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T. GIULIO BARBRIS
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AD USO D E L L E SCUOLE
E DELLA COSTUMATA GIOVENT'
EDIZIO0 S^TA
ed accresciuta secondo gli studi! sulle rodenti
scoperte, adattata ai programtaiSmmisterialL corredata di '
carte geografiche.
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W S H k s i V i i v s i e y TeBo:
1890
TORINO
LIBRERIA SALESIANA
T. GIULIO BARBERIS
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AD U S O D E L L E SCUOLE
E DELLA COSTUMATA GIOVENT'
EDIZIONE SESTA
notevolmente ritoccata ed accresciuta secondo gli stndii sulle_je<$nti
scoperte, adattata ai programmi ministeriali, corred
carte geografiche.
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Biblioteca Vnivrsitra
1890
TORINO
LIBRERIA SALESIANA
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AI GIOVANI ITALIANI
PROPRIET DELL'EDITORE
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mia intenzione di dare un compendio che Siccome poi la Geografa e la Cronologia
serva anche p e r le s c u o l e , posi mente in sono a buon titolo chiamati i due occhi della
particolare a t r e cose; e queste sono: Storia, come quelle, senza cui il racconto
1 Di sviluppare compiutamente il pro- riesce oscuro ed intricato, mi son fatto uno
gramma p r o p o s t o pel corso Ginnasiale e studio peculiare di non tralasciar m a i , nei
Liceale dal Ministero sopra la pubblica Istru- fatti principali, di avvertire dove e in che
zione, ma in m o d o da riuscire molto facile tempo essi siano accaduti, senza per so-
e chiaro, a fine di rendere il libro vera- praccaricare il libro di nomi e di date.
mente adatto ai giovani ed al popolo; Ho anche inserite le nozioni pi impor-
2" Di dare u n ' i d e a , per quanto si pu tanti riguardo la religione dei varii popoli
compiuta, non solo dei f a t t i , m a proprio e lo incremento delle lettere, delle scienze,
della S t o r i a , c i o dello svolgimento fisico, delle a r t i , dell'industria e del c o m m e r c i o ,
intellettuale e m o r a l e dei varii popoli; parendomi questa cosa dilettevole e nello
3 Di dare le ultime conclusioni della stesso tempo necessaria per conoscere la
scienza r i g u a r d o le cognizioni apportateci storia d'una nazione.
dalla lettura dei geroglifici e dei caratteri Si sono anche fatte incidere appositamente
cuneiformi. I l o p o i cercato pi c h e tutto di e d intercalare nel testo varie vignette e carte
evitare ogni p a r o l a che possa risvegliare in geografiche, le quali, non dubito, renderanno
pi facile e proficuo lo studio di questa Storia.
voi idee meno o p p o r t u n e , e di cessare af-
Se ho in qualche modo ottenuto il mio
fatto il racconto di quei fatti che fossero
intento, e se voi, giovani c a r i , da questo
poco onesti. S e n z a questa precauzione p a n n i
studio potrete ricavare qualche profitto, da-
che la storia n o n sia, no, maestra della vita,
tene lode a Dio e servitevene a vantaggio v o -
m a fonte di pervertimento intellettuale e
stro e dei vostri simili, cui dovete prepararvi
morale. a fare il maggior bene che per voi si possa.
*
* *
TEMPI PRIMITIVI
E t A n t i d i l u v i a n a . D i l u v i o U n i v e r s a l e . Di-
spersione dei Noachidi. Idolatria.
C A P O 1.
ET A N T I D I L U V I A N A .
1. T e m p i p r i m i t i v i . Soglionsi c h i a m a r e p r i m i -
tivi quei t e m p i , che p r e c e d e t t e r o la formazione dei regni
e degli imperi sulla t e r r a , quei tempi cio che dalla
Creazione vanno fino alla dispersione del g e n e r e umano
f a t t a dai figli di N o .
Questo t e m p o dividesi in due p a r t i : l ' e t antidiluviana,
che comprende il t e m p o t r a s c o r s o dalla Creazione al Di-
luvio U n i v e r s a l e ; e la postdiluviana, che dal Diluvio
va fino alla dispersione delle g e n t i .
L e memorie di questi tempi sarebbero r i m a s t e affatto
involte nelle t e n e b r e , se Mos, il pi antico degli sto-
rici, il pi sublime t r a i filosofi, il pi savio t r a i le-
gislatori, nella Genesi, che il primo libro della Bibbia,
non ce ne avesse r a c c o n t a t e le cose pi i m p o r t a n t i , quali
sono quelle, che b r e v e m e n t e noi qui esporremo.
Nascer in pi di uno la brama di sapere per quali mezzi conobbe turmt del tempo causa che si alteri tramandandosi il racconto orale
Mose i fatti anteriori di molto alla sua nascita come sono i narrati dei fatti ; ma s il numero grande dei testimonii che intercedono fra
nella Genesi, ed io sono pronto ad appagarli. La difficolt per Mose noi e coloro da cui esso ebbe principio.
di conoscere tali fatti non fu grande, e ce ne persuadiamo quando Nel caso nostro poi da aggiungere, che a conservare nella sua
si noti: interezza la narrazione orale servivano : a) I canti popolari in cui
1 Che essi fatti son pochi: Creazione e caduta dell'uomo vi era costume di ridurre a metro le gesta di maggior importanza.
Fratricidio di Cairn Numerosa discendenza di Adamo b) I proverbi che correvano per le bocche di tutti, allusivi a qualche
Corruzione e diluvio No e sua numerosa discendenza fatto: ne abbiamo l'esempio nell'in monte Dominus videbit, che
Torre babelica e dispersione. ricorda il sacrifizio fatto da Abramo sul monte Moria \Gen xxn
2 Che sono insigni e di grande importanza. Quindi 14].
3 Doveva a quegli uomini assennati e studiosi di conoscere e far c) I nomi di luogo che talora erano l'espressione di un avveni-
conoscere la storia di loro famiglia, doveva, dico, stare a cuore il mento. Esempi nel Genesi ne abbiamo pi di uno; basti ricordare
serbarne esatta cognizione e questa accuratamente consegnare ai figli. Bersabee o pozzo del giuramento, od anche pozzo delle sette agnella,
Cosa non difficile a farsi stante che si tratta di avvenimenti di numero che rammenta le sette agnella date da Abramo a Melchisedecco e
pochi e di qualit splendidi. 1' accordo giurato fra di essi (1).
4 Si vuol notare inoltre che la narrazione di tali fatti, per venire d) Il costume, vivo tuttora in oriente, di celebrare adunanze di
dai testimoni] oculari fino al grande legislatore, pass per non pi che popolo in cui vengono narrate le genealogie e le precipue gesta dei
sei o sette individui o generazioni. E di vero : I. Adamo, che mor maggiori.
nel 930, convers con Matusalem [nato nel 687, e morto nel 1659] Finalmente non lontano dal vero che vi fossero documenti scritti
per anni 243, ed ebbe grande agio di narrargli la sua vita, la morte (genealogie, narrazioni in prosa o versi di fatti pi illustri) e che
di Abele, ecc. II. Matusalem per circa cento anni visse insieme con Mos non solo li consultasse, ma talora li inserisse alla lettera come
Sem, che nato nel 1558, mor nel 2158. III. Quando nel 2158 moriva pare indicato da certe differenze di stile, da. certe interruzioni e lacune
Sem, Isacco, figlio di Abramo, nato nel 2115 contava pi di 40 anni. e mancanze d'ordine, dal diverso modo di nominare le stesse cose
E ud, e certo pi volte, dal medesimo narrate le cose avvenute avanti che si osserva da luogo a luogo ecc.
al diluvio, il rapido moltiplicarsi dei Noachidi, l'erezione della torre Restano i fatti, che avendo preceduto la comparsa dell'uomo su
babelica, ecc. ecc. IV. Isacco che camp 180 anni e mor nel 2288, questa terra, niun testimonio pot trasmettere sino a Mos. Si noti
tutto questo pot consegnare a Levi suo nipote, il quale, nato nel anzi tutto: Come l'uomo pot parlare all'uomo e manifestargli le
2248, aveva alla sua morte 40 anni. Finalmente Levi, avolo di Amram cose da s fatte, vedute o sapute; cos, e molto pi, Dio, da cui
padre di Mos, convers col suo nipote parecchi anni, e non vi ricevette l'uomo questa facolt, pu all'uomo rivelare e dottrine e
dubbio che gli raccontasse pi e pi volte per filo e per segno ogni fatti. Si noti ancora: Un uomo, al quale Dio avesse parlato, pu ad
cosa che su quei fatti tanto importanti aveva udito a narrare con altri uomini manifestare quanto ha udito da Dio: e con miracoli,
precisione dai suoi maggiori. cio con opere manifestamente superiori alle forze della natura creata
Donde si vede che per la longevit dei patriarchi, attestataci unani-
mamente da Mos e da tutti gli scrittori antichi, e dalle tradizioni (1) Genesi c a p . X X I verso 30 e seguenti. Selte a g n e l l a riceverai lu d a l l a
di tutti i popoli, Mos dal vetustissimo degli eventi da s riferiti mia mano per questo fu quel luogo chiamato B e r s a b e e . perch l'uno e
1 a l t r o a v e v a n fatto g i u r a m e n t o ed a v e v a n o f a t t o accordo circa il pozzo del
non pi lontano di sette generazioni. Ora ognuno sa che, non la diu- giuramento.
esigenti perci l'immediato intervento di Dio, il quale non pu mai incapaci a concepire questo modo superiore d'esistenza, ma non
confermare 1' errore, pu dimostrare di essere stato divinamente una ragione per ch'amarlo in dubbio ; anzi il contrario. E Stuart
ammaestrato di quanto dice. Mill, altro principale sostenitore di quella dottrina conchiude : " Il
Ci notato diciamo: 1. 1 fatti della creazione e dell'ordinamento fatto sta che siamo a fronte della finale inesplicabilit, alla quale
del mondo materiale, compiatisi prima di Adamo, Dio li rivel al primo arriviamo inevitabilmente quando tocchiamo ai fatti ultimi.
uomo; questi ai figli, e con non dubbie prove fece sicuri i suoi discen- Segno sicuro poi della rivelazione di quelle cose il non "essere
denti che Dio glieli aveva rivelati. La narrazione di Adamo poi insieme mai .Mos stato preso in sbaglio, cio il non essere mai stato con-
colle prove, da lui date d'essere stato divinamente istruito, sono fatti traddetto dalla scienza, che in tanti seejli fece mirabili progressi
sensibili ed importantissimi ; i quali poterono ben trasmettersi inal- in ogni ramo: Mos parl di tutto, e ci quattro mila anni fa; ora
terati dall'una all'altra delle sei o sette generazioni che separarono, si fecero migliaia di scoperte, e tutte le scoperte anche pi recenti
come si detto, Mos dal primo uomo. Diciamo 11 che questi fatti comprovali la veracit del primo storico del mondo.
(come molte altre cose contenute nell'Esodo, Levitico, Numeri e Deute- Dice s. Basilio spiegando i primi versetti della Genesi : " I filosofi
ronomio) furono a Uose rivelati immediatamente da Dio (1). Mos grpei hanno insegnato molte cose sopra la natura, ma nessun parere
afferma di essere inviato dal cielo e di parlare e scrivere per ordine rimasto fermo e irremovibile, perch sempre quelli, che venivano
di Dio. Della verit di quanto scrive ha dato prova irrefragabilissima. poi, disdicevano ci che avevano insegnato gli antecedenti. Cos
I prodigi infatti, che numerosi oper al cospetto di un intero popolo abbiamo a dire noi ai nostri giorni di coloro che contraddicono
mostrano in lui un uomo che assistito da Dio, il quale mette, per alla rivelazione: le parole invece di Mos stanno e Voltaire medesimo
cos dire, a disposizione la propria potenza a fine di fare vedere che che mise tutto in ridicolo, fu obbligato a chinare il capo avanti al
gli ha parlato e gli ha commjsso di ammaestrare le presenti e le G 'a >i Legislatore.
future generazioni di quanto gli ha rivelato. E su questo punto hanno
2. C r e a z i o n e . N e l principio Dio cre il cielo e
un bel blaterare gli increduli, dicendo che i miracoli sono impossibili,
la t e r r a , e t u t t o ci che nel cielo e nella t e - r a si con-
e che i fatti soprannaturali sono da eliminarsi : tutte le loro ciancie
tiene; poi diede ordinamento alla m a t e r i a i n f o r m e , s e -
non valgono a distruggere e neppure a diminuire ci che fatto
par l'acqua dalla p a r t e secca , comand alla t e r r a di
storico, testimoniato da popoli iutieri rinanimamente, costantemente,
senza contraddizioni, neppure dalla parte avversa. p r o d u r r e le piante e le erbe, all'acqua i r e t t i l i ed i pe-
Lo stesso Herbert Spencer, campione di questa psicologia artificiale sci, indi i volatili ed ogni a l t r o a n i m a l e ; e p e r ultimo,
che ripudia il soprannaturale, nell'opera sua principale The First ad immagine e similitudine sua cre l ' u o m o , la pi ec-
l'rinciples, da ci che colpisce i sensi evoca un numero misterioso, cellente delle c r e a t u r e visibili, e lo pose in un giardino
ch'egli chiama l'inconoscibile. " Non potrebbe esservi [dice] un modo di delizie detto Eden o Paradiso terrestre. Il primo
di esistenza, tanto superiore all'intelletto e alla volont-, quanto questi uomo fu chiamato Adamo, parola cho vuol dire padre
modi sono superiori al movimento meccanico ? Vero che noi siamo di tutti i viventi. Poi dalla sua costa Dio ne t r a s s ; Eoa,
e con d a r l a compagna ad Adamo Iddio stabil la societ
(1) Si l e g g e nel libro dei Numeri capo X I I , versicoli 5 , 6 , 7 e 8 : 11
Signore ascese nella c o ' o n n a delle nuvole e si pose all'ingresso del taber- domestica, fondamento di t u t t e le a l t r e . Iddio diede ad
nacolo e chiam A r o n n e e M a r i a , e questi essendosi appressati disse loro: Adamo dominio su t u t t e le c r e a t u r e , costituendolo su
Udite le m i e parole. Se s a r a v v i t r a voi profeta del Signore io gli parler
in visione o gli p a r l e r in s o g n o . Ma non cosi col mio servo Mos. il quale loro come s i o r a p p r e s e n t a n t e e s a c e r d o t e , perch le domi-
in tulla la mia casa fedelissimo. Perciocch a lui parlo testa a lesta : ed
egli chiaramente e non sollo eniinmi o figure vede il S i g n o r e . nasse e lodasse il C r e a t o r e . Venerilo poi che t u t t e le cose
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create seguivano l ' o r d i n e e le leggi s u e , il C r e a t o r e a b stato di pesce, di un pesce allo stato di volatile, di un volatile
santific il s e t t i m o giorno, cio il s a b b a t o , e si r i p o s . a lo stato di quadrupede o di quadrumane, e di una scimmia allo
stato di uomo? La storia, non meno che la vera scienza, resiste al
Alcuni scienziati non vollero accettare la dottrina biblica sulla crea-
principio della trasformazione della specie. - L'uomo dall'incrocia-
zione dell' uomo, ma diedero in mille follie. Chi nega la creazione
mento delle specie ha potuto avere, per unica eccezione, il mulo
non pu ricorrere che alle due seguenti ipotesi : Se l'uomo non fu
faglio di due animali diversi di razze molto affini, ma questo pro-
creato da Dio, o fu generazione spontanea, o deriv da una trasfor-
dotto non si verifica allo stato di libera natura, e la natura stessa
mazione degli animali pi somiglianti a lui, cio dalle scimmie; ma
ha colpito ,1 mulo d'infecondit, quasi riprova della legge universale
queste due ipotesi della generazione spontanea e della trasforma-
. che le specie non si trasformano. E la storia nella risposta negativa
zione della specie sono entrambe non solo inverosimili, ma impos-
che da ai seguaci della teoria della trasformazione delle specie
sibili. A chi sostiene la generazione spontanea domanderemo subito mirabilmente sussidiata da prove di fatto. Gli animali imbalsamati
a quale et dell'uomo accadde questo fatto, che non si vorrebbe mira- o dipinti, e le mummie umane tolte dai sepolcri degli antichi egiziani
coloso, ma naturai conseguenza dello svolgimento delle forze della dopo un sonno di 40 secoli, sono state trovate di specie, confi-u-
natura? Se venne al mondo nello stato d'infanzia, come pot vivere raz.one ed organismo affatto simili a quelli dell'epoca nostra. Gli
senza una madre che lo nutrisse? senza un padre che lo difendesse animali dipinti non hanno neppure mutate le loro macchie caratte-
dalle bestie feroci? senza alcun vestito n riparo dalle intemperie ristiche e i loro colori sono oggi gli stessi in tutto e per tutto
delle s'agioni? Se in et adulta non si ricade forse nel racconto di quello che erano 4000 anni addietro. Gli scienziati, che impar-
Mosaico, il quale ci narra che l'uomo fu formato adulto dalle mani zialmente hanno esaminato questa parte della storia naturale, hanno
del Creatore, e dotato di tutte le facolt necessarie a convivere colla trovato piuttosto delle ragioni per conchiudere che gli animali perdono
sua compagna per riprodursi nei figli, crescere e moltiplicare? E della primitiva bellezza nel volger dei secoli, di quel che per con-
se questa spontanea generazione dell'uomo non deve credersi un mira- cludere che le loro specie si perfezionano.
colo, ma un ordinario svolgimento dei germi naturali posti in condi-
zioni proprie alla viti umana, perch non vediamo continuamente La atura ci presenta, verissimo, una scala sempre ascendente
raccogliersi per la loro propria virt quelle molecole materiali e nascere negli esseri che hanno popolata la terra. 11 pi antico strato della
corteccia del nostro globo non presenta alcuna traccia di esseri
altri individui della specie umana senza bisogno dei genitori ? E tale
organizzati, ma di soli minerali, dotati delle propriet di accumularsi
l'evidenza dell'assurdo in questa teoria della generazione spontanea,
e crescere Le roccie di pi recente formazione ci presentano d i
che gli stessi materialisti l'hanno abbandonata, e si sono invece atte-
avanzi della vegetazione, e ci attestano che la terra fu coperta da
11 ti all'altro principio non meno erroneo, della trasformazione della
immense foreste di felci arboree e di vegetabili giganteschi, che oltre
specie. Secondo i seguaci di questo secondo sistema gli -organismi
la propriet di crescere e di accumularsi, ebbero quella di vivere.
sono andati sempre perfezionandosi. I polipi si sono trasformati in
M i e .erre e nelle roccie di un'epoca pi recente, si trovano i resti
vermi, i vermi in pesci, i pesci in volatili, i volatili in quadrupedi
dei primi pesci e dei primi uccelli, che impressero coi rettili le prime
questi in quadrumani e finalmente nell'uomo, che per ora il pi orme sulla melma dei fiumi, rassodata e poi pietrificata dai secoli.
perfetto degli organismi. Cos avvenne che secondo la teoria dei trasfor-
misti l'uomo non che un figlio perfezionato delle scimmie antropo- i n e l l e A z i o n i pi a noi vicine si trovano i resti di animali
morfe, cio delle pi somiglianti alla razza umana. Ma come va che quadrupedi; e solo nei terreni alluvionali o quaternari!, di ultima
in tanti ann-, anzi in tanti secoli ai quali rimontano la storia scritta e recentissima formazione, trovansi gli avanzi dell'uomo, testimone
e la tradizione, non si verificato mai il passaggio di un polipo del diluvio universale, ultimo gran cataclisma che sconvolse la super-
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ficie del nostro pianeta, dell'uomo, il quale oltre a crescere, vivere, conoscere ed a m a r e se stessi, ed anche conoscere i mi-
muoversi e sentire come gli esseri che lo precedettero, ha la su- s t e r i e le forze della natura e dominarle , e riempirsi
prema facolt di pensare. Esiste dunque un movimento ascendente cos di gaudio.
nelle opere della natura, cio di Dio: ma questo movimento segue L i perfezione di anima e di corpo in Adamo ed in
appunto l'ordine che la Genesi ci rivela, e serve cos di conferma E v a era molto superiore a quella che abbiamo noi o r a ;
alle parole del primo storico dell'umanit; ed in quella guisa che poich il loro intelletto non e r a proclive a l l ' e r r o r e , la
Mos ci fa assistere in ogni giorno, o epoca della creazione, a! compa- loro volont inclinata al bene non aveva nessuna pro-
rire di nuovi esseri fuori della terra stessa per il miracoloso Fiat pensione o passione che l a spingesse verso il male , ed
dell' Onnipotente, cos la corteccia del nostro globo, che come un
il loro corpo con ogni m e m b r o ben r e g o l a t o non andava
gran museo naturale contiene le prove di questi antichissimi fatti,
s o g g e t t o ad alcuna m a l a t t i a , n a dolore fisico , n a
ci mostra che fra un'epoca e l'altra, ossia fra i giorni mosaici, inter-
consumazione o m o r t e ; m a , c o m ' opinione della m a g -
vennero orribili mutazioni che mutarono la faccia del pianeta, dando
gior p a r t e degli i n t e r p r e t i della S a c r a S c r i t t u r a , l ' u o m o ,
luogo ad altri esseri posti in pi alto grado nella serie dei viventi.
Ma i nuovi esseri che appariscono, non sono una trasformazione delle dopo una vita pi o meno lunga, sarebbe s t a t o da Dio
specie precedenti, sebbene vengono ad abitare la terra in conseguenza t r a s p o r t a t o corpo ed anima in cielo a g o d e r l o .
dell'atto creativo che le chiama alla vita, e solamente in questo atto Iddio stesso volle farsi p r e c e t t o r e dell'uomo , ed
divino ed ineffabile da ricercarsi l'origine dell'uomo nella pienezza molto credibile che, presa f o r m a sensibile, venisse v e r s o
del suo vigore e con l'ornamento della favella e di una perfetta intel- sera a passeggiare con loro nel giardino (1), e t r a le
ligenza, senza le quali gli sarebbe stato impossibile di vivere un a l t r e cose i n s ' g n a s s e loro a p a r l a r e . Coniusse anche
giorno solo sulla vasta dimora, che gli era stata assegnata. Iddio t u t t i gli animali avanti ad A d a m o , e q u e s t i diede
Di fronte alla semplice e sublime narrazione della Bibbia, alla
a ciascuno il suo v e r o nome. T u t t i gli animali erano
testimonianza tradizionale dei popoli ed alle assennate osservazioni
obbedienti alla sua voce, e quantunque d e t t i n o s t r i ge-
della vera scienza, le vane immaginazioni degli increduli fanno com-
nitori dovessero occuparsi p e r f u g g i r l'ozio, il loro la-
passione e muovono al riso. Lo studente che volesse addentrarsi un
voro e r a leggerissimo, poich il paradiso p r o d u c e v a da
poco nelle questioni, che sono solite a farsi sui varii punti che riguar-
dano la formazione della terra e dell'uomo, ed avere alcuni argo- s le f r u t t a necessarie alla vita.
menti contro le strane teorie di Darwin, ancora in fiore in varii L'origine del linguaggio. tenuto dalla generalit dei filosofi
luoghi, veda il C A N T I ; ' Storia Universale voi. I, ediz. X e gli autori anche non cattolici che l'uomo da s, per quanto intelligente lo si
che il C A N T O ' cita in proposito; veda il card. W I S E M A N ; veda anche supponga, non sarebbe stato capace ad inventare il linguaggio, ma
1' A L I H O N D A I Problemi del secolo XIX voi. I I , dove con queste che quello fu a lui insegnato direttamente da Dio stesso. Si ascolti
si possono avere mille altre cognizioni, tutte grandemente utili alla il Cant Storia universale voi. I pag. 182 e seg. nella X edizione] :
" 1 filosofi non finiscono di disputare sull'origine del linguaggio, questo
giovent studente.
respiro dell'intelligenza, senza del quale sarebbe muta la memoria,
3. A d a m o ed Eva. Nell'Eden i nostri pro-
senza idoli il cuore, senza fantasia l'immaginativa, senza tesori la
genitori conducevano vita veramente felice : Iddio nei
c r e a r l i li a v e v a f o r n i t i di mente perspicace e di cuore (1) E t c u m a u d i s s e t v o c e m Dei d e a m b u l a n t e in P a r a d i s o ad a u r a m post
m e r i d i e m , e t c . (Gen. I l i , 8.)
a r d e n t e , tanto che potessero conoscere L u i ed a m a r l o ,
BAHBF-RIS. Storia Orientale. 3
mente. Lo stesso Buchner confessa che il parlare il pia essenziale renze radicali, quando anche si ricorresse all'origine onomatopeica.
e caratteristici degli attributi umani correndo un abisso fra la parola Ogni coppia, o almeno ogni famiglia ne avrebbe composto un suo
dell'uomo pi abbietto e l'animale pi raffinato.... Questo artifizio speciale; e tra l'uno e l'altro non correrebbe analogia di sorta,
maraviglioso della parola chi lo trov? Se ne chiedo le Sacre Carte, come non corre tra le opere del capriccio. Neppure si dica che la
mi rispondono che in principio era la Parola, e la parola-era Dio; somiglianza di organi doveva ridurre gli alfabeti ad una quarantina
Dio favell all'uomo, e l'uomo per suo comando, impose nome a di suoni, e la grammatica generale ad una quarantina di proposizioni;
tutte le cose. Dio non cre l'uomo perfetto ? (Yidit Deus cuncta qua; giacch i pochissimi elementi (per un esempio volgare) del caleido-
fecerat, et erant valde bona. Gen. i, 31). Come sarebbe potuto dirsi scopio producono milioni di combinazioni possibili.
tale se gli fosse mancata la favella? strumento pel quale egli diventa Dir di pi: col progredire della societ, mentre vediamo ogni arte
ragionevole ? onde molti intendono che il linguaggio sia stato dapprima perfezionarsi, non si perfezionano le lingue, e da quando le cono-
insegnato da Dio, il quale con esso abbia partecipato all'uomo le sciamo, nessuna aggiunse ai suoi neppure un elemento essenziale-
pi essenziali cognizioni morali scientifiche e religiose. Ma l'uomo non inventa una lingua, anzi grande studio pone a conser-
Non ogni intelletto per s'acqueta alla fede, ma domanda l'appoggio vare l'antica, se non negli accidenti, per nella natura, e ad escludere
delle ragioni. Suppongono alcuni (Volnev), che gli uomini, dopo svilup- le peregrinit: una venerazione alle parole antiche tradizionale fra
patisi dai germi materiali, vivessero gettati quasi per caso sur una i letterati e fra il popolo, quasi un sentimento della impotenza di
terra confusa e selvaggia, orfani abbandonati dalla mano sconosciuta fare meglio (1). Alla cuna del genere umano, udite quale vigoria
che gli aveva prodotti; e che, puramente obbedendo alle leggi del nel parlare! Non sembra che agli uomini, pi robusti di senso e
bisogno, dapprima inventassero certi gridi convenzionali, che furono di sentimento, sia stato concesso uno strumento pi proporzionato,
le interiezioni, delle quali si elevarono passo passo alle altre parli onde esprimere l'entusiasmo d'una balda giovent ?
del discorso. Queste ed altre ragioni facevano, io non dir da teologi e filosofi,
Ma per convenire intorno al senso di voci arbitrarie non bisogna ma da Humboldt trovare ragionevole unicamente l'opinione di un
parlare di gi? altrimenti, come mai il suono formato da un uomo linguaggio rivelato : l'accademia di Pietroburgo, che di preziose inda-
potr nello spirito di un'altro andare congiunto ad un'idea prefissa? gini aiut l'etnografia, asseriva che le lingue sono tutti dialetti di
urlano da migliaia d'anni le bestie, eppure formaron mai un linguaggio una perduta, e che esse basterebbero a smentire chi crede alla molte-
esteso pi che a gridi inarticolati ? Se l'uomo non avesse mai inteso plice derivazione del genere umano: Rousseau medesimo era trascinato
a parlare, sarebbe rimasto senza la parola, come si avvera tuttod a credere il linguaggio un presente della divinit.
nei sordo muti. I quali poi se apprendono il linguaggio dei segni Sarebbe assurdo il supporre che il bruto si sviluppasse in ogni
ed acquistano tante idee, n' cagione il .crescere essi in mezzo ad parte del mondo, e solo in una imparasse a parlare, cio atrarre
una societ educata dalla favella. Le logiche distinzioni, le finezze dall'organo vocale quasi altrettanti suoni distinti, quanti sono i pensieri
del parlare, le gradazioni dei tempi, dei modi, delle persone, come suoi, e" con essi suscitare e governare i pensieri e gli affetti altrui.
mai potevano inventarsi dall'uomo, nell'ignoranza supposta dei suoi Pu l'uomo emettere un grido naturale: la difficolt consiste nel
giorni primitivi? E dico primitivi, giacch dovunque l'uomo ci si far che altri lo comprenda. Per ottenere poi che gli uomini si accordino
mostra, egli parla di gi, n tradizione o favola ci racconta che a dar il tal nome alla tal cosa indispensabile che abbiano prima un
uno abbia inventato la loquela. I materialisti ammettendo l'eternit linguaggio. Per giungere al verbo bisogna mettere in logico accordo
del linguaggio, o facendolo una funzione naturale come il canto degli
uccelli o una invenzione individuale e primitiva, porterebbero a diffe- ( l j V e t e r a (verba) maiestas q u a e d a r a , et u t sic dixerim, religio c o m m e i K
d a t . QUINTILIANO.
le voci con le leggi del pensiero, al che basterebbe appena la mente
dei pi segnalati filosofi. Ora come combinare questa stupenda inven- comandamenti, e disse : davanti a l l ' u o m o l a vita e l a
zione colla selvatichezza dell'et preistorica? m o r t e ; saragli dato quel che sceglier.
I filosofi pi arguti e profondi, dopo studiato tanti linguaggi e Questi primi esseri ragionevoli ed intelligenti non si
conosciutene le leggi, non riuscirono a formarne uno. E vi sarebbe
accontentarono della b e a t i t u d i n e ; ambiziosi di conoscere
riuscito un selvaggio che ancor non parlava? e da elementari suoi
cose m a g g i o r i , abusarono dei doni superni. P o t e n d o , p e r
tentativi sarebbero derivati i mirabili idiomi ? Se si svolgevano dalla
bestia perfezionata, certo non potevano nemmeno in un tempo smisu- il libero a r b i t r i o , a m a r e Dio e se stessi, far s e r v i r e il
rato acquistare quell'impronta d'unit, di esattezza nei termini di creato p e r glorificare Iddio, oppure farlo s e r v i r e p e r i
logica nelle regole della grammatica e della sintassi. p r o p r i i piaceri, prescelsero il peggio. Ascoltando la ma-
Come mai nessuna storia o mitologia conserv il nome o il ricordo lizia delio spirito t e n t a t o r e , abusarono dei doni del Si-
di s grande inventore? Anzi, tutti riconoscono la favella come un g n o r e , e disubbidirono a Dio col mangiare il f r u t t o proibito.
insegnamento sovrumano, e la filosofia conviene che l'origine del Con questa mancanza fu offuscata l'intelligenza, inde-
linguaggio coincide coll'origine dell'uomo. bolita la ragione, debilitata la v o l o n t : s ' a p e r s e r o cosi
Le lingue si trovano migliori, pi sintetiche, pi affettuose, con fin dai p r i m o r d i i dell'umanit le piaghe, da cui essa fu
parole pi somiglianti alle cose, con unit e precisione, quanto pi t o r m e n t a t a p e r p e t u a m e n t e ; si cominciarono fin d ' a l l o r a
sono antiche; meglio connettono le cause cogli effetti, il tutto colle
gli inutili sforzi p e r t o r n a r e ad una scienza, che, o ci
parti, il principio colle illazioni; hanno legsi pi generali e minori
sfugge o ci logora senza f r u t t o ; cominciarono i pericoli
anomalie, e fra popoli barbari troviamo finezze sconosciute ai p!
della libert, di cui si dolce il nome, si arduo l ' u s o , l ' a -
colti.... Perch tanta fecondit nelle lingue primitive? e come l'istinto
selvaggio dei supposti inventori abbond col, dove l'istinto moderno buso s a m a r o ; cominci l'insaziabile desiderio di t r a -
non seppe che recidere? La perfezione delle lingue primitive, am- valicare le b a r r i e r e che la l e g g e morale impone a l l a
messa da tutti i linguisti da Platone fino a Giacomo Grimm e ad debolezza. A l l o r a si posero in disaccordo l'immaginazione
Humboldt, l'argomento pi robusto contro l'ipotesi evoluzionista (1). e la ragione, l'intelligenza e la volont, lo spirito e l a
Fin qui il Cant. carne, la cui l o t t a cos funesta.
4. P r e v a r i c a z i o n e e c a s t i g o . La felicit di Adamo Di pi Iddio sdegnato cacci ambedue i nostri p r o g j-
e di E v a non d u r g r a n tempo. Iddio, creandoli, li a v e v a niiori da quel luog> di delizie, c h ' e r a il Paradiso t e r -
forniti del libero a r b i t r i o , il m a g g i o r dono che Dio po- r e s t r e , li sottopose alla m o r t e ed a molte miserie nel-
tesse farci (2); m a diede anche loro i suoi p r e c e t t i e l'anima e nel corpo. T o l t o alla primitiva felicit, l ' u o m o
ebbe ribelli le bestie, fu c o s t r e t t o a guadagnarsi il cibo
(1) li dottor Federico B a t e m a n di N o r w i c h , fece n e l 1879 u n ' o p e r a dot-
me 1 ,ante la
col sudore della sua f r o n t e ; esiliato sulla t e r r a di fati-
i . J linguistica, combatte il Darwinismo, ch suppone
solo differenza di g r a d o , non di genere t r a l'uomo ed il b r u t o . che, di t r a v e r s i e e di morbi, d o v e t t e compirvi l'espia-
(2) L o m a g g i o r don, che Dio per s u a larghezza
F e s s e c r e a n d o , ed alla sua boutade zione, e t o r n a r e degno di sublime destino.
P i c o n f o r m a t o , e quel ch'ei pi apprezza.
F u della volont la lihertade, La caduta dell'uomo, che appellasi peccato originale
Di che le c r e a t u r e intelligenti
E t u t t e e sole f u r o e son dotate. (DANTE, Par. V) e che si t r a s m e t t e in t u t t i noi, fu la cagione di t u t t i i mali,
che ancor p r e s e n t e m e n t e travagliano la m i s e r a umanit.
Tradizione dei popoli sulla caduta dell'uomo. Le tradi- venerato dai negri. Presso i Messicani la madre del genere umano
zioni dei varii popoli e le opinioni dei filosofi si accordano colla Bibbia si chiamava Cihua-Cohmli, cio la donna del sei-pente. Ai no-
nel fare menzione della caduta dei primi uomini, e delle funeste con- stri giorni, in Pensilvania (Stati Uniti), si scoperse sotto un'enorme
seguenze della medesima; e come presso molte nazioni antiche, cosi quercia sradicata dalla tempesta una grossa pietra, la cui esistenza
anche oggi presso alcuni popoli selvaggi si praticano cerimonie espia- rimontava certamente ai tempi anteriori all'arrivo degli Europei,
torie alla nascita dei fanciulli, a fine di purgarli dal peccato di cui sulla quale erano rappresentati un uomo ed una donna separati da
sono persuasi essere infetti nascendo. I Romani purificavano gli un albero : la donna teneva in mano un frutto ; attorno alle due
infanti con acqua lustrale otto o nove giorni dopo la nascita, e loro persone si vedevano dei cervi, degli orsi e degli uccelli.
imponevano quindi un nome. I Greci, i Persiani, gli Egiziani avevano Questi esempi potrebbero essere moltiplicati ; basterebbe a tal
un costume simile. Appo i Messicani si portavano i neonati al tempio, fine passare in rivista le tradizioni religiose dei popoli ; e sarebbe
ve il sacerdote versava loro dell'acqua sulla testa. Nelle Indie il facile mostrare da per tutto il ricordo della caduta e della promessa
sacerdote immerge tre volte i bambini nell'acqua di una riviera pro- d'un redentore. Il mito di Pandora, pi noto che gli altri tutti,
nunciando la seguente preghiera : " 0 Dio, ti offriamo questo fan- mostrer che quasi ogni particolare di questo avvenimento era'
ciullo purificato nell' acqua, ecc. rimasto nei ricordi degli uomini. Prometeo rap il fuoco del Cieb
Anche molte cognizioni sul Paradiso terrestre, sul serpente tentatore per animare la statua d'argilla, ch'egli coll'aiuto di Minerva ( Dea
organo del demonio, sulla credenza ai buoni ed ai cattivi angeli, della sapienza) avea plasmato. Giove per punirlo gli mand Pandora
la prima donna, che era stata modellata da Vulcano, animata da
sulla caduta della prima donna e sui mali che ne seguirono, sulla
Minerva e dotata di tutte le qualit dagli di, donde il suo nome
promessa del Salvatore, sull'albero della scienza del bene e del male,
di Pandora (tutti i doni). Prometeo sospett un tradimento e ri-
si trovano sparse e qualche volta aggruppate in un modo curioso
fiut di prendere Pandora per sua sposa. Suo fratello Epimeteo
nelle leggende degli antichi popoli, e di quelli che non hanno ancora
fu meno prudente ed accett Pandora ed i regali eh' essa portava
aperti gli occhi alla luce del Vangelo. L'et dell'oro dei poeti non
in un vaso artisticamente lavorato. Ma non appena Epimeteo ebbe
altra cosa che un ricordo del paradiso terrestre. Non esiste alcun
aperto il vaso fatale, ecco venirne. fuori tutti i mali e spandersi
popolo, che non abbia la credenza a spiriti superiori all'uomo, dei
pel mondo tutto. Egli chiuse precipitosamente il vaso, ma non vi
quali gli uni sono buoni e gli altri cattivi : questi sono i buoni ed rest pi che la speranza. Non difficile scorgere Adamo ed Eva
cattivi genii, i JDeiotas ed i Daiuts degli Indiani; i Izeds del in Epimeteo e Pandora; Pandora, come Eva, che fa il dono fu-
buon Orniuz ed i Deros del cattivo Ahriman presso i Persiani ; gli nesto; la curiosit o la voglia di sapere spinge Epimeteo, come
di inferiori a Odino ed i nani malfattori nati dal sangue del gigante i nostri primi parenti quand'essi gustarono il frutto dell'albero
I m i r presso gli Scandinavi, o ancora presso gli stessi popoli, gli della scienza del bene e del male. Infine la speranza resta al fondo
Ases ed i Lolci, presso gli Egiziani Osiris e Typhon ecc. del vaso. In questo fatto vi ogni ragione di scorgere il ricordo
11 serpente teutatore rest profondamente impresso nelle tradi- della promessa di un Salvatore, poich solo la speranza resta nelle
zioni degli uomini ; anzi esso ottenne anche gli onori divini, dopo mani dell'uomo colpevole.
d'aver servito di interprete al demonio. L'adorazion del serpente
fu un culto sparso presso quasi tutti i popoli. La mitologia greca 5 . C a i n o e d A b e l e . Dopo la fatale caduta dei no-
e romana ci mostra il serpente Pitone ucciso da Apollo (o il sole), stri progenitori, il Signore nella sua g r a n d e misericordia
il serpente di Escnlapio, e i serpenti che attorniavano il Caduceo non abbandor l'uomo, che anzi nel momento stesso in
di Mercurio, il Dio delle scienze e delle arti. 11 serpente tuttora cui lo castig del suo p e c c a t o , gli premise che a suo
t e m p o gli a v r e b b e m a n d a t o il Redentore, in cui sareb- Set, ed in breve t e m p o vide i suoi discendenti molti-
bero b e n e d e t t e t u t t e l e nazioni, ed intanto disse loro : plicarsi in modo, che si poterono f o r m a r e trib e popoli.
Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra. Set cammin nelle vie della giustizia e della piet ,
Adamo ed E v a e b b e r o da prima due figliuoli, Caino ed ed i suoi figliuoli furono chiamati figliuoli di Lio. Al
Abele. Cresciuti in e t Caino si fece agricoltore e Abele contrario i figliuoli di Caino s ' i m m e r s e r o in ogni s o r t a
pastore. E n t r a m b i offerivano sacrifizi a Dio ; ma Abele di vizi, perci vennero denominati figliuoli degli uomini.
con m a g g i o r fede e p u r i t di cuore , onde i suoi doni I primi si diedero alla vita semplice e f r u g a l e dell' a-
riuscivano pi a c c e t t i al Signore, il quale dava ad Abele g r i c o l t u r a e della pastorizia, m e n t r e i secondi si affati-
segni sensibili di a g g r a d i m e n t o , che non riceveva Caino. carono a c o s t r u i r e c i t t , ed a r e n d e r e pi agiata la loro
P e r questo Caino si accese di gran le sdegno, e prose ad v i t a coll'esercizio dello varie a r t i e l industrie.
odiare il f r a t e l l o . L a v i r t cominci da quel punto ad Adamo poi condusse una v i t a penitente in espiazione
essere p e r s e g u i t a t a dal vizio. Caino mosso da invidia uccise del suo f a l l o , e s a n t a m e n t e mor ia et di anni 9 3 0 ,
il f r a t e l l o . F u q u e s t o uno dei pi terribili effetti, che essendogli poco prima m o r t a E v a , dopo d ' a v e r anch'essa
Adamo ed E v a v i d e r o provenire dal loro peccato (1). f a t t o penitenza del suo peccato. P e r questo ambidue sona
I n t a n t o la t e r r a si va man mano riempiendosi d'uomini, dalla Chiesa Greca considerati come s a n t i .
ed i peccati a u m e n t a n o . P r i m e s o c i e t . Cominciando da Adamo,
Caino, f u g g e n d o dal cospetto del Signore , and ra- il padre era considerato come solo capo della famiglia ;
mingo sopra la t e r r a , ed abit il paese che era all'o- ma, crescendo il numero degli uomini, nacquero le t r i b ,
r i e n t e d e l l ' E d e n . La coscienza del fratricida era da con- f o r m a t e dall'unione di pi famiglie g o v e r n a t e da un sol
tinui r i m o r s i a g i t a t a . Temendo perci d'essere ucciso d a capo detto Patriarci, il quale presiedeva alla religione
chiunque l ' i n c o n t r a s s e , a sua difesi fabbric una c i t t , ed al g o v e r n o civile. C o l l ' a n d a r del tempo, moltiplican-
che dal nome di suo figlio chiam Encchia. Ad esempio dosi ognor pi i popoli, ne nacquero i regni , e si sta-
di questa pi a l t r e citt sorsero in poco tempo. bili il governo monarchico.
6. M o l t i p l i c a z i o n e d e g l i u o m i n i . Dopo la Da Adamo al diluvio si contano dieci P a t r i a r c h i , i
m o r t e di Abele, A d a m o ebbe un altro figliuolo di nome quali vissero un' et s t r a o r d i n a r i a m e n t e lunga, avendo
sorpassato quasi t u t t i i 900 anni. T r a questi si segna-
(i) A d a m o peccando r u p p e la l o g g e di creazione per cui egli doveva ub-
bidire agli ordini del suo Creatore. Dal disordine prodotto d" questa ribel- larono S e t , figliuolo di A d a m o , che visse 917 anni;
lione ne d e r i v a r o n o Iristissime conseguenze ; le quali si manifestarono
nell'individuo, p e r t u r b a n d o l ' a r m o n i a del senso con lo spirito, e nella s o -
E n o s , che fu il primo ad onorare il Signore con pub-
ciet ti r b a n d o l ' a r m o n i a del diritto col dovere, della giustizia colla f o r z a . bliche e solenni cerimonie, vale a dire con r e g o l a r i solen-
Nell'individuo Caino l'invidia e lo sdegno, malvagie passioni, so; raffanno la
r a g i o n e : Caino si a b b r u t i s c e e compie un fratricidio. In questo delitto, c h e nit di culto esterno; Enoc, il quale ancor vivo fu miracolo-
un f a t t o sociale, vi il principio della barbarie, che e precisamente la
disarmonia del diritto col d o v e r e , della giustizia colla forza. Conviene t e - samente da Dio levato dal consorzio degli uomini ; Matti -
ner b e n d'occhio l ' a b b r u t i m e n t o individuale e la barbarie sociale prodotte
dal peccato originale, per capire chiaramente e r e t t a m e n t e la storia dell'u- salem, che visse p> d'ogni a l t r o uomo, avendo toccata
m a n i t . Ges Cristo v e n n e col suo lume e colla s u a grazia a c u r a r e l ' a b -
b r u t i m e n t o individuale e la b a r b a r i e sociale. l ' e t di 9 6 9 anni.
8. C i v i l t p r i m i t i v a . T r a i discendenti di Caino, certa che vi nella storia antica, ed alla parte incerta aggiungere
varii si segnalarono per utili ed ingegnose scoperte. Ja- incertezze maggiori. Lo sforzo di costoro consistette nel voler for-
bel invent i padiglioni a stanza dei p a s t o r i ; Jvhal la mare una storia primitiva dell'umanit sulle vestigia materiali che
gli antichi popoli lasciarono sul loro passaggio. Essi crearono addirit-
musica ; Tubcdcain il modo di lavorare il ferro ed il r a m e
tura un'archeologia preistorica, asserendo esservi stati tempi preisto-
per farne s t r u m e n t i ; Noerna insegn la maniera di fi-
rici; ma col nome di tempi preistorici intendono tempi, in cui l'uomo
l a r e la lana e di tessere la tela. Si crede ancora che
ancora simile alle scimmie, da cui lo dicono derivare, non aveva ancora
Caino, introducendo la frode nel traffico, abbia dato ori- acquistato quasi nessun grado di civilt. Le prime vestigia dell' esi-
gine ai pesi, alle misura ed ai termini dei campi. Dio stenza e della industria dell'uomo sono state da costoro trovate nell'e-
stesso essendo s t a t o il C r e a t o r e e m a e s t r o dei nostri poca geologica quaternaria, che ha preceduto immediatamente l'at-
progenitori, lo s t a t o primitivo delL'uomo era pi per- tuale. Le due epoche sono separate l'una dall'altra dal periodo glaciale,
fetto di quello dei posteri ; questa la cagione perch al quale tenne dietro un cataclisma diluviale che produsse il terreno
le antiche tradizioni di t u t t i i popoli n a r r a n o , che l'et attuale. Le ricerche di questi cos detti scienziati, fino al presente,
furono molto limitate ; tuttavia vedendo che anche al giorno d'oggi
dell'oro precedette ogni a l t r a , ed a m m e t t o n o d e t e r i o r a -
in paesi rimoti vi sono dei selvaggi, sostengono a spada tratta quello
mento continuo nelle et seguenti.
di selvatichezza essere stato il primo stato dell'uomo, che cio l'uomo,
Le scienze e le a r t i necessarie al v i v e r e sociale conc- venendo dalla scimmia", per molto tempo fu di poco dalla scimmia
scevar.si dagli antidiluviani; e m o l t e cognizioni erano gi dissimile e che solo in seguito, dopo passato un lungo corso di secoli,
allora giunte ad alto g r a d o di perfezione : ci era pro- dalla vita selvaggia sia giunto ognora perfezionandosi alla vita civile.
E con queste idee dividono la storia preistorica in tre et: della
dotto sia d a l l a lunghezza della v i t a u m a n a , sia dalla
pietra, del bronzo, del ferro. Ma questo contrario ad ogni storia
semplicit del linguaggio, che in t u t t i e r a lo stesso.
e ad ogni filosofia.
L a longevit o lunghezza di vita dei primi P a t r i a r c h i
si attribuisce a l l a maggior purezza dell'aria e alla speciale Che molte arti fossero grandemente progredite, anche prima del
bont degli alimenti della t e r r a , innanzi c h e fosse scon- diluvio basta a provarlo l'aver potuto No costruir l ' a r c o ; e
che subito dopo il diluvio esse non si perdessero, almeno in varii
volta dal diluvio , e s o p r a t u t t o alla bont dei costumi
popoli, ne abbiamo in prova gli orecchini d'oro, le smaniglie, le col-
di quegli antichissimi n r s t r i a n t e n a t i ; ma non possi-
lane lavorate al tempo di Abramo, ed il vitello d'oro al tempo di
bile non v e d e r v i anche un singoiar privilegio accordato
Mos, saputo fondere in pochissimo tempo in mezzo al deserto. E
dal Cielo a quei primi personaggi destinati a r i e m p i r e poi certo che gli Assiri, gli Egizii, i Fenici si presentano fin dalla
di popolazione t u t t o il mondo, ed a t r a m a n d a r e ai po- loro origine come molto avanzati nelle arti e nella civilt. Gli
s t e r i i n t a t t o il tesoro delle Tradizioni, e delle R i v e l a - antichissimi monumenti dell' Egitto, e la citt di Babilonia con
zioni f a t t e da Dio ad Adamo. ponti in cotto sull'Eufrate, con porte di bronzo, con giardini
pnsili sulla cima di suntuosi palazzi, non ce ne lascian alcun dub-
Alcuni storici e filosofi desiderosi di comporre i fatti secondo che bio. Lo 'stesso ci assicurano le antichissime memorie della Cina e
pareva alla loro immaginazione, non secondo che ci sono tramandati dell'India, non che quelle dell' Etruria. Da questo viene un argomento
dalle primitive tradizioni, si proposero di rifare su nuove basi la inconcusso che la vita selvaggia non la prima vissuta dall' uomo.
storia ; ma finora non riuscirono ad altro che a distrarre la parte
Eppure a queste ragioni i predetti sedicenti storici e filosofi duta la civilt primitiva? Famiglie allontanatesi o scacciate dai primi
trovano ancora dei cavilli da apporre, e dicono in alcune parti del luoghi, dai centri della civilt antica, giunte in luoghi frequentati dalle
mondo essersi trovate e trovarsi caverne piene di ossa d'uomini, bestie feroci, non possono aver costruito coleste dimore lacustri per
miste ad strumenti rozzissimi di pietra, tagliati e foggiati a guisa difendersi pi facilmente dai loro assalti? Che vi d'incredibile in que-
di arnesi e di armi ; e trovarsi anche in varii luoghi abitazioni la- sta supposizione che si concilia benissimo col racconto mosaico? Tanto
custri, o terremare, come le chiamano ; e tutto questo, soggiun- poi si e lontani dal provare con queste abitazioni la straordinaria an-
gono, prova l'abbrutimento primitivo quando l'uomo divideva colle tichit dell' uomo, che di queste abitazioni lacustri ne abbiamo
belve la sua abitazione nelle caverne, quando si serviva di quegli stru- anche adesso fra i selvaggi delle isole di Celebes iteli' Oceania, e
menti di pietra, e viveva cos nelle abitazioni lacustri ; e sosten- gli studn fatti su queste trib hanno persuaso gii studiosi, 'che
gono essere stato necessario, un corso di centinaia di secoli per questi selvaggi appartengono a famiglie perseguitate da altre'trib
arrivare da quel grado di abbrutimento alla civilt storica. pi forti, le quali hanno dovuto abbandonare i luoghi migliori dove
Ma, tali obbiezioni non hanno alcun peso: mille ragioni le con- prima abitavano e ritirarsi in luoghi inospiti e selvaggi, dove la
traddicono e il racconto Mosaico mette le cose ad evidenza. Per, loro esistenza venendo posta in pericolo per le numerose belve
anche solo opponendo opinione ad opinione, non forse pi ragio- che li avrebbero divorati, hanno dovuto ricorrere a questo genere
nevole il ritenere che talune trib dopo la gran separazione, errando di costruzione per la propria salvezza. 0 perch non possono aver
pel inondo, perdessero per un concorso di disgraziate circostanze la avuta la stessa origine le abitazioni lacustri che si vogliono soste-
civilt originaria, e trascurate o dimenticate le arti, si riducessero nere anteriori ai tempi storici?
a vita selvaggia? " Credevasi il mondo in miriadi di secoli passato per cataclismi
" La quantit di antichissimi resti di abitazioni umane sulle sponde a ognuno dei quali la vita si estinguesse, e si classificavano le
dei laghi (dice Steur, Ebnograpliie de-s peupes, alla parola : La- impronte di animali e di piante che pi non esistono. Studii
custres ) ha indotto gli studiosi delle origini dell' umanit a rite- pi esatti sulla stratificazione dei terreni e SJI fondo de' mari, sui
nere che queste fossero il primo passo fatto dagli uomini, che gessi e sugli schisti mostrarono le specie antiche essere identiche alle
prima abitavano nelle caverne verso lo stato sedentario, primo bar- viventi. Stiam sull' avviso circa coloro che a misteri incomprensibili
lume di civilt. Secondo le induzioni di questi dotti, 1' uomo abi- sostituiscono incomprensibili asserti e non accettiamo alcune teorie
tando in origine le caverne, come le bestie feroci, doveva lottare moderne senza considerare come si contraddicono, come cessino
continuamente con queste per salvare la famiglia, n poteva abban- e in breve le une sottentrino alle altre. (Sono parole del Cant, vo-
donare la sua dimora senza esporsi al rischio di trovar divorati lume I, pag. 147).
la sua donna ed i figli. Pens dunque, dicono essi, di situare la sua
Gli studii fatti dal dotto orientalista francese Chabas provano che
abitazione sulle acque, presso le rive dei laghi, sapendo che gli
uso delle armi di silice fu contemporaneo all'uso dei metalli e alla
orsi, i leoni, le tigri, avendo avversione all'acqua, non avrebbero
loro lavorazione, e che si estese anche a tempi relativamente re-
assalito la sua capanna mentre egli per procurarsi il vitto andava a
centi. Con l'esame degli strati alluvionali delle valli della Saona e
cacciare pei boschi vicini. Di qui la ragione delle abitazioni lacustri,
del Rodano, egli giunto a dimostrare evidentemente che i depo-
delle quali si fa un argomento contro la Genesi di Mose. Ma quale
siti delle armi di silice non levigata, che si pretendono di un'an-
argomento portano a provare questa loro asserzione? e quale diffi-
tichita immensurabile non rimontano tutto al pi che a trenta
colt- si pu trovare nel ritenere queste abitazioni medesime come
secoli fa, essendo certo che a mezzo della profondit, alla quale
un regresso dell' uomo, che per disgraziate circostanze abbia per-
sono situati quei depositi d'armi di silice non levigata, si trovano
30
gli strati alluvionali dell'epoca romana imperiale di 15 secoli addietro
senza contare che le alluvioni in quei primi tempi dovevano essere
pi frequenti per la maggior depressione del suolo e quindi pi celere CAPO II.
l'innalzamento dei terreni, di quel che sia stata dall'epoca romana a noi.
Ossa umane sono state trovate nella Gallia ed in Germania miste alle Il D i l u v i o u n i v e r s a l e .
ossa di renne e di antilopi ; e si diceva che il renne e l'antilope
erano spariti da tempo immemorabile da quelle localit. Ebbene, Corruzione degli uomini - Diluvio - Si ripopola il mndo.
9 C 6 . J 2 3
pagano, riconobbe una tale verit, dicendo che se gli Dei non l'aves-
Le
sero rivelata agli uomini, sarebbe stato impossibile che avessero da : l i n g u e . - un fatto accertato dalle divine Scritture, che
se stessi conosciuti i metalli nascosti nel seno delle montagne e il l'uomo appena creato comunic le sue idee per mezzo del linguaggio
modo di depurarli dalle terre alle quali sono commisti. alla sua prima compagna, talch dobbiamo ritenere che la parola
Le vesti. Un'altra fra le prime necessit della vita, il vestito. fu rivelata da Dio. Per quanto alcuni filosofi abbiano cercato di spie-
Le prime vesti dei nostri progenitori furono date loro da Dio stesso gare diversamente l'origine del linguaggio, siccome gi dicemmo,
quando furono cacciati dal paradiso terrestre, secondo che la scrittura la ragione stessa ci persuade, che Dio creando l'uomo adulto e dan-
ci narra, e furono fatte di pelli di animali (Gen, in, 21). Ma non dogli un'adulta compagna, non doveva lasciarli lungo tempo a riguar-
and guari che la pastorizia ne forn loro delle pi comode colla darsi muti, senza un mezzo per manifestarsi vicendevolmente le loro
lana del gregge. Abele fu pastore: abbiamo dunque ragione per cre- idee. L'uomo fatto per la societ e 'a-societ umana sarebbe impos-
dere che Adamo profittasse del vello degli armenti per filare la lana sibile senza la lingua, dunque il Creatore deve aver dato all'uomo fin
e procurarsi vesti pi adatte che non le pelli secche degli animali : dal suo principio il linguaggio.
Caino fu agricoltore; e non difficile a credersi che se Adamo lo aveva La divina Scrittura ci narra anche il modo e la causa, per la
diretto a quell'arte e gli aveva fatto conoscere le propriet dei cereali, quale l'unico linguaggio della prima famiglia umana si moltiplic
gli avesse pure insegnato a coltivare il lino e la canapa, tanto utili dopo il diluvio; u deve far maraviglia se grandissimo il numero
agli usi domestici col resistibilissimo tiglio dei loro steli. Non aveva delle lingue, che si parlano nelle varie parti del mondo, oltre tutte
avute Adamo da Dio la cognizione delle speciali propriet delle piante? quelle che si parlavano in antico e non sono pi in uso. I popoli
coll'andar del tempo hanno modificato,, alterato o cambiato affatto
Quantunque l'istoria ci lasci molto incerti in queste ricerche, non
le loro lingue, ma i dotti che le studiano, le analizzano, le confron-
pare che il cotone e la seta fossero adoprati nei primi tempi. La
tano, scoprono ogni giorno nuovi rapporti fra quelle, tanto che gi
coltura del cotone nata dopo il diluvio: forse fu originaria dell'E-
dirigono i loro sforzi alle ricerche delle lingue madri, dalle quali
gitto, e non si ridusse a filo la peluria che involge i semi di questa
ognuna di quelle viventi e di quelle estinte sono derivate.
piatita, finch le arti non giunsero ad un certo sviluppo in quel paese.
La seta, originaria della Cina, e delle' Indie, non fu canosciuta dai Questo importantissimo studio era stato intrapreso con molto ardore
popoli dell'Asia Minore, che quando il commercio vi condusse i pro- dai filosofi Greci desiderosi di spiegare il mistero dell'umano lin-
dotti delle parti pi orientali dell'Asia. La seta fu creduta in prin- guaggio: fu poi abbandonato affatto fino al secolo scorso, nel quale
cipio dai Greci, testimone Teofrasto, il prodotto di un albero, e forse ricominci, e viene tuttora continuato con grai vantaggio della storia.
dette origine a questa .credenza la relazione di qualche viaggiatore, Da questi studi sembra che si possano ridurre a poche le lingue
che, venendo dall'India, cred che i bozzoli della seta, che l si raccol- primitive, e si avrebbe cos da queste indagini la conferma del gran
gono sui gelsi, ne fossero il frutto. Virgilio stesso parla di una lana fatto della confusione delle lingue e della dispersione delle famiglie
finissima, che i Seri colgono come le foglie degli alberi che la pro- umane sulla faccia della terra.
ducono ; i Seri sono gl'Indiani o i Cinesi, e serici si dicono ancora La lingua indiana, chiamata sanscrito, che quanto dire lingua
i drappi di seta (1). coordinata e perfetta, fu un tempo la lingua vivente delle alte
regioni dell'Indo. Le sue analogie con gli antichi idiomi Persiano,
J n V n v o t e n i ! . 0 i f e l r U i p e r a l ' r e Aureliano la seta b a r a t t a v a a peso uguale
Slavo, Latino, Greco, Celtico, non che Tedesco e Islandese, l'hanno
, 1 q u a l COf? ricus di
comprare u n a v e s t e i s e t i per
fa X S t i S t e m P d ' Giustiniano due monaci andati a PVe-
nrtarono^ r f i / i r r', c o n o l > b e r o finalmente il baco da seta e ne di M o r e a . R u g g e r o r e di S.cilia s b a r c a t o in Grecia vide come si coltivas-
S i S PJnm ' T s e m e n e l v a n o dei loro bastoni d a viaggio. sero bachi da seta e p r o p a g i gelsi e la c o l t u i a dei bachi nella sua
Allora il P e l o p o n n e s o lu p i a n t a t o a gelsi o mori, donde gli venne il Some isola, dalla quale n a t n r a l m e n t e si estesero a t u t t a Italia
ornai fatta riconoscere come lingua madre di tutti questi idiomi, ed Le arti belle. L'uomo fu creato colla scintilla del genio, coi
hanno fatto dare il nome di indo-europee a tutte le nazioni venute gusto per le arti, coll'amore del bello. Fin dai primi anni del mondo,
dall'Iran, paese degli Arii, i quali in origine parlavano il sanscrito. lo troviamo occupato a fondare citt, e le sacre carte ci dicono che
La scrittura. Ma se la ragione naturale, anche senza la Genesi, Caino, costru la prima, chiamandola Enocchia da uno dei suoi di-
ci persuade che la lingua fu direttamente rivelata da Dio al primo scendenti. Dopo il diluvio, i discendenti di No prima di separarsi
uomo nel paradiso terrestre, non cos della scrittura, mediante la costruirono una gran citt ed un'altissima torre, che volevano ani
quale le idee espresse con la parola si legano ai loro segni in guisa dasse a toccare il cielo. Trovandosi in una pianura dove non avevano
da risvegliarle nella mente di altri uomini che sappiano leggerle in pietre, formarono mattoni colla terra, li cossero ed adoprarono il
quei segni. bitume come C e m e n t o . Pochi secoli dopo il diluvio si fondarono e
Questa maravigliosa scoperta, che fu una delle pi grandi che l'uomo si abbellirono straordinariamente Babilonia e Ninive, rendendole ma-
facesse, rimonta alla pi rimota antichit, e precede d'assai i cos ravigliose per la bellezza e per le opere d'arte.
detti tempi storici. Mose, 1500 anni av. G. C. scriveva l'istoria del Quindi l'architettura, la pittura, la scultura, quantunque non rag-
suo popolo nella lingua ebraica, e gli Egiziani, gl'Indiani, i Cinesi giungessero un alto grado di perfezione prima che i Greci vi si dedi-
pare possedessero l'arte di scrivere anche prima della liberazione cassero, furono esercitate in ogni tempo per quanto si risalga alla
del popolo Ebreo dalla servit dell'Egitto. origine dell'umanit ; ed i monumenti antichissimi specialmente del-
Il primo modo di scrivere pare sia stato il geroglifico, del quale l'Egitto, e le pitture e le sculture, dalle quali sono fregiati e adorni,
troviamo estesissimo l'uso in Egitto e in America innanzi la scoperta ne fanno fede.
di Colombo, in quei luoghi dove era cominciata a svilupparsi la ci- La musica. L'nomo naturalmente inclinato alla musica. Le
vilt, cio nel Messico e nel Per. Coi geroglifici rappresentavano passioni pi forti si sfogano talora col canto, ed mirabile che la
i pensieri ed i fatti dei quali volevano tramandare ai posteri la me- musica serva tanto ad esprimere il dolore, quanto la gioia : essa
moria, ed il significato dei geroglifici era noto soltanto ai pochi quasi un secondo linguaggio accordato all'uomo, linguaggio pi vago,
dotti della nazione. Dalla rappresentazione dei pensieri, passarono ma senza dubbio pi espressivo dell'altro, lubal rammentato dalle
gli uomini alla rappresentazione dei suoni, che formano la parola; sacre carte come fabbricatore ed inventore di strumenti musicali nei
cos si venne alla scrittura sillabica usata tuttod nella Cina, com- primi tempi avanti il diluvio. Ci forse ci mostra che la musica,
plicatissima e difficile per la molt-itudi.e e variet di segni. Infine come la parola, fu rivelazione di Dio, e che il primo uomo, ad onta
si giunse a distinguere le vocali dalle consonanti, assegnando a cia- della sua caduta, ne port fuori dal Paradiso terrestre la ricordanza
scuno un segno particolare, e fu composto l'alfabeto che eoa poco e pot insegnarla ai suoi figli. La musica accompagn sempre i riti
pi di 20 lettere rende possibile all'uomo di fissare in ogni lingua religiosi presso tutti i popoli, e vediamo David stesso abilissimo sona-
i proprii pensieri sulla carta. Gli Egiziani cominciarono a scolpire tore d'arpa comporre le cantilene dei maravigliosi suoi salmi. David,
i loro geroglifici nel g/anito, e poi si servirono della scorza del vissuto pi di mille anni av. G. C. quasi contemporaneo della guerra
papiro, della quale facevano lunghissimi rotoli scrivendoci le loro di Troia. Amfione, quantunque non abbia mosse le pietre, perch si
memorie dalla parte interna (1). unissero da se stesse a formare le mura di Tebe, come narrano le
(1) I R o m a n i a u l i c a m e n t e u s a v a n o tavolette incerate, s u l l e quali incide-
vano le lettere con uno s t d o : con facilit poi c a n c e l l a v a n o quei segni, si fa tanto uso, f u sconosciuta agli antichi, e precede di poco l'invenzione
spianando n u o v a m e n t e la cera e t o r n a v a n o a s c r i v e r e s u l l e medesime tavo- della s t a m p a .
l o n e : m a quando conquistarono P e r g a m o a d o t t a r o n o l a c a r t a pecora, d e l t a La materia adoprata a scrivere, se e r a n e r a dicevasi alramentum, se
pergamena del luogo dove fu i n v e n t a t o il modo di p r e p a r a r l a . I Cinsi co- r o s s a dicevasi rubrca, e veniva conservata in una cannuccia di giunco
nobbero la c a r t a d a r e m o t i s s i m i t e m p o , ina q u e l l a di s t r a c c i , della q u a l e p a l u s t r e chiamato calaraus, d o n d e v e n n e a noi il nome di calamaio.
antiche favole, fu certamente un abilissimo sonatore di quell'et
Quantunque sia poco credibile questo racconto, pur giova a mo-
favolosa. Orfeo fiorito al tempo della spedizione degli Argonauti, del'a
strarci l'opinione della remotissima antichit delle osservazioni astro-
quale fece parte innanzi alla guerra di Troia, fu tanto celebre sona-
nomiche, e la ragione stessa conforta questo concetto, perch l'astiv-
tore di lira, che i Greci finsero discendesse nell'Erebo e riuscisse col
nomia una necessit pei popoli, che si avviano sul sentiero della
suono a farsi rendere la sposa Euridice. civilt. Essa determina la successione dei giorni, e d origine al
Divisione del tempo. Divisioni naturali del tempo sono quelle calendario ; presiede ai lavori del campo e regola l'agricoltura ; dirige
del giorno, del mese, dell'anno, dedotte dai fenomeni celesti: sono le navi attraverso l'immenso spazio dei mari, e rende possibile la
artificiali quelle di ore, minuti, settimane, lustri, secoli, cicli, pe- navigazione ; colle date viene ad ordinare la storia e regolare le feste-
riodi, epoche e simili. Misura del tempo il moto. Un giro del sole dei popoli e ad associarsi alle loro religiose credenze.
attorno alla terra, o meglio una rotazione della terra attorno al
L'astronomia dopo il diluvio fu coltivata dai Caldei della stirpe
proprio asse forma il giorno. Si conoscono quattro maniere di com-
da Sem, dagli Egizi e dai Fenici della stirpe di Cam, dai Ioni e dai
putare il giorno : 1. La Babilonica, seguita dai Persi e Siri antichi, Medi della discendenza di lafet, ci che potrebbe essere indizio, che
e dai Greci moderni da una mattina all'altra ; 2. La Giudaica, da questa scienza non fosse sconosciuta allo stesso No, e con lui rimon-
un tramonto all'altro seguita poi dagli Ateniesi, Germani e Galli ed tasse ai tempi che precedettero il diluvio. Pi specialmente fu colti-
ora dai Cinesi ; 3. L'Arabica o astronomica, da un mezzod all'altro ; vata dai Caldei a motivo del cielo purissimo del loro paese e del-
4. L'Egiziana, seguita poi dai Romani ed ora da quasi tutti, da l'altezza della gran torre di Babilonia, attissima alle osservazioni
una mezzanotte all'altra. degli astri. Talete e Anassimandro furono i primi che la professas-
Il periodico ritorno delle inondazioni del Nilo e la massima loro sero in Grecia, e Pitagora tanto l'aveva fatta avanzare in Italia, che
importanza richiamarono gli Egiziani ad occuparsi della divisione si era accorto del moto della terra intorno al sole, e che quello della
del tempo e delle diversit delle stagioni. Sembra infatti che i sacer- volta celeste intorno a noi era un'illusione dei nostri sensi [11-
doti Egiziani siano stati i primi a dividere regolarmente il tempo, Strade e misure itiner. Nei primissimi tempi era difficile
e a segnare gli anni. Essi computavano l'anno di 365 giorni, e cos all'uomo il trasportarsi da un luogo all'altro. 1 grandi fiumi, i laghi,
lo facevano pi corto del vero di sole 6 ore. I Babilonesi celebri le catene dei monti, i deserti di mobili sabbie, le vergini ed impe-
nell'astronomia dividevano anche l'anno quasi ugualmente. Pi rozzi netrabili foreste, gli animali feroci erano ostacoli gravissimi alle comu-
i Romani prima di Numa usarono di far l'anno di 304 giorni, divisi nicazioni fra i varii popoli della terra. Quante fatiche ai primi abi-
in 10 mesi; ed anche dopo Numa, l'anno fu regolato del corso di tatori di un paese per incanalare fiumi, prosciugare paludi, atterrare
12 lunazioni che fanno 355 giorni ; e quest'uso di computar l'anno foreste. Pure quando si stabilirono i primi imperi dovettero necessa-
dur finch Giulio Cesare coll'aiuto di Sosigene, astronomo alessandrino riamente formarsi le grandi strade per le necessarie comunicazioni
non ebbe riformato il calendario romano. Non fu che nel 1582 che fra un luogo e l'altro, fra le citt dove i re dimoravano e le altre,
Papa Gregorio XIII riusc a far aggiustare perfettamente il calendario.
Astronomia. L'osservazione del moto dei corpi celesti dev'esser (1) P i t e a di .Marsiglia v i a g g i a t o r e ed astronomo vissuto 400 a n n i a v G
C. aveva conosciuta la causa d e l l ' a u m e n t o della l u n g h e z z a dei giorni o
stata sicuramente antichissima, e ne abbiamo la prova nella storia. delle notti n e l l ' estate e nel -verno q u a n t o pi ci si accosta al polo, e as-
sicur c h e n e l l ' I s o l a di Tuie nel solstizio d ' e s t a t e il sole non t r a m o n t a mai
Giuseppe Flavio racconta che i discendenti di Seth avanti il diluvio r i m a n e n d o tutto il tropico del Cancro al disopra dell'orizzonte. Questo
avevano scolpite le principali osservazioni relative agli astri su due racconto di Pitea fu tacciato di favola d a S t r a b o n e e d a altri, ma corri-
sponde t a n t o e s a t t a m e n t e alla situazione d e l l ' / s f o n d a , c h e forza ritenere
colonne, una di mattoni, l'altra di marmo, e che questa aveva resistito che Pitea vi fosse stato e avesse osservato il fenomeno che s e m b r favo-
loso al r o m a n o geografo. . E g l i stesso attribu all'azione della l u n a sulla
al diluvio e se ne vedevano gli avanzi nella Siria anche al suo tempo. t e r r a il flusso e riflusso det m a r e .
dove i Satrapi e i Governatori rappresentavano l'autorit reale, riscuo-
valore anche ai piccoli pezzi facili perci a trasportarsi, fece s che
tevano le imposte e le trasmettevano ai loro principi. 11 commercio questi due metalli ed anche il rame, fossero scelti e generalmente
nato colle prime societ, ebbe bisogno anch'esso di strade da per- accettati per cambiar con essi tutte le merci.
corrersi, e noi troviamo fino dai pi remoti tempi che i mercanti
In principio si pesava il metallo ridotto in vergile, e se ne dava
Ismaeliti andavano dal loro paese in Egitto per ragione di commercio, quel tanto che era necessario per l'acquisto delle cose che si vole-
seguendo quella medesima via che fu calcata dai fratelli di Giuseppe vano comprare : poi si trov pi comodo portare dei pezzetti d'oro
quando dalla Palestina si recarono a provvedere il grano, ferzativi e d'argento gi tagliati, e tutti di un determinato peso e valore
dalla carestia che li affliggeva. In principio il continuo passaggio per risparmiarsi l'incomodo del taglio delle verghe: infine i governi
degli uomini, dei cavalli, dei camelli, assodava il terreno e indicava vi fecero imprimere la effigie del re o del console della repubblica
la traccia al viandante. Fu il grande impero dei Persiani che ebbe per garantire l'esattezza del peso e la bont del metallo.
da Ciro la prima istituzione delle poste regolari per le trasmissioni Cos venne in uso la moneta, la quale immensamente facilita fra
degli ordini da Babilonia alle pi lontane parti del regno. quindi i popoli pi lontani lo scambio dei prodotti della terra e dell'industria
cosa certissima che gi esistevano in tutta quella parte dell'Asia strade degli uomini. Ma la moneta rimonta ad una grandissima antichit,
solide e ben conosciute da percorrersi, ove a determinate distanze perch la troviamo gi in uso ai tempi di Giacobbe, quando i figliuoli
furono stabilite stazioni di uomini e di cavalli per il trasporto degli di lui, vendettero ai mercanti ismaeliti il loro fratello Giuseppe, e
ordini reali, e al comodo dei grandi di quel regno, uno dei pi civi- quando a! tempo della carestia che afflisse la terra di Canaan, anda-
lizzati dell'Asia. rono in Egitto a comprare il grano, portando seco le monete per
Ma quelli che riguardarono le strade come vere e proprie opere soddisfare il prezzo, e si tratta di 18 secoli avanti la venuta di
d'arte, e le costruirono con magnificenza non pi superata da altri G. C., e sei o sette almeno avanti la guerra di Troia, epoca che si
popoli, furono i romani come vedremo altrove. prende dai dotti per determinare il principio dei tempi storici.
Monete. Da principio non si avevano monete coniate per uso Governi. Il padre di famiglia fu originariamente il governa-
del commercio ; ma la mercatura si esercitava col semplice cambio tore, il re, il giudice della sua discendenza. La prima forma di go-
delle derrate. Chi mancava di metalli li scambiava col grano di cui verno fra gli uomini fu dunque il governo patriarcale. Da questo si
aveva abbondanza: chi abbondava di pelli di animali e mancava del pass alla forma regia assoluta l, dove un potente ardito e robusto,
vino, lo scambiava con questo prodotto, e cosi dicasi di ogni altra pi valoroso e forte degli altri, o col libero assenso fu riconosciuto
cosa. sovrano dai popoli o colla forza li assoggett. Ma questi sovrani non
Quando la pastorizia prese un grande sviluppo, come vedesi al tempo comandavano che a piccolo numero di gente ed a ristrettissimo paese.
di Abramo e dei Patriarchi, le pecore servivano generalmente al Ogni citt e pressoch ogni villaggio aveva il suo re. I servi di Abramo
cambio degli oggetti, dei quali i pastori avevano bisogno, perci le poterono sconfiggere cinque re. La stretta Palestina al tempo di Giosu
prime monete, che poi si inventarono, ebbero nome di Pecunia da avevane varie dozzine.
Pecus, che vuol dire pecora. In altri casi i popoli divisi in famiglie e trib si collegarono per la
Gli uomini si accorsero ben presto eli sarebbe stato di grande comune difesa, restando liberi nelle altre cose, come fecero gli Ebrei
vantaggio per il commercio la scelta di una merce, che da tutti dopo l'ingresso nella terra promessa, ed in tale ca=o quando eravi
venisse egualmente tenuta in pregio, e con la quale tutte le altre necessit d'impugnare le armi a difesa del territorio, eravi pure un
merci potessero cambiarsi. La durata e la grande utilit dei metalli condottiero, che guidava i soldati alla pugna, finch la sicurezza dei po-
e la rarit specialmente dell'argento e dell' oro, che dava un gran poli non fosse assicurata. Tali furono per tre secoli i Giudici d'Israele.
>
La forma repubblicana non attecch mai'in Asia, invece nelle citt
della Grecia essa fu la forma di governo pi in vigore. La forma
repubblicana consisteva allora generalmente in questo, che il popolo
per mezzo di generali adunanze decideva gli affari di maggior impor-
tanza, o per mezzo della elezione trasferiva il supremo potere ad
alcuni magistrati di sua fiducia, che ordinariamente godevano di un
potere annuale.
F
PERIODO II
%
I
84
sembri non fosse n s t e n t a t a n difficile. T u t t o ci fa ca- monarchia locale. Incominciando colla X I dinastia il
pire che una c o l t u r a cos avanzata in tempi tanto an- regno Tebano si liber d a l vssallaggio verso i r e ' di
tichi non e r a g e r m o g l i a t a di getto sulle r i v e del N i l " , L r a c l e o p o l i e di M e n t , e sotto l a X I I estese l a sua
ma e r a s t a t a p o r t a t a d i r e t t a m e n t e dal S e n n a a r . dominazione sopra t u t t o l ' E g i t t o .
2 4 . D i n a s t i a X I I (1900) a v . C.) - L a X I I di
nastia fu la pi gloriosa, e la pi conosciuta del Medio
i m p e r o . T u t t o il paese, dalle c a t e r a t t e di Siene fino al
CAPO III.
M a r M e d i t e r r a n e o fu r i d o t t o a d obbedire al m e l e s i m o
r e come al tempo della q u a r t a dinastia. I l p r i m o sno
Il Medio Impero (1).
r e fu Ameneme I, che sul finire della v i t a si associ
Origine della monarchia tebana. Dinastia X I I . nel regno il figlio Sesortasen I, da alcuni considerato
Il lago di Meride. Il labirinto. Gli Hyk-Sos. come il fondatore della dinastia. Sesortasen si r e s e
Cacciata degli Ilyk-sos. molto celebre p e r m i l i t a r i imprese, p e r l ' i m p u l s o dato
a l l e arti ed alle scienze, e P e r a v e r e , con u n a v i t t o r i a
2 3 . O r i g i n e d e l l a m o n a r c h i a t e b a n a Il me-
r i p o r t a t a s^pra g l i E t i o p i , g r a n d e m e n t e a l l a r g a t o i con-
dio impero abbraccia un perii do assai lungo, e p e r qual-
imi del suo r e a m e v e - s i il mezzogiorno, facendo indie-
che tempo assai glorioso, ma solo alcuni d e ' suoi re
t r e g g i a r e le f r o n t i e r e d e l l ' E g i t t o dalla prima c a t e r a t t a
sono ben conosciuti ; esso v a dalla X dinastia fino alta
fino alla q u a r t a . U n a iscrizione c , n t e m p o r a n e a , s c r i t t a
X V I I I esclusa. Al principio del medio impero t u t t o sem-
sui macigni, proibisce ai negri di discendere v e r s o l ' E -
b r a rinnovato in E g i t t o come in s e g u i t o ad una pro-
g i t t o eccetto cbe p e r t r a s p o r t a r v i v e t t o v a g l i e ( 1 ) .
fonda rivoluzione. I nomi p r r p r i i usati nelle famiglie,
i titoli delle d i g n i t , la s c r i t t u r a , persin la religione, Sesortasen fond o t e r m i n ad Eliopoli un magniflco
t u t t o sub un cambiamento radicale. e grandissimo tempio con un obelisco c h e si conserva
ancora oggid d o v ' e r a quella c i t t . F o n d a v a anche il
D u r a n t e la decadenza e la caduta della monarchia di
santuario di K a r n a c ; e le sue s t a t u e colossali di g r a n i t o
Mnfi, abbiam visto s o r g e r e varii r e g n i , f r a cui quello
provano, non meno che l e colonne monolite (2), c h e
di Tebe, nell'alto E g i t t o . Questa c i t t a l tempo dell'an-
portano ancora il suo nome, che g r a n d i costruzioni hanno
tico impero si t r o v in uno s t a t o di inferiorit ; la sua
avuto luogo durante il suo r e g n o . N e l m e l e s i m o t e m p o
c o l t u r a rozza e quasi differente da quella di Meni!, fa
supporre c h e avesse u n a vita isolata. Tebe prima del- ,
l'undecima dinastia, f u capitale di u n a piccola ed antica | .aon ) e Q d U enl\ ? lTln S , n l -o T ^ 6 h i a m a t S e s o s t r i - " U n allro celebre F a -
Grec?
LICCI, ii quali
ouaU confondendo I e "imprese
r o n f ^ f n ^ le R a ~ de l'uno
n fu chia
a t " Pdell'altro
con 'uelle ^ e Sesostrinodai
F^
(1) Il medio impero forma la prima p a r t e del periodo tebano, per cui J
esso vien a n c h e c h i a m a t o antica monarchia tebana. Il resto del periodo 5 facendo' " i " 0 c h e d i l o r i o s o e n t ? a m M u " fero a fin*
p e r t u r b a r o n o l'ordine della cronologia e rendettero mollo o
tebano formato da ci c h a c h i a m a s i la nuova monarchia Tebana. L a p3rte |
della primo periodo t e b a n o v a dalle dinastie X I alla X V I I I esclusiva; la | i r 5 s iti^r1081 nostrite
^ dei "
n u o v a monarchia t e b a n a c o m p r e n d e le dinastie X V I I I , X I X e X X fin cir- I (2) C h i a m a s i monolite perch f a t t e d ' u n pezzo solo di p i e t r a .
c a a l l ' a n n o 1100 a v . C .
%
I
incideva su v a r i e stele (1) nella Nubia e sulle rcccie d e l l ' E g i t t o . Il lago per coll'andar del tempo fu r i e m -
del Sinai le m e m o r i e delle s u e v i t t o r i o s e spedizioni. Que- pito dalla troppa quantit di fango, che le acque limac-
sta a t t i v i t n e l l e a r t i dur p e r t u t t o il tempo di questa ciose del Nilo menano p e r lo s t r a r i p a m e n t o del fiume ;
X I I dinastia. L a m a r a v i g l i o s a perfezione delle a r t i non e di esso non rimangono pi che alcune dighe ad indi-
rende minor testimonio d e l l ' a l t o g r a d o d'incivilimento, care il posto, in cui e r a s i t u a t o .
al quale sal allora la m o n a r c h i a egiziana. Le statue Il famoso labirinto, fondato a l l ' e s t r e m i t del lago
giunsero a l l o r a ad un g r a d o relativo di bellezza, e lo Meride, anche opera di quest'epoca. Esso consisteva
stile dei geroglifici giunse a d u n ' e l e g a n z a di f o r m e , che in un a g g r e g a t o di 12 palazzi reali, c h e contenevano
r a r a m e n t e f u r a g g i u n t a in t e m p i posteriori e non mai t r e m i l a sale a g g i r a n t i s i intorno a 12 cortili ; era a due
superata. piani, l ' u n o sopra, l ' a l t r o sotto t e r r a ; le sale del piano
Il L a g o di Meride. I l Labirinto. Oltre s u p e r i o r e servivano alle radunanze, che i r e facevano
Sesortasen, la X I I dinastia a n n o v e r a a l t r i principi illu- di t u t t i i sacerdoti e grandi dello S t a t o , per deliberare
stri, che, al pari dei f a r a o n i della I V , si acquistarono intorno alle cose della nazione; quelle s o t t e r r a n e e t e n e -
fama con splendide c o s t r u z i o n i . S o p r a t u t t i gli altri si vano luogo di tomba ai r e ed agli animali sacri. F u
segnal Ameneme III pi conosciuto sotto il nome di questo il pi superbo di t u t t i i monumenti d e l l ' a n t i c h i t .
Meri. Costui fece s c a v a r e , a mezzod della c i t t di Menfi, O l t r e il lago e il Laberinto, si costrussero ancora al
sulla r i v a s i n i s t r a dui N i l o , un l a g o artificiale, che chia- tempo della X I I dinastia moltissimi monumenti, che ci
mc-ssi a p p u n t o lago M e r i d e , c o l l ' i n t e n d i m e n t o di prov- danno a vedere g r a n d e m e n t e p r o g r e d i t e le a r t i ed in
v e d e r e a l l e inondazioni del N i l o , ed a l l ' i r r i g a m e n t o della modo speciale l ' a g r i c o l t u r a , la quale raggiunse in que-
t e r r a in t e m p o di siccit. E p e r v e r o , quando il Nilo st'epoca il pi alto grado del suo splendore.
ingrossava t r o p p o si a p r i v a n o alcune dighe e l'acqua 25. G l i H y k - S o s ( a n . 1750 a v . C . ) L ' a v a n z a t o
r i e m p i v a il l a g o , la quale poscia, nel tempo di siccit, perfezionamento, a cui t a l i capolavori ci m o s t r a n o essere
si d e r i v a v a per c e r t e g o r e n e l l e a s s e t a t e campagne. asceso l ' E g i t t o , venne i n t e r r o t t o da un periodo di de-
Questo l a g o s i t u a t o n e l l ' E g i t t o di mezzo, l dove ora cadimento molto g r a n d e , avvenuto sotto la X I I I e la
la p r o v i n c i a di F a i u m , e r a u n ' o p e r a al t u t t o gigante- X I V dinastia, c h e pare regnassero contemporaneamente
sca, che a v e v a circa 2 2 0 m i g l i a di circuito. Nel centro ciascuna su d'una p a r t e sola d e l l ' E g i t t o , osteggiandosi
di esso e r a n o due a l t i s s i m e P i r a m i d i , che servirono di t r a di loro e indebolendosi vicendevolmente ( 1 ) . Questo
s e p o l t u r a a M e r i ed a sua m o g l i e . Il F a i u m , che prima decadimento f prender ansa alle vicine t r i b cananee
e r a un p u r o d e s e r t o con a c q u a s t a g n a n t e , per beneficio ed a r a b e , state g i a l t r a volta s c o n f i t t e , a t e n t a r e
di q u e s t o l a g o , oggid a n c o r a , la provincia pi fertile
(1) T u t t a v i a al tempo della X I I I e X I V dinastia si costrussero ancora
monumenti considerevoli e specialmente s t a t u e colossali, che sorgono in
(1) CUi a r c h e o l o g i d a n n o 1 n o m e d i siete a q u e l l e i m m e n s e l a s t r e di pis- M i o p i a e mostrano a dove si estendesse ancora il p o t e r e che a v e v a n o e -
tra, che si p o n e v a n o r i t t e s u l l e s e p o l t u r e e t e r m i n a v a n o in forma semicir- reditato dalla X I I . Il m u s e o del L o u v r e a P a r i g i e molto ricco d i tali
colare o t r i a n g o l a r e , p o r t a n d o sulla f a c c i a a n t e r i o r e la iscrizione funebre.
nuove invasioni. L a principale di esse fu eseguita dai nelle m a n o v r e m i l i t a r i ad o g g e t t o di i n s p i r a r e r i s p e t t o
vicini A r a b i , i quali a l l e t t a t i dai pingui pascoli invasero e t i m o r e alle nazioni s t r a n i e r e .
il basso E g i t t o m e n t r e quivi r e g n a v a il r e Timo. La E opinione g e n e r a l m e n t e a c c e t t a t a , che, d u r a n t e la
X I I I dinastia, che r e g n a v a a T e b e , pur mantenendo dominazione degli Hyksos, faraoni della linea tebana
sotto il suo p o t e r e la T e b a i d e , d o v e t t e r i f u g i a r s i in indigena r i f u g i a t a in E t i o p i a , non lasciassero passare
Etiopia, regione conquistata all'impero Egizio dalla glo- occasione alcuna, che p a r e s s e loro propizia di cacciare
riosa dinastia p r e c e d e n t e , e p a g a r e t r i b u t o agli H y k s o s . dalla loro t e r r a g l i invasori ; ma non vi riuscirono che
L a X I V , che aveva sede a Menfi, fu c o s t r e t t a dagli dopo lungo t e m p o e sanguinose g u e r r e . I p a r t i c o l a r i di
invasori a r i t i r a r s i in una piccola regione nel D e l t a , q u e s t e l o t t e non sono conosciuti, m a il m o m e n t o della
f a r e sua capitale X o i s e r e g n a r e a dispetto o sotto la riscossa si fece m o l t o a s p e t t a r e , poich p a r e che la do-
protezione degli Hyk-sos- minazione s t r a n i e r a in E g i t t o sia d u r a t a p e r circa 150
anni. Secondo alcuni, i r e pastori f o r m a r o n o la X V ,
O r ecco come Manetone, sacerdote Egizio, ci fa il
la X V I e l a X V I I d i n a s t i a ; m a secondo a l t r i non ne
racconto dell'invasione di questi s t r a n i e r i (1) : Essendo
f o r m a r o n o che u n a , l a X V o l a X V I I , e i e a l t r e due
Iddio i r r i t a t o c o n t r o di noi, venne dalla p a r t e d ' o r i e n t e
s a r e b b e r o indigene, r e g n a n t i in quei medesimi t e m p i su
una razza d'uomini ignobili, m a pieni d'audacia, a f a r e
alcune r e g i o n i s e p a r a t e . Questo p a r c o n f e r m a t o c h i a r a -
una improvvisa irruzione in questo paese, cui s o t t o m i -
m e n t e da un passo di M a n e t o n e , il quale dice c h e i
s e r o con g r a n d e facilit, senza bisogno di c o m b a t t i m e n t o .
r e del r e s t o d e l l ' E g i t t o si unirono con quei della Te-
P o r t a v a n o il nome di Hyk-sos, cio Re Pastori, perch
baide nello scacciare gli i n v a s o r i .
nella loro lingua Ilyk significa r e , e nel v o l g a r e dia-
l e t t o Sos equivale a p a s t o r e . Costoro si diportarono Come accade g e n e r a l m e n t e quando un popolo b a r b a r o
verso gli E g i z i a n i nel modo pi b a r b a r o , g l i uni uccidendo, ne s o g g i o g a un a l t r o pi civile senza s t e r m i n a r l o , gli
g l i a l t r i riducendo a durissima schiavit. L e c i t t fu- H y k s o s a poco a poco finirono p e r assimilarsi alla na-
rono s a c c h e g g i a t e ed i t e m p l i d i s t r u t t i . Si elessero a zione c o n q u i s t a t a . E s s i a d o t t a r o n o i costumi della nuova
r e un certo Salati, che stabil la sua sede in Menfi. lor p a t r i a e furono p r e s t i ad a p p r o p r i a r s i la c o l t u r a
Costui lev imposte, pose presidii nei luoghi pi oppor- egiziana, mescolandovi alcune usanze s e m i t i c h e . Accet-
t u n i , fortific la f r o n t i e r a o r i e n t a l e ; ed avendo osser- t a r o n o p u r e gli di egiziani, e ne r i c o s t r u i r o n o i t e m p l i ,
v a t o che verso q u e s t a p a r t e una c i t t , c h i a m a t a A v a r i , che avevano d i s t r u t t i nel f u r o r e d e l l ' i n v a s i o n e ; p e r a
a v e v a m o l t o opportuna p o s t u r a , la fortific e pose in fianco di quelli continuarono ad o n o r a r e il loro dio
essa 2 4 0 mila uomini : li visitava sulla bella stagione, Soutekh. I monumenti degli H y k s o s , che si t r o v a n o
li m a n t e n e v a , li colmava di p r e s e n t i e gli e s e r c i t a v a m a s s i m a m e n t e a T a n i s , sono di una s o r p r e n d e n t e perfe-
zione.
(1) Bisogna qui n o t a r e che gli invasori in sul principio disprezzavano la
religione degli Egizi e poco si c u r a v a n o (lei rispetto dovuto ai templi. P e r C a o a t a d e g l i H y k s o s . Dei r e Tebani, d u r a n t e
q u e s t o il sacerdote Manetone parla assai m a l e di s f a t t a g e n t e , che forse il periodo degli H y k s o s , non se ne conoscono finora che
non commise tutte quelle b a r b a r i e che esso n a r r a .
d u e . Q u e s t i , che s i n o m i n a n o Tiaaken e Kams, furono
i due i m m e d i a t i a n t e c e s s o r i del f o n d a t o r e d e l l a XVIII
CAPO IV.
d i n a s t i a . In quel t e m p o a v v e n n e c h e Apepi, ultimo r e
p a s t o r e , uscendo d a l l a m o d e r a z i o n e d e ' s u o i a n t e c e s s o r i ,
IL VUOTO I m p e r o (1).
v o l l e c h e in t u t t o l'Egitto fosse a d o r a t o il suo dio
S o u t e k h sopra ogni a l t r a divinit. Tiaaken si r i f i u t , La dinastia XVIII. Gli Ebrei in Egitto e VEsodo.
ed i r e si p r e p a r a r o n o alla g u e r r a , c h e per gli E g i - La XIX dinastia. Decadenza. La X X I I
ziani fu ad un t e m p o guerra di r e l i g i o n e e d'indipen- dinastia. La dominazione etiopica e gli Assiri
denza nazionale. La lotta, che n e s e g u , fu lunga e in Egitto. La dodecarchia ed, il principio della
s a n g u i n o s a . E s s a o c c u p i r e g n i di T i a a k e n , di K a m s XXVI dinastia. Necao. Aprico ed Amasi
e g r a n p a r t e di q u e l l o d i Aames (Amosi). Quest'ultimo Dominazione persiana,.
costrinse finalmente gli stranieri invasori a chiudersi
nella loro g r a n d e f o r t e z z a di A v a r i , e v e li assedi. 2 6 . L a d i n a s t i a X V I I I . I l nuovo impero ab-
P a r e c h e g l i H y k s o s c a p i t o l a s s e r o e si r i t i r a s s e r o dal- braccia il p e r i o d o della s t o r i a dell'antico Egitto, ehe
l ' E g i t t o in v i r t d ' u n a convenzione. E r a n o v e n u t i n e l l a d i l l a c a c c i a t a degli H y k s o s v a fino a l l a c o n q u i s t a p e r -
valle del N i l o verso l'anno 1 7 5 0 a v . C . e ne f u r o n o siana. L a t e r r i b i l e l o t t a contro gli i n v a s o r i , come'S
scacciati circa l ' a n n o 1600 (1). avesse c r e s c i u t e l e forze dello s p i r i t o ed i mezzi m a t e -
Gli H y k s o s , ritiratisi d a l l ' E g i t t o , si g i t t a r o n o nel- r i a l i del p a e s e , fece s o r g e r e l ' E g i t t o ad u n ' e r a novella
l ' A s i a e si s p a r s e r o l a r g a m e n t e , p o r t a n d o d o v u n q u e le di s p l e n d o r e e di potenza, cui non a v e v a p e r lo a d d i e t r o
cognizioni delle a r t i e d e l l e scienze, che avevano ac- anccra raggiunto.
quistate sulle sponde del Nilo. La c a d u t a del primo I l v i n c i t o r e d e g l i H y k s o s , Aames, detto da varii sto-
i m p e r o babilonese verso l'oriente, e la colonizzazione rici Amosi, fu il f o n d a t o r e della XVIIf dinastia (2).
d e l l a G r e c i a v e r s o l ' o c c i d e n t e p a r e siano s t a t e conse- S u b i t o p o t i m p a d r o n i r s i di t u t t o l ' E g i t t o ( 3 ) , e si ado-
g u e n z e p r o d o t t e da s p o s t a m e n t o di popoli a v v e n u t o in p e r con ogni forza a r i p a r a r e i danni dai p a s t o r i ca-
q u e s t a occasione. g i o n a t i , e a f a r r i f i o r i r e in o g n i p a r t e del r e g n o le belle
(1) Si pone g e n e r a l m e n t e la v e n u t a di A b r a m o n e l l ' E g i t t o d u r a n t e la (1) Il nuovo impero si divide in due parti : L a nuova monarchia lebana.;
dominazione dei re p a s t o r i : m a la cronologia non p e r m e t t e tale opinione. che abbraccia le dinastie X V I I I , X I X e X X fino al 1100 a v . C., e che
I n f a t t i A b r a m o visse p r i m a del 2000 a v . G. la seconda met del periodo tebi'no; ed il 'periodo Sailico, che abbraccia
le dinaste X X I - X X V I .
;2) Il carlello di A a m e s , ossia un'iscrizione che lo r i g u a r d a , si trova nel
m u s e o di Torino. I.a s u a moglie pure descritta nelle iscrizioni col nome
di N o f r e a r i e coi titoli di r e g i a sposa principale, r e a l e m a d r e , signora de!
mondo.
(3) A a m j s non solo riun tutto l ' E g i t t o sotto il suo scettro, scacciando
gli stranieri invasori, m a inizi pure le spedizioni di conquista, in cui tanto
si segnalarono i monarchi tebani. Dopo di aver sedata u n a rivolta in Etiopia
a l l a testa del suo esercito oltrepass l ' i s t m o di Suez e s ' a v a n z a combat-
t e r e gli Hyksos nelle nuove loro sedi.
d u e . Q u e s t i , che s i n o m i n a n o Tiaaken e Kams, furono
i due i m m e d i a t i a n t e c e s s o r i del f o n d a t o r e d e l l a XVIII
CAPO IV.
d i n a s t i a . In quel t e m p o a v v e n n e c h e Apepi, ultimo r e
p a s t o r e , uscendo d a l l a m o d e r a z i o n e d e ' s u o i a n t e c e s s o r i ,
IL VUOTO I m p e r o (1).
v o l l e c h e in t u t t o l'Egitto fosse a d o r a t o il suo dio
S o u t e k h sopra ogni a l t r a divinit. Tiaaken si r i f i u t , La dinastia XVIII. Gli Ebrei in Egitto e VEsodo.
ed i r e si p r e p a r a r o n o alla g u e r r a , c h e per gli E g i - La XIX dinastia. Decadenza. La X X I I
ziani fu ad un t e m p o guerra di r e l i g i o n e e d'indipen- dinastia. La dominazione etiopica e gli Assiri
denza nazionale. La lotta, che n e s e g u , fu lunga e in Egitto. La dodecarchia ed, il principio della
s a n g u i n o s a . E s s a o c c u p i r e g n i di T i a a k e n , di K a m s XXVI dinastia. Necao. Aprico ed Amasi
e g r a n p a r t e di q u e l l o d i Aames (Amosi). Quest'ultimo Dominazione persiana,.
costrinse finalmente gli stranieri invasori a chiudersi
nella loro g r a n d e f o r t e z z a di A v a r i , e v e li assedi. 2 6 . L a d i n a s t i a X V I I I . I l nuovo impero ab-
P a r e c h e g l i H y k s o s c a p i t o l a s s e r o e si r i t i r a s s e r o dal- braccia il p e r i o d o della s t o r i a dell'antico Egitto, ehe
l ' E g i t t o in v i r t d ' u n a convenzione. E r a n o v e n u t i n e l l a d i l l a c a c c i a t a degli H y k s o s v a fino a l l a c o n q u i s t a p e r -
valle del N i l o verso l'anno 1 7 5 0 a v . C . e ne f u r o n o siana. L a t e r r i b i l e l o t t a contro gli i n v a s o r i , come'S
scacciati circa l ' a n n o 1600 (1). avesse c r e s c i u t e l e forze dello s p i r i t o ed i mezzi m a t e -
Gli H y k s o s , ritiratisi d a l l ' E g i t t o , si g i t t a r o n o nel- r i a l i del p a e s e , fece s o r g e r e l ' E g i t t o ad u n ' e r a novella
l ' A s i a e si s p a r s e r o l a r g a m e n t e , p o r t a n d o d o v u n q u e le di s p l e n d o r e e di potenza, cui non a v e v a p e r lo a d d i e t r o
cognizioni delle a r t i e d e l l e scienze, che avevano ac- anccra raggiunto.
quistate sulle sponde del Nilo. La c a d u t a del primo I l v i n c i t o r e d e g l i H y k s o s , Aames, detto da varii sto-
i m p e r o babilonese verso l'oriente, e la colonizzazione rici Amosi, fu il f o n d a t o r e della XVIIf dinastia (2).
d e l l a G r e c i a v e r s o l ' o c c i d e n t e p a r e siano s t a t e conse- S u b i t o p o t i m p a d r o n i r s i di t u t t o l ' E g i t t o ( 3 ) , e si ado-
g u e n z e p r o d o t t e da s p o s t a m e n t o di popoli a v v e n u t o in p e r con ogni forza a r i p a r a r e i danni dai p a s t o r i ca-
q u e s t a occasione. g i o n a t i , e a f a r r i f i o r i r e in o g n i p a r t e del r e g n o le belle
(1) Si pone g e n e r a l m e n t e la v e n u t a di A b r a m o n e l l ' E g i t t o d u r a n t e la (1) Il nuovo impero si divide in due parti : L a nuova monarchia lebana.;
dominazione dei re p a s t o r i : m a la cronologia non p e r m e t t e tale opinione. che abbraccia le dinastie X V I I I , X I X e X X fino al 1100 a v . C., e che
I n f a t t i A b r a m o visse p r i m a del 2000 a v . G. la seconda met del periodo tebi'no; ed il 'periodo Sailico, che abbraccia
le dinaste X X I - X X V I .
;2) Il carlello di A a m e s , ossia un'iscrizione che lo r i g u a r d a , si trova nel
m u s e o di Torino. I.a s u a moglie pure descritta nelle iscrizioni col nome
di N o f r e a r i e coi titoli di r e g i a sposa principale, r e a l e m a d r e , signora de!
mondo.
(3) A a m j s non solo riun tutto l ' E g i t t o sotto il suo scettro, scacciando
gli stranieri invasori, m a inizi pure le spedizioni di conquista, in cui tanto
si segnalarono i monarchi tebani. Dopo di aver sedata u n a rivolta in Etiopia
a l l a testa del suo esercito oltrepass l ' i s t m o di Suez e s ' a v a n z a combat-
t e r e gli Hyksos nelle nuove loro sedi.
a r t i e l ' a g r i c o l t u r a . Quantunque Menti venisse l i b e r a t a
dagli invasori, e g l i continu a t e n o r e per sua capitale sottomissione d e l l ' E t i o p i a , che da tanto t e m p o soggio-
Tebe o Diospoli la g r a n d e , c h e da lui e d a ' suoi suc- g a t a dagli E g i z i , s e m p r e si r i b e l l a v a dando continui di-
cessori i n g r a n d i t a ed abbellita non solo fu resa in poco sturbi ai F a r a o n i (1). A costui, che ebbe brevissima
t e m p o s u p e r i o r e a Ment, ma una delle pi splendide r e g n o , successe suo f r a t e l l o Tutmosi IH ancor fanciullo.
citt del mondo. L a politica i m p i r t a n z a di questa citt Ilatasou, figlia del p r i m o T u t m o s i , e sorella del II e
- n o n era incominciata che colla X I I d i n a s t i a ; dopo, an- III, fece in t u t t o e per t u t t o da r e per lo spazio di 17
che quando non e r a capitale, f u sempre tenuta come la anni. Ella fece la conquista d e l l ' A r a b i a F e l i c e . Appena
p r i m a citt d e l l ' A l t o E g i t t o ; ora poi divenne c a p i t a l e m o r t a Ilatasou, alcuni popoli di S i r i a r i f i u t a r o n o il t r i -
definitiva Di essa u l t i m a m e n t e si scoprirono e si stu- buto ed eccitarono una ribellione nel paese di Canaan.
diarono le r o v i n e . Il gran Dio di Tebe e r a Giove Am- T u t m o s i III marci c o n t r o i ribelli e li sconfisse a Ma-
i n o n e , p e r cui essa era considerata corno metropoli giddo, avanzandosi poi fino a l l ' E u f r a t e . L ' a n n o succes-
s a c r a di t u t t i g l i a d o r a t o r i di quella divinit. sivo pass questo fiume, ed o t t e n n e t r i b u t i dai r e di
F i g l i o e successore di A a m e s fu Amenofi I (Ainen- Resen e di Asshur, di m a n i e r a che s o t t o di lui l'iix.-
h . l e p dei m o n u m e n t i ) , il quale continu in Asia la pero dei F a r a o n i r a g g i u n s e l i m i t i s t e r m i n a t i , estendendosi
g u e r r a incominciata da suo p a d r e . I piccoli s t a t i erano a mezzod a t u t t a l ' E t i o p i a , e ad oriente e s e t t e n t r i o n e
lasciati sussistere, ma r e s t a v a n o vassalli e t r i b u t a r i i . fino a Babilonia, a l T i g r i ed ai monti di A r m e n i a . T u t -
Il suo regno fu assai lungo e glorioso, p e r c h molti mo- mosi I I I fece s e n t i r e la sua possanza anche nell'Arabia,
numenti contemporanei ci rimangono di lui. Ma un mag- nell'Etiopia meridionale, e lungo le coste m e d i t e r r a n e e
gior n u m e r o si t r o v a consacrato alla sua gloriosa me- d e l l ' A f r i c a . S o t t o questo g r a n d e e f o r t u n a t o monarca
moria dai r e suoi successori, che l'onorarono d ' u n culto l ' E g i t t o p a r v e o t t e n e r e a n c h e una supremazia m a r i t t i m a
quasi divino ( 1 ) . nel Mediterraneo, cosa c h e non e r a ancora a v v e n u t a s o t t e
alcuno d e ' suoi predecessori, essendo che g l i Egiziani
Talmosi I , suo figlio, dopo a v e r r i p o r t a t a una g r a n d e
ebbero s e m p r e una ripugnanza invincibile p e r il m a r o ,
v i t t o r i a in Siria presso Damasco, si spinse fino a l l ' E u -
e nessuno di essi v o l e v a farsi marinaio. T u t m o s i per
f r a t e , rendendosi padrone di t u t t e le regioni interposte
riuscirvi d o v e t t e s e r v i r s i quasi per i n t i e r o delle flotte
fra l ' E g i t t o e quel g r a n fiume (2). Viene dopo di lui
dei F e n i c i da lui p r i m a s o t t o m e s s i .
Tutmosi II suo figliuolo, sotto cui avvenne la finale
(1) Il suo nome inscritto nelle litanie reali di cui abbiamo il lesto m i
Si t r o v a n o m o n u m e n t i di q u e s t o r e per t u t t a la valle
a s c r i t t o su papiro. Sopra una moltitudine di bassorilievi l'i m n a - i n e df del Nilo, e questi dittino a divedere u n ' a r t e quasi p e r f e t t a .
uienob e collocata in mezzo a quelle delle divinit d ' E g i t t o U a statua"
d Amenofi 1 di calcare bianco nel m u s e o di Torino Il regno di T u t m o s i I I I , che ebbe lunga d u r a t a , f o r m a l ' a -
(2) L a costruzione dei g r a n d i templi di Medinet-Abu rimonta fino al re-
g n o di questo F a r a o n e . La parte pi antica di questi edilzi e i n s i s t e in u n pice della potenza e dello splendore d e l l ' i m p e r o d ' E g i t t o .
santuario, circondato d a gallerie f e r m a t e da colonne e da otto sie- tutto
le p a r t i sono cariche di scolture in rilievo, notevoli per t e s a ta c o r r e r n e (1J Al suo regno si riferiscono l'obelisco l a t e r a n e s e di R o m a , quelli 4 i
dello stile e per la finezza del lavoro. U n a magnifica statua w ! f r Alessandria e di Costantinopoli, e u n a s t a t u a colossale del museo di T o -
f,tat a colossal : d
Tutmosi I orna il museo di Torino. " ' ' rino, dove si conserva a n c h e un m a n o s c r i t t o , che si crede il pi antico? I
mondo, ed un contratto d a t a t o dal quinto a n n o del suo r e ^ n o circa 1578
anni a v . C.
D u r a n t e i corti r e g n i d e ' suoi successori, Amemft li posizione, sapendo delle dolorose s t r e t t e z z e , a cui erano
e Tutmosi IV, le condizioni ed i confini d e l l ' i m p e r o r i d o t t i i suoi p e r una t e r r i b i l e carestia a v v e n u t a , invit
non v a r i a r o n o . Ma Ameno/ ZI, chiamato Meninone dai i f r a t e l l i ed il p a d r e a venirsi a stabilire a n c h ' e s s i in
greci, si rese nuovamente g l o r i o s o , non solo per a v e r saputo E g i t t o . Quelli t e n n e r o l ' i n v i t o : vennero con t u t t a la
r e p r i m e r e le insurrezioni, che di t a n t o in t a n t o avve- famiglia ( 7 5 persone in t u t t o ) , e con t u t t i i loro be-
nivano, ma p r i n c i p a l m e n t e p e r c h promosse la prospe- stiami. Il F a r a o n e , che era r e pastore esso stesso, fece
rit d e l l ' a g r i c o l t u r a , d e l l ' i n d u s t r i e , e del commercio, e loro m o l t o buona accoglienza ; ma p e r c h il popolo egi-
diede impulso alle a r t i con g r a n d i o s e costruzioni. A Tebe ziano odiava i pastori non li frammischi nelle c i t t ,
ingrand il tempio di K a r n a k , edificato da Tutmosi I I I , bens diede loro la t e r r a di Gessen, una delle c o n t r a d e
eostru p a r t e principale d i q u e l l i di L u x o r , elev il ce- pi f e r t i l i del basso E g i t t o , affinch, t r o v a n d o ivi a b -
l e b e r r i m o edificio d e t t o i l Memnonio, ed infiniti a l t r i bondante pascolo p e r i loro g r e g g i , vivessero in pace.
nonumenti. Di questo r e celebrassi in antico una s t a t u a Quivi gli E b r e i si moltiplicarono m a r a v i g l i o s a m e n t e .
colossale, posta nella p i a n u r a di T e b e , la quale si sen- Ma dopo la m o r t e di Giuseppe furono cacciati gli H y k s o s
t i v a , al l e v a r e del sole, e m e t t e r e suoni misteriosi, so- e sorse la nuova m o n a r c h i a tebana. A l l o r a incominci
pra cui tanto dissero i p o e t i di Grecia e di R o m a , e che per gli E b r e i un periodo di oppressione calcolata. I r e
iurono presi per il s a l u t o - m a t t u t i n o al sole. P e r c i i della X V I I I dinastia non solo furono g r a n d i g u e r r i e r i
Greci ed i R o m a n i i d e n t i f i c a r o n o menofi III con Me- e conquistatori, m a , come si disse, furono p u r e g r a n d i
ninone figlio d e l l ' a u r o r a , c h e 0 nero fa v e n i r e d a l l ' E t i o - c o s t r u t t o r i di m o n u m e n t i d'ogni f a t t a . Questi r e adun-
pia in aiuto di T r o i a . A l u i succedette il figlio Oro, i que p e r opprimere gli E b r e i , affinch non t e n t a s s e r o
cui m o n u m e n t i pi p r e z i o s i si conservano nel museo di novit, non videro di meglio che r i d u r l i in s c h i a v i t ,
Torino. Dopo Oro, c h e f u l ' u l t i m o r e di questa X V I I I obbligandoli a l a v o r a r e di forza a t t o r n o alla costruzione
dinastia, l ' i m p e r o d ' E g i t t o soffr una g r a v e scossa: al- di numerosi templi e palazzi nelle principali c i t t di
l ' i n t e r n o vi furono s c o m p i g l i ; ed a l l ' e s t e r o i popoli sot- E g i t t o . Aames, fondatore della X V I I I dinastia, f u il
tomessi insorsero e n e g a r o n o t r i b u t o e soggezione. rex novus, che incominci la oppressione, c o n t i n u a t a
uai suoi successori. Gli E b r e i ci non o s t a n t e cresce-
27. Gli e b r e i i n E g i t t o e l ' E s o d o . Pare che
vano di n u m e r o in modo prodigioso, ed allora il faraone
a questi tempi si d e b b a n o r i f e r i r e i m p o r t a n t i avveni-
r e g n a n t e , temendo che venissero poi a f a r e delle r i v o -
menti della s t o r i a s a c r a . M e n t r e r e g n a v a n o gli H y k s o s ,
luzioni e a m e t t e r e in pericolo lo s t a t o , voleva che or
Giuseppe figliuolo di Giacobbe, v e n d u t o come schiavo
mai abbandonassero la pastorizia, si disperdessero p e r
dai gelosi f r a t e l l i , e c o n d o t t o in E g i t t o , giunse ivi al
t u t t e le c i t t , si a m a l g a m a s s e r o con il r e s t o del popolo
grado di vicer. G i o v a n d o s i della sua autorit in t e m p o
e professassero l a religione del p^ese. Rifiutandosi essi
di grande caro di v i v e r i , fece s che i p r o p r i e t a r i i ce-
di obbedire in ci, il F a r a o n e ordin ohe i maschi fos-
dessero i loro p o s s e d i m e n t i stabili, e cos ridusse t u t t o
sero g e t t a t i nel Nilo. Ma Dio venne in aiuto del suo
il t e r r i t o r i o a mano d e l r e . Servendosi poi della sua
Abido, ed i grandiosi suoi palazzi a T e b e ne fanno
popolo ; fece s che Hatason, la stessa figlia di T u t m o s i ,
fede. M a v a r i e i m p r e s e g u e r r e s c h e ed anche alcune opere
salvasse dalle acque Mose, il f u t u r o l i b e r a t o r e degli
di pace di questo r e furono confuse con quelle di R i -
oppressi E b r e i . I n t a n t o Dio flagell l ' E g i t t o con dieci
messe II suo figliuolo, il quale s u p e r ancora d ' a s s a i
t e r r i b i l i castighi, conosciuti nella storia sacra sotto il
la gloria del p a d r e .
nome delle dieci piaghe d'Egitto. In conseguenza di esse
Ramesse II f u dai g r e c i chiamato Sesostri : ma nel
Amenofi III, s o t t o il cui regno quelle erano a v v e n u t e ,
racconto, che essi fecero delle sue i m p r e s e ne fecero en-
d o v e t t e p e r m e t t e r e a Mos di condurre via dalla t e r r a
t r a r e a n c h e di quelle, che appartengono a differenti r e
di schiavit gli E b r e i . v e r o che pentitosi t e n t d ' i m -
o dinastie ( 1 ) . Secondo i monumenti, Ramesse li fu ben-
pedirne la p a r t e n z a , m a Iddio affog nelle acque del
s un g r a n d e g u e r r i e r o , ma non aveva in animo di farsi
m a r Rosso il suo e s e r c i t o . (An. 1447 a v . C). Gli E b r e i
c o n q u i s t a t o r e , come dicono g l i storici g r e c i . L e sue
s t e t t e r o n e l l ' E g i t t o per circa 430 anni, e vi dimorarono
spedizioni f u r o n o s e m p l i c e m e n t e difensive, per t e n e r e
per t u t t o il t e m p o che d u r la X V I I I dinastia, che fu,
si pu d i r e , l a pi avanzata nella gloria, nelle I e t t e r
(1) Se d o b b i a m o p r e s t a r fede ad Erodoto e a Diodoro, Setos avendo r i -
e nelle scienze. soluto di f a r e del figlio u n g r a n d e conquistatore, volle si educassero con
lui tutti i fanciulli, che e r a n o n a t i nello stesso giorno, i quali fece avvez-
Secondo una recente e molta diffusa opinione l'Esodo, z a r e fin d a l l ' i n f a n z i a ad u n a vita d u r a e faticosa p e r metterli in staio di
sostenere poi le vicende della g u e r r a . Sesostri corrispose ai disegni del p a -
ossia l ' u s c i t a degli E b r e i d a l l ' E g i t t o , sarebbe da porsi d r e . Non si t o s t o sali al trono, concep il d i s e g n o di conquistare il mondo
intiero, e con questo intendimento attese p r i m i e r a m e n t e a cattivarsi il cuore
sotto l a X I X dinastia. Valenti E g i t t o l o g i hanno t e n t a t o di tutti i suoi sudditi colla liberalit, colla giustizia, c o l l e maniere dolci e
popolari. In q u e s t o m e n t r e apparecchiava ogni cosa per la g u e r r a , l e v a v a
p r o v a r e che il F a r a o n e oppressore fu Ramesse I I , el soldatesche, e p o n e v a alla lor testa i giovani con lui e d u c a t i , gi divenuti
il F a r a o n e d e l l ' E s o d o , il suo figlio Menephat la cro- abili ed animosi capitani. L e sue forze s a l i v a n o a b e n 600.000 fanti ed a
2 4 , o 0 j cavalli, s e n z a c o n t a r e 27,000 c a r r i a r m a t i ad uso di g u e r r a . Allest
nologia p e r a l t r o si oppone t u t t o r a alla nuova opinione. a n c h e u n a fiotta di 400 vascelli sul golfo Arabico, la p r i m a che a b b i a a -
vuto l'Egitto.
2 8 . L a X I X d i n a s t i a . F o n d a t o r e della X I X S o g g i o g a t a l ' A r a b i a e la Libia, r e s e t r i b u t a r i a 1' Etiopia con t u t t e le co-
ste del M a r R o s s o ; quindi percorse l'Asia con u n a rapidit m a r a v i g l i o s a ,
dinastia fu Ramesse I , p e r parte di donna nipote di e spinse le sue conquiste o l t r e al G a n g e . Soggiog parimenti l ' A s i a M i n o r e
la Scizia e pi a l t r e regioni, e dopo nove anni torno nei suoi slati pago di
Oro, ultimo r e della dinastia precedente. Il suo r e g n o a v e r e imposto un a n n u o t r i b u t o ai popoli vinti. Delle l o r o spoglie e coll'o-
p e r a dei prigionieri condusse a termine lavori stupendi, che attestano la
fu di corta d u r a t a . Sethi I , detto ordinariamente Setos, munificenza s u a e l ' a v a n z a m e n t o dell' a r t e egizia. S c a v canali, strusse
successore di R a m e s s e , da alcuni considerato di razza templi, edific un palazzo reale, che, d a lui detto il R a m e s s e o , riusci u n o
dei pi g i g a n t e s h i m o n u m e n t i d e l l ' E g i t t o . Innalz a n c h e un m u r o lungo
non egiziana, m a semitica discendente d a g l i Ilyksos, f u 170 K m . a difesa d e l l ' I s t m o di Suez contro lo scorrerie b a r b a r e s c h e : e p e n -
sando come di g r a n d e utilit t o r n e r e b b e pel commercio il m e t t e r e in c >mu-
uno dei pi g l o r i o s i monarchi dell'antico E g i t t o . Con nicazione il M e d i t e r r a n e o col M a r Rosso, diedesi a cos fatta gigantesca
i m p r e s a , cui per non pot c o n d u r r e a fine. E r a r i s e r v a t o ai nostri tempi
lui incominciano le g l o r i e della X I X dinastia, che cede di v e d e r e i due m a r i congiunti (nell'anno 1859), m e d i a n t e il disegno del
signor L e s s e p s e l ' a i u t o delle potenze d ' E u r o p a .
in poco nella celebrit alla X V I I I . E g l i con b r i l l a n t i
Sesostri impieg il resto dei suoi g i o r n i in d a r e l e g g i ed istituzioni a t t e
spedizioni ridusse di nuovo in soggezione le provincie, gi a f o r m a r e la felicit dei suoi popoli. Ma dopo 50 a n n i di r e g n o divent cie-
co; d i c h e , c r e d e n d o s i inutile pel suo popolo, diessi m i s e r a m e n t e la m o r t e ,
vinte da T u t m o s i I I I , e che si erano r i b e l l a t e d u r a n t e circa l ' a n n o 1320 a v . G. G. E g l i fu creduto dagli Egiziani u n novello 0 -
siride, e s t i m a t o come l ' e r o e nazionale per eccellenza. Numerosi monu-
gli u l t i m i r e della X V I I I dinastia. F u p u r e grande e menti a t t e s t a n o t u t t o r a la g r a n d e z z a della sua g l o r i a e f a n n o fede d e l l ' e n -
tusiasmo, che a v e v a destato nel s u o p a e s e .
splendido nelle costruzioni, ed il tempio di Osiride ad
BARBERIS Storia Orientale. 8
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s o g g e t t i i popoli del v a s t o i m p e r o , che ad ogni piccola oc- A R a m e s s e II successe Menefta suo figlio, il quale
casione si r i b e l l a v a n o . Appena salito sul t r o n o scoppi ebbe un r e g n o pieno di t u r b o l e n z e a l l ' i n t e r n o e di pericoli
una r i v o l t a n e l l ' E t i o p i a , che egli non riusc a soffocare per invasioni di s t r a n i e r i . A l t e m p o d e l l a X I X dinastia
se non dopo l u n g h e g u e r r e . Ma il g r a n t e a t r o delle sue la supremazia d e l M e d i t e r r a n e o e r a gi p a s s a t a nel-
g e s t a fu l'Asia M i n o r e (1) e la Siria, ove nel quinto l e mani dei P e l a s g o - T i r r e n i . Questi, a l l e a t i s i coi popoli
anno del suo regno si form una grande confele- della Libia, della S i r i a , dell'Asia Minore, di G r e t a , di
razione di nazioni c o n alla t e s t a i Kheta.La g u e r r a con- Sicilia e di S a r d e g n a , a t t a c c a r o n o p e r t e r r a e p e r m a r e
t r o loro d u r per c i r c a quindici anni, senza che mai quelle l ' E g i t t o v a r i e v o l t e , ma s e m p r e furono r i b a t t u t i . F i n a l -
II
di R a m e s s e : di questi l'unico che m e r i t i menzione il J
questo che lo r e s e s u p e r i o r e agli a l t r i : con una r e t e
fondatore della dinastia, Ramesse III. L e sue i m p r e s e
di canali f a t t i di n u o v o o rinnovando gli antichi, diffuse
g u e r r e s c h e fecero ancora p e r un momento s e n t i r e l a po-
la f e r t i l i t per t u t t o il paese; congiunse Menfi col M a r e ;
tenza dei F a r a o n i ai popoli a l t r e volte v i n t i e s o g g e t t i
s p a r t il t e r r i t o r i o , e, istituito il censo, lev t r i b u t i r e -
a l l ' E g i t t o . R a m e s s e respinse pure una nuova invasione
g o l a r i . Sotto il l u n g h i s s i m o suo r e g n o la c o l t u r a d e l l ' E -
di Libii e di popoli del m a r e . Di questo r e si a m m i r a
g i t t o tocc l ' a p o g e o della magnificenza e dello splendore.
il gigantesco palazzo di Medimet-Ab in T e b e . P o c h i
Ma non si pu a f f e r m a r e c e r t a m e n t e che quello fosse
a l t r i edifizi d ' E g i t t o uguagliano questo in estensione (1).
t e m p o di compiuta felicit p e r gli Egiziani, perch, cosa
c o m p a t i b i l e a p r i n c i p i p a g a n i , R a m e s s e I I non seppe unire
(f) S u l l e p a r e t i di questo palazzo sono descritte le g e s t a di R a m e s s e I I I
alle a l t r e b u o n e q u a l i t la moderazione e la clemenza; in bassorilievi ed iscrizione. S i vede da esse come il popolo egizio fosse
e m i n e n t e m e n t e religioso Una iscrizione invoca Dio in questo m o d o : O h
anzi sfoggiando b a r b a r o lusso e devozione inumana, ogni Dio Benefico, oh Signore del Mondo, oh sole custode di giustizia ! La vigi-
lanza tua non h a confine. A te sono i nostri respiri, in poler tuo la v i t a
qualvolta a n d a s s e a l tempio faceva t i r a r e il suo c a r r o da n o s t r a . Questo r e fece in Asia varie conquiste, perci a l c u n e volte v i e n
c o n f u s o con R a m e s s e I I e col Sesostri dei Greci. N u m e r o s i sono i q u a d r i
principi soggiogati, e copr d'innumerevoli edilzi l ' E g i t t o civili, militari e religiosi nei quali a g r a n d i t r a t t i s c r i t t a la storia e g i -
a prezzo di una c r u d e l e oppressione de' suoi sudditi. ziana. A q u e s t i q u a d r i ammirabili deve riferirsi q u e l p a s s o degli annali di
Tacito (lib. 3 c a p . 60) Portossi Germanico in E g i t t o per e s a m i n a r n e le
a n t i c h i t Giunse ben presto a T e b e e ne contempl le immense vestigia :
1
(1) ERODOTO (Vbro I I - 106) dice che a suoi tempi si vedeva ancora una iscrizioni a c a r a t t e r i egiziani scolpiti sui g r a n d i edifizi ricordano l ' a n t i c a
colonna verso E f e s o , che p o r t a v a u n a iscrizione sopra Sesostri. opulenza dell'Egitto.
R a m e s s e I I I con poca avvedutezza stabil i prigionieri di Rosso e r a s o r t o l ' i m p e r o d e g l i E b r e i , i quali dopo lun-
g u e r r a , specialmente quelli di razza filistea, sulla p i a n u r a g h e lotte riuscirono finalmente a vincere i F i l i s t e i ed a
l i t t o r a n e a di P a l e s t i n a . Ci non rec p r o s p e r i t , ma dan- r o v i n a r e la loro potenza. I n t a n t o Sheshonth, che il
no al suo regno, poich sorse col ben p r e s t o una f o r - Sesonchi o Sesac della Bibbia, riusc in E g i t t o a fondare
midabile potenza , che colle sue c i t t di Gaza, A- la X X I I dinastia. Costui, sebbene g e n e r a l m e n t e consi-
scalona, ed a l t r e , domin la via m i l i t a r e , che d a l l ' E - d e r a t o come un a v v e n t u r i e r e , si fece o l t r e m o d o p o t e n t e , ed
g i t t o tendeva alla S i r i a . P e r t a l modo poco alla v o l t a essendo l ' E g i t t o diviso t r a i r e l e g i t t i m i di Tanis e g l i
i Filistei esclusero d a l l ' A s i a qualunque influenza egiziana. u s u r p a t o r i che risiedevano a Tebe, riusc a r i d u r r e t u t t o
O l t r e questa causa e s t e r i o r e di decadenza per l ' E g i t t o , l ' E g i t t o sotto un solo s c e t t r o . Pose la sua sede a Bubaste,
si aggiunse l'inettezza dei principi successori di Ramesse I I I . unadelle pi antiche citt d e l B a s s o E g i t t o , e di l t e n e v a a
F u r o n o 14 i F a r a o n i col nome di Ramesse; ma pi nes- freno i popoli, che volevano r i b e l l a r s i . Sesonchi ebbe
suno fece cosa degna di memoria: la loro v i t a era v e - gran p a r t e sui destini della Giudea. A p p r e s s o di lui si
r a m e n t e indolente, non attendendo ciascuno che ai p r o - rifoggi Geroboamo, minacciato da Salomone, e vi r i m a s e
prii piaceri e a godere le delizie, che loro p r o c u r a v a il finch visse quel sapiente r e . Alla m o r t e di Salomone
trono. T a n t a indolenza diede origine ad una rivoluzione, Geroboamo lasci l ' E g i t t o , e si fece c o m p e t i t o r e di R o -
che pose fine alla-dinastia. E da osservarsi che a l finire boamo; da questa l o t t a deriv lo s m e m b r a m e n t o del r e -
di questa, Tebe e l ' a l t o E g i t t o sembrano decaduti: pi gno di Giuda e l ' o r i g i n e del r e g n o d'Israele.
non producono n m a r a v i g l i e n e l l ' a r t e , n r e . Invece si
Sesonchi fu lo s t r u m e n t o di cui volle s e r v i r s i Iddio
innalza a poco a poco il basso E g i t t o : T a n i s , Bubaste,
por c a s t i g a r e le i n g r a t i t u d i n i di R o b o a m o r e di Giuda,
Sais, Mende, Sebenito generano famiglie r e a l i . I n o l t r e
poich, o l t r e al p r o t e g g e r e i r i f u g g i t i , che a v e v a accolti,
p u r e mirabile in questo periodo l'imitazione semitica,
nel quinto anno del r e g n o di Roboamo, venne in P a l e -
che penetr p r o f o n d a m e n t e in E g i t t o . A capo della ri-
stina, soggiog t u t t e le piazze f o r t i della Giudea, e gi
v o l t a contro i Ramessidi trovossi il sommo S a c e r d o t e
stava p e r d i s t r u g g e r e G e r u s a l e m m e , dove R o b o a m o si
di A m m o n e a Tebe, Her-IIor, che assunse la corona dei
e r a t r i n c i e r a t o col fiore dei g u e r r i e r i . (1) Il pericolo a p e r s e
F a r a o n i , m a t r o v una f o r t e resistenza nel Basso E g i t t o ,
gli occhi al r e di Giuda: egli ricorse al S i g n o r e , il quale
ove sorse la X X I dinastia a Tanis. I rivoltosi di T e b e
gli fece annunziare da uno d e ' suoi p r o f e t i , che Ge-
si r i f u g i a r o n o in E t i o p i a , e l fondarono il r e g n o s a c e r -
r u s a l e m m e scamperebbe p e r questa v o l t a dalla t o t a l e r o -
d o t a l e di Napata, che e r a una delle capitali del v i c e r e a m e
vina. Di f a t t o Sesac f u c o s t r e t t o a r i t i r a r s i , m a non
di E t i o p i a ( 1 ) ,
3 0 . L a X X I I d i n a s t i a . D u r a n t e questi scon- (1) Uno dei pi estesi bassorilievi della p r i m a corte del palazzo di K a r -
v o l g i m e n t i d e l l ' E g i t t o , nell'Asia fra l ' E u f r a t e ed il M a r n a c a T e b e r a p p r e s e n t a Sesonchi con proporzioni colossali, c h e minaccia u n
g r u p p o di prigionieri, c h e tiene pei capelli, e conduce innanzi alla t r i a d e
T e b a n a i capi di t r e n t a nazioni da lui vinte. U n o di questi che alla b a r b a
(i) Colla X X I dinastia incomincia il Periodo Sailico, cosi detto dal pre- e alla fisionomia si mostra Asiatico, h a nello scudo m e r l a t o il m o t t o : r e
dominare di Sais, principale citt del Delta. di Giuda
prima che gli f o s s e r o consegnate t u t t e le ricchezze del spetto s p r e g i e v o l e e cupidissimo di ricchezze. I l r e g n o
tempio di S a l o m o n e e del palazzo dei r e di Giuda di Bocchoris f u di 4 4 anni, dopo dei q u a l i non solo
( 9 2 5 av. G). p e r d e t t e il r e g n o , m a l a v i t a negli s t r a z i pi o r r i b i l i , es-
S o t t o i successori d i S e s a c l ' E g i t t o f u condotto ai con- sendo f a t t o b r u c i a r vivo.
fini n a t u r a l i , poi p e r d e t t e anche l ' u n i t di g o v e r n o ; sor- 31. L a d o m i n a z i o n e e t i o p i e a e gli A s s i r i i n
sero q u a e l p a r e c c h i piccoli principati indipendenti. ( 1 ) Egitto. I bei tempi di Tebe e di M e n f i erano
I monumenti c o n f e r m a n o tali racconti della S a c r a S c r i t - p a s s a t i p e r s e m p r e . L ' E g i t t o , divenuto t r o p p o ricco e
t u r a . L ' u l t i m o r e della X X I I dinastia fu Sesonchi IV, florido, a v e v a e c c i t t a t a l ' i n v i d i a di tutti i popoli vicini;
il quale come i p r e lecessori lasci a n c h ' esso depe- d ' a l t r a p a r t e le sue forze erano s c e m a t e , e le m o l t e
r i r e l ' E g i t t o , e non lasci fama di s. rivoluzioni i n t e r n e ne a n d a v a n o t u r b a n d o c o n t i n u a m e n t e
Piancki Meiamoun d ' o r i g i n e egiziana, che regnava sul l a quiete. F u Sabacone r e d ' E t i o p i a , figlio e sucessore
t r o n o di N a p a t a in E t i o p i a , approfittando dello s t a t o didivi- di Pianici, colui che d a l l ' E t i o p i a mosse c o n t r o Bocchoris,
s i o n e i n c u i e r a l ' E g i t t o , discese a f a r n e la conquista. A c - e vintolo e f a t t o l o prigione, lo condann a d essere b r u -
colto a Tebe c o m e l i b e r a t o r e , prese per f o r z a M e n t , e c i a t o vivo (1). Contro il costume degli i n v a s o r i , S a b a -
vinse molti piccoli r e del Delta, parecchi dei quali e r a n o cone g o v e r n l ' E g i t t o con umanit ed e n e r g i a ; p e r me-
a v v e n t u r i e r i m i l i t a r i di razza libica. L ' u n i t d e l l ' i m p e r o
glio c o n s e r v a r e le conquiste, prese il titolo d e g l i a n t i -
egiziano si t r o v di nuovo ristabilita sotto il principe
chi r e e fece s u a c a p i t a l e Menfi. M a n e t o n e considera
etiope di N a p a t a ; m a il basso E g i t t o alla m o r t e di l u i
questo r e etiope come f o n d a t o r e d'una d i n a s t i a l e g i t t i m a ,
si ribell subito ( 2 ) . A capo della ribellione f u Bocchoris,
che la X X V . (727 a v . C r . ) .
il quale f o r m a da solo la X X I V dinastia. Costui e r a fi-
S a b a c o n e il S u a o Seve della B i b b i a , c h e p e ' suoi
glio di un c e r t o T a w e k h t , d ' o r i g i n e sconosciuta, il q u a l e
fini politici spinse Osee r e d ' I s r a e l e a r i b e l l a r s i a l l ' A s -
erasi i m p a d r o n i t o della c i t t di Sais ed aveva t e n t a t o
s i r i a . Quando, c a d u t a S a m a r i a nelle mani di S a r g o n r e
di r e s t i t u i r e l ' u n i t del r e g n o a suo p r o f i t t o p r i m a della
degli Assiri, l ' i m p e r o di questi si t r o v q u a s i l i m i t r o f o
v e n u t a di Pianici. Bocchoris da Diodoro a n n o v e r a t o t r a
a l l ' E g i t t o , Sabacone usc d a i suoi confini p e r c o m b a t -
i r e , che d i e d e r o eccellenti leggi alla nazione egiziana,
t e r e u n ' u l t i m a v o l t a pel dominio dell'Asia occidentale;
e che m o s t r a r o n o s o m m a prudenza n e l l ' a m m i n i s t r a z i o n e
della giustizia. chiamato astutissimo, sapiente, di a- ma a Raphia tocc una c o m p l e t a s c o n f i t t a , dopo la
quale si r i t i r in Etiopia, lasciando l ' E g i t t o nelle m a n i
(1) Alcuni di q u e s t i r e sono d a M a r a t o n e posti nella X X I I I dinastia
Tamte. di 2 0 piccoli r e .
(2) Un q u a d r o d e i t u r b a m e n t i interni d a cui t r a v a g l i a t o l ' E g i t t o in
quei tempi e ben d i p i n t o dalla Bibbia. Ecciter, dice il Signore (in Isaia n \ fili storici irreci p a r l a n o della esimia umanit di S a b a c o n e ; o n d e p e r
c a p . X I X e X X ) , l ' E g i z i a n o contro l'Egiziano, l'uomo c o m b a t t e r contro il
suo fratello, 1 a m i c o c o n t r o l'amico, citt contro citt, regno contro r e g n o .
Ci allude e v i d e n t e m e n t e alla divisione d e l l ' E g i t t o sotto la X X I I I dinastia
t r a i re di T a n i a e i p r e t e n d e n t i di Ment. P i sotto Isaia dice sono co-
me pazzi i principi di T s o a n e (Tanis), s o n o nella illusioue i principi di Nopk Dei della nazione, e f u sollecito di migliorare le condizioni delle citta e
delle c a m p a g n e egizie.
Il terzo r e della dinastia etiopica Taraka, detto della Storia Egiziana il principio di u n ' r a n o v e l l a , di
d a g l i E b r e i Tilsaka e dai greci Saracos. N e l 7 0 0 a v . cui rimangono pi c e r t e notizie. Assicuratosi sul t r o n o ,
G r . , costui con varii r e g o l i del Delta e n t r n e l l ' A s i a a mosse le a r m i c o n t r o il r e d ' A s s i r i a p e r differenze i n s o r t e
c o m b a t t e r e gli Assiri, c o n d o t t i da Assaradone; m a scon- circa i confini dei due s t a t i . La g u e r r a incominci col-
ftto in P a l e s t i n a , si r i t i r in Etiopia, come gi aveva l'assedio della c i t t d ' A z t o in P a l e s t i n a , che d u r 2 9
t a t t o Sabacone. Dopo alcuni anni ritorn alla g u e r r a , anni. q u e s t o il pi l u n g o assedio,di cui si p a r l i nelle
ma gli Assiri g u i d a t i da A s s u r b a n i p a l , lo vinsero una se- storie. In t a l e f r a t t e m p o egli a t t e s e ad a b b e l l i r e la c i t t
conda volta, ed invadendo l ' E g i t t o lo c o s t r i n s e r o a r i - diMenfi con magnifici m o n u m e n t i ; si diede con g r a n d e cura
t i r a r s i nuovamente in E t i p i a , dove poco dopo m o r i . a l l ' a m m i n i s t r a z i o n e dello S t a t o , a u m e n t le e n t r a t e , e
Tebe fu p r e s a ed o r r e n d a m e n t e s a c c h e g g i a t a (1). I n t a n t o favorendo il c o m m e r c i o stabili relazioni c o l l a Grecia e
l ' E g i t t o continuamente i n v a s o e percorso o r a dagli e s e r - colla Fenicia; e per simil modo t r a s s e l ' E g i t t o da quel
citi Etiopi, o r a dagli e s e r c i t i Assiri, ebbe a soffrire le misterioso s e p a r a m e n t o dalle a l t r e nazioni, in cui l ' a v e v a
pi o r r e n d e c a l a m i t . P e r t a l modo si a v v e r a r o n o i n t i e - t e n u t o l ' a n t i c a politica dei suoi r e . M a l g r a d o le sue o p e r e
r a m e n t e i castighi p r o f e t a t i a l l ' E g i t t o dai v e g g e n t i grandi, n o n p o t r i t o r n a r e a l l ' a n t i c o s p l e n d o r e il t r o n o dei
ebrei. F a r a o n i , p e r c h gli E g i z i m o s t r a r o n o s e m p r e u n ' a v v e r -
32. L a d o d e c a r c h i a e i l p r i n c i p i o d e l l a d i - sione cos i r r e s i s t i b i l e c o n t r o gli s t r a n i e r i , c h e non si
n a s t i a X X V I . M e n t r e i r e d ' E t i o p i a venivano sarebbero mai s e d u t i a t a v o l a con essi n t a m p o c o s e r -
ricacciati dagli A s s i r i , l ' E g i t t o r e s t nelle mani di vito del coltello, cui essi avessero t o c c a t o . P s a m m e t i c o
venti piccoli r e , di cui dodici del D e l t a f o r m a r o n o un a l l ' i n c o n t r o li a m a v a g r a n d e m e n t e : a i u t a t o da essi a sa-
g o v e r n o d e t t o dai Greci dodecarchia (2). F r a questi lire al p o t e r e , ne teneva molti alla sua c o r t e , a s s e g n a n d o
piccoli principi, che p r e s t o si tolsero dal vassallaggio v e r s o loro t e r r e da c o l t i v a r e e d i g n i t nel p a e s e ; e Diodoro
l ' A s s i r i a , uno dei principali e r a il-re di Sais Psantih, pi Siculo ci r a c c o n t a che egli riceveva o s p i t a l m e n t e gli s t r a -
conosciuto sotto il nome grecizzato di Psammetico. nieri, i quali venivano a visitar l ' E g i t t o , e che p r e i i -
La concordia non d u r m o l t o f r a i confederati, e P s a m - ligeva i G r e c i t a n t o da v o l e r e ai suoi figli f a r i m p a r a r
metico, p r o s c r i t t o dai colleghi, si r i t i r nelle m a r e m m e la loro l i n g u a . Adoper a n c h e i f o r e s t i e r i in g u e r r a , di
del Delta. Col essendo a p p r o d a t i molti p i r a t i greci dalla che la casta dei g u e r r i e r i punta nel suo o r g o g l i o , ed of-
Ionia e dalla Caria, egli li prese a' suoi stipendi, e r o t t a fesa nei suoi i n t e r e s s i , abbandon l ' E g i t t o , ed in n u m e r o
la g u e r r a agli undici, li sconfisse, distrusse la dodecar- di 2 0 0 , 0 0 0 e m i g r in E t i o p i a .
chia, che era d u r a t a quindici anni, e si r e s e p a d r o n e di
D ' a l l o r a in poi la potenza m i l i t a r e d ' E g i t t o and di
tutto l'Egitto. (656 av. Cr.).
nuovo decadendo, e non fu pi r i s o l l e v a t a al suo p r i m i e r o
L ' a v v e n i m e n t o di P s a m m e t i c o al trono segna nei fasti
splendore, t u t t o c h non sieno mancati r e di m o l t o v a l o r e
(1) V. Sezione I V , Assurbanipal. e cupidi d ' i m p r e s e . P s a m m e t i c o diede principio alla
(2) Da &em, dodici, e pyj,, primo, capo: dodici capi. X X V I ed u l t i m a dinastia, e r e g n g l o r i o s a m e n t e . M o r
l ' a n n o 017 a v . C r i s t o , avendone passato sul t r o n o 3 9 . metico I I , succeduto a suo padre N e c o , dopo 0 a n n i
3 3 . N e c o . F i g l i o e successore di P s a m m e t i c o di r e g n o per in una spedizione c o n t r o l ' E t i o p i a . Gli suc-
fu Neco. D i v e r s e i m p r e s e di g r a n d e m o m e n t o i l l u s t r a - c e d e t t e Aprio, che la Bibbia c h i a m a Faraone Ofra. Co-
rono il suo r e g n o . G u e r r e g g i la Siria a l l o r a indebolita stui pass la sua vita in continue guerre.. Nei p r i m i anni
dalle discordie i n t e s t i n e , ed in questa spedizione, r i c e v u t o di regno r i u s c felicemente nelle sue i m p r e s e : a s s o g g e t t
affronto da Giosia r e di Giuda, mossegli c o n t r o le a r m i , l ' i n t e r a isola di Cipro, la q u a l cosa non p o t e r o n o mai
lo vinse a M a g e d d o , ed i r r i t a t o t r a t t G e r u s a l e m m e e o t t e n e r e i suoi predecessori; espugn Sidone, ed in a p -
la Giudea quale p a e s e di conquista. Ma c r e s c i u t a la po- presso si r e s e padrone di t u t t a la F e n i c i a . P r e s t soc-
tenza di N a b u c o d n o s o r r e di Babilonia, f u vinto da que- corso a Sedecia r e di Giuda contro Nabucodnosor r e di
s t o p o t e n t e , ed in u n a sola b a t t a g l i a p e r d il f r u t t o di Babilonia; ma questi a i u t i non f u r o n o efficaci. Il r e di
t u t t e le a n t e r i o r i conquiste (004). L e g u e r r e per non Giuda p e r d e t t e la vita, G e r u s a l e m m e fu p r e s a , il t e m -
g l ' i m p e d i r o n o di f a v o r i r e il c o m m e r c i o . A questo fine pio s p o g l i a t o , onde p e r un i s t a n t e i Giudei si r i l u g -
cerc di c o m p i e r e l ' i m p r e s a di R a m e s s e il G r a n d e , cio vi giarono in E g i t t o , non ostante le lamentazioni e le mi-
c o n g i u n g e r e i l m a r e M e d i t e r r a n e o col m a r Rosso per mezzo maccie di G e r e m i a . I l p r o f e t a annunzi che A p r i o ca-
di un g r a n d e c a n a l e . Ben 1 2 , 0 0 0 o p e r a i perirono in sif- drebbe nelle mani d e ' suoi nemici. L ' e v e n t o corrispose
f a t t o l a v o r o e l ' o p e r a gi e r a s i c o n d o t t a a buon p u n t o , alla predizione. P e r alcuni a v v e n i m e n t i felicemente con-
quando un o r a c o l o a v v e r t i t o a v e n d o che t a n t a f a t i c a sa- chiusi s'insuperb a segno, che v a n t a v a s i non a v e r Dio
r e b b e t o r n a t a a solo v a n t a g g i o dei b a r b a r i , il r e ne stesso il p o t e r e di deporlo dal t r o n o . Ma ecco che il suo
i n t e r r u p p e il p r o s e g u i m e n t o (1). esercito, mandato c o n t r o i Cirenei, tocc una g r a n d e scon-
fitta, alla quale tenne dietro p r e s t o una ribellione delle
Volendo e s t e n d e r e le relazioni c o m m e r c i a l i d ' E g i t t o ,
sue milizie. Ad acquietare i ribelli e g l i invia loro l ' a -
N e c o fece e s e g u i r e da n a v i g a n t i F e n i c i un g i r o t u t t o
mico Amasi. M e n t r e costui a r r i n g a v a v i v a m e n t e le t r u p -
a t t o r n o a l l ' A f r i c a . P a r t i r o n o costoro dal m a r Rosso, riu-
pe, un soldato, che gli era da l a t o , postogli un elmo in
scirono a s u p e r a r e t u t t e le difficolt, e dopo t r e anni
capo, si pose a g r i d a r e : Amasi sia nostro r e ; e t u t t o
di navigazione r i e n t r a t i nel M e d i t e r r a n e o , passando per
l ' e s e r c i t o si unisce a quella voce e lo acclama r e .
lo s t r e t t o di G i b i l t e r r a , fecero r i t o r n o a l l ' E g i t t o . Una
Amasi, lasciatosi t i r a r e dalla cupidigia del comando, t r a d
impresa cos i m p o r t a n t e r i m a s e senza quei buoni risul-
l'amico ed accett d ' e s s e r e r e ; anzi mosse col medesimo
t a m e n e , che s e ne potevano r i p r o m e t t e r e , e le cogni-
esercito c o n t r o A p r i o e lo sconfisse. Amasi t r i o n f a n t e
zioni a c q u i s t a t e in t a l i v i a g g i furono ben p r e s t o dimen-
e n t r in Saide, residenza dei r e di quella dinastia, e si s t a -
t i c a t e . (an. 0 0 0 a v . G. C . ) .
bil nel loro palazzo. Condusse seco A p r i o , che per qualche
34. Aprio ed Amaso. Psammi o Psam-
t e m p o fu ben t r a t t a t o ; poi i clamori d e l popolo obbligarono
(1) Tolomeo F i l a d e l f o , q u a l c h e tempo appresso, posesi a compiere le so- Amasi ad abbandonarglielo, e venne s t r a n g o l a t o . Amasi
spese o p e r e ; ma il c a n a l e non curato di poi, f u b e n presto ricolmato dalle fu riconosciuto da t u t t o il popolo p e r r e d ' E g i t t o .
sabbie. Ai di nostri in cui, come si d e t t o , f u con b u o n esito dato fine al
c a n a l e di Suez, a p p e n a a p p a r i v a n o le traccie degli antichi lavori.
F u costui di o r i g i n e plebea, ma seppe innalzarsi colle dalle s v e n t u r e , a v r e b b e f o r s e o t t e n u t o da Cambise il o , o-
sue doti personali, e noi possiamo chiamarlo un grande v e r n o d e l l ' E g i t t o ; se non che c o n v i n t o di t e n t a t i v i di
m o n a r c a , che r e s e a l paese la p r o s p e r i t antica. F u a- r i v o l t a v e r s o i P e r s i a n i fu c o n d a n n a t o a b e r e del san-
micissimo dei G r e c i , e largo di benefizi con loro ( 1 ) . g u e di t o r o , e ne mor s u l l ' i s t a n t e (1). D ' a l l o r a in poi
Non essendosi mai impacciato in g u e r r e di conquista, l ' E g i t t o divenne p r o v i n c i a p e r s i a n a , e la s u a s t o r i a si
fece rifiorire il c o m m e r c i o pi dello stesso Neco. E r o - congiunge a quella dei re di P e r s i a , fino alla v e n u t a di Ales-
doto ci dice, che l ' E g i t t o non fu mai cos florido e p r o - sandro il G r a n d e . P a r e che la p a r t e della N u b i a , che e r a
spero come s o t t o q u e s t o r e . Aveva s t r e t t o amicizia con s o t t o m e s s a a l l ' E g i t t o , a l t e m p o d e l l a occupazione P e r -
Solane famoso l e g i s l a t o r e d ' A t e n e ; e sotto il suo r e g n o siana r i c u p e r a s s e la s u a i n d i p e n d e n z a . L a conquista P e r -
il celebre filosofo P i t a g o r a venne in E g i t t o ad i s t r u i r s i siana incominci u n a serie quasi c o n t i n u a t a di s v e n t u r e p e r
intorno a q u a n t o vi fosse di pi i m p o r t a n t e nella reli- l ' E g i t t o , che fu t e n u t o e g o v e r n a t o con s o m m a ferocia
gione di quel paese. Adorn Menfi e Sais di sontuose dal vincitore.
costruzioni, orn i t e m p l i di ricche opere. A ' suoi t e m p i
si contava in E g i t t o , dice E r o d o t o , certo con esagerazione,
fino a ventimila c i t t t u t t e abitate. Menfi e Sais f u r o n o CAPO V.
le m a g g i o r m e n t e da lui abbellite. Mor dopo 4 4 anni di
regno. Dominazioni s t r a n i e r e i n Egitto.
35. C o n q u i s t a P e r s i a n a . La floridezza d i
36. D o m i n a z i o n e P e r s i a n a . C a m b i s e , r i -
questi due u l t i m i r e g n i non f u che passeggiera, e 1' ora
dotto l ' E g i t t o a p r o v i n c i a p e r s i a n a , mosso d a l l ' a b b o r -
della caduta del r e g n o egiziano stava per scoccare,
r i m e n t o p e r l a grossolana i d o l a t r i a che vide d o m i n a r e
Psammenite o Psammetico 111 figliolo di Amasi aveva
in quella regione dimostr a p e r t o disprezzo p e r le cre-
appena incominciato a r e g n a r e , quando, circa l ' a n n o
denze egizie e n e mise in b u r l a le p r a t i c h e . Dirocc
5 2 5 av. G. C . , Cambise r e di P e r s i a , spinto dal desi-
in un m o m e n t o edifizi di secoli e spogli i sacerdoti di
derio di conquiste, mosse contro l ' E g i t t o . P s a m m e n i t e si
o g n i privilegio; pel che gli E g i z i a n i d i s p r e z z a r o n o lui e
difese, ma f u c o m p i u t a m e n t e r o t t o , dopo un sanguinoso
t u t t i i P e r s i a n i . G e n t e cos d i v o t a a i m o r t i , quanto do-
f a t t o d ' a r m e , presso Pelusio. Allora si r i t i r in Menfi;
e quivi circuito dai nemici cadde nelle mani del vinci- (1) N a r r a n o gli storici che Cambise i n e b b r i a t o d e l l a vittoria si p o r t a s s e
t o r e . E s p o s t o a t u t t e le umiliazioni della sua t r i s t e con- b a r b a r a m e n t e contro l ' E g i t t o e specialmente c o n t r o il loro culto politeistico
cosi contrario alle idee persiane. I.a cosa p a r e v a a l t u t t o credibile, q u a n d o
dizione, P s a m m e n i t e vide la figlia r i d o t t a al servizio l'iscrizione r i n v e n u t a sotto u n a s t a t u a di C a m b i s e , che si trova in Vaticano
mostrandoci come Cambise fosse iniziato ai misteri della d e a Neith, e si fa-
degli schiavi, il figlio condotto al supplizio; m a egli cesse istruire n e l culto Egizio, diede u n a s m e n t i t a a tutti q u e s t i r a c c o n t i .
P e r conciliare le diverse tradizioni s e m b r a che si d e b b a n o distinguere le
m o s t r a n d o un a n i m o forte, che non si lascia a b b a t t e r e e p o c h e ; e r i f e r i r e le devastazioni, le persecuzioni, le c r u d e l t di "Cambise
contro gli Egiziani ai tempi della conquista, i n a c e r b i t a dai tentativi d i r i -
volta, ponendo la sua iniziazione e rispetto p e r le c o s t u m a n z e egizie nei
(1) Ai Greci stabiliti in Egitto a s s e g n per dimora l a citt di N a n c r a t e , t e m p i posteriori, q u a n d o una saggia politica g l i - s u g g e r i v a di c a l m a r e ii
e questi vi f a b b r i c a r o n o un bellissimo tempio chiamato Ellenio. paese e d'avvezzarlo al giogo persiano.
F u costui di o r i g i n e plebea, ma seppe innalzarsi colle dalle s v e n t u r e , a v r e b b e f o r s e o t t e n u t o da Cambise il o , o-
sue doti personali, e noi possiamo chiamarlo un grande v e r n o d e l l ' E g i t t o ; se non che c o n v i n t o di t e n t a t i v i di
m o n a r c a , che r e s e a l paese la p r o s p e r i t antica. F u a- r i v o l t a v e r s o i P e r s i a n i fu c o n d a n n a t o a b e r e del san-
micissimo dei G r e c i , e largo di benefizi con loro ( 1 ) . g u e di t o r o , e ne mor s u l l ' i s t a n t e (1). D ' a l l o r a in poi
Non essendosi mai impacciato in g u e r r e di conquista, l ' E g i t t o divenne p r o v i n c i a p e r s i a n a , e la s u a s t o r i a si
fece rifiorire il c o m m e r c i o pi dello stesso Neco. E r o - congiunge a quella dei re di P e r s i a , fino alla v e n u t a di Ales-
doto ci dice, che l ' E g i t t o non fu mai cos florido e p r o - sandro il G r a n d e . P a r e che la p a r t e della N u b i a , che e r a
spero come s o t t o q u e s t o r e . Aveva s t r e t t o amicizia con s o t t o m e s s a a l l ' E g i t t o , a l t e m p o d e l l a occupazione P e r -
Solone famoso l e g i s l a t o r e d ' A t e n e ; e sotto il suo r e g n o siana r i c u p e r a s s e la s u a i n d i p e n d e n z a . L a conquista P e r -
il celebre filosofo P i t a g o r a venne in E g i t t o ad i s t r u i r s i siana incominci u n a serie quasi c o n t i n u a t a di s v e n t u r e p e r
intorno a q u a n t o vi fosse di pi i m p o r t a n t e nella reli- l ' E g i t t o , che fu t e n u t o e g o v e r n a t o con s o m m a ferocia
gione di quel paese. Adorn Menfi e Sais di sontuose dal vincitore.
costruzioni, orn i t e m p l i di ricche opere. A ' suoi t e m p i
si contava in E g i t t o , dice E r o d o t o , certo con esagerazione,
fino a ventimila c i t t t u t t e abitate. Menfi e Sais f u r o n o CAPO V.
le m a g g i o r m e n t e da lui abbellite. Mor dopo 4 4 anni di
regno. Dominazioni s t r a n i e r e i n Egitto.
35. C o n q u i s t a P e r s i a n a . La floridezza d i
36. D o m i n a z i o n e P e r s i a n a . C a m b i s e , r i -
questi due u l t i m i r e g n i non f u che passeggiera, e 1' ora
dotto l ' E g i l t o a p r o v i n c i a p e r s i a n a , mosso d a l l ' a b b o r -
della caduta del r e g n o egiziano stava per scoccare,
r i m e n t o p e r l a grossolana i d o l a t r i a che vide d o m i n a r e
Psammenite o Psammetico 111 figliolo di Amasi aveva
in quella regione dimostr a p e r t o disprezzo p e r le cre-
appena incominciato a r e g n a r e , quando, circa l ' a n n o
denze egizie e n e mise in b u r l a le p r a t i c h e . Dirocc
5 2 5 av. G. C . , Gambise r e di P e r s i a , spinto dal desi-
in un m o m e n t o edifizi di secoli e spogli i sacerdoti di
derio di conquiste, mosse contro l ' E g i t t o . P s a m m e n i t e si
o g n i privilegio; pel che gli E g i z i a n i d i s p r e z z a r o n o lui e
difese, ma f u c o m p i u t a m e n t e r o t t o , dopo un sanguinoso
t u t t i i P e r s i a n i . G e n t e cos d i v o t a a i m o r t i , quanto do-
f a t t o d ' a r m e , presso Pelusio. Allora si r i t i r in Menfi;
e quivi circuito dai nemici cadde nelle mani del vinci- (1) N a r r a n o gli storici che Cambise i n e b b r i a t o d e l l a vittoria si p o r t a s s e
t o r e . E s p o s t o a t u t t e le umiliazioni della sua t r i s t e con- b a r b a r a m e n t e contro l ' E g i t t o e specialmente c o n t r o il loro culto politeistico
cosi contrario alle idee persiane. I.a cosa p a r e v a a l t u t t o credibile, q u a n d o
dizione, P s a m m e n i t e vide la figlia r i d o t t a al servizio l'iscrizione r i n v e n u t a sotto u n a s t a t u a di C a m b i s e , che si trova in Vaticano
mostrandoci come Cambise fosse iniziato ai m i s t e r i della d e a Neith, e si fa-
degli schiavi, il figlio condotto al supplizio; m a egli cesse istruire n e l culto Egizio, diede u n a s m e n t i t a a tutti q u e s t i r a c c o n t i .
P e r conciliare le diverse tradizioni s e m b r a che si d e b b a n o distinguere le
m o s t r a n d o un a n i m o forte, che non si lascia a b b a t t e r e e p o c h e ; e r i f e r i r e le devastazioni, le persecuzioni, le c r u d e l t di "Cambise
contro gli Egiziani ai tempi della conquista, i n a c e r b i t a dai tentativi d i r i -
volta, ponendo la sua iniziazione e rispetto p e r le c o s t u m a n z e egizie nei
(1) Ai Greci stabiliti in Egitto a s s e g n per dimora a citt di N a n c r a t e , t e m p i posteriori, q u a n d o una saggia politica g l i - s u g g e r i v a di c a l m a r e il
e questi vi f a b b r i c a r o n o un bellissimo tempio chiamato Ellenio. paese e d'avvezzarlo al giogo persiano.
veva g i u s t a m e n t e e s a c e r b a r s i contro lo s t r a n i e r o al ve- paese inondato. N o n o s t a n t e gli sforzi di D a r i o p e r a s f o g -
d e r e disseppellire la m u i p m i a di A m a s i , b a t t e r l a , f o r a c - g e t t a r e c o m p i u t a m e n t e l ' E g i t t o a l giogo della P e r s i a ,
c h i a r l a colla s p a d a , in fine b r u c i a r l a ! gli Egizi, t r a e n d o profitto d a l l e sconfitte sue nella G r e c i a ,
Gambise pens in o l t r e r e c a r e le a r m i contro l u o g h i si r i v o l t a r o n o , e Dario m o r senza a v e r l i r i d o t t i all'ob-
famosissimi per devozione, cio al tempio del dio A m m o n e bedienza.
all'Occidente e a M e roe al mezzod d e l l ' E g i t t o ; m a , a v - Serse, suo figlio, dopo d ' a v e r v i in pochi mesi r i s t a b i -
viluppatosi in quelle a r e n e senza b a s t a n t e p r e v i d e n z a , lita l ' a u t o r i t P e r s i a n a , pun l ' E g i t t o della sua r i v o l t a
vi p e r d e t t e l ' e s e r c i t o , e i s a c e r d o t i lo dissero punizione con una compiuta oppressione, obbligandolo, o l t r e a i
dei n u m i o l t r a g g i a t i . Bisogna dire che Cambise oper t r i b u t i g i e s a g e r a t i , a s o m m i n i s t r a r g l i per la sua spe-
b e n i m p r u d e n t e m e n t e , e gli E g i z i a n i lo t e n n e r o come dizione in E u r o p a una g r a n d e q u a n t i t di g o m e n e di
crudele t i r a n n o e non l a s c i a v a n o p a s s a r e occasione per papiro per la costruzione di ponti e 2 0 0 navi.
n o t a r e il loro m a l ' u m o r e e r i b e l l a r s i . Appena l ' E g i t t o seppe la nuova della m o r t e di S e r s e ,
Gambise moriva dopo t r e a n n i di r e g n o sull' E g i t t o , t e n t di sollevarsi di nuovo sotto la condotta del r e
e dopo di lui fu a s s u n t o a l t r o n o D a r i o figliuolo d ' I s t a s p e . della Libia Inaro, e dell' Egiziano Amirteo. Gli E g i -
Questa c o n t r a d a con porzione della Libia, e le Pro- ziani, secondati dalla flotta degli s t r a n i e r i , i quali e r a n o
vincie di Cirene e B a r c a in A f r i c a , f o r m a v a n o l a s e s t a p u r e in g u e r r a c o n t r o i P e r s i a n i , sconfissero e fecero
delle 20 s a t r a p i e , nelle q u a l i e r a diviso l ' i m p e r o P e r - prigione il g o v e r n a t o r e Persiano d ' E g i t t o , e si r e s e r o
siano sotto D a r i o . L ' E g i t t o d o v e v a d a r e per t r i b u t o an- padroni di Menti. Ma u n secondo esercito persiano li
nuo 7 0 0 t a l e n t i b a b i l o n e s i d ' a r g e n t o , e f a r e i n n u m e r e - rinchiuse in Biblo, dove f u r o n o c o s t r e t t i a d a r r e n d e r a i
voli a l t r e c o n t r i b u z i o n i , dimodoch era g r a v a t i s s i m o di bal- con Inaro, il quale fu crocifisso.
zelli; t u t t a v i a s e m b r a c h e fosse pi t r a n q u i l l o e felice 37. N u o v a i n d i p e n d e n z a . Gli indomiti E g i -
che nei t e m p i t u r b o l e n t i delle u l t i m e d i n a s t i e . I P e r - ziani, non abbattuti dagli immensi rovesci antecedenti ,
siani lasciarono a g l i E g i z i l'uso pubblico e p r i v a t o della poco dopo la m o r t e di I n a r o , inalberarono di nuovo lo
loro s c r i t t u r a , s e r v e n d o s i p u r e dei c a r a t t e r i c u n e i f o r m i s t e n d a r d o dell'indipendenza nazionale, guidati da A m i r -
in alcuni m o m e n t i f a t t i in E g i t t o . Onde si t r o v a n o teo. Costui, r r i g i n a r i o della c i t t di Sais, si oppose e-
iscrizioni col nome d i c o n q u i s t a t o r i p e r s i a n i , s c r i t t i in nergicamente alle t r u p p e del luogotenente di Dario N o t o ,
geroglifici e in c a r a t t e r i cuneiformi: preziosa scoperta e alla m o r t e di lui si t r o v padrone d e l l ' E g i t t o , e caccia-
che ci s e r v e per l ' u n o e l ' a l t r o s i s t e m a di s c r i t t u r e . 11 tine i Persiani ne r i s t a b i l l'indipendenza, il culto de'
r e g n o di D a r i o , essendo stato di 3 6 a n n i , lasci nelle suoi Dei e 1' esercizio delle antiche l e g g i . Il suo r e g n o ,
opere egizie n u m e r o s e m e m o r i e . D a r i o r i p r e s e il p r o g e t t o che dur 6 anni, forma la X X V I I I dinastia di Manetone.
di Neco di c o n t i n u a r e il canale t r a il Nilo ed il m a r Egli attese a r i p a r a r e i disastri dell'occupazione forestiera.
Rosso; ma i l a v o r i f u r o n o sospesi, p e r c h si t e m e v a , a Gli succedette Nufrutf dai Greci d e t t o Ne ferite, di
cagione dell'elevazione del m a r Rosso, di v e d e r e il famiglia originaria di Mende, la quale form la X X I X
113
dinastia. Costui, m i n a c c i a t o dal r e di P e r s i a , conchiuse- a t t a c c a r l i in F e n i c i a . In quel t e m p o gli Egizi si solle-
con S p a r t a un t r a t t a t o d'alleanza, che venne stipulato,, varono c o n t r o di l u i , eleggendo p e r r e N e t t a n e b o I I
secondo Diodoro, il p r i m o anno della 9 6 a olimpiade, ossia suo nipote.
l ' a n n o 3 9 5 a v a n t i l ' e r a v o l g a r e . Il suo r e g n o non d u r 3 8 . N u o v a d o m i n a z i o n e P e r s i a n a . Agesilao,
che 6 anni. Gli s u c c e d e t t e Acoris: sotto di lui l ' E g i t t o per v e n d e t t a c o n t r o Taco p r o t e s s e il nuovo R e , onde
fu continuamente minacciato dai Persiani; m a egli, s t r e t - Taco and a r i f u g i a r s i nella P e r s i a . Nettanebo I I per
t a alleanza con v a r i i popoli circonvicini, seppe m a n t e n e r e un t e m p o notevole r e s i s t e t t e agli eserciti persiani. Dario
valorosamente l ' i n d i p e n d e n z a . Morto lui, g l i succedettero Oco, r e di P e r s i a , venne egli m e d e s i m o alla t e s t a
t r e faraoni di nessun v a l o r e , e l ' E g i t t o fu conquassato da d'una spedizione contro l ' E g i t t o . N e t t a n e b o p r e p a r g r a n d i
v a r i e discordie, m a non ricadde ancora sotto l a domina- mezzi di difesa, rinforz i luoghi principali con g u a r -
zione P e r s i a n a , poich una famiglia o r i g i n a r i a d i S e b e n i t o , nigione; ma i P e r s i a n i , secondati da v a r i i Greci t r a -
a l t r a citt del basso E g i t t o , prese le redini del g o v e r n o , ditori, poterono risalire il Nilo, v i n c e r e in v a r i e b a t t a -
fondando la X X X d i n a s t i a . glie gli Egizi, ed il r e t r a d i t o e b a t t u t o friggi col t e -
soro in E t i o p i a . N e t t a n e b o I I fu l ' u l t i m o r e della X X X .
Nettanebo, che ne fu f o n d a t o r e , ebbe a r e s p i n g e r e i
d i n a s t i a , e l ' u l t i m o di schiatta egizia che domin in
nuovi t e n t a t i v i d ' i n v a s i o n e f a t t i dai P e r s i a n i , i quali col
quella c o n t r a d a .
l o r o esercito e colla loro f l o t t a si presentarono a v a n t i
a Pelusio. N e t t a n e b o , che aveva radunato sufficienti mezzi Con Dario Oco n e l l ' a n n o 3 3 8 a v a n t i l ' e r a c r i s t i a n a co-
di difesa, r e s i s t e t t e validamente. I P e r s i a n i , dopo d'es- mincia l a X X X I dinastia, che fu di nuovo P e r s i a n a . Mor-
sersi i m p a d r o n i t i della fortezza che l a diffendeva, e n t r a - t o egli l ' a n n o s e g u e n t e , ebbe a successore A r t a s e r s e suo
r o n o in un r a m o del Nilo. N e t t a n e b o p e r s e g u i t viva- figlio, che r e g n due anni soli, senza l a s c i a r e m e m o r i a
m e n t e F a r n a b a z z o , g e n e r a l e in capo dei P e r s i a n i , che alcuna di s sui m o n u m e n t i d ' E g i t t o . L ' u l t i m o della
t r a v a g l i a t i dall'innondazione del N d o furono c o s t r e t t i ad dinastia P e r s i a n a fu Dario III, che r e g n 4 anni ; dopo
a r r e n d e r s i . Cos l ' E g i t t o fu di nuovo l i b e r a t o . i q u a l i , vinto ad Isso da Alessandro r e di Macedonia ,
d o v e t t e abbandonare questa r e g i o n e , e cos ebbe fine in
Y a r i i m o n u m e n t i danno testimonianza delle cure, che
E g i t t o la dominazione P e r s i a n a .
N e t t a n e b o prese dell'amministrazione dello s t a t o .
Dopo di lui venne il regno di Tevo o Taco. Costui 3 9 . D o m i n a z i o n e G r e c a . A l l a conquista del-
p u r e , attendendo a r i p a r a r e 1' E g i t t o dagli assalti dei l ' E g i t t o f a t t a da Alessandro , questo paese r i c u p e r la
P e r s i a n i , s t r i n s e alleanza coi L a c e d e m o n i , che m a n d a - sua antica p r o s p e r i t , tanto pi che t o s t o f o r m un r e -
rono un esercito sotto il comando di Agesilao. Ma T a c o gno indipendente, e nulla fu m u t a t o a ' suoi costumi na-
non diede a lui che il comando della f a n t e r i a , lasciando zionali. F u questa una politica iniziata da Alessandro
a Cabria quello della flotta, e riserbando per s il t i t o l o m e d e s i m o , il quale, conoscendo l ' i m p o r t a n z a di farsi a -
ed i d i r i t t i di generalissimo. Contro il p a r e r e di A g e s i - m a r e e v e n e r a r e , t u t t ' a l contrario di ci che fece Cam-
lao, che voleva a s p e t t a r e i Persiani n e l l ' E g i t t o , and ad bise, r e g a l pinguamente l'oracolo m a g g i o r e d e l l ' E g i t t o ,
BARBBRIS. Storia Origliale. 9
quello di Giove A m m o n e , e in conseguenza f u da esso Con questo Tolomeo figlio di L a g o , incominci la nuo-
p r o c l a m a t o figlio di Ammone. Riconosciuto cos e p r o - v a dinastia g r e c a d e t t a di Lagidi, i cui r e adottarono
clamato q u a l Dio dai sacerdoti di quel t e m p i o , fu t e n u t o t u t t i per nome patronimico quello di Tolomeo con un
in conto di l i b e r a t o r e ed obbedito p r o n t a m e n t e da t u t t o soprannome p a r t i c o l a r e , che serviva a distinguerli.
l'Egitto. S o t e r o delle antiche costituzioni dell' E g i t t o conserv
Vedendo Alessandro l a bella posizione di un i s t m o t u t t o quello, che combinasse coi costumi p r e s e n t i e as-
f o r m a t o del l a g o Mereotide e dal M e d i t e r r a n e o ad oc- sodasse il regio potere: sostenne la r e l i g i o n e , r e g a l i
cidente del N i l o , vi fond una c i t t , d e t t a Alessandria sacerdoti; cre una flotta e un esercito, che, se c r e d i a m o
dal suo n o m e . Alessandro segn egli medesimo la pian- ad Appiano, aveva 2 0 0 mila fanti, 40 mila cavalli, t r e -
t a della nuova citt , dandole la f o r m a della c l a m i d e cento elefanti e duemila c a r r i falcati. L a p r o s p e r i t del-
Macedonica. S e g n il luogo delle m u r a colla f a r i n a de- l ' E g i t t o sotto di lui fu t a l e che le ricchezze profluivano
stinata al p r o v v e d i m e n t o dei soldati, destin in p e r s o n a s t e r m i n a t a m e n t e . Appiano assicura che il suo tesoro e r a
il sito delle piazze pubbliche, dei tempi p e r le d i v i n i t di 750 mila t a l e n t i , cio un q u a t t r o mila milioni di l i r e :
g r e c h e ed egizie; l ' a c q u a vi era p o r t a t a da lontano, e quantunque a lato dell'opulenza stesse una m i s e r i a deso-
p e r condotti s o t t e r r a n e i diffusa in t u t t a la c i t t . C h i a m l a n t e , s o r t e comune dei paesi p a g a n i , dove milioni di
g r a n n u m e r o d ' a b i t a t o r i da ogni p a r t e , t a n t o che Dio- schiavi esercitavano t u t t i i traffici a pr dei pochi p a -
doro ne c o n t a v a un milione, di cui 3 0 0 mila l i b e r i , e n e droni.
fece, c o m ' e r a suo p r o g e t t o , un emporio di c o m m e r c i o Il successore di Tolomeo S o t e r o p o r t il sopranome
t r a l ' o r i e n t e e l'occidente. Quindi, lasciando in E g i t t o di Filadelfo. Il p a d r e gi se l ' e r a associato al r e g n o
Cleomene p e r g o v e r n a t o r e , prosegu il corso delle s u e qualche t e m p o p r i m a della m o r t e (1). E g l i g o v e r n l ' E -
conquiste. g i t t o p e r 3 8 a n n i , e s e p p e , in mezzo all' anarchia del
M o r t o A l e s s a n d r o , nel medesimo giorno il consiglio (1) Giova r i p o r t a r qui a b b r e v i a t a l a descrizione che Callistene di R o d i f a
dei g e n e r a l i affidava il g o v e r n o d e l l ' E g i t t o , della Libia delle feste oltre ogni dire sontuose, che si fecero in quella occasione. F u
costrutto un padiglione r e a l e in cui l'oro, l ' a r g e n t o , le pietre preziose, le
e di porzione dell' Arabia a Tolomeo, generale esperto spoglie degli animali pi r a r i , i pi ricchi tessuti della P e r s i a e dell'India
si t r o v a v a n o con profusione frammisti a suppellettili splendide ed a m a t e -
del p a r i in consiglio c h e in campo, amato assai da A l e s - r i e ricchissime. Poi procedette u n corteo di straordinaria magnificenza : p r e -
cedevano le bandiere delle varie m a e s t r a n z e a m m e s s e al corteo, poi un alto
sandro; solo che abbia saputo m o d e r a r e la mania delle c a r r o t r a s c i n a t o da s e s s a n t a uomini, s u cui una s t a t u a v e r s a v a c o n t i n u a -
m e n t e latte agli astanti che si recavano a raccoglierlo : poi un secondo
conquiste. Costui ben presto recatosi n e l l ' E g i t t o , a t t e s e c a r r o t i r a t o da 300 uomini sosteneva un immenso tino d ' u v a che 60 satiri
a difendersi c o n t r o i g e n e r a l i , che g l i volevano t o g l i e r e pigiavano, e il dolce mosto colava per tutto il cammino. Seguivano molti
giovani portando vasi ed utensili tutti d'oro, come pure vasellame prezioso
il governo, ed a m e r i t a r e l ' a f f e t t o degli a b i t a n t i . Dopo e g r a n n u m e r o di figure e s t a t u e d'oro con maestria eseguite. Poi marcia-
v a n o 1500 fanciulli in toniche bianche, i quali con coppe d'oro e d ' a r g e n t o
la m o r t e del figlio d'Alessandro, Tolomeo si fece inco- m e s c e v a n o vino ai circostanti. Seguiva un altro c a r r o immenso trascinato
da 509 uomini da cui si spiccavano a volo continuameute colombi e tortore
r o n a r e r e ad Alessandria e fece b a t t e r e m o n e t a in suo con fettuccie l e g a t e alle zampe, perch gli spettatori li potessero pigliare.
Un e l e f a n t e t u t t o coperto d'oro p o r t a v a il fantoccio d i Bacco e dietro a lui
nome. A lui p e r riconoscenza f u dato il nome di Sote- c a m m i n a v a n o 500 fanciullette, t u t t e vestite di porpora e cinte con u n a trec-
ro ossia S a l v a t o r e . cia d'oro. Cinque forme di asini incoronati, 24 carri tirati d a elefanti, ses-
s a n t a tirati da arieti, altri tirati da struzzi e d a gazzelle, da camelli, d a
mondo g r e c o , m a n t e n e r e la pace e la p r o s p e r i t d e l L ' E g i t t o s ' i n g r a n d verso m e z z o g i o r n o , dell'Abissinia ,
suo r e g n o . S o t t o di lui l ' E g i t t o divenne la prima potenza del Sennaar e di t u t t a l ' A r a b i a felice. Cos t u t t o il golfo
m a r i t t i m a , ed Alessandria centro non solo del commercio, arabico a p p a r t e n n e a l l ' E g i t t o . Dopo la m o r t e di E v e r -
ma anche del m o v i m e n t o filosofico e l e t t e r a r i o . Nel cosi g e t e si ricadde n e l l ' a n a r c h i a . Il soprannome di E v e r g e t e
detto Museo da lui t e r m i n a t o vi aveva t u t t o ci che oggi gli fu d a t o in premio dell' a t t o pio e benefico di a v e r
in u n ' u n i v e r s i t : v a s t i portici o v ' i s t r u i r e p a s s e g g i a n d o : ricondotto in E g i t t o le s t a t u e degli D e i , che Cambise
la libreria pi famosa dell' antichit , con una folla di aveva t r a s p o r t a t o in P e r s i a . E r a sua moglie quella Be-
persone per copiare, c o r r e g g e r e , d o r a r e , g u a r n i r e i pa- renice, figlia del r e della Cirenaica, che cos celebre p e r
piri: dovunque si sapesse esservi l i b r i , si chiedevano a la chioma v o t a t a per l a salvezza del m a r i t o .
p r e s t i t o , indi ai possessori erano m a n d a t e belle c o p i e , Ad E v e r g e t e succedette FUoptore, c r u d e l e tiranno.
serbando gli originali; per insegnare e dirigere furono E g l i acquist il r e g n o col parricidio, e pose il colmo al
chiamati i m a g g i o r i savii di ogni paese. P e r t a l modo suo delitto con o r d i n a r e la m o r t e del suo f r a t e l l o e della
da A t e n e e r a t r a p i a n t a t o sul Nilo l'albero delle scienze m a d r e . Mor dopo 17 a n n i d i r e g n o . Gli succedette l'u-
umane. Debole di costituzione il Filadelfo fu t u t t o in nico figlio Epifane, fanciullo di 5 anni. A l t e m p o della
conservar la pace e nel favorire appassionatamente le sua t u t e l a i Romani i n t e r v e n n e r o la p r i m a v o l t a in E -
scienze: ebbero sotto lui principio le p r i m e relazioni coi g i t t o , perch gli A l e s s a n d r i n i , avendo m a n d a t o a p r e -
Romani ( 2 7 3 ) . E g l i eresse varii monumenti, t r a gli al- g a r e il Senato che p r e n d e s s e la t u t e l a del giovane r e ,
t r i una s t a t u a colossale di se stesso, di bel granito esso mand M a r c o Lepido ad a m m i n i s t r a r e il regno a
rosa, che si t r o v a n e l Campidoglio. nome di Tolomeo. Uscito di t u t e l a , Epifane si manten-
Ebbe a successore il figlio Tolomeo Everrete, il quale ne in amicizia coi R o m a n i : conserv fiorente la famosa
non accontentandosi di vedere 1' E g i t t o p r o s p e r a r e per scuola Alessandrina. Ma in seguito moltiplicandosi ogni
la scienza e pel traffico e ambendo la pericolosa gloria g i o r n o le sue c r u d e l t , venne in odio agli E g i z i , eccit
di conquistatore, invase l ' i m p e r o dei Seleucidi, la Siria, ribellioni e finalmente fu a v v e l e n a t o d a ' suoi g e n e r a l i .
1' Asia Minore, la M e s o p o t a m i a , la P e r s i a e la Media. Visse 2 8 anni e ne r e g n 14. ( 1 8 1 a v . C.)
Queste invasioni non ebbero a l t r o r i s u l t a t o che di sta- Il suo primogenito Filometore succedette a l p a d r e ,
b i l i r e in E g i t t o la via del commercio, poich la domina- a n c h ' e g l i nella t e n e r a et di 5 anni. U s c i t o di t u t e l a
zione egiziana non p o t mantenersi in q u e s t e conquiste. i n t r a p r e s e una g u e r r a contro Antioco, ma quegli lo vinse
e si avanz fino ad Alessandria, impossessandosi di mol-
muli portavano tenda di nazione straniere e uomini e donne d'ogni luogo
assise e vestite secondo il costume dei paesi della loro provenienza. Ap- t e citt e della persona stessa del r e . Questo occasion
presso venivano i regali portati da etiopi: 600 denti di elefanti, due mila
tronchi d'ebano, sessanta crateri d'oro : d'oro erano i guinzagli di 2400 cani
g r a v i torbidi, finch, per comando del Senato R o m a n o ,
di tutte le razze conosciute. Passarono poi uomini portanti alberi da cui F i l o m e t o r e d o v e t t e cedere al suo f r a t e l l o p a r t e del suo
pendevano bestie selvatiche ed uccelli d'ogni fatta, iiapagalli, pavoni, ecc.
poi le bestie feroci in opportune gabbie, un orso bianco, 14 leopardi, 16 r e g n o , cio la Libia e l a Cirenaica. Dopo q u e s t o f a t t o ,
Santere, 4 linci, 3 orsatti, una giraffa, un rinoceronte, 24 leoni, immensit
i cavalli, due mila tori t u t t i dello stesso colore con le corna indorale ecc. F i l o m e t o r e r e g n ancora 1 3 anni. Giuseppe F l a v i o rac-
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conta, che sotto di l u i Onia, sommo s a c e r d o t e degli E - dai R o m a n i . Dopo a l t r i t r e anni di r e g n o venuto a m o r t e ,
brei, ottenne che i l t e m p i o di Bubaste fosse c o n v e r t i t o dispose che la corona si ereditasse dalla m a g g i o r e fi-
al culto del v e r o D i o . Alla sua m o r t e il f r a t e l l o Ever- g l i u o l a Cleopatra insieme col p r i m o dei due figli, che f u
gete I I , che r e g n a v a a Cirene, venne ad o c c u p a r e il trono c h i a m a t o come il p a d r e , Dionisio : e che in lor difetto l a
d ' E g i t t o . Ma, v e n u t o in odio p e r le sue c r u d e l t , f u g g seconda sorella e l ' u l t i m o figlio occupassero il t r o n o . D i
l'anno decimoterzo del suo r e g n o . Dopo m o l t i c o n t r a s t i queste disposizioni lasci esecutore il popolo R o m a n o .
E v e r g e t e t o r n p a d r o n e d e l l ' E g i t t o , protesse v a l i d a m e n t e Cleopatra, ambiziosa, suscit discordie, p e r le quali co-
i buoni studii, nei quali ebbe m a e s t r o il g r a m m a t i c o - s t r e t t a a r i f u g g i r s i nella S i r i a , r a d u n t a n t e forze da f a r
r i s t a r c o . Compose e g l i stesso dei libri s c r i v e n d o c e r t i com- g u e r r a al f r a t e l l o . Giulio Cesare, venendo in Alessandria
m e n t i ad O m e r o , ed o p e r e di zoologia. M o r i dopo 29 anni dopo la m o r t e di P o m p e o , face vasi giudice di questo litigio;
di r e g n o , l ' a n n o 1 1 7 a v . Cristo (1). ma Cleopatra v e n u t a a feroce scontro col f r a t e l l o , r i m a s e
E v e r g e t e I I m o r e n d o a v e v a lasciato due figli e aveva vincitrice, m e n t r e il f r a t e l l o periva nel Nilo, l ' a n n o quar-
dato la facolt alla m o g l i e Cleopatra di e l e g g e r e per t o del suo r e g n o .
succedergli quello che pi le piacesse. L a r e g i n a pre- Cesare teneva dimestichezza con Cleopatra, dalla quale
f e r i v a il figlio m i n o r e A l e s s a n d r o , m a fu c o s t r e t t a dal gli nacque un figlio, che fu dagli Alessandrini c h i a m a t o
popolo a scegliere il p r i m o g e n i t o , che ebbe n o m e Sobero Cesarione. Dopo molte vicende Cleopatra si un con An-
I I , il quale r e g n 3 6 a n n i . A questi t e m p i l ' E g i t t o , tonio p e r c o m b a t t e r e contro O t t a v i o ; m a insieme nella
p e r le discordie i n t e s t i n e p r o d o t t e dalle inimicizie, che battaglia d'Azio furono sconfitti, e O t t a v i o venuto fino ad
S o t e r o ebbe a s o p p o r t a r e dal f r a t e l l o A l e s s a n d r o , che Alessandria conquist l ' E g i t t o i n t i e r o e lo ridusse in pro-
sostenuto dalla m a d r e voleva r e g n a r e , a n d a v a decaden- vincia R o m a n a . Cleopatra disperata si di la m o r t e , l ' a n n o
do: le provincie della Siria e r a n o p e r d u t e ; Cirene f o r m a v a 29 a v a n t i l ' e r a v o l g a r e . Il figlio Cesarione fu messo a
un regno i n d i p e n d e n t e , che ben tosto cadde in p o t e r e dei m o r t e , g l i a l t r i figli dispersi od uccisi: e cos fin con que-
R o m a n i ; Cipro divenne a l t r e s uno s t a t o s e p a r a t o d a l l ' E - s t ' u l t i m a r e g i n a la famiglia e la dominazione dei Lagidi.
g i t t o ; Tebe si r i v o l t e sostenne la r i v o l t a p e r t r e anni, S 4 0 . D o m i n a z i o n e R o m a n a . E s t i n t a la potenza
ma' questa ribellione f u soffocata e nel 8 2 la vecchia ca- dei L a g i d i , l ' E g i t t o venne a g g i u n t o , come t u t t e le al-
pitale fu quasi d i s t r u t t a ( 2 ) . t r e provincie d ' O r i e n t e , a l l ' i m p e r o r o m a n o ; e d'allora in
E l e t t o dal popolo a r e Tolomeo venne c o n t r a d i s t i n t o poi non essendo pi che una provincia a m m i n i s t r a t a da
col nome di Neo-Dionisio (Nuovo Bacco). Costui fu co- un proconsole, segu le sorti e le vicende di R o m a , fi-
s t r e t t o dall'odio dei sudditi di r i f u g g i a r s i a R o m a . Ma g l i t u t t a v i a da a m m i r a r s i la vitalit di questa nazione,
dopo 3 anni d ' i s t a n z e Dionisio venne r i p o s t o sul trono ehe soggiogata dai Persiani t a n t e volte insorse c o n t r o
di essi, finch riusc a l i b e r a r s e n e , ed a f a r e di nuovo
(1) I l m u s e o di F i r e n z e p o s s i e d e u n t e m p i e t t o di g r a n i t o r o s a f a t t o f a r e
da lui, che porta leggende sue e della moglie Cleopatra. un regno indipendente sebbene sotto una dinastia s t r a -
(2) Molti m o n u m e n t i s u s s i s t o n o in E g i t t o " c h e c o n s e r v a n o il n o m e della
m a d r e C l e o p a t r a e dei figli S o t e r o e d A l e s s a n d r o .
niera. Si pu dire che il m a r i t a g g i o d e l l ' antica civilt
L ' e r e s i a Ariana pot t u t t a v i a p e n e t r a r e in E g i t t o e p r o -
d ' E g i t t o colla r e c e n t e dei Greci valse a m a n t e n e r l e e n -
durvi torbidi orribili, finch il M a o m e t t i s m o fin p e r i s t e r i -
t r a m b e , dando loro un nuovo sviluppo. L a v i t a l i t della
l i r e fino ai n o s t r i giorni quel paese, che e r a s t a t o la m a r a -
nazione egizia e r a cos g r a n d e , che anche oppressa p e r t a n t o
viglia del mondo e i l granaio d ' I t a l i a .
t e m p o dal giogo r o m a n o ed a r a b o , risorse di nuovo e ricu-
per quasi s e m p r e la sua indipendenza, porgendo mezzi di
CAPO VI.
grandezza a chi si poneva alla t e s t a d i questo m o v i m e n t o .
A u g u s t o cre p e r l ' E g i t t o u n a f o r m a p a r t i c o l a r di am- Costituzione r e l i g i o s a e p o l i t i c a
ministrazione. Nomin a primo comandante Cornelio G a l l o , dell' Egitto.
cavaliere romano di mediocre nascita, m a di miti costu-
- Religione Animali sacri. L'immortalit dell'anima
m i , col titolo di p r e f e t t o a u g u s t a l e , riunendo t u t t i i po-
ed il giudizio dei morti. Mummie. Le caste.
t e r i , e ricevendo d a l l ' i m p e r a t o r e t u t t e le direzioni p e r
Belle arti e scienze. Geroglifici. Leggi e costumi.
eseguirli. Niun consiglio preso n e l paese f u chiamato a
concorrervi; il p r e f e t t o teneva luogo di r e , ed il r e g n o Manetone.
a p p a r t e n e v a a l l ' i m p e r a t o r e r o m a n o . Questo s t a t o di a m - 4 1 . R e l i g i o n e . L a r e l i g i o n e Cristiana n o n h a
ministrazione prov pochi cambiamenti fino al secolo di timore di rivelarsi a t u t t i , e non o s t a n t e la profondit
Costantino. F i o r in Alessandria u n a celebre scuola, l a dei suoi dogmi, p u r e h a saputo rendersi accessibile ai pic-
quale produsse uomini distinti nelle scienze e nelle l e t t e r e , coli come ai g r a n d i , agli ignoranti come ai d o t t i , sicco-
ai quali si riattaccano i l a v o r i dei p r i m i d o t t o r i cristiani. m e quella che, essendo divina , a p p r o p r i a t a a l l ' i n t e r o
L ' E g i t t o f u considerato come i l granaio d e l l ' i m p e r o ; genere umano. N o n fu la stessa cosa delle religioni p r e s s o
Alessandria il focolaio d ' u n g r a n d e commercio. gli antichi. Ci c h e esse avevamo di pi elevato e di
11 Cristianesimo p e n e t r in E g i t t o fin d a ' suoi p r i m o r d i : pi filosofico r e s t s e m p r e il s e g r e t o di pochi sacer-
S . M a r c o E v a n g e l i s t a f u ivi m a r t i r i z z a t o . I progressi della doti; ed erane proibito l'insegnamento a l popolo. Questo
Religione Cristiana in E g i t t o furono rapidi, di modo c h e chiamavasi il mistero del segreto. In E g i t t o , a fine di
sotto Domiziano (81-96), essa e r a sparsa ovunque, sebbene p o t e r meglio c o n s e r v a r bene questo s e g r e t o , si usavano
la religione egizia continuasse ad essere la religione dello due lingue, la v o l g a r e , c h e e r a p a r l a t a da t u t t i (demo-
s t a t o . N e l 2 0 2 i Cristiani furono p e r s e g u i t a t i p e r ordine tica), e la sacra, c h e adoperavasi solo nelle cose di r e -
del sovrano; il p a d r e e i discepoli di Origene f u r o n o uc- ligione ( i e r a t i c a ) , e non p o t e v a i m p a r a r s i d a l popolo.
cisi. Origene come capo della scuola di Alessandria f u p e r - G r a n d e diversit adunque esisteva t r a la religione dei
s e g u i t a t o . Molti Cristiani f u g g i r o n o al deserto, c h e si sacerdoti e quella del popolo. P a r e c h e i sacerdoti, me-
estendea f r a la valle del Nilo e il M a r Rosso, e diedero ori- m o r i ancora della rivelazione p r i m i t i v a , credessero in un
gine alle celeberrime solitudini d e t t e della Tebaide, dove Dio solo, e t e r n o , c r e a t o r e di t u t t e le cose (1); essi a v e -
a migliaia e migliaia si radunavano i monaci a v i v e r e v i t a f i ) Ce lo a t t e s t a E r o d o t o ; e le iscrizioni t r o v a t e i n questi ultimi a n n i s u i
solitaria e unicamente consecrati al servizio d e l S i g n o r e . m o n u m e n t i a n t i c h i r a f f e r m a n o i suoi detti.
L ' e r e s i a Ariana pot t u t t a v i a p e n e t r a r e in E g i t t o e p r o -
d ' E g i t t o colla r e c e n t e dei Greci valse a m a n t e n e r l e e n -
durvi torbidi orribili, finch il M a o m e t t i s m o fin p e r i s t e r i -
t r a m b e , dando loro un nuovo sviluppo. L a v i t a l i t della
l i r e fino ai n o s t r i giorni quel paese, che e r a s t a t o la m a r a -
nazione egizia e r a cos g r a n d e , che anche oppressa p e r t a n t o
viglia del mondo e i l granaio d ' I t a l i a .
t e m p o dal giogo r o m a n o ed a r a b o , risorse di nuovo e ricu-
per quasi s e m p r e la sua indipendenza, porgendo mezzi di
CAPO VI.
grandezza a chi si poneva alla t e s t a d i questo m o v i m e n t o .
A u g u s t o cre p e r l ' E g i t t o u n a f o r m a p a r t i c o l a r di am- Costituzione r e l i g i o s a e p o l i t i c a
ministrazione. Nomin a primo comandante Cornelio G a l l o , dell' Egitto.
cavaliere romano di mediocre nascita, m a di miti costu-
- Religione Animali sacri. L'immortalit dell'anima
m i , col titolo di p r e f e t t o a u g u s t a l e , riunendo t u t t i i po-
ed il giudizio dei morti. Mummie. Le caste.
t e r i , e ricevendo d a l l ' i m p e r a t o r e t u t t e le direzioni p e r
Belle arti e scienze. Geroglifici. Leggi e costumi.
eseguirli. Niun consiglio preso n e l paese f u chiamato a
concorrervi; il p r e f e t t o teneva luogo di r e , ed il r e g n o Manetone
a p p a r t e n e v a a l l ' i m p e r a t o r e r o m a n o . Questo s t a t o di a m - 4 1 . R e l i g i o n e . L a r e l i g i o n e Cristiana n o n h a
ministrazione prov pochi cambiamenti fino al secolo di timore di rivelarsi a t u t t i , e non o s t a n t e la profondit
Costantino. F i o r in Alessandria u n a celebre scuola, l a dei suoi dogmi, p u r e h a saputo rendersi accessibile ai pic-
quale produsse uomini distinti nelle scienze e nelle l e t t e r e , coli come ai g r a n d i , agli ignoranti come ai d o t t i , sicco-
ai quali si riattaccano i l a v o r i dei p r i m i d o t t o r i cristiani. m e quella che, essendo divina , a p p r o p r i a t a a l l ' i n t e r o
L ' E g i t t o f u considerato come i l granaio d e l l ' i m p e r o ; genere umano. N o n fu la stessa cosa delle religioni p r e s s o
Alessandria il focolaio d ' u n g r a n d e commercio. gli antichi. Ci c h e esse avevamo di pi elevato e di
11 Cristianesimo p e n e t r in E g i t t o fin d a ' suoi p r i m o r d i : pi filosofico r e s t s e m p r e il s e g r e t o di pochi sacer-
S . M a r c o E v a n g e l i s t a f u ivi m a r t i r i z z a t o . I progressi della doti; ed erane proibito l'insegnamento a l popolo. Questo
Religione Cristiana in E g i t t o furono rapidi, di modo c h e chiamavasi il mistero del segreto. In E g i t t o , a fine di
sotto Domiziano (81-96), essa e r a sparsa ovunque, sebbene p o t e r meglio c o n s e r v a r bene questo s e g r e t o , si usavano
la religione egizia continuasse ad essere la religione dello due lingue, la v o l g a r e , c h e e r a p a r l a t a da t u t t i (demo-
s t a t o . N e l 2 0 2 i Cristiani furono p e r s e g u i t a t i p e r ordine tica), e la sacra, c h e adoperavasi solo nelle cose di r e -
del sovrano; il p a d r e e i discepoli di Origene f u r o n o uc- ligione ( i e r a t i c a ) , e non p o t e v a i m p a r a r s i d a l popolo.
cisi. Origene come capo della scuola di Alessandria f u p e r - G r a n d e diversit adunque esisteva t r a la religione dei
s e g u i t a t o . Molti Cristiani f u g g i r o n o al deserto, c h e si sacerdoti e quella del popolo. P a r e c h e i sacerdoti, me-
estendea f r a la valle del Nilo e il M a r Rosso, e diedero ori- m o r i ancora della rivelazione p r i m i t i v a , credessero in un
gine alle celeberrime solitudini d e t t e della Tebaide, dove Dio solo, e t e r n o , c r e a t o r e di t u t t e le cose (1); essi a v e -
a migliaia e migliaia si radunavano i monaci a v i v e r e v i t a f i ) Ce lo a t t e s t a E r o d o t o ; e le iscrizioni t r o v a t e i n questi ultimi a n n i s u i
solitaria e unicamente consecrati al servizio d e l S i g n o r e . m o n u m e n t i a n t i c h i r a f f e r m a n o i suoi detti.
vano anche cognizione di una T r i n i t e d e l l ' i m m o r t a l i t e quindi non s e n e potesse uccidere e m a n g i a r e ; m a sibbene
d e l l ' a n i m a , m a a v v o l g e v a n o queste idee in s i m b o l i , af- c h e alcuni individui di questa s p e c i e , dotati di alcune
finch il popolo non le capisse, e cos loro serbasse quella qualit speciali, venivano p r e s i , m a n t e n u t i a spese del
g r a n d e a u t o r i t , da cui sapevano t r a r r e non poco van- r e , e s e r v i t i dai p r i m a t i nei r e c i n t i dei t e m p l i . Quando
t a g g i o . Il popolo in poco t e m p o , dimenticato il culto del morivano, le l o r o esequie venivano celebrate con somma
C r e a t o r e , cadde nei pi grossolani e r r o r i del F e t i c i s m o pompa. O l t r e gli animali, adorati in generale p e r t u t t o
e del Panteismo (1). M o l t e e diverse erano le divinit l ' E g i t t o , ciascuna citt ne aveva alcuno suo p r o p r i o , ed
che si adoravano, poich ciascuna provincia e citt avea abbominava quello dei vicini.
i suoi di p a r t i c o l a r i . Quelli che pi u n i v e r s a l m e n t e rice- F r a t u t t i g l i animali sacri erano tenuti in adorazione
vevano pubblico c u l t o e r a n o i seguenti : p r i m o di t u t t i e onorati di universale culto l'ibis ed il bue Api. L ' i b i s
e r a il g r a n Dio di T e b e Aminone, detto da loro il p a d r e una specie di cicogna, che si pasce di piccoli s e r p e n t i
degli Di, il S i g n o r e d e l l ' E t e r n i t . Quel di Menfi lo e d'insetti velenosi, di cui v ' h a g r a n d e copia sulle r i v e
chiamavano Plit; ed avendo esso per simbolo il sole, del N i l o ; il suo a p p a r i r e indicava che il N i l o e r a vicino
che in egiziano si dice Rha, questo Dio fu anche d e t t o a c r e s c e r e . Ogni citt andava cercando a c c u r a t a m e n t e
Ammon R h a (2). In b r e v e p e r , abbandonato il culto del quello, che aveva i segni speciali, che indicavano in lui
Dio invisibile, si a d o r il sole, che p r i m a non ne era che la divinit, lo educavano nei recinti dei t e m p l i e lo la-
il simbolo comune. sciavano a n d a r e p e r la citt. L'ucciderlo anche involon-
t a r i a m e n t e consideravasi come un delitto capitale; e c r e -
Non minore v e n e r a z i o n e i n t u t t o E g i t t o ricevevano Osiri-
d e v a c h e se gli Dei avessero assunta una f o r m a sensibile,
de ed Iside. Il p r i m o era r a p p r e s e n t a t o dal sole nascente,
a v r e b b e r o p r e s a quella dell'ibis.
il secondo dalla luna: Osiride veniva anche a d o r a t o sotto
l a f o r m a di bue. Iside s o t t o quella di giovenca. In loro I l Dio Api e r a un v i t e l l o , cui stimavano nato da una
onore si celebravano f e s t e magnifiche, e vi si p r e p a r a v a n o giovencafecondata da un r a g g i o divino. Doveva essere t u t -
con digiuni e p r e g h i e r e . P i t a r d i poi prevalse Serapide, to n e r o , ed a v e r solo un triangolo bianco sulla f r o n t e
che aquist t u t t e le a t t r i b u z i o n i degli a l t r i di (3). ed una mezza luna al l a t o d e s t r o , con una escrescenza
4 2 . A n i m a l i s a e r i . Il popolo adorava ancora sotto la lingua a maniera di scarafaggio. T o s t o che si
una infinit di a n i m a l i , s per g r a t i t u d i n e dei b e n e f i z i , fosse scoperto un Api, si faceva festa per t u t t o l ' E g i t t o ,
che da essi r i c e v e v a , s per t i m o r e che non g l i r e c a s s e r o e n u t r i v a nei templi di Menfi dai pi degni sacerdoti.
nocumento. I l g a t t o p e r esempio, il cane, l'ibis, lo spar- L a sua m o r t e m e t t e v a in c o r r o t t o t u t t o il paese, finch
v i e r e , il coccodrillo o t t e n e v a n o onori divini. Non da cre- un nuovo Dio non si fosse t r o v a t o . L ' e s t i n t o seppellivasi
d e r e che t u t t a la specie di siffatti animali fosse s a c r a , nel tempio di Serapide o nelle tombe regali.
T a n t o e r a il rispetto che gli Egiziani avevano per gli
(1) Il Feticismo, l ' a d o r a z i o n e degli esseri insensati. Il P a n t e i s m o , d a
r'rllv Dio, c o n s i s t e n e l l ' a d o r a r e t u t t e le cose c r e a t e , come Dio. animali s a c r i , che nella b a t t a g l i a di Pelusio, Cambise
c ed H o m a m la
,> i, ' c h i a m a v a n o Giove Aminone avendone posto una fila avanti al suo esercito, eglino si
cato c o n O s T r i d e U n ' a b h r e V a Z O n e d
' 0siris
-AP'> e
figurava i l ' D i o Api unifl-
lasciarono sconfiggere, anzich c o m b a t t e r e con pericolo- dici, i quali esaminavano le loro azioni, dal punto in cui
di f e r i r n e qualcuno. A l t r a v o l t a un soldato romano, avendo furono assunti al t r o n o , e ne m e t t e v a n o in c h i a r o i vizi
ucciso d i s a v v e d u t a m e n t e n n g a t t o s a c r o , fu t r u c i d a t o a e le v i r t fino a l l o r a i g n o r a t e . Ci f a t t o un sacerdote
f u r i a di popolo, nessun conto tenuto dell'interposizione ne pronunziava il panegirico; s e ' i l popolo applaudiva, ot-
del loro R e , e della maest del nome R o m a n o . teneva gli onori f u n e b r i ; se il popolo disapprovava, gli
O l t r e gli animali sacri, il volgo adorava a n c h e m o l t e v e n i v a n e g a t o il f u n e r a l e , e il suo nome e r a cancellato
piante; e noi sapiamo che persino gli a g l i , le cipolle, ed i dai m o n u m e n t i . Questo rigoroso conto, c h e gli Egiziani
p o r r i o t t e n n e r o onori divini (1). P e r questo l ' E g i t t o e r a dovevano r e n d e r e dopo m o r t e , di t u t t e le azioni della
considerato come il popolo pi superstizioso d e l l ' a n t i c h i t . loro v i t a , c h i a m a v a s i il giudizio dei morti.
43. L ' i m m o r t a l i t d e l l ' a n i m a e d il g i u d i z i o d e i 44. M u m m i e . E r a persuasione comune presso
m o r t i . In mezzo agli e r r o r i dell'idolatria e r a comune gli Egiziani, che l ' a n i m a non si separasse dal corpo, fin-
negli Egiziani la credenza nella i m m o r t a l i t d e l l ' a n i m a . c h questo si c o n s e r v a v a i n c o r r o t t o ; epper m e t t e v a n o
Essi per dicevano che, prima di s a l i r e a l cielo, doveva la massima cura per salvarlo dalla corruzione. Lo dissec-
l ' a n i m a m i g r a r e in corpi d ' a n i m a l i , p e r cos p u r g a r s i di cavano con n a t r o n e l ' i m b a l s a m a v a n o diligentissimamente,
t u t t e l e macchie c o n t r a t t e m e n t r e viveva al corpo con- dando al corpo cos r i d o t t o il nome di mummia; e*den-
g i u n t a . P r e s e n t a v a s i perci, appena s p i r a t a , al giudizio t r o casse dipinto lo deponevano con g r a n munificenza rflle
vJyJf
di Osiride, il quale, esaminata la c o n d o t t a da lei t e n u t a necropoli o citt dei m o r t i , c h e consistevano in c a v e r n e
d u r a n t e la v i t a , la condannava a diversi s u p p l i z i , o la immense s c a v a t e nel vivo sasso abbellite dagli Egizi con
r i s e r v a v a ad un a v v e n i r e f o r t u n a t o . ogni c u r a ; poich, considerando essi la vita come un p e l -
Gli Egiziani facevano in r i g u a r d o dei corpi dei t r a p a s - legrinaggio v e r s o l ' e t e r n i t , davansi minore sollecitudine
sati, ci che credevano p r a t i c a r s i colle anime da Dio; nel fabbricare le case, che non i sepolcri. Vicino a T e b e
cio innanzi di p e r m e t t e r e c h e si seppellisse il corpo di ed a Menfi nelle c a t e n e Arabica e Libica^ vi erano n e -
un defunto si sottoponeva ad un r i g o r o s o giudizio; e se cropoli cos v a s t e , da l a s c i a r e agio di c i r c o l a r e in esse
e r a t r o v a t o innocente gli si concedevano gli onori fune- a due o t r e migliaia d'uomini. In questi luoghi si rinven-
b r i , s e n o , era p r i v a t o della s e p o l t u r a e condannato al- nero le pi belle m u m m i e e i pi antichi papiri, c h e van-
l'infamia. Questo facevasi ai c i t t a d i n i , ma con m o l t o maggio- tino p r e s e n t e m e n t e i musei d ' E u r o p a . Molti arabi eziandio
r e solennit praticavasi quando il defunto fosse persona r e g a - ai nostri t e m p i non h a n n o a l t r a abitazione f u o r i di quelle
l e . E r a n o i r e r i s p e t t a t i finch vivevano, c o s i r i c h i e d e n d o l a vastissime g a l l e r i e , donde da secoli si v a n n o estraendo
pubblica quiete ; m a dopo m o r t e si e l e g g e v a n o 4 0 giu- f le m u m m i e , s per a l i m e n t a r e il fuoco col legno e col car-
tone delle casse m o r t u a r i e , come per c e r c a r v i tesori.
(1) Giovenale, s a t i r o g r a f o latino, fiorito ai tempi di Domiziano e T r a i a n o
cos deride g l i Egizi n e l l a sua satira X V ; N solo agli u o m i n i , m a anche a molti a n i m a l i gli
Porrum et caspe nefas violare ac frangere morsu.
0 sanctas gentes, quibus haec nascuniur in hcrlis Egizi p r e s t a v a n o q u e s t ' u l t i m o uffizio. V ' h a n n o g a l l e r i e
Numina !
V a l e a dire : credono delitto (gli Egiziani) violaro i p o r r i e le cipolle e l u n g h e m o l t e miglia ricolme di ibis, c a n i , g a t t i , scim-
darvi dentro di morso. 0 s a n t a g e n t e , cui nascono negli orti Biffati numi !
d r e e p e r l a stessa divinit. I sacerdoti andavano col capo <ii h
mie e s p a r v i e r i i m b a l s a m a t i ; e trovansi g r o t t e vastissime
le quali non racchiudono a l t r o che coccodrilli. i n t i e r a m e n t e r a s o , in v e s t e bianca mondissima di lino con
4 5 . L e C a s t e . Gli egiziani erano divisi in ca- scarpe di p a p i r o . Dovevano lavarsi due v o l t e il g i o r n o
s t e o classi di persone. P r i m a per onore e potenza era la e due volte la n o t t e ; osservavano r i g o r i nel cibo, a s t e -
sacerdotale, a cui teneva d i e t r o quella dei g u e r r i e r i . S o t t o nendosi affatto dai l e g u m i , dalla carne porcina e dai pesci.
queste due nobili caste s t a v a la classe popolare, composta Dopo i sacerdoti venivano i g u e r r i e r i , i q u a l i godevano
di t u t t i gli uomini di libera condizione, che esercitavano anch'essi grandi privilegi. Non toccavano soldo di s o r t a
l ' a g r i c o l t u r a , l ' i n d u s t r i a ed il commercio. Il r i m a n e n t e m a possedevano t e r r e , ed 'erano stanziati p r i n c i p a l m e n t e
della popolazione componevasi di schiavi. Siffatta d i v i - nel Basso E g i t t o , p e r cagione delle frequenti g u e r r e che
sione in caste e r a sanzionata dalla religione, ed un indi- dovevano i n t r a p r e n d e r e c o n t r o l ' A s i a . L a m a g g i o r p a r t e
viduo di una classe non p o t e v a passare in u n ' a l t r a . m i l i t a v a a piedi; i pi cospicui combattevano sopra c a r r i
I sacerdoti f o r m a v a n o una specie di nobilt privile- da g u e r r a ; ma nessuno a cavallo. A capo della casta dei
giata. E r a n o i soli i s t r u i t i nelle scienze, e godevano t a n t a g u e r r i e r i s t a v a il r e , che e r a scelto t r a essi.
fama di d o t t r i n a , che i legislatori e i filosofi Greci e Il r e e r a considerato come discendente degli Dei, ed
R o m a n i non sdegnavano v e n i r e in E g i t t o ad a t t i n g e r e otteneva denominazioni ed onori quasi divini. I l titolo pi
lumi da quegli oracoli del s a p e r e . O l t r e al servizio della comune, che gli si dava, e r a quello di figlio del sole:
divinit i sacerdoti avevano 1' uffizio di a m m a e s t r a r e la assunto a l t r o n o , l a sua s t a t u a ponevasi t r a quelle dei
giovent nelle scienze, di m o s t r a r e il modo migliore di numi, veniva a s c r i t t o al ruolo s a c e r d o t a l e , ed i p r i m a r i i
r e n d e r e f r u t t u o s a la t e r r a e di promuovere il commer- sacerdoti divenivano i suoi consiglieri. L e sole p e r s o n e
cio. D a essi toglievansi i giudici dei tribunali, i medici, di m e r i t o conosciuto dovevano c o m p o r r e l a sua c o r t e .
gli a r c h i t e t t i ; ed e c c e t t u a t e le cariche m i l i t a r i , l ' i n t i e r a Ogni m a t t i n a doveva recarsi al t e m p i o , ove il g r a n d e
amministrazione del regno e r a posta nelle l o r o mani. Mai sacerdote g l i teneva un discorso s u l l e r e g i e v i r t , mo-
non f u v v i casta pi ricca e pi potente di questa sacer- - , s t r a n d o g l i i g r a v i mali a cui menano i vizi c o n t r a r l i .
dotale di E g i t t o . Essa possedeva il terzo dei terreni del Compiuto il sacrifizio, g l i si leggevano massime m o r a l i
paese cui pretendevano a v e r ricevuto da Iside; e non solo e fatti storici pi conducenti alle v i r t r e g a l i . Alla sua
non pagavano t r i b u t o a l c u n o , ma esigevano ancora le de- m o r t e cessavano gli affari per t u t t o l ' E g i t t o , e p e r set-
cime dagli a l t r i . L ' e d u c a z i o n e dei figliuoli del r e e r a t a n t a e un giorno t u t t i vestivano a l u t t o e facevano con
esclusivamente ad essi r i s e r v a t a . Gostituivansi in g e r a r - tinui sacrifizi con digiuni ed astinenze.
chia sotto un pontefice m a s s i m o , il quale e r a il p r i m o 46. Belle a r t i Scienze L' Egitto fu una
m a g i s t r a t o e consigliere del re. Ciaschedun sacerdote delle pi colte nazioni del mondo antico, e la sua col-
era applicato ad un qualche tempio , e questi erano in t u r a influ g r a n d e m e n t e sulla civilt dei Greci e dei R o - li
grandissimo n u m e r o . Il sacerdozio era e r e d i t a r i o , ed i mani. La S a c r a S c r i t t u r a , per fare un elogio a M o s ,
figli obligati di adoperarsi nel medesimo tempio del p a - ci dice che egli e r a versato in t u t t a la scienza E g i z i a .
L ' a r c h i t e t t u r a si distingueva tanto lischi. L a loro f o r m a d ' u n p r i s m a q u a d r a n g o l a r e ,
p e r l e sue proporzioni colossali, quanto che va r e s t r i n g e n d o s i quanto pi s'innalza e t e r m i n a in
p e r l a bont dello stile. I templi erano piramide. Sono f o r m a t i d' un sol pezzo di g r a n i t o di color
ben d i v e r s i dai n o s t r i , non formando rosso e coperti d'iscrizioni g e r o g l i f i c h e , le quali cele-
un t u t t o isolato , m a spesso consi- b r a n o la gloria del r e , che li ha innalzati. T r a gli a l t r i
s t e n d o in un gruppo di edifizi senza obelischi uno dei pi rinomati quello fatto e r i g e r e in
comunicazione i n t e r n a , ed avendo per Tebe da S e s o s t r i , che noi chiamiamo obelisco di L u x o r .
o r n a m e n t o "principale un g r a n d e nu- Gli Egiziani avevano profonde cognizioni di scienze
m e r o di colonne s n e l l ' i n t e r n o come n a t u r a l i , m a t e m a t i c h e ed a s t r o n o m i c h e .
n e l l ' e s t e r n o . Sopra di esse, come lungo P r e s s o di loro nacque la scienza chimica, cos c h i a m a t a
i m u r i , apparivano n u m e r o s e scolture da K e m i , nome antico d ' E g i t t o ; e coll'aiuto delle osser-
e d i p i n t i , che r a p p r e s e n t a v a n o f e s t e vazioni a s t r o n o m i c h e e coi calcoli m a t e m a t i c i erano essi
r e l i g i o s e , b a t t a g l i e , trionfi od a l t r o ; p e r v e n u t i ad o r i e n t a r e precisamente le loro p i r a m i d i , i
ed i dipinti erano a s m a g l i a n t i colori, pi m a r a v i g l i o s i monumenti che abbia il m o n d o , a di-
t a n t o che anche oggid f e r m a n o la segnare zodiaci, tavole a s t r o n o m i c h e , e, ci che p i ,
n o s t r a attenzione. a f o r m a r e un calendario poco diverso dal nostro; poich
L ' a r t e p e r non appariva molto a v - il loro anno si componeva di 3 6 5 giorni diviso in dodici
v a n z a t a , se si r i g u a r d a a l l a poca bel- mesi di t r e n t a giorni, con cinque giorni c o m p l e m e n t a r i .
lezza delle f o r m e nelle s t a t u e colossali, Se stiamo ad E r o d o t o (libr. 11-109) anche la geome-
di cui gli Egiziani si com- t r i a e b b e l a s u a originein E g i t t o . Del r e s t o puossi egli inten-
piacevano di o r n a r e i cor- d e r e come dopo l'innondazione del Nilo , si segnassero
ridoi dei loro t e m p l i e i confini de' campi senza il soccorso della g e o m e t r i a e
dei loro palagi. E per dell'aritmetica?
da a v v e r t i r e , che nel di- Gi fin dai t e m p i pi r e m o t i essi a v e v a n o delle biblio-
pingere e scolpire pei t e c h e . Quella che Osimandia fece r a c c o g l i e r e nella sua
templi, essi erano a s t r e t t i r e g g i a fu probabilmente la prima del mondo. In s u l l ' e n -
a determinate norme tra- t r a t a p o r t a v a quell'iscrizione: Rimedii dell'anima.
dizionali, da cui un a r t i - 4 7 . G e r o g l i f i c i . U n ' a l t r a prova d e l l ' a l t o g r a d o
sta anche abilissimo non d ' i n c i v i l i m e n t o , a cui erano p e r v e n u t i g l i Egiziani , si
a v r e b b e p o t u t o affatto al- t r o v a nel l o r o modo di s c r i v e r e . Essi non avevano la
OBELISCO D I L U X O R . lontanarsi, senza colpa di s c r i t t u r a alfabetica, come i popoli moderni; m a per f a r
religiosit. Avanti la p o r t a dei templi a qualche distanza palesi le loro idee si servivano di geroglifici, che erano
d a l l ' e n t r a t a principale, erano soliti innalzare degli cbe- segni e figure degli o g g e t t i della n a t u r a , i quali e le
BARBERIS Storia Orientaie. 10
131
quali combinavano in modo cos ingegnoso, da p o t e r con
tale mezzo e s p r i m e r e t u t t i i l o r o pensieri (1). La l e t -
t u r a ed il deciframento dei geroglifici fu un'incognita fino
al principio del p r e s e n t e secolo.
N e l 1799 un t a l B a u s s a r d , ufficiale d ' a r t i g l i e r i a del-
l ' e s e r c i t o di Napoleone, t r o v presso R o s e t t a u n ' e p i g r a f e
uomo
composta con t r e specie d i v e r s e di s c r i t t u r a ; l ' u n a g r e c a ,
l ' a l t r a geroglifica, la t e r z a demotica. La p a r t e g r e c a ,
donna
l e t t a ed intesa senza difficolt, si conobbe e s s e r e un de-
c r e t o di sacerdoti in onore di Tolomeo V , che r e g n a v a
fanciullo
mondo
a l p r i n c i p i o d e l s e c . i l . a. G r . Si suppose c h e l e a l t r e d u e p a r t i
contenessero il medesimo d e c r e t o , ed alcuni d o t t i si accin-
sero a l l ' a r d u a i m p r e s a di l e g g e r l e e d e c i f r a r l e . La p a r t e
vigilanza regina demotica, quella r e l a t i v a m e n t e meno difficile fu p r e s a
a s t u d i a r e dal De Sacy e d a l l ' A k e r b l a d ; la p a r t e g e r o -
glifica dal Y o u n g e dal G h a m p o l l i o n , a l quale ultimo
s p e t t a v e r a m e n t e il m e r i t o e l ' o n o r e di a v e r spianata
mese Ammono
la v i a d e l l ' i n t e r p r e t a z i o n e dei geroglifici ai successivi
egittologi.
notte
Non si servivano p e r solo dei geroglifici p e r i s c r i v e r e :
quadru-
pede questa specie di s c r i t t u r a era la m o n u m e n t a l e ; ma vi
e r a anche la j e r a t i c a o s a c e r d o t a l e , i cui segni o c a r a t -
pianta rtoo t e r i non erano figurativi come nei g e r o g l i f i c i , m a fonici
cio aventi un suono d e t e r m i n a t o . Nello s c r i v e r e poi, a
Appro-
varo m o ' di varie a l t r e lingue, gli egiziani p o r t a v a n o la mano
metallo Azione di da d e s t r a a s i n i s t r a .
forza
48. L e g g i e c o s t u m i . L ' E g i t t o possedette le
fluido v e r b o di migliori l e g g i , che si conoscano presso i popoli antichi.
movilo.
L o s p e r g i u r o e r a condannato a m o r t e come il m a g g i o r
P i e t r a da Genere
taglio femmin.
(1) T r a i pi celebrati geroglifici non v a omesso quello della iscrizione d e l
tempio di M i n e r v a a Sais, conservatoci da P l u t a r c o . R a p p r e s e n t a u n b a m -
Numero bino un vecchio ed u n o sparviere, e presso a questi u n pesce ed u n ippo-
plurale p o t a n o , per dire : 0 voi. giovani e vecchi, Dio a b b o r r e ogni ingiustizia.
Dilfatto lo sparviero r a p p r e s e n t a Dio, il pesce l'odio, l'ippopotamo il m a l
' d e l i t t o che c o m m e t t e r e si potesse. Il p a d r e uccisore poli. E g l i ebbe il v a n t o n e l l ' a n t i c h i t d ' a v e r r a g g i u n t o
del figlio e r a o b b l i g a t o a t e n e r n e p e r t r e g i o r n i abbrac- l'apice d e l l ' u m a n a sapienza: e va d e b i t o r e della sua
ciato il cadavere. Chi a c c a s a v a i n g i u s t a m e n t e un a l t r o , g r a n d e rinomanza a q u e s t o , che f u il p r i m o del suo
scoperto, riceveva egli l a pena che a v r e b b e d o v u t o su- paese, il quale abbia dato in lingua g r e c a una relazione
bire il calunniato. Ogni egiziano doveva i n d i c a r e per sulle d o t t r i n e , sulla sapienza, storia e cronologia della
i s c r i t t o ai m a g i s t r a t i con che modo si procacciasse la v i t a , sua p a t r i a , appoggiandosi alle opere antiche degli E g i -
e chi avesse f a t t o u n a dichiarazione falsa, o adoperasse ziani, e specialmente ai loro sacri l i b r i . Scrisse di m o l t e
mezzi illeciti, e r a c o n d a n n a t o a m o r t e . U n giudice che cose; m a il pi celebre de' suoi lavori fu una s t o r i a
condannasse, con sua c o l p a , a m o r t e un innocente, con- universale d e l l ' E g i t t o , alla quale e r a unito un catalogo
sideravasi come r e o di omicidio. delle v a r i e dinastie r e g a l i , col nome di ciascun r e e
colla d u r a t a del loro g o v e r n o . D i s g r a z i a t a m e n t e l ' o p e r a
Si aveva g r a n d e r i s p e t t o p e r la vecchiaia: chi si ab-
i n t e r a and p e r d u t a , e non ce ne r i m a n g o n o che pa-
b a t t e v a in un vecchio g l i cedeva il passo; e quando un
recchi f r a m m e n t i conservati nei libri di a u t o r i a n t i c h i ,
capo canuto e n t r a v a i n qualche adunanza, i g i o v a n i al-
quali sono Giulio Africano del III secolo, Eusebio ve-
z a v a n o t u t t i in piedi. U n t a l e rispetto alla vecchiaia fu
scovo di Cesarea del I V ; e s e g n a t a m e n t e negli s c r i t t i
i m i t a t o dagli S p a r t a n i , obbedienti alle l e g g i di L i c u r g o .
di Giorgio S i n c e l l o , monaco d e l l ' V i l i secolo, e di Giu-
E r o d o t o a f f e r m a c h e f r a gli Africani non v i a v e v a seppe F l a v i o , il quale ne cita alcuni pezzi l e t t e r a l m e n t e .
uomini di pi sano e r o b u s t o t e m p e r a m e n t o degli E g i z i . Questi f r a m m e n t i ci dnno a v e d e r e come essa doveva
P e r s u a s i che la m a g g i o r p a r t e delle m a l a t t i e p r o v e n - essere una piacevole narrazione , s c r i t t a in buon greco
gono da soverchio cibo, punivano l ' i n t e m p e r a n z a con e t r a t t a da autentici documenti.
g r a n d i r i g o r i . Nei f e s t i n i pi sontuosi si p o r t a v a a t a -
vola un teschio di m o r t o , e lo si faceva v e d e r e m e n t r e
uno diceva: G u a r d a t e q u e s t ' u o m o : f r a poco voi lo
rassomiglierete.
P e r s a l u t o g l i egiziani a l l ' i n c o n t r a r s i p e r via si face-
vano profonda r i v e r e n z a , ed abbassavano graziosamente
l a mano sino alle ginocchia , senza p r o f e r i r p a r o l a . In
generale erano di c a r a t t e r e m i t e e pacifico, di costumi
dolci, acconci ad o b b e d i r e e profondamente r e l i g i o s i .
4 9 . M a n e t o n e . Manetone fu un celebre sacer-
d o t e Egizio, d e t t o in quella lingua Mane- Tot, cio man-
d a t o da Dio T o t . N a c q u e nella c i t t di S e b e n i t o , visse
m e n t r e r e g n a v a T o l o m e o F i l a d e l f o , circa 2 6 0 anni a v .
C . , ed e r a custode d e i sacri a r c h i vii del t e m p i o d ' Elio-
t
S E Z I O N E I I Siria t r a il m a r M e d i t e r r a n e o e la valle del Giordano ( 1 ) .
Due c a t e n e di m o n t a g n e paralelle lo racchiudono. U n a
(,) di esse s e r v e di continuazione, ad occidente del Gior-
IL P O P O L O EBREO
dano, al Libano sotto il nome di monti della Galilea,
d'Efraim e di Giuda; l ' a l t r a s e r v e di continuazione, ad
O r i e n t e , a l l ' A n t i l i b a n o sotto il nome di Monti di Ga-
lactd e di m o n t i Mob. L a P a l e s t i n a f o r m a come un . 1
L'ATRI A R C H I MOSE E SUE ISTITUZIONI ET
alto piano elevato da 6 0 0 ad 800 m e t r i sopra il l i v e l -
DI GRANDEZZA R E G N O DIVISO SCHIAVIT' E lo del m a r e . L e s o m m i t pi alte delle m o n t a g n e P a -
RITORNO ARTI E COLTURA DEGLI EBREI. lestine sono il m o n t e Tabor, i monti Gelboe, ed il
Carmelo ad occidente del Giordano, ed il m o n t e Nebo
ad o r i e n t e .
Il Giordano s c o r r e t r a queste due catene. F o r m a t o
CAPO I. dalle acque di t r e sorgenti site alle falde dei monti E r -
rnon, d luogo da p r i m a al lago Meron, e, q u a t t r o leghe fl
I p a t r i a r c h i . pi s o t t o , al mare di Genezaret detto anche m a r e di
Tiberiade ; discende quindi pel corso di 3 0 l e g h e fino a l
Nozioni Geogrfiche. II popolo ebreo Isacco m a r M o r t o colla larghezza di circa 3 0 m e t r i e la profondit
Giacobbe e Giuseppe. di t r e o q u a t t r o . N e l m a r M o r t o ha p u r e foce il pic-
colo, m a rinomatissimo t o r r e n t e Cedron, che s c o r r e vi-
5 0 . N o z i o n i G e o g r a f i c h e Nessun paese f u
cino a G e r u s a l e m m e .
esplorato pi che la P a l e s t i n a : pellegrini E b r e i e Cristia-
ni, religiosi e laici, g u e r r i e r i e sapienti, poeti e viag- Il mar Morto o lago Asfaltide, s i t u a t o a mezzod
g i a t o r i in n u m e r o grandissimo dagli antichi t e m p i fino della P a l e s t i n a , ha dal s e t t e n t r i o n e a mezzod 16 l e g h e
ai nostri furono a t t i r a t i dalla fede e dalla curiosit a di lunghezza e da 2 a 4 di larghezza. L e sue a c q u e
visitarla. Specialmente dal tempo delle crociate i n poi s o m m a m e n t e salse e bituminose sono cos dense che il
le visite a quelle t e r r e , le preghiere e gli studii furono
copiosissimi. Nessun paese suscit mai di s t a n t o en- (t) L o Siria n e l l a s u a ampia estensione comprendeva tutta q u a n t a la r e -
g i o n e dal T a u r o al N o r d fino al deserto arabico al S u d , e d a l M e d i t e r r a -
tusiasmo. neo a l l ' E u f r a t e ; m a n e l senso pi r i s t r e t t o comprendeva solo la p a r t e set-
t r i o n a l e di detta r e g i o n e , m e n t r e l a p a r t e meridionale veniva d i s e g n a l a
Si chiama Palestina, o t e r r a di Canaan, o Terra col n o m e di Palestina, ed u n a s t r e t t a striscia di spiaggia sul M e d i t e r r a n e o
f o r m a v a la Fenicia. L a pi antica designazione della P a l e s t i n a f u quel-
Santa, quel t r a t t o di paese, che posto a mezzod d e l l a la di Terra di Canaan. Innanzi l ' E s o d o f u c h i a m a t a Terra promessa e
dopo Terra d'Israele, Terra Santa. Il n o m e di Palestina le v e n n e dai
G r e c i , i quali descrivevano q u e s t a p a r t e di S i r i a col titolo specioso di Si-
(1) Si suppone che lo s t u d e n t e conosca gi la storia sacra., per cui non ria Palestina, vale a dire Siria ilei Palestini ossia Filistei. Questo popolo
si d a r qui che u n cenno g e n e r a l e s u questo popolo maraviglioso e sulla o c c u p a v a l a g r a n p i a n u r a m a r i t t i m a l u n g o il Mediterraneo e f o r m a v a u n a
s u a civilt. f o r t e confederazione colle potenti citt di Azoto, Ascalona, Gaza.
corpo umano n o n v i si potrebbe i m m e r g e r e completamen- ma nemmeno la critica pi severa pot d a r l i come ope-
t e : nessun p e s c e vi ha v i t a e nessuna pianta vi cresce. r a di un i m p o s t o r e e di un i n g a n n a t o , t a n t a semplicit
Il livello delle a c q u e circa 400 m e t r i sotto a l l i v e l l o ed insieme t a n t a sapienza in essi si a m m i r a .
del M e d i t e r r a n e o . Scelto da Dio f r a t u t t i gli a l t r i popoli, r e g o l a t o con
L a P a l e s t i n a h a un clima p i u t t o s t o caldo, m a tempe- speciale provvidenza e costituito depositario delle v e r e
r a t o dai venti c h e a quell'altezza spirano quasi conti- tradizioni e delle promesse f a t t e da Dio ai n o s t r i p r o -
n u a m e n t e : f r e q u e n t i ed abbondanti sono le pioggie e le genitori, il popolo E b r e o fu p e r ordine del S i g n o r e da
r u g i a d e ; il t e r r e n o era fertile con molte p r a t e r i e e bo- Abramo distinto dalle a l t r e t r i b con una solenne ceri-
schi sui declivii delle m o n t a g n e . monia r e l i g i o s a , d e t t a l a Circoncisione.
O l t r e alla d i v i s i o n e nelle 12 t r i b , c h e si conserv s e m - Gli Ebrei ebbero per capo Abramo, discendente di E-
p r e costante, a l t r e divisioni si stabilirono in seguito. Venne ber della s t i r p e di S e m , onde venne il l o r o n o m e .
a chiamarsi Galilea la p a r t e pi s e t t e n t r i o n a l e , Samaria A b r a m o da principio a b i t a v a in U r c i t t dei Caldei,
la c e n t r a l e , Giudea la meridionale. Confinanti colla Giu- ma per ordine del Signore, abbandonata casa, p a r e n t i e
dea erano i Filistei ad occidente , g l i Amaleciti e gli p a t r i a , venne nella t e r r a di Canaan. Dio g l i predisse c h e
Idumei a mezzod. Ad oriente del Giordano vi e r a il paese sarebbe divenuto padre di generazione infinita ed in
Galaad, che p i t a r d i si chiam Persa, e sotto di esso lui sarebbero benedette t u t t e le nazioni, poich dalla
g l i Ammoniti, i Moabiti e Madianiti; m e n t r e pi alto sua discendenza nascerebbe il Redentore del genere
v i era la Batanea, l a Iturea e la Traconiiide. Al S e t - umano. Questo t u t t o si a v v e r , ed questo il m o t i v o ,
t e n t r i o n e poi v i e r a la Siria con Damasco, e l a Feni- per cui il popolo E b r e o fu in t u t t e le sue peripezie g u i -
cia con T i r o e Sidone. A mezzod e ad o r i e n t e , d i e t r o i dato come p e r mano del Signore medesimo.
popoli gi n o m i n a t i come confinanti colla Giudea , si A b r a m o accoglieva ospitalmente quelli che si accosta-
stendeva VArabia. vano al suo padiglione, e tosto dava loro acqua da la-
v a r s i i piedi, il pi tenero e grasso agnello del suo a r -
La popolazione della P a l e s t i n a e r a fitta; le c i t t e r a n o
m e n t o p e r refiziarsi a t a v o l a ; m e n t r e S a r a sua m o g l i e
c o s t r u t t e sulle a l t u r e e g e n e r a l m e n t e erano anche ben.
i m p a s t a v a la farina , e f a t t e n e schiacciate , le coceva
fortificate.
sotto la cenere. Avendo superata felicemente l a g r a n
51. I l P o p o l o E b r e o . Anche i n d i p e n d e n t e m e n t e
prova che il Signore v o l e v a fare di lui, per e s p e r i m e n t a r e
d a l l ' o r l i n e d e l l a F e d e si deve principal attenzione a l
la sua fede (il sacrifizio di I s a c c o ) , Iddio lo benedisse
popolo Ebreo, popolo maraviglioso in religione e in poli-
in t u t t e le e r s e .
t i c a , che colle credenze dal suo seno uscite incivil la
m a g g i o r p a r t e d e l mondo. I suoi annali sono il deposito 5 2 . I s a c c o e G i a c o b b e . Come suo figlio Isacco
delle tradizioni del g e n e r e u m a n o , i suoi d e t t a t i s o n o fu cresciuto, A b r a m o mand a c e r c a r g l i moglie f r a i
t e n u t i come c a n o n i di fede dai popoli pi colti. V e n n e r o suoi parenti nel paese natio. Il servo Eliezer a ci in-
discussi e c o m m e n t a t i in mille modi ed in t u t t i i t e m p i ; caricato, seguendo il costume, si reca con dieci cammelli
138
carichi di doni in M e s o p o t a m i a , t r o v a Rebecca e la r e - Giuseppe, dai m e r c a n t i venduto in E g i t t o a P u t i f a r r e ,
gala di due orecchini d ' o r o d e l peso di due sicli, e di brac- m i n i s t r o del F a r a o n e allora r e g n a n t e , t r o v grazia presso
cialetti, che ne pesavano dieci. Ecco l ' o r o gi l a v o r a t o e di lui. I s p i r a t o poi da D i o , il q u a l e , specialmente per
cesellato e forse coniato ( 1 ) . p r e m i a r e la sua c a s t i t , che fu p o s t a a t u t t e p r o v e , lo be-
Esa e Giacobbe f u r o n o i figli d'Isacco e di Rebecca, nedisse in ogni cosa, r i v e l sogni occulti al F a r a o n e stes-
cacciatore il p r i m o e l ' a l t r o agricola a b i t a n t e sotto le so; che lo costitu suo v i c e r , p e r r i p a r a r e alla g r a n d e
lende, quasi uniche occupazioni di quei tempi. carestia dallo stesso Giuseppe p r e d e t t a . A. questo fine
F a r a o n e si tolse l ' a n e l l o dal d i t o , il consegn a l l ' E b r e o
Giacobbe, conoscendo c h e dal ramo primogenito doveva
e collocatolo sopra un c a r r o t r i o n f a l e lo mand in g i r o
uscire il R e d e n t o r e , feca ogni sforzo per c a r p i r e ad
per Ment, ordinando che t u t t i g l i piegassero il ginoc-
Esa la p r i m o g e n i t u r a , nel qual intento r i u s c , aiutato
chio, e nessuno d ' a l l o r a in poi movesse piede o mano
dalla m a d r e , che pi lo amava perch pi casalingo.
senza consentimento di lui.
P e r s a l v a r s i d a l l ' o d i o del fratello, f u g g i t o nella Me-
sopotamia presso L a b a n o fratello di sua m a d r e , s t e t t e D u r a n t e quella c a r e s t i a , Giuseppe, servendosi della sua
col ventidue anni p e r a v e r Rachele in isposa; poi, stan- autorit , fece s , che t u t t i i p r o p r i e t a r i i cedessero
co di r i m a n e r e ligio ad a l t r i , scongiurando con donativi i loro possedimenti stabili, e cos ridusse t u t t o il t e r r i -
l ' i r a del f r a t e l l o , t o r n nel paese n a t i o , alz in Betel t o r i o a mano del r e . P e r f a v o r i r e l ' a g r i c o l t u r a fece co-
un a l t a r e al Dio unico e vero, e, dal cognome datogli s t i u r r e un g r a n d i o s o canale c h i a m a t o a p p u n t o canale di
d a l l ' a n g e l o , intitol Israeliti i discendenti dei dodici suoi Giuseppe, che p a r t e n d o da E r m o p o l i si scaricasse nel
figliuoli. lago di M e r i d e , da cui si p r e n d e v a n o le acque p e r l ' i r -
rigazione.
5 3 . G i u s e p p e . Pose discordia t r a i figliuoli
di Giacobbe la predilezione, che il padre ebbe p e r Giu- Dimenticando poi l ' i n g i u r i a r i c e v u t a , chiam in E -
seppe: e g l i a l t r i , m e n t r e stavano pascolando il g r e g g e , g i t t o l e affamate famiglie de' suoi f r a t e l l i , li sparse nelle
t r o v a t a un' occasione propizia, lo v e n d e t t e r o ad una ca- v a s t e campagne di Gessen t r a i r a m i pi orientali del
rovana di Madianiti, che venivano da Gala ad e p o r t a - Nilo, luogo s o p r a o g n i a l t r o a d a t t o p e r un popolo pa-
vano le loro m e r c a n z i e in Egitto. Da questo f a t t o si r i - s t o r e c o m ' e r a l ' E b r e o , ove, s e g u i t a n d o il t e n o r e di loro
cava l'usanza che a quei tempi si aveva di c o n d u r r e il vita p a s t o r a l e , si moltiplicarono o l t r e ogni m i s u r a .
g r e g g e a pascolare molto lontano dalla casa n a t i a , l ' u -
sanza delle carovane r e g o l a t e per l'agevolazione del com-
mercio , ed il modo b a r b a r o gi i n t r o d o t t o di v e n d e r e
g l i schiavi.
C A P O IV. 727-
722- C a d u t a di Samaria
nuto re
Cv
ovi r i t i
Itcgno Ili ti so
fi: :he alla
6i
di oro
6'
5! a scuo-
Regno d'Israele. Regno di Giada 5' (!)
Durante lo svolgersi di questi due regni, l'impero Assiro ripi-
s i, t e r z o
gliava nuovo vigore, ed a poco a poco acquist la preponderanza tibo, fi-
Dell' Asia occidentale, spingendo la sua influenza fino all'Egitto. 11 te Cattolica nel 1SS5. Ivi si dimostra con
mnlt (li A s s i r i a
' S 1 quello di ammettere dei
padri, e
secondo impero babilonese, che succedette ad esso, comp 1' opera, m o n c h e reca v a n i e s e m p i , manifesti e sicuri,
<-".0"'.iuda e di Israele, quali si recavano som- . ebraica, e
e distrusse i regni che ancora sussistevano nell'orbita della sua in- <ii re regno di Roboaino cade nel 931 a v . C., non solo
fluenza. L'Egitto colla XXVI dinastia gitt un ultimo splendore; ma mana^ separazione dei due regni Ebrei fu ab-
soluzione de a
bassa' " quistione cronologica, di
cui pi
CRONOLOGIA DEI RE DI GIUDA E D'ISRAELE (i)
Anno
ZE^IE u t IR,3U D ' I S R A E L E .
av. Cristo
II
814 23
800 37 loas
799 con Amasias regna a. 8 2
U 38)
797 Amasias solo
789 (, 11) con Ieroboam II a. 41
786 ( 13) con Azarias 52
784 15 Ieroboam II solo
773 Azarias solo 27 (17 ?)
749-748 38 con loathan IG; Zacharias mesi 6(15?) e Phacee 20
748 39 (,. 1)
Sellum mesi 1 2
748 39 Manahem regna a. 10
7.41 (.. 46) 16
738 , 50" con Achaz Phaceia 2,
736 52 Phacee solo
735 loathan
734 Aehaz solo con Achaz 17
r 4, dal 7 34
730 ,. 12, dal 741 - Osee
20 di loathan
727-726 Ezeehias restia a. 29 3
722-721 u u
6 0 Caduta di Samaria
096 Manasses ,, yj 55
641 Amon regna a. 2
639 losias 21
loachaz ,. rtesi ?,
608
608 Ioackim anni 11
598 loachin ,. mesi *
598 Sede cias a 11 Nabucodnosor assedia Gerusalemme
589 , 9 Caduta di Gerusalemme
587 , 11
molto
Conregni o Antiregni ucuc seno n n . ........ , . . .'
di re colleglli o rivali, che p e r alcun tempo regnarono simultanei. Le cronologie dei re di Giuda e di Israele, quali si recavano som-
mando i dati biblici snza alcun artificio, discordono f r a loro di un 2 0 : poich il principio del regno di Roboamo cade nel ysi av. u . ,
mentre Geroboamo non a v r e b b e incominciato a regnare che nel 961 a v . C. I. - anno poi della separazione dei due regni fcbrei tu ab-
bassato fino al 930, onde far conccrdare la cronologia biblica con quella dei re Assiri. Tale soluzione della quistione cronologica, di
cui parliamo, sembra la pi attendibile.
Sciagu s e n o n s o c c o m b e t t e p e r o p e r a dei B a b i l o n e s i si f u perch costoro
v e r t sin n o n e b b e r o il t e m p o di a r r i v a r e fin l , p o i c h Dio fece giustizia
tirannegj anche di l o r o con r a p i d i t s p a v e n t o s a p e r m e z z o di Giro.
a vita fa
64. R e g n o d ' I s r a e l e . Alla m o r t e di Salomone
N e ser
gli stati congregati in Sichem dissero a Roboamo figlio
ma che s
di lui: Se tu r i m e t t i del rigore paterno, noi t i nomi-
di regno.
neremo r e . Roboamo rigettando il consiglio dell'espe-
Durante
rienza volle attenersi a quello dei giovani, e neg ascolto
ed era dive
alla voce del popolo; onde 10 trib si staccarono, rima-
nuova dinas
nendo con Roboamo le sole trib di Giuda e di Beniamino,
dalla parte
che formarono il cos d e t t o regno di Giuda.
dron di Dai
11 suo regni Gerobamo, famoso rivoluzionario, al tempo di Salo-
deserto di E mone cercato a m o r t e se ne fugg in E g i t t o . Ora t o r n a t o
fu morto, t si mise alla testa dei malcontenti, e dalle 10 t r i b , che
grande impe si distaccarono dal p r e s t a r e ubbidienza al figliuolo di
da Gcrusaler Salomone, fu eletto per r e dando cos principio al Re-
fondare un 1 gno d'Israello:
armate assiri
Qui adunque cominciano i due distinti regni d'Israele
e di Giuda: il primo pi popoloso, il secondo pi impor-
tante e ricco, che possedeva la citt capitale ed il tempio,
centro dell'unit della nazione.
P e r d i s t r u g g e r e q u e s t ' u n i t , Geroboamo, divenuto r e
d ' I s r a e l e , viet ai suoi di r e c a r s i al t e m p i o , nuovi r i t i
mescol coi Mosaici, affid il sacerdozio ad a l t r i che alla
stirpe di Levi, e fece alzare idoli ed un vitello di oro
in Betel e Dan. Il Signore suscit i suoi profeti a scuo-
Ree
t e r e questo popolo, m a venivano da essi uccisi (1).
Durante lo Citt capitale d ' I s r a e l e fu Sichem, finch Arnri, terzo
gliava nuovo 1 successore di Geroboamo, fabbric Samaria. Acabbo, fi-
Dell' Asia occic
gliuolo di A m r i , .disert affatto dalla religione p a d r i , e
secondo imperi
e distrusse i r (i) L'opera dei Profeti un fenomeno tutto proprio delia storia ebraica, e
m e n t a di essere conosciuta a fondo e chiaramente : poich essa non solo
fluenza. L'Egiti religiosa e morale, ma anche politica e sociale.
collegatosi col r e di Sidone, sposandone la figlia Geza- e r a v i p u r e il buon Tobia, che esercit l a s u a c a r i t col
bele, introdusse il culto Fenicio di Baal, a cui la regina d a r e conforto ai vivi e sepoltura ai m o r t i ; e Dio n e
consacr 400 falsi sacerdoti, e tent di s t e r m i n a r e i veri ricompens la bont colla migliore delle b e n e d i z i o n i ,
profeti. quella di un buon figliuolo.
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l'Oriente, dopo la presa di Tiro, venne sdegnato contro
Gerusalemme, e l'avrebbe nuovamente distrutta se non
l'avesse placato Iacldo, sommo Sacerdote. La domina-
zione persiana dur dall' an. 536 a v . Gr. fino all' anno
332 av. Gr., cio per pi di due secoli. Dopo Alessan-
dro la Palestina cadde sotto il dominio del r e d'Egitto
Tolomeo Sotero, il quale trasfer un gran numero di E-
brei in Alessandria, e di l per l ' A f r i c a fino a Cirene
ed in Etiopia.
Gli E b r e i rimasero sotto la dominazione dei r e d ' E g i t t o
per un secolo intiero. Da principio godettero molta tran-
quillit ed ebbero il favore di quei principi, onde molti
giudei si trasportarono ad Alessandria, dove Tolomeo
Filadelfo per amicarseli fece eseguire una traduzione della
Bibbia in greco (1). Ma Tolomeo Filoptore, avendo
voluto penetrare nell'interno del santuario del tempio
di Gerusalemme, ed essendone stato dal Signore casti-
gato; cerc ogni modo di perseguitarli opprimendoli cru-
delmente. Filoptore morendo lasci il regno al figlio
Epifane, il quale aveva appena cinque anni. Antioco il
grande, re di Siria , colta quest' occasione propizia di
ridurre sotto la sua signoria t u t t a l a Palestina, a cui sempre
i suoi antecessori avevano aspirato, si mosse coll'esercito,
ed impadronitosi di Samaria, e di altre provineie, fu
accolto anche in Gerusalemme.
Caduti sotto l'obbedienza di Antioco, gli Ebrei dovet-
tero molto soffrire; ma f u r o n o sempre governati dai loro
grandi sacerdoti, assistiti da un Sinedrio.
BOn d M aBB0;
onde dai dotti v e n g o n o S ^ i H & S * i " *
giar i r i b e l l i , e, battagliando senza posa, non solo ri-
stabil l'integrit dell'impero, ma l'aument ben anco
di nuovi acquisti. A settentrione penetr fin all'odierna
Georgia ed al mar Caspio ; a l oriente si spinse fino al-
CAPO I V . l ' I n d o , traversando nella sua lunghezza il grande alti-
piano dell'Iran ; ad occidente ed a mezzod fece giungere
SI s e c o n d o i m p e r o assiro. la sua potenza fino al cuor dell'Arabia e alle frontiere
dell'Egitto. Ridusse pure sotto la supremazia dell' As-
(745-626 av. C.)
siria la Caldea e la Babilonia, sempre ribelli ad ogni
occasione, e specialmente penetr nella Siria , ove as-
soggett e rese tributarli tutti i suoi re.
Il vincitore i n t a n t o , prima di lasciare le contrade (1) Nella Iscrizione storica di T u k l a t p h a l a s a r , Achaz di Giuda cos s e -
g n a t o : Iahuahzi Iahudai.
soggiogate e di recente conquistate, tenne gran corte (2) Di S a l m a n a s s a r V non si h a n n o quasi notizie-da fonte assira, e quel
poco che conosciamo si ricava dalla Bibbia, e d a u n b r a n o di storia di T i r o
a Damasco per innalzare maggiormente e f a r sentire il conservatoci da M e n a n d r o d ' E f e s o .
15
BARBERIS. Storia orientale,
carcere, dove l'infelice, ultimo dei re di Israele, disparve av. C.) guerreggi continuamente , senza dar mai n a
senza che null'altro pi si sappia di lui. Dopo questo, s, n ai suoi eserciti, che per lo pi capitanava in per-
Salmanasar diede il g u a s t o a t u t t o il paese, e poi pose sona, un sol anno di riposo; e campo delle sue guerre
l'assedio a Samaria, la quale oppose una disperata e fiera furono "la Siria, la Palestina, la Fenicia fino alla frontiera
resistenza di 3 anni. d ' E g i t t o , i paesi dell'Asia minore al di l del monte Amano,
Di fronte a questa g u e r r a contro il regno d'Israele, Sal- la Melitene, l'Armenia, la Media, la Susiana.
manasar condusse 1' a l t r a contro Tiro. Regnava a quei La prima fra queste innumerevoli imprese , fatte da
di a Tiro Eluli, il quale, all'avvenimento del nuovo re Sargon , si fu la conquista di Samaria, avvenuta nel
al trono, lev anch' e g l i bandiera d' indipendenza. Sal- 721 av. G. nel primo anno del suo regno (1). Gli Israe-
manasar lo ridusse a chiedere pace e a ridivenire suo liti furono trasportati in schiavit al di l dell'Eufrate,
vassallo ; ma Eluli poco dopo scosse nuovamente il giogo. e distribuiti parte nel Gozan , (la Mygdonia di Stra-
Questa volta per n e l l a rivolta rest solo la Tiro insu- bene), e parte nelle citt della Media.
lare, che fidata nella sua postura e nella sua marina os
Era questi infelici esuli eravi pure Tobia insigne per la sua
affrontare la potenza del monarca di Assiria. Salmanasar
pita. Gli Israeliti del regno di Samaria, che furono trasportati oltre
arm una flottiglia p e r prenderla d' assalto ; ma l ' i m - l'Eufrate, si sparsero largamente nell'Asia interiore, ed alcuno crede
presa ebbe esito infelice , ch i Tiri! al primo scontro che passassero anche nell'America. La cattivit assira si distingue
lo sbaragliarono e p r e s e r o prigioni 500 dei nemici. Allora dalla Babilonica per questo, che le dieci trib della prima non fe-
Salmanasar dovette contentarsi di bloccare la superba cero pi ritorno in corpo di popolazione in Samaria, mentre le
citt. due della seconda, dopo 70 anui, pel decreto di Ciro, ritornarono
in Giudea, e continuarono la nazione, fino alla distruzione di Ge-
Ma n 1' una n 1' a l t r a delle due guerre pot egli
rusalemme per opera dei Romani.
condurre a termine , poich mor nel 722 av. C. poco
dopo le cose narrate, m e n t r e duravano ancora gli assedii Ad occupare le t e r r e del regno di S a m a r i a , restate
di Samaria e di T i r o . disabitate, Sargon condusse col, dalla Babilonia mas-
98. S a r g o n . A Salmanasar V successe Sargon, f imamente, varie trib, fra cui principale era quella dei
personaggio al t u t t o nuovo e di ignota origine. Il novello Cutei. Dall' unione di queste genti straniere e di a l t r e
monarca fu lo stipite dei Sargonidi, sotto i quali l'im- trapiantatevi in seguito sorse il popolo Samaritano ; il
pero assiro giunse a l l ' apogeo della potenza e gran- quale, sebbene addottasse il culto di Iehova, tuttavia con-
dezza (1). tinu a praticare il culto idolatrico. P e r questo vi fu
Sargon, uno dei r e pi battaglieri e fortunati che ab- sempre il pi fiero antagonismo fra i Giudei e i Sama-
bia avuto l'Assiria, nei 17 anni del suo regno (722-705 ritani.
(1) Nell'iscrizione dei Fasti si l e g g e : l a citt di Sa,mirino, ( S a m a r i a )
(1) P r i m a delle scoperte m o d e r n e , d i (juesto r e non si conosceva che il assediai, p r e s i ; 27,2S0 abitanti nel mezzo suo t r a s s i prigioni : ."0 c a r r i in
n o m e , datoci da Isaia (ISAIAS, x x , 1.). 1 m o n u m e n t i di S a r g o n apparten- mezzo loro s e p a r a i (per me), e il rimanente dei beni loro lasciai p r e n d e r e
g o n o quasi tutti a Khorsabad, ossia a l l e rovine di Dur-Sar liin, citt l'on- (a miei soldati) ; i miei luogotenenti s o v r a essi stabilii, e il tributo del r e
d a t a dallo stesso S a r g o n . a n t e r i o r e imposi loro. SCHIUDER, I fasti militari di S a r g o n ecc. p a g . 15*.
Quasi subito dopo la prsa di Samaria, Sargon si trov Delle altre innumerevoli spedizioni guerresche fatte
di fronte un nuovo nemico, l'Egitto. Quel paese era al- in ogni parte (1), accenniamo solo quelle fatte verso il
lora sotto la dominazione straniera degli E t i o p i , e vi mezzogiorno, nella Babilonia e nella Caldea. Quivi era
regnava quella che chiamasi dinastia XX.V. Sabacone, r e Merodaeh Baladan, il quale all'avvenimento di S a r -
fondatore di questa, non si content di dominare sull'E- gon al trono di Ninive , si sottrasse alla dominazione
gitto, ma con savii provvedimenti ne rialz 1' impero, assira, ma per poco, che Sargon lo ridusse presto alla
e lo fece in breve rifiorire di forze e di splendore. Le primitiva servit. Merodaeh Baladan sopportava di mal
vicine genti asiatiche della regione Siriana , vittime e animo il giogo, e per molto tempo intrig per comporre
preda della ambizione e della crudelt assira, sperarono una lega anti-assira. A tal uopo sped un'ambasciata ad
e chiesero 1' appoggio di Sabacone per difendere i loro Ezechia , il re di Giuda, per indurlo ad antrarvi , ma
diritti a fronte degli Assiri. questi ne fu distolto da Isaia. Non pertanto Merodaeh
Incominci allora la lotta che doveva decidere, qual Baladan, unito al re di Elam, innalz la bandiera della ri-
dei due imperi rivali, l'Assiro o l'Egizio, sarebbe il do- volta ; ma in successive battaglie fu completamente scon-
minatore dell' Asia occidentale. Anzi trattavasi forse fitto e costretto a fuggirsene , abbandonando il regno.
dell' esistenza stessa di uno dei due imperi. Infatti la Sargon, invitato a Babilonia, vi entr da v i n c i t o r e , e
marcia invaditrice degli Assiri dall' E u f r a t e verso il d'allora prese egli stesso il titolo di Re di Babilonia.
Nilo, lenta da prima, aveva da un 20 anni in qua preso R-iordin le nuove conquiste della Susiana, della Caldea,
una rapidit spaventosa, e diventava per l ' E g i t t o stesso della Babilonia , dove costitu al governo delle citt e
una minaccia continua. E r a adunque nell' interesse del degli stati, semplici governatori e prefetti assiri (2).
suo regno stesso, che conveniva a Sabacone aiutare gli La guerra di Sargon contro di Merodaeh Baladan e
stati di S i r i a , cui invero cerc sempre incitare a ri- suoi alleati fu 1' ultima che il gran re conducesse in
volta. Tuttavia, quando vide che Salmanasar da prima, persona.
e poi Sargon soffocavano terribilmente le ribellioni, al-
Tornato da Babilonia in Assiria, attese con cura e sol-
lora scese finalmente in campo aperto, qual sostenitore
lecitudine grande a ultimare la gigantesca opera della
dichiarato dei ribelli. Mentre Sargon moveva addosso
a Ilannon re di Gaza, Sabacone sbocc anch'egli dalla (1) Al di q u a d e l l ' E u f r a t e fece u n a spedizione contro le t r i b a r a b e , che
v i v e v a n o volentieri di ladroneccio, e 'e r e s e tributarie. Circa il medesimo
valle del Nilo, ed alla testa di un potente esercito gli t e m p o condusse a termine la g u e r r a di Tiro. N o n si sa se abbia e s p u g n a l a
la citt di v i v a forza, o p p u r e se quella stanca del blocco sia scesa a patti
si fece incontro. 11 cozzo avvenne a Rapikh ossia Ra- e si sia r e s a vassalla. Comunque, questo certo, che d' allora incomincio
l ' a b b a s s a m e n t o della potenza della g r a n Tiro. S a r g o n mando poi ancora un
pida , citt a mare presso Gaza. Gli Egiziani furono suo g e n e r a l e a domare la ribellione d'Azoto. In tutto questo si vede che
gli Assiri sono la v e r s a del Signore per c a s t i g a r e i v a n i popoli nella
completamente disfatti, e Sabacone dovette fuggire nel- regione Siriana ed a n c h e l ' E g i t t o , secondoch profetarono t a n t i a n n i prima
i Veggenti Ebrei. . .
l'alto E g i t t o . L a v i t t o r i a di Sargon a p r la splendida (2) Babilonia S a r g o n ricevette due ambasciate, c h e gli recarono il tri-
carriera di vittorie , con cui i suoi successori perven- buto di isolani del Golfo Persico l ' u n a , e l ' a l t r a l ' o m a g g i o di sette r e
del paese di I a t n a n (Cipro), posto nel mezzo del m a r e del sole o c c i d e n t e .
nero man mano alla dominazione intiera dell'Egitto. A L a r n a c a , l'antica Citium. in Cipro, f u t r o v a t o nel 1S46 u n a Stelo con
l'effige e i titoli di S a r g o n . ' Questa Stela si t r o v a ora al museo di Berlino
nuova capitale e della nuova reggia di Dur-Sarhin (ca- Caldea, ove il pericolo era maggiore. Merodach Baladan
stello di Sargon), eh' egli a v e v a preso a fabbricare , a fu sconfitto intieramente con tutti i suoi alleati Caldei
circa 16 k m . al settentrione di Ninive (1). La vita gli ed Elamiti, e Sennacherib entr trionfante in Babilonia,
bast appena a vederla c o m p i u t a ; poich, dopo a v e r l a ove ripristin la signoria assira, collocandovi per un
consacrata agli di, ed a v e r l a inaugurata, egli m o r as- re vassallo. Questi fu un giovane babilonese per nome
sassinato (705 av. G.) Belibus, figlio di un astrologo di Babilonia , ma stato
99. S e n n a c h e r i b . ( 7 0 5 - 6 8 1 av. G). A Sargon educato f r a i paggi di corte nel palazzo del r e assiro.
succedette sul trono del v a s t o e grande impero il suo Dopo questo discese verso mezzogiorno ad estinguere le
figlio Sennacherib (in assiro Sin-Akhi-irib), il cui regno, ultime faville della ribellione. Assedi e prese gran nu-
durato 24 anni, uno dei pi conosciuti sia per la grande mero di citt, soggett nuovamente al tributo ed alla
quantit ed importanza dei documenti cuneiformi, sia servit i ribelli, e poi tornando indietro risal lunghesso
per quanto ci raccontano E r o d o t o e la Bibbia. )a riva destra d e l l ' E u f r a t e fino al confluente col Kha-
Quando suo padre veniva assassinato , Sennacherib bur , e indi rientr in A s s i r i a , traendosi dietro nume-
trova vasi nella Babilonia e nella Caldea a r e p r i m e r e le rose' torme di prigionieri e di schiavi ed un' enorme
rivolte eccitate da Merodach Baladan, instancabile ne- quantit di preda (1).
mico dei monarchi di N i n i v e . Vol senz'altro nell'Assi- Nella seconda spedizione guerresca Sennacherib volse
ria e pot occupare senza c o n t r a s t o il trono. E g l i fu le armi verso l'oriente ed il settentrione, e ridusse al
forse il pi celebre e il pi b a t t a g l i e r o dei conquistatori dovere le trib bellicose dei monti del Zagros, (Kurdi-
a s s i r i , superando ancora suo p a d r e gi cos celebrato ; stan), della Media, d e l l ' A r m e n i a , e di altri paesi, nei
ma fu anche senza dubbio il pi feroce ed il pi superbo quali nessuno dei suoi predecessori era entrato.
ed orgoglioso. La terza campagna (701) fu al di qua dell'Eufrate, ove
Come quasi sempre a v v e n i v a alla morte d ' o g n i so- la Siria, la Fenicia, la Palestina t u t t a , appoggiate dal-
vrano, anche alla morte di S a r g o n i diversi s t a t i , che l ' E g i t t o , stavano in a r m i , congiunte a nuova e formi-
componevano il vasto impero assiro, si ribellarono. Ma dabile riscossa contro la dominazione assira (2). Egli
Sennacherib seppe r e p r i m e r e l e rivolte, e ristabilire o- marci da prima contro la Fenicia, primo centro della
vunque la sua dominazione ( 2 ) .
L a prima g u e r r a , che i n t r a p r e s e , appena ebbe preso
fermo possesso del trono , f u contro la Babilonia e la (11 Colla forza del dio A s s u r , mio S i g n o r e , io assediai e presi 7 9
J fortificate e^ castelli della Caldea e S28 ' Anche n ^ P n s m
(1) L a citt ed il palazzo regio di D u r - S a r k i n dovevano e s s e r e q u a n t o di trassi i loro abitanti in schiavit. (Cilindro di Berlino. A n c h e n e l 1 UHM
pi splendido e grandioso poteva f a r u n m o n a r c a assiro, se si c o n s i d e r a l o di T a y l o r l e g g e s i la n a r r a z i o n e di questa g u e r r a di BabUonia)
le imponenti rovine, che tuttora s u s s i s t o n o a K o r s a b a d , e le i n n u m e r e v o l i (2) Di q u e s t o c a m p a g n a si h a n n o t r e relazioni a u l e t i c h e . g t <
iscrizioni in quelle t r o v a t e . S a r g o n a v e v a f a t t e costruzioni m o n u m e n t a l i an- P r i s m a di Taylor) l a JBibblica e l a egizi o-greca t r a m a n d a t a c i da h r o a o w .
che in altri luoghi. Ora s e M u d o l L e n o m a n t , c o m p a r a n d o fra loro q u e s t o r e r e l a s e
(2) Noi possediamo la n a r r a z i o n e officiale delle sue g u e r r e fino a ! 63-1 combinandole assieme, si perviene a ricomporre .1 'Mentir, o
m u n e n o r m e iscrizione di 480 linee, t r a c c i a t a sulle seT faccio d ' u n prisma m o r a n d a spedizione, intiero e preciso, q u a n t o si f a r e b b e d un av venimento
di t e r r a cotta, detto Prisma Taylor, c h e si t r o r a al Museo B r i t a n n i c o moderno .
vasta ribellione ( i ) ; ma le resiste serie incominciarono armi. Dapprima vinse e port via un immenso bottino (1).
solo sotto le m u r a di Ekron o Accaron (2). Gli E k r o - Ezechia a s tremenda tempesta dapprima stette saldo,
niti ribelli imprigionarono il loro re P a d i , che voleva e fidato in Dio si prepar a pi gagliarda e coraggiosa
che si serbasse fedelt al sovrano assiro , e lo manda- resistenza, prendendo t u t t e le precauzioni necessarie in
rono ad Ezechia r e di Giuda. Mentre Sennacherib mo- tali frangenti : ristor le mura di Gerusalemme, le arm
veva a castigare E k r o n , un potente esercito uscito dal- di nuove t o r r i , le afforz di fuori con antemurale ; c
l ' Egitto lo costrinse a voltarsi indietro. Lo scontro nel cuor della citt rimise in pieno assetto la grande
avvenne presso Altaku, l'Eltheca della Bibbia, poco di- fortezza di Mello. Ma continuando sempre prosperamente
stante da E k r o n ; ed anche questa volta gli Egiziani le cose degli Assiri ed avvicinandosi eglino sempre pi
furono sbaragliati intieramente. Altaku e Tamna furono a Gerusalemme, gli vacill il coraggio, e la fidanza in
prese subito, ed anche E k r o n poco dopo dovette arren- Dio, ch'aveva avuta da principio s viva, gli venne meno.
dersi a discrezione : ma della sua ribellione Sennacherib Io Io rinchiusi (dice il testo assiro) nella citt d Ur-
prese tremenda e feroce vendetta. salimmi (Gerusalemme) come un uccello nella gabbia.
100. L a g u e r r a c o l r e d i G i u d a . Fin qui le P e r stornare da s la procella stim discendere a patti
cose del monarca assiro erano riuscite col pi splendido con Sennacherib e gli invi ambasciatori. Sennacherib
successo, e non restava pi altro a trionfare completa- accolse le scuse, ma gli impose il tributo di 300 talenti
mente della grande ribellione, che sottomettere il pic- d'argento e di 30 d'oro, cio pi di 8.000.000 di lire (2).
colo, ma fiero r e di Giuda. Dopo tale sottomissione Sen- Il povero re di Giudea s'affrett a pagare l ' e n o r m e
nacherib avrebbe potuto con sicurt avanzarsi all'occi- somma, raccogliendo tutto l'argento che pot trovare nei
dente, e portare la signoria assira sulle sponde del Nilo, tesori del tempio e della reggia e svestendo le porte
come gi in tempo andato gli Egiziani, avevano portato del tempio delle lamine d' o r o , che egli stesso vi
la loro sulle r i v e d e l l ' E u f r a t e e del Tigri. aveva fatto apporre. Ma con s enorme tributo Ezechia
L'impresa non sembrava difficile al re assiro, vinci- non riusc nell' intento di schivare la procella ; ch il
tore gi di tanti regni ; eppure il piccolo regno di Giuda superbo e crudele Sennacherib gli strem il regno di
fu lo scoglio, contro cui s'infranse la fortuna delle sue molte citt , che distribu a t r e re suoi vassalli (3), e
poi volle nientemeno che la stessa Gerusalemme. Mand
i i l L v J i (Eluleo), r e di S i d o n e , che p r i m e g g i a v a ed era a l l a t e s t i HPIII
ribellione, non oso a s p e t t a r e r Assiro e se n i fugg fn Cipr Dono d (1) Il Prisma di Tayllor d i c e : Ezechia di G i u d a , che al giogo mio
non si p i e g ; 46 delle s u e citt fortificate, innumerevoli castella e b o r g a t e
c h e nel loro distretto t r o v a v a n s i , io assalii : con macchine d'assedio diedi
loro l'assalto, le presi. 200,150 persone, maschi e femmine ; cavalli, muli,
asini, camelli, buoi e pecore senza n u m e r o ; trassi via d a esse, e li dichia-
^f^B^mSSi&Stii
r a i bottino da g u e r r a . T a l e desolazione e calamit e r a n o gi state p r e d e t t e
da I s a i a .
(2) L a g u a i s o m m a , a v u t o r i g u a r d o al v a l o r e dei metalli preziosi, che a
i W o quei tempi era cinque o sei volte m a g g i o r e del p r e s e n t e , e q u i v a r r e b b e og-
sfl&s s s a * "" i - * . gid a circa un 45 milioni.
(2) In Assiro Amgarruna.
(3) intinti di Azoto, Padi di E k r o n , ed Ismilil di Gaza.
218
pertanto t r e dei suoi grandi ufficiali (1), i quali intima- mantinenti la liberazione e la giustizia invocata, e que-
rono al r e di Giuda la resa. Il vostro r e , dissero gli sta fu repentina, tremenda. Nella notte seguente l'an-
ambasciatori ai maggiorenti ed al popolo, spera nel suo gelo del Signore scese nel campo degli Assiri e vi per-
Dio; ma gli.eli delle nazioni hanno essi salvate le loro cosse 185,000 uomini. Sennacherib levatosi in sull'alba,
t e r r e dalle mani dal re d ' A s s i r i a ? Ed alle minaccie vide t u t t i quei cadaveri, e postosi in ritirata se ne part ;
aggiunsero pi altre bestemmie contro il Dio degli E - e ritorn e rest a Nini ve. Tale fu la miseranda fine
brei. Ezechia sgomentato si rivolse a Dio, e mand pel della terza campagna di Sennacherib, dapprima condotta
profetta Isaia , il quale confortollo promettendogli una con tanta gloria (1).
vicina liberazione. Tu hai insolentito contro di m e , 101. Gli u l t i m i a n n i d i S e n n a c h e r i b . Dopo
(disse il Signore per bocca di Isaia a Sennacherib), ed la tremenda s t r a g e , che aveva annientato in una sola
10 metter un anello alle t u e narici e un morso alla tua notte il grand'esercito di Sennacherib, e costretto il su-
bocca, e ti rimener indietro per la strada per cui sei perbo monarca a ritornare con fuga ignominiosa a Ninive,
venuto. E io lo far c a d e r e di spada nel suo paese . egli non rivide mai pi la Palestina. Ma si vendic e
Allora il re di Giuda diede un franco e coraggioso ri- sfog la sua rabbia con perseguitare ed uccidere gran
fiuto alle intimazioni e alle domande degli ambasciatori numero di E b r e i , sparsi nell' Assiria ed in altre citt
Assiri. dell'impero. Tobia seppelliva i corpi di questi sventu-
Questi ritornaron subito a Sennacherib, che s'era mosso rati.
verso l ' E g i t t o e si trovava o r a sotto le mura di Lobua, Dopo la famosa r i t i r a t a , Sennacherib condusse vitto-
alla cui espugnazione attendea (2). Quasi al tempo stesso riosamente varie altre campagne al mezzod, all'Oriente,
11 re assiro riceveva l'avviso che Tharaca, r e di Etio- ed al settentrione dell'impero.
pia, s'avvanzava centro lui con un formidabile esercito.
Sennacherib si mosse subito p e r combattere questo ina- Le pi impoi tanti sono quelle che si collegano colle frequenti ri-
bellioni della Babilonia. Col combatt nuovamente l'indomabile
spettato avversario, mentre spediva un'altra intimazione
Merodach-Baladan, il quale sconfitto si rifugi in un'isola del golfo
ad Ezechia, nella quale bestemmiava nuovamente Iehova,
Persico, ove mor. Depose dal trono di Babilonia Belibus, e vi so-
e quasi lo sfidava. Ezechia p r e g il Signore a mostrare
tinalmente la sua potenza ed a fiaccare ia baldanza del f t ) Nei testi cuneiformi non fatto cenno alcuno della terribile c a t a s t r o f e ,
m a dal complesso t r a s p a r e a b b a s t a n z a dai veli medesimi sotto cui il r a c -
superbo assiro. P e r bocca del Profeta Iddio promise im- conto assiro con artificioso studio cerca dissimularla. Ivi infatti, la n a r r a -
zione della c a m p a g n a , fatta colla solita spavalderia e gonfiezza, vien tron-
cata b r u s c a m e n t e e non si p a r l a del fine dell'assedio e della g u e r r a . Cosa
(1) Il Tharllian (generalissimo), il Rateari$ (capo degli Eunuchi), Ra- per lo meno molto misteriosa. Della r i t i r a t a inesplicabile di S e n n a c h e r i b
bsace (Gran coppiere o G r a n d ' U t t i z i a l e m i l i t a r e ) . Questi t r e d i g n i t a r i a s s i r i ne c o n s e r v a r o n o la memoria a n c h e gli Egiziani, r quali raccontarono il
g i u n s e r o sotto le m u r a di G e r u s a l e m m e con forte n e r b o di t r u p p e , e chia- fatto ad Erodoto, due secoli e mezzo dopo. E ' vero che la l e g g e n d a q u a l e
m a r o n o il r e a p a r l a m e n t o , il q u a l e m a n d a udirli in vece sua t r e perso- l'abbiamo da Erodoto, t r a v e s t e in modo strano e puerile il fatto Bibblico,
n a g g i della corte. I] R a b s a c e incominci allora u n a s p a v a l d a e b l a s f e m a dicendo che in quella notte u n i m m e n s a q u a n t i t di topi rosicchiarono t u t t e
diceria, riferita per disteso nella B i b b i a al IV dei r e <; in I s a i a . le coretrgio degli scudi e degli a r d i i degli Assiri, di modo che al m a t t i n o
(2) Alcuni identificano questa citt con q u e l l a d' u g u a l n o m e posta nella venutosi a b a t t a g l i a l ' i m m e n s o esercito di S e n n a c h e r i b fu t u t t o s t e r m i n a t o :
t r i b di Giuda poco distante da I . a c h i s , ed a l t r i vogliono che sia Pelusio- tuttavia a n c h e sotto a tale travestimento ci si scorge u n a luminosa con-
s u l l a frontiera medesima d e l l ' E g i t t o . ferma di q u a n t o racconta la S c r i t t u r a .
stitu il suo figlio maggiore Assur-Tnaduum. ila- i ribelli di Ba- Egli poi, oltre che per le imprese militari, si distinse
bilonia, invece di sottomettersi, si. rifugiarono nella Ssiana, presso anche per le costruzioni monumentali, da esso erette.
Kudar-Nakhimta, l'alleato di Merodach-Baladan. Sennacherib pens L'opera sua pi insigne di questo genere fu la ristora-
invadere quel paese dalla parte del mare; e a tal uopo fece co- zione di Ninive. S a r g o n , bench elevasse in Nini ve i!
struire sul golfo persico una flotta da operai e marinai fenici. 1 tempio di Nabu e di Marduk, le sue cure tuttavia aveva
Caldei e gli Elamiti loro alleati furono colti intieramente alla sprov- li volto specialmente alle costruzioni di uria nuova capi
veduta da questa invasione marittima; onde Sennacherib, sbarcato
tale ed alla nuova reggia di Dur-Sarkin. Sennacherib.
il suo esercito, occup e devast il paese senza contrasto. Io
non si sa il perch, riport la s e l e dell' impero a Ni-
assaltai il paese di Elarn; trassi iu cattivit gli uomini del paese
nive, ed a questa non solo restitu, ma in gran maniei .->
di Bet-Jalcim (Gli emigrati Caldei) e i loro iddi, insieme cogli
uomini del paese di Elam. Non vi lasciai il menomo avanzo; li accrebbe l'antico splendore: ne rinnov le c a s e , ne ri-
feci imbarcare sopra vascelli e ripassare sulla riva opposta, e indi stor le vie, ne ripar il palazzo regio facendolo bri
avviare verso l'Assiria. Io distrussi le citt di quelle contrade, le lare come il sole, ne rifece intieramente il baluardo od
demolii, le incendiai, le cangiai in deserti ed in mucchi di rovine. il recinto. E , oltre il riparare sul colle di Nebijunus
(Henant, Annales, etc. pag. 220-221). .Ma Sennacherib non pot 1' antico palazzo dei r e , egli ne innalz un nuovo ;
tuttavia penetrare nel cuor della Susiana, e pigliar vendetta anche Koyungik ; il quale fu il pi vasto che mai sorgesse in
del re Elamita, perch una nuova rivolta lo richiam prestamente Assiria, e altres uno dei pi magnifici.
a Babilonia. Egli riport due vittorie; l'una contro gli insorti
Quasi t u t t i i monumenti cuneiformi di Sennacherib
presso quella citt, nella quale fu preso prigione Suzul capo della
furono trovati nelle rovina di Ninive e specialmente in
rivolta ; e l'altra contro i Susiani venuti in aiuto dei Babilonesi
quelle dei due regii palazzi sopra l e t t i .
presso Erech. N dopo questa quiet a lungo, che volle tentare una
campagna direttamente contro la Susiana. S'impadron di tutto il Il memorando legno di Sennacherib, dopo 23 anni di
paese, ma non pot aver nelle mani il re Kudur-Nakhunta ritira- glorie civili e m i l i t a r i , pareggiate da pochi fra i pi
tosi nelle montagne. L' anno seguente gl'insorti presero l'offen- grandi monarchi assiri ed oscurati un sol tratto dalla
siva, e s'avvanzaroiio fino sul Tigri, ove, dopo una lunga e san- terribile catastrofe di Palestina, si termin con un or-
guinosa battaglia, essi furono sconfitti a Kaluli. Poco dopo Sennache- ribile tragedia. Un d , mentre Sennacherib in N i n i w
rib torn contro Babilonia, e presala d'assalto, non solo la mise a stava adorando nel tempio il Dio Nisruk, Adramelek e
sacco, a ferro e a fuoco, ma quasi la distrusse. L'eccidio di Babi- Sarasar, suoi proprii figliuoli, gli si avventaron alla vita,
lonia l'ultima impresa guerresca, clic le iscrizioni di Sennacherib e ivi a pi del suo falso dio lo trucidarono.
di lui ci raccontino. Ma si sa da altre fonti ch'egli condusse ancora
1 0 2 . A s s a r h a d d o n . I due assassini di Senna
una spedizione nell'Arabia, ed un'altra in Cilicia. Quest'ultima pro-
cherib non trassero alcun profitto dal loro parricidio.
vincia da gran tempo -era vassalla dell'Assiria, ma fu sempre tur-
Assarhaddon (in Assiro Assur-akh-iddin) loro fratello,
bolenta e riottosa. Ora i Greci, che in in quel tempo appunto si
spargevano largamente, vollero piantar colonie anche nella Cilicia' ch'era vicer di Babilonia, accorso con prestezza a Ni-
ma Sennacherib fu presto a combatterli ed a scacciameli. nive, li costrinse a rifugiarsi in Armenia, e mont egli
sul trono. Dopoch egli vi si trov corsolidato pose ga-
gliarda mano al governo dell'impero, e si mostr subito L'anno dopo scese in Egitto. A quei d regnava Tha-
degno figlio di Sennaclierib , e nipote di Sargon. Nei raca terzo Faraone della X X V dinastia, l'Etiopica (1).
13 anni del suo regno edific parte in Assiria e parte Quando Sennacherib minacciava l ' E g i t t o , Tharaca, allora
nella Babilonia ben 36 templi, e parecchie reggie nelle semplice r e d'Etiopia, scese dall'alto Egitto per respin-
principali citt. E n t r o lo spazio di otto anni (680-672) gere 1' invasore da un regno , eh' egli gi considerava
fece egli stesso in persona ben dieci spedizioni militari come suo. Ma la terribile strage dell'esercito assiro gli
nelle varie parti dell'Impero, Fenicia, Armenia, Gilicia, lasci il campo libero. I principi che si dividevano la
Siria, Bassa Caldea, Arabia centrale e media, che tutte sovranit del Basso Egitto, divisi e discordi furono pre-
avevano scosso il giogo assiro o ne erano insofferenti. sto sopraffatti e soggiogati dal re Etiope, il quale tenne
Il re di Sidone, che aveva dato di piglio alle armi, fu tranquillamente lo scettro dei Faraoni per oltre 20 anni.
sconfitto costretto a fuggirsene, abbandonando la sua Assarhaddon mosse d'improvviso ad assalirlo. Tharaca
citt nelle mani di Assarhaddon, il quale la distrusse e oppose fiera resistenza, ma scacciato da Ment e da Tebe,
ne trasport schiavi a Ninive gli abitanti. Dopo questa fu costretto a rifugiarsi in fondo alla sua Etiopia. As-
terribile lezione, tutta la Siria continentale e marittima, sarhaddon riordin a suo talento l ' E g i t t o ; distribu il
la Palestina, la Fenicia e Cipro si sottomisero senz'altro governo f r a 20 re, suoi luogotenenti e vassalli, parte assiri
e resero omaggio e pagarono tributo al monarca assiro. e parte indigeni, fra cui vedesi primeggiar Nechao. Ri-
F r a i r e vassalli vi fu p u r e Manasse r e di Giuda, figlio torn poi in trionfo a N i n i v e , con immenso tesoro di
e successore di Ezechia (1). gloria e di prede; e d ' a l l o r a in poi ai proprii titoli
Ma le due spedizioni pi celebri di Assarhaddon furono aggiunse quelli di r e d ' E g i t t o e d'Etiopia.
senza dubbio quelle ch'ei condusse in Arabia ed in Egitto. Dopo la conquista dell' Egitto, Assarhaddon fece an-
F i n ' o r a i monarchi d'Assiria non avevano avuto che fare cora una spedizione nella penisola del Sinai (Makan) ,
nella penisola arabica se non colle trib settentrionali, che fu 1' ultima sua impresa. Nel 668 caduto infermo,
per castigarle delle loro s c o r r e r i e ed impedire che ne abdic la corona dell'impero d'Assiria in favore del suo
facessero : ma nessuno di essi erasi avventurato a pene- figlio primogenito Assurbanipal,ritenendo solo per s il
t r a r e in quel paese. Assarhaddon fu il primo, che tent titolo ed il governo di Babilonia, dove nel principio del-
1' audace impresa e gli riusc felicemente. Anche qui l'anno seguente venne a morte. Nel trono di Babilonia
come altrove il re assiro sconfisse i regoli del paese, e della Caldea ebbe per successore Sarnulsamugin (il
li rese vassalli e tributarli, partendosi poi con innume- Saosduchin del canone di Tolomeo). Questo regno con-
revoli prede di idoli, di tesori e di prigionieri. tinu distinto da quello di Ninive , ma ad esso subor-
dinato.
(1) Dopo la spedizione di F e n i c i a , A s s a r h a d d o n port le a r m i vittoriose
a settentrione dell' impero fino a pie del Caucaso ed in r i v a al M a r Xer,
contro i Cimmerii e i "ribareni. I Cimmerii, chiamati nelle iscrizioni assire (1) Il racconto autentico di questa g u e r r a si h a da u n a Iscrizione di As.
Gimmirra e noti al mondo classico a n c h e sotto i nomi v a g h i d i s a r m a t i sur-banipal, figlio e successore di Assarhaddon. In tale iscrizione il tiglio
e di Sciti, iurono costretti a s o t t o m e t t e r g l i s i . I T i b a r e n i p u r e furono puniti ricorda bench" in scorcio le conquiste, gi fatte dal padre in E g i t t o e d a
della loro ribellione e dovettero a s s o g g e t t a r s i a s i o g o pi g r a v e . s poi ristorate.
224
225
103. A s s u r b a n i p a l . Assurbanipal, sali al trono
Le spedizioni guerresche che occuparono i primi anni
l'anno 6t)8 av. Gr. I Greci lo chiamarono Sardanapalo;
del suo regno furono contro l ' E g i t t o , il quale, soggio-
ma gli diedero il titolo di guerriero per distinguerlo
gato gi da suo padre, tutti i momenti insorgeva per
dal Sardanapalo voluttuoso, di cui si parl sopra. Se-
rendersi indipendente; ma Assurbanipal con invitto eser-
condo i monumenti cuneiformi, egli fu uno dei pi grandi
cito e con fulminea rapidit vi piombava addosso, e non
conquistatori e dei pi splendidi monarchi di Assiria.
solo ristabiliva la primitiva soggezione, ma volta per
Non solo mantenne in tutta la sua grandezza l'impero
volta estendeva il suo dominio.
ricevuto dal padre, ma lo aument quasi da ogni parte
con nuove conquiste, tanto che sotto lui esso pervenne Appena Assurpauibal fu sul trono, Tharaca, re d'Etiopia, ridi-
alla massima estensione, che mai prima avesse, e veri- sceso dall'alto del Nilo con grosso esercito, aveva ripigliato Tebe
fic appieno la sublime descrizione fattane da Ezechiele battuto gli Assiri di guarnigione presso le mura di Menti, e quivi
sotto la figura di gigantesco cedro (1). Tra i suoi prin- ristabilito la sede del suo regno Faraonico. Assurbanipal piombato,
cipali vanti avvi anche questo, che egli il solo che con fulminea rapidit sulle rive del Nilo sconfisse in una battaglia
abbia atteso in modo al tutto speciale alla letteratura, nel Delta le schiere di Tharaca, e lo costrinse a ritirarsi nuovamente
in Etiopia: e rimessi in seggio i re vassalli, gi stabiliti da Assa-
il che gli merita g r a n lode, poich mostr un vero genio
rhaddon, ricompose lo stato a legge assira, e se ne torn trion-
letterario, ed ebbe un vivo concetto dell'importanza delie fante a Ninive. Ma ben presto la pace fu nuovamente turbata
lettere e delle scienze, delle quali fu gran patrono e pro- nell'Egitto. 1 re, test ristabili come vassalli dell'Assiria, ordirono
tettore. Basta a far fede di ci la gran biblioteca, da lui una vasta congiura sotto la direzione massimamente di Neccio, re
stabilita nel palazzo di Sennacherib a Ninive, dove raccolse di Ment e di Sais. I comandanti assiri, arato sentore di siffatte
tutto il tesoro dell'antica scienza Babilonese, accrescen- trame, presero i re anzidetti e li mandarono in catene a Ninive;
dolo di una dovizia stragrande di opere di ogni maniera. e ad esempio e a terrore di tutti posero a ferro e fuoco varie citt
fra cui principalmente Sais, Mendes e Tanis. Ma non riuscirono
Assurbanipal fu eziandio gran cacciatore, e nelle sale tuttavia a rallentare la marcia di Tharaca, il quale ripigli Tebe
del suo palazzo a Ninive, le sue eaccie, rappresentate in e Menti. Assurpanibal allora us d'un avvedimento politico; con
magnifici bassorilievi, formano uno degli ornamenti pi doni e patti larghi e saldi un a s i regoli egiziani, e li rimand
belli e pi frequenti. Un altro suo vanto insigne sono i in patria accompagnati da buon nerbo di truppe e di generali e
suoi edilizi, stupendi non solo per magnificenza e profu- prefetti Assiri. Tharaca non aspett il novello assalto ; ma lasciata
Ment si ritir senz'altro in Etiopia, ove poco stante mor. Urcla-
sione di ornati, ma molto pi per finezza e perfezione
mane che gli successe, fece un ultimo tentativo per riconquistare
d e l l ' a r t e scultoria (2).
il dominio sull'Egitto, e giunse fino a Ment sconfiggendo le truppe
assire. Accorse tosto Assurbanipal in persona, ed il re etiope, bat-
f i ) Ezechiele x x x i , 3 - 9 .
(2) A Ninive, s u l colle di Koyungik, egli comp ed abbell il palazzo tuto e messo in fuga, si rintan nella sua Etiopia, donde non os
di S e n n a c h e r i b e di A s s a r h a d d o n ; ed un altro suo p r o p r i o n e f a b b r i c con mai pi muoversi a disputare il campo agli Assiri. Assurbanipal prese
n u o v o disegno, in f o r m a di u n g i g a n t e s c o T , popolato di moltissime e splen-
didissime s a l e : s u l colle di Nebijunus, egli' innalz p a r i m e n t i uno o pi Tebe, la gran citt delle cento porte, e la mise a orribile sacco. Al-
palazzi. A n c h e i t e m p l i d e g l i di t a n t o in Assiria q u a n t o in Babilonia f u -
r o n o con r e g a l e m a g n i f i c e n z a ristorati ed abbelliti d a A s s u r b a n i p a l . lora fu in questa metropoli compiuta la desolazione descritta dal
HARHEIUS. Storia orientale. 16
profeta Nahum, come esempio di quella eh' ei minacciava a Niriive. la Caldea, ribellando i dinasti di quella regione. Appena per seppe
( N A H U M , H I , 1 0 ) . I 20 regoli vassalli furono ristabiliti per la terza che Assurbanipal accorreva da Ninive, si mise in ritirata, durante
volta sui loro troni, e Psammetico I eredit fra essi quel grado la quale fu tuttavia raggiunto dal re assiro, e ripetutamente
qualunque di primazia, che Assarhaddon ed Assurbanipal avevano sconfitto e ributtato infine nell'Elam. Urtaki poco appresso mor
dianzi assegnato a Nechao I suo padre, messo teste a morto da assassinato, e gli successe suo fratello Teumman, il quale rinnov
Urdamane. subito le ostilit contro gli Assiri. Assurbanipal, dopo aver pregato
molto i suoi di e specialmente la dea Istar, valic le frontiere
Assurbanipal g u e r r e g g i quindi contro Tiro, contro varii
dell'Elam, e, come un uragano, lo invase tutto quanto. Teumman
r e dell'Asia minore, del settentrione e della Media (1); spaventato si fortific sulle rive dell' Uhvi, poco loutano da Susa,
ma la sua opera g u e r r e s c a pi importante e gloriosa fu e stette ivi aspettando il nemico, che s'avanzava. Successe una
la vittoria riportata s u l l a Susiana. La lotta dur 12 o grande battaglia, ed Assurbanipal ottenne una solenne e completa
15 anni continui, e si p u chiamare una catena di guerre vittoria. Egli pose nella Susiana, di cui rest padrone, due re
sanguinose, intrecciantesi con rivolte di altri paesi, ma vassalli, e poi carico di immensa preda fece ritorno a Ninive. Dopo
t u t t e felicemente s u p e r a t e e vinte dalla sua accortezza questi fatti scoppi a Babilonia una rivolta contro la dominazione
e dal suo valore. di Ninive, guidata dallo stesso viedr che era il fratel minore di
Assurbanibal. La Susiana fu pronta ad appoggiare questa ribellione,
Fra i re delll'Asia Minore che fecero omaggio al gran monarca come lo furono varii re della Bassa Caldea, della Siria, dell'Egitto,
di Ninive, il pi celebre fu Gige re di Lidia. Costui si fece vassallo e dell'Asia Minore. Era una tempesta formidabile, che minacciava
degl Assiri, onde essere aiutato contro i famosi Cimmerii, che la stessa esistenza della monarchia assira; ma Assurbanibal tenne
sboccati dal Caucaso ai tempi di Seunacherib, s'erano gettati nel- fronte alla tempesta e la super. Allestito un potente esercito mar-
l'Asia minore commettendo ogni sorta di depredazioni. I Cimmerii ci contro i ribelli nella Babilonia, e, sconfittili ripetutamente in
furono vinti da Gige, il quale ne mand molti prigionieri a Ninive. aperta campagna, li costrinse a chiudersi nelle fortezze; anche que-
Tuttavia egli non dur a lungo nella schiavit spontaneamente ste per ad una ad una caddero in suo potere. Assurbanipal dopo
aver domata la ribellione nei paesi limitrofi alla Babilonia, rivolse
contratta con Assurbanipal, ma si ribell facendosi in pari tempo
le armi a castigare i popoli ed i principi delle altre parti dell'im-
partigiano e aiutatore della ribellione di Psammetico, uno dei re
pero, che s'erano fatti aiutatori e complici della fellonia del re ba-
d'Egitto, che gi andava levandosi contro la supremazia assira. 1
bilonese. Fece due spedizioni consecutive nella Susiana depredandola
Cimmerii forse istigati da Assurbanipal, impigliato allora nella guerra
e saccheggiandola orribilmente; nella seconda prese anche la capi-
contro la Susiana, castigarono il ribelle invadendogli e saccheggian-
tale del regno, Susa, e la mise a ferro e a fuoco. Dopo innumerevoli
dogli il regno, ed uccidendo lui stesso in una battaglia. Il figlio di vicende questo paese cess di essere regno, e divent una provincia
Gige, Archjs, torn al vassallaggio assiro e si profess servo de- immediata dell'impero Assiro sotto il governo di prefetti e gene-
voto di Assurbanipal. rali inviati da Ninive.
La Susiana pi volte percossa dai monarchi di Ninive, special-
mente da Sennacherib, era stata quieta al tempo di Assarhaddon. Vinta e domata intieramente la Susiana, Assurbanipal s'avanz
Ma, regnando Assurbanipal, il re UrtaJci ruppe la pace e invase nella penisola arabica a combattere i re rivoltosi. Anche qui la
vittoria segu le sue armi, ed egli ritorn trionfante a Ninive,
( i ) L a c a m p a g n a n e l l a M e d i a p e r f u piuttosto u n a r a p i d a s c o r r e r i a mi-
l i t a r e di d e v a s t a z i o n e e di r a p i n e , c h e a l t r o . traendosi dietro uno sterminato numero di prigionieri e di prede
d'ogni genere, e specialmente di camelli. Queste guerre e queste vit-
anni riusc a sconfiggere in campo aperto le schiere as-
torie nella Sasiana e nell'Arabia sono 1' ultima pagina dei fasti di
sire, e, proseguendo la vittoria, pose stretto assedio alla
Assurbanipal, anzi della storia assira tramandataci dai monumenti
stessa Ninive; e l'avrebbe forse fin d'allora espugnata,
cuneiformi. Il fine del regno di Assurbanipal molto incerto.
se un'invasione di Sciti, non l'avesse costretto a levar
F a dopo quest' ultima impresa che Assurbanipal , 1' assedio ed a ritornar nella Media.
detto dalla Bibbia Nabucodnosor, invi il suo generale
Oloferne a castigare i popoli occidentali, i quali non I Sciti di razza turanica penetrarono dal settentrione nell' Asia
l'avevano aiutato contro la Media , ed erano in rivolta occidentale, attraversando il Caucaso. Erodoto dice, che quelli si
avanzarono in questa direzione, inseguendo i Cimmerii ; ma pai-
ad ogni occasione. Oloferne scorse e devast la Mesopo-
molto pi probabile che gli Sciti venissero per liberare le trib
tamia, la Cilicia, la Siria e gran parte dei paesi Pale-
titaniche della media dalle trib ariane, che a quelle s'erano im-
stini, ed infine marci contro la Giudea. Ma il corso delle poste. Ciassare marciato a respingerli fu sconfitto, ed il suo regno
sue vittorie ebbe fine in questo paese sotto le mura di fatto tributario degli invasori. 1 quali dalla Media, come torrente
Betulia, poich egli per per mano dell'eroina Giuditta (1). devastatore si sparsero a depredare le fertili regioni dell'Asia occi-
L'impero assiro, che raggiunse la massima sua esten- dentale fino all'Egitto. Da quest' ultimo paese furono tenuti indie-
sione e giunse all'apogeo dello splendore durante il pri- tro coi tesori loro inviati da Psammetico. impossibile poter
numerare tutte le rovine prodotte dal passaggio delle barbare orde
mo periodo del regno di Assurbanipal, cominci a de-
degli Sciti. Ma la potenza di costoro non dur molto tempo, che i
cadere ed avviarsi allo sfacelo durante il secondo pe-
popoli calpestati insorsero ben presto, e si tolsero dall'ignominia di
riodo del regno del medesimo. Dopo la morte d'Oloferne ubbidire ai barbari. La Media fu la prima a vendicarsi in libert
a Betulia e la strage di quell'esercito, avvenne la gra- sotto il suo re Ciassare.
vissima perdita d e l l ' E g i t t o , resosi indipendente sotto
Psammetico I, fondatore della XXVI dinastia. Assurba- Questi medesimi Sciti devastarono anche 1' impero
nipal, spossato dalle lunghe guerre, non si cur di ri- Assiro; ed appena passata questa tempesta cess di vi-
conquistarlo essendo paese troppo lontano. A questa ri- vere il vecchio Assurbanipal, dopo il lungo regno di 42
volta impunita, ne tennero dietro molte altre, e la po- anni, come si c r e d e . ( 6 : 6 av. Cr.).
tenza di Assur, assottigliata ognor pi delle provincie 104. P i n e d e l s e c o n d o i m p e r o d i A s s i r i a .
e dei regni vassalli posti ai confini, fin per essere as- E c c i d i o d i N i n i v e . Assuredilili figlio di Assurba-
salita al cuore stesso e rovinare intieramente. nipal, che successe al padre, f u l'ultimo re di Assiria,
All'Oriente dell'Assiria un tal Ciassare (Uvakshatara) e la durata del suo regno ci sconosciuta (1). D'ogni
aveva fondata la monarchia Meda, che divent in breve parte i popoli gi sudditi e tributarii dei monarchi di
formidabile. Calato nella pianura del Tigri, dopo alcuni Ninive, si levarono contro la dominazione assira: Psam-
(1) L a Civilt Cattolica del 1886-S8, in nna serie di dottissimi articoli, (1) Alcuni assiriologi dopo Assuredilili, datoci d a monumenti c u n e i f o r m i ,
discute a lungo la questione del Nabucodnosor del libro di Giuditta, e di- fanno r e g n a r e il Saracus, di cui p a r l a n o l'Abideno ed il Poliistore, e pon-
m o s t r a chiaramente non essere altri che VAssurbanipal dei monumenti. gono questo quale ultimo r e Assiro. Altri identificano 1 due p e r s o n a g g i , e
la loro s e n t e n z a la meglio fondata e pi s e g u i t a .
metico, Faraone d ' E g i t t o , spingeva con ostinata fierez- L'Assiria come Regno indipendente, era durata oltre
za l'assedio d'Azoto, primo baluardo dell'impero assi- ad 8 secoli (dal 1450 in circa al 625 av. Cr.); come
ro contro quel paese, coli'intento probabilmente di as- Impero area sovraneggiato per quasi sette secoli, co-
salire poscia al cuore l'impero medesimo; dall'Oriente minciando dalla conquista della Babilonia fatta poco dopo
Giassare tornava, appena rilevatosi dall'oppressione sci- il 1300 av. Gr. da Tuklat-Nin. Entro questo periodo
tica, a ripigliare con gagliardo esercito l'assedio di Ni- l'estensione dell'impero and variando; talor dilatandosi
ni ve; da mezzod, un nugolo di genti, venute dalla Su- fino alle frontiere della India, come avvenne, bench
siana e dalla bassa Caldea, avanzavasi contro l'Assiria, con effimero successo, ai tempi di Tuklatphalasar II; e
forse istigate dallo stesso Giassare. Assuredilili non i- talora restringendosi fino a tornare pressoch ai limiti
stette inerte: fermandosi egli stesso alla difesa di Ninive nativi del regno assiro. Ma l'epoca dei Sargonidi(722-625)
mand contro i ribelli del mezzod uno de' suoi primarii fu quella in cui l'impero giunse al colmo della grandezza
generali per nome Nabopcdassarre. Ma questi, vinto e potenza; quasi tutta l'Asia occidentale e per alcun
dall'ambizione, si dichiar egli medesimo r e di Babilo- tempo l'Egitto stesso obbedivano ai monarchi di Ninive.
nia, e, stretta lega con Ciassare, marciarono contro Ni-
ni/e. Questa grande e celebre Capitale fu in breve ri-
dotta agli estremi dagli eserciti collegati. Il re Assure-
dilili, perduta ogni speranza, per non cadere nelle ma-
CAPO V.
ni dei nemici, diede egli stesso fuoco alla propria reg-
gia e per in mezzo alle fiamme. I re vincitori entrati
SI s e c o n d o i m p e r o Caldeo-Babilonese
in Ninive la misero col f e r r o e col fuoco a totale distru-
zione, riducendola ad un mucchio di rovine e di ceneri,
dalle quali la gran metropoli dell'Asia non risorse pi (1).
Con la rovina della capitale scomparve pure il gran- Era di Nabonassar. Nabopolassar. Nabucodno-
de impero dell' Assiria, i cui paesi furono divisi f r a i sor il Grande. Schiavit di Babilonia. Em-
due vincitori. In tal guisa pienamente si avver sopra piet di Nabucodnosor e suo castigo. Decadenza
Ninive e il suo impero la desolazione spaventosa, pro- e fine del secondo impero Caldeo-Babilonese. Ba-
fetatale dai veggenti ebrei, Ezechiele, Nahum e Sofonia. bilonia.
La regione di Assur che era stata centro e capo d ' u n
105. E r a d i N a b o n a s s a r . N a b o p o l a s s a r .
s vasto impero, rimase umile ed oscura provincia; n
Dal tempo, in cui Tuklat-Nin, fondatore del primo
si fa pi di lei menzione nella storia.
impero assiro, conquist la Babilonia e la Caldea, (cir-
ca il 1300 av. Gr.), queste due provincie stettero sem-
pre in condizione di stato soggetto all'Assiria, sino a l -
(1) Ctesia, s c a m b i a n d o tempi e nomi di p e r s o n a g g i , racconta questo fatto
con circostanze affatto e r r o n e e . la distruzione di Ninive. Tale soggezione per fu sempre
metico, Faraone d ' E g i t t o , spingeva con ostinata fierez- L'Assiria come Regno indipendente, era durata oltre
za l'assedio d'Azoto, primo baluardo dell'impero assi- ad 8 secoli (dal 1450 in circa al 625 av. Cr.); come
ro contro quel paese, coli'intento probabilmente di as- Impero avea sovraneggiato per quasi sette secoli, co-
salire poscia al cuore l'impero medesimo; dall'Oriente minciando dalla conquista della Babilonia fatta poco dopo
Giassare tornava, appena rilevatosi dall'oppressione sci- il 1300 av. Gr. da Tuklat-Nin. Entro questo periodo
tica, a ripigliare con gagliardo esercito l'assedio di Ni- l'estensione dell'impero and variando; talor dilatandosi
ni ve; da mezzod, un nugolo di genti, venute dalla Su- (ino alle frontiere della India, come avvenne, bench
siana e dalla bassa Caldea, avanzavasi contro l'Assiria, con effimero successo, ai tempi di Tuklatphalasar II; e
forse istigate dallo stesso Giassare. Assuredilili non i- talora restringendosi fino a tornare pressoch ai limiti
stette inerte: fermandosi egli stesso alla difesa di Ninive nativi del regno assiro. Ma l'epoca dei Sargonidi(722-625)
mand contro i ribelli del mezzod uno de' suoi primarii fu quella in cui l'impero giunse al colmo della grandezza
generali per nome Nabopalassarre. Ma questi, vinto e potenza; quasi tutta l'Asia occidentale e per alcun
dall'ambizione, si dichiar egli medesimo r e di Babilo- tempo l'Egitto stesso obbedivano ai monarchi di Ninive.
nia, e, stretta lega con Ciassare, marciarono contro Ni-
ni/e. Questa grande e celebre Capitale fu in breve ri-
dotta agli estremi dagli eserciti collegati. Il re Assure-
dilili, perduta ogni speranza, per non cadere neile ma-
CAPO V.
ni dei nemici, diede egli stesso fuoco alla propria reg-
gia e per in mezzo alle fiamme. I re vincitori entrati
SI s e c o n d o i m p e r o Caldeo-Babilonese
in Ninive la misero col f e r r o e col fuoco a totale distru-
zione, riducendola ad un mucchio di rovine e di ceneri,
dalle quali la gran metropoli dell'Asia non risorse pi (1).
Con la rovina della capitale scomparve pure il gran- Era di Nabonassar. Nabopolassar. Nabucodno-
de impero dell' Assiria, i cui paesi furono divisi f r a i sor il Grande. Schiavit di Babilonia. Em-
due vincitori. In tal guisa pienamente si avver sopra piet di Nabucodnosor e suo castigo. Decadenza
Ninive e il suo impero la desolazione spaventosa, pro- e fine del secondo impero Caldeo-Babilonese. Ba-
fetatale dai veggenti ebrei, Ezechiele, Nahum e Sofonia. bilonia.
La regione di Assur che era stata centro e capo d ' u n
105. E r a d i N a b o n a s s a r . N a b o p o l a s s a r .
s vasto impero, rimase umile ed oscura provincia; n
Dal tempo, in cui Tuklat-Nin, fondatore del primo
si fa pi di lei menzione nella storia.
impero assiro, conquist la Babilonia e la Caldea, (cir-
ca il 1300 av. Cr.), queste due provincie stettero sem-
pre in condizione di stato soggetto all'Assiria, sino a l -
(1) Ctesia, s c a m b i a n d o tempi e nomi di p e r s o n a g g i , racconta questo fatto
con circostanze affatto e r r o n e e . la distruzione di Ninive. Tale soggezione per fu sempre
pi nominale che reale, e noi abbiam visto, durante l'in- 233
tero corso della storia assira, la Babilonia essere di fre- Con la distruzione di Ninive quasi tutta l'Assiria cad-
quente in rivolta fortunata, e talvolta diventare regno de in potere di Nabopolassarre, il quale a s un ancora
riconosciuto e quasi autonomo. la Mesopotamia, la Siria, la Fenicia e la Giudea. Essen-
Sul finire del primo impero assiro, Nbonassar era dosi poi Necaoj re d'Egitto impadronito della Siria, ei
riuscito a farsi re indipendente di Babilonia ed a man- gli mand contro suo figlio Nabucodnosor, conferendo-
tenervisi. P e r scancellare la memoria dell'odiata domi- gli il pieno comando dell'esercito (an. 606 av. Cr.).
nazione straniera abbruci i documenti dell'istoria dei 106. N a b u c o d n o s o r il G r a n d e . (604-592 av. Cr.) I
re di Ninive, che regnarono in Babilonia, e diede egli Nabucodnosor (Nabu-Kudur-ussur) fu uno dei pi
principio ad un'era novella , che cominci Panno 747 famosi re d'Oriente, ed il suo lunghissimo regno rias-
av. Cr., ed conosciuta nella storia col nome di Era sume quasi tutta la grandezza del secondo impero Ba-
di Nabonassar (1). Ricaduta Babilonia ben presto sotto bilonese. Dotato delle buone e cattive qualit di un con-
il potere assiro fu risollevata da Merodac-Baladan, che quistatore, fu dichiarato dalla bocca stessa di Dio il mar-
riusc pure a sottrarla al giogo assiro. Tuttavia questa tello della terra, come quegli che l'ebbe in tante parti
indipendenza non dur a l u n g o , poich i Re di Ninive conculcata colla potenza delle sue armi. 'ti
con ripetute e feroci guerre, riuscirono dopo molti sforzi
a domare la ribelle provincia, e vi posero a governarla
P a r t i t o adunque, sotto gli auspizi del padre, a capo
dell'esercito, incontr Necao a Carchemis, e sconfttolo k
un vicer. Ma anche dopo ci Babilonia portava mal vo- interamente, lo perseguit fino alle frontiere dei suoi
lentieri il giogo, e, colta l'occasione della debolezza del- stati. Ivi saputa la morte del padre torn con gran fret-
l'impero alla morte di Assur-Banipai, ruppe in aperta ta a prender possesso d'un trono da poco innalzato. Con-
A-.-/
rivolta. Nabopolassar, generale assiro, mandato contro tinuando le sue conquiste, Nabucodnosor vinse la Fe- |
i ribelli, fu da questi gridato re, ed unito a Ciassare re nicia e Tiro, una delle pi i b r i d e e forti citt di quei K*
di Media, distrusse Ninive fondando il novello impero tempi. L'assedio dur 13 anni, ma finalmente fu presa
Caldeo-Babilonese. e i Tiri ridotti in schiavit e trasportati a Babilonia. L
La guerra di Tiro fu condotta da Nabucodnosor nello
Nabopolassarre adunque il famoso fondatore del se-
stesso tempo che faceva varie sue spedizioni nella Giu-
condo grande impero Caldeo-Babibnese, che sottentr a
dea, poich gli Ebrei ed i Fenicii, instigati sempre dal
quello d'Assiria nel dominare l'Asia occidentale; e Ba-
re d'Egitto, avevano fatto causa comune.
bilonia, che sotto i suoi predecessori fu serva degli As-
siri, esce da questo stato di soggezione e si eleva al pi Questo re dopo aver ridotto sotto il suo dominio
alto grado di potenza e di grandezza. quasi tutti i popoli, che gi erano stati vassalli e t r i -
butarii dell'impero assiro, ritorn in Babilonia carico
di ricchezze e sazio di gloria. Rivolse allora ogni pen-
laco
siero ad abbellire la sua capitale, che rese la pi bella
lo.. Di qui l ' E r a detta di N a b o n a s s a r nel 747 v . C ""c'ass **
dell'universo. Fece leggi e promosse istituzioni, atte a
rendere agiata la vita del suo popolo; e sopra ogni altra principe si vide costretto ad abbandonarsi nelle mani del
cosa ebbe a cuore di agevolare il commercio e favorire suo nemico, dal quale fu trasportato schiavo colla sua
l'agricoltura. Si piacque inoltre fuor misura nel costrur- famiglia. Nabucodnosor s'impadron di Gerusalemme ,
r e giardini pnsili, e nell'abbellire il tempio di Belo , spogli il tempio e il palazzo regale de' suoi tesori e
che era niente altro che la famosa torre di Babele (1). trasse in ischiavit parecchie migliaia di Ebrei, scelti
107. S c h i a v i t di B a b i l o n i a . T r a le cose fra le famiglie pi ragguardevoli dello stato. Affettando
che pi segnalarono il r e g n o di Nabucodnosor fu la poi di lasciare l'indipendenza pose sul trono di Giuda Se-
schiavit di Babilonia. Nabucodnosor marci quattro decia. Costui, pi ostinato de' suoi predecessori, rest
volte contro Gerusalemme. La prima fu durante la spe- sordo agli avvertimenti di Geremia, e neg di pagare il
dizione ch'egli fece contro Neco (G06-605): Ioakim r e tributo al gran re.
di Giuda seguiva le p a r t i del r e egiziano, e resistette
Nabucodnosor irritato marci per la quarta volta con-
perci al vincitore. Nubucodonosor per riusc in breve
tro Gerusalemme. P e r 18 mesi gli E b r e i respinsero i
a domare Gerusalemme, portando via tesori e molti cit-
suoi attacchi; ma la fame trionf della loro costanza, e
tadini t r a cui i giovanetti pi cospicui con Daniele; il
Gerusalemme fu presa e rovinata affatto. Il tempio e la
regno di Giuda divent t r i b u t a r i o dell'impero babilonese
reggia furono incendiati e rasi al suolo; il sommo Sacerdote
(an. 605 av. Cr.). T r e o q u a t t r o anni dopo Ioakim si
strangolato con 60 de'suoi; Selecia si vide uccidere l'un
ribell e persistette nella sua fellonia, fino a che N a -
dopo l ' a l t r o tutti i suoi figliuoli e poi senz'occhi fu man-
bucodnosor, venutogli c o n t r o , lo prese e lo fece mori-
dato in Babilonia, con tutto il popolo, a soggiacere alla
r e , ed il suo corpo fu g e t t a t o in una fogna , siccome
dura schiavit, che doveva durare fino al 536 av. Cr. (2).
aveva profetato Geremia (598 av. C r . ) .
108. E m p i e t d i N a b u c o d n o s o r e s u o c a s t i g o .
11 figlio suo Gecona r e g n in sua vece, ma per soli Compiute cos grandi imprese, Nabuco lonusor iasciossi
t r e mesi; ch Nabucodnosor mand contro di lui un trasportare dalla superbia: vantavasi ognora delle sue
esercito, poi venne egli stesso nella Giudea ed il giovin ricchezze e della sua potenza, e foltamente pretese di
essere adorato come Dio. P e r questo fine ordin che si
(1) I n u n a iscrizione s c o p e r t a s i di f r e s c o t r a le rovine di Babilonia, questo erigesse a suo onore una statua d'oro, e costrinse tut-
principe cosi p a r l a d i s : I l g r a n S i g n o r e m i ha ingiunto di r i a d a t t a r e to il popolo ad adorarla. I tre fanciulli Ebrei, che non
i! suo santuario. Questo t e m p i o d e l l e s e t t e luci della t e r r a f u costrutto da
un r e antico, il q u a l e non g l i p o t f a r e la p u n t a . Gli uomini lo abbandona- si arresero al suo volere, fece porre in una ardentissi-
rono dopo il diluvio profferendo le loro p a r o l e con disordine. Da questo
p a r e del t u t t o accertato eh e s i f f a t t o t e m p i o a l t r o non fosse che la torre di ma fornace; ma testimonio del miracolo, con cui Dio li
B a b e l e . L a scritta finisce poi cos : O N e b o , che g e n e r a s t i te stesso, in-
telligenza s u p r e m a , sii i n t e r a m e n t e propizio alle mie opere per mia gloria. ebbe preservati dalle fiamme, rese omaggio al Dio de-
Accordami per s e m p r e la p e r p e t u a z i o n e di mia f a m i g l i a , n e i tempi lontani,
u n a fecondit settupla, la solidit d e l t r o n o , la vittoria della s p a d a , la p a - gli Ebrei. Tuttavia non and a lungo che il suo orgo-
cificazione de' ribelli, la c o n q u i s t a de' p a e s i nemici ! Nelle colonne della
tavola e t e r n a , che fissa le sorti d e l cielo e della t e r r a , d un corso fortu-
nato ai miei giorni. I m i t a , o M e r o d a c r e del cielo, il p a d r e che t'ha
g e n e r a t o , benedici, lo m i e o p e r e , sostieni il mio dominio ! Nabucodnosor, (1) I s e t t a n t ' a n n i della f a m o s a cattivit ili Babilonia incominciano dalla
il q u a l e rifabbrica Je t u e r o v i n e , dimori d a v a n t i la tua faccia. > prima volta che Nabucodnosor marci contro G e r u s a l e m m e , (an. 600-605
avanti C.
glio lo perverti nuovamente. Di che punillo Lidio nel anche 11 regno di costui fu di breve durata. Labaro-
modo pi umiliante. Nabucodnosor fu cacciato dalla archod figlio di Neriglissor, bench fanciullo, fu rico-
compagnia degli uomini, e mangi fieno qual bue, e il nrsciuto senza contrasto per successore di suo padre.
suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, talmente che Dopo nove mesi per questo infelice giovanetto per
crebbero a lui i capelli come le penne dei volatili (1); vittima d'una congiura ordita dai Grandi dell'impero;
finch rientrato in se stesso, si chiam in colpa, e i quali posero sul trono uno di l o r o , Nabonid (Na-
ador il Signore del cielo e della terra. Allora Iddio bu-NaidJ uomo a quanto pare al t u t t o straniero alla
gli restitu la mente, sicch pot ritornare sul trono che casa regnante.
sua moglie, detta Nicotri, avea retto per 7 anni in sua Nabonid, ultimo re di Babilonia (555-538), cele-
assenza (2). Riprese le redini del governo, stette un anno brato dagli storici greci per la magnificenza delle sue
al potere, impiegando quel tempo a placare l ' i r a del opere, molte delle quali miravano a difendere la B a -
cielo e nel servizio del vero Dio sotto la scorta del bilonia da una invasione nemica. Questo prova quanto
profeta Daniele. Mor 561 anni prima dell'Era Volgare, Nabonid temesse Ciro, il quale allora appunto andava
dopo 43 anni di regno. conquistando regni e dilatando il suo impero. Ed infatti
100. D e c a d e n z a e fine d e l s e c o n d o i m p e r o C a l - l'ora fatale s'avvicinava anche per l'impero Caldeo Ba-
d e o - B a b i l o n e s e . Colla morte di Nabucodnosor croll bilonese. Nel sedicesimo anno di Nabonid, Ciro, indi-
il vasto impero, che egli aveva fondato; poich non avendo spettito per l'appoggio dato da lui a Creso r e di Li -
cercato mai di guadagnarsi l ' a f f e t t dei sudditi, che dia, marci contro Babilonia. T u t t o l'esercito Caldeo,
il fondamento degli stati, i suoi popoli furono solleciti di che s'era schierato innanzi alla citt sotto il coman-
spezzare il giogo, tosto che videro il tempo opportuno. do del re in persona, fu sconfitto in una sola battaglia,
Il decadimento incominci subito sotto il regno di E- e Nabonid si ritir nella cittadella di Borsippa. La
vilmerodaco (Avil- Marduk) suo figliuolo. Questi si rese difesa di Babilonia fu lasciata a suo figlio Baltassar
odioso per le sue dissolutezze, tanto che dopo due soli (Bel-sar-ussur), che, come provato dalle iscrizioni
anni di potere, sorta una congiura, fu messo a morte. era stato da suo padre associato nel regno. Egli cre-
Neriglissor (Nirgal-sar- wsswr.)cognato di Evilmerodaco, dendosi abbastanza in sicuro in una citt cos forte ed
forse capo della congiura, gli successe sul trono; ma abbondante di provvigioni, invece di badare alla difesa
diede un sontuoso banchetto, nel quale fece recare, per
(1) DANIELE, I V ; 3 0 .
uso dei convitati, i vasi sacri tolti al tempio di Geru-
(2) Nabucodnosor, travoltoclisi ad u n tratto il cervello, a l t e r a t a la fan- salemme. Ma la mano del Signore, per punirlo di tanto
tasa e p e r d u t a la luce dell'intelletto, s ' i m m a g i n d' e s s e r divenuto bestia,
e come t a l e cominci a diportarsi. F u u n a improvvisa demenza, una follia sacrilegio, scrisse col dito sul muro che stava a fronte
simile a quella che i medici chiamano Licantropia, per cui l'uomo creden-
dosi lupo, vive d a l u p o ; follia di cui nella storia della medicina antica e del re: Mane, Techel, Fares. Nessuno sapendogli spie-
moderna si hanno parecchi esempi : con questo divario per, che laddove
in altri ci a v v e n n e p e r naturale m a l a t t i a , in Nabucodnosor f u un colpo gare tali misteriose parole, gli si presenta Daniele, e,
repentino ed immediato della m a n o di Dio . BRUNENGO, L'impero Asssiro-
Babitoncse.
Sire, gli dice, sei stato trovato reo al cospetto di Dio,
perci di questa notte morrai ed il tuo regno cadr in uomo; e che le statue, i turiboli, le coppe e gli altri
mano dei Medi e dei Persiani. vasi sacri, t u t t o d'oro masiccio, ascendessero all'enorme
Ciro, veggendo che l'assedio andava in lungo, e che somma di 200 milioni di franchi di nostra moneta. Se-
per tal modo non verrebbegli fatto di prendere Babilonia, miramide mur poi per s due palagi sulle due rive
nella notte che tenne dietro il gran banchetto di Bal- dell'Eufrate e per congiungerli devi il corso dell'ac-
tassar, tagli le sponde dell'Eufrate, e deviatane l'ac- qua, onde dar campo a costrurre una suntuosa via sot-
qua, introdusse"i soldati in citt per mezzo dell'asciutto t e r r a n e a , la quale passando sotto il letto del fiume,
letto. Gli abitanti sepolti nel vino e nel sonno non si l'un palazzo coll'altro congiungesse.
accorsero di nulla , ed i Persiani senza fatica occupa- Ad imitazione di Semiramide, t u t t i i r e di Babilonia
rono tutta la citt. Tanto questa era grande, che co- si diedero attorno per ingrandire ed abbellire la citt
loro, i quali si trovavano nei siti pi remoti, non sa- della loro residenza; e sopra di ogni altro vi si affa-
pevano ancora che fosse presa, quando il nemico tro- tic Nabucodnosor, il quale la ridusse ad essere la pi
vavasi di gi nel mezzo. Baltassar fu preso ed uccisa; bella citt del mondo.
il suo regno d i s t r u t t o , e la Babilonia ridotta a pro- La sua forma era precisamente quadrata, ed ogni suo
vincia persiana, circa l'anno 538 av. l ' E r a Volgare. lato lungo 15 miglia, cosicch contava 60 miglia di
Nabonid, non avendo pi oltre la possibilit di resistere, circonferenza. Dalle esplorazioni moderne risulta che la
si arrese all'avvicinarsi di Ciro, il quale gli us cle- cinta esterna di Babilonia comprendeva un' area di 513
menza e gli assegn una residenza in Carmania. Km. quadrati. Non si deve credere per che tutto que-
110. B a b i l o n i a . Babilonia era fondata in riva sto immenso spazio fosse tutto occupato da edifizii; vi
all'Eufrate, tra fertilissime pianure, in sito opportunis- erano anche dei t r a t t i di tejreno coltivato t r a l ' u n o
simo per una capitale d'un vasto impero. Gli autori e l ' a l t r o dei diversi quartieri della citt, ciascuno dei
sacri e profani parlano di essa come di una delle pi quali era come una piccola citt. Dividevala per lo
grandi e potenti capitali del mondo. Molte grandiose mezzo l ' E u f r a t e , su cui era costrutto un solo ponte
opere furono a t t r i b u i t e dagli scrittori antichi alla re- fatto in modo, che dalle pile levandosi la notte i tavo-
gina Semiramide. Ella cinse Babilonia d'un muro alto 100 lati, una parte di essa rimaneva inaccessibile a l l ' a l t r a .
metri, e cos largo, che 6 carri uno accanto all'altro Le vie erano condotte direttamente, le case a quattro
potevano scorrervi sopra. Abbell di molto la torre di piani, le porte della citt di bronzo.
Babele, che serviva di tempio a Belo, ed era composta A t u t t i questi lavori non la cedevano per architet-
di 8 torri, edificate una sovra l ' a l t r a in guisa che l'e- tura i giardini pnsili, la cui bellezza fece loro dare
dificio andava decrescendo a somiglianza di piramide, e il nome di paradisi. Consistevano in vastissimi edifizi,
dentro ripose in ro la statua di Nembrot alta 40 piedi. formati di molti terrazzi sopraposti gli uni agli altri,
Si calcola che quella t o r r e in altezza superasse le piramidi a maniera d'immensi scaglioni, i quali andavano alzan-
d ' E g i t t o , ed ogni altro edilzio innalzato da mano di dosi sempre pi avvicinandosi al centro. Ogni sorta di
alberi forestieri e di fiori squisiti ornavano siffatti giar-
dini, i quali davano la vista di un monticello di ver-
zura tutto fiorito. Le acque dei fiumi vi si facevano ascen-
dere con macchine idrauliche; e altri congegni, mossi
d a l l ' E u f r a t e , sollevavano le persone da un terrazzo al-
l'altro.
Babilonia, bench spaventosamente danneggiata dal-
l'assalto , divent capitale dei r e Persiani , ed in se-
guito fu destinata da Alessandro Magno ad essere la
capitale orientale del suo impero. Il trasferimento della
sua popolazione a Seleucia sul Tigri, per opera dei re
Greci di Siria, fu causa di quella decadenza e desola-
zione, che avevanle profetato Isaia e Geremia. Dive-
nuta quasi deserta di abitatori, si diroccarono le rima-
nenti mura, caddero man mano le case, ed alcuni anni
dopo 1' E r a V o l g a r e , non era pi che ricettacolo di
pochi Ebrei. Essendosi poi riempiuti di fanghiglia i
canali dell'Eufrate, il suolo di Babilonia divenne nien-
t ' a l t r o che una palude: e Proeopio, autore del VI se-
colo, parla di Babilonia come di una citt a lungo di-
strutta.
Nel sito ove sorgeva s grande citt, al presente non
vedonsi pi che ammassi di rovine di straordinaria al-
tezza, che ora si stanno scavando per estrarvi ricchezze
ed istruzione storica.
LIBRERIA SAUDIANA
CAPO VI.
mosfera o l ' e t e r e ) . A queste due Triadi e specialmente Presumevano per mezzo di questa scienza d'indovinare
alla seconda sono subordinatele divinit sideree, le prin- il destino degli uomini, deducendo la cognizione dell'av-
cipali delle quali rispondono ai cinque pianeti maggiori : venire dalla posizione, del levare e del tramonto dei
Marduk (Giove), Adar (Saturno), Nergal (Marte), Mar pianeti. Cinque pianeti conoscevano; ed insegnavano che
o Melita (Venere), Nabu o Nebo (Mercurio). Il culto di Giove e Venere erano benefici; Marte e Saturno male-
Marduk a Babilonia acquist col tempo importanza ri- fici; Mercurio, buono o cattivo, secondo la sua posizione.
levantissima, e questa divinit planetaria divenne il Die Questa scienza divinatoria assicurava ai magi grande
principale dei Babilonesi e si confuse con Bel. Celebre ezian- influenza e ricchezze immense. Ordinariamente annunzia-
dio era il Dio Oanne divinit, che da mezza persona in vano le loro previsioni negli almanacchi, il cui uso si
su aveva ferma di uomo e nel resto quella di pesce. crede rimonti fino al loro tempo, ed erano somiglianti
Questo ed a l t r i di avevano culto e templi, statue ed a quelle che i nostri almanacchi popolari annunziano
immagini di v a r i a materia e forma , che venivano in ancora al giorno d' oggi. Il volgo poi credeva , che
certe stagioni portate in processione a grande porap;. non sola dall'osservazione degli astri sapessero predire
Il popolo a s s i r o , al pari dell'Egizio, era di natura re- l'avvenire, ma che coi loro incantesimi e con varie pra-
ligioso; ed in t u t t e le sue azioni e costumanze, come tiche superstiziose avessero il potere di allontanare ca-
pur nelle belle a r t i , la influenza della religione si fa lamit e di cambiarli in lieti avvenimenti.
palese. Il r e stesso, nelle iscrizioni , chiamasi sempre
Nell'astronomia poi acquistarono rinomanza sopra
l ' u m i l e e devoto servitore di Assur. Ci non pertanto,
t u t t i gli antichi. Il cielo continuamente sereno, e lo
sacrifizi umani, cerimonie immorali e degradanti la na-
splendore vivissimo delle stelle in quella contrada, fe-
tura umana, imbrattarono il loro culto, che a poco a
cero che le loro osservazioni astronomiche riuscissero
poco degener nella idolatria pi grossolana ed oscena.
di grande esattezza. Giunsero a determinare con preci-
112. I M a g i . L e istituzioni primitive dei Ba- sione gli ecclissi, i solstizi, gli equinozi. Determinarono
bilonesi e degli Assiri non sono che imperfettamente pure i 12 segni del zodiaco, e calcolarono il movimento
conosciute. della t e r r a e di a l t r i pianeti cos esattamente, che il
I sacerdoti, detti anche Magi o Caldei, esercitavano loro calendario poco differisce dal nostro. Il loro anno
grande influenza sul popolo. Essi solo si occupavano era di 365 giorni e 6 ore.
delle cose sacre, delle scienze e delle lettere, e forma- 113. G o v e r n o . - I r e esercitavano un potere as-
vano una casta privilegiata, il cui capo teneva il prime soluto, e passavano la maggior parte del tempo rinchiusi
posto dopo il r e , ed esercitava sovente il supremo po- nei loro palazzi, attorniati da una numerosissima corte.
tere nella sua assenza. Loro cura era l'esercizio del Erano considerati come rappresentanti della divinit; ve-
culto, lo studio della religione, dell' astronomia e spe- stivano in maniera diversa da tutti gli altri; e quando
cialmente dell'astrologia, scienza superstiziosa, la quale il re usciva, aveva sempre un eunuco che gli portava un
da essi prese il nome di magia, quasi scienza dei magi. ombrello, per difenderlo dai cocenti raggi del sole. E r a
questo un emblema della sovranit, riserbato al solo
115. I n c i v i l i m e n t o . I Babilonesi e gli Assiri
monarca. In guerra per lo pi dirigeva di presenza
conservarono assai bene la coltura p r i m i t i v a , traman-
gli eserciti, e combatteva stando su di un carro, seguito
data dalla famiglia di No ai posteri ; e si diedero mas-
da numerosa cavalleria.
simamente all'industria ed al commercio. A queste fonti
Le truppe Assire erano gi bene ordinate e di bella
di prosperit aggiunsero un'agricoltura fiorente. L ' a r t e
disciplina, in tempi antichissimi. Il saccheggio e l ' i n -
di tessere la lana ed il cotone, ed anche la seta fu da
cendio della citt espugnata, colla strage degli uomini,
essi portata ad un alto grado di perfezione. Non cosi avanz
erano per lo ri il prezzo e la conseguenza della vit-
l'architettura. I loro edilzi non avevano finestre di sorta,
toria: le donne ed i fanciulli si conducevano schiavi.
e ricevevano la luce da aperture quadrate fatte nel tetto,
Gli Imperi orientali si componevano di provincie di- il quale era sempre del tutto piano e serviva di ter-
rettamente soggette ai re e di stati semplicemente vas- razzo. Siffatti edilzi erano lunghissimi , ma molto ri-
salli o tributarii. s t r e t t i . Non avendo cave di marmo , n abbondanza di
Le provincie erano governate da satrapi, i quali ave- p i e t r e , non adoperavano altro in fabbricando che mat -
vano autorit quasi sconfinata; in tempo di guerra co- toni di argilla mischiata a paglia sminuzzata; e questo
mandavano i soldati della regione loro sottoposta. L'au- fece s, che i grandi monumenti non si conservarono sino
torit grande, di cui abusavano, diede luogo a nume- a noi, come quei d e l l ' E g i t t o .
rosi rivoltamenti, che sovente desolarono la monarchia.
Adoperavano una scrittura tutta loro particolare, for-
Gli stati vassalli e t r i b u t a r i i avevano proprii principi
mata semplicemente di lineette a forma di cunei, la cui
e conservavano le proprie leggi e consuetudini.
combinazione e lunghezza ne indicavano il significato. Tali
114. C o s t u m a n z e . Accanto al re eravi sempre
caratteri furono appunto detti cuneiformi, per la loro
chi notava ogni suo detto e fatto, e quest'uso trovia-
configurazione.
mo pure praticato alla corte di Assuero. Nacquero in
Il vivo commercio ed il saccheggio di opulenti citt
tal modo le cronache officiali, deposte a Ninive, a Ba-
ammassarono nelle capitali Assire e Babilonesi immense
bilonia, ed in altre citt. E a dolere che quanto di esse
ricchezze; ma ben presto con esse il lusso e il mal co-
ci aveva xdsparmiato il tempo fosse poi distrutto dai
stume traboccarono, massimamente in Babilonia, la quale
Maomettani. Gli Assiri vestivano lino e lana, portavano
pass in proverbio, come la citt pi corrotta del
la barba e i capelli l u n g h i , inanellati, nutriti con un-
mondo.
guenti e curati colla massima ricercatezza. Avevano or-
namenti alle orecchie, alle braccia ed alle mani, s'im-
belettavano il volto, tingevansi le sopraciglia e mostra-
vansi effeminati oltre ogni credere, il che stranamente
contrasta collo spirito affatto guerriero e bellicoso di
questa nazione.
primitiva degli Indo-Europei od Arii-, tuttavia si tiene
ora comunemente nelle scuole, che YAiryanem- Vedjo
S E Z I O N E V
(dimora degli Arii) fu nelle vicinanze dell'Altopiano del
Pamir nell'Asia centrale; quella regione cio, che, ba-
gnata dall' Oaius (Amou-Daria) e dal Iaxarte (Sir-Daria),
comprendeva in antico la Battriana e la Sogdiana , ed
IMPERO MEDO-PERSIANO al presente fa parte del Turkestan. Di l con successive
migrazioni verso 'l'occidente, partirono ipopoli che pre-
GLI A R I I E G L I J R A N I . S T O R I A D E L L A M E D I A . sero il nome di Celti, di Latini, di Greci, di Teutoni
L A P E R S I A F I N O A D A R I O . D A R I O E D I L S U O I M P E R O . e di Slavi, i quali vennero man mano ad occupare l ' E u -
ISTITUZIONI R E L I G I O S E .
ropa. Quelli che restarono nella primitiva dimora pre-
sero per s il nome di Arii. La filologia e la mitolo-
K^-S
gia comparata tentarono un quadro della vita degli Arii
nella primitiva loro dimora: ma tali tentativi non r i u -
scirono finora ad una conclusione certa, poich vi si la-
CAPO I .
vora troppo di congettura.
Gli Arii e g l i Irani. Quel che pare esservi di certo che dopo la partenza
dei popoli occidentali, gli Arii r i m a s t i , per cause che
si ignorano, si divisero anch'essi in due popoli. Gli uni,
parlanti il sanscrito, v a r c a t a l a catena dell'Indo-Kousch
Gli Arti. L'Iran e gli Irani. Zoroastro. Medi
discesero nella valle dell'indo,e furono chiamati Indiani;
e Persiani.
gli altri, parlanti lo Zend, si voltarono a S. 0 . e si di-
110. G l i A r i i . Una porzione non piccola del- stesero suli' Altopiano d e l l ' I r , ed ebbero il nome di
l'Asia e quasi tutta l ' E u r o p a abitata da una stirpe, Irani (circa 1000 an. av. C r . ) . E di questi soli di cui
la quale sebbene sin da remotissimo tempo siasi spartita noi abbiamo da occuparci qui.
in una moltitudine di popoli e siasi estesa dall'India al- 117. L ' I r a n e g l i I r a n i . Z o r o a s t r o . M e d i
l'Irlanda, ci nondimeno conserv nel linguaggio, negli e P e r s i a n i . La regione, che si chiama Iran, un
usi, e nelle tradizioni vestigia non dubbie di unit nella vasto altopiano, che si estende dalla valle del Tigri alla
sua origine. Gli Indiani, i Persiani, gli Armeni, gli valle dell'Indo, dall'Armenia, dal Caspio e dal Turan al
Slavi, i Teutoni, i Greco-Latini, i Celti sono i popoli golfo Persico ed al mare Indiano. Tale vastissima regione
pi cospicui di quella gran famiglia. Essa, che una parte comprendeva varie contrade che furono molto celebri.
della razza Giafetica, ora chiamata Indo-Europea od Il vero e primitivo Iran fu 1' Iran Orientale, detto da
anche Ariana. I dotti non sono d'accordo circa la patria Strabone Ariana, e da Eliano il paese degli Ariani o
Arieni, ed aveva Battri per capitale. La prima patria guinose guerre. Ma finalmente gli Irani la adottarono
dello Zendavesta, libro sacro degli Irani, il luogo della sua tutti. Le vicende di tali lotte ci sono intieramente sco-
prima origine l in quel lontano s i t o , nella Bat- nosciute. P e r contrario si pu tener come certo, che
triana. Furono anche celebri nell'Iran due altre con- gli Irani dopo quelle, incominciarono a distendersi sui
trade: la Media e la Persia che formavano VTran Oc- tutto l'Iran verso mezzod e verso occidente. Le prin-
cidentale della cui storia quasi esclusivamente noi ci oc- cipali loro trib, quelle che compirono una grande mis-
cupiamo, essendoch della storia dell' Iram orientale e sione nella storia, furono i Medi ed i Persiani. I Medi
del regno che sorse col, denominato Battriano, non si occuparono il paese che f r a i Monti Garduchi e il
sa altro se non qul poco che si pu ricavare dallo Zenda- Zagro e il Mar Caspio; i Persiani si stabilirono al Sud-O-
vesta e dalle leggende di altri libri scritti circa due vest spingendosi fino al golfo Persico. Gli Irani nel loro
mila anni dopo l'avvenimento dei fatti (1). Quel che movimento verso l'occidente, dovettero acquistare il
pare certo, si che gli Arii, dopo occupato l'Iran , fe- paese passo a passo, respingendo o assoggettando gli an-
cero un passo nel!' incivilimento e riordinarono la loro tichi abitatori, che erano di varie razze, Chusciti, Ela-
societ gerarchicamente; incominciarono allora a formarsi miti, Turani. Specialmente nella Media i Turani, anta-
le t r e classi dei sacerdoti, dei guerrieri e degli agri- gonisti implacabili degli Irani, opposero una resistenza
coltori, che divennero poi le caste. la pi gagliarda. E questi f a t t i , secondo i monumenti
Tanto la tradizione antica, quanto la scienza moderna Assiri, si potrebbero stabilire f r a i 1000 e il 900 av.
attribuiscono pure a questo periodo la grande riforma Cristo. '
religiosa, che va sotto il nome di Zarathustra (Zoroa-
stro) (2). Di certo attorno a questo personaggio varia-
mente rappresentato non si sa nulla. La dottrina che
CAPO II.
gli vien attribuita contenuta nel Zendavesta o Libro
della Legge, ed conosciuta sotto il nome di Mazdei- storia della Media.
smo, da Mazda (Ormuzd) Dio supremo. La riforma r e -
ligiosa di Zoroastro incontr una fortissima opposizione
fra gli stessi Arii, per cui ne seguirono lunghe e san-"
Origine del regno Medo. Deioce. Fraorte e Clas-
sare. Ultime imprese di Classare. Astiage e
(1) T a l e 1 c e l e b r e Stianomeli (libro ilei re) del famoso poeta p e r s i a n o
F i r d u s i , vissuto circa l ' a n n o 1000 d e l l ' E . V . I n tali leggend e vi pu benis- principii di Ciro.
simo essere q u a l c h e cosa di vero, m a non facile il t r a m e l o fuori. Vi sono
( onfusi nel modo p i s t r a n o e favoloso i ricordi degli avvenimenti antidi- 1 iS. O r i g i n i d e l r e g n o M e d o . La Media con-
luviani e p o s t d i l u v i a n i , delle p r i m e migrazioni degli uomini e degli A r i i ,
delle g u e r r e f r a gli Arii e i T u r a n i loro fratelli, delle invasioni v e r e o sup- finava a settentrione col Mar Caspio ; ad occidente coi
posto di Chusciti e di A r a b i .
(2) Secondo X a n t o di Lidia, Zoroastro sarebbe comparso verso il 1100 a v . monti Carduchi e col Zagro, che separavanla dall' A r -
C. nella B a t t r i a n a , della q u a l e e r a allora re Vistacpa (il G-ushtap dei P e r -
siani, e YHysUipas dei Greci). menia e dall'Assiria ; a mezzod colla Susiana e colla
*
Perside; a levante aveva limite incerto. La Media con- delle altre trib, oppressi come erano da ingiuste sen-
prendeva due regioni distinte: la settentrionale, detta tenze, al vedere che Deioce si atteneva in t u t t o , nell'am-
dai Greci Atropatene, che corrispode alla moderna pro- ministrazione della giustizia, all'equo ed all'onesto, a c -
vincia Aderbigian, e la meridionale, o Grande Media, correvano volonterosi al suo tribunale.
che corrisponde al moderno Irak-Ajerni. Il nome di La folla dei clienti aumentava ogni giorno. Allora
Media deriv da Madai figlio di Jafet, e gli Arii, che esso, fatto sicuro di non aver pi competitori, rinunci
molto tempo dopo la conquistarono, furono detti Medi, alla sua carica , n volle pi entrare in tribunale, ad-
o perch antichissimamente lo avessero occupato come ducendo per pretesto che in lavorando indefessamente
discendenti dello stesso Madai, o perch l'adottassero per gli altri doveva trascurare i proprii interessi. Che
quando vi si stabilirono. P r i m a che giungessero gli avvenne? la pi deplorevole anarchia si diffuse tosto
Arii-Irani, la Media e r a occupata da trib turaniche o fra le trib della Media. P e r liberarsi da tanta mise-
ottiche. Quando gli Irani alla fine prevalsero, essi co- ria, i principali dei Medi e gli amici di Deioce, raduna-
stituirono una minoranza di conquistatori in mezzo ad tisi, convennero t r a loro essere conveniente di eleg-
una maggioranza di conquistati, i quali conservarono gersi un re, il quale ponesse fine alla infelice condi-
la propria lingua e col tempo corruppero la religione zione del paese ; e venuti presentemente alla scelta di
dei loro dominatori. L a religione turanica era la reli- chi li avesse a governare, i suffragi di t u t t i si riunirono
gione degli elementi, ed i Magi ne erano i sacerdoti. sopra Deioce (an. 7 0 0 a v . Cr.). P r o c l a m a t o r e , sua prima
Le prime notizie storiche sui Medi ci sono date dai cura fu di cingersi di buone guardie e munirsi in luogo
monumenti Assiri. Questi ci rappresentano i Medi trib - sicuro. A tal fine congregate le varie trib della Media,
tarii dei monarchi di Ninive sino da Salmanassar III fece costrurre la citt di Ectana sopra amenissimo
(858-824 av. C.). S o t t o tale dominazione, la Media colle, e la cinse di sette giri di mura, disposte in
aveva principi p r o p r i i , ciascuno dei quali reggeva una guisa che il primo cerchio al di fuori non impedisse
trib od un distretto. Verso il settimo secolo per le la vista del parapetto del secondo ed il secondo lasciasse
varie trib si unirono in corpo di stato e si crearono vedere quello del terzo e cos degli altri, i quali pote-
un re. Secondo Erodoto il primo r e della Media fu vano assai bene con tale ordine essere costrutti per la
Deioce. natura del sito montuoso. Ogni parapetto ei*a colorato
119. D e i o c e . Erodoto racconta , che viveva diversamente dagli altri, e tale variet dava magnifico
presso i Medi un savio di nome Deioce, figlio di F r a o r t e , aspetto alla citt la quale perci nominossi E^btana,
il quale desiderava di essere eletto esso a re. P e r riu- parola che nel loro linguaggio significava : variet di co-
scire nel suo intento fece cos: amministr nel suo borgo lori. Nel recinto pi s t r e t t o ergevasi il palazzo d e l re,
la giustizia con grande probit, mentre negli altri borghi con tutti i suoi tesori, negli altri abitavano gradatamente
le leggi erano disprezzate. Questo suo portamento gli i ministri ed il popolo. La circonferenza dell'ultima cer-
guadagn gli elogi de' suoi concittadini. Gli abitanti chia, era di circa 2 2 miglia.
Fabbricata e popolata la citt, Deioce si applic in- dove il combattere, da p r i m a , non era che un correre
tieramente a formar leggi per il bene dello stato; ma devastando le t e r r e , uccidere i cittadini e commettere
avendo a t r a t t a r e con uomini rozzi, che non conoscevano ogni sorta di violenze. Il primo pensiero di questo re
il vero merito degli uomini, persuaso che le cose ap- fu di vendicare contro gli Assiri la morte del padre.
pariscono maggiori, quanto pi si veggono da lontano, A questo fine, agguerrito un formidabile esercito, corse
stava sempre nella sua reggia e non si lasciava quasi sopra Ninive. Gi aveva vinto gli Assiri in fazione
mai vedere dai sudditi. Conciliavasi per l ' a f f e t t o e campale e stava assediando la citt, quando una nume-
la stima di t u t t i , p e r l e savie leggi che andava promul- rosa banda di Sciti, sbucati dalle regioni che trovavansi
gando e per 1' esatta giustizia che rendeva a ciascheduno. al settentrione del mar Caspio, piombarono sull' Asia
E per conoscere meglio i bisogni del popolo, e le con- meridionale e minacciarono d ' i n v a d e r l a tutta (1). A
dizioni dei paesi, disperse qua e l un grande numero di questo fatto, lasciata Ninive, Ciassare cerc di arrestare
emissarii, i quali lo informassero di tutto che succedesse l'invasione di siffatti barbari. Ma indarno, poich ri-
in ogni angolo del regno. mase vinto in una sanguinosa battaglia ; e gli Sciti ,
Il costume introdotto da Deioce, di governare il regno invaso lo stato, lo devastarono e lo tennero tributario.
stando sempre nel proprio palazzo, fu seguito dagli altri Non contenti dei balzelli ordinarii, imposero ancora im-
r e d'Oriente, ma produsse grandi inconvenienti; poich do- poste speciali a ciascuno in particolare, e percorsero t u t t o
vendosi il re unicamente rimettere alle relazioni degli a l t r i , il paese, recando la devastazione ed il t e r r o r e .
era facile che la verit gli fosse occultata, e che le querele Dalla Media essi irruppero sopra le regioni vicine,
degli oppressi cittadini non giungessero alle sue orecchie. e sarebbero anche penetrati nell' E g i t t o , se Psamme-
Deioce fu talmente occupato nell'addolcire e rendere tico, re di quella contrada, non li avesse guadagnati con
civili i costumi della nazione e nello stabilire savie ricchi doni.
leggi pel buon governo dello stato, che non imprese mai 121. U l t i m e i m p r e s e d i C i a s s a r e . D o p o varii
guerra veruna contro i suoi vicini, tuttoch abbia re- anni di oppressione da parte degli Sciti, i Medi non
gnato per ben 53 anni. Mor l'anno 657 av. C r . . potendo altrimenti scuotere il giogo, pensarcno al tra-
120 F r a o r t e e G i a s s a r e . A Deioce succedette dimento. Ciassare sotto colore di voler stringere seco
il suo figliuolo Fraorte, che nella Bibbia menzionato loro alleanza, invit tutti i capi a lauto banchetto; q u i v i ,
col nome di Arfaxad. Questi, non contento del retaggio
paterno, assal i Persiani e li sottomise. Soggiogate poi (!) Erodoto r a c c o n t a , che gli Scili varcarono il Caucaso e p e n e t r a r o n o
molte a l t r e nazioni dell'Asia, mosse le armi contro gli n e l l ' A s i a i n s e g u e n d o i Cimroerii. Questi ultimi discendenti d a Qomer, fi-
glio di J a f e t , a b i t a v a n o pacifica m e n t o da antichissimo tempo l a r e g i o n e a
Assiri; ma vinto presso la citt di Ragau, ivi per colla Nord del P o n t o E u s i n o , l a q u a l e f u poi c h i a m a t a Scizia E u r o p e a . Verso il
650 un invasione di t r i b asiatiche, provenienti dalla Scizia Asiatica, pass
maggior parte dei suoi (An. 635 av. C r . ) . il Volga ed oppresse i Cimmerii. 1 superstiti si rifugiarono pai-te nel-
l'Asia Minore, p a r t e col n o m e di Cimbri si ritirarono --erso l ' E u r o p a occi-
Gli succedette il figlio Classare, ancor pi di lui dentale. Non si sa p r e c i s a m e n t e di che razza fossero i Sciti, perche questo
nome, pi che nome e t n o g r a f i c o , s e m b r a u n a designazione geografica ; alcuni
bellicoso. Questi stabil la vera a r t e della guerra, lad- tuttavia sostengono con forti ragioni che essi fossero di r a / z a t u r a n i c a .
scaltramente ubbriacatili, feceli trucidare, e cosi riebbe Dopo la caduta di Ninive, il r e di Media mosse le
il dominio della Media. Gli Sciti dalla Mediasi ritirarono armi contro il re di Lidia, per vendicarsi dell'ave e
nella L i d i a , paese dell'Asia M i n o r e , ove il r e Aliatte costui dato rifugio agli Sciti. Gi stavano i due eserciti
li accolse cortesemente (Erodoto) (1). di fronte attendati, quando, per un'eclissi totale di sole, il
giorno si cambi in oscurissima notte. Spaventati a ta-
L'Ada Minre quella gran penisola, clie si allunga verso
l'Europa fra il Mar Nero ed il Mediterraneo. Fu attraversando que- le avvenimento improvviso, di cui allora non si conosce-
sta regione che la maggior parte delle schiatte, che popolarono vano le cause, credendolo un indizio dell'iva di Dio, i
l'Europa Meridionale, si recarono nelle nuove loro dimore. L'Asia due popoli conchiusero presentemente la pace.
Minore fu pure la via terrestre che percorse la civilt dall'Oriente 122. A s t i a g e e p r i n c i p i i d i C i r o . A Ciassare
alla Grecia. La popolazione di questa penisola presentava in antico successe nel regno il Aglio Astiage. Costui attese a go-
la pi grande variet ; si potrebbe affermare che tutte le razze
dersi in pace c i , che i suci antecessori con tante
dell'umanit vi erano rappresentate. Vi erano infatti popoli l'ura-
fatiche avevano acquistato. Aveva egli un'unica figlia,
nici al Nord E., Giafetici-Arii al centro ed al N. 0., Semiti ed an-
che Chamiti al Sud. La pi antica e nobile nazione dell'Asia Minore chiamata Mandane, e la diede in moglie a Cambise, go
fu quella dei Frigi, che occupavano la parte occidentale della pe- vernatore di Persia (1). Poco appresso ebbe un sogno,
nisola. I Frigi erano di razza Giafetica della famiglia Indo-Europea che lo avvertiva come il tglio nascituro da tal matri-
ed erano affini ai Pelasgi, ed agli Armeni. Colla caduta della pe- monio perverrebbe ad usurpargli il trono.
lasgica Troia, venne meno anche la potenza dei Frigi, e sorse il Sgomentatosene , appena nato il bambino, ordin al
regno dei T/idii. suo fido Arpago di farlo morire. Arpago non volle
La Lidia era un paese posto fra la Caria, la Misia, il Mar Egeo imbrattarsi le mani di tanto delitto, ed incaric un pa-
e la Frigia. I pi antichi abitatori di questa provincia furono i Meoni store di esporre l'infante su d'una montagna deserta, dove
di razza Tirreno-Pelasgica. Pi tardi vennero e dominarono i trovasse una sicura morte. Ma il pastore, mosso a com-
Udii di razza semitica. 11 regno fondato da costoro crebbe tanto passione del bambino, allevollo e gli pose nome Agra-
che divenne un vero impero, abb.acciando quasi tutta l'Asia Minore.
dato (2). Cresciuto in et e riconosciutasi la sua na-
Liberatosi appena dagli stranieri i n v a s o r i , Giassare scita, fu mandato in Persia al padre Cambise. Ora av-
pens subito a ripigliare l'assedio di Ninive. F a t t a lega venne che Arpago ricevette una cruda offesa da Astiage
con Nabopolassar, r e di Babilonia, riusc a prenderla e suo re; di che crucciato e coll'animo volto a vendetta,
la distrusse dalle fondamenta, impossessandosi delle in- invit secretamente Agradato, detto poi Ciro, a venire con
credibili ricchezze, che in essa erano racchiuse (An. 625 un esercito a muovergli g u e r r a , mostrandogli gl'innu-
av. Cr.). Ora il viaggiatore visitando quei luoghi va merevoli nemici, che Astiage s ' e r a fatto tra i cortigiani
chiedendo: ove fu la superba Ninive?
t
Cambise per essere pi certo della vittoria e risparmiare
Ammone, nel deserto di L i b i a , a fine di impossessarsi
il sangue dei suoi soldati, in sul cominciar della batta-
delle immense ricchezze, che in esso erano rinchiuse, e
glia, facesse collocare in capo ali esercito una schiera di
rendersi soggetti gli Ammonii, fu a met strada sep-
animali sacri: di cui accortisi gli Egiziani, per non tra-
pellito nelle sabbie del deserto, trasportate a densi nu-
figgere i loro dei, lasciassero procedere inoffesi gli
voli dal vento Simoum. Posesi in persona a guidare
assalitori.
una spedizione contro l'Etiopia; ma venuti meno affatto
Erodoto, parlando di questa fazione campale, nota un i viveri in mezzo al deserto, t r e quarti del suo esercito
fatto curioso. Io ho visto, dice, sul campo di battaglia mor di f a m e , ed egli fu costretto di abbandonare la
una cesa molto sorprendente. Gli ossami di coloro che spedizione.
perirono in questa giornata, formavano due monticelli Esacerbato a tali disastri, d'indole violenta quale era,
separati; da una parte erano quelli degli Egizi, dall'altra inferoc; fece dare alle fiamme i templi di Tebe; e giunto
quelli dei Persiani: i cranii di questi ultimi sono cos in Menfi, trovando la citt in giubilo per aver trovato
teneri, che si possono schiacciar facilmente; quelli degli un nuovo dio Api, ordin si mettessero a morte i Ma-
Egizi al contrario sono cos d u r i , che appena si possono gistrati, e crudelmente si vergheggiassero i sacerdoti;
rompere a colpi di pietra. E questo fatto proviene da egli poi con un pugnale fer lo stesso dio in una co-
ci, che gli Egiziani cominciano da giovani a radersi il scia. F u questa, secondo i sacerdoti Egizi, la massima
capo,e cos il loro cranio s'indurisce al sole; laddove i delle empiet, che siasi mai commesse in Egitto, e rac-
Persiani hanno il cranio debole, perch accostumati fin contarono poi che in castigo di tali misfatti Cambise
dalla giovinezza a vivere all'ombra col capo coperto. divenne pazzo.
Colla vittoria di Pelusio e 10 giorni d'assedio a Menfi, Le sue azioni invero non gli meritano miglior fama.
Cambise domin l ' E g i t t o intero, lo ridusse a provincia Per semplice sospetto mand secretamente ad uccidere
persiana, e pese anche a m o r t e il vinto Psammenite suo fratello Smerdi, e trucid di sua mano la buona
(An. 525 av. Cr.) (1). sorella, che ne piangeva la morte. Un giorno vivi fece
127. S u e p e r d i t e . Signore d e l l ' E g i t t o , Cambise sotterrare fino alla testa dodici personaggi di sua corte;
pens di muovere alla conquista di t u t t a l ' A f r i c a ; ma un altro, dopo aver molto bevuto, domand a Pressispe
le sue conquiste erano t e r m i n a t e . Egli voleva dapprima suo confidente, che cosa dicesse il popolo de' fatti suoi:
domare i Cartaginesi, m a i soldati Fenici, che egli aveva, Signore, ebbegli risposto Pressaspe, il popolo vi colma
ricusarono di portare le armi contro i proprii fratelli, di lodi, ma nota che amate troppo il vino. Credono
epperci dovette rinunciare al possesso di questa potente forse i Persiar.i, ripigli il re t u r b a t o , che il vino mi
repubblica. Un esercito che sped al t e n p i o di Giove faccia vacillare la ragione? Imparino a dire il vero. Tu
poi, se con questa freccia valgo a colpire nel mezzo del
(1) P o r la conquista d e l l ' E g i t t o f a t t a dai P e r s i a n i per la prima volto tulli cuore tuo figlio che vedi l nel vestibolo, sarai accer-
i p a e s i , costituenti quello che c h i a m a s i antico Oriente, si trovarono uniti
sotto l ' a u t o r i t di un solo s o v r a n o . tato che i Persiani s'ingannano a partito. In cosi dire peu
265
mano al suo arco e lo appunta al figlio di Pressaspe.
d^Asia tornasse ai Medi. Accertati i nobili Persiani, mas-
Il giovane cade morto, e il re, crudelmente fatto a-
simamente da Pressaspe, uomo di specchiatissima riputa-
prire il corpo di lui, trovagli il cuore ferito in mezzo.
zione, della verit di quei detti, e, indegnati che lo
Allora voltosi al padre: tu ben vedi, disse, che sono
s c e t t r o fosse cosi uscito dalla legittima dinastia, cospi-
i Persiani i quali han perduto il senno ; trovasti tu mai
r a r o n o contro il nuovo principe, che da 8 mesi si teneva
. altri a colpire pi sicuro di me! Dopo volle far morire
lo scettro. I congiurati erano in numero di s e t t e ,
Creso; ma i suni soldati non ubbidirono al comando.
t r a i quali Dario, figliuolo d'Istaspe, della famiglia reale
128. S m e r d i il m a g o . Cambise imbestialiva in degli Achemenidi. Costoro vennero al palazzo reale, tru-
questo modo in Egitto, quando nella Media la casta dei cidarono le guardie, che volevano loro impedire il passo,
Magi, che perduta avea una parte della sua influenza ed arrivati all'appartamento del falso Smerdi misero a
sotto la dinastia Persiana, approfitt del malcontento m o r t e lui e parecchi suoi aderenti; quindi temendo fra
provocato dalle crudelt del re, per cospirare ai suoi danni. l e mani le teste delle vittime, uscirono dal palazzo con
Proclamarono imperatore un mago, Medo di nazione, grandi strida.
molto simile all'ucciso Smerdi, e fecero credere al po-
I Persiani, riconosciuta l'audacia degli usurpatori Medi,
polo, che realmente costui fosse il fratello di Cambise
si diedero ad uccidere t u t t i i magi, che loro davano nei
e figlio di Ciro. La morte del vero Smerdi non essendo
piedi; e celebrarono per lungo tempo e con grande so-
nota all'universale, come quella che fu eseguita in gran
lennit l'anniversario di questo giorno in cui camparono
segreto, egli venne da tutti riconosciuto, quale figlio e
dal pericolo di una dominazione straniera. Tale festa fu
successore di Ciro il grande. (An. 521 av. Cr.).
chiamata Magofonia, ossia la strage dei magi; e mentre
Costui, impossessatosi del trono e del tesoro regio per si celebrava era vietato ai magi di comparire in p u b -
sostenersi al potere, proclam subito qualche savia legge, blico.
e dichiar per tre anni il popolo esente da ogni balzello
e dal servizio militare. Quasi tutte le provincie si di-
chiararono per lui; ma l'esercito dell'Egitto rimase fe-
dele a Cambise. Il quale acceso di sdegno alla notizia
di siffatta ribellione, si mosse incontanente per venire
in Persia: senoneh, nello scendere precipitosa da ca-
vallo, s'infilz nella propria spada uscita a caso dal fo-
dero, e di questa ferita mori in capo a pochi giorni.
Prima per di spirare pot svelare l'impostura del
mago ai principali dell' esercito, adunati intorno al suo
letto, confessando ad essi l'uccisione di suo f r a t e l l o , e
confortandoli a non voler p e r m e t t e r e , che la signoria
re, e riconosciuto dai Persiani, ebbe a durar grande fa-
tica a farsi del paro riconoscere dalle provincie, le quali
CAPO I V .
tutte s'erano ribellate e proclamate indipendenti. Nel
corso di 35 anni, in cui egli tenne l ' i m p e r o , appena
I l a r i o e i s u o i m p e r o .
che potesse deporre qualche volta le armi.
130. P r i m e s p e d i z i o n i . Sue prime spedizioni
Dario d'Istaspe. Prime spedizioni. Spedizione-
furono contro la Susiana e Babilonia. A Susa un certo
contro gli Sciti. Ultime sue imprese. Esten-
Atrina s'era fatto proclamare r e , ma Dario speditogli
sione dell'impero al tempo di Dario. Sua am-
contro un esercito, in poco lo sbaragli, e condusse lui
ministrazione.
stesso prigioniero. A Babilonia poi erasi fatto r e un certo
% 129. D a r i o d ' I s t s p e . A v v e n u t a l'uccisione del Naditabira, col titolo di Nabucodnosor; e tutte il po-
falso Smerdi e la strage dei Magi, i congiurati delibe- polo l'aveva seguito nella sua ribellione. Con grandi
rarono sulla forma di governo, c h e convenisse dare alla forze Dario fu sopra Babilonia, ma quei cittadini si di-
Persia; e, dopo seria discussione sui vantaggi e sugl'in- fesero valorosamente. Dario riusc ad assediarli in citt;
convenienti di ciascuna, conchiusero l a monarchia essere allora essi spinti dalla disperazione, sterminarono chiun-
la migliore ed a quella si attennero. In quanto alla per- que non portasse le armi, e gli opposero una tale re-
sona da eleggersi al trono, t u t t i si accordarono per Da- sistenza, che ornai toglievasi per disperato dall'impresa,
rio (Barjavus) figliuolo d'Istaspe ( Vistaspa) il quale era gi incominciata da due anni. Ma Zopiro, uno de' suoi
della famiglia regale e lo proclamarono r e (1). capitani e suo intrinseco, vedendo che non poteva riuscire
Il nome di Dario non era il suo p r o p r i o , ma pa- a felice esito, ricorse a tradimento. Si finse disertore,
rola che in lor lingua significa glorioso. E ben gli si e mutilatosi in modo sconcio entr in Babilonia, implor
addisse un tal nome,poich il suo regno forma il periodo l'aiuto di quel r e qualificando di crudele Dario, chel'a-
pi glorioso della storia dei persiani, t a n t o a cagione veva trattato s atrocemente. I Babilonesi gli fecero
delle sue conquiste, quanto per l'eccellente amministra- buona accoglienza e lo posero alla testa di una mano
zione che introdusse ne' suoi stati, al cui ampliamento di soldati. Dario, con cui era in tutto d'accordo, gli lasci
soltanto pensato avevano i suoi antecessori. Proclamato riportare alcune piccole vittorie ; di che Zopiro fu procla-
mato generalissimo dell'esercito babilonese. Dario nel
J t e ? ? ? 0 a H a . S n a e l , ; z i o i> 0 > E r o d o t o r a c c o n t a q u e s t o episodio non guar giorno convenuto fece appressare t u t t e le soldatesche
a t t e n d a l e : I capi della c o n g i u r a c o n v e n n e r o t r a l o r o , c h e q u e - l i t r a e s s
s a r e b b e r i c o n s c a l o r e , il cui cavallo nel l u o g o d e l l a ' l o r o S L a f o s ' e alla citt e Zopiro apertogli le porte, Babilonia ricadde
D i o T 1 S l S r U n r e C O n " i ! r i t i " S 0 l a n a s c e n t e > c h e e s s i c r e d e v a n o loro
f a t t o ^ t i f i ^ A.il 1 5 . T ' P f . r a s r e ! a s u o p a d r o n e , us sii" in potere de' Persiani (1). A prevenire una nuova in-
l a t t o artifizio. Attacco !a notte a n t e c e d e n t e u n a c a v a l l a nel luogo ove do-
P
S ^ S i ' n n ^ , " ^ ' ! ' v i c o n d u s s e d e s t r i e r o del p a -
270 271
dello stretto dei Dardanelli, e fermare cos un piede in che chiamasi Oriente antico. T u t t o l'impero era diviso
Europa. in 20 satrapie o provincie (1).
Desideroso di riparare allo smacco della guerra con- P e r stabilire poi rapide comunicazioni tra le differenti
tro gli Sciti, Dario pens di fare la conquista dell'India. Provincie dell'impero, Dario ordin dei corrieri, che erano
Invi a questo scopo un abile marinaio, perch esplo- ripartiti in molte stazioni, distanti 1' una dall' altra il
rasse i contorni dell'Indo, ed in grazia delie informa- viaggio d'una giornata. Costoro portavano gli ordini del
zioni avute, pervenne a sottomettere al suo scettro le re ai Satrapi, ed i dispacci di questi alla Corte.
contrade situate sulle rive di questo fiume, il quale di- La Corte soggiornava alternativamente ad Ecbatana
venne cos la frontiera dell'impero persiano. nella state, a Susa nell'inverno, a Babilonia e a Per-
I Greci ancora diedero molta briga al re; poich quan- sopoli nel resto dell'anno. Sembra per che Dario sta-
tunque in una battaglia navale fossero superati dai Per- bilisse Susa come vera capitale, ed ivi passasse la mag-
siani, nelle pianure di Maratona restarono eglino supe- gior parte del suo tempo. In ciascuna di queste citt
riori, e fecero perdere ai Persiani ben 100,000 uomini, aveva palazzi suntuosi, giardini e parchi sorprendenti.
oltre ad un gran numero di vascelli. P e r vendicare la Il palazzo del r e si chiama la porta, nome che ancora
vergogna di tale disfatta, Dario divis di andare egli mantiene la corte Turca; e questo avvenne, perch in
stesso nella Grecia, con forze ancora maggiori; ma in in sulla porta della capitale radunavansi i grandi del re
mezzo agl'immensi preparativi ch'ei faceva, gi essendo di ed i supremi giudici per decidere delle liti di maggior
et molto avvanxata, mor nell'anno 485 av. C . , dopo importanza.
averne regnato circa 35.
134. S u a a m m i n i s t r a z i o n e . La divisione del
Le guerre contro i Greci, sopra accennate, saranno paese in satrapie e r a il fondamento dell'amministrazione
raccontate nella stori a Greca; come pure il rimanente della dell'impero. A capo di ognuna stava un governatore ,
storia dei persiani, la quale con essa quinc'innanzi col- detto Satrapo, e ciascuno nella sua satrapia aveva quasi
legasi in gran parte.
l'autorit di vicer: suo principal uffizio consisteva in
133. E s t e n s i o n e d e l l ' i m p e r o a l t e m p o d i D a r i o . far leva di soldati e condurli alla pugna in tempo di
L'impero persiano sotto Dario tocc il sommo della g u e r r a , ed in vegliare alla riscossione delle imposte e
potenza. Esso si estendeva, verso l'oriente fino all'Indo; proteggere l'agricoltura in tempo di pace.
a mezzogiorno lino all'Oceano ed all' Arabia in Asia, e A capo degli affari stavano sette eunuchi, ufficiali
fino all'Etiopia in Africa; verso 1' occidente fino al Me- ordinarli del principe, esecutori delle sue volont. Qual-
diterraneo, a l l ' E g e o , ed al Bosforo di Tracia (Mar di che volta, come ad esempio quando trattavasi di qual-
Azof); al settentrione aveva per confini il Ponto Eusino che spedizione di r i l i e v o , s'invitavano t u t t i i satrapi a
(Mar Nero), la catena del Caucaso, lnr.ir Caspio ed il
fiume Iassarte. Erano dunque a lui sottomesse le parti (1) Secondo Erodoto, le s a t r a p i e f u r o n o 2 0 ; p e r alcune iscrizioni persiane
del mondo a quei tempi pi civili e costituenti quello n e danno un n u m e r o m a g g i o r e : in q u e l l a di Beliistun se ne noverano 23;
in a l t r e a n c h e di pi.
prender p a r t e alle deliberazioni: ma nessuno poteva ivi tare col potere civile nelle loro mani, e l'ampiezza delle
dar libero il proprio consiglio; poich ove il successo ve- provineie, rendevano i rivoltamenti facili e frequenti. I
niva al contrario al loro avviso per lo pi venivano con- Satrapi, lontani dalla C o r t e , sovente finivano per con-
dannati a m o r t e . siderarsi veri principi sovrani, e per r i g u a r d a r e la loro
Il re era considerato quale padrone assoluto della provincia, non pi come p a r t e del regno, commessa alla
vita e delle sostanze dei popoli soggetti, come pure di loro sorveglianza, ma come t e r r a di loro pieno dominio.
tutto il territorio d'Asia. Niuno gli si poteva accostare Questa fu la principale cagione della caduta del grande
senza attenersi ad un rigoroso cerimoniale, e prostrar- impero Persiano.
g l i davanti ad adorarlo quasi divinit. Nessuno poi, L'agricoltura era dai Persiani riguardata come sacra,
secondo il costume delle corti orientali, poteva presen- e Senofonte ci racconta, che t u t t i gli anni il r e perlu-
tarsi al re senza qualche regalo. strava una parte delle t e r r e dell' impero , e faceva le
I soli limiti, che potessero imporsi al potere r e g i o , a l t r e visitare dai grandi della corte. Onorava con regali
erano dettati dalla religione, cio dai sacerdoti, i quali e cresceva di grado que' magistrati, il cui distretto me-
con il nome di magi (come detto al suo luogo), ave- glio fosse coltivato ed abbondasse di alberi e di f r u t t i .
vano in Persia grande influenza ( i ) . Una corte innume- Coloro al contrario , il cui distretto si mostrasse mal
revole, e un grosso corpo di soldati a guardia della coltivato e con pochi abitanti, ancorch ci nascesse per
sua persona, accompagnavano il r e in qualunque p a r t e vessazioni di popoli vicini, venivano puniti e tolti dal
volgesse i suoi passi. loro uffizio.
II r e nominava e revocava i satrapi a suo piacimento, Dario d ' I s t a s p e fu il primo a b a t t e r monete d' oro ,
senza bisogno di domandar consiglio ad alcuno. Una mi- le quali presero il nome di Dariche, e diedero un grande
nima disobbedienza era riguardala come atto di ribel- impulso al commercio. (1)
lione, e conduceva quasi sempre seco la rovina del col-
pevole; ed il pi piccolo sospetto bastava a perdere un
satrapo. Il r e spediva il messo con pieni poteri, il quale
r i m e t t e v a a questo o a quel grande della provincia l ' o r -
dine di uccidere il ribelle: la qual cosa si eseguiva pron-
tamente.
t
il Madzdeismo. Di quest'ultimo fu l'autore Zarathustra essenzialmente buono , creatore , conservatore e gover-
0 Zoroastro ( i ) . natore dell'universo.
136. Z o r o a s t r o e s u a d o t t r i n a . Non si sa nulla Il mazdeismo , dice il dottissimo orientalista Lenor-
di certo della vita di Zoroastro ; anzi vi fu chi dubit m a n t , elimina nel modo pi formale l'idea di emana-
persino se fosse da tenersi quale personaggio storico. zione nell'origine del mondo, ed afferma espressamente
Alcuni lo dicono vissuto molti secoli avanti l ' . V. ed e nettamente 1' idea di creazione , rigettando assoluta-
altri lo mettono al tempo di Dario di Istaspe. Al pre- mente ogni concetto panteistico. Ahura-Mazda, (lo spirito
sente per si tiene come probabile, che Zoroastro sia saggio, trasse il mondo dal nulla per mezzo del Verbo.
1' autore d' una riforma religiosa fra gli A r i i , quando Sembra, al leggere tali idee, di avere nelle mani qual-
questi si trovavano ancora nell'Iran orientale. Forse la che libro ebreo.
predicazione della sua dottrina fu la causa della sepa- Ma la purezza di questa dottrina fu offuscata e gua-
razione degli Indiani dagli Irani. Zoroastro ebbe molta sta intieramente dall' avere Zoroastro ammesso il dua-
relazione con Vistagpa re della Battriana. Egli secondo lismo, per spiegare l'origine del bene e del male; poi-
una leggenda sarebbe perito durante un' invasione che ch sentendo egli ripugnanza ad ammettere che il bene
1 Turani fecero contro i seguaci della nuova dottrina , ed il male procedessero dallo stesso principio, di contro
della quale essi erano avversissimi. U n ' a l t r a leggenda ad Ormuzd, il dio buono , il principio del bene e della
rappresenta Zoroastro sotto il doppio carattere di legi- luce, ammise l'esistenza d'un principio opposto, contro
slatore politico e religioso, e lo fa re della Battriana, il quale Ormuzd , deve lottare costantemente per con-
donde i suoi eserciti sarebbero usciti per imporre colla servare il suo impero. Il principio del male fu chiamato
forza le sue leggi e le sue dottrine. Angra-Mainyou, da cui si fece Ahriman; egli gua-
La dottrina di Zoroastro contenuta nei resti dei li- sta e tenta di distruggere l'opera di Ormuzd, opponendo
bri sacri, detti comunemente il Zendavesta, libro della il male al bene, le tenebre alla luce, la distruzione alla
legge, scritto nella lingua Zenda, parlata dagli Irani. creazione. Ormuzd comanda a sette potenze benefiche
Il Zendavesta pretende essere la rivelazione del Maz- (Amsciapandi), che circondano il suo trono , ed hanno
deismo (scienza universale), fatta dalla parola per ec- sotto di loro un grandissimo numero di Izedi, genii buoni
cellenza, della parola pura, attiva a Zoroastro, e col o angeli; Ahriman anch' egli comanda a sette potenze
suo mezzo a tutta l'umanit, come la buona legge . malvagie (Dervandi), che lo aiutano e che dirigono una
Il Mazdeismo proclama un solo Dio, detto Ahwa-Mazda, moltitudine di Dea o demonii. Anche l'uomo sub l'in-
da cui i Persiani posteriori fecero Ormudz. Questo Ente fluenza della rivalit del bene e del male ; ciascun uomo
Supremo, secondo questi loro libri, realmente un dio ha il suo Zerven, che come l'angelo della sua carriera,
spirituale, esistente per s medesimo, increato ed eterno, che deve vegliare su lui e difenderlo contro i Devi.
La morte fu introdotta da Ariman a cagione del pec-
(1) F . LENORMANT, Ilistorie ancienne de l'Orient, livre V, Chapitre I . cato del primo uomo ; ma Ormudz stabil, che dopo
morie le anime dovessero presentarsi al suo tribunale vera della religione di Zoroastro. I Turani adoravano
per essere giudicate. Quelle trovate buone sono man- Afrasiab, il gran serpente. I magi, loro casta sacerdo-
date nel soggiorno della felicit, in compagnia degli an- tale, identificarono Afrasiab con Ariman , e lo fecero
geli (armsciapandi), e le cattive precipitate in un abisso uguale sotto t u t t i i rapporti ad Ormudz. Gli Arii-Medi
tra pene a t r o c i , le quali pene possono tuttavia venire adottarono quest'eresia, ed in onta allo spirito della vera
abbreviate dai suflraggi dei vivi; ma la maggior parte religione di Zoroastro adorarono il principio del male
vi staranno fino alla consumazione dei secoli, cio per quanto quello del bene. P e r tal modo sorse e fu accet-
12,000 anni, dopo cui la t e r r a sar incendiata, finch tata la superstizione conosciuta sotto il nome di Magismo.
consumate le immondezze, sorger una terra nuova, pura Presso i Persiani la dottrina si conserv pi a lungo
come era nel momento della creazione. Ariman vinto nella sua purezza. Il corruttore stato Artaserse Mne-
con tutti i suoi verr anche purificato nel gran fuoco mone, il quale introdusse a forza il culto dell' Anaitis
e sulla nuova terra, popolata dalle anime di t u t t i i de- babilonese (Melitta od A s t a r t e , simboleggiata nella luna),
funti regner Ormudz solo , in piena felicit senza che in onore della quale si commettevano le pi esecrabili
pi alcun male possa venirla a conturbare. oscenit. D'allora si pretese combinare il dualismo Maz-
Una dottrina tanto spirituale doveva avere un culto deistico col politeismo assiro-caldeo, ammettendo gii dei
semplice oltre ogni dire. Difatto narra Erodoto che i stranieri nella religione di Zoroastro, collocandoli sola-
Persiani non avevano n idoli, n templi, n altari. Il mente ad un grado sotto ad Ormuzd. E n t r a t o nella via
culto consisteva tutto in preghiere ed in inni, nella con- della corruzione, il Mazdeismo la percorse t u t t a e de-
servazione del fuoco, nel quale adorano Ormudz, nel sa- cadde con rapidit nell'abbiezione degli a l t r i culti orien-
crifizio di animali, come il cavallo, il bue , la pecora tali. Ai tempi di Alessandro si form la dottrina dei
L a morale del Mazdeismo semplice e pura. Il fedele Zarvaniani, vera corruzione del dogma primitivo di Zo-
adoratore di Ormudz deve combattere il male sotto t u t t e roastro. Questa dottrina suppone anteriormente ad Or-
le forme. Questa morale raccomanda parimenti la pra- muzd ed Ahriman e sopra loro un personaggio unico
tica della virt, la preghiera ed il lavoro. Ci vuol dire il tempo senza limiti , detto Zarvane , il quale a-
m conclusione , che il Mazdeismo conserv pi che le vrebbe fatto uscire dal suo seno per via di emanazione
a l t r e religioni corrotte pura l'idea delle tradizioni pri- i due principii. Questa mostruosa concezione, che ricon-
1
mitive.
duce il Mazdeismo a un panteismo assoluto; che sosti-
137. C o r r u z i o n d e l M a z d e i s m o . Il Mazde- tuisce l'emanazione alla creazione e fa Ormuzd organiz-
ismo non si mantenne a lungo nella sua primitiva forma zatore dell' universo preesistente in potenza, mentre
presso gli Arii conquistatori della Media, ma presto sotto Zoroastro lo fece c r e a t o r e ; che assimila l'essere in s,
l'influenza della religione dei Turani si corruppe grande- la divinit alla materia i n c r e a t a , al supposto eterno ;
mente, e deriv quel carattere proprio solo della religione che distrugge ogni distinzione nell'ordine morale, fa il
dei magi, che spesso fu per errore preso per l ' i n d o l e bene ed il male , emanati 1' uno e 1' altro dalla stessa
sostanza divina, questa mostruosa concezione ossoluta-
dia e i suoi abitanti nello stato, in cui si trovavano allora, e nulla
raente contraria allo spirito stesso della riforma di Zo-
ci viene appreso della lingua letteraria, n della ricca letteratura
roastro. Nessun vestigio di tale dottrina fu trovato ne-
filosofica e religiosa degli Indi, n del passato di quei popoli.
gli antichi pezzi del Zendavesta. I dotti moderni dicono Furono i Missionarii, che, cominciando dal secolo XVI, per poter
questa dottrina il risultato d'una influenza del panteismo disputare a fondo coi Bramani, sacerdoti indiani, dovettero appli-
grossiero e materialista della Caldea. carsi allo studio del Sanscrito, cio dell'idioma in cui sono scritti
gli antichi libri filosofici e religiosi degli Indi. 11 primo che, per
quanto consta, abbia posseduto piena e profonda cognizione del
Sanscrito, fu il P. Iioberto De' Nobili da Montepulciano; il quale
SEZIONE VI. in pochi anni acquist tanta perizia in quella lingua, da poter at-
tuare l'ardito e singoiar disegno di fingersi sacerdote indiano e di
comporre in sanscrito opere che present agli indiani, come appar-
L' INDIA. tenenti ad un'et remotissima e come state ritrovate da lui. Ma,
dopo il De-Nobili, decadde di nuovo questo impegno. Fu ai nostri
Fonti storiche. - Le notizie, che gli antichi greci e romani giorni soltanto, che lo studio dell'India e del Sanscrito cess di
possedettero intorno all' India, sono oltremodo scarse, incompiute essere uno studio fanciullesco e di pura curiosit; poich, essendosi
erronee e miste di elementi fantastici e favolosi. Erodoto e Ctesia occupati di esso accurati indagatori e sommi ingegni, gli studi
ne parlarono come di un paese, che si conosce vagamente e indi- progredirono e si perfezionarono mirabilmente.
rettamente. La spedizione di Alessandro Magno oltre l'Indo ag-
giunse qualche cosa, ma non molto alle notizie precedenti, poich Il Sanscrito l'antica lingua degli Indi, la quale, per quanto
la civilt essenzialmente stazionaria dell'indiano fece tanto contra- credesi, cess di essere parlata almeno tre secoli prima dell' E.
sto con quella essenzialmente progressiva dei Greci, che non fu V., e ced il posto ad altri idiomi popolari derivati da esso. Il
da questi capita n tenuta in conto alcuno. Molte cognizioni si Sanscrito rimase per la lingua sacra e classica, e la nozione e
aggiunsero, quando l'impero fondato dal grande conquistatore Ma- l'uso di esso si conserv presso i Bramani, precisamente come presso
cedone essendo stato diviso tra i suoi generali, uno di questi Se- di noi l'uso del latino si conserv presso il clero e per le cose di
leuco, soprannominato Nicatore, a cui era toccata una buona 'parte Chiesa, essendosi introdotto per le cose ordinarie l'italiano dal me-
delle provincie Asiatiche del detto impero, ebbe occasione d'inviare desimo latino generato.
una legazione presso Candragupta, principe indigeno indiano il cui Lo studio del Sanscrito stato fecondo di risultati di un' im-
regno trovavasi nel bacino del Gange. Megastene, capo di quell'amba- portanza rilevantissima, i quali debbono distinguersi in due ordini
sciata, stette lungo tempo nella suntuosa capitale di quel regno diversi. Da un lato, cotale studio schiuse la via alla cognizione di
e, tornato in Occidente, scrisse intorno al clima, al suolo, ai pro- una letteratura ricchissima e al tempo stesso di una civilt antica
dotti dell'India e intorno alla vita ed ai costumi de' suoi abitatori di cui non erasi precedentemente neppur sospettata l'esistenza.
un libro, oggi perduto, intitolato Le Indiche, il quale fu il fonte Dall'altro esso sparse improvvisamente uno sprazzo di vivida lu-
principalissimo a cui attinsero Diodoro, Strabone Ariano, e in ge- ce nel campo delle discipline filologiche e linguistiche e guid ad
nerale i pi degli scrittori greci e latini. Ma le cognizioni dateci una nuova e veramente razionale classificazione delle lingue e
da Magastene furono principalmente geografiche e riguardavano l'In- dei popoli. La cognizione di questa lingua diede anche uno smi-
surato incremento alle condizioni concernenti l'India antica. La
sostanza divina, questa mostruosa concezione ossoluta-
dia e i suoi abitanti nello stato, in cui si trovavano allora, e nulla
raente contraria allo spirito stesso della riforma di Zo-
ci viene appreso della lingua letteraria, n della ricca letteratura
roastro. Nessun vestigio di tale dottrina fu trovato ne-
filosofica e religiosa degli Indi, n del passato di quei popoli.
gli antichi pezzi del Zendavesta. I dotti moderni dicono Furono i Missionarii, che, cominciando dal secolo XVI, per poter
questa dottrina il risultato d'una influenza del panteismo disputare a fondo coi Bramani, sacerdoti indiani, dovettero appli-
grossiero e materialista della Caldea. carsi allo studio del Sanscrito, cio dell'idioma in cui sono scritti
gli antichi libri filosofici e religiosi degli Indi. 11 primo che, per
quanto consta, abbia posseduto piena e profonda cognizione del
Sanscrito, fu il P . Roberto De' Nobili da Montepulciano; il quale
SEZIONE VI. in pochi anni acquist tanta perizia in quella lingua, da poter at-
tuare l'ardito e singoiar disegno di fingersi sacerdote indiano e di
comporre in sanscrito opere che present agli indiani, come appar-
L' INDIA. tenenti ad un'et remotissima e come state ritrovate da lui. Ma,
dopo il De-Nobili, decadde di nuovo questo impegno. Fu ai nostri
Fonti storiche. - Le notizie, che gli antichi greci e romani giorni soltanto, che lo studio dell'India e del Sanscrito cess di
possedettero intorno all' India, sono oltremodo scarse, incompiute essere uno studio fanciullesco e di pura curiosit; poich, essendosi
erronee e miste di elementi fantastici e favolosi. Erodoto e Ctesia occupati di esso accurati indagatori e sommi ingegni, gli studi
ne parlarono come di ini paese, che si conosce vagamente e indi- progredirono e si perfezionarono mirabilmente.
rettamente. La spedizione di Alessandro Magno oltre l'Indo ag-
giunse qualche cosa, ma non molto alle notizie precedenti, poich Il Sanscrito l'antica lingua degli Indi, la quale, per quanto
la civilt essenzialmente stazionaria dell'indiano fece tanto contra- credesi, cess di essere parlata almeno tre secoli prima dell' E.
sto con quella essenzialmente progressiva dei Greci, che non fu V., e ced il posto ad altri idiomi popolari derivati da esso. Il
da questi capita u tenuta in conto alcuno. Molte cognizioni si Sanscrito rimase per la lingua sacra e classica, e la nozione e
aggiunsero, quando l'impero fondato dal grande conquistatore Ma- l'uso di esso si conserv presso i Bramani, precisamente come presso
cedone essendo stato diviso tra i suoi generali, uno di questi Se- di noi Fuso del latino si conserv presso il clero e per le cose di
leuco, soprannominato Nicatore, a cui era toccata una buona'parte Chiesa, essendosi introdotto per le cose ordinarie l'italiano dal me-
delle provincie Asiatiche del detto impero, ebbe occasione d'inviare desimo latino generato.
una legazione presso Candragupta, principe indigeno indiano il cui Lo studio del Sanscrito stato fecondo di risultati di un' im-
regno trovavasi nel bacino del Gange. Megastene, capo di quell'amba- portanza rilevantissima, i quali debbono distinguersi in due ordini
sciata, stette luugo tempo nella suntuosa capitale di quel regno diversi. Da un lato, cotale studio schiuse la via alla cognizione di
e, tornato in Occidente, scrisse intorno al clima, al suolo, ai pro- una letteratura ricchissima e al tempo stesso di una civilt antica
dotti dell'India e intorno alla vita ed ai costumi de' suoi abitatori di cui non erasi precedentemente neppur sospettata l'esistenza.
un libro, oggi perduto, intitolato Le Indiche, il quale fu il fonte Dall'altro esso sparse improvvisamente uno sprazzo di vivida lu-
principalissimo a cui attinsero Diodoro, Strabone Ariano, e in ge- ce nel campo delle discipline filologiche e linguistiche e guid ad
nerale i pi degli scrittori greci e latini. Ma le cognizioni dateci una nuova e veramente razionale classificazione delle lingue e
da Magastene furono principalmente geografiche e riguardavano l'In- dei popoli. La cognizione di questa lingua diede anche uno smi-
surato incremento alle condizioni concernenti F India antica. La
letteratura Sanscrita, la pi vasta e la pi copiosa letteratura del-
l'antichit, comprende scritti di pi specie ed appartenenti ad et
diverse. Pure, cosa singolare, manca di opere storiche propriamente
dette, e.solo indirettamente porge qualche sussidio per conoscere CAPO I.
gli eventi principali della nazione Indiana, mentre dall'altra parte
ne rischiara con viva luce la religione, le istituzioni e i costumi.
Nozioni Geografiche. Clima. Prodotti.
Circa la parte pi antica della vita degli Ani dell'India, le no-
Agricoltura. Industria e Commercio.
tizie ci sono somministrate dai Veda, opera che consta di quattro
grandi libri (Rig-Veda, Sama-Veda, Iagir-Veda, Atarva-Veda). Questi 138. N o z i o n i G e o g r a f i c h e . Il paese che gli an-
libri che sono altrettante collezioni di inni, di preghiere, di formole sa- tichi veneravano come maestro, ma che rimase come un
cerdotali, risalgono almeno al secolo XIII ,v. C. I due smisurati poemi,
arcano agli occhi loro, e che solo adesso va aprendosi
il Mahabharata ed il Mamayma, riferentisi a un'et pi recente dei
cerne un libro chiaramente stampato avanti gli occhi
Veda, possono reputarsi anch'essi fonti storici. Altrettanto dicasi dei
Puranas, collezione di leggende cosmogoniche, mitologiche ed nostri, VIndia. Questa regione, cos denominata
eroiche, miste ad istruzioni teologiche e a precetti Ascetici. E pi dal fiume Indo, che ne segna i confini verso occi-
importante senza dubbio il Mattava-marma - Sstra, ossia il dente, una vastissima contrada, la quale posta a mez-
libro delle leggi di Manu. Questo codice di leggi civili e di pre- zod dell'Asia, si protende dell' enorme catena dei
cetti religiosi documento degno di molta attenzione. monti Imalaja al settentrione (1) , che sono i pi
La mancanza tuttavia di storiche narrazioni l si, che non alti del mondo , e termina a mezzod in una grande
possibile studiare n conoscere veramente le vicende particolari penisola circondata dall' Oceano Indiano, detto mar d'O-
della nazione e dei vari stati dell'India attraverso i secoli; ma man ad Occidente, e golfo di Bengala ad Oriente. Il
vuoisi osservare, che gli Indi essendosi trovati per la loro posizione mare insinuandosi fra terra moltiplica le cale ai navi-
geografica al tutto segregati dalla parte dell'Asia in cui sono avve- ganti, che dai pi antichi tempi vi recavano il danaro
nute invasioni, guerre rivoluzioni e rilevanti mutazioni politiche e
in cambio delle derrate, onde natura privilegia quel suolo.
e territoriali, conservarono una certa continuit nella loro vita ci-
vile, la quale, non che non essere stata mai distrutta, non ha I fiumi Indo, Gange e Bramaputra (2), che sono da
nemmeno" subito interruzioni o alterazioni prodotte da forze esterne. annoverarsi tra i pi grandi fiumi del mondo, la per-
Quindi mentre nelle altre regioni, p. es. in quella del Milo, o in corrono, e mille ruscelli la irrigano abbondantemente.
quella del Tigri o dell'Eufrate, le reliquie dell'antico incivilimento Discendendo dai monti Imalaja e dall'altopiano, che vi
si rinvengono, per cos dire, 'sepolto sotto gii strati delle altre ci- sottost, i fiumi scorrono precipitosi e scontrandosi fra
vilt ivi successivamente fiorite, in conseguenza delle mutazioni di loro ribollono come l'oceano in tempesta, indi mesco-
varia natura a cui quei paesi andarono soggetti, nella regione del-
l'Indo e del Gange all'incontro gli elementi fondamentali della ci- (1) Questa catena addimandasi Himalaya nella lingua di quei p a e s i , e
vilt degli Indi si sono conservati dai tempi antichi fino all'et viene a dire dimora della neve, dalla voce Urna che significa neve, e oa
alaia che equivale a dimora. Anticamente e r a appellata Imam. In siffatta
moderna, in modo da potersi ravvisare nei costumi d' oggi i co- catena s'innalzano il Davalagiri, il Guarisancar, che sono le cime pi alte
stumi di 3000 anni or sono. del globo, essendo elevate oltre ad 8,800 metri sul livello del m a r e .
(2) Indo significa fiume per eccellenza, od acqua corrente ; Gange, fiume
S a c r o ; Bramaputra, figlio di B r a m a .
lati traversano le. interminabili pianure per recare gni velenosi, di scorpioni e ben anche di serpenti, i
guerra, anzich tributo al mare.
quali cercano rifugio nelle case ; e nella stagione secca
L'estensione dell'India equivale a 10 volte l'Italia, i miasmi, che da t u t t e parti esalano, apportano t e r r i -
ed il numero de' suoi abitanti supera i 150 milioni, n bili febbri, e le pi pericolose malattie, senza contare
pare che fosse minore nei tempi antichi. l'insopportabile, continua, foltissima polvere dai non mai
Due regioni facilmente si distinguono in questa con- interrotti venti sollevata.
trada : la parte continentale che forma l'India propria- Fuori di questi inconvenienti l'India, per lo splen-
mente detta , il paese per eccellenza degli Arii Arya- dore del cielo, per le sue foreste, pe' suoi animali e
varia); e la parte peninsulare, che ora chiamasi Dekan per le sue ricchezze d'ogni genere, lascia ai viaggiatori
e che gli antichi chiamavano Daaiinapatha. Si soleva an- l'impressione d'un paese maraviglioso e tale, che nes-
che attribuire il nome di India al paese che trovasi, al sun'altra contrada le si pu paragonare.
di l del Gange, cui denominavano India ultra Gangem,
140. P r o d o t t i . L'India na una ricchezza svariata
ma esso era affatto sconosciuto agl'Indiani medesimi, i
di produzioni, quale non s'incontra in a l t r e regioni. Il
quali solamente traevano di l alcuni prodotti di cui
suolo, ovunque l'industria umana pot regolar bene l ' i r -
abbisognavano.
rigazione delle t e r r e , feracissimo sopra ogni credere ;
Le coste del Dekan sono formate all'Oriente ed al- ben cinque raccolti all'anno si fanno in alcuni luoghi ;
l'Occidente dalle due catene dei monti Gates, ai piedi poich i cereali, e specialmente il riso, la canna da zuc-
delle quali dalla parte del mare, si estende uno stretto caro, il pepe, le spezie, ogni sorta di legumi, di f r u t t a
littorale, e vanno a riunirsi al punto pi meridionale e di fiori, le piante proprie a tingere, il lino, la canapa,
fermando il Capo Comora (oggi Gomorino). il cotone, l'indaco, ecc. ecc. crescono con una rapidit
139. C l i m a . - Il clima dell'India in alcuni siti maravigliosa, e quasi senza coltura alcuna. Sonvi fore-
temperato, in altri caldo senza misura. I venti periodici ste intiere di ebano, di legno di f e r r o , di sandalo, di
chiamati mussoni, che soffiano da Aprile a S e t t e m b r i mogano e di altri legni preziosi. Innumerevoli greggi
dal mezzod e da Novembre a Marzo dal settentrione , pascolano sul perpetuo verde d'immense praterie, men-
hanno grande azione sui clima, producono pioggie rego- tre gli animali pi feroci popolano le foreste e, quando
lari e lunghe secondo le stagioni, e nembi cos furiosi la fame li spinge, ti vengono fin sull'uscio di casa.
e spaventevoli da non potersene avere riscontro in Eu- I leoni, le tigri, le pantere, i leopardi, i rinoceronti
ropa; e a vicenda o un' umidit unita ad un calore in- ed i velenosissimi serpenti, sono qui come in loro patria,
sopportabile, o un secco estremo unito ad uh freddo e vi crescono in numero sterminato. Ma anche qui
intenso, sebbene questo sia pi raro. la patria degli animali pi utili all' uomo; e per non
L'Europeo difficilmente si pu addattare al clima di dire de' buoi, dei cavalli, dei cervi, delle scimmie, dei
una gran parte dell'India, poich nella stagione delle pavoni, ecc. accenner solo ai numerosissimi cammelli
pioggie si trova in preda a milioni di moscherini, di ra- ed elefanti, i quali mansuefatti riescuno d'un utilit im-
mensa, come quelli che servono in tempo di pace al tivo con le regioni al di l del Gange, esportandone
trasporto delle m e r c i , ed in guerra a scompigliare le quantit enorme di riso, ed anche con la Cina da cui
file dei nemici. Queste maraviglie poi sono ancora poca esportavano la seta. P e r lo pi le carovane andavano
cosa accanto alle pietre preziose, ai diamanti, ai rubini, sugli elefanti: facevano viaggi che alle volte duravano
ai topazi, che abbondano in quelle terre. -anche t r e o quattro anni tra l'andata ed il ritorno. An-
141. A g r i c o l t u r a , I n d u s t r i a e C o m m e r c i o . che sufficiente era il movimento per mare, in partico-
Le terre gi cos fertili per natura, erano anche colti- lar modo rivolto all'Isola di Ceilan, loro emporio prin-
vate con sollecitudine, essendo tenuta in grande impor- cipale, e all'Indo-Cina. Quelli che uscivano a trafficare
tanza l'agricoltura. Il contadino era rispettatissimo, non erano chiamati Baniani.
tolto mai dalla campagna, neppure pel servizio militare:
uffiziali appositi misuravano i terreni, curavano i ca-
nali, tracciavano le vie fra.i campi sterili. Nelle stesse CAPO II.
guerre i soldati dovevano aver riguardo a non devastare
le terre, n potevano ridurre a schiavit i contadini : SI P e r i o d o Vedi co.
onde , vicino al campo di battaglia , il colono guidava
Primi abitatori. Gli Arii nell'India. I Veda.
tranquillamente il suo a r a t r o .
La societ Vedica. La religione Vedica.
N di piccola importanza era l'industria. La lavora-
zione del cotone era animata assai: tessevano svariatis- 142. P r i m i a b i t a t o r i . I primi abitatori del-
sime stoffe sia bianche sia tinte : gi antichissimamente l'India furono i Dravidi di razza Giafetica (di famiglia
tessevano la scorza degli alberi e facevano quei morbi- Turanica), ed i Chusciti di razza Camitica. I Dravidi
dissimi scialli, che l ' a r t e Europea non sa per anco imi- vennero per i primi, non molto tempo dopo la disper-
t a r e . La tinta turchina detta indaco t r a e origine di l. sione degli uomini, e si diffusero largamente. Ma per
Anche il commercio e r a allora molto animato. Ampie l'invasione dei Chusciti molti di essi si ritirarono nella
vie erano aperte, con pietre migliarie che segnavano le Penisola del Dekan, della quale occupano anche al pre-
distanze, le stazioni e gli alberghi, e con appositi uffi- sente la massima parte. I Chusciti, partendo dalla Cal-
ziali .a guardarle. Ma gli Indiani, assai pi contemplanti dea e i estendendosi progressivamente lungo il litorale
che attivi, ordinariamente aspettavano che gli occiden- marittimo, dopo aver occupato la parte meridionale
tali venissero a cercare le merci loro, mentr'essi tran- dell'Iran, penetrarono finalmente nell'India e si sta-
quilli, considerando l'Indo come il termine del mondo, bilirono in tutto il bacino dell'Indo e del Gange.
non s'avventuravano al mare. Ci non toglie che varie Questi Chusciti erano una razza di color bruno e
carovane non si portassero dalla parte d'occidente fino quasi nero ; ma che tutte le tradizioni antiche del 1
all'Egitto ed all'Arabia per esportarvi gomme ed in- l'India s'accordano a rappresentarci come molto avanti
censi, e dalla parte d'Oriente facessero commercio at- nella coltura, possedendo grandi citt, un'agricoltura
perfezionata, un'industria fiorente, cognizioni assai svi- che formano i libri sacri degli Indiani e che furono con-
luppate sotto certi rapporti ; in una parola tutto il fondo servati con religiosa cura dai Bramini. I Veda sono
della vecchia coltura chuscitica quale si vide nella Caldea. raccolti in quattro grandi libri : Rig-Veda, Sama- Veda,
Una terza popolazione venne dall'Occidente ad occu- Iagiur-Veda e Atarva-Veda. Ciascun libro comprende
pare questi paesi e a sovrapporsi agli abitanti che gi t r e parti, i Mautras o gli inni propriamente detti, e
vi erano: sono gli Arii, i quali, (come esponemmo al poi due ordini di commentarii, che finirono col tempo per
paragrafo 116 parlando dell'origine di questi popoli), diventare anch'essi sacri. Di questi commentarii, gli uni
varcata la catena dell' Indo-kousk, vennero in cotesti bei dogmatici, mitologici e sopratutto rituali (i Brarnanas),
paesi per porvi la loro fissa dimora. rimontano ai principii della costituzione della dottrina
Determinare il tempo in cui gli Arii penetrarono dalla braminica; gli a l t r i , posteriori d'assai e principalmente
regione dell'Occus all' India, non possibile; forse l'in- filosofici e morali, sono detti Oupanischads. Come si vede
vasione avvenne a pi riprese fra il 1400 ed il 1100 circa la sola parte veramente antica di queste raccolte sono
av. C. Neppure sappiamo il perch gli Arii parlanti la gli inni dei Mautras; i quali comunemente si fanno risa-
lingua sanscrita, si siano separati dagli Arii parlanti la lire fino al secolo X I V av. C., vale a dire circa al tempo
lingua zenda, e si siano dipartiti dalla regione dell'Oxus, di Mos; e ci si ricava anche da questo, che la loro lin-
patria comune e primitiva. Solo sappiamo che questi Arii, gua, paragonata al sanscrito classico delle grandi epopee,
calati nella valle dell'Indo, si stabilirono sulle rive di presenta un carattere d'arcaismo assai spiccato. Il primo
questo, ed a poco a poco occuparono il paese, che essi lavoro di raccogliere gli inni , prima isolati e recitati
chiamarono Sapta-Sindliava, o paese dei sette fiumi arbitrariamente, viene attribuito a Krischna Draipayana,
(Pendgib). Quivi essi lasciarono la denominazione generica sopranominato Veda-Vyasa, l'ordinatore dei Veda .
di Arii e si chiamarono Indiani. La conquista del nuovo
144. C o s t i t u z i o n e d e l l a S o c i e t v e d i c a . Dagli
paese cost agli Arii-Indiani lunghe lotte cogli indi-
inni vedici si ricava che gli Arii del Sapta Sindhava
geni Chusciti, che essi chiamarono col nome generico di
erano pastori ed agricoltori. Ciascuna famiglia si sta-
Dasious (nemici); ma in fine ci riuscirono completamente,
bil in luogo adatto per pascolare i proprii armenti e
ed i Chusciti non poterono pi in seguito alzare la testa:
coltivare le t e r r e . Alla morte del padre le famiglie non
furono costretti a riconoscerne la superiorit e starsene
si discioglievano, n si dividevano i beni, ma tutti re-
a loro sottomessi come una classe soggetta. (1).
stavano uniti e formavano una specie di associazione at-
143. I V e d a . Tutto quanto conosciamo sul pe- torno al primogenito od attorno a quello, che tutti
riodo primitivo della storia degli Arii, sul tempo cio d'accordo incaricavano di continuare il culto in onore
durante il quale dimoravano concentrati nel Sapta-Sin- degli antenati, e questi veniva considerato come ammi-
dhava, si trova nelle raccolte degli inni, dette Veda, nistratore dei beni comuni. La famiglia cos si perpe-
tuava per molte generazioni, e si chiamava famiglia
(1) Lenormdnl, HUtorie ancienne de l'Orient, Uvre huilime. chapilre I. associata per il vitto, il culto e i possessi .
BARBERIS. Storia orientale. 20
Varie famiglie poi cosi unite con vincoli matrimoniali,,
riti dei sacrifizii ed alle invocazioni religiose : erano i
ma che avevano il medesimo culto e il medesimo capo,,
Bramani (cos detti da brama, la preghiera). Di fianco
formavano un villaggio. Ciascuna famiglia della comunit
a questi stavano i capi, i guerrieri, i forti, gli Kcha-
conservava il suo proprio patrimonio, aveva la sua abi-
trias (da kchatra, forza , protezione, parola analoga al
tazione distinta (1) ; ma ciascuna comunit di villaggio
greco nproi). Infine, sotto ai saggi ed ai capi, eravi il
formava un t u t t o , i cui membri erano solidali e posse-
grosso della trib, i Vagias (da vig, il popolo), che at-
devano in comune la foresta e i terreni incolti e da
tendeva alla pastorizia ed alla coltura dei campi.
pastura. Il villaggio aveva il suo capo, che era assistito
145. L a r e l i g i o n e v e d i c a . L e trib Ariane di-
da un consiglio dei capi delle famiglie.
scese verso l'Indo, quando erano ancora nei loro primi-
Infine le Trib si costituivano in seguito ad accordo tivi paesi, non avevano voluto accettare la riforma
delle famiglie , che abitavano uno stesso territorio per religiosa, che col andava spandendosi, personificata
provvedere agli interessi comuni. Ciascuna trib poi sotto il nome di Zoroastro ; ed arrivati nell' India
aveva il suo capo, che i Veda designano sotto il nome cercarono di star attaccati alla religione primitiva, che
di raja (2). i loro padri avevano professata nella regione dell'Oxus.
Gli inni vedici nominano dieci trib (tre delle quali, i Tuttavia non pass molto t e m p o , che questa religione
Bharatas, gli Iksciavakus e i Pauravas appariscono pi s'and gradatamente alterando e declinando sempre pi
potenti e pi ragguardevoli delle altre) ; tuttavia lecito verso il politeismo. L' idea fondamentale e primitiva
pensare che il numero ne fosse maggiore e che sia man- dell'unit divina s'andava obliterando: ed i personaggi
cata l'occasione di nominare le pi piccole e meno im- divini secondarii, Dvas, emanati della sostanza del-
portanti. La distinzione delle caute, quale noi la ve- l'Essere supremo, i quali prima non erano stati tenuti
diamo stabilita in seguito noli India, non esisteva ancora se non come qualit o potenze, tendevano sempre pi,
presso gli Arii del Sapta-Sindhava. Tuttavia qualche nell'opinione popolare, a divenire esseri affatto distinti;
germe eravi gi come condizione sociale, ma non come cosicch i fenomeni celesti ed atmosferici, e specialmente i
istituzione. Infatti in un inno dei V eda , si legge : O fenomeni luminosi, gli agenti che li producono, il sole,
Agvins ! favorite la piet (branma) , esaudite la pre- il fuoco, le stelle, il lampo, i fulmini, l'aurora, le nubi,
ghiera... favorite la forza (kchatra), proteggete gli eroi., la notte divennero a poco a poco l'oggetto dell'adorazione
aiutate il popolo (vig) . Di qui si scorge come nelle degli Indiani nel periodo vedico.
trib vediche vi fossero tre classi sociali. Un certo
Il pi grande degli di vedici Indra , il Dio del
numero di famiglie, che si vantavano di discendere da-
cielo, dell'atmosfera, del fulmine, il Dio che domina
gli antichi saggi, dai Rischis cio, s ' e r a conscralo ai
tutto il mondo. Gli Arii l'invocavano come Dio eterno,
essere primitivo e supremo, la cui potenza non aveva li-
(1) In Sancrito q u e s t e abitazioni si c h i a m a v a n o dama, p a r o l a , che , s e
ben si osserva, m o l t o alfine al greco '.jXZC, ed al latino domus.
miti, a lui era impossibile resistere ed era incomparabile.
(2) Cfr. il latino rex, regs. Indra squarcia le nubi, libera le acque prigioniere e loro
I*
alimentava la fiamma. Soma per la sua importanza
apre l'uscita verso la t e r r a , ove portano la frescura e
nel sacrifizio divent un dio di grande considerazione
la fecondit. In molti inni del Rig-Veda si celebrano i
esso medesimo, e fu anche innalzato allo stesso grado
combattimenti e le vittorie d'Indra contro Vritra, per-
degli di di primo ordine.
sonificazione delle nubi oscure, che si attortigliano e si
svolgono nel cielo come serpenti mostruosi (1). Riguardo al culto baster notare, che consisteva in of-
ferte di latte, burro, miele, in sacrifizi di animali e spe-
Accanto ad Indra, ed investito sovente della medesima
cialmente di cavalli. Le cerimonie del culto si compivano
potenza e dei medesimi attributi di esso, la mitologia
nell'interno della casa, o si celebravano all'aria aperta,
vedica ci mostra Varuna, ossia la volta celeste, e pi
poich non sembra che allora gli Indiani avessero templi.
particolarmente il firmamento, il cielo stellato (2).
Negli inni vedici si scorge che gli Arii avevano una
Surya invece il s o l e , il rappresentante del fuoco
convinzione profonda, che la virt della castit fosse
celeste, la sorgente perenne della luce e del calore.
t r a i doveri pi importanti, e per ci l'avevano in vene-
Tuttavia per la consuetudine di designare un mede-
razione grande, e si tenevano in mille precauzioni per non
simo essere con vocaboli diversi rispondenti ai diversi
mancare ad essa; facevano poi molte cerimonie espiati ve
aspetti sotto i quali vien considerato, pei' la facilit
per coloro che si fossero contaminati. Queste idee erano
con cui la fantasia degli Indi trascorreva a formare di
connesse con il concetto che essi tenevano dell'esistenza
ogni attributo, di ogni qualit un essere divino, la di-
umana. Essi tenevano che il corpo fosse l'involucro
vinit solare oltre che da Surya veniva rappresentata da
materiale d'un essere immateriale, che procedeva da Agni.
Smitri (il generatore), che il sole sorgente, da Mi-
Alla morte, gli elementi materiali ritornavano alla so-
tra (l'amico), che il sole giunto alla met del suo corso
stanza da cui erano venuti: (1) quanto all'essere imma-
quotidiano, da Aryaman (il protettore) che, per quanto
teriale , all' anima, specie di forma luminosa, il cui
sembra, fu dapprima come il sole tramontante, pi tardi
splendore sfugge alla vista dei viventi , esso ritorna
come il sole distruttore ed apportatore di morte.
agli di o si perde nella sostanza A'Aditya, cio nella
Altro gran dio velico Agni, il fuoco t e r r e s t r e (3). natura madre di t u t t e le cose; la sua sorte dipende dalla
Disceso dal cielo, o generato da Indra nel seno delle nubi, perfezione, a cui giunse. Cos gli inni vedici esprimono
esso il principio generatore degli uomini, ai quali fu la venerazione per la castit e la fede in un'altra vita.
inviato dagli di affinch potessero compiere i sacrifizi.
Dobbiamo ancora far menzione del Dio Soma, che (1) Ecco un inno della S a m a - V e d a , che i p a r e n t i del d e f u n t o devono re-
citare dopo sotterratolo, senza l a g r i m e n g e m i t i ; I n s e n s a t o chi p r e t e n d e
null'altro che la personificazione d'un oggetto di culto. che duri il corpo u m a n o : mal sicuro q u a n t o il r a m o della palma, f u g a c e
come la schiuma del m a r e . Composto dei c i n q u e elementi della n a t u r a , il
Il Soma era il succo di una pianta, dotato di potenza corpo si risolve in questi, e v a a r e n d e r conto delle azioni compite nel pre-
cedente suo stato. Non a piangerlo. La t e r r a p e r i s c e , periscono l'oceano
eccitante ed inebriante, con cui si facea libazione nei e gli Di, e il corpo d e l l ' u o m o , bolla d ' a r i a , f u g g i r e b b e alla distruzione?
Q u a n t ' di u n o r d i n e inferiore, deve p e r i r e ; q u a n t o elevato, a b b a s s a r s i : 1
sacrifizi offerti agli di, e che, versato sul fuoco ne legami del corpo disciogliersi, la morte p o r r e t e r m i n e alla vita. Rincrescono
ai morti le lacrime s u g l i occhi dei parenti. Non p i a n g e t e : compite gli ul. zi
i l ) Si ritrova in Indra lo Zeus pater di Omero, come il lupiler dei L a t i n i dovuti ai morti.
() Cir. la divinit Greca detta O i w a v o c
(Z) C f r . il latino vjnis.
invasione i Bharatas coi loro alleati furono respinti :
ma rifattisi e ritentata la prova, ruppero la barriera
loro posta dai Tritsus e tutti penetrarono nel bacino del
CAPO III. Gange. Il paese del Gange fu chiamato Aryavarta, ossia
terra degli Arii: quivi la loro civilt arriv al suo
Il Bramanesimo. maggior sviluppo. Le due trib dei Bliaratas e dei Tri-
tsus, gi nominate, primeggiarono sulle altre, e, quasi
Periodo eroico. Il Mahabharata e il Ramayana. direi, assorbirono le altre, delle quali quasi pi non si
Il libro della legge di Manu ed i Bramani. La parla in nessun documento. I Bharatas ebbero per ca-
dottrina Bromnica. Metempsicosi. Le caste. pitale la citt di Jlastinapura ; i Tritsus s'erano ripie-
Costituzione 'politica. gati ancor pi ad oriente del Gange, ed occuparono il
paese dei Kogalas, dei quali essi attribuironsi il nome,
146. P e r i o d o E r o i c o . Gli Ari, dopo d'aver di- ed ebbero per capitale la gran citt di Ayodliya. La
morato un tempo notevole uniti nella valle dell' Indo dinastia di r e che comandava ai Bharatas chiamavasi dei
(periodo Yedico) , trovandosi cresciuti ad un numero Ciandravanga (dinastia lunare), e i Tritsus erano sot-
troppo grande si divisero : una parte rimase col ed una tomessi alla dinastia detta Suryavanga (diastia solare).
parte immigr e portossi nella valle del Gange e quivi Le imprese dei r e di queste due dinastie formano il
sotto il nome d'Indiani, posero la loro sede fssa. Il pe- fondo dei due grandi poemi della letteratura sanscrita,
riodo di tempo che occorse per la emigrazione e per lo il Mahabharata e il Ramayana.
stabilirsi definitivamente in queste nuove sedi chiamasi 147. I l M a h a b h a r a t a e i l R a m a y a n a . Il
periodo eroico. Questo periodo della vita degli Indiani Mahabharata l'epopea nazionale dell'India bramanica.
assai oscuro , e non si hanno di esso che pochi ricordi Si tiene per autore di questo poema certo Krischna-
leggendarii e poetici, sparsi sia in alcune parti dei Dvaipayana, detto Yeda-Yjasa, il mitico compilatore
T e d a , sia nelle grandi epopee eroiche , e specialmente della raccolta degli inni dei Veda. Il Mahabharata si
nel Mahabharata. compone sopratutto di rapsodie tradizionali, nelle quali
Il movimento di migrazione sembra aver incominciato, gl'Indiani delle sponde del Gange avevano conservato,
circa il 1100 av. C., attraversando il Sarasvati, il pi sotto una forma pi o meno figurata, i ricordi degli
orientale degli affluenti dell'Indo. La trib dei Tritsus, avvenimenti della loro et eroica, principalmente di
che per la prima avea passato questo fiume, unitasi coi quelli che si riferiscono alla lotta del Kurus e dei Pan-
Dasyus (indigeni), tent d'arrestare l'invasione di dieci davas (due rami della dinastia lunare) per il possesso
altre trib, che s'erano raccolte sotto gli ordini del di Ilastinapura. Ma attorno a questo avvenimento si
capo dei Bharata. La lotta, che ne segu, viene ordina- aggrupparono, come episodii, infinite altre traditimi e
riamente chiamata la guerra dei dieci re. Nella prima miti, tanto che impresa assai malagevole e mal sicura
il scernere gli elementi storici. La prima raccolta dei (probabilmente 1' odierno Ceylan). I demonii , il cui
canti epici si componeva di soli 8.000 distici e costi- principe Ravano era signore di L a n k a , avevano rapito
tuiva molto probabilmente un'epopea tutta eroica. Ma ai genii buoni il privilegio d' essere invulnerabili ; i
nello stato in cui noi lo possediamo oggi, il Mahabha- genii buoni allora supplicarano Visn di incarnarsi.
rata, smisuratamente allungato per continue aggiunte Visn si incarn in Rama, e, marciato contro Ravano^
ed interpolazioni, non conta meno di 100.000 distici. dopo mille stravaganti peripezie ed avventure riport fi-
una specie di ricettacolo confuso di tutte le idee della nalmente completa vittoria.
saggezza bramanica : gli antichi canti epici sono come
Come autore del Ramayana vien indicato il poeta
soffocati da una valanga di riflessioni religiose, dogma-
Valmichi (1).
tiche, morali, filosofiche, che hanno cangiato l'indole
148. I l l i b r o d e l l a l e g g e d i M a n u . I B r a -
primitiva del libro e gli danno, agli occhi degli Indiani,
m a n i . Durante il periodo eroico, fra gli Arii della
il valore di libro sacro. Tutta la mitologia, come tutti
valle del Gange si comp un gran mutamento riguardo
i dogmi del Bramanismo, vi hanno posto. 11 lavoro
allo stato sociale. La vita agricola prese il sopravento
di amplificazione e di interpolazione del Mahabharata,
sulla vita pastorale; i costumi s'addolcirono; l'industria
per opera dei dottori bramani, dur per molti secoli,
incominci a svilupparsi ; e gli elementi sociali si rego-
e si prolung fino quasi alla nostra Era Volgare.
larizzarono. Opera del tempo e di naturale progresso,
Le Grandi guerre sovra accennate non solo produs- questa trasformazione della societ vedica era ornai fatta
sero dei cambiamenti nelle circoscrizioni territoriali della quasi intieramente, quando i Bramani le diedero la
valle del Gange, ma ebbero anche per effetto il dilatarsi consacrazione suprema della religione e della legge. Al-
degli Arii-Indiani nella parte peninsulare dell'Indostan, lora fu costituita sulle sponde del Gange la societ
ossia nell'odierno Dekan, eh' essi chiamarono Daksci- brarninica. La sua organizzazione completa esposta nel
napatha. Le spedizioni e le imprese degli Indi verso il Libro della legge di Manu (Manava-Dharma-Qastra) ,
mezzogiorno formano il fondo del secondo grande poema che fu compilato circa al secolo IX av. l ' . V. , e
indiano, che si chiama Ramayana. Per questo poema, che il codice religioso e sociale dell'India aria.
i cui protagonisti sono principi della dinastia solare di
I bramani hanno dato a questo codice un carattere
Ayodhya, ribocca talmente di elementi fantastici e fa-
sacro e quasi divino, ponendogli in fronte il nome di Manu,
volosi, che un'eco debolissima delle accennate spedi-
il primo uomo, il prototipo dell'essere pensante. Si
zioni. Esso pu dirs ! , dal principio al fine, un'allegoria ;
chiama adunque Bramanesimo 1' organizzazione sociale,
ed il suo fondamento storico in quanto 1' allegoria
religiosa e politica, che si svilupp fra gli Arii della
applicabile al fatto storico della propagazione dell' in-
valle del Gange sotto l'influenza dei bramani. Costoro,
civilimento indiano verso il mezzogiorno. L'allegoria del
elaborarono e svolsero le vecchie credenze vediche, in
Ramayana consiste nella spedizione di Rama (Rama
l ' e r o e principale del poema) contro 1' isola di Lanka (1) I l Ramayana f u tradotto in lingua italiana dall'illustre G a s p a r e Gor-
resio protessore all'universit di Torino.
guisa da formare una dottrina religiosa in gran p a r t e due divinit del volgo al loro dio astratto Brama, pro-
umana ; e, facendo rispondere principii morali e pratici ai dussero la famosa Trimurti, ossia trinit indiana, co-
principi metafisici, composero un vasto e complesso si- stituita perci di Brama creatore, Yishn conservatore
stema dogmatico, sociale e politico. e di Siva distruttore (1).
149. L a d o t t r i n a b r a m a n i c a . La religione Anche nel sistema religioso elaborato dai Bramani si
indiana, che poco a poco si era materializzata ; per le scorgono molte verit primitive, come l'unit di Dio, il
speculazioni dei bramani, assunse una nuova forma. Al decadimento dell'uomo, ed una successiva riparazione (2).
concetto di di materiali, adorati dal popolo, fu sostituita La persuasione dell'immortalit dell'anima negl'In-
la concezione metafisica di Brama, ritornando cos al diani ebbe efficaccia tanto profonda, che penetr in
concetto primitivo dell'unit divina. La preghiera {Bra- tutti gli affetti, ne inform tutti i pensieri. Della colpa
ma), diventata Dio supremo, un dio pura intelligenza, originale memoria in loro qual concetto d'una grande
esistente per s stesso , causa suprema dell' universo. caduta, di un peccato a cui tutta natura consent : tutto
A poco a poco gli di vedici furono aboliti o trasfor- in loro ricorda un meglio perduto e l'aspettazione del
mati, diventando manifestazioni diverse del nuovo Dio. risorgimento. Gl'Indiani conservarono memoria del dilu-
Nelle dottrina braminica t u t t e le cose esistenti ebbero vio, in cui Visn salv un solo principe dalla distru-
principio da Brama per emanazione, e t u t t e devono, o zione universale.
prima o poi, fare ritorno ad esso. Pel principio panteistico Brama dichiar che l'orgoglio causa d'ogni male :
dell'emanazione, i bramani credettero poter ammettere dunque obbligo di tutti l'abnegazione di s, tanto pel
un'infinit di di secondar, attribuendo a ciascuno moglie corpo, quanto per lo spirito; quindi cardinale virt il
e figli e molte avventure anche scandalose. F r a t u t t e rinunziare affatto al proprio essere e considerare per
queste divinit , oltre a B r a m a , due acquistarono gra- supremo dei beni la meditazione, spinta al segno di so-
datamente un'importanza maggiore delle a l t r e : esse stituire l'intuizione di Dio alla coscienza di s stesso.
sono Vishn e Siva. Vishn, dio vedico, fu accolto nel
(1) Si espresse la trimurti colla voce Oum, prima parola, proferita dal
sistema bramanico col carattere di protettore e con- creatore, o c h e racchiude in s e t u t t e le qualit, e nella q u a l e B r a m a medi-
t a n d o trov l a t r i m u r t i , i V e d a , i mondi e la universale a r m o n i a . E s s a
servatore dell'universo e degli uomini: gli venne pure scritta in t u t t i i monumenti bramanici e il pio Indiano la m o r m o r a senza in-
terruzione, e si reputa felice per s e m p r e se pu morire pronunciando q u e s t a
attribuita la propriet di incarnarsi e presentarsi nel p a r o l a ; essa corrisponde all'amen, per la radice e pel significato di rasse-
mondo con forma materiale e sensibile, per esercitare gnazione. . .. ..
(2) Ecco come nel BaijavadijhUa A r i u n a p r e g a il S i g n o r e : E s s e r e eterno,
l'uffizio suo di protettore e conservatore (1). Siva pro- onnipotente, t u c r e a t o r e d ' o g n i cosa, Dio degli Dei, e conservatore del mondo:
incorruttibile la tua n a t u r a , e distinta da t u t t e le cose caduche. I u tosti
babilmente fu da principio un dio dei Kusciti, da cui lo innanzi a t u t t i gli di, t u l'antico semplice (anima, vivificante) e il sublime
sostegno dell'universo. T u t t e cose tu conosci, degno di essere da tutli co-
tolsero gli Indiani: il suo c a r a t t e r e era in parte be- nosciuto : s o r b e n t e s u p r e m a , per te il mondo usci dal nulla. Ognuno s in-
chini avanti a te : sii tu v e n e r a t o in ogni p a r t e , tu che in ogni p a r t e sei.
nefico ed in parte malefico. I Bramani, unendo queste Infinita l a gloria t u a e la potenza. T u p a d r e degli esseri viventi, saggio
precettore del m o n d o , degno delle nostre adorazioni. Chi pari a te ? Io ti
saluto, m i prostro a ' tuoi p i e d i , imploro l a t u a misericordia, o Dio a d o r a -
bile, p e r c h e tratti come il p a d r e col figliuolo, come l'amico coll'amico, come
( i ) L e incarnazioni di Vishn si c h i a m a v a n o ovato-,-a. l ' a m a n t e coll'oggetto del suo a m o r e .
3 P
150. M e t e m p s i c o s i . Credono i seguaci di que-
li fa persino erigere ospedali pei cani infermi, ma li la-
sta religione, che, alla morte del corpo, le anime per-
scia indifferenti per l'uomo bisognoso, attesoch, se egli
fettamente pure si congiungono per sempre con Iddio
patisce, lo merit.
(Paradiso) ; che le ree di enormi peccati vengano preci-
A fine di potersi unire colla divinit, i seguaci di que-
pitate nel Nervan (Inferno) ; e che le intermedie, che for- sta religione fanno molle preghiere, digiuni, limosine,
mano la maggior parte, tornino ad animare nuovi corpi anche severe penitenze, (1) e per lo pi in vecchiaia condu-
cono una vitaromitica, chiusi in ispecie di conventi, dove
d'uomini o d'animali secondo i meriti od i demeriti della meditano e contemplano continuamente l'essenza divina
vita anteriore, e questo per molte generazioni fintanto (massimamente i sacerdoti) ; poich secondo la loro dot-
che, intieramente purificate dalle loro colpe , possano trina, chi arriva a conoscere Brama, l ' E n t e supremo,
per ci stessi diventa dio, e, morendo, il suo corpo al
pervenire al detto congiungimento con Dio. Questa gran Dio si unisce. E d ecco l'origine di quei filosofi
trasmigrazione delle anime, conosciuta col nome di Me- contemplatori dell'India, i quali stanno giorni ed anni
immobili col pensiero fisso nella divinit, e che conten-
tempsicosi, pare credenza antichissima nell' India, ove d i Ai giorni nostri, come 3.000 anni f a , n e l l a festa del Carro migliaia di
si vuole che la imparassero gli Egiziani ed altri popoli devoti trascinano il p l a u s t r o del Ilio t r a il canto e le d a n z e : d ^ g m iato p a -
dri e madri coi fanciulli in braccio si scagliano avanti a quello per r i m a -
antichi. Questa metempsicosi e la divisione degli uomini Bere schiacciati. L'idolo di Giagrenat, n e l g o v e r n o di B e n g a l a , l a t t o di le-
in caste formano il cardine della vita degli Indiani e g n o e magnificamente vestito, e colle braccia d o r a t e , il viso tinto in nero,
f a bocca a p e r t a e di color s a n g u i g n o , n e l l a s o l e n n e processione di Giugno
la chiave per capire i fatti della loro storia. posto s o p r a u n immenso c a r r o s o r m o n t a t o da u n a torre a l t a 60 piedi. Al
p r u n o v e d e r l o , la moltitudine con uno s p a v e n t e v o l e grido, confuso con li-
Queste due cose, una innestata sull'altra, son deri-
scili ledano al c a r r o e n o r m i corde a cui s ' a t t a c c a n o u o m i n i . d o n n e , f a n -
vate dalla falsa interpretazione del dogma della caduta ciulli, opera meritoria considerando che m e t t o n o il Dio in movimento. La
dell'uomo e del futuro rigeneramento. L'espiazione co- t o r r e s ' a v a n z a p e n o s a m e n t e con g r a n f r a s t u o n o e le r u o t e cigolano sotto U
peso della g r a v e m o l e , s e g n a n d o di profondi solchi il t e r r e n o : 1 sacerdoti
stituisce il nodo della famiglia Indiana. Ogni anima recitano inni, i g r u p p i dei pellegrini a g i t a n o i r a m i ; m a presto la scena
un'emanazione divina degradata che espia ; el essendo diventa terribile, perch la religione i n s e g n a ad essere g r a t a al Dio u n a
libazione di s a n g u e : i poveri fanatici a r d e n t i di ottenere un sorriso dall o r -
arcanamente legata con le anime tutte, da cui discende ribile n u m e , si g e t t a n o sotto alle r u o t e : alcuni si limitano a tarsi f r a c a s s a r e
o che genera, trae nella decadenza o nella rigenera- b r a c c i o o g a m b e , m a i pi devoti sacrificano la v i t a . L n a calca di altri devoti
m e z z o zelanti si c o n t e n t a n o espiare i loro peccati ora con t o r t u r e che gene-
zione tutti gli avi ed i nipoti. Il vivo merita adunque r a l m e n t e non recano l a m o r t e , ora ficcandosi cannuccie nelle br accia o nelle
per i defunti, o prepara ai posteri sorte peggiore. Chec- s p a l l e , ora facendosi sul petto , sul dorso e sulla f r o n t e centoventi f e r i t e ,
secondo u n numero rituale : uno si trafora la lingua con un acuto ferro
ch succeda in questa vita punizione o ricompensa
altri la taglia colla sciabola. O r r e n d a mistura di v e n t a primitive coi pi
d'una anteriore: neppure la morte spezza il legame tra- s t r a n i traviamenti : P e r o c c h tali atrocit in u n popolo u m a n o e m a n s u e t o
padre e figli, perch questi soli possono recar suffra- sono s u g g e r i t e dalla credenza della trasmigrazione delle anime, t questa
rampolla d a u n a g r a n d e verit, cio che l'uomo peccando viene ad assomi-
gio ai genitori. g l i a r s i alle bestie e che s e p a r a t o da Dio col pecca o per lunghe edifficil
p r o v e soltanto pu ricongiungersi a l l a f o n t e di ogni b e n e : v e n t a che e s s t
Secondo gli Indiani adunque, in conseguenza della
r e s e r o m a t e r i a l e e in cui confusero il cielo e la t e r r a . L n i c o mezzo a sot-
dottrina della metempsicosi, quanto ne circonda avvi- t r a r s i a q u e s t e d i u t u r n e espiazioni credon la s a p i e n z a , l a contemplazione
vato da anime dei Dostri simili. Qual rispetto adunque c o n t i n u a e l'assoluta estasi d e l l ' a n i m a ; assorta nell oceano senza f o n d o del-
l ' e s s e n z a infinita: t a l c h ogni loro filosofia si riduce a s t a c c a r s i d a l l e cose
per ogni animalo, per tutto i: creato '. Questa simpatia t e r r e n e e tuffarsi in Dio fino ad a r r i v a r e ali annichilimento d e l me s p i n -
t u a i e ed interno. (CANTO').
piando si lasciano anche morir di fame, per diventare le leggi proibivano ogni matrimonio t r a persone appar-
di essi stessi.,Siffatti sacerdoti e filosofi son detti tenenti a caste diverse, ma specialmente di una delle
B;'ama/ii e Ginnosofisti (1). Strana mistura di verit t r e superiori con quei della quarta.
primitive coi prodotti di sbrigliate immaginazioni! (2). I Bramani esercitavano le funzioni religiose ed erano
Il Bramanesimo, religione tanto antica, ancora pra- addetti alla custodia dei templi, in s gran numero, che
ticata al giorno d'oggi da forse 150 milioni di uomini, alcune volte se ne contavano fino a mille per un tempio
che abitano l'India, la Persia e le circonvicine regioni. solo. Dovevano studiare i Veda ed insegnarli agli a l t r i ;
In fondo, nella religione del Bramismo , il panteismo, coltivavano le scienze ed erano ad un tempo sacerdoti,
che, vi domina grossolano trae ad una vita materiale e sapienti, giudici e medici (1). I figli dei Bramani o
voluttuosa, raffinato fa che l'uomo, non trovando realt Sanni incominciavansi ad iniziare al sacerdozio con infi-
dove appoggiare, miri a disciogliersi dall'illusione delle nite cerimonie, e rimanevano molti anni in casa d'un
cose. Da ci il viver molle di alcuni, e le maravigliose precettore, finch non avessero imparato i Veda. Un
mortificazioni degli altri. severo rituale ne regolava le azioni giornaliere, consi-
151. C a s t e . E'creduto fermamente dai seguaci stenti per lo pi in preci, sacrifizi e abluzioni. I Bra-
del Bramanesimo, che quando Brama volle creare gli mani non possono mangiare con veruno di classi infe-
uomini, trasse i sacerdoti o Bramani dal suo cervello, riori, fosse anche il r e ; n cibarsi d'altra carne che
i guerrieri, detti Sciatrici, dalle sue spalle, gli agri- di vittime. Inespiabile iniquit l'uccidere un Bramano
coltori e mercanti, detti Vaisia, dal suo ventre; i Sudras tuttocch reo d'ogni delitto.
poi, o servitori, d a ' s u o i piedi. Di qui derivano le varie Gli Sciatria, ossia i g u e r r i e r i , sono incaricati della
classi o caste dei cittadini, le quali devono rigorosa- difesa della p a t r i a ; essi soli hanno il diritto di p o r t a r
mente star separate le une dalle a l t r e . P e r la qual cosa armi.
I Valsici erano coltivatori, artigiani e mercanti ; e
(1) Questo, che a prima vista si d i r e b b e u n semplice trovato poetico
u n a p r e t t a v e n t a . 1 siffatti rilosofi sono piene le foreste d e s e r t i *??- formavano il numero pi grande della nazione. Loro
torni dei templi d e l l ' I n d i a , Gi i seguaci Si A l e s s a n d r i de crisse costo
cibantisi nei boschi di radici, vestiti di corteccia d' albero, con i n t e n s i ^ c a - applicazione speciale doveva essere l'allevamento del be-
pellature. T a l . s, t r o v a n o oggi p u r e e si t r a v a g l i a n o a n c o r a i raefpLosi stiame. Il creatore, dice il codice di Mun, pose il be-
favolosi, di p i e g a r e in dietro V d ? a v e l i e
m a n i e quelle dei piedi, p e r modo di c a m m i n a r e sul dosso del piede. Alcuni stiame sotto la cura dei Vaisia, come gli uomini sotto
di questi, incrocicchiate le g a m b e a l l ' o r i e n t a l e , alzano le braccia, e in q u e -
sta posizione r i m a n g o n o per anni, lasciandosi crescere l a b a r b a e ie u n g h i e quella dei Bramani: un Vaisia non deve mai d i r e , io
disseccare le parti carnoso e irrigidire i muscoli in modo di s e m b r a r e a~d un
tronco, ricevendo immoti 1 torrenti di pioggia o la sferza del sole c o c e n t e , non mantengo armenti.
od il morso d insetti v e l e n o s i : altri tralasciano oa-ni cibo e solo assorbono
u n a b e v a n d a o f u m a n o u n ' erba la q u a l e h a v i r t di d i m a g r a r e ed e s i n a - I Sudra erano destinati a servire le t r e caste supe-
nire il corpo.
(2) Quando si potranno meglio r a v v i c i n a r e lo Zendavesla coi Veda, a p p a - riori, n potevano acquistare alcuna propriet in fondi.
rir torse tra essi t a n t a parentela q u a n t a f r a l ' i n d i a n a mitologia e la Greca-
e s a r a provato come P e r s i ed Indi a t t i n s e r o alia stessa misteriosa fonte le
Lo studiare i Veda loro vietato sotto pena di morte ;
credenze religiose : se non che i primi si rivolsero principalmente a l l a mo-
r a l e . gli altri alla s c i e n z a : popoli d e l l ' I n d o s t a n si applicarono alla spe- (1) Soli essi sono medici, p e r c h le malattie vengono da punizioni del cielo;
culazione. m e n t r e quelli dell Iran a t t e n d e v a n o all'opera (CANTU'I soli essi sono giudici, perch soli conoscono la legge.
il maggior grado cui possano a r r i v a r e il servire un
soluti, e venivano considerati come i soli padroni del
Bramino, e se riescono in questo sperano dopo morte
territorio dello stato, degli elefanti, dei cavalli, degli
migrare in una casta superiore.
animali utili; ma il loro potere era limitato da princi-
Da quanto pare, i membri delle t r e prime caste erano i
pio dalla casta sacerdotale, nella quale eglino dovevano
discendenti dei popoli, che, come abbiamo detto, vennero
scegliere i loro consiglieri, e dai privilegi inviolabili
a conquistar 1' Ind ; a in tempi antichissimi, ed i Sudra
delle caste e dei governatori delle provincie. La fami-
erano i discendenti dagli abitanti primitivi soggiogati.
glia del Raja doveva appartenere alla casta dei guer-
Oltre a questi v' era ancora la casta degli impuri ,
rieri, di che, spenta una dinastia, tra questi i sacerdoti
ossia schiavi, detti Paria. Costoro, disprezzati al sommo,
eleggevano il nuovo r e tostamente. Il R a j a nominava
erano esclusi da ogni consorzio umano. Un Bramano o
a suo talento dei vicer per le maggiori provincie, e
g u e r r i e r o , che parlasse con un Paria, era reputato degno di
questi assegnavano i loro luogotenenti nei varii distretti.
morte, e un guerriero cui un Paria s'accostasse, potrebbe
Tanto i vicer quanto i luogotenenti erano quasi indipen-
ucciderlo, perch i Paria son creduti maledetti ed esecrati da
denti ; dovevano tuttavia pagare tributi e somministrare
Dio e destinati ad espiare enormi colpe d'una antecedente
soldati al Raja in caso di guerra.
vita. Quando un membro d'altra classe loro passa da presso,
Gli antichi eserciti indiani erano formati da quattro ca-
essi devono prostarsi e tenere la faccia a terra finch non
tegorie: fanti, cavalli, elefanti e carri.
sentano pi scalpiccio di colui che pass. Di pi ven-
Il prodotto dei campi si raccoglieva in comune e cia-
gono esclusi da tutti i templi e devono vivere lontani
scuno della razza dominatrice ne aveva p a r t e , talch
dalle citt e dai luoghi abitati , t r a le foreste o sulle
non poteva crescere la ricchezza individuale.
montagne ; si considera come contaminata l'acqua ed il
latte su cui fosse passata anche solo l'ombra di essi. Esclusi La giustizia si rendeva rigorosamente, e severissime
dagli Di comuni, hanno i loro proprii di un'impronta erano le pene, massime pei delitti contro la casta sacer-
diversa. Uccidere una pulce od una cimice, e r a delitto; dotale. Chi era convinto di falso avea tronche t u t t e
ma uccidere un P a n a non l'era : i cani ammalati cura- le estremit ; chi aveva ferito un a l t r o riceveva le fe-
vansi a pubbliche s p e s e , ma dare ricetto ad un Paria r i t e stesse, oltre il taglio della mano : che se l'offesa
stimavasi come cosa obbrobriosa. La metempsicosi poi era fatta ad un artigiano, che perci perdesse l'arte
ribadisce questa distinzicne delle caste col perpetuarle sua, ne andava la testa. Perch il magistrato rimanga
anche d' po la m o r t e . sicuro da violenze il codice ordina, che al luogo di sua
residenza sia costrutta una fortezza, e si fabbrichi un
152. C o s t i t u z i o n e p o l i t i c a d e g l i s t a t i b r a m a -
muro nei quattro lati del forte con torri e merli, e
n i c i . La legge di Man ci mostra qual fosse l ' o r -
tutto in giro un fosso profondo. Molti di questi edilzi
dinamento politico degli Indiani dell'Aryavarta. L'India
eggono t u t t o r a in piedi.
fu sempre divisa in un numero grande di stati, i cui
capi chiamavansi Raja. Costoro erano indipendenti, as-
Gli antichi non aveano monete coniate per uso del commercio ;
ma da principio la mercatura si esercitava col semplice cambio
delle merci. Pi tardi per maggior comodit si introdusse l'uso
dell'oro, dell' argento, del rame ed anche del ferro, lasciando questi
metalli a pezzi, senza forma e peso uguale, riducendone alcuni a
q u a d r a t e . T a n t o s p l e n d o r e s c o m p a r s o ! le c i t t a t t u a i
verghe o a palliuzze e altri a forma di lingotti o di anelli, il cui
p r e s e n t a n o m i s e r e case c o s t r u t t e con a r g i l l a e m a t t o n i .
maggior o minor valore era indicato dal loro peso : a questo scopo i
Convien n o t a r e p e r che l e o p e r e di a r c h i t e t t u r a e di mercanti portavano sempre con loro una piccola bilancia, che adope-
scoltura oggi esistenti nell'India, sono t u t t e , q u a l pi ravano ogni qualvolta occorresse qualche vendita o qualche compra.
q u a l m e n o , l a v o r i m o d e r n i ; anzi g l i s t e s s i a n t i c h i mo- 11 costume di pesare 1' oro e l'argento dur per lungo tempo,
numenti, di cui a c c e n n a m m o le r o v i n e , non risalgono ed anche oggid i Cinesi e gli Abissini fanno in tal modo il loro
al di l del I I I secolo d e l l ' E . Y . P e r t a n t o la m a n c a n z a commercio. Per questo le denominazioni dei pesi e delle misure
di avanzi i m p o r t a n t i e di r e m o t a a n t i c h i t n o n ci p e r - spesso sono le stesse.
mette di c o n o s c e r e q u a l e sia s t a t a l a c o l t u r a artistica Secondo Erodoto i Siri furono i primi a coniar monete d'oro e
dell'India nei tempi antichi. d'argento, ed in Grecia si introdussero poco dopo : ma non ci
dato di sapere con sicurezza in quale anno ci avvenisse. Le prime
R i g u a r d o a l l ' i n d u s t r i a d e g l i I n d i a n i nel p e r i o d o bra-
monete, che con precisione si conoscono, furono coniate da Ciro
m a n i c o , si h a n n o n o t i z i e n e l l e l e g g i di M a n , in cui
re di Persia circa 560 av. Cr. e da Servio Tullio re di Roma nel
f a t t a p a r t i c o l a r e g g i a t a menzione delle varie professioni 5-50. Le monete d'oro furono coniate per la prima volta da Dario
e i n d u s t r i e . D i q u i si r i c a v a che g l i A r i i d e l l ' I n d i a la- d'Istaspe, per cui furono dette Banche circa 490 avanti Cristo.
v o r a v a n o m e t a l l i p r e z i o s i , c h e conoscevano l ' a r t e d e l ce-
Quasi tutti i popoli antichi dedussero dal corpo umano le misure
sello e d e l l a f a b b r i c a z i o n e dei t e s s u t i di s e t a , d i lana e di lunghezza, quali il dito, il palmo, il piede, il cubito, il passo.
di l i n o . Da prima queste misure non erano uguali per tutti, non essendo
tutte prese dal medesimo corpo umano, ma ben presto si cambia-
rono in misure artificiali. L'unit fondamentale delle misure di
lunghezza era il dito : 4 dita fanno il palmo, il quale si ha mi-
surando alla prima piegatura le quattro dita della mano distesa,
tolto il pollice; quattro palmi fanno un piede; 6 palmi essia 24
APPENDICE dita fanno un cubito, che la distanza che corre dal gomito alla
punta delle dita di un uomo di mediocre statura.
Gli antichi non aveano monete coniate per uso del commercio ;
ma da principio la mercatura si esercitava col semplice cambio
delle merci. Pi tardi per maggior comodit si introdusse l'uso
dell'oro, dell' argento, del rame ed anche del ferro, lasciando questi
metalli a pezzi, senza forma e peso uguale, riducendone alcuni a
TAVOLA II. PESI.
TAVOLA I. MONETE.
UNITA
Grammi
NATURA DENOMINAZIONI E SUDDIVISIONI
Valore in moneta
Dramma (unit di poso) 6 Oboli . .
Obolo
Lira
Mina 100 dramme
Ceni
Talento Attico 60 Mine 6,000 Dramme
Talento Attico d'oro 600 mine 55,608 99 Talento d'Egina o di Corinto 100 Mine,
Talento di Babilonia . . . . 7.407 38 10,000 dramme _
Talento di Mose 6.172 82
ORO
Statere d'oro, detto anche siclo d'oro
eryso o Darico dramme 20 18 53
Dorico persiano 24 69
Talento Attico d'argento 60 mine 5,560 89
Talento Attico, a cominciare dal TAVOLA III. MISURE DI CAPACIT.
secondo secolo av. Cr. . . 5.222 41
Talento d'Egina o di Corinto . 9,268 16
Mina di Mose 123 46
Mina Greca o M n a 100 dramme
A RGENTO
(eravi un'altra mina di 75 dram.) 92 68 Valore in Litri, Decilitri e I
Statere d'argento o Tetradramma UNITA
Centlitri
4 dramme
Dramma Attica 6 oboli, sino verso
3 70 1 Litri 1
Decil. Centil.
il secondo secolo av. Cr. . . 2
0 92 7 i
I d . a datare dal 2" secolo av. G C 1
0 87 Chenice 4 Cothyli 1 o !
Obolo 0 15 26 4 0
Chalco . . . . . . . I Anfora 24 Chenici - -
0 01 |! Metreta 1 Anfora e 1[2 . . . 39 6 0
RAME
Si contava eziandio per 4, 2. 1[2 52
Oboli e per due Chalchi, detti ler- I| Medimmo 2 Anfore . . . .
cio Tetrobolo, Biobolo, Emiobolo II L'Anfora e la Metreta servivano a
e JDichalco. misurare i liquidi : pl' le materie
secche adoperavasi la Chenice ed
! il Medimmo.
I N D I C E
Riduzione
UNIT
in misure Decimali. PERIODO I
Metti Centim. Millim.
Dito Unit di misura 1 9 TEMPI PRIMITIVI
Palmo 4 Dita 7 7
Piede 4 Palmi 30 7
Cubito 1 Piede e 1)2 . . . . 46 1
Cubilo Sacro ed Egiziano antico . 62 5
Orgya 4 Cubiti 1 84 3 CAPO I . E T A N T I D I L U V I A N A . Tempi Primitivi Creazione
Pietro 100 Piedi . . . . 30 78 3
Stadio Olimpico ( 1[8 del miglio Adamo ed Eva Prevaricazione e Castigo Caino
romano) 600 Piedi 184 70 ed Abele Moltiplicazione degli uomini Prime So-
Stadio Pitico 0 Delfico . . . . 148 ciet Civilt primitiva 9
Il Pietro, misura agraria, era un II. IL DILUVIO UNIVERSALE. Corruzione degli uomini
quadrato di 100 Piedi dilato, ov-
Diluvio Si ripopola il mondo 31
vero 10,000 piedi in superficie. Va-
leva 9 Ari 50 Cenliari. III. I X O A C H I D I E L O R O D I S P E R S I O N E I Noachidi Disper-
sione Famiglia di Iafet Famiglia di Cam Fami-
glia di Sem Maggiori Diffusioni Civilt primitiva
Oscurit della storia dei primi popoli . . . . ;; 38
I V . I D O L A T R I A Origine dell'idolatria Sue varie spe-
A P P E N D I C E AL P R I M O PERIODO.
Il pane ed il vino
Il fuoco I metalli etr
I N D I C E
Riduzione
UNIT
in misure Decimali. PERIODO I
Metti Cenlira. Millhn.
Dito Unit di misura 1 9 TEMPI PRIMITIVI
Palmo 4 Dita 7 7
Piede 4 Palmi 30 7
Cubito 1 Piede e 1)2 . . . . 46 1
Cubilo Sacro ed Egiziano antico . 62 5
Orgya 4 Cubiti 1 84 3 CAPO I . E T A N T I D I L U V I A N A . Tempi Primitivi Creazione
Pietro 100 Piedi . . . . 30 78 3
Stadio Olimpico ( 1[8 del miglio Adamo ed Eva Prevaricazione e Castigo Caino
romano) 600 Piedi 184 70 ed Abele Moltiplicazione degli uomini Prime So-
Stadio Pitico 0 Delfico . . . . 148 ciet Civilt primitiva 9
Il Pietro, misura agraria, era un II. IL DILUVIO UNIVERSALE. Corruzione degli uomini
quadrato di 100 Piedi dilato, ov-
Diluvio Si ripopola il mondo 31
vero 10,000 piedi in superficie. Va-
leva 9 Ari 50 Cenliari. III. I N O A C H I D I E L O R O D I S P E R S I O N E I Noachidi Disper-
sione Famiglia di Iafet Famiglia di Cam Fami-
glia di Sem Maggiori Diffusioni Civilt primitiva
Oscurit della storia dei primi popoli . . . . ;; 38
I V . I D O L A T R I A Origine dell'idolatria Sue varie spe-
A P P E N D I C E AL P R I M O PERIODO.
Il pane ed il vino 54
Il fuoco I metalli etr
Le vesti . . Pag. 56
57 CAPO V. D O M I N A Z I O N I S T R A N I E R E I N E G I T T O Dominazione per-
Le lingue
58 siana Nuova indipendenza Nuova dominazione Per-
siana Dominazione greca Dominazione Romana, pag. 109
Le arti belle La musica 59
VI. C O S T I T U Z I O N E R E L I G I O S A E P O L I T I C A D E L L ' E G I T T O Reli-
60
gione Animali sacri L'Immortalit dell'anima ed
Strade e misure itinerarie 61
il giudizio dei morti Mummie Le Caste Belle
Monete 62
arti e .scienze Geroglifici Leggi e costumi Ma-
Governi 63
netone 121
stie di Beroso Caduta del primo impero Coltura roastro e sua dottrina Corruzione del Mazdeismo ,, 274
e Religione 190
III. P R I M O I M P E R O A S S I R O Principii dell'impero Assiro
Il primo impero Assiro secondo gli storici greci
Il primo impero Decadenza dell'impero Assiro ai tempi
Fonti storiche 280
dell'Impero Ebreo sotto Davide e Salomone Nuovo
CAPO I. N O Z I O N I G E O G R A F I C H E Clima Prodotti Agri-
splendore e fine del primo Impero Assiro . . . . 197
coltura Industria e Commercio 283
IV. IL SECONDO Teglatphalasar Sal-
IMPERO ASSIRO
II. I L P E R I O D O V E D I C O Primi abitatori Gli Arii
manassar V Sargon Sennacherib La guerra col
nell'India I Veda La societ Vedica La reli-
re di Giuda Gli ultimi anni di Sennacherib As-
gione Vedica 287
sarhaddon Assurbanipal Fine del secondo impero
I L B R A M A N E S D I O . Periodo vedico. Il Mahabarata e
di Assiria Eccidio di Ninive . . . . . . . 206
il Mamayana Il libro della legge di Man ed i bra-
V. IL SECONDO IMPERO CALDEO BABILONESE Era di Na-
mani. La dottrina bramanica Metempsicosi Le caste
bonassar Nabopolassar Nabucodnosor il Grande
Costituzione politica 294
Schiavit di Babilonia Empiet di Nabucodnosor e
suo castigo Decadenza e fine del secondo impero Cal- IV. I L B U D D I S M O . I Greci nell'India Candragupta
deo - Babilonese Babilonia. 231 Asoka Vicramedizia 1: 306
V. L A CIVILT I N D I A N A . Letteratura Scienza e filo-
V I . C O S T I T U Z I O N I R E L I G I O S E P O L I T I C H E C I V I L I Religione
sofia Costumi ed indole Belle arti ed industrie' 311
I Magi Governo Costumanze Incivilimento 241
A P P E N D I C E . Monete, pesi e misure 316
SEZIONE V I m p e r o M e d o - P e r s i a n o .
V. Lanfranchi.
L ' o p e r a del sac. Giulio B a r b e r i s , c h e q u i a b b i a m tolto, ad a n n u n z i a r e , ci
p r e s e n t a un l a v o r o di storia o r i e n t a l e e g r e c a che noi crediamo molto
a d a t t o alle nostre Scuole, p e r c h sa t r a r r e d a l racconto dei latti a n c h e delle
lezioni m o r a l i a v a n t a g g i o della g i o v e n t . E q u e s t o scopo r a g g i u n g e con
modo chiaro e facile, s e n z a d a r m a i n e l triviale o noll'ostentato : anzi s e r b a
s e m p r e q u e l l a seriet e nobilt, c h e b e n si convengono a si nobile disci-
p l i n a . M a ci che f o r m a il p r e g i o s i n g o l a r e d e l suo libro, si u n ' a b b o n -
danza di erudizione, che non t r o v i a m o (e n e abbiamo letti non pochi) in
a l t r i l a v o r i di simil g e n e r e . A q u e s t o vuoisi a g g i u n g e r e u n o studio accu-
r a t o di e s p o r r e gli antichi n o m i colla loro g r e c a etimologia, a cui f a b e n
tosto s e g u i r e la c o r r i s p o n d e n t e voce i t a l i a n a per la facile intelligenza dei
g i o v a n i . Dal che possiamo di l e g g e r i a r g o m e n t a r e , che profondi studi h a
dovuto f a r e il valente scrittore s u t a l e m a t e r i a .