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CONTROLLO DELLE EMISSIONI
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
DIAGRAMMA SCHEMATICO DEI COMPONENTI DEL COMANDO DELLE EMISSIONI -
SERIE "K" ................................................................................................................................ 1
DIAGRAMMA SCHEMATICO DEI COMPONENTI DEL COMANDO DELLE EMISSIONI -
SERIE "L" ................................................................................................................................. 2
SISTEMI PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI ............................................................... 3
Generale ............................................................................................................................... 3
Controllo delle emissioni dal basamento ............................................................................... 3
Controllo delle emissioni dallo scarico .................................................................................. 4
Controllo delle emissioni evaporative (EVAP) (solo Serie ’K’) ............................................... 4
Diagramma schematico del comando EVAP ........................................................................ 5
Ricircolazione dei gas di scarico (EGR) (solo Serie ’L’) ........................................................ 6
CONTROLLO DELLE EMISSIONI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
CONTROLLO DELLE EMISSIONI
1. Circuito della depressione dalla depressione del 6. Circuito depressione al solenoide dell’EGR
servofreno 7. Valvola EGR
2. Solenoide dell’EGR 8. Flessibile di sfiato del basamento
3. Circuito della depressione dalla valvola EGR 9. Valvola limitatrice della pressione nel basamento
4. Radiatore dell’EGR al tubo del collettore di
aspirazione
5. Radiatore dell’EGR
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CONTROLLO DELLE EMISSIONI
SISTEMI PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI Quando il motore è in moto e il dischetto è completamente
aperto, i lati a monte e a valle del dischetto (e pertanto le
Generale due luci nel coperchio dell’albero della distribuzione)
hanno livelli di depressione simili, relativamente bassi. I
La vettura è dotata dei seguenti sistemi di comando per gas nel basamento vengono aspirati da entrambe le luci
ridurre le emissioni sfogate nell’atmosfera: nel coperchio dell’albero della distribuzione: la maggior
· Controllo delle emissioni dal basamento. parte dei gas viene aspirata dalla luce piú grande senza
· Controllo delle emissioni dallo scarico. limitatore e portata nel corpo farfallato.
· Controllo delle emissioni evaporative (solo Serie ’K’).
· Ricircolazione dei gas di scarico (EGR) (solo Serie ’L’). Nelle posizioni intermedie del dischetto, il flusso dei gas
del basamento varia tra quelli prodotti con dischetto
In molti Paesi è vietato al proprietario della vettura o ad chiuso e dischetto completamente aperto, a seconda dei
un’officina di riparazione non autorizzata apportare livelli di depressione insorti a monte e a valle del dischetto.
modifiche o manomettere i sistema di controllo delle
emissioni. Sia il proprietario sia l’officina di riparazione Serie "L"
possono essere perseguiti a norma di legge.
Il basamento è sfogato tramite i condotti di scarico dell’olio
I sistemi di controllo delle emissioni in dotazione sulla nel monoblocco e nella testata e tramite una luce nel
vettura sono stati realizzati per mantenere le emissioni coperchio dell’albero della distribuzione. Un flessibile in
entro i limiti previsti dalla legge, a patto che il motore gomma collega la luce nel coperchio dell’albero della
riceva la manutenzione prescritta e sia in buone condizioni distribuzione ad una valvola limitatrice della pressione nel
meccaniche. basamento sul tubo della presa dell’aria del
turbocompressore. Il coperchio dell’albero della
Controllo delle emissioni dal basamento distribuzione incorpora un separatore dell’olio del tipo a
reticella che serve per impedire che l’olio venga aspirato
Quando il motore è in moto, i gas di trafilamento dal dal coperchio. La valvola limitatrice della pressione nel
basamento vengono mescolati all’aria di immissione e basamento riduce la depressione presente nel
bruciati nelle camere di combustione. basamento.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Controllo delle emissioni dallo scarico Le esalazioni di carburante sprigionate nel serbatoio
carburante a mano a mano che il carburante si riscalda
I sistemi di gestione motore danno quantità di carburante sono quindi immagazzinate nel serbatoio finché la
dosate con precisione alle camere di combustione per pressione non è tale da aprire il lato di ventilazione verso
assicurare lo sfruttamento quanto piú efficiente possibile l’esterno della valvola a due vie. Quando la valvola a due
del carburante e ridurre al minimo le emissioni dallo vie si apre, le esalazioni eccessive vengono sfogate
scarico. Al fine di ridurre il contenuto di ossido di carbonio, attraverso la valvola di arresto del carburante ed un
ossidi di azoto (NOx) ed idrocarburi nei gas di scarico, i separatore delle esalazioni, e portate poi nel circuito di
sistemi dello scarico sono dotati di convertitori ventilatore al contenitore EVAP. Il separatore delle
catalizzatori. Vedere COLLETTORI E SCARICO - esalazioni impedisce che il carburante in fase di
Descrizione e Funzionamento. condensazione passi nel circuito di ventilazione. Il carbone
nel contenitore EVAP assorbe ed ’intrappola’ il carburante
I gas di scarico nei convertitori catalizzatori vengono fatti dalle esalazioni ed aria pressoché priva di carburante
passare attraverso elementi in ceramica a forma di nido viene quindi sfogata nell’atmosfera. Quando il serbatoio
d’api, trattati con uno speciale rivestimento superficiale del carburante si raffredda e la pressione delle esalazioni
’washcoat’ (una mano di pittura isolante). Il ’washcoat’ nel carburante diminuisce tanto da aprire il lato di
aumenta l’area della superficie degli elementi in ceramica ventilazione all’interno della valvola a due vie, l’aria
di circa 7.000 volte. Sopra la mano ’washcoat’ troviamo un esterna viene allora aspirata attraverso il contenitore
rivestimento che incorpora gli elementi che rappresentano EVAP e il circuito di ventilazione nel serbatoio.
i componenti attivi per trasformare le emissioni nocive in
sottoprodotti inerti. I componenti attivi (che dipendono Il carbone nel contenitore EVAP ha una capacità fissa e
dall’installazione particolare) sono il palladio, il rodio e/o il limitata, ed è pertanto spurgato di carburante quando il
platino. Il platino ed il palladio aggiungono ossigeno motore è in moto. Aprendo la valvola di spurgo si aspira
all’ossido di carbonio ed idrocarburi nei gas di scarico per carburante immagazzinato nel contenitore EVAP nel
trasformarli rispettivamente in anidride carbonica ed collettore di aspirazione ove viene bruciato durante il
acqua. Il rodio asporta l’ossigeno dall’NOx trasformandolo processo di combustione. La valvola di spurgo è montata
in azoto. sopra il contenitore EVAP ed è collegata al collettore di
aspirazione tramite un circuito di ventilazione. Il
Serie "K" funzionamento della valvola di spurgo è comandato dalla
centralina ECM. Quando il motore ha superato una
I componenti attivi dei convertitori catalizzatori sono il temperatura ed un regime prestabiliti, la centralina ECM
platino, il palladio e il rodio. Il funzionamento perfetto dei apre la valvola di spurgo: l’aria esterna viene quindi
convertitori catalizzatori richiede un controllo molto rigido aspirata attraverso il carbone nel contenitore EVAP e nel
del contenuto di ossigeno nel gas di scarico. La quantità di collettore di aspirazione, spurgando cosí carburante dal
ossigeno nei gas di scarico è controllata al modulo di carbone.
comando del motore (la centralina ECM) tramite un input
dai sensori dell’ossigeno riscaldato (HO2S), a monte dei
convertitori catalizzatori. La centralina ECM controlla
inoltre le condizioni dei convertitori catalizzatori
impiegando un input dall’HO2S a valle dei convertitori.
Serie "L"
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CONTROLLO DELLE EMISSIONI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
CONTROLLO DELLE EMISSIONI
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
UBICAZIONE DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DI GESTIONE DEL MOTORE -
SERIE ’K’ (TRANNE VVC) ....................................................................................................... 2
UBICAZIONE DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DI GESTIONE DEL MOTORE - VVC
DELLA SERIE ’K’ ..................................................................................................................... 4
SCHEMA DI COMANDO MEMS .............................................................................................. 6
DESCRIZIONE ......................................................................................................................... 8
Generale ............................................................................................................................... 8
Modulo comando motore (centralina ECM) ........................................................................... 8
Sensori ossigeno riscaldato (HO2S) ..................................................................................... 9
Sensore (CKP) posizione dell’albero motore ...................................................................... 11
Sensore della posizione dell’albero della distribuzione (CMP) ............................................ 11
Sensore della pressione assoluta del collettore (MAP) ....................................................... 13
Sensore della temperatura del liquido di raffreddamento motore (ECT) ............................. 13
Sensore della temperatura aria immissione (IAT) ............................................................... 14
Sensore della temperatura dell’olio motore ......................................................................... 14
Sensore della posizione dell’acceleratore (TP) ................................................................... 15
Valvola comando aria al minimo (IAC) ................................................................................ 15
Bobine dell’accensione ....................................................................................................... 16
Iniettori carburante .............................................................................................................. 17
Solenoidi comando idraulico VVC ....................................................................................... 17
Valvola di spurgo del contenitore delle emissioni evaporative (EVAP) ............................... 18
Sensore della pressione del refrigerante del condizionatore .............................................. 19
Sensore della temperatura dell’evaporatore del condizionatore ......................................... 19
Alternatore .......................................................................................................................... 20
Scatola cambio Steptronic (EM-CVT) (se in dotazione) ...................................................... 20
Segnale interruttore dell’accensione ................................................................................... 21
Relè principale .................................................................................................................... 21
Relè pompa carburante ....................................................................................................... 21
Relè della frizione del compressore A/C ............................................................................. 22
Ventole raffreddamento motore .......................................................................................... 22
Lampadina indicazione guasto (MIL) .................................................................................. 23
Comando del contagiri ........................................................................................................ 24
Immobilizzazione della vettura ............................................................................................ 24
Riscontro strade accidentate ............................................................................................... 24
Interruttore ad inerzia per l’arresto carburante .................................................................... 24
Diagnostica ......................................................................................................................... 25
Codici diagnosi guasto (DTC) ............................................................................................. 26
Particolari dei connettori del cablaggio dell’ECM ................................................................ 30
FUNZIONAMENTO ................................................................................................................ 34
Arricchimento all’accelerazione ........................................................................................... 34
Arresto carburante in condizioni di imballo .......................................................................... 34
Arresto alimentazione carburante in condizione di fuorigiri ................................................. 34
Interruttore dell’accensione spento ..................................................................................... 34
Quantità carburante ............................................................................................................ 34
Messa in fase dell’accensione ............................................................................................ 35
Sistema di controllo delle emissioni evaporative (EVAP) .................................................... 37
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
6
3 4 5
1 2
7
39 38 37 36 8
35 9
34 10
33
11
32
31 12
30
28
29
27 13
26
14
15
25
24
22 18 16
23
17
3 4 100 120140
5 80
160
2 1000 rpm 6 60 km/hr
19 1 7
40
20
180
200
220
21 0 ROVER 8 0
P
20
M18 0490 A B J
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
I componenti elettronici dell’ECM sono alloggiati in una
DESCRIZIONE scatola in alluminio per facilita la dissipazione del calore
ed assicurare la massima protezione contro le interferenze
Generale elettromagnetiche.
Il sistema di gestione modulare del motore, versione 3, (il L’ECM è collegato a massa per mezzo di tre cavi. I piedini
MEMS 3) è un sistema per l’iniezione carburante 59, 66 e 73 del connettore C0913 dell’ECM sono connessi
Multi-Port di tipo sequenziale, con comando tramite il a massa sul connettore C0556-1. Quando l’accensione è
modulo di comando del motore (al quale facciamo spenta, l’ECM riceve tensione dalla batteria per alimentare
riferimento con il termine centralina ECM oppure solo la memoria. La tensione viene fornita dal terminale
ECM). positivo della batteria attraverso il fusibile 8 nella scatola
portafusibili nel vano motore al piedino 80 del connettore
L’ECM comanda il funzionamento del sistema di C0913 dell’ECM.
alimentazione del carburante, del sistema dell’accensione,
del controllo delle emissioni evaporative, del sistema di Quando l’interruttore dell’accensione si trova alla
raffreddamento, del condizionatore, e - se in dotazione - posizione ’II’ (accensione inserita), l’ECM riceve tensione
del cambio automatico Steptronic EM-CVT. dalla batteria tramite il collegamento fusibile 3 nella
scatola portafusibili nel vano motore e il fusibile 15 nella
L’ECM impiega il metodo regime/densità per misurare il scatola portafusibili nell’abitacolo sul piedino 61 del
flusso dell’aria, per calcolare la mandata di carburante. connettore C0913 dell’ECM. L’ECM eccita il relè principale
Questo metodo calcola la densità dell’aria di immissione, completando il percorso verso massa per la bobina del
misurandone la pressione e la temperatura. Il segnale relè che è collegata all’ECM sul piedino 54 del connettore
della densità (unitamente al segnale del regime motore) C0913. Il relè principale porta tensione dalla batteria a vari
permette alla centralina ECM di calcolare la quantità di componenti periferici e all’ECM sul piedino 19 del
aria che viene aspirata, stabilendo cosí quanto carburante connettore C0914.
occorre iniettare per garantire un rapporto perfetto
aria/carburante. Quando l’interruttore dell’accensione viene portato alla
posizione ’II’, l’ECM adesca il sistema di alimentazione
MEMS 3 è stato progettato per fare fronte ai nuovi carburante facendo funzionare la pompa carburante per
standard relativi alle emissioni dallo scarico; ECD 3 circa due secondi. Ciò si ottiene completando un percorso
(Direttiva della Commissione Europea - Stadio 3 verso massa per la bobina del relè della pompa
’European Commission Directive Stage 3’), alla quale si fa carburante. La bobina del relè della pompa del carburante
riferimento anche con l’abbreviazione inglese OBD è collegata alla tensione della batteria dal relè principale:
(’Diagnosi a bordo’). la massa è data dall’ECM sul piedino 68 del connettore
C0913. L’ECM fa riferimento ai sensori e al motorino
Modulo comando motore (centralina ECM) passo-passo della valvola IAC prima dell’avviamento.
L’ECM è montato su una staffa sul lato sinistro del vano Le informazioni relative al codice di sicurezza sono
motore, accanto alla batteria. Due connettore del interscambiate tra l’ECM e la centralina ECU dell’allarme,
cablaggio vengono impiegati per collegare l’ECM al tramite un cavo connesso tra il piedino 72 del connettore
cablaggio principale. C0913 sull’ECM e il piedino 9 del connettore C0061 sulla
centralina ECU dell’allarme.
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 9
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
M18 0492
A. Aria ambiente.
B. Gas di scarico.
10 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Quando gli ’intervalli’ tra i poli del ’target’ incrociano la Il sensore CMP è montato sul coperchio dell’albero della
punta del sensore, il flusso magnetico viene interrotto: ciò distribuzione (sotto il coperchio in plastica) sul lato
causa un cambiamento della tensione di uscita (e.m.f. - opposto del comando dell’albero della distribuzione, e
forza elettromotrice). riceve dati da un riluttore sull’albero della distribuzione
delle valvole di scarico.
E’ importante sottolineare che l’ECM non è in grado di
stabilire l’esatta posizione del motore con il suo ciclo a Il sensore è un dispositivo ad effetto Hall, che rileva un
quattro tempi facendo affidamento solo sul sensore CKP: riluttore montato sull’albero della distribuzione delle
il sensore CMP deve venire interpellato per potere valvole di scarico. Il sensore riceve alimentazione dalla
ottenere una scorta sufficiente di dati per il controllo batteria dal relè principale. Il sensore funziona secondo il
dell’accensione e per l’iniezione sequenziale. principio di una tensione erogata quando il sensore viene
esposto ad un flusso magnetico. Ciò causa una caduta di
tensione (differenza di potenziale) quando il riluttore
incrocia il sensore, la quale viene rilevata sotto forma di
segnale digitale dall’ECM.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 11
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
12 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Sensore della pressione assoluta del collettore (MAP) Sensore della temperatura del liquido di
raffreddamento motore (ECT)
Il sensore MAP è montato sul collettore di aspirazione e
fissato con due viti Torx. Nel caso dei notori senza VVC, il
sensore MAP è montato sul davanti del collettore di
aspirazione. Il sensore MAP dei motori con VVC è
montato sul lato destro del collettore di aspirazione.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 13
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Sensore della temperatura aria immissione (IAT) Sensore della temperatura dell’olio motore
Il sensore IAT fa parte del circuito divisore della tensione Tutti i motori della Serie ’K’
che è costituito da un’alimentazione regolata da 5 volt ed
un resistore fisso (all’interno dell’ECM) ed un resistore Il sensore della temperatura dell’olio motore permette
variabile termico (il sensore IAT). all’ECM di assicurare prestazioni ottimali del motore ed
emissioni quanto piú ridotte possibile durante la fase di
Se il sensore IAT si guastasse (o venisse scollegato) il riscaldamento del motore. Il sensore dà un segnale al
motore continuerà a funzionare. L’ECM passa ad un piedino 32 del connettore C0914 dell’ECM. L’ECM dà una
valore di base impiegando le informazioni dalla mappa massa per il sensore sul piedino 6 del connettore C0914
regime/carico per fare funzionare il motore: l’iniezione dell’ECM.
controllata peraltro sarà disattivata.
14 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 15
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
La valvola IAC è comandata dall’ECM tramite un motorino Entrambe le bobine azionano una coppia di candele
passo-passo. Il complessivo è costituito da un nucleo che secondo il principio della scintilla ’a perdere’. La bobina ha
viene fatto ruotare dai campi magnetici scaturiti da due una connessione sul piano inferiore per la candela e un
bobine elettromagnetiche impostate a 90˚ l’una dall’altra. cavo dell’A.T. che si collega alla seconda candela.
Il motorino passo-passo regola il volume dell’aria che La bobina 1 è connessa a massa tramite il piedino 52 del
passa in un condotto collegato tra il collettore di connettore C0914 dell’ECM: la bobina 2 è connessa a
aspirazione ed un tubo che porta al corpo farfallato. Le massa tramite il piedino 26 del connettore C0914
bobine sono collegate ai circuiti divisori dell’ECM. dell’ECM. Ciascuna bobina riceve alimentazione di
batteria dal relè principale, tramite il fusibile 2 nella scatola
Ognuna delle quattro connessioni può essere allacciata a portafusibili nel vano motore.
12 volt oppure a massa, permettendo cosí di ottenere
quattro ’fasi’. L’ECM comanda le quattro fasi dette ’A’, ’B’, La bobina No. 1 è montata sopra il cilindro No. 1 ed è
’C’ e ’D’ dai piedini 39, 15, 50 e 24 del connettore C0914 fissata alla candela del cilindro No. 1: il cavo dell’A.T. e
dell’ECM per ottenere il regime del minimo prescritto. collegato alla candela del cilindro No. 4.
Quando l’accensione viene spenta, l’ECM passa ad una La bobina No. 2 è montata sopra il cilindro No. 3 ed è
routine di spegnimento che comprende un intervento di fissata alla candela del cilindro No. 3: il cavo dell’A.T. e
riferimento del motorino passo-passo. In altre parole, collegato alla candela del cilindro No. 2.
l’ECM ruota il motorino in modo da potere memorizzare la
posizione quando occorre avviare il motore. AVVISO IMPORTANTE: L’A.T. del sistema
dell’accensione supera 50 kV: la B.T. supera
La procedura di riferimento al motorino passo-passo può 400 volt. Queste tensioni sono molto
richiedere 3-5 secondi. Se l’ECM non può fare riferimento pericolose: possono infatti arrecare serie lesioni e, in
al motorino passo-passo durante lo spegnimento, casi particolari, possono addirittura causare la morte.
interverrà allora in questo senso all’atto dell’accensione. Non toccare mai alcun componente dell’accensione
Se il motorino passo-passo si guasta non si dispone di quando il motore è in moto o viene avviato.
sistemi soccorritori per la regolazione del minimo. Il regime
del minimo può essere troppo elevato oppure troppo ATTENZIONE: Non tentare di avviare o fare
basso: sottoponendo il motore ad un carico si può funzionare il motore quando i cavi dell’A.T.
ottenerne l’arresto. L’ECM memorizza i codici di guasto sono scollegati dalle bobine dell’accensione; si
che possono essere richiamati impiegando il TestBook. corre il rischio di guasto dell’ECM e/o della bobina.
Disattivare sempre il sistema dell’accensione
Bobine dell’accensione scollegando i connettori della B.T. dalla bobina.
Sul coperchio dell’albero della distribuzione troviamo due Le bobine dell’accensione sono costituite da una coppia di
bobine dell’accensione, montate sopra le candele dei avvolgimenti attorno ad un nucleo laminato in ferro.
cilindri No. 1 e 3 ed ivi fissate con viti. L’avvolgimento primario ha un resistenza di 0,7 Ω la
resistenza dell’avvolgimento ausiliario è 10 k Ω .
16 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 17
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Riscontro guasto dell’ECM VVC La valvola di spurgo EVAP è montata nel vano motore,
sulla paratia. La di spurgo è collegata al collettore di
Se la centralina ECM rileva un guasto relativo alla misura aspirazione tramite una tubo flessibile.
del periodo della camma durante l’avviamento e il
funzionamento iniziale, l’ECM allora cerca di comandare il La valvola di spurgo del contenitore è costituita da un
meccanismo del VVC portandolo al periodo minimo di solenoide che è comandato dall’ECM impiegando un
camma. segnale di massa PWM. La valvola di spurgo riceve
un’alimentazione di batteria dal relè principale tramite il
Se la centralina ECM non ha piú il segnale del periodo di fusibile 1 nella scatola portafusibili nel vano motore.
camma durante il funzionamento, il periodo allora rimane
’congelato’ all’ultimo periodo valido. Il regime motore può La valvola di spurgo del contenitore EVAP regola il flusso
essere limitato a 5500 giri/minuto, a seconda del periodo delle esalazioni carburante dal contenitore EVAP al
di camma in vigore all’insorgere del guasto. Il regime del collettore di aspirazione. Quando la vettura viaggia su
minimo del motore viene aumentato e rimane aumentato strada, l’ECM spurga il contenitore EVAP aprendo la
finché il motore non viene spento. relativa valvola: in questo modo, la depressione nel
collettore di aspirazione può aspirare le esalazioni
NOTA: Un guasto nella misura del periodo carburante portandole dal contenitore ai cilindri ove
dell’albero della distribuzione viene registrato vengono poi combuste.
dalla centralina ECM solo se è riscontrato
all’avviamento o durante il funzionamento iniziale. I Quando le esalazioni carburante vengono aspirate dal
codici di guasto per il rilevamento del periodo contenitore si ammette l’ingresso di aria fresca attraverso
dell’albero della distribuzione sono memorizzati la valvola automatica unidirezionale: il contenitore è cosí
dall’ECM e possono essere richiamati impiegando il pronto per la successiva fase di assorbimento.
TestBook.
La quantità di esalazioni carburante che passa nei cilindri
Valvola di spurgo del contenitore delle emissioni può pregiudicare il rapporto aria/carburante, pertanto
evaporative (EVAP) l’ECM deve aprire la valvola di spurgo del contenitore solo
quando è in grado di apportare le compensazioni del caso,
riducendo la durata dell’iniezione carburante.
18 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Sensore della pressione del refrigerante del Sensore della temperatura dell’evaporatore del
condizionatore condizionatore
Il sensore viene utilizzato dall’ECM unitamente al sensore Il sensore dell’evaporatore è un termistore NTC. Viene
dell’evaporatore per calcolare i carichi esercitati sul impiegato dall’ECM unitamente al sensore della pressione
motore dal compressore del condizionatore a carico del condizionatore per controllare la temperatura
variabile per i calcoli relativi al carico motore e il controllo dell’evaporatore e per calcolare i carichi applicati sul
del regime del minimo. Il sensore è collegato ai connettori motore dal compressore a carico variabile per i calcoli
C0913-57 e C0913-70 dell’ECM. relativi al carico motore e il controllo del regime del
minimo.
L’ECM utilizza i segnali dal sensore per disinserire la
frizione elettromeccanica del compressore quando la Il sensore della temperatura dell’evaporatore è collegato ai
pressione è troppo bassa oppure troppo alta e per fare connettori C0914-37 e C0914-47 dell’ECM.
funzionare le ventole di raffreddamento a regime celere o
ridotto, a seconda delle pressioni prestabilite. Se la temperatura dell’evaporatore diminuisce, tanto da
causare congelamento sulle alette, l’ECM disinserisce
Per ulteriori particolari in merito alle pressioni di allora la frizione elettromeccanica del compressore finché
commutazione del sensore della pressione e al sistema la temperatura dell’evaporatore non è aumentata come
del condizionatore prescritto.
Vedere CONDIZIONATORE - Descrizione e
Funzionamento .
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 19
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
L’alternatore è montato su una staffa che è fissata al Il comando elettronico della scatola cambio Steptronic
monoblocco sul lato anteriore destro del motore. EM-CVT funziona quale parte integrale del software per il
L’alternatore è condotto da una cinghia trapezoidale della sistema MEMS 3. L’ECM accetta input dalla GIU,
puleggia dell’albero motore. L’alternatore trasforma comunica con la GIU per il comando della scatola cambio,
l’energia meccanica in energia elettrica per alimentare i accetta gli input del guidatore relativamente alla selezione
sistema elettrici e mantenere la carica della batteria. del rapporto e comunica tutte le informazioni necessarie al
guidatore tramite il gruppo strumenti.
L’alternatore lancia un segnale al piedino 35 del
connettore C0914 dell’ECM che rappresenta il carico La connessione GIU che trasmette informazioni all’ECM è
elettrico sugli impianti della vettura, nonché il carico un connettore di collegamento seriale. Fornisce all’ECM
meccanico imposto sul motore dall’alternatore. L’uscita del tutti gli input del guidatore dagli interruttori della scatola
segnale dall’alternatore è un segnale variabile PWM che è cambio tramite il piedino 75 del connettore C0913
proporzionale al carico esercitato sul motore. dell’ECM.
L’ECM impiega il segnale del carico per apportare la L’output dell’ECM alla GIU è una connessione a circuito
compensazione necessaria del regime del minimo e permanente che porta istruzioni alla GIU in merito alla
ridurre le oscillazioni del regime motore. Se il segnale del posizione richiesta del motorino di comando del rapporto.
carico non è presente, l’ECM allora ricorre ad un valore di Queste informazioni vengono trasmesse sotto forma di
base e memorizza un codice di guasto che può essere segnali PWM 500 Hz tramite il piedino 78 del connettore
richiamato in seguito impiegando il TestBook. C0913 dell’ECM.
Scatola cambio Steptronic (EM-CVT) (se in dotazione) Sensore del regime albero della scatola cambio
L’ECM MEMS 3 comanda l’unità EM-CVT insieme alla L’ECM riceve un input sul piedino 9 del connettore C0914
GIU e vari sensori ed interruttori periferici della scatola dal sensore del regime differenziale della scatola cambio
cambio. EM-CVT che è montato sul retro della scatola cambio. Il
sensore è un complessivo ad effetto Hall che ricorre ai
La GIU trasmette all’ECM la condizione della posizione denti della corona dentata del differenziale per ottenere il
della leva del selettore del cambio, la selezione del modo segnale che riflette la velocità su strada. Questo segnale
Manuale/Sportivo e la selezione del modo ’neve’. L’ECM viene impiegato dall’ECM per stabilire quando la vettura è
quindi dà un output al gruppo strumenti per visualizzare ferma e per permettere di calcolare con precisione il vero
sull’LCD le informazioni relative al rapporto inserito oppure rapporto della scatola cambio.
accendere le spie del modo ’neve’ o ’guasto scatola
cambio’. Interruttore stazionamento/folle
Per ulteriori informazioni in merito alla scatola cambio L’interruttore Stazionamento/Folle è montato sul retro
EM-CVT (Steptronic) Vedere CAMBIO AUTOMATICO - della scatola cambio ed è azionato da un eccentrico che si
’EM-CVT’, Descrizione e funzionamento. sposta tramite un cavo con la leva del selettore di
comando del cambio. Un’uscita dall’interruttore
Stazionamento/Folle è connessa al piedino 63 del
connettore C0913 dell’ECM per permettere la
compensazione del carico sulla scatola cambio. L’ECM
regola il motorino passo-passo della valvola IAC alla
posizione prescritta, mantenendo il regime del minimo
quando si inserisce/disinserisce la diretta oppure la
retromarcia.
20 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 21
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Una tensione permanente dalla batteria viene portata ai Sui modelli con condizionatore, il relè del condizionatore è
contatti del relè dal fusibile 10 nella scatola portafusibili nel montato nella scatola portafusibili nel vano motore.
vano motore, tramite l’interruttore ad inerzia. Quando il motore è in funzione e il guidatore inserisce il
L’alimentazione passa attraverso i contatti del relè ed condizionatore, l’ECM riceve un segnale di massa
aziona la pompa carburante per pressurizzare il sistema di dall’interruttore del condizionatore al piedino 56 del
alimentazione del carburante. Il relè viene eccitato per un connettore C0913 del connettore dell’ECM.
periodo molto breve in modo da pressurizzare il sistema di
alimentazione del carburante. Se le condizioni sono quelle prescritte, l’ECM allora
concede la richiesta del condizionatore completando un
Quando l’interruttore dell’accensione viene portato alla percorso verso massa dal piedino 53 del connettore
posizione di avviamento ’III’, l’ECM eccita il relè quando il C0913 dell’ECM alla bobina del relè della frizione del
motore entra in funzione e rimane eccitato fino all’arresto condizionatore. La bobina del relè riceve alimentazione
del motore. dalla batteria tramite il relè principale e, quando è
ammesso il percorso verso massa, la bobina si eccita
Se il motore si arresta e l’ECM non riceve piú un segnale chiudendo i contatti del relè.
dal sensore CKP, l’ECM interrompe il percorso verso
massa per il relè, arrestando la pompa carburante. Un’alimentazione permanente dalla batteria, tramite il
collegamento fusibile 9 nella scatola portafusibili nel vano
AVVISO IMPORTANTE: Prima di ripristinare motore, passa attraverso i contatti del relè ed aziona la
l’interruttore ad inerzia, controllare SEMPRE frizione del compressore.
che non vi siano perdite di carburante e che le
connessioni del sistema di alimentazione carburante L’ECM interrompe il percorso verso massa dalla bobina
siano OK. del relè, disinserendo la frizione del compressore del
condizionatore se:
L’interruttore ad inerzia, quando scattato, interrompe · La temperatura del liquido di raffreddamento motore
l’alimentazione ai contatti del relè, disabilitando la pompa supera 118˚C. L’ECM reinserisce la frizione del
carburante se la vettura viene rallentata rapidamente. Se compressore del condizionatore quando la
la pompa carburante non funziona, controllare che temperatura del liquido di raffreddamento scende a
l’interruttore ad inerzia non sia scattato. L’interruttore meno di 114˚C
viene ripristinato premendo il cappuccio in gomma sopra · Se la pressione del refrigerante del condizionatore
l’interruttore. diventa troppo bassa oppure troppo alta. Per
informazioni piú dettagliate in merito alla pressione del
Se il relè della pompa carburante non funziona, refrigerante Vedere CONDIZIONATORE -
l’alimentazione allora non viene portata alla pompa: il Descrizione e Funzionamento.
motore non può entrare in funzione, oppure si arresterà
(se già in moto) a causa della privazione di carburante. In caso di guasto del relè della frizione del condizionatore,
L’ECM memorizza i codici di guasto che possono essere questo non può funzionare: l’ECM memorizza i codici di
richiamati impiegando il TestBook. guasto che possono poi essere richiamati impiegando il
TestBook.
Relè della frizione del compressore A/C
Ventole raffreddamento motore
22 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Ventola di raffreddamento - senza condizionatore Quando il motore viene spento, la centralina ECM fa
funzionare le ventole di raffreddamento per altri otto
Il relè della ventola di raffreddamento del motore è minuti. Se la temperatura non raggiungere un livello
eccitato dall’ECM quando riceve il corretto segnale della prestabilito entro quattro minuti, l’ECM interrompe il
temperatura del liquido di raffreddamento dal sensore periodo attivo. Se le ventole sono accese e la temperatura
dell’ECT (sensore della temperatura del liquido di scende al di sotto di un livello prestabilito, l’ECM
raffreddamento del motore). interrompe l’ulteriore funzionamento delle ventole.
Quando il motore è in funzione, l’ECM eccita il relè per L’ECM eccita il relè della ventola di raffreddamento nella
azionare la ventola quando la temperatura del liquido di scatola portafusibili nel vano motore e i relè a distanza
raffreddamento è pari a 104˚C: si spegne quando la delle ventole quando la temperatura del liquido di
temperatura del liquido di raffreddamento scende a meno raffreddamento ha aggiunto 112˚C; si spegne poi quando
di 98˚C. la temperatura del liquido di raffreddamento scende a
meno di 106˚C.
Quando l’accensione viene spenta, la centralina ECM
mantiene accesa la ventola di raffreddamento per altri otto Fare riferimento alla sezione che tratta il condizionatore
minuti. Se la temperatura non raggiungere un livello per tutti i particolari relativi alla ventola del condensatore.
prestabilito entro quattro minuti, l’ECM interrompe il Vedere la voce ’Condizionatore’ - Descrizione e
periodo attivo. Se la ventola è in funzione e la temperatura funzionamento
scende al di sotto di un valore prestabilito, l’ECM
interrompe l’ulteriore funzionamento della ventola. Sensore livello serbatoio carburante
L’ECM eccita il relè della ventola di raffreddamento nella L’ECM riceve un segnale del livello nel serbatoio del
scatola portafusibili nel vano motore quando la carburante dal relativo sensore nel serbatoio sul piedino
temperatura del liquido di raffreddamento ha aggiunto 76 del connettore C0913 dell’ECM. Questo segnale viene
112˚C; si spegne poi quando la temperatura del liquido di memorizzato in un ’blocca schermata’ dall’ECM per
raffreddamento scende a meno di 106˚C. rilevare la mancata accensione quando il livello nel
serbatoio del carburante scende a meno del 15% della
Ventole di raffreddamento - con condizionatore sua capacità massima.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 23
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
L’ECM dà un output PWM al gruppo strumenti dal piedino Il MEMS 3 è in grado di rilevare la mancata accensione
55 del connettore C0913 dell’ECM per visualizzare il che fa parte del sistema OBD. Il riscontro della mancata
regime motore tramite il contagiri. accensione è disabilitato quando l’ECM rileva che la
vettura sta viaggiando su strada accidentata. Il software
Questo output di segnale dal sensore CKP da due impulsi del sistema può rilevare variazioni nell’output del segnale
per ogni giro dell’albero motore, con una frequenza e disabilitare il rilevamento della mancata accensione al
compresa tra 0 e 267 Hz (0-8000 giri/minuto) ed un fine di evitare che l’ECM iscriva codici non corretti.
rapporto di lavoro del 50% æ 5%. Il guasto di questo
output causa il mancato funzionamento del contagiri. Il segnale ’strada accidentata’ viene trasmesso dalla
centralina ECU dell’ABS su un output a circuito
Immobilizzazione della vettura permanente al piedino 78 del connettore C0913 dell’ECM.
Il segnale è sotto forma di treno d’impulsi digitali d’onda
Il sistema di immobilizzazione della vettura funziona sulla quadra tra 0 e 5 volt con 8000 pulsanti al miglio.
scorta della trasmissione di un codice esclusivo (dalla
centralina ECU) all’ECM quando l’accensione viene I modelli senza ABS sono dotati di un anello riluttore ABS,
inserita. Se il codice è riconosciuto dall’ECM, si ha allora montato sulla ruota anteriore sinistra, che dà 48 pulsazioni
l’eccitazione degli iniettori: il motore può entrare in per ogni giro della ruota ad un sensore a riluttanza
funzione. variabile.
Se non si riceve alcun codice, o se quello ricevuto non è Modelli con scatola cambio EM-CVT: l’output dal sensore
corretto, l’ECM disabilita il motore interrompendo viene ricevuto dalla GIU che passa una versione
l’eccitazione degli iniettori del carburante. ’bufferizzata’ del segnale al piedino 78 dell’ECM. Sui
modelli con cambio manuale, l’output dal sensore viene
La centralina ECU dell’allarme comanda il relè del portato direttamente ai piedini 64 e 78 del connettore
motorino d’avviamento e disattiva passivamente il relè del C0913 dell’ECM.
motorino quando la chiave viene sfilata dall’interruttore
dell’accensione. La riattivazione viene effettuata inserendo Interruttore ad inerzia per l’arresto carburante
l’accensione: ciò attiva una bobina attorno al cilindretto
della chiave dell’accensione.
24 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
AVVISO IMPORTANTE: Prima di ripristinare L’ECM impiega una strategia diagnostica con codice ’P’ e
l’interruttore, controllare SEMPRE che non vi può registrare guasti relativi alle funzioni dell’unità di
siano perdite di carburante e che le interfaccia della scatola cambio EM-CVT e del sistema di
connessioni del sistema di alimentazione carburante gestione motore. Si può accedere ai codici GIU tramite
siano OK. l’ECM quando il TestBook è collegato.
L’interruttore ad inerzia scattato può essere reimpostato Strumentazione per la diagnosi a bordo (OBD)
premendo il pulsante in gomma sopra l’interruttore.
Il software dell’ECM MEMS 3 è programmato
L’interruttore ad inerzia riceve alimentazione dal fusibile conformemente agli attuali standard ECD 3 relativi alle
10 nella scatola portafusibili nel vano motore. emissioni. Questo regolamento è in corso di introduzione
L’alimentazione viene portata attraverso l’interruttore ai in tutta Europa a partire dall’anno 2000 ed è simile ai
contatti del relè della pompa carburante nella scatola regolamenti OBD (fase II) in vigore nell’America del nord.
portafusibili nel vano motore.
L’OBD serve per controllare alcune funzioni particolari
Diagnostica della vettura, e piú precisamente quelle che possono
causare un aumento delle emissioni dallo scarico (oltre i
Una presa diagnostica permette lo scambio di informazioni limiti imposti dalle varie legislazioni). L’OBD si concentra
tra l’ECM e il TestBook oppure un’apparecchiatura sul sistema di gestione del motore.
diagnostica impiegante il protocollo Keyword 2000.
In caso di guasto, l’ECM memorizza un codice ’P’ e la MIL
La presa diagnostica è montata dietro la console centrale si accende. Si accede ai codici di guasto impiegando il
nel vano gambe sul lato guida. TestBook. I guasti memorizzati dall’ECM sono correlati di
solito da uno dei seguenti tipi di malfunzionamento:
Un bus dedicato per la diagnosi (ISO 9141 circuito ’K’) è · Min. - il valore minimo previsto è stato superato
connesso tra l’ECM e la presa diagnostica: permette di · Max. - il valore massimo previsto è stato superato
richiamare le informazioni diagnostiche e la · Segnale - il segnale non è presente
programmazione di alcune funzioni impiegando il · Plausibile - è stata rilevata una condizione poco
TestBook. plausibile.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 25
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
P0121 Input del potenziometro del gas (TP) Guasto del circuito
P0123 Input del potenziometro del gas (TP) Guasto del circuito
P0133 Input sensore dell’ossigeno a monte Il segnale esula dai parametri prescritti
(pre-catalizzatore)
Continua.....
26 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Continua.....
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 27
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Continua.....
28 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
P1788 Motorino di comando del rapporto Sovracorrente del motorino di comando del rapporto
P1836 Collegamento seriale dalla GIU all’ECM Mancata trasmissione dati seriali
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 29
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Le tabelle che seguono riportano le informazioni relative agli input/output per i due connettori del cablaggio impiegati sull’ECM.
2 Non impiegato -
5 Non impiegato -
9 Segnale del sensore del regime differenziale della scatola cambio EM-CVT Input
10 Non impiegato -
11 Non impiegato -
Continua.....
30 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
21 Non impiegato -
22 Non impiegato -
23 Non impiegato -
36 Non impiegato -
43 Non impiegato -
Continua.....
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 31
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
48 Segnale PWM display della posizione scatola cambio nel gruppo strumenti - Output
EM-CVT
60 Massa bobina dei relè ventola di raffreddamento (solo vetture con Input
condizionatore)
Continua.....
32 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
62 Non impiegato -
65 Non impiegato -
74 Non impiegato -
79 Non impiegato -
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 33
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Per evitare danni ad alti regimi motore, l’ECM attiva Durante l’avviamento a freddo, l’ECM fa riferimento al
l’arresto carburante quando il regime motore supera 7000 sensore dell’ECT per calcolare la dose corretta di
giri/minuto. Il carburante viene riabilitato a mano a mano carburante richiesto per assicurare una combustione
che il regime motore diminuisce. idonea: l’ECM regola inoltre il regime del minimo
conformemente al corretto valore di ’regime accelerato’.
Interruttore dell’accensione spento Questa strategia viene mantenuta finché l’HO2S non è
abbastanza caldo, tanto da potere fornire un segnale di
Durante i primi dieci secondi dallo spegnimento reazione ben preciso.
dell’accensione, la centralina ECM comanda la valvola
IAC portandola alla posizione di attenuazione (pronta per Il tipo particolare delle altre condizioni di circuito aperto
l’avviamento successivo del motore) e memorizza tutte le vuol dire che la reazione dell’HO2S non è idonea quale
informazioni necessarie. valore di controllo per l’alimentazione. La strategia
controllata permette inoltre all’ECM di compensare l’usura
L’ECM controlla inoltre la temperatura del liquido di dei componenti del motore, ammettendo inoltre le
raffreddamento del motore tramite il sensore dell’ECT. Se tolleranze di lavorazione, tipiche dei componenti fabbricati
la temperatura supera 112˚C, centralina ECM comanda la in massa, quale ad esempio i sensori.
ventola (o ventole) nel vano motore per otto minuti e poi si
spegne. Se la temperatura del liquido di raffreddamento
del motore è inferiore al limite prescritto per quattro minuti,
la centralina ECM si spegne.
34 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
Per calcolare la quantità di carburante da iniettare in Per alimentare il carburante, l’ECM completa un percorso
ciascun cilindro, l’ECM deve stabilire la ’carica’ di ossigeno verso massa alla bobina dell’iniettore, aprendo l’iniettore
in ciascun cilindro in modo da ultimarne la combustione. per un periodo di tempo calcolato con precisione rispetto
Questo fattore può essere calcolato processando le alla quantità stabilita. Il corretto ordine di accensione è
informazioni ricevute dai seguenti sensori: stabilito facendo riferimento al sensore CMP durante
· Sensore MAP l’avviamento in modo da sincronizzare il segnale del
· Sensore CKP sensore CMP (albero della distribuzione) rispetto a quello
· Sensore ECT del sensore CKP (albero motore). Il carburante viene
· Sensore TP iniettato nelle luci di aspirazione del collettore di
aspirazione ed immesso nel cilindro sotto forma di miscela
Durante un giro dell’albero motore, due dei quattro cilindri aria/carburante.
aspirano aria. L’ECM utilizza il segnale del sensore CKP
per stabilire la quantità potenziale di aria che viene L’ECM assicura che la ’dose’ di carburante iniettato non
aspirata nei cilindri. sia influenzata delle variazioni della pressione nel
collettore di aspirazione. L’ECM corregge la durata degli
Il contenuto di ossigeno dell’aria nei cilindri può essere iniettori facendo ricorso alle informazioni dei sensori MAP.
calcolato dall’ECM facendo riferimento alle informazioni
dal sensore MAP e dal sensore IAT. La pressione dell’aria L’ECM fa riferimento alla tensione della batteria per
nel collettore di aspirazione varia a seconda dei seguenti regolare i tempo di apertura a seconda della condizione di
fattori: carica della batteria. Ciò è necessario in quanto una
· La posizione della valvola dell’acceleratore (input di batteria semiscarica da reazione piú lenta degli iniettori e
comando) può causare un rapporto aria/carburante piú povero di
· La pressione atmosferica (altitudine e condizioni quello effettivamente richiesto.
climatiche)
· La condizione meccanica del motore (efficienza Messa in fase dell’accensione
volumetrica).
La messa in fase dell’accensione costituisce una parte
La pressione nel collettore di aspirazione, a valle della importante della strategia adattiva controllata dell’ECM. Il
valvola dell’acceleratore, indica quanta aria è entrata nei sistema dell’accensione è costituito da due bobine a
cilindri. Il livello diminuisce a mano a mano che l’altitudine doppia fronte, montate sul coperchio dell’albero della
aumenta, in quando l’aria diventa piú rarefatta. Pertanto distribuzione (immediatamente sopra le candele) che
l’aria disponibile per perfezionare la combustione del funzionano secondo il principio della scintilla a perdere.
carburante conterrà meno ossigeno. Ciascuna bobina è collegata ad una coppia di candele - 1
e 4; 2 e 3.
Il contenuto di ossigeno dipende inoltre dalla temperatura
dell’aria. L’aria fresca presenta molecole piú addensate di Le candele sono collegate in serie con l’avvolgimento
quella calda, pertanto: l’aria piú fredda contiene piú ausiliario della bobina, pertanto si ha un scintilla in
ossigeno di quella calda (a parità di volume). entrambi i cilindri nello stesso momento. Quando la
scintilla entra in funzione nei due cilindri che si trovano in
Avvalendosi quindi delle informazioni indicate qui sopra, corsa di compressione, la miscela aria/carburante viene
l’ECM è in grado di calcolare quanta aria è stata aspirata adescata. La candela non ha alcun effetto sui due cilindri
nei cilindri. Raffrontando quindi questi valori rispetto alla che si trovano alla fine della corsa di scarico, ecco perché
mappa di alimentazione carburante iscritta nella memoria abbiamo detto ’scintilla a perdere’.
dell’ECM, è possibile calcolare la ’dose’ di ossigeno
immessa nei cilindri. I valori ottenuti dal sensore dell’ECT, Il vantaggio principale del sistema è che la calotta del
dal sensore della temperatura dell’olio motore e dal distributore e il braccio del rotore sono stati eliminati,
sensore TP assicurano una buona precisione durante tutti migliorando cosí sia le prestazioni sia l’affidabilità. La
questi calcoli. sincronizzazione della scintilla ha ripercussioni dirette
sulla qualità della combustione e sulla forza motrice
erogata.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 35
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
L’ECM fa riferimento a tutti i sensori interessati per Comando di regolazione del regime del minimo
garantire una messa in fase quanto piú perfetta possibile
in relazione alle condizioni prevalenti di funzionamento. L’ECM regola il regime motore al minimo. L’ECM fa
Aumenta elettronicamente il tempo di carica della bobina affidamento su due metodi per controllare il regime del
primaria (angolo dwell) a mano a mano che il regime minimo:
motore aumenta, al fine di mantenere l’A.T. della bobina di · Regolazione della messa in fase dell’accensione
fronte ad elevati regimi di funzionamento del motore. · Motorino passo-passo della valvola IAC.
L’ECM calcola la messa in fase dell’accensione sulla Quando il regime del minimo sfarfalla - e non vi sono
scorta di input dai seguenti: carichi supplementari imposti sul motore - l’ECM varia
· Sensore CKP allora la messa in fase dell’accensione e il funzionamento
· Sensore TP della valvola IAC per potere cosí regolare il regime del
· Sensore ECT minimo.
· Sensore IAT.
Ciò permette di apportare correzioni rapidissime ai regimi
L’ECM calcola l’angolo Dwell sulla scorta di input dai del minimo che non rientrano nelle tolleranze previste.
seguenti: Imponendo un carico supplementare sul motore - ad
· Sensore CKP esempio quando il servosterzo viene portato in un tutto
· Tensione della batteria. sterzo - l’ECM si avvale allora del motorino passo-passo
della valvola IAC per controllare il regime del minimo come
All’atto dell’avviamento del motore, la centralina ECM prescritto.
imposta la messa in fase dell’accensione facendo
riferimento al sensore ECT. Dopo l’avviamento, la messa Il regime del minimo è stabilito dal sensore CKP, ma vi
in fase dell’accensione viene controllata a seconda della sono altri input all’ECM dai seguenti:
mappe iscritte nella memoria e modificata a seconda degli · Alternatore
input supplementari dei sensori. · Interruttore stazionamento/folle (EM-CVT)
· Sistema del condizionatore
La scelta del punto di accensione è d’importanza critica · Condizione ventola raffreddamento.
per mantenere l’erogazione di forza motrice idonea e
basse emissioni dallo scarico. Anticipando l’accensione si Se l’ECM riceve informazioni dagli input succitati che
può aumentare l’erogazione di forza motrice in alcune evidenziano che il motore è ora sottoposto a carico
condizioni particolari, peraltro di aumenta anche la supplementare, il modulo allora è in grado di apportare
quantità di ossidi di azoto (NOx) e di ossido di carbonio immediatamente le compensazioni del caso per evitare
(CO) sprigionati nelle camere di combustione. una condizione di minimo scadente o rischio di arresto del
motore.
Notiamo peraltro che esiste una gamma limitata di punti di
accensione per tutte le condizioni operative del motore, la Il motorino passo-passo della valvola IAC è montato sul
quale costitusice un ’compromesso accettabile’ tra forza collettore di aspirazione: comanda una luce di deviazione
motrice ed emissioni dallo scarico. dell’aria tramite una valvola a farfalla.
La mappa dell’accensione iscritta nella memoria dell’ECM Per aumentare il regime del minimo, il motorino
mantiene la messa in fase dell’accensione entro questa passo-passo ammette quindi piú aria per deviare la farfalla
gamma limitata. La messa in fase dell’accensione viene e passare poi nei cilindri. Per diminuire invece il regime del
impiegata per regolare il regime del minimo del motore, minimo, il motorino passo-passo ammette meno aria nei
affiancandosi all’intervento del motorino passo-passo della cilindri.
valvola IAC.
Il motorino passo-passo è del tipo bipolare: è costituito da
Dal momento che il sistema MEMS 3 non comprende un due avvolgimenti comandati da segnali PWM dall’ECM.
sensore delle vibrazioni/detonazione, l’anticipo della
messa in fase dell’accensione è regolato ricorrendo ad un La posizione del motorino passo-passo viene sempre
mappa differente quando la temperatura del motore e ’letta’ all’atto dello spegnimento dell’ECM nel giro di 3-5
dell’aria di immissione è elevata, al fine di evitare il rischio secondi. Il motorino passo-passo viene impiegato inoltre
di detonazione (’battito in testa’). per ridurre la depressione nel collettore durante la
decelerazione, riducendo quando piú possibile le
emissioni.
36 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - MEMS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 37
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DI GESTIONE DEL MOTORE ................ 2
DESCRIZIONE ......................................................................................................................... 4
Generale ............................................................................................................................... 4
Centralina ECM ..................................................................................................................... 4
Connettori cablaggio della centralina ECM ........................................................................... 5
Sensore (CKP) posizione dell’albero motore ........................................................................ 8
Sensore alzata dell’ago ......................................................................................................... 8
Sensore della temperatura del liquido di raffreddamento motore (ECT) ............................... 9
Sensore della pressione assoluta del collettore (MAP) ......................................................... 9
Sensore velocità vettura ........................................................................................................ 9
Sensore della posizione dell’acceleratore ........................................................................... 10
Interruttore pedale dei freni ................................................................................................. 10
Candelette ad incandescenza ............................................................................................. 11
Sensore della temperatura dell’aria di immissione/flusso aria (sensore IAT/MAF) ............. 11
Pompa iniezione carburante ............................................................................................... 12
Spie ..................................................................................................................................... 13
Sistema della presa dell’aria ............................................................................................... 14
FUNZIONAMENTO ................................................................................................................ 16
Generale ............................................................................................................................. 16
Avviamento motore ............................................................................................................. 16
Pompa iniezione carburante ............................................................................................... 16
Diagramma schematico della pompa di iniezione carburante ............................................. 17
Sistema di ricircolazione dei gas di scarico (EGR) .............................................................. 18
Compressore del condizionatore ........................................................................................ 19
Punti di commutazione della frizione del compressore del condizionatore ......................... 19
Ventole di raffreddamento ................................................................................................... 20
Punti di commutazione della ventola di raffreddamento del condensatore/motore ............. 20
Diagnostica ......................................................................................................................... 21
Presa diagnostica ............................................................................................................... 21
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Viene illustrato il modello con guida a destra; quello con guida a sinistra è simile
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
· Sistema di ricircolazione dei gas di scarico (EGR).
DESCRIZIONE Vedere ’CONTROLLO DELLE EMISSIONI -
Descrizione e funzionamento’.
Generale · Compressore del condizionatore (se in dotazione).
Vedere CONDIZIONATORE - Descrizione e
Il sistema di gestione del motore è costituito da una Funzionamento.
centralina ECM (Modulo Comando Motore) che sfrutta una · Ventola di raffreddamento (o ventole). Vedere
serie di input dai sensori del motore per calcolare la SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE ’L’ -
quantità di carburante e la messa in fase dell’iniezione per Descrizione e Funzionamento.
garantire una combustione quanto piú perfetta possibile. I
dati relativi alla ’dose’ di carburante e alla messa in fase L’ECM incorpora un sistema di protezione contro
dell’iniezione vengono trasmessi tramite un bus di una cortocircuiti e può memorizzare guasti intermittenti su
rete detta CAN (che chiameremo CAN-BUS) alla pompa di alcuni input particolari. Il TestBook può interrogare la
iniezione del carburante, la quale a sua volta dosa e centralina ECM per riprendere tali guasti memorizzati
distribuisce il carburante agli iniettori. tramite la presa diagnostica. Se alcuni inputs del sistema
non funzionano, la centralina ECM attiva un dispositivo di
Il CAN-BUS è una coppia di cavi per le comunicazioni soccorso che permette al sistema di funzionare, sebbene
seriali, costituita da due cavi attorcigliati che permettono lo con prestazioni ridotte.
scambio superveloce di messaggi digitali tra le due unità.
Quale parte della funzione di immobilizzazione del sistema
Il sistema di gestione del motore è del tipo detto ’Drive by di sicurezza, un codice di sicurezza esclusivo per ogni
Wire’. Il pedale dell’acceleratore non è collegato vettura è programmato nell’ECM e nella centralina ECU
direttamente al motore, ma è collegato invece ad un dell’allarme durante la fabbricazione. L’ECM non può
sensore che fornisce all’ECM un segnale proporzionale funzionare se collegato ad una centralina ECU di allarme
alla posizione dell’acceleratore. con codice differente. Gli ECM di ricambio vengono forniti
privi di codice e vanno pertanto programmati con il
Il sistema di gestione del motore si affianca alla centralina TestBook per ’apprendere’ il codice di sicurezza della
ECU dell’allarme per l’immobilizzazione/rimobilizzazione vettura dalla centralina ECU dell’allarme.
del comando di alimentazione carburante al motore.
Gli input e gli output dell’ECM sono riportati nella tabella
Centralina ECM che segue:
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
C0872
1 Massa -
2 Massa -
4 a 26 Non impiegato -
28 e 29 Non impiegato -
31 e 32 Non impiegato -
34 Non impiegato -
40 Bobina relè della ventola di raffreddamento (nella scatola portafusibili nel vano Output
motore)
41 Relè frizione del compressore del condizionatore (solo modelli con Output
condizionatore)
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
44 a 48 Non impiegato -
52 a 54 Non impiegato -
55 Alimentazione sensore della pressione del condizionatore (solo modelli con Output
condizionatore)
56 Non impiegato -
59 MIL Output
60 Non impiegato -
61 Relè ventola del condensatore e ventola di raffreddamento (solo modelli con Output
condizionatore)
62 a 67 Non impiegato -
70 a 80 Non impiegato -
81 Segnale sensore della pressione del condizionatore (solo modelli con Input
condizionatore)
C0411
86 Non impiegato -
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
95 e 96 Non impiegato -
Input Output
Input CAN:
· Regime (pompa) della piastra portaeccentrici.
Impiegato dall’ECM per vari controlli.
· Ampiezza impulso dell’ultima iniezione. Periodo di
eccitazione durante l’ultima iniezione dell’elettrovalvola
dosatrice del carburante. Impiegato dall’ECM per vari
controlli.
· Temperatura attuale della pompa. Impiegata per i
calcoli della dose di carburante
· No. cilindro dell’ultima iniezione. Impiegato dall’ECM
per vari controlli.
· Condizione della pompa. Risposta alla richiesta
diagnostica dei messaggi memorizzati dei guasti.
· Risultato dell’autocontrollo. Risultati del controllo
effettuato ogni volta che la centralina ECU della
pompa viene riazzerata.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Input CAN: Per ogni giro del volano vengono trasmessi quattro impulsi
· Inizio alimentazione rispetto al PMS del motore. alla centralina ECM. Calcolando il numero di impulsi che
Impiegato dalla centralina ECU della pompa per hanno luogo entro un periodo dato, la centralina può
calcolare il punto in cui l’elettrovalvola dosatrice del stabilire il regime del motore. L’output da questo sensore,
carburante viene eccitata. quando impiegato unitamente a quello proveniente dal
· Inizio alimentazione rispetto al disco a camme della sensore dell’alzata dell’ago, viene utilizzato per
pompa. Impiegato dalla centralina ECU della pompa stabilizzare il regime del minimo ed ottenere un punto di
per impostare il ritmo di scarica. riferimento per la messa in fase dell’iniezione.
· Quantità iniezione. Impiegata dalla centralina ECU
della pompa per stabilire la durata dell’eccitazione Sensore alzata dell’ago
dell’elettrovalvola dosatrice del carburante.
· Regime motore. Impiegato dalla centralina ECU della
pompa per le varie funzioni di controllo.
· Informazioni in multiplex. Stabiliscono la
configurazione della gestione del motore.
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Sensore della temperatura del liquido di L’ECM impiega la pressione assoluta nel collettore,
raffreddamento motore (ECT) insieme alla temperatura dell’aria di immissione, per
calcolare la dose di ossigeno nell’aria e regolare quindi la
quantità di carburante che viene iniettato al fine di
assicurare l’alimentazione ottimale di carburante al
motore.
Sensore della pressione assoluta del collettore (MAP) Il sensore della velocità vettura è montato sopra la scatola
del differenziale. Il sensore della velocità della vettura è
condotto dall’ingranaggio della trasmissione finale e dà in
segnale elettrico che è proporzionale alla velocità su
strada. L’output dal sensore della velocità della vettura
viene impiegato per comandare l’indicatore della velocità;
fornisce inoltre un segnale alla centralina ECM. L’ECM
sfrutta questo segnale per dare smorzamento attivo
dell’aumento e regolare l’equilibrio del minimo.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 9
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Sensore della posizione dell’acceleratore L’ECM calcola una ’quantità di carburante richiesta dal
guidatore’ sulla scorta dell’input del sensore della
posizione. L’ECM calcola inoltre la ’dose massima
ammissibile di carburante’ sulla scorta del flusso dell’aria,
regime motore, temperatura del liquido di raffreddamento
e varie strategie, quali la limitazione delle esalazioni, lo
smorzamento attivo del ’pompaggio’ e la riduzione del
carburante. Se la quantità di carburante richiesta dal
guidatore è inferiore alla ’dose massima ammissibile’,
viene allora iniettata la quantità richiesta dal guidatore.
Peraltro, se la quantità richiesta di carburante è superiore
a quella massima ammissibile, la quantità massima
ammissibile viene allora iniettata al posto di quella
richiesta.
10 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 11
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
12 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
La pompa di iniezione del carburante e un ’distributore’ L’input dal sensore della messa in fase viene impiegato
comandato elettronicamente, montato sulla piastra di dalla centralina ECU della pompa per stabilire la posizione
unione della scatola cambio. L pompa è condotta a metà e il regime della piastra portaeccentrici. La posizione della
del regime motore da un cinghia dentata dal retro piastra portaeccentrici viene impiegata per coordinare il
dell’albero della distribuzione, tramite una puleggia di funzionamento dell’elettrovalvola dosatrice del carburante
comando fissata contro l’alberino di comando della e per la messa in fase dell’iniezione, nonché per il
pompa. controllo della ’dose’. Il regime della piastra portaeccentrici
viene impiegato durante il calcolo della sua posizione per
L’alberino di comando della scatola della pompa è stabilire l’allineamento tra gli intervalli di 3˚ della ruota
accoppiato ad una piastra portaeccentrici a quattro lobi e dentata. Per controllare la plausibilità del segnale del
ad un pistoncino assiale. Le molle che agiscono sulla sensore della messa in fase, la centralina ECU della
flangia del pistoncino assiale lo tengono fermo contro la pompa raffronta il regime della piastra portaeccentrici
piastra portaeccentrici che è fissata contro quattro rullini rispetto all’input dal sensore del regime motore.
montati sull’anello della messa in fase. L’anello della
messa in fase è collegato ad un dispositivo costituito da Spie
uno stantuffino ed un’elettrovalvola.
Il gruppo strumenti presenta due spie che si riferiscono
Una ruota dentata ed una pompa di alimentazione a alla gestione del motore: una spia ambra per le candelette
palette sono montate sull’alberino di comando. La ruota ad incandescenza ed una seconda spia ambra per
dentata è allineata rispetto al sensore della messa in fase, evidenziare guasti del motore. La spia delle candelette ad
collegato all’anello, e ha denti ad intervalli di 3˚, ad incandescenza si accende quando queste sono eccitate
eccezione delle fessure di sincronizzazione a 12˚ all’inizio del ciclo di accensione. La spia che evidenzia i
contrapposte a ciascun lobo della piastra portaeccentrici. I guasti del motore si accende all’insorgere di un guasto
condotti nella scatola della pompa collegano la pompa di dell’ECM, della centralina ECU della pompa di iniezione
alimentazione all’entrata carburante dal serbatoio e alla del carburante oppure di un sensore d’importanza critica
camera intermedia che contiene l’anello della messa in per il motore.
fase, la piastra portaeccentrici e il pistoncino assiale. Una
valvola regolatrice della pressione è collegata tra i lati di NOTA: Una spia di segnalazione dei guasti
entrata ed uscita della pompa di alimentazione. (alla quale facciamo riferimento con
l’abbreviazione inglese MIL) è presente nel
L’estremità del pistoncino assiale è impegnata in un gruppo strumenti per impiego futuro. Sebbene l’ECM
manicotto distributore fissato contro la testa idraulica della effettui un controllo della lampadina della MIL quando
scatola della pompa. I condotti nel manicotto distributore e l’accensione viene inserita, questa spia non funziona.
la testa idraulica collegano quattro punti equidistanziati
attorno al pistoncino assiale alle singole uscite per gli
iniettori carburante. Una valvola di ritegno è montata su
ciascuna uscita del carburante. Altri condotti nella testa
idraulica collegano una camera pompante sull’estremità
del pistoncino assiale all’alimentazione carburante dalla
camera intermedia e ad una luce di ritorno del carburante
sull’esterno della pompa. I flussi di alimentazione e ritorno
del carburante sono comandati dall’elettrovalvola
dosatrice del carburante.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 13
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Turbocompressore
14 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Inter-cooler
Comando di sovralimentazione
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 15
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Avviamento motore
16 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Durante ciascuna corsa di aspirazione del pistoncino Durante la corsa di compressione del pistoncino assiale,
assiale, l’elettrovalvola dosatrice del carburante si apre ed la pressione massima presente nella camera di
ammette carburante dalla camera intermedia a quella di pompaggio è pari a circa 780 bar ad un regime di 2100
pompaggio. All’inizio della corsa di compressione, la giri/minuto. Lo spostamento rapido del pistoncino causa
centralina ECU della pompa chiude l’elettrovalvola onde d’urto nel carburante tra la camera di pompaggio e
dosatrice del carburante. Il pistoncino assiale pressurizza l’iniettore. La lunghezza di ciascun tubo carburante tra la
quindi il carburante nella camera di pompaggio e pertanto pompa di iniezione e l’iniettore è ’sintonizzata’ rispetto alla
nel circuito al particolare iniettore. Quando la pressione è frequenza delle onde d’urto: la pressione sull’iniettore
sufficiente per azionare l’iniettore, la valvola a spillo viene cosí aumentata a circa 1200 bar al regime nominale.
nell’iniettore si apre: viene cosí iniettata una rosa
polverizzata di carburante nel cilindro. Quando la quantità
richiesta di carburante è stata iniettata, la centralina ECU
della pompa apre l’elettrovalvola dosatrice del carburante.
In questo modo, la pressione nella camera di pompaggio
viene sfogata e la valvola a spillo dell’iniettore si chiude
interrompendo l’iniezione di carburante.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 17
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
La dose del carburante iniettato è controllata variando il Quando l’accensione viene inserita, l’ECM trasmette
periodo in cui l’elettrovalvola dosatrice del carburante un’alimentazione arresto carburante alla centralina ECU
viene eccitata chiusa durante la corsa di compressione del della pompa per permettere il controllo dell’elettrovalvola
pistoncino assiale. Il ritmo di flusso del carburante iniettato dosatrice del carburante che è normalmente aperta.
è controllato variando i punti sui lobi della camma ai quali Quando l’accensione viene spenta, oppure nel caso di seri
l’elettrovalvola dosatrice del carburante si chiude e si apre, guasti del motore, la centralina ECM interrompe
dal momento che il profilo dei lobi non è lineare. La durata l’alimentazione di arresto carburante. In assenza
massima dell’iniezione a potenza nominale è 17,5˚ dello dell’alimentazione arresto carburante, l’elettrovalvola
spostamento della piastra portaeccentrici (35˚ di dosatrice del carburante viene diseccitata in posizione
spostamento dell’albero motore). La dose massima aperta: ciò impedisce l’erogazione di pressione nella
ammessa dell’iniezione è 0,05 cm/corsa. camera di pompaggio ed interrompe l’alimentazione del
carburante agli iniettori.
Messa in fase dell’iniezione
Sistema di ricircolazione dei gas di scarico (EGR)
La messa in fase dell’iniezione è regolata girando l’anello
della messa in fase. In questo modo si varia lo A fronte di condizioni particolari di funzionamento, il
spostamento del pistoncino assiale rispetto all’alberino di sistema EGR porta i gas di scarico nel collettore di
comando della pompa e pertanto l’impostazione del aspirazione ove vengono impiegati nel processo di
motore. Il campo di controllo dell’anello della messa in combustione. L’effetto principale è quello di ridurre le
fase è 15˚ (30˚ di spostamento dell’albero motore). temperature di combustione, e ciò a sua volta riduce le
L’allineamento dell’anello della messa in fase è emissioni di ossido d’azoto (NOx).
comandato dalla centralina ECU della pompa tramite il
dispositivo della messa in fase. La valvola a membrana dell’EGR è azionata a
depressione tramite un’elettrovalvola montata sulla paratia
Lo stantuffino del dispositivo della messa in fase è sotto del motore. Quando la centralina ECM riscontra che si
pressione di una molla e della pressione di mandata della deve avere la ricircolazione dei gas di scarico,
pompa di alimentazione, su un lato, e sotto pressione del l’elettrovalvola entra in funzione modulare, e la
servo sull’altro lato. La pressione del servo proviene da un depressione (fornita dalla pompa a depressione del
flusso delimitato della pressione di mandata della pompa servofreno) apre la valvola EGR. I gas di scarico vengono
di alimentazione. La centralina ECU della pompa regola la quindi fatti passare attraverso un tubo nel collettore di
pressione del servo - e pertanto la posizione dello aspirazione tramite il radiatore dell’EGR.
stantuffino e dell’anello della messa in fase - ricorrendo
all’elettrovalvola del dispositivo della messa in fase per Il misuratore del flusso dell’aria, montato sul tubo della
regolare uno spurgo della pressione del servo che viene presa dell’aria, rileva la quantità di aria che entra nel
riportata sul lato di entrata della pompa di alimentazione. motore. Sfruttando il principio secondo il quale un
La centralina ECU della pompa alimenta l’elettrovalvola aumento dell’EGR porta ad una diminuzione del flusso
con un segnale PWM di 50 Hz e varia il ciclo di dell’aria di ammissione, l’ECM impiega l’input dal
funzionamento del segnale per regolare lo spurgo della flussometro per controllare la quantità dei gas di scarico
pressione del servo. Quando l’accensione è inserita, che vengono ricircolati. Il segnale di reazione permette
l’elettrovalvola produce il caratteristico ronzio dalla pompa all’ECM di regolare con precisione il funzionamento
di iniezione del carburante. La messa in fase dell’iniezione dell’EGR.
è anticipata completamente con il l’elettrovalvola
diseccitata.
18 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 19
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Ventole di raffreddamento
Sensore ECT:
Modelli con condizionatore Basso 104˚C (219˚F) 98˚C (208˚F)
Alto 112˚C (234˚F) 106˚C (223˚F)
20 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA GESTIONE MOTORE - EDC
Diagnostica
Presa diagnostica
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 21
SISTEMA ALIMENTAZIONE CARBURANTE
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA ALIMENTAZIONE CARBURANTE - SERIE K ........................................................ 1
SISTEMA ALIMENTAZIONE CARBURANTE - SERIE "L" ...................................................... 4
SISTEMA ALIMENTAZIONE CARBURANTE
Generale
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SISTEMA ALIMENTAZIONE CARBURANTE
Interruttore ad inerzia per l’arresto carburante La pompa elettrica del carburante è montata nel serbatoio
carburante ed è eccitata dal modulo ECM (la centralina di
comando del motore) tramite il relè della pompa
carburante nella scatola portafusibili nel vano motore, e
l’interruttore ad inerzia di arresto dell’alimentazione del
carburante.
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA ALIMENTAZIONE CARBURANTE
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
SISTEMA ALIMENTAZIONE CARBURANTE
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA ALIMENTAZIONE CARBURANTE
Generale
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "K"
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - MODELLI
1,4/1,6 SENZA CONDIZIONATORE ........................................................................................ 1
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - 1,4/1,6
MANUALE CON CONDIZIONATORE, 1,6 AUTOMATICO ED 1,8 ......................................... 2
FLUSSO DEL LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO NEL RELATIVO SISTEMA - 1,4/1,6
MANUALE SENZA CONDIZIONATORE ................................................................................. 3
FLUSSO DEL LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO NEL RELATIVO SISTEMA - 1,4/1,6
MANUALE CON CONDIZIONATORE, 1,6 AUTOMATICO ED 1,8 ......................................... 4
FUNZIONAMENTO .................................................................................................................. 5
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "K"
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "K"
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "K"
A = Freddo: B = Caldo
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "K"
A = Freddo: B = Caldo
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "K"
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "L"
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO ........................ 1
FLUSSO DEL LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO NEL RELATIVO SISTEMA ....................... 2
FUNZIONAMENTO .................................................................................................................. 3
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "L"
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "L"
A = Freddo; B = Caldo
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO - SERIE "L"
FUNZIONAMENTO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL COLLETTORE - SERIE "K" SENZA VVC ............... 1
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL COLLETTORE - SERIE "K" CON VVC ................... 2
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL COLLETTORE - SERIE "L" ..................................... 3
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DI SCARICO - SERIE "K" SENZA
VVC .......................................................................................................................................... 4
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DI SCARICO - SERIE "K" CON VVC ..... 5
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DI SCARICO - SERIE "L" ....................... 6
COLLETTORE DI ASPIRAZIONE ........................................................................................... 7
COLLETTORE DI SCARICO ................................................................................................... 8
SISTEMA DI SCARICO ........................................................................................................... 8
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
Viene illustrato il modello con cambio automatico, simile alle varianti con cambio manuale
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
COLLETTORE DI ASPIRAZIONE Una luce sul piano superiore del collettore di aspirazione
si attesta con il tubo di immissione che è fissato con due
Serie "K" bulloni. Il tubo del radiatore del sistema di ricircolazione
dei gas di scarico (l’EGR) è fissato ad una luce sul tubo di
Il collettore di aspirazione di tutti i motori (tranne quelli tipo immissione. Una guarnizione in carta ermetizza il tubo di
comando valvole variabile detto VVC) è un complessivo in immissione contro il collettore di aspirazione e il tubo del
plastica stampata ad iniezione, fissato alla testata per radiatore dell’EGR al tubo di immissione.
mezzo di sette dadi. Una guarnizione stampata in gomma,
che si impegna in un recesso corrispondente sul piano di
combaciamento del collettore di aspirazione, ermetizza il
collettore contro la testata.
Serie "L"
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
Il collettore di scarico è realizzato in acciaio saldato, con Il sistema dello scarico è costituito da tre tubi: anteriore,
flange sulle estremità per il fissaggio contro la testata e il intermedio e coda. I complessivi dei tubi adiacenti sono
tubo anteriore dello scarico. Le flange del collettore sono tenuti fermi da dadi, con guarnizione tra i piani di raccordo.
sigillate per mezzo di guarnizioni. Il sistema dello scarico è sospeso su gommini che si
impegnano nelle barre di supporto saldate in vari punti
I collettori di scarico sui motori senza VVC incorporano un lungo il sistema di scarico con punti corrispondenti contro
convertitore catalizzatore ed una luce per il sensore il pianale della vettura.
ossigeno riscaldato (l’HO2S). La luce per l’HO2S è a
monte del convertitore catalizzatore nell’uscita per i cilindri Il tubo anteriore incorpora il convertitore catalizzatore e, a
No. 2 e 3. Per informazioni piú specifiche in merito al valle che convertitore, troviamo la luce dell’HO2S. Il tubo
funzionamento del convertitore catalizzatore, Vedere anteriore dei modelli con VVC incorpora inoltre una luce
CONTROLLO DELLE EMISSIONI, Descrizione e dell’HO2S a monte del convertitore catalizzatore, in un
funzionamento. ponticello tra i due tronchetti verticali dalla flangia di
raccordo del collettore di scarico. Per ridurre le vibrazioni
Per ridurre gli effetti del calore emanato dal collettore di del motore attraverso il sistema dello scarico:
scarico si ricorre ad uno schermo termico. Lo schermo · I modelli senza VVC sono dotati di una sezione di tubo
termico è fissato contro le staffe sul collettore di scarico ed ondulato con involucro di metallo intrecciato tra la
un prigioniero contro il motore. flangia di collegamento del collettore di scarico e il
convertitore catalizzatore.
Serie "L" · I modelli con VVC sono dotati di sezioni di tubo
ondulato ed ammortizzatori sulla flangia di raccordo
Il collettore di scarico in ghisa è fissato contro la testata del collettore di scarico.
per mezzo di bulloni e rondelle che tengono fisso il
collettore di aspirazione, con altri due bulloni e quattro Il tubo intermedio e il tronchetto terminale sono dotati di
dadi. La guarnizione in metallo laminato che ermetizza il silenziatore. Le marmitte contengono una serie di camere
collettore di aspirazione contro la testata ermetizza anche di espansione, risonatori e deflettori che servono per
il collettore di scarico. ridurre la rumorosità del motore.
Il collettore di scarico presenta una valvola EGR ed un Per ridurre il calore emanato dal sistema di scarico contro
turbocompressore Garrett con dispositivo "Wastegate". La il pianale della vettura si monta una serie di schermi
valvola dell’EGR è ermetizzata tramite una guarnizione; il termici. Gli schermi termici sono fissati contro il pianale per
turbocompressore ha un raccordo faccia a faccia con il mezzo di bulloni e rondelle.
collettore di scarico. La scatola del turbocompressore ha
due imboccature; la luce "N" orientata al "Wastegate" e la
luce "J" al sensore della pressione (MAP) sulla paratia.
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMI COLLETTORI E SCARICO
Serie "L"
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 9
FRIZIONE
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
COMPONENTI DELLA FRIZIONE - SCATOLA CAMBIO "R65" ............................................. 1
COMPONENTI DELLA FRIZIONE - SCATOLA CAMBIO "PG1" ............................................. 2
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DELLA FRIZIONE ........................................................... 4
FRIZIONE
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
FRIZIONE
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
FRIZIONE
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
FRIZIONE
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
UBICAZIONE DEI COMPONENTI DEL CAMBIO STEPTRONIC EM-CVT ............................. 1
SCATOLA CAMBIO STEPTRONIC EM-CVT .......................................................................... 2
SCATOLA CAMBIO STEPTRONIC EM-CVT - VISTA IN SEZIONE ....................................... 4
SCHEMA DI COMANDO DEL CAMBIO STEPTRONIC EM-CVT ........................................... 6
DESCRIZIONE ......................................................................................................................... 7
Generale ............................................................................................................................... 7
Unità Steptronic EM-CVT ...................................................................................................... 7
Unità interfaccia della scatola cambio (GIU) ....................................................................... 10
Modulo comando motore (ECM) - Comando EM-CVT ........................................................ 13
Complessivo leva selettore del cambio ............................................................................... 13
Input GIU dell’interruttore dei freni (solo alcuni mercati particolari) ..................................... 14
Gruppo strumenti ................................................................................................................ 14
Radiatore del liquido ........................................................................................................... 15
Diagnostica ......................................................................................................................... 15
Codici diagnosi guasto (DTC) ............................................................................................. 16
FUNZIONAMENTO ................................................................................................................ 17
Generale ............................................................................................................................. 17
Guida - modo automatico .................................................................................................... 17
Guida - modo manuale ........................................................................................................ 17
Procedura adattamento celere ............................................................................................ 18
DIAGNOSI GUASTI ............................................................................................................... 19
Guasto: il motore non parte in ’P’ od ’N’ .............................................................................. 19
Guasto: il meccanismo di stazionamento non tiene ferma la vettura .................................. 19
Guasto: la vettura si sposta quando ’N’ è stato selezionato ............................................... 19
Guasto: il motore può essere avviato in ’D’ oppure ’R’ ....................................................... 19
Guasto: il motore può essere avviato in tutte le posizioni del selettore ............................... 20
Guasto: non si ha trasmissione in ’D’ oppure ’R’ ................................................................. 20
Guasto: la vettura si sposta a piú di 10 km/h quando è stato selezionato ’D’ oppure ’R’ .... 20
Guasto: forti vibrazioni della vettura in ’D’ oppure ’R’ quando il motore è al minimo ........... 20
Guasto: accelerazione scadente, peraltro il motore imballa solo quando freddo ................ 20
Guasto: accelerazione scadente, peraltro il motore imballa quando caldo ......................... 21
Guasto: stallo del motore durante la frenata ....................................................................... 21
Guasto: kick-down ritardato od insufficiente ....................................................................... 21
Guasto: reazione ritardata quando si seleziona il modo Manuale da ’D’ con la vettura in
movimento ............................................................................................................................. 22
Guasto: la vettura si sposta leggermente in avanti/indietro all’avviamento in ’P’ od ’N’ ...... 22
Guasto: rumori di cavitazione idraulica dalla scatola cambio .............................................. 22
Guasto: perdite di liquido dalla scatola cambio ................................................................... 23
Controlli ............................................................................................................................... 24
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
1
2
12
13
3
10 11
5
6
7
9
8
M44 1367 A B J
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
DESCRIZIONE
Il cambio può essere sfruttato quale CVT convenzionale L’EM-CVT è un’unità costituita da componenti elettrici e
selezionando P, R, N oppure D tramite la leva del meccanici che funzionano insieme fornendo i modi
selettore. Spostando la leva del selettore nel quadro fino automatico e manuale.
alla posizione ’M’ si invia un segnale all’interfaccia della
scatola cambio (la GIU) e si porta il cambio nel modo I seguenti componenti meccanici fanno parte dell’EM-CVT
manuale/sportivo. (fare riferimento alla vista in sezione dell’EM-CVT):
· Ammortizzatore torsione
Nel modo sportivo, il cambio continua a funzionare quale · Gruppo ingranaggi satelliti
CVT convenzionale, ma è piú ’brillante’. I regimi motore · Frizioni
sono superiori in questo modo, pertanto si ha · Pulegge e cinghia in acciaio
accelerazione piú brillante. · Albero portapignone
· Unità del differenziale
Trovandosi nel modo sportivo, se la leva del selettore · Pompa idraulica.
viene spostata su + o -, il sistema passa al funzionamento
nel modo manuale. I passaggi manuali da un rapporto Ammortizzatore torsione
all’altro possono essere effettuati sequenzialmente tramite
la leva del selettore. Spostando la leva del selettore in La trasmissione è condotta dal motore tramite un
avanti (’+’) si ottiene il passaggio ai rapporti superiori; ammortizzatore torsionale. Lo smorzatore delle vibrazioni
arretrando la leva (’-’) si ottiene lo scalo. torsionali è fissato al volano per mezzo di sei bulloni ed è
simile ad un convenzionale disco della frizione, senza la
Il cambio è comandato dalla GIU e dall’ECM che guarnizione.
comunicano tramite una connessione seriale dedicata ad
una connessione a circuito permanente. L’ECM MEMS3 è Lo smorzatore delle vibrazioni torsionali ha un mozzo
programmato con una particolare strategia di comando calettato che si impegna con l’albero di entrata della
EM-CVT per azionare la scatola cambio insieme alla GIU. scatola cambio. Il mozzo è impegnato in una piastra
interna che contiene le molle di compressione.
Unità Steptronic EM-CVT
La forza motrice viene trasmessa dal volano con
Nel modo automatico, l’EM-CVT vanta un numero infinito smorzatore al mozzo, tramite molle di compressione che
di rapporti. Il passaggio afasico della trasmissione attutiscono le vibrazioni torsionali dal motore ed
assicura un trasferimento piú ’liscio’ della forza motrice assicurano una trasmissione ’liscia’ alla scatola cambio.
alle ruote, garantendo nel contempo la massima
prestazione della vettura in tutte le condizioni.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Gruppo ingranaggi satelliti La rotazione del treno ruote planetarie fa girare la puleggia
principale. La cinghia trapezoidale trasferisce la rotazione
Il treno degli ingranaggi satelliti permette alla scatola della puleggia principale a quella ausiliaria, la cui coppia e
cambio di fornire un’uscita rotazionale ai semiassi in due regime sono regolati dalla posizione della cinghia
direzioni per le avanmarce e la retromarcia. trapezoidale sulle due pulegge.
La forza motrice viene trasmessa dal motore e smorzatore Una cinghia trapezoidale in acciaio, larga 24 mm, viene
delle vibrazioni torsionali all’albero di entrata che è impiegata per portare la forza motrice alle due pulegge. La
collegato al portasatelliti. cinghia è lubrificata e raffreddata da un getto di liquido.
Inserendo un’avanmarcia, il portasatelliti è collegato La cinghia è costituita da due bande in acciaio, ciascuna
direttamente alla ruota dentata centrale dalla frizione. Il delle quale è costruita impiegando dieci strisce di acciaio.
gruppo ingranaggi epicicloidali ruota quale complessivo Le bande in acciaio contengono circa 350 segmenti di
unico; la coppia motrice viene trasmessa direttamente alla acciaio che si attestano reciprocamente per permettere
puleggia primaria. alla cinghia di trasmettere la forza per mezzo della
compressione. La cinghia ha segmenti in acciaio di vari
Selezionando la retromarcia, l’anello del ruotismo spessori differenti, che riducono il rumore derivante dallo
epicicloidale è tenuto fermo dalla frizione della scontro dei segmenti contro le pulegge variando le
retromarcia. Tre coppie di ruote planetarie (alle quali si fa frequenze armoniche.
riferimento con i termini ingranaggi satelliti o ruotismo
epicicloidale) comandano quindi la ruota dentata centrale Albero portapignone
in direzione opposta, facendo cosí ruotare la puleggia
principale in direzione opposta. L’albero portapignone, che è supportato su due cuscinetti
a rulli conici, serve per due ingranaggi che danno una
Frizioni riduzione bicicloidale tra la puleggia ausiliaria e la corona
dentata del volano ed assicurando il corretto senso di
Le due frizione incorporano una frizione multidisco in rotazione dei semiassi.
bagno d’olio. Ciascuna guarnizione ha tre dischi di attrito e
pertanto sei superfici di attrito. La pressione idraulica Differenziale
comanda le frizioni per permettere alla vettura di partire
senza scosse, qualunque sia l’apertura della farfalla. Il La trasmissione viene portata alla corona dentata del
liquido dal radiatore viene portato ai dischi della frizione differenziale dall’ingranaggio della riduzione finale. La
per impedire il surriscaldamento delle superfici d’attrito. corona dentata è imbullonata alla gabbia differenziale con
otto bulloni. La trasmissione dalla corona dentata viene
Pulegge e cinghia in acciaio portata tramite gli ingranaggi conici ai semiassi. Il
differenziale è supportato da cuscinetti conici.
I componenti principali di comando della scatola cambio
sono una coppia di pulegge trapezoidali ed una cinghia in Pompa idraulica
acciaio. Le pulegge hanno una gola fissa ed una mobile.
Entrambe le gole mobili sono montate diagonalmente La pompa idraulica è montata sul lato opposto della
contrapposte per impedire l’imperfetto allineamento della scatola cambio sul ruotismo epicicloidale. La pompa è
cinghia durante il passaggio da un rapporto all’altro. Le condotta direttamente dallo smorzatore delle vibrazione
gole mobili sono azionate da un cilindro idraulico ed un tramite un albero che è al centro dell’albero di entrata.
pistone; la pressione idraulica è regolata dall’unità del L’alberino è calettato al portasatelliti che ruota sempre al
comando idraulico. Le gole mobili sono montate su regime dell’albero motore.
scanalature d’accoppiamento di tipo sferico che ne
impediscono la rotazione rispetto alle gole fisse. La pompa ha una cilindrata di 10,32 c.c. per ogni giro e
può erogare una pressione massima di 40 bar per fare
fronte alla coppia massima richiesta. Il liquido
pressurizzato dalla pompa viene impiegato per lubrificare
la scatola cambio e comandare la trasmissione.
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Il motorino è un attuatore lineare che è comandato dalla I modelli destinati ad alcuni Paesi particolari sono
GIU reagendo ai segnali PWM a 500 Hz dalla centralina leggermente differenti, ovvero: quando la leva del
ECM. Il motorino è un complessivo bipolare passo-passo selettore si trova in ’P’ e l’accensione viene inserita, l’input
che contiene due bobine che creano campi magnetici per dell’interruttore di stazionamento/folle fa sí che la GIU
spostare il motorino nella posizione richiesta. ecciti una elettrovalvola di bloccaggio del comando del
cambio sulla leva del selettore. La leva viene pertanto
Sensore del regime differenziale scatola cambio bloccata in ’P’. La leva del selettore può essere spostata
da ’P’ solo quando l’accensione viene inserita e si preme il
Il sensore del regime differenziale della scatola cambio è pedale dei freni. L’elettrovalvola di bloccaggio entra in
montato sul piano posteriore della scatola, accanto al funzione solo quando l’accensione è inserita.
trasduttore della velocità su strada. Il sensore è collegato
al cablaggio principale tramite un cavo volante con un Trasduttore della velocità su strada
connettore a tre piedini.
Il trasduttore della velocità su strada è montato sul piano
Il sensore del regime differenziale della scatola cambio è posteriore della scatola cambio, sopra il semiasse destro,
un elemento ad effetto Hall che impiega una ruota target accanto al sensore del regime differenziale della scatola
ad ottantun dente che rappresenta la corona dentata cambio. Il trasduttore viene impiegato dal gruppo
differenziale della scatola cambio. L’output del sensore strumenti per comandare il tachimetro e la centralina
viene letto direttamente dall’ECM che calcola la velocità ECM.
precisa della vettura. L’output del sensore non risente il Vedere ’STRUMENTI - Descrizione e funzionamento’
blocco delle ruote, grazie all’entrata in funzione del
differenziale. Il calcolo della velocità della vettura da parte
dell’ECM permette al sistema EM-CVT di calcolare il
rapporto corrente.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 9
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Unità interfaccia della scatola cambio (GIU) In caso di guasto del sistema si dispone del modo di
’ritorno alla base’ (strategia di funzionamento limitato), pur
potendo controllare il rapporto della scatola cambio. Oltre
all’accensione della spia di guasto, il guidatore riscontrerà
che il regime motore viene limitato a circa 3000
giri/minuto.
10 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
2 Non impiegato -
4 Massa Input
11 Non impiegato -
12 Non impiegato -
15 Non impiegato -
16 Non impiegato -
18 Dalla centralina ECM alla GIU (posizione del motorino di comando dei rapporti) - Input
Segnale PWM
19 Non impiegato -
20 Non impiegato -
Continua.....
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 11
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
21 Non impiegato -
23 Non impiegato -
25 Massa Input
36 Segnale sensore di prossimità ’UP’ (+) manuale sulla leva del selettore Input
37 Non impiegato -
38 Segnale sensore di prossimità ’DOWN’ (-) manuale sulla leva del selettore Input
39 Non impiegato -
40 Non impiegato -
41 Non impiegato -
42 Non impiegato -
12 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 13
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Elettrovalvola di bloccaggio del cambio (solo alcuni Quando la leva del selettore viene spostata alla posizione
Paesi particolari) Manuale/Sportivo, il bersaglio superiore si scosta dal
sensore di prossimità ’D’. La GIU riscontra questa
L’elettrovalvola, se in dotazione, è fissata ad una piastra la condizione e porta la scatola cambio nel modo
quale è fissata a sua volta su un’altra piastra pressofusa in Manuale/Sportivo. La scatola cambio funzionerà nel modo
nylon con due viti, davanti alla leva del selettore. Il sportivo finché la GIU non riscontra che un sensore di
solenoide è collegato al cablaggio principale tramite un prossimità +/- è stato azionato: la GIU aziona quindi la
connettore a due piedini. scatola cambio nel modo manuale.
Il solenoide è alimentato dalla GIU. Quando il solenoide è Input GIU dell’interruttore dei freni (solo alcuni mercati
eccitato, una spina viene espulsa e si impegna in un foro particolari)
nella leva del selettore, bloccandola nella posizione di
stazionamento. L’interruttore dei freni è montato sopra la pedaliera ed è
comandato azionando il pedale dei freni. L’interruttore
Quando la leva del selettore si trova in ’P’ e l’accensione è porta un input alla GIU, oltre ad azionare gli indicatori di
inserita, il solenoide è attivato finché il pedale dei freni non arresto.
viene premuto. Quando il solenoide è diseccitato, il perno
si ritrae permettendo di spostare la leva del selettore. Quando l’interruttore dei freni viene azionato, la GIU rileva
un’alimentazione 12 volt. La GIU può cosí diseccitare
Modulo LED l’elettrovalvola di bloccaggio del cambio, a patto che
l’accensione sia inserita.
Il modulo LED è montato nella cornice della leva del
selettore ed è tenuto fermo per mezzo di due fermagli Gruppo strumenti
incorporati. Il modulo è collegato al cablaggio principale
tramite un connettore C0245 ad otto piedini. Il gruppo strumenti visualizza la selezione del cambio:
accende una spia di guasto se la scatola cambio non
Il modulo LED accende il display che evidenzia la funziona come prescritto.
posizione del selettore sulla cornice della leva del
selettore: posizioni P R N D ed M. Quando le luci di
posizione sono accese, tutti i LED sono accesi a bassa
intensità, mentre il LED che evidenzia la posizione
selezionata è piú brillante.
Interruttore PRNDM
14 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
L’LCD è sito sulla parte inferiore del tachimetro. Oltre a Il radiatore del liquido è montato sul davanti della vettura,
visualizzare il contachilometri e il contachilometri parziale, dietro il paraurti, davanti al radiatore del motore. Il
l’LCD visualizza anche la condizione attuale della scatola radiatore del liquido è costituito da otto matrici verticali che
cambio. permettono al liquido di passare da un lato all’altro del
radiatore. Ciascuna matrice è raccordata da alette sottili
Quando l’ECM viene sostituito, l’EEPROM dell’ECM viene che facilitano la dissipazione del calore.
riattivato (codici di guasto cancellati) impiegando il
TestBook; se la scatola cambio è stata sostituita, l’LCD Due tubi in lega per il liquido dalla scatola cambio
lampeggia ’F’ insieme al modo selezionato, finché non è costituiscono l’alimentazione e il ritorno al/dal radiatore del
stato ultimato il primo ciclo di adattamento celere. liquido.
Carattere Descrizione
P Stazionamento
R Retromarcia
N Folle
D Diretta
1 1a manuale
2 2a manuale
3 3a manuale
4 4a manuale
5 5a manuale
6 6a manuale
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 15
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
16 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Quando la leva del selettore si trova in ’P’ (stazionamento) Nel modo manuale, la posizione del motorino viene variata
un nottolino comandato da una molla ed un cono blocca per regolare il regime motore, fissando il rapporto
meccanicamente la puleggia ausiliaria, bloccando cosí le corrente. Il motorino aziona l’unità idraulica di comando
ruote posteriori. Se si seleziona ’P’ quando la vettura è in per regolare la puleggia principale.
movimento, il nottolino non entra in funzione finché la
velocità su strada non è inferiore a 7 km/h. Selezionando
’P’ quando la vettura è in movimento si può udire un
ticchettio.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 17
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
La GIU controlla se il passaggio richiesto da un rapporto L’adattamento celere viene effettuato come indicato qui
all’altro è ammesso. Se il guidatore richiede un passaggio sotto:
da un rapporto ad un altro ritenuto pericoloso o che può · Portare la leva del selettore in ’D’ ed accelerare fino ad
danneggiare la trasmissione, tale richiesta allora viene 55 km/h. Rilasciare l’acceleratore e lasciare che la
ignorata. vettura rallenti senza frenare.
· Quando la vettura rallenta, l’ECM apprende i punti di
Se si richiede il passaggio ad un rapporto superiore e il adattamento del motorino di controllo del rapporto.
guidatore non ha effettuato la selezione prescritta tramite Questa procedura va ultimata prima che la vettura si
la leva del selettore, verrà allora selezionato il rapporto sia arrestata.
superiore successivo quando il regime motore ha · Se la scatola cambio raggiunge il rapporto minimo
raggiunto il livello massimo giri/minuto. prima che la procedura di adattamento sia stata
ultimata, il regime motore allora viene ridotto da quello
Se il guidatore non effettua uno scalo marce quando la ’target’ a quello del minimo.
vettura sta rallentando, viene selezionato allora · Per ultimare quindi la procedura, accelerare fino ad
(automaticamente) il rapporto inferiore successivo. L’LCD oltre 40 km/h e poi rilasciare l’acceleratore. Permettere
nel gruppo strumenti indica sempre il rapporto inserito. alla vettura di rallentare in modo che il software
dell’ECM possa apprendere gli alti punti di
Il modo manuale viene disabilitato spostando la leva del adattamento.
selettore alla posizione ’D’ (automatico). · L’adattamento celere è ultimato quando la ’F’ nell’LCD
del gruppo strumenti cessa di lampeggiare e viene
Procedura adattamento celere visualizzato solo il modo.
AVVISO IMPORTANTE: Assicurarsi che tutti i Il software dell’ECM si ’adatta’ continuamente tenendo
collaudi su strada vengano effettuati da conto dell’usura della scatola cambio e degli errori
Personale qualificato, in maniera sicura e dell’adattamento celere. Il guidatore non si rende conto
rispettando sempre quanto prescritto dal Codice della che una procedura di adattamento è in corso: la guida
Strada e tenendo conto delle condizioni del traffico. normale rimane in vigore.
18 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Cavo del selettore non regolato come Regolare il cavo del selettore Vedere
prescritto Regolazioni.
Cavo del selettore non regolato come Regolare il cavo del selettore Vedere
prescritto Regolazioni.
Danni interni della scatola cambio Sostituire la scatola cambio Vedere Riparazioni.
Cavo del selettore non regolato come Regolare il cavo del selettore Vedere
prescritto Regolazioni.
Cavo del selettore non regolato come Regolare il cavo del selettore Vedere
prescritto Regolazioni.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 19
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Livello del liquido della scatola cambio Controllare e rabboccare il livello nella scatola del
non corretto cambio impiegando liquido prescritto Vedere
MANUTENZIONE.
Cavo del selettore non regolato come Regolare il cavo del selettore Vedere
prescritto Regolazioni.
Danni interni della scatola cambio Sostituire la scatola cambio Vedere Riparazioni.
Guasto: la vettura si sposta a piú di 10 km/h quando è stato selezionato ’D’ oppure ’R’
Regime del minimo motore troppo alto Controllare e regolare il regime del minimo
Vedere INFORMAZIONI, Dati Messa a Punto
Motore.
Guasto: forti vibrazioni della vettura in ’D’ oppure ’R’ quando il motore è al minimo
Livello del liquido della scatola cambio Controllare e rabboccare il livello nella scatola del
non corretto cambio impiegando liquido prescritto Vedere
MANUTENZIONE.
Regime del minimo motore troppo alto Controllare e regolare il regime del minimo
Vedere INFORMAZIONI, Dati Messa a Punto
Motore.
Danni interni della scatola cambio Controllare la condizione del liquido Controllo 1
Livello del liquido della scatola cambio Controllare e rabboccare il livello nella scatola del
non corretto cambio impiegando liquido prescritto Vedere
MANUTENZIONE.
Danni interni della scatola cambio Controllare la condizione del liquido Controllo 1
20 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Livello del liquido della scatola cambio Controllare e rabboccare il livello nella scatola del
non corretto cambio impiegando liquido prescritto Vedere
MANUTENZIONE.
Cavo del selettore non regolato come Regolare il cavo del selettore Vedere
prescritto Regolazioni.
Danni interni della scatola cambio Controllare la condizione del liquido Controllo 1
Regime del minimo motore troppo Controllare e regolare il regime del minimo
basso Vedere INFORMAZIONI, Dati Messa a Punto
Motore.
Guasto del motorino di comando del Misurare la resistenza sui piedini dei connettori
rapporto della scatola cambio. Misurare tra i piedini ’E’ ed
’F’ e ’B’ ed ’H’. La resistenza deve essere tra 18 e
30 Ω .
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 21
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Guasto: reazione ritardata quando si seleziona il modo Manuale da ’D’ con la vettura in movimento
Cavo del selettore non regolato come Regolare il cavo del selettore Vedere
prescritto Regolazioni.
Livello del liquido della scatola cambio Controllare e rabboccare il livello nella scatola del
non corretto cambio impiegando liquido prescritto Vedere
MANUTENZIONE.
Filtro del liquido intasato oppure sporco Sostituire il filtro del liquido Vedere Riparazioni.
Danni interni della scatola cambio Controllare la condizione del liquido Controllo 1
22 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Guasto Intervento
Perdite dal tubo dell’asta di livello del liquido Sostituire l’anello torico dell’asta di livello
Perdite dalla guarnizione della coppa del liquido della Assicurarsi che i bulloni della coppa del liquido siano serrati
scatola cambio come prescritto
Sostituire la guarnizione della coppa del liquido
Perdite dall’interruttore Stazionamento/Folle Assicurarsi che l’interruttore sia serrato alla coppia prescritta
Sostituire l’anello torico dell’interruttore
Perdite dal tappo di scarico della scatola cambio Assicurarsi che il tappo sia serrato alla coppia prescritta
Sostituire l’anello di tenuta del tappo di scarico
Perdite dal trasduttore della velocità Assicurarsi che il trasduttore sia serrato alla coppia
prescritta
Sostituire l’anello torico del trasduttore
Perdite dal sensore del regime differenziale della Assicurarsi che il sensore sia serrato alla coppia prescritta
scatola cambio Sostituire l’anello torico del sensore
Perdite dal coperchio principale Assicurarsi che il coperchio sia serrato come prescritto
Sostituire l’anello torico
Perdite dal coperchio ausiliario Assicurarsi che il coperchio sia serrato come prescritto
Sostituire gli anelli torici del coperchio
Perdite dalla leva di comando del selettore Sostituire la guarnizione della leva del selettore
Perdite dalle connessioni dei tubi del radiatore del Assicurarsi che i tubi siano serrati come prescritto
liquido Sostituire gli anelli torici del raccordo tra il tubo e la scatola
cambio
Perdite dalle connessioni dei tubi del radiatore del Assicurarsi che i tubi siano serrati come prescritto
liquido Sostituire gli anelli torici del raccordo tra tubo e radiatore del
liquido
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 23
CAMBIO AUTOMATICO - ’EM-CVT’
Controllo 1: controllo della condizione del liquido Per il controllo che segue occorre impiegare un
cronometro e il contagiri della vettura.
1. Scolare e controllare il liquido della scatola cambio.
Vedere Regolazioni. 1. Portare la leva del selettore in ’D’ ed accelerare fino
2. Se il liquido contiene particelle metalliche, rinnovare ad 80 km/h.
il cambio e lavare il radiatore del liquido e i tubi. 2. Una volta raggiunta la velocità di 80 km/h, rilasciare
3. Se il liquido è sbiadito, bruciato o contiene acqua: l’acceleratore e - senza agire sui freni - permettere
alla vettura di rallentare fino a 61 km/h.
· Rifornire la scatola cambio fino al livello 3. Quando la vettura ha raggiunto 61 km/h, premere
corretto impiegando il liquido prescritto. l’acceleratore fino in fondo per fare scattare il
· Collaudare la vettura su strada (minimo 16 km) kick-down.
utilizzando tutte le posizioni del selettore. 4. Se il regime motore è 3800-4200 entro uno o due
· Se il guasto persiste, sostituire la scatola secondi da quando si viaggia a 61 km/h, il
cambio. funzionamento del kick-down è OK.
Controllo 2: controllo interruttore stazionamento/folle 1. Con la leva del selettore in ’D Manuale’, guidare la
vettura ad una velocità costante di 80 km/h.
2. Rilasciare l’acceleratore e spostare la leva del
selettore alla posizione ’-’ (modo manuale). Il gruppo
strumenti deve indicare il numero del rapporto, e il
regime motore deve aumentare entro uno o due
secondi. Se si ottiene questa reazione, il modo
manuale allora funziona come prescritto.
24 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SEMIASSI
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
COMPONENTI DEL SEMIASSE ............................................................................................. 1
FUNZIONAMENTO .................................................................................................................. 2
SEMIASSI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SEMIASSI
FUNZIONAMENTO
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
STERZO
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
COMPONENTI DEL VOLANTE ............................................................................................... 1
COMPONENTI TUBO PER ALBERO COMANDO STERZO/PIANTONE ............................... 2
COMPONENTI DELLA CREMAGLIERA DEL SERVOSTERZO ............................................. 3
DESCRIZIONE DEL PIANTONE ............................................................................................. 4
DESCRIZIONE DEL SERVOSTERZO .................................................................................... 5
FUNZIONAMENTO ............................................................................................................... 6
STERZO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
STERZO
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
STERZO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
STERZO
Il piantone incorpora un albero comando sterzo in due La parte superiore del piantone è supportata da un solo
sezioni di tipo cedevole che scorre in un cuscinetto in alto bullone, tenuto fermo in una staffa da una piastrina di
e in una boccola in basso. sicurezza. Rilasciando la leva di regolazione del piantone
di allenta il dado che tiene fermo questo bullone e si
I supporti del tubo comando sterzo sono progettati in ottiene lo spostamento lungo le scanalature nella staffa di
modo da deformarsi e/o spostarsi in caso di scontro per supporto, ottenendo cosí la regolazione richiesta della
assorbire l’energia. Alla base, la morsa che tiene fermo il quota del piantone.
piantone ne permette lo scorrimento sotto carico, mentre
la griffa sull’estremità opposta del piantone ed ivi saldata Spostando il volante, lo sforzo di svolta dell’albero viene
si inserisce contro una piastra attutitrice che è fissata alla trasmetto all’albero portapignone dell cremagliera tramite
scocca. Nel caso di scontro, il piantone cede in avanti un albero intermedio montato tra due giunti cardanici.
piegando la piastra che attutisce l’energia dell’urto mentre Questi raccordi permettono regolazioni alla posizione del
si deforma. L’airbag che fa parte del sistema piantone e allo spostamento del piantone in caso di
supplementare di sicurezza SRS offre protezione scontro.
supplementare al torace e al viso del guidatore: l’airbag è
al centro del volante. Nel caso di scontro frontale, l’airbag
viene spiegato se la velocità della vettura supera quella
preimpostata.
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
STERZO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
STERZO
FUNZIONAMENTO
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SOSPENSIONI ANTERIORI
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
UBICAZIONE DEI COMPONENTI DELLE SOSPENSIONI ANTERIORI ................................ 1
COMPONENTI DELLE SOSPENSIONI ANTERIORI .............................................................. 2
PARTICOLARE COMPONENTI DEL PUNTONE MACPHERSON ......................................... 3
DESCRIZIONE ......................................................................................................................... 4
Generale ............................................................................................................................... 4
Puntone di reazione MacPherson ......................................................................................... 4
Braccio inferiore .................................................................................................................... 5
Barra di accoppiamento ........................................................................................................ 5
Barra antirollio e raccordi ..................................................................................................... 5
SOSPENSIONI ANTERIORI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SOSPENSIONI ANTERIORI
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SOSPENSIONI ANTERIORI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
SOSPENSIONI ANTERIORI
DESCRIZIONE
Puntone di reazione MacPherson Le molle anteriori sono di tipo differente, a seconda del
motore e delle specifiche della vettura: sono identificate da
Due puntoni MacPherson riprendono lo smorzamento un codice colore verniciato sulle spire delle molle.
delle sospensioni anteriori. Ciascun puntone comprende Vedere ’INFORMAZIONI’ .
un ammortizzatore, una molla elicoidale ed un supporto
superiore. La molla elicoidale è tenuta in condizione L’asse della molla elicoidale è sfalsato rispetto all’asse
compressa tra la sede della molla del puntone e il dell’ammortizzatore. Questo assetto particolare offre
supporto superiore. Un parapolvere è montato tra il compensazioni dei carichi laterali.
supporto superiore e l’ammortizzatore: protegge lo stelo
dell’ammortizzatore dalla polvere e da possibili danni. Complessivo supporto superiore
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SOSPENSIONI ANTERIORI
Il braccio inferiore presenta un giunto sferico esterno Viene impiegata una barra piena antirollio in acciaio per
integrale che si impegna in una sede rastremata nel molle che funziona tramite due raccordi su ciascun braccio
mozzo snodato. Il giunto sferico è fissato contro il mozzo inferiore. La barra di antirollio ha una diametro di 25 su
per mezzo di un dado a corona ed una coppiglia spaccata. tutti i modelli.
L’estremità interna del braccio inferiore è dotata di una
boccola fissata in una staffa prefabbricata sul corpo La barra di antirollio è fissata contro i bracci inferiori per
posteriore e bloccata con un bullone. mezzo di due raccordi imboccati della barra e contro il
corpo posteriore per mezzo di due boccole fissate da
Due fori maschiati sul piano superiore del braccio piastrine di sicurezza e bulloni.
permettono il fissaggio della barra di accoppiamento per
mezzo di due bulloni. Un unico foro maschiato sul piano Le boccole con rivestimento in PTFE a bassa attrito non
posteriore del braccio inferiore permette il fissaggio del richiedono ingrassaggio; permettono alla barra di antirollio
raccordo della barra di antirollio per mezzo di un bullone. di ruotare liberamente e silenziosamente al loro interno.
Ciò permette alla barra di antirollio di reagire rapidamente
I bracci inferiori sono orientati ed identificati dalla al rullio e permette inoltre l’impiego di boccole piú rigide in
stampigliatura ’L’ oppure ’R’ sul piano superiore. quanto non vi è compressione o svergolamento (tipici
delle boccole convenzionali).
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
SOSPENSIONI POSTERIORI
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
UBICAZIONE DEI COMPONENTI DELLE SOSPENSIONI POSTERIORI .............................. 1
COMPONENTI DELLE SOSPENSIONI POSTERIORI - MODELLI CON FRENI A DISCO .... 2
COMPONENTI DELLE SOSPENSIONI POSTERIORI - MODELLI CON FRENI A
TAMBURO ............................................................................................................................... 3
PARTICOLARE DEI COMPONENTI DELL’AMMORTIZZATORE POSTERIORE ................... 4
DESCRIZIONE ......................................................................................................................... 5
Generale ............................................................................................................................... 5
Telaio ad ’H’ .......................................................................................................................... 5
Complessivo ammortizzatore e molla .................................................................................. 5
SOSPENSIONI POSTERIORI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SOSPENSIONI POSTERIORI
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SOSPENSIONI POSTERIORI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
SOSPENSIONI POSTERIORI
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SOSPENSIONI POSTERIORI
Il principio detto ’corpo svergolante’ impiega boccole La parte superiore della molla elicoidale è impegnata nel
orientabili angolate che sono realizzate secondo tecniche supporto superiore; la base è impegnata in una sede
particolarissime. Ciascuna boccola è costituita da un molla che fa parte integrale del corpo dell’ammortizzatore.
insieme di gomma, interfogliatura in acciaio e cavità che La molla è impegnata alle estremità su isolatori in gomma
assicurano reazione sempre perfettamente a punto in che riducono la rumorosità trasmessa dalla sospensione
direzioni differenti; la taratura avanti/dietro è di gran lunga alla carrozzeria.
superiore a quella verticale e laterale.
Le molle sono di tipo differente, a seconda del motore e
In condizioni di guida molto impegnativa in curva, il delle specifiche della vettura: sono identificate da un
leggero spostamento laterale del complessivo del corpo di codice colore verniciato sulle spire delle molle.
torsione viene arrestato progressivamente da un Vedere ’INFORMAZIONI’ .
ammortizzatore che fa parte della boccola. Pertanto le
ruote posteriori iniziano a sterzare in fase con quelle
anteriori.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
FRENI
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
COMPONENTI DEL CILINDRO MAESTRO - ABS .................................................................. 1
COMPONENTI DEL CILINDRO MAESTRO - MODELLI NON ABS ........................................ 2
COMPONENTI DELLE PINZE DEI FRENI ANTERIORI .......................................................... 3
COMPONENTI DELLE PINZE DEI FRENI POSTERIORI - FOGLIO 1 DI 2 ............................ 4
COMPONENTI DELKLE PINZE DEI FRENI POSTERIORI - FOGLIO 2 DI 2 ......................... 5
COMPONENTI DEI FRENI POSTERIORI A TAMBURO ......................................................... 6
SISTEMA FRENANTE ANTIBLOCCAGGIO ............................................................................ 7
DESCRIZIONE ......................................................................................................................... 7
FUNZIONAMENTO .................................................................................................................. 8
FUNZIONAMENTO DEL FRENO A MANO ........................................................................... 10
FRENI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
FRENI
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
FRENI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
FRENI
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
FRENI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
FRENI
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
FRENI
DESCRIZIONE
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
FRENI
Lo spostamento del liquido durante
FUNZIONAMENTO l’inserimento/disinserimento dei freni viene compensato
dal liquido proveniente dai serbatoi separati nel serbatoio
Servo d’alimentazione attraverso i fori di mandata nel cilindretto.
Quindi lo spostamento finale degli stantuffini fa sí che
La depressione nel collettore di aspirazione (provocata l’eventuale sovrappiú di liquido passi attraverso i fori di
dalla pompa della depressione sui modelli diesel) viene chiusura nei serbatoi del liquido.
trasmessa tramite un flessibile ed una valvola di ritegno al
servo. In caso di guasto in un sistema, l’altro sistema rimane
perfettamente in funzione, peraltro si noterà un aumento
Questa depressione all’interno del servo viene riscontrata della corsa del pedale dei freni.
su ambo i lati della membrana. Quando il pedale dei freni
viene premuto, l’asta di spinta del servo apre una valvola Pinze
e permette alla pressione atmosferica di venire aspirata
attraverso il filtro sul lato pedale della membrana. La La pressione sulla pinza spinge il pistoncino della pinza
pressione differenziale che agisce sulla membrana contro la pastiglia interna del freno e pertanto contro il
aumenta la pressione esercitata sul pedale dei freni e la disco. Il corpo della pinza reagisce e scorre sui perni di
trasmette al cilindro maestro tramite l’asta di spinta. guida, portando la pastiglia esterna in contatto con il disco.
Quando il pedale dei freni viene premuto, lo stantuffino Quando la vettura è in movimento, l’ECU riceve una serie
primario si solleva nella canna del cilindretto; la pressione di segnali dai quattro sensori delle ruote. Avvalendosi di
creatasi agisce insieme alla molla primaria per sopraffare detti segnali, l’ECU può stabilire la velocità della vettura.
quella ausiliaria, spostando cosí contemporaneamente lo Questa è la velocità che l’ECU impiega quando punto di
stantuffino ausiliario verso l’alto. Lo spostamento iniziale di riferimento per calcolare la decelerazione di ciascuna
entrambi i pistoncini li sposta dai perni di fermo, chiudendo ruota.
cosí entrambe le valvole centrali primaria ed ausiliaria. Il
successivo spostamento degli stantuffini pressurizza il Questa velocità di riferimento viene calcolata
liquido che viene incanalato in due circuiti idraulici continuamente, anche durante la frenata. Se una o piú
separati, collegati al modulatore idraulico. ruote rallentasse piú rapidamente rispetto alle altre, cosa
questa che indica che una ruota sta raggiungendo il punto
Il circuito principale aziona i freni delle ruote anteriore in cui si blocca, scatta allora la sequenza di
destra e posteriore sinistra; quello ausiliario aziona i freni antibloccaggio.
delle ruote anteriore sinistra e posteriore destra.
Il modulatore idraulico ha tre fasi di funzionamento:
Il liquido nelle camere dietro gli stantuffini non risente lo
spostamento degli stantuffini e può passare senza 1. Fase di maggior pressione: il sistema ABS è a
limitazione alcuna tra la camera e il serbatoio, sia prima riposo e la pressione del liquido nel cilindro maestro
sia durante la frenata. può passare attraverso le elettrovalvole nel
modulatore idraulico per azionare le pinze di tutte le
Quando il pedale dei freni viene rilasciato, le molle ruote.
primaria ed ausiliaria riportano in giú i relativi pistoncini nei 2. Fase di mantenimento della pressione: la pinza è
cilindretti. Quando gli stantuffini contattano i perni di separata dal cilindro maestro, impedendo cosí
arresto, le valvole centrali del primario e dell’ausiliario si qualsiasi aumento di pressione in seguito a
aprono permettendo la libera circolazione del liquido tra i pressione maggiorata sul pedale.
due circuiti idraulici e il serbatoio del liquido. 3. Fase di diminuzione della pressione: la pinza è
collegata alla pompa di ritorno che pompa il liquido
riportandolo al cilindro maestro.
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
FRENI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 9
FRENI
Il freno a mano agisce su entrambi i dischi o tamburi La regolazione automatica delle pastiglie dei freni a disco
posteriori tramite due cavi posteriori, un bilanciere ed (o della ganasce) è ottenuta agendo sul pedale dei freni.
un’asta intermedia che è collegata alla leva del freno a La regolazione manuale dei cavi del freno a mano si
mano. effettua tramite il dado di regolazione su un’asta
intermedia filettata che poggia sul bilanciere.
Quando la leva del freno a mano viene azionata, il suo
spostamento è trasmesso tramite l’asta intermedia al
bilanciere che a sua volta lo trasmette ai due cavi
posteriori. Ciascun cavo posteriore tira una leva su una
pinza posteriore (o ganascia). Per i freni posteriori a disco,
la rotazione della leva diventa spostamento lineare tramite
un’asta che spinge per mezzo di un’asta di spinta il
pistoncino nella sua sede portando le pastiglie in contatto
con il disco. Per i freni posteriori a tamburo, la leva aziona
una camma che divarica le ganasce portando le
guarnizioni freno in contatto con il tamburo.
10 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
UBICAZIONE DEI COMPONENTI DELL’SRS ......................................................................... 2
SCHEMA COMANDI DELL’SRS .............................................................................................. 4
DESCRIZIONE DEL SISTEMA SRS ....................................................................................... 6
COMPONENTI DEL SISTEMA SRS ........................................................................................ 7
Unità di comando diagnosi dell’SRS (DCU) .......................................................................... 7
Moduli airbag lati guida e passeggero ................................................................................ 11
Pretensionatori delle cinture di sicurezza dei sedili anteriori ............................................... 15
Accoppiatore rotante ........................................................................................................... 17
Cinture di sicurezza ................................................................................................................ 18
Cinture di sicurezza sedili anteriori ...................................................................................... 18
Cinture di sicurezza dei sedili posteriori .............................................................................. 20
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA SRS ............................................................................... 21
Scontri frontali ..................................................................................................................... 21
Scontri frontali ad angolo .................................................................................................... 22
Sequenza di funzionamento ................................................................................................ 22
SPIA DELL’SRS E DIAGNOSTICA DEL SISTEMA ............................................................... 23
AIRBAG E PRETENSIONATORE, SPIEGAMENTO MANUALE ........................................... 25
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
NOTA: Il tipo per guida a sinistra è simmetricamente pari a quello con guida a destra.
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
Il sistema supplementare di sicurezza (SRS) offre una Il cablaggio di interconnessione per il sistema è protetto
protezione passiva utilissima per il guidatore e i da una speciale guaina gialla ed è incorporato nel
passeggeri in caso di forte scontro. La protezione è cablaggio della vettura.
superiore a quella data dai sistemi convenzionali (ad
esempio, cinture di sicurezza). Il sistema è considerato Un cavo di comunicazione seriale ISO 9141 (bidirezionale)
quale passivo, nel senso che funziona automaticamente circuito K collega la DCU dell’SRS alla presa diagnostica
senza alcuni intervento da parte dei passeggeri o del della vettura.
guidatore.
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
La DCU è montata sullo chassis della vettura al centro, Nel caso di scontro, la molla e il peso si spostano
sotto il cuscino del sedile posteriore. La DCU è causando un corrispondente cambiamento nella
debitamente protetta da una staffa in metallo ed un resistenza del particolare estensimetro. Se il cambiamento
coperchio in plastica stampata. Una connessione dedicata della resistenza dell’estensimetro è superiore al valore
verso massa è fornita da un aggetto connesso allo prestabilito, corrisponde allora ad una condizione d’urto di
chassis su uno dei tre bulloni Torx che tengono ferma la forza sufficiente per richiedere lo scatto dei componenti
DCU. Un connettore giallo a cinquanta piedini costituisce il dell’SRS. In tal caso, il processore dà un segnale per
collegamento della DCU dell’SRS con il cablaggio SRS attivare lo spiegamento del modulo dell’airbag e/o del
della vettura. pretensionatore della cintura di sicurezza. Lo spiegamento
ha luogo solo se la DCU dell’SRS riceve un segnale di
La DCU può rilevare le condizioni di urto grazie ad un conferma della condizione di urto. La conferma dell’urto è
controllo su 360˚, tramite accelerometri interni. I dati data dall’attivazione in contemporanea del sensore di
relativi all’accelerazione sono elaborati elettronicamente sicurezza.
da un microprocessore interno per stabilire la severità
dell’urto. La DCU è in grado di impiegare i dati di input per Sensore di sicurezza
differenziare tra scontri molto forti e piccoli urti oppure
condizioni di strada scoscesa, impedendo cosí Questo sensore è incorporato nella DCU e compreso nel
l’inserimento spropositato. circuito interno della DCU per impedire la detonazione
spropositata dei componenti dell’SRS. Il sensore di
Un sensore elettromeccanico di sicurezza è incorporato sicurezza è collegato in serie con il sensore principale e
nella DCU: si tratta di un interruttore normalmente aperto, funziona a ritmi di decelerazione molto piú bassi. Quando
che peraltro si chiude ad un limite di decelerazione il sensore di sicurezza si chiude e il sensore principale ha
prestabilito. Gli interruttori elettronici per ciascun ’petardo’ superato il valore prescritto di inserimento, gli interruttori
(le sacche) e per i pretensionatori sono attivati se lo elettronici vengono attivati: ciò permette alla corrente
scontro supera un valore prestabilito. elettrica di venire portata ai ’petardi’ degli airbags lati
guida e passeggero e ai pretensionatori delle relative
ATTENZIONE: E’ importante assicurarsi che la cinture. Il sensore di sicurezza funge inoltre da sensore di
DCU sia montata come prescritto nella sede attivazione per i pretensionatori delle cinture di sicurezza.
indicata, rispettando l’orientamento, in modo
da assicurarne il corretto funzionamento.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
Quando l’interruttore dell’accensione viene portato alla L’alimentazione dell’accensione dà una tensione positiva
posizione ’II’, la DCU controlla l’allestimento operativo dei alla DCU dell’SRS tramite un fusibile dedicato nella
componenti dell’SRS durante l’alimentazione e continua a scatola portafusibili nell’abitacolo. Il sistema dell’SRS è
controllare durante l’intero ciclo di accensione. La DCU è facilmente identificato, in quanto è incapsulato in una
in grado di rilevare un cortocircuito, un corto/dispersione chiusura in plastica color giallo. Un’alimentazione separata
alla batteria e la condizione di circuito aperto per ciascun dell’accensione viene portata alla spia dell’SRS tramite il
’petardo’ (detto anche ’sacca’). La DCU controlla la fusibile 1 nella scatola portafusibili nell’abitacolo. Nel caso
condizione dei seguenti componenti: di mancata alimentazione, controllare la condizione dei
· Accelerometro interno della DCU fusibili e le connessioni del cablaggio nella scatola
· Sensore interno di sicurezza della DCU portafusibili nell’abitacolo e DCU dell’SRS. L’alimentazione
· Microprocessore DCU dalla batteria all’interruttore dell’accensione è tramite il
· Moduli dell’airbag anteriori collegamento fusibile 3 nella scatola portafusibili nel vano
· Pretensionatori delle cinture di sicurezza motore. Se la tensione della batteria non è presente
· Spia dell’SRS (nel gruppo strumenti) sull’interruttore dell’accensione, controllare allora il
collegamento fusibile e la condizione della batteria,
Se si riscontra un guasto del sistema o di un componente, nonché le connessioni.
la spia dell’SRS allora si accende per evidenziare tale
condizione al guidatore. NOTA: La scatola portafusibili nell’abitacolo è
dietro la plancia anteriore sul vano gambe lato
La DCU applica una corrente di prova all’airbag e ai guida.
’petardi’ dei pretensionatori per controllare la continuità di
tutti i circuiti interessati. La corrente di prova non deve
superare 40 mA; l’impedenza di ogni sottocircuito deve
essere inferiore a 6 Ω . Il ’petardo’ entra in funziona
quando la DCU eroga una corrente di uscita superiore ad
800 Ma per piú di 2 ms.
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
6 MASSA Input
8 Non impiegato -
12 Non impiegato -
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 9
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
37 Non impiegato -
10 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
Moduli airbag lati guida e passeggero Quando la DCU riscontra un forte scontro frontale, gli
interruttori elettronici si chiudono applicando una piccola
Il modulo dell’airbag lato guida è montato nel volante, corrente elettrica al ’petardo’. L’adescatore è attivato per
quello per il passeggero è montato sopra il cassetto erogare calore: fa sí che le unità del gas gonfino
(incorporato nella plancia) e perfettamente di fronte al rapidamente l’airbag in nylon.
sedile. In caso di scontro frontale, entrambi gli airbags (lati
guida e passeggero) sono azionati da un segnale di
comando proveniente dalla DCU dell’SRS. I moduli
racchiudono un airbag in tessuto nylon ripiegato, le
capsule generatrici del gas ed una sacca d’adescamento
(il ’petardo’).
1. Chiusura in poliuretano
2. Alloggiamento
3. Connettore elettrico
4. Punti di fissaggio (2)
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 11
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
1. Alloggiamento
2. Busta in nylon ripiegata
3. Cuscino del volano e chiusura in poliuretano
4. Carica accenditore
5. ’Petardo’
6. Connettore elettrico
7. Pastiglie di azoturo di sodio
8. Filtro/sfiati gas
Quando è stato ricevuto un segnale di spiegamento dal Il design dell’airbag è ’sincronizzato’ rispetto alle
modulo airbag, il ’petardo’ inizia la combustione della caratteristiche d’urto della vettura, nonché in relazione al
carica dell’accenditore. La carica dell’adescatore brucia comportamento del cedimento del piantone e del volante.
rapidamente ed eroga sufficiente calore per causare la
combustione delle pastiglie generatrici del gas e pertanto
si ha una forte quantità di azoto che viene portato
nell’airbag ripiegato in nylon. La forza dell’airbag che si
gonfia provoca la rottura del cuscino centrale in
poliuretano del volante, lungo punti di rottura pre-indeboliti
in modo speciale, e causa l’espansione per formare una
cuscino di protezione tra il guidatore e il
volante/parabrezza.
12 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 13
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
L’unità incorpora un generatore del gas ed un’unità di Quando il ’petardo’ dell’airbag lato passeggero riceve un
accensione che incorpora una carica d’adescamento alla segnale di attivazione, l’accenditore sprigiona allora
nitrocellulosa e camere gas pressurizzate circondate da calore: la minuta dose di nitrocellulosa si adesca e
un filtro a reticella. Il filtro impedisce che i sottoprodotti sprigiona gas azoto. La pressione dei gas in espansione
solidi della combustione passino nell’airbag durante il suo dalla camera della nitrocellulosa fora la luce della camera
spiegamento. dei gas azoto/argo. Il gas pressurizzato che viene sfogato
si espande rapidamente gonfiando l’airbag in nylon.
Il modulo airbag per il passeggero anteriore si collega al
cablaggio della plancia tramite un connettore giallo che è
connesso sul retro del modulo dell’airbag.
14 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
Il pretensionatore è costituito da una fibbia della cintura di Il pretensionatore è montato contro il telaio del sedile per
sicurezza ed un aggancio, con un pistoncino e un mezzo di un’unica vite Torx.
dispositivo pirotecnico. I pretensionatori, montati sui
meccanismi delle cinture di sicurezza lati guida e I due pretensionatori sono identici, ma orientati (sinistro e
passeggero, sono stati realizzati in modo da eliminare destro). Ciascun pretensionatore da un tubo che contiene
tutto il lasco sulle cinture diagonali e quelle che incrociano una carica di propellente ed un pistoncino. Il pistoncino è
il bacino, in caso di forte scontro frontale. In caso di fissato ad un cavo in acciaio, la cui estremità opposta è
scontro frontale, l’inserimento dei pretensionatori fa sí che fissata alla fibbia della cintura di sicurezza. La sacca (il
la fibbia venga ritirata, stringendo le cinture di sicurezza ’petardo’) alla base del tubo dà la fonte di adescamento
per bloccare quanto piú possibile il passeggero o il quando attivato da un segnale dalla DCU dell’SRS. Un
guidatore nei rispettivi sedili. I pretensionatori sono cavo volante con connettore giallo a due piedini collega il
incorporati nell’ancoraggio della fibbia della cintura di petardo al cablaggio SRS della vettura ed è montato su
sicurezza di entrambi i sedili anteriori. una staffa sotto il telaio del sedile.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 15
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
All’atto di ricezione del segnale di adescamento dalla La tensione viene aumentata contemporaneamente sulle
centralina DCU dell’SRS, l’adescatore riscalda il cinture diagonale e a cavallo del bacino: la tensione della
propellente. La carica di propellente in combustione cintura che incrocia il bacino impedisce quanto piú
scaturisce rapidamente gas di azoto che si espande e possibile che il corpo possa ’scivolare’ sotto tale cintura.
spinge il pistoncino nel tubo ritirando il cavo in acciaio e la
fibbia verso il punto di ancoraggio del complessivo della
fibbia sul sedile. Ciò aumenta la tensione nella cintura di
sicurezza per impedire che il passeggero (o guidatore) si
sposti eccessivamente in avanti all’atto dello scontro.
16 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
Accoppiatore rotante
L’accoppiatore rotante è montato sul piantone (dietro il Il cablaggio della connessione rotante è incapsulato in una
volante) e costituisce un’interfaccia elettrica tra il cassetta in plastica costituita da due corpi (esterno ed
cablaggio fisso e il modulo rotante dell’airbag sul lato interno) con connettori integrati. La cassetta contiene un
guida. L’accoppiatore rotante è fissato contro il piantone cavo flessibile a piattina con otto fili (non tutti i fili sono
per mezzo di quattro viti Torx. Oltre al cablaggio per impiegati su tutte le varianti). L’alloggiamento
l’airbag lato guida, l’accoppiatore rotante fornisce il dell’accoppiatore rotante funge da punti di fissaggio per i
cablaggio per le altre funzioni elettriche incorporate gruppi interruttori indicatori di direzione e
nell’area del volante, ovvero: tergicristallo/lavavetro. L’intero complessivo è fissato
contro il piantone per mezzo di quattro viti.
· Interruttori di comando del sistema ICE
· Interruttori del sistema di regolazione della velocità di L’accoppiatore rotante collega il modulo airbag sul lato
crociera guida tramite un connettore verde/giallo a due piedini in
· Interruttori avvisatori acustici punta al cavo volante. Una presa a due piedini è presente
sul retro dell’accoppiatore rotante; si collega ad una spina
Il corpo esterno dell’elemento rotante può girare un gialla a due piedini dal cablaggio della plancia.
minimo di cinque giri rispetto al corpo esterno (a seconda
della lunghezza del cavo a piattina). Quando l’accoppiatore rotante viene installato, assicurarsi
di centrarlo accuratamente con le ruote anteriori in perfetta
dirittura. La posizione centrata dell’accoppiatore rotante è
confermata dal segmento bianco sulla rotellina sul davanti
dell’accoppiatore. Il nuovo accoppiatore rotante ha una
linguetta di fissaggio blu che assicura che il complessivo
sia bloccato come prescritto nella posizione centrale.
Questa spina rimane intatta fino all’installazione del
volante.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 17
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
Cinture di sicurezza Ogni sedile è dotato di una cintura di sicurezza a tre punti
con bobina ad inerzia. Un dispositivo riavvolgitore nella
Le cinture di sicurezza servono quale sistema principale di bobina ad inerzia elimina il lasco della cintura e si blocca
sicurezza per il guidatore e i passeggeri. Il sistema in caso di scontro, in modo che il passeggero (o il
supplementare di sicurezza fornisce protezione maggiore guidatore) non possano spostarsi eccessivamente in
al guidatore e al passeggero sul sedile anteriore, tramite i avanti durante l’urto. Se l’urto è molto forte, la cintura di
moduli airbags e i moduli dei pretensionatori delle cinture sicurezza può a volte arrecare lesioni al petto del
di sicurezza. I passeggeri dei sedili posteriori hanno a guidatore (o passeggero). Per eliminare questo problema,
disposizione cinture di sicurezza con fissaggio a tre punti. il dispositivo di riavvolgimento della cintura del sedile lato
guida è dotata di un limitatore del carico. Sui modelli con
AVVISO IMPORTANTE: Non impiegare mai airbag lato passeggero troviamo un limitatore del carico
sedili di sicurezza per bambini orientati a tergo che fa parte della cintura di sicurezza del sedile lato
sul sedile anteriore se la vettura è dotata di passeggero.
airbag sul lato passeggero anteriore.
I limitatori del carico permettono lo svolgimento del tessuto
della cinghia di sicurezza se il carico limite ha superato un
livello critico. In tal caso, il guidatore (o il passeggero) si
sposta ulteriormente in avanti, ma viene ridotto il rischio di
lesioni derivanti dal carico che la cintura impone sul petto.
18 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
La bobina ad inerzia delle cinture di sicurezza dei sedili Il dispositivo di regolazione dell’altezza è fissato contro il
anteriori è fissata contro la carrozzeria in una cavità alla montante superiore ’B/C’; il tessuto si estende attraverso
base dei montanti ’B/C’ (dietro il rivestimento inferiore del un ’cursore a D’ che è fissato al dispositivo di regolazione
montante ’B/C’ sui modelli a cinque porte, oppure dietro il per mezzo di un bullone. Premendo il pulsante di sblocco
pannello d’angolo posteriore sui modelli a tre porte). Le del dispositivo di regolazione si può abbassare o sollevare
bobine ad inerzia sono fissate contro una staffa montata il cursore a ’D’ alla posizione richiesta. Il bullone del
sul lato interno della cavità del montante ’B/C’ per mezzo cursore a ’D’ è protetto da un elemento copribullone in
di due viti Torx. plastica.
Il tessuto delle cinture di sicurezza si estende dalla bobina Il complessivo della fibbia per ciascun cintura è fissato sul
ad inerzia e poi attraverso una guida in nylon sul montante lato interno del telaio del sedile per mezzo di un’unica vite
superiore ’B/C’ ad dispositivo di regolazione dell’altezza Torx. Il complessivo della fibbia incorpora un attacco
sul montante superiore ’B/C’. flessibile ed un pretensionatore. Il cablaggio del
pretensionatore dal complessivo della fibbia si collega al
Modelli a cinque porte: il tessuto passa dal dispositivo di cablaggio dell’SRS tramite un connettore fissato da una
regolazione dell’altezza al punto fisso di ancoraggio sulla clip sul piano inferiore del cuscino del sedile.
base del montante ’B/C’.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 19
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
1. Bobine ad inerzia
2. Punto di ancoraggio della cintura di sicurezza del sedile sinistro
3. Complessivi delle fibbie dei sedili sinistro e centrale
4. Complessivo della fibbia del sedile destro
5. Punto di ancoraggio della cintura di sicurezza del sedile destro
Le bobine ad inerzia delle cinture di sicurezza dei sedili Il complessivo della fibbia di ciascuna cintura dei sedili
sinistro e destro sono montate sotto il piano portapacchi posteriori è costituito da una fibbia fissata ad un tratto di
posteriore, dietro il pannello interno di rivestimento del bandella. I complessivi delle fibbie per il sedile posteriore
vano protabagagli (sui lati destro e sinistro). Le bobine sinistro e quello centrale sono fornite quale complessivo
sono fissate contro i pannelli di supporto dello schienale unico, ancorato da un solo bullone Torx contro la scocca,
posteriore per mezzo di una vite Torx ed un bullone di sotto il cuscino del sedile posteriore e tra i sedili sinistro e
fissaggio. Il tessuto della cintura di sicurezza si estende centrale. La fibbia del sedile destro è fissata nel medesimo
dalla bobina ad inerzia attraverso le aperture nel punto di ancoraggio del tratto lungo del tessuto della
rivestimento laterale posteriore. La parte lunga del tessuto cintura centrale, tra i sedili centrale e destro.
è fissata contro punti di ancoraggio sui lati esterni del
sedile posteriore. Le cinture di sicurezza per il sedile posteriore centrale e
destro incrociano la spalla destra e si agganciano
La bobina della cintura di sicurezza posteriore per il sedile all’altezza dell’anca sinistra. La cintura di sicurezza per il
centrale è montata all’interno dello schienale del sedile sedile posteriore sinistro incrocia la spalla sinistra e si
posteriore. La bobina è fissata contro il telaio del sedile aggancia all’altezza dell’anca destra.
posteriore per mezzo di un bullone Torx: vi si accede
staccando la chiusura sul lato posteriore dello schienale. Il
tessuto della cintura di sicurezza bassa attraverso una
borchia nella parte superiore del rivestimento dello
schienale del sedile. La parte lunga del tessuto della
bobina è fissata ad un punto di ancoraggio contro la
scocca, sotto il cuscino del sedile posteriore.
20 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA SRS L’unità per i controlli diagnostici è costituita dai seguenti
circuiti che comandano il sistema dell’airbag:
ATTENZIONE: L’unità diagnostica dell’airbag è 1. Il sensore d’urto stabilisce l’intensità dello scontro: è
un componente che non può essere riparato; in grado di differenziare tra sobbalzi su strada e
non cercare mai di apportare modifiche od scontro effettivo.
intervenire sull’unità. 2. Il sensore di sicurezza è collegato in serie al
sensore d’urto. Il segnale di ’accensione’ dal
L’unità DCU è montata nell’abitacolo (sotto il sedile sensore d’urto passa quindi attraverso il sensore di
posteriore) ed espleta due funzioni: sicurezza che conferma che la vettura è stata
coinvolta in uno scontro.
1. Controlla continuamente il sistema dell’SRS 3. Il circuito del regolatore mantiene la stabilità del
rilevando eventuali guasti; sistema nel caso di caduta di tensione della batteria.
2. Dà il segnale di ’accensione’ agli airbags e ai 4. L’alimentazione di soccorso alimenta il sistema nel
pretensionatori delle cinture di sicurezza in caso di caso in cui la batteria venisse danneggiata o
scontro. scollegata in seguito ad uno scontro.
Scontri frontali
Gli airbags anteriori e i pretensionatori delle cinture di Quando l’accelerometro e il sensore di sicurezza nella
sicurezza anteriori scattano all’atto di un urto frontale DCU dell’SRS rilevano lo scontro, la DCU fa scattare i
abbastanza forte, che supera il limite previsto per uno moduli degli airbags anteriori adescando un accenditore:
scontro, impostato nella DCU.
· Airbag lato guida -l’accenditore brucia quindi le
pastiglie di azoturo di sodio che sprigionano una forte
quantità di azoto e causano cosí lo spiegamento degli
airbags.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 21
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
Gli airbags anteriori sono completamente gonfiati quando Scontri laterali, tamponamenti e ribaltamenti
il corpo si sposta colpendo l’airbag. Gli airbags, una volta
gonfiati al massimo, scaricano immediatamente il gas Gli airbags e i pretensionatori non entrano in funzione nel
dagli appositi fori di sfiato (sul retro degli airbags) per caso di scontro laterale, tamponamento o ribaltamento
assicurare una decelerazione progressiva del corpo che si della vettura, a meno che l’urto subíto sia tale per cui la
sposta in avanti e ridurre cosí il rischio di lesioni causate soglia prestabilita per uno scontro frontale non viene
dalla forza che l’airbag impone sul guidatore o superata.
passeggero.
AVVISO IMPORTANTE: Dopo avere riparato i
La DCU fa scattare contemporaneamente i pretensionatori danni in seguito a scontro quando gli airbags
delle cinture di sicurezza. Un’unità di accensione nel non si sono gonfiati, è indispensabile
complessivo della fibbia montata sul sedile provvede controllare l’integrità del sistema dell’SRS impiegando
all’adescamento della carica di propellente per erogare il ’TestBook’.
azoto. L’azoto in espansione agisce su un pistoncino che
viene pressato nel relativo tubo: il retro del pistoncino è Sequenza di funzionamento:
fissato ad un cavo in acciaio, mentre l’estremità opposta
del cavo è collegata alla fibbia della cintura di sicurezza. 1. Il sensore principale e quello di sicurezza sono
La tensione ottenuta tramite il cavo in acciaio fa sí che la attivati.
fibbia venga ritirata in giú, verso l’ancoraggio della fibbia. 2. La batteria o il circuito soccorritore alimentano il
L’attacco cosí accorciato della fibbia della cintura elimina dispositivo/i di accensione degli airbags e i
tutto il lasco della cintura per ’bloccare’ immediatamente il pretensionatori.
corpo all’atto dello scontro e mentre l’airbag si gonfia. 3. Spiegamento dell’airbag e pretensionatore.
4. Sgonfiamento dell’airbag
I pretensionatori delle cinture di sicurezza sono attivati da
un sensore ed entrano in funzione piú rapidamente
rispetto agli airbags anteriori, pertanto il corpo viene
mantenuto in posizione ’bloccata’ prima che l’airbag si sia
gonfiato al massimo.
22 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
La spia dell’SRS è montata nel gruppo strumenti ed ha un Quando l’accensione è inserita, la funzione diagnostica
LED dedicato per accendere la finestrella della spia. della DCU dell’SRS controlla il sistema dell’SRS rilevando
guasti. Se si riscontra un guasto, la DCU memorizza un
Controllo delle spie codice relativo al guasto in una memoria non volatile e
commuta l’output di massa per accendere la spia
La spia dell’SRS si accende quando l’interruttore dell’SRS. E’ possibile memorizzare un massimo di cinque
dell’accensione viene portato alla posizione ’II’ dando cosí guasti, unitamente alle informazioni della messa in fase
un controllo della spia. Trascorsi quattro secondi circa, la che si riferiscono a ciascun guasto. Si accede alla
spia si spegne per il periodo restante del ciclo di memoria dei guasti impiegando il TestBook e il bus di
accensione, a patto che non si pregiudichi l’integrità del comunicazione del circuito ’K’.
sistema dell’SRS. Il sistema controlla inoltre la condizione
della DCU dell’SRS, gli airbags e i moduli pretensionatori, Guasto bassa tensione
nonché i cablaggi dell’SRS.
Nel caso di guasto che coinvolge il campo della tensione
Guasto continuità del sistema di alimentazione, la spia viene accesa. Quando la
tensione del sistema ritorna nei limiti prescritti, la spia si
Se si riscontra uno dei seguenti guasti quando spegne. La spia rimane accesa per un minimo di 12
l’interruttore dell’accensione viene portato alla posizione secondi æ 4 secondi. Il codice di guasto rimane iscritto
’II’, la spia dell’SRS si accende e rimane poi accesa per nella memoria della DCU.
l’intera durata del ciclo di accensione:
Guasto intermittente
· Connettore della DCU non allacciato come prescritto
oppure difettoso La spia si accende e rimane accesa per l’intero ciclo di
· Guasto del cablaggio guida. La spia non si accende in occasione del ciclo
· Guasto connessione verso massa successivo dell’accensione, a meno che il guasto non si
· Circuito aperto fusibile ripresenti: il codice di guasto originale rimane iscritto nella
memoria.
Se si riscontra un guasto del sistema durante la guida, la
spia allora si accende per evidenziare al guidatore che vi è Guasto permanente
un guasto nel sistema dell’SRS. Quando la spia è accesa,
il sistema dell’SRS non funziona in caso di scontro. Nel caso di un guasto permanente, la spia dell’SRS
rimane accesa dopo il controllo iniziale della spia ed entra
nuovamente in funzione ad ogni ciclo di accensione finché
la causa del guasto non è stata eliminata. Inoltre, il
sistema diagnostico registra il guasto del sistema
dell’SRS.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 23
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
TestBook
24 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 25
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
26 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
AVVISO IMPORTANTE:
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 27
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
AVVISO IMPORTANTE:
28 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 29
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
AVVISO IMPORTANTE:
30 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 31
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
AVVISO IMPORTANTE:
32 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 33
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
AVVISO IMPORTANTE:
10. Premere entrambi i pulsanti per spiegare il modulo 1. Staccare il modulo dell’airbag lato passeggero.
airbag. Vedere Riparazioni.
11. NONavvicinarsi al modulo airbag per trenta minuti.
34 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 35
SISTEMA SUPPLEMENTARE DI SICUREZZA
36 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CARROZZERIA
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
COMPONENTI DEGLI ALZACRISTALLI ELETTROCOMANDATI .......................................... 1
COMPONENTI DELL’ALZACRISTALLO POSTERIORE ......................................................... 2
FUNZIONAMENTO ELETTROCOMANDATO DEI FINESTRINI ............................................. 3
COMPONENTI DEL SISTEMA CHIUSURA CENTRALIZZATA DELLE PORTIERE
ANTERIORI .............................................................................................................................. 4
COMPONENTI DEL SISTEMA CHIUSURA CENTRALIZZATA DELLE PORTIERE
POSTERIORI ........................................................................................................................... 5
FUNZIONAMENTO DELLE SERRATURE ELETTROCOMANDATE DELLE PORTIERE ...... 6
SEDILI DI SICUREZZA PER BAMBINI .................................................................................... 8
COMPONENTI DEL TETTO APRIBILE ................................................................................... 9
FUNZIONAMENTO DEL TETTO APRIBILE .......................................................................... 10
CARROZZERIA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
CARROZZERIA
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CARROZZERIA
Il sistema dell’alzacristalli a due finestrini è comandato L’alimentazione della batteria dal relè dei finestrini
tramite interruttori montati nella base della console elettrocomandati agli interruttori dei finestrini è tramite
centrale. Quando l’interruttore dell’accensione viene fusibili (20 ampères) - uno per porta - nella parte ausiliaria
portato alla posizione "I", l’unità polivalente dà una massa della scatola portafusibili nell’abitacolo.
al relè dell’alzacristallo che alimenta tensione dalla
batteria agli interruttori lati passeggero e guida. Per maggiori particolari relativi all’impianto elettrico fare
L’azionamento successivo di uno degli interruttori porta riferimento all’ERL (Libreria dei riferimenti dell’impianto
corrente al relativo motorino alzacristallo, facendo sí che il elettrico) e agli schemi di circuito.
complessivo dell’alzacristallo sollevi od abbassi il
finestrino.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
CARROZZERIA
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CARROZZERIA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
CARROZZERIA
1. Complessivo della maniglia esterna della portiera 6. Complessivo della maniglia interna della portiera
2. Complessivo della serratura 7. Complessivo della maniglia esterna della portiera
3. Complessivo della maniglia interna della portiera 8. Asta del pulsante interno
4. Asta del pulsante interno 9. Complessivo della serratura
5. ECU allarme antifurto
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CARROZZERIA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
CARROZZERIA
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CARROZZERIA
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 9
CARROZZERIA
10 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CARROZZERIA
FUNZIONAMENTO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 11
RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
UNITA’ DEL RISCALDATORE ................................................................................................. 1
UNITA’ DELL’ELETTROVENTILATORE ................................................................................. 2
FUNZIONAMENTO .................................................................................................................. 3
RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE
UNITA’ DELL’ELETTROVENTILATORE
1. Scatola dell’aria
2. Complessivo della ventola
3. Unità del resistore
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE
FUNZIONAMENTO
L’aria aspirata attraverso la presa di immissione sotto il La distribuzione dell’aria portata nell’abitacolo attraverso il
parabrezza passa attraverso l’unità dell’elettroventilatore, riscaldatore dipende dalla posizione dei deflettori di
il condotto del riscaldatore e l’unità del riscaldatore distribuzione all’interno dell’unità del riscaldatore. I
giungendo all’abitacolo. deflettori di distribuzione vengono regolati ruotando il
comando di distribuzione per incanalare l’aria in "dosi" piú
Quando il comando di regolazione della temperatura viene o meno grandi alle bocchette a livello del volto e al
portato verso la posizione "aria riscaldata", una valvola parabrezza.
dell’acqua nel sistema di raffreddamento del motore si
apre permettendo all’acqua calda di circolare attraverso la
massa radiante del riscaldatore. Ruotando il comando di
regolazione della temperatura si regola inoltre la posizione
del deflettore di miscelazione nell’unità del riscaldatore per
dirigere tutta l’aria di immissione (o parte) attraverso la
massa radiante del riscaldatore, riscaldandola prima che
giunga nell’abitacolo.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
RISCALDAMENTO E VENTILAZIONE
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CLIMATIZZATORE
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DEL SISTEMA DEL REFRIGERANTE DEL
CONDIZIONATORE ................................................................................................................. 1
SCHEMATICA DEI COMPONENTI DI COMANDO DEL CONDIZIONATORE ........................ 2
DIAGRAMMA SCHEMATICO DEL SISTEMA DEL CONDIZIONATORE ................................ 3
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DEL CONDIZIONATORE ................................................ 4
Refrigerante ermetizzato ....................................................................................................... 4
Ciclo di raffreddamento ......................................................................................................... 4
SISTEMA DI COMANDO DEL CONDIZIONATORE ................................................................ 5
Sensore della temperatura dell’evaporatore ......................................................................... 5
Sensore pressione del refrigerante ....................................................................................... 5
Compressore ......................................................................................................................... 5
Ventole di raffreddamento ..................................................................................................... 5
Comando elettroventilatore ................................................................................................... 6
Comando dell’unità di miscelazione e distribuzione del riscaldatore .................................... 6
CLIMATIZZATORE
Viene illustrata la Serie ’K’ con guida a destra: gli altri sistemi sono simili
1. Evaporatore 5. Condensatore
2. Valvola termostatica d’espansione 6. Compressore
3. Connessione di servizio alta pressione 7. Connessione di servizio bassa pressione
4. Ricevitore/essiccatore
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
CLIMATIZZATORE
Viene illustrato il modello con guida a destra; quello con guida a sinistra è simile
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CLIMATIZZATORE
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
CLIMATIZZATORE
Ciclo di raffreddamento
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
CLIMATIZZATORE
Il sistema di comando del condizionatore comprende i L’ECM comanda il funzionamento del compressore tramite
relè, un sensore della temperatura dell’evaporatore, un il relè della frizione del compressore nella scatola
sensore della pressione del refrigerante e un interruttore di portafusibili nel vano motore. Azionando l’interruttore A/C
comando. Questi comandi, insieme alle ventole di per inserire il condizionatore, l’ECM eccita il relè della
raffreddamento, frizione del compressore, unità di frizione del compressore per portare un’alimentazione alla
miscelazione e distribuzione del riscaldatore e frizione del compressore. L’inserimento della frizione del
dell’elettroventilatore, mantengono l’ambiente desiderato compressore è ritardato od escluso se la pressione nel
nell’abitacolo con minimo intervento da parte del sistema del refrigerante supera i limiti dell’alta o della
guidatore. bassa pressione:
· Il limite superiore della pressione è pari a 29 bar - es.
Quando il condizionatore non viene attivato, l’aria è a causa di un intasamento. L’inserimento del
alimentata per effetto dinamico o dall’elettroventilatore compressore viene riabilitato quando la pressione
nelle aree impostate tramite il comando di distribuzione scende a 23 bar.
dell’aria. Il deflettore di miscelazione dell’aria sull’unità di · Il limite inferiore della pressione è pari ad 1,6 bar - es.
miscelazione regola la temperatura dell’aria che viene in seguito ad una perdita. L’inserimento del
alimentata. Non vi è aria raffreddata. compressore viene riabilitato quando la pressione
aumenta a 2,0 bar.
Con il condizionatore si ottiene inoltre aria raffreddata che
viene mescolata a quella riscaldata nell’unità di Ventole di raffreddamento
miscelazione. Quando necessario si può selezionare la
condizione ’freddo massimo’, portando il comando della Le ventole di raffreddamento del motore e del
temperatura su ’freddo’ che chiude automaticamente condensatore sono comandate dall’ECM tramite relè nella
l’ingresso del liquido di raffreddamento riscaldato alla scatola portafusibili nel vano motore e sull’esterno del
massa radiante del riscaldatore. Si possono selezionare portabatteria. L’ECM aziona le ventole di raffreddamento
miscele di aria raffreddata, fresca e calda in modo da quando il sistema del condizionatore viene acceso, a patto
ottenere le condizioni ambientali necessarie nell’abitacolo, che la pressione del sistema sia pari a quella prescritta.
tramite il quadro di comando.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
CLIMATIZZATORE
Comando elettroventilatore
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
LAVAVETRO E TERGICRISTALLI .......................................................................................... 1
LAVA/TERGILUNOTTO ........................................................................................................... 2
COMPONENTI DEL TERGICRISTALLO ................................................................................. 3
COMPONENTI DEL TERGILUNOTTO .................................................................................... 4
COMPONENTI DEL LAVAVETRO .......................................................................................... 5
DESCRIZIONE ......................................................................................................................... 6
Generale ............................................................................................................................... 6
Funzioni del tergicristallo ....................................................................................................... 6
Funzioni del tergilunotto ........................................................................................................ 7
Tergicristalli ........................................................................................................................... 8
Tergilunotto ........................................................................................................................... 8
Lavavetro .............................................................................................................................. 9
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
LAVAVETRO E TERGICRISTALLI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
LAVA/TERGILUNOTTO
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
Dopo l’inserimento, la MFU aziona il motorino del Il motorino ha un connettore a cinque cavi.
tergicristallo per altri tre cicli completi di tergitura. Quando L’alimentazione della batteria è collegata dalla posizione
il motorino raggiunge la posizione di azzeramento, la MFU ’II’ dell’interruttore dell’accensione tramite il fusibile 13
porta in funzione un ritardo di 4,5-7,15 secondi prima nella scatola portafusibili nell’abitacolo al motorino. Due
dell’inizio del ciclo singolo successivo. altre connessioni servono per i collegamenti dei percorsi
verso massa per i regimi celere e lento all’interruttore del
Tergitura in retromarcia tergicristallo. La connessione per il regime lento è dotata
di una resistenza che riduce il flusso di corrente attraverso
La funzione tergilunotto in retromarcia è comandata dalla il motorino, azionando a regime lento. La quarta
MFU quando riceve un segnale dall’interruttore della connessione è alla MFU, tramite l’interruttore di
retromarcia. Il tergilunotto entra automaticamente in stazionamento. Ciò informa la MFU quando il motorino ha
funzione inserendo la retromarcia. raggiunto la posizione di azzeramento per perfezionare
appunto l’arresto del tergicristallo e la funzione di tergitura
Se si seleziona una qualsiasi funzione tergicristallo e si ad intermittenza. La quinta connessione è un
inserisce la retromarcia, il tergilunotto completa allora tre collegamento a massa per l’interruttore di stazione ad un
cicli e poi funziona come detto per la tergitura ad occhiello di massa sulla carrozzeria.
intermittenza finché la retromarcia non viene disinserita o
si spegne la funzione dei tergicristalli. I tergicristalli sono fissati su calettature rastremate sugli
alberini della scatole ruotismi. Un dado di fermo è avvitato
La MFU inizia un ritardo compreso tra 0,37 e 0,62 secondi su una parte filettata di ciascun alberino e comanda il
per l’inizio della tergitura dopo che la retromarcia è stata tergicristallo portandolo alla posizione di inserimento
inserita. In questo modo è praticamente impossibile positivo con le calettature.
causarne il funzionamento non desiderato quando la leva
del selettore (modelli con cambio automatico) viene Ciascun tergicristallo ha un punto di articolazione tra
spostata incrociando ’R’. l’alberino della scatola ruotismi e il tergitore. Una molla è
collegata a ciascun lato del punto di articolazione ed
Tergicristalli esercita pressione per mantenere la spazzola del
tergicristallo ’incollata’ contro il parabrezza.
Il motorino tergicristallo è montato sulla paratia nel vano
motore. Il motorino è fissato attraverso un’apertura sulla Le racchette del tergicristallo sono fissate ai tergitori con
paratia alla tiranteria di comando. Il complessivo fermagli che permette alle racchette di ruotare. Le
articolazione e motorino è orientato a seconda dei modelli racchette hanno un numero di leve e forcelle sulle quali
(guida a sinistra oppure a destra). sono montate le spazzole. Le leve e le forcelle assicurano
che la pressione esercitata dalla molla del tergitore sia
Il motorino incorpora un elemento di comando (motorino distribuita uniformemente sull’intera lunghezza della
C.C.) che agisce su un ruotismo tramite un comando a racchetta.
vite senza fine fissato all’alberino del motorino. L’alberino
della ruota dentata comanda un braccio rotante montato Tergilunotto
eccentricamente che fa trasforma il movimento rotatorio
della ruota dentata in movimento lineare del braccio. Il Il tergilunotto è alloggiato nel portellone e fissato per
braccio è fissato contro il meccanismo tergicristallo piú mezzo di tre bulloni con supporti in gomma. L’alberino del
discosto. Un secondo braccio è collegato tra i due motorino è montato attraverso l’apertura nel lunotto e
meccanismi tergicristalli e porta la trasmissione all’altro fissato con un dado sull’alberino del motorino.
meccanismo di tergitura. Ciascun meccanismo è costituito
da una scatola ruotismi ed un alberino per l’aggancio al
tergicristallo.
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
TERGICRISTALLI E LAVAVETRO
Il motorino incorpora un elemento di comando (motorino Due getti lavavetro sono montati sul piano esterno del
C.C.) che agisce su un ruotismo tramite un comando a cofano e tenuti fermi da clips in plastica. I modelli destinati
vite senza fine fissato all’alberino del motorino. La ruota ad alcuni mercati particolari sono dotati di getti lavavetro
dentata da un gradino sfalsato sul quale è fissata un riscaldati per impedirne il congelamento. I getti riscaldati
tiranteria di azionamento. Questo collegamento è fissato ricevono alimentazione continua quando l’accensione è
ad un secondo collegamento con due ingranaggi. Il tirante inserita.
di collegamento trasforma il movimento rotatorio della
ruota dentata in movimento lineare dell’articolazione. Lo Il tergilunotto incorpora due getti. I getti sono montati su
spostamento lineare è trasformato in movimento rotatorio una chiusura in plastica che copre anche la vite di
dell’alberino calettato sul motorino dagli ingranaggi sul fissaggio del tergitore. L’alberino del motorino è cavo ed
secondo collegamento. ha un fissaggio per il flessibile lavalunotto. Il liquido passa
attraverso l’alberino e raggiunge i getti nella chiusura. I
Il motorino ha un connettore a quattro cavi. due getti spruzzano liquido sui lati del tergitore per
L’alimentazione della batteria è collegata dalla posizione garantire la massima ’copertura’ del lunotto.
’II’ dell’interruttore dell’accensione tramite il fusibile 15
nella scatola portafusibili nell’abitacolo al motorino.
Lavavetro
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 9
IMPIANTO ELETTRICO
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
UBICAZIONE UNITA COMANDO ELETTRONICO (CENTRALINE ECU) ............................... 1
DESCRIZIONE UNITA’ ELETTRONICA DI COMANDO (CENTRALINA ECU) ....................... 2
ECU alzacristalli .................................................................................................................... 2
Unità controllo diagnosi (DCU) .............................................................................................. 2
ECU allarme antifurto ............................................................................................................ 2
Unità polivalente (MFU) ........................................................................................................ 2
Unità interfaccia della scatola cambio (GIU) ......................................................................... 2
Modulo comando motore (ECM) ........................................................................................... 2
ECU ABS .............................................................................................................................. 3
Centralina ECU per il ribaltamento degli specchietti ............................................................. 3
DESCRIZIONE DELLA CENTRALINA ECU DELL’ALLARME ANTIFURTO ........................... 4
Generale ............................................................................................................................... 4
Chiusura centralizzata delle portiere (CDL) .......................................................................... 4
Allarme .................................................................................................................................. 4
Immobilizzazione ................................................................................................................... 7
Autodiagnosi ......................................................................................................................... 8
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO DELL’UNITA’ POLIVALENTE (MFU) ........................ 10
Generale ............................................................................................................................. 10
Comando del tergicristallo ................................................................................................... 10
Comando del tergilunotto .................................................................................................... 10
Ritardo/affievolimento luci abitacolo .................................................................................... 11
Allarme "luci accese" ........................................................................................................... 11
Temporizzatore del lunotto termico (HRW) ......................................................................... 11
Comando illuminazione dei retronebbia .............................................................................. 11
Cicalino immobilizzazione del motore ................................................................................. 11
Temporizzatore spia surriscaldamento del catalizzatore .................................................... 12
Temporizzatore spia delle cinture di sicurezza ed input dell’interruttore delle fibbie delle
cinture .................................................................................................................................... 12
Ritardo temporizzato finestrini elettrocomandati ................................................................. 12
Autodiagnosi ....................................................................................................................... 12
IMPIANTO ELETTRICO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
IMPIANTO ELETTRICO
La DCU è montata su una staffa al centro, sotto il cuscino Unità interfaccia della scatola cambio (GIU)
del sedile posteriore. La DCU è fissata contro una staffa
per mezzo di tre bulloni Torx ed è collegata al cablaggio La GIU è montata sotto il riscaldatore, dietro la console
principale tramite il connettore C0256. Il connettore e il centrale ed è tenuta ferma contro una staffa sul pianale
cablaggio dell’SRS sono identificati da color giallo. Un per mezzo di due bulloni. La GIU è collegata al cablaggio
cappuccio in plastica è fissato sopra la DCU per principale tramite il connettore C1639.
proteggerla.
La GIU comanda la selezione del rapporto della scatola
La DCU comanda il funzionamento dell’airbag lato guida, cambio agendo dietro i comandi forniti dall’ECM. La GIU
dell’airbag lato passeggero (se in dotazione) e dei interfaccia inoltre le richieste del guidatore relativamente
pretensionatori delle cinture di sicurezza. Vedere al comando della scatola cambio all’ECM. Vedere
SISTEMI DI SICUREZZA - Descrizione e CAMBIO AUTOMATICO - EM-CVT, Descrizione e
Funzionamento Funzionamento
La centralina ECU dell’allarme antifurto è montata sotto il L’ECM è montato su una staffa sul lato sinistro del vano
parabrezza, dietro la scatola portafusibili nell’abitacolo. La motore, accanto alla batteria. L’ECM è connesso al
centralina ECU è fissata contro la scocca da due viti ed è cablaggio principale dai connettori C0913 e C0914.
collegata al cablaggio principale tramite i connettori C0057
e C0061. L’ECM comanda il funzionamento del sistema di
alimentazione del carburante, del sistema dell’accensione,
La centralina ECU comanda tutte le funzioni dei sistemi del controllo delle emissioni evaporative, del sistema di
dell’allarme, della chiusura centralizzata delle portiere e raffreddamento, del condizionatore, e - se in dotazione -
dell’immobilizzazione del motore. del cambio automatico Steptronic EM-CVT.
Vedere GESTIONE MOTORE - MEMS - Descrizione e
Funzionamento
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
IMPIANTO ELETTRICO
ECU ABS
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
IMPIANTO ELETTRICO
DESCRIZIONE DELLA CENTRALINA ECU Il saliscendi della portiera lato guida è dotato di cilindretto
DELL’ALLARME ANTIFURTO per la chiave per permette l’apertura delle portiere
impiegando la chiave convenzionale. Il cilindretto della
Generale chiave incorpora il complessivo dell’interruttore che dà un
percorso verso massa quando la chiave viene ruotata alla
La centralina ECU dell’allarme antifurto (denominata 5AS) posizione di chiusura oppure di apertura. La massa viene
è montata sotto il parabrezza al di sotto della plancia, rilevata dalla centralina ECU che fa scattare la chiusura
dietro la scatola portafusibili nell’abitacolo. La centralina oppure l’apertura di tutte le portiere.
ECU comanda l’allarme, il sistema CDL e - affiancandosi
all’ECM - comanda inoltre tutte le funzioni di Saliscendi portiere lato passeggero e posteriori
immobilizzazione della vettura.
I saliscendi delle portiere lato passeggero e posteriori
I sistemi dell’allarme, del CDL e di immobilizzazione comprendono un motorino attuatore. Il saliscendi delle
comprendono i seguenti componenti: portiere posteriori è dotato del dispositivo di sicurezza che
· quattro saliscendi elettromeccanici delle portiere impedisce l’apertura delle portiere posteriori dall’interno.
· un attuatore di sgancio del portellone Una levetta all’interno della portiera serve per inserire lo
· interruttore cilindretto chiave della portiera lato guida speciale dispositivo antiapertura dall’interno.
· interruttore cilindretto della chiave del portellone
· un interruttore ad inerzia Attuatore apertura del portellone
· trasmettitore telecomando
· bobina del risponditore Il meccanismo di chiusura del portellone è costituito da un
· Input MFU attuatore del saliscendi ed un pulsante di sgancio del
· segnale codice di immobilizzazione dell’ECM cilindretto della chiave.
· sensore volumetrico
· trombe della vettura oppure cicalino supplementare L’attuatore di sgancio del portellone da un motorino di
· LED immobilizzazione motore nel gruppo strumenti comando che è portato alla posizione chiusa oppure
· interruttori apertura portiere, cofano e portellone. aperta, insieme agli altri attuatori delle portiere, quando la
vettura è chiusa oppure aperta.
Chiusura centralizzata delle portiere (CDL)
Quando la vettura è chiusa, il portellone può essere aperto
Meccanismi di chiusura delle portiere - Generale meccanicamente rilasciando il saliscendi con la chiave
della vettura inserita nel cilindretto della serratura del
Il meccanismo di chiusura delle portiere ha un pulsante portellone. Quando la vettura è aperta, il portellone può
per permettere la chiusura delle portiere dall’interno. I essere aperto premendo il pulsante del cilindretto della
pulsanti interni rimangono accessibili nelle condizioni serratura che rilascia meccanicamente il saliscendi.
chiusa ed aperta. Premendo il pulsante interno sulla
portiera lato guida si chiudono tutte le portiere. Ritirando il Allarme
su il pulsante interno della portiera lato guida si aprono
tutte le portiere. Azionando il pulsante interno su una Ricezione RF
qualsiasi portiera lato passeggero si chiude o si apre solo
tale portiera. La centralina ECU dell’allarme antifurto incorpora il
ricevitore RF nell’alloggiamento. Un cavo non adattato
Saliscendi della portiera lato guida dalla centralina ECU funziona quale antenna per il
ricevitore. Si fa uso di due frequenze, a seconda del
Il pulsante interno sulla portiera lato guida è connesso ad mercato, come indicato qui sotto:
un interruttore montato accanto all’attuatore del CDL. Il · 433,92 Mhz - UK ed Europa
pulsante interno completa un percorso verso massa su · 315 Mhz - Asia Sudorientale.
uno dei cavi connessi alla centralina ECU dell’allarme
antifurto per le condizioni aperta e chiusa.
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
IMPIANTO ELETTRICO
Il segnale trasmesso dal trasmettitore cambia ogni volta 4. Infilare la nuova batteria nel portabatteria
che si preme un pulsante. Il codice trasmesso contiene un assicurandosi che il lato positivo (+) sia rivolto in su.
codice fisso che è esclusivo per tale trasmettitore ed un Fare attenzione a non toccare le superfici laterali
codice a rotazione che cambia secondo uno schema piatte della batteria.
prestabilito. I due codici sono resi indecifrabili e 5. Riunire le due metà del trasmettitore.
decodificati dalla centralina ECU. La centralina ECU può 6. Aprire la portiera lato guida impiegando la chiave ed
comandare contemporaneamente fino a quattro azionare il pulsante di chiusura del trasmettitore
trasmettitori. almeno quattro volte. In questo modo si
risincronizza il codice a rotazione.
Trasmettitore
Accesso con chiave in caso di emergenza (EKA)
Il trasmettitore è ad RF che comprende i pulsanti di
apertura e chiusura, un indicatore a LED ed una batteria. I La proprietà particolare dell’EKA permette di disattivare
pulsanti, il LED e la batteria sono montati su una piastra completamente una vettura attivata, impiegando la chiave.
per circuito stampato (PCB) nella chiusura. Questa caratteristica è utile se il telecomando non
funziona o non è disponibile.
I segnali RF trasmessi sono ricevuti dall’antenna della
centralina ECU dell’allarme antifurto. Il trasmettitore può Quando la vettura è stata chiusa impiegando la chiave o il
avere una di due uscite in frequenza; 433,92 Mhz e 314 telecomando, l’apertura e la disattivazione del sistema
Mhz, a seconda del mercato. dell’allarme si ottengono di solito impiegando il
telecomando. Se il trasmettitore non è a portata di mano
Il trasmettitore contiene una batteria sostituibile da 3 volt oppure non funziona, si può accedere a bordo della
che va rinnovata quando la tensione ammessa scende al vettura aprendo la portiera lato guida con la chiave che fa
di sotto di 2,7 volt. La batteria prescritta è il modello scattare la condizione EKA.
Panasonic CR2032 oppure Rover No. Part YWK10003. La
centralina ECU è in grado di rilevare quando la tensione Quando la vettura passa alla condizione EKA, ha luogo
della batteria è troppo bassa: la condizione è evidenziata allora quanto segue:
dal LED nel gruppo strumenti che lampeggia rapidamente · La portiera lato guida si apre (le altre rimangono in
finché la portiera lato guida non viene aperta o si riscontra condizione chiusa)
una riduzione nel campo di funzionamento del · Il LED dell’allarme continua a lampeggiare lentamente
trasmettitore. · La protezione perimetrale è sospesa su tutti i pannelli,
ad eccezione del cofano
Sincronizzazione del codice · Immobilizzazione del motore e disattivamento del relè
del motorino d’avviamento rimangono abilitati
Se la batteria della vettura viene scollegata, la centralina · La protezione volumetrica (se in dotazione) viene
ECU dell’antifurto memorizza la condizione del sistema di disinserita.
sicurezza e reimposta automaticamente quando la batteria
è riallacciata. L’EKA richiede l’iscrizione di un codice a quattro cifre nella
centralina ECU dell’allarme antifurto. Il codice è riportato
Quando la tensione della batteria nel trasmettitore è nella scheda delle Informazioni di sicurezza. Il codice è
troppo bassa o se la batteria viene scollegata, occorre emesso casualmente e non ha nulla a che fare con il VIN.
allora seguire la seguente procedura e poi risincronizzare I numeri del codice possono essere tra 1 e 5. Il codice
il trasmettitore e i codici a rotazione della centralina ECU: EKA viene iscritto girando la chiave nella serratura della
portiera lato chiuda, portandola alle posizioni di chiusura
1. Aprire attentamente le due metà del trasmettitore, ed apertura conformemente a quanto dettato dal codice.
impiegando un cacciavitino.
2. Sfilare la batteria dal PCB, facendo attenzione a non
toccare i contatti della batteria o PCB.
3. Premere e tenere premuto ciascun pulsante a turno
in modo da scaricare completamente tutta la
tensione residua dal trasmettitore.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
IMPIANTO ELETTRICO
Se il codice EKA è ad esempio 3, 6, 2 ed 11, la procedura La centralina ECU dà un percorso impulsato verso massa
seguente è richiesta per aprire completamente e per il relè delle trombe, pertanto questi squillano ad
disattivare la vettura: intermittenza per venticinque secondi. Le trombe su alcuni
modelli destinati a Paesi particolari squillano in
NOTA: Quando si iscrive il codice, l’apertura e continuazione per venticinque minuti.
la chiusura funzioneranno nel modo
convenzionale al primo giro della chiave. La Interruttori apertura pannello
procedura inizia con la vettura in condizione chiusa: il
primo giro alla posizione di apertura attiva la Il saliscendi del portellone incorpora un microinterruttore:
condizione EKA. quando il portellone è aperto, si completa allora un
percorso verso massa alla centralina ECU dell’allarme
· Impiegando la chiave, girarla nella serratura della antifurto, la quale (se l’allarme è inserito) eccita il relè delle
portiera lato guida alla posizione di chiusura (in senso trombe che pertanto squillano.
orario) e tenerla in questa posizione per almeno
cinque secondi. Riportare la chiave alla posizione Le portiere lato guida e passeggero azionano un
centrale. interruttore a stantuffino che è incorporato nel montante
· Girare la chiave tre volte in senso antiorario alla "A" sulle portiere anteriori e sul montante "B/C" sulle
posizione di apertura portiere posteriori. Quando una portiera o il cofano sono
· Portare la chiave alla posizione di chiusura sei volte aperti, l’interruttore a stantuffino completa un percorso
· Portare la chiave alla posizione di apertura due volte verso massa alla centralina ECU dell’antifurto. Se l’allarme
· Portare la chiave alla posizione di chiusura undici volte è attivato, la centralina ECU eccita il relè del clacson e fa
· Infine, portare la chiave una volta alla posizione di quindi squillare le trombe.
apertura.
LED allarme
Se il codice viene iscritto correttamente, la centralina ECU
apre allora tutte le portiere, disattiva completamente Il LED dell’allarme è montato al centro del gruppo
l’allarme e mobilizza i circuiti dell’accensione e del relè del strumenti. Il LED riceve un’alimentazione permanente
motorino d’avviamento. Se il codice è stato iscritto della batteria tramite il collegamento fusibile 9 nella
erroneamente, la vettura rimarrà allora nella condizione scatola portafusibili nel vano motore e tramite il fusibile 3
EKA. Tre tentativi errati di iscrivere il codice fanno sí che nella scatola portafusibili nell’abitacolo ed un resistore
la centralina ECU faccia scattare una "penale" di dieci limitatore della corrente 330 Ω nel gruppo strumenti. La
minuti. La centralina ECU non reagisce ad alcun’altra centralina ECU dell’allarme antifurto dà un percorso
iscrizione di codici durante questo periodo. impulsato verso massa per il LED quando si richiede il suo
funzionamento.
Se un codice viene iscritto in modo errato, il sistema può
essere ripristinato aprendo e chiudendo la portiera lato Dopo che la vettura è stata aperta, il LED lampeggia
guida. Ciò può essere impiegato anche per annullare rapidamente per dieci secondi per confermare che il
l’iscrizione di un codice e non viene contato nel conteggio sistema dell’allarme è stato attivato come prescritto.
della centralina ECU quale tentativo non corretto. Trascorso il periodo di dieci secondi, il LED lampeggia piú
lentamente finché l’allarme non è stato disattivato.
Avvisatori acustici allarme
Sensore volumetrico
Il sistema dell’allarme impiega le trombe (o, su alcuni
modelli particolari, un cicalino supplementare) per l’avviso Alcuni modelli destinati a mercati particolari sono dotati di
sonoro quando la centralina ECU dell’antifurto rileva una sensore volumetrico. Il sensore è montato sopra la finitura
condizione di inserimento dell’allarme. La centralina ECU del montante "B/C".
dà un percorso verso massa per la bobina del relè delle
trombe che fa parte della MFU. Quando la bobina è La centralina ECU dell’allarme antifurto dà
eccitata, i contatti del relè si chiudono dando tensione di un’alimentazione regolarizzata al sensore quando il
batteria. sistema dell’allarme è inserito.
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
IMPIANTO ELETTRICO
La centralina ECU fa scattare un ritardo dopo Quando la centralina ECU rileva un segnale di accensione
l’inserimento, prima che i segnali dal sensore vengano inserita e il sistema dell’allarme viene disattivato, la
interpretati quali "intrusioni". Ciò al fine di evitare lo scatto centralina ECU dà un percorso verso massa per la bobina
spropositato causato da spostamenti di aria nell’abitacolo. del relè del motorino d’avviamento, permettendo cosí il
funzionamento del motorino d’avviamento. Nel contempo,
Il sensore volumetrico impiega due sensori ad ultrasuoni la centralina ECU trasmette inoltre un codice seriale
per rilevare movimenti a bordo della vettura. Ciascun all’ECM. Ciò in quanto la centralina ECU apre e chiude
sensore trasmette un segnale e controlla il segnale ininterrottamente la massa per il cavo delle comunicazioni
ricevuto per il cambiamento della fase. seriali ad intervalli di 125 millisecondi.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
IMPIANTO ELETTRICO
L’immobilizzazione passiva viene ottenuta La bobina del risponditore è montata attorno al cilindretto
automaticamente, senza che il guidatore debba dell’interruttore dell’accensione. La centralina ECU
intervenire. Inoltre il sistema procede all’immobilizzazione dell’allarme antifurto dà un’alimentazione regolarizzata da
passiva quando: 12 volt al lato positivo della bobina. La bobina è protetta
· la centralina ECU dell’allarme antifurto riscontra che da cortocircuiti a massa tramite un dispositivo interno
l’accensione è spenta e la portiera lato guida è aperta. limitatore della corrente.
L’immobilizzazione entra in funziona dopo trenta
secondi. La centralina ECU comanda il lato negativo della bobina
· la vettura viene aperta con il trasmettitore e non si che si trova in circuito normalmente aperto. La centralina
apre un’altra portiera. L’immobilizzazione entra in ECU porta un segnale alternante alla bobina per un
funziona dopo trenta secondi. massimo di cinque secondi se il sistema è immobilizzato e
l’accensione è inserita. La bobina è induttiva e il segnale
L’immobilizzazione passiva è disattivata quando la chiave alternante alta frequenza supera 12 volt.
viene infilata nell’accensione con il trasmettitore sul
portachiavi come prescritto. Quando l’accensione viene Autodiagnosi
inserita, la centralina ECU dell’allarme antifurto capta il
segnale "accensione inserita" e porta alimentazione alla La centralina ECU dell’allarme antifurto incorpora un
bobina del risponditore attorno al cilindretto della chiave sistema di autodiagnosi che controlla e conferma gli input
dell’accensione. all’ECU. In questa condizione, quindi, il funzionamento
normale della centralina ECU viene interrotto.
La bobina del risponditore eroga un campo magnetico
alternante che viene rilevato dal ricevitore. Il telecomando La procedura seguente va impiegata per iscrivere il modo
trasmette un segnale di "rimobilizzazione" alla centralina di autodiagnosi. La procedura va ultimata entro cinque
ECU. Quando la centralina ECU conferma l’identità del secondi.
telecomando, ammette allora il funzionamento del relè del · Quando la portiera lato guida è chiusa, premere il
motorino d’avviamento. pulsante interno
· Portare l’interruttore dell’accensione alla posizione di
Se piú di un telecomando si trova accanto alla bobina del inserimento, quindi spegnere e poi riaccendere
risponditore nello stesso momento, entrambi allora · Sollevare il pulsante interno della portiera lato guida.
trasmetteranno segnali di rimobilizzazione. In questa
condizione si ottiene un segnale corrotto che non può Il passaggio al modo di autodiagnosi è confermato da un
essere decodificato dalla centralina ECU. breve squillo delle trombe. Il motore è quindi immobilizzato
e la MFU fa scattare un cicalino bitonale per confermare
Una volta che la bobina del risponditore è stata eccitata, questa condizione del motore.
se la centralina ECU non rileva un segnale trasmesso
entro mezzo secondo, segnala allora alla MFU di rilasciare Il mancato passaggio al modo di autodiagnosi conferma
un avviso "motore immobilizzato" dal cicalino della MFU. che la centralina ECU non sta ricevendo un input
Trascorsi 4,5 secondi senza alcun segnale, la centralina dall’interruttore dell’accensione o apertura/chiusura.
ECU allora diseccita la bobina del risponditore.
Per controllare gli interruttori dei cilindretti delle chiavi
occorre impiegare una chiave di scorta.
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
IMPIANTO ELETTRICO
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 9
IMPIANTO ELETTRICO
Selezionando lava/tergitura programmata tramite la levetta Se i tergicristalli sono inseriti e si seleziona la retromarcia,
sul piantone, la pompa lavavetro funziona con il tergilunotto ultima tre cicli completi e poi funziona come
alimentazione diretta dalla batteria. La pompa funziona detto per la tergitura ad intermittenza finché non si
continuamente quando l’interruttore è premuto. disinserisce la retromarcia.
La MFU deve rilevare il segnale dall’interruttore per un La MFU inizia un ritardo compreso tra 0,37 e 0,62 secondi
minimo di 0,6 secondi per potere avviare la tergitura per l’inizio della tergitura dopo che la retromarcia è stata
programmata. Rilasciando l’interruttore, la MFU comanda inserita. In questo modo è praticamente impossibile
il relè del tergicristallo per altri 2,6 secondi, in modo da causarne il funzionamento non desiderato quando la leva
ottenere due tergiture complete dopo l’arresto della del selettore (modelli con cambio automatico) viene
pompa. spostata incrociando "R".
10 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
IMPIANTO ELETTRICO
L’HRW entra in funzione solo quando la MFU riceve un Cicalino immobilizzazione del motore
segnale "accensione inserita" ed un segnale apertura
interruttore pressione dell’olio. La condizione Il cicalino avverte il guidatore che l’accensione è stata
dell’interruttore della pressione dell’olio è necessaria per inserita ma che il motore rimane immobilizzato. Ciò può
escludere il funzionamento dell’HRW quando il motore è essere dovuto al fatto che il trasmettitore non ha inviato un
spento, impedendo cosí il sovraccarico della batteria. codice tramite la bobina del risponditore oppure che il
codice non è quello corretto. In questi casi, la procedura
EKA può essere impiegata per mobilizzare il motore.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 11
IMPIANTO ELETTRICO
Temporizzatore spia surriscaldamento del Il cicalino dell’MFU rilascia un segnale che conferma
catalizzatore (solo Giappone) l’accesso al modo di autodiagnosi come prescritto.
12 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
IMPIANTO ELETTRICO
Controllo dell’output
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 13
STRUMENTI
INDICE Pagina
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
UBICAZIONE DEI COMPONENTI DEL GRUPPO DEGLI STRUMENTI - VISTA
ANTERIORE ............................................................................................................................ 1
UBICAZIONE DEI COMPONENTI DEL GRUPPO DEGLI STRUMENTI - VISTA
POSTERIORE ......................................................................................................................... 2
COMPONENTI DEL GRUPPO STRUMENTI - VISTA ESPLOSA ........................................... 3
DESCRIZIONE ......................................................................................................................... 4
Generale ............................................................................................................................... 4
Indicatore della velocità ......................................................................................................... 4
Contagiri ................................................................................................................................ 5
Indicatore livello carburante .................................................................................................. 5
Indicatore temperatura liquido di raffreddamento .................................................................. 6
Illuminazione degli strumenti ................................................................................................. 6
Spie ....................................................................................................................................... 7
STRUMENTI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 1
STRUMENTI
1.
Connettore del cablaggio C0234 11. Lampadina della spia del sistema frenante
2.
Lampadina retroilluminazione del quadro (3) antibloccaggio (ABS)
3.
Connettore del cablaggio C0233 12. Lampadina della spia "portellone aperto"
4.
Lampadine spie indicatori sinistro e destro 13. Lampadina della spia lampeggiatori avvisatori di
5.
Lampadina della spia degli abbaglianti pericolo
6.
Connettore del cablaggio C0230 14. Lampadina della spia freno a mano e sistema
7.
Lampadina della spia delle candelette ad frenante
incandescenza (solo modelli diesel) 15. LED sistema dell’allarme
8. Lampadina della spia cinture di sicurezza (solo 16. Lampadina della spia della bassa pressione dell’olio
alcuni mercati particolari) 17. Lampadina della spia accensione/mancata ricarica
9. Lampadina della spia del sistema supplementare di 18. Lampadina illuminazione display a cristalli liquidi
sicurezza (l’SRS) (LCD)
10. Lampadina della spia guasto scatola cambio 19. Lampadina della spia indicazione guasto (MIL)
(modelli Steptronic EM-CVT) 20. Cartella circuito stampato (PCB)
oppure 21. Lampadina della spia fuorigiri (solo modelli destinati
Lampadina della spia malfunzionamento del motore ai Paesi particolari)
(modelli diesel) 22. Lampadina della spia dei retronebbia
2 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
STRUMENTI
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 3
STRUMENTI
4 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
STRUMENTI
Display a cristalli liquidi (LCD) I modelli a benzina hanno una scala massima del contagiri
pari ad 8.000 giri/minuto; la scala di quelli diesel raggiunge
L’LCD riporta le letture del contachilometri fino a 99.999,8 6.000 giri/minuto.
miglia o chilometri; le letture sul contachilometri parziali
arrivano fino a 999,9 miglia oppure chilometri. Il pulsante La scala del contagiri ha un settore rosso. Il settore indica
di azzeramento del contachilometri parziale è sito tra il regime massimo motore: non fare mai funzionare il
l’indicatore della velocità e l’indicatore del livello del motore oltre l’inizio di questo settore rosso. Il regime
carburante: premendo tale pulsante per piú di due secondi massimo del motore per i modelli è indicato qui sotto:
si azzera il contachilometri parziale. Una pressione per · Serie "K" Steptronic EM-CVT - 6000 giri/minuto
pochi istanti cambia il display LCD da contachilometri a · Serie "K" (non VVC) - 6750 giri/minuto
contachilometri parziale. · VVC della Serie "K" - 7000 giri/minuto
· Serie "L" diesel - 4500 giri/minuto.
Nel casi dei modelli con scatola cambio Steptronic
EM-CVT, l’LCD visualizza anche informazioni relative alla Indicatore livello carburante
condizione della scatola cambio, come indicato nella
tabella che segue: L’indicatore livello carburante riporta il livello di carburante
nel serbatoio. La lancetta dell’indicatore livello carburante
Carattere Descrizione continuerà ad evidenziare il livello di carburante nel
LCD serbatoio quando l’accensione viene spenta.
Contagiri
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5
STRUMENTI
Indicatore temperatura liquido di raffreddamento Tabella indicazione dello strumento indicatore della
temperatura
L’indicatore della temperatura del liquido di Modelli diesel
raffreddamento evidenzia la temperatura del liquido di
raffreddamento del motore. Quando il motore sta Resistenza del sensore Posizione strumenti
riscaldandosi per raggiungere la normale temperatura di della temperatura
funzionamento, l’indicatore deve trovarsi a metà della
scala della temperatura. 135,9 ohm Senza movimento
142 ohms Senza movimento Retroilluminazi- 14V 1,12W/T5 Nero con puntino
one LCD bianco
49-98 ohm Circa un terzo
Retroilluminazi- 14V 3,4W/T10 Grande blu
24,6 - 32,1 ohm Circa metà one cruscotto
16,9 ohm Passa nel settore rosso
6 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
STRUMENTI
Indicatori lati sinistro e destro La MIL si accende quando l’accensione è alla posizione
"II" e il motore è spento. Se la spia rimane accesa oppure
Le spie degli indicatori sinistro e destro lampeggiano si accende quando il motore è in moto, ciò indica un
insieme agli indicatori di direzione. Se una spia lampeggia guasto del sistema di controllo delle emissioni dal motore.
molto rapidamente, ciò indica che una delle lampadine Arrestare la vettura e spegnere l’accensione per almeno
degli indicatori esterni è saltata. trenta secondi. Se la spia si riaccende quando il motore
viene riavviato, occorre interpellare quanto prima possibile
Quando le spie degli avvisatori di pericolo sono accese, un tecnico esperto in modo da evitare il rischio di arrecare
entrambe le spie degli indicatori di direzione lampeggiano danni al motore ed eccessive emissioni dallo scarico.
contemporaneamente agli indicatori esterni.
Guasto scatola cambio (solo modelli Steptronic
Abbaglianti EM-CVT)
La spia degli abbaglianti si accende quando i proiettori Se la spia rimane sempre accesa oppure si accende
sono impostati su luce abbagliante o si azionano i durante la guida, ciò indica la presenza di un guasto nella
lampeggiatori. scatola cambio che va individuato ed eliminato quanto
prima possibile. La scatola cambio può passa al modo di
Candelette ad incandescenza (solo modelli diesel) sicurezza detto "strategia di funzionamento limitato" o
"ritorno alla base", a seconda del tipo di guasto.
La spia delle candelette ad incandescenza si accende
quando l’interruttore dell’accensione viene portato alla Sistema Frenante Antibloccaggio (ABS)
posizione "II". La spia si accende secondo un
temporizzatore comandato dall’ECM. Il periodo di La spia dell’ABS si accende per alcuni secondi quando
accensione della spia dipende dalla temperatura del l’accensione viene portata su "II". Se la spia si accende in
liquido di raffreddamento; non avviare mai il motore prima altre occasione, ciò indica la presenza di un guasto nel
che la spia si sia spenta. sistema dell’ABS: il problema va eliminato quanto prima
possibile.
Cinture di sicurezza (solo alcuni mercati particolari)
Sportellone aperto
La spia delle cinture di sicurezza si accende quando
l’interruttore dell’accensione viene portato alla posizione La spia si accende se il portellone viene aperto quando
"II". Quando la fibbia della cintura di sicurezza è allacciata l’accensione è su "II".
come prescritto, un interruttore nell’aggancio spegne la
spia. Avvisatore di pericolo
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 7
STRUMENTI
Sistema freni a pedale e a mano Allarme superamento velocità su strada (solo alcuni
Paesi particolari)
La spia si accende quando il freno a mano è inserito. Se la
spia si accendesse quando il freno a mano è azzerato La spia si accende per alcuni secondi quando
completamente, il sistema frenante allora richiede l’accensione viene portata su "II". La spia si accende solo
attenzione con la massima urgenza. se la velocità su strada supera 120 km/h: si spegne non
appena la velocità su strada viene ridotta.
Bassa pressione dell’olio
Retronebbia
La spia della bassa pressione dell’olio si accende quando
l’accensione è alla posizione "II" e il motore è spento. Se La spia dei fendinebbia si accende quando l’interruttore
la spia rimane accesa, oppure lampeggia o infine di dei retronebbia viene azionato. I retronebbia funzionano
accende in altre occasione quando il motore è in moto, solo se i proiettori o i fendinebbia (se in dotazione) sono
occorre allora spegnerlo quanto prima possibile per accesi: si spengono quando i proiettori o i fendinebbia o i
evitare di danneggiarlo. retronebbia vengono spenti.
Accensione/mancata ricarica
8 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO