Pelosi e i de-
mocratici al Congresso sono pronti a
creare un comitato per l’impeach-
ment di Trump dopo che il presidente
americano ha chiesto a Kiev di inda-
gare sul candidato dem Biden.
Trump: «Ipotesi ridicola». Nervosi-
smo a Wall Street, dove i listini hanno
accentuato il calo sulle voci del possi-
bile impeachment. —a pagina 21
PALAZZO CHIGI
Direttiva Conte sui decreti:
alt risse, più coordinamento
Più coordinamento di Palazzo Chi-
gi, confronti preventivi fra ministe-
ri, testi coordinati in Cdm: il pre-
mier, Giuseppe Conte, diramerà
una direttiva per prevenire le divi-
sioni e migliorare l’azione di gover-
no, soprattutto nella messa a punto
dei decreti. —a pagina 8
Neuroni al lavoro. Nel futuro un cervello capace di azione. Nella foto un’installazione al “Tim Yip: Mirror” di Pechino
Facebook e il pc attivato con il pensiero
INNOVATION DAYS
Marco Valsania —a pag. 16
Territori, Verona
laboratorio
per smart city
e industria 4.0
Laura Cavestri
e Luca Orlando —a pag. 11
87
CAOS IN REGNO UNITO
Londra addio DIESELGATE
Sotto accusa i vertici Vw
Dura sconfitta per Boris John-
son: la sospensione del Parlamen- Colpite Multa di 870 mln a Daimler
to fino al 14 ottobre, decisa nel pie-
le banche Ue:
per cento
no della crisi su Brexit, è «illegale, Il Dieselgate colpisce ancora. La pro-
nulla e priva di effetti». Lo ha stabi-
lito la Corte Suprema, che accusa derivati cura di Braunschweig ha citato in
giudizio il ceo di Volkswagen, Diess,
tra l’altro il premier di aver fuorvia-
to la regina. Le opposizioni: si di-
L’87% dei derivati in euro è
negoziato dalle clearing più costosi il presidente Poetsch e l’ex ceo Win-
terkorn per «manipolazione del mer-
metta. Ma Johnson tira dritto. house londinesi, il resto sui cato». Sempre per lo scandalo emis-
Degli Innocenti e Romano circuiti Eurex Isabella Bufacchi —a pag. 13 sioni, Daimler ha ricevuto una multa
—a pagina 5 di 870 milioni di euro. —a pagina 17
Metano, sarà sfruttato dai greci
il giacimento davanti alla Puglia LA GESTIONE
DEL CAPITALE
UMANO
ENERGIA DIS EG UAG LIANZE DIG ITALE
L’Italia non autorizza
l’estrazione, Atene incarica
EQUITÀ FISCALE SCELTE
Edison, Elpa e Total E SCUOLA CORAGGIOSE
Come in un bicchiere colossale di
PER SOCIETÀ PER LA CYBER
granita, la Grecia sorbirà il metano EQUILIBRATE SECURITY
del giacimento italiano che l’Italia
non vuole sfruttare. E lo rivenderà In azienda prevale
(a caro prezzo) agli italiani. Accade di Fabrizio Onida di Alessandro Profumo
con il giacimento Fortuna Prospect la resistenza
I I
che, secondo i geologi, dovrebbe l tema delle crescenti n questi ultimi mesi, a
nascondersi sotto il mare Ionio a diseguaglianze mondiali livello nazionale ed al cambiamento
sud della Puglia: quantità ingenti di nella distribuzione del europeo, sta crescendo
metano. La Global Med aveva chie- reddito e della ricchezza è sempre di più la Secondo le rilevazioni di Randstad, il
sto al Mise di poter cercare il giaci- rapidamente scomparso consapevolezza della ritmo dell’innovazione sta mettendo
mento di qua dal confine italiano, dall’agenda del recente G7 di necessità di sviluppare una in crisi i canoni della leadership. Una
sentendosi rispondere no. La Gre- Biarritz, ma nei prossimi vertici vera “indipendenza digitale”. quota significativa di manager delle
cia invece ha dato a Total, Edison ed tra i cosiddetti grandi della Un’evoluzione ormai risorse umane spiega che gli addetti
Elpa il permesso di trivellare appe- terra non tarderà a riaffacciarsi, imprescindibile, una grande non seguono il cambiamento e pro-
na di là dal confine. E come nella tanto più se si aggraveranno i opportunità, che però impone prio per questo nelle aziende servono
“grattachecca”, lo sciroppo andrà timori di una prossima delle decisioni chiare. E il leader che sappiano ispirare e moti-
alla cannuccia che per prima arrive- recessione mondiale. momento delle scelte è oggi. vare. Ma solo uno su tre ne è capace.
rà sul fondo. Giliberto —a pag. 9 —Continua a pagina 20 —Continua a pagina 20 Cristina Casadei —a pag. 31
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DIF QFS J GJOBO[JFSJ EFM DP UF PGGFTB Í VOB HJPWBOF QFSVHJOB DIF QBUSJBUB OFM TVP 1BFTF OFM  *OTJF TFRVFTUSBSMF VO BDDFOEJOP F BMDVOJ GPHMJ EJ DBSUB /FJ
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EFOVODJBUF EPEJDJ QFSTP QSJFUBSJB EFMMBCJUB[JPOF JO DVJ TPH EVSB QFOBMF *FSJ NBUUJOB Í TUBUP EJ DJBOUJ IBOOP HJÆ BWVUP NPEP OFJ HJPSOJ TDPSTJ EJ
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“Troppe incongruenze fra le dichiarazioni dei medici e i referti”
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Mercoledì 25 settembre
2019

ANNO LII n° 227

1,50 €
San Cleofa
discepolo di Gesù

Opportunità
di acquisto
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Avvenire
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Quotidiano di ispirazione cattolica w w w. a v v e n i r e . i t

Quotidiano di ispirazione cattolica w w w. a v v e n i r e . i t

■ Editoriale
ASSEMBLEA ONU Il presidente brasiliano insiste sulla sovranità e Trump non parla di ambiente. Fa discutere la giustificazione per lo sciopero di venerdì
La crisi della democrazia britannica/1

SE LA POLITICA Bolsonaro
FUGGE I DOVERI
VITTORIO E. PARSI
rivendica:
L
o scontro costituzionale senza
precedenti sulle prerogative di premier
e Parlamento, risolto all’unanimità
l’Amazzonia
contro Boris Johnson dall’Alta corte
britannica, è estremamente significativo di
come il deterioramento del costume e la
polarizzazione della cultura politica possano
non è
persino minacciare la tenuta della più
antica, solida e ininterrotta democrazia
occidentale. Alla metà del XIX secolo, in un
libro magistrale intitolato "La Costituzione
dell’umanità
inglese", Walter Bagehot sosteneva che la
democrazia ispiratrice di tutte le altre Il presidente brasiliano all’Assemblea Onu
democrazie moderne fosse fondata, con rivendica il possesso della foresta di fronte
buona pace di Montesquieu, sulla fusione all’«ambientalismo radicale» dell’Onu:
dei poteri e non sulla loro separazione (cosa «L’Amazzonia non è un patrimonio
peraltro vera per quella americana). La dell’umanità». Intervento pure di Trump
definiva una sorta di «dittatura del che difende il primato del patriottismo e
gabinetto», ovvero una architettura in cui le minaccia nuove sanzioni all’Iran.
prerogative del premier trovavano l’effettivo
limite nella reverenza ispirata dalla Corona e Servizi e commenti alle pagine 3, 6 e 7
nella sintonia tra premier e Parlamento. A
mano a mano che il ruolo politicamente
attivo della Corona è andato scemando,
quello che ha preservato la tenuta della IL FATTO. Dopo l’udienza pubblica, stamane la camera di consiglio: le diverse ipotesi sul verdetto ■ I nostri temi
democrazia a fronte della supremazia del

Attesa per la vita

premier è stata la condivisione della cultura
politica, cioè il fatto che a nessun primo PROFUGHI/1
ministro saltasse in mente di poter usare la
consuetudine e la tradizione per abusare del «Premier Conte,
proprio potere e danneggiare la articolata
Costituzione inglese. Esattamente quello che cancelli le intese
Boris Johnson ha provato invece a fare,
fingendo di non capire che la lunga con la Libia»
sospensione imposta alla sessione
parlamentare costituisse un atto sì
"politico", ma non nel senso da lui invocato
Suicidio assistito: oggi la sentenza della Consulta su un crinale pericoloso ALESSANDRA SCIURBA
di responsabilità, di libera scelta, bensì di
arbitrio, perpetrato per aggirare l’evidente
La Giovanni XXIII: i disabili vanno difesi non messi a rischio d’essere terminati Egregio presidente Conte,
le scrivo da filosofa del di-
venir meno della sua maggioranza in ritto che da anni studia le
Parlamento sul tema della «No deal Brexit». ANGELO PICARIELLO promesse dei diritti umani...

Continua a pagina 2 LE STORIE NEL RAPPORTO UFFICIALE Slitta a oggi la decisione della Corte co- A pagina 3
stituzionale sull’aiuto al suicidio. Non
Così in Olanda dare morte è bastata la camera di consiglio pro-
■ Editoriale trattasi per l’intero pomeriggio di ieri PROFUGHI/2
è diventato «normale» a chiudere la discussione che ripren-
La crisi della democrazia britannica/2 derà nel pomeriggio di oggi. La neces- Le associazioni:
nell’indifferenza generale sità di ulteriore approfondimento suo-
DILAGA LO STATO Morresi
na come una conferma – quantome- cinque punti
no – dell’enorme difficoltà a interve-
a pagina 3 nire per via giurisdizionale su una ma- per tornare civili
CONFUSIONALE teria dalle mille sfaccettature e impli-
cazioni, tutte rimandanti a princìpi di
LUCA LIVERANI
rilevanza costituzionale. Secondo l’av-
MARCO OLIVETTI MENO 2.000 CASI. SCREENING OK vocato dello Stato Gabriella Palmieri All’indomani dell’accordo
«bisogna conciliare diverse situazioni tra Italia, Germania, Fran-
I tumori e i decessi
L
a decisione con cui la Corte e quindi superare qualsiasi disciplina cia e Malta, la società civi-
suprema del Regno Unito ha meramente casistica», un richiamo in- le rilancia. «Un passo po-
annullato la proroga del per la prima volta in calo diretto alla responsabilità del Parla- sitivo, ma non vincolante...
Parlamento, disposta dalla Regina su mento nel legiferare in materia.
proposta del primo ministro Boris Guerrieri A pagina 9
Johnson a fine agosto, corrisponde a a pagina 11 Lozito e Palmieri a pagina 5
esigenze di buon senso democratico,
ma porta con sé importanti novità
sull’equilibrio dei poteri nella più VISITA A NUOVI CGIL E ASSESSORE BOLOGNA
antica Costituzione del mondo.
La prorogation del Parlamento (che ne
ORIZZONTI Il Papa: grazie a Cristo Sciopero per i rider
PAGAMENTI CON CARTE
Conte: un patto
interrompe l’attività fino alla data in
cui sia riconvocato) è un potere
fondato sulla prerogativa regia, vale a
fuori dallʼinferno crescono le adesioni fiscale con gli onesti
Bellaspiga a pagina 13 Pazzaglia e Riccardi a pagina 10 Fatigante a pagina 8
dire sull’insieme dei poteri rimasti al
Sovrano britannico perché mai
sottrattigli da una legge del
Parlamento. Tali poteri sono esercitati Canzoni da leggere ■ Agorà
su proposta del premier: una proposta Andrea Pedrinelli
che nel sistema britannico equivale a
un vero e proprio potere di decisione, INTERVISTA
dato che il capo dello Stato (la Regina) trasgressione… Evitiamo le paure,
adotta gli atti di prerogativa propostigli Al di là del muro allacciamo le cinture, ci Nida-Rümelin: dove va
dal capo del governo. I due più metteremo il casco anche per la democrazia digitale?
E
importanti poteri di prerogativa erano ra il 1989. Stava per cadere andare a piedi… Siamo bravi, al di
sino al 2011 lo scioglimento della il muro di Berlino, sì; ma qua del muro! …Vivere? Qui non si Danani a pagina 19
Camera e – appunto – la proroga. Dal ancora troppi muri costruiti usa più. Piangere, ridere? Qui non
2011, con il Fixed Term Parliament Act, sulle apparenze, su certe arie da si sbaglia più… E questa paura ROMA
il potere di scioglimento è ormai intellettuali o sul danaro d’amare? Spiegamela tu…
limitato da una legge, che fa però salvo
il potere di prorogare il Parlamento.
dominavano le nostre vite:
rendendoci spesso chiusi,
Spiegamela tu, la paura di
andare… al di là del muro!». Ora
Cinema, addio
La proroga del Parlamento, tuttavia, è
tradizionalmente usata per organizzare
diffidenti, estranei gli uni agli altri.
Così fu necessario che un artista
siamo nel 2019, e certo è cambiato
tutto. Difatti oggi ognuno vive
al critico
in sessioni il lavoro parlamentare.
Quest’anno, invece, la proroga decisa
attento come Luca Barbarossa ci
scrivesse sopra una canzone.
attaccato allo smartphone anche
mentre sta guidando, e si è più
padre Fantuzzi
da Johnson mirava a limitare a 2 sole «Come siamo bravi! Alla sera non attenti ai profili Facebook che alla Bellocchio e Rizzi a pagina 21
settimane (dopo la ripresa dei lavori usciamo mai, neanche ci salute dei genitori. Insomma,
parlamentari all’indomani della pausa tocchiamo più, evitiamo malattie, Barbarossa dovrebbe proprio MUSICA
estiva) il potere delle Camere di rapporti senza futuro… Siamo ricantarlo per noi, quel brano che
pronunciarsi sul modo in cui il Regno bravi, noi: al di qua del muro. spronava a scavalcare muri per Il pianoforte di Khalifé
Unito uscirà dall’Unione Europea. Come siamo seri, davanti alla
televisione: c’è anche la droga nei
tornare a essere, assieme agli altri,
persone.
per Palermo
Continua a pagina 2 documentari, Aids e © RIPRODUZIONE RISERVATA Dolfini a pagina 22
 UmbriaJournalTV,it

Londra: la Corte suprema boccia come “illegale” la sospensione della Camera,

cioè dà del golpista bianco al premier Boris Johnson. Che però non si dimette y(7HC0D7*KSTKKQ( +;!z!;!?!,

Mercoledì 25 settembre 2019 – Anno 11 – n° 264 a 1,50 -Arretrati:

a 1,80 -aArretrati:
3,00 - aa8,00
3,00con
-a 14,00
il libro
e 1,80
“Cosacon
nostra
– ilArretrati:
libro
spiegata
“Il peggio
aieragazzi”
di3,0
me”
0
Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

CONTE Si studiano le soglie di punibilità: non saranno alte TRATTATIVA Niente deposizione: è “impegnato” in Europa
Un pelo di talpa

“Un patto antievasione Stato-mafia, B. dà buca » MARCO TRAVAGLIO

Chi sgarra va in galera” e non difende Dell’Utri O

p Nella visita in America il
primo ministro torna an-
che sull’idea della lotteria
degli scontrini e di sconti
fiscali per chi utilizza carte
di pagamento elettroniche.
C’è però da lavorare sulle
banche per le commissioni
q ZANCA
A PAG. 6
LA COLLETTA Crea una nuova fondazione e una Srl con 1 milione dalle conferenze
p L’ex premier si sfila gra-
PD, LA SCISSIONE zie al seggio a Strasburgo
I suoi legali stanno verifi-
È UN’OCCASIONE cando in che veste sareb-
be sentito. Il problema
PER SCARICARE è se sarà solo un testimone
o se invece indagato a Fi-
ALTRE ZAVORRE renze per reato connesso
q TOMASO MONTANARI q LILLO
Conte Ansa A PAG. 5 A PAG. 10
ra che le madamine sono
un po’ in disuso e anche
gli scemi (ma non i gior-
nalisti) hanno capito che il Tav è
un treno, dunque è maschile, bi-
sognava inventarsi un nuovo
GIUSTIZIA: FELTRI simbolo femminile per ingenti-
lire i malaffari del Partito degli
AZZECCAGARBUGLI Affari. E oplà, ecco a voi “la talpa
Federica”, che, con grave sprez-
USA DUE PESI zo del pericolo, ha finito “i primi
9 km”, dunque “il 18%” del “Tav
E DUE MISURE Torino-Lione”. A cantarne le ge-
sta, arrapati come non mai, sono
q MASSIMO FINI accorsi al cantiere francese i mi-
S. Berlusconi A PAG. 13 gliori trombettieri della Banda
del Buco, gli stessi che poi sba-
vano dietro a Greta e all’ambien-
talismo. Le loro cronache sono
umide di polluzioni adolescen-
ziali per quella gran gnocca di

Renzi a caccia di soldi

Federica, “una fresa lunga 135
metri, pesante 2.400 tonnellate”
(Corriere), “una fabbrica ambu-
lante spinta da 8 motori da For-
mula Uno” (Sole 24 Ore), che
“sbriciola la montagna” (Mes-
saggero) e “avanza in direzione

Inchiesta sui fondi alla Leopolda: si cerca il tramite Donnini-Toto Italia alla velocità di 15.20 metri
al giorno, con punte di 28, estraen-
do 1,3 milioni di metri cubi di roc-
cia” (Corriere), nientepopodi-
Mannelli menoché “uno scavo lungo come
MINNITI Parla l’ex ministro dell’Interno il tunnel del Gran Sasso” (Repub-
blica), ma che dico: “uno degli

“Passo avanti sugli sbarchi: scavi più complicati al mondo”

(Mario Virano, ad di Telt, incre-
dulo per l’impresa mai vista di
ora aboliamo la Bossi-Fini” bucare una montagna), “i primi 9
km che fanno la Storia” (il Gior-
nale). E non è ancora niente: “Fra
tre anni, nel 2023 (cioè fra quat-
tro, ndr), sette talpe come quella
attaccheranno contemporanea-
mente la montagna”: roba da or-
gasmo multiplo. Già che ci sono,
i bucaioli di Repubblica e Corrie-
re raccontano che la sexytalpa
“svela la nudità del re”, cioè sbu-
giarda i putribondi ambientalisti
No Tav e 5Stelle che “negano la
q MARRA, MASSARI, PACELLI realtà dei fatti con dati falsi spac-
Ocean Viking In 182 sono stati fatti sbarcare ieri a Messina Ansa E TECCE A PAG. 2 - 3 ciati per verità assolute senza al-
cun contraddittorio” (Rai, Me-
q CANNAVÒ A PAG. 8 - 9 diaset, La7 e i giornaloni sono
RINO FORMICA NOTIZIE AMERICANE FRANCO RIESUMATO tutti house organ dei black bloc
valsusini): tipo che “non esistono
“SCETTICO BLUES” “Fa il Napoleone, Inverno in arrivo: Spagna, la salma
DEL DIFFIDENTE I l patto europeo sui mi-
granti? Bah, chissà se poi
funziona, ci credo poco. ma il suo partito gli Usa ci portano del Generalissimo
lavori già avanzati” e “non c’è
nessun cantiere oltre confine”,
mentre “i primi 9 km del tunnel di
DI SUPERSINISTRA L’accorato appello sul clima base” sono lì bell’e pronti. L’ec-
di Greta all’Onu? Ma dai... è una pernacchia” nuova recessione irrompe sul voto citazione, si sa, gioca brutti
» ANTONIO PADELLARO A PAGINA 9 scherzi: questi fresconi scam-
q RODANO A PAG. 4 q FELTRI A PAG. 15 q GROSSI A PAG. 21 biano quei 9 km di “galleria geo-
gnostica” (così la definisce l’Ue
che l’ha finanziata) per il “tunnel
di base”, che deve ancora inizia-
La cattiveria DIBATTITO I rischi anche per la democrazia re (usando, certo, anche gli scavi
esplorativi nella stessa direzio-
Internazionale “Il capitalismo è truccato:
Ottobre 2019

Laura Boldrini entra numero 1

Il meglio della
stampa di ne) così come i bandi di gara.
nel Pd. Come
tutto il mondo

Kids Spacciano quei 9 km per il 18%

per bambine
e bambini

qualcosa è andato storto”

3,00 €

vaccino contro dell’opera definitiva, che preve-

Beatrice Lorenzin Il meglio della
Il cappello
speciale di
Aldo & Rosa
de una galleria a due canne di
WWW.FORUM.SPINOZA.IT 57,5 km ciascuna (totale: 115 km,
Internet
ti spia?
Come
stampa di Con questo articolo inizia la impegno fondamentale nei con- di cui 9 sono il 7,8%). Tacciono
ritrovare
il gatto tutto il mondo collaborazione con il Financial fronti di chiunque sia interessa- che la Francia non ha stanziato
SAGA MILLENNIUM
scomparso

per bambine Times. to dalle nostre attività”. Con un euro e che l’eventuale Tav
questa frase, l’associazione a- non collegherebbe Torino a Lio-
“Lisbeth troppo e bambini » MARTIN WOLF mericana Business Roundtable, ne, ma Bussoleno a St. Jean de
ha sancito l’abbandono Maurienne, perché la Francia ha
buona, quindi
Lezioni
In edicola
A
di hip hop
Lasciateci nche se le singole a- del tradizionale princi- rinviato al 2038 l’eventuale fer-
dormire!
Consigli ziende che rappre- pio per cui “le aziende rovia tra il buco e il suo capoluo-
non può morire”
ANNO I N. 1 OTTOBRE 2019
INTERNAZIONALE KIDS

P.I.: 24 SETTEMBRE 2019

per salvare
il pianeta sentiamo perseguono fanno gli interessi dei go. Ma vanno capiti. Al cuore non
MENSILE

scopi aziendali privati, loro azionisti”. si comanda. Tira più un pelo di

q D’ESPOSITO A PAG. 22 noi condividiamo un A PAGINA 16 - 17 talpa che due pariglie di buoi.
y(7HA3J1*QTTKLP( +;!z!;!?!,
UmbriaJournalTV,it

Mercoledì 25 settembre 2019 € 1,20

S. Aurelia e Neomisia Vergini Direzione, Redazione, Amministrazione 00187 Roma, piazza Colonna 366, tel 06/675.881 * Abbinamenti a Viterbo e prov.: Il Tempo + Corriere di Viterbo €1,20 www.iltempo.it
a Rieti e prov.: Il Tempo + Corriere di Rieti €1,20 – a Latina e prov.: Il Tempo + Latina Oggi €1,50
Anno LXXV - Numero 264 a Frosinone e prov.: Il Tempo + Ciociaria Oggi €1,50 – a Terni e prov.: Il Tempo + Corriere dell’Umbria €1,20 e-mail: direzione@iltempo.it

Si parte con l’aumento di luce e gas

Rincari Da ottobre stangata sulle bollette di elettricità (+2,6%) e sul metano (+3,9%)
Ci stacca la spina pure la Francia che fa calare la produzione delle sue centrali nucleari
IL TEMPO di Oshø
■ Tensioni internazionali, attacchi agli im-
pianti in Arabia Saudita e calo della produ-
zione del nucleare in Francia presentano il
conto agli italiani. Dal primo ottobre aumen-
tano le bollette sia della luce (+2,6%) sia del
gas (+3,9%). Lo ha comunicato l’Autorità di
controllo sulle reti e l’energia. Per i consuma-
tori l’aggravio in bolletta sarà di 18 euro a
famiglia. E metterà ancora di più in difficoltà
1,4 milioni di over 65 già in povertà.
Caleri ➔ a pagina 15

Proposto un comitato a 13
Fronda interna ai M5s
per defenestrare Di Maio
Antonelli ➔ a pagina 7

Medici cattolici contro l’eutanasia

Oggi la Consulta decide
sul suicidio assistito
Barbieri ➔ a pagina 10

Tutto corretto al S. Raffaele Velletri

Dopo 16 anni
Boldrini nel Pd al posto della Boschi assolti in pieno
De Leo e Mineo ➔ alle pagine 4 e 5 gli Angelucci
Stop di due ore dalle 10 alle 12 per i conducenti di Atac, RomaTpl e Cotral che chiedono cabine blindate

Domani sciopero dei bus: troppi autisti aggrediti

■ Dopo gli ultimi episodi di violenza,o gli autisti
degli autobus incrociano le braccia e proclama-
Trentuno arresti a Primavalle no uno sciopero per la giornata di domani: dalle Stasera turno infrasettimanale
10 alle 12. Due ore di stop per i conducenti di
Bambine di 13 anni usate Atac, RomaTpl e Cotral in segno di protesta con i
sindacati schierati che chiedono cabine blindate
All’Olimpico Roma-Atalanta
per spacciare cocaina sulle vetture per aumentare la sicurezza dei lavo-
ratori soprattutto durante le corse notturne.
Lazio a San Siro con l’Inter
Ossino ➔ a pagina 16 Magliaro ➔ a pagina 17 Austini, Biafora, Pieretti e Rocca ➔ nello sport Di Corrado ➔ a pagina 9

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di Fellini, di Antonioni, di Ri-
si, di Scola, di Rossellini, di Vittorio
milione e seicentomila euro.Ho un
po’ di impegni, temo che perderò
questa opera della Ferragni, anche

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De Sica. Insomma, quel cinema
che ha fatto grande la cinemato-
grafia italiana. Detto questo, non
perché mi basta rivedere una cas-
setta di allora o, di tanto in tanto,
qualche film che la televisione ri-
IBAN: posso non sentire un brivido nel propone, come ha fatto di recente

UN GATTO IT85C0623003205000040284724
oppure tramite PAYPAL
sapere che un film, se ho ben capito
diretto da Chiara Ferragni e che
comunqueriguarderebbe lasuavi-
con «Il Marchese del Grillo» di Mo-
nicelli o anche «Don Camillo», con
Fernandel e Gino Cervi.
1.943.000 lettori (dati Audipress 2019/I)
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UmbriaJournalTV,it
di Gianluca Barbera IN EDICOLA A € 9,90

MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE 2019 | € 1,60 | Anno 161 - Numero 264 | Anno 20 - Numero 264 | www.lanazione.it FIRENZE

AL «FRANCHI» (ORE 21) MONTELLA CONTRO DI FRANCESCO

Fiorentina-Sampdoria
è già una sfida decisiva
GIORGETTI e MARCHINI · Nel Qs

Tumori in calo, è la prima volta

I SOGNI CYBER
ACCENDERE
IL CERVELLO
di MARCO BUTICCHI
Duemila casi in meno. E aumenta il tempo di sopravvivenza DEL NINNO
· A pagina 9
ROVATE a chiedervi

RdC
P dove vanno a finire i
sogni. Alcuni sono
talmente vividi e reali che
INTERVISTA A RENZI
La svolta rosa
pare impossibile possano
durare lo spazio di una notte.
Allora ci si immagina angoli del rottamatore
di limbo ove i nostri sogni
proseguono, liberi di vagare «Donne al potere»
nell’infinito dal quale hanno
tratto origine. Il galoppo della TERRAGNI · A pagina 5
tecnologia interviene invece a
disarcionarci da queste
meravigliose visioni: un L’ACCORDO DI MALTA
braccialetto connette gesti e
pensiero a un computer.
· A pagina 2
La Ue gela tutti
FRANCO RIESUMATO
«Sui migranti
intesa debole»
IL CAUDILLO PIOLI · A pagina 6
SENZA PACE
BREXIT E IMPEACHMENT
di FRANCO CARDINI
RA LE grandi opere del LAMENTECOMANDAILCOMPUTER: Boris e Trump
T regime franchista
spagnolo, ch’era in
materia piuttosto sobrio, il
FACEBOOKPUNTAUNMI
SULLASTARTUPDI
LI
ARDO
NEUROSCI
ENZE
Due sovranisti
sotto schiaffo
Valle de los Caídos è senza
dubbio il più imponente e
significativo: nemmeno Servizi e DE CARLO · Alle p. 6 e 7
Zapatero, che anni or sono
aveva scatenato una caccia
spietata e un po’ maniacale NUOVE TARIFFE
ai simboli franchisti da
cancellare, ce l’aveva fatta a
intaccarlo.
Solita stangata
Si tratta di un’imponente
cattedrale-sepolcreto
d’autunno
scavata nella viva roccia ai
piedi d’un’altura di pietra.
Volano gas e luce
· A pagina 27 FARRUGGIA e BONZI · Alle pagine 2 e 3 Servizio · A pagina 21

PAESI EVACUATI ALESSIA ORRO

Sos sul Bianco Campionessa
Sta crollando perseguitata,
il ghiacciaio stalker in cella

y(7HA3J1*QSQPTQ(| +;!z!;!?!, F. MORONI · A pagina 14 RIGANO · A pagina 11

 UmbriaJournalTV,it

ANNO IV NUMERO 189 www.ildubbio.news

1,5 EURO
MERCOLEDÌ25SETTEMBRE2019

SCISSIONI

“Compagni
addio”
Boldrini

IL DUBBIO
lascia Leu
e va nel Pd
ROCCO VAZZANA

L aura Boldrini lascia IL GOVERNO PREPARA LA NOTA DI AGGIUSTAMENTO DEL DEF

Arriva la manovra: al bivio

LeU ed entra nel Pd:
«Vado con il Pd perchè
con la destra peggiore
di sempre non è più
tempo di piccoli partiti

tra rigore e flessibilità

e di fare troppi
distinguo».
A PAGINA 4

GB, SPAGNA, ITALIA I LAVORI DELLA CAMERA RIPRENDONO PAOLO DELGADO

Se le Corti sono
E
ntro venerdì il governo deve
presentare la Nota di aggiu-
baluardi stamento del Def, promo
passo della manovra annuale, la

delle democrazie legge di bilancio che deve essere

definita entro fine ottobre, previo
passaggio sui tavoli della commis-
sione europea a metà mese. E' sen-
GUIDO NEPPI MODONA sazione diffusa che la legge di bi-
lancio considerata proibitiva fino
all'8 agosto sia diventata una pas-

D
ue recentissimi esempi provenienti da seggiata dopo il cambio di maggio-
realtà e sistemi giuridici profondamen- ranza. Non si tratta di una fantasti-
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1 C/RM/41/2016

te diversi – quello anglosassone del Re- cheria del tutto irragionevole ma

gno Unito e quello di tradizione europea/conti- neppure di una previsione del tut-
nentale della Spagna – dimostrano il fonda- to credibile.
mentale ruolo di garanzia e di equilibrio svolto A PAGINA 3
dalle Corti costituzionali o da organo equiva-
lenti, quali le Corti supreme, a tutela del corret-
to funzionamento dei rapporti tra i poteri dello
Stato o tout court della difesa della democra- PUGLISI
zia. In Gran Bretagna il governo ha chiesto la
sospensione dei lavori parlamentari sino all’e-
sito della Brexit, ma la Corte Suprema di quel «Lacrisi
Paese ha dichiarato illegittima la richiesta in
quanto lesiva delle facoltà del Parlamento di tedesca?
svolgere le sue funzioni istituzionali.
In Spagna la Corte Suprema ha approvato
all’unanimità la richiesta di esumare i resti di
Può servire»
Francisco Franco dal monumento della Valle
dei Caduti, fatto costruire da Franco tra il 1940
e il 1958 ricorrendo al lavoro dei detenuti poli- LA CONSULTA SIMONA MUSCO

BOCCIA BORIS:
tici, ove erano custoditi i resti di migliaia di vit-
time dei due schieramenti della guerra civile
1936-1939. Il governo spagnolo ha sottolineato «L a recessione in
Germania? È un
che si tratta di una grande vittoria della demo-
crazia in quanto la salma dell’ex dittatore in «ILLEGITTIMO CHIUDERE pericolo, ma può diventare
un’opportunità». Lo dice
quel luogo costituiva “una mancanza di rispet-
to e di pace per le vittime che vi sono sepolte”.
SEGUE A PAGINA 15
IL PARLAMENTO INGLESE» l’economista Riccardo
Puglisi.
A PAGINA 2
SARA VOLANDRI A PAGINA 11

“SENTENZE” VIA SOCIAL

PENSIERI CANDIANI (LEGA)
ISSN 2499-6009

L’irresistibile attrazione
&PAROLE della politica
«I 5S hanno
Palazzo, tv Senza flussi venduto
per la giustizia “di pancia” l’anima»
e popcorn controllati
con i leader la via dei visti in galere» e ora con Renzi che
y(7HC4J9*QKKKKT( +;!z!;!?!,

IURI MARIA PRADO

chiede «punizioni» per otto ra-
scotti uccide come gazzi che hanno aggredito un au-

o al dente il deserto T roppo facile per i politici

vellicare via social la “pan-
cia” degli elettori sulla sicurez-
za. E’ successo con Di Maio per
il presunto stupro sulla Circum-
SERGIO VALZANIA MARCO ZACCHERA
vesuviana; con Salvini sui «de-
A PAGINA 14 A PAGINA 14
linquenti che devono marcire
tista bus a Roma.
Come se non esistesse un giudi-
ce incaricato di accertare le re-
sponsabilità e di emettere san-
zioni. E’ la giustizia “di pancia” GIULIA MERLO
o di piazza che tanto attrae. A PAGINA 5
A PAGINA 5

IL DUBBIO
INTERVISTA
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
RICCARDO PUGLISI
ECONOMISTA
SIMONA MUSCO
L
a recessione in Germania? È
un pericolo, ma può anche
essere una risorsa. Perché
se è vero che le esportazioni italia-
ne subiranno un colpo, dall’altra
parte aumenterà l’allineamento
del ciclo economico dei Paesi
dell’Eurozona. E ciò, spiega Ric-
cardo Puglisi, economista e pro-
fessore all’università di Pavia, al-
lontana il nemico numero uno di
ogni unione monetaria: lo shock
asimmetrico, ovvero andamenti
negativi che colpiscono soltanto
alcuni particolari settori produt-
tivi o Paesi dell’Unione.
Professore, come va interpretata
la recessione in Germania?
Intanto bisogna ricordare che le
recessioni fanno parte della vita
economica e non si può pensare a
fasi di ciclo espansivo eterne. Si-
curamente una causa è data dal
rallentamento del ciclo economi-
co in Cina, che gioca un ruolo dal
«La recessione in Germania
può essere una risorsa
Ma l’Italia sia competitiva»
punto di vista delle esportazioni
e della fiducia globale sull’anda-
mento dell’economia. Poi c’è la
guerra commerciale tra Usa e Ci-
na, che coinvolge anche l’Euro-
pa. Per un Paese con una compo-
nente rilevante di esportazioni
come la Germania ciò ha un certo
effetto sul pil.
Se rallenta la Germania cosa suc-
cede all’economia europea?
Siamo in una situazione in cui si
allineano maggiormente i cicli
economici europei e ciò fa bene,
paradossalmente, alla politica
monetaria.
Quindi l’economia italiana non
corre rischi?
Ovviamente siamo colpiti
dall’andamento del ciclo econo-
mico globale (siamo tutti sulla
stessa barca); inoltre, se la Germa-
nia va male le nostre esportazioni
in quel Paese andranno peggio.
Però, dal punto di vista dell’anda-
mento dell’Eurozona, se la Ger-
mania rallenta aumenterà l’alli-
neamento del ciclo economico di
UmbriaJournalTV,it
SE DA UN LATO
LE ESPORTAZIONI
RISCHIANO DI SUBIRE
UN COLPO, DALL’ALTRA
PARTE AUMENTERÀ
L’ALLINEAMENTO DEL
CICLO ECONOMICO
DEI PAESI
DELL’EUROZONA
diversi Paesi dell’Eurozona stes-
sa.
E quali sono le conseguenze?
La politica monetaria avrà più fa-
cilità a gestire una situazione sim-
metrica dentro l’unione moneta-
ria. Questo perché sarà possibile
usare la stessa impostazione e gli
stessi strumenti e si andrà nella
stessa direzione, senza rischiare
di avvantaggiare un Paese a scapi-
to dell’altro. Ovvero ci si allonta-
na da quello che è il nemico di
un’unione monetaria, lo shock
asimmetrico.
In tal senso come bisogna inter-
pretare quanto detto dal presi-
dente della bce, Mario Draghi,
che ha invitato la Germania a
spendere e l’Italia ad essere più
prudente?
Dice una cosa totalmente coeren-
te con i dettami dell’economia
monetaria internazionale: se c’è
un’area che va meglio o ha spazio
per spendere di più, dal punto di
vista del bilancio pubblico, è buo-
na cosa che lo faccia, perché in
questo modo dà una mano all’e-
spansione della domanda aggre-
gata, per se stessa e anche per gli
altri Paesi. Ciò vuol dire che in
Germania salgono i prezzi, per-
ché il problema è la competitività
dei beni prodotti in ogni Paese.
Con una politica prudenziale in
un Paese come l’Italia, invece, la
dinamica dei prezzi dovrebbe es-
sere più bassa, e ciò rende più
competitive le merci italiane.
Questo è un meccanismo di ag-
giustamento cosiddetto multila-
terale.
E ciò può avvenire?
C’è spazio, da un punto di vista fi-
scale, perché c’è un basso debito
pubblico in Germania, Paese al
quale viene rimproverato il fatto
di non avere attuato una politica
fiscale espansiva che aiuta a far al-
zare i prezzi, che è un meccani-
smo di aggiustamento per chi vi-
PRIMOPIANO 2
ve dentro un’unione monetaria.
Quanto può durare questa situa-
zione?
Difficile fare previsioni, ma cre-
do possa durare fino alla metà del
2020. Se gli stimoli hanno succes-
so e se la guerra commerciale tra
Usa e Cina si esaurisce, già nella
seconda metà del 2020 potrebbe-
ro vedersi segni positivi. Se si im-
plementa un’operazione ampia
di investimenti in infrastrutture,
riqualificazione energetica, infra-
strutture digitali a livello euro-
peo, penso che ciò possa avere un
effetto non irrilevante sul pil co-
munitario per i prossimi anni.
Cosa dovrebbe fare l’Italia?
Ci sono due temi: da un lato ci so-
no le riforme strutturali, che ren-
dono più produttivo il lato
dell’offerta dell’economia, quin-
di il mercato dei prodotti, con più
concorrenza, un mercato del lavo-
ro più flessibile, ma comunque
con sussidi di disoccupazione
che permettano alle persone di
avere un reddito se perdono il la-
voro. Ciò vuol dire che i fattori
produttivi possono spostarsi più
velocemente verso i settori che
vanno meglio. Dall’altra parte c’è
il lato della domanda, quindi la
politica fiscale e monetaria, e l’i-
dea è che forse, specialmente per
le spese pubbliche più produtti-
ve, bisognerebbe consentire più
spesa in deficit. Non bisogna
guardare solo il bilancio di un an-
no, ma le prospettive a lungo ter-
mine. Servono regole più intelli-
genti, più lungimiranti, e lasciare
spazio agli investimenti pubbli-
ci.
Sarà possibile evitare l’aumento
dell’Iva nella prossima mano-
vra finanziaria?
Penso sia sensato evitarlo e il mo-
do migliore per farlo sarebbe ren-
dere più efficiente e tagliare la
spesa pubblica corrente. La stra-
da maestra è quella, bisogna vede-
re se governo e Parlamento han-
no la volontà politica di farlo. Cre-
do che in qualche modo lo faran-
no, anche perché i 5 Stelle sosten-
nero che la spending review di
Cottarelli fosse sensata, quindi è
anche nelle loro corde. Poi, però,
si sono fatti influenzare dalla Le-
ga.
Il cuneo fiscale è la priorità?
Questa è la linea del Fmi e dell’Oc-
se e anche della Commissione eu-
ropea. Io penso che i tagli dovreb-
bero essere molto più generalizza-
ti, non credo a questa retorica del-
le tasse buone e delle tasse catti-
ve. Si dovrebbe anche intervenire
sulla tassazione immobiliare, che
va a toccare un settore -quello im-
mobiliare - che rappresenta il
grande organo malato dell’econo-
mia italiana. Con il passaggio
dall’Ici all’Imu, tale settore ha pa-
gato 70 miliardi di euro in più di
imposte. Se il mercato immobilia-
re va male, le quotazioni non risal-
gono, si hanno conseguenze nega-
tive sui consumi e si hanno effetti
sul bilancio pubblico, perché le
dismissioni di immobili diventa-
no più difficili Quindi non sono
d’accordo sulla necessità di ritoc-
care solo il cuneo fiscale: tasse
buone che fanno bene alla cresci-
ta non ce ne sono.

IL DUBBIO
PRIMOPIANO
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONIMICO A BRUXELLES
È «difficile» che gli
investimenti per la
sostenibilità ambientale
possano essere
scomputate dal deficit già
nella manovra per il 2020.
Lo dice il ministro dello
Sviluppo economico,
Stefano Patuanelli,
parlando con i giornalisti
al termine del Consiglio
Energia a Bruxelles.
«Stiamo ribadendo in
ogni occasione questa
IL GOVERNO PREPARA IL DEF
PAOLO DELGADO
E
ntro venerdì il governo deve
presentare la Nota di aggiu-
stamento al Def, promo pas-
so della manovra annuale, la legge
di bilancio che deve essere defini-
ta entro fine ottobre, previo passag-
gio sui tavoli della commissione
europea a metà mese. E' sensazio-
ne diffusa che la legge di bilancio
considerata proibitiva fino all'8
agosto sia diventata una passeggia-
ta in pianura, se non proprio in di-
scesa, dopo il cambio di maggio-
ranza. Non si tratta di una fantasti-
cheria del tutto irragionevole ma
neppure di una previsione del tut-
to credibile.
Lunedì scorso, ancora prima che
Mario Draghi pronunciasse nel
nuovo Parlamento europeo il suo
rapporto sullo stato dell'econo-
mia nell'Unione e già Renato Bru-
netta suonava la campana a morto:
«La prossima manovra sarà lacri-
me e sangue». Discorso esagerato,
da parte di un non disinteressato
esponente dell'opposizione. Ma
anche discorso non privo di fonda-
menta da parte di un politico che
in materia è tra i pochi competen-
ti.Le parole di Draghi, poco dopo,
hanno confermato in realtà l'anali-
si di Brunetta, anche se non neces-
sariamente le apocalittiche con-
clusioni. L'economia dell'eurozo-
na, ha detto in sintesi il presidente
della Bce, va anche peggio di quan-
to previsto, e si trattava già di previ-
sioni fosche. Non si vedono segni
di "rimbalzo", non c'è sentore di ri-
presa all'orizzonte. Per l'Italia è
proposta - ha premesso
Patuanelli - e cioè che
tutti gli investimenti che i
paesi membri potranno e
dovranno fare per la
sostenibilità ambientale
siano scomputati dal
calcolo del deficit. In
questo modo paesi come
l’Italia che hanno un
problema di debito
strutturale potranno
continuare a investire»,
ha aggiunto. «Questo, ha
Austerity addio?
Con la crisi europea
rispunta la flessibilità
una pessima notizia. La crisi, si sa,
riguarda in primo luogo il settore
manifatturiero e dunque soprattut-
to la Germania, il principale Paese
verso cui sono dirette le esporta-
zioni italiane.Bisogna anche tener
conto della specifica natura della
produzione italiana, secondo Pae-
se manifatturiero della Ue dopo la
UmbriaJournalTV,it
3
Patuanelli: Istat, dimezzate rispetto a quelle
del governo italiano nell'aprile
«Gli investimenti
scorso, che si è nel concreto riman-
giato i frutti succosi del calo dello
spread dovuto all'entusiasmo dei
green non saranno mercati per la dipartita dal gover-
no di Salvini.
Certo la medaglia ha il suo rove-
scomputati...» scio, sul quale, si sa, conta proprio
l'Italia. Alle prese con una reces-
sione in casa, la Germania dovrà
diventare meno rigorista e Bruxel-
MA IL LEADER GRILLINO ho visto nè storcere la les seguirà a ruota. Strappare flessi-
DI MAIO RILANCIA: faccia nè grande bilità diventerà molto più facile.
«FAREMO UNA entusiasmo. Però diciamo Anche da questo punto di vista, pe-
PROPOSTA CHE VALE che ho visto tutti i paesi rò, le conclusioni di Draghi non au-
PER TUTTA L’EUROPA: membri continuare una torizzano eccessivi ottimismi. Il
NESSUN VINCOLO politica di investimento presidente uscente della Bce, infat-
DI BILANCIO PER GLI sull’economia verde e ti, ha sì detto che i Paesi a basso de-
INVESTIMENTI VERDI» questo fa ben sperare», bito devono spendere per fronteg-
ha concluso. giare la minaccia recessiva. Ma
Ma il leader grillino Di quelli ad alto debito, ha aggiunto,
continuato Patuanelli, è
un obiettivo immediato,
ma difficilmente credo
Maio rilancia: «È stato
importante ed
emozionante vedere
devono invece insistere col rigore
e tenere sotto controllo stretto il de-
ficit strutturale. Proprio nello stes-
che per la manovra 2020 l’Onu discutere di climate so momento il debito italiano toc-
si potrà avere grande change, di tutela cava un nuovo record: 134% e pas-
margine. Sicuramente è dell’ambiente, una cosaa sa rispetto al Pil. Impossibile equi-
un obiettivo molto più impensabile fino a vocare su quale Paese fosse il prin-
concreto per i prossimi qualche anno fa». E poi: cipale destinatario del monito di
anni e deve essere portato «in legge di bilancio Draghi.
avanti». Riferendosi alla faremo una proposta che La Ue, certo, concederà alla repli-
reazione degli altri vale per tutta l’Europa: ca di Conte molto più di quanto
governi alla proposta, nessun vincolo di bilancio avrebbe concesso al Conte origina-
Patuanelli ha aggiunto per gli investimenti le. Ma l'obiettivo italiano è fissare
che «su questo tema non green». il deficit, nella Nota di venerdì
prossimo, al 2,2%. Dunque ben
più alta di quel 2,04% che la com-
missione aveva imposto l'anno
scorso. In ballo ci sono una decina
di miliardi e per una manovra che
alla fine potrebbe essere più vici-
na ai 30 mld che non ai 25 non è po-
co.Anche l'ipotesi di investimenti
verdi non computati nel conteggio
del rapporto deficit/Pil, richiesta
già avanzata dal ministro dell'Eco-
nomia Gualtieri, potrebbe rivelar-
si meno priva di ostacoli dell'au-
spicato. La Golden Rule verde ver-
rà probabilmente concessa, ma po-
trebbe essere subordinata a vinco-
li tali da rivelarsi un toccasana me-
no potente del necessario.
In questa cornice, procedere con
le due misure fondamentali per Di
Maio, il taglio del cuneo fiscale a
favore dei lavoratori e il salario mi-
nimo, sarà probabilmente impossi-
bile. L'ipotesi sulla quale lavora
Gualtieri è quello di partire sì con
l'intervento sul cuneo fiscale, ma
scansionandolo nell'arco di tre an-
ni, per non dover rintracciare subi-
to i 5 mld necessari. Sul salario mi-
nimo, invece, è notte fonda.
Ma in fondo il vero problema, l'in-
cognita dalla quale dipende in una
certa misura tutto il corso futuro di
questo governo, non riguarda tan-
to le voci di uscita quanto quelle di
entrata. Alla fine almeno una quin-
dicina di mld sarà necessario tro-
varla ma il veto di Di Maio e Renzi
su qualsiasi nuova tassa è categori-
co. La disfida dello scorso week
end sulla eventuale tassa su meren-
dine e bibite gassate è indicativa:
L’ALLARME DI DRAGHI Germania. Quella italiana non è in ballo non c'è solo l'oggetto del
SULLA RIPRESA tanto produzione di prodotto fini- contendere ma un'intera linea del
CHE STENTA to quanto di componenti del pro- Piave. Di nuove tasse non si deve
A DECOLLARE dotto finito. Vuol dire che il calo sentir neppure parlare. In queste
POTREBBE della produzione in Germana si ri- condizioni la manovra che inizie-
CONVINCERE percuote immediatamente sulle rà a decollare fra tre giorni forse
LA GERMANIA esportazioni italiane. La crisi, del non sarà l'inferno che profetizza
AD ABBANDONARE resto, ha già provocato un calo sec- Brunetta. Ma neppure un giardino
IL RIGORE co nelle previsioni di crescita dell'Eden.
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IL DUBBIO PRIMOPIANO 4
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019

CONTINUANO I CAMBI DI GRUPPO IN PARLAMENTO

«Bastacoi partitini»
BoldrinilasciaLeu
e abbraccia Zingaretti
ROCCO VAZZANA tri gruppi che IL SEGRETARIO DEM chi ha una
bussano alle SALUTA LA NUOVA propria rap-
porte di Zin- ARRIVATA. presentanza

«V
ado col Pd perché
con la destra peg-
giore di sempre
non è più tempo di piccoli par-
titi e di fare troppi distin-
guo». Laura Boldrini sceglie
le colonne di Repubblica per
annunciare il suo addio a Li-
beri e Uguali, il contenitore
elettorale con cui è approdata
a Montecitorio nel 2018. So-
no anche questi gli effetti del-
la nuova stagione giallo-rossa
che ha sinistra ha prodotto va-
ri smottamenti. Da un lato i
renziani, che si staccano dal-
la casa madre per dar vita a Ita-
lia Viva, dall’altro pezzi di al-
IL CAPO POLITICO PROVA ANCHE AD ASSECONDARE LA DESTRA INTERNA
garetti per MA DALLA LEGA parlamenta-
chiedere ospi- PIOVONO re. Nei fatti,
CRITICHE:
talità. Col ce- «IL PARTITO ogni singola
rino in mano, DEMOCRATICO componente
per ora, è ri- ORMAI È COME - Sinistra ita-
masto giusto UN AUTOBUS. C’È CHI liana e Artico-
Piero Grasso, SALE E CHI SCENDE» lo 1 - prende
frontman di decisioni au-
quel cartello tonome. lo di estinguerci, mentre la de- tempo. «Già alle Europee ave-
alle Politiche denominato E autonomamente, Laura Bol- stra va sfidata e contrastata vo votato Pd. Poi con la crisi
Leu, che una volta varcate le drini ha scelto di andare. Per- con l’azione di un grande sog- di governo siamo arrivati a og-
soglie del Parlamento si è ché il Pd «vuole aprire un dia- getto politico capace di inci- gi. Ho atteso che fossero scelti
smembrato in mille rivoli. In logo con tutti quei mondi che, dere sulla società e che si bat- ministri e sottosegretari per-
realtà, Leu è solo il nome di ieri e oggi, non si sentono più ta contro ogni forma di disu- ché non volevo assolutamen-
un gruppo alla Camera (al Se- rappresentati e recuperare la guaglianza sociale, territoria- te che il mio passaggio potes-
nato gli eletti siedono nel mi- fiducia dei giovani che non le e di genere». Del resto, l’ex se far pensare a qualcuno che
sto) tenuto in vita solo per ave- vanno più a votare», spiega. E presidente della Camera ave- miravo a qualche incarico».
re accesso ai fondi destinati a anche perché «rischiamo so- va maturato questo passo da Nicola Zingaretti accoglie la
nuova arrivata con entusia-
smo.
«Benvenuta a Laura Boldrini.
Un Pd aperto è più forte. Un

Un ruolo per Toninelli semblea per avviare le procedure di elezione del

nuovo presidente del gruppo, dopo la promozione
al Mise di Stefano Patuanelli. L’elezione è in pro-
Pd più forte è utile per un’Ita-
lia, più verde, giusta e compe-
titiva», twitta il segretario.

La mossa di Di Maio
gramma la prossima settimana, ma la riunione di ie- Più elaborato, invece, il com-
ri è servita a raccogliere le candidature, oltre che ad mento del capogruppo alla
attaccare Di Maio. In ballo solo due nomi: Gialuca Camera, Graziano Delrio che
Perillie Danilo Toninelli, con quest’ultimo in pole dice: «L’adesione di Laura

contro la scissione
position. Boldrini alla comunità demo-
Ma se anche Di Maio riuscisse a sminare la grana de- cratica è una buona notizia.
gli ex ministri delusi, a cui bisogna aggiungere Bar- Conferma che la nostra comu-
bara Lezzi e Giulia Grillo, la compattezza del grup- nità è la casa delle culture e
po non potrebbe dirsi salva. A inquietare le notti di delle persone interessate al

P er quanto Luigi Di Maio si sforzi a smentire quoti-

dianamente le voci su possibili scissioni dal Mo-
vimento 5 Stelle, le manovre dei potenziali congiura-
ti proseguono. Il capo politico prova a parare i colpi
di chi lo accusa di una gestione autoritaria del parti-
to, provando a coprirsi a destra come a sinistra. Così,
dopo aver avviato la svolta storica in Umbria, Di Ma-
io prova consolare i grillini nostalgici di Salvini fa-
cendo la voce grossa in merito agli accordi sui migran-
ti siglati a Malta dal nuovo esecutivo. «Come governo
in pochi giorni grazie alla ministro dell’Interno Lu-
ciana Lamorgese abbiamo raggiunto un obiettivo: ov-
vero che chi sbarca in Italia sbarca in Europa», dice il
ministro degli Esteri. Tuttavia, chiarisce il numero
uno M5S, «la soluzione non è distribuirli in tutti i pae-
si europei perché altrimenti ne partiranno di più».
L’unico modo per affrontare il problema di petto è
«non farli partire più stabilizzando la Libia», insiste
Di Maio, facendo le veci dell’ex alleato di governo.
Difficile immaginare che la precisazione possa esse-
re sufficiente a tenere a bada il fronte dei malpancisti.
Anche perché, la pattuglia dei grillini scettici, pronti
a fondare un gruppo autonomo, è tutt’altro che omo-
genea. Anzi, è un agglomerato informe composto da
parlamentari più vicini alla destra, ex ministri delusi
per il declassamento e persino esponenti fichiani,
che in teoria dovrebbero essere entusiasti per l’ingres-
so nell’era giallo-rossa del Movimento.
Il capo politico osserva i congiurati e prova a prende-
re le contromisure, piantando ramoscelli d’ulivo. È
in quest’ottica che va letta ad esempio la proposta di
tregua offerta all’ex ministro delle Infrastrutture, Da-
nilo Toninelli, l’idealtipo del grillino duro e puro (al-
meno sul fronte NoTav) silurato dalla nuova stagio-
ne: un posto da caporguppo al Senato in cambio della
pace. Ieri i senatori pentastellati si sono riuniti in as-
Di Maio ci pensano infatti i “destri” del partito, capi-
tanati in Parlamento dal senatore Gianluigi Parago-
ne e ispirati dall’eterno numero due Alessandro Di
cambiamento e determinate a
lottare per una società più giu-
sta, più solidale e libera da di-
Battista. L’ex direttore della Padania prestato al gril- scriminazioni di ogni genere.
lismo ormai non risparmia bordate quotidiane al A lei come a Serse Soverini e
quartier generale. E il senatore Michele Giarrusso, a Beatrice Lorenzin il benvenu-
margine dell’assemblea di Palazzo Madama, prima to mio personale e di tutti i de-
posta un articolo dal contenuto polemico nei con- putati democratici».
fronti del leader e del “cerchio magico”, poi si sfoga L’ingresso di Boldrini segue
coi cronisti. «Se penso che Di Maio abbia troppi po- infatti di qualche ora quello
teri? Sì, dovrebbe lasciare tutti gli incarichi. Non ve- dell’ex ministra della Salute,
do quale esperienza possa vantare agli Esteri. Abbia- che esulta: «Unite potremo fa-
mo perso 6 milioni di voti, siamo in minoranza in re tante cose a favore delle
Consiglio dei ministri», dice, senza peli sulla lin- donne».
gua, prima di confermare le indiscrezioni su un pos- Chi invece coglie la palla al
sibile documento per chiedere a Di Maio di fare un balzo per ironizzare sul nuo-
passo indietro: «Ci stiamo lavorando. Noi dobbia- vo cambio di casacca e per
mo riportare la democrazia nel Movimento», scan- prendere di mira una storica
disce Giarrusso. «Chiediamo a gran voce un inter- rivale è l’ex ministro dell’In-
vento di Beppe Grillo». E sull’eventualità di Toni- terno, Matteo Salvini, che affi-
nelli capogruppo, il senatore siciliano ironizza: «To- da ai social il suo commento:
ninelli deve raccontarci per filo e per segno come «Oggi ho letto che nel Pd en-
mai abbiamo mandato a quel paese 6 milioni di elet- tra la Boldrini, prima è uscito
tori. Finché non chiarisce su quanto successo Renzi. Il Pd sembra un auto-
nell’ultimo anno e mezzo, non abbiamo bisogno di bus, ogni tanto qualcuno scen-
ulteriori ambiguità». de, poi qualcuno sale». L’im-
IL MINISTRO Ma mentre l’ala destra scalcia, il nuovo corso gial- pressione però è che la “cor-
DEGLI ESTERI FA lo-rosso ha preso piede anche fuori dal Palazzo. sa” non sia affatto arrivata al
LE VECI DI SALVINI M5S e Pd si presenteranno uniti alle elezioni regio- capolinea: nei prossimi gior-
PER PLACARE nali umbre e potrebbero fare altrettanto in Emilia Ro- ni nuovi parlamentari di sini-
PARAGONE & CO: magna prima e in Calabria poi. Sarà proprio questo stra potranno chiedere asilo
«A MALTA BUON il banco di prova per Di Maio. Se l’operazione fallis- al Nazareno. Mentre altri po-
ACCORDO se, da un punto di vista elettorale, il capo politico trebbero ancora attendere l’at-
SUI MIGRANTI, verrebbe travolto dall’opposzione interna. Ma se in timo giusto per saltare sulla li-
MA L’OBIETTIVO Umbria “il patto civico” funzionasse, le armi dei nea renziana appena inaugu-
È NON FARLI PARTIRE» congiurati rimarrebbero spuntate. RO. VAZ. rata.

IL DUBBIO
INTERVISTA
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
STEFANO CANDIANI
LEGA
GIULIA MERLO
«I
5 Stelle hanno fatto testa-
coda», sia sui migranti
che in Umbria. L’ex sotto-
segretario agli Interni, il leghista
Stefano Candiani, non risparmia
critiche agli ex alleati di governo e
avverte: «La gente non ne può più,
ci chiede di aprire le finestre e fare
pulizia».
Senatore, sui migranti il governo
ha cambiato direzione.
Conte ha fatto un’inversione di rot-
ta evidente rispetto al piano per la
migrazione messo in atto fino al
mese scorso. Da porti chiusi siamo
tornati ai peri aperti, è invalso di
nuovo il non rispetto delle regole e
l’Italia è tornata disponibile a far
transitare tutti i flussi migratori.
La ministra Lamorgese ha trovato
una soluzione negli accordi con
gli stati stranieri.
I ricollocamenti riguardano solo i
richiedenti asilo riconosciuti, non
i migranti economici. Nel giro di
«Umbria e porti aperti?
Per il potere i 5 Stelle
vendono l’anima al Pd»
pochi mesi, l’Italia tornerà ad esse-
re l’unica a gestire i flussi che noi
abbiamo contrastato per un anno e
mezzo, quando eravamo al gover-
no.
La stupisce che, sia coi porti chiu-
si che coi porti aperti, il premier
sia Conte?
Conte ha dimostrato di essere
quantomeno strabico. Ad essere
gravissimo, però, è di far passare
questa nuova linea come qualcosa
di concordato con l’Unione euro-
pea per integrarci in un meccani-
smo. E’ falso: gli altri paesi si guar-
dano bene dal sovraccaricarsi dei
migranti e lasciano volentieri a
noi il problema, che si quantifica
in quasi 5 miliardi di costi di ge-
stione diretta del fenomeno migra-
torio. Del resto, è stata la stessa Em-
ma Bonino, che certo non è leghi-
sta, ad ammettere che gli accordi
fatti dal governo sugli sbarchi han-
no come contropartita un allenta-
mento dei vincoli di finanza pub-
blica.
Anche i 5 Stelle hanno avallato
questo cambio.
La loro è una svolta politicista. E’
sotto gli occhi di tutti che questa in-
versione di rotta dei 5 Stelle ha alla
base un baratto puro e semplice:
per i 5 Stelle l’immigrazione non è
una priorità, dunque hanno fatto
concessioni all’estrema sinistra ra-
dicale pur di stare al governo. La
scelta, però, verrà pagata dagli ita-
liani e noi per questo faremo le bar-
ricate.
Sarà un buon argomento nell’ar-
mamentario dell’opposizione?
Noi non siamo della scuola del tan-
to peggio tanto meglio. Noi voglia-
mo il bene dell’Italia e se questi
sciagurati pensano che noi rimar-
remo in silenzio perchè temiamo
di essere chiamati xenofobi, si sba-
gliano di grosso. Noi continuere-
mo a stare dalla parte degli italiani
e contrasteremo la visione becera
della sinistra mondialista, che
non riconosce il confine come un
valore e apre alla colonizzazione
da parte degli scafisti, che fanno af-
fari sulla pelle di disgraziati. La no-
stra linea rimane sempre la stessa:
rispetto delle regole e nessuna de-
roga.
Questo nuovo patto di governo
che vi vede all’opposizione è soli-
do?
Lo è nella misura in cui ha il solo
scopo di mantenere il potere. Que-
sta alleanza è la restaurazione dei
peggiori vizi della Prima repubbli-
ca. Il paradosso è che i 5 Stelle han-
no lavorato con noi in ottica di rin-
novamento del Paese, mentre ora
sono diventati lo strumento che ha
permesso al Pd di riprendere il go-
verno, pur avendo perso le elezio-
UmbriaJournalTV,it
SECONDO L’EX
SOTTOSEGRETARIO
AGLI INTERNI:
«I GRILLINI HANNO
AGITO IN SFREGIO
ALLA SOVRANITÀ
POPOLARE,
TRADENDO DI FATTO
LE RAGIONI PER CUI
SONO NATI»
ni. I grillini hanno agito in sfregio
alla sovranità popolare, tradendo
di fatto le ragioni per cui sono nati:
un pessimo esempio di trasformi-
smo, opportunismo e spregiudica-
tezza pur di non tornare al voto.
Lei conosce bene l’Umbria, anche
lì l’accordo si sta replicando.
Quello che sta succedendo in Um-
bria è orribile e gli accordi fatti a
Roma stanno umiliando la base
elettorale dei 5 Stelle sul territo-
rio. Per quattro anni i grillini han-
no lavorato con la Lega per manda-
re in galera gli amministratori re-
gionali del Pd, che hanno imbro-
gliato con le assunzioni nella sani-
tà, qggi invece sono costretti a met-
tersi d’accordo con quelli stessi
che hanno fatto arrestare. Uno
scandalo.
Un accordo calato da Roma, quin-
di?
Un accordo strano, a partire dalla
scelta come candidato di Vincen-
zo Bianconi, che fino a poco tem-
po fa si sperticava a sostenere For-
za Italia. Il punto, però, è un altro:
Bianconi è una foglia di fico, die-
tro di lui ci sono tutti i dirigenti del
Pd compromessi con il malaffare
umbro. Come fanno i grillini a so-
stenere lo stesso candidato insie-
me agli stessi che, dai banchi
dell’opposizione, hanno accusato
di ruberie? Per loro sarà un suici-
dio politico e io, che sto girando il
territorio insieme a Salvini, ho sen-
tito gli stessi consiglieri uscenti di-
sgustati da questo accordo. Per
quanto riguarda la Lega, noi lavore-
remo per mandarli a casa tutti, vec-
chi e nuovi.
Siete fiduciosi di poter conquista-
re la regione, quindi.
Siamo determinati a fare tutto il
possibile per mandarli a casa, co-
me ci stanno chiedendo gli umbri.
La gente non ne può più e vuole
che si faccia pulizia.
Mai più un patto coi 5 Stelle, quin-
di?
Le dico la verità, mi spiace per co-
me si è concluso il governo, per-
chè abbiamo lavorato bene insie-
me. Ma con questo governo è usci-
ta la vera natura di chi guida i 5
Stelle con un solo obiettivo: la ge-
stione del potere. Pur di tenerlo,
hanno venduto l’anima al diavolo.
Nel caso di specie, al Pd.
PRIMOPIANO 5
LE NOMINE
La fortuna
delle toghe
della
trattativa
GIOVANNI MARIA
JACOBAZZI
E ssersi occupati della
Trattativa Stato-mafia
porta bene alle toghe.
Se per Nino Di Matteo la
strada per pizza
Indipendenza è spianata, la
sua elezione al Csm alle
suppletive di ottobre è da
tutti data per certa, per
Roberto Tartaglia si profila
addirittura la prestigiosa
nomina a capo dell’Anac,
dopo quella dei mesi scorsi
di consulente
dell’Antimafia. Tartaglia,
nemmeno dieci di servizio,
all’indomani della sentenza
di primo grado del processo
sulla trattativa che ha visto
la condanna di mafiosi e
ufficiali dell’Arma, era
stato infatti chiamato a
Palazzo San Macuto
direttamente dal presidente
grillino Nicola Morra. La sua
consulenza alla
Commissione parlamentare
antimafia è destinata però a
terminare tra poche
settimane, in quanto il
governo giallorosso ha
deciso di puntare su questo
giovanissimo magistrato
napoletano per il posto di
Raffaele Cantone, rientrato
al Massimario della
Cassazione da qualche
giorno. Se per i due pm che
hanno condotto la
requisitoria di Palermo si
profilano incarichi di spicco
fuori ruolo, anche per i
giudici che si sono occupati
a vario titolo del processo lo
scenario è roseo.
Piergiorgio Morosini, ex
togato del Csm, che da gip
dispose il rinvio a giudizio, e
Alfredo Montalto, che ha
presieduto la Corte
d’assise, sono in corsa per
l’incarico di presidente
della sezione gip del
Tribunale di Palermo. Il Csm
dovrebbe decidere entro
l’anno. Chi, invece, non sta
attraversando un periodo
felice è Antonio Ingroia.
Colui che il processo lo ha
istruito. Dimessosi dalla
magistratura in polemica
con il Csm che lo aveva
trasferito alla Procura di
Aosta dopo la debacle alle
politiche del 2013
allorquando si era
candidato a premier con
Rivoluzione civile, ha svolto
in questi anni incarichi
dirigenziali per la giunta
regionale siciliana, sotto la
presidenza di Rosario
Crocetta. L’anno scorso i
suoi ex colleghi di Palermo
gli hanno sequestro beni
per oltre 150 mila euro,
l'equivalente di quanto
avrebbe percepito
illegittimamente durante
tali attività.

IL DUBBIO
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
POTREBBE ARRIVARE OGGI
LA PRONUNCIA SUL REATO
DI AIUTO AL SUICIDIO
ERRICO NOVI
È
improbabile attribuire a
un’udienza dinanzi alla
Corte costituzionale la defi-
nizione di «processo». Ma un po’,
forse, quella celebrata ieri mattina
sul reato di aiuto al suicidio può
reggere una simile etichetta. Non
a proposito della norma sottopo-
sta alla Consulta però, ossia l’arti-
colo 580 del codice penale, e della
camera di consiglio iniziata a fine
udienza e aggiornata a stamattina.
A essere “processato” a Palazzo
della Consulta è stato, contuma-
ce, il legislatore: che, sul fine vita,
«non ha fatto la sua parte», come
ricorda ai giudici costituzionali
Filomena Gallo, segretario
dell’Associazione Luca Coscioni
e avvocato di Marco Cappato.
«Torniamo a discutere dell’aiuto
Caso Cappato, rush finale:
la Consulta decide se dare
altro tempo alle Camere
al suicidio senza aver avuto una ri-
sposta dal Parlamento», incalza
Gallo. Che concentra il suo inter-
vento sulla mancata risposta data
dalle Camere dopo l’invito della
Corte costituzionale. Nell’ordi-
nanza del 24 ottobre 2018 sulla
questione di legittimità sollevata
nel processo milanese a Cappato,
a giudizio per aver accompagnato
Fabiano Antoniani a finire i suoi
giorni in Svizzera, il giudice delle
leggi aveva reputato «doveroso»
consentire al Parlamento ogni
«opportuna riflessione e iniziati-
va» sul fine vita. Ma «se è vero che
vari ddl ci sono, è vero anche che
tutte le iniziative legislative in ma-
teria si trovano a uno stadio preli-
minare», nota l’avvocata di Cappa-
to, «questa dunque non è una base
che giustifichi un rinvio della de-
cisione».
La scelta che la Corte potrebbe co-
municare già oggi non sembra
oscillare insomma attorno alla co-
stituzionalità del reato di aiuto al
suicidio in casi estremi come quel-
lo in cui nel febbraio 2017 Cappa-
to agevolò la fine di Fabiano Anto-
niani, alias Dj Fabo. Sulla punibili-
tà di una simile condotta, l’ordi-
nanza di 11 mesi fa si è di fatto già
espressa: in casi simili, ha detto la
Corte, «l’assistenza di terzi nel
porre fine alla sua vita può presen-
tarsi al malato come l’unica via
d’uscita per sottrarsi, nel rispetto
del proprio concetto di dignità del-
la persona, a un mantenimento ar-
tificiale in vita non più voluto e
che egli ha il diritto di rifiutare in
base all’articolo 32, secondo com-
ma, della Costituzione». Tutta la
UmbriaJournalTV,it
PRIMOPIANO 6
POLITICA&PANCE
Com’è facile
la giustizia
di piazza fatta
sui social
IL PRESIDENTE DELLA CORTE
GIORGIO LATTANZI DURANTE
L’UDIENZA DELLA CORTE
COSTITUZIONALE SUL TEMA
DEL SUICIDIO ASSISTITO
IURI MARIA PRADO
inondate le questioni di legittimi-
tà dell’articolo 580». Ma ribadi-
sce la necessità di «non elidere
Q uei ragazzi vanno puniti, ha
del tutto la possibilità di una disci- scritto sui social il senatore
plina generale in materia». Matteo Renzi. Si riferiva agli
È infine il professor Vittorio Ma- otto giovani che l’altro giorno, a
nes, che con Gallo compone il col- Roma, avrebbero pestato
legio difensivo di Cappato, a ricor- l’autista di un autobus. Non è
dare come «la Corte» già un anno certo il primo che si lascia
fa abbia «parlato di vulnus chiara- andare a simili iniziative, ed è
mente rilevante». E a voler utiliz- anzi praticamente quotidiano il
zare la precedente ordinanza per caso del politico che ritiene di
esercitarsi in una previsione, si dover pubblicamente reclamare
potrebbe seguire la logica propo- “punizione” per questo o quel
sta lo scorso 13 settembre dal giu- presunto responsabile di un
dice civile del Tribunale di Roma illecito. Valgono i precedenti di
Francesco Crisafulli, in un suo ap- Salvini (“Devono marcire in
prezzato intervento al convegno galera”) o di Di Maio contro i
organizzato dalla Camera penale magistrati per il presunto stupro
capitolina su “Aiuto al suicidio e della Circumvesuviana.
rilievo costituzionale della digni- Resta che non si capisce a quale
tà della morte”. Il magistrato lesse ufficio adempia un
quello che, a suo giudizio, «po- parlamentare trasformando il
trebbe essere il dispositivo della suo profilo “social” in una
specie di mattinale, in una
tribuna da cui distribuire
pretese di sanzioni a carico di
persone che - non farebbe male
ricordarlo - possono essere
punite all’esito di un processo
fatto da chi ha il potere di
indagare e giudicare.
Un processo (anche questo,
forse, bisognerebbe tenere a
mente) garantito almeno da una
punta di diritto alla difesa.
E invece no. Come se non
esistesse una legge che punisce
chi delinque. Come se non
esistesse, appunto, un giudice
NELL’UDIENZA DI IERI decisione e la camera di Corte». Eccolo: «La Corte dichia- incaricato di accertare le
MATTINA, I DIFENSORI coniglio della Consulta ra l’illegittimità costituzionale responsabilità e di emettere
DEL DIRIGENTE ruotano piuttosto attor- dell’articolo 580 del codice pena- provvedimenti di sanzione se e
RADICALE HANNO no al giudizio sul Parla- le, limitatamente all’ipotesi di quando le accerta.
RICORDATO L’INERZIA mento. Da cui potrebbe- aiuto al suicidio, nella parte in Ma tutto questo fino a prova
DEL PARLAMENTO. ro conseguire due deci- cui non consente che il giudice contraria esiste. Esistono le
L’IPOTESI, PROPOSTA DA
UN GIUDICE, DI PARZIALE sioni: dichiarare l’inco- possa escludere la punibilità del leggi ed esiste chi deve
ILLEGITTIMITÀ stituzionalità dell’artico- fatto ove sia accertato che l’aiuto applicarle. E allora perché in
DELL’ARTICOLO 580 lo 580, nei termini già al suicidi è prestato in favore di tanti non resistono al prurito di
DEL CODICE PENALE prospettati, giacché si ri- persona capace di prendere deci- moraleggiare sulla necessità di
tiene manifesta l’attuale sioni libere e consapevoli che, es- punire il responsabile di un
incapacità del legislato- sendo affetto da una patologia ir- comportamento illecito prima e
re a provvedere; oppure acconten- reversibile, fonte di sofferenze al di fuori del processo?
tarsi di quello «stadio prelimina- che trova assolutamente intollera- Dice: ma no, chiedono
re» a cui sono tuttora fermi i ddl in bili, e dovendo essere mantenuta semplicemente che a quel
materia. in vita a mezzo di trattamenti di responsabile sia aggiudicata la
Lo stesso Cappato, prima ancora sostegno vitale, abbia inequivoca- pena che merita: che c’è di
che i propri legali parlino in udien- bilmente manifestato la ferma vo- male? C’è di male che non
za, si augura che «al Parlamento lontà, debitamente informata, di bisognerebbe mai invocare
sia consentito di svolgere il suo porre fine alla propria vita in mo- giustizia dalla piazza, perché
compito» ma non che «sia ostag- do rapido e indolore». Crisafulli invocarla da lì è la premessa che
gio dei giochini dei capi di parti- aggiunse: «Fossi un giudice pena- sia fatta lì. E se il girotondo
to». E persino l’avvocato generale le, con un dispositivo così mi sen- forcaiolo ha almeno la
dello Stato Gabriella Palmieri chia- tirei tranquillo». È un’ipotesi. Un giustificazione
ma implicitamente in causa il legi- mero esercizio, avvertì il giudice. dell’irresponsabilità, chi lo
slatore: chiede sì, come un anno Ma con buone chances di tradursi istiga ha invece la
fa, di «dichiarare inammissibili o in realtà. responsabilità doppia di far
discendere l’ingiustizia dai
lombi dello Stato che
rappresenta.
L’APPUNTAMENTO Anche qui da noi, sia pure in altri
tempi, capitava che il potere
Suicidio assistito contrapposizioni ideologiche,
speculazioni e strumentalizzazioni. Casi
politico intervenisse
pubblicamente affinché fosse
e autodeterminazione come quelli del magistrato Pietro D’Amico fatta giustizia esemplare su
e non solo richiedono attenzione, casi, diciamo così, socialmente
comprensione e soprattutto conoscenza sensibili. Qualche lettura
L’ appuntamento del 25 settembre dal
titolo "Suicidio assistito: dal caso
"Pietro D'Amico" tra libertà,
dei fatti per le numerose problematiche
che comportano. Zarà l’occasione per
vincere e superare le inerzie colpevoli, le
decente farebbe comprendere
che non erano bei tempi. E che
non sarà un bene per nessuno se
autodeterminazione e falso ideologico", indifferenze complici anche della classe “punire” quei ragazzi
non avrà un dibattito sulle stanze dei politica incapace di “governare” e significherà affidarli al nostro
suicidi assistiti in Svizzera. Non ci saranno regolamentare fenomeni spinosi. sistema penal-carcerario.

IL DUBBIO
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
SIMONA MUSCO
I
l fatto non sussiste: è con que-
sta formula che il Tribunale di
Roma ha assolto ieri mattina il
deputato di Forza Italia Antonio
Angelucci, il figlio Giampaolo e al-
tre tredici persone, accusati di far
parte un’associazione per delin-
quere finalizzata a una serie di
truffe ai danni del sistema sanita-
rio del Lazio.
Un’assoluzione piena, dopo 16 an-
ni tra indagine e processo, anche
alla luce della prescrizione dei rea-
ti, nonostante la quale il tribunale
di Roma ha comunque ribaltato le
richieste formulate dai magistra-
ti, che avevano invocato 15 anni
per gli Angelucci e 10 per gli altri
imputati, di fatto riabilitando tut-
ti. Secondo l’accusa, gli Angeluc-
ci, con l'aiuto di vertici della To-
sinvest, dei dirigenti della casa di
cura San Raffaele di Velletri e di
primari, nonché di due dirigenti
della Regione Lazio e dell'Asl,
avrebbero ottenuto la liquidazio-
ne indebita, tra il 2003 e il 2010, di
163 milioni di euro, attraverso pre-
sunte false diagnosi d’ingresso e
certificazioni di prestazioni sani-
tarie non autorizzate. Nel 2009 il
Parlamento respinse la richiesta
di arresti domiciliari formulata
dalla Procura per Antonio Ange-
lucci, arresti che scattarono inve-
ce per il figlio Giampaolo e altri in-
dagati.
Secondo la procura, gli Angelucci
avrebbero creato un impero politi-
co-mediatico strutturato su tre li-
velli. Al vertice della piramide, se-
condo il pm Antonia Gianmaria,
c’erano padre e figlio, che attraver-
so le loro proprietà editoriali
avrebbero esercitato pressioni sul
Presidente della Regione e sull’as-
sessore alla Sanità per creare con-
dizioni d’impunità nell’attività
del San Raffaele di Velletri. Ad un
gradino più basso ci sarebbero sta-
ti i dirigenti del gruppo, che avreb-
bero creato rapporti istituzionali
per ottenere provvedimenti favo-
revoli alla casa di cura. E in fondo
il braccio esecutivo, ovvero colo-
ro che si sarebbero occupati delle
false documentazioni. Secondo
l’accusa, «i due, pur senza rivesti-
re ruoli operativi nel San Raffaele
di Velletri e nella galassia societa-
ria cui la struttura fa riferimento,
la Tosinvest (holding di famiglia
ndr) esercitavano un controllo di-
retto delle attività aziendali». In
particolare, «curavano anche le re-
lazioni esterne, con la messa a di-
sposizione della struttura sanita-
ria per dispensare favori a terzi
(per ricoveri, prestazioni diagno-
stico- strumentali), con la messa a
disposizione (per consentire retti-
fiche o smentite) dei mezzi di in-
formazione di loro proprietà edito-
riale (oggetto di strumentale evo-
cazione quale forma indebita di-
retta o potenziale di pressione)» e
inoltre, «con l'attività di pressan-
te influenza sulle cariche istituzio-
nali (il presidente e l'assessore al-
la Sanità della Regione Lazio) fina-
lizzata ad interferire nella fase di
regolamentazione normativa, ge-
nerale (attraverso delibere di giun-
ta regionale) o puntuale (attraver-
so l'emissione di singole determi-
nazioni)».
Nelle loro arringhe, i difensori ave-
vano sostenuto la mancanza di
«alcuna testimonianza a confer-
ma delle imputazioni», né «prove
documentali a sostegno dell’im-
pianto accusatorio», al punto che
«i testimoni ascoltati sono stati
tutti favorevoli agli imputati». Un
processo «mediatico», avevano
sottolineato, evidenziando come
«lo stesso giorno della requisito-
ria il tribunale ha emesso ordinan-
za che ha escluso dal processo le
relazioni di polizia giudiziaria sul-
la base delle quali sono state for-
mulate le accuse».
Per Pasquale Bartolo, legale di An-
tonio Vallone, amministratore
del San Raffaele, «è stata un’istrut-
toria dibattimentale molto lunga -
spiega al Dubbio - durata quasi
quattro anni, durante la quale so-
no stati ascoltati centinaia di testi-
SACANDALO SANITÀ
SCAGIONATO
L’IMPRENDITORE E DEPUTATO
«Il fatto non sussiste»
Assolto Angelucci
moni che hanno dimostrato che il
San Raffaele ha sempre svolto re-
golarmente le sue attività». Sul
banco dei testimoni, nel corso de-
gli anni, sono saliti infatti i pazien-
ti della clinica, che hanno tutti
confermato, udienza dopo udien-
za, «di essere stati curati e anche
bene. Erano più che soddisfatti
delle terapie praticate e tutti gli al-
UmbriaJournalTV,it
IL BRIEFING TRA MASCHERIN, MALINCONICO E LUCIANO
I vertici di Cnf, Ocf
e Cassa forense:
«Insieme sui temi
cari all’avvocatura»
ERRICO NOVI
È il momento in cui
l’avvocatura può farsi
sentire. Forse in virtù di uno
snodo politico-culturale che
la nota congiunta di Cnf, Ocf
e Cassa forense non manca di
richiamare: la discussione
intorno al «linguaggio
d’odio». Al di là del
contenzioso tra chi ritiene
che la precedente
maggioranza ne fosse
promotrice e chi, di converso,
attribuisce tale
responsabilità proprio alla
maggioranza attuale, è fuori
discussione che la misura nel
comunicare e l’equilibrio
nella dialettica pubblica siano
diventati temi cruciali. Temi
che proprio la professione
forense ha segnalato, per
prima, come decisivi nel G7
dell’avvocatura, organizzato
esattamente due anni fa a
Roma. Si è parlato anche di
questo, nell’incontro tenuto
ieri mattina, presso la sede
del Consiglio nazionale
tri testimoni ascoltati, dal punto
di vista dei profili tecnico-sanita-
ri, hanno ribadito che quello che
era previsto si facesse è stato effet-
tivamente fatto». Un processo na-
to sulla base di un’interpretazio-
ne sbagliata di una normativa mol-
to complessa, aggiunge il legale.
«Erano state fatte valutazioni di
massima procedendo per grandi
«PROSEGUE
LA SINERGIA SU EQUO
COMPENSO, RIFORMA
DEL PROCESSO, RINVIO
DEGLI ISA, AVVOCATO
IN COSTITUZIONE»,
RICORDA LA NOTA
CONGIUNTA DIFFUSA
DOPO L’INCONTRO
DI IERI MATTINA
forense, tra il presidente dello
stesso Cnf Andrea
Mascherin, il coordinatore di
Ocf Giovanni Malinconico e il
presidente di Cassa forense
Nunzio Luciano. Un briefing
voluto «per fare il punto sui
principali argomenti di
interesse dell’avvocatura
italiana, anche a seguito del
recente insediamento del
nuovo governo», come si
legge nel comunicato. «È
emersa la necessità di
proseguire e intensificare il
percorso di lavoro sinergico
già in atto», proseguono i
vertici di Cnf, Ocf e Cassa, «e
tra i temi da affrontare
insieme sono stati
individuati: la promozione del
RIABILITATI TUTTI
GLI IMPUTATI:
I REATI ERANO
PRESCRITTI MA
I GIUDICI HANNO
COMUNQUE
PRONUNCIATO
UNA SENTENZA
DI PROSCIOGLIMENTO
CON FORMULA PIENA
PRIMOPIANO 7
rafforzamento del ruolo
dell’avvocato in
Costituzione, la normativa
sull’equo compenso, il
patrocinio a spese dello
Stato, le riforme del processo
civile e penale, il rinvio
dell’applicazione degli indici
sintetici di affidabilità e
questioni di fiscalità in
generale, e la tutela della
autonomia della Cassa di
previdenza forense».
Questioni oggetto di
provvedimenti già incardinati
alle Camere — a cominciare
dal ddl costituzionale sul
ruolo dell’avvocato — o che
vedono l’avvocatura
pienamente coinvolta nella
loro elaborazione. È il caso
delle iniziative sull’equo
compenso assunte dal
ministero della Giustizia,
ossia il Nucleo di
monitoraggio istituito con il
Cnf e il tavolo tecnico aperto
a tutte le professioni, e
ovviamente innanzitutto
all’istituzione e alle
rappresentanze forensi.
Nella nota di Cnf, Ocf e Cassa
«si rinnova», quindi,
«l’impegno, attraverso
iniziative comuni, di
contrasto al linguaggio
d’odio e a favore del recupero
di una corretta dialettica nella
società». Un “rilancio” che
rimanda proprio al ruolo
chiave ormai acquisito
dall’avvocatura e in grado di
estendersi ancora, dentro e
fuori i palazzi della politica.
linee - sottolinea - e senza andare
nello specifico le norme erano sta-
te travisate e male interpretate, co-
sì come i fatti stessi. Un errore che
non riguarda tanto la procura,
quanto chi ha svolto le indagini».
Del processo rimane un dato paci-
fico, in attesa delle motivazioni
della sentenza: «ad oggi, a leggere
il dispositivo, siamo riusciti a di-
mostrare che la San Raffaele ha
sempre operato correttamente. Ci
siamo ritrovati davanti ad un Tri-
bunale attento e che ha prosciolto
gli imputati nonostante la prescri-
zione dei reati, dichiarando che il
fatto non sussiste. E ciò vuol dire
solo una cosa: che è evidente che
l’accusa non ha trovato alcun ri-
scontro».
Antonio e Giampaolo Angelucci,
insieme ai dirigenti del San Raffae-
le di Roma, hanno espresso soddi-
sfazione per una decisione che
«conferma il rispetto per la magi-
stratura» nei cui confronti gli An-
gelucci «hanno sempre avuto pie-
na fiducia, e rafforza il convinci-
mento sempre avuto nella giusti-
zia». Una sentenza, si legge in una
nota della clinica, che «restitui-
sce dignità e onore anche alle cen-
tinaia di lavoratori del San Raffae-
le Velletri, che così vedono ricono-
sciuto il loro impegno a favore di
migliaia di pazienti», conclude la
struttura.

IL DUBBIO
TOTALITARISMI
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
SULLA RISOLUZIONE
DEL PARLAMENTO EUROPEO
CHE EQUIPARA
IL TERZO REICH
AL REGIME SOVIETICO
INTERVISTA
A UGO INTINI
«Il fascismo e il comunismo
dogmi fautori di disastri
l’antidoto è lo spirito critico»
GIULIA MERLO
L
e lenti dell’ideologia sono
ancora ben calate sul naso
dell’Italia, parola di Ugo Inti-
ni. Lo storico esponente del Parti-
to Socialista Italiano e teorico
dell’importanza dell’identità, bol-
la le polemiche italiane come
«ipocrisie» e promuove la risolu-
zione dell’Europarlamento che
equipara e condanna nazifasci-
smo e comunismo.
Serviva una risoluzione del gene-
re?
A mio parere sì. Il Parlamento eu-
ropeo fa bene a chiarire la nostra
identità e le basi culturali e stori-
che dell’unità europea. Un’unità
che, per altro, dovrebbe essere po-
litica e ancora non è.
In che modo equiparare nazifa-
scismo e comunismo chiarisce la
nostra identità di europei?
La risoluzione dice che noi come
europei siamo in antitesi sia con il
comunismo che con il nazifasci-
smo. Mi sembra un punto fonda-
mentale dell’identità europea:
posso capire che noi europei sia-
mo troppo immersi in noi stessi
per vederlo, ma per l’esterno è
una considerazione fondamenta-
le. Le faccio un esempio: i Canade-
si sono orgogliosi di dire che sono
americani europei perché, a diffe-
renza degli Stati Uniti, hanno in ta-
sca non la pistola ma la tessera sa-
nitaria. Una è simbolo di intolle-
ranza e pena di morte; l’altra il sim-
bolo dello stato sociale. Le pare po-
co?
Tra le critiche, c’è il fatto che il te-
sto sia eccessivamente semplici-
stico.
Non ho letto semplificazioni, per-
ché ogni cosa scritta è corretta. E’
chiaro che si potrebbe ulterior-
mente approfondire, ma in Italia
una risoluzione del genere cozza
con un nostro endemico conserva-
torismo storico.
Cosa intende?
A Roma c’è viale Palmiro Togliat-
ti, a Torino via Stalingrado. In Ita-
lia i due totalitarismi sono stati si
condannati, ma i loro eredi - sia co-
munisti che fascisti - sono diventa-
ti forze di governo. Questo ci ren-
UmbriaJournalTV,it
«DUE IDEOLOGIE CHE
HANNO IN COMUNE
L’INTOLLERANZA
PER LA LIBERTÀ
INDIVIDUALE E I DIRITTI
UMANI. EMBLEMATICA
LA TRAGEDIA
DI NICOLA BOMBACCI,
PRIMA FONDATORE
DEL PCI POI A FIANCO
DI MUSSOLINI A SALÒ»
de molto arretrati.
L’Italia, come sempre, fa eccezio-
ne?
Diciamo che l’Italia è molto ipocri-
ta. Tra il 1992 e il 1994, quelli che
storicamente avrebbero dovuto es-
sere condannati hanno preso il po-
tere, mentre i partiti democratici
sono stati cancellati. Comunisti e
fascisti hanno cambiato nome,
ma le persone sono rimaste le stes-
se.
Insomma è ancora politica e non
già storia?
Diciamo che sono questioni su
cui si ragiona con difficoltà. Io ne
so qualcosa: pensi che ancora oggi
vengo chiamato Ugo Palmiro.
Una presa in giro per rimproverar-
mi di essere stato un assalitore
frontale del mito di Togliatti, so-
stenendo che fosse complice dei
crimini di Stalin, in quanto suo
consigliere.
Ma questi due totalitarismi si as-
somigliano davvero?
Si somigliano molto. Nazifasci-
smo e comunismo hanno in comu-
ne l’intolleranza per la libertà indi-
viduale e i diritti umani e non è sta-
to infrequente il passaggio di per-
sone da uno all’altro. Nel dopo-
guerra, moltissimi intellettuali fa-
scisti sono diventati comunisti.
Un caso tragico è stato quello di Ni-
cola Bombacci, che negli anni
Venti fu dirigente della sinistra so-
cialista, poi fondò il Pci, nel ven-
tennio divenne fascista e fu mini-
stro della Repubblica di Salò, per
finire i suoi giorni a piazzale Lore-
to. Si potrebbe ragionare anche
sul fatto che la destra estrema oggi
abbia particolare successo in Pae-
si ex comunisti, come Ungheria,
Polonia e Germania orientale.
Il mondo ex comunista, però, si è
CULTURA 8
molto indignato.
La verità è che il totalitarismo so-
vietico per alcuni aspetti è stato
peggio di quello nazifascista: ha
fatto molti più morti, per esem-
pio. Anzi, i comunisti hanno ucci-
so più comunisti di chiunque al-
tro. Per altri aspetti, invece, è stato
meglio: il marxismo è stato la base
culturale della socialdemocrazia
e i suoi fondamenti morali sono ri-
spettabili. In Italia e in tutto l’Occi-
dente i comunisti erano persone
per bene che, ad eccezione di To-
gliatti, non conoscevano gli scem-
pi condotti in Urss. Inoltre, il co-
munismo non è stato solo un falli-
mento, basti pensare ai casi della
Cina o del Vietnam.
Quindi non condanna in toto il co-
munismo?
Dico che il dubbio dovrebbe veni-
re. La democrazia ha la coscienza
a posto per condannare i due tota-
litarismi? Comunismo e nazifasci-
smo sono il risultato della carnefi-
cina che fu la Prima Guerra Mon-
diale, provocata proprio dall’irra-
zionalità delle democrazie euro-
pee di quel tempo.
Il muro di Berlino è crollato
trent’anni fa: eppure in Italia il te-
ma delle ideologie novecente-
sche torna di continuo.
Le ragioni sono due. La prima è
che l’Italia è un paese di vecchi,
dunque tende a considerare vici-
ne anche cose ormai distantissi-
me. E’ la vecchiaia della popola-
zione a facilitare questa nostra ten-
denza a guardare indietro e non
avanti. La seconda è che siamo il
Paese occidentale meno scolariz-
zato e con la più bassa percentua-
le di laureati, dunque esiste gran-
de ignoranza. E’ amaro dirlo, ma è
così. E guardi che questo non in-
fluenza solo il dibattito politico.
Che motore di sviluppo può avere
un paese di vecchi in cui i giovani
sono poco istruiti? Ecco spiegata
la nostra crisi.
A proposito di ideologie: Matteo
Renzi, nel lasciare il Pd, ha detto
che non si riconosce in un partito
dove si canta ancora Bandiera
rossa.
Anche qui siamo nel campo delle
ipocrisie. A me, che comunista
non sono mai stato e anzi ho con-
dotto dure battaglie contro l’ideo-
logia comunista, non dà affatto no-
ia che si canti Bandiera rossa. An-
zi, mi fa piacere perché è un canto
popolare di compagni generosi
che credono in un ideale. Altro
che Bandiera rossa, il problema
del Pd è che è ancora fulgido il mi-
to di Enrico Berlinguer.
I problema sono i miti del comuni-
smo?
Per fortuna quello di Togliatti è
sbiadito. Quello di Berlinguer è
ancora vivo, però chi lo celebra di-
mentica che non era un socialde-
mocratico ma un comunista, e
questa è un’offesa alla sua memo-
ria oltre che alla storia. Bisogna
dirlo: Berlinguer era una persona
per bene, ma era un comunista. Il
guaio di questi miti è che esercita-
no attrattiva perché è ancora forte
lo spirito dogmatico. Ma i dogmi
portano al disastro, lo spirito criti-
co al progresso.

IL DUBBIO
I
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
IL CORSIVO
Pagagone
maldestro
che provoca
confusione
PASSATOR CORTESE
U na risoluzione del
Parlamento europeo di
pochi giorni fa ha acceso sui
social una istruttiva polemica
rilanciata dai quotidiani
italiani. In un documento
sull’importanza della
memoria storica per il futuro
dell’Europa «...si ricorda che i
regimi nazisti e comunisti
hanno commesso omicidi di
massa, genocidi e
deportazioni. ...» e «si
condannano gli atti di
aggressione, i crimini contro l
umanità e le massicce
violazioni dei diritti umani
perpetrate dal regime
nazista, da quello comunista
e da altri regimi totalitari...».
Una verità ritenuta tale anche
, pur con qualche distinguo in
seno al PD, da tutti i deputati
europei italiani. La cosa non è
piaciuta all’altro partito di
sinistra attualmente al
governo, Liberi e Uguali. Con
notevole coraggio i
parlamentari La Forgia e
Pastorino hanno bollato il
documento europeo come
«una pericolosa rilettura che
finisce per sdoganare
ideologie neofasciste».
Anche l’ Associazione
nazionale Partigiani si è detta
«preoccupata» ma con una
motivazione diversa: «Si
accomunano oppressi e
oppressori, vittime e
carnefici, invasori e
liberatori». Come si può
infatti dimenticare che
l’Unione Sovietica è stata
determinante, pagando un
enorme tributo di sangue,
nella sconfitta nazista? È il
concetto che ha consentito ai
comunisti italiani di ergersi
per decenni a paladini della
libertà nel nome
dell’antifascismo del
compagno Stalin e dei
compagni che hanno "fatto la
Resistenza". In poche,
semplici parole: lo
stalinismo, i gulag siberiani, i
carri armati a Budapest e
Praga, il muro di Berlino e
tante altre pagine
vergognose del comunismo
vanno giudicate anche alla
luce del fatto che l’Armata
rossa è entrata per prima nel
Reichstag di Berlino e merita
a pieno titolo la perenne
gratitudine degli antifascisti!
Così, automaticamente, in
modo ovvio e scontato. Come
se non fosse evidente che se i
tutti i democratici sono stati
e sono antifascisti, non tutti
gli antifascisti sono stati e
sono democratici. Sembra
incredibile, ma la polemica
sorta sul meritorio
documento europeo
dimostra che 74 anni dopo la
fine della guerra non tutti
nella sinistra lo hanno ancora
compreso.
UmbriaJournalTV,it
Spettacolo pietoso
la politica lasci
la Storia agli storici
GENNARO MALGIERI
M
a perché i politici si met-
tono a fare gli storici?
Per vanità, presunzione,
propaganda? È un mistero. La riso-
luzione approvata dal Parlamen-
to europeo il 19 settembre scorso
sull’equiparazione di comuni-
smo e nazifascismo, prendendo le
mosse dal Patto Molotov-Ribben-
trop del 23 agosto 1939, noto co-
me “patto di non aggressione” tra
la Germania nazista e la Russia sta-
linista, non è soltanto di una bana-
lità sconcertante, ma la prova evi-
dente di come si tenda a manipola-
re eventi storici di enorme impor-
tanza al fine di sterilizzare tutto
ciò che non rientra nel “politica-
mente corretto”.
In un testo di ottanta pagine, infat-
ti, non c’è una sola riga che spie-
ghi - ma chi e perché avrebbe potu-
to e dovuto farlo tra i parlamentari
europei? - i prodromi, le cause, lo
sviluppo e l’affermazione in Euro-
pa non tanto dei regimi fascisti e
comunisti, quanto delle ideologie
che - comunque la si pensi - hanno
preparato il loro avvento ed han-
no con il concorso di masse impo-
nenti di uomini e di intere nazio-
ni, spaccato il mondo e dato luogo
a inenarrabili sofferenze indivi-
duali e collettive, insieme a muta-
menti nell’ordine sociale, nella
modernizzazione delle strutture
civili, nell’affermazione del pri-
mato della politica anche se stra-
volta in maniera inaccettabile in
molti casi.
Non si possono fare i conti metten-
do insieme in un’unico calderone
visioni del mondo e della vita tan-
to dissimili soltanto perché vi si
ravvisa l’impronta totalitaria, pe-
raltro indiscutibile per ciò che
CULTURA 9
L’USO STRUMENTALE
DELLA MEMORIA
sto è l’intendimento dei politici -
di farsi un’opinione, giusta o sba-
gliata che sia, dell’avvento del co-
munismo e del fascismo in Euro-
pa ed in buona parte del mondo
(anche di quest’altro aspetto non
secondario si dovrebbe tener con-
to).
La risoluzione non mette un pun-
to fermo, ma lascia invece molti
punti sospensivi nel nome - ci par
di capire - di quella stolida formu-
letta buona per tutte le occasioni:
la memoria condivisa. Che, nel ca-
so specifico, dovrebbe essere di
condanna senza appello delle
ideologie che hanno indiscutibil-
mente caratterizzato buona parte
del Ventesimo secolo.
Le cose non stanno così. La memo-
ria non si costruisce a tavolino.
Ognuno ha la sua e risolto il pro-
blema che dalla democrazia non
si torna indietro, per quanti sforzi
oggettivamente vengano fatti per
affossarla anche oggigiorno, non
ci si dovrebbe politicamente invi-
schiare in pericolose destruttura-
zioni culturali sulla base di una
mielosa e paritetica condanna
con un documento che non tiene
conto di nulla se non dell’ovvia e
oltretutto semplicemente sottinte-
sa esaltazione della libertà, cosa
che non ci aspettavamo dal Parla-
mento europeo tanto è insita nel
nostro modo di essere e di pensa-
re. Quando lo storico tedesco Ern-
st Nolte pubblicò il suo famoso
saggio sull’avvento del fascismo
come reazione al bolscevismo, si
scatenò una “guerriglia” tra gli stu-
diosi che ebbe il merito (oltre al de-
merito da parte di alcuni di formu-
lare accuse improprie all’indiriz-
zo di Nolte) di introdurre la di-
scussione sulle più importanti
(per le conseguenze da esse scatu-
rite) ideologie del Novecento. E si
comprese che la reductio ad
unum non era possibile. E si perce-
pì pure, perfino da parte di chi era
aduso a mescolare tutto senza di-
scernere le differenze sostanziali
in fenomeni complessi, che il fa-
IL PRIMO MINISTRO scismo propriamente detto, vale a
BRITANNICO NEVILLE
CHAMBERLAIN, A SINISTRA, dire quello italiano, era profonda-
E HITLER SIGLANO mente diverso ed addirittura anti-
IL PATTO DI MONACO concerne lo stalinismo, il nazi- tetico rispetto al nazismo e che gli
NEL SETTEMBRE 1938
IN ALTO smo ed il maoismo, a tacer di altri autoritarismi spagnolo e lusitano
IL TRATTATO “derivati” anche moderni del co- nulla avevano a che fare con l’hi-
DI NON AGGRESSIONE munismo, senza separare altri si- tlerismo, mentre i cosiddetti “fa-
FRA IL REICH
E L’UNIONE DELLE stemi più propriamente afferenti scismi sconosciuti”, per lo più bal-
REPUBBLICHE SOCIALISTE all’autoritarismo (come ha dimo- canici e sudamericani erano anco-
SOVIETICHE strato Hannah Arendt) o a quelle ra altro rispetto a quello mussoli-
FIRMANO MOLOTOV
E RIBBENTROP dittature “morbide” che non reca- niano. Poi sono state approfondi-
IN PRESENZA no i marchi d’infamia delle tiran- te le distinzioni nel campo comu-
DI STALIN nie accertate. nista, comprese quelle tra il sovie-
E quanti tra i regimi non democra- tismo ed il maoismo e più generi-
tici (in verità di tale fatta ve n’era- camente nei regimi asiatici e poi
no ben pochi nei primi decenni ancora, nel dopoguerra, in quelli
del secolo scorso) sono stati im- africani.
muni da pratiche come il genoci- Una materia complessa, come si
dio, le carestie programmate, la vede ad un semplice volo d’oriz-
IN UN TESTO cancellazione di popoli e nazio- zonte, che non può essere ingab-
DI OTTANTA ni? Moltissimi in verità e dunque biata nelle semplificazioni politi-
PAGINE PIENO oltre che ingiusto è ridicolo acco- che denotanti, tra l’altro, una ten-
DI SCONCERTANTI munarli a quelli che invece si so- denza a favorire la diffusione del
BANALITÀ. no distinti proprio per la pratica “pensiero unico” che proprio per-
NON C’È NEMMENO di abnormità disumane del gene- ché tale si può qualificare come
UNA RIGA re. anticamera di un “neo-totalitari-
CHE SPIEGHI È certamente facile sostenere l’e- smo” segnato dall’omologazione
LE CAUSE, quazione che parifica fascismo e comportamentale e dall’invasivi-
LA GENESI comunismo oggi. Ma si rende un tà tecnologica.
E LA CRESCITA buon servizio alla verità? Al mas- Il Parlamento europeo ha perso
DEI REGIMI simo si cloroformizza l’opinione una buona occasione per mostra-
TOTALITARI pubblica che in tal modo le viene re quale deve essere il compito
IN EUROPA sottratta la possibilità - forse que- più cui è stato istituito.
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IL DUBBIO 10

CULTURA
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019

IN OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO
DELLA MORTE DEL PADRE DELLA PSICOANALISI
CI S’INTERROGA SULLA SUA ATTUALITÀ:
HA CAPITO CHE L’ESSERE UMANO
NON È IMMUTABILE
ANGELA AZZARO

O
ttanta anni fa moriva a
Londra, in fuga dai na-
zisti, il padre indiscus-
so della psicoanalisi. Era
ebreo e il successo del suo la-
voro non bastò a proteggerlo,
dovette lasciare l’Austria do-
ve era nato e rifugiarsi in In-
ghilterra. Fa sorridere che a di-
stanza di tanti anni ci sia una
parte dell’accademia che
spenda libri e parole per dimo-
strare quanto e come Sig-
mund Freud sia superato,
quanto la sua elaboratissima
teoria sia piena di pecche. È
normale che dopo tanti anni
la conoscenza della psiche sia
andata avanti e che i cambia-
menti sociali e individuali pe-
sino anche sul rapporto tra

Freud, Marx e l’utopia:

analista e paziente, decretan-
do il superamento di alcune
considerazioni che cento an-
ni fa sembravano incontrover-
tibili. Ma se ancora ci si accani-

così ci hanno cambiato

sce a discuterne è perché
Freud ha capito più di chiun-
que altro un principio che
mai potrà diventare obsoleto:
l’essere umano non è immuta-
bile, non è condannato a resta-
re per sempre quello che il de-
stino ha prefissato per lui.
Ognuno può - affrontando il
suo mondo interiore, in qual-
siasi modo sia fatto questo
mondo interiore - vincere le
proprie paure, le proprie os-
sessioni, i propri traumi libe-
rando il desiderio e rafforzan-
do la volontà.
Oggi gli studi sulle neuro-
scienze sono andati molto
avanti e abbiamo conoscenze
che erano negate a Freud. Ma
la sua intuizione della psi-
che, dell’intreccio
tra conscio e in-
conscio, il ruo-
lo della ses-
sualità e il
rapporto
tra indi-
viduo e
massa
restano
tutt’ora
illuminanti. Ma niente è para-
gonabile a quella grande uto-
pia che riguarda l’essere uma-
no chiamato a prendere in ma-
no il proprio futuro. È la stes-
sa spinta che Karl Marx dà a li-
vello sociale: la povertà non è
iscritta nel dna, non è una con-
danna a morte, è una violenza
frutto dei rapporti di forza che
possono e devono essere ribal-
tati. L’ideale del comunismo
ha questa spinta di uguaglian-
za e di cambiamento sociale
che gli stati totalitari na-
ti in suo nome
non possono
cancellare
né dal
punto
di vi-
sta
idea-
le né
dal
pun-
L’AUTORE DEL
“CAPITALE” OTTIENE
LO STESSO RISULTATO
SUL PIANO SOCIALE:
LA CLASSE NON È UNA
CONDANNA. È UN
PRIVILEGIO CHE DEVE
ESSERE RIBALTATO.
ECCO COSA RENDE
IL COMUNISMO UNA
GRANDE IDEA
to di vista storico, là dove gra-
zie all’insegnamento di Marx
si sono portate avanti batta-
glie per i diritti e per le libertà
di cui ancora oggi molti di noi
godono.
Freud e Marx rappresentano
la grande stagione del Nove-
cento, quella spinta utopica
che ha determinato decenni
di grandi conquiste sociali e
individuali. Lo stesso femmi-
nismo, definita la rivoluzione
più lunga (che dura tutt’ora)
prende spunto dalla psicoana-
lisi anche se per ribaltarne il
segno là dove l’uomo Freud
con i suoi pregiudizi prende
il sopravvento sul genio
che apre la strada allo stu-
dio dell’animo umano.
La domanda giusta da
porsi non è quindi che
cosa è ancora valido del
pensiero freudiano ma
che cosa viva ancora
del suo pensiero in mez-
zo a noi. Non solo e non tanto
l’efficacia del setting psicoana-
litico, che perdura come stru-
mento di benessere per tante
persone, ma la sua spinta al
cambiamento, a credere che
l’essere umano non sia un mo-
nolite ma un soggetto in dive-
nire. È a partire da questa do-
manda che Freud risulta opa-
co. Non la sua teoria, non i
suoi studi, superati o meno
che siano. Ciò che risulta real-
mente superato è l’uso che noi
facciamo della sua lezione e
della sua utopia.
Quando si parla di psicoanali-
si è scontato fare il gioco con i
politici. Li si immagina seduti
sul lettino e si individuano ne-
vrosi, narcisismi, deliri di on-
nipotenza. Ci mettiamo dalla
parte dell’analista, in fondo,
con gli occhiali, la penna e il
taccuino, pronti a prendere no-
ta delle mancanze altrui. Ma
su quel lettino dovremmo met-
terci un po’ tutti e capire che
cosa siamo diventati. Sicura-
mente abbiamo dimenticato
di credere nel cambiamento e
riteniamo che ogni aspetto del-
la vita non vada corretto ma so-
lo arginato. Quando parliamo
di giustizialismo, oltre che in-
dividuare una stortura nell’ap-
plicazione del diritto, ci rife-
riamo a quell’atteggiamento
che identifica colui che sba-
glia nell’errore commesso.
Non sono persone, sono
quell’errore e come tali vanno
punite. È così che la punizio-
ne diventa un modo non per
“rieducare”, ma un fine pena
mai. Anche quando la pena fi-
nisce è come se la società in
cui viviamo abbia smesso di
credere che chi sbaglia possa
cambiare, che la soggettività
sia qualcosa di più complesso
dello sbaglio in cui si è incorsi.
Eppure proprio Cristo, prima
di Marx e Freud, aveva credu-
to in questa possibilità, in que-
sta grande utopia, che è il per-
dono ma anche qualcosa di
più.
Oggi l’abbiamo messa da parte
e ne paghiamo le conseguen-
ze. Il cambiamento, sia quello
individuato da Freud sia quel-
lo che indicato da Marx, richie-
dono un grande sforzo. Non ba-
sta credere in un’utopia, in un
ideale. È necessario riflettere,
pensare, capire, andare a fon-
do. È lo sforzo che preferiamo
non fare ricorrendo a ricette fa-
cili. La condanna, la gogna, il
meccanismo del capro espiato-
rio a cui ci ha abituati il proces-
so mediatico partono da que-
sta rimozione profonda. Per
questo non dobbiamo dimenti-
care Freud. Non smettere di
leggerlo. Qualche aspetto del-
la sua teoria sarà superato, ma
resta un faro a cui non possia-
mo rinunciare.

IL DUBBIO
ESTERI
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
LONDRA LA SENTENZA DELLA CORTE SUPREMA
Tranvata per Boris:
«Un abuso chiudere
il Parlamento»
SARA VOLANDRI
U
na bordata micidiale
quella che la Corte su-
prema britannica ha
sferrato contro il premier Bo-
ris Johnson, accusato di aver
chiuso «illegalmente» il Parla-
mento fino al 14 ottobre. Di fat-
to il più importante organismo
giuridico d’oltremanica accu-
sa “Bo-Jo” di aver compiuto
un vero e proprio abuso per ste-
rilizzare il dibattito parlamen-
tare sulla Brexit prevista per il
31 ottobre peraltro senza al-
cun accordo con l’Unione eu-
ropea (il temuto no-deal).
Il parlamento britannico potrà
dunque essere riconvocato «il
più presto possibile», ha sotto-
lineato la Corte: «Spetta al Par-
lamento, e in particolare ai pre-
sidenti delle due Camere, deci-
dere come procedere. A meno
che non vi siano regole parla-
mentari di cui non siamo a co-
noscenza, possono adottare
misure immediate per consen-
tire a ciascuna Camera di esse-
re riconvocata», si legge nella
sentenza. A indebolire ulte-
riormente il premier il fatto
che la decisione sia stata presa
all’unanimità dal collegio de-
gli 11 giudici.
Lo speaker della Camera John
Berkow, che nelle ultime setti-
mane aveva ingaggiato un ruvi-
do corpo a corpo con Johnson,
non ha perso tempo annun-
ciando la ripresa dei lavori per
stamane alle 11 (12 ora italia-
na): «Saluto la decisione della
Corte che ha stabilito il dirit-
to-dovere del Parlamento di
riunirsi in un momento così
critico per vigilare sull’esecuti-
vo e sui ministri», ha sottoli-
neato Berkow. Non ci sarà il
consueto “question time” del
mercoledì perché il premier è
attualmente a New York per
l’Assemblea generale delle Na-
zioni Unite, ma i suoi ministri
dovranno rispondere a diver-
se interrogazioni.
Durissimo il commento del
leader dell’opposizione, il se-
gretario laburista Jeremy Cor-
byn che chiede a gran voce le
dimissioni di Johnson in un in-
tervento salutato dagli applau-
si dei delegati Labour riuniti
nella Conferenza annuale del
partito in corso a Brighton:
«Ha compiuto un abuso di po-
tere, è del tutto inadeguato a ri-
coprire il suo ruolo, ora può fa-
re una sola cosa: diventare il
premier dal mandato più bre-
UmbriaJournalTV,it
11
LO SPEAKER JOHN non ha alcuna intenzione di
BERKOW ANNUNCIA rassegnare le dimissioni:
LA RIPRESA DEI «Non sono d’accordo con la de-
LAVORI PER STAMANE. cisione della Corte suprema
IL LABURISTA CORBYN anche se sono costretto a ri-
«JOHNSON SI DEVE spettarla, andrò avanti con il
DIMETTERE SUBITO». mio lavoro con o senza il Parla-
MA LUI NON MOLLA: mento per uscire dall’Ue il 31
«ANDRÒ AVANTI». ottobre qualsiasi cosa acca-
da».
Ma allo stesso tempo ammette
ve della storia britannica e tor- che la sentenza di ieri compli- guarda la legge anti no-deal vo- Ma anche l’incredibile sequen-
narsene a casa». cherà, e non di poco, la sua stra- luta e ottenuta dalle opposizio- za di eventi che si è creata dal
Malgrado la disfatta di ieri e la tegia: «Sarò onesto con voi, la ni che non può ignorare come 23 giugno 2016 (data della vit-
situazione di imbarazzo senza Brexit non è resa più facile da aveva invece evocato a più ri- toria del “leave” al referen-
precedenti in cui ha messo la questo genere di cose in Parla- prese negli ultimi tempi. In tal dum) era difficile da immagi-
93enne regina Elisabetta (la so- mento o nei tribunali. Ovvia- caso Johnson rischierebbe per- nare. E ormai per gli osservato-
vrana ha firmato il provvedi- mente ottenere un accordo sino l’arresto, uno scenario ri smaliziati del grande caos
mento che chiudeva il Parla- non sarà facile su queste basi». che risulta davvero difficile da politico britannico nulla sem-
mento), Johnson fa sapere che Il prossimo scoglio per Bo-Jo ri- immaginare. bra impossibile.
L’INTERVENTO ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
Bolsonaro: «L’Amazzonia
non è patrimonio di tutti»
U n “uno due” sovranista all’As-
semblea generale dell’Onu in
corso a New York. In sequenza sono
IL PRESIDENTE
BRASILIANO
ATTACCA I MEDIA
bene, come riportano le cronache,
sembrasse meno grintoso del soli-
to, ha sfoderato l’armamentario del-
intervenuti il presidente degli Stati INTERNAZIONALI CHE la retorica populista. Aprendo il
Uniti Donald Trump e poi quello LO ACCUSANO DI NON suo discorso infatti non ha mancato
brasiliano Jair Bolsonaro. Personag-
FARE NULLA PER di sottolineare come questa sia l’e-
FERMARE I ROGHI
gi contraddittori al centro di attac- DELLA FORESTA: poca dei sovranisti contrapponen-
chi, polemiche e comportamenti «SIAMO UNO STATO doli ai cosiddetti “globalisti”, defi-
non certo politically correct. Il ty- SOVRANO, NON VI niti dei perdenti senza futuro. Ma a
coon non ha smentito se stesso e seb- RIGUARDA» creare sconcerto sono le parole di
Bolsonaro che ha nettamente di-
chiarato: «L’Amazzonia non è patri-
monio dell’umanità» per poi conti-
SPAGNA, SCONFITTA LA FAMIGLIA DELL’EX DITTATORE nuare: «È un errore confermato da-
gli scienziati dire che le nostre fore-
Vince il governo: ste sono i polmoni del mondo».
La colpa delle critiche piovute ad-
i resti di Franco dosso al suo operato sarebbe dun-
que dei solo media internazionali,
via dalla cattedrale una teoria del complotto secondo
la quale . Chi confuta questa tesi è
un colonialista. Infatti secondo
Bolsonaro «L'Amazzonia è un pa-
L a famiglia di Francisco Franco è
risultata sconfitta nel tentativo di
bloccare i piani del governo per riesumare
trimonio ma alcuni paesi invece
di aiutarci a preservarlo, con spiri-
to coloniale mettono in discussio-
e spostare i resti dell’ex dittatore dal ne la nostra sovranità. Attacchi
mausoleo Valle de los Caidos al cimitero sensazionalistici come quelli dei
privato El Pardo-Mingorrubio che si trova media internazionali hanno solle-
poco fuori Madrid. vato la nostra suscettibilità. In
L’appello è stato infatti respinto ogni battaglia, inclusa quella per
all’unanimità dalla Corte Suprema di Madrid. Il premier spagnolo a interim, la protezione dell'Amazzonia de-
Madrid. La famiglia voleva che i resti Pedro Sanchez, ha elogiato la decisione ve prevalere il rispetto per la liber-
fossero lasciati dove si trovano dalla degli alti giudici: «Oggi è un grande tà e la sovranità di ognuno di noi».
morte di Franco avvenuta nel 1975 - luogo vittoria per la democrazia spagnola», ha Per Bolsonaro il Brasile sarebbe
di pellegrinaggio per i seguaci del scritto su Twitter il capo del governo un campione dello sviluppo soste-
“caudillo” e per tanti estremisti di destra - socialista, confermando l’intento nibile dove gli indigeni che popo-
o che almeno venissero trasferiti nella dell’esecutivo di «voler alleviare le lano la foresta amazzonica «punta-
cattedrale dell’Almudena, nel centro di sofferenze delle vittime del franchismo». no allo sviluppo, per poter essere
liberati dalle catene». A.F.

IL DUBBIO
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
IL RAPPORTO
AGGIUNGE
DETTAGLI
ALLA NOTIZIA
PUBBLICATA
IL 28 MAGGIO
DAL ”DUBBIO”
DAMIANO ALIPRANDI
I A
l Garante nazionale delle perso-
ne private della libertà confer-
ma il presunto maltrattamento
inumano e degradante, tramite l’u-
tilizzo improprio degli idranti, nei
confronti di un detenuto straniero
al carcere di Tolmezzo. È scritto ne-
ro su bianco nel rapporto appena re-
so pubblico dal Garante, il quale ag-
giunge altri dettagli rispetto a ciò
che Il Dubbio pubblicò il 28 maggio
scorso creando polemiche da parte
della direttrice che aveva risposto
con una lettera pubblicata dal gior-
nale on line del ministero della Giu-
stizia. Sul caso è stata aperta un’in-
chiesta e proprio in questi giorni la
procura ne ha chiesto l’archiviazio-
ne, sulla quale dovrà esprimersi il
giudice. Ricordiamo che per un’o-
ra intera, alcuni agenti penitenzia-
ri avrebbero utilizzato degli idranti
E a Tolmezzo, il Garante conferma:
usati idranti contro un detenuto
contro un detenuto straniero reclu-
so in cella di isolamento, allagan-
do tutta la stanza e poi sarebbe sta-
to lasciato lì, nell’acqua, per tutta
la notte. La delegazione, che ha ef-
fettuato la visita al carcere di Tol-
mezzo il 21 maggio scorso, era
composta dall’intero Collegio del
garante, Mauro Palma, Daniela de
Robert ed Emilia Rossi, e da un
membro dell’Ufficio, Alessandro
Albano. Ed è in quell’occasione
che la delegazione ha potuto esa-
minare l’evento critico sviluppato
nei giorni precedenti la visita. Nel-
la sezione di isolamento, secondo
alcune informazioni in possesso
del Garante nazionale, due giorni
prima della visita (esattamente
nella sera del 19 maggio) era avve-
nuto un prolungato uso di idranti
nei confronti di una persona dete-
nuta, chiusa nella sua piccola stan-
za d’isolamento.
«Tale impiego non era motivato
da alcuna necessità di spegnere in-
cendi in atto o incipienti e, quindi,
del tutto al di fuori della previsio-
ne di norme e regolamento», si leg-
ge nel rapporto del Garante. Giun-
ti nella sezione, i componenti del-
la delegazione hanno notato che le
quattro cassette degli idranti del re-
parto erano vuote. Alla richiesta
di spiegazioni, gli operatori hanno
dichiarato che erano stati tolti per
effettuare una manutenzione ordi-
IL CAPO DEL DAP, FRANCESCO BASENTINI , HA VISITATO L’ISTITUTO
VALENTINA STELLA
pochi giorni dalla vicen-
da che ha coinvolto il car-
cere toscano di San Gimigna-
no per il presunto caso di tor-
tura perpetrato da alcuni
agenti nei confronti di un de-
tenuto tunisino, il capo del
Dap Francesco Basentini si è
recato ieri in visita presso la
casa di reclusione per verifica-
re di persona il morale del cor-
po di polizia penitenziaria e
per far sentire la vicinanza
dell’Amministrazione da lui
presieduta: «A San Gimigna-
no ho trovato una situazione
tutto sommato accettabile –
ha dichiarato al termine Ba-
sentini - nella misura in cui da
parte della Polizia penitenzia-
ria ho visto la massima consa-
naria, di cui, peraltro, non veniva
rinvenuta alcuna annotazione sui
registri della sezione. Ma tale infor-
mazione è risultata essere falsa dal
Garante che, sottolinea, «fornire
false informazioni all’Autorità ga-
rante costituisce un comportamen-
to sanzionabile».
La delegazione ha quindi fatto visi-
ta al detenuto che ha subito l’uso
degli idranti nella sua cella. La
stanza aveva il pavimento bagna-
to, così come ogni altra suppelletti-
UmbriaJournalTV,it
«A San Gimignano
una situazione
tutto sommato
accettabile»
pevolezza, pur nella criticità
del momento. Ho trovato un
corpo molto compatto. Ho vi-
sto veramente un ambiente
molto unito. In generale, si ve-
de uno stato d’animo piutto-
sto colpito da ciò che è succes-
so«. A chi in questi giorni, co-
me questo giornale, ha parla-
to di un carcere abbandonato
a sé stesso, Basentini ha repli-
cato così, rispondendo a un
giornalista dell’Ansa: «Non
mi sento di concordare con
questa affermazione. Nei me-
si precedenti all’episodio,
quando la realtà di San Gimi-
gnano è stata prospettata cri-
ticamente, il Dap è intervenu-
to. Qui sono stato un anno fa
per incontrare i direttori e i co-
mandanti di tutti gli istituti
del Provveditorato della To-
scana; quando nel febbraio
IL COMPORTAMENTO
DEGLI OPERATORI
COINVOLTI E QUELLO
DELLA DIREZIONE
DELL’ISTITUTO, È
APPARSO GRAVE,
TANTO DA
PREFIGURARSI COME
«TRATTAMENTO
INUMANO E
DEGRADANTE»
le; il materasso
era appoggiato
al muro e cari-
co di acqua,
ugualmente il
cuscino. I suoi
vestiti, le scar-
pe, i libri e tutti
gli oggetti era-
no impregnati
di acqua.
L’uomo ha riferito che domenica
19 maggio, dopo aver chiesto a un
agente di passare alla persona dete-
nuta di un’altra cella una bottiglia
contenente del caffè, da lui prepa-
rato, aveva reagito al rifiuto facen-
do rotolare la bottiglia in direzio-
ne di tale stanza per provvedere da
solo a tale passaggio. Aveva poi ini-
ziato una manifestazione di prote-
sta sbattendo ripetutamente lo
sportello della finestrina della por-
ta blindata, fino ad allentarne le vi-
scorso sono stati evidenziati i
problemi nella direzione
dell’istituto penitenziario, è
stata inviata una ispezione
per capire quali fossero le cri-
ticità e le esigenze e all’esito
di quella ispezione sono stati
poi adottati dei provvedimen-
ti; il Dipartimento ha poi rispo-
sto rispetto alla mancanza
del comandante con la nomi-
na di un comandante che pro-
prio ieri ha preso servizio”.
Sull’inchiesta in corso, il ca-
po del Dap ha precisato:
«Dall’inchiesta ci aspettiamo
che, come è giusto e sarà sicu-
ramente così, la magistratura
di Siena effettuerà tutti gli ap-
profondimenti investigativi
che sono necessari per fare
chiarezza. Sono certo che si
giungerà alla ricostruzione
dei fatti così come sono avve-
ti e a staccarlo,
per poi conti-
nuare a sbatter-
lo contro il can-
cello. Verso le
20 erano arriva-
ti alcuni poli-
ziotti peniten-
ziari con casco
e scudi e con la
manica dell’i-
drante antin-
cendio srotola-
ta. Con la boc-
chetta inserita nello spioncino
della sua stanza avevano iniziato
a lanciare getti di acqua all’inter-
no verso ogni angolo. Egli ha riferi-
to di aver tentato di ripararsi lun-
go una parete, ma inutilmente. L’o-
perazione era stata ripetuta più
volte ed era durata circa un’ora. Il
livello dell’acqua aveva raggiunto
diversi centimetri ed era stato la-
sciato in queste condizioni per tut-
ta la notte, data la quasi impossibi-
lità dell’acqua di fuoriuscire per-
ché bloccata dalla coperta ormai
zuppa posta dagli agenti a fermare
il deflusso. La direttrice dell’Isti-
tuto, a specifica domanda sull’u-
so di idranti nella sezione di isola-
mento, aveva confermato l’episo-
dio, precisando di non aver anco-
ra avuto il tempo di verificare tut-
te le circostanze che avevano con-
notato l’episodio e riportando pre-
12
nuti. Ci tengo però a dire che è
troppo frettoloso e facile il
giudizio di chi vuole avvicina-
re o sovrapporre questo episo-
dio con quello che invece è il
lavoro coraggioso ed eccezio-
nale che fa la Polizia Peniten-
ziaria tutti i giorni a San Gimi-
gnano come in tutti gli istituti
penitenziari. Si deve difende-
re il lavoro prezioso che fa la
Polizia Penitenziaria, che è
una risorsa dello Stato civile,
ricordiamocelo. Il lavoro del-
la Polizia Penitenziaria non
ha nulla a che fare con l’episo-
dio accaduto». Dell'accadu-
to non hanno parlato i detenu-
ti che hanno incontrato Ba-
sentini nelle sezioni di media
sicurezza, quelle con maggio-
re criticità dovute al sovraffol-
lamento, e nelle sezioni con
quelli in isolamento. I reclusi
hanno invece espresso «ca-
renza di lavoro e una inade-
guata assistenza sanitaria. Il
clima tra i reclusi era buono e
di piena collaborazione e ri-
spetto nei confronti del lavo-
ro degli agenti penitenziari».
Domani, come si legge sul pro-
filo facebook della Lega di
Poggibonsi, è atteso nel car-
cere di San Gimignano anche
l'ex ministro Salvini.
suntivamente tale improprio im-
piego a necessità di natura preven-
tiva. Lo stupore per l’impiego di
uno strumento – il getto d’acqua
prolungato, intenzionale e dire-
zionato, non motivato da esigenze
di carattere estintive di principio
d’incendio e utilizzato a fini conte-
nitivi – ha indotto la delegazione
ad approfondire le circostanze
dell’evento, chiedendo alla diret-
trice di visionare insieme i video
delle telecamere di sicurezza del-
la sezione. Superate alcune resi-
stenze, la delegazione li ha visio-
nati, verificando la veridicità di
quanto precedentemente riferito
dai detenuti. Ma non solo, a que-
sto si aggiunge un particolare gra-
ve: in precedenza il detenuto stra-
niero era stato oggetto di compor-
tamenti contrari al rispetto della
religione da parte di un agente,
con l’inserimento all’interno di
un libro arabo, scambiato per il Co-
rano, di alcune fette di mortadel-
la. Il complessivo comportamen-
to degli operatori penitenziari
coinvolti nell’episodio, nonché
quello delle Autorità preposte al-
la gestione e alla direzione dell’I-
stituto, formalmente responsabili
della detenzione, sono apparsi al
Garante nazionale particolarmen-
te gravi, tanto da prefigurarsi co-
me «trattamento inumano e degra-
dante».
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IL DUBBIO 13

CRONACA
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019
VIZIO TOTALE DI MENTE

Uccise i figli
a Rebibbia:
chiesta
PROCESSO DI APPELLO PER IL DEPISTAGGIO SU VIA D’AMELIO
l’assoluzione

I legali di Borsellino I l pm Eleonora Fini ha chiesto al gup

Anna Maria Gavoni di assolvere,
per vizio totale di mente, Alice Sebe-
sta, la detenuta tedesca che il 18 set-

puntano il dito
tembre 2018 scaraventò a terra, nel
reparto nido del carcere di Rebibbia,
i due figli, provocandone la morte. At-
tualmente ospite presso il Rems (Re-

su “mafia-appalti”
sidenza per l’esecuzione delle misu-
re di sicurezza) di Castiglione delle
Stiviere, Alice Sebesta, difesa
dall’avvocato Andrea Palmiero e ac-
cusata dalla procura di duplice omici-
dio, è sottoposta a cure e controlli.
DAMIANO ALIPRANDI VINCENZO GRECO, La scorsa primavera, lo psichiatra Fa-
AVVOCATO DEI FIGLI brizio Iecher, incaricato di accertare
DEL GIUDICE, HA AGGIUNTO le condizioni di salute della donna al

«A
differenza di ciò che dice la
sentenza sulla trattativa
Stato-mafia, Borsellino ave-
va una profonda conoscenza del dossier
mafia-appalti», così ha detto ieri matti-
na l’avvocato Vincenzo Greco, legale dei
figli giudice, nel corso delle conclusioni
delle parti civili nel processo d’appello
del Borsellino Quater a Caltanissetta.
«Va fatta luce sulla figura dell’ex procu-
ratore di Palermo Pietro Giammanco. Co-
me difensore dei figli del giudice Borsel-
lino, mi associo alle richieste di condan-
na della Procura generale. Sono condivi-
se le richieste, il contenuto e l’imposta-
zione della requisitoria. Proprio perché
siamo sempre orientati verso l’accerta-
mento della verità», ha continuato l’av-
vocato Greco. «Dalla Procura sono stati
elencati sei punti oscuri su cui bisogna
fare ancora luce. Questa difesa si permet-
te di aggiungerne un altro – ha sottolinea-
to il legale -, perché vi è un punto che an-
cor più avrebbe dovuto essere indagato e
che riguarda la persona del procuratore
capo Giammanco, morto poco tempo fa.
In oltre 20 anni nessun elemento della
magistratura ha ritenuto di doverlo
ascoltare. È un soggetto che avrebbe po-
tuto dirci molte cose interessanti rispet-
to alla strage. Il procuratore Giammanco
e il giudice Borsellino avevano totalmen-
te interrotto i loro rapporti».
UN PARTICOLARE, INEDITO
FINO A QUALCHE MESE FA,
RIFERITO ALLA FAMOSA
RIUNIONE DEL 14 LUGLIO
1992, CINQUE GIORNI PRIMA
DELLA STRAGE
matiche di interesse generale su alcune
indagini come “mafia-appalti”. I magi-
strati che parteciparono alla riunione sa-
ranno poi sentiti dal Csm. «Due di que-
sti, Patronaggio e Consiglio – ha spiegato
ieri l’avvocato Greco –, riferiranno che
Borsellino faceva delle domande specifi-
che sul rapporto mafia-appalti ottenen-
do dagli interlocutori risposte generiche
ed elusive».
EVACUATE CASE E CHIUSE STRADE
COURMAYEUR
RISCHIO CROLLO
PER IL GHIACCIAIO A
momento del fatto, la definì «total-
mente incapace di intendere ma suf-
ficientemente in grado di volere». La
donna, a parere dell’esperto, risulta-
va affetta «da un disturbo schizoaf-
fettivo di tipo bipolare» ed era un sog-
getto per il quale sussistevano «la
presenza e la persistenza di un ri-
«Questo prova incontrovertibilmente - schio psicopatologico rilevante ai fi-
ha concluso l’avvocato Greco - la profon- ni della pericolosità sociale con parti-
da conoscenza di Borsellino della que- colare riguardo ad un elevato rischio
stione relativa al rapporto mafia-appalti, suicidario». Da qui il suggerimento
diversamente da quando sembrerebbe «che il soggetto» necessitasse «di
venir fuori dal contenuto della sentenza cura ’ad elevata intensità terapeuti-
sulla cosiddetta “trattativa”, ove è scrit- cà e monitoraggio continuo in am-
to che il giudice, essendo stato ucciso, biente specialistico psichiatrico con-
non avrebbe avuto modo di addentrarsi tenitivo e controllato (Rems)».
su questo argomento».
L’ELENCO COMPLETO
SUL SITO DELL’AGENZIA DEL FARMACO
Farmaci con ranitidina,
l’ Aifa blocca anche
Buscopan e Ranidil
ltri farmaci contenenti ranitidina sottoposti a divieto d’uso in via
precauzionale. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), dopo il riti-

PLANPINCIEUX
L’avvocato ha aggiunto che vi era stato
un totale disprezzo da parte di Borselli-
no nei confronti del procuratore capo
Giammanco. «Il giorno 28 giugno del
1992 – ha proseguito l’avvocato – nella
sala vip dell’aeroporto di Fiumicino ap-
prende non da Giammanco, ma da un po-
litico che era pervenuto il tritolo che lo
doveva uccidere. Poco dopo ci sarà un
drammatico incontro tra i due e Borselli-
no esce con la mano fratturata perché ha
battuto un pugno sulla scrivania visto
che aveva saputo da altri l’arrivo del trito-
lo».
Ma l’avvocato Greco si spinge oltre e va
alla questione cruciale della famosa tele-
fonata di Giammanco delle sette e mezza
di domenica mattina del 19 luglio ‘92.
«Quella mattina – ha precisato il legale -
Giammanco dirà con toni allusivi a Bor-
sellino “La partita è stata chiusa. Ti sarà
affidato la delega su mafia-appalti”.
Quel pomeriggio stesso ci sarà la strage».
Ma non solo. Il legale della famiglia Bor-
sellino ha aggiunto che in pieno agosto il
Gip archivia l’inchiesta su mafia appal-
ti.
Il legale della famiglia Borsellino nella
sua arringa ha aggiunto il particolare che
fino a qualche mese fa era rimasto inedi-
to. Si riferisce alla famosa riunione del
14 luglio 1992, cinque giorni prima
dell’uccisione di Borsellino, quando il
procuratore Giammanco convocò in pro-
cura per salutare i colleghi prima delle fe-
rie estive, ma anche per trattare proble-
ro annunciato venerdì scorso di tutti i lotti di medicinali contenenti
ranitidina, prodotti dall’azienda indiana Saraca Laboratoires, a causa
della presenza di un’impurità potenzialmente cancerogena, ha ora an-
che aggiornato l’elenco di prodotti di cui è vietato l’uso in attesa che
vengano analizzati: oltre 500 farmaci prodotti in altri siti, inclusi alcu-
ni lotti di Zantac*, Ranidil* e Buscopan* nella versione antiacido. La
ranitidina (antagonista dei recettori H2 dell’istamina) è un inibitore
della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell’ulcera, del re-
flusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni as-
sociate a ipersecrezione acida. È commercializzata in Italia sia come
medicinale soggetto a prescrizione medica, sia come medicinale di au-
tomedicazione, in forma di compresse, sciroppi o soluzioni iniettabili
per uso endovenoso. La sostanza “sospetta” e potenzialmente cancero-
gena è denominata N-nitrosodimetilammina (Ndma) e appartiene al-
la classe delle nitrosammine, già rilevata nel 2018 in una classe di far-
maci anti-ipertensivi (sartani). Per informazioni si può contattare il
numero verde 800571661 o scrivere a farmaciline aifa.gov.it . L'elenco
completo dei farmaci, sia quelli ritirati che quelli al momento vietati
(ma anche un elenco di quelli ancora autorizzati a oggi) è disponibile
sul sito dell'Agenzia del Farmaco.
È allarme in Val d’Aosta per il potenziale crollo di
una parte del Ghiacciaio Planpincieux, nella Val Fer-
ret. Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha
disposto la chiusura della strada comunale per la Val
Ferret e della strada interpoderale per Rochefort, e l’e-
vacuazione di alcuni immobili. «A seguito delle segna-
lazioni pervenute dalle Strutture regionali e dalla Fon-
dazione Montagna Sicura - evidenzia il sindaco - si è rile-
vato un significativo incremento della velocità di scivo-
lamento del ghiacciaio nell’ultimo periodo. In base agli
scenari presentati per motivi di sicurezza e incolumità
pubblica, abbiamo dovuto adottare tali misure».
 UmbriaJournalTV,it

IL DUBBIO 14

PENSIERI
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019

&PAROLE
TV, POLITICA,POP CORN
Leader scotti o al dente
come su Masterchef:
un colpo di scena e via
SERGIO VALZANIA
tweet per Salvini, un parco di
sceneggiatori elabora la com-
plessa trama al termine della
FRATELLI MIGRANTI
Senza flussi controllati
la via dei visti uccide
come quella del deserto
MARCO ZACCHERA per vivere sembra stare ai margi-
ni della delinquenza: lui non vor-
rebbe infrangere la legge, ma co-

«M
eglio di una parti-
ta di calcio», fu il
commento di tan-
ti davanti alla tv dopo aver segui-
to alla televisione la seduta del
Senato nella quale Conte ha trat-
tato il suo ministro degli interni
così male da fargli confondere i
fogli della replica che aveva pre-
parato.
Guy Debord, geniale leader situa-
zionista, parlava di “società del-
lo spettacolo” già negli anni Ses-
santa, ma non era arrivato a im-
maginare la “politica spettaco-
lo”, che ci viene offerta da qual-
Direttore Responsabile: che mese a questa parte.
Carlo Fusi
Società Editrice:
La derivazione diretta di quanto
Edizioni Diritto
e Ragione srl. UN GRAVE ERRORE DI COMUNICAZIONE,
(Socio Unico) UN TWEET, UN PROCLAMA IN DIRETTA SOCIAL E
Via G Manci, 5 - 39100 TUTTO CAMBIA IN UN LAMPO.
Bolzano
Amministratore
MA LO SHOW NON PRODUCE POLITICA
delegato
Roberto Sensi accade proviene dalla neo-tele-
REDAZIONE visione, da quella forma di comu-
Via del Governo nicazione che non è più collega-
Vecchio, 3 - 00186
ta a palisesti o a orari di proposta
Roma
telefono 0668803313 ma prevede invece un rapporto
redazione@ diretto tra pubblico e specifici
ildubbio.news programmi, che vengono sommi-
PUBBLICITA’ SB srl nistrati in ogni momento e on de-
Via Rovigo, 11 - 20132 mand.
Milano
colombo@sbsapie.it
I campioni del genere sono le se-
02-45481605 rie e gli show. Ambedue si basa-
Fax 02-36516041 no sulla necessità di continui
PUBBLICITA’ colpi di scena, capaci di tenere
LEGALE incollato allo schermo un pub-
INTEL MEDIA
PUBBLICITA’
blico che non appoggia mai il te-
Via Sant’Antonio, 30 - lecomando, ma è invece sempre
76121 Barletta pronto a cambiare programma.
info@intelmedia.it Non a spegnere il video.
Tel. 0883-347995` E la politica sembra aver accolto
STAMPA
Newsprint Italia S.r.l.
la sfida. Se a Master Chef trovia-
Via Meucci 29 mo una formula chiusa che pre-
00012 Guidonia (RM) vede l’eliminazione di un con-
Via Campania 12 corrente al termine di ogni seg-
20098 San Giuliano mento del programma. Quasi
Milanese (Mi)
per gemmazione, immediata-
DISTRIBUZIONE
m-dis mente si crea un meccanismo
Distribuzione analogo nel governo. Salvini,
Media S.p. A, candidato al titolo di Masterchef
Via Cazzaniga, 19 - per quest’anno, commette un
20132 Milano grave errore, paragonabile a non
Tel. 02-2582.1
Fax 02 - 2582.5306
accendere in tempo il fuoco per
REGISTRAZIONE la cottura della pasta o di dimen-
Registrato al ticare il sale, e viene eliminato.
Tribunale di Bolzano Allo stesso modo Renzi si preoc-
n. 7 del 16 dicembre cupa di produrre colpi di scena
2015 Iscrizione al
Registro Operatori
in continuazione. Ora si fa il go-
di Comunicazione verno con il M5S, ora la scissio-
Numero 26618 ne del PD, domani chissà che al-
ISSN 2499-6009 tro. Contro la Bestia che scrive i
C’
quale l’ex segretario del Pd do- erano due fratelli in un me campare, dove andare, cosa fa-
vrebbe, si immagina, tornare al villaggio africano, la po- re a parte qualche lavoro a giorna-
potere alla testa di un nuovo par- vertà era grande ed en- ta per pochi euro?
tito. trambi volevano emigrare in Eu- L’altro fratello decise invece di fa-
Mentre alcuni si occupano dello ropa. re un’altra strada e raggiunse la ca-
spettacolo, altri fanno la politi- Il primo chiese aiuto a tutto il vil- pitale del suo Paese: aveva qual-
ca. Che ai giorni nostri significa laggio, la sua famiglia si indebitò, che indirizzo di amici già arrivati
conservare un sistema in grado lui spese metà dei soldi per un in Europa e cominciò a preparare
di pagare le pensioni, offrire pre- “passaggio” su un camion e cercò carte, a fare le fila, a chiedere vi-
stazioni sanitarie accettabili, ga- di attraversare il deserto. Per stra- sti: teoricamente avrebbe avuto
rantire una rete di trasporti per da gli rubarono il resto, vide gen- quasi tutto a posto, aveva buona
alcuni aspetti molto efficiente, te morire, arrivato in Libia fu spo- volontà e un titolo di studio. Al
un complesso scolastico ancora gliato di tutto, pestato, messo me- villaggio avrebbero fatto una col-
capace di accompagnare i giova- si a lavorare come uno schiavo letta anche a lui per pagargli una
ni sulle soglie del mercato del la- poi tentò la traversata dopo mesi “ polizza di assicurazione sanita-
voro, la cui difesa non va co- di fatiche inumane. ria di garanzia” (infinitamente
munque trascurata. Molti suoi compagni di sventura meno cara di un viaggio da paga-
L’impressione generale è morirono. Alla fine arrivò in Ita- re alla mafia), ma dove farla? Era
PERCHÈ I PORTI CHIUSI NON BASTANO:
SENZA REGOLARE E FILTRARE GLI ARRIVI A
MONTE NON SI ANDRÀ OLTRE
I CLANDESTINI O I RIMPATRI
lia e si ritrovò in un cam- disposto a lavorare sodo pur di
po di smista- farsi una nuova vita e aveva mes-
mento do- so da parte anche i soldi per il vo-
ve dovette lo. Gli hanno respinto la doman-
racconta- da (però “potrà fare ricorso entro
re storie 60 giorni al TAR di competen-
per non za...”).
che essere re- Eppure lui sarebbe stato disposto
la po- spinto. a prepararsi per qualche mese,
litica La sua studiare la lingua, darsi da fare…
del versione Ma gli hanno detto di no. A suo cu-
mangia- dei fatti gino dirà di tentare la strada
re pop era falsa dell’altro fratello perché con il
corn coin- nella for- nuovo governo gli arrivi nei porti
volga larga ma, ma ve- italiani questo mese sono ormai
parte dell’ap- ra nella so- raddoppiati, i telefonini hanno
parato, che vi- stanza: a ca- già comunicato che si è riaperta
ve l’esperienza sa nessuno lo la “via del deserto” dopo mesi
parlamentare e i minacciava che la gente non rischiava più per-
suoi dintorni come come ha dovu- ché la strada era chiusa. La mala-
un grande palcosce- to raccontare vita ha ricominciato a fare affari, i
nico. Nella speranza ma lui voleva e “passeur” pure, la macchina è ri-
che questo attiri doveva scappa- partita. Le ONG esultano perché
nuovi elettori, che re dalla miseria hanno vinto loro. Meno male, sia-
restano la materia e tentare la sua mo tutti più “buoni”…
prima, da tempo un sorte. Quale dei due fratelli ha avuto ra-
calo progressivo, Espulso (ma per gione? Perché l’Italia e l’Europa
del sistema demo- finta) e comun- oltre che discutere di “porti chiu-
cratico che tutti que fece ricorso. si” non discutono e decidono di
sostiene. Espulso di nuo- investire soldi seriamente per
Dal Quirinale si vo, nuovo ricor- preparare dei flussi controllati “a
osserva, do- so: da tre anni monte” ? Perché non si filtrano in-
mandandosi è in un limbo vece le domande alla partenza di-
quando arrive- senza sapere stribuendo già gli arrivi con voli
rà qualcuno a ancora bene charter ? Perché si continua a
dare una ma- cosa gli succe- guardare all’ultimo anello della
no nello sbri- derà. E’ dispe- catena e non a liberare – rompen-
gare il lavoro rato e sa che doli e superandoli – gli anelli che
vero. l’unica strada ci stanno prima.
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IL DUBBIO 15

ANALISI
MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE2019

Riforma della giustizia, servono tempi

certi per garantire turn over e organici
EMANUELA CORONICA* rappresentato un drastico cam- modesto al netto di rinunce e di- fine, il DPCM del 20 giugno auto-
bio di rotta rispetto al passato. missioni. rizza l'assunzione delle ultime
Dalla procedura concorsuale è L'esaurimento della graduatoria 297 unità. L'ultimo scorrimento

A
tre settimane dalla sua na-
scita, il Conte bis è già alle
prese con una delle sue
sfide più importanti, quella lega-
ta alla riforma della giustizia.
I cento anni Le condizioni in cui versa il no-
stro sistema giudiziario rappre-
del “maestro” sentano, da sempre, un nervo sco-
perto per qualunque governo per-
scaturita una graduatoria compo-
sta da 4.915 persone, 3.386 delle
quali già entrate in servizio tra
gennaio 2018 e luglio di quest'an-
no.
Il Comitato Idonei Assistenti Giu-
diziari, si è costituito il 21 ottobre
2017 con l'obiettivo dello scorri-
mento totale della graduatoria so-
risulta già finanziato e autorizza-
to dal Piano Triennale del Fabbi-
sogno del Personale, sottoscritto
dal Guardasigilli, Alfonso Bona-
fede, il 13 giugno scorso e che
mette nero su bianco le azioni rea-
lizzate in tema di politiche assun-
zionali del personale amministra-
tivo nonché la sua futura pro-
risale a luglio quando, delle 903
unità previste dalle legge di Bilan-
cio, 503, divenute poi 414 a segui-
to di rinunce e dimissioni, hanno
preso servizio. Resta un secondo
blocco da 400 unità che ancora at-
tende indicazioni ma, finora, nes-
suna tempistica.
Il nostro sistema giudiziario è

Sergio Lepri ché affrontare il tema della giusti-

zia in tutte le sue declinazioni si-
gnifica garantire ai cittadini la
certezza del diritto mentre le lun-
MARIO NANNI gaggini dei procedimenti civili e
penali, si ripercuotono sull'inte-
ro sistema economico di un Pae-
prattutto in considerazione
dell'importanza di tale profilo
professionale.
La figura di assistente giudizia-
rio, infatti, è assolutamente ne-
cessaria poiché provvede a com-
piti di assistenza in udienza e di
grammazione attraverso gli op-
portuni strumenti normativi e
amministrativi.
Un percorso già segnato dall'arti-
colo 1, comma 307 della legge di
Bilancio 2019, che ha disposto
l'assunzione di 903 unità, dal de-
chiamato a misurarsi con scoper-
ture e vuoti di organico che rallen-
tano il suo funzionamento e met-
tono a dura prova la sua efficien-
za. Ogni giorno presidenti di tri-
bunali e corti d'appello consegna-
no alla stampa le inefficienze di

S
ergio Lepri ieri ha
festeggiato i cento
anni. Egli è il patriarca
del giornalismo italiano.
Questo titolo gli spetta di
diritto, non solo e non tanto
per motivi anagrafici ma per
il fatto di essere stato e di
essere ancora maestro di
scrittura, di rigore, di etica
professionale per varie
generazioni di giornalisti.
Un prestigioso direttore e un
intellettuale nutrito,
crocianamente, della
religione della libertà. Essere
definito patriarca
probabilmente non piacerà
molto a Sergio Lepri, che
della sobrietà, della misura,
dell’antiretorica, condite di
un fine umorismo, ha fatto a
sua cifra stilistica non solo
se. Un sistema sull'orlo di una cri-
si di nervi, soprattutto a causa del-
le gravi scoperture e carenze di or-
ganico negli uffici giudiziari.
Anni di spending review, hanno
contribuito a debilitare ulterior-
mente la giustizia italiana e che è
necessario investire su personale
qualificato, oltre che ridurre i
tempi dei processi, ce lo dice an-
che la Commissione Europea.
Sul fronte degli investimenti, pe-
rò, da qualche anno si registra
un'inversione di tendenza. L'in-
dizione del concorso ad 800 po-
sti per il profilo di assistente giu-
diziario, nel novembre 2016, ha
Così le Corti diventano
assistenza amministrativa buro-
cratica ma anche a mansioni che
implicano l'utilizzo delle moder-
ne tecnologie.
In quasi due anni di attività, il
Ciag ha portato le sue istanze
all'attenzione di rappresentanti
delle forze politiche e sindacali,
ottenendo il sostegno di vertici
delle istituzioni giudiziarie co-
me l'Associazione Nazionale Ma-
gistrati, il Consiglio Superiore
della Magistratura e il Consiglio
Nazionale Forense.
Ad oggi, in graduatoria restano
circa 1.300 idonei, un numero esi-
guo che, in realtà, è ancora più
creto “Quota 100” del 28.01.2019
n. 4, coordinato con la legge di
conversione 28 marzo 2019 n. 26,
che ha stabilito l'utilizzo antici-
pato per il Ministero della Giusti-
zia di parte delle capacità assun-
zionali da turn-over procedendo,
così, al reclutamento di 1.300 uni-
tà di personale di cui 300 di Area
III e 1.000 di Area II, 600 dei quali
assistenti giudiziari. La legge Ge-
nova autorizza il Ministero ad as-
sumere, in via straordinaria,
nell'ambito dell'attuale dotazio-
ne organica, un contingente mas-
simo di 50 unità di personale am-
ministrativo non dirigenziale. In-
una giustizia lenta denunciando
non solo carenze di personale ma
anche l’inadeguatezza delle pian-
te organiche rispetto ai bacini di
utenza.
È un dato oggettivo che un siste-
ma che non fornisce certezze nel-
le decisioni danneggia la credibi-
lità delle istituzioni senza conta-
re la costante crescita della sfidu-
cia da parte dei cittadini per il
quali il nostro sistema giudizia-
rio non è idoneo a garantire piena-
mente la tutela dei diritti fonda-
mentali dell'individuo.
Il Ministro della Giustizia si è
sempre espresso in favore di una
giustizia efficiente, diffusa sul
territorio e tesa a garantire i diritti
di tutti i cittadini, ribadendo più
volte che il nostro sistema giudi-
ziario rappresenta uno dei pila-
stri più importanti per un ordina-

baluardo della democrazia

professionale ma anche
esistenziale. La settimana
scorsa, Lepri è stato
festeggiato per i suoi cento
anni a Palazzo Vecchio, in
Firenze. Un omaggio quasi
naturale a Lepri che, insieme
con altri fiorentini, ha
segnato la cultura e il
GUIDO NEPPI MODONA garantire il pluralismo ideologico e in senso lato
politico dei suoi componenti. Sono queste le
DALLA PRIMA PAGINA ragioni per cui la Corte è sempre stata in grado di
intervenire al di sopra dei condizionamenti
mento giuridico che ambisca a de-
finirsi democratico e che influen-
zi in maniera decisa altri settori
strategici, come quello sociale ed
economico. Un pilastro, però,
che somiglia ad un gigante con i
piedi di argilla e il fiato corto.
Per questo, vorremmo conoscere
le tempistiche delle nostre assun-

giornalismo fiorentino negli
anni a cavallo della guerra e
poi durante la Resistenza e
negli anni successivi. Fino al
trasferimento a Roma:
Bermabei alla direzione del
Popolo, giornale della Dc e
poi alla Rai, diventata
grande sotto la sua gestione;
e Lepri all’Ansa, che l’ha
avuto prima come
condirettore e poi direttore
per circa 30 anni,
conoscendo così la sua
epoca d’oro. Infatti, se l’Ansa
è ora quella che è stata ed è,
punto di riferimento
insostituibile e spina dorsale
dell’informazione in Italia, è
merito storico di Lepri.
Glielo ha riconosciuto, nella
cerimonia di Palazzo
Vecchio, anche il presidente
dell’Ansa Giulio Anselmi,
eminente figura di
giornalista sia pur differente
per formazione e visione
professionale.
E
cco allora che in due situazioni
apparentemente scollegate tra loro entra in
funzione un particolare organo
giudiziario, che proprio per la sua composizione
e le sue funzioni può intervenire quale garante e
tutore dei valori della democrazia. Vediamo
allora più da vicino quali sono le caratteristiche
della nostra Corte costituzionale e perché nel
corso della sua ormai lunga attività – a partire
dal 1956 – ha svolto funzioni così importanti
nella storia italiana.
La funzione di garanzia super partes è in primo
luogo assicurata dalla composizione voluta
dalla stessa Costituzione: i quindici membri
sono designati per un terzo dal Presidente della
Repubblica, per un terzo dal Parlamento in
seduta comune con la maggioranza qualificata
dei due terzi nei primi due scrutini e dei tre
quinti nei successivi; per un terzo dalle alte
magistrature ordinaria e amministrative (tre
dalla Corte di Cassazione, uno dal Consiglio di
Stato e uno dalla Corte dei conti). La pluralità
degli organi chiamati a nominare i giudici
costituzionali è di per sé garanzia di una
equilibrata rappresentanza delle varie
competenze tecnico giuridiche necessarie al
buon funzionamento della Corte; il Presidente
della Repubblica può infine intervenire per
delle varie forze politiche. Sin dalla sua prima
sentenza n. 1 del 1956, quando, andando in
contrario avviso alla posizione della
Cassazione, ha affermato che la Corte poteva
prendere in esame la legittimità costituzionale
di tutte le leggi ordinarie, anche quelle entrate in
vigore prima della Costituzione, aprendo così la
strada alla dichiarazione di illegittimità
costituzionale della legislazione fascista. Ha
avuto così inizio la lunga marcia della Corte
costituzionale, che colmando i ritardi e le
lacune del Parlamento, ha mano a mano
smantellato l’impianto legislativo ereditato dal
fascismo ed ha poi resistito ai tentativi di
vanificare importanti conquiste legislative –
dalla legge sul divorzio a quella
sull’interruzione volontaria della gravidanza –
dichiarando infondate le relative questioni di
legittimità costituzionale. In più occasioni è
stata poi la stessa Corte a stimolare il legislatore
ad affrontare temi sino ad allora trascurati, dal
servizio pubblico televisivo al segreto dei
giornalisti sulle fonti delle informazioni,
preavvisando il Parlamento del rischio di creare
pericolosi vuoti legislativi. Ed ancora una volta
proprio in questi giorni la Corte è chiamata a
decidere delicatissime questioni in tema di
eutanasia e di suicidio assistito.
zioni che, finora, sono state al-
quanto vaghe e approssimative.
Siamo convinti che una giustizia
equa ed efficiente passi soprattut-
to attraverso le persone che sono
quelle che la rendono tale con le
loro competenze e le loro profes-
sionalità.
Il nostro sistema giudiziario esi-
ge personale qualificato e il Mini-
stero della Giustizia dispone di
un'unica graduatoria, quella per
il profilo di assistente giudizia-
rio, programmata, finanziata, au-
torizzata e formata da giovani bril-
lanti e preparati.
Il Comitato Idonei Assistenti Giu-
diziari chiede che si proceda allo
scorrimento della graduatoria in
tempi rapidi e certi, non fosse al-
tro che per attuare anche quel ri-
cambio generazionale del quale
si avverte sempre di più l'urgen-
za, non soltanto per migliorare
l'efficienza del nostro sistema
giudiziario ma anche quella del
nostro Paese.
*Comitato Idonei Assistenti Giudiziari
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MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE 2019

Anno 161 - Numero 264
PERUGIA
& UMBRIA www.lanazione.it/umbria
e-mail: cronaca.perugia@lanazione.net

CONTROTENDENZA NUMERO ESIGUO DI DOMANDE TRA GLI AVENTI DIRITTO

Reddito di cittadinanza e quota 100

Pochi umbri ne hanno approfittato
· A pagina 5

L’ORCHESTRA
Foranonstrappa:«StoconBianconi»
HA UN TETTO Regionali, una scelta sofferta dopo giornate tesissime MILIANI e NUCCI
· Alle pagine 6 e 7
OPO le note dolenti,

D ecco quelle buone. Il

PERUGIA

ACA
SADE
ISO
GNI
lungo peregrinare tra

L
Perugia,
Foligno e Terni è finito:
finalmente l’Orchestra
Giovanile Regionale ha una
sede stabile all’interno della
Casa della Cultura e
dell’Associazionismo in
Piazza Marconi a Deruta.
L’accordo tra il Comune di
Deruta e l’associazione Lanostraguida
musicale “Nicola Rossi”
sarà firmato venerdì 27. albonus Droga dal Marocco
Saranno così potenziate le
iniziative culturali ri
strut
turazi
oni sgominata la gang
dell’orchestra che accoglie
ragazzi delle Eccocomefar e
scuole di musica e
provenienti dai licei
Cinque in carcere
musicali delle province di · A pagina 4
Terni e
Perugia. Il direttore stabile
dell’orchestra, maestro TAR: OK AL RICONTEGGIO
Giovanni Sannipoli, docente
di lungo corso può dire
“abbiamo trovato Casa”. La
musica è cambiata.
La Romizi ei voti persi
«L’omonimia
mihadanneggiato»
·A pagina 8

LA FICTION
Spoleto superstar
Nuove riprese
Al
lepagi
ne2e3
per “Don Matteo”
·A pagina 21

TERNI, I PRIMI DATI

DELLA LINEA DURA

Sosta selvaggia
pugno di ferro
dei vigili urbani
Sono mille
Per chi
parcheggia
le multe fatte
male pare
che sia finita
in una settimana
la pacchia
CINAGLIA · A pagina 23
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Oggi a 1,50
con

Design

Mercoledì
25 settembre 2019
Anno 44 - N°227 Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Carlo Verdelli

lotta all’evasione l’annuncio dei democratici

Piano di Conte
Meno contante
“Bonus fiscali per chi paga con la carta di credito e lotteria degli scontrini”
Il premier lancia il “patto con gli onesti” e ribadisce: “Manette ai ladri di tasse”
Migranti, nell’accordo di Malta linea dura contro le Ong

Spencer Platt/Getty Images/AFP

di Ciriaco, Mastrobuoni, Petrini, Rivara e Ziniti ● alle pagine 2, 3 e 8

Il commento Sentenza storica a Londra

k Il presidente Donald Trump con la moglie Melania al vertice Onu
Il richiamo antico
delle banconote Trump, primo passo
di Francesco Merlo per l’impeachment
P remiare chi usa la carta
di credito invece di colpire
chi usa il contante è una trovata di Anna Lombardi L’analisi
all’italiana che neppure il
Foucault di Sorvegliare e punire Nancy Pelosi molla gli ormeggi.
Annuncia l’avvio ufficiale di
poteva immaginare. ● a pagina 3
un’inchiesta che apre di fatto la
strada a un possibile impeach-
Quella caduta
Il caso ment di Donald Trump. Una
mossa evitata a lungo dalla lea-
sulla via di Kiev
der democratica. Ma a cui è pra-
Dentro il Reddito
Frank Augstein/AP

ticamente costretta, dopo gli ul-

timi sviluppi della vicenda di Federico Rampini

una norma iniqua ucraina: la presunta richiesta

k La protesta Manifestazione davanti allla Corte Suprema a Londra

fatta al telefono da Trump lo
scorso 25 luglio all’omologo Vo-
lodimir Zelenskij, affinché ri-
L a presidente della
Camera dei deputati,
la democratica Nancy Pelosi,
di Tito Boeri Illegittimo lo stop al Parlamento prendesse le indagini su Hun-
ter Biden, il figlio dell’ex vice-
apre formalmente
la procedura preliminare che

C’ è una bomba a orologeria

nel reddito di cittadinanza.
La Corte sconfessa Boris Johnson presidente Joe, membro del
Cda della compagnia del gas
può portare all’impeachment
di Donald Trump. Il dado è
Bene che il nuovo governo ucraina Burisma. ● a pagina 4 tratto.
la disinneschi prima che sia di Enrico Franceschini e Antonello Guerrera con servizio di Zampaglione ● a pagina 32
troppo tardi. ● a pagina 33 ● alle pagine 6, 7 e 32

L’intervista al Papa Dopo le minacce ad Angeli Il libro

“La xenofobia Spada, condannati Piazza Fontana

distrugge i padrini di Ostia Ecco perché fu
l’unità dei popoli” “Sono una mafia” una strage nera
di Antonio Spadaro di Natalia Aspesi

«La xenofobia distrugge l’unità di Se l’Italia è stata così orribile, per-

un popolo, anche quella del popo- ché non dovrebbe tornare ad esser-
lo di Dio. E il popolo siamo tutti lo? Se cinquanta anni fa, lungo la
noi: quelli che sono nati in un me- speranza di una ancora fragile de-
desimo Paese, non importa che ab- mocrazia, pezzi dello Stato tramaro-
biano radici in un altro luogo o sia- k In aula La sindaca Raggi con Angeli no contro lo Stato per tornare a un
no di etnie diverse». Così France- regime autoritario, oggi si dovrebbe
sco in un colloquio con i gesuiti di di Federica Angeli e Carlo Bonini stare all’erta.
La Civiltà Cattolica. ● a pagina 13 ● a pagina 15 ● alle pagine 36 e 37

NZ
Sede: 00147 Roma, via Cristoforo Colombo, 90 Concessionaria di pubblicità: A. Manzoni & C. Prezzi di vendita all’estero: Austria, Germania 2,20 – Belgio, Francia, con CD
Tel. 06/49821, Fax 06/49822923 – Sped. Abb. Milano – via Nervesa, 21 – Tel. 02/574941, Isole Canarie, Lussemburgo, Malta, Grecia, Monaco P., Olanda, Slovenia 2,50 Herbert von Karajan
Post., Art. 1, Legge 46/04 del 27 /02/2004 – Roma. e-mail: pubblicita@manzoni.it Croazia KN 19 – Regno Unito GBP 2,20 – Svizzera CHF 3,50 11,40

Mercoledì 25 settembre 2019
Anno LIV - Numero 264
Europei messi peggio di noi
Italia povera, italiani ricchi
L’agenzia Ue che valuta il rischio fallimento degli Stati fa la lista nera dei cittadini più
indebitati. Ci sono 11 Paesi nei guai, tra i quali Germania, Francia e Olanda. Non il nostro
Dibattito sui meridionali
Noi terroni È la classe
sbagliamo dirigente
troppe cose il vostro male
GIANPIERO FALCO*
Delegato sviluppo regiona-
le ConfapiCampania
Egregio Direttore,
le scrivo per darle pieno
e convinto appoggio a
quanto da lei affermato sul
secondo governo Conte, se
le sue frasi, nell’ormai noto
commento, volevano tra-
smettere il messaggio se-
guente. E cioè rappresenta-
re con la parola «zoo» esse-
ri viventi che dipendono
da qualcun altro per il loro
sostentantamento; e asseri-
re, come credo, con il ter-
mine «terroni» soggetti li-
mitati e capaci di fare solo
cose dedite o riferibili al set-
tore primario. Cosa questa
comunque inesatta, poi-
ché per dedicarsi a tale atti-
vità ci vuole fatica e credo
che tale attività, per i giova-
notti a cui lei si riferiva,
non sia particolarmente
gradita.
Si tratta quindi di un
«complimento», a mio avvi-
so, che i più non hanno col-
to e che mi spinge a fare
alcune riflessioni, da im-
prenditore del Sud, che vi-
ve la sua vita da italiano a
tutte le latitudini del nostro
amato Paese. Ebbene, egre-
gio Direttore, lei è vittima
dell’ipocrisia (...)
segue ➔ a pagina 9
Tormento lungo e senza senso
Gli Angelucci assolti
dopo sedici anni
TIZIANA LAPELOSA
Antonio Angelucci, deputato di Forza Italia, e
suo figlio Giampaolo hanno vinto la battaglia
con la giustizia: dopo sedici anni di inchieste
e processi al veleno sono stati assolti con «for-
mula piena perché il fatto non sussiste». E
con loro altre tredici persone. (...)
segue ➔ a pagina 13
€ 1,50
VITTORIO FELTRI
Caro dottor Falco,
ho letto con grande inte-
resse la sua lettera accorata
e la condivido dalla prima
all’ultima riga. Il problema
del Sud è costituito dalla
inefficienza della propria
classe politica, dirigente e
burocratica che non è riu-
scita a liberarsi da lacci e
laccioli che imbrigliano il
Meridione impedendogli
di svilupparsi. Mai nessu-
no dalle vostre parti ha pen-
sato di creare infrastrutture
idonee a promuovere
l’espansione economica.
Ancora oggi è impossibile
raggiungere in treno, e in
fretta, Matera. Non parlia-
mo poi di Reggio Calabria,
considerata una specie di
appendice fastidiosa della
penisola.
Sono disgustato dal trat-
tamento riservato a voi che
vivete sotto Roma. Ho di-
mestichezza con il vostro
territorio. Da ragazzo ho
apprezzato il Molise dove
ho trascorso anni, ospite
dei miei zii bergamaschi
laggiù emigrati per ammi-
nistrare un latifondo, un
feudo. Ho conosciuto gen-
te di cuore ed evoluta uma-
namente malgrado un am-
biente ostile, (...)
segue ➔ a pagina 9
IL CAMBIO DI STAGIONE
RICHIEDE PIÙ ENERGIA?
UmbriaJournalTV,it
DIRETTORE VITTORIO FELTRI
OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale www.liberoquotidiano.it
D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano e-mail:direzione@liberoquotidiano.it
FAUSTO CARIOTI
C’è una classifica dei grandi
500 scienziati problemi europei, quelli che
rischiano di affossare l’econo-
mia del continente, nella qua-
le il nostro Paese non figura
rivelano tra i principali colpevoli. A
dirla tutta, anzi, non vi appa-
re affatto. A differenza di Ger-
mania, Francia, Belgio, Dani-
che Greta marca, Lussemburgo, Olan-
da e altri presunti modelli di
virtù finanziaria. Forse è pro-
non sa nulla prio per questo, perché per
una volta l’Italietta ne esce a
testa alta e i reprobi sono al-
tri, che simili giudizi sono
passati inosservati, malgrado
RENATO FARINA siano stati appena espressi
dal Comitato europeo per il
È arrivata una letterina all’Onu. Ha la rischio sistemico (...)
forza di 500 leoni stufi di stare in segue ➔ a pagina 3
gabbia. Sono gli scienziati
imprigionati nel bozzolo CASTRO - RAPISARDA
delle idiozie (...) VILLOIS
segue ➔ a pagina 5 ➔ alle pagine 2-3
Patuanelli, gita in Belgio
Ko 160 aziende
ma il ministro
Dati positivi sulla salute parla di smog
Il mondo è talmente inquinato SANDRO IACOMETTI
Dopo le manifestazioni di
che i tumori iniziano a diminuire piazza nel capoluogo parte-
nopeo oggi i 5.500 lavorato-
ri della Whirlpool Italia in-
MELANIA RIZZOLI Caffeina croceranno le braccia per 8
ore per protestare contro la
Il mondo è dichiarato inquinato a tal punto che i tumori Musica: arriva il film do- chiusura dell’impianto di
risultano in calo. cumentario “Zucchero Napoli, che lascerà in mez-
Anche in Italia i nuovi casi di cancro tendono a diminui- nudo e crudo”. No, per zo alla strada 430 addetti. A
re, ed è la prima volta che si registra un dato del genere nel favore: crudo sì, ma nu- Genova ieri i cassaintegrati
nostro Paese, a tutto vantaggio della sopravvivenza che si do no. della ex Ilva hanno occupa-
allunga di ulteriori 5 anni, (...) Emme to (...)
segue ➔ a pagina 15 segue ➔ a pagina 6
Oggi la sentenza su Cappato e la morte di dj Fabo
I giudici fanno l’eutanasia alla politica
FILIPPO FACCI DOPO LE CONDANNE
Dove eravamo rimasti? Dj Fa-
biano Antoniani divenne cie-
La seconda vita di Lele Mora
co e tetraplegico dopo un inci- AZZURRA BARBUTO
dente, e, dopo anni di soffe-
renze, decise che quella vita Se non conoscessi i suoi luccicanti e gau-
non voleva viverla più. Sicco- denti trascorsi, giurerei che l’uomo di ne-
me non sarebbe riuscito a sui- ro vestito (...)
cidarsi da solo, (...) segue ➔ a pagina 24
segue ➔ a pagina 14
Prezzo all’estero: CH - Fr3.70/MC & F - € 2.50