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Episcopi Leonensis

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T. GIULIO BARBRIS

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AD USO D E L L E SCUOLE
E DELLA COSTUMATA GIOVENT'

I TEMPI PRIMITIVI EIPRIMI IMPERI


L'EGITTO IL POPOLO EBREO
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FENICIA L'IMPERO ASSIRO-BABILO.VKSK

L'IMPERO BEDO-PERSIASO.,, L'INDIA

EDIZIO0 S^TA
ed accresciuta secondo gli studi! sulle rodenti
scoperte, adattata ai programtaiSmmisterialL corredata di '
carte geografiche.

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1890
TORINO
LIBRERIA SALESIANA
T. GIULIO BARBERIS

UUU UIlllJ 1

AD U S O D E L L E SCUOLE
E DELLA COSTUMATA GIOVENT'

I TEMPI PRIMITIVI E I PRIMI IMPERI


L'EGITTO IL POPOLO EBREO

LA FENICIA L'IMPERO ASSIRO-BABILONESE

L'IMPERO MEDO-PERSIANO L'I.\DIA

EDIZIONE SESTA
notevolmente ritoccata ed accresciuta secondo gli stndii sulle_je<$nti
scoperte, adattata ai programmi ministeriali, corred
carte geografiche.

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Biblioteca Vnivrsitra
1890
TORINO
LIBRERIA SALESIANA

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AI GIOVANI ITALIANI

PROPRIET DELL'EDITORE

L a storia antica dell'Oriente, che"io qui


vi p r e s e n t o , o carissimi g i o v a n i , m i cost
non l e g g i e r a fatica. V i p r e g o perci di a c -
coglierla b e n i g n a m e n t e perch a voi in modo,
speciale la c o n s a c r o ; e coi -vostro g r a d i m e n t o
fate che scemi in m e l'apprensione, cir, p r o v o
nel pubblicarla. . . ..
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VALVSSPE Y TEULB L o scopo che mi prefissi fu di far con-
correre, p e r quanto possibile, la c o n o s c e n z a
della Storia A n t i c a allo sviluppo intellettuale
e morale della giovent. E s s e n d o poi s t a t a

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mia intenzione di dare un compendio che Siccome poi la Geografa e la Cronologia
serva anche p e r le s c u o l e , posi mente in sono a buon titolo chiamati i due occhi della
particolare a t r e cose; e queste sono: Storia, come quelle, senza cui il racconto
1 Di sviluppare compiutamente il pro- riesce oscuro ed intricato, mi son fatto uno
gramma p r o p o s t o pel corso Ginnasiale e studio peculiare di non tralasciar m a i , nei
Liceale dal Ministero sopra la pubblica Istru- fatti principali, di avvertire dove e in che
zione, ma in m o d o da riuscire molto facile tempo essi siano accaduti, senza per so-
e chiaro, a fine di rendere il libro vera- praccaricare il libro di nomi e di date.
mente adatto ai giovani ed al popolo; Ho anche inserite le nozioni pi impor-
2" Di dare u n ' i d e a , per quanto si pu tanti riguardo la religione dei varii popoli
compiuta, non solo dei f a t t i , m a proprio e lo incremento delle lettere, delle scienze,
della S t o r i a , c i o dello svolgimento fisico, delle a r t i , dell'industria e del c o m m e r c i o ,
intellettuale e m o r a l e dei varii popoli; parendomi questa cosa dilettevole e nello
3 Di dare le ultime conclusioni della stesso tempo necessaria per conoscere la
scienza r i g u a r d o le cognizioni apportateci storia d'una nazione.
dalla lettura dei geroglifici e dei caratteri Si sono anche fatte incidere appositamente
cuneiformi. I l o p o i cercato pi c h e tutto di e d intercalare nel testo varie vignette e carte
evitare ogni p a r o l a che possa risvegliare in geografiche, le quali, non dubito, renderanno
pi facile e proficuo lo studio di questa Storia.
voi idee meno o p p o r t u n e , e di cessare af-
Se ho in qualche modo ottenuto il mio
fatto il racconto di quei fatti che fossero
intento, e se voi, giovani c a r i , da questo
poco onesti. S e n z a questa precauzione p a n n i
studio potrete ricavare qualche profitto, da-
che la storia n o n sia, no, maestra della vita,
tene lode a Dio e servitevene a vantaggio v o -
m a fonte di pervertimento intellettuale e
stro e dei vostri simili, cui dovete prepararvi
morale. a fare il maggior bene che per voi si possa.
*

* g l i ultimi studii sulle pi recenti scoperte fatte


in Egitto e nell'Assiria, servendomi spe-
La benevole accoglienza, che universal-
cialmente di varii insigni lavori di autori
mente si fece alle cinque prime edizioni, e
accurati, quali sono quelli del Lenormant,
gli encomii che si ebbero dagli amici e dalla
dello Smith, del Maspero e del Brunengo.
stampa, m'incoraggiarono a rivedere accu-
Siccome poi questo volumetto non va
ratamente questo m i o lavoro. In questa se-
considerato da solo, ma coordinato con gli
sta edizione oltre a ci che da studiarsi,
altri di Storia Greca e Romana, che ven-
ho creduto bene aggiungere, in carattere
gono in seguito, cos ho premesso varie n o -
pi minuto, varii ragionamenti in forma di
zioni, che riguardano la Storia in generale
note, specialmente per ci che riguarda i
e la sua divisione, parendomi esse necessa-
tempi primitivi, affinch voi possiate premu-
rie per avere un connesso di cognizioni
nirvi contro le fallaci teorie moderne, che
storiche delle quali dev'essere ornato un
si chiamano scientifiche, ma che non lo sono ;
giovane studioso e dabbene.
ed anche perch i pi studiosi tra voi pos-
sano attingere cognizioni un po' pi profonde
su alcuni punti di maggiore importanza. A
questo scopo nelle note vi citer anche que-
gli autori e quei libri, d i e potreste con frutto
confrontare per ritrarne insegnamenti supe-
riori a quelli che si sogliono dare nelle scuole.
*

* *

Ancora in questa sesta edizione alcuni ca-


pitoli furono rifatti intieramente, ed altri fu-
rono ritoccati in pi luoghi, il tutto secondo
NOZIONI PRELIMINARI

La Storia. La parola Storia presa nel senso pi universale


significa : " l'accaduto nel dominio delle cose mutabili. Tuttavia
l'oggetto speciale della storia l'uomo, e perci quando noi diciamo
storia naturale o storia dei rivolgimenti fisici di una regione, la
parola storia presa in un senso affatto speciale, che va qualificato.
Solo l'uomo pu avere una storia propriamente detta.
Noi possiamo considerare la storia sotto tre aspetti :
1 In quanto che essa avviene, ed in questo senso si chiama
storia la successione stessa dei fatti, ancorch non siano conosciuti.
Quanti popoli esistettero, di cui noi conosciamo appena i nomi ! Ep-
pure ciascuno ebbe la sua Storia.
2 Possiamo ancora considerarla in quanto che essa si conosce,
cio in quanto si ha cognizione dei fatti. Nel primo caso la storia,
oggettiva, esiste per s, l'oggetto che si pu imparare dagli
uomini ; invece in questo secondo caso soggettiva, cio si con-
sidera nel soggetto che la sa, ovvero nell'uomo.
3 Finalmente possiamo considerare la storia in quanto che si
narra o si scrive, come appunto volgarmente chiamasi storia il
libro che la racconta, e scuola di storia quella in cui si narra e
si spiega. Sotto questo ultimo aspetto la prendiamo noi. In questo
senso sempre soggettiva ed ordinariamente si definisce cos : " la
Storia l'esposizione ragionata e veritiera di fatti importanti.
11 fine primario della Storia il ricordare i fatti accaduti, per
istruzione degli uomini. Non pero ogni fatto, ancorch vero, me-
rita d'essere dalla storia rammentato ; ma quelli soltanto che servir
possono per applicare gli avvenimenti delle passate et alla nostra*
BARBERIS. Storia Orienloh "2
propria istruzione, dovendo essa renderci saggi e supplire al difetto
dell'esperienza, del resto la Storia non sarebbe maestra della vita. presso tutte le nazioni moderne ; ma sono ben pochi i giornali che
rispondono agli uffici e alla dignit della critica e della storia.
effetto che, con Cicerone, tutti richiedono da essa.
Per memorie storiche intendesi la narrazione delle circostanze
Divisione della Storia. I. Secondo la materia che tratta,
in cui vissero particolari individui, i quali scrivono i fatti avvenuti
la Storia pu essere Sacra, Ecclesiastica e Profana ossia Civile.
a loro medesimi. Ai giornali ed alle memorie consentito di cu-
Sacra suol essere chiamata quella Storia, che parla del popolo
rare anche i pi minuti accidenti, perch non sono propriamente
Ebreo, perch congiunta colla Religione rivelata, e perch contenuta
storia, sibbene materiali da servire ad essa.
nella Bibbia, che fu scritta da personaggi inspirati da Dio.
Gli annali consistono nel racconto dei fatti di un paese in or-
Ecclesiastica, quella che espone il successivo sviluppo della Chiesa
dine cronologico, anno per anno.
Cattolica, narrando i fatti che in essa avvengono, o che avvengono
Le biografie o vite sono fedeli narrazioni di tutta la storia d'in-
nei diversi stati, ma in relazione colla Chiesa.
dividui particolari. Tali sono le vite di Plutarco e di Cornelio, e tra
Profana o Civile chiamasi la Storia, che ci narra le vicende
i moderni la vita di Dante scritta da Balbo.
civili e politiche dei varii popoli e del loro progressivo sviluppo
Gli aneddoti sono brevi e spiritose narrazioni d'interessanti fatti
morale, intellettuale e materiale.
particolari, senza alcun legame fra loro. Es. I memorabili di So-
Tanto per la storia ecclesiastica quanto la profana, non ostante
crate scritti da Senofonte.
che abbiano ciascuna uno scopo particolare e proprio, non sono
Ci che forma la storia propriamente detta la concatenazione
tuttavia indipendenti fra loro, in modo che se ne possa trascurare
dei fatti e la scelta dei soli pi importanti tra essi, pi atti ad
m a senza nuocere alla chiara intelligenza dell'altra. Ed in vero un
ammaestrarci, e pi proprii per far conoscere non solo il fatto par-
solo il soggetto d'ambedue, Yuowo : e fra le credenze e le azioni
ticolare ma l'indole e la vita degli nomini e degli stati.
dell'uomo avvi un vincolo naturale, lo spezzare il quale cosa non
La filosofia della storia non racconta i fatti, ma solo li accenna,
pur illogica, ma piena d'innumerevoli danni.
e ragionando sopra di essi cerca di scoprire le leggi dello svolgi-
Oltre a queste divisioni principali sonvene altre particolari. Avvi
mento dell'umana societ. Le pi celebri opere di questo genere
la storia delle scienze, come della filosofia, della medicina ; la storia
sono : la Citt di Dio di S. Agostino, il Discorso sulla Storia
della letteratura, la quale ci apprende i continui progressi delle
universale di Bossuet, e i Principii di scienza nuova del Vico.
lettere. La storia artistica va studiando i progressi dell'industria
III. In riguardo all' estensione la Storia Universale, Ge-
umana ecc. ecc.
nerale e Particolare.
II. Secondo la diversa sua forma la storia pu essere Cro-
La Storia Universale abbraccia i fatti memorabili di tutti i popoli
naca, Diario, Memorie stwiche, Annali, Biografia, Storia aned-
che fiorirono nei diversi tempi, dal principio delle cose umane sino ai
dotica , Storia propriamente detta e Filosofia della Storia,
giorni nostri ; e perci fu anche ben detta " la biografia dell'umanit.,.
La cronaca la pura esposizione degli avvenimenti secondo il
La Storia Generale narra i fatti che avvennero ai varii popoli,
tempo in cui successero, senza riguardo alla loro importanza e con-
ma in un dato periodo di tempo. Tale ad esempio la Stoi'ia d'Eu-
nessione: la cronaca registra generalmente anche le minute circo-
ropa del Giambullari.
stanze dei fatti.
La Particolare limitata ai fatti d' un sol popolo, e cosi noi
Ai d nostri sottentrarono alla cronaca i diarii, ossia giornali, e le
abbiamo la storia d'Italia, la storia di Francia, la storia Greca ecc.
memorie stwiche. Per diario s'intende una narrazione di fatti con-
A queste si pu aggiungere la Monografia, la quale racconta un
temporanei, giorno per giorno. Questa forma ornai comunissima
fatto solo o la storia d'un luogo particolare.
Le iscrizioni sono brevi resoconti di grandi fatti, scolpiti nel
IV. Relativamente ai tempi la storia si suol dividere in An-
marmo od in altro materiale adattato. Fin dai tempi pi antichi
tica, Medioevale, Moderna e Contemporanea.
gli Assiri e gli Egizi scrivevano le geste principali dei re sui mo-
l'Antica comprende i fatti avvenuti dalla creazione dell'uomo
numenti che contemporaneamente s'innalzavano. Questi monumenti,
sino alla caduta dell'Impero Romano in Occidente (anno 476 del-
dissotterrati ai nostri giorni e studiati profondamente da uomini
l'Era Volgare), e si suddivide in quattro : I o Storia dei tempi dotti, ci rivelano la storia antichissima di quelle regioni finora
primitivi 2 Storia degli antichi popoli d'Oriente , ossia sconosciuta. I documenti pubblici sono scritture, atti o simili, che
storia dei primitivi imperi 3 Storia Greca 4 Storia provano la verit d'un fatto : essi hanno molti gradi di fede, giac-
Iomana. ch alla loro veracit sono impegnate le nazioni, e grandissima im-
Alla caduta dell'Impero d'Occidente incomincia la Storia del portanza, giacch racchiudono i trattati e le convenzioni tra i di-
Medio Evo, ed estendesi fino alla.scoperta dell'America (1492). versi stati. Anche i documenti privati, oltre al verificare i tempi,
Dalla scoperta. dell'America ha principio la storia Moderna, che possono rivelare le condizioni di certi popoli o di certe classi sociali
estendesi fino alla Rivoluzione Francese (1789). nelle varie et.
Dalla detta rivoluzione incomincia quella che chiamasi ordina-
Le medaglie aiutano ad accertare i tempi e le genealogie, mas-
riamente storia Contemporanea-, essa viene fino ai d nostri.
sime dove siano pe duti gli scrittori (1).
Suolsi anche chiamare da molti Storia antica la storia che
Per le cronache e gli annali da ponderar bene se gli autori
precedette la venut i di Ges Cristo, e Storia moderna quella che
sono testimonii oculari o almeno contemporanei dei fatti o se rac-
si estende dalla venuta del Divin Salvatore fino ai giorni nostri (1).
contano per aver udito dire e anche in tempi assai posteriori ai
Fonti storiche. La cosa pi importante e pi difficile nella
fatti. Nel primo caso possono avere una attendibilit maggiore, nel
storia l'ottenere la veracit dei fatti, senza la quale a nulla ap- sccjndo minore. Anche nel primo caso da conoscere se il croni-
proderebbe la storia, potendola ognuno stiracchiare a suo talento. sta o l'annalista fosse uomo di partito, nel qual caso potrebbe aver
Ad ottenere questa veracit soccorre l'arte critica, la quale esa- avuto interesse a contraffare i fatti; oppure se fosse uomo disin-
mini la credibilit delle fonti da cui si prendono i fatti, e questi teressato e superiore ad ogni partito, nel qual caso la sua attendi-
mette sotto il loro vero e reale aspetto. bilit sarebbe somma (2).
Le fonti storiche, 'cio i luoghi da cui si traggono i fatti, sono
Tutti questi mezzi pi sicuri per tramandare ai posteri i fatti
altre scritte ed altre non scritte. Alla prima categoria apparten-
contemporanei furono in uso gi fra. i popoli pi antichi ; ma per in-
gono le iscrizioni, i documenti pubblici, le medaglie, le cronache e
numerevoli cause quasi tutto questo apparato di scienza and perduto.
gli annali: alla seconda le tradizioni ed i monumenti di ogni genere.
Dicesi che viene per tradizione un avvenimento che sia traman-
(1) Noi non possiamo d a r torto a questi ultimi, poich la divisione
in storia antica, del medio evo e m o d e r n a , come g e n e r a l m e n t e t e n u t a , dato oralmente di generazione in generazione. Ognun vede come
non ci p a r e e s a t t a . L e u oderne nazioni Europee hanno incominciato la lor
v i t a circa il mille, perci il medio evo, ossia l'et di transizione, dovrebbe
finire a quel p u n t o : e il cacciare f o r z a t a m e l e i cinque primi secoli della (1) Test per esempio, d a l l i monete r e c a t e dall'India si ottenne la serie
vita nuova coi secoli di transizione, quando i popoli si trovavano ancora in ignorata dei r e Alessandrini della B a t t r i a n a ; ed ora da a l t r e si scopre
quella dei principi Abissini.
uno stato di dissociazione e sol') erano in via di formazione, non parci cosa
b u o n a . I n f a t t i , chi non vede la m a n i f e s t a relazione della splendida (2!I 11 celebre filosofo s p a g n u o l o Bames. p e r dare u n a n o r m a ai giovani
civilt dei comuni colla civilt moderna, non p u r d'Italia, ma dell'Europa? perche non siano ingannali dai filosoli e ragionatori, raccomanda loro c h e
E p p u r e con la indicata divisione s'infilira nella m e n t e dei giovani, che tutto prima cerchino di conoscere la biografia intima d e l l ' a u t o r e : cos dovrebbe
il buono, tutto il bello f r u t t o dei tempi nostri. Cosi quando il giovane tarsi per gli storici. Se giovani conoscessero quali persone luride e ven-
viene poi a conoscere che s. Tommaso d ' A q u i n o e D a n t e Alighieri vissero <ute s c i n s e r o la m a g g i o r parie delle storie da cui t r a g g o n o documenti i mo-
nel Medio Eco. allora si trova sconcertato , e non sa darsi r a g i o n e come derni, presterebbero ben poco orecchio alle blaterazioni di molti i quali r a c -
possa combinarsi il concetto di Medio-Evo, (che suona b a r b a r i e per molli), contano molti tatli che ora si t e n g o n o dagli storici ordinarli come dogmi.
con la Somma Teologica e la Divina Commedia.
tale mezzo sia poco sicuro per conoscere la verit. L'avvenimento cronologia, la quale serve a fissare le date, cio il momento pre-
tramandato per tradizione viene a poco a poco, per opera di fan- ciso m cui avvennero i fatti nel corso del tempo. La cronologia
tasia , ampliato, aggrandito, abbellito e quasi trasformato. Della riguardo agli avvenimenti dei popoli antichi incertissima per
storia dei popoli antichi prima di 7 od 8 secoli av. 0. non ci ri- mancanza di punti fissi e comuni. Ogni popolo ebbe un sistema
mane quasi altro che tradizioni assai oscure, al fondo delle quali stanno proprio ed artificiale di cronologia. La distribuzione del tempo in
alcuni frammenti di storia primitiva: occorre tutta la valentia di parte venne desunta dal moto degli astri : una rotazione della terra
profondi critici per penetrare quelle personificazioni, quei miti, quei sopra se stessa costituisce 1 giorno, la prima e pi universale mi-
simboli, e sceverare il vero dal falso. Le tradizioni dei popoli an- sura del tempo; una intiera vicenda della luna costituisce il mese;
tichi dell'Oriente ci furono conservate e tramandate dagli scrittori una rivoluzione della terra attorno al sole, Vanno; cento anni for-
Greci e Latini; costoro non solo non adoperarono in quel lavoro mano un secolo; cinque anni un lustro; quattro un'olimpiade -
una critica severa, che auzi vollero unire forzatamente il pi delle quindici un 'indizione.
volte le tradizioni orientali ed egiziane colie proprie, e dare a quelle Da principio i tempi si contavano per generazioni, come si vede
il colore della mitologia ellenica e romana. in Omero: nella Bibbia si contano dieci generazioni prima del di-
Monumenti. Degli avvenimenti pi insigni gli uomini con- torio, e dieci da questo ad Abramo. S'introdussero poi le Ere,
servarono la ricordanza elevando o mucchi di pietra, o statue, o punti fssati da qualche grande avvenimento storico od astronomico'
trofei o grandi edifizi, secondo la varia coltura di ciascuno. La va- da cui si cominciava a contare gli anni. Ciascun popolo ha le sai
stit e la magnificenza degli ipogei indiani e delle moli egizie at- proprie. La parte pi colta del mondo adotta due Ere principali,
testano l'antichit e la potenza di quei popoli: le grandi rovine quella della creazione dell'uomo (1) e quella della nascita del Di-
provano l'esistenza d'una grande citt; le armi, le urne, gli uten- vin Redentore.
sili sepolti danno indizio di battaglie, di necropoli, di costumanze; Le Epoche sono divisioni meno estese, che segnano come certi
gli avanzi dei templi e dei palazzi ci rivelano la costituzione d'un riposi nel volgere dei tempi, fissandoli ad avvenimenti importanti, i
paese, il suo culto, le credenze, il vestire, gli attrezzi domestici, i quali perci si dicono formare epoca, il tempo che trascorre tra
pesi, le misure. Ecco i monumenti, sebben muti, farsi rivelatori un'epoca e l'altra chiamasi Periodo. Anche questi, com' naturale,
di grandi cose (1). variano secondo i varii popoli.
Cronologia. Cronologia (da yoivoi tempo, e Xyoc, discorso),
vuol dire scienza dei tempi. La storia ha bisogno assoluto della fi]I L a Bibbia, che il solo documento che possa rischiarare i tempi a n t i -
chissimi, d e t e n m n a la cronologia col contare gli anni vissuti dai ftt d a r -
d i ! . In ci corre differenza f r a < testi e gli interpreti sul modo di o r d i n a r i o
(1) Difficile ci non o s t a n t e l ' u s a r bene di q u e s t e fonti. Chi non sa c h e i l S 6 r v v 0 n S e S U e n Z a - o ^ n a k d a t a < l e ? H i . L a creazione d e l l ' u o m o
nelle iscrizioni s e sono s e m p r e g i u s t e le date, molle volte sono falsi gli onr? > \ a V I S ' , n V 2 2 n . - " m a v - C - ; secondo i S a m a r i t a n i , 4293 s l -
C
e l o g i ? Chi n o n sa che s e un m o n u m e n t o indica s e m p r e la r e a l t d ' u n fatto Z l l a ^ V 0 0 0 - L a Ch ,V? sa . m 1 u e s t e c o s e '' 'interpretazione, l s d a
molte volte n e travisa il significato? Chi non sa che le cronache e gli an- che ciascuno si a t t e n g a a quelli i n t e r p r e t i che crede migliori. T u tav a
nali alle v o l t e sono s c r i t t i da g e n t e di partito, i quali o non s a n n o , aSpett
o non v o g l i o n o f a r s f i g u r a r e il p r o p r i o partito , o porgono i f a t t i sotto v e i r a m e n s a > e che s e m b r a d o v r
un solo p u n t o di vista ? Chi non sa poi che s e si t r a t t a s s e di tempi a noi -rocurare g r a v i imbrogli nella storia, ben considerata si vede che non l
I K t l " scritturali e tutti gli i n t e r p r e t i si accordano n e l l a
pi recenti, d a i c e n t u r i a t o r i di M a g d e b o r g o in poi (protestanti a r r a b b i a t i cronologia da Abramo in poi, cio circa dal 2000 a v . C. Or c o n s i d e r a t o
cne s c r i s s e r o l a storia del papato) l a storia si pu c h i a m a r e come g i u s t a - ri a vve mmen 1 c h e
. ' conoscono lino a quell'epoca sono pochissimi
1
m e n t e la c h i a m il c e l e b r e De M a i s , re, detto il P l a t o n e Cristiano: una si d e che la confusione riesce di quasi n e s s u n a entit. - a n c o r a da
c o n g i u r a p e r m a n e n t e contro la v e r i t ? Bisogna a d u n q u e a n d a r e molto no a r e , per non r e c a r confusione, che i due a v v e n i m e n t i della creazione
cauti a n c h e n e l l ' u s o d e l l e fonti ; m a s p e c i a l m e n t e le fonti e s a m i n a r l a dav- del monuo e della creazione dell'uomo, a n c h e cronologicamente p o s s o n o
vero p e r c h e o r a invalse il metodo di citare u n a f o n t e che non esiste o ci-
1 essend0
t a r l a p r e c i s a m e n t e in modo c o n t r a r l o a ci che vuole indicare. L ' a r t e cri- r f i f f ' f Per nulla
^ d a n n a t a dalla" Chiesa l ^ p i n o n
tica b e n a d o p e r a t a ci fa d i s t i n g u e r e i r a fonte e fonte e ci fa applicar bene M.1 ^ creazlonQ slano
P f ' O d i di tempo pi o meno l u n g h i , n e i
le medesime. 0
rada ' m e n e ' P
&
' m x e della
materia p r i m a , a n d a v a f o r m a n d o s i
PERIODO I.

TEMPI PRIMITIVI

DALLA CREAZIONE DELL'UOMO ALLA DISPERSIONE DEI N0ACIIIDI.

E t A n t i d i l u v i a n a . D i l u v i o U n i v e r s a l e . Di-
spersione dei Noachidi. Idolatria.

C A P O 1.

ET A N T I D I L U V I A N A .

Tempi primitivi Creazione Adamo ed Eva Preva-


ricazione e castigo Caino ed Abele Moltiplicazione
degli uomini I'rime Societ Civilt primitiva.

1. T e m p i p r i m i t i v i . Soglionsi c h i a m a r e p r i m i -
tivi quei t e m p i , che p r e c e d e t t e r o la formazione dei regni
e degli imperi sulla t e r r a , quei tempi cio che dalla
Creazione vanno fino alla dispersione del g e n e r e umano
f a t t a dai figli di N o .
Questo t e m p o dividesi in due p a r t i : l ' e t antidiluviana,
che comprende il t e m p o t r a s c o r s o dalla Creazione al Di-
luvio U n i v e r s a l e ; e la postdiluviana, che dal Diluvio
va fino alla dispersione delle g e n t i .
L e memorie di questi tempi sarebbero r i m a s t e affatto
involte nelle t e n e b r e , se Mos, il pi antico degli sto-
rici, il pi sublime t r a i filosofi, il pi savio t r a i le-
gislatori, nella Genesi, che il primo libro della Bibbia,
non ce ne avesse r a c c o n t a t e le cose pi i m p o r t a n t i , quali
sono quelle, che b r e v e m e n t e noi qui esporremo.
Nascer in pi di uno la brama di sapere per quali mezzi conobbe turmt del tempo causa che si alteri tramandandosi il racconto orale
Mose i fatti anteriori di molto alla sua nascita come sono i narrati dei fatti ; ma s il numero grande dei testimonii che intercedono fra
nella Genesi, ed io sono pronto ad appagarli. La difficolt per Mose noi e coloro da cui esso ebbe principio.
di conoscere tali fatti non fu grande, e ce ne persuadiamo quando Nel caso nostro poi da aggiungere, che a conservare nella sua
si noti: interezza la narrazione orale servivano : a) I canti popolari in cui
1 Che essi fatti son pochi: Creazione e caduta dell'uomo vi era costume di ridurre a metro le gesta di maggior importanza.
Fratricidio di Cairn Numerosa discendenza di Adamo b) I proverbi che correvano per le bocche di tutti, allusivi a qualche
Corruzione e diluvio No e sua numerosa discendenza fatto: ne abbiamo l'esempio nell'in monte Dominus videbit, che
Torre babelica e dispersione. ricorda il sacrifizio fatto da Abramo sul monte Moria \Gen xxn
2 Che sono insigni e di grande importanza. Quindi 14].
3 Doveva a quegli uomini assennati e studiosi di conoscere e far c) I nomi di luogo che talora erano l'espressione di un avveni-
conoscere la storia di loro famiglia, doveva, dico, stare a cuore il mento. Esempi nel Genesi ne abbiamo pi di uno; basti ricordare
serbarne esatta cognizione e questa accuratamente consegnare ai figli. Bersabee o pozzo del giuramento, od anche pozzo delle sette agnella,
Cosa non difficile a farsi stante che si tratta di avvenimenti di numero che rammenta le sette agnella date da Abramo a Melchisedecco e
pochi e di qualit splendidi. 1' accordo giurato fra di essi (1).
4 Si vuol notare inoltre che la narrazione di tali fatti, per venire d) Il costume, vivo tuttora in oriente, di celebrare adunanze di
dai testimoni] oculari fino al grande legislatore, pass per non pi che popolo in cui vengono narrate le genealogie e le precipue gesta dei
sei o sette individui o generazioni. E di vero : I. Adamo, che mor maggiori.
nel 930, convers con Matusalem [nato nel 687, e morto nel 1659] Finalmente non lontano dal vero che vi fossero documenti scritti
per anni 243, ed ebbe grande agio di narrargli la sua vita, la morte (genealogie, narrazioni in prosa o versi di fatti pi illustri) e che
di Abele, ecc. II. Matusalem per circa cento anni visse insieme con Mos non solo li consultasse, ma talora li inserisse alla lettera come
Sem, che nato nel 1558, mor nel 2158. III. Quando nel 2158 moriva pare indicato da certe differenze di stile, da. certe interruzioni e lacune
Sem, Isacco, figlio di Abramo, nato nel 2115 contava pi di 40 anni. e mancanze d'ordine, dal diverso modo di nominare le stesse cose
E ud, e certo pi volte, dal medesimo narrate le cose avvenute avanti che si osserva da luogo a luogo ecc.
al diluvio, il rapido moltiplicarsi dei Noachidi, l'erezione della torre Restano i fatti, che avendo preceduto la comparsa dell'uomo su
babelica, ecc. ecc. IV. Isacco che camp 180 anni e mor nel 2288, questa terra, niun testimonio pot trasmettere sino a Mos. Si noti
tutto questo pot consegnare a Levi suo nipote, il quale, nato nel anzi tutto: Come l'uomo pot parlare all'uomo e manifestargli le
2248, aveva alla sua morte 40 anni. Finalmente Levi, avolo di Amram cose da s fatte, vedute o sapute; cos, e molto pi, Dio, da cui
padre di Mos, convers col suo nipote parecchi anni, e non vi ricevette l'uomo questa facolt, pu all'uomo rivelare e dottrine e
dubbio che gli raccontasse pi e pi volte per filo e per segno ogni fatti. Si noti ancora: Un uomo, al quale Dio avesse parlato, pu ad
cosa che su quei fatti tanto importanti aveva udito a narrare con altri uomini manifestare quanto ha udito da Dio: e con miracoli,
precisione dai suoi maggiori. cio con opere manifestamente superiori alle forze della natura creata
Donde si vede che per la longevit dei patriarchi, attestataci unani-
mamente da Mos e da tutti gli scrittori antichi, e dalle tradizioni (1) Genesi c a p . X X I verso 30 e seguenti. Selte a g n e l l a riceverai lu d a l l a
di tutti i popoli, Mos dal vetustissimo degli eventi da s riferiti mia mano per questo fu quel luogo chiamato B e r s a b e e . perch l'uno e
1 a l t r o a v e v a n fatto g i u r a m e n t o ed a v e v a n o f a t t o accordo circa il pozzo del
non pi lontano di sette generazioni. Ora ognuno sa che, non la diu- giuramento.
esigenti perci l'immediato intervento di Dio, il quale non pu mai incapaci a concepire questo modo superiore d'esistenza, ma non
confermare 1' errore, pu dimostrare di essere stato divinamente una ragione per ch'amarlo in dubbio ; anzi il contrario. E Stuart
ammaestrato di quanto dice. Mill, altro principale sostenitore di quella dottrina conchiude : " Il
Ci notato diciamo: 1. 1 fatti della creazione e dell'ordinamento fatto sta che siamo a fronte della finale inesplicabilit, alla quale
del mondo materiale, compiatisi prima di Adamo, Dio li rivel al primo arriviamo inevitabilmente quando tocchiamo ai fatti ultimi.
uomo; questi ai figli, e con non dubbie prove fece sicuri i suoi discen- Segno sicuro poi della rivelazione di quelle cose il non "essere
denti che Dio glieli aveva rivelati. La narrazione di Adamo poi insieme mai .Mos stato preso in sbaglio, cio il non essere mai stato con-
colle prove, da lui date d'essere stato divinamente istruito, sono fatti traddetto dalla scienza, che in tanti seejli fece mirabili progressi
sensibili ed importantissimi ; i quali poterono ben trasmettersi inal- in ogni ramo: Mos parl di tutto, e ci quattro mila anni fa; ora
terati dall'una all'altra delle sei o sette generazioni che separarono, si fecero migliaia di scoperte, e tutte le scoperte anche pi recenti
come si detto, Mos dal primo uomo. Diciamo 11 che questi fatti comprovali la veracit del primo storico del mondo.
(come molte altre cose contenute nell'Esodo, Levitico, Numeri e Deute- Dice s. Basilio spiegando i primi versetti della Genesi : " I filosofi
ronomio) furono a Uose rivelati immediatamente da Dio (1). Mos grpei hanno insegnato molte cose sopra la natura, ma nessun parere
afferma di essere inviato dal cielo e di parlare e scrivere per ordine rimasto fermo e irremovibile, perch sempre quelli, che venivano
di Dio. Della verit di quanto scrive ha dato prova irrefragabilissima. poi, disdicevano ci che avevano insegnato gli antecedenti. Cos
I prodigi infatti, che numerosi oper al cospetto di un intero popolo abbiamo a dire noi ai nostri giorni di coloro che contraddicono
mostrano in lui un uomo che assistito da Dio, il quale mette, per alla rivelazione: le parole invece di Mos stanno e Voltaire medesimo
cos dire, a disposizione la propria potenza a fine di fare vedere che che mise tutto in ridicolo, fu obbligato a chinare il capo avanti al
gli ha parlato e gli ha commjsso di ammaestrare le presenti e le G 'a >i Legislatore.
future generazioni di quanto gli ha rivelato. E su questo punto hanno
2. C r e a z i o n e . N e l principio Dio cre il cielo e
un bel blaterare gli increduli, dicendo che i miracoli sono impossibili,
la t e r r a , e t u t t o ci che nel cielo e nella t e - r a si con-
e che i fatti soprannaturali sono da eliminarsi : tutte le loro ciancie
tiene; poi diede ordinamento alla m a t e r i a i n f o r m e , s e -
non valgono a distruggere e neppure a diminuire ci che fatto
par l'acqua dalla p a r t e secca , comand alla t e r r a di
storico, testimoniato da popoli iutieri rinanimamente, costantemente,
senza contraddizioni, neppure dalla parte avversa. p r o d u r r e le piante e le erbe, all'acqua i r e t t i l i ed i pe-
Lo stesso Herbert Spencer, campione di questa psicologia artificiale sci, indi i volatili ed ogni a l t r o a n i m a l e ; e p e r ultimo,
che ripudia il soprannaturale, nell'opera sua principale The First ad immagine e similitudine sua cre l ' u o m o , la pi ec-
l'rinciples, da ci che colpisce i sensi evoca un numero misterioso, cellente delle c r e a t u r e visibili, e lo pose in un giardino
ch'egli chiama l'inconoscibile. " Non potrebbe esservi [dice] un modo di delizie detto Eden o Paradiso terrestre. Il primo
di esistenza, tanto superiore all'intelletto e alla volont-, quanto questi uomo fu chiamato Adamo, parola cho vuol dire padre
modi sono superiori al movimento meccanico ? Vero che noi siamo di tutti i viventi. Poi dalla sua costa Dio ne t r a s s ; Eoa,
e con d a r l a compagna ad Adamo Iddio stabil la societ
(1) Si l e g g e nel libro dei Numeri capo X I I , versicoli 5 , 6 , 7 e 8 : 11
Signore ascese nella c o ' o n n a delle nuvole e si pose all'ingresso del taber- domestica, fondamento di t u t t e le a l t r e . Iddio diede ad
nacolo e chiam A r o n n e e M a r i a , e questi essendosi appressati disse loro: Adamo dominio su t u t t e le c r e a t u r e , costituendolo su
Udite le m i e parole. Se s a r a v v i t r a voi profeta del Signore io gli parler
in visione o gli p a r l e r in s o g n o . Ma non cosi col mio servo Mos. il quale loro come s i o r a p p r e s e n t a n t e e s a c e r d o t e , perch le domi-
in tulla la mia casa fedelissimo. Perciocch a lui parlo testa a lesta : ed
egli chiaramente e non sollo eniinmi o figure vede il S i g n o r e . nasse e lodasse il C r e a t o r e . Venerilo poi che t u t t e le cose

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create seguivano l ' o r d i n e e le leggi s u e , il C r e a t o r e a b stato di pesce, di un pesce allo stato di volatile, di un volatile
santific il s e t t i m o giorno, cio il s a b b a t o , e si r i p o s . a lo stato di quadrupede o di quadrumane, e di una scimmia allo
stato di uomo? La storia, non meno che la vera scienza, resiste al
Alcuni scienziati non vollero accettare la dottrina biblica sulla crea-
principio della trasformazione della specie. - L'uomo dall'incrocia-
zione dell' uomo, ma diedero in mille follie. Chi nega la creazione
mento delle specie ha potuto avere, per unica eccezione, il mulo
non pu ricorrere che alle due seguenti ipotesi : Se l'uomo non fu
faglio di due animali diversi di razze molto affini, ma questo pro-
creato da Dio, o fu generazione spontanea, o deriv da una trasfor-
dotto non si verifica allo stato di libera natura, e la natura stessa
mazione degli animali pi somiglianti a lui, cio dalle scimmie; ma
ha colpito ,1 mulo d'infecondit, quasi riprova della legge universale
queste due ipotesi della generazione spontanea e della trasforma-
. che le specie non si trasformano. E la storia nella risposta negativa
zione della specie sono entrambe non solo inverosimili, ma impos-
che da ai seguaci della teoria della trasformazione delle specie
sibili. A chi sostiene la generazione spontanea domanderemo subito mirabilmente sussidiata da prove di fatto. Gli animali imbalsamati
a quale et dell'uomo accadde questo fatto, che non si vorrebbe mira- o dipinti, e le mummie umane tolte dai sepolcri degli antichi egiziani
coloso, ma naturai conseguenza dello svolgimento delle forze della dopo un sonno di 40 secoli, sono state trovate di specie, confi-u-
natura? Se venne al mondo nello stato d'infanzia, come pot vivere raz.one ed organismo affatto simili a quelli dell'epoca nostra. Gli
senza una madre che lo nutrisse? senza un padre che lo difendesse animali dipinti non hanno neppure mutate le loro macchie caratte-
dalle bestie feroci? senza alcun vestito n riparo dalle intemperie ristiche e i loro colori sono oggi gli stessi in tutto e per tutto
delle s'agioni? Se in et adulta non si ricade forse nel racconto di quello che erano 4000 anni addietro. Gli scienziati, che impar-
Mosaico, il quale ci narra che l'uomo fu formato adulto dalle mani zialmente hanno esaminato questa parte della storia naturale, hanno
del Creatore, e dotato di tutte le facolt necessarie a convivere colla trovato piuttosto delle ragioni per conchiudere che gli animali perdono
sua compagna per riprodursi nei figli, crescere e moltiplicare? E della primitiva bellezza nel volger dei secoli, di quel che per con-
se questa spontanea generazione dell'uomo non deve credersi un mira- cludere che le loro specie si perfezionano.
colo, ma un ordinario svolgimento dei germi naturali posti in condi-
zioni proprie alla viti umana, perch non vediamo continuamente La atura ci presenta, verissimo, una scala sempre ascendente
raccogliersi per la loro propria virt quelle molecole materiali e nascere negli esseri che hanno popolata la terra. 11 pi antico strato della
corteccia del nostro globo non presenta alcuna traccia di esseri
altri individui della specie umana senza bisogno dei genitori ? E tale
organizzati, ma di soli minerali, dotati delle propriet di accumularsi
l'evidenza dell'assurdo in questa teoria della generazione spontanea,
e crescere Le roccie di pi recente formazione ci presentano d i
che gli stessi materialisti l'hanno abbandonata, e si sono invece atte-
avanzi della vegetazione, e ci attestano che la terra fu coperta da
11 ti all'altro principio non meno erroneo, della trasformazione della
immense foreste di felci arboree e di vegetabili giganteschi, che oltre
specie. Secondo i seguaci di questo secondo sistema gli -organismi
la propriet di crescere e di accumularsi, ebbero quella di vivere.
sono andati sempre perfezionandosi. I polipi si sono trasformati in
M i e .erre e nelle roccie di un'epoca pi recente, si trovano i resti
vermi, i vermi in pesci, i pesci in volatili, i volatili in quadrupedi
dei primi pesci e dei primi uccelli, che impressero coi rettili le prime
questi in quadrumani e finalmente nell'uomo, che per ora il pi orme sulla melma dei fiumi, rassodata e poi pietrificata dai secoli.
perfetto degli organismi. Cos avvenne che secondo la teoria dei trasfor-
misti l'uomo non che un figlio perfezionato delle scimmie antropo- i n e l l e A z i o n i pi a noi vicine si trovano i resti di animali
morfe, cio delle pi somiglianti alla razza umana. Ma come va che quadrupedi; e solo nei terreni alluvionali o quaternari!, di ultima
in tanti ann-, anzi in tanti secoli ai quali rimontano la storia scritta e recentissima formazione, trovansi gli avanzi dell'uomo, testimone
e la tradizione, non si verificato mai il passaggio di un polipo del diluvio universale, ultimo gran cataclisma che sconvolse la super-
16 IT
ficie del nostro pianeta, dell'uomo, il quale oltre a crescere, vivere, conoscere ed a m a r e se stessi, ed anche conoscere i mi-
muoversi e sentire come gli esseri che lo precedettero, ha la su- s t e r i e le forze della natura e dominarle , e riempirsi
prema facolt di pensare. Esiste dunque un movimento ascendente cos di gaudio.
nelle opere della natura, cio di Dio: ma questo movimento segue L i perfezione di anima e di corpo in Adamo ed in
appunto l'ordine che la Genesi ci rivela, e serve cos di conferma E v a era molto superiore a quella che abbiamo noi o r a ;
alle parole del primo storico dell'umanit; ed in quella guisa che poich il loro intelletto non e r a proclive a l l ' e r r o r e , la
Mos ci fa assistere in ogni giorno, o epoca della creazione, a! compa- loro volont inclinata al bene non aveva nessuna pro-
rire di nuovi esseri fuori della terra stessa per il miracoloso Fiat pensione o passione che l a spingesse verso il male , ed
dell' Onnipotente, cos la corteccia del nostro globo, che come un
il loro corpo con ogni m e m b r o ben r e g o l a t o non andava
gran museo naturale contiene le prove di questi antichissimi fatti,
s o g g e t t o ad alcuna m a l a t t i a , n a dolore fisico , n a
ci mostra che fra un'epoca e l'altra, ossia fra i giorni mosaici, inter-
consumazione o m o r t e ; m a , c o m ' opinione della m a g -
vennero orribili mutazioni che mutarono la faccia del pianeta, dando
gior p a r t e degli i n t e r p r e t i della S a c r a S c r i t t u r a , l ' u o m o ,
luogo ad altri esseri posti in pi alto grado nella serie dei viventi.
Ma i nuovi esseri che appariscono, non sono una trasformazione delle dopo una vita pi o meno lunga, sarebbe s t a t o da Dio
specie precedenti, sebbene vengono ad abitare la terra in conseguenza t r a s p o r t a t o corpo ed anima in cielo a g o d e r l o .
dell'atto creativo che le chiama alla vita, e solamente in questo atto Iddio stesso volle farsi p r e c e t t o r e dell'uomo , ed
divino ed ineffabile da ricercarsi l'origine dell'uomo nella pienezza molto credibile che, presa f o r m a sensibile, venisse v e r s o
del suo vigore e con l'ornamento della favella e di una perfetta intel- sera a passeggiare con loro nel giardino (1), e t r a le
ligenza, senza le quali gli sarebbe stato impossibile di vivere un a l t r e cose i n s ' g n a s s e loro a p a r l a r e . Coniusse anche
giorno solo sulla vasta dimora, che gli era stata assegnata. Iddio t u t t i gli animali avanti ad A d a m o , e q u e s t i diede
Di fronte alla semplice e sublime narrazione della Bibbia, alla
a ciascuno il suo v e r o nome. T u t t i gli animali erano
testimonianza tradizionale dei popoli ed alle assennate osservazioni
obbedienti alla sua voce, e quantunque d e t t i n o s t r i ge-
della vera scienza, le vane immaginazioni degli increduli fanno com-
nitori dovessero occuparsi p e r f u g g i r l'ozio, il loro la-
passione e muovono al riso. Lo studente che volesse addentrarsi un
voro e r a leggerissimo, poich il paradiso p r o d u c e v a da
poco nelle questioni, che sono solite a farsi sui varii punti che riguar-
dano la formazione della terra e dell'uomo, ed avere alcuni argo- s le f r u t t a necessarie alla vita.
menti contro le strane teorie di Darwin, ancora in fiore in varii L'origine del linguaggio. tenuto dalla generalit dei filosofi
luoghi, veda il C A N T I ; ' Storia Universale voi. I, ediz. X e gli autori anche non cattolici che l'uomo da s, per quanto intelligente lo si
che il C A N T O ' cita in proposito; veda il card. W I S E M A N ; veda anche supponga, non sarebbe stato capace ad inventare il linguaggio, ma
1' A L I H O N D A I Problemi del secolo XIX voi. I I , dove con queste che quello fu a lui insegnato direttamente da Dio stesso. Si ascolti
si possono avere mille altre cognizioni, tutte grandemente utili alla il Cant Storia universale voi. I pag. 182 e seg. nella X edizione] :
" 1 filosofi non finiscono di disputare sull'origine del linguaggio, questo
giovent studente.
respiro dell'intelligenza, senza del quale sarebbe muta la memoria,
3. A d a m o ed Eva. Nell'Eden i nostri pro-
senza idoli il cuore, senza fantasia l'immaginativa, senza tesori la
genitori conducevano vita veramente felice : Iddio nei
c r e a r l i li a v e v a f o r n i t i di mente perspicace e di cuore (1) E t c u m a u d i s s e t v o c e m Dei d e a m b u l a n t e in P a r a d i s o ad a u r a m post
m e r i d i e m , e t c . (Gen. I l i , 8.)
a r d e n t e , tanto che potessero conoscere L u i ed a m a r l o ,
BAHBF-RIS. Storia Orientale. 3
mente. Lo stesso Buchner confessa che il parlare il pia essenziale renze radicali, quando anche si ricorresse all'origine onomatopeica.
e caratteristici degli attributi umani correndo un abisso fra la parola Ogni coppia, o almeno ogni famiglia ne avrebbe composto un suo
dell'uomo pi abbietto e l'animale pi raffinato.... Questo artifizio speciale; e tra l'uno e l'altro non correrebbe analogia di sorta,
maraviglioso della parola chi lo trov? Se ne chiedo le Sacre Carte, come non corre tra le opere del capriccio. Neppure si dica che la
mi rispondono che in principio era la Parola, e la parola-era Dio; somiglianza di organi doveva ridurre gli alfabeti ad una quarantina
Dio favell all'uomo, e l'uomo per suo comando, impose nome a di suoni, e la grammatica generale ad una quarantina di proposizioni;
tutte le cose. Dio non cre l'uomo perfetto ? (Yidit Deus cuncta qua; giacch i pochissimi elementi (per un esempio volgare) del caleido-
fecerat, et erant valde bona. Gen. i, 31). Come sarebbe potuto dirsi scopio producono milioni di combinazioni possibili.
tale se gli fosse mancata la favella? strumento pel quale egli diventa Dir di pi: col progredire della societ, mentre vediamo ogni arte
ragionevole ? onde molti intendono che il linguaggio sia stato dapprima perfezionarsi, non si perfezionano le lingue, e da quando le cono-
insegnato da Dio, il quale con esso abbia partecipato all'uomo le sciamo, nessuna aggiunse ai suoi neppure un elemento essenziale-
pi essenziali cognizioni morali scientifiche e religiose. Ma l'uomo non inventa una lingua, anzi grande studio pone a conser-
Non ogni intelletto per s'acqueta alla fede, ma domanda l'appoggio vare l'antica, se non negli accidenti, per nella natura, e ad escludere
delle ragioni. Suppongono alcuni (Volnev), che gli uomini, dopo svilup- le peregrinit: una venerazione alle parole antiche tradizionale fra
patisi dai germi materiali, vivessero gettati quasi per caso sur una i letterati e fra il popolo, quasi un sentimento della impotenza di
terra confusa e selvaggia, orfani abbandonati dalla mano sconosciuta fare meglio (1). Alla cuna del genere umano, udite quale vigoria
che gli aveva prodotti; e che, puramente obbedendo alle leggi del nel parlare! Non sembra che agli uomini, pi robusti di senso e
bisogno, dapprima inventassero certi gridi convenzionali, che furono di sentimento, sia stato concesso uno strumento pi proporzionato,
le interiezioni, delle quali si elevarono passo passo alle altre parli onde esprimere l'entusiasmo d'una balda giovent ?
del discorso. Queste ed altre ragioni facevano, io non dir da teologi e filosofi,
Ma per convenire intorno al senso di voci arbitrarie non bisogna ma da Humboldt trovare ragionevole unicamente l'opinione di un
parlare di gi? altrimenti, come mai il suono formato da un uomo linguaggio rivelato : l'accademia di Pietroburgo, che di preziose inda-
potr nello spirito di un'altro andare congiunto ad un'idea prefissa? gini aiut l'etnografia, asseriva che le lingue sono tutti dialetti di
urlano da migliaia d'anni le bestie, eppure formaron mai un linguaggio una perduta, e che esse basterebbero a smentire chi crede alla molte-
esteso pi che a gridi inarticolati ? Se l'uomo non avesse mai inteso plice derivazione del genere umano: Rousseau medesimo era trascinato
a parlare, sarebbe rimasto senza la parola, come si avvera tuttod a credere il linguaggio un presente della divinit.
nei sordo muti. I quali poi se apprendono il linguaggio dei segni Sarebbe assurdo il supporre che il bruto si sviluppasse in ogni
ed acquistano tante idee, n' cagione il .crescere essi in mezzo ad parte del mondo, e solo in una imparasse a parlare, cio atrarre
una societ educata dalla favella. Le logiche distinzioni, le finezze dall'organo vocale quasi altrettanti suoni distinti, quanti sono i pensieri
del parlare, le gradazioni dei tempi, dei modi, delle persone, come suoi, e" con essi suscitare e governare i pensieri e gli affetti altrui.
mai potevano inventarsi dall'uomo, nell'ignoranza supposta dei suoi Pu l'uomo emettere un grido naturale: la difficolt consiste nel
giorni primitivi? E dico primitivi, giacch dovunque l'uomo ci si far che altri lo comprenda. Per ottenere poi che gli uomini si accordino
mostra, egli parla di gi, n tradizione o favola ci racconta che a dar il tal nome alla tal cosa indispensabile che abbiano prima un
uno abbia inventato la loquela. I materialisti ammettendo l'eternit linguaggio. Per giungere al verbo bisogna mettere in logico accordo
del linguaggio, o facendolo una funzione naturale come il canto degli
uccelli o una invenzione individuale e primitiva, porterebbero a diffe- ( l j V e t e r a (verba) maiestas q u a e d a r a , et u t sic dixerim, religio c o m m e i K
d a t . QUINTILIANO.
le voci con le leggi del pensiero, al che basterebbe appena la mente
dei pi segnalati filosofi. Ora come combinare questa stupenda inven- comandamenti, e disse : davanti a l l ' u o m o l a vita e l a
zione colla selvatichezza dell'et preistorica? m o r t e ; saragli dato quel che sceglier.
I filosofi pi arguti e profondi, dopo studiato tanti linguaggi e Questi primi esseri ragionevoli ed intelligenti non si
conosciutene le leggi, non riuscirono a formarne uno. E vi sarebbe
accontentarono della b e a t i t u d i n e ; ambiziosi di conoscere
riuscito un selvaggio che ancor non parlava? e da elementari suoi
cose m a g g i o r i , abusarono dei doni superni. P o t e n d o , p e r
tentativi sarebbero derivati i mirabili idiomi ? Se si svolgevano dalla
bestia perfezionata, certo non potevano nemmeno in un tempo smisu- il libero a r b i t r i o , a m a r e Dio e se stessi, far s e r v i r e il
rato acquistare quell'impronta d'unit, di esattezza nei termini di creato p e r glorificare Iddio, oppure farlo s e r v i r e p e r i
logica nelle regole della grammatica e della sintassi. p r o p r i i piaceri, prescelsero il peggio. Ascoltando la ma-
Come mai nessuna storia o mitologia conserv il nome o il ricordo lizia delio spirito t e n t a t o r e , abusarono dei doni del Si-
di s grande inventore? Anzi, tutti riconoscono la favella come un g n o r e , e disubbidirono a Dio col mangiare il f r u t t o proibito.
insegnamento sovrumano, e la filosofia conviene che l'origine del Con questa mancanza fu offuscata l'intelligenza, inde-
linguaggio coincide coll'origine dell'uomo. bolita la ragione, debilitata la v o l o n t : s ' a p e r s e r o cosi
Le lingue si trovano migliori, pi sintetiche, pi affettuose, con fin dai p r i m o r d i i dell'umanit le piaghe, da cui essa fu
parole pi somiglianti alle cose, con unit e precisione, quanto pi t o r m e n t a t a p e r p e t u a m e n t e ; si cominciarono fin d ' a l l o r a
sono antiche; meglio connettono le cause cogli effetti, il tutto colle
gli inutili sforzi p e r t o r n a r e ad una scienza, che, o ci
parti, il principio colle illazioni; hanno legsi pi generali e minori
sfugge o ci logora senza f r u t t o ; cominciarono i pericoli
anomalie, e fra popoli barbari troviamo finezze sconosciute ai p!
della libert, di cui si dolce il nome, si arduo l ' u s o , l ' a -
colti.... Perch tanta fecondit nelle lingue primitive? e come l'istinto
selvaggio dei supposti inventori abbond col, dove l'istinto moderno buso s a m a r o ; cominci l'insaziabile desiderio di t r a -
non seppe che recidere? La perfezione delle lingue primitive, am- valicare le b a r r i e r e che la l e g g e morale impone a l l a
messa da tutti i linguisti da Platone fino a Giacomo Grimm e ad debolezza. A l l o r a si posero in disaccordo l'immaginazione
Humboldt, l'argomento pi robusto contro l'ipotesi evoluzionista (1). e la ragione, l'intelligenza e la volont, lo spirito e l a
Fin qui il Cant. carne, la cui l o t t a cos funesta.
4. P r e v a r i c a z i o n e e c a s t i g o . La felicit di Adamo Di pi Iddio sdegnato cacci ambedue i nostri p r o g j-
e di E v a non d u r g r a n tempo. Iddio, creandoli, li a v e v a niiori da quel luog> di delizie, c h ' e r a il Paradiso t e r -
forniti del libero a r b i t r i o , il m a g g i o r dono che Dio po- r e s t r e , li sottopose alla m o r t e ed a molte miserie nel-
tesse farci (2); m a diede anche loro i suoi p r e c e t t i e l'anima e nel corpo. T o l t o alla primitiva felicit, l ' u o m o
ebbe ribelli le bestie, fu c o s t r e t t o a guadagnarsi il cibo
(1) li dottor Federico B a t e m a n di N o r w i c h , fece n e l 1879 u n ' o p e r a dot-
me 1 ,ante la
col sudore della sua f r o n t e ; esiliato sulla t e r r a di fati-
i . J linguistica, combatte il Darwinismo, ch suppone
solo differenza di g r a d o , non di genere t r a l'uomo ed il b r u t o . che, di t r a v e r s i e e di morbi, d o v e t t e compirvi l'espia-
(2) L o m a g g i o r don, che Dio per s u a larghezza
F e s s e c r e a n d o , ed alla sua boutade zione, e t o r n a r e degno di sublime destino.
P i c o n f o r m a t o , e quel ch'ei pi apprezza.
F u della volont la lihertade, La caduta dell'uomo, che appellasi peccato originale
Di che le c r e a t u r e intelligenti
E t u t t e e sole f u r o e son dotate. (DANTE, Par. V) e che si t r a s m e t t e in t u t t i noi, fu la cagione di t u t t i i mali,
che ancor p r e s e n t e m e n t e travagliano la m i s e r a umanit.
Tradizione dei popoli sulla caduta dell'uomo. Le tradi- venerato dai negri. Presso i Messicani la madre del genere umano
zioni dei varii popoli e le opinioni dei filosofi si accordano colla Bibbia si chiamava Cihua-Cohmli, cio la donna del sei-pente. Ai no-
nel fare menzione della caduta dei primi uomini, e delle funeste con- stri giorni, in Pensilvania (Stati Uniti), si scoperse sotto un'enorme
seguenze della medesima; e come presso molte nazioni antiche, cosi quercia sradicata dalla tempesta una grossa pietra, la cui esistenza
anche oggi presso alcuni popoli selvaggi si praticano cerimonie espia- rimontava certamente ai tempi anteriori all'arrivo degli Europei,
torie alla nascita dei fanciulli, a fine di purgarli dal peccato di cui sulla quale erano rappresentati un uomo ed una donna separati da
sono persuasi essere infetti nascendo. I Romani purificavano gli un albero : la donna teneva in mano un frutto ; attorno alle due
infanti con acqua lustrale otto o nove giorni dopo la nascita, e loro persone si vedevano dei cervi, degli orsi e degli uccelli.
imponevano quindi un nome. I Greci, i Persiani, gli Egiziani avevano Questi esempi potrebbero essere moltiplicati ; basterebbe a tal
un costume simile. Appo i Messicani si portavano i neonati al tempio, fine passare in rivista le tradizioni religiose dei popoli ; e sarebbe
ve il sacerdote versava loro dell'acqua sulla testa. Nelle Indie il facile mostrare da per tutto il ricordo della caduta e della promessa
sacerdote immerge tre volte i bambini nell'acqua di una riviera pro- d'un redentore. Il mito di Pandora, pi noto che gli altri tutti,
nunciando la seguente preghiera : " 0 Dio, ti offriamo questo fan- mostrer che quasi ogni particolare di questo avvenimento era'
ciullo purificato nell' acqua, ecc. rimasto nei ricordi degli uomini. Prometeo rap il fuoco del Cieb
Anche molte cognizioni sul Paradiso terrestre, sul serpente tentatore per animare la statua d'argilla, ch'egli coll'aiuto di Minerva ( Dea
organo del demonio, sulla credenza ai buoni ed ai cattivi angeli, della sapienza) avea plasmato. Giove per punirlo gli mand Pandora
la prima donna, che era stata modellata da Vulcano, animata da
sulla caduta della prima donna e sui mali che ne seguirono, sulla
Minerva e dotata di tutte le qualit dagli di, donde il suo nome
promessa del Salvatore, sull'albero della scienza del bene e del male,
di Pandora (tutti i doni). Prometeo sospett un tradimento e ri-
si trovano sparse e qualche volta aggruppate in un modo curioso
fiut di prendere Pandora per sua sposa. Suo fratello Epimeteo
nelle leggende degli antichi popoli, e di quelli che non hanno ancora
fu meno prudente ed accett Pandora ed i regali eh' essa portava
aperti gli occhi alla luce del Vangelo. L'et dell'oro dei poeti non
in un vaso artisticamente lavorato. Ma non appena Epimeteo ebbe
altra cosa che un ricordo del paradiso terrestre. Non esiste alcun
aperto il vaso fatale, ecco venirne. fuori tutti i mali e spandersi
popolo, che non abbia la credenza a spiriti superiori all'uomo, dei
pel mondo tutto. Egli chiuse precipitosamente il vaso, ma non vi
quali gli uni sono buoni e gli altri cattivi : questi sono i buoni ed rest pi che la speranza. Non difficile scorgere Adamo ed Eva
cattivi genii, i JDeiotas ed i Daiuts degli Indiani; i Izeds del in Epimeteo e Pandora; Pandora, come Eva, che fa il dono fu-
buon Orniuz ed i Deros del cattivo Ahriman presso i Persiani ; gli nesto; la curiosit o la voglia di sapere spinge Epimeteo, come
di inferiori a Odino ed i nani malfattori nati dal sangue del gigante i nostri primi parenti quand'essi gustarono il frutto dell'albero
I m i r presso gli Scandinavi, o ancora presso gli stessi popoli, gli della scienza del bene e del male. Infine la speranza resta al fondo
Ases ed i Lolci, presso gli Egiziani Osiris e Typhon ecc. del vaso. In questo fatto vi ogni ragione di scorgere il ricordo
11 serpente teutatore rest profondamente impresso nelle tradi- della promessa di un Salvatore, poich solo la speranza resta nelle
zioni degli uomini ; anzi esso ottenne anche gli onori divini, dopo mani dell'uomo colpevole.
d'aver servito di interprete al demonio. L'adorazion del serpente
fu un culto sparso presso quasi tutti i popoli. La mitologia greca 5 . C a i n o e d A b e l e . Dopo la fatale caduta dei no-
e romana ci mostra il serpente Pitone ucciso da Apollo (o il sole), stri progenitori, il Signore nella sua g r a n d e misericordia
il serpente di Escnlapio, e i serpenti che attorniavano il Caduceo non abbandor l'uomo, che anzi nel momento stesso in
di Mercurio, il Dio delle scienze e delle arti. 11 serpente tuttora cui lo castig del suo p e c c a t o , gli premise che a suo
t e m p o gli a v r e b b e m a n d a t o il Redentore, in cui sareb- Set, ed in breve t e m p o vide i suoi discendenti molti-
bero b e n e d e t t e t u t t e l e nazioni, ed intanto disse loro : plicarsi in modo, che si poterono f o r m a r e trib e popoli.
Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra. Set cammin nelle vie della giustizia e della piet ,
Adamo ed E v a e b b e r o da prima due figliuoli, Caino ed ed i suoi figliuoli furono chiamati figliuoli di Lio. Al
Abele. Cresciuti in e t Caino si fece agricoltore e Abele contrario i figliuoli di Caino s ' i m m e r s e r o in ogni s o r t a
pastore. E n t r a m b i offerivano sacrifizi a Dio ; ma Abele di vizi, perci vennero denominati figliuoli degli uomini.
con m a g g i o r fede e p u r i t di cuore , onde i suoi doni I primi si diedero alla vita semplice e f r u g a l e dell' a-
riuscivano pi a c c e t t i al Signore, il quale dava ad Abele g r i c o l t u r a e della pastorizia, m e n t r e i secondi si affati-
segni sensibili di a g g r a d i m e n t o , che non riceveva Caino. carono a c o s t r u i r e c i t t , ed a r e n d e r e pi agiata la loro
P e r questo Caino si accese di gran le sdegno, e prose ad v i t a coll'esercizio dello varie a r t i e l industrie.
odiare il f r a t e l l o . L a v i r t cominci da quel punto ad Adamo poi condusse una v i t a penitente in espiazione
essere p e r s e g u i t a t a dal vizio. Caino mosso da invidia uccise del suo f a l l o , e s a n t a m e n t e mor ia et di anni 9 3 0 ,
il f r a t e l l o . F u q u e s t o uno dei pi terribili effetti, che essendogli poco prima m o r t a E v a , dopo d ' a v e r anch'essa
Adamo ed E v a v i d e r o provenire dal loro peccato (1). f a t t o penitenza del suo peccato. P e r questo ambidue sona
I n t a n t o la t e r r a si va man mano riempiendosi d'uomini, dalla Chiesa Greca considerati come s a n t i .
ed i peccati a u m e n t a n o . P r i m e s o c i e t . Cominciando da Adamo,
Caino, f u g g e n d o dal cospetto del Signore , and ra- il padre era considerato come solo capo della famiglia ;
mingo sopra la t e r r a , ed abit il paese che era all'o- ma, crescendo il numero degli uomini, nacquero le t r i b ,
r i e n t e d e l l ' E d e n . La coscienza del fratricida era da con- f o r m a t e dall'unione di pi famiglie g o v e r n a t e da un sol
tinui r i m o r s i a g i t a t a . Temendo perci d'essere ucciso d a capo detto Patriarci, il quale presiedeva alla religione
chiunque l ' i n c o n t r a s s e , a sua difesi fabbric una c i t t , ed al g o v e r n o civile. C o l l ' a n d a r del tempo, moltiplican-
che dal nome di suo figlio chiam Encchia. Ad esempio dosi ognor pi i popoli, ne nacquero i regni , e si sta-
di questa pi a l t r e citt sorsero in poco tempo. bili il governo monarchico.
6. M o l t i p l i c a z i o n e d e g l i u o m i n i . Dopo la Da Adamo al diluvio si contano dieci P a t r i a r c h i , i
m o r t e di Abele, A d a m o ebbe un altro figliuolo di nome quali vissero un' et s t r a o r d i n a r i a m e n t e lunga, avendo
sorpassato quasi t u t t i i 900 anni. T r a questi si segna-
(i) A d a m o peccando r u p p e la l o g g e di creazione per cui egli doveva ub-
bidire agli ordini del suo Creatore. Dal disordine prodotto d" questa ribel- larono S e t , figliuolo di A d a m o , che visse 917 anni;
lione ne d e r i v a r o n o Iristissime conseguenze ; le quali si manifestarono
nell'individuo, p e r t u r b a n d o l ' a r m o n i a del senso con lo spirito, e nella s o -
E n o s , che fu il primo ad onorare il Signore con pub-
ciet ti r b a n d o l ' a r m o n i a del diritto col dovere, della giustizia colla f o r z a . bliche e solenni cerimonie, vale a dire con r e g o l a r i solen-
Nell'individuo Caino l'invidia e lo sdegno, malvagie passioni, so; raffanno la
r a g i o n e : Caino si a b b r u t i s c e e compie un fratricidio. In questo delitto, c h e nit di culto esterno; Enoc, il quale ancor vivo fu miracolo-
un f a t t o sociale, vi il principio della barbarie, che e precisamente la
disarmonia del diritto col d o v e r e , della giustizia colla forza. Conviene t e - samente da Dio levato dal consorzio degli uomini ; Matti -
ner b e n d'occhio l ' a b b r u t i m e n t o individuale e la barbarie sociale prodotte
dal peccato originale, per capire chiaramente e r e t t a m e n t e la storia dell'u- salem, che visse p> d'ogni a l t r o uomo, avendo toccata
m a n i t . Ges Cristo v e n n e col suo lume e colla s u a grazia a c u r a r e l ' a b -
b r u t i m e n t o individuale e la b a r b a r i e sociale. l ' e t di 9 6 9 anni.
8. C i v i l t p r i m i t i v a . T r a i discendenti di Caino, certa che vi nella storia antica, ed alla parte incerta aggiungere
varii si segnalarono per utili ed ingegnose scoperte. Ja- incertezze maggiori. Lo sforzo di costoro consistette nel voler for-
bel invent i padiglioni a stanza dei p a s t o r i ; Jvhal la mare una storia primitiva dell'umanit sulle vestigia materiali che
gli antichi popoli lasciarono sul loro passaggio. Essi crearono addirit-
musica ; Tubcdcain il modo di lavorare il ferro ed il r a m e
tura un'archeologia preistorica, asserendo esservi stati tempi preisto-
per farne s t r u m e n t i ; Noerna insegn la maniera di fi-
rici; ma col nome di tempi preistorici intendono tempi, in cui l'uomo
l a r e la lana e di tessere la tela. Si crede ancora che
ancora simile alle scimmie, da cui lo dicono derivare, non aveva ancora
Caino, introducendo la frode nel traffico, abbia dato ori- acquistato quasi nessun grado di civilt. Le prime vestigia dell' esi-
gine ai pesi, alle misura ed ai termini dei campi. Dio stenza e della industria dell'uomo sono state da costoro trovate nell'e-
stesso essendo s t a t o il C r e a t o r e e m a e s t r o dei nostri poca geologica quaternaria, che ha preceduto immediatamente l'at-
progenitori, lo s t a t o primitivo delL'uomo era pi per- tuale. Le due epoche sono separate l'una dall'altra dal periodo glaciale,
fetto di quello dei posteri ; questa la cagione perch al quale tenne dietro un cataclisma diluviale che produsse il terreno
le antiche tradizioni di t u t t i i popoli n a r r a n o , che l'et attuale. Le ricerche di questi cos detti scienziati, fino al presente,
furono molto limitate ; tuttavia vedendo che anche al giorno d'oggi
dell'oro precedette ogni a l t r a , ed a m m e t t o n o d e t e r i o r a -
in paesi rimoti vi sono dei selvaggi, sostengono a spada tratta quello
mento continuo nelle et seguenti.
di selvatichezza essere stato il primo stato dell'uomo, che cio l'uomo,
Le scienze e le a r t i necessarie al v i v e r e sociale conc- venendo dalla scimmia", per molto tempo fu di poco dalla scimmia
scevar.si dagli antidiluviani; e m o l t e cognizioni erano gi dissimile e che solo in seguito, dopo passato un lungo corso di secoli,
allora giunte ad alto g r a d o di perfezione : ci era pro- dalla vita selvaggia sia giunto ognora perfezionandosi alla vita civile.
E con queste idee dividono la storia preistorica in tre et: della
dotto sia d a l l a lunghezza della v i t a u m a n a , sia dalla
pietra, del bronzo, del ferro. Ma questo contrario ad ogni storia
semplicit del linguaggio, che in t u t t i e r a lo stesso.
e ad ogni filosofia.
L a longevit o lunghezza di vita dei primi P a t r i a r c h i
si attribuisce a l l a maggior purezza dell'aria e alla speciale Che molte arti fossero grandemente progredite, anche prima del
bont degli alimenti della t e r r a , innanzi c h e fosse scon- diluvio basta a provarlo l'aver potuto No costruir l ' a r c o ; e
che subito dopo il diluvio esse non si perdessero, almeno in varii
volta dal diluvio , e s o p r a t u t t o alla bont dei costumi
popoli, ne abbiamo in prova gli orecchini d'oro, le smaniglie, le col-
di quegli antichissimi n r s t r i a n t e n a t i ; ma non possi-
lane lavorate al tempo di Abramo, ed il vitello d'oro al tempo di
bile non v e d e r v i anche un singoiar privilegio accordato
Mos, saputo fondere in pochissimo tempo in mezzo al deserto. E
dal Cielo a quei primi personaggi destinati a r i e m p i r e poi certo che gli Assiri, gli Egizii, i Fenici si presentano fin dalla
di popolazione t u t t o il mondo, ed a t r a m a n d a r e ai po- loro origine come molto avanzati nelle arti e nella civilt. Gli
s t e r i i n t a t t o il tesoro delle Tradizioni, e delle R i v e l a - antichissimi monumenti dell' Egitto, e la citt di Babilonia con
zioni f a t t e da Dio ad Adamo. ponti in cotto sull'Eufrate, con porte di bronzo, con giardini
pnsili sulla cima di suntuosi palazzi, non ce ne lascian alcun dub-
Alcuni storici e filosofi desiderosi di comporre i fatti secondo che bio. Lo 'stesso ci assicurano le antichissime memorie della Cina e
pareva alla loro immaginazione, non secondo che ci sono tramandati dell'India, non che quelle dell' Etruria. Da questo viene un argomento
dalle primitive tradizioni, si proposero di rifare su nuove basi la inconcusso che la vita selvaggia non la prima vissuta dall' uomo.
storia ; ma finora non riuscirono ad altro che a distrarre la parte
Eppure a queste ragioni i predetti sedicenti storici e filosofi duta la civilt primitiva? Famiglie allontanatesi o scacciate dai primi
trovano ancora dei cavilli da apporre, e dicono in alcune parti del luoghi, dai centri della civilt antica, giunte in luoghi frequentati dalle
mondo essersi trovate e trovarsi caverne piene di ossa d'uomini, bestie feroci, non possono aver costruito coleste dimore lacustri per
miste ad strumenti rozzissimi di pietra, tagliati e foggiati a guisa difendersi pi facilmente dai loro assalti? Che vi d'incredibile in que-
di arnesi e di armi ; e trovarsi anche in varii luoghi abitazioni la- sta supposizione che si concilia benissimo col racconto mosaico? Tanto
custri, o terremare, come le chiamano ; e tutto questo, soggiun- poi si e lontani dal provare con queste abitazioni la straordinaria an-
gono, prova l'abbrutimento primitivo quando l'uomo divideva colle tichit dell' uomo, che di queste abitazioni lacustri ne abbiamo
belve la sua abitazione nelle caverne, quando si serviva di quegli stru- anche adesso fra i selvaggi delle isole di Celebes iteli' Oceania, e
menti di pietra, e viveva cos nelle abitazioni lacustri ; e sosten- gli studn fatti su queste trib hanno persuaso gii studiosi, 'che
gono essere stato necessario, un corso di centinaia di secoli per questi selvaggi appartengono a famiglie perseguitate da altre'trib
arrivare da quel grado di abbrutimento alla civilt storica. pi forti, le quali hanno dovuto abbandonare i luoghi migliori dove
Ma, tali obbiezioni non hanno alcun peso: mille ragioni le con- prima abitavano e ritirarsi in luoghi inospiti e selvaggi, dove la
traddicono e il racconto Mosaico mette le cose ad evidenza. Per, loro esistenza venendo posta in pericolo per le numerose belve
anche solo opponendo opinione ad opinione, non forse pi ragio- che li avrebbero divorati, hanno dovuto ricorrere a questo genere
nevole il ritenere che talune trib dopo la gran separazione, errando di costruzione per la propria salvezza. 0 perch non possono aver
pel inondo, perdessero per un concorso di disgraziate circostanze la avuta la stessa origine le abitazioni lacustri che si vogliono soste-
civilt originaria, e trascurate o dimenticate le arti, si riducessero nere anteriori ai tempi storici?
a vita selvaggia? " Credevasi il mondo in miriadi di secoli passato per cataclismi
" La quantit di antichissimi resti di abitazioni umane sulle sponde a ognuno dei quali la vita si estinguesse, e si classificavano le
dei laghi (dice Steur, Ebnograpliie de-s peupes, alla parola : La- impronte di animali e di piante che pi non esistono. Studii
custres ) ha indotto gli studiosi delle origini dell' umanit a rite- pi esatti sulla stratificazione dei terreni e SJI fondo de' mari, sui
nere che queste fossero il primo passo fatto dagli uomini, che gessi e sugli schisti mostrarono le specie antiche essere identiche alle
prima abitavano nelle caverne verso lo stato sedentario, primo bar- viventi. Stiam sull' avviso circa coloro che a misteri incomprensibili
lume di civilt. Secondo le induzioni di questi dotti, 1' uomo abi- sostituiscono incomprensibili asserti e non accettiamo alcune teorie
tando in origine le caverne, come le bestie feroci, doveva lottare moderne senza considerare come si contraddicono, come cessino
continuamente con queste per salvare la famiglia, n poteva abban- e in breve le une sottentrino alle altre. (Sono parole del Cant, vo-
donare la sua dimora senza esporsi al rischio di trovar divorati lume I, pag. 147).
la sua donna ed i figli. Pens dunque, dicono essi, di situare la sua
Gli studii fatti dal dotto orientalista francese Chabas provano che
abitazione sulle acque, presso le rive dei laghi, sapendo che gli
uso delle armi di silice fu contemporaneo all'uso dei metalli e alla
orsi, i leoni, le tigri, avendo avversione all'acqua, non avrebbero
loro lavorazione, e che si estese anche a tempi relativamente re-
assalito la sua capanna mentre egli per procurarsi il vitto andava a
centi. Con l'esame degli strati alluvionali delle valli della Saona e
cacciare pei boschi vicini. Di qui la ragione delle abitazioni lacustri,
del Rodano, egli giunto a dimostrare evidentemente che i depo-
delle quali si fa un argomento contro la Genesi di Mose. Ma quale
siti delle armi di silice non levigata, che si pretendono di un'an-
argomento portano a provare questa loro asserzione? e quale diffi-
tichita immensurabile non rimontano tutto al pi che a trenta
colt- si pu trovare nel ritenere queste abitazioni medesime come
secoli fa, essendo certo che a mezzo della profondit, alla quale
un regresso dell' uomo, che per disgraziate circostanze abbia per-
sono situati quei depositi d'armi di silice non levigata, si trovano
30
gli strati alluvionali dell'epoca romana imperiale di 15 secoli addietro
senza contare che le alluvioni in quei primi tempi dovevano essere
pi frequenti per la maggior depressione del suolo e quindi pi celere CAPO II.

l'innalzamento dei terreni, di quel che sia stata dall'epoca romana a noi.
Ossa umane sono state trovate nella Gallia ed in Germania miste alle Il D i l u v i o u n i v e r s a l e .
ossa di renne e di antilopi ; e si diceva che il renne e l'antilope
erano spariti da tempo immemorabile da quelle localit. Ebbene, Corruzione degli uomini - Diluvio - Si ripopola il mndo.

dall'opera del signor Chabas vien dimostrato che le ossa di renne


e di antilopi si son scavate commiste a lavori di metallo di epoche 9 . C o r r u z i o n e d e g l i u o m i n i . - Gi erano t r a -
relativamente recenti ; ed pur dimostrato che questi animali vi- scorsi IODG anni dopo la creazione di Adamo. I l numero
vevano nella Selva Nera al tempo di Cesare. questa forse un degli abitanti della t e r r a e r a s t r a o r d i n a r i a m e n t e cre-
antichit preistorica ? sciuto; ma il moltiplicarsi degli uomini non accrebbe i
Che vale che molte armi di silice siansi trovate in Egitto o veri adoratori di Dio , c h e anzi videsi moltiplicata la
nella penisola del Sinai, quando sappiamo positivamente che queste armi malizia e l'empiet. L a tirannia delle passioni, e la ma-
erano in grande uso fra gli Arabi anche pochi secoli or sono? Come lignit prodigiosa del cuore umano , sempre a fare il
potrebbesi stabilire per l'Egitto l'et preistorica della pietra levigata male inclinato , produsse s rapidi progressi nel vizio
o rozza quando sappiam che 18 secoli avanti l'ra cristiana rice- che in breve la t e r r a ne fu ripiena.
vevansi in tributo oggetti d'ornamento d' oro e d' argento dalla
Fenicia? e quando le armi silicee erano in uso pochi secoli or Da p r i m a i discendenti di S e t , figliuoli di D:0; tenen-
sono? coltelli di pietra pulita o levigata sono stati trovati nelle dosi separati dagli a l t r i u o m i n i , si mantennero buoni
tombe dei re Merovingi, e lo scienziato Lartet ne ha prodotti di ma in s e g u i t o , mescolatisi coi discendenti di Caino, /?-
quelli tuttora in uso fra gli Esquimali e fra gli Australiani. Che ghuoli degli uomini, fecero s, che la corruzione divenisse
si vuole di pi ? Dove va a finire l'et della pietra se diventa generale. Nacquero da loro mostruosi g i g a n t i , i quali
contemporanea all'et del telegrafo, e del vapore? Nei recentissimi tanto p e r la grandezza della s t a t u r a , quanto e piuttosto
scavi di Troia, che tanto hanno maravigliato in questi ultimi anni per la eccessiva loro insolenza, furono famosi in t u t t a l ' a n -
l'Europa ed hanno riposto in luce gli avanzi del sontuoso palazzo tichit. Siffatti m o s t r i riempirono il mondo di vizi e di
del re Priamo, sono stati ritrovati negli strati superiori a quello scelleraggini a segno, che alla decima generazione tutti
dove fondato il palazzo armi ed utensili dell' et della pietra,
gli uomini avevano abbandonato l e v i e del Signore, e si
lo che prova sempre pi che la barbarie di quell'et non lo
erano dati in preda al peccato della disonest ; e giunse
stato primitivo dell' uomo, ma che invece rimontando verso le ori-
a t a n t o la corruzione, che Dio si pent d'aver fatto l'uomo.
gini, si trova la civilt antichissima della specie umana
C I I E C C A C C I , Storia Universale, voi. I. La legge di ina infranta chiamava vendetta ; perci la
rovina degli uomini fu risoluta p e r un giusto giudizio
di Dio. Gli uomini, invece di f a r penitenza siccome ne
li e s o r t a v a N o a nome della divinit, si ostinarono ognor
pi nel male. Allora venne il castigo, il diluvio univer-
30
gli strati alluvionali dell'epoca romana imperiale di 15 secoli addietro
senza contare che le alluvioni in quei primi tempi dovevano essere
pi frequenti per la maggior depressione del suolo e quindi pi celere CA.PO I I .
l'innalzamento dei terreni, di quel che sia stata dall'epoca romana a noi.
Ossa umane sono state trovate nella Gallia ed in Germania miste alle Il D i l u v i o u n i v e r s a l e .
ossa di renne e di antilopi ; e si diceva che il renne e l'antilope
erano spariti da tempo immemorabile da quelle localit. Ebbene, Corruzione degli uomini - Diluvio - Si ripopola il inondo.
dall'opera del signor Chabas vien dimostrato che le ossa di renne
e di antilopi si son scavate commiste a lavori di metallo di epoche 9 . C o r r u z i o n e d e g l i u o m i n i . - Gi erano t r a -
relativamente recenti ; ed pur dimostrato che questi animali vi- scorsi 1 ODG anni dopo la creazione di Adamo. I l numero
vevano nella Selva Nera al tempo di Cesare. questa forse un degli abitanti della t e r r a e r a s t r a o r d i n a r i a m e n t e cre-
antichit preistorica ? s c i u t o ; ma il moltiplicarsi degli uomini non accrebbe i
Che vale che molte armi di silice siansi trovate in Egitto o veri adoratori di Dio , c h e anzi videsi m o l t i p l i c a t a la
nella penisola del Sinai, quando sappiamo positivamente che queste armi malizia e l'empiet. L a tirannia delle passioni, e la ma-
erano in grande uso fra gli Arabi anche pochi secoli or sono? Come lignit prodigiosa del cuore umano , s e m p r e a fare il
potrebbesi stabilire per l'Egitto l'et preistorica della pietra levigata male inclinato , produsse s rapidi progressi nel vizio
o rozza quando sappiam che 18 secoli avanti l'ra cristiana rice- che in b r e v e la t e r r a ne fu ripiena.
vevansi in tributo oggetti d'ornamento d' oro e d' argento dalla
Fenicia? e quando le armi silicee erano in uso pochi secoli or Da p r i m a i discendenti di S e t , figliuoli di D:0; tenen-
sono? coltelli di pietra pulita o levigata sono stati trovati nelle dosi separati dagli a l t r i u o m i n i , si mantennero buoni
tombe dei re Merovingi, e lo scienziato Lartet ne ha prodotti di ma in s e g u i t o , mescolatisi coi discendenti di Caino, /?-
quelli tuttora in uso fra gli Esquimali e fra gli Australiani. Che ghuoli degli uomini, fecero s, che la corruzione divenisse
si vuole di pi ? Dove va a finire l'et della pietra se diventa generale. N a c q u e r o da loro mostruosi g i g a n t i , i quali
contemporanea all'et del telegrafo, e del vapore? Nei recentissimi tanto p e r la grandezza della s t a t u r a , quanto e piuttosto
scavi di Troia, che tanto hanno maravigliato in questi ultimi anni per la eccessiva loro insolenza, furono famosi in t u t t a l ' a n -
l'Europa ed hanno riposto in luce gli avanzi del sontuoso palazzo tichit. Siffatti m o s t r i riempirono il mondo di vizi e di
del re Priamo, sono stati ritrovati negli strati superiori a quello scelleraggini a segno, che alla decima generazione t u t t i
dove fondato il palazzo armi ed utensili dell' et della pietra,
gli uomini avevano abbandonato l e v i e del S i g n o r e , e si
lo che prova sempre pi che la barbarie di quell'et non lo
erano dati in p r e d a a l peccato della disonest ; e giunse
stato primitivo dell' uomo, ma che invece rimontando verso le ori-
a t a n t o la corruzione, che Dio si pent d'aver fatto l'uomo.
gini, si trova la civilt antichissima della specie umana
C I I E C C A C C I , Storia Universale, voi, I. La legge di ina i n f r a n t a c h i a m a v a v e n d e t t a ; perci la
rovina degli uomini fu risoluta p e r un giusto giudizio
di Dio. Gli uomini, invece di f a r penitenza siccome ne
li e s o r t a v a N o a nome della divinit, si ostinarono ognor
pi nel male. Allora venne il castigo, il diluvio univer-
sale. Dio per punisce sempre meno di quanto l'uomo
r a t n e l l ' A r m e n i a ( 1 ) . Il diluvio avvenne 2344 anni av.
meriterebbe : egli ricord la promessa del R e d e n t o r e . N o e
Ges Cristo (2986 secondo i L X X ) . L a m e m o r i a di
e la sua famiglia son p r e s e r v a t i per la riproduzione del
questo f a t t o rinviensi appresso t u t t i i popoli. La t e r r a
genere umano. sarba ancora alla sua superficie l ' i m p r o n t a del g r a n d e
Ecco quanto succeduto nello spazio di 1656 anni. cataclisma che la sconvolse.
Tal il principio di t u t t e lo s t o r i e , nelle quali si
scopre l'onnipotenza, la sapienza e la bont di Dio; l'in- Tradizioni sul diluvio. Tutte le tradizioni profane parlano del
diluvio, e pongono questo grande avvenimento come il fatto pi antico
nocenza felice sotto la sua protezione ; la sua g i u s t u i a
che si conosca. Tutti i popoli incominciano la storia della loro con-
ael vendicarsi dei peccati, e nello stesso tempo la sua
trada dal diluvio, e rannodano i fatti del loro paese immediatamente
pazienza n e l l ' a t t e n d e r e la conversione dei peccatori ; la
a quella sconvolgitrice catastrofe della storia primitiva. N solo i
grandezza e la dignit d e l l ' u o m o nella sua istituzione
popoli hanno conservato memoria del diluvio, ma hanno conservato
p r i m i e r a ; il genio del genere umano, dopo che f u con- altres memoria della data del medesimo. I Greci facevano risalire
taminato ; il n a t u r a l e della g e l o s i a , e le cause s e g r e t e la storia antichissima del loro paese fino al diluvio di Ogige, e pone-
delle violenze e delle g u e r r e , ci a d i r e , t u t t i i fon- vano questo, secondo Varrone, ad un'epoca che corrisponderebbe circa
damenti della religione e della morale (1). a 2000 anni av. C., e cosi circa al tempo del diluvio biblico.
10. D i l u v i o u n i v e r s a l e . A punire la c o r r u - La storia Assiro-Babilonese pone il deviatore del diluvio verso il
zione degli uomini Iddio mand il diluvio u n i v e r s a l e . 2500 av. C. Gli Armeni collegavano la loro storia alla Babilonese
Si apersero le f o n t a n e ; i mari ed i fiumi s t r a r i p a r o n o ; e facevano emigrare da Babilonia il loro progenitore Baile dopo
si ruppero le c a t e r a t t e del cielo ; e per ben 40 giorni e la costr azione della torre. Questo, secondo il loro computo avvenne
verso il 2200 av. C. Gli Egiziani cominciano la loro storia umana
40 notti continue cadde pioggia dirottissima, t a n t o che le
con Mene, il deviatore del diluvio, il quale, secondo Eratostene,
acque coprirono t u t t a la faccia della t e r r a elevandosi l o
visse circa 2600 anni av. C. Gli Indiani pongono il principio
eubiti (circa 9 m e t r i ) s>pra le pi a l t e m o n t a g n e . L a
della presente et del mondo nell'anno 3100 av. C. vero che
iamiglia di No fu sola ad essere s a l v a , perch sola si
gli stessi Indiani respingono poi indietro d'assai il diluvio, ma
conserv nella purezza dei costumi, e non prese p a r t e ugualmente vero che la loro cronologia oltre la detta data, viene
alla prevaricazione generale. F u r o n o ancora salvi con ora considerata come mitica ed intieramente artificiale. Essi confusero
esso un paio di t u t t i gli a n i m a l i , p o s t i n e l l ' A r e per il patriarca del diluvio Manu, col primo uomo (Man) Adamo. I
comando di Dio. Q u e s t ' a r c a fu c o s t r u t t a , secondo il di- Cinesi cominciano la loro storia con Iao, il deviatore del diluvio
segno di Dio stesso, a t r e palchi, a gaisa d ' i m m e n s o ba- e lo pongono 2857 anni av. C., secondo il loro pi antico libro,
stimento, lunga oOO cubiti, l a r g a 50, a l t a 3 0 .
(2) Che questo m o n t e A r a r a t sia quello, c h e ora porta questo nome, non
e conosciuto con precisione. Il Genesi per al c. V i l i , v. 4 dice c h e l ' a r c a
L a t e r r a s t e t t e innondata circa un anno, e l ' a r c a , ab- si f e r m super monte Armenice. Altri vuole che la parola A r m e n i a ai
bassandosi le acque, and a posarsi sopra il monte A r a - t e m p i di Mose indicasse u n a regione pi ad oriente, e che l ' A r a r a t sia
1 A i r v a r a t h a delle primitive trib Giapetiche, il Mer degli Indiani, T A 1 -
b o r d i dei P e r s i a n i . I n d u c e a credere c h e la cosa sia cosi il v. 2 del cap. X I .
del Genesi, poich quivi si dice che gli uomini per venire dal S e n n a a r ad
(!) BOSUET, Discorso sopra la Storia universale - Epoca p r i m a . edificare l a torre partirono dall'Oriente. Cumgae proficiscerent de oriente
tnvencrunl campum in terra Sennaar.

BARBEBIS. Storia Orientate. 4


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il Sciu-King, o 2637 secondo la cronologia posteriore. I messi-
quale stato calcolato. Conosciute le dimensioni di una nave se
cani ponevano il principio della presente et ed il diluvio sotto Coxo
ne pu calcolare esattamente la capacit. E questo calcolo appunto
nell'anno 2658. Confrontando le date sopradette, si scorge facil-
e stato fatto non una, ma mille volte da uomini competentissimi ;
mente come si possa stabilire con sicurezza scientifica la data del
matematici, fisici, costruttori di navi ed uffiziali di marina, quali
diluvio fra il 2200 ed il 3000 av. C., cio entro i limiti segnati
-sarebbero ad esempio il signor Lepellettier di Rouen, il Padre Fournier,
dalla Bibbia secondo i vari i testi. (Dalle Tradizioni del genere il sig. Deluc, l'abate Maupied, nonch gli ammiragli Thevenard e
umano di Lueken). Paris; e tutti giunsero alla conclusione che l'arca era pi che suf-
L'Arca di No. Il Cav. Sac. Domenico Parodi, gi capitano ficiente allo scopo cui doveva essere destinata. Esaminando a modo
di corvetta nella regia marina italiana, in una conferenza recitata a d'esempio il noto calcolo del signor Lepellettier, che pure infe-
Genova la sera del 24 Maggio 1880 nella societ Letterario - Scien- riore al vero, perch egli calcolava il cubito a 54 centim. in luogo
tifica Cristoforo Colombo fa preziosi confronti fra l'arca di No e di 62, si trova che nell'arca sarebbero potuti entrare non meno di
le navi moderne e precisamente con la corazzata Italia, che si 16,137 specie di animali; mammiferi, uccelli e rettili; pi altre
considera una della-pi perfette navi, che ora abbia il mondo. Giova 16,000 specie di insetti; e pi ancora un'enorme quantit, cio
riprodurre qui alcune sue conclusioni. L'arca di No era una nave 3oo,630 ettlitri di alimenti per la loro nutrizione. Ora dal calcolo
maravigliosa, che doveva restare per circa un anno in balia delle onde fatto con somma cura dall' abate Maupied, sulla scorta di Buffon
e affrontarne eziandio lo spaventoso corruccio, nave miracolosa e Linneo, Cuvier e De Blainville, risulta che le specie di esseri vera-
veramente perfetta perch uscita dalla mente di Dio. Essa era tale mente terrestri, che dovevano aver posto nel!' arca, anche raddop-
da raggiungere pienamente il suo scopo essendo pi grande ancora piando le cifre di Linneo, erano solo 4620. Da 4620 a 32,000 qua!
della corazzata Italia, cio con una larghezza di 30 metri, un'al- differenza! Ma non basta ancora, il vice ammiraglio Thevenard nel
tezza di 19 ed una lunghezza di 188 ; mentre Vitalia ne ha solo suo calcolo veniva alla conclusione che solo due terzi della capa-
20 di larghezza, 12 di altezza e 120 di lunghezza. Per accertare cit dell'arca dovevano essere occupati ed un terzo avrebbe potuto
rimaner libero per le provvisioni d'ogni stagione. Dunque, secondo
le misure dell'arca di No solo da considerare, che il cubito di
tutti costoro, resta trionfalmente provato, che la capacit dell'arca
cui parla Mos, altro non pu essere se non che il cos detto cubito
era pm che sufficiente per contnere tutte la specie di animali, de-
sacro, il quale senza dubbio la vera unit di lunghezza nella Bibbia,
stinate a sopravvivere alla grande catastrofe, e che, anche in questo,
e che fu gi dimostrato ad evidenza dal celebre Newton essere u-
la Bibbia non pu esser tacciata di errore, come fu vanamente ten-
guale a 6256 decimillimetri. Anzi a questo riguardo credo sar bene
tato dagli increduli antichi e moderni. Eppure che fosse pi grande
il notare, che per una coincidenza maravigliosa, umanamente par-
del bisogno non da ammettersi; mi pare infatti inesplicabile elio
lando inesplicabile, questo cubito sacro dell'architetto dell'Arca e delle
Iddio, nella sua infinita sapienza, dovesse fare costrurre a No una
Piramidi, il cubito di No, di Mos e di Salomone, corrisponde esat" nave pm grande d'un terzo del necessario. Ma esaminando pi ad-
tamente alla decimilionesima parte del semi-asse di rotazione della dentro la cosa, si scorge, che coloro i quali erano giunti a questa
terra, lunghezza questa, che una ed invariabile, laddove quella che conclusione, avevano fatti i loro calcoli supponendo che l'arca avesse
si chiamata metro, la decimilionesima parte del quarto di un una forma pressoch quadrangolare o paralleloppeda. Ma egli forse
meridiano terrestre ; ma siccome non tutti i meridiani seno ugual i ammissibile questa cosa? egli mai possibile che un corpo galleg-
fra loro, cos ne consegue che il metro, questa famosa conquista giante di quella grandezza e destinato a stare sulle onde per circa
della scienza moderna, diventa un'unit di misura erronea, ossia un un anno, avesse una forma cos poco at'a a navigare ? No, certa-
controsenso, quando venga separato dal meridiano di Dunkerque, pe
l'Arca, sempre per meglio rinforzare tutta l'ossatura ed impedire le
mente ! E la Bibbia non vieta affatto di ritenere, che la grand'arca deformazioni e i contorcimenti inevitabili in una costruzione di W o
noetica avesse presso a poco la forma di una nave. Stando cos le cosi colossale, dev'essere stato necessariamente adottato un sistema
cose facile il comprendere come la vantata esuberanza, nella ca- speciale di doppio fasciame interno ed esterno, precisamente come
pacit dell'arca debba scomparire, essendo all'incirca appunto di un sull Italia: in modo da costruire cio una specie di nave entro la
terzo della grandezza totale lo spazio che si perde per dar alla parte nave, un'arca doppia cio, come doppia VItalia e tutte in genera
immersa della nave la forma Cissoidale. Comunque sia dunque resta le grandi navi moderne a cominciare dall'enorme Great Eastem
sempre ad esuberanza provata, non solo la possibilit della costru- il pi grande di tutti i bastimenti, eppure in ultima analisi pi pic-
zione dell'arca, ma ben anche la sua sterminata grandezza, gran- cola ancora dell'arca, quantunque ne sia alquanto pi I , g a . Non
dezza che prova evidente, bench indiretta della universalit del basta ancora! L'Antico dei giorni disse al patriarca di fare 1 tetti
diluvio. A che fare infatti una nave s grande da contenere tutte dell'arca in modo che andasse alzandosi fino ad un cubito, e questi
le specie d' animali, se soltanto una parte di essa doveva trovarvi evidentemente per 'dare alla parte superiore della nave un' inclina-
salute ? zione tale da favorire lo scolo delle acque. Ebbene, anche sull'Italia,
Si vede dalla Genesi che Iddio disse a No di fare l'arca in modo come su tutte le navi i diversi ponti, specie il superiore, sono ap-
che avesse 300 cubiti di lunghezza per 50 di larghezza e 30 di punto sollevati verso il centro per lo stesso motivo.
altezza ; in altri termini, l'arca aveva una lunghezza decupla dell'al- Iddio disse finalmente a No di fare nell'arca un piano di fondo
tezza e sestupla della larghezza. Ora se noi prendiamo ad esame un secondo piano ed un terzo piano. L'arca adunque era una naTC
l'Italia, troviamo che essa ha dimensioni medie pari, cio lunga a due ponti con una stiva, oppure secondo altri una nti a tre ponti
sei volte la larghezza e 10 volte l'altezza. E questo gi molto, sempre con una stiva. Ora l ' I t a l i a appunto una nave a due ponti
anzi moltissimo, ma nou basta. Dio infatti disse a No di fare nell'arca con una grande stiva, oppure una nave a tre ponti con la stiva
due piccole stanze. Mons. Martini, il celeberrimo traduttore della ove si consideri come ponte la gran zattera orizzontale di paleggia-
Bibbia, riferisce da antichissimi documenti che queste cellule stanze mento, che pure non pu dirsi veramente ponte, perch affatto inabi-
erano circa 400. Or bene la costruzione cellulare appunto uno dei tabile. Ricapitolando adunque noi veniamo facilmente a questa con-
principali tratti caratteristici dell'Ita?'. Non mai come su questa clusione veramente maraviglia ; una nave cio costrutta pi di 4000
gran nave era stato impiegato questo sistema destinato a rinforzare anni fa, la quale, paragonata alla pi ingegnosa e perfetta costrutti,
nel secolo d'oro della fisica e della meccanica, non solo regge al
tutto l'insieme, sistema imitato evidentemente dall'arca, perch ap-
paragone, ma dimostra di rivaleggiare con essa sino al p u n t o l i di-
punto per la prima volta su di essa era stato adoperato per con-
ventarne come il modello.
solidarne la costruzione e renderla anzi possibile. Diffatti senza di
esso non si sarebbe mai potuto costrarre una nave di legno di quelle Esse sono infatti entrambe di doppia costruzione, con 400 stanze,
dimensioni.. Se non che, non solo l'Italia e l'Arca si rassomigliano con ponti inclinati, a tre piani e colle identiche proporzioni fra la
tra loro per il genere di costruzione, ma anche si corrispondono per lunghezza, la larghezza e la profondit: e queste proporzioni ap-
il numero delle stanze: 400 circa ne aveva l'arca, e 400 circa il punto cos ben note, costituiscono per cos dire la sintesi di una nave,
numero dei compartimenti, stagni, delle cellule o stanze, che si tro- e sono quelle insomma dalla cui armonia dipende in gran parte la
vano sull'Itaca. Ma andiamo innanzi. Iddio disse a No : Inverni- bellezza e la perfezione di un'opera qualunque!!! Or se non que-
cierai l'arca eli bitume e di dentro e di fuori. Or perch mai sto un trionfo dell'arca, che cosa sar?
questo doppio strato di bitume non solito a darsi sopra le navi co-
muni? La risposta mi pare ovvia. Ci vuol dire infatti che sul-
non si m a n g i a v a carne ma solo sostanze vegetali ; dopo il
CAPO III. diluvio invece fu permesso agli uomini di cibarsi di carne.
Di p i , No coltivando la t e r r a piant la vite e t r o v
1 \oaehidi e loro dispersione.
il modo di e s t r a r r e il vino d a l l ' u v a r a c c o l t a , che d ' a l l o r a
I Noachidi. Dispersione Famiglia di Iafet. in poi form una delle bevande c h e si fecero pi uni-
Famiglia di Cam. Famiglia di Sem. Maggiori versali. Siccome per egli p e r a l l o r a non ne conosceva
diffusione. Civilt primitiva. Oscurit della la forza, b e v e t t e pi c h e non si convenisse, ed ubbria-
storia dei primi popoli. catosi fci a d d o r m e n t i m m e d e s t a m e n t e . Cani vistolo in
quel modo diedtsi a beffeggiarlo, e N o , s v e g l i a t o , e co-
i l . I N o a c h i d i . No uscito d a l l ' a r c a eresse un nosciuto la cosa, maledisse la sua discendenza predicen-
a l t a r e , e in rendimento di grazie fece un sacrifizio a dogli c h e sarebbe s t a t a s o g g e t t a e schiava di quelli, c h e
Dio, c h e lo aveva cos prodigiosamente s a l v a t o . E questo discenderebbero da S e m e d a I a f e t ; e t u t t o si a v v e r .
uno dei pi antichi a t t i del culto esterno indirizzato al N o dopo i l diluvio visse ancora 3 5 0 anni, e passata la
C r e a t o r e con r i t i , cerimonie ed altare. vita nel servizio del S i g n o r e m o r pieno di m e r i t i l ' a n n o
Il S i g n o r e , mosso dalla piet di N o , lo benedisse in- del mondo 200(3, in e t di 9 5 0 anni.
sieme co' suoi figliuoli e disse di nuovo : Crescete, e
I primi discendenti di No soglionsi c h i a m a r e Noachidi.
moltiplicatevi sulla t e r r a . P r o m i s e anche di non pi In poco t e m p o essi c r e b b e r o t a l m e n t e di n u m e r o , c h e
s o m m e r g e r e la t e r r a nell'acque, e come segno di questa non potendo pi a b i t a r e in un luogo medesimo , pensa-
alleanza stabil 1' arcobaleno , e h ' egli manderebbe dopo rono di s e p a r a r s i . Ma prima deliberarono di lasciare una
la pioggia. eterna memoria di l o r o , innalzando una t o r r e , la cui cima
Confortata da queste promesse la famiglia di No scese toccasse il cielo. A questo fine si radunarono nel Sn-
d a l l ' A r a r a t , ed occup le t e r r e m a n mano c h e si anda- naar, paese d e t t o poi dai Greci Mesopotmia, posto t r a
vano rasciugando , dandosi ai lavori dell' a g r i c o l t u r a e il T i g r i e l ' E u f r a t e e si accinsero al nuovo l a v o r o .
della pastorizia. Spiacque a Dio il folle disegno : e quando la t o r r e ,
Col genere umano N o conserv le a r t i , t a n t o quelle primo monumento d e l l ' o r g o g l i o e della debolezza degli
che servivano di fondamento alla v i t a u m a n a , e c h e gli uomini, e r a di gi molto e l e v a t a , ma non t a n t o quanto
uomini sapevano fino dalla loro o r i g i n e , quanto quelle lo desiderava la vanit u m a n a , li castig confondendo il
che di poi avevano i n v e n t a t e . loro linguaggio, c h e fino allora e r a s t a t o uno per t u t t i
Dopo i l diluvio poi t r o v i a m o c h e la d u r a t a della vita gli uomini ; di c h e quella t o r r e f u d e t t a Babele c h e vuol
umana m a n mano and diminuendo, poich dai 9 0 0 anni dire confusione, e Babilonia nominossi la c i t t e la r e -
e pi di v i t a , cui giungevano g e n e r a l m e n t e i patriarchi gione circostante ( 1 ) .
antidiluviani, noi vediamo discendere i p a t r i a r c h i postdi- (1) L a m a g g i o r p a r t e dei ciotti orientalisti si accorda sul luogo, d o v ' e r a
edificata l a celebre t o r r e , riconoscendola identica col famosissimo tempio
luviani a meno di duecento. T r o v i a m o ancora c h e dopo <li ielo. Questo tempio f u ricostrutto d a Nalmeonodonor, del quale si s c o -
il diluvio si mut genere di v i t t o , poich p r i m a del diluvio
12. D i s p e r s i o n e . A l l o r a i Noohidi, non intenden- t r i o n e della penisola Ellenica, e da lui t r a s s e r o origine
dosi pi gli uni cogli a l t r i , abbandonarono l ' i m p r e s a , e i famosi popoli d e t t i Cimmerii, che si e s t e s e r o dall'Asia
divisi per famiglie , andarono ad abitare le varie p a r t i al m a r Baltico. Dei t r e figli di Gomer nominati nel Ge-
della t e r r a . Questa dispersione p a r e cominciasse circa nesi, il p r i m o Aseenez r a p p r e s e n t a specialmente le na-
100 anni dopo il diluvio (1). zioni celtiche e galliche; il secondo Riphat personifica
F A M I G L I A DI I A F E T . Ictfek, il cui nome significa di- il gruppo degli Slavi; il terzo Tliogorma fu p r o g e n i t o r e
lattus, si volse co'suoi discendenti verso il s e t t e n t r i o n e . dei Germani e Scandinavi e degli Armeni.
E g l i ebbe s e t t e figliuoli, che furono : G o m e r , M a g o g , Iavan fu p a d r e degli Ioni, che da alcuni vengono anche
Madai, I a v a n , T h u b a l , Mosoch e T h i r a s . d e t t i Pelasgi. Questi dall'Asia m i n o r e , ove erano v e n u t i
Go'mer stanzi intorno al ponto Eusino e nel setten- p r i m a a stanziare , si diffusero a popolar le coste del
m a r E g e o , del Ionio e del T i r r e n o , chiamate nella scrit-
p e r s e una curiosa iscrizione, ove egli d varie importanti notizie della f a - t u r a insula gentium. Iavan ebbe q u a t t r o figli : Elisa ,
mosa t o r r e . L e r o v i n e del tempio formano uno dei pi cospicui tumuli, ed
c h i a m a t o 5 i S - i V i i i r t i ( l a T o r r e di Nenbrod). Il tempio s o r g e v a a Borsippa che diede il nome agli Eoli ed all'Eliade; Tharsis cre-
a circa f i K m . al S. 0 di Babilonia. Borsippa e r a u n sobborgo staccato
della g r a n d e metropoli, e s e r v i v a di s a c r a residenza ai Sacerdoti, e di cit- duto f o n d a t o r e di Tarso in Gilicia , e p r o g e n i t o r e dei
tadella s u b u r b a n a . F u in Borsippa che Nabonid ultimo r e di Babiloni-
si sostenne quando la citt f u presa da Ciro. Tirsni o T i r r e n i che m i g r a r o n o poi in I t a l i a ; Cetthim,
1) Il tempo preciso che pass dal diluvio alla dispersione non cono-
sciuto; ma che fosse da 100 a 150 anni si desume da questo. 11 capo X I propagatosi p e r le isole d e l l ' A r c i p e l a g o e specialmente
del Genesi h a che Sem g e n e r A r f a x a d due a n n i dopo il diluvio; ai 35 a Cipro ed anche in I t a l i a ; Dodomin, a cui p a r e debbasi
anni A r f a x a d g e n e r Sale, il quale a <10 anni gener E b e r , il q u a l e a 3 1
anni divent p a d r e di F a l g . Ai l e m p a di F a l e g , secondo il libro d e i P a - r i f e r i r e la razza pelasgica degli Epiroti.
ralipomeni (c. 1, v. 19) v e n n e la dispersione delle genti. Che poi q u e s t o
fosse pi che sufficiente a ripopolare varie regioni ammesso g e n e r a l m e n t e . Madai da t u t t i riconosciuto p e r il p r o g e n i t o r e dei
Un fatto comprovato pu assicurarcene senza contare che a quei tempi l'e-
n e r g i a era pi g r a n d e e la vita molto pi l u n g a . Un'isola dove pochi nau- Medi. Ora questi Medi erano dagli a n t i c h i , secondo E r o -
fragi inglesi approdarono nel 15S9, dopo meno di 80 a n n i fu .trovata dagli
Olandesi popolata da 12,000 persone discendenti da q u a t t r o sole m a d r i . doto, chiamati Arii. Arii erano p u r e i B a t t r i a n i , i P e r s i
(BCLI.BT: Responses ehriliqu.es ecc. col III p 45 ) E poi d a notare che
non t u t t e le migrazioni a v v e n n e r o nello stesso tempo. Dopo la confusione e le caste superiori dell' India. L a prima stanza p r e s -
non intendendosi pi nei loro l i n g u a g g i cominci q u a l c u n o forse C a m con
M i s r a i n a c e r c a r e a l t r e t e r r e verso il mezzod : dopo un dato tempo altri dagli Arii da alcuni posta sul v e r s a n t e orientale d e l l ' A r -
figli di Cam s a r a n partiti p e r a l t r e destinazioni. Circa lo stesso tempo o menia, e da a l t r i sull'altopiano giacente in sulle rive del-
poco dopo q u a l c h e tglio di S e m s a r partito per l'oriente e I a f e t con
q u a l c h e tglio p a r t i t o pel s e t t e n t r i o n e . Dopo un tempo pi o meno l u n g o l ' O x u s (Amou-Daria), vale a dire nella B a t triana e Sogdiana.
p a r t i r o n o a l t r i p e r varie d i r e z i o n i : molti rimasero nel luogo a t t o r n o alla
t o r r e o se n e discostarono di poco. Varie di q u e s t e c a r o v a n e p o t e v a n o I discendenti di G o m e r , di Iavan e di Madai parla-
esser composte di varie migliaia di p e r s o n e : a l t r e solo di qualche centinaio ;
e forse altri p e r luoghi mono lontani, a n c h e solo di q u a l c h e decina. Certo vano lingue m o l t o affini, ed anche la loro civilt aveva
poi p a r t i v a n o senza saper bene dove andassero a finire: qualche esplora-
tore si s a r m a n d a t o prima il quale secondo che gli p a r e v a indicava poi rassomiglianze m o l t o m a r c a t e . I d o t t i moderni chiamano
l a m a g g i o r fertilit pi da una p a r t e che d a l l ' a l t r a . Varie di q u e s t e t r i b
a r r i v a t e e stanziato in u n luogo non trovandosi soddisfatte sloggiavano questi discendenti Giafetici col nome di s t i r p e Indo-Eu-
n u o v a m e n t e per a n d a r pi lontano : p u r e qualche famiglia lasciando p a r -
tire gli altri soffermavasi in quel luogo medesimo. Altri poi stanziatisi
ropea, od anche A r i i (1).
in un luogo, venivano alle volte scacciati da nuove a v v e n t o r i , m e n t r e alle (1) E d a n o t a r b e n e che il nome di Arii, s e b b e n e q u a l c h e volta sinonimo
volte fatta amicizia insieme due trib vivevano u n i t a m e n t e . Tutto questo di Indoeuropei, h a n o n p e r t a n t o nell'uso comune u n significato pi ristretto
movimento e lavorio trattandosi di tempi tanto antichi, e circondato di oscu- non applicandosi esso che agli Indiani ed agli Irani, cio agli Indo euro-
r i t a l l ' i n f u o r i delle cose r a c c o n t a t e da Mos, tutto e c o n g e t t u r a a n c h e pei f e r m a t i s i in Asia. (V. pi sotto i primi paragrafi dove parlasi dello
molto p r o b a b i l e se si vuole, m a s e m p r e congettura e non altro. impero Medio-Persiano.)
Magog fu lo s t i p i t e di una razza numerosissima, che
empie l'Asia e 1' E u r o p a p r i m a che si dilatassero i po- g r a n d e m e n t e . I n f a t t i si trovano vestigi della loro pre-
poli I n d o - E u r o p e i . I Greci chiamarono le innumerevoli senza nelle t r i b , che abitarono la catena dell' Hindo-
orde eli quella r a z z a col nome di Sciti. I moderni orien- Kusch f r a l ' I n d o e l ' O x u s , e nei Kaucikas popoli pri-
talisti s' accordano a r a v v i s a r e nella s t i r p e di Magi g , m i t i v i dell'India superiore, dove precorsero l ' a r r i v o degli
quella che essi c h i a m a n o razza Turanica cio abitatrice A r i i giapetici. Di Cusciti poi eravene sul v e r s a n t e ma-
del Turati; il q u a l n o m e g e o g r a f i c a m e n t e risponde ap- r i t t i m o dall' India fino allo s t r e t t o di Bab el-Mandeb.
punto a quelle v a s t e r e g i o n i , che gli a n t i c h i compren- Questo p e r era nei t e m p i antichissimi ; nei tempi sto-
devano sotto il n o m e di Scizia. I T u r a n i p e r poco dopo r i c i gli E t i o p i t a n t o famosi erano quelli che a b i t a v a n o
la dispersione si t r o v a v a n o l a r g a m e n t e s p a r s i anche nella le c o n t r a d e a mezzogiorno d e l l ' E g i t t o .
Babilonia, n e l l ' a l t o p i a n o d e l l ' I r a n e n e l l ' I n d i a . Misraim fu l ' a u t o r e degli Egiziani, i quali si distinsero
in v a r i popoli secondari, che si distesero dalla Palestina
Thubal fu p a d r e dei Tibareni stanziati n e l l e montagne
a l l a Libia.
vicino alla Colchide, d e t t i anche Iberi.
Phuth p a r e sia s t a t o lo stipite delle innumerevoli
Mosoch viene c o m u n e m e n t e r i t e n u t o c o m e l ' a u t o r e dei
t r i b dell'interno d e l l A f r i c a .
Moschi, che E r o d o t o pone f r a i T i b a r e n i e i F r i g i , e
Canaan diede origine ai popoli Cananei ed ai primi-
che Giuseppe E b r e o dice a n t e n a t i dei Gappadoci.
t i v i Fenici i quali occuparono il paese che compreso
Thiras^ fu p r o g e n i t o r e dei Traci, che d a l l ' A s i a Minoro
f r a il M e d i t e r r a n e o ed il Giordano, paese che perci chia-
passato l ' E l l e s p o n t o v e n n e r o a stanziarsi nella valle del
mossi Cananea. I figliuoli di Canaan furono molti e ciascuno
Danubio. Alcuni d i c o n o che gli Etruschi p r i m i t i v i , dif-
fu p a d r e di un popolo, dimodoch l a t e r r a di Canaan era gre-
f e r e n t i dai Tirreni, non siano che un r a m o di Traci.
m i t a di popolazione, quando Giosu la invase e seggiog.
13. F a m i g l i a d i C a m . Cam ebbe q u a t t r o figli:
14. F a m i g l i a d i S e m . Sem r e s t coi suoi discen-
Chus, Kisraim, Phuth e Canaan; le cui generazioni
denti in Asia nei paesi ove accaddero gli avvenimenti
p r o p a g a r o n o da B a b i l o n i a fino all' India v e r s o Oriente,
p r i m i t i v i . Sem ebbe cinque figliuoli: Elam, Assur, Ar-
e fino al fondo d e l l ' A f r i c a verso occidente e mezzod.
faxad, Lud ed Aram.
Chus fu il p r o g e n i t o r e dei Chusciti d ' A s i a e d'Africa.
Elam gener gli Elamei od Elamiti, che si stabilirono
N e l l ' A f r i c a p r e s e r o il nome di Etiopi, n e l l ' A s i a presero
nel paese f r a il T i g r i e la P e r s i a , chiamato da essi Eli-
v a r i nomi secondo i l n o m i dei figliuoli di Chus I primi
maide, e poscia Susiana da Susa- loro capitale.
andarono ad a b i t a r e l ' E t i o p i a a mezzogiorno d e l l ' E g i t t o
ylsst!r diede origine agli Assiri, che occuparono il
e di la si diffusero i n m o l t e p a r t i d e l l ' A f r i c a . I Chusciti
paese da loro detto Assiria, posto ad oriente del T i g r i
di N e m r o d f o n d a r o n o il primo impero di B a b i l o n i a nello
verso il s e t t e n t r i o n e . Assur p a r t i t o dal Sennaar, ove tiran-
pianure d e l S e n n a a r . A l t r i discendenti di C h u s , senza che
neggiava N e m b r o d , fond col varie citt f r a cui Ninice.
noi non ne sappiamo n e p p u r e i nomi p r e c i s i ed i luoghi
Arfaxad lo stipite da cui pro'pagaronsi due grandi
t e r m a r o n o colonie i n v a r i e p a r t i dell'Asia e si d e s e r
famiglie, V Ebraica e l' Arabica. Da lui infatti discese
44
Ileber, antenato d i r e t t o di b r a m o e della nazione e b r e a ,
alla quale diede il proprio nome. Da i l e b e r per, padre
di P h a l e g , nacque p u r e Iectan padre delle p r i m e trib
a r a b e . G-li Iectanidi p a r e siano stati i primi dei Semiti TAVOLA DEI POPOLI
ad uscire di Caldea ; essi occuparono 1' A r a b i a , respin-
gendone i C u s c i t i , i quali passati in Africa occuparono DELLA DISPERSIONE DELLE GENTI
1' Etiopia. P i t a r d i da Tir dei Caldei uscirono p u r e i
SECONDO LE V A R I E DISCENDENZE
Tareiti, ed andarono a stabilirsi ad Ilaran di Mesopo-
t a m i a , d'onde Abramo, figlio di T a r e , p a r t p e r andare
nella t e r r a di Canaan.
Lied fu p r o g e n i t o r e dei Lidii, che dalla regione della
Ascenez - Celti e Galli
Mesopotamia vennero a stabilirsi n e l l ' e s t r e m i t occiden- Gomer Cimmerii
t a l e dell'Asia M i n o r e . . R i p h a t - Slavi
Aram fu padre degli Ararmi, d e t t i poi Siri, i quali j T o g o r m a - Germani
posero la loro sede nel paese compreso f r a il M e d i t e r - 1 f Scandinava - Armenia.
r a n e o , il T a u r o , l ' E u f r a t e , il deserto arabico e la t e r r a i M a g o g - Sciti ossia Turani
jMadai - Ani Medi, Battriani, Persi, Lidii,
di Canaan.
IAFET,' /Elisa - Eoli - Elleni
l o . M a g g i o r i d i f f u s i o n i - I s t i t u z i o n i . I primi regni,
r Hi arsi s - Tarsi - Tiraseni - Tir-
stabiliti dalla migrazione dei varii popoli, erano in quei
j l a v a n - Ioni' ... _ reni.
tempi piccolissimi : formavano come un nucleo di qualche
iCettina - Cipro - Isole dell'Arci-
centinaio di famiglie p e r lo pi sotto il g o v e r n o del pi
anziano e del pi vigoroso. I discendenti di Iafet furono Dodomin - Epiroti
quelli, p e r quanto si conosce, che si distesero pi l a r g a - T h u b a l - Tibareni detti anche Iberi
m e n t e degli a l t r i anche in A s i a , che ai n o s t r i tempi Mosoc - Moschi - Cappadoci
passarono in A m e r i c a , e nel corso dei secoli si sovrappo- T h i r a s - Traci primitivi.
r
sero anche a t e r r e gi occupate dai S e m i t i , ed al proprio
lElam - Elamiti.
dominio s o t t o m i s e r o i . f i g l i di Cam.
g ^ ] Assur - Assiri
I Camiti o l t r e a popolare varie regioni dell'Asia passa- j A r f a x a d - Ebrei - Arabi - Cinesi (?)
rono ben p r e s t o in A f r i c a , ed a poco a poco popolarono (Lud - Lidii -
t u t t o quel vasto continente. P r o p r i a dei Camiti fu la ' A r a m - Aramei o Sirii
coltura m a t e r i a l e ; m a le loro o p e r e non sono notevoli
/Chus Chusciti - Etiopi
p e r g r a n d e bellezza ed armonia, s bene per gigantesche
Q a m ]Misraim - Egiziani
proporzioni. F e c e r o p u r e p r o g r e s s i assai notevoli nelle ' F u t h - Libii - Africani
(Canaan - Cananei
scienze meccaniche ed a s t r o n o m i c h e , m a non giunsero a
l o r o , e diedero origine a popoli nuovi. Da questo
grande perfezione. E b b e r o una r e l i g i o n e g r o s s o l a n a m e n t e
f a t t o m a s s i m a m e n t e sorsero certe anomalie inesplicabili
oscena, perci non solo non ebbero c o l t u r a i n t e l l e t t u a l e
a p r i m o a s p e t t o : un popolo che classificato f r a i Ca-
e m o r a l e , me p r e c i p i t a r o n o p r e s t o in u n a m i s e r a b i l e d e -
miti, parla semitico, un a l t r o che posto f r a i Giafetici
gradazione.
parla una lingua differente ; cos nelle tradizioni religiose u li -
Col tempo i S e m i t i , e specialmente i discendenti di di un popolo Giafetico si trovano accoppiate o mescolate ! li
A r f a x a d si e s t e s e r o v e r s o l ' O r i e n t e fino a l g r a n d e Oceano, tradizioni di un a l t r o camitico.
dando origine alle popolatissime r e g i o n i d e l l ' i m p e r o Ci- 1
L e v a r i e t di colorito e di forme tipiche, che sono sem-
n e s e ; e di l alcuni, passati pel g h i a c c i a t o s t r e t t o di
B e h r i n g h n e l l ' A m e r i c a , si diffusero p e r t u t t o q u e l l ' i m -
plicemente accidentali, si originarono poco per volta dalla I
v a r i e t del c l i m a , d a l l a diversit di n u t r i m e n t o , e dalle
m e n s i continente. I S e m i t i fino dai r e m o t i s s i m i t e m p i
abitudini p r o p r i e dei v a r i i popoli.
a p p a r v e r o pi a d d o t t r i n a t i , e c o n s e r v a r o n o m e g l i o le
10. C i v i l t p r i m i t i v a . Dobbiamo r a p p o r t a r e a
tradizioni dei P a t r i a r c h i , tanto r i s p e t t o alle scienze u-
questi t e m p i antichissimi il principio delle leggi e della
mane, quanto ai d o g m i r e l i g i o s i . . I NI
polizia presso i varii popoli e quello dello osservazioni
Tali sono le t r e g r a n d i famiglie u m a n e , p r o p a g a t e s i a s t r o n o m i c h e c o t a n t o p r o g r e d i t e specialmente presso i FI
dai t r e figli di N o , S e m , Cam e I a f e t .
N l a sacra S c r i t t u r a , n alcun a l t r o d o c u m e n t o ci danno
Caldei.
Il t u t t o comincia: non v ' h a storia antica, nella q u a l e ,
Fi
pi indizio di N o a l t e m p o della dispersione e dopo di non solo in q u e ' p r i m i tempi, ma g r a n tempo dopo, non
essa ; m a egli visso a n c o r a dopo il d i l u v i o 3 5 0 anni e appariscano manifesti vestigi della novit del mondo. S i
perci circa 2 0 0 dopo quel g r a n f a t t o . Non p e r in vedono stabilirsi le l e g g i , ripulirsi i costumi, e f o r m a r e
nessun modo possibile a r g u i r e dove a b i t a s s e . I pi cre- g l ' i m p e r i . Il genere umano esce a poco a poco d a l l ' i-
dono che continuasse ad a b i t a r e a ' piedi d e l l ' A r a r a t nei gnoranza ; la sperienza lo a m m a e s t r a , e le a r t i sono in-
p r i m i posti occupati dopo il diluvio , e che quivi siasi v e n t a t e o acquistano perfezione. Al moltiplicarsi degli
f e r m a t o con m o l t i n i p o t i , quando g l i sconsigliati suoi uomini, si va popolando successivamente la t e r r a , si
figli discesero nella Babilonia p e r f a b b r i c a r v i la f a - passano i m o n t i ed i precipizi, si a t t r a v e r s a n o i fiumi e
mosa t o r r e . A l t r a opinione lo fa finire nella S i r i a ; e e in fine i m a r i , e nuove si stabiliscono le abitazioni.
questa vien resa p r o b a b i l e dalla tradizione c o s t a n t e che La t e r r a che da principio non era che un' immensa
ai piedi del Libano vi sia il suo s e p o l c r o . Y i anche foresta, p r e n d e u n ' a l t r a f o r m a ; i boschi a b b a t t u t i fanno
una tradizione , c h e lo fa p e l l e g r i n a r e con m o l t i nipoti luogo ai campi, alle p a s t u r e , ai v i l l a g g i , alle b o r g a t e
e specialmente con A r f a x a d ad O r i e n t e , e che p r i m a abbia e finalmente alle c i t t . S ' i m p a r a a p r e n d e r c e r t i a n i -
popolato l'India ed in s e g u i t o siasi i n o l t r a t o pi o l t r e fino mali , a dimesticarne degli a l t r i , e ad avvezzarli al
a fondare quello c h e f u poi d e t t o i m p e r o Cinese. servizio. Si ebbero a p r i m a giunta a c o m b a t t e r e le fiere.
Coli' andar del t e m p o alcuni popoli si mischiano f r a In queste g u e r r e segnalaronsi i primi eroi ; esse fecero
i n v e n t a r l ' a r m i , c h e poscia contro i loro simili rivoltarono gli dosi dal Sennaar p o r t con s la civilt ed i ricordi orali
uomini. N e m b r o t , il primo g u e r r i e r o , e il primo conquista- dei tempi p r i m i t i v i . D u r a n t e le vicende p e r della mi-
t o r e , c h i a m a t o cacciatore robusto nella sacra S c r i t t u r a . grazione non dubbio che la civilt sia indietreggiata,
Con gli a n i m a l i seppe 1' uomo addimesticare ancora ed i ricordi storici siano andati s o g g t t i ad alterazioni
le f r u t t a , e le p i a n t e ; pieg a suo uso persino i metalli : non poche. Quando poi i popoli p r e s e r o stanza fissa in
e a poco a poco t u t t a si fece servir la n a t u r a . Le pxnme qualche r e g i o n e , e poterono v i v e r e con t r a n q u i l l i t in
a r t i che N o a v e v a conservate , e vedevansi ancora in consorzi c i v i l i , allora si f o r m a r o n o a poco a poco le
v i g o r e n e ' p a e s i , n e ' quali si fece il primo stabilimento tradizioni e le l e g g e n l e sugli a v v e n i m e n t i dei t e m p i p r i -
del genere u m a n o , si p e r d e t t e r o a misura d e l l ' a l l o n t a - mitivi, e sulle peripezie della migrazione ed occupazione
narsi da quel p a e s e . F u necessario o r i p i g l i a r l e col tempo, del suolo.
0 che coloro i q u a l i le avevano c o n s e r v a t e , agli a l t r i Col volger dei t e m p i , ciascuno dei popoli pi cospicui,
le r i p o r t a s s e r o . V e d e v a s i perci venire il t u t t o da quelle p e r orgoglio, volle essere il p r i m o popolo del mondo e
t e r r e s e m p r e a b i t a t e , nelle quali restarono incorrotti i il pi e c c e l l e n t e , e perci c o n s i l e r il suo paese come
fondamenti d e l l ' a r t i , ed ivi ancora imparavansi t u t t o c e n t r o della t e r r a , e nel suo paese pose il t e a t r o di t u t t i
giorno m o l t e c o s e importanti. gli avvenimenti primitivi, congiungendoli e m e s c o l a n t i
coi fatti locali.
L a cognizione d i Dio , e la memoria della creazione
vi si c o n s e r v a r o n o , m a a poco a poco queste idee si cor- P e r t a l m o l o sorsero quelle svariatissime t r a l i z i o n i ,
r u p p e r o . L e a n t i c h e tradizioni si mettevano in dimenti- che formano la storia favolosa di t u t t i i popoli d e l l !
canza , e si r e n d e v a n o oscure ; le favole che lor succe- t e r r a ; favolosa , non nel senso che non conteng-t nulla
d e t t e r o , non p i n e ritenevano che rozze idee e le false di vero, m a nel senso che il v e r o fu a m b i a t o , " i n g r a n -
divinit si m o l t i p l i c a v a n o (1). dito, abbellito con episodii s t r a n i e s t r a v a g a n t i dalla po-
17. O s c u r i t d e l l a s t o r i a d e i p r i m i p o p o l i . t e n t e fantasia dei popoli bambini. Quelli poi che affer-
La storia dei f i g l i u o l i di No, dei primi loro discendenti, e marono e propagarono quelle tradizioni furono i p o e t i ,
dei popoli cui d i e d e r o origine, poco conosciuta, perch i quali vollero anch'essi a g g i u n g e r e qualche abbellimento.
l a Bibbia, dopo d ' averci n a r r a t o , che t u t t i gli uomini Gli storici, che sorsero t a r d i assai, invece di esaminare
discendono dal s o l o Adamo, e che dopo il diluvio t u t t i quelle tavole e s u m e r e il v e r o dal falso, le accettarono
1 popoli della t e r r a ebbero origine dai Noachidi, lascia tali e quali, perch essi allora non m i r a v a n o che a com-
da p a r t e l a s t o r i a degli a l t r i popoli e si ferma a rac- p o r r e opere d ' a r t e .
contare solo le c o s e , che riguardano il popolo E b r e o , Bone adunque Y a r r o n e , dotto i n v e s t i g a t o r e delle a n -
non toccando c h e di passaggio la storia di quelli i quali t i c h i t r o m a n e , divise la s t o r i a in t r e p e r i o d i : oscuro,
con esso ebbero r e l a z i o n e . mitico o favoloso, e storico; divisioni c h ' e g l i r i f e r i s c e
soltanto alla s t o r i a g r e c a e r o m a n a , m a che si pu r i -
Ciascuna f a m i g l i a , p r i m o g e r m e di un popolo, parten-
ferire a l l a storia di t u t t i i popoli. Il periodo Oscuro
(1) BOSSOET. D i s c o r s o sulla Storia Universale Epoca 2.
BARBERI Storia Orientale. .-.
V
di V a r r o n e va dalla nascita degli uomini fino al diluvio cancellarono dalla loro m e n t e la nozione di un solo Dio
di O^ige, e corrisponde al vero periodo dei t e m p i pri- Creatore di t u t t e le c o s e , e si diedero a p r e s t a r e alle
mitivi; il favoloso dal diluvio di Ogige circa 2 3 0 0 anni c r e a t u r e quel culto, che a Dio solo dovuto , con un
avanti Cristo fin, "alla p r i m a Olimpiade 7 7 0 e corrispon- a t t o che dicesi idolatria, ossia adorazione degli idoli. L a
de al periodo dei popoli orientali. V e r a s t o r i a a c c e r t a t a razza di Cam si c o r r u p p e la p r i m a , poi quella di I a f e t ,
anche nei particolari non vi se non nel p e r i o d i t e r z o , infine quella di S e m , la quale t u t t a v i a non precipit cos
cio cominciando da circa 7 7 6 anni avanti Ges C r i s t o . in basso come le a l t r e due. L a caduta fu rapida, ed ai
da sperarsi che la scienza storica , p r o g r e d i t a gi tempi di bramo il male era gi s g r a n d e , che Dio
giudic essere necessario s e p a r a r e un popolo p e r c h con-
t a n t o , possa col tempo p e n e t r a r e in quelle favole , e
servasse pure le tradizioni e la promessa del S a l v a t o r e .
c o i r a i u t o dei monumenti che si vanno s c o p r e n o , possi
a r r i v a r e a darci un'idea pi compiuta e s o d i s f a c e n t e dei 19. V a r i e s p e c i e d ' i d o l a t r i a . L ' i d o l a t r i a , ossia
popoli antichi (1). l'adorazione di molti di, pi t a r d i d e t t a poi anche paga-
nesimo, in s nuli' a l t r o che la continuazione della
ribellione a Dio C r e a t o r e iniziata da Satana nel paradiso
t e r r e s t r e . Il Demonio che fu l ' i s t i g a t o r e del primo pec-
CAPO IV. c a t o , e--fu ed t u t t o r a incitatore a continuare la ribel-
lione, si fece tiranno dell'uomo, e riusc a farsi dal mede-
I d o l a t r i a .
simo a d o r a r e in luogo del C r e a t o r e nelle v a r i e d i v i n i t ,
come dice la S c r i t t u r a : tutti gli di delle genti sono
Origine del?Idolatria - Sue varie specie.
demonii (1).
Culto idolatrico.
L a forma e s t e r i o r e della idolatria fu di pi specie.
: L a prima pare sia s t a t a il sabeismo, ossia l'adorazione
% 18. O r i g i n e d e l l ' i d o l a t r i a . La r e l i g o o e quel vincolo
degli a s t r i . Gli uomini considerarono da principio gli
che s t r i n s e l ' u o m o col C r e a t o r e . In principio t u t t i gli uo-
astri come rappresentazioni della divinit, poi come sog-
mini adoravano il solo v e r o Dio, e praticavano le slesse ce-
giorno di Genii p a r t i c o l a r i , infine adorarono gli a s t r i
rimonie gli stessi sacrifizi. I discendenti di N o , memori del
stessi ed il fuoco. I l secondo g r a d o f u 1' antropolalria,
t e r r i b i l e castigo m a n d . t o da Dio a p u n i r e i peccati degli
cio l'adorazione di quegli uomini antichi, i quali lascia-
uomini, e dei segnalati benefizi da lui r i c e v u t i , a v r e b b e r o
rono m e m o r i e s t r a o r d i n a r i e di s ( 2 ) . Il terzo g r a d o
dovuto conservarsi c o s t a n t e m e n t e nella verace religione ;
d e l l ' i d o l a t r i a fu la zoolatria o meglio la divinizzazione
ma non and a lungo che il l e g i t t i m o culto di Dio si
pot e oasi lerare come s m a r r i t o t r a gli uomini, essendosi (1) Omnes Dii g e n t i u m , daemonia. Salmo x c v , 5,
(2) I.a mitologia p o t r e b b e dirsi l'apoteosi degli uomini sia antidiviani c h e
conservato solamente presso i discendenti di A b r a m o , detti dei postdiluviani, i quali vissero prima dello stahilimento dei vari popoli.
E b r e i . Le a l t r e nazioni man mono che si corrompevano Non cosa facile s c e r n e r e in quel guazzabuglio le diverse personalit,
p e r c h le azioni d e l l ' u n o furono confuse con quelle dell'altro : No con A -
damo, i figli di quello con i figli di questo, gli inventori prediluviani coi
(1) V Appendice a p a g . 53
della natura. Gli a n i m a l i , p e r le loro differenti doti prestavano fede alle grossolane credenze del popolo, anzi
erano s t a t i scelti come i r a p p r e s e n t a n t i dei diversi at- ne ridevano t r a l o r o ; t u t t a v i a essi stessi punto n o n si
t r i b u t i della d i v i n i t ; ma queste rappresentazioni sim- accordavano sulla n a t u r a di Dio e sull' esistenza della
boliche furono ben tosto prese dal popolo come fossero v i t a f u t u r a . P e r la qual cosa P i a t o n e , il pi d o t t o dei
divinit esse stesse. Come avvenne degli animali cos filosofi p a g a n i , d o v e t t e confessare, che bisognava aspet-
avvenne delle piante, e le f o r e s t e furono considerate come tare un Dio, che venisse ad abitare cogli uomini, per
luoghi degni della pi alta venerazione. N solo si p r e s t insegnare loro la vera religione
insensato culto agli esseri organizzati, ma si v e n e r a r o n o
ancora gli o g g e t t i inorganici, come i metalli e le p i e t r e .
APPENDICE.
Infine t u t t e le forze della natura furono divinizzate: il
fuoco, l ' a r i a , l ' a c q u a , i fenomeni atmosferici ecc.; tutto era Istituzioni primitive. - Il pane ed il vino. - Il fuoco. -1 me-
Dio, tranne Dio stesso, disse Bossuet. Quale spaventosa talli. - le vesti. - Le lingue. - La scrittura. - Le arti belle.
superstizione e quale supina ignoranza ! Ma l'uomo pagano - La musica. - Divisione del tempo. - Astronomia. - Strade
discese a l l ' u l t i m o e s t r e m o della degradazione, divinizz e misure itinerarie. - Monete. - Governi,
le pi schifose passioni ed ador il vizio, di modo che, 23. Primitivo s t a t o sociale. Come non sono ben conosciute
quando si dice paganesimo ed idolatria, s'intende igno- le gesta dei varii popoli primitivi, cosi non sono ben conosciute le
r a n z a , b a r b a r i e , degradazione, superstizione (1). loro primitive istituzioni. Noi diremo su ci quanto si d come pi
accertato.
2 0 . C u l t o i d o l a t r i c o . Si chiama culto l'insieme
La pastorizia e la caccia furono certamente le prime occupazioni
degli atti che si e m e t t o n o per rendere alla divinit l ' o -
del genere umano ; ma ammettendo esse, anzi richiedendo il vivere
n o r e che le dovuto. P a r t i principali del culto fu-
nomade e piccoli centri di popolazione, son poco adatte allo sviluppo
rono s e m p r e tenuti i sacrifizi ; ma questi t r a gli idolatri della civilt, la quale non fa grandi progressi che fra le trib, le
erano a l t r i ridicoli, a l t r i esecrandi a s e g n o , che alcuni quali, fissata la loro dimora in qualche regione, si danno a coltivare
giunsero ad offrir v i t t i m e umane alle insensate divinit ; la terra ed a farla fruttare. Allora i popoli resi stabili sul suolo
e f r a questi inumani sono da annoverarsi anche i coltis- trovano il bisogno di costruire citt, regolare il corso dei fiumi pi
simi e civili Greci e Romani, i quali ci facevano alcune impetuosi, tracciare strade anche a traverso le montagne e i deserti,
volte nei m a g g i o r i pericoli della repubblica. spianare, occorrendo, colline, calmare valli e paludi, gettare ponti
sopra i fiumi, perfezionare tutte le arti sino a scavare metalli e
E ' bens v e r o che i filosofi e le persone colte non
lavorarli. Questo stato anche pi proprio all'educazione e propa-
postdiluviani, i g i g a n t i che nacquero dall'unione dei figli di Dio colle fi- gazione della prole, che in quei tempi integri si moltiplicava molto
glie degli uomini, coi titani fabbricatori della famosa torre di Babele. Ma s e
ben si osserva fino a tondo si vede che la mitologia non che u n a colos- pi rapidamente. Con tutti questi vantaggi i popoli agricoltori possono
sale contrafazione della storia primitiva raccontataci da Mosi: reggersi - con libere istituzioni, aver leggi, religione, magistrati, go-
(1) K d a por m e n t e alla scala discendente verso l'abisso del m a l e , p e r -
corsa dagli idolatri. Se si potesse conoscere ben a fondo la vita dei popoli verno (1).
gentili, si p r o v e r e b b e un ribrezzo raccapricciante e non si a v r e b b e pi il
c o r a g g i o di magnificare o l t r e m i s u r a la loro coltura, che non fu a l t r o che
un po di v e r n i c e s o p r a u n putrido cadavere. Guai a l l ' u m a n i t se non ve- (!) A d u n q u e s e l ' u o m o fin dal primo momento che perdette per s u a colpa
n i v a Oresu t r i s t o , ad insegnarci la via. la verit, la vita ! 11 P a r a d i s o t e r r e s t r e e fu lasciato sulla faccia del mondo, ritenne parte di.
della natura. Gli a n i m a l i , p e r le loro differenti doti prestavano fede alle grossolane credenze del popolo, anzi
erano s t a t i scelti come i r a p p r e s e n t a n t i dei diversi at- ne ridevano t r a l o r o ; t u t t a v i a essi stessi punto n o n si
t r i b u t i della d i v i n i t ; ma queste rappresentazioni sim- accordavano sulla n a t u r a di Dio e sull' esistenza della
boliche furono ben tosto prese dal popolo come fossero v i t a f u t u r a . P e r la qual cosa P i a t o n e , il pi d o t t o dei
divinit esse stesse. Come avvenne degli animali cos filosofi p a g a n i , d o v e t t e confessare, che bisognava aspet-
avvenne delle piante, e le f o r e s t e furono considerate come tare un Dio, che venisse ad abitare cogli uomini, per
luoghi degni della pi alta venerazione. N solo si p r e s t insegnare loro la vera religione
insensato culto agli esseri organizzati, ma si v e n e r a r o n o
ancora gli o g g e t t i inorganici, come i metalli e le p i e t r e .
APPENDICE.
Infine t u t t e le forze della natura furono divinizzate: il
fuoco, l ' a r i a , l ' a c q u a , i fenomeni atmosferici ecc.; tulio era Istituzioni primitive. - Il pane ed il vino. - U fuoco. -1 me-
Dio, tranne Dio stesso, disse Bossuet. Quale spaventosa talli. - Le vesti. - Le linnue. - La scrittura. - Le arti belle.
superstizione e quale supina ignoranza ! Ma l'uomo pagano - La musica. - Divisione del tempo. - Astronomia. - Strade
e misure itinerarie. - Monete. - Governi,
discese a l l ' u l t i m o e s t r e m o della degradazione, divinizz
le pi schifose passioni ed ador il vizio, di modo che, 23. Primitivo s t a t o sociale. Come non sono ben conosciute
quando si dice paganesimo ed idolatria, s'intende igno- le gesta dei varii popoli primitivi, cos non sono ben conosciute le
r a n z a , b a r b a r i e , degradazione, superstizione (1). loro primitive istituzioni. Noi diremo su ci quanto si d come pi
accertato.
2 0 . C u l t o i d o l a t r i c o . Si chiama culto l'insieme
La pastorizia e la caccia furono certamente le prime occupazioni
degli atti che si e m e t t o n o per rendere alla divinit l ' o -
del genere umano ; ma ammettendo esse, anzi richiedendo il vivere
n o r e che le dovuto. P a r t i principali del culto fu-
nomade e piccoli centri di popolazione, son poco adatte allo sviluppo
rono s e m p r e tenuti i sacrifizi ; ma questi t r a gli idolatri della civilt, la quale non fa grandi progressi che fra le trib, le
erano a l t r i ridicoli, a l t r i esecrandi a s e g n o , che alcuni quali, fissata la loro dimora in qualche regione, si danno a coltivare
giunsero ad offrir v i t t i m e umane alle insensate divinit ; la terra ed a farla fruttare. Allora i popoli resi stabili sul suolo
e f r a questi inumani sono da annoverarsi anche i coltis- trovano il bisogno di costruire citt, regolare il corso dei fiumi pi
simi e civili Greci e Romani, i quali ci facevano alcune impetuosi, tracciare strade anche a traverso le montagne e i deserti,
volte nei m a g g i o r i pericoli della repubblica. spianare, occorrendo, colline, calmare valli e paludi, gettare ponti
sopra i fiumi, perfezionare tutte le arti sino a scavare metalli e
E ' bens v e r o che i filosofi e le persone colte non
lavorarli. Questo stato anche pi proprio all'educazione e propa-
postdiluviani, i g i g a n t i che nacquero dall'unione dei figli di Dio colle fi- gazione della prole, che in quei tempi integri si moltiplicava molto
glie degli uomini, coi titani fabbricatori della famosa torre di Battete. Ma s e
ben si osserva fino a tondo si vede che la mitologia non che u n a colos- pi rapidamente. Con tutti questi vantaggi i popoli agricoltori possono
sale contrafazione della storia primitiva raccontataci da Mosi: reggersi-con libere istituzioni, aver leggi, religione, magistrati, go-
(1) K d a por m e n t e alla scala discendente verso l'abisso del m a l e , p e r -
corsa dagli idolatri. Se si potesse conoscere ben a fondo la vita dei popoli verno (1).
gentili, si p r o v e r e b b e un ribrezzo raccapricciante e non si a v r e b b e pi il
c o r a g g i o di magnificare o l t r e m i s u r a la loro coltura, che non f u a l t r o che
un po di v e r n i c e s o p r a u n putrido cadavere. Guai a l l ' u m a n i t se non ve- (!) A d u n q u e s e l ' u o m o fin dal primo momento che perdette per s u a colpa
n i v a G e s Cristo, ad insegnarci la via. la verit, la vita ! 11 P a r a d i s o t e r r e s t r e e lu lasciato sulla faccia del mondo, ritenne parte di.
Il pane ed il vino. La prima cosa alla quale l'uomo, abban-
pestandolo fra due pietre, ed era un lavoro riservato agli schiavi.
donato a s stesso, dov pensare, naturalmente fu quella del cibo
Poi si com'nci ad usare le macine, ma anche queste si mettevano
giornaliero e sopratutto di trovarsi una sostanza alimentare, che dive-
in movimento dagli schiavi, e fu dopo Teodosio, che si adopr la
nisse la base del suo nutrimento. 11 grano colla sua polpa farinacea
forza degli animali, o le naturali cadute dell'acqua.
era adattissimo a questo oggetto, ma l'uomo non seppe subito ridurlo
Il vino trovato da No fu sempre in uso nei paesi ove prospera
alla forma di pane. Non avendo molini ne ad acqua n a vento, o
la vite, come lo attestano le pi antiche memorie. Nei luoghi ove
mangiavano il grano dopo averlo ammollito nell'acqua o lo macina-
la vite non vegeta, fu trovata in seguito la birra, fabbricata coll'orzo
vano a mano pestandolo fra due pietre.
e col grano fermentati.
Gl'Israeliti, dopo averlo triturato ne facevano una pasta che coce-
Il fuoco. Ma senza il fuoco poche sono le sostanze che possano
vano sotto la cenere, o fra due lastre di pietra, uso che in alcune essere giovevoli all'uomo pel suo nutrimento, e questo agente natu-
trib nomadi dell'Africa si conserva tuttora. I Greci ed i Romani rale difficilmente trovasi spontaneo alla superficie della terra. Quindi
ne facevano una specie di polenta che mescolavano cogli altri cibi. i primi uomini ponevano grandissima cura nel conservarlo, e molti
Anche sotto i primi imperatori romani si macinava il grano a mano-- popoli ne fecero oggetto di adorazione, destinandovi dei sacerdoti
q u e l l e cognizioni, che D i o gli a v e v a concesse per divenire il d o m i n a t o r e de- o delle vergini, non d'altro incaricati, che di vegliare continuamente
g l i a m m a l i , il s i g n o r e di t u t t a la t e r r a , q u e s t o gli b a s t a r o n o a costituirsi acci non si spegnesse.
munito in vita sociale; i n a dov colla riflessione, colla intelligenza, collo
studio sviluppare q u e i g e r m i di scienza c h e la divina misericordia volle
non fossero offuscati a f f a t t o per il peccato. - Di qui ebbero origine le arti,
Uno dei primi modi per accendere il fuoco fu lo sfregamento di
le scienze, 1 i n d u s t r i a , il c o m m e r c i o che d o p o sei mila a n n i di continui due legni secchi, e questo uso si conserva sempre in alcuni luoghi
storzi, di penosi s t u d i , d ' i n c r e d i b i l i fatiche l o h a n n o reso p a d r o n e di questa
t e r r a , che egli solca c o g l i a r a t r i per a v e r n e a b b o n d a n t i messi, spoglia fra i popoli barbari. Lo sfregamento fra due rami secchi di albero,
delle o r i g i n a n e foreste p e r sostituirvi gli a l b e r i pi utili per il nutrimento, prodotto dal vento nelle foreste, stato tante e tante volte la causa
p e r le industrie, per le a r t i , t r o f o r a con t r i v e l l e a grandissima profondit
p e r a v e r n e acque l i m p i d e , p u r e , a b b o n d a n t i , s c a v a con gallerie di molti dell'incendio di grandissimi tratti di foreste. Col fuoco poterono i
chilometri per e s t r a r n e i melali: o per a b b r e v i a r e il c a m m i n o , evitando la
pericolosa salita delle p i a l t e m o n t a g n e , t a g l i a degli istmi per congiun- nostri antichi progenitori fondere i metalli e farsi gli strumenti e
g e r e 1 mari lontani, a b b r a c c i a colle f e r r o v i e t u t t a la t e r r a , ed ora infine gli utensili pi opportuni alla vita.
g i u n t o a t r a s m e t t e r e s u o i ordini da un e m i s f e r o a l l ' a l t r o colla istantaneit
del telegrafo. I metalli. 11 rame e il bronzo, (mistura di rame e di sta-
E noi assisteremo, p e r q u a n t o ce lo p e r m e t t e r a n n o i l i m i t i - d i questo gno), furono adoperati nelle arti prima che venisse in uso il ferro.
compendio, ad una p a r t e del faticoso c a m m i n o di questo r e decaduto, con-
d a n n a t o a r i c o n q u i s t a r e il s o g l i o col s u d o r della s u a f r o n t e , e lo vedremo L'escavazione dei metalli rimonta certamente ai primordii del genere
s m a r r i r s i in q u e s t ' o p e r a lungi d a l retto s e n t i e r o , q u a n d o dimentico della
s u a nobile origine p e r d e r la f e d e nel Divin R i p a r a t o r e promesso ai nostri umano, e deve essere stata insegnata da Adamo stesso ai suoi figli,
progenitori. Ma v e d r e m o a n c h e l a P r o v v i d e n z a g u i d a r e l ' u m a n i t inconscia perch si trova nella Scrittura che Tubalcain lavor il ferro, e No
l lnchH 11
, R e d e n t o r e p r o f e t i z z a t o , figurato, annunziato,
16
P P ' e ? a t , e n e d e l l a s c h i a v i t m a t e r i a l e e della morale costru l'arca, che senza il ferro non si sarebbe potuta eseguire.
e 1 a metter sul c a m m i n o della salvazione
g Cl e r u o m o Dio stesso, creando il primo uomo, gli aveva rivelate tutte le cogni-
J Z J T ^ T '' .' > ' - l u e s t 0 r e ' ' e l l a terra, al q u a l e Dio la
^n u P p s s e d e s s e e la d o m i n a s s e , sia g i u n t o ' a l t e r m i n e delle zioni che gli erano necessarie per dominare la terra e sottomettersi
S ^ A b l ' " i n v e n z i o n i della s c r i t t u r a , dei n u m e r i , della stampa
f m l l della p o l v e r e d a c a n n o n e , d e l l a f o t o g r a f i a , del telegrafo, del gli animali, e quantunque pel peccato le sue cognizioni si offuscassero,
Sp Z
- ' c h e S 1 ' s t a a n c o r i a p e r c o r r e r ? in ogni nondimeno ne ritenne, per divina bont, quel tanto che eragli neces-
Sifh fi r ' " ? ' " V " ' r a m o d i s c i e " z a ; e come un secolo fa sarebbe
Z f i m a n , l a r c i n o s ' r ' o r d i n i a g l i a n t i p o d i e a v e r n e l medesimo o r - sario per vivere sulla terra e fondarvi lo stato .di societ. Or l'arte
',la ^ s i c u r i d e l l a loro esecuzione, cosi non possiamo igu- di.scavare i metalli dal terreno, di fonderli, di ridurli in utensili
av glle p o t r l n o e s s e r e
if,i,^ i -n .' f s e r b a t i a v e d e r e i nostri nipoti. Bel-
d f r T r t ' L f f 0 P r P ? ' t 0 11 ^ t t o d i S e n e c a : I nostri posteri Vivranno per gli usi delia vita, era di tale importanza, che senza di questa
olU u t i l l ho c o n o s c l a m ? - Ma i n t a n t o , o g i o v a n i , lo studio dei passi la societ non sarebbe stata possibile. Cicerone medesimo, bench
ael t e m p i aalichi sia u n o
p i ^ d i V r o n e "per avanzarsi

9 C 6 . J 2 3
pagano, riconobbe una tale verit, dicendo che se gli Dei non l'aves-
Le
sero rivelata agli uomini, sarebbe stato impossibile che avessero da : l i n g u e . - un fatto accertato dalle divine Scritture, che
se stessi conosciuti i metalli nascosti nel seno delle montagne e il l'uomo appena creato comunic le sue idee per mezzo del linguaggio
modo di depurarli dalle terre alle quali sono commisti. alla sua prima compagna, talch dobbiamo ritenere che la parola
Le vesti. Un'altra fra le prime necessit della vita, il vestito. fu rivelata da Dio. Per quanto alcuni filosofi abbiano cercato di spie-
Le prime vesti dei nostri progenitori furono date loro da Dio stesso gare diversamente l'origine del linguaggio, siccome gi dicemmo,
quando furono cacciati dal paradiso terrestre, secondo che la scrittura la ragione stessa ci persuade, che Dio creando l'uomo adulto e dan-
ci narra, e furono fatte di pelli di animali (Gen, in, 21). Ma non dogli un'adulta compagna, non doveva lasciarli lungo tempo a riguar-
and guari che la pastorizia ne forn loro delle pi comode colla darsi muti, senza un mezzo per manifestarsi vicendevolmente le loro
lana del gregge. Abele fu pastore: abbiamo dunque ragione per cre- idee. L'uomo fatto per la societ e 'a-societ umana sarebbe impos-
dere che Adamo profittasse del vello degli armenti per filare la lana sibile senza la lingua, dunque il Creatore deve aver dato all'uomo fin
e procurarsi vesti pi adatte che non le pelli secche degli animali : dal suo principio il linguaggio.
Caino fu agricoltore; e non difficile a credersi che se Adamo lo aveva La divina Scrittura ci narra anche il modo e la causa, per la
diretto a quell'arte e gli aveva fatto conoscere le propriet dei cereali, quale l'unico linguaggio della prima famiglia umana si moltiplic
gli avesse pure insegnato a coltivare il lino e la canapa, tanto utili dopo il diluvio; u deve far maraviglia se grandissimo il numero
agli usi domestici col resistibilissimo tiglio dei loro steli. Non aveva delle lingue, che si parlano nelle varie parti del mondo, oltre tutte
avute Adamo da Dio la cognizione delle speciali propriet delle piante? quelle che si parlavano in antico e non sono pi in uso. I popoli
coll'andar del tempo hanno modificato,, alterato o cambiato affatto
Quantunque l'istoria ci lasci molto incerti in queste ricerche, non
le loro lingue, ma i dotti che le studiano, le analizzano, le confron-
pare che il cotone e la seta fossero adoprati nei primi tempi. La
tano, scoprono ogni giorno nuovi rapporti fra quelle, tanto che gi
coltura del cotone nata dopo il diluvio: forse fu originaria dell'E-
dirigono i loro sforzi alle ricerche delle lingue madri, dalle quali
gitto, e non si ridusse a filo la peluria che involge i semi di questa
ognuna di quelle viventi e di quelle estinte sono derivate.
piatita, finch le arti non giunsero ad un certo sviluppo in quel paese.
La seta, originaria della Cina, e delle' Indie, non fu canosciuta dai Questo importantissimo studio era stato intrapreso con molto ardore
popoli dell'Asia Minore, che quando il commercio vi condusse i pro- dai filosofi Greci desiderosi di spiegare il mistero dell'umano lin-
dotti delle parti pi orientali dell'Asia. La seta fu creduta in prin- guaggio: fu poi abbandonato affatto fino al secolo scorso, nel quale
cipio dai Greci, testimone Teofrasto, il prodotto di un albero, e forse ricominci, e viene tuttora continuato con grai vantaggio della storia.
dette origine a questa .credenza la relazione di qualche viaggiatore, Da questi studi sembra che si possano ridurre a poche le lingue
che, venendo dall'India, cred che i bozzoli della seta, che l si raccol- primitive, e si avrebbe cos da queste indagini la conferma del gran
gono sui gelsi, ne fossero il frutto. Virgilio stesso parla di una lana fatto della confusione delle lingue e della dispersione delle famiglie
finissima, che i Seri colgono come le foglie degli alberi che la pro- umane sulla faccia della terra.
ducono ; i Seri sono gl'Indiani o i Cinesi, e serici si dicono ancora La lingua indiana, chiamata sanscrito, che quanto dire lingua
i drappi di seta (1). coordinata e perfetta, fu un tempo la lingua vivente delle alte
regioni dell'Indo. Le sue analogie con gli antichi idiomi Persiano,
J n V n v o t e n i ! . 0 i f e l r U i p e r a l ' r e Aureliano la seta b a r a t t a v a a peso uguale
Slavo, Latino, Greco, Celtico, non che Tedesco e Islandese, l'hanno
, 1 q u a l COf? ricus di
comprare u n a v e s t e i s e t i per
fa X S t i S t e m P d ' Giustiniano due monaci andati a PVe-
nrtarono^ r f i / i r r', c o n o l > b e r o finalmente il baco da seta e ne di M o r e a . R u g g e r o r e di S.cilia s b a r c a t o in Grecia vide come si coltivas-
S i S PJnm ' T s e m e n e l v a n o dei loro bastoni d a viaggio. sero bachi da seta e p r o p a g i gelsi e la c o l t u i a dei bachi nella sua
Allora il P e l o p o n n e s o lu p i a n t a t o a gelsi o mori, donde gli venne il Some isola, dalla quale n a t n r a l m e n t e si estesero a t u t t a Italia
ornai fatta riconoscere come lingua madre di tutti questi idiomi, ed Le arti belle. L'uomo fu creato colla scintilla del genio, coi
hanno fatto dare il nome di indo-europee a tutte le nazioni venute gusto per le arti, coll'amore del bello. Fin dai primi anni del mondo,
dall'Iran, paese degli Arii, i quali in origine parlavano il sanscrito. lo troviamo occupato a fondare citt, e le sacre carte ci dicono che
La scrittura. Ma se la ragione naturale, anche senza la Genesi, Caino, costru la prima, chiamandola Enocchia da uno dei suoi di-
ci persuade che la lingua fu direttamente rivelata da Dio al primo scendenti. Dopo il diluvio, i discendenti di No prima di separarsi
uomo nel paradiso terrestre, non cos della scrittura, mediante la costruirono una gran citt ed un'altissima torre, che volevano ani
quale le idee espresse con la parola si legano ai loro segni in guisa dasse a toccare il cielo. Trovandosi in una pianura dove non avevano
da risvegliarle nella mente di altri uomini che sappiano leggerle in pietre, formarono mattoni colla terra, li cossero ed adoprarono il
quei segni. bitume come C e m e n t o . Pochi secoli dopo il diluvio si fondarono e
Questa maravigliosa scoperta, che fu una delle pi grandi che l'uomo si abbellirono straordinariamente Babilonia e Ninive, rendendole ma-
facesse, rimonta alla pi rimota antichit, e precede d'assai i cos ravigliose per la bellezza e per le opere d'arte.
detti tempi storici. Mose, 1500 anni av. G. C. scriveva l'istoria del Quindi l'architettura, la pittura, la scultura, quantunque non rag-
suo popolo nella lingua ebraica, e gli Egiziani, gl'Indiani, i Cinesi giungessero un alto grado di perfezione prima che i Greci vi si dedi-
pare possedessero l'arte di scrivere anche prima della liberazione cassero, furono esercitate in ogni tempo per quanto si risalga alla
del popolo Ebreo dalla servit dell'Egitto. origine dell'umanit ; ed i monumenti antichissimi specialmente del-
Il primo modo di scrivere pare sia stato il geroglifico, del quale l'Egitto, e le pitture e le sculture, dalle quali sono fregiati e adorni,
troviamo estesissimo l'uso in Egitto e in America innanzi la scoperta ne fanno fede.
di Colombo, in quei luoghi dove era cominciata a svilupparsi la ci- La musica. L'nomo naturalmente inclinato alla musica. Le
vilt, cio nel Messico e nel Per. Coi geroglifici rappresentavano passioni pi forti si sfogano talora col canto, ed mirabile che la
i pensieri ed i fatti dei quali volevano tramandare ai posteri la me- musica serva tanto ad esprimere il dolore, quanto la gioia : essa
moria, ed il significato dei geroglifici era noto soltanto ai pochi quasi un secondo linguaggio accordato all'uomo, linguaggio pi vago,
dotti della nazione. Dalla rappresentazione dei pensieri, passarono ma senza dubbio pi espressivo dell'altro, lubal rammentato dalle
gli uomini alla rappresentazione dei suoni, che formano la parola; sacre carte come fabbricatore ed inventore di strumenti musicali nei
cos si venne alla scrittura sillabica usata tuttod nella Cina, com- primi tempi avanti il diluvio. Ci forse ci mostra che la musica,
plicatissima e difficile per la molt-itudi.e e variet di segni. Infine come la parola, fu rivelazione di Dio, e che il primo uomo, ad onta
si giunse a distinguere le vocali dalle consonanti, assegnando a cia- della sua caduta, ne port fuori dal Paradiso terrestre la ricordanza
scuno un segno particolare, e fu composto l'alfabeto che eoa poco e pot insegnarla ai suoi figli. La musica accompagn sempre i riti
pi di 20 lettere rende possibile all'uomo di fissare in ogni lingua religiosi presso tutti i popoli, e vediamo David stesso abilissimo sona-
i proprii pensieri sulla carta. Gli Egiziani cominciarono a scolpire tore d'arpa comporre le cantilene dei maravigliosi suoi salmi. David,
i loro geroglifici nel g/anito, e poi si servirono della scorza del vissuto pi di mille anni av. G. C. quasi contemporaneo della guerra
papiro, della quale facevano lunghissimi rotoli scrivendoci le loro di Troia. Amfione, quantunque non abbia mosse le pietre, perch si
memorie dalla parte interna (1). unissero da se stesse a formare le mura di Tebe, come narrano le
(1) I R o m a n i a u l i c a m e n t e u s a v a n o tavolette incerate, s u l l e quali incide-
vano le lettere con uno s t d o : con facilit poi c a n c e l l a v a n o quei segni, si fa tanto uso, f u sconosciuta agli antichi, e precede di poco l'invenzione
spianando n u o v a m e n t e la cera e t o r n a v a n o a s c r i v e r e s u l l e medesime tavo- della s t a m p a .
l o n e : m a quando conquistarono P e r g a m o a d o t t a r o n o l a c a r t a pecora, d e l t a La materia adoprata a scrivere, se e r a n e r a dicevasi alramentum, se
pergamena del luogo dove fu i n v e n t a t o il modo di p r e p a r a r l a . I Cinsi co- r o s s a dicevasi rubrca, e veniva conservata in una cannuccia di giunco
nobbero la c a r t a d a r e m o t i s s i m i t e m p o , ina q u e l l a di s t r a c c i , della q u a l e p a l u s t r e chiamato calaraus, d o n d e v e n n e a noi il nome di calamaio.
antiche favole, fu certamente un abilissimo sonatore di quell'et
Quantunque sia poco credibile questo racconto, pur giova a mo-
favolosa. Orfeo fiorito al tempo della spedizione degli Argonauti, del'a
strarci l'opinione della remotissima antichit delle osservazioni astro-
quale fece parte innanzi alla guerra di Troia, fu tanto celebre sona-
nomiche, e la ragione stessa conforta questo concetto, perch l'astiv-
tore di lira, che i Greci finsero discendesse nell'Erebo e riuscisse col
nomia una necessit pei popoli, che si avviano sul sentiero della
suono a farsi rendere la sposa Euridice. civilt. Essa determina la successione dei giorni, e d origine al
Divisione del tempo. Divisioni naturali del tempo sono quelle calendario ; presiede ai lavori del campo e regola l'agricoltura ; dirige
del giorno, del mese, dell'anno, dedotte dai fenomeni celesti: sono le navi attraverso l'immenso spazio dei mari, e rende possibile la
artificiali quelle di ore, minuti, settimane, lustri, secoli, cicli, pe- navigazione ; colle date viene ad ordinare la storia e regolare le feste-
riodi, epoche e simili. Misura del tempo il moto. Un giro del sole dei popoli e ad associarsi alle loro religiose credenze.
attorno alla terra, o meglio una rotazione della terra attorno al
L'astronomia dopo il diluvio fu coltivata dai Caldei della stirpe
proprio asse forma il giorno. Si conoscono quattro maniere di com-
da Sem, dagli Egizi e dai Fenici della stirpe di Cam, dai Ioni e dai
putare il giorno : 1. La Babilonica, seguita dai Persi e Siri antichi, Medi della discendenza di lafet, ci che potrebbe essere indizio, che
e dai Greci moderni da una mattina all'altra ; 2. La Giudaica, da questa scienza non fosse sconosciuta allo stesso No, e con lui rimon-
un tramonto all'altro seguita poi dagli Ateniesi, Germani e Galli ed tasse ai tempi che precedettero il diluvio. Pi specialmente fu colti-
ora dai Cinesi ; 3. L'Arabica o astronomica, da un mezzod all'altro ; vata dai Caldei a motivo del cielo purissimo del loro paese e del-
4. L'Egiziana, seguita poi dai Romani ed ora da quasi tutti, da l'altezza della gran torre di Babilonia, attissima alle osservazioni
una mezzanotte all'altra. degli astri. Talete e Anassimandro furono i primi che la professas-
Il periodico ritorno delle inondazioni del Nilo e la massima loro sero in Grecia, e Pitagora tanto l'aveva fatta avanzare in Italia, che
importanza richiamarono gli Egiziani ad occuparsi della divisione si era accorto del moto della terra intorno al sole, e che quello della
del tempo e delle diversit delle stagioni. Sembra infatti che i sacer- volta celeste intorno a noi era un'illusione dei nostri sensi [11-
doti Egiziani siano stati i primi a dividere regolarmente il tempo, Strade e misure itiner. Nei primissimi tempi era difficile
e a segnare gli anni. Essi computavano l'anno di 365 giorni, e cos all'uomo il trasportarsi da un luogo all'altro. 1 grandi fiumi, i laghi,
lo facevano pi corto del vero di sole 6 ore. I Babilonesi celebri le catene dei monti, i deserti di mobili sabbie, le vergini ed impe-
nell'astronomia dividevano anche l'anno quasi ugualmente. Pi rozzi netrabili foreste, gli animali feroci erano ostacoli gravissimi alle comu-
i Romani prima di Numa usarono di far l'anno di 304 giorni, divisi nicazioni fra i varii popoli della terra. Quante fatiche ai primi abi-
in 10 mesi; ed anche dopo Numa, l'anno fu regolato del corso di tatori di un paese per incanalare fiumi, prosciugare paludi, atterrare
12 lunazioni che fanno 355 giorni ; e quest'uso di computar l'anno foreste. Pure quando si stabilirono i primi imperi dovettero necessa-
dur finch Giulio Cesare coll'aiuto di Sosigene, astronomo alessandrino riamente formarsi le grandi strade per le necessarie comunicazioni
non ebbe riformato il calendario romano. Non fu che nel 1582 che fra un luogo e l'altro, fra le citt dove i re dimoravano e le altre,
Papa Gregorio XIII riusc a far aggiustare perfettamente il calendario.
Astronomia. L'osservazione del moto dei corpi celesti dev'esser (1) P i t e a di .Marsiglia v i a g g i a t o r e ed astronomo vissuto 400 a n n i a v G
C. aveva conosciuta la causa d e l l ' a u m e n t o della l u n g h e z z a dei giorni o
stata sicuramente antichissima, e ne abbiamo la prova nella storia. delle notti n e l l ' estate e nel -verno q u a n t o pi ci si accosta al polo, e as-
sicur c h e n e l l ' I s o l a di Tuie nel solstizio d ' e s t a t e il sole non t r a m o n t a mai
Giuseppe Flavio racconta che i discendenti di Seth avanti il diluvio r i m a n e n d o tutto il tropico del Cancro al disopra dell'orizzonte. Questo
avevano scolpite le principali osservazioni relative agli astri su due racconto di Pitea fu tacciato di favola d a S t r a b o n e e d a altri, ma corri-
sponde t a n t o e s a t t a m e n t e alla situazione d e l l ' / s f o n d a , c h e forza ritenere
colonne, una di mattoni, l'altra di marmo, e che questa aveva resistito che Pitea vi fosse stato e avesse osservato il fenomeno che s e m b r favo-
loso al r o m a n o geografo. . E g l i stesso attribu all'azione della l u n a sulla
al diluvio e se ne vedevano gli avanzi nella Siria anche al suo tempo. t e r r a il flusso e riflusso det m a r e .
dove i Satrapi e i Governatori rappresentavano l'autorit reale, riscuo-
valore anche ai piccoli pezzi facili perci a trasportarsi, fece s che
tevano le imposte e le trasmettevano ai loro principi. 11 commercio questi due metalli ed anche il rame, fossero scelti e generalmente
nato colle prime societ, ebbe bisogno anch'esso di strade da per- accettati per cambiar con essi tutte le merci.
corrersi, e noi troviamo fino dai pi remoti tempi che i mercanti
In principio si pesava il metallo ridotto in vergile, e se ne dava
Ismaeliti andavano dal loro paese in Egitto per ragione di commercio, quel tanto che era necessario per l'acquisto delle cose che si vole-
seguendo quella medesima via che fu calcata dai fratelli di Giuseppe vano comprare : poi si trov pi comodo portare dei pezzetti d'oro
quando dalla Palestina si recarono a provvedere il grano, ferzativi e d'argento gi tagliati, e tutti di un determinato peso e valore
dalla carestia che li affliggeva. In principio il continuo passaggio per risparmiarsi l'incomodo del taglio delle verghe: infine i governi
degli uomini, dei cavalli, dei camelli, assodava il terreno e indicava vi fecero imprimere la effigie del re o del console della repubblica
la traccia al viandante. Fu il grande impero dei Persiani che ebbe per garantire l'esattezza del peso e la bont del metallo.
da Ciro la prima istituzione delle poste regolari per le trasmissioni Cos venne in uso la moneta, la quale immensamente facilita fra
degli ordini da Babilonia alle pi lontane parti del regno. quindi i popoli pi lontani lo scambio dei prodotti della terra e dell'industria
cosa certissima che gi esistevano in tutta quella parte dell'Asia strade degli uomini. Ma la moneta rimonta ad una grandissima antichit,
solide e ben conosciute da percorrersi, ove a determinate distanze perch la troviamo gi in uso ai tempi di Giacobbe, quando i figliuoli
furono stabilite stazioni di uomini e di cavalli per il trasporto degli di lui, vendettero ai mercanti ismaeliti il loro fratello Giuseppe, e
ordini reali, e al comodo dei grandi di quel regno, uno dei pi civi- quando a! tempo della carestia che afflisse la terra di Canaan, anda-
lizzati dell'Asia. rono in Egitto a comprare il grano, portando seco le monete per
Ma quelli che riguardarono le strade come vere e proprie opere soddisfare il prezzo, e si tratta di 18 secoli avanti la venuta di
d'arte, e le costruirono con magnificenza non pi superata da altri G. C., e sei o sette almeno avanti la guerra di Troia, epoca che si
popoli, furono i romani come vedremo altrove. prende dai dotti per determinare il principio dei tempi storici.
Monete. Da principio non si avevano monete coniate per uso Governi. Il padre di famiglia fu originariamente il governa-
del commercio ; ma la mercatura si esercitava col semplice cambio tore, il re, il giudice della sua discendenza. La prima forma di go-
delle derrate. Chi mancava di metalli li scambiava col grano di cui verno fra gli uomini fu dunque il governo patriarcale. Da questo si
aveva abbondanza: chi abbondava di pelli di animali e mancava del pass alla forma regia assoluta l, dove un potente ardito e robusto,
vino, lo scambiava con questo prodotto, e cosi dicasi di ogni altra pi valoroso e forte degli altri, o col libero assenso fu riconosciuto
cosa. sovrano dai popoli o colla forza li assoggett. Ma questi sovrani non
Quando la pastorizia prese un grande sviluppo, come vedesi al tempo comandavano che a piccolo numero di gente ed a ristrettissimo paese.
di Abramo e dei Patriarchi, le pecore servivano generalmente al Ogni citt e pressoch ogni villaggio aveva il suo re. I servi di Abramo
cambio degli oggetti, dei quali i pastori avevano bisogno, perci le poterono sconfiggere cinque re. La stretta Palestina al tempo di Giosu
prime monete, che poi si inventarono, ebbero nome di Pecunia da avevane varie dozzine.
Pecus, che vuol dire pecora. In altri casi i popoli divisi in famiglie e trib si collegarono per la
Gli uomini si accorsero ben presto eli sarebbe stato di grande comune difesa, restando liberi nelle altre cose, come fecero gli Ebrei
vantaggio per il commercio la scelta di una merce, che da tutti dopo l'ingresso nella terra promessa, ed in tale ca=o quando eravi
venisse egualmente tenuta in pregio, e con la quale tutte le altre necessit d'impugnare le armi a difesa del territorio, eravi pure un
merci potessero cambiarsi. La durata e la grande utilit dei metalli condottiero, che guidava i soldati alla pugna, finch la sicurezza dei po-
e la rarit specialmente dell'argento e dell' oro, che dava un gran poli non fosse assicurata. Tali furono per tre secoli i Giudici d'Israele.

>
La forma repubblicana non attecch mai'in Asia, invece nelle citt
della Grecia essa fu la forma di governo pi in vigore. La forma
repubblicana consisteva allora generalmente in questo, che il popolo
per mezzo di generali adunanze decideva gli affari di maggior impor-
tanza, o per mezzo della elezione trasferiva il supremo potere ad
alcuni magistrati di sua fiducia, che ordinariamente godevano di un
potere annuale.
F

PERIODO II

I PRIMI IMPERI 0 I POPOLI ORIENTALI

DALLA DISPERSIONE DEI NOACHIDI ALLA DECADENZA

DELL' IMPERO PERSIANO

Affinch meglio si possa conoscere la vita di ciascun popolo, che


nell'Oriente dopo la dispersione acquist- rinomanza e concorse a
produrre quella civilt, che vien chiamata orientale, necessario
narrarne separatamente la storia ; e noi ci faremo dividendo que-
sto periodo non cronologicamente, ma in sezioni ciascuna delle
quali conterr le vicende di ciascuno dei principali popoli, dalle
loro origini alla loro caduta. Con questo per non lascieremo que-
ste storie particolari affatto isolate, ma procureremo di armoniz-
zarle, facendo risaltare, quando sar necessario, i rapporti e le
relazioni reciproche fra le diverse nazioni.
E da notare che il popolo Ebreo possiede un libro maraviglioso,
la Bibbia, che scioglie i problemi della creazione, dei destini del-
l'uomo e della primitiva storia del medesimo. Si pu perci con
ragione dire, che la storia degli Ebrei la chiave della storia del-
l'umanit prima di G. Cristo, come la storia della Chiesa Cattolica
la chiave della storia dell'umanit dopo Ges (,'risto.
Fino ad alcuni anni or sono, uniche fonti della storia antica
dell'Oriente erano la Bibbia e gli scrittori profani, e riusciva molto
difficile potere accordare i fatti certi della prima coi racconti dei
secondi. Ultimamente per furono scoperti in grande quantit ed
esaminati con grande diligenza i monumenti dell'antica grandezza
BARBBRIS. Storia Orientate. 0.

Tojjvo -Libreria. Salesiana.


66 67
dei primi imperi, e si poterono conoscere molti fatti ignorati prima Tra i 3 I 0 K C M E N T I si annoverano. 1 Il gran papiro cronologico
intieramente. Queste scoperte e questi studi ebbero doppio risultato ; del Museo di Torino, compilato in un'epoca non posteriore alla XIX
da una parte smentirono molte narrazioni degli scrittori profani, dinastia; esso contiene una seria di re, che a cominciare da Mene
e dall'altra confermarono luminosamente i fatti della Bibbia riguar- si stende oltre alla duodecima dinastia, apponendo a lato di cia-
danti i popoli gentili (1). scuno la cifra degli anni del suo regno. Veramente lo stato attuale
del papiro deplorabile, ma sufficente a provare l'antichit dei
cataloghi Manetoniani e sparge molta luce sui re della XII dina-
S E Z I O N E I stia.
2 La tavola di Abido, scoperta nel 1818, in uno scavo fatto
sulla riva sinistra del Xilo, nel muro di una camera ora distrutta,
di quell'antica reale citt, il cui originale venne acquistato dal Museo'
L'EGITTO
Britannico, dove ora si trova. Questa tavola conteneva tre colonne
orizzontali, ciascuna di ventisei cartelli reali, dei quali pi non ri-
mangono leggibili che circa cinquanta,
Fonti storici. Oltre alle notizie che si ricavano dalla Sacra
3 Il quadro della sala degli antenati di Tutmes III a
Scrittura, le fonti, da cui si viene a conoscere la storia dell'Egitto, Kurnac, villaggio di Tebe, che rappresenta questo Faraone della
si possono ridurre generalmente a due classi: i monumenti na- XVIII dinastia in atto di fare le offerte funerarie alle immagini
zionali e gli scrittori stranieri (2). sedute di sessantun re, ciascuno dei quali ha sopra del capo iscritto
(1) Qualche s t o r i c o si ostina a voler v e d e r e d e l l e discrepanza f r a i mo- il suo cartello. Questo monumento, vinte ogui sorta di difficolt,
n u m e n t i e la S a c r a S c r i t t u r a : m a q u e s t e n o n s o n o che a p p a r e n t i e s u punii distaccato dal muro, fu recato in Francia, e posto nella Biblioteca
secondari e di p o c o m o m e n t o ; m e n t r e invece sui f a t t i principali la Bibbia
n o n p o t e v a t r o v a r e difensore pi preciso e sicuro dei m o n u m e n t i , che si nazionale.
v a n n o s c o p r e n d o . Q u a n t o pi s scopriranno nuovi m o n u m e n t i scompari-
r a n n o a n c h e le l e g g e r e e accidentali v a r i a n t i di a l c u n i fatti e di cronologia. 4 Due tombe di Kurcah, sulle quali si trova il quadro, che
(2) A p o r r e m a g g i o r m e n t e in rilievo l ' a u t o r i t dei m o n u m e n t i Egizi si rappresenta varii re e personaggi insigni, ciascuno con la sua iscri-
o s s e r v a , che t r a gli antichi stessi gli Egiziani a v e v a n o voce d ' e s s e r e i po-
poli pi antichi e di possedere registri di rimoti a v v e n i m e n t i : essi a v e - zione.
v a n o una g e n e r a l e tendenza a t e n e r n o t a giorno p e r giorno dei fatti na-
turali e politici, che accadevano innanzi ai loro o c c h i , e t r a m a n d a r n e ai 5 I quadri del Ramesseo di Kurnah, e di Mediinet-Abu ; ed
posteri la m e m o r i a . L a n a t u r a dal suo c a n t o a v e v a loro fornito i mezzi il piccolo ipogeo di Kurnah, che offrono una serie di nomi reali,
pi opportuni p e r soddisfare q u e s t a t e n d e n z a ; poich l a d d o v e le pioggie
ed il gelo c o r r o d o n o presso i popoli s e t t e n t r i o n a l i i m o n u m e n t i , a l l a cui che sparge gran luce sulla XVIII dinastia, A questi si aggiun-
d u r a t a p u r e avvei-sa la l u s u r e g g i a n t e v e g e t a z i o n e d e l mezzogiorno, la
c o n t r a d a d ' E g i t t o porgeva b a s t a n t e r i p a r o contro a q u e s t i o p p o s t i pericoli: gono tutti i monumenti, che portano nomi di re e che per lo pi
e d i calcari, i g r a n i t i , i basalti delle sue m a n t a g n e b e n m e g l i o r e s i s t e v a n o sono contemporanei, non essendo il nome di sovrano menzionato
a l l ' u r t o dei secoli, che non le roccie i n d i a n e ed i m a t t o n i di Babilonia. La
scrittura poi v i era antica quanto l a m o n a r c h i a E g i z i a . S e n o n abbiamo che per indicare l'epoca di qualche avvenimento; e finalmente al-
finora m o n u m e n t i , che risalgono oltre l a I V dinastia ( q u a l i s o n o il coper-
chio della c a s s a di Micerino ; i nomi dei r e scritti n e l l e c a m e r e d e l l a g r a n d e
cuni papiri jeratici, che ci conservarono frammenti di canti intorno
piramide e le iscrizioni sepolcrali di quei d i n t o r n i ) , non si p u c r e d e r e che le imprese del grande Sesostri.
s e q u e s t ' a r t e f o r s e s t a t a soltanto da pochi a n n i r i t r o v a t a , p o t e s s e tosto
r a " " i u n g e r e q u e l g r a d o , di perfezione, che si a m m i r a n e l l ' i s c r i z i o n e di Mi- Tra gli scrittori che ci tramandarono alcune notizie intorno alla
serino. Poich in q u e s t a il sistema g r a f i c o non differisce da q u e l l o delle
pi t a r d e e t . E qui p u r e abbiamo l'appoggio d e l l e tradizioni c h e attribui- storia antica dell'Egitto, primeggia Maneione, che essendo egiziano
scono ad A t h o t figlio di M a n e , un libro sulla m e d i c i n a . P e r c i s e b b e n e non
comincino le g r a n d i iscrizioni storiche che colla X I I d i n a s t i a , non si devono ed alla corte di Tolomeo Filadelfo, era in grado di essere pi in-
t u t t a v i a tenere in poco pregio le compilazioni cronologiche f a t t e d a g l i Egiziani formato, come quegli che poteva consultare le memorie nazionali.
m e d e s i m i sui t e m p i anteriori.
68
Comprendeva la sua storia, scritta in greco in tre volumi, l'intiera sira e dalle discordie intestine, molti fra i Greci visitarono quella
monarchia egizia dalla fondazione fino ai suoi tempi. Ma di questo contrada e consegnarono agli scritti le maraviglie osservate coi
libro, a vicenda ora troppo esaltato ed ora troppo biasimato, non loro occhi, e le notizie della sua antica storia udite nei colloqui
ci pervennero che pochi frammenti, la cui forma non al tutto coi sacerdoti di quella nazione. Sebbene altri greci visitassero pei
fuori di contestazione. Tuttavia non si deve dimenticare che quei primi quelle regioni, Erodoto, che le visit tra il 460 ed il 450
pochi brani, sebbene trasmessici da mani sospette, sono ancora i av. Cristo, lo storico pi antico i cui scritti intorno all'Egitto
soli che pi si accordino coi monumenti ; onde la. lettura dei ge- siano giunti infino a noi. Ma questi, che in generale riconosciuto
roglifici pot reintegrare la fama di Manetone, e rinforzarne l'au- come accurato scrittore e di buona fede, non pu darci notizie
torit. veramente esatte, che dopo la ritirata degli Etiopi della XXV di-
Il frammento pi considerevole che ci rimanga di questo storico nastia. Pei tempi anteriori egli ha molti dati disgiunti tra loro
una lista di re disposti in trenta dinastie da Mene ad Alessan- ed attinti talora a fonti diverse, mescolati poi col metodo crono-
logico proprio dei greci di contare tre generazioni per secolo;
dro, che contiene spesso il nome e la durata del regno di ciascun
laonde se le notizie raccolte nel suo libro 2 ci sono molto pre-
re, e sempre la durata totale di ciascuna dinastia. Ma di questa
ziose nella totale mancanza di altri storici meglio informati, ci
lista alcune sue parti ci pervennero per cinque canali diversi, che
farebbero spesso deviare dal vero, ove non fossero corrette ed in-
spesso non essendo l'accordo tra loro, offrono un largo campo alle
terpretate dai monumenti.
dispute degli eruditi ed alle ipotesi degli uomini sistematici. In-
fatti i due autori, che copiarono dall'originale questo catalogo, Diodoro di Sicilia, venuto nell'Egitto 400 anni circa dopo Ero-
sono Sesto Giulio Africano, pi comunemente detto VAfricano, doto, non fece che ripetere in parte ci, che trovava scritto nella
cronista cristiano del secolo 3, ed Eusebio vescovo di Cesarea, nei storia del suo antecessore ; ma per alcune notizie derivava da altre
primi anni del 4. Ma gli scritti d'entrambi questi cronisti essendo fonti ore perdute. Quindi, se a torto gli fu dato biasimo d'uomo
periti, queste due liste, diverse in alcuni particolari, sebbene deri- che altera scientemente e nomi e date per fare della storia un ro-
vate dal medesimo fonte, ci furono trasmesse da Giorgio il Sincello manzo, ben si pu dire; che, digiuno affatto di critica, confonde
nella sua opera, che ha per titolo Cronografia. La lista d'Eusebio spesso le notizie attinte da diversi autori, compilandone un solo
trovasi in oltre ripetuta in una versione armena ed in parte nella racconto.
versione latir.a di San Gerolamo. Riguardo poi ad una parte di Vi inoltre una lista di trentotto re che malamente sono detti
questo catalogo, cio il tempo del regno dei Pastori e della XVIII Tebani. (da Mene ad Amuthar Taios della XIII dinastia), attribuita
dinastia, abbiamo un brano di Giuseppe Flavio giudeo del 1 se- ad Eratostene, bibliotecario del Museo d'Alessandria sotto Tolomeo
colo dell'era cristiana, trasportato integralmente da Manetone. Evergete I, celebre per lavori di astronomia e di geografia. Ri-
Vengono gli scrittori Ebrei, che tra le nazioni orientali furono portata questa dal Sincello come tolta ad un Apollodoro, non pare
che possa avere molta autorit. A ci s'aggiunge che essa non si
quelli, che ebbero maggiori relazioni cogli Egiziani, ma essi non
presenta che come una compilazione del catalogo stesso di Mane-
ci diedero sul tempo anteriore all'Esodo, che cade nella XVIII di-
tone, ed eccettuati alcuni casi particolari e le lacune dovute al si-
nastia, che brevissimi cenni senza menzione di date o del nome di
stema seguito da Apollodoro o da Eratostene, le due liste procedono
qualche regnante.
parallelamente. In questo documento per avendo Eratostene data
Ma dopoch l'Egitto (650 avanti Cristo) venne aperto ai Greci
soventi la versione greca del nome egiziano, porge un valido aiuto
da Psammetico I, che si era servito dei greci per ristaurare l'an-
alla filologia e quindi indirettamente anche alla storia.
tica monarchia dei Faraoni abbattuta dall'invasione etiopica ed as-
70
Finalmente, lasciando quel documento apocrifo che corre sotto il dalla S a c r a S c r i t t u r a , quello di Mizrairn, e gli Arabi
nome di Vecchia cronica, gli altri fonti si riducono a ben pochi ed a l t r i popoli Orientali a n c o r a adesso lo appellano Mesr.
frammenti di autori greci e latini. T a l i nomi v e n n e r o a l l ' E g i t t o d a l l ' e s s e r e s t a t i Cam
Le felici scoperte, fatte in Egitto dagli scienziati, che seguirono
figliuolo di N o , e Mizraim figliuolo di C a m , i primi
Napoleone in quel paese, indussero nei dotti dell'Europa una gran
abitatori e r e della contrada. P i t a r d i i Greci lo chia-
voglia di studiare i misteriosi monumen'i degli antichi Egiziani.
m a r o n o Egitto (1), nome c h e p r e v a l s e a g l i a l t r i , e che
L'interesse e l'importanza di questi studi aument grandemente,
si adopera u n i v e r s a l m e n t e .
dopoch il Champollion, dotto scienziato francese, riusc a deci-
frare la scrittura egiziana. Pel primo, egli giunse a spiegare il 1 6 . G e o g r a f i a fisica. L ' E g i t t o si t r o v a ad
valore dei geroglifici, a fissare l'alfabeto, la grammatica ed il senso o r i e n t e dell'Africa settentrionale; sito opportunissimo a l
dei vocaboli. Seguendo la via segnata dal Champollion ed applicando c o m m e r c i o , trovandosi come nel c e n t r o delle t e r r e co-
il suo metodo, molti eruditi d'ogni nazione europea si diedero con nosciute in antico. Dai Greci e dai Romani l ' E g i t t o e r a
ardore allo studio dei monumenti e dei documenti dell'antico Egitto. usualmente assegnato all'Asia, bench alcuni lo dessero
Sorse per tal modo VEgittologia, per cui si crearono cattedre nelle alla Libia o A f r i c a ; la quale differenza dipendeva dallo
principali universit d'Europa. scegliere o no il Nilo siccome linea d confine t r a l e due
p a r t i del mondo. L ' E g i t t o pi vasto d e l l ' I t a l i a , m a
C A P O I.
appena l a decima p a r t e della c o n t r a d a a t t a alla c o l t u r a .
Il r e s t o arido deserto, qua e l da qualche oasi i n t e r -
G e o g r a f a d e l l ' a n t i c o Egitto. r o t t o . Gli antichi chiamavano E g i t t o l a sola valle d e l
Nilo.
Vcvii nomi dell'Egitto. Geografia fisica. Il Nilo.
Si f a t t a valle molto l u n g a , ma s t r e t t i s s i m a (2), po-
Divisioni, citt. e luoghi pi celebri. sta f r a due c a t e n e di monti non g u a r i e l e v a t e , m a
prive affatto di vegetazione. L a catena che t r o v a s i a l
l o . V a r i i n o m i d e l l ' E g i t t o . F r a i popoli del-
oriente vien d e t t a catena Arabica; l ' a l t r a ad occidente,
l ' a n t i c h i t , c h e pi influirono s u l l ' u m a n o incivilimento
catena Libica. Queste due catene vengono paralelle fin
p r i m e g g i a l ' E g i t t o . I v i p r i n c i p a l m e n t e i s a v i della Gre-
sopra il Cairo; quivi allargandosi danno luogo a l Delta.
cia e d ' I t a l i a a n d a v a n o ad a t t i n g e r e la sapienza.
Si crede che nei tempi antichissimi il D e l t a non e s i -
Q.iesto p a e s e d e t t o nei s a l m i l a t e r r a di C a m : dai
stesse, e che siasi formano a poco a poco dalla g r a n d e
suoi primi a b i t a t r i , come r i s u l t a dai geroglifici, f u de-
q u a n t i t di limo, che il Nilo a n n u a l m e n t e vi conduce ( 3 ) .
n o m i n a t o Chemia, e i a n c h e o g g i d i C o p t i , discendenti
1 7 . I l N i l o . R a r a m e n t e piove in E g : t t o , ed
da quegli a n t i c h i E g i z i a n i , l o c h i a m a n o Chemi; e con
il calore del clima spesso eccessivo in modo, che e s i o
questi m e d e s i m i nomi r i c o r d a t o negli a n t i c h i m o n u -
(1) Il greco Ar/v-TOi comparisce da prima in Omero. Nell'Odissea
m e n t i ( 1 ) . M a il n o m e , che p i s o v e n t e g l i vien dato adoperato al maschile p e r designare ii Nilo, ed al femminile per espri-
mere la regione.
(1) Beroso, s t o r i c o Caldeo, che viveva c i r c a 260 a n n i avanti C r i s t o , ci 12) L u n g a circa 830 k m . e l a r g a d a 9 in 15
a v v i s a , che C a m dagli Egiziani c h i a m a v a s i C h e m . (3) Erodoto, teneva gi come certo questo fatto.
72
sarebbe p e r i n t i e r o un sabbioso d e s e r t o , se non t'osse
lasciando una grossa fanghiglia, che a s c i u t t a si t r a s f o r m a
a t t r a v e r s a t o dal Nilo. Questo famosissimo fiume for-
in t e r r e n o fertilissimo, in cui basta seminare p e r o t t e -
m a t o dell' unione di due grandi r i v i e r e . La pi piccola
nere larghissimo f r u t t o (1). M e n t r e le acque si ritirano
d e t t a in arabo B a r - e l - A z r e c o fiume Azzurro, nasce nel-
il clima d i v e n t a pestilenziale.
l'Abissinia dal l a g o Demba. L a pi grande d e t t a Bar-el-
La valle Egizia, nel tempo della sua innondazione of-
A l i u d , o fiume bianco , che il Nilo p r o p r i a m e n t e
fre l ' i m m a g i n e di un vasto lago , dal quale veggonsi
d e t t o , viene di t a n t o lontano, che nessun antico mai seppe
e m e r g e r e , a guisa d ' i s o l e t t e , le s t r a d e principali, le citt
d i r e d'onde nascesse, e per indicare una cosa sconosciuta
ed i v i l l a g g i , posti su a l t u r e , per non essere d a n n e g g i a t i
d i c e v a n o , p r o v e r b i a l m e n t e come le sorgenti del Nilo.
d a l l ' a c q u a . Ma r i t i r a t o il fiume nel proprio l e t t o , in
Solo ai nostri g i o r n i si scoperse che nasce sotto l ' E q u a -
breve essa si t r a s f o r m a in fertilissimo giardino che con
t o r e , dal lago U c h e r e w e detto anche V i t t o r i a N y a n z a .
poca fatica d agli agricoltori due raccolti l ' a n n o . I po-
Dopo di a v e r r i c e v u t o alcuni grandi affluenti, il Nilo
poli, che godevano i v a n t a g g i di questo fiume, giunsero
e n t r a n e l l a N u b i a , (antica E t i o p i a ) , poi n e l l ' E g i t t o , e
persino ad a d o r a r l o siccome un Dio.
va a scaricar le sue acque nel mediterraneo , dopo un
18. D i v i s i o n i , Citt e l u o g h i p i c e l e b r i .
corso di o l t r e 6 5 0 0 K m . , anticamente con sette foci, ora
Secondo la pi antica divisione, l ' E g i t t o f o r m a v a due
con due s o l t a n t o . In t u t t a la p a r t e inferiore del suo
sole p a r t i ; la v a l l e d e l l ' a i t o Egitto verso mezzod, e la
corso offre q u e s t a p a r t i c o l a r i t , che non riceve alcun
pianura del basso Egitto verso il Mediterraneo. Ma pi
influente, ed al c o n t r a r i o degli a l t r i fiumi, invcce di
t a r d i venne diviso in t r e : alto E g i t t o , o Tebaide; E-
crescere avanzandosi v e r s o il m a r e , diminuisce alimen-
g i t t o di mezzo, od Eptanomide; e basso E g i t t o , o Delta.
tando molti canali d e s t i n a t i all'irrigazione delle t e r r e .
L a p a r t e pi meridionale fu c h i a m a t a Tebaide da T e b e
T u t t i gli anni il Nilo i n g r o s s a ; e siccome non solca un
gi c a p i t a l e d e l l ' i n t e r o E g i t t o , celeberrima c i t t , d e t t a
l e t t o profondo, tosto s o p e r c h i a la r i v a , ed aiutato da
anche Diospolis M a g n a , o Ecatompilo p e r le sue cento
g r a n d i quantit di g o r e , si spande sui circostanti t e r r e n i ,
p o r t e . Venne essa fondata s u l l ' u n a e l ' a l t r a sponda del
e t u t t a allaga la v a l l a t a d e l l ' E g i t t o (1). Il Nilo comin-
N i l o , e si estese fino a dodici miglia di circuito , con
cia a gonfiare circa il solstizio di estate, e continua per
un milione d ' a b i t a n t i (2). I suoi palazzi magnifici (cosa
t r e mesi. Questo proviene a cagione dalla s t r a g r a n d e quan-
unica in quei t e m p i ) si innalzano fino al q u a r t o al quinto
t i t di pioggia, che cade dov'esso ha le sorgenti. Ces-
piano. E r a ricca di m a r a v i g l i o s i monumenti, t r a cui i
sato ivi il piovere, a poco a poco le acque si ritirano.
giganteschi templi e la superba reggia fecero s , che
venisse considerata come la prima m a r a v i g l i a del mondo
(1) Quello che al Nilo, a v v i e n e pure agli altri fiumi della zona torrida. antico. Q u a n t u n q u e d i s t r u t t a da duemila anni, le sue
I n q u e s t e regioni piove per pi mesi a n c h e di seguito, poi non cade pi
gocciolo d ' a c q u a per t u t t o l ' a n n o . L a stagione secca forma l'estate la pio-
v o s a l ' i n v e r n o . Al tempo delle p i o g c i e i fiumi escono dal loro letto, poi
seccano quasi per intiero. Gli antichi, non conoscendo le cagioni dell'annuale (1) L ' E g i t t o fu e n f a t i c a m e n t e chiamato da Erodoto (libro i l . 5. ) dono
s t r a r i p a m e n t o del Nilo ricorsero a mille supposizioni bizzarre. del Nilo.
(2) Diodoro Siculo.
Qui e r a celebre Eliopoli c i t t del sole ^ so]e; ^
superbe r o v i n e superano a n c o r a quanto di pi grandioso citt), e Sais, ove si elevava un tempio di un pezzo
abbia l ' a n t i c h i t ( 1 ) . solo, in t r e anni condotto dalle cave d ' E l e f a n t i n a . A l
F u r a n o anche m o l t o celebri n e l l ' a l t o E g i t t o ; File collegio dei sacerdoti col raccolti venivano a d i s t r u i r s i
posta in a m e n a i s o l e t t a t i ' a due b r a c c i del N i l o , ove i sapienti della Grecia. Pelusio, presso la foce orien-
si andava in p e l l e g r i n a g g i o , essendovi il sepolcro di t a l e del Nilo, cos detta p e r c h t u t t a circondata da
Osiride: Elefantini p o s t a anch' essa in u n ' i s o l e t t a che paludi (TTYJX, lino), consideravasi come la chiave d e l l ' E -
fronteggia l ' E t i o p i a : Sine, oggi Assoun, d o v e mori in g i t t o verso l ' A s i a . P i t a r d i Alessandro Magno vi fond
esilio Giovenale poeta s a t i r i c o l a t i n o . S u l pendio di una Alessandria, che col tempo venne assai famosa.
collina l presso, t r o v a v a s i un pozzo, che a l solstizio di
La t e r r a di Oessen, che fu abitata dagli I s r a e l i t i , si
e s t a t e e r a i l l u m i n a t o sino a l fondo.
t r o v a v a nella p a r t e orientale del basso E g i t t o .
il m e d i o E g i t t o d e t t o Eplanomide ( 2 ) , p e r c h compren- T r a il Nilo poi e il M a r Rosso si estendono p a r e c -
deva s e t t e nomi o p r e f e t t u r e d i s t i n t e . I v i f u edificata chie oasi, ossia t r a t t i di t e r r a verdeggianti, in mezzo
Menfi, e m u l a della g r a n d e z z a di T e b e , e p e r m o l t o tempo a nudo sasso e monti aridi e dirupatissimi. Queste sono
capitale d e l l ' i n t e r a E g i t t o . L e suo r o v i n e s e r v i r o n o alla l e celebri solitudini della Tebaide, in cui nel q u a r t o e
c o s t r u z i o n e delle m o s c h e e di Cairo, citt fondata poco quinto secolo, dopo Ges Cristo, si radunavano a mi-
lungi, m a s u l l a sponda opposta del N i l o . P r e s s o Meni! g l i a i a i santi monaci a condur vita penitente.
s o r g e v a n o l e famoso p i r a m i d i . E r a ancor c e l e b r e Ermo-
P ' i i o c i t t di M e r c u r i o ( 3 ) . Non l u n g i di l incominciava
un c a n a l e p a r a l e l l o al N i l o , che congiungeva q u e s t o fiume
col lago M e r i d e . S i f a t t o canale verme c o s t r u t t o da Giu- CAPO II.
seppe figliuolo di Giacobbe quando e r a v i c e r d ' E g i t t o .
li'antico i m p e r o o la m o n a r c h i a mcnftica.
Il Basso E g i t t o f u n o m i n a t o Delta, p e r c h i l suo ter-
r i t o r i o p r e s e n t a la f o r m a dolla l e t t e r a . g r e c a (1) di tal 19. O r i g i n e d e g l i E g i z i a n i . Dopo la confu-
di t a l n o m e (4). P e r c i o c c h il N i l o p e r v e n u t o ai confini sione delle lingue a v v e n u t a a t t o r n o alla t o r r e di Babele,
s e t t e n t r i o n a l i d e l l ' E p t a n o m i d e si divide in d u e bracci, Cam co'suoi figliuoli e colla m a g g i o r p a r t e dei suoi d i -
che v a n n o s e m p r e pi allontanandosi l ' u n o d a l l ' a l t r o , scendenti si rivolse verso mezzod e si rec ad a b i t a r e
fino al M e d i t e r r a n e o , cosich racchiudono u n o spazio di l ' A f r i c a . Chus suo p r i m o g e n i t o diede origine agli Etiopi
t e r r e n o a s c i u t t o , c h e p r e s e n t a la figura di u n triangolo. e a m o l t e t r i b , c h e si s p a r s e r o poi p e r t u t t a l'Africa
/ i ) N e l l u o g o d o v ' e r a posta T e b e o r a s o r g o n o i v i l l a g g i , alla ;distanza orientale e m e r i d i o n a l e ; P h u t suo terzogenito abit la
u p i m i g l i a l ' u n o d a l l ' a l t r o . G o u r n o a e M e d i n e t - A b . o r a quasi deserti
sulla s i n i s t r a s p o n d a del Nilo : L u c q u o s o r e K a r n c s u l l a sponda destra. Libia e diede origine alle trib che popolarono l'Africa
(2) D a 7!TU. (epta), sette e 'KU-bi (noms). Gli E g i z i c h i a m a v a n o nomo c e n t r a l e ed occidentale; Mizraim suo secondogenito,
ci c h e noi diciamo provincia.
(3) M e r c u r i o dai Greci d e t t o E'PfJ.SZ ( E r m e t e ) . passato con la sua famiglia nella valle del N i l o , fu il
(4) O r a c h i a m a r i o r d i n a r i a m e n t e Bhari, m a d a g l i A r a b i detto Rib ;
e R a b R a a b d a l l a Bibbia.
Qui e r a celebre Eliopoli c i t t del sole ^ so]e; ^
superbe r o v i n e superano a n c o r a quanto di pi grandioso citt), e Sais, ove si elevava un tempio di un pezzo
abbia l ' a n t i c h i t ( 1 ) . solo, in t r e anni condotto dalle cave d ' E l e f a n t i n a . A l
F u r a n o anche m o l t o celebri n e l l ' a l t o E g i t t o ; File collegio dei sacerdoti col raccolti venivano a d i s t r u i r s i
posta in a m e n a i s o l e t t a t i ' a due b r a c c i del N i l o , ove i sapienti della Grecia. Pelusio, presso la foce orien-
si andava in p e l l e g r i n a g g i o , essendovi il sepolcro di t a l e del Nilo, cos detta p e r c h t u t t a circondata da
Osiride: Elefantini p o s t a anch' essa in u n ' i s o l e t t a che paludi (TTYJX, lino), consideravasi come la chiave d e l l ' E -
fronteggia l ' E t i o p i a : Sine, oggi Assoun, d o v e mori in g i t t o verso l ' A s i a . P i t a r d i Alessandro Magno vi fond
esilio Giovenale poeta s a t i r i c o l a t i n o . S u l pendio di una Alessandria, che col tempo venne assai famosa.
collina l presso, t r o v a v a s i un pozzo, che a l solstizio di
La t e r r a di Gessen, che fu abitata dagli I s r a e l i t i , si
s s t a t e e r a i l l u m i n a t o sino a l fondo.
t r o v a v a nella p a r t e orientale del basso E g i t t o .
11 m e d i o E g i t t o d e t t o Eplanomide ( 2 ) , p e r c h compren-
T r a il Nilo poi e il M a r Rosso si estendono p a r e c -
deva s e t t e nomi o p r e f e t t u r e d i s t i n t e . I v i f u edificata
chie oasi, ossia t r a t t i di t e r r a verdeggianti, in mezzo
Menfi, e m u l a della g r a n d e z z a di T e b e , e p e r m o l t o tempo
a nudo sasso e monti aridi e dirupatissimi. Queste sono
capitale d e l l ' i n t e r a E g i t t o . L e suo r o v i n e s e r v i r o n o alla
l e celebri solitudini della Tebaide, in cui nel q u a r t o e
c o s t r u z i o n e delle m o s c h e e di Cairo, citt fondata poco
quinto secolo, dopo Ges Cristo, si radunavano a mi-
lungi, m a s u l l a sponda opposta del N i l o . P r e s s o Menfi
g l i a i a i santi monaci a condur vita penitente.
s o r g e v a n o l e famosa p i r a m i d i . E r a ancor c e l e b r e Ermo-
P ' U o c i t t di M e r c u r i o ( 3 ) . Non l u n g i di l incominciava
un c a n a l e p a r a l e l l o al N i l o , che congiungeva q u e s t o fiume
col lago M e r i d e . S i f a t t o canale verme c o s t r u t t o da Giu- CAPO II.
seppe figliuolo di Giacobbe quando e r a v i c e r d ' E g i t t o .
li'antico i m p e r o o la m o n a r c h i a mcnftica.
Il Basso E g i t t o f u n o m i n a t o Delta, p e r c h i l suo ter-
r i t o r i o p r e s e n t a la f o r m a dolla l e t t e r a . g r e c a (1) di tal 19. O r i g i n e d e g l i E g i z i a n i . Dopo la confu-
di t a l n o m e (4). P e r c i o c c h il N i l o p e r v e n u t o ai confini sione delle lingue a v v e n u t a a t t o r n o alla t o r r e di Babele,
s e t t e n t r i o n a l i d e l l ' E p t a n o m i d e si divide in d u e bracci, Cam co'suoi figliuoli e colla m a g g i o r p a r t e dei suoi d i -
che v a n n o s e m p r e pi allontanandosi l ' u n o d a l l ' a l t r o , scendenti si rivolse verso mezzod e si rec ad a b i t a r e
fino al M e d i t e r r a n e o , cosich racchiudono u n o spazio di l ' A f r i c a . Chus suo p r i m o g e n i t o diede origine agli Etiopi
t e r r e n o a s c i u t t o , c h e p r e s e n t a la figura di u n triangolo. e a m o l t e t r i b , c h e si s p a r s e r o poi p e r t u t t a l'Africa
/ i ) N e l l u o g o d o v ' e r a posta T e b e o r a s o r g o n o i v i l l a g g i , alla ;distanza orientale e m e r i d i o n a l e ; P h u t suo terzogenito abit la
<u pi m i g l i a l ' u n o d a l l ' a l t r o . G o u r n o a e M e d i n e t - A b . o r a quasi - deserti
sulla s i n i s t r a s p o n d a del Nilo : L u c q u o s o r e K a r n c s u l l a sponda destra. Libia e diede origine alle trib che popolarono l'Africa
(2) D a 7!TU. (epta), sette e 'KU-bi (noms). Gli E g i z i c h i a m a v a n o nomo c e n t r a l e ed occidentale; Mizraim suo secondogenito,
ci c h e noi diciamo provincia.
(3) M e r c u r i o dai Greci d e t t o E'PfJ.SZ ( E r m e t e ) . passato con la sua famiglia nella valle del N i l o , fu il
(4) O r a c h i a m a r i o r d i n a r i a m e n t e Bhari, m a d a g l i A r a b i detto Rib ;
e K a b R a a b d a l l a Bibbia.
p r o g e n i t o r e di varii "popoli, che abitarono 1' E g i t t o e
nelle vicine contrade (1). Gli Egiziani, avendo t r o v a t o g n a r e fu Mene; anche t u t t i g l i s t o r ' c i son d ' . c c o r d o nel
il Basso E g i t t o ancora t u t t o paludoso, si recarono dap- dire che Mene fu il p r i m o re d ' E g i t t o . Ora il Mizraim
prima ad abitare l ' E g i t t o superiore, d'onde si allarga- della Bibbia e il Mene degli storici profani sono un'unica
rono poi a stabilirsi anche in quello a mano a mano che e medesima persona? Molti a m m e t t o n o l ' i d e n t i t , ed altri
li credono due personaggi differenti, che possono t u t t a -
lo scolo delle acque lo rendeva abitabile (2).
via aver tra loro relazione di discendenza. L a prima
20. M e n e e l e d i n a s t i e . La s t o r i a dei primi
opinione la pi c e r t a e pi sicura, perch, secondo gii
tempi dell' E g i t t o molto incerta ed oscura. Gli an-
E g i z i a n i , Mene non solo fu il loro primo r e , m a anche
tichi sacerdoti Egizi sostennero costantemente , che da
il primo uomo che abit l ' E g i t t o , e colui che insegn
principio r e g n a r o n o gli Dei, poscia i semidei e gli eroi.
ad a d o r a r e gli Dei ed a f a r sacrifizi, cose t u t t e ben a d a t -
Dopo di loro cominciarono a r e g n a r e gli u o m i n i , e il
tabili a Mizraim.
p r i m o di essi ad a v e r e il regno fu Mene (3). In v e r i t
Da principio i Camiti che a r r i v a r o n o sulle sponde del
ci vuol dire che dal principio Dio solo regnava s u l l ' E -
Nilo si divisero in varie t r i b per meglio a t t e n d e r e ad
g i t t o , che il p r i m o degli uomini ad occuparlo ed a re-
a r g i n a r e il fiume, r . s c i u g a r p a l u d i , a b b a t t e r e f o r e s t e ,
coltivare la t e r r a ; ogni t r i b quindi aveva un'esistenzi
f i ) F a t t i certi sull'antico Egitto ci sono dati dalla Bibbia ; ma questi
fatti sono pochi e solo in relazione colle vicende- de! popolo E b r e o : ci s e p a r a t a . T u t t a v i a le t r i b non vivevano isolate ed in-
nullameno essi sono di m a s s i m a importanza per penetrare alquanto nelle
t e n e b r e della storia dell'antico Egitto. In questi ultimi tempi le antichit dipendenti, ma erano r i u n i t e in un sol t u t t o da un vin-
egiziane furono studiate con a m o r e e diligenza da sommi scienziati, i quali
riuscirono con m a r a v i g l i o s e scoperte a dilucidarle in moltissimi punti. T u t - colo politico, da un potere c e n t r a l e , che fu stabilito dallo
tavia a n c h e al p r e s e n t e si ancora lontani d a l l ' a v e r e una storia quasi
completa e certa. Col t e m p o forse si riuscir. Intanto a n c h e gli ultimi studi
stesso Mizraim o Mene. Il p r i m o s> ggiorno di Mene fu
confermarono l'assersione di E r o d o t o , che l'epoca u m a n a nell'Egitto inco- la citt di Tliinis (pi tardi A b y d c s ) n e l l ' a l t o E g i t t o . In '
mincia con Mene. R a v v i per discrepanza d'opinioni sul tempo, in cui Mene
visse, tanto che alcuni l o dicono vissuto 5000 anni avanti Cristo ed altri s e g u i t o , dopo a v e r c o s t r e t t o il Nilo ad e n t r a r e in un
non prima di 2200. T a l e discrepanza procede d a l vario modo di interpre-
t a r e la cronologia di M a n e t o n e . Ora per non solo prevale ma pu (irsi letto scavatogli d a l l ' a r t o umana ( 1 ) , Mene fond una
assolutamente accertata l'opinione della contemporaneit di alcune dinastie,
e perci l'epoca di M e n e viene posta comunemente fra il 2200 e 3000 anni nuova c i t t nel basso E g i t t o , ed in questa pi.se la sua
avanti Cristo, cio entro i limiti assegnati dai varii testi della Bibbia.
residenza. La nuova citt fu c h i a m a t a Mennefer la
(2) F u gi u n tempo che si credettero gli Egiziani essere venuti d a l l ' a l t a
Etiopia, ove s a r e b b e r o venuti dall'Arabia a t t r a v e r s a n d o lo stretto di Bab- buona dimora , da cui i Greci t r a s s e r o il nome di Ment.
el-Mandeb; m a ora si a m m e t t e da tutti l a loro provenienza diretta dall'Asia
per la via del deserto di Siria e per l'istmo di Suez. F o r s e diede origine Mene non solo stabil l a m o n a r c h i a , ma diede anche a g l i
all'antica opinione l'essersi gli Egiziani stabiliti d a principio nell'Egitto Egiziani le prime leggi della societ civile, e r e g o l il
Superiore.
(3) Le favolo spacciate dagli antichi sacerdoti egizi, tramandateci dagli culto della divinit. E ^ l i poi mor in Etic pia rapito da
scrittori profani, danno migliaia ed anche milioni d ' a n n i al regno degli
Dei. P a r l a n d o dei primi tempi della storia Egizia cosi scrive Diodoro (lib.
46 I - 44) Imperarono (come alcuni di essi favoleggiano) da principio
n e l l ' E g i t t o Dei ed eroi nello spazio poco lontano dai diciotto mila anni e ( f ) Alcuni viaggiatori trovarono test tracci di un antico canale del Nilo
l'ultimo dei loro re fu Oro nato d a Iside, ecc... Dopo gli Dei primo r e d'E- che scorreva all'occidente di Menli. Egli probabile che questo fosse l ' a n -
gitto fu M e n e , che espose al popolo il modo di a d o r a r e gii Dei e di f a r tico letto del fiume che per mezzo di dighe o a s c i u g a ' o d e l tutto, od in
sacrifizi. Eusebio ed Erodoto riportarono dai sacerdoti Egizi s t r a m - g r a n parte scemato desse luogo alla formazione del letto a t t u a l e , che
berie simili; m a t u t t i vengono nella conclusione che Mene fu 1 primo re. pi a levarit. e scorre ad eguale distanza delle catene libica ed arabica
un ippopotamo, dopo il lungo r e g n o di 60 e pi anni (1),
ciano a t r o v a r e i ricordi monumentali coincidenti colla
e ricevette onori divini, s ^ t t o il nome di Giove Ammonc
tradizione storica ; e cosa mirabile, questi p r i m i ricordi
(Ham-on, figlio di C h a m ) .
monumentali che abbia l a t e r r a sono anche i pi celebri
Mene io s t i p i t e delle t a n t e dinastie o famiglie re- monumenti, del mondo. I re pi i l l u s t r i di q u e s t a dina-
ali che r e g n a r o n o in E g i t t o col n o m e di Faraoni, nome stia sono chiamati da E r o d o t o Cheope Cefren e Micerino.
che significa sole o figlio del sole, ed titolo generico Questi sono i famosi c o s t r u t t o r i delie t r e m a g g i o r i pi-
dato a t u t t i i r e d ' E g i t t o (2). L e dinastie E g i z i e furono ramidi ( 1 ) .
8 0 fino alla dominazione P e i siana, e 3 3 se si viene fino
Le piramidi furono c o s t r u t t e sulla s i n : s t r a sponda del
ai Romani che r i d u s s e r o l ' E g i t t o in provincia del va-
Nilo a poca diszanza da Menfi, e dovevano s e r v i r e di
s t o loro i m p e r o . Non t u t t e p e r furono successive; ma
tomba ai r e , che le fabbricavano. E r a n o f o r m a t e da massi
pareccie r e g n a r o n o c o n t e m p o r a n e a m e n t e qual sull'uri?,
di pietra ben q u a d r a t i , ed i loro lati r i g u a r d a v a n o preci-
qual s u l l ' a l t r a p a r t e d e l l ' E g i t t o . L e dinastie vengono
distinte dalle c i t t da cui t r a s s e r o l'origir.e ed in cui scrisse libri di a n a t o m i a . Il I I I fu C e n c e n e : i l suo n o m e si i n t e r p r e t a fialio
dell'intercessore. Il I V fu Vavenefis che fabbric la p r i m a piramide ( c h e
ebbero la sede ( 3 ) . si crede essere quella p r e s s o T e b e detta E l - k u f a h ): al suo tempo la f a m e
desol il paese. I l V fu U s a p h a e s . Il VI dagli uni f u c h i a m a t o Miebidos
Si vuole d i v i d e r e la s t o r i a d e l l ' a n t i c o E g i t t o in t r e e da altri Niebaes. Il V I I S e m e m p s e s detto M e m ; ses nella versione a r -
mena di Eusebio e P e m p h o s da E r a t o s t e n e : di questo r e scritto che
grandi periodi: l'Antico impero o la monarchia menl- sotto il suo r e g n o accaddero molti prodigi ed una g r a n d e pestilenza : l a si-
gnificazione del suo n o m e quegli che d la stabilit al doppio mondo .
tica, il medio impero, ed il nuovo impero. A questi si Chiude finalmente la dinastia il r e Bieneches, o, secondo Eusebio, Vibestes.
La seconda dinastia, a n c h ' e s s a T i n n i t e , di 9 re e la sua d u r a t a di
deve a g g i u n g e r e un q u a r t o p e r i o d o : L'Egitto sotto la do- 302 anni. P a r e (siccome sostiene il dotto Egittologo Bussen ) che questa
fosso un ramo della famiglia di Mone, che avrebbe r e g n a t o in q u a l c h ' a l t r a
minazione straniera. p a r t e dell alto E g i t t o m e n t r e la terza dinastia in Menfi. Il primo r e della
2 dinastia B o e t u s o Boclius, sotto il quale u n a g r a n d e a p e r t u r a di terra
2 1 . L e q u a t t r o p r i m e d i n a s t i e . Il periodo presso B u b a s t e fu cagione di m o r t e a molti. 11 l i re f u Iveachos o Chos
a l tempo del quale il bue Api a Menfi, Menens (il toro Mena) a d Eliopoli,
dell ' antico impero abbraccia l a s t o r i a delle primo ed il capro Mendesio furono tenuti per dei. Il I I I re Binotris o Biofris
ed a lui si ascrive u n decreto il quale stabilisce che d ' a l l o r a in poi a n c h e
dieci dinastie. O l t r e i nomi dei faraoni e q u a l c h e fatto le donne potessero r e g g e r e l'impero. Succedono poi T l a s , S e t e n e s , e G h e r e s
sotto i q u a l i , secondo l'annotazione di Eusebio, nulla accadde di m e m o r a -
di p ' c a i m p o r t a n z a , non si conosce nulla di c e r t o circa bile. Il settimo r e fu Nephesceres : favoleggiano che sotto il suo r e g n o il
Nilo corresse miele per undidi giorni : nella quale tradizione non da r a v -
le t r e p r i m e ( 4 ) . solo colla q u a r t a , che si comin- visarci che un'allegorica allusione a l l a fecondit dovuta alla r e g o l a r e inon-
dazione del fiume. L ' V I I l re fu Sesochris: secondo la tradizione egli lu u n
J i ) L ' A f r i c a n o gli (l 62 a n n i , cosi p u r e E r a l o s t e u e . E u s e b i o presso il g i g a n t e alto oltre cinque metri. Chiude finalmente la dinastia il r e C h e n e r e s
.'mcello glie n e a s s e g n a 60. M a n e t o n e e i l p a p i r o di Torino gliene asse- del quali non si conoscono particolari. Delia 3 dinastia, che Menfitica. il
gnano pure sessanta. 1 re e N e c h e r o p h e s o Necherochis: d u r a n t e il suo r e g n o i Libii si r i b e l l a -
rono dagli Egizi, m a atterriti da un crescere insolito e prodigioso della
(2) Intendesti g e n e r a l m e n t e p e r d i n a s t i a il succedersi d ' u n a a d un'altra l u n a , si a r r e s e r o . Viene secondo il Tosorthros o S e s o r l h o s , c h i a m a t o dagli
iainiglia ; m a a l c u n e v o l t e indica a n c h e u n m u t a m e n t o a v v e n u t o per un Egizi Escul a pio per la sua conoscenza nell'arte medica : costui f u l ' i n v e n -
g r a n d e a l l a r g a m e n t o o r e s t r i n g i m e n t o d ' i m p e r o . L a p a r o l a Faraone vuol tore dell'arte di edificare le case con pietre s e g a t e , rivolse l ' i n g e g n o allo
a n c h e dire re. - C.< r r i s p o n d e al titolo di Sultano che si d ai r e Turchi. - studio di ben dipingere le l e t t e r e . Il terzo r e ebbe nome T y r i s . Succede a
al Kan dei T a r t a r i - allo Xar di R u s s i a - allo Sci, di P e r s i a - al Cesare lui M e s o c h r i s ; quindi succedono Soyfis o Sonfis, T o s o r t a t i s ed Aches. L ' o t -
dei R o m a n i - al Sufi dei .Mongoli, ecc. t a v o r e S e p h u r i s : l ' u l t i m o K e r p h e r e r . Di tutti costoro non si conosce
(3) Menti, T e b e , S a i s , T a n i s e r a n o le c i t t , ohe pi spesso servivano di che il nome.
metropoli a q u e s t e d i n a s t i e .
i '"V- ' ' n J , a r t e s t o r i c a , c h e si p u con certezza r i c a v a r e d a Manetone e
dagli altri s c r i t t o r i q u e s t a : L a p r i m a dinastia ebbe otto r e e dur in (1) La m a s s a di q u e s t e piramidi si calcola a 6 milioni di t o n n e l l a t e : m a -
complesso 163 a n n i . 11 1 r e fu M e n e di c u i si disse sopra. I l 11 fu Athos teriale atto a c o s t r u r r e u n muro a l t o due metri per la l u n e h e z z a di 2000
metri.
tiglio di M e n e : e g l i f a b b r i c il reale palazzo di Ment, ed e s s e n d o medico
samente i q u a t t r o punti cardinali. La pi a l t a f a t t a in-
lavoro (1). Ai piedi di questa g r a n d e piramide scolpita
nalzare da Cheope, ascende a l l ' a l t e z z a di 160 m e t r i , e si
una g r a n d e sfinge (2), la cui lunghezza, d a l l ' e s t r e m i t
ammassiccia s o p r a una base di 9 2 8 m e t r i di p e r i m e t r o (1).
delle zampe a n t e r i o r i a quella della coda , di m e t r i
T r a i m o n u m e n t i innalzati dagli uomini il pi ele-
5 7 . N e g l i ultimi anni di sua v i t a Cheope, t o r n a t o ai sen-
vato che esista a i m o n d o : per f a r l a c o s t r u r r e l'empio
timenti d e ' suoi d o v e r i , scrisse sulle cose sacre un l i -
Cheope chiuse t u t t i i templi, proib i sacrifizi, e costrinse
b r o , che gli Egizi ebbero in grande estimazione.
il popolo a l a v o r a r v i attorno senza posa. Centomila
operai, e r a n v i occupati continuamente ; lavoravano tre Cefren successore di Cheope, tiranno al p a r i di lui, fece
innalzare la seconda. La terza di molto minor m o l e , ma
pi bella delle precedenti, fu c o s t r u t t a da Micerino ( 3 )
e c c e l l e n t e r e , che sollev i suoi s u d d i t i , t r a v a g l i a t i
dalle esazioni dei predecessori (4).
In complesso la iv dinastia fu composta di o t t o so-
vrani, che r e g n a r o n o t r a t u t t i 274 amai ( 5 ) .

(1) L e piramidi d ' E g i t t o sono 70. L a b a s e di questi m o n u m e n t i q u a -


d r a t a , ed esse r e s t r i n g e n d o s i via v i a , t e r m i n a n o in p u n t a come le fiamme-
e siccome in greco il fuoco si c h i a m a TCVp ( p v r ) , credesi che di qui si fa-
H
cesse il n o m e di P i r a m i d e .
(2) Animale favoloso c h e g l i Egiziani dipingevano col corpo di leone e
la testa d uomo - L a sfinge s u d d e t t a p r e s e n t e m e n t e q u a s i t u t t a coperta
P
di sabbia, solo la testa i n t i e r a m e n t e visibile.
(3) L a piramide di Cefren h a 201 metri di perimetro e 132 di altezza
Quella di Micerino 108 m e t r i di p e r i m e t r o alla base e 67 di altezza - E-
rodoto e Diodoro d a n n o la descrizione delle piramidi e le a s s e g n a n o ai r e
sopra m e n z i o n a t i , - m a attribuiscono questi r e alla N I X o X X dinastia
Questo non deve farci s t u p i r e perch i detti storici scrivevano i loro libri
v a n i secoli dopo, e s t a n d o ai racconti che si f a c e v a n o dai dotti ; m a M a n e -
tone che h a s s e g n a a l l a q u a r t a , ricav i dati da autentici documenti e si
vede esatto ogni volta che si t r a t t a di successione di r e g n i . Ma a ci si
a g g i u n g e , che, secondo E r o d o t o , le piramidi sarebbero s t a t e costruite nel
LA SFINGE E LA GRAN PIRAMIDE.
tempo della decadenza della monarchia Egizia, cosa che non pu a v e r e
a p p a r e n z a di probabilit. Lo stile stesso di q u e s t e i m m e n s e moli, p r i v e
allatto di decorazioni, p r o v a c h e non potevano costruirsi dopo l a vigesima
dinastia v e g g e n d o noi che d a q u e l tempo p r e v a l s e l ' u s o di o r n a r e le t o m b e
mesi, di poi venivan surrogati da a l t r i c e n t o m i l a , e dei r e di immensi bassorilievi. S e b b e n e E r o d o t o e gli antichi a t t r i b u i -
cos via senza che alcuno toccasse la minima paga. scano a questi due Te con certezza l a costruzione della seconda e della
terza g r a n d e piramide, l'odierno scoprimento di monumenti b a cagionato
L ' o p e r a non fa compita che d o f o t r e n t ' a n n i di assiduo qualche difficolt, poich si t r o v che la m a g g i o r e piramide contiene t r e
c a m e r e sepolcrali, nelle quali si trovarono due'"iscrizioni di diversi re. Ci
induce a c r e d e r e che Cheope e Cefren come f r a t e l l i a b b i a n o r e g n a t o insie-
m e e vi siano e n t r a m b i sepolti. I n v e c e la t e r z a , c h e f u ' g i messa in dubbio,
(1) Nei primi 10 anni, dice Erodoto ' costrussero la s t r a d a per cui tra- u v e r a m e n t e di Micerino essendosene in questi ultimi tempi t r o v a t a la
scinavano le pietre : il lavoro di questa s t r a d a p a r e poco inferiore a quello m u m m i a con a n a l o g a iscrizione.
della s t e s s a piramide, poich la sua lunghezza di 10 stadii, la larghezza (4) Nel museo Egizio di Torino avvi il r i t u a l e f u n e r a r i o di questo r e c h e
di <10 cubiti ed fatta di pietre lisciate, ed o r n a t a di f i g u r e scolpite. Die-: c o n f e r m a la sua b o n t .
altri a n n i ci vollero a costrurre in quel poggio, in cui stanno le piramidi, (5) Il I r e fu Soris, n e p p u r e nominato dagli storici G r e c i ; il I I S u -
le c a m e r e s o t t e r r a n e e , che il r e si destin per sepolcro in un'isola, deri- phis, secondo che lo c h i a m a Manetone, ed il Cheope di Erodoto f o n d a t o r e
vando una fossa dal Nilo. della prima p i r a m i d e ; il I I I Cefren o Scel're fratello di Cheope; il IV Mi-
cerino figlio di Cheope; il V Mostes o M e n k e r a cui si attribuisce l a

BARBEBIS. Storia Orientale. 7


22. L e s e i u l t i m e d i n a s t i e d e l l ' a n t i c o i m p e r o . Delle q u a t t r o u l t i m e dinastie dell'antico impero si
I r e della q u i n t a dinastia non fecero grandi c o s e , conosce pressoch nulla, perch mancano i monumenti.
m a neppure l a s c i a r o n o decadere la potenza d e l l ' E g i t t o . Deve essere s t a t o quello un tempo di grandi sconvolgi-
Invece i r e della sesta, lasciata M e n f i , scelsero per ca- menti politici, d u r a n t e i quali l'unit della monarchia
pitale la c i t t di Abido n e l l ' A l t o E g i t t o . Questo fatto fu d f b e l nuovo r o t t a . S o r s e r o infatti t r e r e g n i contem-
f u il principio della decadenza d e l l a g r a n d e ed antica poranei e rivali ; il p r i m o a Menfi di b r e v e d u r a t a : il
metropoli, Menfi. F r a i r e g n a n t i di q u e s t a dinastia secondo ad E r a c l e o p o l i , il terzo a Tebe. Con l'undeci-
da annoverarsi a n c h e la regina Nitocri o Nicotri (Ne- ma Dinastia, che r e g n a v a a Tebe, r e s t a t a infine vinci-
t a t r i t secondo i m o n u m e n t i ) , a cui g l i antichi attribui- trice, incomincia il secondo periodo della s t o r i a del-
rono la p i r a m i d e di Macerino, m a a t o r t o , non avendola l ' E g i t t o (1).
ella che a m p l i a t a e compiuta. D u r a n t e la s e s t a dinastia
L ' a n t i c o impero, da quanto s' scoperse u l t i m a m e n t e
il Basso E g i t t o fu minacciato dalla p a r t e d e l l ' i s t m o di
dai monumenti e dalle iscrizioni, fu un tempo di pro-
Suez da una formidabile invasione, f o r m a t a da popoli
s p e r i t e di splendida coltura per l ' E g i t t o . I! paese
Cananei ed A r a b i , ma essa fu t r a t t e n u t a e respinta
g . d e t t e g e n e r a l m e n t e d ' u n a g r a n d e p a c e : Il governo
dal potente f a r a o n e Papi I. Costui, vedendosi ridotto
e r a solidamente o r g a n i z s a t o , e l'amministrazione delle
a m a l p a r t i t o , fece una leva in massa p e r t u t t o l ' E g i t t o ,
Provincie aveva un indirizzo p e r f e t t a m e n t e ordinato.
da Elefantina fino al Delta ; a r r u o l soldati da t u t t e le
Mlte citt erano s t a t e fondate e p r o s p e r a v a n o : tanto
case, da t u t t e le c i t t e tolse t u t t i quelli che erano
l ' a g r i c o l t u r a quanto la pastorizia erano fidentissime ;
nelle fortificazioni. Ci non bastando fece ricorso agli
e le a r t i e le industrie giunsero ad alto g r a d o di p e r -
ausiliarii n e g r i ; ne a r r u o l un n u m e r o immenso, li fece
fezione. Anche le scienze erano g r a n d e m e n t e c o l t i v a t e :
i s t r u i r e dagli ufficiali egiziani, e solo con questo appa-
la meccanica, la scoltura , l ' a r c h i t e t t u r a erano a l l a
r a t o immenso di forze riusc a r i m a n d a r e indietro la
. quarta dinastia a r r i v a t e ad un g r a d o difficile a supe-
t r e m e n d a invasione (1).
r a r s i . L ' a n n o solare era calcolato quasi con esatezza,
P a r e che A b r a m o avesse p r e c e d u t o questo grande ci che indica ad un avvanzamento immenso n e l l ' a s t r o -
m o v i m e n t o di popoli verso E g i t t o , a v v e n u t o circa 2000 nomia. Nelle alte classi della societ si viveva elegan-
anni av. C . , e p e r c i la sua e n t r a t a nella- t e r r a dei Fa- t e m e n t e ed in mezzo a d i v e r t i m e n t i ed al lusso. La
raoni s a r e b b e da porsi ai t e m p i della Y dinastia. vita delle classi inferiori era poco invidiabile, s j b b e n e

(2) Secondo Manetone la A JI dinastia ebbe 70 re. i quali non r e a n a r o n o


q u a r t a piramide : s e g u o n o nella lista di M a n e t o n e , R a t o i s e s . Bicheres e e r e u n giorno ciascuno. Questo r i g u a r d a t o come un interregno in cui
. e o e r c h e r e s , dei q u a l i n o n si h a n n o dai m o n u m e n t i notizie. L'ultimo re comandasse il s e n a t o od un collegio di sacerdoti, i quali si fossero intesi
n il t I " , a r t a , . d m a s t i a e T a m p h t i s o P o m m s , c o m e lo c h i a m a Eratostene. di g o v e r n a r e un giorno ciascuno. L a dinastia V i l i ebbe 8 r e in 148
. a ) t r e d i n a s t i e d e l p r i m o impero le successioni dei r e sono confuse e a n n i , la nona 4 m 100 anni e la decima 19 in 185 anni. Cosi la l a c u n a
ILt i,SaC5or -tra autori
antichi, ed i m o n u m e n t i n o n danno an- (iella storia egiziana sarebbe di circa 450 anni, nell'ipotesi che queste di-
zi \ ^ > i ) a s t a n . z a l n m a n o p e r stabilirne l ' o r d i n e . nastie fossero successive. S t a n d o invece per l a ' c o n t e m p o r a n e i t delle .(ina-
(1; Questo f a t t o c o n s t a con sicurezza d a u n a iscrizione di r e c e n t e sco- i n e , la l a c u n a si abbrevia immensamente, e fra la V i e la X I I dinastia non
p e r t a nel basso Egitto. s a r e b b e r o passati pi di 200 anni e forse a n c h e meno.
84
sembri non fosse n s t e n t a t a n difficile. T u t t o ci fa ca- monarchia locale. Incominciando colla X I dinastia il
pire che una c o l t u r a cos avanzata in tempi tanto an- regno Tebano si liber d a l vssallaggio verso i r e ' di
tichi non e r a g e r m o g l i a t a di getto sulle r i v e del N i l " , E r a c l e o p o l i e di M e n f i , e sotto l a X I I estese l a sua
ma e r a s t a t a p o r t a t a d i r e t t a m e n t e dal S e n n a a r . dominazione sopra t u t t o l ' E g i t t o .
2 4 . D i n a s t i a X I I (1900) a v . C.) - L a X I I di
astia fu la pi gloriosa, e la pi conosciuta del Medio
i m p e r o . T u t t o il paese, dalle c a t e r a t t e di Siene fino al
CAPO III.
M a r M e d i t e r r a n e o fu r i d o t t o a d obbedire al medesimo
r e come al tempo della q u a r t a dinastia. I l p r i m o suo
Il Medio Impero (1).
r e fu Ameneme I, che sul finire della v i t a si associ
Origine della monarchia tebana. Dinastia X I I . nel regno il figlio Sesortasen I , da alcuni considerato
Il lago di Meride. Il labirinto. Gli Hyk-Sos. come il fondatore della dinastia. Sesortasen si r e s e
Cacciata degli Ilyk-sos. molto celebre p e r m i l i t a r i imprese, p e r l ' i m p u l s o dato
a l l e arti ed alle scienze, e P e r a v e r e , con u n a v i t t o r i a
2 3 . O r i g i n e d e l l a m o n a r c h i a t e b a n a Il me-
r i p o r t a t a sv>ra g l i E t i o p i , g r a n d e m e n t e a l l a r g a t o i con-
dio impero abbraccia un perii do assai lungo, e p e r qual-
imi del suo r e a m e v e - s i il mezzogiorno, facendo indie-
che tempo assai glorioso, ma solo alcuni d e ' suoi re
t r e g g i a r e le f r o n t i e r e d e l l ' E g i t t o dalla prima c a t e r a t t a
sono ben conosciuti ; esso v a dalla X dinastia fino ali)
fino alla q u a r t a . U n a iscrizione contemporanea, s c r i t t a
X V I I I esclusa. Al principio del medio impero t u t t o sem-
sui macigni, proibisce ai negri di discendere v e r s o l ' E -
b r a rinnovato in E g i t t o come in s e g u i t o ad una pro-
g i t t o eccetto cbe p e r t r a s p o r t a r v i v e t t o v a g l i e ( 1 ) .
fonda rivoluzione. I nomi p r r p r i i usati nelle famiglie,
i titoli delle d i g n i t , la s c r i t t u r a , persin la religione, Sesortasen fond o t e r m i n ad Eliopoli un magniflco
t u t t o sub un cambiamento radicale. e grandissimo tempio con un obelisco c h e si conserva
ancora oggid d o v ' e r a quella c i t t . F o n d a v a anche il
D u r a n t e la decadenza e la caduta della monarchia di
santuario di K a r n a c ; e le sue s t a t u e colossali di g r a n i t o
Mnli, abbiarn visto s o r g e r e varii r e g n i , f r a cui quello
provano, non meno che l e colonne monolite (2), c h e
di Tebe, nell'alto E g i t t o . Questa c i t t a l tempo dell'an-
portano ancora il suo nome, che g r a n d i costruzioni hanno
tico impero si t r o v in uno s t a t o di inferiorit ; la sua
avuto luogo durante il suo r e g n o . N e l medesimo t e m p o
c o l t u r a rozza e quasi differente da quella di Menl, fa
supporre c h e avesse u n a vita isolata. Tebe prima del- ,
l'undecima dinastia, f u capitale di u n a piccola ed antica | .aoneQdUenl\?lTlnS,0nl-o h i a m a t o S e s o s t r i - " U n a l l r o celebre F a -
Grec? i o u a h c o n f ^ f r , ^ i e " R a ~ n f u c h i a m a t P ^ e Sesostri dai
LICCI, i quali confondendo le imprese d e l'uno con auelle dell'altro no fA.
(1) Il medio impero forma la prima p a r t e del periodo tebano, per cui J
esso vien a n c h e c h i a m a t o antica monarchia tebana. Il resto del periodo 5 facendo' " i " 0 c h e di lorioso c o n d u s s i a fin*
p e r t u r b a r o n o l'ordine della cronologia e rendettero mollo o
tebano formato da ci c h a c h i a m a s i la nuova monarchia Tebo.na. L a p3rte |
della primo periodo t e b a n o v a dalle dinastie X I alla X V I I I esclusiva; la | i r 5 s iti^r1081 nostrite
^ dei "
n u o v a monarchia t e b a n a c o m p r e n d e le dinastie X V I I I , X I X e X X fin cir- I (2) C h i a m a s i monolite perch f a t t e d ' u n pezzo solo di p i e t r a .
c a a l l ' a n n o 1100 a v . C .

%
I
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sembri non fosse n s t e n t a t a n difficile. T u t t o ci fa ca- monarchia locale. Incominciando colla X I dinastia il
pire che una c o l t u r a cos avanzata in tempi tanto an- regno Tebano si liber d a l vssallaggio verso i r e ' di
tichi non e r a g e r m o g l i a t a di getto sulle r i v e del N i l " , L r a c l e o p o l i e di M e n t , e sotto l a X I I estese l a sua
ma e r a s t a t a p o r t a t a d i r e t t a m e n t e dal S e n n a a r . dominazione sopra t u t t o l ' E g i t t o .
2 4 . D i n a s t i a X I I (1900) a v . C.) - L a X I I di
nastia fu la pi gloriosa, e la pi conosciuta del Medio
i m p e r o . T u t t o il paese, dalle c a t e r a t t e di Siene fino al
CAPO III.
M a r M e d i t e r r a n e o fu r i d o t t o a d obbedire al m e l e s i m o
r e come al tempo della q u a r t a dinastia. I l p r i m o sno
Il Medio Impero (1).
r e fu Ameneme I, che sul finire della v i t a si associ
Origine della monarchia tebana. Dinastia X I I . nel regno il figlio Sesortasen I, da alcuni considerato
Il lago di Meride. Il labirinto. Gli Hyk-Sos. come il fondatore della dinastia. Sesortasen si r e s e
Cacciata degli Ilyk-sos. molto celebre p e r m i l i t a r i imprese, p e r l ' i m p u l s o dato
a l l e arti ed alle scienze, e P e r a v e r e , con u n a v i t t o r i a
2 3 . O r i g i n e d e l l a m o n a r c h i a t e b a n a Il me-
r i p o r t a t a s^pra g l i E t i o p i , g r a n d e m e n t e a l l a r g a t o i con-
dio impero abbraccia un perii do assai lungo, e p e r qual-
imi del suo r e a m e v e - s i il mezzogiorno, facendo indie-
che tempo assai glorioso, ma solo alcuni d e ' suoi re
t r e g g i a r e le f r o n t i e r e d e l l ' E g i t t o dalla prima c a t e r a t t a
sono ben conosciuti ; esso v a dalla X dinastia fino alta
fino alla q u a r t a . U n a iscrizione c , n t e m p o r a n e a , s c r i t t a
X V I I I esclusa. Al principio del medio impero t u t t o sem-
sui macigni, proibisce ai negri di discendere v e r s o l ' E -
b r a rinnovato in E g i t t o come in s e g u i t o ad una pro-
g i t t o eccetto cbe p e r t r a s p o r t a r v i v e t t o v a g l i e ( 1 ) .
fonda rivoluzione. I nomi p r r p r i i usati nelle famiglie,
i titoli delle d i g n i t , la s c r i t t u r a , persin la religione, Sesortasen fond o t e r m i n ad Eliopoli un magniflco
t u t t o sub un cambiamento radicale. e grandissimo tempio con un obelisco c h e si conserva
ancora oggid d o v ' e r a quella c i t t . F o n d a v a anche il
D u r a n t e la decadenza e la caduta della monarchia di
santuario di K a r n a c ; e le sue s t a t u e colossali di g r a n i t o
Mnfi, abbiam visto s o r g e r e varii r e g n i , f r a cui quello
provano, non meno che l e colonne monolite (2), c h e
di Tebe, nell'alto E g i t t o . Questa c i t t a l tempo dell'an-
portano ancora il suo nome, che g r a n d i costruzioni hanno
tico impero si t r o v in uno s t a t o di inferiorit ; la sua
avuto luogo durante il suo r e g n o . N e l m e l e s i m o t e m p o
c o l t u r a rozza e quasi differente da quella di Meni!, fa
supporre c h e avesse u n a vita isolata. Tebe prima del- ,
l'undecima dinastia, f u capitale di u n a piccola ed antica | .aon ) e Q d U enl\ ? lTln S , n l -o T ^ 6 h i a m a t S e s o s t r i - " U n allro celebre F a -
Grec?
LICCI, ii quali
ouaU confondendo I e "imprese
r o n f ^ f n ^ le R a ~ de l'uno
n fu chia
a t " Pdell'altro
con 'uelle ^ e Sesostrinodai
F^
(1) Il medio impero forma la prima p a r t e del periodo tebano, per cui J
esso vien a n c h e c h i a m a t o antica monarchia tebana. Il resto del periodo 5 facendo' " i " 0 c h e d i l o r i o s o e n t ? a m M u " fero a fin*
p e r t u r b a r o n o l'ordine della cronologia e rendettero mollo o
tebano formato da ci c h a c h i a m a s i la nuova monarchia Tebana. L a p3rte |
della primo periodo t e b a n o v a dalle dinastie X I alla X V I I I esclusiva; la | i r 5 s iti^r1081 nostrite
^ dei "
n u o v a monarchia t e b a n a c o m p r e n d e le dinastie X V I I I , X I X e X X fin cir- I (2) C h i a m a s i monolite perch f a t t e d ' u n pezzo solo di p i e t r a .
c a a l l ' a n n o 1100 a v . C .

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incideva su v a r i e stele (1) nella Nubia e sulle rcccie d e l l ' E g i t t o . Il lago per coll'andar del tempo fu r i e m -
del Sinai le m e m o r i e delle s u e v i t t o r i o s e spedizioni. Que- pito dalla troppa quantit di fango, che le acque limac-
sta a t t i v i t n e l l e a r t i dur p e r t u t t o il tempo di questa ciose del Nilo menano p e r lo s t r a r i p a m e n t o del fiume ;
X I I dinastia. L a m a r a v i g l i o s a perfezione delle a r t i non e di esso non rimangono pi che alcune dighe ad indi-
rende minor testimonio d e l l ' a l t o g r a d o d'incivilimento, care il posto, in cui e r a s i t u a t o .
al quale sal allora la m o n a r c h i a egiziana. Le statue Il famoso labirinto, fondato a l l ' e s t r e m i t del lago
giunsero a l l o r a ad un g r a d o relativo di bellezza, e lo Meride, anche opera di quest'epoca. Esso consisteva
stile dei geroglifici giunse a d u n ' e l e g a n z a di f o r m e , che in un a g g r e g a t o di 12 palazzi reali, c h e contenevano
r a r a m e n t e f u r a g g i u n t a in t e m p i posteriori e non mai t r e m i l a sale a g g i r a n t i s i intorno a 12 cortili ; era a due
superata. piani, l ' u n o sopra, l ' a l t r o sotto t e r r a ; le sale del piano
Il L a g o di Meride. I l Labirinto. Oltre s u p e r i o r e servivano alle radunanze, che i r e facevano
Sesortasen, la X I I dinastia a n n o v e r a a l t r i principi illu- di t u t t i i sacerdoti e grandi dello S t a t o , per deliberare
stri, che, al pari dei f a r a o n i della I V , si acquistarono intorno alle cose della nazione; quelle s o t t e r r a n e e t e n e -
fama con splendide c o s t r u z i o n i . S o p r a t u t t i gli altri si vano luogo di tomba ai r e ed agli animali sacri. F u
segnal Ameneme III pi conosciuto sotto il nome di questo il pi superbo di t u t t i i monumenti d e l l ' a n t i c h i t .
Meri. Costui fece s c a v a r e , a mezzod della c i t t di Menfi, O l t r e il lago e il Laberinto, si costrussero ancora al
sulla r i v a s i n i s t r a dui N i l o , un l a g o artificiale, che chia- tempo della X I I dinastia moltissimi monumenti, che ci
mc-ssi a p p u n t o lago M e r i d e , c o l l ' i n t e n d i m e n t o di prov- danno a vedere g r a n d e m e n t e p r o g r e d i t e le a r t i ed in
v e d e r e a l l e inondazioni del N i l o , ed a l l ' i r r i g a m e n t o della modo speciale l ' a g r i c o l t u r a , la quale raggiunse in que-
t e r r a in t e m p o di siccit. E p e r v e r o , quando il Nilo st'epoca il pi alto grado del suo splendore.
ingrossava t r o p p o si a p r i v a n o alcune dighe e l'acqua 25. G l i H y k - S o s ( a n . 1750 a v . C . ) L ' a v a n z a t o
r i e m p i v a il l a g o , la quale poscia, nel tempo di siccit, perfezionamento, a cui t a l i capolavori ci m o s t r a n o essere
si d e r i v a v a per c e r t e g o r e n e l l e a s s e t a t e campagne. asceso l ' E g i t t o , venne i n t e r r o t t o da un periodo di de-
Questo l a g o s i t u a t o n e l l ' E g i t t o di mezzo, l dove ora cadimento molto g r a n d e , avvenuto sotto la X I I I e la
la p r o v i n c i a di F a i u m , e r a u n ' o p e r a al t u t t o gigante- X I V dinastia, c h e pare regnassero contemporaneamente
sca, che a v e v a circa 2 2 0 m i g l i a di circuito. Nel centro ciascuna su d'una p a r t e sola d e l l ' E g i t t o , osteggiandosi
di esso e r a n o due a l t i s s i m e P i r a m i d i , che servirono di t r a di loro e indebolendosi vicendevolmente ( 1 ) . Questo
s e p o l t u r a a M e r i ed a sua m o g l i e . Il F a i u m , che prima decadimento f prender ansa alle vicine t r i b cananee
e r a un p u r o d e s e r t o con a c q u a s t a g n a n t e , per beneficio ed a r a b e , state g i a l t r a volta s c o n f i t t e , a t e n t a r e
di q u e s t o l a g o , oggid a n c o r a , la provincia pi fertile
(1) T u t t a v i a al tempo della X I I I e X I V dinastia si costrussero ancora
monumenti considerevoli e specialmente s t a t u e colossali, che sorgono in
(1) CUi a r c h e o l o g i d a n n o 1 n o m e d i siete a q u e l l e i m m e n s e l a s t r e di pis- M i o p i a e mostrano a dove si estendesse ancora il p o t e r e che a v e v a n o e -
tra, che si p o n e v a n o r i t t e s u l l e s e p o l t u r e e t e r m i n a v a n o in forma semicir- reditato dalla X I I . Il m u s e o del L o u v r e a P a r i g i e molto ricco d i tali
colare o t r i a n g o l a r e , p o r t a n d o sulla f a c c i a a n t e r i o r e la iscrizione funebre.
nuove invasioni. L a principale di esse fu eseguita dai nelle m a n o v r e m i l i t a r i ad o g g e t t o di i n s p i r a r e r i s p e t t o
vicini A r a b i , i quali a l l e t t a t i dai pingui pascoli invasero e t i m o r e alle nazioni s t r a n i e r e .
il basso E g i t t o m e n t r e quivi r e g n a v a il r e Timo. La E opinione g e n e r a l m e n t e a c c e t t a t a , che, d u r a n t e la
X I I I dinastia, che r e g n a v a a T e b e , pur mantenendo dominazione degli Hyksos, faraoni della linea tebana
sotto il suo p o t e r e la T e b a i d e , d o v e t t e r i f u g i a r s i in indigena r i f u g i a t a in E t i o p i a , non lasciassero passare
Etiopia, regione conquistata all'impero Egizio dalla glo- occasione alcuna, che p a r e s s e loro propizia di cacciare
riosa dinastia p r e c e d e n t e , e p a g a r e t r i b u t o agli H y k s o s . dalla loro t e r r a g l i invasori ; ma non vi riuscirono che
L a X I V , che aveva sede a Menfi, fu c o s t r e t t a dagli dopo lungo t e m p o e sanguinose g u e r r e . I p a r t i c o l a r i di
invasori a r i t i r a r s i in una piccola regione nel D e l t a , q u e s t e l o t t e non sono conosciuti, m a il m o m e n t o della
f a r e sua capitale X o i s e r e g n a r e a dispetto o sotto la riscossa si fece m o l t o a s p e t t a r e , poich p a r e che la do-
protezione degli Hyk-sos- minazione s t r a n i e r a in E g i t t o sia d u r a t a p e r circa 150
anni. Secondo alcuni, i r e pastori f o r m a r o n o la X V ,
O r ecco come Manetone, sacerdote Egizio, ci fa il
la X V I e l a X V I I d i n a s t i a ; m a secondo a l t r i non ne
racconto dell'invasione di questi s t r a n i e r i (1) : Essendo
f o r m a r o n o che u n a , l a X V o l a X V I I , e i e a l t r e due
Iddio i r r i t a t o c o n t r o di noi, venne dalla p a r t e d ' o r i e n t e
s a r e b b e r o indigene, r e g n a n t i in quei medesimi t e m p i su
una razza d'uomini ignobili, m a pieni d'audacia, a f a r e
alcune r e g i o n i s e p a r a t e . Questo p a r c o n f e r m a t o c h i a r a -
una improvvisa irruzione in questo paese, cui s o t t o m i -
m e n t e da un passo di M a n e t o n e , il quale dice c h e i
s e r o con g r a n d e facilit, senza bisogno di c o m b a t t i m e n t o .
r e del r e s t o d e l l ' E g i t t o si unirono con quei della Te-
P o r t a v a n o il nome di Hyk-sos, cio Re Pastori, perch
baide nello scacciare gli i n v a s o r i .
nella loro lingua Ilyk significa r e , e nel v o l g a r e dia-
l e t t o Sos equivale a p a s t o r e . Costoro si diportarono Come accade g e n e r a l m e n t e quando un popolo b a r b a r o
verso gli E g i z i a n i nel modo pi b a r b a r o , g l i uni uccidendo, ne s o g g i o g a un a l t r o pi civile senza s t e r m i n a r l o , gli
g l i a l t r i riducendo a durissima schiavit. L e c i t t fu- H y k s o s a poco a poco finirono p e r assimilarsi alla na-
rono s a c c h e g g i a t e ed i t e m p l i d i s t r u t t i . Si elessero a zione c o n q u i s t a t a . E s s i a d o t t a r o n o i costumi della nuova
r e un certo Salati, che stabil la sua sede in Menfi. lor p a t r i a e furono p r e s t i ad a p p r o p r i a r s i la c o l t u r a
Costui lev imposte, pose presidii nei luoghi pi oppor- egiziana, mescolandovi alcune usanze s e m i t i c h e . Accet-
t u n i , fortific la f r o n t i e r a o r i e n t a l e ; ed avendo osser- t a r o n o p u r e gli di egiziani, e ne r i c o s t r u i r o n o i t e m p l i ,
v a t o che verso q u e s t a p a r t e una c i t t , c h i a m a t a A v a r i , che avevano d i s t r u t t i nel f u r o r e d e l l ' i n v a s i o n e ; p e r a
a v e v a m o l t o opportuna p o s t u r a , la fortific e pose in fianco di quelli continuarono ad o n o r a r e il loro dio
essa 2 4 0 mila uomini : li visitava sulla bella stagione, Soutekh. I monumenti degli H y k s o s , che si t r o v a n o
li m a n t e n e v a , li colmava di p r e s e n t i e gli e s e r c i t a v a m a s s i m a m e n t e a T a n i s , sono di una s o r p r e n d e n t e perfe-
zione.
(1) Bisogna qui n o t a r e che gli invasori in sul principio disprezzavano la
religione degli Egizi e poco si c u r a v a n o (lei rispetto dovuto ai templi. P e r C a o a t a d e g l i H y k s o s . Dei r e Tebani, d u r a n t e
q u e s t o il sacerdote Manetone parla assai m a l e di s f a t t a g e n t e , che forse il periodo degli H y k s o s , non se ne conoscono finora che
non commise tutte quelle b a r b a r i e che esso n a r r a .
d u e . Q u e s t i , che s i n o m i n a n o Tiaaken e Kams, furono
i due i m m e d i a t i a n t e c e s s o r i del f o n d a t o r e d e l l a XVIII
CAPO IV.
d i n a s t i a . In quel t e m p o a v v e n n e c h e Apepi, ultimo r e
p a s t o r e , uscendo d a l l a m o d e r a z i o n e d e ' s u o i a n t e c e s s o r i ,
IL VUOTO I m p e r o (1).
v o l l e c h e in t u t t o l'Egitto fosse a d o r a t o il suo dio
S o u t e k h sopra ogni a l t r a divinit. Tiaaken si r i f i u t , La dinastia XVIII. Gli Ebrei in Egitto e VEsodo.
ed i r e si p r e p a r a r o n o alla g u e r r a , c h e per gli E g i - La XIX dinastia. Decadenza. La X X I I
ziani fu ad un t e m p o guerra di r e l i g i o n e e d'indipen- dinastia. La dominazione etiopica e gli Assiri
denza nazionale. La lotta, che n e s e g u , fu lunga e in Egitto. La dodecarchia ed, il principio della
s a n g u i n o s a . E s s a o c c u p i r e g n i di T i a a k e n , di K a m s XXVI dinastia. Necao. Aprico ed Amasi
e g r a n p a r t e di q u e l l o d i Aames (Amosi). Quest'ultimo Dominazione persiana,.
costrinse finalmente gli stranieri invasori a chiudersi
nella loro g r a n d e f o r t e z z a di A v a r i , e v e li assedi. 2 6 . L a d i n a s t i a X V I I I . I l nuovo impero ab-
P a r e c h e g l i H y k s o s c a p i t o l a s s e r o e si r i t i r a s s e r o dal- braccia il p e r i o d o della s t o r i a dell'antico Egitto, ehe
l ' E g i t t o in v i r t d ' u n a convenzione. E r a n o v e n u t i n e l l a d i l l a c a c c i a t a degli H y k s o s v a fino a l l a c o n q u i s t a p e r -
valle del N i l o verso l'anno 1 7 5 0 a v . C . e ne f u r o n o siana. L a t e r r i b i l e l o t t a contro gli i n v a s o r i , come'S
scacciati circa l ' a n n o 1600 (1). avesse c r e s c i u t e l e forze dello s p i r i t o ed i mezzi m a t e -
Gli H y k s o s , ritiratisi d a l l ' E g i t t o , si g i t t a r o n o nel- r i a l i del p a e s e , fece s o r g e r e l ' E g i t t o ad u n ' e r a novella
l ' A s i a e si s p a r s e r o l a r g a m e n t e , p o r t a n d o d o v u n q u e le di s p l e n d o r e e di potenza, cui non a v e v a p e r lo a d d i e t r o
cognizioni delle a r t i e d e l l e scienze, che avevano ac- anccra raggiunto.
quistate sulle sponde del Nilo. La c a d u t a del primo I l v i n c i t o r e d e g l i H y k s o s , Aames, detto da varii sto-
i m p e r o babilonese verso l'oriente, e la colonizzazione rici Amosi, fu il f o n d a t o r e della XVIIf dinastia (2).
d e l l a G r e c i a v e r s o l ' o c c i d e n t e p a r e siano s t a t e conse- S u b i t o p o t i m p a d r o n i r s i di t u t t o l ' E g i t t o ( 3 ) , e si ado-
g u e n z e p r o d o t t e da s p o s t a m e n t o di popoli a v v e n u t o in p e r con ogni forza a r i p a r a r e i danni dai p a s t o r i ca-
q u e s t a occasione. g i o n a t i , e a f a r r i f i o r i r e in o g n i p a r t e del r e g n o le belle

(1) Si pone g e n e r a l m e n t e la v e n u t a di A b r a m o n e l l ' E g i t t o d u r a n t e la (1) Il nuovo impero si divide in due parti : L a nuova monarchia lebana.;
dominazione dei re p a s t o r i : m a la cronologia non p e r m e t t e tale opinione. che abbraccia le dinastie X V I I I , X I X e X X fino al 1100 a v . C., e che
I n f a t t i A b r a m o visse p r i m a del 2000 a v . G. la seconda met del periodo tebi'no; ed il 'periodo Sailico, che abbraccia
le dinaste X X I - X X V I .
;2) Il carlello di A a m e s , ossia un'iscrizione che lo r i g u a r d a , si trova nel
m u s e o di Torino. I.a s u a moglie pure descritta nelle iscrizioni col nome
di N o f r e a r i e coi titoli di r e g i a sposa principale, r e a l e m a d r e , signora de!
mondo.
(3) A a m j s non solo riun tutto l ' E g i t t o sotto il suo scettro, scacciando
gli stranieri invasori, m a inizi pure le spedizioni di conquista, in cui tanto
si segnalarono i monarchi tebani. Dopo di aver sedata u n a rivolta in Etiopia
a l l a testa del suo esercito oltrepass l ' i s t m o di Suez e s ' a v a n z a combat-
t e r e gli Hyksos nelle nuove loro sedi.
d u e . Q u e s t i , che s i n o m i n a n o Tiaaken e Kams, furono
i due i m m e d i a t i a n t e c e s s o r i del f o n d a t o r e d e l l a XVIII
CAPO IV.
d i n a s t i a . In quel t e m p o a v v e n n e c h e Apepi, ultimo r e
p a s t o r e , uscendo d a l l a m o d e r a z i o n e d e ' s u o i a n t e c e s s o r i ,
IL VUOTO I m p e r o (1).
v o l l e c h e in t u t t o l'Egitto fosse a d o r a t o il suo dio
S o u t e k h sopra ogni a l t r a divinit. Tiaaken si r i f i u t , La dinastia XVIII. Gli Ebrei in Egitto e VEsodo.
ed i r e si p r e p a r a r o n o alla g u e r r a , c h e per gli E g i - La XIX dinastia. Decadenza. La X X I I
ziani fu ad un t e m p o guerra di r e l i g i o n e e d'indipen- dinastia. La dominazione etiopica e gli Assiri
denza nazionale. La lotta, che n e s e g u , fu lunga e in Egitto. La dodecarchia ed, il principio della
s a n g u i n o s a . E s s a o c c u p i r e g n i di T i a a k e n , di K a m s XXVI dinastia. Necao. Aprico ed Amasi
e g r a n p a r t e di q u e l l o d i Aames (Amosi). Quest'ultimo Dominazione persiana,.
costrinse finalmente gli stranieri invasori a chiudersi
nella loro g r a n d e f o r t e z z a di A v a r i , e v e li assedi. 2 6 . L a d i n a s t i a X V I I I . I l nuovo impero ab-
P a r e c h e g l i H y k s o s c a p i t o l a s s e r o e si r i t i r a s s e r o dal- braccia il p e r i o d o della s t o r i a dell'antico Egitto, ehe
l ' E g i t t o in v i r t d ' u n a convenzione. E r a n o v e n u t i n e l l a d i l l a c a c c i a t a degli H y k s o s v a fino a l l a c o n q u i s t a p e r -
valle del N i l o verso l'anno 1 7 5 0 a v . C . e ne f u r o n o siana. L a t e r r i b i l e l o t t a contro gli i n v a s o r i , come'S
scacciati circa l ' a n n o 1600 (1). avesse c r e s c i u t e l e forze dello s p i r i t o ed i mezzi m a t e -
Gli H y k s o s , ritiratisi d a l l ' E g i t t o , si g i t t a r o n o nel- r i a l i del p a e s e , fece s o r g e r e l ' E g i t t o ad u n ' e r a novella
l ' A s i a e si s p a r s e r o l a r g a m e n t e , p o r t a n d o d o v u n q u e le di s p l e n d o r e e di potenza, cui non a v e v a p e r lo a d d i e t r o
cognizioni delle a r t i e d e l l e scienze, che avevano ac- anccra raggiunto.
quistate sulle sponde del Nilo. La c a d u t a del primo I l v i n c i t o r e d e g l i H y k s o s , Aames, detto da varii sto-
i m p e r o babilonese verso l'oriente, e la colonizzazione rici Amosi, fu il f o n d a t o r e della XVIIf dinastia (2).
d e l l a G r e c i a v e r s o l ' o c c i d e n t e p a r e siano s t a t e conse- S u b i t o p o t i m p a d r o n i r s i di t u t t o l ' E g i t t o ( 3 ) , e si ado-
g u e n z e p r o d o t t e da s p o s t a m e n t o di popoli a v v e n u t o in p e r con ogni forza a r i p a r a r e i danni dai p a s t o r i ca-
q u e s t a occasione. g i o n a t i , e a f a r r i f i o r i r e in o g n i p a r t e del r e g n o le belle

(1) Si pone g e n e r a l m e n t e la v e n u t a di A b r a m o n e l l ' E g i t t o d u r a n t e la (1) Il nuovo impero si divide in due parti : L a nuova monarchia lebana.;
dominazione dei re p a s t o r i : m a la cronologia non p e r m e t t e tale opinione. che abbraccia le dinastie X V I I I , X I X e X X fino al 1100 a v . C., e che
I n f a t t i A b r a m o visse p r i m a del 2000 a v . G. la seconda met del periodo tebi'no; ed il 'periodo Sailico, che abbraccia
le dinaste X X I - X X V I .
;2) Il carlello di A a m e s , ossia un'iscrizione che lo r i g u a r d a , si trova nel
m u s e o di Torino. I.a s u a moglie pure descritta nelle iscrizioni col nome
di N o f r e a r i e coi titoli di r e g i a sposa principale, r e a l e m a d r e , signora de!
mondo.
(3) A a m j s non solo riun tutto l ' E g i t t o sotto il suo scettro, scacciando
gli stranieri invasori, m a inizi pure le spedizioni di conquista, in cui tanto
si segnalarono i monarchi tebani. Dopo di aver sedata u n a rivolta in Etiopia
a l l a testa del suo esercito oltrepass l ' i s t m o di Suez e s ' a v a n z a combat-
t e r e gli Hyksos nelle nuove loro sedi.
a r t i e l ' a g r i c o l t u r a . Quantunque Menti venisse l i b e r a t a
dagli invasori, e g l i continu a t e n o r e per sua capitale sottomissione d e l l ' E t i o p i a , che da tanto t e m p o soggio-
Tebe o Diospoli la g r a n d e , c h e da lui e d a ' suoi suc- g a t a dagli E g i z i , s e m p r e si r i b e l l a v a dando continui di-
cessori i n g r a n d i t a ed abbellita non solo fu resa in poco sturbi ai F a r a o n i (1). A costui, che ebbe brevissima
t e m p o s u p e r i o r e a Ment, ma una delle pi splendide r e g n o , successe suo f r a t e l l o Tutmosi IH ancor fanciullo.
citt del mondo. L a politica i m p i r t a n z a di questa citt Ilatasou, figlia del p r i m o T u t m o s i , e sorella del II e
- n o n era incominciata che colla X I I d i n a s t i a ; dopo, an- III, fece in t u t t o e per t u t t o da r e per lo spazio di 17
che quando non e r a capitale, f u sempre tenuta come la anni. Ella fece la conquista d e l l ' A r a b i a F e l i c e . Appena
p r i m a citt d e l l ' A l t o E g i t t o ; ora poi divenne c a p i t a l e m o r t a Ilatasou, alcuni popoli di S i r i a r i f i u t a r o n o il t r i -
definitiva Di essa u l t i m a m e n t e si scoprirono e si stu- buto ed eccitarono una ribellione nel paese di Canaan.
diarono le r o v i n e . Il gran Dio di Tebe e r a Giove Am- T u t m o s i III marci c o n t r o i ribelli e li sconfisse a Ma-
i n o n e , p e r cui essa era considerata corno metropoli giddo, avanzandosi poi fino a l l ' E u f r a t e . L ' a n n o succes-
s a c r a di t u t t i g l i a d o r a t o r i di quella divinit. sivo pass questo fiume, ed o t t e n n e t r i b u t i dai r e di
F i g l i o e successore di A a m e s fu Amenofi I (Ainen- Resen e di Asshur, di m a n i e r a che s o t t o di lui l'iix.-
h . l e p dei m o n u m e n t i ) , il quale continu in Asia la pero dei F a r a o n i r a g g i u n s e l i m i t i s t e r m i n a t i , estendendosi
g u e r r a incominciata da suo p a d r e . I piccoli s t a t i erano a mezzod a t u t t a l ' E t i o p i a , e ad oriente e s e t t e n t r i o n e
lasciati sussistere, ma r e s t a v a n o vassalli e t r i b u t a r i i . fino a Babilonia, a l T i g r i ed ai monti di A r m e n i a . T u t -
Il suo regno fu assai lungo e glorioso, p e r c h molti mo- mosi I I I fece s e n t i r e la sua possanza anche nell'Arabia,
numenti contemporanei ci rimangono di lui. Ma un mag- nell'Etiopia meridionale, e lungo le coste m e d i t e r r a n e e
gior n u m e r o si t r o v a consacrato alla sua gloriosa me- d e l l ' A f r i c a . S o t t o questo g r a n d e e f o r t u n a t o monarca
moria dai r e suoi successori, che l'onorarono d ' u n culto l ' E g i t t o p a r v e o t t e n e r e a n c h e una supremazia m a r i t t i m a
quasi divino ( 1 ) . nel Mediterraneo, cosa c h e non e r a ancora a v v e n u t a s o t t e
alcuno d e ' suoi predecessori, essendo che g l i Egiziani
Talmosi I , suo figlio, dopo a v e r r i p o r t a t a una g r a n d e
ebbero s e m p r e una ripugnanza invincibile p e r il m a r o ,
v i t t o r i a in Siria presso Damasco, si spinse fino a l l ' E u -
e nessuno di essi v o l e v a farsi marinaio. T u t m o s i per
f r a t e , rendendosi padrone di t u t t e le regioni interposte
riuscirvi d o v e t t e s e r v i r s i quasi per i n t i e r o delle flotte
fra l ' E g i t t o e quel g r a n fiume (2). Viene dopo di lui
dei F e n i c i da lui p r i m a s o t t o m e s s i .
Tutmosi II suo figliuolo, sotto cui avvenne la finale
(1) Il suo nome inscritto nelle litanie reali di cui abbiamo il lesto m i
Si t r o v a n o m o n u m e n t i di q u e s t o r e per t u t t a la valle
a s c r i t t o su papiro. Sopra una moltitudine di bassorilievi l'i m n a - i n e df del Nilo, e questi dittino a divedere u n ' a r t e quasi p e r f e t t a .
uienob e collocata in mezzo a quelle delle divinit d ' E g i t t o U a statua"
d Amenofi 1 di calcare bianco nel m u s e o di Torino Il regno di T u t m o s i I I I , che ebbe lunga d u r a t a , f o r m a l ' a -
(2) L a costruzione dei g r a n d i templi di Medinet-Abu rimonta fino al re-
g n o di questo F a r a o n e . La parte pi antica di questi edilzi e i n s i s t e in u n pice della potenza e dello splendore d e l l ' i m p e r o d ' E g i t t o .
santuario, circondato d a gallerie f e r m a t e da colonne e da otto sie- tutto
le p a r t i sono cariche di scolture in rilievo, notevoli per t e s a ta c o r r e r n e (1J Al suo regno si riferiscono l'obelisco l a t e r a n e s e di R o m a , quelli 4 i
dello stile e per la finezza del lavoro. U n a magnifica statua w ! f r Alessandria e di Costantinopoli, e u n a s t a t u a colossale del museo di T o -
f,tat a colossal : d
Tutmosi I orna il museo di Torino. " ' ' rino, dove si conserva a n c h e un m a n o s c r i t t o , che si crede il pi antico? I
mondo, ed un contratto d a t a t o dal quinto a n n o del suo r e ^ n o circa 1578
anni a v . C.
D u r a n t e i corti r e g n i d e ' suoi successori, Amemft li posizione, sapendo delle dolorose s t r e t t e z z e , a cui erano
e Tutmosi IV, le condizioni ed i confini d e l l ' i m p e r o r i d o t t i i suoi p e r una t e r r i b i l e carestia a v v e n u t a , invit
non v a r i a r o n o . Ma Ameno/ ZI, chiamato Meninone dai i f r a t e l l i ed il p a d r e a venirsi a stabilire a n c h ' e s s i in
greci, si rese nuovamente g l o r i o s o , non solo per a v e r saputo E g i t t o . Quelli t e n n e r o l ' i n v i t o : vennero con t u t t a la
r e p r i m e r e le insurrezioni, che di t a n t o in t a n t o avve- famiglia ( 7 5 persone in t u t t o ) , e con t u t t i i loro be-
nivano, ma p r i n c i p a l m e n t e p e r c h promosse la prospe- stiami. Il F a r a o n e , che era r e pastore esso stesso, fece
rit d e l l ' a g r i c o l t u r a , d e l l ' i n d u s t r i e , e del commercio, e loro m o l t o buona accoglienza ; ma p e r c h il popolo egi-
diede impulso alle a r t i con g r a n d i o s e costruzioni. A Tebe ziano odiava i pastori non li frammischi nelle c i t t ,
ingrand il tempio di K a r n a k , edificato da Tutmosi I I I , bens diede loro la t e r r a di Gessen, una delle c o n t r a d e
eostru p a r t e principale d i q u e l l i di L u x o r , elev il ce- pi f e r t i l i del basso E g i t t o , affinch, t r o v a n d o ivi a b -
l e b e r r i m o edificio d e t t o i l Memnonio, ed infiniti a l t r i bondante pascolo p e r i loro g r e g g i , vivessero in pace.
nonumenti. Di questo r e celebrassi in antico una s t a t u a Quivi gli E b r e i si moltiplicarono m a r a v i g l i o s a m e n t e .
colossale, posta nella p i a n u r a di T e b e , la quale si sen- Ma dopo la m o r t e di Giuseppe furono cacciati gli H y k s o s
t i v a , al l e v a r e del sole, e m e t t e r e suoni misteriosi, so- e sorse la nuova m o n a r c h i a tebana. A l l o r a incominci
pra cui tanto dissero i p o e t i di Grecia e di R o m a , e che per gli E b r e i un periodo di oppressione calcolata. I r e
iurono presi per il s a l u t o - m a t t u t i n o al sole. P e r c i i della X V I I I dinastia non solo furono g r a n d i g u e r r i e r i
Greci ed i R o m a n i i d e n t i f i c a r o n o menofi III con Me- e conquistatori, m a , come si disse, furono p u r e g r a n d i
ninone figlio d e l l ' a u r o r a , c h e 0 nero fa v e n i r e d a l l ' E t i o - c o s t r u t t o r i di m o n u m e n t i d'ogni f a t t a . Questi r e adun-
pia in aiuto di T r o i a . A l u i succedette il figlio Oro, i que p e r opprimere gli E b r e i , affinch non t e n t a s s e r o
cui m o n u m e n t i pi p r e z i o s i si conservano nel museo di novit, non videro di meglio che r i d u r l i in s c h i a v i t ,
Torino. Dopo Oro, c h e f u l ' u l t i m o r e di questa X V I I I obbligandoli a l a v o r a r e di forza a t t o r n o alla costruzione
dinastia, l ' i m p e r o d ' E g i t t o soffr una g r a v e scossa: al- di numerosi templi e palazzi nelle principali c i t t di
l ' i n t e r n o vi furono s c o m p i g l i ; ed a l l ' e s t e r o i popoli sot- E g i t t o . Aames, fondatore della X V I I I dinastia, f u il
tomessi insorsero e n e g a r o n o t r i b u t o e soggezione. rex novus, che incominci la oppressione, c o n t i n u a t a
uai suoi successori. Gli E b r e i ci non o s t a n t e cresce-
27. Gli e b r e i i n E g i t t o e l ' E s o d o . Pare che
vano di n u m e r o in modo prodigioso, ed allora il faraone
a questi tempi si d e b b a n o r i f e r i r e i m p o r t a n t i avveni-
r e g n a n t e , temendo che venissero poi a f a r e delle r i v o -
menti della s t o r i a s a c r a . M e n t r e r e g n a v a n o gli H y k s o s ,
luzioni e a m e t t e r e in pericolo lo s t a t o , voleva che or
Giuseppe figliuolo di Giacobbe, v e n d u t o come schiavo
mai abbandonassero la pastorizia, si disperdessero p e r
dai gelosi f r a t e l l i , e c o n d o t t o in E g i t t o , giunse ivi al
t u t t e le c i t t , si a m a l g a m a s s e r o con il r e s t o del popolo
grado di vicer. G i o v a n d o s i della sua autorit in t e m p o
e professassero l a religione del p^ese. Rifiutandosi essi
di grande caro di v i v e r i , fece s che i p r o p r i e t a r i i ce-
di obbedire in ci, il F a r a o n e ordin ohe i maschi fos-
dessero i loro p o s s e d i m e n t i stabili, e cos ridusse t u t t o
sero g e t t a t i nel Nilo. Ma Dio venne in aiuto del suo
il t e r r i t o r i o a mano d e l r e . Servendosi poi della sua
Abido, ed i grandiosi suoi palazzi a T e b e ne fanno
popolo ; fece s che Hatason, la stessa figlia di T u t m o s i ,
fede. M a v a r i e i m p r e s e g u e r r e s c h e ed anche alcune opere
salvasse dalle acque Mose, il f u t u r o l i b e r a t o r e degli
di pace di questo r e furono confuse con quelle di R i -
oppressi E b r e i . I n t a n t o Dio flagell l ' E g i t t o con dieci
messe II suo figliuolo, il quale s u p e r ancora d ' a s s a i
t e r r i b i l i castighi, conosciuti nella storia sacra sotto il
la gloria del p a d r e .
nome delle dieci piaghe d'Egitto. In conseguenza di esse
Ramesse II f u dai g r e c i chiamato Sesostri : ma nel
Amenofi III, s o t t o il cui regno quelle erano a v v e n u t e ,
racconto, che essi fecero delle sue i m p r e s e ne fecero en-
d o v e t t e p e r m e t t e r e a Mos di condurre via dalla t e r r a
t r a r e a n c h e di quelle, che appartengono a differenti r e
di schiavit gli E b r e i . v e r o che pentitosi t e n t d ' i m -
o dinastie ( 1 ) . Secondo i monumenti, Ramesse li fu ben-
pedirne la p a r t e n z a , m a Iddio affog nelle acque del
s un g r a n d e g u e r r i e r o , ma non aveva in animo di farsi
m a r Rosso il suo e s e r c i t o . (An. 1447 a v . C). Gli E b r e i
c o n q u i s t a t o r e , come dicono g l i storici g r e c i . L e sue
s t e t t e r o n e l l ' E g i t t o per circa 430 anni, e vi dimorarono
spedizioni f u r o n o s e m p l i c e m e n t e difensive, per t e n e r e
per t u t t o il t e m p o che d u r la X V I I I dinastia, che fu,
si pu d i r e , l a pi avanzata nella gloria, nelle I e t t e r
(1) Se d o b b i a m o p r e s t a r fede ad Erodoto e a Diodoro, Setos avendo r i -
e nelle scienze. soluto di f a r e del figlio u n g r a n d e conquistatore, volle si educassero con
lui tutti i fanciulli, che e r a n o n a t i nello stesso giorno, i quali fece avvez-
Secondo una recente e molta diffusa opinione l'Esodo, z a r e fin d a l l ' i n f a n z i a ad u n a vita d u r a e faticosa p e r metterli in staio di
sostenere poi le vicende della g u e r r a . Sesostri corrispose ai disegni del p a -
ossia l ' u s c i t a degli E b r e i d a l l ' E g i t t o , sarebbe da porsi d r e . Non si t o s t o sali al trono, concep il d i s e g n o di conquistare il mondo
intiero, e con questo intendimento attese p r i m i e r a m e n t e a cattivarsi il cuore
sotto l a X I X dinastia. Valenti E g i t t o l o g i hanno t e n t a t o di tutti i suoi sudditi colla liberalit, colla giustizia, c o l l e maniere dolci e
popolari. In q u e s t o m e n t r e apparecchiava ogni cosa per la g u e r r a , l e v a v a
p r o v a r e che il F a r a o n e oppressore fu Ramesse I I , el soldatesche, e p o n e v a alla lor testa i giovani con lui e d u c a t i , gi divenuti
il F a r a o n e d e l l ' E s o d o , il suo figlio Menephat la cro- abili ed animosi capitani. L e sue forze s a l i v a n o a b e n 600.000 fanti ed a
2 4 , o 0 j cavalli, s e n z a c o n t a r e 27,000 c a r r i a r m a t i ad uso di g u e r r a . Allest
nologia p e r a l t r o si oppone t u t t o r a alla nuova opinione. a n c h e u n a fiotta di 400 vascelli sul golfo Arabico, la p r i m a che a b b i a a -
vuto l'Egitto.
2 8 . L a X I X d i n a s t i a . F o n d a t o r e della X I X S o g g i o g a t a l ' A r a b i a e la Libia, r e s e t r i b u t a r i a 1' Etiopia con t u t t e le co-
ste del M a r R o s s o ; quindi percorse l'Asia con u n a rapidit m a r a v i g l i o s a ,
dinastia fu Ramesse I , p e r parte di donna nipote di e spinse le sue conquiste o l t r e al G a n g e . Soggiog parimenti l ' A s i a M i n o r e
la Scizia e pi a l t r e regioni, e dopo nove anni torno nei suoi slati pago di
Oro, ultimo r e della dinastia precedente. Il suo r e g n o a v e r e imposto un a n n u o t r i b u t o ai popoli vinti. Delle l o r o spoglie e coll'o-
p e r a dei prigionieri condusse a termine lavori stupendi, che attestano la
fu di corta d u r a t a . Sethi I , detto ordinariamente Setos, munificenza s u a e l ' a v a n z a m e n t o dell' a r t e egizia. S c a v canali, strusse
successore di R a m e s s e , da alcuni considerato di razza templi, edific un palazzo reale, che, d a lui detto il R a m e s s e o , riusci u n o
dei pi g i g a n t e s h i m o n u m e n t i d e l l ' E g i t t o . Innalz a n c h e un m u r o lungo
non egiziana, m a semitica discendente d a g l i Ilyksos, f u 170 K m . a difesa d e l l ' I s t m o di Suez contro lo scorrerie b a r b a r e s c h e : e p e n -
sando come di g r a n d e utilit t o r n e r e b b e pel commercio il m e t t e r e in c >mu-
uno dei pi g l o r i o s i monarchi dell'antico E g i t t o . Con nicazione il M e d i t e r r a n e o col M a r Rosso, diedesi a cos fatta gigantesca
i m p r e s a , cui per non pot c o n d u r r e a fine. E r a r i s e r v a t o ai nostri tempi
lui incominciano le g l o r i e della X I X dinastia, che cede di v e d e r e i due m a r i congiunti (nell'anno 1859), m e d i a n t e il disegno del
signor L e s s e p s e l ' a i u t o delle potenze d ' E u r o p a .
in poco nella celebrit alla X V I I I . E g l i con b r i l l a n t i
Sesostri impieg il resto dei suoi g i o r n i in d a r e l e g g i ed istituzioni a t t e
spedizioni ridusse di nuovo in soggezione le provincie, gi a f o r m a r e la felicit dei suoi popoli. Ma dopo 50 a n n i di r e g n o divent cie-
co; d i c h e , c r e d e n d o s i inutile pel suo popolo, diessi m i s e r a m e n t e la m o r t e ,
vinte da T u t m o s i I I I , e che si erano r i b e l l a t e d u r a n t e circa l ' a n n o 1320 a v . G. G. E g l i fu creduto dagli Egiziani u n novello 0 -
siride, e s t i m a t o come l ' e r o e nazionale per eccellenza. Numerosi monu-
gli u l t i m i r e della X V I I I dinastia. F u p u r e grande e menti a t t e s t a n o t u t t o r a la g r a n d e z z a della sua g l o r i a e f a n n o fede d e l l ' e n -
tusiasmo, che a v e v a destato nel s u o p a e s e .
splendido nelle costruzioni, ed il tempio di Osiride ad
BARBERIS Storia Orientale. 8
98
s o g g e t t i i popoli del v a s t o i m p e r o , che ad ogni piccola oc- A R a m e s s e II successe Menefta suo figlio, il quale
casione si r i b e l l a v a n o . Appena salito sul t r o n o scoppi ebbe un r e g n o pieno di t u r b o l e n z e a l l ' i n t e r n o e di pericoli
una r i v o l t a n e l l ' E t i o p i a , che egli non riusc a soffocare per invasioni di s t r a n i e r i . A l t e m p o d e l l a X I X dinastia
se non dopo l u n g h e g u e r r e . Ma il g r a n t e a t r o delle sue la supremazia d e l M e d i t e r r a n e o e r a gi p a s s a t a nel-
g e s t a fu l'Asia M i n o r e (1) e la Siria, ove nel quinto l e mani dei P e l a s g o - T i r r e n i . Questi, a l l e a t i s i coi popoli
anno del suo regno si form una grande confele- della Libia, della S i r i a , dell'Asia Minore, di G r e t a , di
razione di nazioni c o n alla t e s t a i Kheta.La g u e r r a con- Sicilia e di S a r d e g n a , a t t a c c a r o n o p e r t e r r a e p e r m a r e
t r o loro d u r per c i r c a quindici anni, senza che mai quelle l ' E g i t t o v a r i e v o l t e , ma s e m p r e furono r i b a t t u t i . F i n a l -

popolazioni potessero e s s e r e sottomesse c o m p l e t a m e n t e , fin-


m e n t e d u r a n t e il r e g n o di Menefta g l ' i n v a s o r i riuscirono mi
ch, f a t t a s i la pace col r e degli H i t t e i , le nazioni ribelli
a p e n e t r a r e nel Basso E g i t t o , ove commisero g u a s t i e i - m
saccheggi incredibili. lutiI'1I-1: p I
tornarono sottomesse, e l'impero egiziano riacquist i
confini che a v e v a a i t e m p i di Tutmosi III. L e vicende 2 9 . D e c a d e n z a . L a decadenza d e l l ' E g i t t o
di queste i m p r e s e m i l i t a r i sono r i c o r d a t e sulle p a r e t i del cominciata s o t t o M e n e f t a , ultimo f a r a o n e della X I X di-
nastia, fu precipitosa sotto le dinastie seguenti. L a X X
Ramesseo ed in u n curioso poema epico dello scriba
fu i m p o t e n t e a r i t o r n a r e e mantenere lo splendore del-
Pentaour.
l ' i m p e r o egiziano. I r e di questa d i n a s t i a , che p r e t e n -
P i che a far g u e r r e , R a m e s s e II pens a far prospe-
devano discendere da R a m e s s e I I , p o r t a r o n o t u t t i il nome
r a r e le a r t i , l ' i n d u s t r i a , il commercio, l ' a g r i c o l t u r a , ed

II
di R a m e s s e : di questi l'unico che m e r i t i menzione il J
questo che lo r e s e s u p e r i o r e agli a l t r i : con una r e t e
fondatore della dinastia, Ramesse III. L e sue i m p r e s e
di canali f a t t i di n u o v o o rinnovando gli antichi, diffuse
g u e r r e s c h e fecero ancora p e r un momento s e n t i r e l a po-
la f e r t i l i t per t u t t o il paese; congiunse Menfi col M a r e ;
tenza dei F a r a o n i ai popoli a l t r e volte v i n t i e s o g g e t t i
s p a r t il t e r r i t o r i o , e, istituito il censo, lev t r i b u t i r e -
a l l ' E g i t t o . R a m e s s e respinse pure una nuova invasione
g o l a r i . Sotto il l u n g h i s s i m o suo r e g n o la c o l t u r a d e l l ' E -
di Libii e di popoli del m a r e . Di questo r e si a m m i r a
g i t t o tocc l ' a p o g e o della magnificenza e dello splendore.
il gigantesco palazzo di Medimet-Ab in T e b e . P o c h i
Ma non si pu a f f e r m a r e c e r t a m e n t e che quello fosse
a l t r i edifizi d ' E g i t t o uguagliano questo in estensione (1).
t e m p o di compiuta felicit p e r gli Egiziani, perch, cosa
c o m p a t i b i l e a p r i n c i p i p a g a n i , R a m e s s e I I non seppe unire
(f) S u l l e p a r e t i di questo palazzo sono descritte le g e s t a di R a m e s s e I I I
alle a l t r e b u o n e q u a l i t la moderazione e la clemenza; in bassorilievi ed iscrizione. S i vede da esse come il popolo egizio fosse
e m i n e n t e m e n t e religioso Una iscrizione invoca Dio in questo m o d o : O h
anzi sfoggiando b a r b a r o lusso e devozione inumana, ogni Dio Benefico, oh Signore del Mondo, oh sole custode di giustizia ! La vigi-
lanza tua non h a confine. A te sono i nostri respiri, in poler tuo la v i t a
qualvolta a n d a s s e a l tempio faceva t i r a r e il suo c a r r o da n o s t r a . Questo r e fece in Asia varie conquiste, perci a l c u n e volte v i e n
c o n f u s o con R a m e s s e I I e col Sesostri dei Greci. N u m e r o s i sono i q u a d r i
principi soggiogati, e copr d'innumerevoli edilzi l ' E g i t t o civili, militari e religiosi nei quali a g r a n d i t r a t t i s c r i t t a la storia e g i -
a prezzo di una c r u d e l e oppressione de' suoi sudditi. ziana. A q u e s t i q u a d r i ammirabili deve riferirsi q u e l p a s s o degli annali di
Tacito (lib. 3 c a p . 60) Portossi Germanico in E g i t t o per e s a m i n a r n e le
a n t i c h i t Giunse ben presto a T e b e e ne contempl le immense vestigia :
1
(1) ERODOTO (Vbro I I - 106) dice che a suoi tempi si vedeva ancora una iscrizioni a c a r a t t e r i egiziani scolpiti sui g r a n d i edifizi ricordano l ' a n t i c a
colonna verso E f e s o , che p o r t a v a u n a iscrizione sopra Sesostri. opulenza dell'Egitto.
R a m e s s e I I I con poca avvedutezza stabil i prigionieri di Rosso e r a s o r t o l ' i m p e r o d e g l i E b r e i , i quali dopo lun-
g u e r r a , specialmente quelli di razza filistea, sulla p i a n u r a g h e lotte riuscirono finalmente a vincere i F i l i s t e i ed a
l i t t o r a n e a di P a l e s t i n a . Ci non rec p r o s p e r i t , ma dan- r o v i n a r e la loro potenza. I n t a n t o Sheshonth, che il
no al suo regno, poich sorse col ben p r e s t o una f o r - Sesonchi o Sesac della Bibbia, riusc in E g i t t o a fondare
midabile potenza , che colle sue c i t t di Gaza, A- la X X I I dinastia. Costui, sebbene g e n e r a l m e n t e consi-
scalona, ed a l t r e , domin la via m i l i t a r e , che d a l l ' E - d e r a t o come un a v v e n t u r i e r e , si fece o l t r e m o d o p o t e n t e , ed
g i t t o tendeva alla S i r i a . P e r t a l modo poco alla v o l t a essendo l ' E g i t t o diviso t r a i r e l e g i t t i m i di Tanis e g l i
i Filistei esclusero d a l l ' A s i a qualunque influenza egiziana. u s u r p a t o r i che risiedevano a Tebe, riusc a r i d u r r e t u t t o
O l t r e questa causa e s t e r i o r e di decadenza per l ' E g i t t o , l ' E g i t t o sotto un solo s c e t t r o . Pose la sua sede a Bubaste,
si aggiunse l'inettezza dei principi successori di Ramesse I I I . unadelle pi antiche citt d e l B a s s o E g i t t o , e di l t e n e v a a
F u r o n o 14 i F a r a o n i col nome di Ramesse; ma pi nes- freno i popoli, che volevano r i b e l l a r s i . Sesonchi ebbe
suno fece cosa degna di memoria: la loro v i t a era v e - gran p a r t e sui destini della Giudea. A p p r e s s o di lui si
r a m e n t e indolente, non attendendo ciascuno che ai p r o - rifoggi Geroboamo, minacciato da Salomone, e vi r i m a s e
prii piaceri e a godere le delizie, che loro p r o c u r a v a il finch visse quel sapiente r e . Alla m o r t e di Salomone
trono. T a n t a indolenza diede origine ad una rivoluzione, Geroboamo lasci l ' E g i t t o , e si fece c o m p e t i t o r e di R o -
che pose fine alla-dinastia. E da osservarsi che a l finire boamo; da questa l o t t a deriv lo s m e m b r a m e n t o del r e -
di questa, Tebe e l ' a l t o E g i t t o sembrano decaduti: pi gno di Giuda e l ' o r i g i n e del r e g n o d'Israele.
non producono n m a r a v i g l i e n e l l ' a r t e , n r e . Invece si
Sesonchi fu lo s t r u m e n t o di cui volle s e r v i r s i Iddio
innalza a poco a poco il basso E g i t t o : T a n i s , Bubaste,
por c a s t i g a r e le i n g r a t i t u d i n i di R o b o a m o r e di Giuda,
Sais, Mende, Sebenito generano famiglie r e a l i . I n o l t r e
poich, o l t r e al p r o t e g g e r e i r i f u g g i t i , che a v e v a accolti,
p u r e mirabile in questo periodo l'imitazione semitica,
nel quinto anno del r e g n o di Roboamo, venne in P a l e -
che penetr p r o f o n d a m e n t e in E g i t t o . A capo della ri-
stina, soggiog t u t t e le piazze f o r t i della Giudea, e gi
v o l t a contro i Ramessidi trovossi il sommo S a c e r d o t e
stava p e r d i s t r u g g e r e G e r u s a l e m m e , dove R o b o a m o si
di A m m o n e a Tebe, Her-IIor, che assunse la corona dei
e r a t r i n c i e r a t o col fiore dei g u e r r i e r i . (1) Il pericolo a p e r s e
F a r a o n i , m a t r o v una f o r t e resistenza nel Basso E g i t t o ,
gli occhi al r e di Giuda: egli ricorse al S i g n o r e , il quale
ove sorse la X X I dinastia a Tanis. I rivoltosi di T e b e
gli fece annunziare da uno d e ' suoi p r o f e t i , che Ge-
si r i f u g i a r o n o in E t i o p i a , e l fondarono il r e g n o s a c e r -
r u s a l e m m e scamperebbe p e r questa v o l t a dalla t o t a l e r o -
d o t a l e di Napata, che e r a una delle capitali del v i c e r e a m e
vina. Di f a t t o Sesac f u c o s t r e t t o a r i t i r a r s i , m a non
di E t i o p i a ( 1 ) ,

3 0 . L a X X I I d i n a s t i a . D u r a n t e questi scon- (1) Uno dei pi estesi bassorilievi della p r i m a corte del palazzo di K a r -
v o l g i m e n t i d e l l ' E g i t t o , nell'Asia fra l ' E u f r a t e ed il M a r n a c a T e b e r a p p r e s e n t a Sesonchi con proporzioni colossali, c h e minaccia u n
g r u p p o di prigionieri, c h e tiene pei capelli, e conduce innanzi alla t r i a d e
T e b a n a i capi di t r e n t a nazioni da lui vinte. U n o di questi che alla b a r b a
(i) Colla X X I dinastia incomincia il Periodo Sailico, cosi detto dal pre- e alla fisionomia si mostra Asiatico, h a nello scudo m e r l a t o il m o t t o : r e
dominare di Sais, principale citt del Delta. di Giuda
prima che gli f o s s e r o consegnate t u t t e le ricchezze del spetto s p r e g i e v o l e e cupidissimo di ricchezze. I l r e g n o
tempio di S a l o m o n e e del palazzo dei r e di Giuda di Bocchoris f u di 4 4 anni, dopo dei q u a l i non solo
( 9 2 5 av. G). p e r d e t t e il r e g n o , m a l a v i t a negli s t r a z i pi o r r i b i l i , es-
S o t t o i successori d i S e s a c l ' E g i t t o f u condotto ai con- sendo f a t t o b r u c i a r vivo.
fini n a t u r a l i , poi p e r d e t t e anche l ' u n i t di g o v e r n o ; sor- 31. L a d o m i n a z i o n e e t i o p i e a e gli A s s i r i i n
sero q u a e l p a r e c c h i piccoli principati indipendenti. ( 1 ) Egitto. I bei tempi di Tebe e di M e n f i erano
I monumenti c o n f e r m a n o tali racconti della S a c r a S c r i t - p a s s a t i p e r s e m p r e . L ' E g i t t o , divenuto t r o p p o ricco e
t u r a . L ' u l t i m o r e della X X I I dinastia fu Sesonchi IV, florido, a v e v a e c c i t t a t a l ' i n v i d i a di tutti i popoli vicini;
il quale come i p r e lecessori lasci a n c h ' esso depe- d ' a l t r a p a r t e le sue forze erano s c e m a t e , e le m o l t e
r i r e l ' E g i t t o , e non lasci fama di s. rivoluzioni i n t e r n e ne a n d a v a n o t u r b a n d o c o n t i n u a m e n t e
Piancki Meiamoun d ' o r i g i n e egiziana, che regnava sul l a quiete. F u Sabacone r e d ' E t i o p i a , figlio e sucessore
t r o n o di N a p a t a in E t i o p i a , approfittando dello s t a t o didivi- di Pianici, colui che d a l l ' E t i o p i a mosse c o n t r o Bocchoris,
s i o n e i n c u i e r a l ' E g i t t o , discese a f a r n e la conquista. A c - e vintolo e f a t t o l o prigione, lo condann a d essere b r u -
colto a Tebe c o m e l i b e r a t o r e , prese per f o r z a M e n t , e c i a t o vivo (1). Contro il costume degli i n v a s o r i , S a b a -
vinse molti piccoli r e del Delta, parecchi dei quali e r a n o cone g o v e r n l ' E g i t t o con umanit ed e n e r g i a ; p e r me-
a v v e n t u r i e r i m i l i t a r i di razza libica. L ' u n i t d e l l ' i m p e r o
glio c o n s e r v a r e le conquiste, prese il titolo d e g l i a n t i -
egiziano si t r o v di nuovo ristabilita sotto il principe
chi r e e fece s u a c a p i t a l e Menfi. M a n e t o n e considera
etiope di N a p a t a ; m a il basso E g i t t o alla m o r t e di l u i
questo r e etiope come f o n d a t o r e d'una d i n a s t i a l e g i t t i m a ,
si ribell subito ( 2 ) . A capo della ribellione f u Bocchoris,
che la X X V . (727 a v . C r . ) .
il quale f o r m a da solo la X X I V dinastia. Costui e r a fi-
S a b a c o n e il S u a o Seve della B i b b i a , c h e p e ' suoi
glio di un c e r t o T a w e k h t , d ' o r i g i n e sconosciuta, il q u a l e
fini politici spinse Osee r e d ' I s r a e l e a r i b e l l a r s i a l l ' A s -
erasi i m p a d r o n i t o della c i t t di Sais ed aveva t e n t a t o
s i r i a . Quando, c a d u t a S a m a r i a nelle mani di S a r g o n r e
di r e s t i t u i r e l ' u n i t del r e g n o a suo p r o f i t t o p r i m a della
degli Assiri, l ' i m p e r o di questi si t r o v q u a s i l i m i t r o f o
v e n u t a di Pianici. Bocchoris da Diodoro a n n o v e r a t o t r a
a l l ' E g i t t o , Sabacone usc d a i suoi confini p e r c o m b a t -
i r e , che d i e d e r o eccellenti leggi alla nazione egiziana,
t e r e u n ' u l t i m a v o l t a pel dominio dell'Asia occidentale;
e che m o s t r a r o n o s o m m a prudenza n e l l ' a m m i n i s t r a z i o n e
della giustizia. chiamato astutissimo, sapiente, di a- ma a Raphia tocc una c o m p l e t a s c o n f i t t a , dopo la
quale si r i t i r in Etiopia, lasciando l ' E g i t t o nelle m a n i
(1) Alcuni di q u e s t i r e sono d a M a r a t o n e posti nella X X I I I dinastia
Tamte. di 2 0 piccoli r e .
(2) Un q u a d r o d e i t u r b a m e n t i interni d a cui t r a v a g l i a t o l ' E g i t t o in
quei tempi e ben d i p i n t o dalla Bibbia. Ecciter, dice il Signore (in Isaia n \ fili storici irreci p a r l a n o della esimia umanit di S a b a c o n e ; o n d e p e r
c a p . X I X e X X ) , l ' E g i z i a n o contro l'Egiziano, l'uomo c o m b a t t e r contro il
suo fratello, 1 a m i c o c o n t r o l'amico, citt contro citt, regno contro r e g n o .
Ci allude e v i d e n t e m e n t e alla divisione d e l l ' E g i t t o sotto la X X I I I dinastia
t r a i re di T a n i a e i p r e t e n d e n t i di Ment. P i sotto Isaia dice sono co-
me pazzi i principi di T s o a n e (Tanis), s o n o nella illusioue i principi di Nopk Dei della nazione, e f u sollecito di migliorare le condizioni delle citta e
delle c a m p a g n e egizie.
Il terzo r e della dinastia etiopica Taraka, detto della Storia Egiziana il principio di u n ' r a n o v e l l a , di
d a g l i E b r e i Tilsaka e dai greci Saracos. N e l 7 0 0 a v . cui rimangono pi c e r t e notizie. Assicuratosi sul t r o n o ,
G r . , costui con varii r e g o l i del Delta e n t r n e l l ' A s i a a mosse le a r m i c o n t r o il r e d ' A s s i r i a p e r differenze i n s o r t e
c o m b a t t e r e gli Assiri, c o n d o t t i da Assaradone; m a scon- circa i confini dei due s t a t i . La g u e r r a incominci col-
ftto in P a l e s t i n a , si r i t i r in Etiopia, come gi aveva l'assedio della c i t t d ' A z t o in P a l e s t i n a , che d u r 2 9
t a t t o Sabacone. Dopo alcuni anni ritorn alla g u e r r a , anni. q u e s t o il pi l u n g o assedio,di cui si p a r l i nelle
ma gli Assiri g u i d a t i da A s s u r b a n i p a l , lo vinsero una se- storie. In t a l e f r a t t e m p o egli a t t e s e ad a b b e l l i r e la c i t t
conda volta, ed invadendo l ' E g i t t o lo c o s t r i n s e r o a r i - diMenfi con magnifici m o n u m e n t i ; si diede con g r a n d e cura
t i r a r s i nuovamente in E t i p i a , dove poco dopo m o r i . a l l ' a m m i n i s t r a z i o n e dello S t a t o , a u m e n t le e n t r a t e , e
Tebe fu p r e s a ed o r r e n d a m e n t e s a c c h e g g i a t a (1). I n t a n t o favorendo il c o m m e r c i o stabili relazioni c o l l a Grecia e
l ' E g i t t o continuamente i n v a s o e percorso o r a dagli e s e r - colla Fenicia; e per simil modo t r a s s e l ' E g i t t o da quel
citi Etiopi, o r a dagli e s e r c i t i Assiri, ebbe a soffrire le misterioso s e p a r a m e n t o dalle a l t r e nazioni, in cui l ' a v e v a
pi o r r e n d e c a l a m i t . P e r t a l modo si a v v e r a r o n o i n t i e - t e n u t o l ' a n t i c a politica dei suoi r e . M a l g r a d o le sue o p e r e
r a m e n t e i castighi p r o f e t a t i a l l ' E g i t t o dai v e g g e n t i grandi, n o n p o t r i t o r n a r e a l l ' a n t i c o s p l e n d o r e il t r o n o dei
ebrei. F a r a o n i , p e r c h gli E g i z i m o s t r a r o n o s e m p r e u n ' a v v e r -
32. L a d o d e c a r c h i a e i l p r i n c i p i o d e l l a d i - sione cos i r r e s i s t i b i l e c o n t r o gli s t r a n i e r i , c h e non si
n a s t i a X X V I . M e n t r e i r e d ' E t i o p i a venivano sarebbero mai s e d u t i a t a v o l a con essi n t a m p o c o s e r -
ricacciati dagli A s s i r i , l ' E g i t t o r e s t nelle mani di vito del coltello, cui essi avessero t o c c a t o . P s a m m e t i c o
venti piccoli r e , di cui dodici del D e l t a f o r m a r o n o un a l l ' i n c o n t r o li a m a v a g r a n d e m e n t e : a i u t a t o da essi a sa-
g o v e r n o d e t t o dai Greci dodecarchia (2). F r a questi lire al p o t e r e , ne teneva molti alla sua c o r t e , a s s e g n a n d o
piccoli principi, che p r e s t o si tolsero dal vassallaggio v e r s o loro t e r r e da c o l t i v a r e e d i g n i t nel p a e s e ; e Diodoro
l ' A s s i r i a , uno dei principali e r a il-re di Sais Psantih, pi Siculo ci r a c c o n t a che egli riceveva o s p i t a l m e n t e gli s t r a -
conosciuto sotto il nome grecizzato di Psammetico. nieri, i quali venivano a visitar l ' E g i t t o , e che p r e i i -
La concordia non d u r m o l t o f r a i confederati, e P s a m - ligeva i G r e c i t a n t o da v o l e r e ai suoi figli f a r i m p a r a r
metico, p r o s c r i t t o dai colleghi, si r i t i r nelle m a r e m m e la loro l i n g u a . Adoper a n c h e i f o r e s t i e r i in g u e r r a , di
del Delta. Col essendo a p p r o d a t i molti p i r a t i greci dalla che la casta dei g u e r r i e r i punta nel suo o r g o g l i o , ed of-
Ionia e dalla Caria, egli li prese a' suoi stipendi, e r o t t a fesa nei suoi i n t e r e s s i , abbandon l ' E g i t t o , ed in n u m e r o
la g u e r r a agli undici, li sconfisse, distrusse la dodecar- di 2 0 0 , 0 0 0 e m i g r in E t i o p i a .
chia, che era d u r a t a quindici anni, e si r e s e p a d r o n e di
D ' a l l o r a in poi la potenza m i l i t a r e d ' E g i t t o and di
tutto l'Egitto. (656 av. Cr.).
nuovo decadendo, e non fu pi r i s o l l e v a t a al suo p r i m i e r o
L ' a v v e n i m e n t o di P s a m m e t i c o al trono segna nei fasti
splendore, t u t t o c h non sieno mancati r e di m o l t o v a l o r e
(1) V. Sezione I V , Assurbanipal. e cupidi d ' i m p r e s e . P s a m m e t i c o diede principio alla
(2) Da &em, dodici, e pyj,, primo, capo: dodici capi. X X V I ed u l t i m a dinastia, e r e g n g l o r i o s a m e n t e . M o r
l ' a n n o 017 a v . C r i s t o , avendone passato sul t r o n o 3 9 . metico I I , succeduto a suo padre N e c o , dopo 0 a n n i
3 3 . N e c o . F i g l i o e successore di P s a m m e t i c o di r e g n o per in una spedizione c o n t r o l ' E t i o p i a . Gli suc-
fu Neco. D i v e r s e i m p r e s e di g r a n d e m o m e n t o i l l u s t r a - c e d e t t e Aprio, che la Bibbia c h i a m a Faraone Ofra. Co-
rono il suo r e g n o . G u e r r e g g i la Siria a l l o r a indebolita stui pass la sua vita in continue guerre.. Nei p r i m i anni
dalle discordie i n t e s t i n e , ed in questa spedizione, r i c e v u t o di regno r i u s c felicemente nelle sue i m p r e s e : a s s o g g e t t
affronto da Giosia r e di Giuda, mossegli c o n t r o le a r m i , l ' i n t e r a isola di Cipro, la q u a l cosa non p o t e r o n o mai
lo vinse a M a g e d d o , ed i r r i t a t o t r a t t G e r u s a l e m m e e o t t e n e r e i suoi predecessori; espugn Sidone, ed in a p -
la Giudea quale p a e s e di conquista. Ma c r e s c i u t a la po- presso si r e s e padrone di t u t t a la F e n i c i a . P r e s t soc-
tenza di N a b u c o d n o s o r r e di Babilonia, f u vinto da que- corso a Sedecia r e di Giuda contro Nabucodnosor r e di
s t o p o t e n t e , ed in u n a sola b a t t a g l i a p e r d il f r u t t o di Babilonia; ma questi a i u t i non f u r o n o efficaci. Il r e di
t u t t e le a n t e r i o r i conquiste (004). L e g u e r r e per non Giuda p e r d e t t e la vita, G e r u s a l e m m e fu p r e s a , il t e m -
g l ' i m p e d i r o n o di f a v o r i r e il c o m m e r c i o . A questo fine pio s p o g l i a t o , onde p e r un i s t a n t e i Giudei si r i l u g -
cerc di c o m p i e r e l ' i m p r e s a di R a m e s s e il G r a n d e , cio vi giarono in E g i t t o , non ostante le lamentazioni e le mi-
c o n g i u n g e r e i l m a r e M e d i t e r r a n e o col m a r Rosso per mezzo maccie di G e r e m i a . I l p r o f e t a annunzi che A p r i o ca-
di un g r a n d e c a n a l e . Ben 1 2 , 0 0 0 o p e r a i perirono in sif- drebbe nelle mani d e ' suoi nemici. L ' e v e n t o corrispose
f a t t o l a v o r o e l ' o p e r a gi e r a s i c o n d o t t a a buon p u n t o , alla predizione. P e r alcuni a v v e n i m e n t i felicemente con-
quando un o r a c o l o a v v e r t i t o a v e n d o che t a n t a f a t i c a sa- chiusi s'insuperb a segno, che v a n t a v a s i non a v e r Dio
r e b b e t o r n a t a a solo v a n t a g g i o dei b a r b a r i , il r e ne stesso il p o t e r e di deporlo dal t r o n o . Ma ecco che il suo
i n t e r r u p p e il p r o s e g u i m e n t o (1). esercito, mandato c o n t r o i Cirenei, tocc una g r a n d e scon-
fitta, alla quale tenne dietro p r e s t o una ribellione delle
Volendo e s t e n d e r e le relazioni c o m m e r c i a l i d ' E g i t t o ,
sue milizie. Ad acquietare i ribelli e g l i invia loro l ' a -
N e c o fece e s e g u i r e da n a v i g a n t i F e n i c i un g i r o t u t t o
mico Amasi. M e n t r e costui a r r i n g a v a v i v a m e n t e le t r u p -
a t t o r n o a l l ' A f r i c a . P a r t i r o n o costoro dal m a r Rosso, riu-
pe, un soldato, che gli era da l a t o , postogli un elmo in
scirono a s u p e r a r e t u t t e le difficolt, e dopo t r e anni
capo, si pose a g r i d a r e : Amasi sia nostro r e ; e t u t t o
di navigazione r i e n t r a t i nel M e d i t e r r a n e o , passando per
l ' e s e r c i t o si unisce a quella voce e lo acclama r e .
lo s t r e t t o di G i b i l t e r r a , fecero r i t o r n o a l l ' E g i t t o . Una
Amasi, lasciatosi t i r a r e dalla cupidigia del comando, t r a d
impresa cos i m p o r t a n t e r i m a s e senza quei buoni risul-
l'amico ed accett d ' e s s e r e r e ; anzi mosse col medesimo
t a m e n e , che s e ne potevano r i p r o m e t t e r e , e le cogni-
esercito c o n t r o A p r i o e lo sconfisse. Amasi t r i o n f a n t e
zioni a c q u i s t a t e in t a l i v i a g g i furono ben p r e s t o dimen-
e n t r in Saide, residenza dei r e di quella dinastia, e si s t a -
t i c a t e . (an. 0 0 0 a v . G. C . ) .
bil nel loro palazzo. Condusse seco A p r i o , che per qualche
34. Aprio ed Amaso. Psammi o Psam-
t e m p o fu ben t r a t t a t o ; poi i clamori d e l popolo obbligarono
(1) Tolomeo F i l a d e l f o , q u a l c h e tempo appresso, posesi a compiere le so- Amasi ad abbandonarglielo, e venne s t r a n g o l a t o . Amasi
spese o p e r e ; ma il c a n a l e non curato di poi, f u b e n presto ricolmato dalle fu riconosciuto da t u t t o il popolo p e r r e d ' E g i t t o .
sabbie. Ai di nostri in cui, come si d e t t o , f u con b u o n esito dato fine al
c a n a l e di Suez, a p p e n a a p p a r i v a n o le traccie degli antichi lavori.
F u costui di o r i g i n e plebea, ma seppe innalzarsi colle dalle s v e n t u r e , a v r e b b e f o r s e o t t e n u t o da Cambise il o , o-
sue doti personali, e noi possiamo chiamarlo un grande v e r n o d e l l ' E g i t t o ; se non che c o n v i n t o di t e n t a t i v i di
m o n a r c a , che r e s e a l paese la p r o s p e r i t antica. F u a- r i v o l t a v e r s o i P e r s i a n i fu c o n d a n n a t o a b e r e del san-
micissimo dei G r e c i , e largo di benefizi con loro ( 1 ) . g u e di t o r o , e ne mor s u l l ' i s t a n t e (1). D ' a l l o r a in poi
Non essendosi mai impacciato in g u e r r e di conquista, l ' E g i t t o divenne p r o v i n c i a p e r s i a n a , e la s u a s t o r i a si
fece rifiorire il c o m m e r c i o pi dello stesso Neco. E r o - congiunge a quella dei re di P e r s i a , fino alla v e n u t a di Ales-
doto ci dice, che l ' E g i t t o non fu mai cos florido e p r o - sandro il G r a n d e . P a r e che la p a r t e della N u b i a , che e r a
spero come s o t t o q u e s t o r e . Aveva s t r e t t o amicizia con s o t t o m e s s a a l l ' E g i t t o , a l t e m p o d e l l a occupazione P e r -
Solane famoso l e g i s l a t o r e d ' A t e n e ; e sotto il suo r e g n o siana r i c u p e r a s s e la s u a i n d i p e n d e n z a . L a conquista P e r -
il celebre filosofo P i t a g o r a venne in E g i t t o ad i s t r u i r s i siana incominci u n a serie quasi c o n t i n u a t a di s v e n t u r e p e r
intorno a q u a n t o vi fosse di pi i m p o r t a n t e nella reli- l ' E g i t t o , che fu t e n u t o e g o v e r n a t o con s o m m a ferocia
gione di quel paese. Adorn Menfi e Sais di sontuose dal vincitore.
costruzioni, orn i t e m p l i di ricche opere. A ' suoi t e m p i
si contava in E g i t t o , dice E r o d o t o , certo con esagerazione,
fino a ventimila c i t t t u t t e abitate. Menfi e Sais f u r o n o CAPO V.
le m a g g i o r m e n t e da lui abbellite. Mor dopo 4 4 anni di
regno. Dominazioni s t r a n i e r e i n Egitto.
35. C o n q u i s t a P e r s i a n a . La floridezza d i
36. D o m i n a z i o n e P e r s i a n a . C a m b i s e , r i -
questi due u l t i m i r e g n i non f u che passeggiera, e 1' ora
dotto l ' E g i t t o a p r o v i n c i a p e r s i a n a , mosso d a l l ' a b b o r -
della caduta del r e g n o egiziano stava per scoccare,
r i m e n t o p e r l a grossolana i d o l a t r i a che vide d o m i n a r e
Psammenite o Psammetico 111 figliolo di Amasi aveva
in quella regione dimostr a p e r t o disprezzo p e r le cre-
appena incominciato a r e g n a r e , quando, circa l ' a n n o
denze egizie e n e mise in b u r l a le p r a t i c h e . Dirocc
5 2 5 av. G. C . , Cambise r e di P e r s i a , spinto dal desi-
in un m o m e n t o edifizi di secoli e spogli i sacerdoti di
derio di conquiste, mosse contro l ' E g i t t o . P s a m m e n i t e si
o g n i privilegio; pel che gli E g i z i a n i d i s p r e z z a r o n o lui e
difese, ma f u c o m p i u t a m e n t e r o t t o , dopo un sanguinoso
t u t t i i P e r s i a n i . G e n t e cos d i v o t a a i m o r t i , quanto do-
f a t t o d ' a r m e , presso Pelusio. Allora si r i t i r in Menfi;
e quivi circuito dai nemici cadde nelle mani del vinci- (1) N a r r a n o gli storici che Cambise i n e b b r i a t o d e l l a vittoria si p o r t a s s e
t o r e . E s p o s t o a t u t t e le umiliazioni della sua t r i s t e con- b a r b a r a m e n t e contro l ' E g i t t o e specialmente c o n t r o il loro culto politeistico
cosi contrario alle idee persiane. I.a cosa p a r e v a a l t u t t o credibile, q u a n d o
dizione, P s a m m e n i t e vide la figlia r i d o t t a al servizio l'iscrizione r i n v e n u t a sotto u n a s t a t u a di C a m b i s e , che si trova in Vaticano
mostrandoci come Cambise fosse iniziato ai misteri della d e a Neith, e si fa-
degli schiavi, il figlio condotto al supplizio; m a egli cesse istruire n e l culto Egizio, diede u n a s m e n t i t a a tutti q u e s t i r a c c o n t i .
P e r conciliare le diverse tradizioni s e m b r a che si d e b b a n o distinguere le
m o s t r a n d o un a n i m o forte, che non si lascia a b b a t t e r e e p o c h e ; e r i f e r i r e le devastazioni, le persecuzioni, le c r u d e l t di "Cambise
contro gli Egiziani ai tempi della conquista, i n a c e r b i t a dai tentativi d i r i -
volta, ponendo la sua iniziazione e rispetto p e r le c o s t u m a n z e egizie nei
(1) Ai Greci stabiliti in Egitto a s s e g n per dimora l a citt di N a n c r a t e , t e m p i posteriori, q u a n d o una saggia politica g l i - s u g g e r i v a di c a l m a r e ii
e questi vi f a b b r i c a r o n o un bellissimo tempio chiamato Ellenio. paese e d'avvezzarlo al giogo persiano.
F u costui di o r i g i n e plebea, ma seppe innalzarsi colle dalle s v e n t u r e , a v r e b b e f o r s e o t t e n u t o da Cambise il o , o-
sue doti personali, e noi possiamo chiamarlo un grande v e r n o d e l l ' E g i t t o ; se non che c o n v i n t o di t e n t a t i v i di
m o n a r c a , che r e s e a l paese la p r o s p e r i t antica. F u a- r i v o l t a v e r s o i P e r s i a n i fu c o n d a n n a t o a b e r e del san-
micissimo dei G r e c i , e largo di benefizi con loro ( 1 ) . g u e di t o r o , e ne mor s u l l ' i s t a n t e (1). D ' a l l o r a in poi
Non essendosi mai impacciato in g u e r r e di conquista, l ' E g i t t o divenne p r o v i n c i a p e r s i a n a , e la s u a s t o r i a si
fece rifiorire il c o m m e r c i o pi dello stesso Neco. E r o - congiunge a quella dei re di P e r s i a , fino alla v e n u t a di Ales-
doto ci dice, che l ' E g i t t o non fu mai cos florido e p r o - sandro il G r a n d e . P a r e che la p a r t e della N u b i a , che e r a
spero come s o t t o q u e s t o r e . Aveva s t r e t t o amicizia con s o t t o m e s s a a l l ' E g i t t o , a l t e m p o d e l l a occupazione P e r -
Solone famoso l e g i s l a t o r e d ' A t e n e ; e sotto il suo r e g n o siana r i c u p e r a s s e la s u a i n d i p e n d e n z a . L a conquista P e r -
il celebre filosofo P i t a g o r a venne in E g i t t o ad i s t r u i r s i siana incominci u n a serie quasi c o n t i n u a t a di s v e n t u r e p e r
intorno a q u a n t o vi fosse di pi i m p o r t a n t e nella reli- l ' E g i t t o , che fu t e n u t o e g o v e r n a t o con s o m m a ferocia
gione di quel paese. Adorn Menfi e Sais di sontuose dal vincitore.
costruzioni, orn i t e m p l i di ricche opere. A ' suoi t e m p i
si contava in E g i t t o , dice E r o d o t o , certo con esagerazione,
fino a ventimila c i t t t u t t e abitate. Menfi e Sais f u r o n o CAPO V.
le m a g g i o r m e n t e da lui abbellite. Mor dopo 4 4 anni di
regno. Dominazioni s t r a n i e r e i n Egitto.
35. C o n q u i s t a P e r s i a n a . La floridezza d i
36. D o m i n a z i o n e P e r s i a n a . C a m b i s e , r i -
questi due u l t i m i r e g n i non f u che passeggiera, e 1' ora
dotto l ' E g i l t o a p r o v i n c i a p e r s i a n a , mosso d a l l ' a b b o r -
della caduta del r e g n o egiziano stava per scoccare,
r i m e n t o p e r l a grossolana i d o l a t r i a che vide d o m i n a r e
Psammenite o Psammetico 111 figliolo di Amasi aveva
in quella regione dimostr a p e r t o disprezzo p e r le cre-
appena incominciato a r e g n a r e , quando, circa l ' a n n o
denze egizie e n e mise in b u r l a le p r a t i c h e . Dirocc
5 2 5 av. G. C . , Gambise r e di P e r s i a , spinto dal desi-
in un m o m e n t o edifizi di secoli e spogli i sacerdoti di
derio di conquiste, mosse contro l ' E g i t t o . P s a m m e n i t e si
o g n i privilegio; pel che gli E g i z i a n i d i s p r e z z a r o n o lui e
difese, ma f u c o m p i u t a m e n t e r o t t o , dopo un sanguinoso
t u t t i i P e r s i a n i . G e n t e cos d i v o t a a i m o r t i , quanto do-
f a t t o d ' a r m e , presso Pelusio. Allora si r i t i r in Menfi;
e quivi circuito dai nemici cadde nelle mani del vinci- (1) N a r r a n o gli storici che Cambise i n e b b r i a t o d e l l a vittoria si p o r t a s s e
t o r e . E s p o s t o a t u t t e le umiliazioni della sua t r i s t e con- b a r b a r a m e n t e contro l ' E g i t t o e specialmente c o n t r o il loro culto politeistico
cosi contrario alle idee persiane. I.a cosa p a r e v a a l t u t t o credibile, q u a n d o
dizione, P s a m m e n i t e vide la figlia r i d o t t a al servizio l'iscrizione r i n v e n u t a sotto u n a s t a t u a di C a m b i s e , che si trova in Vaticano
mostrandoci come Cambise fosse iniziato ai m i s t e r i della d e a Neith, e si fa-
degli schiavi, il figlio condotto al supplizio; m a egli cesse istruire n e l culto Egizio, diede u n a s m e n t i t a a tutti q u e s t i r a c c o n t i .
P e r conciliare le diverse tradizioni s e m b r a che si d e b b a n o distinguere le
m o s t r a n d o un a n i m o forte, che non si lascia a b b a t t e r e e p o c h e ; e r i f e r i r e le devastazioni, le persecuzioni, le c r u d e l t di "Cambise
contro gli Egiziani ai tempi della conquista, i n a c e r b i t a dai tentativi d i r i -
volta, ponendo la sua iniziazione e rispetto p e r le c o s t u m a n z e egizie nei
(1) Ai Greci stabiliti in Egitto a s s e g n per dimora a citt di N a n c r a t e , t e m p i posteriori, q u a n d o una saggia politica g l i - s u g g e r i v a di c a l m a r e il
e questi vi f a b b r i c a r o n o un bellissimo tempio chiamato Ellenio. paese e d'avvezzarlo al giogo persiano.
veva g i u s t a m e n t e e s a c e r b a r s i contro lo s t r a n i e r o al ve- paese inondato. N o n o s t a n t e gli sforzi di D a r i o p e r a s f o g -
d e r e disseppellire la m u i p m i a di A m a s i , b a t t e r l a , f o r a c - g e t t a r e c o m p i u t a m e n t e l ' E g i t t o a l giogo della P e r s i a ,
c h i a r l a colla s p a d a , in fine b r u c i a r l a ! gli Egizi, t r a e n d o profitto d a l l e sconfitte sue nella G r e c i a ,
Gambise pens in o l t r e r e c a r e le a r m i contro l u o g h i si r i v o l t a r o n o , e Dario m o r senza a v e r l i r i d o t t i all'ob-
famosissimi per devozione, cio al tempio del dio A m m o n e bedienza.
all'Occidente e a M e roe al mezzod d e l l ' E g i t t o ; m a , a v - Serse, suo figlio, dopo d ' a v e r v i in pochi mesi r i s t a b i -
viluppatosi in quelle a r e n e senza b a s t a n t e p r e v i d e n z a , lita l ' a u t o r i t P e r s i a n a , pun l ' E g i t t o della sua r i v o l t a
vi p e r d e t t e l ' e s e r c i t o , e i s a c e r d o t i lo dissero punizione con una compiuta oppressione, obbligandolo, o l t r e a i
dei n u m i o l t r a g g i a t i . Bisogna dire che Cambise oper t r i b u t i g i e s a g e r a t i , a s o m m i n i s t r a r g l i per la sua spe-
b e n i m p r u d e n t e m e n t e , e gli E g i z i a n i lo t e n n e r o come dizione in E u r o p a una g r a n d e q u a n t i t di g o m e n e di
crudele t i r a n n o e non l a s c i a v a n o p a s s a r e occasione per papiro per la costruzione di ponti e 2 0 0 navi.
n o t a r e il loro m a l ' u m o r e e r i b e l l a r s i . Appena l ' E g i t t o seppe la nuova della m o r t e di S e r s e ,
Gambise moriva dopo t r e a n n i di r e g n o sull' E g i t t o , t e n t di sollevarsi di nuovo sotto la condotta del r e
e dopo di lui fu a s s u n t o a l t r o n o D a r i o figliuolo d ' I s t a s p e . della Libia Inaro, e dell' Egiziano Amirteo. Gli E g i -
Questa c o n t r a d a con porzione della Libia, e le Pro- ziani, secondati dalla flotta degli s t r a n i e r i , i quali e r a n o
vincie di Cirene e B a r c a in A f r i c a , f o r m a v a n o l a s e s t a p u r e in g u e r r a c o n t r o i P e r s i a n i , sconfissero e fecero
delle 20 s a t r a p i e , nelle q u a l i e r a diviso l ' i m p e r o P e r - prigione il g o v e r n a t o r e Persiano d ' E g i t t o , e si r e s e r o
siano sotto D a r i o . L ' E g i t t o d o v e v a d a r e per t r i b u t o an- padroni di Menti. Ma u n secondo esercito persiano li
nuo 7 0 0 t a l e n t i b a b i l o n e s i d ' a r g e n t o , e f a r e i n n u m e r e - rinchiuse in Biblo, dove f u r o n o c o s t r e t t i a d a r r e n d e r a i
voli a l t r e c o n t r i b u z i o n i , dimodoch era g r a v a t i s s i m o di bal- con Inaro, il quale fu crocifisso.
zelli; t u t t a v i a s e m b r a c h e fosse pi t r a n q u i l l o e felice 37. N u o v a i n d i p e n d e n z a . Gli indomiti E g i -
che nei t e m p i t u r b o l e n t i delle u l t i m e d i n a s t i e . I P e r - ziani, non abbattuti dagli immensi rovesci antecedenti ,
siani lasciarono a g l i E g i z i l'uso pubblico e p r i v a t o della poco dopo la m o r t e di I n a r o , inalberarono di nuovo lo
loro s c r i t t u r a , s e r v e n d o s i p u r e dei c a r a t t e r i c u n e i f o r m i s t e n d a r d o dell'indipendenza nazionale, guidati da A m i r -
in alcuni m o m e n t i f a t t i in E g i t t o . Onde si t r o v a n o teo. Costui, r r i g i n a r i o della c i t t di Sais, si oppose e-
iscrizioni col nome d i c o n q u i s t a t o r i p e r s i a n i , s c r i t t i in nergicamente alle t r u p p e del luogotenente di Dario N o t o ,
geroglifici e in c a r a t t e r i cuneiformi: preziosa scoperta e alla m o r t e di lui si t r o v padrone d e l l ' E g i t t o , e caccia-
che ci s e r v e per l ' u n o e l ' a l t r o s i s t e m a di s c r i t t u r e . 11 tine i Persiani ne r i s t a b i l l'indipendenza, il culto de'
r e g n o di D a r i o , essendo stato di 3 6 a n n i , lasci nelle suoi Dei e 1' esercizio delle antiche l e g g i . Il suo r e g n o ,
opere egizie n u m e r o s e m e m o r i e . D a r i o r i p r e s e il p r o g e t t o che dur 6 anni, forma la X X V I I I dinastia di Manetone.
di Neco di c o n t i n u a r e il canale t r a il Nilo ed il m a r Egli attese a r i p a r a r e i disastri dell'occupazione forestiera.
Rosso; ma i l a v o r i f u r o n o sospesi, p e r c h si t e m e v a , a Gli succedette Nufrutf dai Greci d e t t o Ne ferite, di
cagione dell'elevazione del m a r Rosso, di v e d e r e il famiglia originaria di Mende, la quale form la X X I X
113
dinastia. Costui, m i n a c c i a t o dal r e di P e r s i a , conchiuse- a t t a c c a r l i in F e n i c i a . In quel t e m p o gli Egizi si solle-
con S p a r t a un t r a t t a t o d'alleanza, che venne stipulato,, varono c o n t r o di l u i , eleggendo p e r r e N e t t a n e b o I I
secondo Diodoro, il p r i m o anno della 9 6 a olimpiade, ossia suo nipote.
l ' a n n o 3 9 5 a v a n t i l ' e r a v o l g a r e . Il suo r e g n o non d u r 3 8 . N u o v a d o m i n a z i o n e P e r s i a n a . Agesilao,
che 6 anni. Gli s u c c e d e t t e Acoris: sotto di lui l ' E g i t t o per v e n d e t t a c o n t r o Taco p r o t e s s e il nuovo R e , onde
fu continuamente minacciato dai Persiani; m a egli, s t r e t - Taco and a r i f u g i a r s i nella P e r s i a . Nettanebo I I per
t a alleanza con v a r i i popoli circonvicini, seppe m a n t e n e r e un t e m p o notevole r e s i s t e t t e agli eserciti persiani. Dario
valorosamente l ' i n d i p e n d e n z a . Morto lui, g l i succedettero Oco, r e di P e r s i a , venne egli m e d e s i m o alla t e s t a
t r e faraoni di nessun v a l o r e , e l ' E g i t t o fu conquassato da d'una spedizione contro l ' E g i t t o . N e t t a n e b o p r e p a r g r a n d i
v a r i e discordie, m a non ricadde ancora sotto l a domina- mezzi di difesa, rinforz i luoghi principali con g u a r -
zione P e r s i a n a , poich una famiglia o r i g i n a r i a d i S e b e n i t o , nigione; ma i P e r s i a n i , secondati da v a r i i Greci t r a -
a l t r a citt del basso E g i t t o , prese le redini del g o v e r n o , ditori, poterono risalire il Nilo, v i n c e r e in v a r i e b a t t a -
fondando la X X X d i n a s t i a . glie gli Egizi, ed il r e t r a d i t o e b a t t u t o friggi col t e -
soro in E t i o p i a . N e t t a n e b o I I fu l ' u l t i m o r e della X X X .
Nettanebo, che ne fu f o n d a t o r e , ebbe a r e s p i n g e r e i
d i n a s t i a , e l ' u l t i m o di schiatta egizia che domin in
nuovi t e n t a t i v i d ' i n v a s i o n e f a t t i dai P e r s i a n i , i quali col
quella c o n t r a d a .
l o r o esercito e colla loro f l o t t a si presentarono a v a n t i
a Pelusio. N e t t a n e b o , che aveva radunato sufficienti mezzi Con Dario Oco n e l l ' a n n o 3 3 8 a v a n t i l ' e r a c r i s t i a n a co-
di difesa, r e s i s t e t t e validamente. I P e r s i a n i , dopo d'es- mincia l a X X X I dinastia, che fu di nuovo P e r s i a n a . Mor-
sersi i m p a d r o n i t i della fortezza che l a diffendeva, e n t r a - t o egli l ' a n n o s e g u e n t e , ebbe a successore A r t a s e r s e suo
r o n o in un r a m o del Nilo. N e t t a n e b o p e r s e g u i t viva- figlio, che r e g n due anni soli, senza l a s c i a r e m e m o r i a
m e n t e F a r n a b a z z o , g e n e r a l e in capo dei P e r s i a n i , che alcuna di s sui m o n u m e n t i d ' E g i t t o . L ' u l t i m o della
t r a v a g l i a t i dall'innondazione del N d o furono c o s t r e t t i ad dinastia P e r s i a n a fu Dario III, che r e g n 4 anni ; dopo
a r r e n d e r s i . Cos l ' E g i t t o fu di nuovo l i b e r a t o . i q u a l i , vinto ad Isso da Alessandro r e di Macedonia ,
d o v e t t e abbandonare questa r e g i o n e , e cos ebbe fine in
Y a r i i m o n u m e n t i danno testimonianza delle cure, che
E g i t t o la dominazione P e r s i a n a .
N e t t a n e b o prese dell'amministrazione dello s t a t o .
Dopo di lui venne il regno di Tevo o Taco. Costui 3 9 . D o m i n a z i o n e G r e c a . A l l a conquista del-
p u r e , attendendo a r i p a r a r e 1' E g i t t o dagli assalti dei l ' E g i t t o f a t t a da Alessandro , questo paese r i c u p e r la
P e r s i a n i , s t r i n s e alleanza coi L a c e d e m o n i , che m a n d a - sua antica p r o s p e r i t , tanto pi che t o s t o f o r m un r e -
rono un esercito sotto il comando di Agesilao. Ma T a c o gno indipendente, e nulla fu m u t a t o a ' suoi costumi na-
non diede a lui che il comando della f a n t e r i a , lasciando zionali. F u questa una politica iniziata da Alessandro
a Cabria quello della flotta, e riserbando per s il t i t o l o m e d e s i m o , il quale, conoscendo l ' i m p o r t a n z a di farsi a -
ed i d i r i t t i di generalissimo. Contro il p a r e r e di A g e s i - m a r e e v e n e r a r e , t u t t ' a l contrario di ci che fece Cam-
lao, che voleva a s p e t t a r e i Persiani n e l l ' E g i t t o , and ad bise, r e g a l pinguamente l'oracolo m a g g i o r e d e l l ' E g i t t o ,
BARBBRIS. Storia Origliale. 9
quello di Giove A m m o n e , e in conseguenza f u da esso Con questo Tolomeo figlio di L a g o , incominci la nuo-
p r o c l a m a t o figlio di Ammone. Riconosciuto cos e p r o - v a dinastia g r e c a d e t t a di Lagidi, i cui r e adottarono
clamato q u a l Dio dai sacerdoti di quel t e m p i o , fu t e n u t o t u t t i per nome patronimico quello di Tolomeo con un
in conto di l i b e r a t o r e ed obbedito p r o n t a m e n t e da t u t t o soprannome p a r t i c o l a r e , che serviva a distinguerli.
l'Egitto. S o t e r o delle antiche costituzioni dell' E g i t t o conserv
Vedendo Alessandro l a bella posizione di un i s t m o t u t t o quello, che combinasse coi costumi p r e s e n t i e as-
f o r m a t o del l a g o Mereotide e dal M e d i t e r r a n e o ad oc- sodasse il regio potere: sostenne la r e l i g i o n e , r e g a l i
cidente del N i l o , vi fond una c i t t , d e t t a Alessandria sacerdoti; cre una flotta e un esercito, che, se c r e d i a m o
dal suo n o m e . Alessandro segn egli medesimo la pian- ad Appiano, aveva 2 0 0 mila fanti, 40 mila cavalli, t r e -
t a della nuova citt , dandole la f o r m a della c l a m i d e cento elefanti e duemila c a r r i falcati. L a p r o s p e r i t del-
Macedonica. S e g n il luogo delle m u r a colla f a r i n a de- l ' E g i t t o sotto di lui fu t a l e che le ricchezze profluivano
stinata al p r o v v e d i m e n t o dei soldati, destin in p e r s o n a s t e r m i n a t a m e n t e . Appiano assicura che il suo tesoro e r a
il sito delle piazze pubbliche, dei tempi p e r le d i v i n i t di 750 mila t a l e n t i , cio un q u a t t r o mila milioni di l i r e :
g r e c h e ed egizie; l ' a c q u a vi era p o r t a t a da lontano, e quantunque a lato dell'opulenza stesse una m i s e r i a deso-
p e r condotti s o t t e r r a n e i diffusa in t u t t a la c i t t . C h i a m l a n t e , s o r t e comune dei paesi p a g a n i , dove milioni di
g r a n n u m e r o d ' a b i t a t o r i da ogni p a r t e , t a n t o che Dio- schiavi esercitavano t u t t i i traffici a pr dei pochi p a -
doro ne c o n t a v a un milione, di cui 3 0 0 mila l i b e r i , e n e droni.
fece, c o m ' e r a suo p r o g e t t o , un emporio di c o m m e r c i o Il successore di Tolomeo S o t e r o p o r t il sopranome
t r a l ' o r i e n t e e l'occidente. Quindi, lasciando in E g i t t o di Filadelfo. Il p a d r e gi se l ' e r a associato al r e g n o
Cleomene p e r g o v e r n a t o r e , prosegu il corso delle s u e qualche t e m p o p r i m a della m o r t e (1). E g l i g o v e r n l ' E -
conquiste. g i t t o p e r 3 8 a n n i , e s e p p e , in mezzo all' anarchia del
M o r t o A l e s s a n d r o , nel medesimo giorno il consiglio (1) Giova r i p o r t a r qui a b b r e v i a t a l a descrizione che Callistene di R o d i f a
dei g e n e r a l i affidava il g o v e r n o d e l l ' E g i t t o , della Libia delle feste oltre ogni dire sontuose, che si fecero in quella occasione. F u
costrutto un padiglione r e a l e in cui l'oro, l ' a r g e n t o , le pietre preziose, le
e di porzione dell' Arabia a Tolomeo, generale esperto spoglie degli animali pi r a r i , i pi ricchi tessuti della P e r s i a e dell'India
si t r o v a v a n o con profusione frammisti a suppellettili splendide ed a m a t e -
del p a r i in consiglio c h e in campo, amato assai da A l e s - r i e ricchissime. Poi procedette u n corteo di straordinaria magnificenza : p r e -
cedevano le bandiere delle varie m a e s t r a n z e a m m e s s e al corteo, poi un alto
sandro; solo che abbia saputo m o d e r a r e la mania delle c a r r o t r a s c i n a t o da s e s s a n t a uomini, s u cui una s t a t u a v e r s a v a c o n t i n u a -
m e n t e latte agli astanti che si recavano a raccoglierlo : poi un secondo
conquiste. Costui ben presto recatosi n e l l ' E g i t t o , a t t e s e c a r r o t i r a t o da 300 uomini sosteneva un immenso tino d ' u v a che 60 satiri
a difendersi c o n t r o i g e n e r a l i , che g l i volevano t o g l i e r e pigiavano, e il dolce mosto colava per tutto il cammino. Seguivano molti
giovani portando vasi ed utensili tutti d'oro, come pure vasellame prezioso
il governo, ed a m e r i t a r e l ' a f f e t t o degli a b i t a n t i . Dopo e g r a n n u m e r o di figure e s t a t u e d'oro con maestria eseguite. Poi marcia-
v a n o 1500 fanciulli in toniche bianche, i quali con coppe d'oro e d ' a r g e n t o
la m o r t e del figlio d'Alessandro, Tolomeo si fece inco- m e s c e v a n o vino ai circostanti. Seguiva un altro c a r r o immenso trascinato
da 509 uomini da cui si spiccavano a volo continuameute colombi e tortore
r o n a r e r e ad Alessandria e fece b a t t e r e m o n e t a in suo con fettuccie l e g a t e alle zampe, perch gli spettatori li potessero pigliare.
Un e l e f a n t e t u t t o coperto d'oro p o r t a v a il fantoccio d i Bacco e dietro a lui
nome. A lui p e r riconoscenza f u dato il nome di Sote- c a m m i n a v a n o 500 fanciullette, t u t t e vestite di porpora e cinte con u n a trec-
ro ossia S a l v a t o r e . cia d'oro. Cinque forme di asini incoronati, 24 carri tirati d a elefanti, ses-
s a n t a tirati da arieti, altri tirati da struzzi e d a gazzelle, da camelli, d a
mondo g r e c o , m a n t e n e r e la pace e la p r o s p e r i t d e l L ' E g i t t o s ' i n g r a n d verso m e z z o g i o r n o , dell'Abissinia ,
suo r e g n o . S o t t o di lui l ' E g i t t o divenne la prima potenza del Sennaar e di t u t t a l ' A r a b i a felice. Cos t u t t o il golfo
m a r i t t i m a , ed Alessandria centro non solo del commercio, arabico a p p a r t e n n e a l l ' E g i t t o . Dopo la m o r t e di E v e r -
ma anche del m o v i m e n t o filosofico e l e t t e r a r i o . Nel cosi g e t e si ricadde n e l l ' a n a r c h i a . Il soprannome di E v e r g e t e
detto Museo da lui t e r m i n a t o vi aveva t u t t o ci che oggi gli fu d a t o in premio dell' a t t o pio e benefico di a v e r
in u n ' u n i v e r s i t : v a s t i portici o v ' i s t r u i r e p a s s e g g i a n d o : ricondotto in E g i t t o le s t a t u e degli D e i , che Cambise
la libreria pi famosa dell' antichit , con una folla di aveva t r a s p o r t a t o in P e r s i a . E r a sua moglie quella Be-
persone per copiare, c o r r e g g e r e , d o r a r e , g u a r n i r e i pa- renice, figlia del r e della Cirenaica, che cos celebre p e r
piri: dovunque si sapesse esservi l i b r i , si chiedevano a la chioma v o t a t a per l a salvezza del m a r i t o .
p r e s t i t o , indi ai possessori erano m a n d a t e belle c o p i e , Ad E v e r g e t e succedette FUoptore, c r u d e l e tiranno.
serbando gli originali; per insegnare e dirigere furono E g l i acquist il r e g n o col parricidio, e pose il colmo al
chiamati i m a g g i o r i savii di ogni paese. P e r t a l modo suo delitto con o r d i n a r e la m o r t e del suo f r a t e l l o e della
da A t e n e e r a t r a p i a n t a t o sul Nilo l'albero delle scienze m a d r e . Mor dopo 17 a n n i d i r e g n o . Gli succedette l'u-
umane. Debole di costituzione il Filadelfo fu t u t t o in nico figlio Epifane, fanciullo di 5 anni. A l t e m p o della
conservar la pace e nel favorire appassionatamente le sua t u t e l a i Romani i n t e r v e n n e r o la p r i m a v o l t a in E -
scienze: ebbero sotto lui principio le p r i m e relazioni coi g i t t o , perch gli A l e s s a n d r i n i , avendo m a n d a t o a p r e -
Romani ( 2 7 3 ) . E g l i eresse varii monumenti, t r a gli al- g a r e il Senato che p r e n d e s s e la t u t e l a del giovane r e ,
t r i una s t a t u a colossale di se stesso, di bel granito esso mand M a r c o Lepido ad a m m i n i s t r a r e il regno a
rosa, che si t r o v a n e l Campidoglio. nome di Tolomeo. Uscito di t u t e l a , Epifane si manten-
Ebbe a successore il figlio Tolomeo Everrete, il quale ne in amicizia coi R o m a n i : conserv fiorente la famosa
non accontentandosi di vedere 1' E g i t t o p r o s p e r a r e per scuola Alessandrina. Ma in seguito moltiplicandosi ogni
la scienza e pel traffico e ambendo la pericolosa gloria g i o r n o le sue c r u d e l t , venne in odio agli E g i z i , eccit
di conquistatore, invase l ' i m p e r o dei Seleucidi, la Siria, ribellioni e finalmente fu a v v e l e n a t o d a ' suoi g e n e r a l i .
1' Asia Minore, la M e s o p o t a m i a , la P e r s i a e la Media. Visse 2 8 anni e ne r e g n 14. ( 1 8 1 a v . C.)
Queste invasioni non ebbero a l t r o r i s u l t a t o che di sta- Il suo primogenito Filometore succedette a l p a d r e ,
b i l i r e in E g i t t o la via del commercio, poich la domina- a n c h ' e g l i nella t e n e r a et di 5 anni. U s c i t o di t u t e l a
zione egiziana non p o t mantenersi in q u e s t e conquiste. i n t r a p r e s e una g u e r r a contro Antioco, ma quegli lo vinse
e si avanz fino ad Alessandria, impossessandosi di mol-
muli portavano tenda di nazione straniere e uomini e donne d'ogni luogo
assise e vestite secondo il costume dei paesi della loro provenienza. Ap- t e citt e della persona stessa del r e . Questo occasion
presso venivano i regali portati da etiopi: 600 denti di elefanti, due mila
tronchi d'ebano, sessanta crateri d'oro : d'oro erano i guinzagli di 2400 cani
g r a v i torbidi, finch, per comando del Senato R o m a n o ,
di tutte le razze conosciute. Passarono poi uomini portanti alberi da cui F i l o m e t o r e d o v e t t e cedere al suo f r a t e l l o p a r t e del suo
pendevano bestie selvatiche ed uccelli d'ogni fatta, iiapagalli, pavoni, ecc.
poi le bestie feroci in opportune gabbie, un orso bianco, 14 leopardi, 16 r e g n o , cio la Libia e l a Cirenaica. Dopo q u e s t o f a t t o ,
Santere, 4 linci, 3 orsatti, una giraffa, un rinoceronte, 24 leoni, immensit
i cavalli, due mila tori t u t t i dello stesso colore con le corna indorale ecc. F i l o m e t o r e r e g n ancora 1 3 anni. Giuseppe F l a v i o rac-
118
conta, che sotto di l u i Onia, sommo s a c e r d o t e degli E - dai R o m a n i . Dopo a l t r i t r e anni di r e g n o venuto a m o r t e ,
brei, ottenne che i l t e m p i o di Bubaste fosse c o n v e r t i t o dispose che la corona si ereditasse dalla m a g g i o r e fi-
al culto del v e r o D i o . Alla sua m o r t e il f r a t e l l o Ever- g l i u o l a Cleopatra insieme col p r i m o dei due figli, che f u

gete I I , che r e g n a v a a Cirene, venne ad o c c u p a r e il trono c h i a m a t o come il p a d r e , Dionisio : e che in lor difetto l a
d ' E g i t t o . Ma, v e n u t o in odio p e r le sue c r u d e l t , f u g g seconda sorella e l ' u l t i m o figlio occupassero il t r o n o . D i
l'anno decimoterzo del suo r e g n o . Dopo m o l t i c o n t r a s t i queste disposizioni lasci esecutore il popolo R o m a n o .
E v e r g e t e t o r n p a d r o n e d e l l ' E g i t t o , protesse v a l i d a m e n t e Cleopatra, ambiziosa, suscit discordie, p e r le quali co-
i buoni studii, nei quali ebbe m a e s t r o il g r a m m a t i c o - s t r e t t a a r i f u g g i r s i nella S i r i a , r a d u n t a n t e forze da f a r
r i s t a r c o . Compose e g l i stesso dei libri s c r i v e n d o c e r t i com- g u e r r a al f r a t e l l o . Giulio Cesare, venendo in Alessandria
m e n t i ad O m e r o , ed o p e r e di zoologia. M o r i dopo 29 anni dopo la m o r t e di P o m p e o , face vasi giudice di questo litigio;
di r e g n o , l ' a n n o 1 1 7 a v . Cristo (1). ma Cleopatra v e n u t a a feroce scontro col f r a t e l l o , r i m a s e
E v e r g e t e I I m o r e n d o a v e v a lasciato due figli e aveva vincitrice, m e n t r e il f r a t e l l o periva nel Nilo, l ' a n n o quar-
dato la facolt alla m o g l i e Cleopatra di e l e g g e r e per t o del suo r e g n o .
succedergli quello che pi le piacesse. L a r e g i n a pre- Cesare teneva dimestichezza con Cleopatra, dalla quale
f e r i v a il figlio m i n o r e A l e s s a n d r o , m a fu c o s t r e t t a dal gli nacque un figlio, che fu dagli Alessandrini c h i a m a t o
popolo a scegliere il p r i m o g e n i t o , che ebbe n o m e Sobero Cesarione. Dopo molte vicende Cleopatra si un con An-
I I , il quale r e g n 3 6 a n n i . A questi t e m p i l ' E g i t t o , tonio p e r c o m b a t t e r e contro O t t a v i o ; m a insieme nella
p e r le discordie i n t e s t i n e p r o d o t t e dalle inimicizie, che battaglia d'Azio furono sconfitti, e O t t a v i o venuto fino ad
S o t e r o ebbe a s o p p o r t a r e dal f r a t e l l o A l e s s a n d r o , che Alessandria conquist l ' E g i t t o i n t i e r o e lo ridusse in pro-
sostenuto dalla m a d r e voleva r e g n a r e , a n d a v a decaden- vincia R o m a n a . Cleopatra disperata si di la m o r t e , l ' a n n o
do: le provincie della Siria e r a n o p e r d u t e ; Cirene f o r m a v a 29 a v a n t i l ' e r a v o l g a r e . Il figlio Cesarione fu messo a
un regno i n d i p e n d e n t e , che ben tosto cadde in p o t e r e dei m o r t e , g l i a l t r i figli dispersi od uccisi: e cos fin con que-
R o m a n i ; Cipro divenne a l t r e s uno s t a t o s e p a r a t o d a l l ' E - s t ' u l t i m a r e g i n a la famiglia e la dominazione dei Lagidi.
g i t t o ; Tebe si r i v o l t e sostenne la r i v o l t a p e r t r e anni, S 4 0 . D o m i n a z i o n e R o m a n a . E s t i n t a la potenza
ma' questa ribellione f u soffocata e nel 8 2 la vecchia ca- dei L a g i d i , l ' E g i t t o venne a g g i u n t o , come t u t t e le al-
pitale fu quasi d i s t r u t t a ( 2 ) . t r e provincie d ' O r i e n t e , a l l ' i m p e r o r o m a n o ; e d'allora in
E l e t t o dal popolo a r e Tolomeo venne c o n t r a d i s t i n t o poi non essendo pi che una provincia a m m i n i s t r a t a da
col nome di Neo-Dionisio (Nuovo Bacco). Costui fu co- un proconsole, segu le sorti e le vicende di R o m a , fi-
s t r e t t o dall'odio dei sudditi di r i f u g g i a r s i a R o m a . Ma g l i t u t t a v i a da a m m i r a r s i la vitalit di questa nazione,
dopo 3 anni d ' i s t a n z e Dionisio venne r i p o s t o sul trono ehe soggiogata dai Persiani t a n t e volte insorse c o n t r o
di essi, finch riusc a l i b e r a r s e n e , ed a f a r e di nuovo
(1) I l m u s e o di F i r e n z e p o s s i e d e u n t e m p i e t t o di g r a n i t o r o s a f a t t o f a r e
da lui, che porta leggende sue e della moglie Cleopatra. un regno indipendente sebbene sotto una dinastia s t r a -
(2) Molti m o n u m e n t i s u s s i s t o n o in E g i t t o " c h e c o n s e r v a n o il n o m e della
m a d r e C l e o p a t r a e dei figli S o t e r o e d A l e s s a n d r o .
niera. Si pu dire che il m a r i t a g g i o d e l l ' antica civilt
L ' e r e s i a Ariana pot t u t t a v i a p e n e t r a r e in E g i t t o e p r o -
d ' E g i t t o colla r e c e n t e dei Greci valse a m a n t e n e r l e e n -
durvi torbidi orribili, finch il M a o m e t t i s m o fin p e r i s t e r i -
t r a m b e , dando loro un nuovo sviluppo. L a v i t a l i t della
l i r e fino ai n o s t r i giorni quel paese, che e r a s t a t o la m a r a -
nazione egizia e r a cos g r a n d e , che anche oppressa p e r t a n t o
viglia del mondo e i l granaio d ' I t a l i a .
t e m p o dal giogo r o m a n o ed a r a b o , risorse di nuovo e ricu-
per quasi s e m p r e la sua indipendenza, porgendo mezzi di
CAPO VI.
grandezza a chi si poneva alla t e s t a d i questo m o v i m e n t o .
A u g u s t o cre p e r l ' E g i t t o u n a f o r m a p a r t i c o l a r di am- Costituzione r e l i g i o s a e p o l i t i c a
ministrazione. Nomin a primo comandante Cornelio G a l l o , dell' Egitto.
cavaliere romano di mediocre nascita, m a di miti costu-
- Religione Animali sacri. L'immortalit dell'anima
m i , col titolo di p r e f e t t o a u g u s t a l e , riunendo t u t t i i po-
ed il giudizio dei morti. Mummie. Le caste.
t e r i , e ricevendo d a l l ' i m p e r a t o r e t u t t e le direzioni p e r
Belle arti e scienze. Geroglifici. Leggi e costumi.
eseguirli. Niun consiglio preso n e l paese f u chiamato a
concorrervi; il p r e f e t t o teneva luogo di r e , ed il r e g n o Manetone.
a p p a r t e n e v a a l l ' i m p e r a t o r e r o m a n o . Questo s t a t o di a m - 4 1 . R e l i g i o n e . L a r e l i g i o n e Cristiana n o n h a
ministrazione prov pochi cambiamenti fino al secolo di timore di rivelarsi a t u t t i , e non o s t a n t e la profondit
Costantino. F i o r in Alessandria u n a celebre scuola, l a dei suoi dogmi, p u r e h a saputo rendersi accessibile ai pic-
quale produsse uomini distinti nelle scienze e nelle l e t t e r e , coli come ai g r a n d i , agli ignoranti come ai d o t t i , sicco-
ai quali si riattaccano i l a v o r i dei p r i m i d o t t o r i cristiani. m e quella che, essendo divina , a p p r o p r i a t a a l l ' i n t e r o
L ' E g i t t o f u considerato come i l granaio d e l l ' i m p e r o ; genere umano. N o n fu la stessa cosa delle religioni p r e s s o
Alessandria il focolaio d ' u n g r a n d e commercio. gli antichi. Ci c h e esse avevamo di pi elevato e di
11 Cristianesimo p e n e t r in E g i t t o fin d a ' suoi p r i m o r d i : pi filosofico r e s t s e m p r e il s e g r e t o di pochi sacer-
S . M a r c o E v a n g e l i s t a f u ivi m a r t i r i z z a t o . I progressi della doti; ed erane proibito l'insegnamento a l popolo. Questo
Religione Cristiana in E g i t t o furono rapidi, di modo c h e chiamavasi il mistero del segreto. In E g i t t o , a fine di
sotto Domiziano (81-96), essa e r a sparsa ovunque, sebbene p o t e r meglio c o n s e r v a r bene questo s e g r e t o , si usavano
la religione egizia continuasse ad essere la religione dello due lingue, la v o l g a r e , c h e e r a p a r l a t a da t u t t i (demo-
s t a t o . N e l 2 0 2 i Cristiani furono p e r s e g u i t a t i p e r ordine tica), e la sacra, c h e adoperavasi solo nelle cose di r e -
del sovrano; il p a d r e e i discepoli di Origene f u r o n o uc- ligione ( i e r a t i c a ) , e non p o t e v a i m p a r a r s i d a l popolo.
cisi. Origene come capo della scuola di Alessandria f u p e r - G r a n d e diversit adunque esisteva t r a la religione dei
s e g u i t a t o . Molti Cristiani f u g g i r o n o al deserto, c h e si sacerdoti e quella del popolo. P a r e c h e i sacerdoti, me-
estendea f r a la valle del Nilo e il M a r Rosso, e diedero ori- m o r i ancora della rivelazione p r i m i t i v a , credessero in un
gine alle celeberrime solitudini d e t t e della Tebaide, dove Dio solo, e t e r n o , c r e a t o r e di t u t t e le cose (1); essi a v e -
a migliaia e migliaia si radunavano i monaci a v i v e r e v i t a f i ) Ce lo a t t e s t a E r o d o t o ; e le iscrizioni t r o v a t e i n questi ultimi a n n i s u i
solitaria e unicamente consecrati al servizio d e l S i g n o r e . m o n u m e n t i a n t i c h i r a f f e r m a n o i suoi detti.
L ' e r e s i a Ariana pot t u t t a v i a p e n e t r a r e in E g i t t o e p r o -
d ' E g i t t o colla r e c e n t e dei Greci valse a m a n t e n e r l e e n -
durvi torbidi orribili, finch il M a o m e t t i s m o fin p e r i s t e r i -
t r a m b e , dando loro un nuovo sviluppo. L a v i t a l i t della
l i r e fino ai n o s t r i giorni quel paese, che e r a s t a t o la m a r a -
nazione egizia e r a cos g r a n d e , che anche oppressa p e r t a n t o
viglia del mondo e i l granaio d ' I t a l i a .
t e m p o dal giogo r o m a n o ed a r a b o , risorse di nuovo e ricu-
per quasi s e m p r e la sua indipendenza, porgendo mezzi di
CAPO VI.
grandezza a chi si poneva alla t e s t a d i questo m o v i m e n t o .
A u g u s t o cre p e r l ' E g i t t o u n a f o r m a p a r t i c o l a r di am- Costituzione r e l i g i o s a e p o l i t i c a
ministrazione. Nomin a primo comandante Cornelio G a l l o , dell' Egitto.
cavaliere romano di mediocre nascita, m a di miti costu-
- Religione Animali sacri. L'immortalit dell'anima
m i , col titolo di p r e f e t t o a u g u s t a l e , riunendo t u t t i i po-
ed il giudizio dei morti. Mummie. Le caste.
t e r i , e ricevendo d a l l ' i m p e r a t o r e t u t t e le direzioni p e r
Belle arti e scienze. Geroglifici. Leggi e costumi.
eseguirli. Niun consiglio preso n e l paese f u chiamato a
concorrervi; il p r e f e t t o teneva luogo di r e , ed il r e g n o Manetone
a p p a r t e n e v a a l l ' i m p e r a t o r e r o m a n o . Questo s t a t o di a m - 4 1 . R e l i g i o n e . L a r e l i g i o n e Cristiana n o n h a
ministrazione prov pochi cambiamenti fino al secolo di timore di rivelarsi a t u t t i , e non o s t a n t e la profondit
Costantino. F i o r in Alessandria u n a celebre scuola, l a dei suoi dogmi, p u r e h a saputo rendersi accessibile ai pic-
quale produsse uomini distinti nelle scienze e nelle l e t t e r e , coli come ai g r a n d i , agli ignoranti come ai d o t t i , sicco-
ai quali si riattaccano i l a v o r i dei p r i m i d o t t o r i cristiani. m e quella che, essendo divina , a p p r o p r i a t a a l l ' i n t e r o
L ' E g i t t o f u considerato come i l granaio d e l l ' i m p e r o ; genere umano. N o n fu la stessa cosa delle religioni p r e s s o
Alessandria il focolaio d ' u n g r a n d e commercio. gli antichi. Ci c h e esse avevamo di pi elevato e di
11 Cristianesimo p e n e t r in E g i t t o fin d a ' suoi p r i m o r d i : pi filosofico r e s t s e m p r e il s e g r e t o di pochi sacer-
S . M a r c o E v a n g e l i s t a f u ivi m a r t i r i z z a t o . I progressi della doti; ed erane proibito l'insegnamento a l popolo. Questo
Religione Cristiana in E g i t t o furono rapidi, di modo c h e chiamavasi il mistero del segreto. In E g i t t o , a fine di
sotto Domiziano (81-96), essa e r a sparsa ovunque, sebbene p o t e r meglio c o n s e r v a r bene questo s e g r e t o , si usavano
la religione egizia continuasse ad essere la religione dello due lingue, la v o l g a r e , c h e e r a p a r l a t a da t u t t i (demo-
s t a t o . N e l 2 0 2 i Cristiani furono p e r s e g u i t a t i p e r ordine tica), e la sacra, c h e adoperavasi solo nelle cose di r e -
del sovrano; il p a d r e e i discepoli di Origene f u r o n o uc- ligione ( i e r a t i c a ) , e non p o t e v a i m p a r a r s i d a l popolo.
cisi. Origene come capo della scuola di Alessandria f u p e r - G r a n d e diversit adunque esisteva t r a la religione dei
s e g u i t a t o . Molti Cristiani f u g g i r o n o al deserto, c h e si sacerdoti e quella del popolo. P a r e c h e i sacerdoti, me-
estendea f r a la valle del Nilo e il M a r Rosso, e diedero ori- m o r i ancora della rivelazione p r i m i t i v a , credessero in un
gine alle celeberrime solitudini d e t t e della Tebaide, dove Dio solo, e t e r n o , c r e a t o r e di t u t t e le cose (1); essi a v e -
a migliaia e migliaia si radunavano i monaci a v i v e r e v i t a f i ) Ce lo a t t e s t a E r o d o t o ; e le iscrizioni t r o v a t e i n questi ultimi a n n i s u i
solitaria e unicamente consecrati al servizio d e l S i g n o r e . m o n u m e n t i a n t i c h i r a f f e r m a n o i suoi detti.
vano anche cognizione di una T r i n i t e d e l l ' i m m o r t a l i t e quindi non s e n e potesse uccidere e m a n g i a r e ; m a sibbene
d e l l ' a n i m a , m a a v v o l g e v a n o queste idee in s i m b o l i , af- c h e alcuni individui di questa s p e c i e , dotati di alcune
finch il popolo non le capisse, e cos loro serbasse quella qualit speciali, venivano p r e s i , m a n t e n u t i a spese del
g r a n d e a u t o r i t , da cui sapevano t r a r r e non poco van- r e , e s e r v i t i dai p r i m a t i nei r e c i n t i dei t e m p l i . Quando
t a g g i o . Il popolo in poco t e m p o , dimenticato il culto del morivano, le l o r o esequie venivano celebrate con somma
C r e a t o r e , cadde nei pi grossolani e r r o r i del F e t i c i s m o pompa. O l t r e gli animali, adorati in generale p e r t u t t o
e del Panteismo (1). M o l t e e diverse erano le divinit l ' E g i t t o , ciascuna citt ne aveva alcuno suo p r o p r i o , ed
che si adoravano, poich ciascuna provincia e citt avea abbominava quello dei vicini.
i suoi di p a r t i c o l a r i . Quelli che pi u n i v e r s a l m e n t e rice- F r a t u t t i g l i animali sacri erano tenuti in adorazione
vevano pubblico c u l t o e r a n o i seguenti : p r i m o di t u t t i e onorati di universale culto l'ibis ed il bue Api. L ' i b i s
e r a il g r a n Dio di T e b e Aminone, detto da loro il p a d r e una specie di cicogna, che si pasce di piccoli s e r p e n t i
degli Di, il S i g n o r e d e l l ' E t e r n i t . Quel di Menfi lo e d'insetti velenosi, di cui v ' h a g r a n d e copia sulle r i v e
chiamavano Plit; ed avendo esso per simbolo il sole, del N i l o ; il suo a p p a r i r e indicava che il N i l o e r a vicino
che in egiziano si dice Rha, questo Dio fu anche d e t t o a c r e s c e r e . Ogni citt andava cercando a c c u r a t a m e n t e
Ammon R h a (2). In b r e v e p e r , abbandonato il culto del quello, che aveva i segni speciali, che indicavano in lui
Dio invisibile, si a d o r il sole, che p r i m a non ne era che la divinit, lo educavano nei recinti dei t e m p l i e lo la-
il simbolo comune. sciavano a n d a r e p e r la citt. L'ucciderlo anche involon-
t a r i a m e n t e consideravasi come un delitto capitale; e c r e -
Non minore v e n e r a z i o n e i n t u t t o E g i t t o ricevevano Osiri-
d e v a c h e se gli Dei avessero assunta una f o r m a sensibile,
de ed Iside. Il p r i m o era r a p p r e s e n t a t o dal sole nascente,
a v r e b b e r o p r e s a quella dell'ibis.
il secondo dalla luna: Osiride veniva anche a d o r a t o sotto
l a f o r m a di bue. Iside s o t t o quella di giovenca. In loro I l Dio Api e r a un v i t e l l o , cui stimavano nato da una
onore si celebravano f e s t e magnifiche, e vi si p r e p a r a v a n o giovencafecondata da un r a g g i o divino. Doveva essere t u t -
con digiuni e p r e g h i e r e . P i t a r d i poi prevalse Serapide, to n e r o , ed a v e r solo un triangolo bianco sulla f r o n t e
che aquist t u t t e le a t t r i b u z i o n i degli a l t r i di (3). ed una mezza luna al l a t o d e s t r o , con una escrescenza
4 2 . A n i m a l i s a e r i . Il popolo adorava ancora sotto la lingua a maniera di scarafaggio. T o s t o che si
una infinit di a n i m a l i , s per g r a t i t u d i n e dei b e n e f i z i , fosse scoperto un Api, si faceva festa per t u t t o l ' E g i t t o ,
che da essi r i c e v e v a , s per t i m o r e che non g l i r e c a s s e r o e n u t r i v a nei templi di Menfi dai pi degni sacerdoti.
nocumento. I l g a t t o p e r esempio, il cane, l'ibis, lo spar- L a sua m o r t e m e t t e v a in c o r r o t t o t u t t o il paese, finch
v i e r e , il coccodrillo o t t e n e v a n o onori divini. Non da cre- un nuovo Dio non si fosse t r o v a t o . L ' e s t i n t o seppellivasi
d e r e che t u t t a la specie di siffatti animali fosse s a c r a , nel tempio di Serapide o nelle tombe regali.
T a n t o e r a il rispetto che gli Egiziani avevano per gli
(1) Il Feticismo, l ' a d o r a z i o n e degli esseri insensati. Il P a n t e i s m o , d a
r'rllv Dio, c o n s i s t e n e l l ' a d o r a r e t u t t e le cose c r e a t e , come Dio. animali s a c r i , che nella b a t t a g l i a di Pelusio, Cambise
c ed H o m a m la
,> i, ' c h i a m a v a n o Giove Aminone avendone posto una fila avanti al suo esercito, eglino si
cato c o n O s T r i d e U n ' a b h r e V a Z O n e d
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figurava i l ' D i o Api unifl-
lasciarono sconfiggere, anzich c o m b a t t e r e con pericolo- dici, i quali esaminavano le loro azioni, dal punto in cui
di f e r i r n e qualcuno. A l t r a v o l t a un soldato romano, avendo furono assunti al t r o n o , e ne m e t t e v a n o in c h i a r o i vizi
ucciso d i s a v v e d u t a m e n t e n n g a t t o s a c r o , fu t r u c i d a t o a e le v i r t fino a l l o r a i g n o r a t e . Ci f a t t o un sacerdote
f u r i a di popolo, nessun conto tenuto dell'interposizione ne pronunziava il panegirico; s e ' i l popolo applaudiva, ot-
del loro R e , e della maest del nome R o m a n o . teneva gli onori f u n e b r i ; se il popolo disapprovava, gli
O l t r e gli animali sacri, il volgo adorava a n c h e m o l t e v e n i v a n e g a t o il f u n e r a l e , e il suo nome e r a cancellato
piante; e noi sapiamo che persino gli a g l i , le cipolle, ed i dai m o n u m e n t i . Questo rigoroso conto, c h e gli Egiziani
p o r r i o t t e n n e r o onori divini (1). P e r questo l ' E g i t t o e r a dovevano r e n d e r e dopo m o r t e , di t u t t e le azioni della
considerato come il popolo pi superstizioso d e l l ' a n t i c h i t . loro v i t a , c h i a m a v a s i il giudizio dei morti.
43. L ' i m m o r t a l i t d e l l ' a n i m a e d il g i u d i z i o d e i 44. M u m m i e . E r a persuasione comune presso
m o r t i . In mezzo agli e r r o r i dell'idolatria e r a comune gli Egiziani, che l ' a n i m a non si separasse dal corpo, fin-
negli Egiziani la credenza nella i m m o r t a l i t d e l l ' a n i m a . c h questo si c o n s e r v a v a i n c o r r o t t o ; epper m e t t e v a n o
Essi per dicevano che, prima di s a l i r e a l cielo, doveva la massima cura per salvarlo dalla corruzione. Lo dissec-
l ' a n i m a m i g r a r e in corpi d ' a n i m a l i , p e r cos p u r g a r s i di cavano con n a t r o n e l ' i m b a l s a m a v a n o diligentissimamente,
t u t t e l e macchie c o n t r a t t e m e n t r e viveva al corpo con- dando al corpo cos r i d o t t o il nome di mummia; e*den-
g i u n t a . P r e s e n t a v a s i perci, appena s p i r a t a , al giudizio t r o casse dipinto lo deponevano con g r a n munificenza rflle
vJyJf
di Osiride, il quale, esaminata la c o n d o t t a da lei t e n u t a necropoli o citt dei m o r t i , c h e consistevano in c a v e r n e
d u r a n t e la v i t a , la condannava a diversi s u p p l i z i , o la immense s c a v a t e nel vivo sasso abbellite dagli Egizi con
r i s e r v a v a ad un a v v e n i r e f o r t u n a t o . ogni c u r a ; poich, considerando essi la vita come un p e l -
Gli Egiziani facevano in r i g u a r d o dei corpi dei t r a p a s - legrinaggio v e r s o l ' e t e r n i t , davansi minore sollecitudine
sati, ci che credevano p r a t i c a r s i colle anime da Dio; nel fabbricare le case, che non i sepolcri. Vicino a T e b e
cio innanzi di p e r m e t t e r e c h e si seppellisse il corpo di ed a Menfi nelle c a t e n e Arabica e Libica^ vi erano n e -
un defunto si sottoponeva ad un r i g o r o s o giudizio; e se cropoli cos v a s t e , da l a s c i a r e agio di c i r c o l a r e in esse
e r a t r o v a t o innocente gli si concedevano gli onori fune- a due o t r e migliaia d'uomini. In questi luoghi si rinven-
b r i , s e n o , era p r i v a t o della s e p o l t u r a e condannato al- nero le pi belle m u m m i e e i pi antichi papiri, c h e van-
l'infamia. Questo facevasi ai c i t t a d i n i , ma con m o l t o maggio- tino p r e s e n t e m e n t e i musei d ' E u r o p a . Molti arabi eziandio
r e solennit praticavasi quando il defunto fosse persona r e g a - ai nostri t e m p i non h a n n o a l t r a abitazione f u o r i di quelle
l e . E r a n o i r e r i s p e t t a t i finch vivevano, c o s i r i c h i e d e n d o l a vastissime g a l l e r i e , donde da secoli si v a n n o estraendo
pubblica quiete ; m a dopo m o r t e si e l e g g e v a n o 4 0 giu- f le m u m m i e , s per a l i m e n t a r e il fuoco col legno e col car-
tone delle casse m o r t u a r i e , come per c e r c a r v i tesori.
(1) Giovenale, s a t i r o g r a f o latino, fiorito ai tempi di Domiziano e T r a i a n o
cos deride g l i Egizi n e l l a sua satira X V ; N solo agli u o m i n i , m a anche a molti a n i m a l i gli
Porrum et caspe nefas violare ac frangere morsu.
0 sanctas gentes, quibus haec nascuniur in hcrlis Egizi p r e s t a v a n o q u e s t ' u l t i m o uffizio. V ' h a n n o g a l l e r i e
Numina !
V a l e a dire : credono delitto (gli Egiziani) violaro i p o r r i e le cipolle e l u n g h e m o l t e miglia ricolme di ibis, c a n i , g a t t i , scim-
darvi dentro di morso. 0 s a n t a g e n t e , cui nascono negli orti Biffati numi !
d r e e p e r l a stessa divinit. I sacerdoti andavano col capo <ii h
mie e s p a r v i e r i i m b a l s a m a t i ; e trovansi g r o t t e vastissime
le quali non racchiudono a l t r o che coccodrilli. i n t i e r a m e n t e r a s o , in v e s t e bianca mondissima di lino con
4 5 . L e C a s t e . Gli egiziani erano divisi in ca- scarpe di p a p i r o . Dovevano lavarsi due v o l t e il g i o r n o
s t e o classi di persone. P r i m a per onore e potenza era la e due volte la n o t t e ; osservavano r i g o r i nel cibo, a s t e -
sacerdotale, a cui teneva d i e t r o quella dei g u e r r i e r i . S o t t o nendosi affatto dai l e g u m i , dalla carne porcina e dai pesci.
queste due nobili caste s t a v a la classe popolare, composta Dopo i sacerdoti venivano i g u e r r i e r i , i q u a l i godevano
di t u t t i gli uomini di libera condizione, che esercitavano anch'essi grandi privilegi. Non toccavano soldo di s o r t a
l ' a g r i c o l t u r a , l ' i n d u s t r i a ed il commercio. Il r i m a n e n t e m a possedevano t e r r e , ed 'erano stanziati p r i n c i p a l m e n t e
della popolazione componevasi di schiavi. Siffatta d i v i - nel Basso E g i t t o , p e r cagione delle frequenti g u e r r e che
sione in caste e r a sanzionata dalla religione, ed un indi- dovevano i n t r a p r e n d e r e c o n t r o l ' A s i a . L a m a g g i o r p a r t e
viduo di una classe non p o t e v a passare in u n ' a l t r a . m i l i t a v a a piedi; i pi cospicui combattevano sopra c a r r i
I sacerdoti f o r m a v a n o una specie di nobilt privile- da g u e r r a ; ma nessuno a cavallo. A capo della casta dei
giata. E r a n o i soli i s t r u i t i nelle scienze, e godevano t a n t a g u e r r i e r i s t a v a il r e , che e r a scelto t r a essi.
fama di d o t t r i n a , che i legislatori e i filosofi Greci e Il r e e r a considerato come discendente degli Dei, ed
R o m a n i non sdegnavano v e n i r e in E g i t t o ad a t t i n g e r e otteneva denominazioni ed onori quasi divini. I l titolo pi
lumi da quegli oracoli del s a p e r e . O l t r e al servizio della comune, che gli si dava, e r a quello di figlio del sole:
divinit i sacerdoti avevano 1' uffizio di a m m a e s t r a r e la assunto a l t r o n o , l a sua s t a t u a ponevasi t r a quelle dei
giovent nelle scienze, di m o s t r a r e il modo migliore di numi, veniva a s c r i t t o al ruolo s a c e r d o t a l e , ed i p r i m a r i i
r e n d e r e f r u t t u o s a la t e r r a e di promuovere il commer- sacerdoti divenivano i suoi consiglieri. L e sole p e r s o n e
cio. D a essi toglievansi i giudici dei tribunali, i medici, di m e r i t o conosciuto dovevano c o m p o r r e l a sua c o r t e .
gli a r c h i t e t t i ; ed e c c e t t u a t e le cariche m i l i t a r i , l ' i n t i e r a Ogni m a t t i n a doveva recarsi al t e m p i o , ove il g r a n d e
amministrazione del regno e r a posta nelle l o r o mani. Mai sacerdote g l i teneva un discorso s u l l e r e g i e v i r t , mo-
non f u v v i casta pi ricca e pi potente di questa sacer- - , s t r a n d o g l i i g r a v i mali a cui menano i vizi c o n t r a r l i .
dotale di E g i t t o . Essa possedeva il terzo dei terreni del Compiuto il sacrifizio, g l i si leggevano massime m o r a l i
paese cui pretendevano a v e r ricevuto da Iside; e non solo e fatti storici pi conducenti alle v i r t r e g a l i . Alla sua
non pagavano t r i b u t o a l c u n o , ma esigevano ancora le de- m o r t e cessavano gli affari per t u t t o l ' E g i t t o , e p e r set-
cime dagli a l t r i . L ' e d u c a z i o n e dei figliuoli del r e e r a t a n t a e un giorno t u t t i vestivano a l u t t o e facevano con
esclusivamente ad essi r i s e r v a t a . Gostituivansi in g e r a r - tinui sacrifizi con digiuni ed astinenze.
chia sotto un pontefice m a s s i m o , il quale e r a il p r i m o 46. Belle a r t i Scienze L' Egitto fu una
m a g i s t r a t o e consigliere del re. Ciaschedun sacerdote delle pi colte nazioni del mondo antico, e la sua col-
era applicato ad un qualche tempio , e questi erano in t u r a influ g r a n d e m e n t e sulla civilt dei Greci e dei R o - li
grandissimo n u m e r o . Il sacerdozio era e r e d i t a r i o , ed i mani. La S a c r a S c r i t t u r a , per fare un elogio a M o s ,
figli obligati di adoperarsi nel medesimo tempio del p a - ci dice che egli e r a versato in t u t t a la scienza E g i z i a .
L ' a r c h i t e t t u r a si distingueva tanto lischi. L a loro f o r m a d ' u n p r i s m a q u a d r a n g o l a r e ,
p e r l e sue proporzioni colossali, quanto che va r e s t r i n g e n d o s i quanto pi s'innalza e t e r m i n a in
p e r l a bont dello stile. I templi erano piramide. Sono f o r m a t i d' un sol pezzo di g r a n i t o di color
ben d i v e r s i dai n o s t r i , non formando rosso e coperti d'iscrizioni g e r o g l i f i c h e , le quali cele-
un t u t t o isolato , m a spesso consi- b r a n o la gloria del r e , che li ha innalzati. T r a gli a l t r i
s t e n d o in un gruppo di edifizi senza obelischi uno dei pi rinomati quello fatto e r i g e r e in
comunicazione i n t e r n a , ed avendo per Tebe da S e s o s t r i , che noi chiamiamo obelisco di L u x o r .
o r n a m e n t o "principale un g r a n d e nu- Gli Egiziani avevano profonde cognizioni di scienze
m e r o di colonne s n e l l ' i n t e r n o come n a t u r a l i , m a t e m a t i c h e ed a s t r o n o m i c h e .
n e l l ' e s t e r n o . Sopra di esse, come lungo P r e s s o di loro nacque la scienza chimica, cos c h i a m a t a
i m u r i , apparivano n u m e r o s e scolture da K e m i , nome antico d ' E g i t t o ; e coll'aiuto delle osser-
e d i p i n t i , che r a p p r e s e n t a v a n o f e s t e vazioni a s t r o n o m i c h e e coi calcoli m a t e m a t i c i erano essi
r e l i g i o s e , b a t t a g l i e , trionfi od a l t r o ; p e r v e n u t i ad o r i e n t a r e precisamente le loro p i r a m i d i , i
ed i dipinti erano a s m a g l i a n t i colori, pi m a r a v i g l i o s i monumenti che abbia il m o n d o , a di-
t a n t o che anche oggid f e r m a n o la segnare zodiaci, tavole a s t r o n o m i c h e , e, ci che p i ,
n o s t r a attenzione. a f o r m a r e un calendario poco diverso dal nostro; poich
L ' a r t e p e r non appariva molto a v - il loro anno si componeva di 3 6 5 giorni diviso in dodici
v a n z a t a , se si r i g u a r d a a l l a poca bel- mesi di t r e n t a giorni, con cinque giorni c o m p l e m e n t a r i .
lezza delle f o r m e nelle s t a t u e colossali, Se stiamo ad E r o d o t o (libr. 11-109) anche la geome-
di cui gli Egiziani si com- t r i a e b b e l a s u a originein E g i t t o . Del r e s t o puossi egli inten-
piacevano di o r n a r e i cor- d e r e come dopo l'innondazione del Nilo , si segnassero
ridoi dei loro t e m p l i e i confini de' campi senza il soccorso della g e o m e t r i a e
dei loro palagi. E per dell'aritmetica?
da a v v e r t i r e , che nel di- Gi fin dai t e m p i pi r e m o t i essi a v e v a n o delle biblio-
pingere e scolpire pei t e c h e . Quella che Osimandia fece r a c c o g l i e r e nella sua
templi, essi erano a s t r e t t i r e g g i a fu probabilmente la prima del mondo. In s u l l ' e n -
a determinate norme tra- t r a t a p o r t a v a quell'iscrizione: Rimedii dell'anima.
dizionali, da cui un a r t i - 4 7 . G e r o g l i f i c i . U n ' a l t r a prova d e l l ' a l t o g r a d o
sta anche abilissimo non d ' i n c i v i l i m e n t o , a cui erano p e r v e n u t i g l i Egiziani , si
a v r e b b e p o t u t o affatto al- t r o v a nel l o r o modo di s c r i v e r e . Essi non avevano la
OBELISCO D I L U X O R . lontanarsi, senza colpa di s c r i t t u r a alfabetica, come i popoli moderni; m a per f a r
religiosit. Avanti la p o r t a dei templi a qualche distanza palesi le loro idee si servivano di geroglifici, che erano
d a l l ' e n t r a t a principale, erano soliti innalzare degli cbe- segni e figure degli o g g e t t i della n a t u r a , i quali e le
BARBERIS Storia Orientaie. 10
131
quali combinavano in modo cos ingegnoso, da p o t e r con
tale mezzo e s p r i m e r e t u t t i i l o r o pensieri (1). La l e t -
t u r a ed il deciframento dei geroglifici fu un'incognita fino
al principio del p r e s e n t e secolo.
N e l 1799 un t a l B a u s s a r d , ufficiale d ' a r t i g l i e r i a del-
l ' e s e r c i t o di Napoleone, t r o v presso R o s e t t a u n ' e p i g r a f e
uomo
composta con t r e specie d i v e r s e di s c r i t t u r a ; l ' u n a g r e c a ,
l ' a l t r a geroglifica, la t e r z a demotica. La p a r t e g r e c a ,
donna
l e t t a ed intesa senza difficolt, si conobbe e s s e r e un de-
c r e t o di sacerdoti in onore di Tolomeo V , che r e g n a v a
fanciullo
mondo
a l p r i n c i p i o d e l s e c . i l . a. G r . Si suppose c h e l e a l t r e d u e p a r t i
contenessero il medesimo d e c r e t o , ed alcuni d o t t i si accin-
sero a l l ' a r d u a i m p r e s a di l e g g e r l e e d e c i f r a r l e . La p a r t e
vigilanza regina demotica, quella r e l a t i v a m e n t e meno difficile fu p r e s a
a s t u d i a r e dal De Sacy e d a l l ' A k e r b l a d ; la p a r t e g e r o -
glifica dal Y o u n g e dal G h a m p o l l i o n , a l quale ultimo
s p e t t a v e r a m e n t e il m e r i t o e l ' o n o r e di a v e r spianata
mese Ammono
la v i a d e l l ' i n t e r p r e t a z i o n e dei geroglifici ai successivi
egittologi.
notte
Non si servivano p e r solo dei geroglifici p e r i s c r i v e r e :
quadru-
pede questa specie di s c r i t t u r a era la m o n u m e n t a l e ; ma vi
e r a anche la j e r a t i c a o s a c e r d o t a l e , i cui segni o c a r a t -
pianta rtoo t e r i non erano figurativi come nei g e r o g l i f i c i , m a fonici
cio aventi un suono d e t e r m i n a t o . Nello s c r i v e r e poi, a
Appro-
varo m o ' di varie a l t r e lingue, gli egiziani p o r t a v a n o la mano
metallo Azione di da d e s t r a a s i n i s t r a .
forza
48. L e g g i e c o s t u m i . L ' E g i t t o possedette le
fluido v e r b o di migliori l e g g i , che si conoscano presso i popoli antichi.
movilo.
L o s p e r g i u r o e r a condannato a m o r t e come il m a g g i o r
P i e t r a da Genere
taglio femmin.
(1) T r a i pi celebrati geroglifici non v a omesso quello della iscrizione d e l
tempio di M i n e r v a a Sais, conservatoci da P l u t a r c o . R a p p r e s e n t a u n b a m -
Numero bino un vecchio ed u n o sparviere, e presso a questi u n pesce ed u n ippo-
plurale p o t a n o , per dire : 0 voi. giovani e vecchi, Dio a b b o r r e ogni ingiustizia.
Dilfatto lo sparviero r a p p r e s e n t a Dio, il pesce l'odio, l'ippopotamo il m a l
' d e l i t t o che c o m m e t t e r e si potesse. Il p a d r e uccisore poli. E g l i ebbe il v a n t o n e l l ' a n t i c h i t d ' a v e r r a g g i u n t o
del figlio e r a o b b l i g a t o a t e n e r n e p e r t r e g i o r n i abbrac- l'apice d e l l ' u m a n a sapienza: e va d e b i t o r e della sua
ciato il cadavere. Chi a c c a s a v a i n g i u s t a m e n t e un a l t r o , g r a n d e rinomanza a q u e s t o , che f u il p r i m o del suo
scoperto, riceveva egli l a pena che a v r e b b e d o v u t o su- paese, il quale abbia dato in lingua g r e c a una relazione
bire il calunniato. Ogni egiziano doveva i n d i c a r e per sulle d o t t r i n e , sulla sapienza, storia e cronologia della
i s c r i t t o ai m a g i s t r a t i con che modo si procacciasse la v i t a , sua p a t r i a , appoggiandosi alle opere antiche degli E g i -
e chi avesse f a t t o u n a dichiarazione falsa, o adoperasse ziani, e specialmente ai loro sacri l i b r i . Scrisse di m o l t e
mezzi illeciti, e r a c o n d a n n a t o a m o r t e . U n giudice che cose; m a il pi celebre de' suoi lavori fu una s t o r i a
condannasse, con sua c o l p a , a m o r t e un innocente, con- universale d e l l ' E g i t t o , alla quale e r a unito un catalogo
sideravasi come r e o di omicidio. delle v a r i e dinastie r e g a l i , col nome di ciascun r e e
colla d u r a t a del loro g o v e r n o . D i s g r a z i a t a m e n t e l ' o p e r a
Si aveva g r a n d e r i s p e t t o p e r la vecchiaia: chi si ab-
i n t e r a and p e r d u t a , e non ce ne r i m a n g o n o che pa-
b a t t e v a in un vecchio g l i cedeva il passo; e quando un
recchi f r a m m e n t i conservati nei libri di a u t o r i a n t i c h i ,
capo canuto e n t r a v a i n qualche adunanza, i g i o v a n i al-
quali sono Giulio Africano del III secolo, Eusebio ve-
z a v a n o t u t t i in piedi. U n t a l e rispetto alla vecchiaia fu
scovo di Cesarea del I V ; e s e g n a t a m e n t e negli s c r i t t i
i m i t a t o dagli S p a r t a n i , obbedienti alle l e g g i di L i c u r g o .
di Giorgio S i n c e l l o , monaco d e l l ' V i l i secolo, e di Giu-
E r o d o t o a f f e r m a c h e f r a gli Africani non v i a v e v a seppe F l a v i o , il quale ne cita alcuni pezzi l e t t e r a l m e n t e .
uomini di pi sano e r o b u s t o t e m p e r a m e n t o degli E g i z i . Questi f r a m m e n t i ci dnno a v e d e r e come essa doveva
P e r s u a s i che la m a g g i o r p a r t e delle m a l a t t i e p r o v e n - essere una piacevole narrazione , s c r i t t a in buon greco
gono da soverchio cibo, punivano l ' i n t e m p e r a n z a con e t r a t t a da autentici documenti.
g r a n d i r i g o r i . Nei f e s t i n i pi sontuosi si p o r t a v a a t a -
vola un teschio di m o r t o , e lo si faceva v e d e r e m e n t r e
uno diceva: G u a r d a t e q u e s t ' u o m o : f r a poco voi lo
rassomiglierete.
P e r s a l u t o g l i egiziani a l l ' i n c o n t r a r s i p e r via si face-
vano profonda r i v e r e n z a , ed abbassavano graziosamente
l a mano sino alle ginocchia , senza p r o f e r i r p a r o l a . In
generale erano di c a r a t t e r e m i t e e pacifico, di costumi
dolci, acconci ad o b b e d i r e e profondamente r e l i g i o s i .
4 9 . M a n e t o n e . Manetone fu un celebre sacer-
d o t e Egizio, d e t t o in quella lingua Mane- Tot, cio man-
d a t o da Dio T o t . N a c q u e nella c i t t di S e b e n i t o , visse
m e n t r e r e g n a v a T o l o m e o F i l a d e l f o , circa 2 6 0 anni a v .
C . , ed e r a custode d e i sacri a r c h i vii del t e m p i o d ' Elio-

t
S E Z I O N E I I Siria t r a il m a r M e d i t e r r a n e o e la valle del Giordano ( 1 ) .
Due c a t e n e di m o n t a g n e paralelle lo racchiudono. U n a
(,) di esse s e r v e di continuazione, ad occidente del Gior-
IL P O P O L O EBREO
dano, al Libano sotto il nome di monti della Galilea,
d'Efraim e di Giuda; l ' a l t r a s e r v e di continuazione, ad
O r i e n t e , a l l ' A n t i l i b a n o sotto il nome di Monti di Ga-
lactd e di m o n t i Mob. L a P a l e s t i n a f o r m a come un . 1
L'ATRI A R C H I MOSE E SUE ISTITUZIONI ET
alto piano elevato da 6 0 0 ad 800 m e t r i sopra il l i v e l -
DI GRANDEZZA R E G N O DIVISO SCHIAVIT' E lo del m a r e . L e s o m m i t pi alte delle m o n t a g n e P a -
RITORNO ARTI E COLTURA DEGLI EBREI. lestine sono il m o n t e Tabor, i monti Gelboe, ed il
Carmelo ad occidente del Giordano, ed il m o n t e Nebo
ad o r i e n t e .
Il Giordano s c o r r e t r a queste due catene. F o r m a t o
CAPO I. dalle acque di t r e sorgenti site alle falde dei monti E r -
rnon, d luogo da p r i m a al lago Meron, e, q u a t t r o leghe fl
I p a t r i a r c h i . pi s o t t o , al mare di Genezaret detto anche m a r e di
Tiberiade ; discende quindi pel corso di 3 0 l e g h e fino a l
Nozioni Geogrfiche. II popolo ebreo Isacco m a r M o r t o colla larghezza di circa 3 0 m e t r i e la profondit
Giacobbe e Giuseppe. di t r e o q u a t t r o . N e l m a r M o r t o ha p u r e foce il pic-
colo, m a rinomatissimo t o r r e n t e Cedron, che s c o r r e vi-
5 0 . N o z i o n i G e o g r a f i c h e Nessun paese f u
cino a G e r u s a l e m m e .
esplorato pi che la P a l e s t i n a : pellegrini E b r e i e Cristia-
ni, religiosi e laici, g u e r r i e r i e sapienti, poeti e viag- Il mar Morto o lago Asfaltide, s i t u a t o a mezzod
g i a t o r i in n u m e r o grandissimo dagli antichi t e m p i fino della P a l e s t i n a , ha dal s e t t e n t r i o n e a mezzod 16 l e g h e
ai nostri furono a t t i r a t i dalla fede e dalla curiosit a di lunghezza e da 2 a 4 di larghezza. L e sue a c q u e
visitarla. Specialmente dal tempo delle crociate i n poi s o m m a m e n t e salse e bituminose sono cos dense che il
le visite a quelle t e r r e , le preghiere e gli studii furono
copiosissimi. Nessun paese suscit mai di s t a n t o en- (t) L o Siria n e l l a s u a ampia estensione comprendeva tutta q u a n t a la r e -
g i o n e dal T a u r o al N o r d fino al deserto arabico al S u d , e d a l M e d i t e r r a -
tusiasmo. neo a l l ' E u f r a t e ; m a n e l senso pi r i s t r e t t o comprendeva solo la p a r t e set-
t r i o n a l e di detta r e g i o n e , m e n t r e l a p a r t e meridionale veniva d i s e g n a l a
Si chiama Palestina, o t e r r a di Canaan, o Terra col n o m e di Palestina, ed u n a s t r e t t a striscia di spiaggia sul M e d i t e r r a n e o
f o r m a v a la Fenicia. L a pi antica designazione della P a l e s t i n a f u quel-
Santa, quel t r a t t o di paese, che posto a mezzod d e l l a la di Terra di Canaan. Innanzi l ' E s o d o f u c h i a m a t a Terra promessa e
dopo Terra d'Israele, Terra Santa. Il n o m e di Palestina le v e n n e dai
G r e c i , i quali descrivevano q u e s t a p a r t e di S i r i a col titolo specioso di Si-
(1) Si suppone che lo s t u d e n t e conosca gi la storia sacra., per cui non ria Palestina, vale a dire Siria ilei Palestini ossia Filistei. Questo popolo
si d a r qui che u n cenno g e n e r a l e s u questo popolo maraviglioso e sulla o c c u p a v a l a g r a n p i a n u r a m a r i t t i m a l u n g o il Mediterraneo e f o r m a v a u n a
s u a civilt. f o r t e confederazione colle potenti citt di Azoto, Ascalona, Gaza.
corpo umano n o n v i si potrebbe i m m e r g e r e completamen- ma nemmeno la critica pi severa pot d a r l i come ope-
t e : nessun p e s c e vi ha v i t a e nessuna pianta vi cresce. r a di un i m p o s t o r e e di un i n g a n n a t o , t a n t a semplicit
Il livello delle a c q u e circa 400 m e t r i sotto a l l i v e l l o ed insieme t a n t a sapienza in essi si a m m i r a .
del M e d i t e r r a n e o . Scelto da Dio f r a t u t t i gli a l t r i popoli, r e g o l a t o con
L a P a l e s t i n a h a un clima p i u t t o s t o caldo, m a tempe- speciale provvidenza e costituito depositario delle v e r e
r a t o dai venti c h e a quell'altezza spirano quasi conti- tradizioni e delle promesse f a t t e da Dio ai n o s t r i p r o -
n u a m e n t e : f r e q u e n t i ed abbondanti sono le pioggie e le genitori, il popolo E b r e o fu p e r ordine del S i g n o r e da
r u g i a d e ; il t e r r e n o era fertile con molte p r a t e r i e e bo- Abramo distinto dalle a l t r e t r i b con una solenne ceri-
schi sui declivii delle m o n t a g n e . monia r e l i g i o s a , d e t t a l a Circoncisione.
O l t r e alla d i v i s i o n e nelle 12 t r i b , c h e si conserv s e m - Gli Ebrei ebbero per capo Abramo, discendente di E-
p r e costante, a l t r e divisioni si stabilirono in seguito. Venne ber della s t i r p e di S e m , onde venne il l o r o n o m e .
a chiamarsi Galilea la p a r t e pi s e t t e n t r i o n a l e , Samaria A b r a m o da principio a b i t a v a in U r c i t t dei Caldei,
la c e n t r a l e , Giudea la meridionale. Confinanti colla Giu- ma per ordine del Signore, abbandonata casa, p a r e n t i e
dea erano i Filistei ad occidente , g l i Amaleciti e gli p a t r i a , venne nella t e r r a di Canaan. Dio g l i predisse c h e
Idumei a mezzod. Ad oriente del Giordano vi e r a il paese sarebbe divenuto padre di generazione infinita ed in
Galaad, che p i t a r d i si chiam Persa, e sotto di esso lui sarebbero benedette t u t t e le nazioni, poich dalla
g l i Ammoniti, i Moabiti e Madianiti; m e n t r e pi alto sua discendenza nascerebbe il Redentore del genere
v i era la Batanea, l a Iturea e la Traconiiide. Al S e t - umano. Questo t u t t o si a v v e r , ed questo il m o t i v o ,
t e n t r i o n e poi v i e r a la Siria con Damasco, e l a Feni- per cui il popolo E b r e o fu in t u t t e le sue peripezie g u i -
cia con T i r o e Sidone. A mezzod e ad o r i e n t e , d i e t r o i dato come p e r mano del Signore medesimo.
popoli gi n o m i n a t i come confinanti colla Giudea , si A b r a m o accoglieva ospitalmente quelli che si accosta-
stendeva VArabia. vano al suo padiglione, e tosto dava loro acqua da la-
v a r s i i piedi, il pi tenero e grasso agnello del suo a r -
La popolazione della P a l e s t i n a e r a fitta; le c i t t e r a n o
m e n t o p e r refiziarsi a t a v o l a ; m e n t r e S a r a sua m o g l i e
c o s t r u t t e sulle a l t u r e e g e n e r a l m e n t e erano anche ben.
i m p a s t a v a la farina , e f a t t e n e schiacciate , le coceva
fortificate.
sotto la cenere. Avendo superata felicemente l a g r a n
51. I l P o p o l o E b r e o . Anche i n d i p e n d e n t e m e n t e
prova che il Signore v o l e v a fare di lui, per e s p e r i m e n t a r e
d a l l ' o r l i n e d e l l a F e d e si deve principal attenzione a l
la sua fede (il sacrifizio di I s a c c o ) , Iddio lo benedisse
popolo Ebreo, popolo maraviglioso in religione e in poli-
in t u t t e le e r s e .
t i c a , che colle credenze dal suo seno uscite incivil la
m a g g i o r p a r t e d e l mondo. I suoi annali sono il deposito 5 2 . I s a c c o e G i a c o b b e . Come suo figlio Isacco
delle tradizioni del g e n e r e u m a n o , i suoi d e t t a t i s o n o fu cresciuto, A b r a m o mand a c e r c a r g l i moglie f r a i
t e n u t i come c a n o n i di fede dai popoli pi colti. V e n n e r o suoi parenti nel paese natio. Il servo Eliezer a ci in-
discussi e c o m m e n t a t i in mille modi ed in t u t t i i t e m p i ; caricato, seguendo il costume, si reca con dieci cammelli
138
carichi di doni in M e s o p o t a m i a , t r o v a Rebecca e la r e - Giuseppe, dai m e r c a n t i venduto in E g i t t o a P u t i f a r r e ,
gala di due orecchini d ' o r o d e l peso di due sicli, e di brac- m i n i s t r o del F a r a o n e allora r e g n a n t e , t r o v grazia presso
cialetti, che ne pesavano dieci. Ecco l ' o r o gi l a v o r a t o e di lui. I s p i r a t o poi da D i o , il q u a l e , specialmente per
cesellato e forse coniato ( 1 ) . p r e m i a r e la sua c a s t i t , che fu p o s t a a t u t t e p r o v e , lo be-
Esa e Giacobbe f u r o n o i figli d'Isacco e di Rebecca, nedisse in ogni cosa, r i v e l sogni occulti al F a r a o n e stes-
cacciatore il p r i m o e l ' a l t r o agricola a b i t a n t e sotto le so; che lo costitu suo v i c e r , p e r r i p a r a r e alla g r a n d e
lende, quasi uniche occupazioni di quei tempi. carestia dallo stesso Giuseppe p r e d e t t a . A. questo fine
F a r a o n e si tolse l ' a n e l l o dal d i t o , il consegn a l l ' E b r e o
Giacobbe, conoscendo c h e dal ramo primogenito doveva
e collocatolo sopra un c a r r o t r i o n f a l e lo mand in g i r o
uscire il R e d e n t o r e , feca ogni sforzo per c a r p i r e ad
per Ment, ordinando che t u t t i g l i piegassero il ginoc-
Esa la p r i m o g e n i t u r a , nel qual intento r i u s c , aiutato
chio, e nessuno d ' a l l o r a in poi movesse piede o mano
dalla m a d r e , che pi lo amava perch pi casalingo.
senza consentimento di lui.
P e r s a l v a r s i d a l l ' o d i o del fratello, f u g g i t o nella Me-
sopotamia presso L a b a n o fratello di sua m a d r e , s t e t t e D u r a n t e quella c a r e s t i a , Giuseppe, servendosi della sua
col ventidue anni p e r a v e r Rachele in isposa; poi, stan- autorit , fece s , che t u t t i i p r o p r i e t a r i i cedessero
co di r i m a n e r e ligio ad a l t r i , scongiurando con donativi i loro possedimenti stabili, e cos ridusse t u t t o il t e r r i -
l ' i r a del f r a t e l l o , t o r n nel paese n a t i o , alz in Betel t o r i o a mano del r e . P e r f a v o r i r e l ' a g r i c o l t u r a fece co-
un a l t a r e al Dio unico e vero, e, dal cognome datogli s t i u r r e un g r a n d i o s o canale c h i a m a t o a p p u n t o canale di
d a l l ' a n g e l o , intitol Israeliti i discendenti dei dodici suoi Giuseppe, che p a r t e n d o da E r m o p o l i si scaricasse nel
figliuoli. lago di M e r i d e , da cui si p r e n d e v a n o le acque p e r l ' i r -
rigazione.
5 3 . G i u s e p p e . Pose discordia t r a i figliuoli
di Giacobbe la predilezione, che il padre ebbe p e r Giu- Dimenticando poi l ' i n g i u r i a r i c e v u t a , chiam in E -
seppe: e g l i a l t r i , m e n t r e stavano pascolando il g r e g g e , g i t t o l e affamate famiglie de' suoi f r a t e l l i , li sparse nelle
t r o v a t a un' occasione propizia, lo v e n d e t t e r o ad una ca- v a s t e campagne di Gessen t r a i r a m i pi orientali del
rovana di Madianiti, che venivano da Gala ad e p o r t a - Nilo, luogo s o p r a o g n i a l t r o a d a t t o p e r un popolo pa-
vano le loro m e r c a n z i e in Egitto. Da questo f a t t o si r i - s t o r e c o m ' e r a l ' E b r e o , ove, s e g u i t a n d o il t e n o r e di loro
cava l'usanza che a quei tempi si aveva di c o n d u r r e il vita p a s t o r a l e , si moltiplicarono o l t r e ogni m i s u r a .
g r e g g e a pascolare molto lontano dalla casa n a t i a , l ' u -
sanza delle carovane r e g o l a t e per l'agevolazione del com-
mercio , ed il modo b a r b a r o gi i n t r o d o t t o di v e n d e r e
g l i schiavi.

(1) I l Siclo d'oro v a l e v a 25 l i r e delle nostre, dimodoch gli orecchini e -


r a n o del v a l o r e di 50 l i r e , ed i braccialetti 2 5 0 , v a l o r e considerevole in
q u e i tempi.
140
Mose, c h e e r a uno dei bambini stato esposto nel N i l o
CAPO li. per essere salvato dall'eccidio, f u visto dalla figliuola
del r e , la quale compiaciutasene, lo fece allevare in cor-
Mos e s u e i s t i t u z i o n i . t e a tutta la sapienza egiziana. Ma egli, tornato f r a i suoi
f r a t e l l i , g e m e t t e al vedere come erano oppressi; e, per
comando espresso di Dio venne a l i b e r a r l i dalla lunga
Oppressione. Liberazione. Il deserto.
schiavit, riconducendoli alla patria.
Istituzioni Mosaiche.
5 5 . L i b e r a z i o n e . Iddio moltiplic i prodigi p e r
favorire il popolo suo eletto; e per confondere il F a r a o n e
54. O p p r e s s i o n e . M o r t o G i a c o b b e , Giuseppe che non voleva lasciarlo p a r t i r e , fece succedere l'uno
stesso ne accompagn la salma, perch fosse sepolta nella dopo l ' a l t r o , dieci t e r r i b i l i flagelli, detti le dieci pia-
spelonca di E b r o n , s e p o l t u r a d e ' loro p a d r i , t a n t o te- ghe d'Egitto, finch temendo l ' E g i t t o di venir t u t t o ster-
nevano in venerazione l a volont dei defunti e le tradizioni minato, il r e stesso a f f r e t t gli E b r e i a p a r t i r s i dopo
degli antichi! pi di 150 anni di schiavit (1).
Non molto dopo l a m o r t e di Giuseppe, gli Egizi, cac- R a d u n a t i in Ramesse g l i Israeliti partirono alla volta
ciati i Re Pastori, g u a t a r o n o con invidia g l i avventicci del m a r Rosso in numero di circa 3 milioni di persone:
E b r e i . L a semplicit d e i loro costumi p a t r i a r c a l i troppo ma F a r a o n e , pentito, raggiog i cavalli, lev in arme
contrastava col v i v e r e d e l paese; ne offendeva le super- la casta de' g u e r r i e r i e li insegu furibondo, g e t t a n d o s i
stizioni il disprezzo c h e dimostravano p e r ogni altro all' impazzata dietro loro n e l m a r Rosso. Il Signore, che
Dio, e d a v a ombra i l v e d e r l i moltiplicare a segno di poter con un miracolo avea aperto il mar Rosso a scampo de'
divenire pi f o r t i di l o r o . suoi, sommerse i nemici, t a n t o c h neppur uno ne scam-
Gli E b r e i , riconoscendosi m a l v e d u t i , s a r e b b e r o vo- p. Mos inton il cantico: Date gloria al Signore,
lentieri usciti d ' E g i t t o e t o r n a t i nella l o r o Palestina; ma che magnific se stesso; cavalli e cavalieri nel mar pre-
il r e non lo c o n s e n t i v a , attesoch da loro soli percepiva cipit ecc. , l a pi antica e sublime poesia che si co-
un quinto del t r i b u t o d e l paese. Anzi n o n volendo essi nosca. (1447 a v . G.)
a d a t t a r s i a v i v e r n e l l e citt frammischiati cogli a l t r i , Queste cose e r a n o avvenute sotto la X V I I I dinastia
poich ci r i p u g n a v a all'indole loro, e g l i , p e r opprimerli
nel tempo del maggior splendore della civilt E g i z i a n a .
e scemarli, i m p o n e v a l o r o enormi f a t i c h e , e giunse al
Il F a r a o n e sotto cui avvenne l'Esodo fu Amenofi III (2).
punto di o r d i n a r e a l l e levatrici, che ne uccidessero t u t t i i
5 6 . Il d e s e r t o . - I l viaggio per a r r i v a r e in P a -
bambini; ma le l e v a t r i c i , che erano e b r e e , temendo pi
lestina e r a di circa 300 miglia; m a essendosi il popolo
Iddio c h e il r e , n o i fecero: nascondevano il pi che era
possibile i putti, esponendosi per questo a n c h e al peri- (1) E r a n o trascorsi 315 anni dacch Giacobbe e r a venuto i n E g i t t o . V .
s o p r a dell'Egitto p a g 9<1.
colo della v i t a . M a Dio le benedisse. (2) V . storia d e l l ' E g i t t o a p a g >
m o s t r a t o infedele e di d u r a cervice, il S i g n o r e volle c h e s t i e v i t t i m e , o non anzi obbedienza alla voce sua?
Mos lo tenesse nel d e s e r t o p e r q u a r a n t ' a n n i , finch de- L e pompe r e l i g i o s e , principal l u s t r o d ' I s r a e l e , r a m -
ponesse i n t e r a m e n t e le p r o f a n e idee c o n t r a t t e i n E g i t t o , m e n t a v a n o i f a s t i n a z i o n a l i . Cosi a l c e l e b r a r e della P a s q u a ,
ed imparasse a r i p o r r e o g n i fiducia nel suo Dio, che con se il fanciullo ne c h i e d e v a r a g i o n e al p a d r e , questi g l i
p r o d i g i continui si m a n i f e s t a v a , specialmente col nu- r i s p o n d e v a : E m e m o r i a di quando il S i g n o r e ci l i b e r
t r i r l o quotidianamente colla m a n n a , cibo saporitissimo, d a l l ' o p p r e s s i o n e s t r a n i e r a (Esodo, x n ) . E quando agli
che ad o g n i n o t t e c a d e v a d a l cielo. azzimi mangiavano p e r s e t t e g i o r n i pane senza lievito,
dovevano r i m e m b r a r e il s e r v a g g i o , in cui a v e v a n o pro-
Mos ebbe d a l o t t a r e colla caparbiet d ' u n popolo rozzo
v a t o come d u r o il pane a l t r u i . *
e d u r o , che, m e n t r e il suo p r o f e t a era raccolto con Dio,
che gli d a v a l a l e g g e , s a c r i f i c a v a al bue Api egiziano, P r e s s o gli E b r e i non divisioni in caste come in
e rispondeva con m o r m o r a z i o n i ai benefizi. E g i t t o , Assiria e P e r s i a , non le continue contese f r a i
G i u n t i in faccia a l l a T e r r a promessa, m o r i Mos di nobili e la plebe , che t r o v i a m o i n Grecia e in R o m a ;
anni 120. Dio gli si e r a m o s t r a t o a faccia a faccia e g l i non v e r a schiavit, come si t r o v a t r a t u t t i i pagani, m a
aveva ispirato t u t t o ci c h e scrisse. E come a l t r i m e n t i Dio S i g n o r e di t u t t i , e t u t t i sono u g u a l i sotto di l u i
avrebbe potuto e s p o r r e t a n t i secoli fa d o t t r i n e , che ap- e sotto il capo d a t o da l u i .
pena ieri la scienza fisica e geologica verific? Mos f u In dodici t r i b e r a diviso il popolo, secondo il n u m e r o
il pi g r a n d ' u o m o che l a s t o r i a conosca; egli profeta dei figli di Giacobbe da cui discendeva. Questa fondamen-
ed insigne poeta, egli il p r i m o storico e legislatore, egli t a l e divisione fu c o n s e r v a t a s e m p r e . Acciocch poi cia-
politico e l i b e r a t o r e . scuna trib non isolasse il p r o p r i o d a l l ' i n t e r e s s e comu-
ne, la t r i b sacerdotale e r a diffusa f r a t u t t e . S e t t a n t a
5 7 . I s t i t u z i o n i m o s a i c h e Essendosi nel mondo
Anziani, scelti f r a i pi savii delle dodici t r i b , f o r -
poco p e r v o l t a offuscata la legge naturale, ossia quella
mano il S i n e d r i o o senato con s u p r e m i p o t e r i g i u d i z i a r i i .
prima d o t t r i n a , che Iddio aveva elargito a l l ' u o m o e c h e
M a in ogni t e m p o r i t r o v i a m o c h i a m a t o il popolo o i s u o i
erasi trasmessa per via de' patriarchi, si compiacque il
r a p p r e s e n t a n t i alle pi g r a v i risoluzioni; e fin nel ban-
S i g n o r e di n u o v a m e n t e r i v e l a r e la sua volont, e dalle
dire la l e g g e s c r i t t a si volle che il popolo acconsentisse,
v e t t e del m o n t e Sinai diede a Mos il decalogo , ov'
g i u r a n d o sopra un a l t a r e : p e r e r i g e r e il quale c i a s c u n a
compendiato t u t t o ci che f o r m a l a civilt dei popoli e
t r i b aveva recato una p i e t r a .
la m o r a l e d ' u n uomo.
La religione e b r e a e r a s e v e r a m e n t e m o r a l e e confi- Il sacerdozio ereditario nella t r i b di L e v i , ed il
dente nella P r o v i d e n z a . I sacrifizi (detti olocausti, se i n Sommo Pontefice, assistito dai principi dei s a c e r d o t i ,
essi bruciavasi t u t t a la v i t t i m a , espiatorii se in p a r t e risolve qualunque dubbio nasca s u l l ' i n t e r p r e t a z i o n e delia
soltanto) s e b b e n e fossero g r a n p a r t e del culto, non legge. E g l i non deve m a i scostarsi dal tempio dove pu-
e r a n o lo scopo della religione, come f r a gentili, sibbene r e si tiene il consiglio nazionale. T u t t ' a l t r o per c h e
mezzo p e r o n o r a r Dio. F o r s e il Signore vuole olocau- s a c e r d o t a l e il governo; n c o m e fra gli o r i e n t a l i , i s a -
cerdoti costituiscono una casta. L a t r i b a d i Levi non ha a r a n d o il proprio campo e sorvegliando i p r o p r i i a r m e n t i .
m i s t e r i , n f r o d i da t r a s m e t t e r s i ; o b b l i g a t a invece ad E n t r a n d o nella Terra Promessa, a t u t t e le famiglie fu
i s t r u i r e il p o p o l o , ed a f a r e a t u t t i conoscere i libri sa- d i s t r i b u i t o un campo da c o l t i v a r e ; e si stabil che quella
c r i . Qui non c ' il m i s t e r o del s e g r e t o , anzi perch l'i- divisione dei t e r r e n i restasse inalterabile. Se qualcuno
struzione s i a u n i v e r s a l e essi sono d i s p e r s i t r a le trib; fosse r i d o t t o alla necessit di vendere il fondo a v u t o ,
non possiedono t e r r e , m a t r a g g o n o l ' o n e s t o sostentamento ogni 50 anni, r i c o r r e n d o il giubileo, r i e n t r a v a nel libe-
dalle decime, c h e il popolo deve p a g a r e . r o possesso della porzione p a t e r n a . Ogni s e t t i m o anno
Qualora a l c u n o avesse ucciso, la l e g g e condannava a i campi dovevan r i p o s a r e e il popolo si n u t r i v a dai ma-
m o r t e l ' u c c i s o r e . Nessuna distinzione t r a il ricco ed il gazzini pubblici; i f r u t t i spontanei della t e r r a e r a n o l a -
povero, f r a l ' i d i o t a ed il sapiente. P e r lo meno due sciati ai forestieri o ai s e r v i .
testimonii si r i c h i e d o n o a confermare il v e r o in giudi-
zio. Chi d e p o n g a il falso incorre neila stessa pena che
volle i n f l i g g e r e a l l ' i n n o c e n t e . Non si puniscono i figli CAPO III.

pei p a d r i , n q u e s t i p e r quelli, m a ciascuno pel proprio Et ti grandezza.


m i s f a t t o ; n a l c u n r e o si pu r i c o m p r a r e a danaro.
Se alcuno a v e s s e ucciso un uomo i n a v v e d u t a m e n t e , I Giudici Samuele Monarchia
Mos stabil c i t t di r i f u g i o , dove lo s c i a g u r a t o poteva Davide Salomone Dedicazione del Tempio.
s t a r e al s i c u r o d e l l a p r i v a t a v e n d e t t a dei p a r e n t i del
defunto. I n t a n t o i tribunali venivano i n f o r m a t i del caso
5 8 . I G i u d i c i (1). Giosu, fattosi guida a d
p e r istanza d e g l i offesi; e qualora l ' o m i c i d a non compa-
I s r a e l e , dopo la m o r t e di Mos varc il Giordano; prese
r i s s e colpevole r i m a n e v a t u t e l a t o dalla l e g g e : p e r lo
(i) S o r g e qui s p o n t a n e a un'obbiezione storica. I F a r a o n i Seti X e R a -
pi r e s t a v a u n anno nella citt p r o t e t t r i c e sotto la rnesse l i della X I X dinastia fecero strepitose spedizioni g u e r r e s c h e neila
vigilanza d e l g r a n sacerdote , finch 1' odio sbollisse e regione S i r i a n a , come gi a v e v a n o fatto i F a r a o n i della X V I I I . Se gli E -
brei fossero stali di gi in possesso della t e r r a di C a n a a n ; gli Egiziani li
il tempo r e c a s s e rimedio a l l a f e r i t a . a v r e b b e r o dovuti incontrare nelle loro marcie, e r i d u r sotto il loro dominio:
eppure non si ha a l c u n accenno n ei monumenti Egizi, n nella Bibbia
Ogni c i t t a d i n o a l bisogno e r a soldato. P r i m a d ' o s t e g - di g u e r r e e di vittorie dei F a r a o n i contro gli Ebrei in quei tempi. R i s p o n -
do r e c a n d o tre ragioni che m i paiono fortissime e tali da (roncare la q u i -
g i a r e una c i t t le si doveva o f f r i r e la p a c e . Avanti di stione. I. Gli Ebrei prima che potessero rendersi padroni dell'intiera t e r r a
di C a n a a n , dovettero impiegare un lunghissimo tempo in piccole ma conti-
incominciare l a b a t t a g l i a il s a c e r d o t e e s o r t a v a a non te- nue g u e r r e . E quando le dodici t r i b si trovarono s t a m i n e , il popolo d ' I s r a -
ele s - n z a r e , senza capo, senza u n i t politica e nazionale, non era un po-
m e r e , ch Dio n o n conta g l i a v v e r s a r i i . P o i i capitani polo d a f a r gola a nessuno. I I . Dai monumenti poi si conosce come i F a r a o n i
si dirigessero nelle loro asiatiche spedizioni, verso la Siria propriamente
intimavano a ciascuna schiera, che se alcuno si sentisse d e t t a , tenendo la via del littorale del Mediterraneo,.e lasciando intieramente
p a u r a r i t o r n a s s e alla propria casa, n s g o m e n t a s s e i f r a - al sicuro l ' i n t e r n o , d e l l a P a l e s t i n a . E questo tanto vero, che n e p p u r e dui
Cananei degli Amorrei ecc. fatto parola nei monumenti Egizi. Ancora. Come
telli. pot f a r e u n a spedizione asiatica R a m e s s e I I I della X X dinastia senza che di
questo, parli la bibbia, cosi ne poterono faro i F a r a o n i della X I X . I I I . l o
L ' a g r i c o l t u r a e r a i n s g r a n p r e g i o , c h e t u t t i , anche credo, che dopo la t r a g e d i a del m a r Rosso , i monarchi egiziani a b b i a n o
pensato, che era molto meglio lasciassero in pace il popolo e b r e o , popolo
i pi r i c c h i , e p e r s i n o i r e , non c r e d e v a n o d ' a v v i l i r s i singolare, il cui Dio era si formidabile e potente.

BARBERIS. Storia Orientale. il


cerdoti costituiscono una casta. L a t r i b a d i Levi non ha a r a n d o il proprio campo e sorvegliando i p r o p r i i a r m e n t i .
m i s t e r i , n f r o d i da t r a s m e t t e r s i ; o b b l i g a t a invece ad E n t r a n d o nella Terra Promessa, a t u t t e le famiglie fu
i s t r u i r e il p o p o l o , ed a f a r e a t u t t i conoscere i libri sa- d i s t r i b u i t o un campo da c o l t i v a r e ; e si stabil che quella
c r i . Qui non c ' il m i s t e r o del s e g r e t o , anzi perch l'i- divisione dei t e r r e n i restasse inalterabile. Se qualcuno
struzione s i a u n i v e r s a l e essi sono d i s p e r s i t r a le trib; fosse r i d o t t o alla necessit di vendere il fondo a v u t o ,
non possiedono t e r r e , m a t r a g g o n o l ' o n e s t o sostentamento ogni 50 anni, r i c o r r e n d o il giubileo, r i e n t r a v a nel libe-
dalle decime, c h e il popolo deve p a g a r e . r o possesso della porzione p a t e r n a . Ogni s e t t i m o anno
Qualora a l c u n o avesse ucciso, la l e g g e condannava a i campi dovevan r i p o s a r e e il popolo si n u t r i v a dai ma-
m o r t e l ' u c c i s o r e . Nessuna distinzione t r a il ricco ed il gazzini pubblici; i f r u t t i spontanei della t e r r a e r a n o l a -
povero, f r a l ' i d i o t a ed il sapiente. P e r lo meno due sciati ai forestieri o ai s e r v i .
testimonii si r i c h i e d o n o a confermare il v e r o in giudi-
zio. Chi d e p o n g a il falso incorre neila stessa pena che
volle i n f l i g g e r e a l l ' i n n o c e n t e . Non si puniscono i figli CAPO III.

pei p a d r i , n q u e s t i p e r quelli, m a ciascuno pel proprio Et ti grandezza.


m i s f a t t o ; n a l c u n r e o si pu r i c o m p r a r e a danaro.
Se alcuno a v e s s e ucciso un uomo i n a v v e d u t a m e n t e , I Giudici Samuele Monarchia
Mose stabil c i t t di r i f u g i o , dove lo s c i a g u r a t o poteva Davide Salomone Dedicazione del Tempio.
s t a r e al s i c u r o d e l l a p r i v a t a v e n d e t t a dei p a r e n t i del
defunto. I n t a n t o i tribunali venivano i n f o r m a t i del caso
5 8 . I G i u d i c i (1). Giosu, fattosi guida a d
p e r istanza d e g l i offesi; e qualora l ' o m i c i d a non compa-
I s r a e l e , dopo la m o r t e di Mose varc il Giordano; prese
r i s s e colpevole r i m a n e v a t u t e l a t o dalla l e g g e : p e r lo
(i) S o r g e qui s p o n t a n e a un'obbiezione storica. I F a r a o n i Seti X e R a -
pi r e s t a v a u n anno nella citt p r o t e t t r i c e sotto la messe l i della X I X dinastia fecero strepitose spedizioni g u e r r e s c h e nella
vigilanza d e l g r a n sacerdote , finch 1' odio sbollisse e regione S i r i a n a , come gi a v e v a n o fatto i F a r a o n i della X V I I I . Se gli E -
brei fossero stati di gi in possesso della t e r r a di C a n a a n ; gli Egiziani li
il tempo r e c a s s e rimedio a l l a f e r i t a . a v r e b b e r o dovuti incontrare nelle loro marcie, e r i d u r sotto il loro dominio:
eppure non si ha a l c u n accenno n ei monumenti Egizi, n nella Bibbia
Ogni c i t t a d i n o a l bisogno e r a soldato. P r i m a d ' o s t e g - di g u e r r e e di vittorie dei F a r a o n i contro gli Ebrei in quei tempi. R i s p o n -
do r e c a n d o tre ragioni che m i paiono fortissime e tali da troncare la q u i -
g i a r e una c i t t le si doveva o f f r i r e la p a c e . Avanti di stione. I. Gli Ebrei prima che potessero rendersi padroni dell'intiera t e r r a
di C a n a a n , dovettero impiegare un lunghissimo tempo in piccole ma conti-
incominciare l a b a t t a g l i a il s a c e r d o t e e s o r t a v a a non te- nue g u e r r e . E quando le dodici t r i b si trovarono stabilite, il popolo d ' I s r a -
ele s - n z a r e , senza capo, senza u n i t politica e nazionale, non era 1111 po-
m e r e , ch Dio n o n conta gli a v v e r s a r i i . P o i i capitani polo d a f a r gola a nessuno. I I . Dai monumenti poi si conosce come 1 F a r a o n i
si dirigessero uelle loro asiatiche spedizioni, verso la Siria propriamente
intimavano a ciascuna schiera, che se alcuno si sentisse d e t t a , tenendo la via del littorale del Mediterraneo,.e lasciando intieramente
p a u r a r i t o r n a s s e alla propria casa, n s g o m e n t a s s e i f r a - al sicuro l ' i n t e r n o . d e l l a P a l e s t i n a . E questo tanto vero, c h e n e p p u r e d e i
Cananei degli A m o r r e i ecc. fatto parola nei monumenti Egizi. Ancora. Come
telli. pot f a r e u n a spedizione asiatica R a m e s s e I I I della X X dinastia senza che di
questo, parli la bibbia, cos ne poterono faro i F a r a o n i della X I X . I I I . l o
L ' a g r i c o l t u r a e r a i n s g r a n p r e g i o , c h e t u t t i , anche credo, che dopo la t r a g e d i a del m a r Rosso , i monarchi egiziani a b b i a n o
pensato, che era molto meglio lasciassero in pace il popolo e b r e o , popolo
i pi r i c c h i , e p e r s i n o i r e , non c r e d e v a n o d ' a v v i l i r s i singolare, il cui Dio era si formidabile e potente.

BARBEIUS. Storia Orientale. il


Gerico, sottomise, scacci, stermin i Cananei. Divise
t e m p o in tempo personaggi cari a lui; che, ponendosi a
poi il paese conquistato alle dodici t r i b ; la t r e d i c e s i m a ,
capo del popolo, lo redimevano dal s e r v a g g i o e dai t r i -
cio quella di L e v i , dovendosi consecrare e s c l u s i v a m e n t e
b u t i . Questi personaggi son conosciuti col nome di
a l culto divino e a l l ' i s t r u z i o n e del p o p o l o , r i c e v e t t e in
Giudici. Se ne contano quattordici in 330 anni. I pi
porzione un numero di citt sparse sui t e r r i t o r i i delie di-
celebri furono: Ottoniele, ohe l i b e r il popolo t e n u t o
v e r s e t r i b , le quali p r o v v e d e v a n o ai di lei bisogni colla
schiavo p e r 8 anni da Cusan r e di Mesopotamia; Aod,'
decima dei raccolti. V i fu chi accus di c r u d e l t e d'in-
valoroso campione, che lib r il popolo dai Moabiti, do-
giustizia Giosu; m a , o l t r e c c h quella non era che t e r r a
po 18 anni di schiavit; Gedeone, il quale con il pugno
gi a p p a r t e n e n t e a i loro p a d r i , da o s s e r v a r e , che
d e ' s u o i , che bevendo al rio non s'inchinarono, ma si
la Cananea e r a occupata da piccole genti che a vi-
g e t t a r o n o l'acqua alla bocca colla mano, sconfisse i Ma-
cenda l ' u n a l ' a l t r a si c a c c i a v a n o , t a l c h dovevano
dianiti; Iefte, che sconfisse i F i l i s t e i ; e pi che tutti il
soccombere ad u n a pi robusta ; che fu effetto di
fortissimo Sansone, che ai Filistei t o r n a t i s i a r i b e l l a r e
una d u r a necessit p e r stanziare un popolo e r r a n t e
diede durissime lezioni, finch, caduto esso stesso loro
ed e v i t a r e quella mescolanza , che diviene causa di
p r i g i o n i e r o , seppe colla sua m o r t e uccidere t r e m i l a n e -
t a n t i guai ; che era dogma comune degli antichi
mici. Eli continu a g u e r r e g g i a r e i F i l i s t e i ; m a contri-
la v i t t o r i a d a r e la possessione degli uomini e delle
s t a t o dalle colpe d e ' suoi figliuoli, poi udito come l ' A r c a
cose. Ma pi che t u t t o qui almeno l a conquista era
stessa d e l l ' A l l e a n z a e r a caduta in mano de' nemici, ne
ingiunta da Dio; da quel Dio che pu scegliere a mini-
ebbe a m o r i r e .
s t r i delle sue punizioni i F a r a o n i o le p e s t i , i diluvio,
5 9 . S a m u e l e . Di t u t t i i Giudici il pi m e m o r a -
g l i eroi. Invece colpa degli E b r e i fu, che, c o n t r o l ' o r -
bile fu Samuele, che, zelando 1' onor di D i o , richiam
dine espresso di Dio, i Palestini non furono del t u t t o stermi-
il popolo d a l l ' i d o l a t r i a , e cos, rassodatolo n e l l ' u n i t , lo
nati ma restarono in paese come loro e t e r n i nemici, e gli
r e s e assoluto vincitore de' F i l i s t e i .
E b r e i ebbero in mille modi a soffrire s e m p r e le loro
vessazioni. Governando egli in nome di Dio, il popolo gli si r a -
dun a t t o r n o e g l i chiese un r e , come l ' a v e v a n o t u t t e le
L e 12 t r i b non erano l'una a l l ' a l t r a sottoposta, ma nazioni circonvicine. F o r t e m e n t e li r i m p r o v e r S a m u e l e ,
ciascuna r e g g e v a s i da s sotto i proprii p r i m a t i od an- p e r c h volessero ubbidire ad un uomo piuttosto che a
ziani, costituendo una repubblica f e d e r a t i v a . Dio. Non s a p e t e che un r e potrebbe l e v a r e i figli
Dopo la m o r t e di Giosu, pi non essendovi un capo v o s t r i e farsene p r e c u r s o r i , cavalieri , soldati? che li r i -
m i l i t a r e di t u t t a la nazione, s o r g e v a n o le gelosie delle d u r r e b b e a s e r v i r l o , a m i e t e r e , a fabbricare per lui? po-
t r i b minori contro le a l t r e e i nemici coglievano l ' o p - trebbe t o g l i e r e 1 campi, decimare le ricolte, usare a suo
p o r t u n i t per minacciarne l'esistenza. Oppressi dai nemici pr gli schiavi e la robusta giovent?
riconoscevano la mano di Dio, che li percuoteva p e r le M a , persistendo il popolo, Samuele consultatosi con
loro m a l v a g i t , si umiliavano; e il S i g n o r e suscitava di Dio gli scelse a. capo e ve Saul, della trib d i ' B e n i a -
148
v e n n e in E b r o n a David e g l i disse: Ecco, noi siamo
mino, alto di s t a t u r a o forzuto sopra t u t t i i figliuoli
ossa t u e e t u a c a r n e : t u pascola Israele e sii nostro
d'Israele.
d u c e . Davide fu il m a g g i o r r e d ' I s r a e l e ; f a t t o secondo
6 0 . M o n a r c h i a . Saul, con una v i t t o r i a sopra
il c u o r e di D i o , fu m a n d a t o dalla divina P r o v v i d e n z a af-
g l i Ammoniti, consolid il suo t r o n o . Introdusse la di-
finch s e r v i s s e di modello a t u t t i i r e f u t u r i . Nei 4 0
sciplina nelle a r m i , fece a ' F i l i s t e i pi v o l t e p r o v a r e a n n i che r e g n , f o r m l e g g i , crebbe d'assai il t e r r i t o r i o
il suo v a l o r e e spinse l e v i t t o r i e fino a l l ' E u f r a t e . P e r sottoponendo la Siria e l ' I d u m e a , t a l c h dominava dal-
non e r a r e assoluto; essendo s t a t o u n t o da Samuele, do- l ' E u f r a t e al M e d i t e r r a n e o e dalla Fenicia al golfo Arabico.
v e v a ubbidire ai cenni di Ieova espostigli dal profeta.
La Siria, fino a questo tempo era stata divisa io piccoli regni
P a r v e gravosa siffatta t u t e l a al nuovo r e ; si m o s t r
rivali. Ora Radure,her figlio di Nbod, che regnava sopra Tsobah,
r i t r o s o ai voleri di Dio; assunse le funzioni di s a c e r d o t e
ridusse tutti quei regni l'un dopo l'altro ad assoggettarglisi, e fin
ed o f f r i egli medesimo l'olocausto in G a l g a l a . Allora lo per fondare una potente unit. La fondazione d' un grande stato
s p i r i t o di Dio lo abbandon, ed egli si diede a c r u d e l t nella valle dell'Oronte non poteva essere benevisa agli Ebrei, e Da-
e superstizioni, evoc le o m b r e con a r t i m a g i c h e , con- vide marciato contro di quello, riport una splendida vittoria. Du-
tamin di frodi e d'ingiustizie il r e g n o bene incominciato: rante questa spedizione al nord, gli Idumei del sud fecero razzie
e S a m u e l e , per ordine di D i o , unse r e il pastorelle. sulle frontiere degli Ebrei; Davide mand contro questi nuovi ne-
Bavicl. mici una parte del suo esercito, e gli Idumei furono castigati come
Questi, giovinetto a n c o r a , aveva in b a t t a g l i a vinto i l si meritavano. Tutta la Siria, presa nel suo pi ampio significato,
formava l'impero degli Ebrei. Gli stessi Fenici mostravano deferenza
g i g a n t e Golia, g e n e r a l e d e ' F i l i s t e i . Introdotto nella r e g -
ai grandi monarchi di Gerusalemme.
gia, col suono d e l l ' a r p a , allevi le cupe malinconie di
da notarsi in questo punto una curio.sa particolarit. Mentre si
S a u l ; divenne amicissimo del suo figliuolo Gionata: col-
andava formando e grandeggiava l'impero ebreo, gli imperi assiro
l ' u c c i d e r e ducento F i l i s t e i acquist anche la mano della
ed egiziano erano in piena decadenza. E, quel che pi curioso si
figlia del r e ; m a Saul ne prese i n v i d i a , p e r c h f r a il
, che questa decadenza fu cos pacifica e tranquilla, cie n gli
popolo si cantava: Mille ne uccise Saul, e David dieci-
Assiri, n gli Egiziani opposero seria resistenza all'allargarsi degli
mila, e p e r c h t e m e v a togliesse a l suo figliuolo il suc-
Ebrei.
c e d e r g l i alla corona. P i volte adunque l ' i n s i d i , onde
Diede m o l t o i n c r e m e n t o a l c o m m e r c i o ; cur le fi-
egli r i c o v e r ossi t r a i pastori e g l i A r a b i del d e s e r t o .
nanze e lasci alla sua m o r t e pi di 100 milioni di sicli
S a u l , inimicatosi i sudditi, vide p r e v a l e r e i F i l i s t e i ed d ' o r e nei t e s o r o affinch s e r v i s s e r o alla costruzione del
in g u e r r a con loro sui colli di Gelboe per con Gionata t e m p i o , c h e p e r ordine di Dio non poteva e r i g e r e e g l i ,
e co' figli suoi.
m a il suo successore.
6 1 . D a v i d e . Allora g l i uomini di Giuda eles- F u il m i g l i o r p o e t a che mai gli ebrei possedessero:
sero r e David, ma le a l t r e t r i b p r e s e r o partito per
z e l a n t i s s i m o del culto di Ieova pianse un suo peccato p e r
Isboset figlio s u p e r s t i t e di Saul: e solo dopo s e t t e anni,
t u t t a l a v i t a : i suoi salmi f o r m a r o n o l a m a r a v i g l i a di
quando questi fu assassinato da' suoi, t u t t a la nazione
t u t t i i tempi. Piant residenza a Gerusalemme, fabbri- Il pi segnalato monumento della splendidezza di Sa-
candosi una magnifica r e g g i a , dove fece porre l ' A r c a lomone fu il tempio. A condurre a fine opera cotanto
dell'alleanza (1). Gli u l t i m i giorni di Davide furono m a r a v i g l i a lavorarono per pi di 7 anni 160 mila
turbati dalle ribellioni dei p r o p r i i figli. Mor di 90 anni. operai, sui quali vegliavano 3300 prefetti. Sorgeva que-
62. S a l o m o n e . Gli successe il figlio Salomone, sto sopra di un monte cinto t u t t o di muraglia, alla cui
educato dal profeta N a t a n . Esso procur alla Giudea altura giungevasi con ampie gradinate. I v i al popolo si
l ' e t della maggior splendidezza. Vinse in scienza quanti apriva un vasto portico , ed in uno minore i sacerdoti
mai dotti fossero s t a t i al m o n d o ; ed al suo tempo t a n t o tacevano le offerte. Nel luogo pi eminente sorgeva il
affluirono le ricchezze, che l ' a r g e n t o era tenuto in poco santuario, dinnanzi ad esso due grandi colonne t u t t e di
conto. I principi s t r a n i e r i c o r r e v a n o a d a m m i r a r l o ; strin- bronzo ed un mare sostenuto da 12 buoi dello stesso me-
se alleanza con essi e specialmente col potente I r a m r e tallo: la porta era coperta d ' o r o : dieci lampade ne di-
di T i r o ; prese p a r t e al commercio dei paesi meridionali, va lavano la misteriosa oscurit. L ' a r c a dell'alleanza era
e le sue navi gli portavano d a l l ' I n d i a o r o , a r g e n i o , posta nel luogo pi sauto, chiusa da preziosa cortina ,
avorio ecc. Salomone prevenne Alessandro il Macedone dentro cui non e n t r a v a che il sommo sacerdote una volta
nel grandioso concetto di s t r i n g e r e i popoli dell' Asia a l l ' a n n o . Il t u t t o era costrutto con grandi pietre, esat-
colla pacifica f r a t e r n i t delle arti e del commercio. tamente riquadrate e connesse: le p a r e t i , il santuario
Il regno di Salomone ha un'importanza massima nella l ' a l t a r e , i cherubini accanto all'arca t u t t o era coperto
storia orientale; esso segna i l momento in cui le correnti di l a s t r e d'oro maestrevolmente cesellate. Dentro e fuori
separate degli annali Egizi, Assiri ed Ebrei confluiscono del tempio t u t t o e r a prezioso non men per la m a t e r i a
in un solo corso di storia comune. Salomone a v e v a e r e - che per il lavoro.
ditato da suo padre un impero, che dall' E u f r a t e si 63. D e d i c a z i o n e d e l T e m p i o . Finito il tempio,
estendeva a l l ' E g i t t o , e poteva perci comunicare d i r e t - Salomone con una solennit di 14 giorni ne celebr la
tamente e coi monarchi di N i n i v e e c o i Faraoni d ' E g i t t o . dedicazione. Vi concorse t u t t o il popolo t r a s p o r t a t o da
11 grande impero ebreo, sebbene di poca d u r a t a , sorse indicibile gioia. F u r o n sacrificati 22 mila buoi e 120 mila
verso il 1050 av. C., e, comunic un raggio della luce pecore, le cui carni servirono d cibo a t u t t o Israele
di Ieova e sulle sponde del Nilo e nella Mesopotamia. poich t u t t o il regno si era v e r s a t o a Gerusalemn e
Chi riesce a comprendere pienamente l'influenza della per quella festa. L ' a r c a in cui erano le tavole della
sapienza del grande e pacifico monarca di G e r u s a l e m m e divina legge fu processionalmente p o r t a t a nel tem-
in mezzo a t u t t i i popoli orientali antichi ? pio, m e n t r e con armonia di suoni e melodie lietamente
si cantava: Date gloria al Signore perch buono: per-
(1) Gebus o Gerusalemme, f o r t e z z a c a n a n e a , n o n e r a m a i c a d u t a in p o t e r e ch la sua misericordia eterna. La maest divinasi
d e g l i E b r e i , s e b b e n e c o l l o c a t a n e l t e r r i t o r i o di B e n i a m i n o . R i u s c i t o final-
m e n t e D a v i d e a d i m p a d r o n i r s e n e , t r a s f e r c o l l a s u a r e s i d e n z a e n e fece la manifest con una misteriosa nube che copr t u t t o il t e m -
n u o v a capitale del regno. P o r t a t a v i poi a n c h e l ' A r c a s a n t a , G e r u s a l e m m e
d i v e n n e a d u n t e m p o il c e n t r o politico e r e l i g i o s o d e l l a n a z i o n e e b r e a .
pio.
S n a g u r a t e m e n t e Salomone nella sua vecchiaia si p e r - costoro
v e r t sino a darsi a l l ' i d o l a t r i a . I n o r g o g l i t o dalle ricchezze iustizia
t i r a n n e g g i il popolo; e sovraccaric di balzelli, si diede
a vita fastosa a guisa degli orientali.
omone
N e senti il danno in v a r i e sommosse, c h ' e g l i r e p r e s s e ,
figlio
ma che scoppiarono a l l o r c h m o r di 5 2 anni, dopo 4 0
nomi-
di r e g n o .
'espe-
Durante il regno di Salomone l'Egitto aveva cambiato dinastia, ascolto
ed era divenuto l'asilo di tutti i malcontenti dell'impero ebreo. La , rinfi-
nuova dinastia, inimicatasi con Salomone, gli creava mille ostacoli
ammo.
dalla parte di mezzod. Dalla parte settentrionale lezon s' impa-
dron di Damasco e scacci dai paesi circonvicini le guernigioni ebree.
11 suo regno chiuse la via di Tadmor citt fondata da Salomone nel f?) I ~ i Saio-
749. 6(15?) e Phacee 20 tornato
deserto di Siria. Appena poi il grande ed infelice monarca ebreo
fu morto, tutti i popoli soggetti si vendicarono in libert ed il 74 b,che
a. 10
74
grande impero and disciolto. L'egemonia dei paesi di Siria pass aolo di
7.4
da Gerusalemme a Damasco. 1 discendenti di Rezon tentarono di 2 al Re-
73
fondare un nuovo impero al posto del caduto, ma l'intervento delle 7?
armate assire imped la realizzazione di quel disegno. 7?
7f 'Israele
impor-
tempio,

C A P O IV. 727-
722- C a d u t a di Samaria

nuto re
Cv
ovi r i t i
Itcgno Ili ti so
fi: :he alla
6i
di oro
6'
5! a scuo-
Regno d'Israele. Regno di Giada 5' (!)
Durante lo svolgersi di questi due regni, l'impero Assiro ripi-
s i, t e r z o
gliava nuovo vigore, ed a poco a poco acquist la preponderanza tibo, fi-
Dell' Asia occidentale, spingendo la sua influenza fino all'Egitto. 11 te Cattolica nel 1SS5. Ivi si dimostra con
mnlt (li A s s i r i a
' S 1 quello di ammettere dei
padri, e
secondo impero babilonese, che succedette ad esso, comp 1' opera, m o n c h e reca v a n i e s e m p i , manifesti e sicuri,
<-".0"'.iuda e di Israele, quali si recavano som- . ebraica, e
e distrusse i regni che ancora sussistevano nell'orbita della sua in- <ii re regno di Roboaino cade nel 931 a v . C., non solo
fluenza. L'Egitto colla XXVI dinastia gitt un ultimo splendore; ma mana^ separazione dei due regni Ebrei fu ab-
soluzione de a
bassa' " quistione cronologica, di
cui pi
CRONOLOGIA DEI RE DI GIUDA E D'ISRAELE (i)
Anno
ZE^IE u t IR,3U D ' I S R A E L E .
av. Cristo

930 Roboam. regna a 17 Ieroboam I regna a. 22


914 Abia 3 18
912 Asa jj 41 , 20"
910 2 Nadab 2j
909 3 Basa ,, 24;
88G 26 Eia ,, 2
i
885 ,. 27 Zambri giorni 7
885 ,. 27 Am ri ,, 12 THebni (circa a. 5)
881 31 Ani ri solo
875 38 Aclial) ,, , 22!
871 losaphat ; 25 4
854 17 con loram ( 21-22)
854 17 Ochozias ,, .
853 , 18 Ioram
849 ( 22) con Iorm (2) regna a. 8 5
847 Ioram solo
843-842 Ochozias ,, 1 11 12
842 Athalia ; 6 leim 28
842 a I1 o
836 loas )) 40 7
Ioacliaz

II
814 23
800 37 loas
799 con Amasias regna a. 8 2
U 38)
797 Amasias solo
789 (, 11) con Ieroboam II a. 41
786 ( 13) con Azarias 52
784 15 Ieroboam II solo
773 Azarias solo 27 (17 ?)
749-748 38 con loathan IG; Zacharias mesi 6(15?) e Phacee 20
748 39 (,. 1)
Sellum mesi 1 2
748 39 Manahem regna a. 10
7.41 (.. 46) 16
738 , 50" con Achaz Phaceia 2,
736 52 Phacee solo
735 loathan
734 Aehaz solo con Achaz 17
r 4, dal 7 34
730 ,. 12, dal 741 - Osee
20 di loathan
727-726 Ezeehias restia a. 29 3
722-721 u u
6 0 Caduta di Samaria
096 Manasses ,, yj 55
641 Amon regna a. 2
639 losias 21
loachaz ,. rtesi ?,

608
608 Ioackim anni 11
598 loachin ,. mesi *
598 Sede cias a 11 Nabucodnosor assedia Gerusalemme
589 , 9 Caduta di Gerusalemme
587 , 11

molto
Conregni o Antiregni ucuc seno n n . ........ , . . .'
di re colleglli o rivali, che p e r alcun tempo regnarono simultanei. Le cronologie dei re di Giuda e di Israele, quali si recavano som-
mando i dati biblici snza alcun artificio, discordono f r a loro di un 2 0 : poich il principio del regno di Roboamo cade nel ysi av. u . ,
mentre Geroboamo non a v r e b b e incominciato a regnare che nel 961 a v . C. I. - anno poi della separazione dei due regni fcbrei tu ab-
bassato fino al 930, onde far conccrdare la cronologia biblica con quella dei re Assiri. Tale soluzione della quistione cronologica, di
cui parliamo, sembra la pi attendibile.
Sciagu s e n o n s o c c o m b e t t e p e r o p e r a dei B a b i l o n e s i si f u perch costoro
v e r t sin n o n e b b e r o il t e m p o di a r r i v a r e fin l , p o i c h Dio fece giustizia
tirannegj anche di l o r o con r a p i d i t s p a v e n t o s a p e r m e z z o di Giro.
a vita fa
64. R e g n o d ' I s r a e l e . Alla m o r t e di Salomone
N e ser
gli stati congregati in Sichem dissero a Roboamo figlio
ma che s
di lui: Se tu r i m e t t i del rigore paterno, noi t i nomi-
di regno.
neremo r e . Roboamo rigettando il consiglio dell'espe-
Durante
rienza volle attenersi a quello dei giovani, e neg ascolto
ed era dive
alla voce del popolo; onde 10 trib si staccarono, rima-
nuova dinas
nendo con Roboamo le sole trib di Giuda e di Beniamino,
dalla parte
che formarono il cos d e t t o regno di Giuda.
dron di Dai
11 suo regni Gerobamo, famoso rivoluzionario, al tempo di Salo-
deserto di E mone cercato a m o r t e se ne fugg in E g i t t o . Ora t o r n a t o
fu morto, t si mise alla testa dei malcontenti, e dalle 10 t r i b , che
grande impe si distaccarono dal p r e s t a r e ubbidienza al figliuolo di
da Gcrusaler Salomone, fu eletto per r e dando cos principio al Re-
fondare un 1 gno d'Israello:
armate assiri
Qui adunque cominciano i due distinti regni d'Israele
e di Giuda: il primo pi popoloso, il secondo pi impor-
tante e ricco, che possedeva la citt capitale ed il tempio,
centro dell'unit della nazione.
P e r d i s t r u g g e r e q u e s t ' u n i t , Geroboamo, divenuto r e
d ' I s r a e l e , viet ai suoi di r e c a r s i al t e m p i o , nuovi r i t i
mescol coi Mosaici, affid il sacerdozio ad a l t r i che alla
stirpe di Levi, e fece alzare idoli ed un vitello di oro
in Betel e Dan. Il Signore suscit i suoi profeti a scuo-
Ree
t e r e questo popolo, m a venivano da essi uccisi (1).
Durante lo Citt capitale d ' I s r a e l e fu Sichem, finch Arnri, terzo
gliava nuovo 1 successore di Geroboamo, fabbric Samaria. Acabbo, fi-
Dell' Asia occic
gliuolo di A m r i , .disert affatto dalla religione p a d r i , e
secondo imperi
e distrusse i r (i) L'opera dei Profeti un fenomeno tutto proprio delia storia ebraica, e
m e n t a di essere conosciuta a fondo e chiaramente : poich essa non solo
fluenza. L'Egiti religiosa e morale, ma anche politica e sociale.
collegatosi col r e di Sidone, sposandone la figlia Geza- e r a v i p u r e il buon Tobia, che esercit l a s u a c a r i t col
bele, introdusse il culto Fenicio di Baal, a cui la regina d a r e conforto ai vivi e sepoltura ai m o r t i ; e Dio n e
consacr 400 falsi sacerdoti, e tent di s t e r m i n a r e i veri ricompens la bont colla migliore delle b e n e d i z i o n i ,
profeti. quella di un buon figliuolo.

N lusinghe, n minaccie v a l s e r o ad i m p o r r e silenzio T r a le r o v i n e di S a m a r i a furono t r a p i a n t a t i coloni delle


a l Elia, che f u l m i n a v a le t u r p i t u d i n i dei r e g n a n t i e l a varie provincie Assire, che mescolatisi colle r e l i q u i e dei
inaudita b a r b a r i e del culto di Baal. I re successori di natii, v ' i n t r o d u s s e r o l ' i d o l a t r i a , e cos formossi quel po-
polo misto che chi amossi Samaritano.
Acabbo seguitarono quasi t u t t i la sua empiet , fincn
leu ne stermin la razza secondo le predizioni di E l i a , G5. R e g n o d i G i u d a . In Giudea f r a t t a n t o r e g n a -
e si fece re esso stesso (1). rono 2 0 principi della discendenza di D a v i d , da p a d r e
l e u proscrisse il culto di B a a l ; radunatine i sacerdoti, in figlio. Quivi e r a la citt santa, il tempio di I e o v a , i
sotto aspetto di sacrificio, li scann e demol il tempio sacerdoti, discendenti d'Aronne, solleciti di m a n t e n e r e i l
a quella divinit innalzato, ma r i s p a r m i i vitelli d ' o r o . popolo nella via d i r i t t a ; e v ' e r a n o accorsi d a l r e g n o d ' I -
R e g n a n d o lui, il r e di Damasco s ' i m p a d r o n di t u t t o il sraele quelli che mal soffrivano la r i v o l t a e l ' a p o s t a s i a .
paese al di l del Giordano. Geroboamo l i , fortunato in Ma R o b o a m o , forse temendo che a n c h e le due t r i b
g u e r r a , t o r n al r e g n o d ' I s r a e l e la p r i m i t i v a estensione, gii r o m p e s s e r o f e d e , concedette libert di r e l i g i o n e e
ma fu pi empio de' suoi predecessori. . t o s c h i e colli profani a c u l t o d'oscenit. P e r questo il
Dopo di lui, politica, religione, costumi, t u t t o andava a S i g n o r e gii mand Sesac, r e d ' E g i t t o , che saccheggi
fascio. Ben li a m m o n i v a il Signore per voce dei profeti, G e r u s a l e m m e e vi e s p o r t immensi t e s o r i .
m a non davano ascolto; e , sprezzando i loro detti, segui- G'iosa/at r i s t a u r il c u l t o , fu buono e p r o s p e r a m e n t e
tavano la vanit, fabbricando a l t r i vitelli d ' o r o , inchinan- c o m b a t t i nemici: m a Gioramo suo successore, sposando
dosi ad una t u r b a di divinit, badando agli indovinamenti, Atalia, sorella di Gezabele, fu t r a t t o ad a d o r a r e g l i
o consacrando i loro figli a Baal per mezzo del fuoco. idoli dei F e n i c i , ed a t r u c i d a r e i proprii f r a t e l l i .
Gli u l t i m i r e d'Israele d o v e t t e r o pagare t r i b u t o ai r e Gioas, scampato p r o d i g i o s a m e n t e dalla s t r a g e , che
di Assiria, che invasero v a r i e volte il r e g n o ; e quando l ' e m p i a Atalia fece di t u t t a la s t i r p e r e a l e , a l l e v a t o di
Osee, alleatosi c o l l ' E g i t t o , tento redimersi da t a l e t r i - nascosto dai s a c e r d o t i , dopo 7 anni fu da l o r o posto in
buto, S a l m a n a s s a r Y venne a p o r r e l'assedio a S a m a r i a . t r o n o . Il P o n t e f i c e Gioiada, suo s a l v a t o r e , g o v e r n a sotto
Questa cadde l'anno 7 2 1 a v . G. nelle mani di S a r g o n di lui, rinnova l'alleanza del popolo con Dio, d i s t r u g g e
successore di S a l m a n a s s a r , m o r t o d u r a n t e l'assedio. Sar- i simulacri e r i p r i s t i n a il tempio. M o r t o il g r a n S a c e r -
gon distrusse il segno d ' I s r a e l e , e ne t r a s p o r t g l i dote, Gioas p r e v a r i c e fe' lapidare Zaccaria, figlio del
abitanti nel c u o r e d e l l ' A s i a . T r a i pi cospiqui prigioni Pontefice p e r c h lo minacciava della collera d e l S i g n o r e .
E d il S i g n o r e mosse c o n t r o G e r u s a l e m m e Azaele, r e li
(1) l e u f u t r i b u t a r i o di S a l m a n a s s a r I t i , r e di Assiria, che regn dal S58
S i r i a , il quale g l ' i m p o s e un t r i b u t o .
al 824 a v . C.
I r e che s u c c e d e t t e r o a Gioas furono e m p i , e sopra Al suo t e m p o , Nabopolassar r e d e ' Caldei, e Ciassare
t u t t i Acaz. C a p a r b i o , molesto agli uomini e odioso a r e dei Medi presero N i n i v e ; onde per opporsi ai loro
Dio, risuscit il culto di Baal e di Moloc, cui consacr p r o g r e s s i , Necao, r e d ' E g i t t o , mosse verso l ' E u f r a t e
suo figlio, facendolo passare pel fuoco, e i n t r o d u s s e no- con poderoso esercito, toccando l a P a l e s t i n a . Giosia se
v i t nei r i t i d i G e r u s a l e m m e . gli oppose, ma f u sconfitto ed ucciso nella b a t t a g l i a di
Ai paterni e d aviti disordini pose r i p a r o Ezechia, che Mageddo, ed il r e g n o di Giuda divenne vassallo del r e
r i a p e r s e il t e m p i o , r i s t a b i l i sacrifizi, purific la casa di egiziano. Questi depose dopo soli t r e mesi Ioachaz, suc-
Dio, ed invit a p a r t e delle solennit g l ' I s r a e l i t i avan- ceduto al p a d r e Giosia, e gli s u r r u g i l f r a t e l l o Ioakim
zati dalla s c h i a v i t di S a r g o n . (a. 609 a v . C . ) .
S o t t o di l u i fiorirono Isaia, Osea, Amos, coi quali T r e anni dopo Nabopolassar m a n d il figlio Nabuco-
-comincia una nuova serie di p r o f e t i , che non s ' i n t e r r u p - dnosor a r i t o g l i e r e l a Siria di mano agli egiziani. Ne-
p e r o per t r e c e n t o anni. cao, b a t t u t o in campale b a t t a g l i a presso Carchemis lun-
S e n n a c h e r i b , r e d ' A s s i r i a , venne contro il buon Eze- go le r i v e d e l l ' E u f r a t e , abbandon le sue conquiste
chia; ma egli si raccomand al Signore e l'esercito ne- asiatiche, e si rintan nel suo E g i t t o , donde pi non
mico fu d i s t r u t t o dall'angelo del S i g n o r e . usc (a. 606-605). Nabucodnosor ripigli possesso della
Ben diverso da Ezechia, M a n a s s e propag il culto fe- Siria e della Palestina fino a l l a f r o n t i e r a d' E g i t t o .
nicio, colloc un idolo nel tempio di I e o v a , ma trasci- Giunto per sotto G e r u s a l e m m e , ivi incominci nel r e
nato in i s c h i a v i t dagli Assiri pianse 1 suoi peccati ed I o a k i m una i n a s p e t t a t a resistenza. P o s e perci l'assedio
il Signore lo l i b e r . T o r n a t o in Gerusalemme, c o r r e t t o alla c i t t , ed in b r e v e la costrinse ad a r r e n d e r s i : Ioakim
dalla s v e n t u r a , r i m i s e il vero culto, sebbene non impe- divenne t r i b u t a r i o dei Babilonesi. Nabucodnosor tolse
disse agli E b r e i di o f f r i r e sacrifizi sulle colline. poi dal tempio una p a r t e dei vasi sacri di m a g g i o r pre-
Aminone, figliuolo e successore di Manasse, imit il gio, che insieme "con alquanti prigionieri, t r a cui il gio-
p a d r e nei t r a v i a m e n t i , non nella penitenza, e fu ben to- v a n e t t o D a n i e l e , fece t r a s p o r t a r e a Babilonia, (a. 604
sto ucciso. a v . G.). T r e anni dopo Ioakim si r i b e l l a v a , e s t e t t e nel-
Giosia pens r i p a r a r e a t a n t e e m p i e t . M e n t r e ri- la sua fellonia fino a che Nabucodnosor, v e n u t o g l i con-
fabbricavasi il t e m p i o , vi fu t r o v a t o un e s e m p l a r e t r o , lo prese e lo fece m o r i r e nel 5V8. Sul t r o n o di
dei libri sacri s o t t r a t t o alla distruzione o r d i n a t a da Giuda fu posto Ioakin figlio di I o a k i m , a l t r i m e n t i chia-
M a n a s s e ; e c o m e il pio r e Y intese*a l e g g e r e , pianse m a t o nella S c r i t t u r a Iechonia. Costui neg il t r i b u t o , e
sulle enormi violazioni dei p r e c e t t i del Signore e pro- dopo soli t r e mesi preso dal r e babilonese, fu t r a s p o r -
c u r fossero r i g o r o s a m e n t e osservati; sconsacr t e m p l i , tato prigioniero a Babilonia colla m a g g i o r p a r t e del suo
b o s c h e t t i , a l t u r e dedicate agli di s t r a n i e r i , e celebr popolo.
la pasqua con t a l e s o l e n n i t , quale non fu da Samuele
in poi.
innalzata al grado di regina; ed i figliuoli dei primarii
erano e lucati alla corte ed istruiti a spese regie ad ogni
scienza. T r a questi ebbe il primato Daniele, che si con-
CAPO V. serv astinente fra le delizie, fedele in mezzo all'idola-
tria, onde Nabucco il predilesse, ed ebbe da lui la spie-
S c i l i aviti e R i t o r n o gazione dei sogni, inintelligibili a' suoi Caldei, e lo in-
stitu capo dei sapienti di Babilonia.
N per questo Daniele adulava alle ingiuste preten-
sioni ed all'orgoglio di Nabucco, ma serbava la fede de'
Schiavit Babilonese. - Ritorno. - Varie domina suoi padri, talch ogni giorno affacciandosi al balcone
zioni. I Maccabei. della sua camera, volto a Gerusalemme, sospirava e ge-
66. S c h i a v i t . Sedecia fu surrogato al misero meva innanzi a Dio e lo supplicava a rendergli la patria;
Geconia, ma, essendosi alleato coll'Egitto per iscuotersi il che avvenne quando Ciro s'impossess di Babilonia,
dalla dipendenza Babilonese, Nabucodnosor torn per poich allora questo con :uistatore non solo permise che
la quarta volta, prese e distrusse Gerusalemme, fe' strap- gli Ebrei tornassero in Giuda, ma ancora loro diede
pare gli occhi a Sedecia, dopoch gli ebbe in presenzi mezzi per costruirsi la citt ed il tempio.
trucidati i figliuoli (587); e col restante del suo popolo, 67. Il R i t o r n o . La schiavit era durata 7 0
le spoglie e i vasi sacri del tempio, lo port a Babilonia. anni (1) equan l<>il gran Ciro permise agli Ebrei di tornare
Questi mali erano predetti dai profeti, i quali anda- alla patria, molti che avevano messo casa al di l dell'Eu-
vano chiamando i popoli ed i re a quella religione eli 3 frate e aquistati poderi, non vollero-cambiare le uber-
li aveva riuniti pel trionfo e per la prosperit. Non tose pianure della Mesopotamia coi devastati greppi della
ascoltarono, e Dio li colp. Nella schiavit i profeti pro- Palestina, e rimasero. Perci dopo quel tempo troviamo
curarono rimigliorare il popolo colle lezioni della sven- Ebrei diffusi nella S i r i a , nella Persia e nella Caldea.
tura; i poeti tenevano vivo l'ardor nazionale, e invece di Circa cinquanta mila persone, quasi fossero un uomo
canti d'amor gl'Israeliti udivansi in flebile coro ripetere: solo , tornarono a Gerusalemme sotto la condotta
Presso i fiumi di Babilonia sedemmo e piangemmo, del gran sacerdote Giosu e di Zorobabele, discendente
ripensando a t e , o Sionne. da stirpe regia. Alla nuova colonia impedirono di pro-
I Babilonesi non tolsero agli Ebrei ogni diritto, anzi sperare le querele coi Cutei, gente trasportata col da
lasciarono ad essi giudizi propri ed a molti anche ono- Sargon quando disert il paese, e che mescolandosi coi
rificenze. Tobia fu provveditore del re, il quale gli fece natii formarono quella popolazione che chiamossi dei
arbitrio di andare dovunque volesse: del che il pio pro-
fittava per soccorrere i fratelli bisognosi, e la discen- ( 1 ) 1 s e t t a n t a n n i della s c h i a v i t sono computati dalla p r i m a v o l t a c h e N a -
bucodnosor v e n n e contro G e r u s a l e m m e nel 606 a v . G. Imo a l 536. a n n o d e l
denza di esso rimase buona e fedele a Dio. Ester fu decreto di Ciro, c h e p e r m e t t e v a agli E b r e i il ritorno.
160
Samaritani. Questi, seguendo nominalmente la legge dt
Mos, d e v i a v a n o dagli E b r e i in varii punti di fede, sic-
ch mai non si poterono m e t t e r e d'accordo, in modo da
r i n t e r r a r e la comune nazionalit; anzi i Samaritani fabbri-
c a r o n o un tempio lor proprio sul monte Garizim, presso
Sichem , onde i due popoli g u a r d a r o n s i poi sempre con
animosit ed astio.
I Samaritani adoperarono ogni a r t e perche il tempio
e la citt di Gerusalemme non fossero r i c o s t r u t t i , ma
non riuscirono; ed il nuovo tempio, sebbene non pareg-
giasse il primo, ebbe la fortuna ancor pi invidiabile ,
come allora profetava Aggeo, di d u r a r e fino al t e m p o
del Divin S a l v a t o r e .
A l t r i E b r e i successivamente t o r n a t i da Babilonia con
Esdra p r i m a , e poi con Newia, fecero accrescere di
molto il numero dei r i m p a t r i a t i . E s d r a datosi a r i p r i s t i -
n a r e la leggo di Mose, caduta in dimenticanza od in mal uso,
raccolse t u t t i i libri della Bibbia, e n e i t r a s c r i v e r l i sostitu
all'antico c a r a t t e r e Ebraico, il Siriaco, allora pi. cono-
sciuto; tolse di meazo le profanazioni del culto e lo r e -
gol secondo l'antico costume: ed il popolo a m m a e s t r a t o
dalla s v e n t u r a , consolid la speranza nel Redentore pro-
messo dai profeti.
Quantunque la legge Mosaica si fosse conservata in-
t e g r a , pure in 70 anni di s e r v a g g i o l'avevano a l t e r a t a
non poco nell'applicazione, e di qui data l'origine di va-
rie s t t e , che s ' i n t r o d u s s e r o , e che coll'avversarsi l ' u n a
l ' a l t r a arrecarono tanto danno alla nazione. L e q u a t t r o
principali furono quelle degli E s s e n i , d e ' F a r i s e i , d e '
Sadducei e degli Scribi o d o t t o r i .
68. V a r i e d o m i n a z i o n i . I Persiani finch do-
minarono in Asia conservarono pace agli E b r e i , m a
Alessandro Magno, vinto D a r i o , fatto despota di t u t t o
Longitudine Orientale dal Meridiano ai P a r i g i .

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l'Oriente, dopo la presa di Tiro, venne sdegnato contro
Gerusalemme, e l'avrebbe nuovamente distrutta se non
l'avesse placato Iacldo, sommo Sacerdote. La domina-
zione persiana dur dall' an. 536 a v . Gr. fino all' anno
332 av. Gr., cio per pi di due secoli. Dopo Alessan-
dro la Palestina cadde sotto il dominio del r e d'Egitto
Tolomeo Sotero, il quale trasfer un gran numero di E-
brei in Alessandria, e di l per l ' A f r i c a fino a Cirene
ed in Etiopia.
Gli E b r e i rimasero sotto la dominazione dei r e d ' E g i t t o
per un secolo intiero. Da principio godettero molta tran-
quillit ed ebbero il favore di quei principi, onde molti
giudei si trasportarono ad Alessandria, dove Tolomeo
Filadelfo per amicarseli fece eseguire una traduzione della
Bibbia in greco (1). Ma Tolomeo Filoptore, avendo
voluto penetrare nell'interno del santuario del tempio
di Gerusalemme, ed essendone stato dal Signore casti-
gato; cerc ogni modo di perseguitarli opprimendoli cru-
delmente. Filoptore morendo lasci il regno al figlio
Epifane, il quale aveva appena cinque anni. Antioco il
grande, re di Siria , colta quest' occasione propizia di
ridurre sotto la sua signoria t u t t a l a Palestina, a cui sempre
i suoi antecessori avevano aspirato, si mosse coll'esercito,
ed impadronitosi di Samaria, e di altre provineie, fu
accolto anche in Gerusalemme.
Caduti sotto l'obbedienza di Antioco, gli Ebrei dovet-
tero molto soffrire; ma f u r o n o sempre governati dai loro
grandi sacerdoti, assistiti da un Sinedrio.

(1) Tolomeo Filadelfo si lece m a n d a r e dal sommo Sacerdote Eleazaro 1


testo della L e g g e e sei uomini d'ogni trib capaci di t r a d u r l a dall'ebraici!
in greco. Quando l'opera tu compiuta, Demetrio Falereo bibliotecario del r i
adun tutti gli E b r e i di Alessandria, e letta loro la traduzione alla presenza
dei s e t t a n t a d u e i n t e r p r e t i , questa venne approvata. T a l e traduzione e co-
nosciuta sotto il nome di Testo dei LXX.
BARBERI Storia Orientale.
Un'imposizione generale serviva a mantenere il tem- Antioco Sidete, finch, vinto questo dai P a r t i torn in-
pio, che perci sal a grande ricchezza, e quindi da una dipendente.
parte faceva ambita la carica di sommo sacerdote, che Pi che mai accanite sorsero allora le lotte interne,
non pi al merito si attribuiva, ma compravasi a oro; sostenute dalle varie sette, le quali finalmente ruppero
dall'altra eccitava di cupidigia dei r e Siri, tra cui Se- ad aperta guerra fraticida, nella quale in sei anni peri-
leuco Filopatore, successore di Antioco, il quale inva- sono 60,000 rivoltosi, ed il regno and sossopra.
ghito dei grandi tesori riposti nel tempio, mand Elio- Viveva allora il sant'uomo Orna, che inorridendo delle
doro per rapirli, ma come il sacrilego volle entrare , guerre fraterne, erasi ritirato nel deserto. Corsero a
venne respinto da un miracoloso guerriero. cercarlo, ma insorte nuove sommosse, fu lapidato. Que-
Antioco Epifane, successore di Seleuco, valendosi delle sto pose il colmo alle iniquit degli Ebrei. Il cielo mo-
discordie avvenute t r a i sommi sacerdoti (an. 168 av. str la sua collera col mandare su loro il flagello, che
Cr.), s'impadron di Gerusalemme, trucid 4C,000 cit- fu il pi robusto della sdegnata destra del Signore, i
tadini, altrettanti ne vendette; immol dei maiali nel Romani.
tempio, donde port via grandi ricchezze; poi insospet- Alessandro Gianneo uno degli ultimi principi di Giuda,
tito che gli Ebrei volessero ricorrere ai Romani incen- lasci morendo due figli, Ircano ed Aristobolo, i quali-
di la citt, de lieo il tempio a Giove Olimpico, e volle litigarono a lungo pel regno. Finalmente, essendo giunto
cancellare le memorie del culto antico sostituendovi gli a Damasco, dopo vinto Tigrane, il Romano Cn. Pompeo,
Dei ed i costumi delle genti. i due fratelli portarono a questo straniero la loro con-
69. I M a c c a b e i . Molti apostatarono, ma pi tesa. Pompeo ud la querela, e ne rimand la decisione
si videro esempi di magnanima resistenza: parecchi fug- fino a che non avesse vinto i Nabatei, popoli al mezzod
girono negli eremi; una madre si accontent di perire ed all'occidente della Palestina. In questo frattempo
con sette figliuoli anzich mangiare carni sacrificate; poi Aristobolo, diffidando del duce romano, diede a lui mo-
il gran sacerdote Matatia co' suoi cinque figliuoli, detti tivo di combatterlo. Pompeo nell'anno 63 av. Cr. as-
i Maccabei, fatto appello a tutti gli uomini di buon sedi e prese Gerusalemme per tradimento, si dice, dei
volere, uccise gli avversari, abbatt le are, e cominci partigiani di Ircano. Aristobolo ed il suo figliuolo mi-
una guerra d'indipendenza della Giudea dalla Siria. nore, nominato Antigono, furono condotti prigionieri a
Roma; la carica di sommo sacerdote e la nomina di
Accorsero i Siri, ma trovarono generosa opposizione.
principe degli E b r e i , fu dato ad Ircano; la Giudea fu
Antioco stesso, venuto in persona, fu vinto dai prodi ed
resa tributaria dei Romani.
avveduti Maccabei, i quali, ripristinati gli antichi usi,
liberarono Gerusalemme e purgarono il tempio dall'ab- Cos andava a precipizio anche il popolo di Dio. P e r
bominazione, quindi si avvicinarono ai Romani, che ne singolare la posizione di esso a confronto degli a l t r i
accettarono l'alleanza. Ma periti i Maccabei nelle grandi i quali vedevano ogni generazione peggiorare dall'ante-
lotte contro i S i r i , la Palestina ricadde tributaria di cedente, e il mondo avviarsi alla rovina inevitabile,
fatale, senza che pensiero di speranza venisse a calmare gli
invidia a' suoi fratelli, e Giobbe paragona la vita alla
animi accasciati : mentre invece Israele in mezzo a s
rapidit della spola. Vediamo che nel deserto gli Ebrei
gravi disastri esterni ed interni ha tenuto viva insieme
si mostrarono capaci a fare lavori di getto in oro, come
col dogma della caduta, quello della rigenerazione: anzi
il vitello che adorarono, poi vasi sacri di ogni maniera in
pi saldo vi si appigliava quanto pi cadeva al basso.
oro argento e bronzo ad uso del tabernacolo. Si richiedeva
Unica fra le antiche nazioni che conoscesse quella dot-
poi un'arte avanzata assai a lavorare cos finamente il le-
trina dui progresso la quale carattere e vanto della
gno del tabernacolo ed a farne i cortinaggi.
cristiana civilt.
A g r i c o l t u r a . In modo speciale per il popolo e-
breo era dato all'agricoltura ed alla pastorizia. La terra
promessa forniva abbondantemente ai bisrgni; vive acque
scorrevano dalle montagne ed abbondanti rugiade unite
CAPO VI. alle pioggie di primavera e d'autunno la fecondavamo.
I vini erano abbondanti ed eccellenti; le api vi prepa-
ravano un miele squisito ; gran quantit d'olivi davano
A r t i e c o l t u r a <le^Is E b r e i .
un olio assai buono ; il Giordano ed il lago di Genezaret
fornivano pesci; e le praterie davano alimento a mandre
numerose ; sui pendii delle montagne crescevano legni
preziosi specialmente cedri , e per tutto si trovavano
Arti Agricoltura Ricchezze Coltura intellettuale.
palme, licaio, e piante da f r u t t a . Ora tutt'altro, dacch
la mano dell' uomo cess d' aiutare la natura. Ma gli
70. A r t i . N e l l a Sacra Scrittura noi troviamo antica
Ebrei v'avevano, si pu dire, fabbricato il terreno, sol-
mensione di arti che suppongono un avanzato incivili-
levandolo con artificiali terrazzi fin alla sommit delle
mento. A tacere la costruzione della torre di Babele e
scabre loro montagne; e sopra uno spazio cos angusto
la carovane incontrate dai fratelli di Giuseppe, che dai
alimentarono una popolazione quale nessun popolo ebbe
paesi di Moab si recavano in Egitto, fin dal tempo di
mai. La Palestina, poco superiore al Piemonte in esten-
Abramo accennato il danaro e i'oro lavorato , poich-
sione, aveva i suoi 7.000.000 d'abitanti.
ivi sta registrato che Eliezer offerse a Rebecca orec-
chini da valere due sicli, e braccialetti da dieci. Abi- Ricchezze. Sterminate ricchezze radunarono i loro
melecco poi diede ad Abramo 100 sicli per comperar monarchi, e le r ponevano nei t e s o r i , secondo ancora
un velo a Sara.- con altrettanti quel patriarca acquist costumavasi in Oriente. Davide tra le guerre, i tributi,
il sepolcro per la sua famiglia ecc. Sapevano anche tin- il commercio, i risparmi aveva raccolto l'ingente valore
ger la lana con varii colori e tesser la tela , poich di l.i:48.UUO.OOO di lire per la costruzione del Tempio.
Giuseppe aveva una tonaca a vari colori , che dest P a r e che 1' annua entrata di Salomone ascendesse a 46
milioni, senza contare gli a p p a l l i , n i donativi dei ro
rabi e dei governatori delle provincie. Onde la Sacra divinit. Sui primi patriarchi scorre di volo; ma con
Scrittu. a dice che sotto di lui, in Gerusalemme pi non parole precise e intelligibili a tutti posa il dogma essen-
tenevasi conto dell'argento, tanto era fatto comune. ziale del Dio uno, libero Creatore, e della discendenza
71. C o l t u r a i n t e l l e t t u a l e . La grande imma- da un uomo solo. E talmente il narratore assorto nella
ginativa, che gli E b r e i avevano, li portava alla poesia, grandezza di Dio, che neppure mostra grande maraviglia
che per parte del sentimento non fu superata da a l t r o delle opere di lui : ond' il sublime di quelle espressioni:
popolo del mondo. T u t t a la letteratura ebraica com- Dio disse : La luce sia fatta , e la luce fu ; Dio vide
presa nella Bibbia , libro per intiero ispirato da Dio : che la luce era buona e divise la luce dalle tenebre.
ma che anche considerato dal lato umano, come diceva
l'insigne orientalista Jones, contiene in s pi eloquenza>
pi storiche verit, pi morale, pi ricchezze poetiche,
insomma pi bellezze in ogni genere che non se ne po-
trebbono raccorre da t u t t i insieme gli altri libri in qua-
lunque secolo e lingua composti.
Le tradizioni rabbiniche ^dicono, che la lingua ebraica
f u la primitiva, da Dio medesimo insegnata all'uomo e
conservata dopo Babele nella discendenza di Sem e pi
pura nei figliuoli di Eber. Certo che essa porta il vanto
di brevit e semplicit su t u t t e le a l t r e , ed uno spiri-
tualismo suo proprio la distingue, n a l t r a ve ne ha che
pi d'essa si addatti alla poesia, che abbia pi immagin
e che cos bene come essa risponda al fine di esprimere
la sacra rivelazione.
Questa favella , conservata pura fino quasi al tempo
della schiavit di Babilonia, mescolossi allora coll'idioma
dei vincitori ; sicch, cessando di essere parlata, rimase
puramente lingua dei libri e della liturgia. Anche la
storia narrataci dalla Bibbia ha un carattere suo pro-
prio. Mos non si ferma come gli altri scrittori antichi
in commenti e spiegazioni, che lusinghino la curiosit,
ma con otto brevi capitoli conduce dalla creazione del
mondo fino alla vocazione d'Abramo (2000 an. a v . C . ) ,
epoca che gli altri storici empiono con una turba di
Il clima vi temperato dalla vicinanza del Libano ,
che ha le cime coperte di neve per la maggior parte
SEZIONE III dell'anno. P e r lo pi in principio di Novembre incomin-
cia la stagione piovosa, e fino a marzo non cessano piog-
gie e nevi copiose ; ma da marzo ad ottobre ben di rado
LA FENICIA, cade gocciola d'acqua. Il paese per soggetto a tre-
muoti, che apportano grandi disastri alle citt.
NOZIONI G E O G R A F I C H E E STORICHE I N D U S T R I A , COMMERCIO. I prodotti della vegetazione della Fenicia erano sva-
NAVIGAZIONE E COLONIE RELIGIONE riatissiini. I lati del Libano abbondavano di pini, abeti
e maestosi cedri; le colline davano abbondanti olivi, fichi,
uve d'ogni genere dalle quali si estraevano vini squisiti,
mentre nelle pianure facevano buona prova aranci, limoni,
CAPO I .
datteri ed altre f r u t t a delle regioni calde. Presentemente
il paese affatto sterile, ma nei tempi antichi era di
Notizie geogafiche e sieriche delia Fenicia.
maravigliosa fertilit. Il nome di Carmelo imposto ad
Nozioni geografiche. Primi abitatori. Costituzioni un monte, che trovasi al suo limite meridionale, suona
-politiche. luogopieno
Sidone. di viti ;die Tiro.
floridezza la Sacra
Scrittura,
Sua per darcene
decadenza. una qualche i d e a , ci dice che in esso scorreva latte e
miele.
72. N o z i o n i g e o g r a f i c h e La Fenicia un pic-
73. P r i m i a b i t a t o r i . Questo paese sebbene tanto
colo tratto iittoraneo della regione Siriana, chiuso tra
ristretto, era abitato da un popolo molto intraprendente
la Siria propriamente detta, la Palestina ed il Mediter-
raneo. Forma una striscia di t e r r a molto lunga, ma assai e numerosissimo, il quale si distinse, non per guerresche
stretta. La catena del Libano verso Oriente la separa imprese, ma per industria, commercio, arti e per le sue
dalla Siria. Da questa catena principale ne partono diverse navigazioni, onde sal a grande floridezza. Da esso l'an-
altre, di modo che l'intera Fenicia pu considerarsi come tica Europa trasse per avventura maggiori elementi di
una continua successione di monti e di valli irrigata da civilt, che non da tutte le altre nazioni dell'Asia.
numerosi fumicelli, che la. rendevano molto fertile ed Primi abitatori della Fenicia come anche della Pale-
amena. stina furono i discendenti di Canaan figliuolo di Cam;
per questo da principio ambidue i paesi venivano com-
Il m a r e , che si rompe con grande impeto contro le presi sotto la designazione di Cananea o Terra di Ca-
coste fenicie, stacc molti pezzi di terra ferma, e form
naan. La distinzione dei Fenici dagli altri Cananei da
delle piccole isole, le quali non tardarono a coprirsi di
molti attribuita ai Greci, i quali avrebbero dato il nome
numerose colonie e di citt fiorenti.
di Fenici ai Cananei della costa, perch il paese da loro
occupato abbondava di palme (1). Alcune antiche tradi-
po' l ' a l t r a , una specie di egemonia sull'intero paese. Le
zioni greche dicono che i Fenici sono stati cos denomi-
citt minori, spinte dal comune interesse, senza cambiare
nati da Phoenix, figlio di Agenore e fondatore della razza.
per nulla le patrie leggi, formavano alleanza t r a loro e
Infatti per, Phoenix non che una forma allungata di
colle pi p o t e n t i , a fine di ricevere da esse protezione
Phoun (Poeni, Funi), che secondo Erodoto ed i monu-
e difesa.
menti Egizi venivano dalla punta sud-ovest dell'Arabia (2).
Sidone collocata in amenissima pianura, sulle rive del
Nel medesimo tempo in cui si stabilivano le monar-
m a r e , con un celebre p o r t o , ebbe il suo periodo di
chie di Babilonia e d ' E g i t t o , cio circa 2200 anni prima
potenza nei tempi pi antichi ; e quando i Faraoni Tot-
dell'Era volgare, due nipoti di Cam, Sidone ed Arad,
mosi I e massimamente Totmosi III fecero conquiste nella
recatisi verso occidente ad abitare la Fenicia, fondarono
Siria, e la Fenicia cadde nella dipendenza dell' E g i t t o ,
sulle coste del Mediterraneo due citt, alle quali diedero
i Sidonii seppero approfittare di tale stato di c o s e , ed
il proprio nome. Due altre citt, Biblos e Berito, sor-
ottenuto il monopolio del commercio coll'Egitto, si lan-
sero poco dopo p u r e fondate dai discendenti di Canaan.
ciarono ben presto ad imprese marittime, che ebbero a
Tiro, Tolemaide e Tripoli (3) furono costrutte un po'
teatro tutto il bacino orientale del Mediterraneo. Lungo
pi t a r d i ; ma la posizione di Tiro essendo pi felice, e
il littorale africano massimamente , le navi di Sidone
possedendo un porto magnifico venne a superare in flo-
trasportarono gli emigrati cananei della Palestina, quando
ridezza tutte le a l t r e .
questa venne occupata dagli Ebrei guidati da Giosu
74. C o s t i t u z i o n i p o l i t i c h e . S i d o n e La Fe- (1400 anni av. C.).
nicia, tuttoch poco v a s t a , non fu mai soggetta affatto
D a l l ' a l t r a parte del MedUerraneo i Sidonii occuparono
ad un solo monarca, ma ogni citt aveva il suo r e , leggi
Cipro, Creta, e moltissime isole dell'Arcipelago (mare
ed ordinamenti distinti. La Bibbia ed i monumenti Assiri
Egeo); colonizzarono le coste dell' Asia Minore, visita-
parlano dei r e di Sidone, di Tiro, d'Arado, di Gebel e
rono le coste della Grecia e della T r a c i a , e penetrati
di Berito e di m o l t e altre. Le citt di Tiro e di Sidone
nel mar Nero (Ponto-Euxino), si spinsero fino alla Col-
furono le pi potenti ed esercitavano, un po' l'una un
chide ai piedi del Caucaso, paese ricco in metalli. La
(1) P a l m a in greco dicesi c h l ^ (fcenix). supremazia marittima dei Sidonii incominci a sorgere
(2) L'Archivio di l e t t e r a t u r a biblica ed orientale, dotto periodo d i Torino poco prima del 1600 av. C., e poco dopo il 1400 inco-
anno I I I e I V , Introduzione allo studio dei monumenti Fenici, h a di-
mostrato che i Fenici veri non s o n o altrimenti di origine c a n a n e a Ilo minci a declinare, per il crescere della potenza Pelas-
detto i Fenici veri, cio q u e l l i c h e s e m p r e e pi p r i n c i p a l m e n t e f u r o n o co-
nosciuti con tale nome. Q u e s t i sono i Tirii, che m i g r a r o n o dal Phount alle gico-Tirrena, formata di popoli dell'Asia M i n c r e , della
s p i a g g i e del Mediterraneo c i r c a il 1750 a v . Cr. cio al tempo del g r a n d e
movimento degli A r a b i H y k s o s , invasori dell' Egitto. I Sidonii e tutti g l i Grecia, dell'Arcipelago, d ' I t a l i a , di Sicilia e di Sar-
a l t r i abitatori della F e n i c i a , c h e sono dalla Bibbia posti fra i discendenti di
C a n a a n , f u r o n o chiamati F e n i c i solo per ragione di vicinanza g e o g r a f i c a , e per
degna (1). Le ostilit fra queste due potenze furono
estensione del n o m e n a z i o n a l e dei Tirii
(3) Denominavasi Tripoli o citt triplice, p e r c h c o n f e d e r a t a colle t r e citt
principati, l i r o , Sidone ed A r a d o ; per ciascuna di esse a v e v a u n a u a r t i e r e (1). Questi nuovi dominatori del m a r e sono i c o s f l e t ' i popoli del mare,
separato. ^ che assalirono ed invasero l ' E g i t t o al tempo della X I X e X X dinastia e g i -
ziana.
provocate dalle audacissime piraterie, che i Sidonii prati-
perch 1' Arcipelago era gi passato in dominio delle
carono col commercio. Costoro erano- divenuti formida-
popolazioni Elleniche (1).
bili per le loro ladronerie e per il rubamento di donne
11 periodo pi brillante della potenza di Tiro fu il
e di fanciulli, che poscia vendevano schiavi sui mercati
regno del celebre r e Iram, l'alleato di Davide e d> Sa-
d'Asia.
lomone. A quel tempo nella regione Siriana fra l ' E u f r a t e
Quelli poi, che diedero il tracollo alla potenza di Sidone,
0 l ' E g i t t o grandeggiava l'impero ebreo, cui sottostavano
furono i Filistei. Questi, dopo che si stabilirono forte-
1 Filistei, ripetutamente battuti, e di Siri-Aramei, anche
mente fra l ' E g i t t o e la Siria, non solo fecero sentire la
essi a forza soggiogati da Davide. Forse il re di Tiro,,
loro forza agli Ebrei per t e r r a , ma datisi a scorrere il
sebbene alleato, stava di fronte ai monarchi ebrei come
mare a modo dei pirati rovinarono ben presto il com-
un re vassallo. Quel che certo si , che l'unione dei
mercio dei Sidonii, e finirono per prendere e distruggere
due stati era molto profittevole agli interessi materiali
la stessa citt di Sidone (1200 av. C ).
di entrambi. La Palestina era il granaio di T i r o : e Tiro
75. S u p r e m a z i a d i T i r o . I sacerdoti Tirii van- l'emporio coirmerciale marittimo della Palestina. David
tarono ad Erodoto la grande antichit di Tire, la quale e Salomone domandarono ed ottennero dal re di Tiro i
essi chiamavano la madre dei Fenici. Quantunque tali materiali e gli artisti per innalzare il palazzo del r e ed
pretese d'antichit non meritino intieramente fede, tut- il tempio di Gerusalemme. Le flotte dei Fenici e degli
tavia non sono da tene'si come infondate. Infatti, pare Ebrei navigarono di conserva nel mar Rosso verso il
prelibile che la fondazione di Tiro sia da porsi verso il paese di Ophir e nel mar Mediterraneo verso il paese
1750 av. C ; circa al tempo cio in cui gli Arabi Ilyk- di Tharsis.
sos invasero l ' E g i t t o . I fondatori di essa non sarebbero
Il regno di Iram non solo segna per Tiro il tempo
stati i Si lonii, ma gli Arabi Poenices migrati dal Phount.
di maggior potenza, ma pur quello di maggior opulenza
Quasi tutti i dotti ammettono ora, dopo lo studio delle
e splendore. La citt fu quasi trasformata ; furono creati
tradizioni, una s t r e t t a parentela fra gl'invasori dell'E-
nuovi quartieri; furono innalzati sontuosi templi, fra cui
gitto ed i veri Fenici. Quando , cacciati gli H y k s o s , i
primeggiava quello in onore di Melcarte. Iram uni l'isola
monarchi egiziani conquistarono la regione Siriana ed i
di Tiro ad un altro isolotto vicino con una diga; furono
Sidonii tennero la supremazia marittima, i T i n i si tro-
creati due porti, di cui l'uno si apriva verso settentrione
varono come soffocati fra le due formidabili potenze. Ma
u l'altro verso mezzogiorno.
quando l ' E g i t t o decadde e Sidone fu distrutta per oper;
dei Filistei, allora Tiro incominci a crescere lentamente Tanta prosperit di Tiro per fu presto turbata da
fino ad acquistare ossa stessa la supremazia marittima rivoluzioni e sconvolgimenti interni, che no prepararono
gi esercitata da Sidone. Le imprese per dei Tirii si la decadenza.
compirono nel bacino occidentale del Mediterraneo,
(1) a p p u n t o circa il tempo della caduta di Sidone e del s o r g e r e di T i r o
he a v v e n i v a la famosa g u e r r a di Troia, nella q u a l e c a d e v a la potenza pe-
i isgiea - Tirrena sotto i colpi degli IOlleni.
In uno di tali modi la nobilt sacerdotale colloc sul queste presto si distaccarono da Tiro e aderirono a Car-
trono Itbal, capo dei s a c e r d o t i , il quale uccise di sua tagine. Tuttavia la decadenza dell'antica regina dei mari
mano il principe della dinastia reale , e rese la corona non fu r e p e n t i n a , ed i Tirii conservarono ancora per
ereditaria nella sua famiglia. La figliuola di costui , oltre un secolo la preponderanza sulle altre citt Fenicie.
Gezabele, data in isposa ad Acabbo r e d' I s r a e l e , fece Il secondo colpo alla sua potenza fu dato circa 700
gran danno agli Ebrei, inducendo il marito ad innalzare anni av. C. dalle guerre, che Tiro ebbe a sostenere coi
un altare a B a a l , principale divinit dei F e n i c i , a se- re d' Assiria. Ma pi d' ogni altro ne affrett la deca-
guire la turpe superstizione dell'idolatria e ad uccidere denza la guerra che le mosse contro Nabucodnosor.
quanti profeti del S i g n o r e potesse rinvenire. Asceso costui ai trono di Babilonia, nei 500 anni avanti
7. D e c a d e n z a d i T i r o . Badezor, successore 1' E . V. piomb sulla Fenicia , prese d' assalto Sidone,
li Itobal, fu padre di Pigmalione e di Elisa, la quale fece molta strage e prosegu all'assedio di Tiro, che fu
pi conosciuta sotto il nome di Bidone. Costei aveva uno dei pi memorabili dell'antichit (1). E r a r e di Tiro
sposato il gran sacerdote Sicheo, delle cui ricchezze in- un altro Itobal, il quale sostenne l'assedio ben 13 anni;
vogliato Pigmalione 1' uccise. Ella spaventata a tanto dopo i quali i Tirii dovettero arrendersi per capitola-
delitto , si fugg con la prima nobilt fenicia , e venne zione, e riconoscere l'autorit dei r e di Babilonia; ma
sulle coste dell'Africa, dove molti gi erano i Fenici, e poterono conservare il loro r e e la loro propria ammi-
quivi fond una citt cui diede nome di Kiriath-hadesciat nistrazione. Due secoli e mezzo dopo, durante i quali Tiro
(Cartagine) , parola che in loro linguaggio significava fu soggetta ai Persiani, Alessandro il Grande se ne impa-
nuova citt. Ci avveniva 850 anni avanti Cristo (1). dron dopo 9 mesi d'assedio, e la ridusse a provincia del
Il profeta Gioele duolsi amaramente dei soprusi di Tiro vasto suo impero.
e di Sidone, perch esportavano giovani e donzelle dalle Mentre cos Tiro d'anno in anno decadeva, veniva di
spiaggie della Giudea, e vendevanli come schiavi. Isaia nuovo crescendo in potenza Sidone, la quale ai tempi di
poi alza la robusta sua voce e predice la rovina di Tiro; Alessandro si mostra anche una volta come la pi do-
e Tiro appunto dal tempo del profeta cominci a deca- viziosa e prospera citt della Fenicia. Tiro tuttavia sa-
dere. rebbe forse ancora risorta al primitivo splendore, se la
La emigrazione a C a r t a g i n e delle famiglie nobili, che fondazione d' Alessandria non avesse segnata una nuova
erano la parte pi intelligente e pi attiva di Tiro, fu via al commercio delle contrade orientali.
la prima cagione , per cui essa perdette 1' antica pro-

sperit e potenza. A ci si aggiunge la relazione , che (1) Giuseppe F l a v i o ce ne c o n s e r v u n a particolareggiat a descrizione, t r a e n -
d o l a dagli annali Tirii.
esisteva fra queste famiglie e le colonie Fenicie, p e r cui

f n i i t 1 , K " ! ' i f i ^ d a D i ' - 0 n e s b a r c a r o n a Camb, colonia fenicia


fondata da Sidone, la q u a e e r a r i m a s t a molto n e g l e t t a , dopoch, a poca di-
s t a n z a da essa, e r a sorta l a c i t t di Utica f o n d a t i da Tiro. C a m b i n g r a n -
dita i m m e n s a m e n t e divent Cartagine. mgiau
ncora n e l l ' a r t e del tingere le stoffe sorpassarono gli
altri popoli dell'antichit. Poich in quei luoghi il mare
dava abbondantemente di quei molluschi, ossia di quelle
conchiglie chiamate porpore, da cui si estraeva un color
CAPO II.
rosso vivo, detto poi appunto di color di porpora, il quale
si fu per gran tempo di massima importanza nel tingere
Istituzioni Fenicie. le stoffe di questo nome, Si racconta che la porpora sia
stata ritrovata in questo modo : un cane presso la citt
Industria Commercio Navigazione Colonie Fenicie. di Tiro, instigato dalla fame , avendo addentata una di
queste conchiglie, il sugo di essa , come se fosse stato
77. I n d u s t r i a . I Fenici furono molto rinomati
sangue , spruzz fuori e gli tinse il muso di un rosso
per la loro industria. Lavoravano con somma maestria
maraviglioso. Avvedutosene il padrone fece subito espe-
il rame, l'oro, l'argento e massimamente il vetro, che
rimento di quel succo sopra la lana , ed avutone favo-
si crede da essi inventato. Infatti Plinio racconta, che
revole risultamento , ne regal al r e di T i r o , il quale
alcuni mercanti, arrivati vicino a Sidone con un carico
invagh tanto di quel colore, che voile i soli r e potes-
di natron, ne adoperarono alcuni pezzi invece di sassi
sero indossare siffatte stoffe. I Fenici poi impararono a
per sorreggere una pentola, entro cui cocevano le loro
tingere cos bene , che la porpora di Tiro e di Sidone
vivande. Il natron, liquefttosi all'azione del fuoco, si un
veniva ricercata per tutto il mondo.
colla finissima sabbia, di cui coperto quel littorale, e
produsse un corpo molto trasparente, il quale poco per Anche l'architettura fece presso loro grandi progressi.
volta perfezionatosi venne a pigliar la forma e le qualit La nautica dicesi inventata da quei di Sidone ; certo in
del vetro. I Fenici tuttavia non si servivano del vetro essa i Fenici si rendettero molto celebri. 11 bisogno di
in lastre per le finestre, n lo riducevano a bicchieri ; agevolare lo scambio delle merci li condusse ad usare
ma di vetro coprivano le pareti delle camere e ne fa- danaro coniato di metalli preziosi ; la ristrettezza poi del
cevano oggetto di lusso (1). paese li spinse a coltivare molto bene il terreno , onde
si ebbero fama di eccellenti agricoltori.
Da molti credesi che siano stati essi i primi a m u t a r e
v e L 4 m o ^ c 1 V e , n d e ' ' e C h e g l i a n t i c i l n o n conoscessero il v e t r o ;
insana n ra^n rff'ff l f 0 6 1 " 1 - 8 a C a S S e ( l a " m m m i a i n v e t l ' 0 . - Galeno- in alfabetica quella scrittura geroglifica, che usavano gli
e Aristola
come di cosa n o t & - ^,' Marziale, Seneca ne parlano
f f o n i v a il v e t r o u ft^ c h e S f t o n o e r a c e l e b r e per le officine in cui Egiziani loro vicini. Sembra per che essi non siano stati
VICOLO A f a c e v a n o gli specchi, e a g g i u n g e che gi (lavasi al
la va del Vesuv o n , ^ i E r c ? l a n o > c h e u " a citt s t a t a seppellita dalla f e r m a q u e s t o uso del v e t r o negli antichissimi t e m p i . L a prima v o l t a che
p a s t e di v e t r o col'onfo ri " J a , v e m , l t a d e l S a l v a t o r e , si v a n n o scoprendo nelle storie si p a r l a d ' i n v e t r i a t e n e l secondo secolo dopo la v e n u t a del
sesterzi due v a l ili - i . P s n u l a r e le
" P , < i t r e P ' ^ i o s e . Nerone p a g i 6000 S a l v a t o r e . Ci non vuol dire che g l i anteriori mai non l ' a d o p e r a s s e r o , ma
n t f a t t u r a chey &Mond Hu?n V ^ t a n * . erasi P l i ua m a - solo che r a r o ne e r a l ' u s o . O r d i n a r i a m e n t e alle finestre applicavansi p i e t r e
le tazze dl velro l u r o n o
d'areent e d ' n r n P , u l ' , sostituite a quelle speculari ; delle quali ve n ' e r a n o di assai t r a s p a r e n t i . L e pi belle v e n i -
l , o b a b l l m e n t e avrann 1 ]i
comodo m a e l ' i o r e eh , < S antichi pensato presto al v a n o di S p a g n a e di Cappadocia ; a l t r e c a v a v a n s i n e l B o l o g n e s e . Ora non
dTvento Itnza M d f e n d e n d C n
la
&***oni se ne cercano pi, essendo il v e t r o v e n u t o a buonissimo m e r c a t o e p o t e n d o
> l ' i n a i s i della luce e s t e r i o r e : m a nessun a u t o r i t ci c o n - tutti a v e r l o per i proprii bisogni.
BARBERIS. Storia Orientate.
i veri inventori dell' alfabeto; ma che avendolo impa- Mediterraneo ; ma i navigli fenici, superate le colonne
rato dagli E b r e i , lo portassero poi in Europa (1); noi d'Ercole (stretto di Gibilterra), percorreano nell' Oceano
per ad essi siamo debitori dei caratteri scritturali. Que- Atlantico il littorale africano fino alle Canarie, e l'Eu-
sta scoperta si pu considerare come la pi utile fatta ropeo fino alle isole britanniche. In questi paesi vende-
dall'uomo. vano i prodotti d'Oriente, e le merci preziose confezio-
78. C o m m e r c i o n a v i g a z i o n e . I Fenici, che nate nelle loro officine: esportavano poi anche stagno
salirono a bella fama p e r la loro industria, superarono dall'Inghilterra, ambra gialla (allora pi preziosa del-
ogni altro paese pel commercio e per la navigazione, l'or') dal Baltico, grande quantit d'argento dalla Spagna,
sicch a giusto titolo chiamare si possono i primi navi- gemme , pietre preziose ricercatissimo per ornamento
gatori e commercianti dell'antichit. A questa loro gloria, dei re e dei sacerdoti dell'Africa.
oltre alla natura svegliata degli abitanti, contribuirono N solo vanno i Fenici considerati come i primi mae-
potentemente l'abbondanza dei porti, le correnti marine stri dell'arte nautica, ma come i pi attivi ed infatica-
favorevoli alle partenze ed agli arrivi delle n a v i , e la bili viaggiatori. Le navi loro si trovavano nel golfo
situazione geografica della contrada. Posta essa nel centro Arabico e nel Persico : navigavano all'India ed a Ceylan,
-del mondo antico, all'estremit del continente Asiatico, e, quasi 2000 anni avanti ai Portoghesi , compirono il
e sulle rive del Mediterraneo, serviva di comunicazione giro attorno dell' Africa. Furono i primi a dirigersi in
t r a l'Oriente e l'Occidente, e cosi porgeva con una mano alto mare coll'indicazione delle stelle, mentre i Greci ed
all'Europa le provigioni, che coli'altra dall'Asia e dal- i Romani lambivano sempre le ceste ; anzi si vuole che
l'Africa raccoglieva. a guida di questi loro viaggi, gi adoperassero la bus-
Per mezzo delle carovane manteneva commercio attivis- sola da loro stessi scoperta. L'attivit e l'intrepidezza di
simo coli'Asia, mentre colle navi circuiva le coste del- questi trafficanti fu incredibile. Essi passavano anni e
l'Africa e dell'Europa. 11 commercio terrestre, che fa- ben anche buona parte della loro vita sul mare ma, come
ceva coll'interno dell' Asia, si estendeva verso mezzod per lo pi incontra ai popoli molto commercianti e ai
sino all'Arabia ed all'India, da cui esportava oro, pietre marinari, avevano nome di mentitori e fraudolenti. (1)
preziose, incenso, mirra ed ogni sorta di drogherie; verso Col tempo le ricchezze snervarono questo popolo tanto
settentrione si avanzava fin presso il Caucaso ed il mar vivo e faticante, e l'ozio, che da esse provenne, fin per
Nero, trasportando di col cavalli e schiavi; verso l'O- ingenerare una scostumatezza profonda , la quale ro-
riente percorreva t u t t a l'Assiria. vin l'intera nazione.
Il commercio marittimo sorpassava di gran lunga il 79. C o l o n i e . L'immenso vantaggio, che le colo-
t e r r e s t r e , perch non si restringeva a portare le so- nie producono allo svolgimento del commercio, fu ben
pradette derrate d' Oriente alle isole ed alle coste del
(1) Il p r o f e t a Ezechiello ci porgo una splendida descrizione del c o m m e r -
(1) Da alcuna iscrizioni r e c e n t e m e n t e trovate si r i c a v a , elio la l i n g u a Fe- cio e della magnificenza delle navi Fenicie, che t r a s p o r t a v a n o q u a e l d a l l e
nicia e r a q u a s i identica a l l ' E b r a i c a . sponde del M a r Rosso aromi, m i r r a , incenso, pietre preziose e p o l v e r e d ' o r o .
compreso dai Fenici , i quali fin dai loro primi tempi Tra le colonie fondate in Africa celeberrime furono
mandarono colonie e stabilirono relazioni commerciali in Ippona, Adrumeto, litica, Cartagine.
tutte le parti del mondo. Nessun paese dell'antichit (chi Queste e le altre colonie furono sempre dai Fenici
consideri la poca estenzione della Fenicia) ha fondato s disposte nei luoghi pi opportuni al commercio ed al na-
gran numero di citt e poste colonie in pi svariate vigare. Dove essi ponevano stanza, eccitavano il lavoro
regioni. Poterono in tal modo propagare la civilt anche e le industrie; ed ogni modo cercavano per unire a s
nelle parti pi remote del mondo e fino allora non an- i popoli vicini coi vincoli dei bisogni reciproci. chiaro
cora conosciute. che col mezzo delle loro colonie il sapere e la civilt si
L'isola di Cipro probabilmente fu una delle prime loro diffondevano dappertutto, poich le continue relazioni t r a
colonie; e sembra che quinci passassero i Fenici alle esse e la metropoli, dilatavano molto il circolo delle
spiaggie dell' Asia Minore. In poco tutte le spiaggie e cognizioni, sviluppavano le idee e perfezionavano le co-
le isole del Mediterraneo, e massimamente Grecia, Sicilia, stituzioni civili.
Sardegna, Spagna ed Africa ricevettero colonie Fenicie.
Di queste, in Grecia, ve ne ha di notevoli. Il regno d ' i -
nacchia, tanto celebre presso gli Fileni antichi, venne
fondato da Inaco navigatore Fenicio. Era anche Fenicio CAPO III.
Cadmo fondatore di Cadmea ; il quale introdusse le let-
tere fenicie in Grecia, circa 1' anno 1500 av. C. Altri
Religione.
poi vennero a popolare le isole Ionie. In Sicilia i Fenici
fondarono Panormo, ora Palermo, Lilibeo, Catania ed
Religione e Culto Sanconiatone.
altre citt. L ' isola di Sardegna si crede che da essi
abbia avuto i suoi primi abitatori. 80. R e l i g i o n e e C u l t o . Il monoteismo fu la
Il mezzogiorno della Spagna era poi talmente popolato religione primitiva dei Fenici : i quali davano a Dio il
delle loro colonie, che si poteva considerare come una nome di Bel o Baal, che vuol dire Signore, e lo consi-
contrada fenicia. Tra le citt ivi erette erano massima- deravano come creatore di tutte le cose, e re del cielo.
mente rinomate Malacci (Malaga), Ispali (Siviglia) e Ma ben presto queste grandi verit vennero meno tra
Gad.es (Cadice) sorta 1100 anni av. C., la quale serviva loro, ed il paese si diede all'adorazione panteistica della
loro di centro commerciale. Tutte queste citt edificarono natura.
i Fenici nella Spagna a cagione delle abbondanti miniere Tre furono le divinit maggiormente da essi venerate:
d'argento e d'altri preziosi metalli, dei quali essi sovente Baal sopradetto, Dio del cielo, il quale organizz il
caricavano i loro navigli, dando in cambio ai rozzi Spa- mondo, lo conserva e governa ; e questo veniva adorato
gnuoli altre merci di molto minor prezzo, ma da questi sotto la forma del sole : Astarte, l'Iside degli Egiziani,
stimate pi dei metalli di cui avevano dovizia. che era raffigurata dal dis;o lunare, prendeva anche il
nome di Astarot e di MyHtta, e presiedeva alla guerra! 81. S a n e o n i a t o n e . Molte delle cose, che si rac-
Melcarte o Moloc re della t e r r a , che p r e s e l e alle sta- contano dei Fenici, sono t r a t t e da Saneoniatone, il pi
gioni, a l l ' i n i u s t r i a ed al commercio. Quest'ultimo era antico scrittore profano che abbia lasciato memoria di
in modo particolare venerato nella citt di Tiro : onde s. Nacque a Borito nella Fenicia ; ma non si sa preci-
era pure denominato dai Greci e dai Romani 1' Ercole samente in che tempo ; dicesi vissuto in et antichissima,
Tirio. Gol crescere di questa citt, l'Ercole Tirio acqui- cio verso il tempo della guerra di Troia (Secolo XII
st il primato fra gli Dei fenici; poich il suo culto avanti C r i s t o ) . Aveva scritto in lingua fenicia la sto-
recavasi ovunque approdassero colonie fenicie , ed era ria di Tiro, e due altri lavori ; ma non ci rimangono
legame tra queste e la p a t r i a comune. Anche i Carta- pi di essi che frammenti. Da questi per si ricava ch'egli
ginesi inalidivano al tempio del Dio in Tiro la decima us grande diligenza nel comporre l'opere sue, e si vede
delle pubbliche entrate. che tutto ci, che egli riferiva , era attinto agli atti
Oltre a questi Dei supremi i Fenici adoravano ancora autentici delle citt e dagli archivii soliti custodirsi di-
le stelle, il fuoco, l'aria, l'acqua, la terra e gli stessi ligentemente nei templi.
animali. I loro templi erano di piccola mole, e si divi-
devano in due parti; nel loro fond. si tenevano le im-
magini, sim' oli della divinit, che dovevano sempre stare
celate, tranne in certi d solenni; nella parte anteriore
si collocavano a numi immagini perch si adorassero
pubblicamente, e l'altare dei sacrifizi dell'incenso. L'al-
tare dei sacrifizi cruenti ed incruenti si trovava nell'atrio
del tempio.
Le feste in onore della divinit erano celebrate son-
tuosamente, e le cerimonie religiose piene di pompa. Alle
principali solennit affluivano migliaia di persone da tutta
l'Asia e dall' Africa e vi si trovavano persino Indiani,
Etiopi e Sciti. Il culto era c r u l e l e ed immorale. Nelle
grandi feste, in occasione di rilevanti imprese o di grandi
disastri, offerivansi anche vittime umane , e sacrifica-
vansi specialmente gli innocenti fanciulli. Le feste di
Astarte poi erano solennizate con volutt e sfrenatezza
del tutto animalesca. Alcune pratiche ad onore di questa
divinit riuscivano tanto abbjmiuevoli, che l'imperatore
Costantino dovette in alcune citt abolirne affatto i riti.
fu detta Mesopotamia, parola che vuol dire in mezzo
ai fiumi (1) : gli Ebrei la chiamavano Aram-Maharim;
la parte meridionale chimaossi Babilonia (2). La Meso-
SEZIONE
IV potamia dalla Babilonia era separata da un muro chia-
mato muro Medico, perch costrutto dai Medi : esso
partiva dall'Eufrate, e, percorrendo trenta miglia, andava
fino al Tigri nel luogo , dove i due fiumi pi si acco-
GL'IMPERI DI BABILONIA E D ' A S S I R I A ( 1 ) stavano. Il paese, posto ad oriente della Mesopotamia
sulla riva sinistra del Tigri fu detto Assiria, ed aveva la
-WVVS
citt di Ninive per capitale (3); fu detto Caldea quello,
che si estende dalla destra sponda dell' Eufrate fino al
golfo Persico (4) ; e Susiana o paese di Elam quello
CAPO I. posto a mezzogiorno dell'Assiria e della Media .(5). Cosa
maravigliosa ! T u t t e queste regioni formano una non in-
Regione dell'Eufrate e del Tigri. terrotta pianura, dando appena luogo ad una piccola
catena di colline alla latitudine di Ninive.
Snnaar Nozioni geografiche I primi abitatori
della valle del Tigri e dell'Eufrate Divisione della
storia di questi paesi Fonti storiche.
(1) Da Neoos mezzo, e TTCrOijUO;, fiume. Sotlo i R o m a n i la Mesopotamia
fu suddivisa in due p a r t i : Osrhoene a d occidente, e Migdonia a levante
82. I l S n n a a r N o z i o n i g e o g r a f i c h e . Quelle del fiume Cherboras a f f l u e n t e d e l l ' E u f r a t e Nella prima la citt di Charran
conserva il nome di Baratri, il luogo di riposo di Abramo e la dimora di
vaste pianure dell'Asia occidentale, in cui si erano ra- Nacor e della s u a f a m i g l i a , e l a memoria delia disfatta di Crasso per opera
dei P a r t i .
dunati i Noachidi per innalzare un monumento, che (2) Nel Babilonese oltre Babilonia furono in seguito Seleucia, fondata ai
eternasse la loro memoria prima di separarsi, furono tempi della dominazione Greca, Clesifonte fondata dai P a r t i , i ' u n a e l ' a l t r a
sul Tigri: Cunaxa, t e a t r o di battaglia t r a Ciro ed A r t a s e r s e , e r a collocata
chiamate col nome di Snnaar (2). Questa regione, n e l mezzo della regione, solcata da canali, prossima a l l ' E u f r a t e .
( 3 ) . L ' A s s i r i a , d e t t a nella S a c r a S c r i t t u r a Assur, perch col si stabili
percorsa dai due grandi fiumi, Eufrate e Tigri, certo A s s u r figlio di S e m , corrispondeva presso a poco alla m o d e r n a provincia
T u r c a del Kurdistan. Questa 1' Assiria propriamente d e t t a , poich varii
una delle pi importanti e celebri dei tempi antichi. scrittori estesero il n o m e di Assiria fino a c o m p r e n d e r e non pure la Babilo-
n i a , ma t u t t a intera la Mesopotamia, la Siria ecc. 1 Greci dividevano l'As-
Essa venne dai geografi divisa in cinque grandi contrade. siria in v a r i e provincie, t r a le quali VAdiabene, ove s o r g e v a Ninive. e l ' A r -
La parte settentrionale, posta tra il Tigri e l'Eufrate, rapachilis, a settentrione, la q u a l e s e m b r a essere il paese di A r f a x a d , figlio
di Sem e stipite degli E b r e i . Oltre la c a p i t a l e Ninive, nell' Assiria f u Ar-
bela, resa celebre perch f u il teatro della b a t t a g l i a t r a Dario , ultimo re
anlCa ae dell'impero Medo-Persiano, e A l e s s a n d r o M a g n o .
J S J ^ J ^ W ? r i e n t e L 1 1 ; Z x n o r m a n i , Bistorte a n - (4) Quivi si trova l ' U r dei Caldei, dalla q u a l e migr la famiglia di A b r a m o .
o n e n t ; Brunengo l ' i m p e r o Assiro - Babilonese. Quest'ultima
Spesse volte s ' i n c o n t r a negli scrittori il nome di Caldea applicato a n c h e alla
S i n t n CT"itr0nd0- Stud,.-e ? 0 m m , a a = c u r a t e 2 z a ' m i ^ grandissimo Babilonia, r e s t a n d o cos compreso sotto quella denominazione l'intiero S n -
g i o v a m e n t o . L essere poi r e c e n t i s s i m a h a il sopravvanto di c h i a r i r e varii
dai
, d u e a u t o r ; . a tecede P nti.. e porta il vantTggi de naar.
r i t r o v a t i della scienza fino al giorno d oggi (5) L a citt capitale f u S u s a , che s o r s e a g r a n d e importanza, come una
delle residenze r e g a l i dei monarchi P e r s i a n i . V. Tolomeo 20. 3 e S t r a b e n e
soni itnomenedlleSZ^0n CUnef
m'
* * ^ menZOne deI Snnaar
X V I , p . 739.
I fiumi Tigri (i) ed Eufrate (2) discendono dalle mon- deserto, in cui non si scontrano che rare orde di ladroni,
tagne dell' Armenia. Nel primo loro corso scorrono in belve feroci, nuvole di locuste e venti soffocanti.
senso opposto; ma, usciti dalle strette dei monti, pren-
Il clima varia secondo la situazione geografica e la
dono l'uno e l'altro la direzione di mezzod e vanno a
natura del suolo. Montre la neve perenne sulle mon-
scaricarsi nel golfo Persico (3). Questi due fiumi servono
tagne, che trovansi a Settentrione, un calore insoppor-
mirabilmente all'irrigazione delle vastissime pianure com-
tabile rende quasi inabitabili le regioni del mezzogiorno.
prese nel loro bacino ; ma al tempo in cui si s-.iolgono
Da ci dipende la gran variet delle produzioni del suolo.
le nevi sui monti ingrossano t a l m e n t e , che straripano
Foreste di querce, di cipressi, di cedri coronino le mon-
o m e il Nilo, allagando le campagne circonvicine, con
tagne , mentre gli aranci e le vigne spargono la loro
questo divario, che invece di limo fecondatore, lasciano
ricchezze pel piano.
sul terreno invaso sterile arena, cos che prima cura di
Babilonia sull'Eufrate e Ninive sul Tigri erano le ca-
quegli abitanti dovette essire di regolarne le dannose
pitali di queste contrade. Tutte e due queste citt si re-
innondazipni. A tale intendimento si scavarono numerosi
sero famosissime, secondo che si vedr in seguito.
canali per irrigare le regioni inferiori e deviarne l'acqua
83. I p r i m i a b i t a t o r i d e l l a v a l l e d e l T i g r i e
sovrabbondante in paludi od in laghi , che 1' industria
d e l l ' E u f r a t e . 1 primi abitatori di queste regi .ni fu-
umana aveva a tal uopo allargati (4).
rono per un po' di tempo tutti i figli e discendenti di
II paese per tal modo irrigato veniva a produrre il No, i quali erano qui venuti per fabbricare la gran
ducento ed anche il trecento per uno (5) , ed ebbe la torre , che fu detta di Babele. Ma spaventati essi per
fama di essere la regione pi fertile in biade di tutte l'inaudito prodigio della confusione delle lingue, di cui
quelle, che si conoscessero nel mondo antico, non escluso capivano Dio solo poter essere autore, in massa abban-
10 stesso Egitto. Trascurata l'irrigazione artificiale, que- donarono il Snnaar , che loro era riuscito tanto fatale
sta regione, un tempo s florida e popolata, venne man e si recarono a popolare le varie parti del mondo. Tut-
mano a farsi solitaria, e presentemente in gran parte tavia la contrada non fu abbandonata intieramente, anzi
disabitata. Arsa da un sole cocente nel!' interno un vi si fermarono alcuni come rappresentanti di tutte e
t r e le razze: pi numerosi furono i Semiti della fami-
(1) S e crediamo a Plinio ed a Giuseppe Ebreo, il Tigri, appellato con
questo nome, c h e significa freccia, per cagione della sua rapidit. Esso nella glia di Assur e di Arfaxid, che poi fonlarono Ninive;
Bibbia c h i a m a t o a n c h e Chiddehel; dagli Armeni fu detto Bigia, dagli As-
siri pigiai, Tigra dagli antichi P e r s i a n i , Tigris dai Greci e dai' R o m a n i . un po'meno numerosi furono i discendenti di Cam, i quali
11 T i g r i diventa navigabile a p p e n a uscito dai monti ed h a u n corso a s s a i pi per, capitanati dal violento Nenibroi, fondata Babilonia,
corto di quello d e l l ' E u f r a t e .
(2) E a n c h e detto nella S a c r a S c r i t t u r a Peralh o Prath (fiume); dagli riuscirono per un tempo notevole vittoriosi sui Semiti.
odierni Morad (fiume desiderabile). L'iniziale Eu non che una giunta eli-
fonica f a t t a a P h r a t . Esso perde molta acqua nelle s a b b i e del deserto, di cui per questa stretta affinit tra i due popoli, che ten-
segna il limite colla sua r i v a d e s t r a , ed navigabile fino a S a m o s a t a .
(?) Ai nostri giorni i d u e fiumi, prima di a r r i v a r e al m a r e , si uniscono nero alternativamente la supremazia, che la storia della
in un sol corso e formano il Chat-e'-Arab.
(4) P i g r a n d e di tutti era il c a n a l e regio, c h e a n d a v a d a l ' E u f r a t e al
regione dell'Eufrate e del Tigri forma come una storia
T i g r i e p o r t a v a grossi bastimenti mercantili. unica con due centri di civilt. Si formarono anche in
(5; E r o d o t o 1. 193. S t - a b o n e 1. 5, 10.
queste terre dei discendenti di Iafet, come si ricava dai fiorire e non tarda ad assoggettarsi nuovamente Babi-
monumenti : ma essi furono quivi in minor numero e non lonia. Questo secondo impero dur dal 745 al 625 av.
firmarono mai un popolo dominante (1). Ci, che distin- Cristo, anno in cui Ninive fu distrutta.
gue la storia antichissima di queste regioni, fu appunto 4 Secondo Impero Babilonese o Impero Caldeo-Ba-
la rivalit e le guerre continue tra i Semiti ed i Camiti, bilonese. Durante il secondo impero assiro, i Caldei,
i quali a vicenda restavano vittoriosi. Un po' pi tardi venuti dal mezzogiorno, acquistano Babilonia, e col soc-
sorse rivalit coi Giafetici della Media e della Persia , corso del re dei Medi distruggono Ninive, e danno ori-
i quali finirono per riportare vittoria completa su en- gine al potentissimo impero detto secondo Impero Ba-
trambi ed estendere su loro 1' immenso impero Medo- bilonese, od anche Impero Caldeo, il quale dur finch
Pers'ano. Ciro, impadronitosi di Babilonia, lo ridusse a fare parte
84. D i v i s i o n e d e l l a s t o r i a A s s i r o - B a b i l o n e s e . del suo vasto impero Persiano. Dall' anno 625 al 538
La storia di questo paese va divisa in quattro grandi av. Cristo.
periodi, distinti dalla supremazia tenuta or dall'uno or 85. F o n t i s t o r i c h e . Prima delle maravigliose
dall'altro dei due centri di civilt, Babilonia e Ninive. scoperte moderne nell'Assiria e nella Babilonia, non si
1. Primo impero di Babilonia. Dalla dispersione conosceva la storia dei grandi imperi della regione del-
dei Noachidi alla dominazione straniera degli Egiziani. l'Eufrate e dei-Tigri, se non da quanto ce ne narrava
Dall'anno 2300 circa al 1300 circa av. C. Non a cre- in proposito la Bibbia , e ci tramandarono gli scrittori
dersi che questo impero fosse un tutto unito e compatto Greci Erodoto e Ctesia. Ma da notarsi, che la Bibbia
come avvenne poi nei tempi seguenti : il paese era diviso non parla dei popoli gentili se non in quanto ebbero a
in tanti piccoli stati quante erano le citt ; ma i re di fare cogli Ebrei, e per ci ha grandissime lacune. Gli
esse erano vassalli di un principe pi potente, il quale scrittori Greci poi scrissero dell'Assiria e della Babilo-
per lo pi era quello di Babilonia. nia , quando gi restava la sola memoria della passata
2. Primo Impero Assiro. Questo impero con Ninive grandezza di quelle regioni, perci non potevano aver
a capitale cominci a grandeggiare verso il 1300 av. Cr., notizie abbastanza precise. Degli scrittori indigeni non
e presto impadronitosi di Babilonia , domin tutta la si hanno cho alcuni frammenti di una storia di Babilonia
regione. Esso decadde vers) la met del secolo V i l i av. e Caldea scritta da Beroso , sacerdote Caldeo , vissuto
Cristo. circa l'anno 280 av. Cristo. Questi frammenti ci furono
3. Secondo Imper Assiro. Con Tuklatphalassar II, conservati dagli scrittori orientali e greci del tempo dei
asceso al trono circa al 745 av. C. , Ninive ritorna a Romani e sopratutto da Giuseppe Ebreo nella sua opera
delle Antichit Giudaiche , frammenti che non rischia-
(i) Merita speciale menzione la notizia ( o s t a da B e i o s o al principio del rano che alcuni punti particolari.
suo racconto. Vi f u in origine a Babilonia una moltitudine d'uomini di
razze diverse, che a v e v a n o colonizzato la Caldea . Osservisi inoltre che Ma da un quarant' anni a questa parte le continue
dalla relazione di Beroso indirettamente e m e r g e la c i v i l t babilonese a v e r
a v u t o principio sulle rive del golfo Persico. scoperte nell'Assiria e nella Babilonia, e i grandi studii,
fatti sulla medesime da uomini egregi, hanno dissipato Babilonia, e quivi si fortiic. Questo Nembrot , come
molte tenebre , ed hanno rifatto quasi intieramente la leggiamo nella Bibbia, era un cacciatore violento, e di-
storia di quei popoli antichissimi. L' epoca delle scoperte venne famoso per avere reso il paese abitabile, estermi-
assire cominci dal 1842 p e r opera del Torinese Emilio nandone gli animali feroci. Egli fu il primo che si chiuse
Botta (tiglio dello storico Carlo Botta), che in quell'anno in citt fortificata, per potere di l assalire i suoi ne-
si trovava a Mossili in qualit di console francese. Avendo mici, ed essere al riparo dai lcro insulLi (1).
egii sentito parlare li grandiose rovine , che si trova- Anche Assur, figliuolo di Sem, co'suoi discendenti abit
vano al di l del Tigri, sperando di trovare Ninive or- da principio vicino a Babilonia, ma Nembrot lo costrinse
din grandi scavi. Sul principio non trov che frammenti ad abbandonare quella regione, sospingendolo pi verso
di poca entit ; ma poi scopr un celebre palazzo. Gli Settentrione, alla sinistra riva del Tigri. Ivi Assur fendo
inglesi allora stabilirono e dotarono pinguamente una molte citt , tra cui Ninive, che fece sua capitale. 11
societ di dotti perch continuassero le ricerche: i membri paese, dove Assur co' suoi venne a stabilirsi, fu detto
di quesia societ dal 846 al 1852 trovarono ed illu- Assiria ed Assiri i popoli che lo abitarono. Ma neppure
strarono i veri avanzi di Ninive. Allora infinite altre qui Assur pot starsene in pace, poich Nembrot, come
ricerche si fecero anche s u l l ' Eufrate e si riusc a sco- ci racconta Mus, divenuto potente sulla terra, per esten-
prire anche Babilonia. L e molte iscrizioni in carattere dere il suo dominio, venne contro di lui con mano armata,
cuneiforme che si trovarono in quelle rovine danno una lo vinse e s'impadroni del paese da lui posseduto.
luce tutta nuova alla storia di queste regioni.
87. L e d i n a s t i e d i B e r o s o . Dopo Nembrot
la storia del primo impero di Babilonia non pi ben
conosciuta; anzi per varii secoli non si conosce che
qualche nome di re. Tuttavia Beroso , secondo che si
CAPO II. ricava da un prezioso suo frammento conservatoci dallo
storico Eusebio e dal Sincello, accenna a cinque dinastie
successive di principi dominatori della Babilonia. La
Primo impero Babilonese.
prima dinastia era di re Caldei, la 2" di Medi, la 3 a di
re Elamiti ; la 4 a di nuovo di re Caldei, e la 5 a di Arabi.
Nembrot Le dinastie di Beroso Caduta del primo I nomi di parecchi di questi re si trovano nelle iscri-
impero Coltura e Religione. zioni cuneiformi test ritrovate. Il primo ricordato delle
86. N e m b r o d . La dispersione dei Nochidi diede
incominciamento a molti regni distinti, che si stabilirono
in diverse parti del monlo. Tuttavia Nembrot, nipote di
()) Col racconto biblico suesposto p a r e c o m p l e t a m e n t e d'accordo B e r o s o ,
Cam, colla sua fanrglia non volle partirsi di l e rimase il q u a l e pone p e r primo r e Babilonese Epecus , c h e n e l l a l i n g u a semitica
suona fig'.io di Cus. Ora N e m b r o t era a p p u n t o figlio di C u s , il q u a l e e r a
presso la famosa torre di Babele; fabbric la citt di figlio di Cam.
iscrizioni Urkam (1). Ur fu la sua sede e la capitale quale dur per molti secoli. Colla lingua essi introdus-
del suo regno : egli la mun di una fortezza e l'abbell sero pure la scrittura cuneiforme, la quale fu adottata
di fabbriche e templi. I monumenti di questo r e hanno anche dagli altri popoli della contrada.
un'impronta di grandissima antichit, non dissimile da Secondo Beroso, alla seconda dinastia Meda succede
quella delle costruzioni egiziane della terza e quarta di- una terza dinastia di undici re : i loro nomi e la loro
nastia. provenienza non sono detti; ma da monumenti assiri si
Ad Urkam succedette nel trono Bungi od Elgi, an- ricava che la novella dinastia era Eia-mitica, cio della
ch'egli grande costruttore di palazzi , di templi, e per Susiana, e che essa in Caldea si stabil per via di con-
di pi gran conquistatore (2). Le iscrizioni ci danno quista. La dominazione dei principi Elamiti non si limit
ancora altri nomi di re , ma nulla ci dicono della loro alla regione dell'Eufrate e del Tigri, ma si distese anche
storia (3). alla regione di Siria fino al Mediterranee.- Le scarse
notizie , forniteci dai monumenti intorno a cotesta do-
La seconda dinastia di Beroso, quella dei Medi, non
minazione, ricevono compimento e luce dal racconto bi-
ci lascia, nemanco nei monumenti, memoria di alcun re;
blico della guerra di Abramo contro Codorlaomor (1).
solo pare che essi fossero d'origine Giapetica (4). Se non
Costui chiamato nel Genesi Re degli Elamiti, ed ela-
conosciamo il nome d'alcun de'suoi re, conosciamo per
mita lo manifesta il suo nome istesso (2). Dopo la fa-
un fatto importantissimo, ed che essi-fecero prevalere
mosa rotta toccata da Codorlaomor tra Lais e Damasco
la lingua detta Proto - Caldea o Sumirica, 1' uso della
per opera del piccolo esercito di Abramo , del dominio
elamitico non si incontra pi niuna traccia in Palestina.
(1) Nelle s u e iscrizioni U r k a m , o l t r e al titolo di re di U r , p r e n d o anche 88. L a I V d i n a s t i a d i B e r o s o . Nelle liste di
quello di r e dei Surairi e degli Accadi. 1 Sumiri occupavano* la Babilonia
settentrionale, gli Accadi la m e r i d i o n a l e . P e r riguardo alla loro s t i r p e , la Beroso, alla terza dinastia elamitica tien dietro la quarta,
pi probabile sentenza s e m b r a q u e l l a di R a w l i n s o n e del L e n o r m a n t . Se-
condo q u e s t a , gli Accadi e r a n o Camiti del r a m o di C h u s e perci vengono composta di 49 Re Caldei (3), ai regno complessivo dei
a contondersi coi Olisciti di N e m b r o t . A n d p e r d u t a la p a r t e dell'opera
dove Beroso racconta le g e s t e di q u e s t i r e , di modo che s e ne saprebbe quali vien assegnata la durata di 458 anni. Ai re stranieri
niente se i monumenti r e c e n t e m e n t e scoperti non li ricordassero.
(2) In u n a tavoletta D u n g i si c h i a m a re delle quattro regioni, o delie succede adunque un lungo ordine di Re nazionali. Di essi
quattro lngue. Questo titolo a b b a s t a n z a pomposo pare accenni ai paesi con-
quistati a m a n o a m a n o dai r e della Babilonia.
(3) Tra essi alcuni portano il titolo d i Palesi o Patis, voce che si inter- (1) Genesi X I V .
p r e t a R e Pontefice o Vice r e : forse costoro e r a n o r e vassalli. Infatti neeli (2) Quanto ai r e socii di C o d o r l a o m o r , gli Assiriologi sono unanimi nel
antichissimi tempi Babilonia rest d i v i s a in t a n t i r e g n i q u a n t e erano le citt ravvisar,! in essi,-come la Bibbia l ' i n s i n u a , a l t r e t t a n t i r e vassalli d e l r e ela-
pi cospicue. Le dinastie, che t e n e v a n o allora l'eeemonia dell'impero, non mita. Secondo i monumenti, gli stati della regione del T i g r i e d e l l ' E u f r a t e
sempre ebbero la sede nella citt di B a b i l o n i a ; ma", per vicende ancora a no: f u r o n o a n c h ' e s s i sotto la dominazione dei r e stranieri della i l i dinastia. Ora
nel tutto ignote, fecero metropoli a l t r e citt. l a Bibbia attribuisce questi stati precisamente ai tre r e , compagni di Co-
(4) Q u e s t a dinastia di Medi p a r r e b b e indicare ad un invazione di Giape- d o r l a o m o r : Amraphel era r e d e t S e n n a a r ossia della Babilonia -"Arioch di
t i c i - A r u : m a questa non s e m b r a p r o b a b i l e , perch gli Arii migrarono nella E l l a s a r , cio dell' A s s i r i a : Thagal (o 'l'hargal secondo i L X X ) era r e d e i
Media molti secoli dopo. Medi f u r o n o detti a n c h e primi abitatori della Goira, ossia dei popoli nomadi, designali neile iscrizioni assire col nome d i
.Media , e questi e r a n o di razza T u r a n i c a , l a quale era numerosissima ed Guti o Gutim, che occupavano l ' a l t a Mesopotamia tra l ' E u f r a t e e la Media
occupava molta parte d e l l ' A s i a occidentale. Comunque sia. l'elemento T u - (3) Qui 1 n o m e di Caldei sinonimo di Babilonese. Questo nome (Kaldai
rammo nella formazione della civilt primitiva di B a b i l o n i a ' ornai ammesso o Kaldi) per le trib dominanti del Basso E u f r a t e s'incontra per la p r i m a
da tutti. F o r s e il tempo della d i n a s t i a di Beroso a p p u n t o quello del volta nelle iscrizioni a s s i r e , che datano dalla prima met del nono secolo
predominio di questo elemento. av. C.
BAKBEIUS. Storia Orientale. 4
194
gli abbreviatoti di Beroso non ci lian trasmesso niuna nel medesimo periodo della IV dinastia Berosiana Ismi-
speciale notizia, anzi neppure i nomi. Tuttavia anche qui dagan e suo figlio Gungun (1), che nei testi cuneiformi
al silenzio degli storici sopperiscono in parte i monu- portano anche il titolo di re d'Assiria; dal che si pu
menti cuneiformi, col darci i nomi e le iscrizioni storiche conchiudere con bastevole sicurezza, che sotto quei re
di alcuni principi, i quali a questo periodo riferisconsi la Caldea, la Babilonia e l'Assiria formavano un corpo
Primo fra questi per celebrit e forse per antichit solo d' impero. Degli altri re della IV dinastia non si
da collocarsi Saryukin o Sargon l'antico (1). Egli regn conosce quasi nulla, dimodoch f r a il 1700 e il 1550 avvi
da prima al settentrione della Babilonia e poi a Babi- nella storia dell'antico impero di Babilonia una grande
lonia stessa. P a r e che i Babilonesi abbiano eletto a loro lacuna.
re questo Sargon, per scuotere un giogo straniero e ri- 89. L a c a d u t a d e l l ' I m p e r o . Circa l'anno 1550
cuperare l'indipendenza (2). Secondo le sue iscrizioni in av. C., incominci la V dinastia di Beroso , composta
numerosissime tavolette, S a r g o n sarebbe stato un vero di nove Re, da lui chiamati Arabi, il regno dei quali
conquistatore , ed avrebbe f a t t o spedizioni militari non dur complessivamente 245 anni. Nulla si conosce, n da
solo nell'intiera Babilonia, ma nell'Assiria, nella Susiana, Beroso, n dai monumenti, del nome e delle geste dei re
nella Siria, nella Fenicia e fino a Cipro. Oltre l'essere di questa quinta dinastia. P a r e dall' insieme che non
stato glorioso e fortunato in g u e r r a , fu pure grande sia stata una dinastia molto gloriosa, n che abbia fatto
costruttore di templi e di palazzi, legislatore e promo- imprese' straordinarie. Scorgesi tuttavia, che il suo sor-
tore delle scienze e delle l e t t e r e (3). gere corrisponde all'epoca pi probabile dell' espulsione
Sargon ebbe un lungo r e g n o , e gli succedette nel trono dei Pastori dall'Egitto; s' inferisce perci che venendo
il figlio Naramsin, guerriero anclx'egli e conquistatore, questi a stanziarsi nel loro antico paese in Arabia , e
che continu le opere del p a d r e (4). Sono da collocare cacciando di l i popoli, che vi dominavano, questi se-
spinti verso Babilonia e trovatala debole per le discordie
interne, se ne siano impadroniti (2).
f i ) S a r g o n detto l ' a n t i c o o p r i m o p e r d i s t i n g u e r l o da Sargon del secolo
V i l i a v . C., p a d r e di S e n n a c h e r i b e i l l u s t r e p e r la presa di S a m a r i a . La fine della dinastia Araba ha relazione con la sol-
(2) In u n a iscrizione questi r a c c o n t a d i s stesso, che appena nato f u dalla
s u a m a d r e posto in u n a cesta i n t o n a c a t a d i b i t u m e e gittato nel fiume : m a levazione dei popoli asiatici, causa delle campagne di
salvato da A k k i portator d' a c q u a , f u d a e s s o allevato g i a r d i n i e r e , e cosi
r i m a s t o finch piacque alla dea I s t a r p o r l o s u l trono di A g a n . T a l e tradi- Ramesse III (3). Essa fu seguita dallo stabilimento d'un
zione t o r m a un singolar riscontro a l l a s t o r i a di Mos, esposto nelle a c q u e regno indipendente a Ninive, accanto al quale quello di
del Nilo : e me glio a n c o r a alla l e g g e n d a d i R o m o l o , nato s e g r e t a m e n t e di
r e g i a donzella, esposto in culla al T e v e r e , e raccolto dal pastore JFaustolo,
che lo allev alla vita campestre. Di s i m i l i tradizioni attorno a l l a nascita
e d a l l a fanciullezza di uomini g r a n d i v e n ' h a parecchie a l t r e , che non
qui il caso di r a m m e n t a r e .
(1) L'epoca di I s m i d a g a n riportata verso il 1800 a v . C. da due iscrizioni
(3) F o n d v a r i e biblioteche, i cui libri e r a n o scritti su tavolette di mattoni
cuneiformi, l ' u n a di TuMalphalasar 1, l ' a l t r a di Sennacherib.
cotti.
(2) F o r s e i r i Arabi della V dinastia Berosiana d e n o t a n o la distruzione
(4) Alle conquiste di S a r g o n e di N a r a m s i n verso l'occidente da colle- dell' antica m o n a r c h i a caldea per opera d ' u n a n u o v a conquista semitica di
g a r s i molto probabilmente l ' i n v a s i o n e d e l l ' E g i t t o f a t t a dagli H y k s o s . Gli Arabi i n v a s o r i , o per effetto d ' u n a rivoluzione compiuta d a l l a popolazione
invasori e r a n o a r a b i nomadi, che s o s p i n t i d a l l a conquista babilonese si get- semitica della stessa Babilonia.
tarono su quel p a e s e .
(3) V . Sezione 1, Itjillo, il nuovo impero.
Babilonia continu bens , ma sempre debole , e pi o
meno soggetto al medesimo.
Il dominio egiziano sull'Asia occidentale dur dal 1000
al 1250 av. G. in mezzo a mille vicende. da notare, CAPO III.
che gli Egiziani lasciavano ai popoli i loro governi na-
zionali , e si contentavano che qaesti si riconoscessero
vassalli e pagassero tributo. P r i m o isu|tero a s s i r o
90. C o l t u r a e l a R e l i g i o n e . Essendo il suolo
dell'Assiria e di Babilonia fertile e favorito da un buon
clima, la popolazione era cresciuta rapidamente: le scienze Principii dell'Impero assiro. Il primo impero assiro
e le arti dai figliuoli di No insegnate dopo il diluvio secondo gli storici greci. Il primo impero. De-
si conservarono non solo, ma pigliarono sempre maggiore
cadenza dell'impero assiro ai tempi dell'impero ebreo
incremento. F u in ispecie coltivata l'astronomia ; ma in
sotto Davide e Salomone. Nuovo splendore e fine
breve trascurate le memorie primitive, che insegnavano
del primo impero assiro.
il sole e le stelle essere stati creati da Dio, incominciossi
ad adorare i corpi celesti , come se fossero altrettante 91. P r i n c i p i i d e l l ' I m p e r o A s s i r o . Mentre
divinit, e cos ebbe fondamento in queste contrade la re- l'Egitto decadeva sotto i re della X X dinastia e la sua
ligione degli astri. dominazione nell'Asia andava a poco a poco scomparendo,
I popoli pieni d'ammirazione per Nembrot gli eressero nella grande regione dell' Eufrate e del Tigri sorgeva
una statua , e gli resero onori divini sotto il titolo di pieno di giovinezza e di forza l' Impero Assiro. Questo
Belo o Baal, parola che in loro lingua significa Signore ; impero, che propriamente principi a grandeggiare verso
e con questo nome menzionato dagli storici profani. il 1300 av. C., dur per pi di sei secoli e mezzo, e la
Belo fu la divinit pi venerata dai Babilonesi, ed il sua storia si divide in due periodi : il primo Impero fino
suo tempio , tanto millantato dagli storici antichi , al 746 av. C . , ed il secondo Impero , che fu forse il
altro non era che la famosa t o r r e di Babele, la quale, pi grande e splendido f r a quanti ne sorsero nell'antico
sebbene non condotta a termine, era giunta ad un'altezza oriente , da questa data fino alla distruzione di Ninive
assai considei'evole. Dal culto di Nembrot ebbe grande nel 625 av. G. Conviene notare che lo stato assiro, quan-
incremento 1' idolatria , poich egli fu il primo re che tunque non cominci che col 1300 av. C. a predominare,
fosse adorato dai popoli per le famose sue imprese. tuttavia gi esisteva e fioriva da molti secoli innanzi.
Gli Assiri pure , prestando venerazione al loro capo La Bibbia ci mostra Assur, secondogenito di Sem ,
e r e , non ebbero mai altra divinit superiore al gran quale fondatore dello stato e della nazione assira, e lo
Dio Assur, cui, religiosissimi com'erano, invocavano ad fa partire dalla Babilonia ai tempi di Nembrot. Ci mo-
ogni bench menoma azione. s t r a ancora Arioch, ausiliare di Godorlaomor nella g u e r r a
Babilonia continu bens , ma sempre debole , e pi o
meno soggetto al medesimo.
Il dominio egiziano sull'Asia occidentale dur dal 1000
al 1250 av. G. in mezzo a mille vicende. da notare, CAPO III.
che gli Egiziani lasciavano ai popoli i loro governi na-
zionali , e si contentavano che qaesti si riconoscessero
vassalli e pagassero tributo. P r i m o isu|tero a s s i r o
90. C o l t u r a e l a R e l i g i o n e . Essendo il suolo
dell'Assiria e di Babilonia fertile e favorito da un buon
clima, la popolazione era cresciuta rapidamente: le scienze Principii dell'Impero assiro. Il primo impero assiro
e le arti dai figliuoli di No insegnate dopo il diluvio secondo gli storici greci. Il primo impero. De-
si conservarono non solo, ma pigliarono sempre maggioro
cadenza dell'impero assiro ai temp i dell'impero ebreo
incremento. F u in ispecie coltivata l'astronomia ; ma in
sotto Davide e Salomone. Nuovo splendore e fine
breve trascurate le memorie primitive, che insegnavano
del primo impero assiro.
il sole e le stelle essere stati creati da Dio, incominciossi
ad adorare i corpi celesti , come se fossero altrettante 91. P r i n c i p i i d e l l ' I m p e r o A s s i r o . Mentre
divinit, e cos ebbe fondamento in queste contrade la re- l'Egitto decadeva sotto i re della X X dinastia e la sua
ligione degli astri. dominazione nell'Asia andava a poco a poco scomparendo,
I popoli pieni d'ammirazione per Nembrot gli eressero nella grande regione dell' Eufrate e del Tigri sorgeva
una statua , e gli resero onori divini sotto il titolo di pieno di giovinezza e di forza l' Impero Assiro. Questo
Belo o Baal, parola che in loro lingua significa Signore ; impero, che propriamente principi a grandeggiare verso
e con questo nome menzionato dagli storici profani. il 1300 av. C., dur per pi di sei secoli e mezzo, e la
Belo fu la divinit pi venerata dai Babilonesi, ed il sua storia si divide in due periodi : il primo Impero fino
suo tempio , tanto millantato dagli storici antichi , al 746 av. C . , ed il secondo Impero , che fu forse il
altro non era che la famosa t o r r e di Babele, la quale, pi grande e splendido f r a quanti ne sorsero nell'antico
sebbene non condotta a termine, era giunta ad un'altezza oriente , da questa data fino alla distruzione di Ninive
assai considei'evole. Dal culto di Nembrot ebbe grande nel 625 av. G. Conviene notare che lo stato assiro, quan-
incremento 1' idolatria , poich egli fu il primo re che tunque non cominci che col 1300 av. C. a predominare,
fosse adorato dai popoli per le famose sue imprese. tuttavia gi esisteva e fioriva da molti secoli innanzi.
Gli Assiri pure , prestando venerazione al loro capo La Bibbia ci mostra Assur, secondogenito d Sem ,
e r e , non ebbero mai altra divinit superiore al gran quale fondatore dello stato e della nazione assira, e lo
Dio Assur, cui, religiosissimi com'erano, invocavano ad fa partire dalla Babilonia ai tempi di Nembrot. Ci mo-
ogni bench menoma azione. s t r a ancora Arioch, ausiliare di Godorlaomor nella g u e r r a
contro i re della Palestina, quale r e di El-Assur-, ma dopo re, Sardanapalo. Nino, figlio di Belo, fu il primo re degli Assiri
questi pi nulla fino al 1450 av. Cristo. Durante cotesto e dall'Assiria estese l'impero a tutta l'Asia. Sua prima conquista
lunghissimo tempo gli Assiri furono quasi costantemente fu Babilonia, poi l'Armenia e la Media, e nel corso di 17 anni si
vassalli delle dinastie dell' antico impero di Babilonia, fece padrone di tutta l'Asia occidentale dal Mediterraneo all'Indo.
tinch e la Babilonia e l'Assiria soggiacquero con tutta Dopo queste imprese Nino per dare allo stato una capitale degna,
la regione d e l l ' E u f r a t e e del Tigri al giogo della do- rifabbric in riva al Tigri la citt di Ninive, cos chiamandola
dal suo nome. Era suo disegno di renderla la pi famosa citt
minazione egiziana, p e r circa t r e secoli. Nel tempo
del mondo. Ninive in fatti sorpass in ampiezza e fortificazioni
della dominazione Egiziana , 1' Assiria veniva a mano a Babilonia stessa. Tent poi la conquista della Battriana : e fu do;.
mano rafforzandosi, t a n t o da sciogliersi dall'antica ser- vanto questa spedizione che campare penla prima volta Semiramide.
vit verso la Babilonia. F u appunto intorno a l 1450 che All'assedio di Battra, Semiramide, trasvestita da guerriero, scal
i monumenti ci m o s t r a n o i re dell' Assiria e della Ba- le mura e facilit la presa della citt. Nino, meravigliato dell'ero-
bilonia t r a t t a r e da p a r i in pari, e battagliarsi accanita- ismo di quella donna, la fece sua moglie, ed essendo egli morto
mente per la supremazia della Mesopotamia. Questa lotta poco dopo, ella divenne sola regina. Essa non pensava ad altro che
dur fiera per pi d ' u n secolo e mezzo, finch fin colla ad immortalare il suo nome colla grandezza delle sue imprese. Di che
condusse sovente .essa stessa gli eserciti alla battaglia ; e da Ninive
vittoria dello stato a s s i r o , circa il 1300, da qual punto
trasport la sede dell'impero a Babilonia, cui abbell sifattamente
pu dirsi cominciare il primo impero assiro.
da potersi vantare di averla fabbricata; ed innalz dovunque grandi
Fino a questi ultimi tempi si studi la storia di que- monumenti della sua potenza e della sua grandezza. Conquist l'E-
sto impero quale ce la tramandarono gli scrittori greci, gitto e parte dell'Etiopia, e poi mosse contro l'India, dove nessuno
segnatamente Ctesia ; m a le scoperte moderne e 1' e- de' suoi predecessori avea osato inoltrarsi. Ma quivi la fortuna non
same dei monumenti cuneiformi ci hanno appreso , che le fu propizia per mancanza specialmente di elefanti, contro i quali
invano s'ingegn di opporre i camelli. Fu adunque costretta a ri-
quegli autori (i quali scrivevano questa storia molte cen-
tirarsi dopo di aver perduti due terzi de' suoi soldati. Dopo d'al-
tinaia d'anni dopo che i f a t t i erano avvenuti) non cono-
lora, disingannata, non pens pi a conquiste ; anzi, di l ad alcun
scevano bene gli a v v e n i m e n t i , ed anche i conosciuti tempo avendo saputo che il suo figlio le tendeva insidie, abdic in
rivestivano con parti di fervida immaginazione. Ancor favore di lui a! regno.
molto difficile il r a n n o d a r e insieme questi racconti con
le accertazioni che ci provengono dai monumenti ; di Ninia, succeduto alla madre Semiramide nell'impero, men in
modo che possiamo d i r e , vera storia Assira non posse- fondo al suo palazzo una vita licenziosa ed oscura. Cos fecero i
dersi ancora. Noi studieremo a ogni modo di esporre suoi successori fino a Sardanapalo, sotto il quale l'impero Assiro
fu distruttto dai Medi e dai Babilonesi. La cosa avvenne in questo
quel poco che si conosce con la maggior chiarezza ed
modo. Arbace governatore della Media, avendo visto Sardanapalo
esattezza possibile.
nel suo palazzo in abito femminile filare in mezzo ad un brano
Il primo impero Assiro secondo gli storici Greci. Se- di donne, si sdegn e si vergogn fortemente di ubbidire ad un tal
condo gli starici greci i personaggi pi celebri del primo impero sovrano ; e fatto lega con Belesi governatore di Babilonia, innalz
furono Nino, Semiramide e Ninia loro figliuolo, e poi 1' ultimo la bandi ra della rivolta. Sardanapalo scosso dal pericolo si mostr
pijno di alacrit e di coraggio ; si mise alla testa dell'esercito serviva quasi solo all' idioma primitivo dei Turani suoi
rimastogli fedele, affront i libelli, e sul principio riusci vincitore; i n v e n t o r i , viene ora applicata quasi esclusivamente al
ma poscia dovette rinchiudersi in Ninive. Ivi venne inutilmente linguaggio tutto semitico degli Assiri. L'influenza di
assediato per due anni, finch una piena del Tigri avendo abbat- questi dominatori t a n t a , che i Babilonesi quasi perdono
tute un tratto delle mura, i nemici per esso si misero dentro la il loro carattere nazionale e vengono considerati come
citt e se ne resero padroni. Sardauapalo, affine di evitare, le in-
assiri (1). Col divenire conquista dell' Assiria, la Babi-
giurie e le violenze, che in lui avrebbero esercitato gli assalitori si
lonia non discese t u t t a v i a al grado di provincia, gover-
abbruci sopra un rgo da se stesso costrutto. In quelle fiamme
nata da prefetti imperiali, ma continu a formare un r e -
perirono pure i suoi eunuchi, le sue donne ed i tesori di cui era
padrone. Ecco in breve lo schema della storia dell' antico impero gno da s , con una dinastia di proprii r e vassalli dei
assiro, secondo il racconto di Cfcesia: ora vediamo ci che ci dicono monarchi di Ninve. In tale condizione la sua soggezione
i monumenti. fu sempre forzata e precaria ; ad ogni t r a t t o essa si ri-
bellava, sebbene in fine restasse sempre b a t t u t a e vinta.
92. I l p r i m o I m p e r o . Il primo re celebre, se-
93. T u k l a t p h a l a s a r I . Dopo T u k l a t - N i n , uno
cando i monumenti, Tuklat-Nin (1). Costui conquist
dei pi celebri e pi conosciuti r e assiri Tuklatpha-
]a Babilonia, piantando col una nuova linea di principi
lasar I , vissuto intorno al 1110 av. C. (2). Ben 42 r e
vassalli dell'Assiria, egli pu dirsi il vero fondatore del
furono da esso vinti e s o g g i o g a t i , ed il suo impero si
primo impero assiro ; essendoch colla conquista di. Ba-
estendeva dalla Media al mar Mediterraneo. N fu solo
bilonia estese la signoria assira a t u t t a la regione del-
un gran guerriero e conquistatore^ ma fu pure grande
l' Eufrate e del Tigri, dall' Armenia al golfo Persico.
promotore del commercio, dell'agricoltura, dell'industria
In conseguenza di questo avvenimento, il centro della
e delle arti, e sagace ordinatore dell'impero.
potenza mesopotamica si trasfer dalla parte meridionale
I monumenti assiri che ci hanno rivelato le grandi
alla parte settentrionale, da Babilonia a Ninive.
imprese di Tuklatphalasar, ci dipingono in pari tempo
Col primato politico poi l'Assiria assunse anche il pri-
(1) Erodoto s e m p r e r i g u a r d a i Babilonesi coms Assiri, e Babilonia come
mato civile. Essa si appropri l'antica civilt babilonese u n a parte dell'Assiria.
e le sue diverse forme, religione, leggi, scienze, lettere, (2) Di questo r e possediamo, senza contare le minori, u n a g r a n d e iscri-
zione storica, nella q u a l e sono i suoi f a s t i , n a r r a t i d a lui stesso. 1." iscri-
arti e costumi ; anzi nella stessa Babilonia alla lingua zione esordisce con u n a solenne invocazione degli Iddi principali dell'As-
siria Alla glorificazione d e g l i Dei s e g u e q u e l l a del r e , il quale non t e m e
proto-caldea ( turanica e chuscita) s ' a n d sostituendo di i n t i t o l a r s i : il re polente, re delle legioni invincibili, re delle q u a t t r i
R e g i o n i , re di tutti i s o v r a n i , s i g n o r e dei signori, re dei r e , p a d r e a u g u -
l'assira (semitica). La scrittura cuneiforme, che dianzi sto ecc. Dopo questo panegirico di s stesso, T u k l a t p h a l a s a r I , si fa a
r a c c o n t a r e p a r t i c o l a r m e n t e , e secondo l ' o r d i n e dei tempi, le s u e singole
spedizioni fatte nei suoi primi cinque o sei aDni di r e g n o . Dice come vins
(1) Il nome di questo re vien letto p i o meno v a r i a m e n t e : Teglialh- i Mvschai o Moschi (i Mesech della Bibbia), ed i Commageni, che a b i t a v a n o
Saman ( L e n o r m a n t ) , Tuguli-Ninip (Smith), Tu&lh-Nin (G. K a w l i n s o n ) . il settentrione, e devast il loro paese, conducendone molti prigioni. Respinse
11 primo elemento del nome significa servo ed il secondo Dio. I n g e - gli Hit tei (Khatti) di Siria, e riport u n ' insigne vittoria sulle trib dei
n e r a l e tutii i nomi assiri sono composti di due o t r e parole, e f o r m a n o Nairi d e l l ' E u f r a t e . Dopo le imprese militari, T u k l a t p h a l a s a r n a r r a le su
molte volte intiere proposizioni. Quelli, che l e g g o n o Tuklat-Nin, non l a - prodezze alla caccia, e poi r e n d e conto della s u a amministrazione civili:.
s c i a n o di n o t a r e la relazione c h e pu a v e r e questo re conquistatore di Questa iscrizione f u deposta nelle f o n d a m e n t a del g r a n d e tempio di E l - A s -
Babilonia col mitico Nino degli storici g r e c i ; cos p u r e quelli che l e g g o n o s u r . in q u a t t r o e s e m p l a r i . secondo il c o s t u m e dei monarchi Assiri e
Tiiffulli-Ninip. Caldei.
l'indole del monarca. Egli ci appare omo di maravi- trovassero impotenti a combatterla; e la Provvidenza
gliosa energia ed operosit , di spirito profondamente dispose appunto che l'uno e l'iatro impero si trovassero
religioso, ma d' una ferocia ributtante e d' un orgoglio in tale condizione (1).
sterminato. L'impero ebreo fu un vero Impero orientale, formato sul
94. D e c a d e n z a d e l l ' I m p e r o A s s i r o a i t e m p i medesimo modello che quei dell'Egitto, della Babilonia,
dell' I m p e r o Ebreo sotto Davide e Salomone. dell'Assiria, quantunque meno vasto ; un aggregato cio
La potenza assira dall' apice, a cui era giunta merc di varii popoli e stati, gli uni direttamente sudditi, gli
le grandi vittorie di TuklatphaIssar I , cominci tosto altri vassalli e tributarii. Questo impero non ebbe per
a decadere rapidamente dopo la morte di questo grande lunga durata , e dopo la morte di Salomone si sfasci,
monarca. I suoi successori incominciarono a perdere le lasciando il campo libero alle future imprese dei monar-
conquiste occidentali fatte da lui nell' Aramea e nella chi di Ninive.
Siria ; poi scossero il loro giogo 1' Armenia, la Cappa- 95. N u o v o s p l e n d o r e e fine d e l p r i m o i m p e r o
docia ed anche la Babilonia, dimodoch i monarchi assiri a s s i r o . Durante il secolo IX a v . G. (900-800) l'im-
consarvarono appena le provincie vicine alla loro capi- pero assiro elevossi nuovamente al sommo della potenza
tale. In mezzo a tante sciagure la dinastia stessa di e ripigli il predominio sopra i popoli dell' Asia occi-
Tuklatphalasar venne meno e disparve, e ne sottentr dentale. Questo avvenne massimamente per 1' opera di
un'altra. Assur - nasir - habal, il cui regno di 25 anni (882-857
Fondatore della nuova dinastia fu Bel-Kat-Irassu, il av. C.) segna uno dei pi splendidi periodi dell'impero
Belitaras degli scrittori Greci. I nuovi re attesero a sia per potenza politica, sia per progresso di civilt (2).
ristorare il decaduto impero, ma l'Assiria non riacquist difficile poter tenere dietro a tutte le imprese guer-
1' antica supremazia e preponderanza se non circa 200 resche da lui fatte nell'Armenia, nel Nairi, nella Com-
anni dopo. A questo tempo di eclissi politica dell'Impero magene, nella Media e fin forse nella Persia occidentale.
Assiro, va di pari passo l'oscurit istorica e la povert (1) V . Egitto, il nuovo I m p e r o , Decadenza. L ' i n d e b o l i m e n t o d e l l ' E -
dei documenti. gitto e dell'Assiria, e le divisioni d e l l ' A r a m e della Fenicia furono q u e l l e
c h e permisero a David di vincere b a t t a g l i e e di f a r e conquiste.. Mspero,
Ora, durante questo tempo, la storia coeva dell'Asia Histoire Ancienne, pag. 332. E u n a circostanza d a notarsi che al tempo
appunto, in cui tra l ' E g i t t o e l ' E u f r a t o si innalz u n a g r a n d e e potente
occidentale ci presenta questo fatto rilevante e degno monarchia (l'ebrea), l'Assiria pass sotto u n a n u b e . . . . Ei s e m b r a che non
vi fosse nell'Asia occidentale spazio capevole p e r due m o n a r c h i e di p r i m o
della pi alta considerazione. Il fatto si , che in quel ordine a fiorire i n s i e m e : e quindi, bench non vi a v e s s e niuna c o n t e s a ,
anzi n e m m e n o contatto f r a i due imperi della Giudea e dell'Assiria, n o n -
tempo appunto sorse, grandeggi e fior VImpero degli dimeno il g r a n d e g g i a r e d e l l ' u n o non pot a v e r luogo c h e a condizione del-
l'impiccolirsi d e l l ' a l t r o . Giorgio Iiaidinson. T h e five g r e a t Monarchies,
Ebrei in Palestina : dico l'impero di Davide e di Salo- voi. I l , p a g . SI.
mone. La grandezza politica del popolo eletto, da Dio 12) Assur-nasir-habal uno dei re meglio conosciuti, grazie ai copiosi e
g r a n d i m o n u m e n t i , c h e di lui si sono ai di nostri scoperti e ci forniscono
ordinata ad altissimi fini, non poteva aver luogo nella delle sue g e s t a ampio r a g g u a g l i o . 1 monumenti di questo m o n a r c a si t r o -
vano pi specialmente nei grandi palazzi d a lui eretti a Calach (oggi Nim-
Palestina e spandersi dall'Egitto all'Eufrate come fece, rud al Sud di Ninive): sono u n a s t e r m i n a t a q u a n t i t di iscrizioni, di s t a t u e ,
si bassorilievi. Al p r e s e n t e tali avanzi e documenti dell' antica civilt e
se non a patto che i due imperi, assiro ed egiziano, si storia dell'Assiria f o r m a n o l ' o r n a m e n t o dei principali musei dell' E u r o p a .
Ogni anno, nel primo periodo del suo regno, intrapren- Binnirari III sottentr al trono di Samsibin suo padre e
deva qualche grande g u e r r a , e sovente in un anno me- regn 29 anni (811-782) (1). Sotto questi due ultimi r e la
desimo conduceva pi spedizioni in nuove regioni di- potenza Assira continu a grandeggiare ed accrescersi di
sparate (1). F a il primo dei re assiri, c h e , dopo la nuovi ed importanti acquisti. P a r e che Binnirari III nelle
caduta dell' impero "Ebreo, ripass l'Eufrate per assog- sue spedizioni in Siria si sia spinto fino alle porte d'E-
gettare la Siria (875 av. C.). Questa regione, allora divisa gitto (2). Verso l'oriente penetr nella Media, ove allora
in molti piccoli stati, non pot opporre seria resistenza, agitavansi le trib scitiche o turaniche indigene e le trib
e dovette piegare il collo, e riconoscere l'alta sovranit degli Arii invasori (3) : verso Settentrione condusse spe-
di ssur-nasir-habal (2). Questo re alle buone qualit dizioni nel paese di Van e per entro l'Armenia; verso mez-
accoppiava per un orgoglio sterminato e quasi ridicolo, zod percosse ed assoggett il paese dei Laidi (la Caldea). .
ed una ferocia sanguinaria da destare ribrezzo ed orrore. In questi 100 anni circa dal 882 al 782 av. C., l'im-
Gli successe il figlio Salmanasar III (3), che pareggi la pero assiro, era sempre venuto crescendo, fino a domi-
grandezza paterna in ogni cosa, e forse anche superolla : fu nare quasi t u t t a 1' Asia occidentale. Ma, dopo essere
grandissimo per magnifiche e maravigliose costruzioni, e giunta a tanta grandezza ed a tanta potenza, la monar-
per imprese guerresche (4). Rafferm dapprima la signoria chia assira ebbe un nuovo periodo di decadenza. Questo-
degli Assiri sui popoli vinti gi da suo padre, e la im- periodo fu di circa 40 anni, ed abbraccia i regni oscuri
pose a varii altri, spingendo le invasioni pi in l di tutti di Salmanasar IV, di Assurda/ni II e di Assurninari (4).
i suoi predecessori, sopratutto dal lato d'occidente (5). Questo ultimo re, da quanto si conosce, manc di ener-
Salmanasar III tenne lo scettro per 34 anni (6), (858- gia e lasci in ozio il popolo , causa di funesti rivolgi-
824 av. C.) : gli successe il figlio suo Samsibn III, che menti nello stato. Neil' anno 748 scoppi una grande
regn per soli 13 anni. rivolta, in mezzo ai trambusti della quale'Assurninari
disparve (5), e sorse un Re novello , Tecjlalplialasar ,
J t L . Z u Z F f *?PK> g " abitanti del Basso E u f r a t e , che con cui cominci il Secondo Impero Assiro (745 av. C.).
d 0 m m l
n W ^ f ^ f V ,assiro ed e r a n o aiutati
^ i Babilonesi,
S01 ra 13 Cal<lea 0 la
-tllTssSa ' Babilonia la supremazia
(1) Al r e g n o di Binnirari a p p a r t i e n e u n a iscrizione dedicatoria d ' u n a
delia ? v n v f f i f l n l ? ? n , l e n l 0 ^ M deI)a
settentrionale e s t a t u a del Dio N e b o , nella q u a l e l e g g e r i il n o m e della r e g i n a Sammuramil,
31
d) A ' A t ^ w r . a lo
l c u n ?Assiriologi
Alcuni
n q
!c h" il ahm 1a nr tof t 'Sn ia l,m
!i D a m a s c 0 di
a n a s s a r 'I I .
3sraele
e di Gunla. m o g l i e di esso r e . Questo n o m e ricorda l a S m i r a m i s di Ctesia.
1 (2) I l r e g n o di Binnirari per q u e s t e spedizioni di g r a n d e i n t e r e s s e per
rMlnn? Z F & Z T * -punto Olisco nero e n u m e r a anno l a storia biblica di Giuda e di Israele. B i n n i r a r i conquist il r e g n o di D a -
d d di
^ o Salmanasar. masco , e si trov per ci in i m m e d i a t a relazione cogli Israeliti. S e m b r a
r ch <h hasal
a Calaci. nr, ?t , ' > nero, f u trovato d a Lavard molto probabile, che a n c h e i r e di Giuda si siano allora resi vassalli del
6 31 M U S e B itaMC0 Vi si
eliti pOTUni tributo '- ' vedono. gli i a - m o n a r c a di Assiria.
(3) Questi Arii erano i Medi-Irani. V. . 117
(4) D u r a n t e questo periodo di decadenza , cio f r a il 770 e 750, viene
posta comunemente la predicazione di Giona a Ninive. Questa citt, che
allora a l t e r n a v a gli onori di Metropoli d e l l ' i m p e r o con C a l a c h , e r a vastis-
n1asLQHlLC^dbntt vi
o " o s a m e n t e contro i r e d, Da- sima con circa 800,000 abitanti.
(5) L ' inerzia di A s s u r m r a r i , la s u a t r a g i c a e misteriosa c a d u t a in una
rivolta o c o n g i u r a , f u r o n o p r o b a b i l m e n t e il fondo storico, s a cui gli storici
greci formarono la l e g g e n d a del loro Sardanapalo.

BOn d M aBB0;
onde dai dotti v e n g o n o S ^ i H & S * i " *
giar i r i b e l l i , e, battagliando senza posa, non solo ri-
stabil l'integrit dell'impero, ma l'aument ben anco
di nuovi acquisti. A settentrione penetr fin all'odierna
Georgia ed al mar Caspio ; a l oriente si spinse fino al-
CAPO I V . l ' I n d o , traversando nella sua lunghezza il grande alti-
piano dell'Iran ; ad occidente ed a mezzod fece giungere
SI s e c o n d o i m p e r o assiro. la sua potenza fino al cuor dell'Arabia e alle frontiere
dell'Egitto. Ridusse pure sotto la supremazia dell' As-
(745-626 av. C.)
siria la Caldea e la Babilonia, sempre ribelli ad ogni
occasione, e specialmente penetr nella Siria , ove as-
soggett e rese tributarli tutti i suoi re.

Teglalphalasr. Salma,tassar V. Sargon. Sen-


In Babilonia regnava a quei d Nbonassar, il quale sali al
nacherib. La guerra col re di Giuda. Gli ul-
trono nel 747, come sappiamo dal canone di Tolomeo, che dal di lui
timi anni di Sennacherib. Assarhaddo:i. Assur-
regno appunto incomincia. Nabonassar non oppose ima grande re-
banipal. Fine del secondo impero di Assiria.
sistenza, laonde fu conservato sul trono, come re vassallo e tribu-
Eccidio di Ninive. tario.
96. T e g l a t p h a l a s a r II. ( 1 ) . Non si sa qual fosse Le guerre intrapprese da Teglaphalasar nella Siria e nella Pale-
l'origine di questo nuovo r e , che viene da taluni con- stina furono l'opera pi cospicua e memoranda del suo regno. In
una prima spedizione nella Siria avea sottomessi i regni di Dama-
siderato quale un usurpatore. Comunque sia, il suo regno
sco, di Israele ed altri minori, e partendosi li aveva lasciati ili
di 18 anni fu senza dubbio uno dei pi notevoli. Con lui
condizione di docili vassalli e tribntarii. Per il regno di Giuda e
incomincia l'ultimo e pi splendido periodo della storia popoli circonvicini, non solo stavano allora indipendenti alla domi-
assira, durato oltre un secolo, sotto i celebri monarchi nazione assira, ma tenevano un atteggiamento ostile contro i't
Salmanassar V , Sargon, Sennacherib, Assar-IIaddon, grande impero che minacciava di inghiottirli. Mentre il re d' As-
Assur-Banipal. La fiacchezza e le turbolenze dello stato siria guerreggiava nell'oriente e nel Settentrione, la Siria and
sotto gli ultimi re, avevano presentata propizia occasione tutta in scompiglio per una nuova guerra accesasi fra gli stati
ai popoli sottoposti di spezzare i vincoli di dipendenza pi potenti. Facee, ascese al trono di Samaria con un assassinio,
e di scuotere l'odiato giogo. Ora Teglatphalasar, rasso- per mantenervisi chiese aiuto al Faraone d'Egitto contro il monarca
assiro, a cui erasi ribellato. Ma senza aspettare questi lontani ed
datosi appena sul trono , discese in campo a guerreg-
incerti aiuti, fece lega con Iiazin re di Damasco, e divisarono di
(1) Alcuni assiriologi io c h i a m a n o Tiglalh-Piiser II. la maggior parlo riunire insieme tutta Ja Siria per opporre una barriera all'avanzarsi
Tuhlal- l'halasar II. Nella Bibbia si t r o v a n o verso q u e s t o tempo men- degli Assiri. I due re assalirono la Giudea, per togliersi dagli oc-
zionati due r e assiri : Fui e Tiglal-phalasar. P a r e che nei testi cuneiformi
dell'Assiria non si sia t r o v a t a t r a c c i a a l c u n a del primo di questi due r e . chi quella loro antica rivale e nemica, ed anche per spartirsi
P r e v a l e quindi oggidi l'opinione c h e q u e i d u e nomi r a p p r e s e n t i n o u n a sola quella preda s lungamente agognata. Era allora re di Giuda A-
. p e r s o n a , cio Teglalphalasar IL
chaz, debole non meno di braccio che di consiglio. I re collegati prestigio e la grandezza della dominazione assira. Tutti
10 assediarono in Gerusalemme, coll'intento di privarlo del regno ; i re vassalli dovettero andare a fargli corona ed omag-
ma essendo la citt troppo ben munita non riuscirono nel loro di- gio ed a presentargli i loro t r i b u t i . E fra questi vi fu
segno ; tuttavia recarono un male immenso al regno, il quale fu anche Achaz re di Giuda, in grazia del quale principal-
pure invaso a mezzogiorno dai Filistei e dagli Idumei. in tali fran-
mente Teglatphalasar avea intrapresa la guerra di Si-
genti l'empio Achaz, non prestando fede alle promesse del grande
ria (1). Questa grande spedizione del monarca assiro dur
profeta Isaia, s'appigli all'unico mezzo che una politica meramente
t r e anni continui (733-731 av. C.). Durante la mede-
umana gli suggeriva : invoc l'aiuto di Teglatphalasar, e compendio
al prezzo di grossi tributi e di umile vassallaggio. Venne il re As- sima anche la Giudea, sebbene amica e vassalla degli
siro, ed il primo a provarne le percosse fu Razin re di Damasco, Assiri, ebbe a soffrire molto; fu saccheggiata e deva-
11 quale, sconfitto in una grande battaglia, si dovette chiudere nella stata come se fosse t e r r a nemica.
sua capitale, nella quale - fu assediato. Teglatphalasar lasciata una Teglatphalasar termin lo splendido suo regno nel 728
parte dell'esercito a continuare questo assedio, che traeva in lungo, av. C., e gli succedette Salmanasar V , che regn per
coll'altra marci innanzi a battere gli altri alleati di Razin. Entrato soli cinque anni, dal 727 cio al 722.
per prima nel regno d'Israele, l'ebbe in breve in suo potere, salvo 97. S a l m a n a s a r V . Salmanasar (2) occup
la Metropoli Samaria ed un breve tratto di territorio all'intorno
tutto il suo regno in due guerre, che fece l'una contro
della medesima. La massima parte pertanto del regno d'Israele di-
Samaria e l ' a l t r a contro Tiro. A Samaria regnava Osee,
vent, come lo stato di Damasco, una provincia assira, governata di-
il quale era giunto al trono, dopo aver assassinato Facee.
rettamente da uffiziali assiri ; una grande parte degli abitanti fu
trasportata al di l dell'Eufrate nel cuore dell'i sia. Proseguendo la Dagli Annali di Teglatphalasar si ricava , che Osee fu
sua marcia verso mezzod, Teglatphalasar mosse guerra contro San- confermato da quel m o n a r c a , al quale pag tributo e
imi re di Gaza, che fugg in Egitto, contro Mitiuti d'Ascalona, prest vassallaggio. Ma succeduto Salmanasar Y , Osee
ed altri regoli della Filistea; rese suoi vassalli i regni di Edom, con la Fenicia e quasi t u t t a la Siria negarono il tributo
di Moab, di Ammon ; fece sentire la potenza delle sue anni alle e presero le armi per francarsi dal giogo assiro. Si mosse
tribii arabiche, che riconobbero il suo impero e gli mandarono tri- Salmanasar contro i ribelli, ma Osee non sentendosi forte
buti. Dopo tali imprese fece ritorno sotto le mura di Damasco, abbastanza a s grande lotta, si umili e ritorn vassallo.
che opponeva tuttora la pi gagliarda resistenza. La grande capi- Non pass molto tempo che Osee, fidandosi nell'appog-
tale della Siria resist infatti per ben due anni a tutto lo sforzo gio promessogli da Sabacone re di Egitto, rifiut un'al-
delle armi assire, ma alla fine dovette arrendersi. Teglatphalasar ri t r a volta il tributo. Ma prima che il lontano aiuto si
entr in trionfo quale conquistatore, e fatto mettere a morte Razin, movesse, Salmanasar stanco da tante infedelt torn ad-
il ribelle re, pose fine al regno di Damasco, fondato ai tempi di Salo-
dosso ad Osee, lo prese e carico di catene lo gitt in
mone da Razin I, e durato per due secoli e mezzo non senza gloria.

Il vincitore i n t a n t o , prima di lasciare le contrade (1) Nella Iscrizione storica di T u k l a t p h a l a s a r , Achaz di Giuda cos s e -
g n a t o : Iahuahzi Iahudai.
soggiogate e di recente conquistate, tenne gran corte (2) Di S a l m a n a s s a r V non si h a n n o quasi notizie-da fonte assira, e quel
poco che conosciamo si ricava dalla Bibbia, e d a u n b r a n o di storia di T i r o
a Damasco per innalzare maggiormente e f a r sentire il conservatoci da M e n a n d r o d ' E f e s o .
15
BARBERIS. Storia orientale,
carcere, dove l'infelice, ultimo dei re di Israele, disparve av. C.) guerreggi continuamente , senza dar mai n a
senza che null'altro pi si sappia di lui. Dopo questo, s, n ai suoi eserciti, che per lo pi capitanava in per-
Salmanasar diede il g u a s t o a t u t t o il paese, e poi pose sona, un sol anno di riposo; e campo delle sue guerre
l'assedio a Samaria, la quale oppose una disperata e fiera furono "la Siria, la Palestina, la Fenicia fino alla frontiera
resistenza di 3 anni. d ' E g i t t o , i paesi dell'Asia minore al di l del monte Amano,
Di fronte a questa g u e r r a contro il regno d'Israele, Sal- la Melitene, l'Armenia, la Media, la Susiana.
manasar condusse 1' a l t r a contro Tiro. Regnava a quei La prima fra queste innumerevoli imprese , fatte da
di a Tiro Eluli, il quale, all'avvenimento del nuovo re Sargon , si fu la conquista di Samaria, avvenuta nel
al trono, lev anch' e g l i bandiera d' indipendenza. Sal- 721 av. G. nel primo anno del suo regno (1). Gli Israe-
manasar lo ridusse a chiedere pace e a ridivenire suo liti furono trasportati in schiavit al di l dell'Eufrate,
vassallo ; ma Eluli poco dopo scosse nuovamente il giogo. e distribuiti parte nel Gozan , (la Mygdonia di Stra-
Questa volta per n e l l a rivolta rest solo la Tiro insu- bene), e parte nelle citt della Media.
lare, che fidata nella sua postura e nella sua marina os
Era questi infelici esuli eravi pure Tobia insigne per la sua
affrontare la potenza del monarca di Assiria. Salmanasar
pita. Gli Israeliti del regno di Samaria, che furono trasportati oltre
arm una flottiglia p e r prenderla d' assalto ; ma l ' i m - l'Eufrate, si sparsero largamente nell'Asia interiore, ed alcuno crede
presa ebbe esito infelice , ch i Tiri! al primo scontro che passassero anche nell'America. La cattivit assira si distingue
lo sbaragliarono e p r e s e r o prigioni 500 dei nemici. Allora dalla Babilonica per questo, che le dieci trib della prima non fe-
Salmanasar dovette contentarsi di bloccare la superba cero pi ritorno in corpo di popolazione in Samaria, mentre le
citt. due della seconda, dopo 70 anui, pel decreto di Ciro, ritornarono
in Giudea, e continuarono la nazione, fino alla distruzione di Ge-
Ma n 1' una n 1' a l t r a delle due guerre pot egli
rusalemme per opera dei Romani.
condurre a termine , poich mor nel 722 av. C. poco
dopo le cose narrate, m e n t r e duravano ancora gli assedii Ad occupare le t e r r e del regno di S a m a r i a , restate
di Samaria e di T i r o . disabitate, Sargon condusse col, dalla Babilonia mas-
98. S a r g o n . A Salmanasar V successe Sargon, f imamente, varie trib, fra cui principale era quella dei
personaggio al t u t t o nuovo e di ignota origine. Il novello Cutei. Dall' unione di queste genti straniere e di a l t r e
monarca fu lo stipite dei Sargonidi, sotto i quali l'im- trapiantatevi in seguito sorse il popolo Samaritano ; il
pero assiro giunse a l l ' apogeo della potenza e gran- quale, sebbene addottasse il culto di Iehova, tuttavia con-
dezza (1). tinu a praticare il culto idolatrico. P e r questo vi fu
Sargon, uno dei r e pi battaglieri e fortunati che ab- sempre il pi fiero antagonismo fra i Giudei e i Sama-
bia avuto l'Assiria, nei 17 anni del suo regno (722-705 ritani.
(1) Nell'iscrizione dei Fasti si l e g g e : l a citt di Sa,mirino, ( S a m a r i a )
(1) P r i m a delle scoperte m o d e r n e , d i (juesto r e non si conosceva che il assediai, p r e s i ; 27,2S0 abitanti nel mezzo suo t r a s s i prigioni : ."0 c a r r i in
n o m e , datoci da Isaia (ISAIAS, x x , 1.). 1 m o n u m e n t i di S a r g o n apparten- mezzo loro s e p a r a i (per me), e il rimanente dei beni loro lasciai p r e n d e r e
g o n o quasi tutti a Khorsabad, ossia a l l e rovine di Dur-Sar liin, citt l'on- (a miei soldati) ; i miei luogotenenti s o v r a essi stabilii, e il tributo del r e
d a t a dallo stesso S a r g o n . a n t e r i o r e imposi loro. SCHIUDER, I fasti militari di S a r g o n ecc. p a g . 15*.
Quasi subito dopo la prsa di Samaria, Sargon si trov Delle altre innumerevoli spedizioni guerresche fatte
di fronte un nuovo nemico, l'Egitto. Quel paese era al- in ogni parte (1), accenniamo solo quelle fatte verso il
lora sotto la dominazione straniera degli E t i o p i , e vi mezzogiorno, nella Babilonia e nella Caldea. Quivi era
regnava quella che chiamasi dinastia XX.V. Sabacone, r e Merodaeh Baladan, il quale all'avvenimento di S a r -
fondatore di questa, non si content di dominare sull'E- gon al trono di Ninive , si sottrasse alla dominazione
gitto, ma con savii provvedimenti ne rialz 1' impero, assira, ma per poco, che Sargon lo ridusse presto alla
e lo fece in breve rifiorire di forze e di splendore. Le primitiva servit. Merodaeh Baladan sopportava di mal
vicine genti asiatiche della regione Siriana , vittime e animo il giogo, e per molto tempo intrig per comporre
preda della ambizione e della crudelt assira, sperarono una lega anti-assira. A tal uopo sped un'ambasciata ad
e chiesero 1' appoggio di Sabacone per difendere i loro Ezechia , il re di Giuda, per indurlo ad antrarvi , ma
diritti a fronte degli Assiri. questi ne fu distolto da Isaia. Non pertanto Merodaeh
Incominci allora la lotta che doveva decidere, qual Baladan, unito al re di Elam, innalz la bandiera della ri-
dei due imperi rivali, l'Assiro o l'Egizio, sarebbe il do- volta ; ma in successive battaglie fu completamente scon-
minatore dell' Asia occidentale. Anzi trattavasi forse fitto e costretto a fuggirsene , abbandonando il regno.
dell' esistenza stessa di uno dei due imperi. Infatti la Sargon, invitato a Babilonia, vi entr da v i n c i t o r e , e
marcia invaditrice degli Assiri dall' E u f r a t e verso il d'allora prese egli stesso il titolo di Re di Babilonia.
Nilo, lenta da prima, aveva da un 20 anni in qua preso R-iordin le nuove conquiste della Susiana, della Caldea,
una rapidit spaventosa, e diventava per l ' E g i t t o stesso della Babilonia , dove costitu al governo delle citt e
una minaccia continua. E r a adunque nell' interesse del degli stati, semplici governatori e prefetti assiri (2).
suo regno stesso, che conveniva a Sabacone aiutare gli La guerra di Sargon contro di Merodaeh Baladan e
stati di S i r i a , cui invero cerc sempre incitare a ri- suoi alleati fu 1' ultima che il gran re conducesse in
volta. Tuttavia, quando vide che Salmanasar da prima, persona.
e poi Sargon soffocavano terribilmente le ribellioni, al-
Tornato da Babilonia in Assiria, attese con cura e sol-
lora scese finalmente in campo aperto, qual sostenitore
lecitudine grande a ultimare la gigantesca opera della
dichiarato dei ribelli. Mentre Sargon moveva addosso
a Ilannon re di Gaza, Sabacone sbocc anch'egli dalla (1) Al di q u a d e l l ' E u f r a t e fece u n a spedizione contro le t r i b a r a b e , che
v i v e v a n o volentieri di ladroneccio, e 'e r e s e tributarie. Circa il medesimo
valle del Nilo, ed alla testa di un potente esercito gli t e m p o condusse a termine la g u e r r a di Tiro. N o n si sa se abbia e s p u g n a l a
la citt di v i v a forza, o p p u r e se quella stanca del blocco sia scesa a patti
si fece incontro. 11 cozzo avvenne a Rapikh ossia Ra- e si sia r e s a vassalla. Comunque, questo certo, che d' allora incomincio
l ' a b b a s s a m e n t o della potenza della g r a n Tiro. S a r g o n mando poi ancora un
pida , citt a mare presso Gaza. Gli Egiziani furono suo g e n e r a l e a domare la ribellione d'Azoto. In tutto questo si vede che
gli Assiri sono la v e r s a del Signore per c a s t i g a r e i v a n i popoli nella
completamente disfatti, e Sabacone dovette fuggire nel- regione Siriana ed a n c h e l ' E g i t t o , secondoch profetarono t a n t i a n n i prima
i Veggenti Ebrei. . .
l'alto E g i t t o . L a v i t t o r i a di Sargon a p r la splendida (2) Babilonia S a r g o n ricevette due ambasciate, c h e gli recarono il tri-
carriera di vittorie , con cui i suoi successori perven- buto di isolani del Golfo Persico l ' u n a , e l ' a l t r a l ' o m a g g i o di sette r e
del paese di I a t n a n (Cipro), posto nel mezzo del m a r e del sole o c c i d e n t e .
nero man mano alla dominazione intiera dell'Egitto. A L a r n a c a , l'antica Citium. in Cipro, f u t r o v a t o nel 1S46 u n a Stelo con
l'effige e i titoli di S a r g o n . ' Questa Stela si t r o v a ora al museo di Berlino
nuova capitale e della nuova reggia di Dur-Sarhin (ca- Caldea, ove il pericolo era maggiore. Merodach Baladan
stello di Sargon), eh' egli a v e v a preso a fabbricare , a fu sconfitto intieramente con tutti i suoi alleati Caldei
circa 16 k m . al settentrione di Ninive (1). La vita gli ed Elamiti, e Sennacherib entr trionfante in Babilonia,
bast appena a vederla c o m p i u t a ; poich, dopo a v e r l a ove ripristin la signoria assira, collocandovi per un
consacrata agli di, ed a v e r l a inaugurata, egli m o r as- re vassallo. Questi fu un giovane babilonese per nome
sassinato (705 av. G.) Belibus, figlio di un astrologo di Babilonia , ma stato
99. S e n n a c h e r i b . ( 7 0 5 - 6 8 1 av. G). A Sargon educato f r a i paggi di corte nel palazzo del r e assiro.
succedette sul trono del v a s t o e grande impero il suo Dopo questo discese verso mezzogiorno ad estinguere le
figlio Sennacherib (in assiro Sin-Akhi-irib), il cui regno, ultime faville della ribellione. Assedi e prese gran nu-
durato 24 anni, uno dei pi conosciuti sia per la grande mero di citt, soggett nuovamente al tributo ed alla
quantit ed importanza dei documenti cuneiformi, sia servit i ribelli, e poi tornando indietro risal lunghesso
per quanto ci raccontano E r o d o t o e la Bibbia. )a riva destra d e l l ' E u f r a t e fino al confluente col Kha-
Quando suo padre veniva assassinato , Sennacherib bur , e indi rientr in A s s i r i a , traendosi dietro nume-
trova vasi nella Babilonia e nella Caldea a r e p r i m e r e le rose' torme di prigionieri e di schiavi ed un' enorme
rivolte eccitate da Merodach Baladan, instancabile ne- quantit di preda (1).
mico dei monarchi di N i n i v e . Vol senz'altro nell'Assi- Nella seconda spedizione guerresca Sennacherib volse
ria e pot occupare senza c o n t r a s t o il trono. E g l i fu le armi verso l'oriente ed il settentrione, e ridusse al
forse il pi celebre e il pi b a t t a g l i e r o dei conquistatori dovere le trib bellicose dei monti del Zagros, (Kurdi-
a s s i r i , superando ancora suo p a d r e gi cos celebrato ; stan), della Media, d e l l ' A r m e n i a , e di altri paesi, nei
ma fu anche senza dubbio il pi feroce ed il pi superbo quali nessuno dei suoi predecessori era entrato.
ed orgoglioso. La terza campagna (701) fu al di qua dell'Eufrate, ove
Come quasi sempre a v v e n i v a alla morte d ' o g n i so- la Siria, la Fenicia, la Palestina t u t t a , appoggiate dal-
vrano, anche alla morte di S a r g o n i diversi s t a t i , che l ' E g i t t o , stavano in a r m i , congiunte a nuova e formi-
componevano il vasto impero assiro, si ribellarono. Ma dabile riscossa contro la dominazione assira (2). Egli
Sennacherib seppe r e p r i m e r e l e rivolte, e ristabilire o- marci da prima contro la Fenicia, primo centro della
vunque la sua dominazione ( 2 ) .
L a prima g u e r r a , che i n t r a p r e s e , appena ebbe preso
fermo possesso del trono , f u contro la Babilonia e la (11 Colla forza del dio A s s u r , mio S i g n o r e , io assediai e presi 7 9
J fortificate e^ castelli della Caldea e S28 ' Anche n ^ P n s m
(1) L a citt ed il palazzo regio di D u r - S a r k i n dovevano e s s e r e q u a n t o di trassi i loro abitanti in schiavit. (Cilindro di Berlino. A n c h e n e l 1 UHM
pi splendido e grandioso poteva f a r u n m o n a r c a assiro, se si c o n s i d e r a l o di T a y l o r l e g g e s i la n a r r a z i o n e di questa g u e r r a di BabUonia)
le imponenti rovine, che tuttora s u s s i s t o n o a K o r s a b a d , e le i n n u m e r e v o l i (2) Di q u e s t o c a m p a g n a si h a n n o t r e relazioni a u l e t i c h e . g t <
iscrizioni in quelle t r o v a t e . S a r g o n a v e v a f a t t e costruzioni m o n u m e n t a l i an- P r i s m a di Taylor) l a JBibblica e l a egizi o-greca t r a m a n d a t a c i da h r o a o w .
che in altri luoghi. Ora s e M u d o l L e n o m a n t , c o m p a r a n d o fra loro q u e s t o r e r e l a s e
(2) Noi possediamo la n a r r a z i o n e officiale delle sue g u e r r e fino a ! 63-1 combinandole assieme, si perviene a ricomporre .1 'Mentir, o
m u n e n o r m e iscrizione di 480 linee, t r a c c i a t a sulle seT faccio d ' u n prisma m o r a n d a spedizione, intiero e preciso, q u a n t o si f a r e b b e d un av venimento
di t e r r a cotta, detto Prisma Taylor, c h e si t r o r a al Museo B r i t a n n i c o moderno .
vasta ribellione ( i ) ; ma le resiste serie incominciarono armi. Dapprima vinse e port via un immenso bottino (1).
solo sotto le m u r a di Ekron o Accaron (2). Gli E k r o - Ezechia a s tremenda tempesta dapprima stette saldo,
niti ribelli imprigionarono il loro re P a d i , che voleva e fidato in Dio si prepar a pi gagliarda e coraggiosa
che si serbasse fedelt al sovrano assiro , e lo manda- resistenza, prendendo t u t t e le precauzioni necessarie in
rono ad Ezechia r e di Giuda. Mentre Sennacherib mo- tali frangenti : ristor le mura di Gerusalemme, le arm
veva a castigare E k r o n , un potente esercito uscito dal- di nuove t o r r i , le afforz di fuori con antemurale ; c
l ' Egitto lo costrinse a voltarsi indietro. Lo scontro nel cuor della citt rimise in pieno assetto la grande
avvenne presso Altaku, l'Eltheca della Bibbia, poco di- fortezza di Mello. Ma continuando sempre prosperamente
stante da E k r o n ; ed anche questa volta gli Egiziani le cose degli Assiri ed avvicinandosi eglino sempre pi
furono sbaragliati intieramente. Altaku e Tamna furono a Gerusalemme, gli vacill il coraggio, e la fidanza in
prese subito, ed anche E k r o n poco dopo dovette arren- Dio, ch'aveva avuta da principio s viva, gli venne meno.
dersi a discrezione : ma della sua ribellione Sennacherib Io Io rinchiusi (dice il testo assiro) nella citt d Ur-
prese tremenda e feroce vendetta. salimmi (Gerusalemme) come un uccello nella gabbia.
100. L a g u e r r a c o l r e d i G i u d a . Fin qui le P e r stornare da s la procella stim discendere a patti
cose del monarca assiro erano riuscite col pi splendido con Sennacherib e gli invi ambasciatori. Sennacherib
successo, e non restava pi altro a trionfare completa- accolse le scuse, ma gli impose il tributo di 300 talenti
mente della grande ribellione, che sottomettere il pic- d'argento e di 30 d'oro, cio pi di 8.000.000 di lire (2).
colo, ma fiero r e di Giuda. Dopo tale sottomissione Sen- Il povero re di Giudea s'affrett a pagare l ' e n o r m e
nacherib avrebbe potuto con sicurt avanzarsi all'occi- somma, raccogliendo tutto l'argento che pot trovare nei
dente, e portare la signoria assira sulle sponde del Nilo, tesori del tempio e della reggia e svestendo le porte
come gi in tempo andato gli Egiziani, avevano portato del tempio delle lamine d' o r o , che egli stesso vi
la loro sulle r i v e d e l l ' E u f r a t e e del Tigri. aveva fatto apporre. Ma con s enorme tributo Ezechia
L'impresa non sembrava difficile al re assiro, vinci- non riusc nell' intento di schivare la procella ; ch il
tore gi di tanti regni ; eppure il piccolo regno di Giuda superbo e crudele Sennacherib gli strem il regno di
fu lo scoglio, contro cui s'infranse la fortuna delle sue molte citt , che distribu a t r e re suoi vassalli (3), e
poi volle nientemeno che la stessa Gerusalemme. Mand
i i l L v J i (Eluleo), r e di S i d o n e , che p r i m e g g i a v a ed era a l l a t e s t i HPIII
ribellione, non oso a s p e t t a r e r Assiro e se n i fugg fn Cipr Dono d (1) Il Prisma di Tayllor d i c e : Ezechia di G i u d a , che al giogo mio
non si p i e g ; 46 delle s u e citt fortificate, innumerevoli castella e b o r g a t e
c h e nel loro distretto t r o v a v a n s i , io assalii : con macchine d'assedio diedi
loro l'assalto, le presi. 200,150 persone, maschi e femmine ; cavalli, muli,
asini, camelli, buoi e pecore senza n u m e r o ; trassi via d a esse, e li dichia-

^f^B^mSSi&Stii
r a i bottino da g u e r r a . T a l e desolazione e calamit e r a n o gi state p r e d e t t e
da I s a i a .
(2) L a g u a i s o m m a , a v u t o r i g u a r d o al v a l o r e dei metalli preziosi, che a
i W o quei tempi era cinque o sei volte m a g g i o r e del p r e s e n t e , e q u i v a r r e b b e og-
sfl&s s s a * "" i - * . gid a circa un 45 milioni.
(2) In Assiro Amgarruna.
(3) intinti di Azoto, Padi di E k r o n , ed Ismilil di Gaza.
218
pertanto t r e dei suoi grandi ufficiali (1), i quali intima- mantinenti la liberazione e la giustizia invocata, e que-
rono al r e di Giuda la resa. Il vostro r e , dissero gli sta fu repentina, tremenda. Nella notte seguente l'an-
ambasciatori ai maggiorenti ed al popolo, spera nel suo gelo del Signore scese nel campo degli Assiri e vi per-
Dio; ma gli.eli delle nazioni hanno essi salvate le loro cosse 185,000 uomini. Sennacherib levatosi in sull'alba,
t e r r e dalle mani dal re d ' A s s i r i a ? Ed alle minaccie vide t u t t i quei cadaveri, e postosi in ritirata se ne part ;
aggiunsero pi altre bestemmie contro il Dio degli E - e ritorn e rest a Nini ve. Tale fu la miseranda fine
brei. Ezechia sgomentato si rivolse a Dio, e mand pel della terza campagna di Sennacherib, dapprima condotta
profetta Isaia , il quale confortollo promettendogli una con tanta gloria (1).
vicina liberazione. Tu hai insolentito contro di m e , 101. Gli u l t i m i a n n i d i S e n n a c h e r i b . Dopo
(disse il Signore per bocca di Isaia a Sennacherib), ed la tremenda s t r a g e , che aveva annientato in una sola
10 metter un anello alle t u e narici e un morso alla tua notte il grand'esercito di Sennacherib, e costretto il su-
bocca, e ti rimener indietro per la strada per cui sei perbo monarca a ritornare con fuga ignominiosa a Ninive,
venuto. E io lo far c a d e r e di spada nel suo paese . egli non rivide mai pi la Palestina. Ma si vendic e
Allora il re di Giuda diede un franco e coraggioso ri- sfog la sua rabbia con perseguitare ed uccidere gran
fiuto alle intimazioni e alle domande degli ambasciatori numero di E b r e i , sparsi nell' Assiria ed in altre citt
Assiri. dell'impero. Tobia seppelliva i corpi di questi sventu-
Questi ritornaron subito a Sennacherib, che s'era mosso rati.
verso l ' E g i t t o e si trovava o r a sotto le mura di Lobua, Dopo la famosa r i t i r a t a , Sennacherib condusse vitto-
alla cui espugnazione attendea (2). Quasi al tempo stesso riosamente varie altre campagne al mezzod, all'Oriente,
11 re assiro riceveva l'avviso che Tharaca, r e di Etio- ed al settentrione dell'impero.
pia, s'avvanzava centro lui con un formidabile esercito.
Sennacherib si mosse subito p e r combattere questo ina- Le pi impoi tanti sono quelle che si collegano colle frequenti ri-
bellioni della Babilonia. Col combatt nuovamente l'indomabile
spettato avversario, mentre spediva un'altra intimazione
Merodach-Baladan, il quale sconfitto si rifugi in un'isola del golfo
ad Ezechia, nella quale bestemmiava nuovamente Iehova,
Persico, ove mor. Depose dal trono di Babilonia Belibus, e vi so-
e quasi lo sfidava. Ezechia p r e g il Signore a mostrare
tinalmente la sua potenza ed a fiaccare ia baldanza del f t ) Nei testi cuneiformi non fatto cenno alcuno della terribile c a t a s t r o f e ,
m a dal complesso t r a s p a r e a b b a s t a n z a dai veli medesimi sotto cui il r a c -
superbo assiro. P e r bocca del Profeta Iddio promise im- conto assiro con artificioso studio cerca dissimularla. Ivi infatti, la n a r r a -
zione della c a m p a g n a , fatta colla solita spavalderia e gonfiezza, vien tron-
cata b r u s c a m e n t e e non si p a r l a del fine dell'assedio e della g u e r r a . Cosa
(1) Il Tharllian (generalissimo), il Rateari$ (capo degli Eunuchi), Ra- per lo meno molto misteriosa. Della r i t i r a t a inesplicabile di S e n n a c h e r i b
bsace (Gran coppiere o G r a n d ' U t t i z i a l e m i l i t a r e ) . Questi t r e d i g n i t a r i a s s i r i ne c o n s e r v a r o n o la memoria a n c h e gli Egiziani, r quali raccontarono il
g i u n s e r o sotto le m u r a di G e r u s a l e m m e con forte n e r b o di t r u p p e , e chia- fatto ad Erodoto, due secoli e mezzo dopo. E ' vero che la l e g g e n d a q u a l e
m a r o n o il r e a p a r l a m e n t o , il q u a l e m a n d a udirli in vece sua t r e perso- l'abbiamo da Erodoto, t r a v e s t e in modo strano e puerile il fatto Bibblico,
n a g g i della corte. I] R a b s a c e incominci allora u n a s p a v a l d a e b l a s f e m a dicendo che in quella notte u n i m m e n s a q u a n t i t di topi rosicchiarono t u t t e
diceria, riferita per disteso nella B i b b i a al IV dei r e <; in I s a i a . le coretrgio degli scudi e degli a r d i i degli Assiri, di modo che al m a t t i n o
(2) Alcuni identificano questa citt con q u e l l a d' u g u a l n o m e posta nella venutosi a b a t t a g l i a l ' i m m e n s o esercito di S e n n a c h e r i b fu t u t t o s t e r m i n a t o :
t r i b di Giuda poco distante da I . a c h i s , ed a l t r i vogliono che sia Pelusio- tuttavia a n c h e sotto a tale travestimento ci si scorge u n a luminosa con-
s u l l a frontiera medesima d e l l ' E g i t t o . ferma di q u a n t o racconta la S c r i t t u r a .
stitu il suo figlio maggiore Assur-Tnaduum. ila- i ribelli di Ba- Egli poi, oltre che per le imprese militari, si distinse
bilonia, invece di sottomettersi, si. rifugiarono nella Ssiana, presso anche per le costruzioni monumentali, da esso erette.
Kudar-Nakhimta, l'alleato di Merodach-Baladan. Sennacherib pens L'opera sua pi insigne di questo genere fu la ristora-
invadere quel paese dalla parte del mare; e a tal uopo fece co- zione di Ninive. S a r g o n , bench elevasse in Nini ve i!
struire sul golfo persico una flotta da operai e marinai fenici. 1 tempio di Nabu e di Marduk, le sue cure tuttavia aveva
Caldei e gli Elamiti loro alleati furono colti intieramente alla sprov- li volto specialmente alle costruzioni di uria nuova capi
veduta da questa invasione marittima; onde Sennacherib, sbarcato
tale ed alla nuova reggia di Dur-Sarkin. Sennacherib.
il suo esercito, occup e devast il paese senza contrasto. Io
non si sa il perch, riport la s e l e dell' impero a Ni-
assaltai il paese di Elarn; trassi iu cattivit gli uomini del paese
nive, ed a questa non solo restitu, ma in gran maniei .->
di Bet-Jalcim (Gli emigrati Caldei) e i loro iddi, insieme cogli
uomini del paese di Elam. Non vi lasciai il menomo avanzo; li accrebbe l'antico splendore: ne rinnov le c a s e , ne ri-
feci imbarcare sopra vascelli e ripassare sulla riva opposta, e indi stor le vie, ne ripar il palazzo regio facendolo bri
avviare verso l'Assiria. Io distrussi le citt di quelle contrade, le lare come il sole, ne rifece intieramente il baluardo od
demolii, le incendiai, le cangiai in deserti ed in mucchi di rovine. il recinto. E , oltre il riparare sul colle di Nebijunus
(Henant, Annales, etc. pag. 220-221). .Ma Sennacherib non pot 1' antico palazzo dei r e , egli ne innalz un nuovo ;
tuttavia penetrare nel cuor della Susiana, e pigliar vendetta anche Koyungik ; il quale fu il pi vasto che mai sorgesse in
del re Elamita, perch una nuova rivolta lo richiam prestamente Assiria, e altres uno dei pi magnifici.
a Babilonia. Egli riport due vittorie; l'una contro gli insorti
Quasi t u t t i i monumenti cuneiformi di Sennacherib
presso quella citt, nella quale fu preso prigione Suzul capo della
furono trovati nelle rovina di Ninive e specialmente in
rivolta ; e l'altra contro i Susiani venuti in aiuto dei Babilonesi
quelle dei due regii palazzi sopra l e t t i .
presso Erech. N dopo questa quiet a lungo, che volle tentare una
campagna direttamente contro la Susiana. S'impadron di tutto il Il memorando legno di Sennacherib, dopo 23 anni di
paese, ma non pot aver nelle mani il re Kudur-Nakhunta ritira- glorie civili e m i l i t a r i , pareggiate da pochi fra i pi
tosi nelle montagne. L' anno seguente gl'insorti presero l'offen- grandi monarchi assiri ed oscurati un sol tratto dalla
siva, e s'avvanzaroiio fino sul Tigri, ove, dopo una lunga e san- terribile catastrofe di Palestina, si termin con un or-
guinosa battaglia, essi furono sconfitti a Kaluli. Poco dopo Sennache- ribile tragedia. Un d , mentre Sennacherib in N i n i w
rib torn contro Babilonia, e presala d'assalto, non solo la mise a stava adorando nel tempio il Dio Nisruk, Adramelek e
sacco, a ferro e a fuoco, ma quasi la distrusse. L'eccidio di Babi- Sarasar, suoi proprii figliuoli, gli si avventaron alla vita,
lonia l'ultima impresa guerresca, clic le iscrizioni di Sennacherib e ivi a pi del suo falso dio lo trucidarono.
di lui ci raccontino. Ma si sa da altre fonti ch'egli condusse ancora
1 0 2 . A s s a r h a d d o n . I due assassini di Senna
una spedizione nell'Arabia, ed un'altra in Cilicia. Quest'ultima pro-
cherib non trassero alcun profitto dal loro parricidio.
vincia da gran tempo -era vassalla dell'Assiria, ma fu sempre tur-
Assarhaddon (in Assiro Assur-akh-iddin) loro fratello,
bolenta e riottosa. Ora i Greci, che in in quel tempo appunto si
spargevano largamente, vollero piantar colonie anche nella Cilicia' ch'era vicer di Babilonia, accorso con prestezza a Ni-
ma Sennacherib fu presto a combatterli ed a scacciameli. nive, li costrinse a rifugiarsi in Armenia, e mont egli
sul trono. Dopoch egli vi si trov corsolidato pose ga-
gliarda mano al governo dell'impero, e si mostr subito L'anno dopo scese in Egitto. A quei d regnava Tha-
degno figlio di Sennaclierib , e nipote di Sargon. Nei raca terzo Faraone della X X V dinastia, l'Etiopica (1).
13 anni del suo regno edific parte in Assiria e parte Quando Sennacherib minacciava l ' E g i t t o , Tharaca, allora
nella Babilonia ben 36 templi, e parecchie reggie nelle semplice r e d'Etiopia, scese dall'alto Egitto per respin-
principali citt. E n t r o lo spazio di otto anni (680-672) gere 1' invasore da un regno , eh' egli gi considerava
fece egli stesso in persona ben dieci spedizioni militari come suo. Ma la terribile strage dell'esercito assiro gli
nelle varie parti dell'Impero, Fenicia, Armenia, Gilicia, lasci il campo libero. I principi che si dividevano la
Siria, Bassa Caldea, Arabia centrale e media, che tutte sovranit del Basso Egitto, divisi e discordi furono pre-
avevano scosso il giogo assiro o ne erano insofferenti. sto sopraffatti e soggiogati dal re Etiope, il quale tenne
Il re di Sidone, che aveva dato di piglio alle armi, fu tranquillamente lo scettro dei Faraoni per oltre 20 anni.
sconfitto costretto a fuggirsene, abbandonando la sua Assarhaddon mosse d'improvviso ad assalirlo. Tharaca
citt nelle mani di Assarhaddon, il quale la distrusse e oppose fiera resistenza, ma scacciato da Ment e da Tebe,
ne trasport schiavi a Ninive gli abitanti. Dopo questa fu costretto a rifugiarsi in fondo alla sua Etiopia. As-
terribile lezione, tutta la Siria continentale e marittima, sarhaddon riordin a suo talento l ' E g i t t o ; distribu il
la Palestina, la Fenicia e Cipro si sottomisero senz'altro governo f r a 20 re, suoi luogotenenti e vassalli, parte assiri
e resero omaggio e pagarono tributo al monarca assiro. e parte indigeni, fra cui vedesi primeggiar Nechao. Ri-
F r a i r e vassalli vi fu p u r e Manasse r e di Giuda, figlio torn poi in trionfo a N i n i v e , con immenso tesoro di
e successore di Ezechia (1). gloria e di prede; e d ' a l l o r a in poi ai proprii titoli
Ma le due spedizioni pi celebri di Assarhaddon furono aggiunse quelli di r e d ' E g i t t o e d'Etiopia.
senza dubbio quelle ch'ei condusse in Arabia ed in Egitto. Dopo la conquista dell' Egitto, Assarhaddon fece an-
F i n ' o r a i monarchi d'Assiria non avevano avuto che fare cora una spedizione nella penisola del Sinai (Makan) ,
nella penisola arabica se non colle trib settentrionali, che fu 1' ultima sua impresa. Nel 668 caduto infermo,
per castigarle delle loro s c o r r e r i e ed impedire che ne abdic la corona dell'impero d'Assiria in favore del suo
facessero : ma nessuno di essi erasi avventurato a pene- figlio primogenito Assurbanipal,ritenendo solo per s il
t r a r e in quel paese. Assarhaddon fu il primo, che tent titolo ed il governo di Babilonia, dove nel principio del-
1' audace impresa e gli riusc felicemente. Anche qui l'anno seguente venne a morte. Nel trono di Babilonia
come altrove il re assiro sconfisse i regoli del paese, e della Caldea ebbe per successore Sarnulsamugin (il
li rese vassalli e tributarli, partendosi poi con innume- Saosduchin del canone di Tolomeo). Questo regno con-
revoli prede di idoli, di tesori e di prigionieri. tinu distinto da quello di Ninive , ma ad esso subor-
dinato.
(1) Dopo la spedizione di F e n i c i a , A s s a r h a d d o n port le a r m i vittoriose
a settentrione dell' impero fino a pie del Caucaso ed in r i v a al M a r Xer,
contro i Cimmerii e i "ribareni. I Cimmerii, chiamati nelle iscrizioni assire (1) Il racconto autentico di questa g u e r r a si h a da u n a Iscrizione di As.
Gimmirra e noti al mondo classico a n c h e sotto i nomi v a g h i d i s a r m a t i sur-banipal, figlio e successore di Assarhaddon. In tale iscrizione il tiglio
e di Sciti, iurono costretti a s o t t o m e t t e r g l i s i . I T i b a r e n i p u r e furono puniti ricorda bench" in scorcio le conquiste, gi fatte dal padre in E g i t t o e d a
della loro ribellione e dovettero a s s o g g e t t a r s i a s i o g o pi g r a v e . s poi ristorate.
224
225
103. A s s u r b a n i p a l . Assurbanipal, sali al trono
Le spedizioni guerresche che occuparono i primi anni
l'anno 6t)8 av. Gr. I Greci lo chiamarono Sardanapalo;
del suo regno furono contro l ' E g i t t o , il quale, soggio-
ma gli diedero il titolo di guerriero per distinguerlo
gato gi da suo padre, tutti i momenti insorgeva per
dal Sardanapalo voluttuoso, di cui si parl sopra. Se-
rendersi indipendente; ma Assurbanipal con invitto eser-
condo i monumenti cuneiformi, egli fu uno dei pi grandi
cito e con fulminea rapidit vi piombava addosso, e non
conquistatori e dei pi splendidi monarchi di Assiria.
solo ristabiliva la primitiva soggezione, ma volta per
Non solo mantenne in tutta la sua grandezza l'impero
volta estendeva il suo dominio.
ricevuto dal padre, ma lo aument quasi da ogni parte
con nuove conquiste, tanto che sotto lui esso pervenne Appena Assurpauibal fu sul trono, Tharaca, re d'Etiopia, ridi-
alla massima estensione, che mai prima avesse, e veri- sceso dall'alto del Nilo con grosso esercito, aveva ripigliato Tebe
fic appieno la sublime descrizione fattane da Ezechiele battuto gli Assiri di guarnigione presso le mura di Menti, e quivi
sotto la figura di gigantesco cedro (1). Tra i suoi prin- ristabilito la sede del suo regno Faraonico. Assurbanipal piombato,
cipali vanti avvi anche questo, che egli il solo che con fulminea rapidit sulle rive del Nilo sconfisse in una battaglia
abbia atteso in modo al tutto speciale alla letteratura, nel Delta le schiere di Tharaca, e lo costrinse a ritirarsi nuovamente
in Etiopia: e rimessi in seggio i re vassalli, gi stabiliti da Assa-
il che gli merita g r a n lode, poich mostr un vero genio
rhaddon, ricompose lo stato a legge assira, e se ne torn trion-
letterario, ed ebbe un vivo concetto dell'importanza delie fante a Ninive. Ma ben presto la pace fu nuovamente turbata
lettere e delle scienze, delle quali fu gran patrono e pro- nell'Egitto. 1 re, test ristabili come vassalli dell'Assiria, ordirono
tettore. Basta a far fede di ci la gran biblioteca, da lui una vasta congiura sotto la direzione massimamente di Neccio, re
stabilita nel palazzo di Sennacherib a Ninive, dove raccolse di Ment e di Sais. I comandanti assiri, arato sentore di siffatte
tutto il tesoro dell'antica scienza Babilonese, accrescen- trame, presero i re anzidetti e li mandarono in catene a Ninive;
dolo di una dovizia stragrande di opere di ogni maniera. e ad esempio e a terrore di tutti posero a ferro e fuoco varie citt
fra cui principalmente Sais, Mendes e Tanis. Ma non riuscirono
Assurbanipal fu eziandio gran cacciatore, e nelle sale tuttavia a rallentare la marcia di Tharaca, il quale ripigli Tebe
del suo palazzo a Ninive, le sue eaccie, rappresentate in e Menti. Assurpanibal allora us d'un avvedimento politico; con
magnifici bassorilievi, formano uno degli ornamenti pi doni e patti larghi e saldi un a s i regoli egiziani, e li rimand
belli e pi frequenti. Un altro suo vanto insigne sono i in patria accompagnati da buon nerbo di truppe e di generali e
suoi edilizi, stupendi non solo per magnificenza e profu- prefetti Assiri. Tharaca non aspett il novello assalto ; ma lasciata
Ment si ritir senz'altro in Etiopia, ove poco stante mor. Urcla-
sione di ornati, ma molto pi per finezza e perfezione
mane che gli successe, fece un ultimo tentativo per riconquistare
d e l l ' a r t e scultoria (2).
il dominio sull'Egitto, e giunse fino a Ment sconfiggendo le truppe
assire. Accorse tosto Assurbanipal in persona, ed il re etiope, bat-
f i ) Ezechiele x x x i , 3 - 9 .
(2) A Ninive, s u l colle di Koyungik, egli comp ed abbell il palazzo tuto e messo in fuga, si rintan nella sua Etiopia, donde non os
di S e n n a c h e r i b e di A s s a r h a d d o n ; ed un altro suo p r o p r i o n e f a b b r i c con mai pi muoversi a disputare il campo agli Assiri. Assurbanipal prese
n u o v o disegno, in f o r m a di u n g i g a n t e s c o T , popolato di moltissime e splen-
didissime s a l e : s u l colle di Nebijunus, egli' innalz p a r i m e n t i uno o pi Tebe, la gran citt delle cento porte, e la mise a orribile sacco. Al-
palazzi. A n c h e i t e m p l i d e g l i di t a n t o in Assiria q u a n t o in Babilonia f u -
r o n o con r e g a l e m a g n i f i c e n z a ristorati ed abbelliti d a A s s u r b a n i p a l . lora fu in questa metropoli compiuta la desolazione descritta dal
HARHEIUS. Storia orientale. 16
profeta Nahum, come esempio di quella eh' ei minacciava a Niriive. la Caldea, ribellando i dinasti di quella regione. Appena per seppe
( N A H U M , H I , 1 0 ) . I 20 regoli vassalli furono ristabiliti per la terza che Assurbanipal accorreva da Ninive, si mise in ritirata, durante
volta sui loro troni, e Psammetico I eredit fra essi quel grado la quale fu tuttavia raggiunto dal re assiro, e ripetutamente
qualunque di primazia, che Assarhaddon ed Assurbanipal avevano sconfitto e ributtato infine nell'Elam. Urtaki poco appresso mor
dianzi assegnato a Nechao I suo padre, messo teste a morto da assassinato, e gli successe suo fratello Teumman, il quale rinnov
Urdamane. subito le ostilit contro gli Assiri. Assurbanipal, dopo aver pregato
molto i suoi di e specialmente la dea Istar, valic le frontiere
Assurbanipal g u e r r e g g i quindi contro Tiro, contro varii
dell'Elam, e, come un uragano, lo invase tutto quanto. Teumman
r e dell'Asia minore, del settentrione e della Media (1); spaventato si fortific sulle rive dell' Uhvi, poco loutano da Susa,
ma la sua opera g u e r r e s c a pi importante e gloriosa fu e stette ivi aspettando il nemico, che s'avanzava. Successe una
la vittoria riportata s u l l a Susiana. La lotta dur 12 o grande battaglia, ed Assurbanipal ottenne una solenne e completa
15 anni continui, e si p u chiamare una catena di guerre vittoria. Egli pose nella Susiana, di cui rest padrone, due re
sanguinose, intrecciantesi con rivolte di altri paesi, ma vassalli, e poi carico di immensa preda fece ritorno a Ninive. Dopo
t u t t e felicemente s u p e r a t e e vinte dalla sua accortezza questi fatti scoppi a Babilonia una rivolta contro la dominazione
e dal suo valore. di Ninive, guidata dallo stesso viedr che era il fratel minore di
Assurbanibal. La Susiana fu pronta ad appoggiare questa ribellione,
Fra i re delll'Asia Minore che fecero omaggio al gran monarca come lo furono varii re della Bassa Caldea, della Siria, dell'Egitto,
di Ninive, il pi celebre fu Gige re di Lidia. Costui si fece vassallo e dell'Asia Minore. Era una tempesta formidabile, che minacciava
degl Assiri, onde essere aiutato contro i famosi Cimmerii, che la stessa esistenza della monarchia assira; ma Assurbanibal tenne
sboccati dal Caucaso ai tempi di Seunacherib, s'erano gettati nel- fronte alla tempesta e la super. Allestito un potente esercito mar-
l'Asia minore commettendo ogni sorta di depredazioni. I Cimmerii ci contro i ribelli nella Babilonia, e, sconfittili ripetutamente in
furono vinti da Gige, il quale ne mand molti prigionieri a Ninive. aperta campagna, li costrinse a chiudersi nelle fortezze; anche que-
Tuttavia egli non dur a lungo nella schiavit spontaneamente ste per ad una ad una caddero in suo potere. Assurbanipal dopo
aver domata la ribellione nei paesi limitrofi alla Babilonia, rivolse
contratta con Assurbanipal, ma si ribell facendosi in pari tempo
le armi a castigare i popoli ed i principi delle altre parti dell'im-
partigiano e aiutatore della ribellione di Psammetico, uno dei re
pero, che s'erano fatti aiutatori e complici della fellonia del re ba-
d'Egitto, che gi andava levandosi contro la supremazia assira. 1
bilonese. Fece due spedizioni consecutive nella Susiana depredandola
Cimmerii forse istigati da Assurbanipal, impigliato allora nella guerra
e saccheggiandola orribilmente; nella seconda prese anche la capi-
contro la Susiana, castigarono il ribelle invadendogli e saccheggian-
tale del regno, Susa, e la mise a ferro e a fuoco. Dopo innumerevoli
dogli il regno, ed uccidendo lui stesso in una battaglia. Il figlio di vicende questo paese cess di essere regno, e divent una provincia
Gige, Archjs, torn al vassallaggio assiro e si profess servo de- immediata dell'impero Assiro sotto il governo di prefetti e gene-
voto di Assurbanipal. rali inviati da Ninive.
La Susiana pi volte percossa dai monarchi di Ninive, special-
mente da Sennacherib, era stata quieta al tempo di Assarhaddon. Vinta e domata intieramente la Susiana, Assurbanipal s'avanz
Ma, regnando Assurbanipal, il re UrtaJci ruppe la pace e invase nella penisola arabica a combattere i re rivoltosi. Anche qui la
vittoria segu le sue armi, ed egli ritorn trionfante a Ninive,
( i ) L a c a m p a g n a n e l l a M e d i a p e r f u piuttosto u n a r a p i d a s c o r r e r i a mi-
l i t a r e di d e v a s t a z i o n e e di r a p i n e , c h e a l t r o . traendosi dietro uno sterminato numero di prigionieri e di prede
d'ogni genere, e specialmente di camelli. Queste guerre e queste vit-
anni riusc a sconfiggere in campo aperto le schiere as-
torie nella Sasiana e nell'Arabia sono 1' ultima pagina dei fasti di
sire, e, proseguendo la vittoria, pose stretto assedio alla
Assurbanipal, anzi della storia assira tramandataci dai monumenti
stessa Ninive; e l'avrebbe forse fin d'allora espugnata,
cuneiformi. Il fine del regno di Assurbanipal molto incerto.
se un'invasione di Sciti, non l'avesse costretto a levar
F a dopo quest' ultima impresa che Assurbanipal , 1' assedio ed a ritornar nella Media.
detto dalla Bibbia Nabucodnosor, invi il suo generale
Oloferne a castigare i popoli occidentali, i quali non I Sciti di razza turanica penetrarono dal settentrione nell' Asia
l'avevano aiutato contro la Media , ed erano in rivolta occidentale, attraversando il Caucaso. Erodoto dice, che quelli si
avanzarono in questa direzione, inseguendo i Cimmerii ; ma pai-
ad ogni occasione. Oloferne scorse e devast la Mesopo-
molto pi probabile che gli Sciti venissero per liberare le trib
tamia, la Cilicia, la Siria e gran parte dei paesi Pale-
titaniche della media dalle trib ariane, che a quelle s'erano im-
stini, ed infine marci contro la Giudea. Ma il corso delle poste. Ciassare marciato a respingerli fu sconfitto, ed il suo regno
sue vittorie ebbe fine in questo paese sotto le mura di fatto tributario degli invasori. 1 quali dalla Media, come torrente
Betulia, poich egli per per mano dell'eroina Giuditta (1). devastatore si sparsero a depredare le fertili regioni dell'Asia occi-
L'impero assiro, che raggiunse la massima sua esten- dentale fino all'Egitto. Da quest' ultimo paese furono tenuti indie-
sione e giunse all'apogeo dello splendore durante il pri- tro coi tesori loro inviati da Psammetico. impossibile poter
numerare tutte le rovine prodotte dal passaggio delle barbare orde
mo periodo del regno di Assurbanipal, cominci a de-
degli Sciti. Ma la potenza di costoro non dur molto tempo, che i
cadere ed avviarsi allo sfacelo durante il secondo pe-
popoli calpestati insorsero ben presto, e si tolsero dall'ignominia di
riodo del regno del medesimo. Dopo la morte d'Oloferne ubbidire ai barbari. La Media fu la prima a vendicarsi in libert
a Betulia e la strage di quell'esercito, avvenne la gra- sotto il suo re Ciassare.
vissima perdita d e l l ' E g i t t o , resosi indipendente sotto
Psammetico I, fondatore della XXVI dinastia. Assurba- Questi medesimi Sciti devastarono anche 1' impero
nipal, spossato dalle lunghe guerre, non si cur di ri- Assiro; ed appena passata questa tempesta cess di vi-
conquistarlo essendo paese troppo lontano. A questa ri- vere il vecchio Assurbanipal, dopo il lungo regno di 42
volta impunita, ne tennero dietro molte altre, e la po- anni, come si c r e d e . ( 6 : 6 av. Cr.).
tenza di Assur, assottigliata ognor pi delle provincie 104. P i n e d e l s e c o n d o i m p e r o d i A s s i r i a .
e dei regni vassalli posti ai confini, fin per essere as- E c c i d i o d i N i n i v e . Assuredilili figlio di Assurba-
salita al cuore stesso e rovinare intieramente. nipal, che successe al padre, f u l'ultimo re di Assiria,
All'Oriente dell'Assiria un tal Ciassare (Uvakshatara) e la durata del suo regno ci sconosciuta (1). D'ogni
aveva fondata la monarchia Meda, che divent in breve parte i popoli gi sudditi e tributarii dei monarchi di
formidabile. Calato nella pianura del Tigri, dopo alcuni Ninive, si levarono contro la dominazione assira: Psam-

(1) L a Civilt Cattolica del 1886-S8, in nna serie di dottissimi articoli, (1) Alcuni assiriologi dopo Assuredilili, datoci d a monumenti c u n e i f o r m i ,
discute a lungo la questione del Nabucodnosor del libro di Giuditta, e di- fanno r e g n a r e il Saracus, di cui p a r l a n o l'Abideno ed il Poliistore, e pon-
m o s t r a chiaramente non essere altri che VAssurbanipal dei monumenti. gono questo quale ultimo r e Assiro. Altri identificano 1 due p e r s o n a g g i , e
la loro s e n t e n z a la meglio fondata e pi s e g u i t a .
metico, Faraone d ' E g i t t o , spingeva con ostinata fierez- L'Assiria come Regno indipendente, era durata oltre
za l'assedio d'Azoto, primo baluardo dell'impero assi- ad 8 secoli (dal 1450 in circa al 625 av. Cr.); come
ro contro quel paese, coli'intento probabilmente di as- Impero area sovraneggiato per quasi sette secoli, co-
salire poscia al cuore l'impero medesimo; dall'Oriente minciando dalla conquista della Babilonia fatta poco dopo
Giassare tornava, appena rilevatosi dall'oppressione sci- il 1300 av. Gr. da Tuklat-Nin. Entro questo periodo
tica, a ripigliare con gagliardo esercito l'assedio di Ni- l'estensione dell'impero and variando; talor dilatandosi
ni ve; da mezzod, un nugolo di genti, venute dalla Su- fino alle frontiere della India, come avvenne, bench
siana e dalla bassa Caldea, avanzavasi contro l'Assiria, con effimero successo, ai tempi di Tuklatphalasar II; e
forse istigate dallo stesso Giassare. Assuredilili non i- talora restringendosi fino a tornare pressoch ai limiti
stette inerte: fermandosi egli stesso alla difesa di Ninive nativi del regno assiro. Ma l'epoca dei Sargonidi(722-625)
mand contro i ribelli del mezzod uno de' suoi primarii fu quella in cui l'impero giunse al colmo della grandezza
generali per nome Nabopcdassarre. Ma questi, vinto e potenza; quasi tutta l'Asia occidentale e per alcun
dall'ambizione, si dichiar egli medesimo r e di Babilo- tempo l'Egitto stesso obbedivano ai monarchi di Ninive.
nia, e, stretta lega con Ciassare, marciarono contro Ni-
ni/e. Questa grande e celebre Capitale fu in breve ri-
dotta agli estremi dagli eserciti collegati. Il re Assure-
dilili, perduta ogni speranza, per non cadere nelle ma-
CAPO V.
ni dei nemici, diede egli stesso fuoco alla propria reg-
gia e per in mezzo alle fiamme. I re vincitori entrati
SI s e c o n d o i m p e r o Caldeo-Babilonese
in Ninive la misero col f e r r o e col fuoco a totale distru-
zione, riducendola ad un mucchio di rovine e di ceneri,
dalle quali la gran metropoli dell'Asia non risorse pi (1).
Con la rovina della capitale scomparve pure il gran- Era di Nabonassar. Nabopolassar. Nabucodno-
de impero dell' Assiria, i cui paesi furono divisi f r a i sor il Grande. Schiavit di Babilonia. Em-
due vincitori. In tal guisa pienamente si avver sopra piet di Nabucodnosor e suo castigo. Decadenza
Ninive e il suo impero la desolazione spaventosa, pro- e fine del secondo impero Caldeo-Babilonese. Ba-
fetatale dai veggenti ebrei, Ezechiele, Nahum e Sofonia. bilonia.
La regione di Assur che era stata centro e capo d ' u n
105. E r a d i N a b o n a s s a r . N a b o p o l a s s a r .
s vasto impero, rimase umile ed oscura provincia; n
Dal tempo, in cui Tuklat-Nin, fondatore del primo
si fa pi di lei menzione nella storia.
impero assiro, conquist la Babilonia e la Caldea, (cir-
ca il 1300 av. Gr.), queste due provincie stettero sem-
pre in condizione di stato soggetto all'Assiria, sino a l -
(1) Ctesia, s c a m b i a n d o tempi e nomi di p e r s o n a g g i , racconta questo fatto
con circostanze affatto e r r o n e e . la distruzione di Ninive. Tale soggezione per fu sempre
metico, Faraone d ' E g i t t o , spingeva con ostinata fierez- L'Assiria come Regno indipendente, era durata oltre
za l'assedio d'Azoto, primo baluardo dell'impero assi- ad 8 secoli (dal 1450 in circa al 625 av. Cr.); come
ro contro quel paese, coli'intento probabilmente di as- Impero avea sovraneggiato per quasi sette secoli, co-
salire poscia al cuore l'impero medesimo; dall'Oriente minciando dalla conquista della Babilonia fatta poco dopo
Giassare tornava, appena rilevatosi dall'oppressione sci- il 1300 av. Gr. da Tuklat-Nin. Entro questo periodo
tica, a ripigliare con gagliardo esercito l'assedio di Ni- l'estensione dell'impero and variando; talor dilatandosi
ni ve; da mezzod, un nugolo di genti, venute dalla Su- (ino alle frontiere della India, come avvenne, bench
siana e dalla bassa Caldea, avanzavasi contro l'Assiria, con effimero successo, ai tempi di Tuklatphalasar II; e
forse istigate dallo stesso Giassare. Assuredilili non i- talora restringendosi fino a tornare pressoch ai limiti
stette inerte: fermandosi egli stesso alla difesa di Ninive nativi del regno assiro. Ma l'epoca dei Sargonidi(722-625)
mand contro i ribelli del mezzod uno de' suoi primarii fu quella in cui l'impero giunse al colmo della grandezza
generali per nome Nabopalassarre. Ma questi, vinto e potenza; quasi tutta l'Asia occidentale e per alcun
dall'ambizione, si dichiar egli medesimo r e di Babilo- tempo l'Egitto stesso obbedivano ai monarchi di Ninive.
nia, e, stretta lega con Ciassare, marciarono contro Ni-
ni/e. Questa grande e celebre Capitale fu in breve ri-
dotta agli estremi dagli eserciti collegati. Il re Assure-
dilili, perduta ogni speranza, per non cadere neile ma-
CAPO V.
ni dei nemici, diede egli stesso fuoco alla propria reg-
gia e per in mezzo alle fiamme. I re vincitori entrati
SI s e c o n d o i m p e r o Caldeo-Babilonese
in Ninive la misero col f e r r o e col fuoco a totale distru-
zione, riducendola ad un mucchio di rovine e di ceneri,
dalle quali la gran metropoli dell'Asia non risorse pi (1).
Con la rovina della capitale scomparve pure il gran- Era di Nabonassar. Nabopolassar. Nabucodno-
de impero dell' Assiria, i cui paesi furono divisi f r a i sor il Grande. Schiavit di Babilonia. Em-
due vincitori. In tal guisa pienamente si avver sopra piet di Nabucodnosor e suo castigo. Decadenza
Ninive e il suo impero la desolazione spaventosa, pro- e fine del secondo impero Caldeo-Babilonese. Ba-
fetatale dai veggenti ebrei, Ezechiele, Nahum e Sofonia. bilonia.
La regione di Assur che era stata centro e capo d ' u n
105. E r a d i N a b o n a s s a r . N a b o p o l a s s a r .
s vasto impero, rimase umile ed oscura provincia; n
Dal tempo, in cui Tuklat-Nin, fondatore del primo
si fa pi di lei menzione nella storia.
impero assiro, conquist la Babilonia e la Caldea, (cir-
ca il 1300 av. Cr.), queste due provincie stettero sem-
pre in condizione di stato soggetto all'Assiria, sino a l -
(1) Ctesia, s c a m b i a n d o tempi e nomi di p e r s o n a g g i , racconta questo fatto
con circostanze affatto e r r o n e e . la distruzione di Ninive. Tale soggezione per fu sempre
pi nominale che reale, e noi abbiam visto, durante l'in- 233
tero corso della storia assira, la Babilonia essere di fre- Con la distruzione di Ninive quasi tutta l'Assiria cad-
quente in rivolta fortunata, e talvolta diventare regno de in potere di Nabopolassarre, il quale a s un ancora
riconosciuto e quasi autonomo. la Mesopotamia, la Siria, la Fenicia e la Giudea. Essen-
Sul finire del primo impero assiro, Nbonassar era dosi poi Necaoj re d'Egitto impadronito della Siria, ei
riuscito a farsi re indipendente di Babilonia ed a man- gli mand contro suo figlio Nabucodnosor, conferendo-
tenervisi. P e r scancellare la memoria dell'odiata domi- gli il pieno comando dell'esercito (an. 606 av. Cr.).
nazione straniera abbruci i documenti dell'istoria dei 106. N a b u c o d n o s o r il G r a n d e . (604-592 av. Cr.) I
re di Ninive, che regnarono in Babilonia, e diede egli Nabucodnosor (Nabu-Kudur-ussur) fu uno dei pi
principio ad un'era novella , che cominci Panno 747 famosi re d'Oriente, ed il suo lunghissimo regno rias-
av. Cr., ed conosciuta nella storia col nome di Era sume quasi tutta la grandezza del secondo impero Ba-
di Nabonassar (1). Ricaduta Babilonia ben presto sotto bilonese. Dotato delle buone e cattive qualit di un con-
il potere assiro fu risollevata da Merodac-Baladan, che quistatore, fu dichiarato dalla bocca stessa di Dio il mar-
riusc pure a sottrarla al giogo assiro. Tuttavia questa tello della terra, come quegli che l'ebbe in tante parti
indipendenza non dur a l u n g o , poich i Re di Ninive conculcata colla potenza delle sue armi. 'ti
con ripetute e feroci guerre, riuscirono dopo molti sforzi
a domare la ribelle provincia, e vi posero a governarla
P a r t i t o adunque, sotto gli auspizi del padre, a capo
dell'esercito, incontr Necao a Carchemis, e sconfttolo k
un vicer. Ma anche dopo ci Babilonia portava mal vo- interamente, lo perseguit fino alle frontiere dei suoi
lentieri il giogo, e, colta l'occasione della debolezza del- stati. Ivi saputa la morte del padre torn con gran fret-
l'impero alla morte di Assur-Banipai, ruppe in aperta ta a prender possesso d'un trono da poco innalzato. Con-
A-.-/
rivolta. Nabopolassar, generale assiro, mandato contro tinuando le sue conquiste, Nabucodnosor vinse la Fe- |

i ribelli, fu da questi gridato re, ed unito a Ciassare re nicia e Tiro, una delle pi i b r i d e e forti citt di quei K*

di Media, distrusse Ninive fondando il novello impero tempi. L'assedio dur 13 anni, ma finalmente fu presa
Caldeo-Babilonese. e i Tiri ridotti in schiavit e trasportati a Babilonia. L
La guerra di Tiro fu condotta da Nabucodnosor nello
Nabopolassarre adunque il famoso fondatore del se-
stesso tempo che faceva varie sue spedizioni nella Giu-
condo grande impero Caldeo-Babibnese, che sottentr a
dea, poich gli Ebrei ed i Fenicii, instigati sempre dal
quello d'Assiria nel dominare l'Asia occidentale; e Ba-
re d'Egitto, avevano fatto causa comune.
bilonia, che sotto i suoi predecessori fu serva degli As-
siri, esce da questo stato di soggezione e si eleva al pi Questo re dopo aver ridotto sotto il suo dominio
alto grado di potenza e di grandezza. quasi tutti i popoli, che gi erano stati vassalli e t r i -
butarii dell'impero assiro, ritorn in Babilonia carico
di ricchezze e sazio di gloria. Rivolse allora ogni pen-
laco
siero ad abbellire la sua capitale, che rese la pi bella
lo.. Di qui l ' E r a detta di N a b o n a s s a r nel 747 v . C ""c'ass **
dell'universo. Fece leggi e promosse istituzioni, atte a
rendere agiata la vita del suo popolo; e sopra ogni altra principe si vide costretto ad abbandonarsi nelle mani del
cosa ebbe a cuore di agevolare il commercio e favorire suo nemico, dal quale fu trasportato schiavo colla sua
l'agricoltura. Si piacque inoltre fuor misura nel costrur- famiglia. Nabucodnosor s'impadron di Gerusalemme ,
r e giardini pnsili, e nell'abbellire il tempio di Belo , spogli il tempio e il palazzo regale de' suoi tesori e
che era niente altro che la famosa torre di Babele (1). trasse in ischiavit parecchie migliaia di Ebrei, scelti
107. S c h i a v i t di B a b i l o n i a . T r a le cose fra le famiglie pi ragguardevoli dello stato. Affettando
che pi segnalarono il r e g n o di Nabucodnosor fu la poi di lasciare l'indipendenza pose sul trono di Giuda Se-
schiavit di Babilonia. Nabucodnosor marci quattro decia. Costui, pi ostinato de' suoi predecessori, rest
volte contro Gerusalemme. La prima fu durante la spe- sordo agli avvertimenti di Geremia, e neg di pagare il
dizione ch'egli fece contro Neco (G06-605): Ioakim r e tributo al gran re.
di Giuda seguiva le p a r t i del r e egiziano, e resistette
Nabucodnosor irritato marci per la quarta volta con-
perci al vincitore. Nubucodonosor per riusc in breve
tro Gerusalemme. P e r 18 mesi gli E b r e i respinsero i
a domare Gerusalemme, portando via tesori e molti cit-
suoi attacchi; ma la fame trionf della loro costanza, e
tadini t r a cui i giovanetti pi cospicui con Daniele; il
Gerusalemme fu presa e rovinata affatto. Il tempio e la
regno di Giuda divent t r i b u t a r i o dell'impero babilonese
reggia furono incendiati e rasi al suolo; il sommo Sacerdote
(an. 605 av. Cr.). T r e o q u a t t r o anni dopo Ioakim si
strangolato con 60 de'suoi; Selecia si vide uccidere l'un
ribell e persistette nella sua fellonia, fino a che N a -
dopo l ' a l t r o tutti i suoi figliuoli e poi senz'occhi fu man-
bucodnosor, venutogli c o n t r o , lo prese e lo fece mori-
dato in Babilonia, con tutto il popolo, a soggiacere alla
r e , ed il suo corpo fu g e t t a t o in una fogna , siccome
dura schiavit, che doveva durare fino al 536 av. Cr. (2).
aveva profetato Geremia (598 av. C r . ) .
108. E m p i e t d i N a b u c o d n o s o r e s u o c a s t i g o .
11 figlio suo Gecona r e g n in sua vece, ma per soli Compiute cos grandi imprese, Nabuco lonusor iasciossi
t r e mesi; ch Nabucodnosor mand contro di lui un trasportare dalla superbia: vantavasi ognora delle sue
esercito, poi venne egli stesso nella Giudea ed il giovin ricchezze e della sua potenza, e foltamente pretese di
essere adorato come Dio. P e r questo fine ordin che si
(1) I n u n a iscrizione s c o p e r t a s i di f r e s c o t r a le rovine di Babilonia, questo erigesse a suo onore una statua d'oro, e costrinse tut-
principe cosi p a r l a d i s : I l g r a n S i g n o r e m i ha ingiunto di r i a d a t t a r e to il popolo ad adorarla. I tre fanciulli Ebrei, che non
i! suo santuario. Questo t e m p i o d e l l e s e t t e luci della t e r r a f u costrutto da
un r e antico, il q u a l e non g l i p o t f a r e la p u n t a . Gli uomini lo abbandona- si arresero al suo volere, fece porre in una ardentissi-
rono dopo il diluvio profferendo le loro p a r o l e con disordine. Da questo
p a r e del t u t t o accertato eh e s i f f a t t o t e m p i o a l t r o non fosse che la torre di ma fornace; ma testimonio del miracolo, con cui Dio li
B a b e l e . L a scritta finisce poi cos : O N e b o , che g e n e r a s t i te stesso, in-
telligenza s u p r e m a , sii i n t e r a m e n t e propizio alle mie opere per mia gloria. ebbe preservati dalle fiamme, rese omaggio al Dio de-
Accordami per s e m p r e la p e r p e t u a z i o n e di mia f a m i g l i a , n e i tempi lontani,
u n a fecondit settupla, la solidit d e l t r o n o , la vittoria della s p a d a , la p a - gli Ebrei. Tuttavia non and a lungo che il suo orgo-
cificazione de' ribelli, la c o n q u i s t a de' p a e s i nemici ! Nelle colonne della
tavola e t e r n a , che fissa le sorti d e l cielo e della t e r r a , d un corso fortu-
nato ai miei giorni. I m i t a , o M e r o d a c r e del cielo, il p a d r e che t'ha
g e n e r a t o , benedici, lo m i e o p e r e , sostieni il mio dominio ! Nabucodnosor, (1) I s e t t a n t ' a n n i della f a m o s a cattivit ili Babilonia incominciano dalla
il q u a l e rifabbrica Je t u e r o v i n e , dimori d a v a n t i la tua faccia. > prima volta che Nabucodnosor marci contro G e r u s a l e m m e , (an. 600-605
avanti C.
glio lo perverti nuovamente. Di che punillo Lidio nel anche 11 regno di costui fu di breve durata. Labaro-
modo pi umiliante. Nabucodnosor fu cacciato dalla archod figlio di Neriglissor, bench fanciullo, fu rico-
compagnia degli uomini, e mangi fieno qual bue, e il nrsciuto senza contrasto per successore di suo padre.
suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, talmente che Dopo nove mesi per questo infelice giovanetto per
crebbero a lui i capelli come le penne dei volatili (1); vittima d'una congiura ordita dai Grandi dell'impero;
finch rientrato in se stesso, si chiam in colpa, e i quali posero sul trono uno di l o r o , Nabonid (Na-
ador il Signore del cielo e della terra. Allora Iddio bu-NaidJ uomo a quanto pare al t u t t o straniero alla
gli restitu la mente, sicch pot ritornare sul trono che casa regnante.
sua moglie, detta Nicotri, avea retto per 7 anni in sua Nabonid, ultimo re di Babilonia (555-538), cele-
assenza (2). Riprese le redini del governo, stette un anno brato dagli storici greci per la magnificenza delle sue
al potere, impiegando quel tempo a placare l ' i r a del opere, molte delle quali miravano a difendere la B a -
cielo e nel servizio del vero Dio sotto la scorta del bilonia da una invasione nemica. Questo prova quanto
profeta Daniele. Mor 561 anni prima dell'Era Volgare, Nabonid temesse Ciro, il quale allora appunto andava
dopo 43 anni di regno. conquistando regni e dilatando il suo impero. Ed infatti
100. D e c a d e n z a e fine d e l s e c o n d o i m p e r o C a l - l'ora fatale s'avvicinava anche per l'impero Caldeo Ba-
d e o - B a b i l o n e s e . Colla morte di Nabucodnosor croll bilonese. Nel sedicesimo anno di Nabonid, Ciro, indi-
il vasto impero, che egli aveva fondato; poich non avendo spettito per l'appoggio dato da lui a Creso r e di Li -
cercato mai di guadagnarsi l ' a f f e t t dei sudditi, che dia, marci contro Babilonia. T u t t o l'esercito Caldeo,
il fondamento degli stati, i suoi popoli furono solleciti di che s'era schierato innanzi alla citt sotto il coman-
spezzare il giogo, tosto che videro il tempo opportuno. do del re in persona, fu sconfitto in una sola battaglia,
Il decadimento incominci subito sotto il regno di E- e Nabonid si ritir nella cittadella di Borsippa. La
vilmerodaco (Avil- Marduk) suo figliuolo. Questi si rese difesa di Babilonia fu lasciata a suo figlio Baltassar
odioso per le sue dissolutezze, tanto che dopo due soli (Bel-sar-ussur), che, come provato dalle iscrizioni
anni di potere, sorta una congiura, fu messo a morte. era stato da suo padre associato nel regno. Egli cre-
Neriglissor (Nirgal-sar- wsswr.)cognato di Evilmerodaco, dendosi abbastanza in sicuro in una citt cos forte ed
forse capo della congiura, gli successe sul trono; ma abbondante di provvigioni, invece di badare alla difesa
diede un sontuoso banchetto, nel quale fece recare, per
(1) DANIELE, I V ; 3 0 .
uso dei convitati, i vasi sacri tolti al tempio di Geru-
(2) Nabucodnosor, travoltoclisi ad u n tratto il cervello, a l t e r a t a la fan- salemme. Ma la mano del Signore, per punirlo di tanto
tasa e p e r d u t a la luce dell'intelletto, s ' i m m a g i n d' e s s e r divenuto bestia,
e come t a l e cominci a diportarsi. F u u n a improvvisa demenza, una follia sacrilegio, scrisse col dito sul muro che stava a fronte
simile a quella che i medici chiamano Licantropia, per cui l'uomo creden-
dosi lupo, vive d a l u p o ; follia di cui nella storia della medicina antica e del re: Mane, Techel, Fares. Nessuno sapendogli spie-
moderna si hanno parecchi esempi : con questo divario per, che laddove
in altri ci a v v e n n e p e r naturale m a l a t t i a , in Nabucodnosor f u un colpo gare tali misteriose parole, gli si presenta Daniele, e,
repentino ed immediato della m a n o di Dio . BRUNENGO, L'impero Asssiro-
Babitoncse.
Sire, gli dice, sei stato trovato reo al cospetto di Dio,
perci di questa notte morrai ed il tuo regno cadr in uomo; e che le statue, i turiboli, le coppe e gli altri
mano dei Medi e dei Persiani. vasi sacri, t u t t o d'oro masiccio, ascendessero all'enorme
Ciro, veggendo che l'assedio andava in lungo, e che somma di 200 milioni di franchi di nostra moneta. Se-
per tal modo non verrebbegli fatto di prendere Babilonia, miramide mur poi per s due palagi sulle due rive
nella notte che tenne dietro il gran banchetto di Bal- dell'Eufrate e per congiungerli devi il corso dell'ac-
tassar, tagli le sponde dell'Eufrate, e deviatane l'ac- qua, onde dar campo a costrurre una suntuosa via sot-
qua, introdusse"i soldati in citt per mezzo dell'asciutto t e r r a n e a , la quale passando sotto il letto del fiume,
letto. Gli abitanti sepolti nel vino e nel sonno non si l'un palazzo coll'altro congiungesse.
accorsero di nulla , ed i Persiani senza fatica occupa- Ad imitazione di Semiramide, t u t t i i r e di Babilonia
rono tutta la citt. Tanto questa era grande, che co- si diedero attorno per ingrandire ed abbellire la citt
loro, i quali si trovavano nei siti pi remoti, non sa- della loro residenza; e sopra di ogni altro vi si affa-
pevano ancora che fosse presa, quando il nemico tro- tic Nabucodnosor, il quale la ridusse ad essere la pi
vavasi di gi nel mezzo. Baltassar fu preso ed uccisa; bella citt del mondo.
il suo regno d i s t r u t t o , e la Babilonia ridotta a pro- La sua forma era precisamente quadrata, ed ogni suo
vincia persiana, circa l'anno 538 av. l ' E r a Volgare. lato lungo 15 miglia, cosicch contava 60 miglia di
Nabonid, non avendo pi oltre la possibilit di resistere, circonferenza. Dalle esplorazioni moderne risulta che la
si arrese all'avvicinarsi di Ciro, il quale gli us cle- cinta esterna di Babilonia comprendeva un' area di 513
menza e gli assegn una residenza in Carmania. Km. quadrati. Non si deve credere per che tutto que-
110. B a b i l o n i a . Babilonia era fondata in riva sto immenso spazio fosse tutto occupato da edifizii; vi
all'Eufrate, tra fertilissime pianure, in sito opportunis- erano anche dei t r a t t i di tejreno coltivato t r a l ' u n o
simo per una capitale d'un vasto impero. Gli autori e l ' a l t r o dei diversi quartieri della citt, ciascuno dei
sacri e profani parlano di essa come di una delle pi quali era come una piccola citt. Dividevala per lo
grandi e potenti capitali del mondo. Molte grandiose mezzo l ' E u f r a t e , su cui era costrutto un solo ponte
opere furono a t t r i b u i t e dagli scrittori antichi alla re- fatto in modo, che dalle pile levandosi la notte i tavo-
gina Semiramide. Ella cinse Babilonia d'un muro alto 100 lati, una parte di essa rimaneva inaccessibile a l l ' a l t r a .
metri, e cos largo, che 6 carri uno accanto all'altro Le vie erano condotte direttamente, le case a quattro
potevano scorrervi sopra. Abbell di molto la torre di piani, le porte della citt di bronzo.
Babele, che serviva di tempio a Belo, ed era composta A t u t t i questi lavori non la cedevano per architet-
di 8 torri, edificate una sovra l ' a l t r a in guisa che l'e- tura i giardini pnsili, la cui bellezza fece loro dare
dificio andava decrescendo a somiglianza di piramide, e il nome di paradisi. Consistevano in vastissimi edifizi,
dentro ripose in ro la statua di Nembrot alta 40 piedi. formati di molti terrazzi sopraposti gli uni agli altri,
Si calcola che quella t o r r e in altezza superasse le piramidi a maniera d'immensi scaglioni, i quali andavano alzan-
d ' E g i t t o , ed ogni altro edilzio innalzato da mano di dosi sempre pi avvicinandosi al centro. Ogni sorta di
alberi forestieri e di fiori squisiti ornavano siffatti giar-
dini, i quali davano la vista di un monticello di ver-
zura tutto fiorito. Le acque dei fiumi vi si facevano ascen-
dere con macchine idrauliche; e altri congegni, mossi
d a l l ' E u f r a t e , sollevavano le persone da un terrazzo al-
l'altro.
Babilonia, bench spaventosamente danneggiata dal-
l'assalto , divent capitale dei r e Persiani , ed in se-
guito fu destinata da Alessandro Magno ad essere la
capitale orientale del suo impero. Il trasferimento della
sua popolazione a Seleucia sul Tigri, per opera dei re
Greci di Siria, fu causa di quella decadenza e desola-
zione, che avevanle profetato Isaia e Geremia. Dive-
nuta quasi deserta di abitatori, si diroccarono le rima-
nenti mura, caddero man mano le case, ed alcuni anni
dopo 1' E r a V o l g a r e , non era pi che ricettacolo di
pochi Ebrei. Essendosi poi riempiuti di fanghiglia i
canali dell'Eufrate, il suolo di Babilonia divenne nien-
t ' a l t r o che una palude: e Proeopio, autore del VI se-
colo, parla di Babilonia come di una citt a lungo di-
strutta.
Nel sito ove sorgeva s grande citt, al presente non
vedonsi pi che ammassi di rovine di straordinaria al-
tezza, che ora si stanno scavando per estrarvi ricchezze
ed istruzione storica.
LIBRERIA SAUDIANA
CAPO VI.

Costituzioni Religiose, Politiche, Civili

Religione. 1 Magi. Governo. Costumanze.


Incivilimento.
I l i . R e l i g i o n e . Il monoteismo, ossia la cre-
denza in un sol Dio , che fu la religione primitiva di
tutti gli uomini, sembra che nei popoli fermati intorno
alla torre di Babele, si sia conservato puro pi che negli
altri. Al tempo di Abramo, cio "500 anni dopo il dilu-
vio, possiam credere che in molti posti fiorisse ancora.
Pi tardi col si adorarono le forze e gli oggetti della
natura; certamente il sole, la luna ed i pianeti forma-
rono oggetto di superstizioso culto, fin dai tempi pi
remoti. Dalla corruzione della religione degli astri si
origin il culto del fuoco, tenuto ancora adesso in tanta
venerazione in queste regioni.
La religione dell'Assiria venne da Babilonia; perci
si scorgono le pi grandi analogie fra la religione dei
due paesi. Al dio suprem i Ila (El-Bel), Signore del-
l'universo, adorato a Babilonia, corrisponde il dio As-
sur, adorato dagli Assiri. Da questo Dio supremo pro-
cedono per emanazione una Triade cosmogonica (Anu ,
il chaos, o l a materia senza forma, Bel, il verbo divino,
la forza che organizza, e Muah, l'intelligenza) e una
Triade astronomica (Samos, il sole, Sin, luna, Ao l ' a t -
BARBERIS. Storia Orientale. ',1
CAPO VI.

Costituzioni Religiose, Politiche, Civili

Religione. 1 Magi. Governo. Costumanze.


Incivilimento.
I l i . R e l i g i o n e . Il monoteismo, ossia la cre-
denza in un sol Dio , che fu la religione primitiva di
tutti gli uomini, sembra che nei popoli fermati intorno
alla torre di Babele, si sia conservato puro pi che negli
altri. Al tempo di Abramo, cio "500 anni dopo il dilu-
vio, possiam credere che in molti posti fiorisse ancora.
Pi tardi col si adorarono le forze e gli oggetti della
natura; certamente il sole, la luna ed i pianeti forma-
rono oggetto di superstizioso culto, fin dai tempi pi
remoti. Dalla corruzione della religione degli astri si
origin il culto del fuoco, tenuto ancora adesso in tanta
venerazione in queste regioni.
La religione dell'Assiria venne da Babilonia; perci
si scorgono le pi grandi analogie fra la religione dei
due paesi. Al dio suprem i Ila (El-Bel), Signore del-
l'universo, adorato a Babilonia, corrisponde il dio As-
sur, adorato dagli Assiri. Da questo Dio supremo pro-
cedono per emanazione una Triade cosmogonica (Anu ,
il chaos, o l a materia senza forma, Bel, il verbo divino,
la forza che organizza, e Muah, l'intelligenza) e una
Triade astronomica (Samos, il sole, Sin, luna, Ao l ' a t -
BARBERIS. Storia Orientale. ',1
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mosfera o l ' e t e r e ) . A queste due Triadi e specialmente Presumevano per mezzo di questa scienza d'indovinare
alla seconda sono subordinatele divinit sideree, le prin- il destino degli uomini, deducendo la cognizione dell'av-
cipali delle quali rispondono ai cinque pianeti maggiori : venire dalla posizione, del levare e del tramonto dei
Marduk (Giove), Adar (Saturno), Nergal (Marte), Mar pianeti. Cinque pianeti conoscevano; ed insegnavano che
o Melita (Venere), Nabu o Nebo (Mercurio). Il culto di Giove e Venere erano benefici; Marte e Saturno male-
Marduk a Babilonia acquist col tempo importanza ri- fici; Mercurio, buono o cattivo, secondo la sua posizione.
levantissima, e questa divinit planetaria divenne il Die Questa scienza divinatoria assicurava ai magi grande
principale dei Babilonesi e si confuse con Bel. Celebre ezian- influenza e ricchezze immense. Ordinariamente annunzia-
dio era il Dio Oanne divinit, che da mezza persona in vano le loro previsioni negli almanacchi, il cui uso si
su aveva ferma di uomo e nel resto quella di pesce. crede rimonti fino al loro tempo, ed erano somiglianti
Questo ed a l t r i di avevano culto e templi, statue ed a quelle che i nostri almanacchi popolari annunziano
immagini di v a r i a materia e forma , che venivano in ancora al giorno d' oggi. Il volgo poi credeva , che
certe stagioni portate in processione a grande porap;. non sola dall'osservazione degli astri sapessero predire
Il popolo a s s i r o , al pari dell'Egizio, era di natura re- l'avvenire, ma che coi loro incantesimi e con varie pra-
ligioso; ed in t u t t e le sue azioni e costumanze, come tiche superstiziose avessero il potere di allontanare ca-
pur nelle belle a r t i , la influenza della religione si fa lamit e di cambiarli in lieti avvenimenti.
palese. Il r e stesso, nelle iscrizioni , chiamasi sempre
Nell'astronomia poi acquistarono rinomanza sopra
l ' u m i l e e devoto servitore di Assur. Ci non pertanto,
t u t t i gli antichi. Il cielo continuamente sereno, e lo
sacrifizi umani, cerimonie immorali e degradanti la na-
splendore vivissimo delle stelle in quella contrada, fe-
tura umana, imbrattarono il loro culto, che a poco a
cero che le loro osservazioni astronomiche riuscissero
poco degener nella idolatria pi grossolana ed oscena.
di grande esattezza. Giunsero a determinare con preci-
112. I M a g i . L e istituzioni primitive dei Ba- sione gli ecclissi, i solstizi, gli equinozi. Determinarono
bilonesi e degli Assiri non sono che imperfettamente pure i 12 segni del zodiaco, e calcolarono il movimento
conosciute. della t e r r a e di a l t r i pianeti cos esattamente, che il
I sacerdoti, detti anche Magi o Caldei, esercitavano loro calendario poco differisce dal nostro. Il loro anno
grande influenza sul popolo. Essi solo si occupavano era di 365 giorni e 6 ore.
delle cose sacre, delle scienze e delle lettere, e forma- 113. G o v e r n o . - I r e esercitavano un potere as-
vano una casta privilegiata, il cui capo teneva il prime soluto, e passavano la maggior parte del tempo rinchiusi
posto dopo il r e , ed esercitava sovente il supremo po- nei loro palazzi, attorniati da una numerosissima corte.
tere nella sua assenza. Loro cura era l'esercizio del Erano considerati come rappresentanti della divinit; ve-
culto, lo studio della religione, dell' astronomia e spe- stivano in maniera diversa da tutti gli altri; e quando
cialmente dell'astrologia, scienza superstiziosa, la quale il re usciva, aveva sempre un eunuco che gli portava un
da essi prese il nome di magia, quasi scienza dei magi. ombrello, per difenderlo dai cocenti raggi del sole. E r a
questo un emblema della sovranit, riserbato al solo
115. I n c i v i l i m e n t o . I Babilonesi e gli Assiri
monarca. In guerra per lo pi dirigeva di presenza
conservarono assai bene la coltura p r i m i t i v a , traman-
gli eserciti, e combatteva stando su di un carro, seguito
data dalla famiglia di No ai posteri ; e si diedero mas-
da numerosa cavalleria.
simamente all'industria ed al commercio. A queste fonti
Le truppe Assire erano gi bene ordinate e di bella
di prosperit aggiunsero un'agricoltura fiorente. L ' a r t e
disciplina, in tempi antichissimi. Il saccheggio e l ' i n -
di tessere la lana ed il cotone, ed anche la seta fu da
cendio della citt espugnata, colla strage degli uomini,
essi portata ad un alto grado di perfezione. Non cosi avanz
erano per lo ri il prezzo e la conseguenza della vit-
l'architettura. I loro edilzi non avevano finestre di sorta,
toria: le donne ed i fanciulli si conducevano schiavi.
e ricevevano la luce da aperture quadrate fatte nel tetto,
Gli Imperi orientali si componevano di provincie di- il quale era sempre del tutto piano e serviva di ter-
rettamente soggette ai re e di stati semplicemente vas- razzo. Siffatti edilzi erano lunghissimi , ma molto ri-
salli o tributarii. s t r e t t i . Non avendo cave di marmo , n abbondanza di
Le provincie erano governate da satrapi, i quali ave- p i e t r e , non adoperavano altro in fabbricando che mat -
vano autorit quasi sconfinata; in tempo di guerra co- toni di argilla mischiata a paglia sminuzzata; e questo
mandavano i soldati della regione loro sottoposta. L'au- fece s, che i grandi monumenti non si conservarono sino
torit grande, di cui abusavano, diede luogo a nume- a noi, come quei d e l l ' E g i t t o .
rosi rivoltamenti, che sovente desolarono la monarchia.
Adoperavano una scrittura tutta loro particolare, for-
Gli stati vassalli e t r i b u t a r i i avevano proprii principi
mata semplicemente di lineette a forma di cunei, la cui
e conservavano le proprie leggi e consuetudini.
combinazione e lunghezza ne indicavano il significato. Tali
114. C o s t u m a n z e . Accanto al re eravi sempre
caratteri furono appunto detti cuneiformi, per la loro
chi notava ogni suo detto e fatto, e quest'uso trovia-
configurazione.
mo pure praticato alla corte di Assuero. Nacquero in
Il vivo commercio ed il saccheggio di opulenti citt
tal modo le cronache officiali, deposte a Ninive, a Ba-
ammassarono nelle capitali Assire e Babilonesi immense
bilonia, ed in altre citt. E a dolere che quanto di esse
ricchezze; ma ben presto con esse il lusso e il mal co-
ci aveva xdsparmiato il tempo fosse poi distrutto dai
stume traboccarono, massimamente in Babilonia, la quale
Maomettani. Gli Assiri vestivano lino e lana, portavano
pass in proverbio, come la citt pi corrotta del
la barba e i capelli l u n g h i , inanellati, nutriti con un-
mondo.
guenti e curati colla massima ricercatezza. Avevano or-
namenti alle orecchie, alle braccia ed alle mani, s'im-
belettavano il volto, tingevansi le sopraciglia e mostra-
vansi effeminati oltre ogni credere, il che stranamente
contrasta collo spirito affatto guerriero e bellicoso di
questa nazione.
primitiva degli Indo-Europei od Arii-, tuttavia si tiene
ora comunemente nelle scuole, che YAiryanem- Vedjo
S E Z I O N E V
(dimora degli Arii) fu nelle vicinanze dell'Altopiano del
Pamir nell'Asia centrale; quella regione cio, che, ba-
gnata dall' Oaius (Amou-Daria) e dal Iaxarte (Sir-Daria),
comprendeva in antico la Battriana e la Sogdiana , ed
IMPERO MEDO-PERSIANO al presente fa parte del Turkestan. Di l con successive
migrazioni verso 'l'occidente, partirono ipopoli che pre-
GLI A R I I E G L I J R A N I . S T O R I A D E L L A M E D I A . sero il nome di Celti, di Latini, di Greci, di Teutoni
L A P E R S I A F I N O A D A R I O . D A R I O E D I L S U O I M P E R O . e di Slavi, i quali vennero man mano ad occupare l ' E u -
ISTITUZIONI R E L I G I O S E .
ropa. Quelli che restarono nella primitiva dimora pre-
sero per s il nome di Arii. La filologia e la mitolo-
K^-S
gia comparata tentarono un quadro della vita degli Arii
nella primitiva loro dimora: ma tali tentativi non r i u -
scirono finora ad una conclusione certa, poich vi si la-
CAPO I .
vora troppo di congettura.
Gli Arii e g l i Irani. Quel che pare esservi di certo che dopo la partenza
dei popoli occidentali, gli Arii r i m a s t i , per cause che
si ignorano, si divisero anch'essi in due popoli. Gli uni,
parlanti il sanscrito, v a r c a t a l a catena dell'Indo-Kousch
Gli Arti. L'Iran e gli Irani. Zoroastro. Medi
discesero nella valle dell'indo,e furono chiamati Indiani;
e Persiani.
gli altri, parlanti lo Zend, si voltarono a S. 0 . e si di-
110. G l i A r i i . Una porzione non piccola del- stesero suli' Altopiano d e l l ' I r , ed ebbero il nome di
l'Asia e quasi tutta l ' E u r o p a abitata da una stirpe, Irani (circa 1000 an. av. C r . ) . E di questi soli di cui
la quale sebbene sin da remotissimo tempo siasi spartita noi abbiamo da occuparci qui.
in una moltitudine di popoli e siasi estesa dall'India al- 117. L ' I r a n e g l i I r a n i . Z o r o a s t r o . M e d i
l'Irlanda, ci nondimeno conserv nel linguaggio, negli e P e r s i a n i . La regione, che si chiama Iran, un
usi, e nelle tradizioni vestigia non dubbie di unit nella vasto altopiano, che si estende dalla valle del Tigri alla
sua origine. Gli Indiani, i Persiani, gli Armeni, gli valle dell'Indo, dall'Armenia, dal Caspio e dal Turan al
Slavi, i Teutoni, i Greco-Latini, i Celti sono i popoli golfo Persico ed al mare Indiano. Tale vastissima regione
pi cospicui di quella gran famiglia. Essa, che una parte comprendeva varie contrade che furono molto celebri.
della razza Giafetica, ora chiamata Indo-Europea od Il vero e primitivo Iran fu 1' Iran Orientale, detto da
anche Ariana. I dotti non sono d'accordo circa la patria Strabone Ariana, e da Eliano il paese degli Ariani o
Arieni, ed aveva Battri per capitale. La prima patria guinose guerre. Ma finalmente gli Irani la adottarono
dello Zendavesta, libro sacro degli Irani, il luogo della sua tutti. Le vicende di tali lotte ci sono intieramente sco-
prima origine l in quel lontano s i t o , nella Bat- nosciute. P e r contrario si pu tener come certo, che
triana. Furono anche celebri nell'Iran due altre con- gli Irani dopo quelle, incominciarono a distendersi sui
trade: la Media e la Persia che formavano VTran Oc- tutto l'Iran verso mezzod e verso occidente. Le prin-
cidentale della cui storia quasi esclusivamente noi ci oc- cipali loro trib, quelle che compirono una grande mis-
cupiamo, essendoch della storia dell' Iram orientale e sione nella storia, furono i Medi ed i Persiani. I Medi
del regno che sorse col, denominato Battriano, non si occuparono il paese che f r a i Monti Garduchi e il
sa altro se non qul poco che si pu ricavare dallo Zenda- Zagro e il Mar Caspio; i Persiani si stabilirono al Sud-O-
vesta e dalle leggende di altri libri scritti circa due vest spingendosi fino al golfo Persico. Gli Irani nel loro
mila anni dopo l'avvenimento dei fatti (1). Quel che movimento verso l'occidente, dovettero acquistare il
pare certo, si che gli Arii, dopo occupato l'Iran , fe- paese passo a passo, respingendo o assoggettando gli an-
cero un passo nel!' incivilimento e riordinarono la loro tichi abitatori, che erano di varie razze, Chusciti, Ela-
societ gerarchicamente; incominciarono allora a formarsi miti, Turani. Specialmente nella Media i Turani, anta-
le t r e classi dei sacerdoti, dei guerrieri e degli agri- gonisti implacabili degli Irani, opposero una resistenza
coltori, che divennero poi le caste. la pi gagliarda. E questi f a t t i , secondo i monumenti
Tanto la tradizione antica, quanto la scienza moderna Assiri, si potrebbero stabilire f r a i 1000 e il 900 av.
attribuiscono pure a questo periodo la grande riforma Cristo. '
religiosa, che va sotto il nome di Zarathustra (Zoroa-
stro) (2). Di certo attorno a questo personaggio varia-
mente rappresentato non si sa nulla. La dottrina che
CAPO II.
gli vien attribuita contenuta nel Zendavesta o Libro
della Legge, ed conosciuta sotto il nome di Mazdei- storia della Media.
smo, da Mazda (Ormuzd) Dio supremo. La riforma r e -
ligiosa di Zoroastro incontr una fortissima opposizione
fra gli stessi Arii, per cui ne seguirono lunghe e san-"
Origine del regno Medo. Deioce. Fraorte e Clas-
sare. Ultime imprese di Classare. Astiage e
(1) T a l e 1 c e l e b r e Stianomeli (libro ilei re) del famoso poeta p e r s i a n o
F i r d u s i , vissuto circa l ' a n n o 1000 d e l l ' E . V . I n tali leggend e vi pu benis- principii di Ciro.
simo essere q u a l c h e cosa di vero, m a non facile il t r a m e l o fuori. Vi sono
( onfusi nel modo p i s t r a n o e favoloso i ricordi degli avvenimenti antidi- 1 iS. O r i g i n i d e l r e g n o M e d o . La Media con-
luviani e p o s t d i l u v i a n i , delle p r i m e migrazioni degli uomini e degli A r i i ,
delle g u e r r e f r a gli Arii e i T u r a n i loro fratelli, delle invasioni v e r e o sup- finava a settentrione col Mar Caspio ; ad occidente coi
posto di Chusciti e di A r a b i .
(2) Secondo X a n t o di Lidia, Zoroastro sarebbe comparso verso il 1100 a v . monti Carduchi e col Zagro, che separavanla dall' A r -
C. nella B a t t r i a n a , della q u a l e e r a allora re Vistacpa (il G-ushtap dei P e r -
siani, e YHysUipas dei Greci). menia e dall'Assiria ; a mezzod colla Susiana e colla

*
Perside; a levante aveva limite incerto. La Media con- delle altre trib, oppressi come erano da ingiuste sen-
prendeva due regioni distinte: la settentrionale, detta tenze, al vedere che Deioce si atteneva in t u t t o , nell'am-
dai Greci Atropatene, che corrispode alla moderna pro- ministrazione della giustizia, all'equo ed all'onesto, a c -
vincia Aderbigian, e la meridionale, o Grande Media, correvano volonterosi al suo tribunale.
che corrisponde al moderno Irak-Ajerni. Il nome di La folla dei clienti aumentava ogni giorno. Allora
Media deriv da Madai figlio di Jafet, e gli Arii, che esso, fatto sicuro di non aver pi competitori, rinunci
molto tempo dopo la conquistarono, furono detti Medi, alla sua carica , n volle pi entrare in tribunale, ad-
o perch antichissimamente lo avessero occupato come ducendo per pretesto che in lavorando indefessamente
discendenti dello stesso Madai, o perch l'adottassero per gli altri doveva trascurare i proprii interessi. Che
quando vi si stabilirono. P r i m a che giungessero gli avvenne? la pi deplorevole anarchia si diffuse tosto
Arii-Irani, la Media e r a occupata da trib turaniche o fra le trib della Media. P e r liberarsi da tanta mise-
ottiche. Quando gli Irani alla fine prevalsero, essi co- ria, i principali dei Medi e gli amici di Deioce, raduna-
stituirono una minoranza di conquistatori in mezzo ad tisi, convennero t r a loro essere conveniente di eleg-
una maggioranza di conquistati, i quali conservarono gersi un re, il quale ponesse fine alla infelice condi-
la propria lingua e col tempo corruppero la religione zione del paese ; e venuti presentemente alla scelta di
dei loro dominatori. L a religione turanica era la reli- chi li avesse a governare, i suffragi di t u t t i si riunirono
gione degli elementi, ed i Magi ne erano i sacerdoti. sopra Deioce (an. 7 0 0 a v . Cr.). P r o c l a m a t o r e , sua prima
Le prime notizie storiche sui Medi ci sono date dai cura fu di cingersi di buone guardie e munirsi in luogo
monumenti Assiri. Questi ci rappresentano i Medi trib - sicuro. A tal fine congregate le varie trib della Media,
tarii dei monarchi di Ninive sino da Salmanassar III fece costrurre la citt di Ectana sopra amenissimo
(858-824 av. C.). S o t t o tale dominazione, la Media colle, e la cinse di sette giri di mura, disposte in
aveva principi p r o p r i i , ciascuno dei quali reggeva una guisa che il primo cerchio al di fuori non impedisse
trib od un distretto. Verso il settimo secolo per le la vista del parapetto del secondo ed il secondo lasciasse
varie trib si unirono in corpo di stato e si crearono vedere quello del terzo e cos degli altri, i quali pote-
un re. Secondo Erodoto il primo r e della Media fu vano assai bene con tale ordine essere costrutti per la
Deioce. natura del sito montuoso. Ogni parapetto ei*a colorato
119. D e i o c e . Erodoto racconta , che viveva diversamente dagli altri, e tale variet dava magnifico
presso i Medi un savio di nome Deioce, figlio di F r a o r t e , aspetto alla citt la quale perci nominossi E^btana,
il quale desiderava di essere eletto esso a re. P e r riu- parola che nel loro linguaggio significava : variet di co-
scire nel suo intento fece cos: amministr nel suo borgo lori. Nel recinto pi s t r e t t o ergevasi il palazzo d e l re,
la giustizia con grande probit, mentre negli altri borghi con tutti i suoi tesori, negli altri abitavano gradatamente
le leggi erano disprezzate. Questo suo portamento gli i ministri ed il popolo. La circonferenza dell'ultima cer-
guadagn gli elogi de' suoi concittadini. Gli abitanti chia, era di circa 2 2 miglia.
Fabbricata e popolata la citt, Deioce si applic in- dove il combattere, da p r i m a , non era che un correre
tieramente a formar leggi per il bene dello stato; ma devastando le t e r r e , uccidere i cittadini e commettere
avendo a t r a t t a r e con uomini rozzi, che non conoscevano ogni sorta di violenze. Il primo pensiero di questo re
il vero merito degli uomini, persuaso che le cose ap- fu di vendicare contro gli Assiri la morte del padre.
pariscono maggiori, quanto pi si veggono da lontano, A questo fine, agguerrito un formidabile esercito, corse
stava sempre nella sua reggia e non si lasciava quasi sopra Ninive. Gi aveva vinto gli Assiri in fazione
mai vedere dai sudditi. Conciliavasi per l ' a f f e t t o e campale e stava assediando la citt, quando una nume-
la stima di t u t t i , p e r l e savie leggi che andava promul- rosa banda di Sciti, sbucati dalle regioni che trovavansi
gando e per 1' esatta giustizia che rendeva a ciascheduno. al settentrione del mar Caspio, piombarono sull' Asia
E per conoscere meglio i bisogni del popolo, e le con- meridionale e minacciarono d ' i n v a d e r l a tutta (1). A
dizioni dei paesi, disperse qua e l un grande numero di questo fatto, lasciata Ninive, Ciassare cerc di arrestare
emissarii, i quali lo informassero di tutto che succedesse l'invasione di siffatti barbari. Ma indarno, poich ri-
in ogni angolo del regno. mase vinto in una sanguinosa battaglia ; e gli Sciti ,
Il costume introdotto da Deioce, di governare il regno invaso lo stato, lo devastarono e lo tennero tributario.
stando sempre nel proprio palazzo, fu seguito dagli altri Non contenti dei balzelli ordinarii, imposero ancora im-
r e d'Oriente, ma produsse grandi inconvenienti; poich do- poste speciali a ciascuno in particolare, e percorsero t u t t o
vendosi il re unicamente rimettere alle relazioni degli a l t r i , il paese, recando la devastazione ed il t e r r o r e .
era facile che la verit gli fosse occultata, e che le querele Dalla Media essi irruppero sopra le regioni vicine,
degli oppressi cittadini non giungessero alle sue orecchie. e sarebbero anche penetrati nell' E g i t t o , se Psamme-
Deioce fu talmente occupato nell'addolcire e rendere tico, re di quella contrada, non li avesse guadagnati con
civili i costumi della nazione e nello stabilire savie ricchi doni.
leggi pel buon governo dello stato, che non imprese mai 121. U l t i m e i m p r e s e d i C i a s s a r e . D o p o varii
guerra veruna contro i suoi vicini, tuttoch abbia re- anni di oppressione da parte degli Sciti, i Medi non
gnato per ben 53 anni. Mor l'anno 657 av. C r . . potendo altrimenti scuotere il giogo, pensarcno al tra-
120 F r a o r t e e G i a s s a r e . A Deioce succedette dimento. Ciassare sotto colore di voler stringere seco
il suo figliuolo Fraorte, che nella Bibbia menzionato loro alleanza, invit tutti i capi a lauto banchetto; q u i v i ,
col nome di Arfaxad. Questi, non contento del retaggio
paterno, assal i Persiani e li sottomise. Soggiogate poi (!) Erodoto r a c c o n t a , che gli Scili varcarono il Caucaso e p e n e t r a r o n o
molte a l t r e nazioni dell'Asia, mosse le armi contro gli n e l l ' A s i a i n s e g u e n d o i Cimroerii. Questi ultimi discendenti d a Qomer, fi-
glio di J a f e t , a b i t a v a n o pacifica m e n t o da antichissimo tempo l a r e g i o n e a
Assiri; ma vinto presso la citt di Ragau, ivi per colla Nord del P o n t o E u s i n o , l a q u a l e f u poi c h i a m a t a Scizia E u r o p e a . Verso il
650 un invasione di t r i b asiatiche, provenienti dalla Scizia Asiatica, pass
maggior parte dei suoi (An. 635 av. C r . ) . il Volga ed oppresse i Cimmerii. 1 superstiti si rifugiarono pai-te nel-
l'Asia Minore, p a r t e col n o m e di Cimbri si ritirarono --erso l ' E u r o p a occi-
Gli succedette il figlio Classare, ancor pi di lui dentale. Non si sa p r e c i s a m e n t e di che razza fossero i Sciti, perche questo
nome, pi che nome e t n o g r a f i c o , s e m b r a u n a designazione geografica ; alcuni
bellicoso. Questi stabil la vera a r t e della guerra, lad- tuttavia sostengono con forti ragioni che essi fossero di r a / z a t u r a n i c a .
scaltramente ubbriacatili, feceli trucidare, e cosi riebbe Dopo la caduta di Ninive, il r e di Media mosse le
il dominio della Media. Gli Sciti dalla Mediasi ritirarono armi contro il re di Lidia, per vendicarsi dell'ave e
nella L i d i a , paese dell'Asia M i n o r e , ove il r e Aliatte costui dato rifugio agli Sciti. Gi stavano i due eserciti
li accolse cortesemente (Erodoto) (1). di fronte attendati, quando, per un'eclissi totale di sole, il
giorno si cambi in oscurissima notte. Spaventati a ta-
L'Ada Minre quella gran penisola, clie si allunga verso
l'Europa fra il Mar Nero ed il Mediterraneo. Fu attraversando que- le avvenimento improvviso, di cui allora non si conosce-
sta regione che la maggior parte delle schiatte, che popolarono vano le cause, credendolo un indizio dell'iva di Dio, i
l'Europa Meridionale, si recarono nelle nuove loro dimore. L'Asia due popoli conchiusero presentemente la pace.
Minore fu pure la via terrestre che percorse la civilt dall'Oriente 122. A s t i a g e e p r i n c i p i i d i C i r o . A Ciassare
alla Grecia. La popolazione di questa penisola presentava in antico successe nel regno il Aglio Astiage. Costui attese a go-
la pi grande variet ; si potrebbe affermare che tutte le razze
dersi in pace c i , che i suci antecessori con tante
dell'umanit vi erano rappresentate. Vi erano infatti popoli l'ura-
fatiche avevano acquistato. Aveva egli un'unica figlia,
nici al Nord E., Giafetici-Arii al centro ed al N. 0., Semiti ed an-
che Chamiti al Sud. La pi antica e nobile nazione dell'Asia Minore chiamata Mandane, e la diede in moglie a Cambise, go
fu quella dei Frigi, che occupavano la parte occidentale della pe- vernatore di Persia (1). Poco appresso ebbe un sogno,
nisola. I Frigi erano di razza Giafetica della famiglia Indo-Europea che lo avvertiva come il tglio nascituro da tal matri-
ed erano affini ai Pelasgi, ed agli Armeni. Colla caduta della pe- monio perverrebbe ad usurpargli il trono.
lasgica Troia, venne meno anche la potenza dei Frigi, e sorse il Sgomentatosene , appena nato il bambino, ordin al
regno dei T/idii. suo fido Arpago di farlo morire. Arpago non volle
La Lidia era un paese posto fra la Caria, la Misia, il Mar Egeo imbrattarsi le mani di tanto delitto, ed incaric un pa-
e la Frigia. I pi antichi abitatori di questa provincia furono i Meoni store di esporre l'infante su d'una montagna deserta, dove
di razza Tirreno-Pelasgica. Pi tardi vennero e dominarono i trovasse una sicura morte. Ma il pastore, mosso a com-
Udii di razza semitica. 11 regno fondato da costoro crebbe tanto passione del bambino, allevollo e gli pose nome Agra-
che divenne un vero impero, abb.acciando quasi tutta l'Asia Minore.
dato (2). Cresciuto in et e riconosciutasi la sua na-
Liberatosi appena dagli stranieri i n v a s o r i , Giassare scita, fu mandato in Persia al padre Cambise. Ora av-
pens subito a ripigliare l'assedio di Ninive. F a t t a lega venne che Arpago ricevette una cruda offesa da Astiage
con Nabopolassar, r e di Babilonia, riusc a prenderla e suo re; di che crucciato e coll'animo volto a vendetta,
la distrusse dalle fondamenta, impossessandosi delle in- invit secretamente Agradato, detto poi Ciro, a venire con
credibili ricchezze, che in essa erano racchiuse (An. 625 un esercito a muovergli g u e r r a , mostrandogli gl'innu-
av. Cr.). Ora il viaggiatore visitando quei luoghi va merevoli nemici, che Astiage s ' e r a fatto tra i cortigiani
chiedendo: ove fu la superba Ninive?

(1) I critici moderni v a n n o m o l t o a r i l e n t o n e l l ' a c c e t t a r e il racconto d i (11 Non r e di P e r s i a , come e r r o n e a m e n t e a f f e r m a Senofonte.


Erodoto sui primi r e di M e d i a . T a l e racconto infatti in pi punti con- (2) Venne chiamato Ciro dopo che vinse i Medi Questa parola in P e r -
t r a d e t t o e smentito dalle r e c e n t i s c o p e r t e ; ma, d ' a l t r a p a r t e le scoperte mo- d a n o vuol d i r stile, e ben si merit tale titolo, vuoi p e r lo splendore delle
d e r n e non sono ancora sufficienti a riordinarne la storia. s u e azioni, vuoi per l'estensione delle s u e conquiste.
stessi, a cagione de' suoi eccessivi rigori, ed assicuran-
mata terra di Etani, perch Elam figlio di Sem fu il pro-
dolo di una pronta e piena vittoria.
genitore dei primi abitanti di questo paese, detti perci
Giro, radunati i capi delle trib persiane, li persuase
Elamiti. Gli storici greci la denominarono anche Elimaide
di unirsi seco lui, e si avvi con numeroso esercito con-
e diedero il nome di Elimei ai suoi abitatori. L' Elam
tro i Medi. Astiage non sospettando di tradimento affid
della Bibbia per, e l'Elimaide dei Greci, abbracciava
il comando de' suoi soldati ad Arpago. Appena ingaggiata
oltre la Perside, anche la Susiana, nella quale ultima
a zuffa, la maggior parte dei soldati Medi pass dalla
si trovavano cogli Elamiti discendenti di Sem, anche
parte dei Persiani. Astiage furioso per questa cosa, fa
i Chusciti di Cam. In tempi antichissimi gli Elamiti
mettere in croce coloro che reputava traditori ; ed ar-
gi erano governati da un re. Vivendo Abramo, il loro
mati giovani e vecchi mette insieme un nuovo esercito,
re Godorlaomor accompagnato da altri principi, invase
ed affronta i Persiani. La sorte delle armi gli riusci
la Palestina e condusse prigione Lot. Ma bramo, ra-
infausta, le sue forze furono sgominate, ed egli sul
dunati 318 de'suoi servi, lo assal notte tempo, lo scon-
campo di battaglia lasci la vita. (An. 560 av. Cr.).
fisse e gli tolse tutto il bottino che aveva fatto.
Dopo questo avvenimento, la storia degli Elamiti
rimase sconosciuta. Al tempo della migrazione degli
CAPO III. Arii-Irani all'occidente, una parte di questi pieg verso
mezzogiorno spingendosi fino alla Susiana ed al golfo
li a Persia. Persico, e si inpose come razza dominante ai primi a-
bitatori Elamiti e Chusciti. D'allora in poi gli Arii
invasori presero il nome di Persiani, e Perside fu detta
La Persia -prima di Ciro. Costumi persiani Ciro. la regione occupata (1). I Persiani erano divisi in dieci
Sue ultime imprese. Cambise e sue conquiste. trib, formanti tre classi sociali. Le trib pare che vi-
Sue perdite. Smerdi il Mago. vessero con leggi proprie e sotto capi indipendenti. Per
queste e per altre cause a noi sconosciute, i Persiani
123. L a P e r s i a p r i m a di Ciro La Perside (1)
progredirono pi lentamente che i Medi loro fratelli
era posta a mezzogiorno della Media, e confinava ad oc-
ntlla coltura; ma in compenso conservarono pi pura
cidente colla Susiana, a mezzod col golfo persico, e ad
l'antica religione di Zoroastro, e furono anche pi tenaci
oriente col deserto di Carmania. Nella Bibbia chia-
nell'antica maniera di vivere. I Persiani nella loro vita
(3) P o i c h il nome Persia (prescindendo dal significato ch'esso ha nella austera e laboriosa conservarono per lungo tempi co-
g e o g r a f i a m o d e r n a ) si adopera sovente e nella s t o r i a orientale e nella sto-
n a g r e c a p e r d i s e g n a r e la v a s t a monarchia fondata da Ciro colle sue con- stumi semplici e severi. Vigorosi com'erano, apprezzavano
quiste. a scanso di equivochi, torna comodo ed opportuno u s a r e una deno-
minazione speciale q u a n d o si vuol p a r l a r e della c o n t r a d a che f u dei l ' e r s i
p r i m a che avessero principio le dette conquiste ; e, poich i Greci da E r o - (i) Alcuni vogliono che il n o m e Perno o Persiano, che si diede a questo
popolo, derivi d a l monte Phars, attorno cui a b i t a v a n o : ma pi probabilmente
cbiainar0n0 quella eontra<ia
chiamaria"1p-side ^ 0 1 $ , noi p u r e possiamo esso deriva da Phars, figlio o discendente di E l a m , da cui il m o n t e stesso
derivo il suo nomo.

BAKBERIS. Storia orientale, 18


stessi, a cagione de' suoi eccessivi rigori, ed assicuran-
mata terra di Etani, perch Elam figlio di Sem fu il pro-
dolo di una pronta e piena vittoria.
genitore dei primi abitanti di questo paese, detti perci
Giro, radunati i capi delle trib persiane, li persuase
Elamiti. Gli storici greci la denominarono anche Elimaide
di unirsi seco lui, e si avvi con numeroso esercito con-
e diedero il nome di Elimei ai suoi abitatori. L' Elam
tro i Medi. Astiage non sospettando di tradimento affid
della Bibbia per, e l'Elimaide dei Greci, abbracciava
il comando de' suoi soldati ad Arpago. Appena ingaggiata
oltre la Perside, anche la Susiana, nella quale ultima
a zuffa, la maggior parte dei soldati Medi pass dalla
si trovavano cogli Elamiti discendenti di Sem, anche
parte dei Persiani. Astiage furioso per questa cosa, fa
i Chusciti di Cam. In tempi antichissimi gli Elamiti
mettere in croce coloro che reputava traditori ; ed ar-
gi erano governati da un re. Vivendo Abramo, il loro
mati giovani e vecchi mette insieme un nuovo esercito,
re Godorlaomor accompagnato da altri principi, invase
ed affronta i Persiani. La sorte delle armi gli riusci
la Palestina e condusse prigione Lot. Ma bramo, ra-
infausta, le sue forze furono sgominate, ed egli sul
dunati 318 de'suoi servi, lo assal notte tempo, lo scon-
campo di battaglia lasci la vita. (An. 560 av. Cr.).
fisse e gli tolse tutto il bottino che aveva fatto.
Dopo questo avvenimento, la storia degli Elamiti
rimase sconosciuta. Al tempo della migrazione degli
CAPO III. Arii-Irani all'occidente, una parte di questi pieg verso
mezzogiorno spingendosi fino alla Susiana ed al golfo
li a Persia. Persico, e si inpose come razza dominante ai primi a-
bitatori Elamiti e Chusciti. D'allora in poi gli Arii
invasori presero il nome di Persiani, e Perside fu detta
La Persia -prima di Ciro. Costumi persiani Ciro. la regione occupata ( I ) . I Persiani erano divisi in dieci
Sue ultime imprese. Cambise e sue conquiste. trib, formanti tre classi sociali. Le trib pare che vi-
Sue perdite. Smerdi il Mago. vessero con leggi proprie e sotto capi indipendenti. Per
queste e per altre cause a noi sconosciute, i Persiani
123. L a P e r s i a p r i m a di Ciro La Perside (1)
era posta a mezzogiorno della Media, e confinava ad oc- progredirono pi lentamente che i Medi loro fratelli
cidente colla Susiana, a mezzod col golfo persico, e ad ntlla coltura; ma in compenso conservarono pi pura
oriente col deserto di Carmania. Nella Bibbia chia- l'antica religione di Zoroastro, e furono anche pi tenaci
ri) P o i c h il nome Persia (prescindendo dal significato ch'esso ha nella
g e o g r a f i a m o d e r n a ) si adopera sovente e nella s t o r i a orientale e nella sto-
nell'antica maniera di vivere. I Persiani nella loro vita
n a g r e c a p e r d i s e g n a r e la v a s t a monarchia fondata da Ciro colle sue con- austera e laboriosa conservarono per lungo tempi co-
quiste. a scanso di equivochi, torna comodo ed opportuno u s a r e una deno- stumi semplici e severi. Vigorosi com'erano, apprezzavano
minazione speciale q u a n d o si vuol p a r l a r e della c o n t r a d a che f u dei l ' e r s i
p r i m a che avessero principio le dette conquiste ; e, poich i Greci da E r o - (1) Alcuni vogliono che il n o m e Perno o Persiano, che si diede a questo
popolo, derivi d a l monte Phars, attorno cui a b i t a v a n o : ma pi probabilmente
cbiainar0n0 quella eontra<ia
chiamaria"Ipe-side ^ 0 1 $ , noi p u r e possiamo esso deriva da Phars, figlio o discendente di E l a m , da cui il m o n t e stesso
derivo il suo nomo.

BABBERIS. Storia orientale, 18


grandemente le v i r t guerriere; t u t t e le cose illecite a fu annunziata due secoli prima dal profeta Isaia, il quale
farsi, le teneano per illecite a dirsi; odiavano la menzogna e chiaramente disse esser egli stato scelto da Dio ad ese-
la calunnia; e ci che pi, erano zelantissimi della guire i suoi eterni e maravigliosi decreti (1).
giovanile educazione. I fanciulli lasciati alla custodia
All'avvenimento di Giro al trono di P e r s i d e , t r e
dei parenti fino agli otto anni, passavano poscia nei col-
popoli principali si spartirono il dominio dell'Asia. Essi
legi delio Stato , in cui si educavano in comune alla
erano: I Medi, la cui potenza si estendeva dal fiume
f r u g a l i t , alla temperanza ed alla sincerit, e si ammae-
Alis verso l'occidente, fin presso l'Indo verso l'oriente;
stravano sotto la disciplina dei Sacerdoti, nelle arti e
i Caldei-Babilonesi, che dominavano dal Tigri al mar
nelle scienze. Usciti dalla puerizia, erano sottoposti a
Mediterraneo; i Lidii che sotto Creso dominarono quasi
d-ire fatiche ed a penose vigilie. Da una educazione
tutta l'Asia Minore. Ciro si propose di volerli t u t t i
cos severa, attinsero quelli spiriti indomiti, e quel ma-
ridurre in suo potere.
schio vigore, che loro diede poscia 1' impero del-
Vinse dapprima ed assoggett i Medi (V. 122); poi
l'Asia.
in diverse spedizioni ridotto a soggezione i Battriani,
T r a le diverse t r i b , in cui era divisa la Persia, gli Sciti, gV Ir cani, port le armi nell'Asia minore,
quella dei Pasargadi predominava alle altre: in essa la col fine di domare i Lidii. Creso, al vedere conquistati
famiglia degli Acliemenidi da gran tempo loro somministra- dal grande guerriero i popoli circonvicini, si credette
va i capi. Lo stipite di questa famiglia, Achemene, viveva minacciato nel suo stesso regno; per la qual cosa fatta
in quel tempo, in cui Deioce fondava il regno Medo. alleanza col re di Babilonia e coll'Egitto, pose in guar-
E g l i ebbe.per successori Teips, poi Cambise, da cui nacque dia contro Ciro tutti i popoli circostanti ; quindi usc
Ciro. Sotto il regno di costoro la Perside fu assoggettata egli stesso contro il formidabile conquistatore. La prima
alla Media; ma Giro ne stabil l'indipendenza, e fatta battaglia non riusc decisiva malgrado le immense perdite
guerra all'avo Astiage, re dei Medi, lo vinse ed un da ambe le parti. Tuttavia Creso essendosi ritirato in
la Media alla P e r s i d e (V. sopra, 122). Dopo questo Sardi sua capitale, Ciro lo insegu e fu alle porte della
fatto i Persiani, vivendo ancora Giro, diventarono il po- citt, prima che potessero a r r i v a r e le forze degli alleati.
polo dominante dell'Asia Occidentale (1). I Lidii non si lasciarono spaventare, ed usciti in aperta
124. C i r o . Ciro fu sollevato all'altezza del campagna combatterono con grande valore; m a , dopo
regno di Persia dalla divina Provvidenza. La sua nascita una perdita considerevole di milizie da una parte e dal-

(1) Sui particolari c h e r i g u a r d a n o Ciro e la distruzione del r e g n o Aledo


d i s s e n t a n o f r a loro gli storici antichi. T r a i moderni R o l l i n , il "Moller ed (1) Isaia visse circa 200 anni p r i m a che Ciro nascesse, eppure lo c h i a m a
a l t r i , si a t t e n g o n o a q u a n t o S e n o f o n t e ci n a r r a nella s u a Ciropedia - m a gi p e r nome e predice Je f u t u r e sue imprese. Queste sono le parole del S
i pi s e g u o n o E r o d o t o , c h e differisce essenzialmante dal primo. I l maestro P r o l e l a : Ecco q u a n t o il Signore dice a Ciro suo i n v i a t o : Io sono il S i i
a v i v a voce, dopo e s p o s t e le opinioni dei primi e dei secondi, potr far g n o r e il Dio d Israele, che ti ho chiamato per t u o noir.e a cagione di Gia-
n o t a r e , come E r o d o t o , p e r la sostanza dei fatti, m e n t i m a g g i o r fede di cobbe, che e mio servo, e d ' I s r a e l e che mio eletto, l o ti ho allevato <
S e n o f o n t e . Questi in f a t t o (e l o n o t a Cicerone) nella sua Ciropedia volle tu non un h a i conosciuto: son io che ti ho m e s s e le armi in mano e ' t u
meglio p r o p o r r e u n modello di ottimo principe, che a t t e n e r s i alla p u r a ve-
n t a .; e cosi fece s o p r a Ciro u n r o m a n z o storico, anzi che u n a verace istoria. r 0 O r i . i a ' n . C r n o S C i U o ; 1 0 h 0 fot-te , q u e 9 i f . s e a f l n c h s i sappia, che dal-
1 Oriente ali Occidente non vi e altro Ilio tuori di m e . ISAIA C. 455
v e r s . <j. o.
l'altra, presero la fuga e si fortificarono nella citt.
Dopo la presa di Babilonia, Ciro visse ancora otto
Quattordici giorni dur 1' assedio ; Sardi fu p r e s a , di-
anni, che impieg a rassodare le sue conquiste. Da ul-
strutto l ' i m p e r o Lidio ; ed il re fu fatto prigioniero di
timo essendosi accinto ad una guerra contro i popoli
Ciro, il quale lo tratt con generosit, e volle spesso
nomadi, che abitavano al settentrione del suo impero,
avere il suo consiglio per le cose di guerra (Anno 554
perdette in questa spedizione la vita (1). Il suo regno
av. Cr.).
considerato come uno dei pi gloriosi dell'antichit,
125. U l t i m a i m p r e s e d i Ciro. Dopo la vittoria e il nome di Ciro pass sempre nelle bocca del volgo,
riportata sopra Creso, Ciro riusc facilmente a r i d u r r e come quello di uno dei pi grandi eroi (Anno 530 a-
sotto il suo dominio il resto dell'Asia Minore. Pi non \ a n t i Cristo).
rimaneva che l'impero Caldeo-Babilonese da abbattere:
126. C a m b i s e e s u e c o n q u i s t e . Ciro lasci
ci fatto, tutta l ' A s i a avrebbe obbedito a'suoi cenni.
due figliuoli, Cambise e Smerdi; q legli succedette al
Port adunque le armi contro Babilonia, capitale del-
ladre nel regno di Persia ; questi ebbe la Battriana e
l'impero; la strinse d'assedio per due anni, e mentre
i paesi d'Oriente; ma doveva riconoscere la sovranit
Baldassar, credendosi sicuro t r a le inespugnabili mura
politica del fratello. Appena salito al trono, Cambise
di lei, se la godeva in festini, egli, deviato l ' E u f r a t e ,
pens di segnalarsi con qualche illustre impresa e con-
se ne impossess, passando, come pi sopra abbiamo nar-
tinuare le conquiste del padre. S per venlicarsi dell'E-
rato, pel rasciutto letto del fiume (1). Colla presa di
gitto, che erasi unito in alleanza con Creso ai danni di
Babilonia, tutto il vasto impero Caldeo-Babilonese cadde
Ciro, come per animosit contro Amasi re d'Egitto, il
in suo potere (An. 538 av. C.).
quale aveva negato di accordargli sua figlia in isposa,
Questo grande avvenimento fu la salute degli Ebrei, pens di muovergli guerra. Questa fu affrettata dall'ar-
che erano schiavi in Babilonia; poich, avendo Ciro rivo d'un ufficiale mercenario del Be d'Egitto, il
inteso dal profeta Daniele, allora nonagenario, essere egli, quale l'inform della situazione del paese, e gli forn
giusta il profeta Isaia, il condottiere degli eserciti de- i mezzi di compiere i suoi disegni sicuramente. Fatti
stinato da Dio a l essere il domator delle genti, e a pertanto i debiti preparativi, il quarto anno del suo
togliere di servit gii Ebrei, li fece tosto porre in li- regno, con un formidabile esercito, si avvi contro l ' E -
bert (2), e diede loro licenza e mezzi di ritornare gitto, il quale travagliato com' era dalle dissenzioni
nella Giudea, e di rifabbricare il tempio e la citt di insorte tra il re e le diverse c a s t e , non era in grado
Gerusalemme (An. 536 av. C.). di opporgli valida resistenza.
Psammenite, che era succeduto al padre Amasi, venne
ad incontrarlo presso Pelusio ; e quivi ingaggiata bat-
(1) Vedi 109.
(2) L a profezia era espressa cos: I o ho scuscitato Ciro per fare la giu- taglia , se ne part intieramente sconfitto. Vuoisi che
stizia, ed io lo diriger in t u l l e le sue imprese. E s s o , ristabilir l a mia citt,
ed egli d a r a la liberta ai miei schiavi, senza r a n c o r e n r e g a l i : Cosi dice
il Signore il Dio degli eserciti . Is. XLV, 13). (l) N o n sono d'accordo gli autori sul g e n e r e della s u a morte. I l maestro
p o t r con diletto ed utile degli allievi ricordarne le diverse opinioni.

t
Cambise per essere pi certo della vittoria e risparmiare
Ammone, nel deserto di L i b i a , a fine di impossessarsi
il sangue dei suoi soldati, in sul cominciar della batta-
delle immense ricchezze, che in esso erano rinchiuse, e
glia, facesse collocare in capo ali esercito una schiera di
rendersi soggetti gli Ammonii, fu a met strada sep-
animali sacri: di cui accortisi gli Egiziani, per non tra-
pellito nelle sabbie del deserto, trasportate a densi nu-
figgere i loro dei, lasciassero procedere inoffesi gli
voli dal vento Simoum. Posesi in persona a guidare
assalitori.
una spedizione contro l'Etiopia; ma venuti meno affatto
Erodoto, parlando di questa fazione campale, nota un i viveri in mezzo al deserto, t r e quarti del suo esercito
fatto curioso. Io ho visto, dice, sul campo di battaglia mor di f a m e , ed egli fu costretto di abbandonare la
una cesa molto sorprendente. Gli ossami di coloro che spedizione.
perirono in questa giornata, formavano due monticelli Esacerbato a tali disastri, d'indole violenta quale era,
separati; da una parte erano quelli degli Egizi, dall'altra inferoc; fece dare alle fiamme i templi di Tebe; e giunto
quelli dei Persiani: i cranii di questi ultimi sono cos in Menfi, trovando la citt in giubilo per aver trovato
teneri, che si possono schiacciar facilmente; quelli degli un nuovo dio Api, ordin si mettessero a morte i Ma-
Egizi al contrario sono cos d u r i , che appena si possono gistrati, e crudelmente si vergheggiassero i sacerdoti;
rompere a colpi di pietra. E questo fatto proviene da egli poi con un pugnale fer lo stesso dio in una co-
ci, che gli Egiziani cominciano da giovani a radersi il scia. F u questa, secondo i sacerdoti Egizi, la massima
capo,e cos il loro cranio s'indurisce al sole; laddove i delle empiet, che siasi mai commesse in Egitto, e rac-
Persiani hanno il cranio debole, perch accostumati fin contarono poi che in castigo di tali misfatti Cambise
dalla giovinezza a vivere all'ombra col capo coperto. divenne pazzo.
Colla vittoria di Pelusio e 10 giorni d'assedio a Menfi, Le sue azioni invero non gli meritano miglior fama.
Cambise domin l ' E g i t t o intero, lo ridusse a provincia Per semplice sospetto mand secretamente ad uccidere
persiana, e pese anche a m o r t e il vinto Psammenite suo fratello Smerdi, e trucid di sua mano la buona
(An. 525 av. Cr.) (1). sorella, che ne piangeva la morte. Un giorno vivi fece
127. S u e p e r d i t e . Signore d e l l ' E g i t t o , Cambise sotterrare fino alla testa dodici personaggi di sua corte;
pens di muovere alla conquista di t u t t a l ' A f r i c a ; ma un altro, dopo aver molto bevuto, domand a Pressispe
le sue conquiste erano t e r m i n a t e . Egli voleva dapprima suo confidente, che cosa dicesse il popolo de' fatti suoi:
domare i Cartaginesi, m a i soldati Fenici, che egli aveva, Signore, ebbegli risposto Pressaspe, il popolo vi colma
ricusarono di portare le armi contro i proprii fratelli, di lodi, ma nota che amate troppo il vino. Credono
epperci dovette rinunciare al possesso di questa potente forse i Persiar.i, ripigli il re t u r b a t o , che il vino mi
repubblica. Un esercito che sped al t e n p i o di Giove faccia vacillare la ragione? Imparino a dire il vero. Tu
poi, se con questa freccia valgo a colpire nel mezzo del
(1) P o r la conquista d e l l ' E g i t t o f a t t a dai P e r s i a n i per la prima volto tulli cuore tuo figlio che vedi l nel vestibolo, sarai accer-
i p a e s i , costituenti quello che c h i a m a s i antico Oriente, si trovarono uniti
sotto l ' a u t o r i t di un solo s o v r a n o . tato che i Persiani s'ingannano a partito. In cosi dire peu
265
mano al suo arco e lo appunta al figlio di Pressaspe.
d^Asia tornasse ai Medi. Accertati i nobili Persiani, mas-
Il giovane cade morto, e il re, crudelmente fatto a-
simamente da Pressaspe, uomo di specchiatissima riputa-
prire il corpo di lui, trovagli il cuore ferito in mezzo.
zione, della verit di quei detti, e, indegnati che lo
Allora voltosi al padre: tu ben vedi, disse, che sono
s c e t t r o fosse cosi uscito dalla legittima dinastia, cospi-
i Persiani i quali han perduto il senno ; trovasti tu mai
r a r o n o contro il nuovo principe, che da 8 mesi si teneva
. altri a colpire pi sicuro di me! Dopo volle far morire
lo scettro. I congiurati erano in numero di s e t t e ,
Creso; ma i suni soldati non ubbidirono al comando.
t r a i quali Dario, figliuolo d'Istaspe, della famiglia reale
128. S m e r d i il m a g o . Cambise imbestialiva in degli Achemenidi. Costoro vennero al palazzo reale, tru-
questo modo in Egitto, quando nella Media la casta dei cidarono le guardie, che volevano loro impedire il passo,
Magi, che perduta avea una parte della sua influenza ed arrivati all'appartamento del falso Smerdi misero a
sotto la dinastia Persiana, approfitt del malcontento m o r t e lui e parecchi suoi aderenti; quindi temendo fra
provocato dalle crudelt del re, per cospirare ai suoi danni. l e mani le teste delle vittime, uscirono dal palazzo con
Proclamarono imperatore un mago, Medo di nazione, grandi strida.
molto simile all'ucciso Smerdi, e fecero credere al po-
I Persiani, riconosciuta l'audacia degli usurpatori Medi,
polo, che realmente costui fosse il fratello di Cambise
si diedero ad uccidere t u t t i i magi, che loro davano nei
e figlio di Ciro. La morte del vero Smerdi non essendo
piedi; e celebrarono per lungo tempo e con grande so-
nota all'universale, come quella che fu eseguita in gran
lennit l'anniversario di questo giorno in cui camparono
segreto, egli venne da tutti riconosciuto, quale figlio e
dal pericolo di una dominazione straniera. Tale festa fu
successore di Ciro il grande. (An. 521 av. Cr.).
chiamata Magofonia, ossia la strage dei magi; e mentre
Costui, impossessatosi del trono e del tesoro regio per si celebrava era vietato ai magi di comparire in p u b -
sostenersi al potere, proclam subito qualche savia legge, blico.
e dichiar per tre anni il popolo esente da ogni balzello
e dal servizio militare. Quasi tutte le provincie si di-
chiararono per lui; ma l'esercito dell'Egitto rimase fe-
dele a Cambise. Il quale acceso di sdegno alla notizia
di siffatta ribellione, si mosse incontanente per venire
in Persia: senoneh, nello scendere precipitosa da ca-
vallo, s'infilz nella propria spada uscita a caso dal fo-
dero, e di questa ferita mori in capo a pochi giorni.
Prima per di spirare pot svelare l'impostura del
mago ai principali dell' esercito, adunati intorno al suo
letto, confessando ad essi l'uccisione di suo f r a t e l l o , e
confortandoli a non voler p e r m e t t e r e , che la signoria
re, e riconosciuto dai Persiani, ebbe a durar grande fa-
tica a farsi del paro riconoscere dalle provincie, le quali
CAPO I V .
tutte s'erano ribellate e proclamate indipendenti. Nel
corso di 35 anni, in cui egli tenne l ' i m p e r o , appena
I l a r i o e i s u o i m p e r o .
che potesse deporre qualche volta le armi.
130. P r i m e s p e d i z i o n i . Sue prime spedizioni
Dario d'Istaspe. Prime spedizioni. Spedizione-
furono contro la Susiana e Babilonia. A Susa un certo
contro gli Sciti. Ultime sue imprese. Esten-
Atrina s'era fatto proclamare r e , ma Dario speditogli
sione dell'impero al tempo di Dario. Sua am-
contro un esercito, in poco lo sbaragli, e condusse lui
ministrazione.
stesso prigioniero. A Babilonia poi erasi fatto r e un certo
% 129. D a r i o d ' I s t s p e . A v v e n u t a l'uccisione del Naditabira, col titolo di Nabucodnosor; e tutte il po-
falso Smerdi e la strage dei Magi, i congiurati delibe- polo l'aveva seguito nella sua ribellione. Con grandi
rarono sulla forma di governo, c h e convenisse dare alla forze Dario fu sopra Babilonia, ma quei cittadini si di-
Persia; e, dopo seria discussione sui vantaggi e sugl'in- fesero valorosamente. Dario riusc ad assediarli in citt;
convenienti di ciascuna, conchiusero l a monarchia essere allora essi spinti dalla disperazione, sterminarono chiun-
la migliore ed a quella si attennero. In quanto alla per- que non portasse le armi, e gli opposero una tale re-
sona da eleggersi al trono, t u t t i si accordarono per Da- sistenza, che ornai toglievasi per disperato dall'impresa,
rio (Barjavus) figliuolo d'Istaspe ( Vistaspa) il quale era gi incominciata da due anni. Ma Zopiro, uno de' suoi
della famiglia regale e lo proclamarono r e (1). capitani e suo intrinseco, vedendo che non poteva riuscire
Il nome di Dario non era il suo p r o p r i o , ma pa- a felice esito, ricorse a tradimento. Si finse disertore,
rola che in lor lingua significa glorioso. E ben gli si e mutilatosi in modo sconcio entr in Babilonia, implor
addisse un tal nome,poich il suo regno forma il periodo l'aiuto di quel r e qualificando di crudele Dario, chel'a-
pi glorioso della storia dei persiani, t a n t o a cagione veva trattato s atrocemente. I Babilonesi gli fecero
delle sue conquiste, quanto per l'eccellente amministra- buona accoglienza e lo posero alla testa di una mano
zione che introdusse ne' suoi stati, al cui ampliamento di soldati. Dario, con cui era in tutto d'accordo, gli lasci
soltanto pensato avevano i suoi antecessori. Proclamato riportare alcune piccole vittorie ; di che Zopiro fu procla-
mato generalissimo dell'esercito babilonese. Dario nel
J t e ? ? ? 0 a H a . S n a e l , ; z i o i> 0 > E r o d o t o r a c c o n t a q u e s t o episodio non guar giorno convenuto fece appressare t u t t e le soldatesche
a t t e n d a l e : I capi della c o n g i u r a c o n v e n n e r o t r a l o r o , c h e q u e - l i t r a e s s
s a r e b b e r i c o n s c a l o r e , il cui cavallo nel l u o g o d e l l a ' l o r o S L a f o s ' e alla citt e Zopiro apertogli le porte, Babilonia ricadde
D i o T 1 S l S r U n r e C O n " i ! r i t i " S 0 l a n a s c e n t e > c h e e s s i c r e d e v a n o loro
f a t t o ^ t i f i ^ A.il 1 5 . T ' P f . r a s r e ! a s u o p a d r o n e , us sii" in potere de' Persiani (1). A prevenire una nuova in-
l a t t o artifizio. Attacco !a notte a n t e c e d e n t e u n a c a v a l l a nel luogo ove do-
P
S ^ S i ' n n ^ , " ^ ' ! ' v i c o n d u s s e d e s t r i e r o del p a -

(1) Dario t a n t o a m a v a Zopiro c h e a v r e b b e anteposto di v e d e r Zopiro ri-


fio^r^r^si erano a c c o r d a t i f u
' " 1 s a n a t o dall'indegna mutilazione a l l ' a g g i u n t a di venti Babilonie alla propria
dominazione ERODOTO iibro I I I 160.
surrezione, Dario fece abbattere una parte delle mura
I Persiani davano agli Sciti il nome di Scici, c k cani;
della citt ed a t t e r r a r n e le porte. P e r conservarsi poi
e la fresca memoria delle loro scorrerie , le quali pote-
fedeli i c i t t a d i n i , i r e persiani deliberarono di stabilire
vansi quando che fosse rinnovare, faceva riguardare la guer-
in Babilonia la loro residenza per una parte dell' anno.
ra contro di loro, siccome un dovere nazionale. In questa
Domata Babilonia, mosse contro alle altre provincie, pigliava le armi non solo la gente dominatrice o nobile,
le quali eziandio eransi ribellate. I Medi e li Armeni ma tutti i popoli soggetti vi erano obbligati; la qual
furono quelli che resistettero maggiormente, ed ei dovette cosa rendeva gli eserciti innumerevoli vero, ma senza
combatterli per molti anni, ma da ultimo ne riusc vin- disciplina. Dario per tal modo raccolse 700,000 com-
citore. Abbiamo un'iscrizione di quei tempi, in carattere battenti, e con essi and contro gli Sciti, ma senza pre-
cuneiforme, scoperta ora sono pochi anni , nella quale fitto; poich ritirandosi essi o sulle cime dei monti o
Dario, dopo d ' a v e r contate t u t t e le sue vittorie, finisce nelle spelonche, ove non li potesse raggiungere il nemico,
con queste parole: Ecco quanto io ho fatto col soc- senza dar mai campale battaglia, devastavano il paese,
corso di Ormuds: ho dato 19 battaglie alle provincie piombavano addosso ai primi, agli ultimi dell' esercito
ribelli, le ho d o m a t e ed ho condotto nove re prigio-
e a chi si sbandasse per foraggiare; indi scomparivano
meri 0 r m u d s e
gli altri di mi furono propizi, perch ai loro occhi. N di ci contenti, ebbero tanta baldanza ,
io non sono s t a t o n irreligioso, n mentitore , n ti- di farsi beffe dei Persiani, mandando loro in dono un
ranno. (1) uccello, un topo, un ranocchio ed alcuni strali, linguag-
131. S p e d i z i o n e c o n t r o g l i S c i t i . Dario, se- gio simbolico dei tempi eroici, con che facevano dire a Da-
dati tutti i rivoltosi e dato un nuovo ordinamento al rio: Se tu non voli via come un uccello, o non ti nascondi
suo impero, pens di muovere guerra agli Sciti, popoli sotto t e r r a come un topo o nell'acqua come una rana,
al settentrione del m a r Nero. Gli Sciti erano un popolo non sfuggirai agli strali degli Sciti. Vedendo Dario
e e
bellicoso: non tenevano in pregio l ' o r o e l ' a r - essergli impossibile assalire quei popoli nelle loro fore-
gento, sempre s t a t i in tanta riputazione presso i popoli ste, ed a t t r a v e r s a r e le maremme, che coprono il loro
avuti per colti, ma erano molto rozzi di costumi e coi paese, mancategli le vettovaglie dovette tornare ad-
nemici erano feroci: non vivevano che di g u e r r a e di dietro.
latrocinio; piombavano sui paesi colti all'intorno e non
132. U l t i m e s u o i m p r e s a . La spedizione pero
avendo ferme stanze in cui fermare gli schiavi di guerra,
non riusc senza frutto; poich nel r i t i r a r s i , avendo con-
accecavano tutti quelli che facevano prigionieri
fidato a Megabazzo (1) il comando di 80,OuO uomini, co-
stui riusc ad imporre un tributo ai Traci, ai Macedoni
8
q u a l e scolpita ed ai Peonii, ed occupare la citt di Bisanzio, chiave
occidentale della P e r s i a . S a fi l i ? Beh,stun sulla
a tre a t r e ; le Ire colonne c o n t e n " o n o i? m P . o s ' a P e i ' colonne parallele
verse, per le quali si a d o p e r a t o ' X X n f m Ire di
-
ura cuneiforme. Questa S f t e ^ , 1
^ la sorit
- M\ D a r i o a m a v a t a n t o questo nobile p e r s i a n o , che u n g i o r n o tenendo in
fece u n a copia nel 1832. deciti a l a d a l R a w l i n s o n , il q u a l ; ne J n V u n a m e l a g r a n a , g i u n s e a d i r e , che a v r e b b e desiderato d aver,
tantii ME"ABKO q u a n t i e r a n o i chicchi di quel f r u t t o . - KRODOIO, libro A .
T-
"V

270 271
dello stretto dei Dardanelli, e fermare cos un piede in che chiamasi Oriente antico. T u t t o l'impero era diviso
Europa. in 20 satrapie o provincie (1).
Desideroso di riparare allo smacco della guerra con- P e r stabilire poi rapide comunicazioni tra le differenti
tro gli Sciti, Dario pens di fare la conquista dell'India. Provincie dell'impero, Dario ordin dei corrieri, che erano
Invi a questo scopo un abile marinaio, perch esplo- ripartiti in molte stazioni, distanti 1' una dall' altra il
rasse i contorni dell'Indo, ed in grazia delie informa- viaggio d'una giornata. Costoro portavano gli ordini del
zioni avute, pervenne a sottomettere al suo scettro le re ai Satrapi, ed i dispacci di questi alla Corte.
contrade situate sulle rive di questo fiume, il quale di- La Corte soggiornava alternativamente ad Ecbatana
venne cos la frontiera dell'impero persiano. nella state, a Susa nell'inverno, a Babilonia e a Per-
I Greci ancora diedero molta briga al re; poich quan- sopoli nel resto dell'anno. Sembra per che Dario sta-
tunque in una battaglia navale fossero superati dai Per- bilisse Susa come vera capitale, ed ivi passasse la mag-
siani, nelle pianure di Maratona restarono eglino supe- gior parte del suo tempo. In ciascuna di queste citt
riori, e fecero perdere ai Persiani ben 100,000 uomini, aveva palazzi suntuosi, giardini e parchi sorprendenti.
oltre ad un gran numero di vascelli. P e r vendicare la Il palazzo del r e si chiama la porta, nome che ancora
vergogna di tale disfatta, Dario divis di andare egli mantiene la corte Turca; e questo avvenne, perch in
stesso nella Grecia, con forze ancora maggiori; ma in in sulla porta della capitale radunavansi i grandi del re
mezzo agl'immensi preparativi ch'ei faceva, gi essendo di ed i supremi giudici per decidere delle liti di maggior
et molto avvanxata, mor nell'anno 485 av. C . , dopo importanza.
averne regnato circa 35.
134. S u a a m m i n i s t r a z i o n e . La divisione del
Le guerre contro i Greci, sopra accennate, saranno paese in satrapie e r a il fondamento dell'amministrazione
raccontate nella stori a Greca; come pure il rimanente della dell'impero. A capo di ognuna stava un governatore ,
storia dei persiani, la quale con essa quinc'innanzi col- detto Satrapo, e ciascuno nella sua satrapia aveva quasi
legasi in gran parte.
l'autorit di vicer: suo principal uffizio consisteva in
133. E s t e n s i o n e d e l l ' i m p e r o a l t e m p o d i D a r i o . far leva di soldati e condurli alla pugna in tempo di
L'impero persiano sotto Dario tocc il sommo della g u e r r a , ed in vegliare alla riscossione delle imposte e
potenza. Esso si estendeva, verso l'oriente fino all'Indo; proteggere l'agricoltura in tempo di pace.
a mezzogiorno lino all'Oceano ed all' Arabia in Asia, e A capo degli affari stavano sette eunuchi, ufficiali
fino all'Etiopia in Africa; verso 1' occidente fino al Me- ordinarli del principe, esecutori delle sue volont. Qual-
diterraneo, a l l ' E g e o , ed al Bosforo di Tracia (Mar di che volta, come ad esempio quando trattavasi di qual-
Azof); al settentrione aveva per confini il Ponto Eusino che spedizione di r i l i e v o , s'invitavano t u t t i i satrapi a
(Mar Nero), la catena del Caucaso, lnr.ir Caspio ed il
fiume Iassarte. Erano dunque a lui sottomesse le parti (1) Secondo Erodoto, le s a t r a p i e f u r o n o 2 0 ; p e r alcune iscrizioni persiane
del mondo a quei tempi pi civili e costituenti quello n e danno un n u m e r o m a g g i o r e : in q u e l l a di Beliistun se ne noverano 23;
in a l t r e a n c h e di pi.
prender p a r t e alle deliberazioni: ma nessuno poteva ivi tare col potere civile nelle loro mani, e l'ampiezza delle
dar libero il proprio consiglio; poich ove il successo ve- provineie, rendevano i rivoltamenti facili e frequenti. I
niva al contrario al loro avviso per lo pi venivano con- Satrapi, lontani dalla C o r t e , sovente finivano per con-
dannati a m o r t e . siderarsi veri principi sovrani, e per r i g u a r d a r e la loro
Il re era considerato quale padrone assoluto della provincia, non pi come p a r t e del regno, commessa alla
vita e delle sostanze dei popoli soggetti, come pure di loro sorveglianza, ma come t e r r a di loro pieno dominio.
tutto il territorio d'Asia. Niuno gli si poteva accostare Questa fu la principale cagione della caduta del grande
senza attenersi ad un rigoroso cerimoniale, e prostrar- impero Persiano.
g l i davanti ad adorarlo quasi divinit. Nessuno poi, L'agricoltura era dai Persiani riguardata come sacra,
secondo il costume delle corti orientali, poteva presen- e Senofonte ci racconta, che t u t t i gli anni il r e perlu-
tarsi al re senza qualche regalo. strava una parte delle t e r r e dell' impero , e faceva le
I soli limiti, che potessero imporsi al potere r e g i o , a l t r e visitare dai grandi della corte. Onorava con regali
erano dettati dalla religione, cio dai sacerdoti, i quali e cresceva di grado que' magistrati, il cui distretto me-
con il nome di magi (come detto al suo luogo), ave- glio fosse coltivato ed abbondasse di alberi e di f r u t t i .
vano in Persia grande influenza ( i ) . Una corte innume- Coloro al contrario , il cui distretto si mostrasse mal
revole, e un grosso corpo di soldati a guardia della coltivato e con pochi abitanti, ancorch ci nascesse per
sua persona, accompagnavano il r e in qualunque p a r t e vessazioni di popoli vicini, venivano puniti e tolti dal
volgesse i suoi passi. loro uffizio.
II r e nominava e revocava i satrapi a suo piacimento, Dario d ' I s t a s p e fu il primo a b a t t e r monete d' oro ,
senza bisogno di domandar consiglio ad alcuno. Una mi- le quali presero il nome di Dariche, e diedero un grande
nima disobbedienza era riguardala come atto di ribel- impulso al commercio. (1)
lione, e conduceva quasi sempre seco la rovina del col-
pevole; ed il pi piccolo sospetto bastava a perdere un
satrapo. Il r e spediva il messo con pieni poteri, il quale
r i m e t t e v a a questo o a quel grande della provincia l ' o r -
dine di uccidere il ribelle: la qual cosa si eseguiva pron-
tamente.

Malgrado le tante precauzioni, che i re di Persia


prendevano a fine di sorvegliare i Satrapi e tenerli in
(1) Ai tempi di Ciro e poi di C a m b i s e non v ' e r a n o tributi lssi ; ma cia-
obbedienza, non poterono evitare le freguenti rivolte di scun popolo portava donativi al re. Ora a cagione dell'imposizione dei t r i -
buti fissata da Dario I per le singole, s a l r a p i e dell I m p e r o e per altri t a t o
costoro e le guerre civili. La riunione del potere mili- somiglianti, i P e r s i a n i dicono che Dario era u n m e r c a n t e , Cambise un p a -
d r o n i m a Ciro un p a d r e : perch Dario tirava in ogni cosa a f a r g u a d a g n o ,
Cambise era duro e sprezzante, m e n t r e Ciro e r a dolce e benigno, ed a v e v a
vuo1
.J*) '' f '? * m o derivi dalla lingua P e l v a o P e r s i a n a a n - procacciato loro ogni bene. ERODOTO libro III-SI).
tica. Mago in essa significa sareniate.
i!
BARBERIS. Storia Orientale. '
si manifesta e il punto di vista sotto il quale lo si a-
dora . Ma ciascuna delle qualificazioni dell' essere di-
CAPO V . vino, considerato come il primo principio, ciascuna forza
della n a t u r a e ciascuno dei fenomeni fisici, nei quali egli
Istituzioni religiose si manifesta e s t e r i o r m e n t e , adorato come un essere a
p a r t e , f o r m a t o dalla sostanza del primo essere. S i a g -

giunga a questo la tendenza degli Indo-Europei a rap-
presentare i loro di sotto la forma umana e con t u t t e
Religione primitiva. - Zoroastro e sua dottrina. le passioni umane, e si conoscer la genesi di quelle fa-
Corruzione del Mazdeismo. vole, a cui la poesia dei greci e d anche quella dell'In-
dia diedero t a n t o splendore e f o r m e s b r i l l a n t e m e n t e
1 3 5 . R l i g i o n e p r i m i t i v a . - L a religione primitiva
v a r i e . N e i l ' osservazione dei fenomeni della n a t u r a gli
degli A n i poggia t u t t a su un concetto monoteistico Gli
Arii primitivi furono s o p r a t u t t o colpiti da q u e l l i , c h e
inni sacri o Vdas, conservati per tradizione f r a le t r i b
rivelano nella n a t u r a una l o t t a , u n antagonismo di due
che conquistarono l'India, ci fanno conoscere che essa re-
principii opposti, l a l o t t a del giorno e della n o t t e , dei
ligione era una forma gi derivata ma ancora molto vicina
r a g g i solari e delle nuvole, ecc. L a l o t t a nei fenomeni
alla forma originaria su un concetto monoteistico. A -
fisiei condusse n a t u r a l m e n t e gli A r i i ad assimilare ad essa
dunque gli antichissimi popoli della famiglia Indo-Eu-
nell' ordine morale la lotta del bene e del male. Dal-
^ credevano che t u t t o venisse dall' Essere celeste
l' osservazione di questi fenomeni d i l o t t a e d ' antago-
dall Essere per eccellenza, da Dio ( D v a ) , lo Zo ; dei
nismo, c h ' e s s i si sforzavano di conciliare con il concetto
Greci, il Deus dei Latini. Questo essere divino era con-
siderato come il vivente, lo spirito divino ed eterno, che dell' unit d i sostanza e di principio , ed alla quale si
penetra l'universo. dovette a g g i u n g e r e qualche f r a m m e n t o della rivelazione
primitiva sull'antico nemico , usc il g e r m e fonda-
Ma questa nozione dell'unit divina, resto delle cre- mentale della d o t t r i n a del d u a l i s m o , che divenne pi
denze primitive dell' umanit e della primitiva rivela- tardi la base essenziale del sistema religioso presso gli
zione, presso gli Arii antichissimi era sfigurata da un Irani. S i ammise l'esistenza di due principii e t e r n a m e n t e
impronta panteistica. Dio creatore era confuso con l ' u - in lotta nel mondo, bench emananti ambidue dalla stessa
niverso sua f a t t u r a ; la sua unit si scomponeva in una sostanza p r i m i t i v a . Nei Veda e nell'India la l o t t a fra
p l u n t a di personaggi tenuti anche quali di. Senza dubbio Indro, il luminoso e Vritra il tenebroso ; presso gli Irani
dietro queste personificazioni secondarie vi stava la con- fra Ahoura-Mazda e Angra-Mayon (Ahriman). Tale
cezione primitiva d e l l ' u n i t , ed un inno del Rig-Veda era la religione primitiva degli A r i i , prima della loro
(libro indiano) dice espressamente che i saggi danno pi divisione. Da questa dottrina derivarono poi i due si-
nomi all'essere, che uno, secondo la maniera con cui s t e m i c o n t r a r i dell' India e dell' Iran ; i l Bramismo ed

t
il Madzdeismo. Di quest'ultimo fu l'autore Zarathustra essenzialmente buono , creatore , conservatore e gover-
0 Zoroastro ( i ) . natore dell'universo.
136. Z o r o a s t r o e s u a d o t t r i n a . Non si sa nulla Il mazdeismo , dice il dottissimo orientalista Lenor-
di certo della vita di Zoroastro ; anzi vi fu chi dubit m a n t , elimina nel modo pi formale l'idea di emana-
persino se fosse da tenersi quale personaggio storico. zione nell'origine del mondo, ed afferma espressamente
Alcuni lo dicono vissuto molti secoli avanti l ' . V. ed e nettamente 1' idea di creazione , rigettando assoluta-
altri lo mettono al tempo di Dario di Istaspe. Al pre- mente ogni concetto panteistico. Ahura-Mazda, (lo spirito
sente per si tiene come probabile, che Zoroastro sia saggio, trasse il mondo dal nulla per mezzo del Verbo.
1' autore d' una riforma religiosa fra gli A r i i , quando Sembra, al leggere tali idee, di avere nelle mani qual-
questi si trovavano ancora nell'Iran orientale. Forse la che libro ebreo.
predicazione della sua dottrina fu la causa della sepa- Ma la purezza di questa dottrina fu offuscata e gua-
razione degli Indiani dagli Irani. Zoroastro ebbe molta sta intieramente dall' avere Zoroastro ammesso il dua-
relazione con Vistagpa re della Battriana. Egli secondo lismo, per spiegare l'origine del bene e del male; poi-
una leggenda sarebbe perito durante un' invasione che ch sentendo egli ripugnanza ad ammettere che il bene
1 Turani fecero contro i seguaci della nuova dottrina , ed il male procedessero dallo stesso principio, di contro
della quale essi erano avversissimi. U n ' a l t r a leggenda ad Ormuzd, il dio buono , il principio del bene e della
rappresenta Zoroastro sotto il doppio carattere di legi- luce, ammise l'esistenza d'un principio opposto, contro
slatore politico e religioso, e lo fa re della Battriana, il quale Ormuzd , deve lottare costantemente per con-
donde i suoi eserciti sarebbero usciti per imporre colla servare il suo impero. Il principio del male fu chiamato
forza le sue leggi e le sue dottrine. Angra-Mainyou, da cui si fece Ahriman; egli gua-
La dottrina di Zoroastro contenuta nei resti dei li- sta e tenta di distruggere l'opera di Ormuzd, opponendo
bri sacri, detti comunemente il Zendavesta, libro della il male al bene, le tenebre alla luce, la distruzione alla
legge, scritto nella lingua Zenda, parlata dagli Irani. creazione. Ormuzd comanda a sette potenze benefiche
Il Zendavesta pretende essere la rivelazione del Maz- (Amsciapandi), che circondano il suo trono , ed hanno
deismo (scienza universale), fatta dalla parola per ec- sotto di loro un grandissimo numero di Izedi, genii buoni
cellenza, della parola pura, attiva a Zoroastro, e col o angeli; Ahriman anch' egli comanda a sette potenze
suo mezzo a tutta l'umanit, come la buona legge . malvagie (Dervandi), che lo aiutano e che dirigono una
Il Mazdeismo proclama un solo Dio, detto Ahwa-Mazda, moltitudine di Dea o demonii. Anche l'uomo sub l'in-
da cui i Persiani posteriori fecero Ormudz. Questo Ente fluenza della rivalit del bene e del male ; ciascun uomo
Supremo, secondo questi loro libri, realmente un dio ha il suo Zerven, che come l'angelo della sua carriera,
spirituale, esistente per s medesimo, increato ed eterno, che deve vegliare su lui e difenderlo contro i Devi.
La morte fu introdotta da Ariman a cagione del pec-
(1) F . LENORMANT, Ilistorie ancienne de l'Orient, livre V, Chapitre I . cato del primo uomo ; ma Ormudz stabil, che dopo
morie le anime dovessero presentarsi al suo tribunale vera della religione di Zoroastro. I Turani adoravano
per essere giudicate. Quelle trovate buone sono man- Afrasiab, il gran serpente. I magi, loro casta sacerdo-
date nel soggiorno della felicit, in compagnia degli an- tale, identificarono Afrasiab con Ariman , e lo fecero
geli (armsciapandi), e le cattive precipitate in un abisso uguale sotto t u t t i i rapporti ad Ormudz. Gli Arii-Medi
tra pene a t r o c i , le quali pene possono tuttavia venire adottarono quest'eresia, ed in onta allo spirito della vera
abbreviate dai suflraggi dei vivi; ma la maggior parte religione di Zoroastro adorarono il principio del male
vi staranno fino alla consumazione dei secoli, cio per quanto quello del bene. P e r tal modo sorse e fu accet-
12,000 anni, dopo cui la t e r r a sar incendiata, finch tata la superstizione conosciuta sotto il nome di Magismo.
consumate le immondezze, sorger una terra nuova, pura Presso i Persiani la dottrina si conserv pi a lungo
come era nel momento della creazione. Ariman vinto nella sua purezza. Il corruttore stato Artaserse Mne-
con tutti i suoi verr anche purificato nel gran fuoco mone, il quale introdusse a forza il culto dell' Anaitis
e sulla nuova terra, popolata dalle anime di t u t t i i de- babilonese (Melitta od A s t a r t e , simboleggiata nella luna),
funti regner Ormudz solo , in piena felicit senza che in onore della quale si commettevano le pi esecrabili
pi alcun male possa venirla a conturbare. oscenit. D'allora si pretese combinare il dualismo Maz-
Una dottrina tanto spirituale doveva avere un culto deistico col politeismo assiro-caldeo, ammettendo gii dei
semplice oltre ogni dire. Difatto narra Erodoto che i stranieri nella religione di Zoroastro, collocandoli sola-
Persiani non avevano n idoli, n templi, n altari. Il mente ad un grado sotto ad Ormuzd. E n t r a t o nella via
culto consisteva tutto in preghiere ed in inni, nella con- della corruzione, il Mazdeismo la percorse t u t t a e de-
servazione del fuoco, nel quale adorano Ormudz, nel sa- cadde con rapidit nell'abbiezione degli a l t r i culti orien-
crifizio di animali, come il cavallo, il bue , la pecora tali. Ai tempi di Alessandro si form la dottrina dei
L a morale del Mazdeismo semplice e pura. Il fedele Zarvaniani, vera corruzione del dogma primitivo di Zo-
adoratore di Ormudz deve combattere il male sotto t u t t e roastro. Questa dottrina suppone anteriormente ad Or-
le forme. Questa morale raccomanda parimenti la pra- muzd ed Ahriman e sopra loro un personaggio unico
tica della virt, la preghiera ed il lavoro. Ci vuol dire il tempo senza limiti , detto Zarvane , il quale a-
m conclusione , che il Mazdeismo conserv pi che le vrebbe fatto uscire dal suo seno per via di emanazione
a l t r e religioni corrotte pura l'idea delle tradizioni pri- i due principii. Questa mostruosa concezione, che ricon-
1
mitive.
duce il Mazdeismo a un panteismo assoluto; che sosti-
137. C o r r u z i o n d e l M a z d e i s m o . Il Mazde- tuisce l'emanazione alla creazione e fa Ormuzd organiz-
ismo non si mantenne a lungo nella sua primitiva forma zatore dell' universo preesistente in potenza, mentre
presso gli Arii conquistatori della Media, ma presto sotto Zoroastro lo fece c r e a t o r e ; che assimila l'essere in s,
l'influenza della religione dei Turani si corruppe grande- la divinit alla materia i n c r e a t a , al supposto eterno ;
mente, e deriv quel carattere proprio solo della religione che distrugge ogni distinzione nell'ordine morale, fa il
dei magi, che spesso fu per errore preso per l ' i n d o l e bene ed il male , emanati 1' uno e 1' altro dalla stessa
sostanza divina, questa mostruosa concezione ossoluta-
dia e i suoi abitanti nello stato, in cui si trovavano allora, e nulla
raente contraria allo spirito stesso della riforma di Zo-
ci viene appreso della lingua letteraria, n della ricca letteratura
roastro. Nessun vestigio di tale dottrina fu trovato ne-
filosofica e religiosa degli Indi, n del passato di quei popoli.
gli antichi pezzi del Zendavesta. I dotti moderni dicono Furono i Missionarii, che, cominciando dal secolo XVI, per poter
questa dottrina il risultato d'una influenza del panteismo disputare a fondo coi Bramani, sacerdoti indiani, dovettero appli-
grossiero e materialista della Caldea. carsi allo studio del Sanscrito, cio dell'idioma in cui sono scritti
gli antichi libri filosofici e religiosi degli Indi. 11 primo che, per
quanto consta, abbia posseduto piena e profonda cognizione del
Sanscrito, fu il P. Iioberto De' Nobili da Montepulciano; il quale
SEZIONE VI. in pochi anni acquist tanta perizia in quella lingua, da poter at-
tuare l'ardito e singoiar disegno di fingersi sacerdote indiano e di
comporre in sanscrito opere che present agli indiani, come appar-
L' INDIA. tenenti ad un'et remotissima e come state ritrovate da lui. Ma,
dopo il De-Nobili, decadde di nuovo questo impegno. Fu ai nostri
Fonti storiche. - Le notizie, che gli antichi greci e romani giorni soltanto, che lo studio dell'India e del Sanscrito cess di
possedettero intorno all' India, sono oltremodo scarse, incompiute essere uno studio fanciullesco e di pura curiosit; poich, essendosi
erronee e miste di elementi fantastici e favolosi. Erodoto e Ctesia occupati di esso accurati indagatori e sommi ingegni, gli studi
ne parlarono come di un paese, che si conosce vagamente e indi- progredirono e si perfezionarono mirabilmente.
rettamente. La spedizione di Alessandro Magno oltre l'Indo ag-
giunse qualche cosa, ma non molto alle notizie precedenti, poich Il Sanscrito l'antica lingua degli Indi, la quale, per quanto
la civilt essenzialmente stazionaria dell'indiano fece tanto contra- credesi, cess di essere parlata almeno tre secoli prima dell' E.
sto con quella essenzialmente progressiva dei Greci, che non fu V., e ced il posto ad altri idiomi popolari derivati da esso. Il
da questi capita n tenuta in conto alcuno. Molte cognizioni si Sanscrito rimase per la lingua sacra e classica, e la nozione e
aggiunsero, quando l'impero fondato dal grande conquistatore Ma- l'uso di esso si conserv presso i Bramani, precisamente come presso
cedone essendo stato diviso tra i suoi generali, uno di questi Se- di noi l'uso del latino si conserv presso il clero e per le cose di
leuco, soprannominato Nicatore, a cui era toccata una buona 'parte Chiesa, essendosi introdotto per le cose ordinarie l'italiano dal me-
delle provincie Asiatiche del detto impero, ebbe occasione d'inviare desimo latino generato.
una legazione presso Candragupta, principe indigeno indiano il cui Lo studio del Sanscrito stato fecondo di risultati di un' im-
regno trovavasi nel bacino del Gange. Megastene, capo di quell'amba- portanza rilevantissima, i quali debbono distinguersi in due ordini
sciata, stette lungo tempo nella suntuosa capitale di quel regno diversi. Da un lato, cotale studio schiuse la via alla cognizione di
e, tornato in Occidente, scrisse intorno al clima, al suolo, ai pro- una letteratura ricchissima e al tempo stesso di una civilt antica
dotti dell'India e intorno alla vita ed ai costumi de' suoi abitatori di cui non erasi precedentemente neppur sospettata l'esistenza.
un libro, oggi perduto, intitolato Le Indiche, il quale fu il fonte Dall'altro esso sparse improvvisamente uno sprazzo di vivida lu-
principalissimo a cui attinsero Diodoro, Strabone Ariano, e in ge- ce nel campo delle discipline filologiche e linguistiche e guid ad
nerale i pi degli scrittori greci e latini. Ma le cognizioni dateci una nuova e veramente razionale classificazione delle lingue e
da Magastene furono principalmente geografiche e riguardavano l'In- dei popoli. La cognizione di questa lingua diede anche uno smi-
surato incremento alle condizioni concernenti l'India antica. La
sostanza divina, questa mostruosa concezione ossoluta-
dia e i suoi abitanti nello stato, in cui si trovavano allora, e nulla
raente contraria allo spirito stesso della riforma di Zo-
ci viene appreso della lingua letteraria, n della ricca letteratura
roastro. Nessun vestigio di tale dottrina fu trovato ne-
filosofica e religiosa degli Indi, n del passato di quei popoli.
gli antichi pezzi del Zendavesta. I dotti moderni dicono Furono i Missionarii, che, cominciando dal secolo XVI, per poter
questa dottrina il risultato d'una influenza del panteismo disputare a fondo coi Bramani, sacerdoti indiani, dovettero appli-
grossiero e materialista della Caldea. carsi allo studio del Sanscrito, cio dell'idioma in cui sono scritti
gli antichi libri filosofici e religiosi degli Indi. 11 primo che, per
quanto consta, abbia posseduto piena e profonda cognizione del
Sanscrito, fu il P . Roberto De' Nobili da Montepulciano; il quale
SEZIONE VI. in pochi anni acquist tanta perizia in quella lingua, da poter at-
tuare l'ardito e singoiar disegno di fingersi sacerdote indiano e di
comporre in sanscrito opere che present agli indiani, come appar-
L' INDIA. tenenti ad un'et remotissima e come state ritrovate da lui. Ma,
dopo il De-Nobili, decadde di nuovo questo impegno. Fu ai nostri
Fonti storiche. - Le notizie, che gli antichi greci e romani giorni soltanto, che lo studio dell'India e del Sanscrito cess di
possedettero intorno all' India, sono oltremodo scarse, incompiute essere uno studio fanciullesco e di pura curiosit; poich, essendosi
erronee e miste di elementi fantastici e favolosi. Erodoto e Ctesia occupati di esso accurati indagatori e sommi ingegni, gli studi
ne parlarono come di ini paese, che si conosce vagamente e indi- progredirono e si perfezionarono mirabilmente.
rettamente. La spedizione di Alessandro Magno oltre l'Indo ag-
giunse qualche cosa, ma non molto alle notizie precedenti, poich Il Sanscrito l'antica lingua degli Indi, la quale, per quanto
la civilt essenzialmente stazionaria dell'indiano fece tanto contra- credesi, cess di essere parlata almeno tre secoli prima dell' E.
sto con quella essenzialmente progressiva dei Greci, che non fu V., e ced il posto ad altri idiomi popolari derivati da esso. Il
da questi capita u tenuta in conto alcuno. Molte cognizioni si Sanscrito rimase per la lingua sacra e classica, e la nozione e
aggiunsero, quando l'impero fondato dal grande conquistatore Ma- l'uso di esso si conserv presso i Bramani, precisamente come presso
cedone essendo stato diviso tra i suoi generali, uno di questi Se- di noi Fuso del latino si conserv presso il clero e per le cose di
leuco, soprannominato Nicatore, a cui era toccata una buona'parte Chiesa, essendosi introdotto per le cose ordinarie l'italiano dal me-
delle provincie Asiatiche del detto impero, ebbe occasione d'inviare desimo latino generato.
una legazione presso Candragupta, principe indigeno indiano il cui Lo studio del Sanscrito stato fecondo di risultati di un' im-
regno trovavasi nel bacino del Gange. Megastene, capo di quell'amba- portanza rilevantissima, i quali debbono distinguersi in due ordini
sciata, stette luugo tempo nella suntuosa capitale di quel regno diversi. Da un lato, cotale studio schiuse la via alla cognizione di
e, tornato in Occidente, scrisse intorno al clima, al suolo, ai pro- una letteratura ricchissima e al tempo stesso di una civilt antica
dotti dell'India e intorno alla vita ed ai costumi de' suoi abitatori di cui non erasi precedentemente neppur sospettata l'esistenza.
un libro, oggi perduto, intitolato Le Indiche, il quale fu il fonte Dall'altro esso sparse improvvisamente uno sprazzo di vivida lu-
principalissimo a cui attinsero Diodoro, Strabone Ariano, e in ge- ce nel campo delle discipline filologiche e linguistiche e guid ad
nerale i pi degli scrittori greci e latini. Ma le cognizioni dateci una nuova e veramente razionale classificazione delle lingue e
da Magastene furono principalmente geografiche e riguardavano l'In- dei popoli. La cognizione di questa lingua diede anche uno smi-
surato incremento alle condizioni concernenti F India antica. La
letteratura Sanscrita, la pi vasta e la pi copiosa letteratura del-
l'antichit, comprende scritti di pi specie ed appartenenti ad et
diverse. Pure, cosa singolare, manca di opere storiche propriamente
dette, e.solo indirettamente porge qualche sussidio per conoscere CAPO I.
gli eventi principali della nazione Indiana, mentre dall'altra parte
ne rischiara con viva luce la religione, le istituzioni e i costumi.
Nozioni Geografiche. Clima. Prodotti.
Circa la parte pi antica della vita degli Ani dell'India, le no-
Agricoltura. Industria e Commercio.
tizie ci sono somministrate dai Veda, opera che consta di quattro
grandi libri (Rig-Veda, Sama-Veda, Iagir-Veda, Atarva-Veda). Questi 138. N o z i o n i G e o g r a f i c h e . Il paese che gli an-
libri che sono altrettante collezioni di inni, di preghiere, di formole sa- tichi veneravano come maestro, ma che rimase come un
cerdotali, risalgono almeno al secolo XIII ,v. C. I due smisurati poemi,
arcano agli occhi loro, e che solo adesso va aprendosi
il Mahabharata ed il Mamayma, riferentisi a un'et pi recente dei
cerne un libro chiaramente stampato avanti gli occhi
Veda, possono reputarsi anch'essi fonti storici. Altrettanto dicasi dei
Puranas, collezione di leggende cosmogoniche, mitologiche ed nostri, VIndia. Questa regione, cos denominata
eroiche, miste ad istruzioni teologiche e a precetti Ascetici. E pi dal fiume Indo, che ne segna i confini verso occi-
importante senza dubbio il Mattava-marma - Sstra, ossia il dente, una vastissima contrada, la quale posta a mez-
libro delle leggi di Manu. Questo codice di leggi civili e di pre- zod dell'Asia, si protende dell' enorme catena dei
cetti religiosi documento degno di molta attenzione. monti Imalaja al settentrione (1) , che sono i pi
La mancanza tuttavia di storiche narrazioni l si, che non alti del mondo , e termina a mezzod in una grande
possibile studiare n conoscere veramente le vicende particolari penisola circondata dall' Oceano Indiano, detto mar d'O-
della nazione e dei vari stati dell'India attraverso i secoli; ma man ad Occidente, e golfo di Bengala ad Oriente. Il
vuoisi osservare, che gli Indi essendosi trovati per la loro posizione mare insinuandosi fra terra moltiplica le cale ai navi-
geografica al tutto segregati dalla parte dell'Asia in cui sono avve- ganti, che dai pi antichi tempi vi recavano il danaro
nute invasioni, guerre rivoluzioni e rilevanti mutazioni politiche e
in cambio delle derrate, onde natura privilegia quel suolo.
e territoriali, conservarono una certa continuit nella loro vita ci-
vile, la quale, non che non essere stata mai distrutta, non ha I fiumi Indo, Gange e Bramaputra (2), che sono da
nemmeno" subito interruzioni o alterazioni prodotte da forze esterne. annoverarsi tra i pi grandi fiumi del mondo, la per-
Quindi mentre nelle altre regioni, p. es. in quella del Milo, o in corrono, e mille ruscelli la irrigano abbondantemente.
quella del Tigri o dell'Eufrate, le reliquie dell'antico incivilimento Discendendo dai monti Imalaja e dall'altopiano, che vi
si rinvengono, per cos dire, 'sepolto sotto gii strati delle altre ci- sottost, i fiumi scorrono precipitosi e scontrandosi fra
vilt ivi successivamente fiorite, in conseguenza delle mutazioni di loro ribollono come l'oceano in tempesta, indi mesco-
varia natura a cui quei paesi andarono soggetti, nella regione del-
l'Indo e del Gange all'incontro gli elementi fondamentali della ci- (1) Questa catena addimandasi Himalaya nella lingua di quei p a e s i , e
vilt degli Indi si sono conservati dai tempi antichi fino all'et viene a dire dimora della neve, dalla voce Urna che significa neve, e oa
alaia che equivale a dimora. Anticamente e r a appellata Imam. In siffatta
moderna, in modo da potersi ravvisare nei costumi d' oggi i co- catena s'innalzano il Davalagiri, il Guarisancar, che sono le cime pi alte
stumi di 3000 anni or sono. del globo, essendo elevate oltre ad 8,800 metri sul livello del m a r e .
(2) Indo significa fiume per eccellenza, od acqua corrente ; Gange, fiume
S a c r o ; Bramaputra, figlio di B r a m a .
lati traversano le. interminabili pianure per recare gni velenosi, di scorpioni e ben anche di serpenti, i
guerra, anzich tributo al mare.
quali cercano rifugio nelle case ; e nella stagione secca
L'estensione dell'India equivale a 10 volte l'Italia, i miasmi, che da t u t t e parti esalano, apportano t e r r i -
ed il numero de' suoi abitanti supera i 150 milioni, n bili febbri, e le pi pericolose malattie, senza contare
pare che fosse minore nei tempi antichi. l'insopportabile, continua, foltissima polvere dai non mai
Due regioni facilmente si distinguono in questa con- interrotti venti sollevata.
trada : la parte continentale che forma l'India propria- Fuori di questi inconvenienti l'India, per lo splen-
mente detta , il paese per eccellenza degli Arii Arya- dore del cielo, per le sue foreste, pe' suoi animali e
varia); e la parte peninsulare, che ora chiamasi Dekan per le sue ricchezze d'ogni genere, lascia ai viaggiatori
e che gli antichi chiamavano Daaiinapatha. Si soleva an- l'impressione d'un paese maraviglioso e tale, che nes-
che attribuire il nome di India al paese che trovasi, al sun'altra contrada le si pu paragonare.
di l del Gange, cui denominavano India ultra Gangem,
140. P r o d o t t i . L'India na una ricchezza svariata
ma esso era affatto sconosciuto agl'Indiani medesimi, i
di produzioni, quale non s'incontra in a l t r e regioni. Il
quali solamente traevano di l alcuni prodotti di cui
suolo, ovunque l'industria umana pot regolar bene l ' i r -
abbisognavano.
rigazione delle t e r r e , feracissimo sopra ogni credere ;
Le coste del Dekan sono formate all'Oriente ed al- ben cinque raccolti all'anno si fanno in alcuni luoghi ;
l'Occidente dalle due catene dei monti Gates, ai piedi poich i cereali, e specialmente il riso, la canna da zuc-
delle quali dalla parte del mare, si estende uno stretto caro, il pepe, le spezie, ogni sorta di legumi, di f r u t t a
littorale, e vanno a riunirsi al punto pi meridionale e di fiori, le piante proprie a tingere, il lino, la canapa,
fermando il Capo Comora (oggi Gomorino). il cotone, l'indaco, ecc. ecc. crescono con una rapidit
139. C l i m a . - Il clima dell'India in alcuni siti maravigliosa, e quasi senza coltura alcuna. Sonvi fore-
temperato, in altri caldo senza misura. I venti periodici ste intiere di ebano, di legno di f e r r o , di sandalo, di
chiamati mussoni, che soffiano da Aprile a S e t t e m b r i mogano e di altri legni preziosi. Innumerevoli greggi
dal mezzod e da Novembre a Marzo dal settentrione , pascolano sul perpetuo verde d'immense praterie, men-
hanno grande azione sui clima, producono pioggie rego- tre gli animali pi feroci popolano le foreste e, quando
lari e lunghe secondo le stagioni, e nembi cos furiosi la fame li spinge, ti vengono fin sull'uscio di casa.
e spaventevoli da non potersene avere riscontro in Eu- I leoni, le tigri, le pantere, i leopardi, i rinoceronti
ropa; e a vicenda o un' umidit unita ad un calore in- ed i velenosissimi serpenti, sono qui come in loro patria,
sopportabile, o un secco estremo unito ad uh freddo e vi crescono in numero sterminato. Ma anche qui
intenso, sebbene questo sia pi raro. la patria degli animali pi utili all' uomo; e per non
L'Europeo difficilmente si pu addattare al clima di dire de' buoi, dei cavalli, dei cervi, delle scimmie, dei
una gran parte dell'India, poich nella stagione delle pavoni, ecc. accenner solo ai numerosissimi cammelli
pioggie si trova in preda a milioni di moscherini, di ra- ed elefanti, i quali mansuefatti riescuno d'un utilit im-
mensa, come quelli che servono in tempo di pace al tivo con le regioni al di l del Gange, esportandone
trasporto delle m e r c i , ed in guerra a scompigliare le quantit enorme di riso, ed anche con la Cina da cui
file dei nemici. Queste maraviglie poi sono ancora poca esportavano la seta. P e r lo pi le carovane andavano
cosa accanto alle pietre preziose, ai diamanti, ai rubini, sugli elefanti: facevano viaggi che alle volte duravano
ai topazi, che abbondano in quelle terre. -anche t r e o quattro anni tra l'andata ed il ritorno. An-
141. A g r i c o l t u r a , I n d u s t r i a e C o m m e r c i o . che sufficiente era il movimento per mare, in partico-
Le terre gi cos fertili per natura, erano anche colti- lar modo rivolto all'Isola di Ceilan, loro emporio prin-
vate con sollecitudine, essendo tenuta in grande impor- cipale, e all'Indo-Cina. Quelli che uscivano a trafficare
tanza l'agricoltura. Il contadino era rispettatissimo, non erano chiamati Baniani.
tolto mai dalla campagna, neppure pel servizio militare:
uffiziali appositi misuravano i terreni, curavano i ca-
nali, tracciavano le vie fra.i campi sterili. Nelle stesse CAPO II.
guerre i soldati dovevano aver riguardo a non devastare
le terre, n potevano ridurre a schiavit i contadini : SI P e r i o d o Vedi co.
onde , vicino al campo di battaglia , il colono guidava
Primi abitatori. Gli Arii nell'India. I Veda.
tranquillamente il suo a r a t r o .
La societ Vedica. La religione Vedica.
N di piccola importanza era l'industria. La lavora-
zione del cotone era animata assai: tessevano svariatis- 142. P r i m i a b i t a t o r i . I primi abitatori del-
sime stoffe sia bianche sia tinte : gi antichissimamente l'India furono i Dravidi di razza Giafetica (di famiglia
tessevano la scorza degli alberi e facevano quei morbi- Turanica), ed i Chusciti di razza Camitica. I Dravidi
dissimi scialli, che l ' a r t e Europea non sa per anco imi- vennero per i primi, non molto tempo dopo la disper-
t a r e . La tinta turchina detta indaco t r a e origine di l. sione degli uomini, e si diffusero largamente. Ma per
Anche il commercio e r a allora molto animato. Ampie l'invasione dei Chusciti molti di essi si ritirarono nella
vie erano aperte, con pietre migliarie che segnavano le Penisola del Dekan, della quale occupano anche al pre-
distanze, le stazioni e gli alberghi, e con appositi uffi- sente la massima parte. I Chusciti, partendo dalla Cal-
ziali .a guardarle. Ma gli Indiani, assai pi contemplanti dea e i estendendosi progressivamente lungo il litorale
che attivi, ordinariamente aspettavano che gli occiden- marittimo, dopo aver occupato la parte meridionale
tali venissero a cercare le merci loro, mentr'essi tran- dell'Iran, penetrarono finalmente nell'India e si sta-
quilli, considerando l'Indo come il termine del mondo, bilirono in tutto il bacino dell'Indo e del Gange.
non s'avventuravano al mare. Ci non toglie che varie Questi Chusciti erano una razza di color bruno e
carovane non si portassero dalla parte d'occidente fino quasi nero ; ma che tutte le tradizioni antiche del 1
all'Egitto ed all'Arabia per esportarvi gomme ed in- l'India s'accordano a rappresentarci come molto avanti
censi, e dalla parte d'Oriente facessero commercio at- nella coltura, possedendo grandi citt, un'agricoltura
perfezionata, un'industria fiorente, cognizioni assai svi- che formano i libri sacri degli Indiani e che furono con-
luppate sotto certi rapporti ; in una parola tutto il fondo servati con religiosa cura dai Bramini. I Veda sono
della vecchia coltura chuscitica quale si vide nella Caldea. raccolti in quattro grandi libri : Rig-Veda, Sama- Veda,
Una terza popolazione venne dall'Occidente ad occu- Iagiur-Veda e Atarva-Veda. Ciascun libro comprende
pare questi paesi e a sovrapporsi agli abitanti che gi t r e parti, i Mautras o gli inni propriamente detti, e
vi erano: sono gli Arii, i quali, (come esponemmo al poi due ordini di commentarii, che finirono col tempo per
paragrafo 116 parlando dell'origine di questi popoli), diventare anch'essi sacri. Di questi commentarii, gli uni
varcata la catena dell' Indo-kousk, vennero in cotesti bei dogmatici, mitologici e sopratutto rituali (i Brarnanas),
paesi per porvi la loro fissa dimora. rimontano ai principii della costituzione della dottrina
Determinare il tempo in cui gli Arii penetrarono dalla braminica; gli a l t r i , posteriori d'assai e principalmente
regione dell'Occus all' India, non possibile; forse l'in- filosofici e morali, sono detti Oupanischads. Come si vede
vasione avvenne a pi riprese fra il 1400 ed il 1100 circa la sola parte veramente antica di queste raccolte sono
av. C. Neppure sappiamo il perch gli Arii parlanti la gli inni dei Mautras; i quali comunemente si fanno risa-
lingua sanscrita, si siano separati dagli Arii parlanti la lire fino al secolo X I V av. C., vale a dire circa al tempo
lingua zenda, e si siano dipartiti dalla regione dell'Oxus, di Mos; e ci si ricava anche da questo, che la loro lin-
patria comune e primitiva. Solo sappiamo che questi Arii, gua, paragonata al sanscrito classico delle grandi epopee,
calati nella valle dell'Indo, si stabilirono sulle rive di presenta un carattere d'arcaismo assai spiccato. Il primo
questo, ed a poco a poco occuparono il paese, che essi lavoro di raccogliere gli inni , prima isolati e recitati
chiamarono Sapta-Sindliava, o paese dei sette fiumi arbitrariamente, viene attribuito a Krischna Draipayana,
(Pendgib). Quivi essi lasciarono la denominazione generica sopranominato Veda-Vyasa, l'ordinatore dei Veda .
di Arii e si chiamarono Indiani. La conquista del nuovo
144. C o s t i t u z i o n e d e l l a S o c i e t v e d i c a . Dagli
paese cost agli Arii-Indiani lunghe lotte cogli indi-
inni vedici si ricava che gli Arii del Sapta Sindhava
geni Chusciti, che essi chiamarono col nome generico di
erano pastori ed agricoltori. Ciascuna famiglia si sta-
Dasious (nemici); ma in fine ci riuscirono completamente,
bil in luogo adatto per pascolare i proprii armenti e
ed i Chusciti non poterono pi in seguito alzare la testa:
coltivare le t e r r e . Alla morte del padre le famiglie non
furono costretti a riconoscerne la superiorit e starsene
si discioglievano, n si dividevano i beni, ma tutti re-
a loro sottomessi come una classe soggetta. (1).
stavano uniti e formavano una specie di associazione at-
143. I V e d a . Tutto quanto conosciamo sul pe- torno al primogenito od attorno a quello, che tutti
riodo primitivo della storia degli Arii, sul tempo cio d'accordo incaricavano di continuare il culto in onore
durante il quale dimoravano concentrati nel Sapta-Sin- degli antenati, e questi veniva considerato come ammi-
dhava, si trova nelle raccolte degli inni, dette Veda, nistratore dei beni comuni. La famiglia cos si perpe-
tuava per molte generazioni, e si chiamava famiglia
(1) Lenormdnl, HUtorie ancienne de l'Orient, Uvre huilime. chapilre I. associata per il vitto, il culto e i possessi .
BARBERIS. Storia orientale. 20
Varie famiglie poi cosi unite con vincoli matrimoniali,,
riti dei sacrifizii ed alle invocazioni religiose : erano i
ma che avevano il medesimo culto e il medesimo capo,,
Bramani (cos detti da brama, la preghiera). Di fianco
formavano un villaggio. Ciascuna famiglia della comunit
a questi stavano i capi, i guerrieri, i forti, gli Kcha-
conservava il suo proprio patrimonio, aveva la sua abi-
trias (da kchatra, forza , protezione, parola analoga al
tazione distinta (1) ; ma ciascuna comunit di villaggio
greco nproi). Infine, sotto ai saggi ed ai capi, eravi il
formava un t u t t o , i cui membri erano solidali e posse-
grosso della trib, i Vagias (da vig, il popolo), che at-
devano in comune la foresta e i terreni incolti e da
tendeva alla pastorizia ed alla coltura dei campi.
pastura. Il villaggio aveva il suo capo, che era assistito
145. L a r e l i g i o n e v e d i c a . L e trib Ariane di-
da un consiglio dei capi delle famiglie.
scese verso l'Indo, quando erano ancora nei loro primi-
Infine le Trib si costituivano in seguito ad accordo tivi paesi, non avevano voluto accettare la riforma
delle famiglie , che abitavano uno stesso territorio per religiosa, che col andava spandendosi, personificata
provvedere agli interessi comuni. Ciascuna trib poi sotto il nome di Zoroastro ; ed arrivati nell' India
aveva il suo capo, che i Veda designano sotto il nome cercarono di star attaccati alla religione primitiva, che
di raja (2). i loro padri avevano professata nella regione dell'Oxus.
Gli inni vedici nominano dieci trib (tre delle quali, i Tuttavia non pass molto t e m p o , che questa religione
Bharatas, gli Iksciavakus e i Pauravas appariscono pi s'and gradatamente alterando e declinando sempre pi
potenti e pi ragguardevoli delle altre) ; tuttavia lecito verso il politeismo. L' idea fondamentale e primitiva
pensare che il numero ne fosse maggiore e che sia man- dell'unit divina s'andava obliterando: ed i personaggi
cata l'occasione di nominare le pi piccole e meno im- divini secondarii, Dvas, emanati della sostanza del-
portanti. La distinzione delle caute, quale noi la ve- l'Essere supremo, i quali prima non erano stati tenuti
diamo stabilita in seguito noli India, non esisteva ancora se non come qualit o potenze, tendevano sempre pi,
presso gli Arii del Sapta-Sindhava. Tuttavia qualche nell'opinione popolare, a divenire esseri affatto distinti;
germe eravi gi come condizione sociale, ma non come cosicch i fenomeni celesti ed atmosferici, e specialmente i
istituzione. Infatti in un inno dei V eda , si legge : O fenomeni luminosi, gli agenti che li producono, il sole,
Agvins ! favorite la piet (branma) , esaudite la pre- il fuoco, le stelle, il lampo, i fulmini, l'aurora, le nubi,
ghiera... favorite la forza (kchatra), proteggete gli eroi., la notte divennero a poco a poco l'oggetto dell'adorazione
aiutate il popolo (vig) . Di qui si scorge come nelle degli Indiani nel periodo vedico.
trib vediche vi fossero tre classi sociali. Un certo
Il pi grande degli di vedici Indra , il Dio del
numero di famiglie, che si vantavano di discendere da-
cielo, dell'atmosfera, del fulmine, il Dio che domina
gli antichi saggi, dai Rischis cio, s ' e r a conscralo ai
tutto il mondo. Gli Arii l'invocavano come Dio eterno,
essere primitivo e supremo, la cui potenza non aveva li-
(1) In Sancrito q u e s t e abitazioni si c h i a m a v a n o dama, p a r o l a , che , s e
ben si osserva, m o l t o alfine al greco '.jXZC, ed al latino domus.
miti, a lui era impossibile resistere ed era incomparabile.
(2) Cfr. il latino rex, regs. Indra squarcia le nubi, libera le acque prigioniere e loro

I*
alimentava la fiamma. Soma per la sua importanza
apre l'uscita verso la t e r r a , ove portano la frescura e
nel sacrifizio divent un dio di grande considerazione
la fecondit. In molti inni del Rig-Veda si celebrano i
esso medesimo, e fu anche innalzato allo stesso grado
combattimenti e le vittorie d'Indra contro Vritra, per-
degli di di primo ordine.
sonificazione delle nubi oscure, che si attortigliano e si
svolgono nel cielo come serpenti mostruosi (1). Riguardo al culto baster notare, che consisteva in of-
ferte di latte, burro, miele, in sacrifizi di animali e spe-
Accanto ad Indra, ed investito sovente della medesima
cialmente di cavalli. Le cerimonie del culto si compivano
potenza e dei medesimi attributi di esso, la mitologia
nell'interno della casa, o si celebravano all'aria aperta,
vedica ci mostra Varuna, ossia la volta celeste, e pi
poich non sembra che allora gli Indiani avessero templi.
particolarmente il firmamento, il cielo stellato (2).
Negli inni vedici si scorge che gli Arii avevano una
Surya invece il s o l e , il rappresentante del fuoco
convinzione profonda, che la virt della castit fosse
celeste, la sorgente perenne della luce e del calore.
t r a i doveri pi importanti, e per ci l'avevano in vene-
Tuttavia per la consuetudine di designare un mede-
razione grande, e si tenevano in mille precauzioni per non
simo essere con vocaboli diversi rispondenti ai diversi
mancare ad essa; facevano poi molte cerimonie espiati ve
aspetti sotto i quali vien considerato, pei' la facilit
per coloro che si fossero contaminati. Queste idee erano
con cui la fantasia degli Indi trascorreva a formare di
connesse con il concetto che essi tenevano dell'esistenza
ogni attributo, di ogni qualit un essere divino, la di-
umana. Essi tenevano che il corpo fosse l'involucro
vinit solare oltre che da Surya veniva rappresentata da
materiale d'un essere immateriale, che procedeva da Agni.
Smitri (il generatore), che il sole sorgente, da Mi-
Alla morte, gli elementi materiali ritornavano alla so-
tra (l'amico), che il sole giunto alla met del suo corso
stanza da cui erano venuti: (1) quanto all'essere imma-
quotidiano, da Aryaman (il protettore) che, per quanto
teriale , all' anima, specie di forma luminosa, il cui
sembra, fu dapprima come il sole tramontante, pi tardi
splendore sfugge alla vista dei viventi , esso ritorna
come il sole distruttore ed apportatore di morte.
agli di o si perde nella sostanza A'Aditya, cio nella
Altro gran dio velico Agni, il fuoco t e r r e s t r e (3). natura madre di t u t t e le cose; la sua sorte dipende dalla
Disceso dal cielo, o generato da Indra nel seno delle nubi, perfezione, a cui giunse. Cos gli inni vedici esprimono
esso il principio generatore degli uomini, ai quali fu la venerazione per la castit e la fede in un'altra vita.
inviato dagli di affinch potessero compiere i sacrifizi.
Dobbiamo ancora far menzione del Dio Soma, che (1) Ecco un inno della S a m a - V e d a , che i p a r e n t i del d e f u n t o devono re-
citare dopo sotterratolo, senza l a g r i m e n g e m i t i ; I n s e n s a t o chi p r e t e n d e
null'altro che la personificazione d'un oggetto di culto. che duri il corpo u m a n o : mal sicuro q u a n t o il r a m o della palma, f u g a c e
come la schiuma del m a r e . Composto dei c i n q u e elementi della n a t u r a , il
Il Soma era il succo di una pianta, dotato di potenza corpo si risolve in questi, e v a a r e n d e r conto delle azioni compite nel pre-
cedente suo stato. Non a piangerlo. La t e r r a p e r i s c e , periscono l'oceano
eccitante ed inebriante, con cui si facea libazione nei e gli Di, e il corpo d e l l ' u o m o , bolla d ' a r i a , f u g g i r e b b e alla distruzione?
Q u a n t ' di u n o r d i n e inferiore, deve p e r i r e ; q u a n t o elevato, a b b a s s a r s i : 1
sacrifizi offerti agli di, e che, versato sul fuoco ne legami del corpo disciogliersi, la morte p o r r e t e r m i n e alla vita. Rincrescono
ai morti le lacrime s u g l i occhi dei parenti. Non p i a n g e t e : compite gli ul. zi
i l ) Si ritrova in Indra lo Zeus pater di Omero, come il lupiler dei L a t i n i dovuti ai morti.
() Cir. la divinit Greca detta O i w a v o c
(Z) C f r . il latino vjnis.
invasione i Bharatas coi loro alleati furono respinti :
ma rifattisi e ritentata la prova, ruppero la barriera
loro posta dai Tritsus e tutti penetrarono nel bacino del
CAPO III. Gange. Il paese del Gange fu chiamato Aryavarta, ossia
terra degli Arii: quivi la loro civilt arriv al suo
Il Bramanesimo. maggior sviluppo. Le due trib dei Bliaratas e dei Tri-
tsus, gi nominate, primeggiarono sulle altre, e, quasi
Periodo eroico. Il Mahabharata e il Ramayana. direi, assorbirono le altre, delle quali quasi pi non si
Il libro della legge di Manu ed i Bramani. La parla in nessun documento. I Bharatas ebbero per ca-
dottrina Bromnica. Metempsicosi. Le caste. pitale la citt di Jlastinapura ; i Tritsus s'erano ripie-
Costituzione 'politica. gati ancor pi ad oriente del Gange, ed occuparono il
paese dei Kogalas, dei quali essi attribuironsi il nome,
146. P e r i o d o E r o i c o . Gli Ari, dopo d'aver di- ed ebbero per capitale la gran citt di Ayodliya. La
morato un tempo notevole uniti nella valle dell' Indo dinastia di r e che comandava ai Bharatas chiamavasi dei
(periodo Yedico) , trovandosi cresciuti ad un numero Ciandravanga (dinastia lunare), e i Tritsus erano sot-
troppo grande si divisero : una parte rimase col ed una tomessi alla dinastia detta Suryavanga (diastia solare).
parte immigr e portossi nella valle del Gange e quivi Le imprese dei r e di queste due dinastie formano il
sotto il nome d'Indiani, posero la loro sede fssa. Il pe- fondo dei due grandi poemi della letteratura sanscrita,
riodo di tempo che occorse per la emigrazione e per lo il Mahabharata e il Ramayana.
stabilirsi definitivamente in queste nuove sedi chiamasi 147. I l M a h a b h a r a t a e i l R a m a y a n a . Il
periodo eroico. Questo periodo della vita degli Indiani Mahabharata l'epopea nazionale dell'India bramanica.
assai oscuro , e non si hanno di esso che pochi ricordi Si tiene per autore di questo poema certo Krischna-
leggendarii e poetici, sparsi sia in alcune parti dei Dvaipayana, detto Yeda-Yjasa, il mitico compilatore
T e d a , sia nelle grandi epopee eroiche , e specialmente della raccolta degli inni dei Veda. Il Mahabharata si
nel Mahabharata. compone sopratutto di rapsodie tradizionali, nelle quali
Il movimento di migrazione sembra aver incominciato, gl'Indiani delle sponde del Gange avevano conservato,
circa il 1100 av. C., attraversando il Sarasvati, il pi sotto una forma pi o meno figurata, i ricordi degli
orientale degli affluenti dell'Indo. La trib dei Tritsus, avvenimenti della loro et eroica, principalmente di
che per la prima avea passato questo fiume, unitasi coi quelli che si riferiscono alla lotta del Kurus e dei Pan-
Dasyus (indigeni), tent d'arrestare l'invasione di dieci davas (due rami della dinastia lunare) per il possesso
altre trib, che s'erano raccolte sotto gli ordini del di Ilastinapura. Ma attorno a questo avvenimento si
capo dei Bharata. La lotta, che ne segu, viene ordina- aggrupparono, come episodii, infinite altre traditimi e
riamente chiamata la guerra dei dieci re. Nella prima miti, tanto che impresa assai malagevole e mal sicura
il scernere gli elementi storici. La prima raccolta dei (probabilmente 1' odierno Ceylan). I demonii , il cui
canti epici si componeva di soli 8.000 distici e costi- principe Ravano era signore di L a n k a , avevano rapito
tuiva molto probabilmente un'epopea tutta eroica. Ma ai genii buoni il privilegio d' essere invulnerabili ; i
nello stato in cui noi lo possediamo oggi, il Mahabha- genii buoni allora supplicarano Visn di incarnarsi.
rata, smisuratamente allungato per continue aggiunte Visn si incarn in Rama, e, marciato contro Ravano^
ed interpolazioni, non conta meno di 100.000 distici. dopo mille stravaganti peripezie ed avventure riport fi-
una specie di ricettacolo confuso di tutte le idee della nalmente completa vittoria.
saggezza bramanica : gli antichi canti epici sono come
Come autore del Ramayana vien indicato il poeta
soffocati da una valanga di riflessioni religiose, dogma-
Valmichi (1).
tiche, morali, filosofiche, che hanno cangiato l'indole
148. I l l i b r o d e l l a l e g g e d i M a n u . I B r a -
primitiva del libro e gli danno, agli occhi degli Indiani,
m a n i . Durante il periodo eroico, fra gli Arii della
il valore di libro sacro. Tutta la mitologia, come tutti
valle del Gange si comp un gran mutamento riguardo
i dogmi del Bramanismo, vi hanno posto. 11 lavoro
allo stato sociale. La vita agricola prese il sopravento
di amplificazione e di interpolazione del Mahabharata,
sulla vita pastorale; i costumi s'addolcirono; l'industria
per opera dei dottori bramani, dur per molti secoli,
incominci a svilupparsi ; e gli elementi sociali si rego-
e si prolung fino quasi alla nostra Era Volgare.
larizzarono. Opera del tempo e di naturale progresso,
Le Grandi guerre sovra accennate non solo produs- questa trasformazione della societ vedica era ornai fatta
sero dei cambiamenti nelle circoscrizioni territoriali della quasi intieramente, quando i Bramani le diedero la
valle del Gange, ma ebbero anche per effetto il dilatarsi consacrazione suprema della religione e della legge. Al-
degli Arii-Indiani nella parte peninsulare dell'Indostan, lora fu costituita sulle sponde del Gange la societ
ossia nell'odierno Dekan, eh' essi chiamarono Daksci- brarninica. La sua organizzazione completa esposta nel
napatha. Le spedizioni e le imprese degli Indi verso il Libro della legge di Manu (Manava-Dharma-Qastra) ,
mezzogiorno formano il fondo del secondo grande poema che fu compilato circa al secolo IX av. l ' . V. , e
indiano, che si chiama Ramayana. Per questo poema, che il codice religioso e sociale dell'India aria.
i cui protagonisti sono principi della dinastia solare di
I bramani hanno dato a questo codice un carattere
Ayodhya, ribocca talmente di elementi fantastici e fa-
sacro e quasi divino, ponendogli in fronte il nome di Manu,
volosi, che un'eco debolissima delle accennate spedi-
il primo uomo, il prototipo dell'essere pensante. Si
zioni. Esso pu dirs ! , dal principio al fine, un'allegoria ;
chiama adunque Bramanesimo 1' organizzazione sociale,
ed il suo fondamento storico in quanto 1' allegoria
religiosa e politica, che si svilupp fra gli Arii della
applicabile al fatto storico della propagazione dell' in-
valle del Gange sotto l'influenza dei bramani. Costoro,
civilimento indiano verso il mezzogiorno. L'allegoria del
elaborarono e svolsero le vecchie credenze vediche, in
Ramayana consiste nella spedizione di Rama (Rama
l ' e r o e principale del poema) contro 1' isola di Lanka (1) I l Ramayana f u tradotto in lingua italiana dall'illustre G a s p a r e Gor-
resio protessore all'universit di Torino.
guisa da formare una dottrina religiosa in gran p a r t e due divinit del volgo al loro dio astratto Brama, pro-
umana ; e, facendo rispondere principii morali e pratici ai dussero la famosa Trimurti, ossia trinit indiana, co-
principi metafisici, composero un vasto e complesso si- stituita perci di Brama creatore, Yishn conservatore
stema dogmatico, sociale e politico. e di Siva distruttore (1).
149. L a d o t t r i n a b r a m a n i c a . La religione Anche nel sistema religioso elaborato dai Bramani si
indiana, che poco a poco si era materializzata ; per le scorgono molte verit primitive, come l'unit di Dio, il
speculazioni dei bramani, assunse una nuova forma. Al decadimento dell'uomo, ed una successiva riparazione (2).
concetto di di materiali, adorati dal popolo, fu sostituita La persuasione dell'immortalit dell'anima negl'In-
la concezione metafisica di Brama, ritornando cos al diani ebbe efficaccia tanto profonda, che penetr in
concetto primitivo dell'unit divina. La preghiera {Bra- tutti gli affetti, ne inform tutti i pensieri. Della colpa
ma), diventata Dio supremo, un dio pura intelligenza, originale memoria in loro qual concetto d'una grande
esistente per s stesso , causa suprema dell' universo. caduta, di un peccato a cui tutta natura consent : tutto
A poco a poco gli di vedici furono aboliti o trasfor- in loro ricorda un meglio perduto e l'aspettazione del
mati, diventando manifestazioni diverse del nuovo Dio. risorgimento. Gl'Indiani conservarono memoria del dilu-
Nelle dottrina braminica t u t t e le cose esistenti ebbero vio, in cui Visn salv un solo principe dalla distru-
principio da Brama per emanazione, e t u t t e devono, o zione universale.
prima o poi, fare ritorno ad esso. Pel principio panteistico Brama dichiar che l'orgoglio causa d'ogni male :
dell'emanazione, i bramani credettero poter ammettere dunque obbligo di tutti l'abnegazione di s, tanto pel
un'infinit di di secondar, attribuendo a ciascuno moglie corpo, quanto per lo spirito; quindi cardinale virt il
e figli e molte avventure anche scandalose. F r a t u t t e rinunziare affatto al proprio essere e considerare per
queste divinit , oltre a B r a m a , due acquistarono gra- supremo dei beni la meditazione, spinta al segno di so-
datamente un'importanza maggiore delle a l t r e : esse stituire l'intuizione di Dio alla coscienza di s stesso.
sono Vishn e Siva. Vishn, dio vedico, fu accolto nel
(1) Si espresse la trimurti colla voce Oum, prima parola, proferita dal
sistema bramanico col carattere di protettore e con- creatore, o c h e racchiude in s e t u t t e le qualit, e nella q u a l e B r a m a medi-
t a n d o trov l a t r i m u r t i , i V e d a , i mondi e la universale a r m o n i a . E s s a
servatore dell'universo e degli uomini: gli venne pure scritta in t u t t i i monumenti bramanici e il pio Indiano la m o r m o r a senza in-
terruzione, e si reputa felice per s e m p r e se pu morire pronunciando q u e s t a
attribuita la propriet di incarnarsi e presentarsi nel p a r o l a ; essa corrisponde all'amen, per la radice e pel significato di rasse-
mondo con forma materiale e sensibile, per esercitare gnazione. . .. ..
(2) Ecco come nel BaijavadijhUa A r i u n a p r e g a il S i g n o r e : E s s e r e eterno,
l'uffizio suo di protettore e conservatore (1). Siva pro- onnipotente, t u c r e a t o r e d ' o g n i cosa, Dio degli Dei, e conservatore del mondo:
incorruttibile la tua n a t u r a , e distinta da t u t t e le cose caduche. I u tosti
babilmente fu da principio un dio dei Kusciti, da cui lo innanzi a t u t t i gli di, t u l'antico semplice (anima, vivificante) e il sublime
sostegno dell'universo. T u t t e cose tu conosci, degno di essere da tutli co-
tolsero gli Indiani: il suo c a r a t t e r e era in parte be- nosciuto : s o r b e n t e s u p r e m a , per te il mondo usci dal nulla. Ognuno s in-
chini avanti a te : sii tu v e n e r a t o in ogni p a r t e , tu che in ogni p a r t e sei.
nefico ed in parte malefico. I Bramani, unendo queste Infinita l a gloria t u a e la potenza. T u p a d r e degli esseri viventi, saggio
precettore del m o n d o , degno delle nostre adorazioni. Chi pari a te ? Io ti
saluto, m i prostro a ' tuoi p i e d i , imploro l a t u a misericordia, o Dio a d o r a -
bile, p e r c h e tratti come il p a d r e col figliuolo, come l'amico coll'amico, come
( i ) L e incarnazioni di Vishn si c h i a m a v a n o ovato-,-a. l ' a m a n t e coll'oggetto del suo a m o r e .

3 P
150. M e t e m p s i c o s i . Credono i seguaci di que-
li fa persino erigere ospedali pei cani infermi, ma li la-
sta religione, che, alla morte del corpo, le anime per-
scia indifferenti per l'uomo bisognoso, attesoch, se egli
fettamente pure si congiungono per sempre con Iddio
patisce, lo merit.
(Paradiso) ; che le ree di enormi peccati vengano preci-
A fine di potersi unire colla divinit, i seguaci di que-
pitate nel Nervan (Inferno) ; e che le intermedie, che for- sta religione fanno molle preghiere, digiuni, limosine,
mano la maggior parte, tornino ad animare nuovi corpi anche severe penitenze, (1) e per lo pi in vecchiaia condu-
cono una vitaromitica, chiusi in ispecie di conventi, dove
d'uomini o d'animali secondo i meriti od i demeriti della meditano e contemplano continuamente l'essenza divina
vita anteriore, e questo per molte generazioni fintanto (massimamente i sacerdoti) ; poich secondo la loro dot-
che, intieramente purificate dalle loro colpe , possano trina, chi arriva a conoscere Brama, l ' E n t e supremo,
per ci stessi diventa dio, e, morendo, il suo corpo al
pervenire al detto congiungimento con Dio. Questa gran Dio si unisce. E d ecco l'origine di quei filosofi
trasmigrazione delle anime, conosciuta col nome di Me- contemplatori dell'India, i quali stanno giorni ed anni
immobili col pensiero fisso nella divinit, e che conten-
tempsicosi, pare credenza antichissima nell' India, ove d i Ai giorni nostri, come 3.000 anni f a , n e l l a festa del Carro migliaia di
si vuole che la imparassero gli Egiziani ed altri popoli devoti trascinano il p l a u s t r o del Ilio t r a il canto e le d a n z e : d ^ g m iato p a -
dri e madri coi fanciulli in braccio si scagliano avanti a quello per r i m a -
antichi. Questa metempsicosi e la divisione degli uomini Bere schiacciati. L'idolo di Giagrenat, n e l g o v e r n o di B e n g a l a , l a t t o di le-
in caste formano il cardine della vita degli Indiani e g n o e magnificamente vestito, e colle braccia d o r a t e , il viso tinto in nero,
f a bocca a p e r t a e di color s a n g u i g n o , n e l l a s o l e n n e processione di Giugno
la chiave per capire i fatti della loro storia. posto s o p r a u n immenso c a r r o s o r m o n t a t o da u n a torre a l t a 60 piedi. Al
p r u n o v e d e r l o , la moltitudine con uno s p a v e n t e v o l e grido, confuso con li-
Queste due cose, una innestata sull'altra, son deri-
scili ledano al c a r r o e n o r m i corde a cui s ' a t t a c c a n o u o m i n i . d o n n e , f a n -
vate dalla falsa interpretazione del dogma della caduta ciulli, opera meritoria considerando che m e t t o n o il Dio in movimento. La
dell'uomo e del futuro rigeneramento. L'espiazione co- t o r r e s ' a v a n z a p e n o s a m e n t e con g r a n f r a s t u o n o e le r u o t e cigolano sotto U
peso della g r a v e m o l e , s e g n a n d o di profondi solchi il t e r r e n o : 1 sacerdoti
stituisce il nodo della famiglia Indiana. Ogni anima recitano inni, i g r u p p i dei pellegrini a g i t a n o i r a m i ; m a presto la scena
un'emanazione divina degradata che espia ; el essendo diventa terribile, perch la religione i n s e g n a ad essere g r a t a al Dio u n a
libazione di s a n g u e : i poveri fanatici a r d e n t i di ottenere un sorriso dall o r -
arcanamente legata con le anime tutte, da cui discende ribile n u m e , si g e t t a n o sotto alle r u o t e : alcuni si limitano a tarsi f r a c a s s a r e
o che genera, trae nella decadenza o nella rigenera- b r a c c i o o g a m b e , m a i pi devoti sacrificano la v i t a . L n a calca di altri devoti
m e z z o zelanti si c o n t e n t a n o espiare i loro peccati ora con t o r t u r e che gene-
zione tutti gli avi ed i nipoti. Il vivo merita adunque r a l m e n t e non recano l a m o r t e , ora ficcandosi cannuccie nelle br accia o nelle
per i defunti, o prepara ai posteri sorte peggiore. Chec- s p a l l e , ora facendosi sul petto , sul dorso e sulla f r o n t e centoventi f e r i t e ,
secondo u n numero rituale : uno si trafora la lingua con un acuto ferro
ch succeda in questa vita punizione o ricompensa
altri la taglia colla sciabola. O r r e n d a mistura di v e n t a primitive coi pi
d'una anteriore: neppure la morte spezza il legame tra- s t r a n i traviamenti : P e r o c c h tali atrocit in u n popolo u m a n o e m a n s u e t o
padre e figli, perch questi soli possono recar suffra- sono s u g g e r i t e dalla credenza della trasmigrazione delle anime, t questa
rampolla d a u n a g r a n d e verit, cio che l'uomo peccando viene ad assomi-
gio ai genitori. g l i a r s i alle bestie e che s e p a r a t o da Dio col pecca o per lunghe edifficil
p r o v e soltanto pu ricongiungersi a l l a f o n t e di ogni b e n e : v e n t a che e s s t
Secondo gli Indiani adunque, in conseguenza della
r e s e r o m a t e r i a l e e in cui confusero il cielo e la t e r r a . L n i c o mezzo a sot-
dottrina della metempsicosi, quanto ne circonda avvi- t r a r s i a q u e s t e d i u t u r n e espiazioni credon la s a p i e n z a , l a contemplazione
vato da anime dei Dostri simili. Qual rispetto adunque c o n t i n u a e l'assoluta estasi d e l l ' a n i m a ; assorta nell oceano senza f o n d o del-
l ' e s s e n z a infinita: t a l c h ogni loro filosofia si riduce a s t a c c a r s i d a l l e cose
per ogni animalo, per tutto i: creato '. Questa simpatia t e r r e n e e tuffarsi in Dio fino ad a r r i v a r e ali annichilimento d e l me s p i n -
t u a i e ed interno. (CANTO').
piando si lasciano anche morir di fame, per diventare le leggi proibivano ogni matrimonio t r a persone appar-
di essi stessi.,Siffatti sacerdoti e filosofi son detti tenenti a caste diverse, ma specialmente di una delle
B;'ama/ii e Ginnosofisti (1). Strana mistura di verit t r e superiori con quei della quarta.
primitive coi prodotti di sbrigliate immaginazioni! (2). I Bramani esercitavano le funzioni religiose ed erano
Il Bramanesimo, religione tanto antica, ancora pra- addetti alla custodia dei templi, in s gran numero, che
ticata al giorno d'oggi da forse 150 milioni di uomini, alcune volte se ne contavano fino a mille per un tempio
che abitano l'India, la Persia e le circonvicine regioni. solo. Dovevano studiare i Veda ed insegnarli agli a l t r i ;
In fondo, nella religione del Bramismo , il panteismo, coltivavano le scienze ed erano ad un tempo sacerdoti,
che, vi domina grossolano trae ad una vita materiale e sapienti, giudici e medici (1). I figli dei Bramani o
voluttuosa, raffinato fa che l'uomo, non trovando realt Sanni incominciavansi ad iniziare al sacerdozio con infi-
dove appoggiare, miri a disciogliersi dall'illusione delle nite cerimonie, e rimanevano molti anni in casa d'un
cose. Da ci il viver molle di alcuni, e le maravigliose precettore, finch non avessero imparato i Veda. Un
mortificazioni degli altri. severo rituale ne regolava le azioni giornaliere, consi-
151. C a s t e . E'creduto fermamente dai seguaci stenti per lo pi in preci, sacrifizi e abluzioni. I Bra-
del Bramanesimo, che quando Brama volle creare gli mani non possono mangiare con veruno di classi infe-
uomini, trasse i sacerdoti o Bramani dal suo cervello, riori, fosse anche il r e ; n cibarsi d'altra carne che
i guerrieri, detti Sciatrici, dalle sue spalle, gli agri- di vittime. Inespiabile iniquit l'uccidere un Bramano
coltori e mercanti, detti Vaisia, dal suo ventre; i Sudras tuttocch reo d'ogni delitto.
poi, o servitori, d a ' s u o i piedi. Di qui derivano le varie Gli Sciatria, ossia i g u e r r i e r i , sono incaricati della
classi o caste dei cittadini, le quali devono rigorosa- difesa della p a t r i a ; essi soli hanno il diritto di p o r t a r
mente star separate le une dalle a l t r e . P e r la qual cosa armi.
I Valsici erano coltivatori, artigiani e mercanti ; e
(1) Questo, che a prima vista si d i r e b b e u n semplice trovato poetico
u n a p r e t t a v e n t a . 1 siffatti rilosofi sono piene le foreste d e s e r t i *??- formavano il numero pi grande della nazione. Loro
torni dei templi d e l l ' I n d i a , Gi i seguaci Si A l e s s a n d r i de crisse costo
cibantisi nei boschi di radici, vestiti di corteccia d' albero, con i n t e n s i ^ c a - applicazione speciale doveva essere l'allevamento del be-
pellature. T a l . s, t r o v a n o oggi p u r e e si t r a v a g l i a n o a n c o r a i raefpLosi stiame. Il creatore, dice il codice di Mun, pose il be-
favolosi, di p i e g a r e in dietro V d ? a v e l i e
m a n i e quelle dei piedi, p e r modo di c a m m i n a r e sul dosso del piede. Alcuni stiame sotto la cura dei Vaisia, come gli uomini sotto
di questi, incrocicchiate le g a m b e a l l ' o r i e n t a l e , alzano le braccia, e in q u e -
sta posizione r i m a n g o n o per anni, lasciandosi crescere l a b a r b a e ie u n g h i e quella dei Bramani: un Vaisia non deve mai d i r e , io
disseccare le parti carnoso e irrigidire i muscoli in modo di s e m b r a r e a~d un
tronco, ricevendo immoti 1 torrenti di pioggia o la sferza del sole c o c e n t e , non mantengo armenti.
od il morso d insetti v e l e n o s i : altri tralasciano oa-ni cibo e solo assorbono
u n a b e v a n d a o f u m a n o u n ' erba la q u a l e h a v i r t di d i m a g r a r e ed e s i n a - I Sudra erano destinati a servire le t r e caste supe-
nire il corpo.
(2) Quando si potranno meglio r a v v i c i n a r e lo Zendavesla coi Veda, a p p a - riori, n potevano acquistare alcuna propriet in fondi.
rir torse tra essi t a n t a parentela q u a n t a f r a l ' i n d i a n a mitologia e la Greca-
e s a r a provato come P e r s i ed Indi a t t i n s e r o alia stessa misteriosa fonte le
Lo studiare i Veda loro vietato sotto pena di morte ;
credenze religiose : se non che i primi si rivolsero principalmente a l l a mo-
r a l e . gli altri alla s c i e n z a : popoli d e l l ' I n d o s t a n si applicarono alla spe- (1) Soli essi sono medici, p e r c h le malattie vengono da punizioni del cielo;
culazione. m e n t r e quelli dell Iran a t t e n d e v a n o all'opera (CANTU'I soli essi sono giudici, perch soli conoscono la legge.
il maggior grado cui possano a r r i v a r e il servire un
soluti, e venivano considerati come i soli padroni del
Bramino, e se riescono in questo sperano dopo morte
territorio dello stato, degli elefanti, dei cavalli, degli
migrare in una casta superiore.
animali utili; ma il loro potere era limitato da princi-
Da quanto pare, i membri delle t r e prime caste erano i
pio dalla casta sacerdotale, nella quale eglino dovevano
discendenti dei popoli, che, come abbiamo detto, vennero
scegliere i loro consiglieri, e dai privilegi inviolabili
a conquistar 1' Ind ; a in tempi antichissimi, ed i Sudra
delle caste e dei governatori delle provincie. La fami-
erano i discendenti dagli abitanti primitivi soggiogati.
glia del Raja doveva appartenere alla casta dei guer-
Oltre a questi v' era ancora la casta degli impuri ,
rieri, di che, spenta una dinastia, tra questi i sacerdoti
ossia schiavi, detti Paria. Costoro, disprezzati al sommo,
eleggevano il nuovo r e tostamente. Il R a j a nominava
erano esclusi da ogni consorzio umano. Un Bramano o
a suo talento dei vicer per le maggiori provincie, e
g u e r r i e r o , che parlasse con un Paria, era reputato degno di
questi assegnavano i loro luogotenenti nei varii distretti.
morte, e un guerriero cui un Paria s'accostasse, potrebbe
Tanto i vicer quanto i luogotenenti erano quasi indipen-
ucciderlo, perch i Paria son creduti maledetti ed esecrati da
denti ; dovevano tuttavia pagare tributi e somministrare
Dio e destinati ad espiare enormi colpe d'una antecedente
soldati al Raja in caso di guerra.
vita. Quando un membro d'altra classe loro passa da presso,
Gli antichi eserciti indiani erano formati da quattro ca-
essi devono prostarsi e tenere la faccia a terra finch non
tegorie: fanti, cavalli, elefanti e carri.
sentano pi scalpiccio di colui che pass. Di pi ven-
Il prodotto dei campi si raccoglieva in comune e cia-
gono esclusi da tutti i templi e devono vivere lontani
scuno della razza dominatrice ne aveva p a r t e , talch
dalle citt e dai luoghi abitati , t r a le foreste o sulle
non poteva crescere la ricchezza individuale.
montagne ; si considera come contaminata l'acqua ed il
latte su cui fosse passata anche solo l'ombra di essi. Esclusi La giustizia si rendeva rigorosamente, e severissime
dagli Di comuni, hanno i loro proprii di un'impronta erano le pene, massime pei delitti contro la casta sacer-
diversa. Uccidere una pulce od una cimice, e r a delitto; dotale. Chi era convinto di falso avea tronche t u t t e
ma uccidere un P a n a non l'era : i cani ammalati cura- le estremit ; chi aveva ferito un a l t r o riceveva le fe-
vansi a pubbliche s p e s e , ma dare ricetto ad un Paria r i t e stesse, oltre il taglio della mano : che se l'offesa
stimavasi come cosa obbrobriosa. La metempsicosi poi era fatta ad un artigiano, che perci perdesse l'arte
ribadisce questa distinzicne delle caste col perpetuarle sua, ne andava la testa. Perch il magistrato rimanga
anche d' po la m o r t e . sicuro da violenze il codice ordina, che al luogo di sua
residenza sia costrutta una fortezza, e si fabbrichi un
152. C o s t i t u z i o n e p o l i t i c a d e g l i s t a t i b r a m a -
muro nei quattro lati del forte con torri e merli, e
n i c i . La legge di Man ci mostra qual fosse l ' o r -
tutto in giro un fosso profondo. Molti di questi edilzi
dinamento politico degli Indiani dell'Aryavarta. L'India
eggono t u t t o r a in piedi.
fu sempre divisa in un numero grande di stati, i cui
capi chiamavansi Raja. Costoro erano indipendenti, as-

BARBERIS. Storia orientale, 21


Non ostante gl'infiniti contrasti, che dovette incontrare,
anassimamente per parte dei Bramani, la sua religione
si diffuse tosto per tutta l'India; e tanto seppe affasci-
CAPO IV. nare il popolo, che si credette dai suoi seguaci ch'egli fosse
una nuova incarnazione di Visn. Suo intento principale
Il Buddismo. I Greci nell'India. Candra- era d'eccitar l'amor fraterno e l'eguaglianza degli uo-
gupta. Asoka. Vicrarnedizia. mini ; perci fondamento del suo sistema religioso era
d'abolire la divisione degli uomini in caste, e di far la
153. I l B u d d i s m o . Uno de' pi celebri fatti sua religione accessibile a tutti. Deridendolo i Bramani,
della storia antica dell'India fu l'apparizione di Budda. perch un gran peccatore s'era convertito alla sua re-
Questa parola, che significa il savio , fu adoperata ligione, egli soggiunse : Mia legge di grazia per
per denominare un celebre riformatore delle dottrine tutti; quindi tale, che anche mendici tanto miserabili
del Bramanesimo, il quale nacque 500 anni circa av. possono diventar religiosi.
Cr. (1). E r a questi figlio di un piccolo re dell'India I Bramani, che non avevano potuto arrestare la diffu-
centrale ed ebbe il nome di Gautama o Siddhwtha. A sione del Buddismo, mentre viveva il fondatore, riusci-
20 anni vedendo la grande depravazione dei costumi rono dopo la morte di lai a farla soccombere nell'India.
degli uomini si pose in capo di volerli riformare. A Non si spense p e r , ma si allarg a Ceylan , per le
questo fine, abbandonati genitori e patria, si ritir in isole che formano l'Oceania, nel Tibet, nella Mongolia,
una perfetta solitudine sulle sponde del fiume Narasara e per tutta la Cina, di modo che il numero de' suoi
nel regno di Udipa, dove stette sei intieri anni, senza seguaci and aumentando in guisa che dicono superasse
mai interrompere le sue sublimi meditazioni (2). Uscito i 300 milioni d'uomini.
di l, si diede a predicare alla moltitudine, che in folla Sostengono i Buddisti, che, morto l'autore della loro re-
a lui accorreva, maravigliata del suo strano modo di ligione, l'anima sua pass nella persona di un altro uomo.
vivere. Crescendo ogni di pi i suoi seguaci, elesse al- Siccome i sacerdoti Buddisti chiamavansi Lama, quegli in
cuni pi fidi a suoi discepoli e chiamolli Sannei, cio cui pass e sta passando per metempsicosi l'anima di Budda,
vincitori delle passioni, nome che ebbero poi tutti i suoi si chiama JDalay Lama, o gran Lama, ossia Lama simile
sacerdoti. Tenne modo che questi si erudissero bene nelle all'oceano. Cacciato dall' India, al Bcday Lama furono
sue dottrine, e poscia loro ingiunse che sparsi nelle citt assegnati dominii nel Tibet, ove di vantato principe tem-
e terre predicassero da per tutto la religione sua. porale, costitu una saldissima monarchia con la citt di
(1) Secondo un'opinione non affatto da t r a s c u r a r s i . Budda a v r e b b e predi- Lassa a capitale, la quale ancora al giorno d' oggi vien
cata la s u a riforma religiosa nell'India solamente al principio del 2 secolo
d e l l ' E . V. od a n c h e pi tardi. considerata come citt sacra e centro del Buddismo.
(2) P e r questo fu chiamato Qahjamuni, cio il solitario del Qafoja .
C a k i a e r a il n o m e di una dinastia della c a s t a militare a cui a p p a r t e n e v a il Budda non lasci alcuna cosa per iscritto, di modo
p a d r e del solitario.
cbe difibile resta determinalare forma primitiva della
308
sua dottrina, la quale, secondo i paesi ed 1 tempi diversi, satrapie. Quindi si pu dire che la storia dell'India non
si manifesta in maniere assai differenti. per da incomincia che con la spedizione di Alessandro (1).
notare come egli, seguendo il costume di quei t e m p i , 155. C a n d r a g u p t a . Ma anche questa conquista
propose pochissime cose da credersi, cio pochissimi greca fu di breve d u r a t a ; poich morto, poco dopo, Ales-
dogmi, poich essi per lo pi riescono assai difficili a sandro, ed avendo i Macedoni ucciso Poro, il pi gran
capirsi; insegn invece molte cose da praticarsi. re del paese, gl'Indiani esasperati insorsero contro i con-
Con l'andar del tempo i Buddisti tolsero molte pra- quistatori ed in breve si resero indipendenti. Capo prin-
tiche dai Cristiani, che in gran numero si erano diffusi cipale di questa insurrezione fu Candragupta, detto dai
nell'Asia centrale. Di qui senza dubbio l ' a v e r essi gran Greci Sandracotto, che si fece il r e pi potente, e forse
copia di monasteri, i cui monaci, osservando il celibato, fa'* il primo che abbia regnato su tutta l'India, e che
portano tonsura e recitano in coro una specie di bre- pot essere chiamato re universale.
viario. Di qui la confessione auricolare, la intercessione Costui da giovane era stato mandato da suo padre ad
dei santi, l ' u s a r e c r o c i , campane, acqua benedetta e Alessandro il grande ; ma avendo offeso quel formidabile
cose simili, che col tempo si diffusero t r a i Buddisti. conquistatore, fu dal medesimo condannato a morte. Sal-
154. I G r e c i n e l l ' I n d i a . Nella storia antica s'in- vatosi colla fuga, dopo la morte di Poro, incominci ad
contra varie volte nominata l'India, ma fino al d d'oggi impadronirsi del trono da lui lasciato vacante; v'aggiunse
non si trovato nulla di certo circa le relazioni, che quindi i regni vicini, ed indusse Seleuco re di Siria a
passarono fra gli altri popoli orientali e gl'Indiani in cedergli ancora, per 500 elefanti, molte altre t e r r e .
quei tempi antichissimi (1). Il primo fatto storico P e r tal modo Candragupta fond un regno maggiore di
conosciuto a questo riguardo , che circa 1' anno 510 quello fondato da ogni altro principe indiano prima di
avanti l ' E . Y . Dario d'Istaspe, r e di Persia, conquist lui, estendendosi dall'Indo fino al Gange, e quel che
alcune t e r r e alle frontiere dell'India, ma non pot inol- pi, seppe bene organizzarlo. Il suo esercito, a quanto
t r a r visi, n tenere per lungo tempo soggette quelle re- dicono, ammontava a 600.000 fanti, a 30.000 cavalli,
gioni (2). Alessandro Magno (327-325 av. C.) fu il ed a 9.000 elefanti. Sua capitale era la citt che i Greci
primo conquistatore, che penetr con un esercito addentro appellarono Palirnbotra, grande e bella, sita nel luogo
a quel paese. Egli percorse tutta la valle dell'Indo, as- ove ora trovasi P a t n a .
soggett alcuni re e divise le t e r r e conquistate in due
(1) F i n ' a l l o r a i Greci non a v e v a n o conosciuta la misteriosa India che p e r
mezzo di relazioni incerte di qualche viaggiatore. Ora trovatisi in immediato
c o n t a t t o con questo popolo famoso, si diedero con l e n a a studiarne le istitu-
r i 1 , ) w , n ^ , ? 3 . i b l > i a d u - c h e , - ' F e " i . c i 6 Salomone facevano commercio colla zioni sociali, religiose e politiche, sebbene molte volte non riuscissero a pene-
M o h a b i t r t ,,? , ' T 1 ' V 8 h 0 n . 0 f i r f o s s e regno dell' India. molto t r a r e intieramente il senso recondito del sistema bramanico. I Greci non
de?la S t P t l ^ t r r ' T n v a S S a i S t r e l l a p e r t a l v i a a 0 >'ge s se i Semiti accorsero ch'essi erano della stessa razza degl'Indiani, e che i loro idiomi
g
guardo deli I n d i a , m a nessun dato positivo abbiamo a t a l ri-
procedevano dallo stesso ceppo , come p u r e avessero loro affini molte idee
riind^'S,0/^3,'-' 0
j 1 bacino dell'Indo f u esplorato da Scylace di C a - religiose. E ' possibile tuttavia che qualche rassomiglianza a b b i a colpito 1
c o m p a g n i di Alessandro, e che da questo sia s o r t a la l e g g e n d a che l ' I n d i a
ratare t 0 S l S ' a S e r v i t 0 < i e I l a A z i o n e di questo e s p l o - fosse stata un giorno conquistata d a Bacco e da Ercole, eroi ellenici.
La giustizia, i lavori pubblici, le finanze erano am- dizia mor in una battaglia che diede contro i Raja posti
ministrate con saggezza. Il r e viveva, secondo l'uso- al mezzod dell'Indostan, i quali mai non vollero rico-
orientale, in fondo al suo palazzo, e non lo si vedeva noscere la sua autorit sopra i proprii sudditi.
se non in caso di guerra, alla caccia e nell'occasione Questo quanto si conosce di preciso della storia del-
dei sacrifizi solenni. l' India. Sotto il regno dei successori di Vicramedizia
156. A s o k a . Pi celebre ancora di Candragupta fu l'impero conserv un alto grado di prosperit materiale
il suo nipote Asoka (260- 236 av. G.) questo il primo r e , ed intellettuale; ma quei tempi fortunati non durarono
di cui esistano ancora oggid monumenti; ed collocato che fino circa l ' a n n o di Cr. 1 7 0 , dopo di cui nuove
tra i monarchi pi giusti e pi desiderosi del bene dei pro- guerre intestine molestarono il paese, sinch finirono di
pri sudditi. Abbracciata la religione di Budda, con specie gettarlo in possesso dei maomettani: questi in breve
di missioni propagolla per tutto il suo regno e nelle cir- stesero la loro dominazione fin presso al Gange , e la
costanti regioni. Sotto di lui il r e di Siria, Antioco il storia dell'India non offre pi nulla d'interessante fino
grande, penetr nell'India, ma si content di fare un ai giorni nostri.
trattato di pace: sebbene poi, non istando ai p a t t i , sia
penetrato oltre l'Indo fino al Dekan. Le cognizioni di
queste conquiste non ci sono pervenute che in un modo
molto oscuro.
CAPO I V .
Alla morte di Asoka, il suo vasto regno fu diviso in
molti piccoli stati. Allora avvenne una invasione di po-
poli del Settentrione, che misero tutta l'India in soq- Iia c i v i l t I n d i a n a .
quadro. Questi invasori occuparono una gran parte della
contrada, conservandone il dominio circa per mezzo secolo. Letteratura. Scienze e filosofia. Costumi ed
157. V i c r a m e d i z i a . Circa 57 anni av. C., Vi- indole. Belle arti ed industrie.
cramedizia liber gl'Indiani dall'oppressione dei popoli
invasori , i quali cacci al di l dell' Indo. Assoggett 158. L e t t e r a t u r a . L'India ha una lingua e una
tutti i Raja circonvicini al suo dominio, ed imper letteratura di sommo rilievo; e gli studii che si sono
dall'Indo al Gange. Restituita la pace e lo splendore fatti in questi ultimi tempi fecero progredire maravi-
all' impero , favor grandemente le lettere e le belle gliosamente la filologia e la scienza che indaga le ori-
arti, per cui il suo nome rammemorato tuttora dagli gini di quei popoli (1). Dalla lingua indiana, ossia San-
Indiani con riverenza ed affetto, come di uno t r a i pi scrita, voglionsi come da ceppo derivati il Greco, il
grandi e pi saggi loro principi. Cos al tempo stesso Latino, lo Slavo, il Teutonico, le quali sono altrettante
che Roma saliva al colmo della grandezza sotto Augu- (1) I l P Paolino da s . Bartolomeo f u uno dei primi e p i g r a n d i cultori
di q u e s t a l i n g u a . Coi tipi di p r o p a g a n d a di R o m a s t a m p o l a prima g r a m -
sto, anche l'India godeva la sua et dell'oro. Vicrame- m a t i c a s a n s c r i t a nel 1790.
madri lingue, da cui derivano quasi tutti gli idiomi
esprime ogni graduazione dell'esistenza e del moto, pre-
d'Europa. Essa non era parlata dal volgo, ma soltanto
cisando sempre pi il significato dei verbi con parti-
dai Sacerdoti, n potevasi da altri imparare. Il popolo
celle invariabili.
parlava l'idioma Preterito , ossia naturale, che era in
Il singolare della letteratura sanscrita l'intimo col-
fondo la stessa lingua sanscrita, ma senza raiBnamento,
legamento della poesia colla scienza. Molti antichi loro
e differenziavasi secondo i diversi luoghi. Al mezzod
libri filosofici sono in versi : in distici lo stesso co-
usavasi una terza lingua, detta Pali, che divenne lin-
dice di Man. Le loro composizioni sono grandiosissime
gua sacra pel Buddismo, con la qual religione si diffuse
e contentano certo meno la ragione che l'immaginativa,
non solo nel Ceylan, ma di l del Gange. Il Pali de-
senza che abbiano per nulla le fantastiche metafore degli
riva dal sanscrito con determinate modificazioni per lo
orientali. Esagerate vi sono le idee, ammucchiati gli
pi eufoniche (1).
accidenti, gigantesche le immagini ; ma semplice lo stile,
L a parola sanscrit vuol dire perfetto, e la lingua puro il colorito, scarse le figure. L'esuberanza sta nella
sacerdotale degli Indiani, a giudizio degli eruditi, me- fantasia, non nei concetti e nelle parole.
rita veramente questo nome. In essa sono vergati i
L'et aurea della letteratura sanscrita fu al tempo
Veda, il codice di Manu, i Purana, i poemi mitologici
di Vicramedizia ; molti insigni scrittori vi fiorirono, ma
ed epici del Mahabharata, del Ramayana ed altri che
il principale fu Paiidosa. Questi perfezion la lingua, ri-
gareggiano di bellezza coi Greci, mentre li vincono in
staur i monumenti vetusti della letteratura e compose
estensione. La lingua sanscrita grandemente pi re-
diverse tragedie che ancora rimangono.
golare e semplice che non la lingua greca, con cui ha
159. S c i e n z e e F i l o s o f i a . Si hanno pochissime
identica la grammaticale s t r u t t u r a . Essa liberissima
indicazioni sulle scienze coltivate dai bramani prima
nella composizione delle parole, sicch ne ha fino di 155
del tempo, in cui essi entrarono in relazione coi Greci.
sillabe ; ricca e flessibile come la favella di Platone,
Sembra che fin' allora la matematica, l'astronomia e la
aspirata ed energica quanto la persiana e la tedesca, se-
fsica fossero state pochissimo sviluppate, mentre che
veramente precisa come il prisco romano, meglio ancora
in seguito queste scienze fecero maravigliosi progressi.
della italiana e della spagnuola proporzionata nella
Pare che la trigonometria, scienza ignota ai Greci, fosse
mistura delle vocali e delle consonanti. L'alfabeto in-
da loro insegnata ; conobbero 1' algebra, e pare che da
diano composto di 50 lettere che rappresentano le pi
essi veramente siano venute le dieci cifre numeriche, da
fine modificazioni dei suoni.
noi volgarmente dette cifre arabiche (1), il pi mera-
Tre generi adopera il sanscrito, tre numeri ed otto viglioso trovato dopo quello dell'Alfabeto.
casi, aggiungendo ai sei latini il casuale ed il locativo .- il) Leonardo Fibonacci da P i s a , m e r c a n t e del X I I secolo impar le cifre
la coniugazione con t r e voci, sei modi e sei tempi nella d o g a n a di Bugia in Africa dominata dagli A r a b i , e le i n t r o d u s s e p r i m a
in I t a l i a . Si chiamarono g e n e r a l m e n t e cifre a r a b i c h e perch Fibonacci le
impar dagli A r a b i ; m a essi stessi gi le a v e a n o i m p a r a t e dagli Indiani e
il libro del Finobacci n e l q u a l e le i n s e g n a precisamente intitolato : In-
p M 0 p ! ? ! ' ?,d occuparsi di questa l i n g u a f u il missionario Italiano domiti figurae e Giovanni d a Sacrobosco c a n t a : Talibus Indorum frui-
f a d r e b . G e r m a n o , il quale t r a d u s s e varie cose da q u e s t e lingue.
mur bis quinque figuris.
La medicina fu una scienza tutta propria dei bramani,
lo guarda senza turbarsi e lascia travedere una dolce
i quali la coltivarono e la fecero progredire molto, senza
sommissione ed un'inalterabile pazienza. Desiderosi di
prender nulla dagli stranieri.
contemplare e meditare, sono poi affatto schivi di nuo-
Vuoisi ancora che agli indiani debba attribuirsi l'in- cere, non solo agli uomini, ma a qualsiasi creatura : si
venzione della carta. Gli Indiani sono il solo popolo del nutrono tranquillamente di latte, di riso, di frutti esi-
l'Oriente antico, di cui ci rimangono ragguardevoli pro- biti dalla naturale ubert di terreno ; ma generalmente
duzioni e lavori nel campo degli studi filosofici. I bra- non mangiano carne. Sono molto sobrii e guardano con
mani non solo si diedero alle speculazioni teologiche, ma disdegno le genti nostre, che consumano met del giorno
forse anche pi a quelle filosofiche; anzi si potrebbe quasi a prepararsi i pasti e che per contentare la gola ucci-
affermare che la loro teologia non fu altro che un sistema dono fino gli innocenti animali.
religioso-filosofico, il cui fondo la dottrina religiosa dei
La benevolenza universale, la tranquilla industria, la
Veda. L'idea fondamentale della filosofa bramanica il
facile imitazione delle arti, sono insinuate loro sin da
-panteismo pi nebuloso e fantastico che si possa imma-
fanciulli. Presso niun altro popolo esercitano tanta ef-
ginare. Quasi si direbbe che i filosofi Indiani si compia-
ficacia le credenze religiose. La giustizia tiensi come
cessero di preferenza a speculare e meditare colla fan-
prima v i r t ed in un loro libro (1) forma base questa
tasia che coll'intelletto, e come accade sempre ai cultori
sentenza : I mari ed i monti non pesano tanto alla
della filosofia senza la base della rivelazione, essi si
terra quanto l'ingiusto e l'ingrato.
divisero in pi scuole professanti sistemi diversi. Sei
159. B e l l e a r t i e d i n d u s t r i e . I monumenti
di cotali scuole ebbero un'importanza maggiore e pri-
architettonici dell'India tengono del grande, ma non mo-
meggiarono sulle a l t r e ; ciascuna di esse vanta illustri
strano quasi la bellezza delle forme. Vi sono templi
scrittori.
scavati nelle rocce per ampiezza e lavorio maravigliosi.
158. C o s t u m i e d i n d o l e . Un cencio di cotone L'India ne ha molti qua e l sparsi; ma specialmente
attraverso alla vita serve agli Indiani di vestito : quat- nelle vicinanze di Bombay. Ivi trovasi il cos detto
tro canne di bamb piantate in quadrato e coperte di monte degli dei, lungo 7 K m . , e scavato da cima a
foglie di palme formano la loro abitazione; bevono fondo a varie spelonche disposte in forma di piani. Ve-
acqua, e la fame cacciano col riso. Ma eleganti palan- donsi eziandio edifizii formati di macigni sovrapposti gli
chini e barche comodissime usano i nobili in viaggiando; uni agli altri, che gareggiano spesso in mole colle costru-
e tappeti, oro e gemme abbelliscono i loro palagi. Dei zioni Egiziane. Verso le cime di alte montagne si rin-
varii spassi si compiaciono molto degli scacchi, giuoco vengono pure citt intiere aventi templi e palazzi inta-
da loro inventato. gliati intieramente nel vivo sasso. Le rovine di una di
Robuste e graziose forme ha l'Indiano, d'indole un- simili citt occupano la superficie di oltre a t r e leghe-
tissima e religiosa, paziente alla fatica e benevolo allo
straniero. Quando l'Europeo padrone l'opprime, egli
(1) Karma-Lotchana, che t r a t t a dei doveri domestici.
q u a d r a t e . T a n t o s p l e n d o r e s c o m p a r s o ! le c i t t a t t u a i
verghe o a palliuzze e altri a forma di lingotti o di anelli, il cui
p r e s e n t a n o m i s e r e case c o s t r u t t e con a r g i l l a e m a t t o n i .
maggior o minor valore era indicato dal loro peso : a questo scopo i
Convien n o t a r e p e r che l e o p e r e di a r c h i t e t t u r a e di mercanti portavano sempre con loro una piccola bilancia, che adope-
scoltura oggi esistenti nell'India, sono t u t t e , q u a l pi ravano ogni qualvolta occorresse qualche vendita o qualche compra.
q u a l m e n o , l a v o r i m o d e r n i ; anzi g l i s t e s s i a n t i c h i mo- 11 costume di pesare 1' oro e l'argento dur per lungo tempo,
numenti, di cui a c c e n n a m m o le r o v i n e , non risalgono ed anche oggid i Cinesi e gli Abissini fanno in tal modo il loro
al di l del I I I secolo d e l l ' E . Y . P e r t a n t o la m a n c a n z a commercio. Per questo le denominazioni dei pesi e delle misure
di avanzi i m p o r t a n t i e di r e m o t a a n t i c h i t n o n ci p e r - spesso sono le stesse.
mette di c o n o s c e r e q u a l e sia s t a t a l a c o l t u r a artistica Secondo Erodoto i Siri furono i primi a coniar monete d'oro e
dell'India nei tempi antichi. d'argento, ed in Grecia si introdussero poco dopo : ma non ci
dato di sapere con sicurezza in quale anno ci avvenisse. Le prime
R i g u a r d o a l l ' i n d u s t r i a d e g l i I n d i a n i nel p e r i o d o bra-
monete, che con precisione si conoscono, furono coniate da Ciro
m a n i c o , si h a n n o n o t i z i e n e l l e l e g g i di M a n , in cui
re di Persia circa 560 av. Cr. e da Servio Tullio re di Roma nel
f a t t a p a r t i c o l a r e g g i a t a menzione delle varie professioni 5-50. Le monete d'oro furono coniate per la prima volta da Dario
e i n d u s t r i e . D i q u i si r i c a v a che g l i A r i i d e l l ' I n d i a la- d'Istaspe, per cui furono dette Banche circa 490 avanti Cristo.
v o r a v a n o m e t a l l i p r e z i o s i , c h e conosce7ano P a r t e d e l ce-
Quasi tutti i popoli antichi dedussero dal corpo umano le misure
sello e d e l l a f a b b r i c a z i o n e dei t e s s u t i di s e t a , d i lana e di lunghezza, quali il dito, il palmo, il piede, il cubito, il passo.
di l i n o . Da prima queste misure non erano uguali per tutti, non essendo
tutte prese dal medesimo corpo umano, ma ben presto si cambia-
rono in misure artificiali. L'unit fondamentale delle misure di
lunghezza era il dito : 4 dita fanno il palmo, il quale si ha mi-
surando alla prima piegatura le quattro dita della mano distesa,
tolto il pollice; quattro palmi fanno un piede; 6 palmi essia 24
APPENDICE dita fanno un cubito, che la distanza che corre dal gomito alla
punta delle dita di un uomo di mediocre statura.

Monete, Pesi e Misure antiche


confrontate con quelle del sistema Metrico-Decimale

Gli antichi non aveano monete coniate per uso del commercio ;
ma da principio la mercatura si esercitava col semplice cambio
delle merci. Pi tardi per maggior comodit si introdusse l'uso
dell'oro, dell' argento, del rame ed anche del ferro, lasciando questi
metalli a pezzi, senza forma e peso uguale, riducendone alcuni a
q u a d r a t e . T a n t o s p l e n d o r e s c o m p a r s o ! le c i t t a t t u a i
verghe o a palliuzze e altri a forma di lingotti o di anelli, il cui
p r e s e n t a n o m i s e r e case c o s t r u t t e con a r g i l l a e m a t t o n i .
maggior o minor valore era indicato dal loro peso : a questo scopo i
Convien n o t a r e p e r che l e o p e r e di a r c h i t e t t u r a e di mercanti portavano sempre con loro una piccola bilancia, che adope-
scoltura oggi esistenti nell'India, sono t u t t e , q u a l pi ravano ogni qualvolta occorresse qualche vendita o qualche compra.
q u a l m e n o , l a v o r i m o d e r n i ; anzi g l i s t e s s i a n t i c h i mo- 11 costume di pesare 1' oro e l'argento dur per lungo tempo,
numenti, di cui a c c e n n a m m o le r o v i n e , non risalgono ed anche oggid i Cinesi e gli Abissini fanno in tal modo il loro
al di l del I I I secolo d e l l ' E . Y . P e r t a n t o la m a n c a n z a commercio. Per questo le denominazioni dei pesi e delle misure
di avanzi i m p o r t a n t i e di r e m o t a a n t i c h i t n o n ci p e r - spesso sono le stesse.
mette di c o n o s c e r e q u a l e sia s t a t a l a c o l t u r a artistica Secondo Erodoto i Siri furono i primi a coniar monete d'oro e
dell'India nei tempi antichi. d'argento, ed in Grecia si introdussero poco dopo : ma non ci
dato di sapere con sicurezza in quale anno ci avvenisse. Le prime
R i g u a r d o a l l ' i n d u s t r i a d e g l i I n d i a n i nel p e r i o d o bra-
monete, che con precisione si conoscono, furono coniate da Ciro
m a n i c o , si h a n n o n o t i z i e n e l l e l e g g i di M a n , in cui
re di Persia circa 560 av. Cr. e da Servio Tullio re di Roma nel
f a t t a p a r t i c o l a r e g g i a t a menzione delle varie professioni 5-50. Le monete d'oro furono coniate per la prima volta da Dario
e i n d u s t r i e . D i q u i si r i c a v a che g l i A r i i d e l l ' I n d i a la- d'Istaspe, per cui furono dette Banche circa 490 avanti Cristo.
v o r a v a n o m e t a l l i p r e z i o s i , c h e conoscevano l ' a r t e d e l ce-
Quasi tutti i popoli antichi dedussero dal corpo umano le misure
sello e d e l l a f a b b r i c a z i o n e dei t e s s u t i di s e t a , d i lana e di lunghezza, quali il dito, il palmo, il piede, il cubito, il passo.
di l i n o . Da prima queste misure non erano uguali per tutti, non essendo
tutte prese dal medesimo corpo umano, ma ben presto si cambia-
rono in misure artificiali. L'unit fondamentale delle misure di
lunghezza era il dito : 4 dita fanno il palmo, il quale si ha mi-
surando alla prima piegatura le quattro dita della mano distesa,
tolto il pollice; quattro palmi fanno un piede; 6 palmi essia 24
APPENDICE dita fanno un cubito, che la distanza che corre dal gomito alla
punta delle dita di un uomo di mediocre statura.

Monete, Pesi e Misure antiche


confrontate con quelle del sistema Metrico-Decimale

Gli antichi non aveano monete coniate per uso del commercio ;
ma da principio la mercatura si esercitava col semplice cambio
delle merci. Pi tardi per maggior comodit si introdusse l'uso
dell'oro, dell' argento, del rame ed anche del ferro, lasciando questi
metalli a pezzi, senza forma e peso uguale, riducendone alcuni a
TAVOLA II. PESI.
TAVOLA I. MONETE.

UNITA

Grammi
NATURA DENOMINAZIONI E SUDDIVISIONI
Valore in moneta
Dramma (unit di poso) 6 Oboli . .
Obolo
Lira
Mina 100 dramme
Ceni
Talento Attico 60 Mine 6,000 Dramme
Talento Attico d'oro 600 mine 55,608 99 Talento d'Egina o di Corinto 100 Mine,
Talento di Babilonia . . . . 7.407 38 10,000 dramme _
Talento di Mose 6.172 82
ORO
Statere d'oro, detto anche siclo d'oro
eryso o Darico dramme 20 18 53
Dorico persiano 24 69
Talento Attico d'argento 60 mine 5,560 89
Talento Attico, a cominciare dal TAVOLA III. MISURE DI CAPACIT.
secondo secolo av. Cr. . . 5.222 41
Talento d'Egina o di Corinto . 9,268 16
Mina di Mose 123 46
Mina Greca o M n a 100 dramme
A RGENTO
(eravi un'altra mina di 75 dram.) 92 68 Valore in Litri, Decilitri e I
Statere d'argento o Tetradramma UNITA
Centlitri
4 dramme
Dramma Attica 6 oboli, sino verso
3 70 1 Litri 1
Decil. Centil.
il secondo secolo av. Cr. . . 2
0 92 7 i
I d . a datare dal 2" secolo av. G C 1
0 87 Chenice 4 Cothyli 1 o !
Obolo 0 15 26 4 0
Chalco . . . . . . . I Anfora 24 Chenici - -
0 01 |! Metreta 1 Anfora e 1[2 . . . 39 6 0
RAME
Si contava eziandio per 4, 2. 1[2 52
Oboli e per due Chalchi, detti ler- I| Medimmo 2 Anfore . . . .
cio Tetrobolo, Biobolo, Emiobolo II L'Anfora e la Metreta servivano a
e JDichalco. misurare i liquidi : pl' le materie
secche adoperavasi la Chenice ed
! il Medimmo.
I N D I C E

TAVOLA IV. MISURE DI LUNGHEZZA.


AI GIOVANI ITALIANI
^m pag. 3
NOZIONI PRELIMINARI

Riduzione
UNIT
in misure Decimali. PERIODO I
Metti Centim. Millim.
Dito Unit di misura 1 9 TEMPI PRIMITIVI
Palmo 4 Dita 7 7
Piede 4 Palmi 30 7
Cubito 1 Piede e 1)2 . . . . 46 1
Cubilo Sacro ed Egiziano antico . 62 5
Orgya 4 Cubiti 1 84 3 CAPO I . E T A N T I D I L U V I A N A . Tempi Primitivi Creazione
Pietro 100 Piedi . . . . 30 78 3
Stadio Olimpico ( 1[8 del miglio Adamo ed Eva Prevaricazione e Castigo Caino
romano) 600 Piedi 184 70 ed Abele Moltiplicazione degli uomini Prime So-
Stadio Pitico 0 Delfico . . . . 148 ciet Civilt primitiva 9
Il Pietro, misura agraria, era un II. IL DILUVIO UNIVERSALE. Corruzione degli uomini
quadrato di 100 Piedi dilato, ov-
Diluvio Si ripopola il mondo 31
vero 10,000 piedi in superficie. Va-
leva 9 Ari 50 Cenliari. III. I X O A C H I D I E L O R O D I S P E R S I O N E I Noachidi Disper-
sione Famiglia di Iafet Famiglia di Cam Fami-
glia di Sem Maggiori Diffusioni Civilt primitiva
Oscurit della storia dei primi popoli . . . . ;; 38
I V . I D O L A T R I A Origine dell'idolatria Sue varie spe-

cie Culto idolatrico

A P P E N D I C E AL P R I M O PERIODO.

ISTITUZIONI PRIMITIVE. Primitivo stato sociale . . . 5 3

Il pane ed il vino
Il fuoco I metalli etr
I N D I C E

TAVOLA IV. MISURE DI LUNGHEZZA.


AI GIOVANI ITALIANI
^m pag. 3
NOZIONI PRELIMINARI

Riduzione
UNIT
in misure Decimali. PERIODO I
Metti Cenlira. Millhn.
Dito Unit di misura 1 9 TEMPI PRIMITIVI
Palmo 4 Dita 7 7
Piede 4 Palmi 30 7
Cubito 1 Piede e 1)2 . . . . 46 1
Cubilo Sacro ed Egiziano antico . 62 5
Orgya 4 Cubiti 1 84 3 CAPO I . E T A N T I D I L U V I A N A . Tempi Primitivi Creazione
Pietro 100 Piedi . . . . 30 78 3
Stadio Olimpico ( 1[8 del miglio Adamo ed Eva Prevaricazione e Castigo Caino
romano) 600 Piedi 184 70 ed Abele Moltiplicazione degli uomini Prime So-
Stadio Pitico 0 Delfico . . . . 148 ciet Civilt primitiva 9
Il Pietro, misura agraria, era un II. IL DILUVIO UNIVERSALE. Corruzione degli uomini
quadrato di 100 Piedi dilato, ov-
Diluvio Si ripopola il mondo 31
vero 10,000 piedi in superficie. Va-
leva 9 Ari 50 Cenliari. III. I N O A C H I D I E L O R O D I S P E R S I O N E I Noachidi Disper-
sione Famiglia di Iafet Famiglia di Cam Fami-
glia di Sem Maggiori Diffusioni Civilt primitiva
Oscurit della storia dei primi popoli . . . . ;; 38
I V . I D O L A T R I A Origine dell'idolatria Sue varie spe-

cie Culto idolatrico

A P P E N D I C E AL P R I M O PERIODO.

ISTITUZIONI PRIMITIVE. Primitivo stato sociale . . . 5 3

Il pane ed il vino 54
Il fuoco I metalli etr
Le vesti . . Pag. 56
57 CAPO V. D O M I N A Z I O N I S T R A N I E R E I N E G I T T O Dominazione per-
Le lingue
58 siana Nuova indipendenza Nuova dominazione Per-
siana Dominazione greca Dominazione Romana, pag. 109
Le arti belle La musica 59
VI. C O S T I T U Z I O N E R E L I G I O S A E P O L I T I C A D E L L ' E G I T T O Reli-
60
gione Animali sacri L'Immortalit dell'anima ed
Strade e misure itinerarie 61
il giudizio dei morti Mummie Le Caste Belle
Monete 62
arti e .scienze Geroglifici Leggi e costumi Ma-
Governi 63
netone 121

PERIODO li SEZIONE II IL popolo E b r e o .

CAPO I. I P A T R I A R C H I . Nozioni geografiche Il popolo


I PRIMI IMPERI 0 I POPOLI ORIENTALI.
Ebreo Isacco, Giacobbe, Giuseppe 134
II. M O S E E SUE I S T I T U Z I O N I Oppressione Liberazione
SEZIONE I L ' E g i t t o . 11 deserto Istituzioni Mosaiche 140
III. E T D I G R A N D E Z Z A I Giudici Samuele Mo-
Fonti storici 66 narchia Davide Salomone Dedicazione del Tem-
CAl'O I . G E O G R A F I A D E L L ' A N T I C O E G I T T O . Yarii nomi dell'E- pio 145
gitto Geografia fisica Il Nilo Divisioni, Citt e IV. R E G N O DIVISO Regno d'Israele Regno di Giuda 152
luoghi pi celebri Origine degli Egiziani Mene e V. S C H I A V I T ' E R I T O R N O Schiavit Babilonese Ri-
le dinastie Le quattro prime dinastie Le sei ul- torno Varie dominazioni I Macabei . . . . 158
time dinastie dell'antico impero 7 0 VI. A R T I E C O L T U R A Arti - Agricoltura Ricchezze
II. L ' A N T I C O D I F E R O O LA MONARCHIA M E N F I T I C A . Origine Coltura intellettuale 164
degli egiziani. Mene e le dinastie. Le quattro prime
dinastie. Le sei ultime dinastie dell'antico impero 75
III. I L MEDIO I M P E R O Origine della monarchia tebana SEZIONE III L a F e n i c i a
Dinastia XII Il Lago di Meride Il Labirinto
Gli Hyk-Sos Cacciata degli Hyk-Sos . . . . 84
CAPO L N O T I Z I E G E O G R A F I C H E E S T O R I C H E D E L L A F E N I C I A No-
I V . I L NUOVO I M P E R O La dinastia X V I I I . Gli ebrei
zioni geografiche Primi abitatori Costituzioni po-
in Egitto e l'Esodo La XIX dinastia Decadenza
litiche Sidone Floridezza di Tiro Sua deca-
La X X I I dinastia La dominazione Etiopica e gli As-
denza . .' 168
siri in Egitto La dodecarchia ed il principio della
I I - I S T I T U Z I O N I F E N I C I E Industria Commercio e na-
XXVI dinastia Necao Aprico ed Amasi Domi-
vigazione Colonie 176
nazione persiana 91
HI'. R E L I G I O N E Religione e culto Sanconiatone 181
CAPO I I I . L A P E R S I A La Persia prima di Ciro Costumi
SEZIONE IV G l ' I m p e r i di B a b i l o n i a e
persiani Ciro Sue ultime imprese Cambise e
d'Assiria.
sue conquiste Sue perdite Smerdi il Mago pag. 256
CAPO I. R E G I O N E D E L L ' E U F R A T E E D E L T I G R I Sennaar No- I V . D A R I O E D IL SUO I M P E R O Dario d'Istaspe Prime
zioni geografiche I primi abitatori della valle del Ti- spedizioni Spedizione contro gli Sciti Ultime sue
gri e dell'Eufrate Divisione della storia di questi imprese Estensione dell'impero al tempo di Dario
paesi Fonti storiche pag. 184 Sua amministrazione 266
V . ISTITUZIONE RELIGIOSE Religione primitiva Zo-
I I . PRIMO IMPERO B A B I L O N E S E - Nembrot Le dina-

stie di Beroso Caduta del primo impero Coltura roastro e sua dottrina Corruzione del Mazdeismo ,, 274
e Religione 190
III. P R I M O I M P E R O A S S I R O Principii dell'impero Assiro
Il primo impero Assiro secondo gli storici greci
Il primo impero Decadenza dell'impero Assiro ai tempi
Fonti storiche 280
dell'Impero Ebreo sotto Davide e Salomone Nuovo
CAPO I. N O Z I O N I G E O G R A F I C H E Clima Prodotti Agri-
splendore e fine del primo Impero Assiro . . . . 197
coltura Industria e Commercio 283
IV. IL SECONDO Teglatphalasar Sal-
IMPERO ASSIRO
II. I L P E R I O D O V E D I C O Primi abitatori Gli Arii
manassar V Sargon Sennacherib La guerra col
nell'India I Veda La societ Vedica La reli-
re di Giuda Gli ultimi anni di Sennacherib As-
gione Vedica 287
sarhaddon Assurbanipal Fine del secondo impero
I L B R A M A N E S D I O . Periodo vedico. Il Mahabarata e
di Assiria Eccidio di Ninive . . . . . . . 206
il Mamayana Il libro della legge di Man ed i bra-
V. IL SECONDO IMPERO CALDEO BABILONESE Era di Na-
mani. La dottrina bramanica Metempsicosi Le caste
bonassar Nabopolassar Nabucodnosor il Grande
Costituzione politica 294
Schiavit di Babilonia Empiet di Nabucodnosor e
suo castigo Decadenza e fine del secondo impero Cal- IV. I L B U D D I S M O . I Greci nell'India Candragupta
deo - Babilonese Babilonia. 231 Asoka Vicramedizia 1: 306
V. L A CIVILT I N D I A N A . Letteratura Scienza e filo-
V I . C O S T I T U Z I O N I R E L I G I O S E P O L I T I C H E C I V I L I Religione
sofia Costumi ed indole Belle arti ed industrie' 311
I Magi Governo Costumanze Incivilimento 241
A P P E N D I C E . Monete, pesi e misure 316

SEZIONE V I m p e r o M e d o - P e r s i a n o .

CAPO I. G L I A R I I E GLI IRANI Gli Arii L ' Iran e gli


Irani Zoroastro Medi e Persiani 246
II. S T O R I A DELLA M E D I A Origine del regno Medo
Deioce Fraorte e Ciassare Ultime imprese di Ciassare
Astiage e principii di Ciro 249
DEL MEDESIMO AUTORE
S t o r i a d e l l a G r e c i a dai suoi primi abitatori alla con-
quista romana con un cenno sommario brevissimo
della- Storia Orientale ed analoghe carte geogra-
fiche ad uso delle scuole e della costumata Giovent.
1887, ediz. 7 a un voi. in 16 g r . di pag. 304 1 00
Ecco u n compendio di S t o r i a a n t i c a m e s s o insieme non gi coli'aiuterei lo
dei compendi abboracciati che si conoscono, m a ordinato s o p r a i pi r e p u -
t a t i lavori usciti di questi ultimi t e m p i in F r a n c i a e G e r m a n i a . Il S a c e r d o t e
Giulio B a r b e r i s , che ne & l ' a u t o r e , p i g l i a n d o le m o s s e d a l l ' e t a n t i d i l u v i a n a ,
conduce passo passo il g i o v a n e t t o n e l l ' E g i t t o ; d i l t r a s c o r r e n e l l a Fenicia
n e l l ' A s s i r i a , Media e P e r s i a ; e d a u l t i m o dimorasi n e l l a classica t e r r a G r e c a ,
i n t e r t e n e n d o l ' a l u n n o con u n a sicurezza di tempi e di l u o g h i , che f a un
curioso c o n t r a s t o colla semplicit, e d i r e m o q u a s i bonariet d e l suo dettato.
M a il B a r b e r i s della scuola storica d e l S a c e r d o t e Giovanni Bosco, il q u a l e
v u o l e che chi n a r r a in servigio d e ' rozzi, i m p a r i innanzi a s a p e r e c h e a
f a r e scialo di facile erudizione, e procacci di istruire f r u t t u o s a m e n t e pi
che m i r a r e al plauso effimero d e l l a g e n t e r e l l a d e l giorno. L o scuolaro f u
veduto di a v e r e messo in p r a t i c a i s a v i a v v e d i m e n t i del m a e s t r o ; e noi,
non i n d u g i a m o a dirgli che il suo l i b r o al p a r i di quelli di D. Bosco, tro-
v e r presto b u o n a f o r t u n a . O l t r e a l l e t a v o l e c o m p a r a t e delle monete, dei
pesi e delle m i s u r e antiche p o s t e in fine del libro, il testo c o r r e d a t o di
c a r t e geografiche, e a l q u a n t o r i c r e a t o d a incisioni r a p p r e s e n t a n t i o r a la
forma della s c r i t t u r a c u n e i f o r m e , g e r o g l i f i c a , ecc. : ora i pi s e g n a l a t i mo-
n u m e n t i dell'Oriente a n t i c o ; di m a n i e r a che, m e n t r e il discente pasce gli
occhi di cose n u o v e , v i e n e meglio c o m p r e n d e n d o quello -di cui, senza la
vista, non a v r e b b e potuto f a r s i u n a e s a t t a idea.

V. Lanfranchi.
L ' o p e r a del sac. Giulio B a r b e r i s , c h e q u i a b b i a m tolto, ad a n n u n z i a r e , ci
p r e s e n t a un l a v o r o di storia o r i e n t a l e e g r e c a che noi crediamo molto
a d a t t o alle nostre Scuole, p e r c h sa t r a r r e d a l racconto dei latti a n c h e delle
lezioni m o r a l i a v a n t a g g i o della g i o v e n t . E q u e s t o scopo r a g g i u n g e con
modo chiaro e facile, s e n z a d a r m a i n e l triviale o noll'ostentato : anzi s e r b a
s e m p r e q u e l l a seriet e nobilt, c h e b e n si convengono a si nobile disci-
p l i n a . M a ci che f o r m a il p r e g i o s i n g o l a r e d e l suo libro, si u n ' a b b o n -
danza di erudizione, che non t r o v i a m o (e n e abbiamo letti non pochi) in
a l t r i l a v o r i di simil g e n e r e . A q u e s t o vuoisi a g g i u n g e r e u n o studio accu-
r a t o di e s p o r r e gli antichi n o m i colla loro g r e c a etimologia, a cui f a b e n
tosto s e g u i r e la c o r r i s p o n d e n t e voce i t a l i a n a per la facile intelligenza dei
g i o v a n i . Dal che possiamo di l e g g e r i a r g o m e n t a r e , che profondi studi h a
dovuto f a r e il valente scrittore s u t a l e m a t e r i a .

diviso il libro in d u e p a r t i . N e l l a prima si discorre delle q u a t t r o a n -


tiche monarchie, l'Assiria, l a B a b i l o n e s e , l a Meda e la P e r s i a n a ; del loro
succedersi, della l o r o potenza e caduta. E d questo periodo di una i m p o r -
tanza m a s s i m a ; t r a p e r c h l u n g o il bacino del Tigri e quello d e l l ' E u f r a t e ,
dove noi vediamo la culla del g e n e r e u m a n o ; e perch n e l loro seno si
s v o l g e u n a splendida coltura, che ebbe non poca p a r t e nell'incivilimento
d e l mondo occidentale. Ninive e Babilonia risplendono come due f a r i n e l -
l ' i m m e n s a notte de' tempi d ' a l l o r a .
Nella seconda p a r t e si t r a t t a della storia Greca, partita in q u a t t r o periodi.
11 1. comincia dai pruni abitatori della Grecia, e si e s t e n d e fino alla p r e s a
di T r o i a , percorrendo u n circa mille anni. Il 2 . si e s t e n d e dalla p r e s a di
T r o i a , alle g u e r r e c o n t r o i P e r s i a n i ; ed a b b r a c c i a u n sei secoli e mezzo.
Il 3. che il pi glorioso della storia Greca, g i u n g e fino alla dominazione
Macedonica. I l 4. finalmente, pigliando le mosse dalla dominazione Macedo-
nica, v a s i n o al tempo in cui la Grecia c a d d e sotto gli a r t i g l i delle a q u i l e
r o m a n e , addivenendo provincia dell'impero L a t i n o .
Noi perci in quella che ci c o n g r a t u l i a m o con lo storico torinese, crediamo
di r e n d e r e giustizia al merito, r a c c o m a n d a n d o ai Direttori delle scuole ed
a t u t t i g l ' i n s e g n a n t i nelle scuole secondarie il libro del B a r b e r i s : n e l q u a l e
l ' A u t o r e m e n t r e che toglie a considerare i fatti e gli uomini che v i p r e s e r o
p a r t e , si studia p u r e d'ispirare n e l l ' a n i m o della g i o v e n t studiosa, a m o r e
alla v i r t , ed a b b o n i m e n t o al vizio, s e m p r e f u n e s t o a g l ' i n d i v i d u i n o n
meno che a g l i Stati ed alle nazioni.
(P. DELLA CORTE).

C e n n o Sommario e brevissimo della S t o r i a O r i e n t a l e


secondo il programma 23 Ottobre 1884 per la terza
Ginnasiale. 1884, un voi. in 16 grande di
pag. 16 con una carta geografica . . . L. 0 20
I l G r a n d e S a n t ' A g o s t i n o , Vescovo d'Ippona, Dottore
di S. Chiesa. - Vita popolare scritta nell'oceazione
del X V Centenario del suo Battesimo. 1887, un
voi. in 32 di pag. XVI-480, con una incisione 1 00
Legato in tela inglese 1 50
L'Apostolo del Secolo XVIII, ossia S. A l f o n s o d e ' L i - '
g u o r i , Vescovo di S. Agata de' Goti e Dottore di
S. Chiesa. Vita scritta nell'oceazione del 1 Cente-
nario della sua morte, dedicata a S. Eminenza il
Cardinale Alfonso Capeeelatro. - 1887, un voi. in
32 di pag. 240, con una incisione (L. C. 418-9) 0 60
L a R e p u b b l i c a A r g e n t i n a e la P a t a g o n i a - Lettere
dei Missionari Salesiani. 1877, un voi. in 32
di pag. 240 (L. C. 291-292) 0 30

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