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METODO RAPIDO
DI PERFEZIONAMENTO
PIANISTICO
DI
CARLO LEZMER
Uirettore del Coniervatorio deiia citta di Iiannovrr
con prefazione di
WALTER GIESEKING
V e i a ~ o n e dai tedesco del Pro1 BRUNO BIDUSSI
VERSIONE AUTORIZZATA
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
L'educazione dell'orecchio
ESEMPLIFICAZIONI
a) Studio di Lebert-Stark
-
lore di un quarto sempre seguiti da pniise di un quarto. Ia si-
nistra comincia sul secondo sedjcesinio della 9.a misura con Questa comprensione della struttura di ogni composizione
una scala, che ascende per seste per due iiiisure, partendo dal non che uno dei molti vantaggi che derivano dallo studiare a
Lo - Fa fino a raggiungere il la - / ( I ' . Nelle prossime due misu- memoria i brani attraverso la lettura riflessiva. L'allenamento
sistematico della memoria nel modo indicato ci permette di af-
re, pure dopo una pausa di un sedicesimo, segue una scala, di-
frontare ben presto con successo problemi anchc pi complicati
scendente per seste per due ottave, dal sol - riti' fino al Sol - Mi.
e ci abilita a poco a poco a trovtire quei punti di riferimento
Nella 13.a misura la mano sinistra comincia colla susseeuente
che facilitano lo studio mnemonico delle composizioni. Questo
sesta pi bassa -Re), la destra comincia invere due ottave
procedimento, che da principio appare alquanto meccanico, con-
sopra coi medesimo accordo cui segue una <cola ascendente per
durr invece l'allievo in breve tempo a compreridere, gi alla
seste per due ottave. Nella 15.a misura zibbiamo iiella sinistra
lettura, anche il contenuto musicale di una composizione, spe-
la dominante s o l e nella destra. dopo una pausa di i111 sedice- cialmente se egli possiede gi o stia acqiiistendo delle cogni-
s i n o , le due note ancora mancanti dell'acrordo di dominante zioni teoriche di musica.
-
(re si) con susseguente passaggio di seste fino a i~aggiungrrc
Naturalmente ho scelto, coine csernpio per imparare
il re" - si". Le misure dalla 17.a alla 20.11 sono rgunli allo pri-
a suonare a memoria dopo ia semplice lettura, un pezzo molto
me quattro. Le quattro misure di chiusa sono eguali alle mi-
semplice. Ma questo molto adatto, anrhe perch si presta a
sure 5.a, 6.a, 7.a e 8.a, soltanto trasportate all'ottova superiore risolvere parecchi importanti problemi di tecnica che ora pren-
e modificate in modo che la sinistra, dal secondo quarto della der in esame.
21.a misura in poi, suono all'unisoiio c011:i destra :illa distanza PBTN88iOW
Indico coine primo problema tecnico la percussione con oa twto
di un'ottava.
l'impiego di tutto il braccio, che, stranameilte, d a molti non bmcio
Il rimprovero talora mossomi di far suonare col polso rigi-
conosciuta &atto. L'allievo deve essere completamente edotto
do, del tutto infondato: il polso deve essere fissato con leg-
sul modo e maniera di eseguirla correttamente. gerezza, senza che abbia a irrigidirsi ovvero a ingrancbirsi.
Nello studio suaccennato le dita della mano destra (1 e 5)
Nello studio citato faccio eseguire con la stessa qualit di
vanno disposte nelia posizione adatta a prendere le seste, ma
tocco le note della mano sinistra e gli accordi della destra.
in modo da escludere ogni pressione o contrazione. La curva-
Nel suonare l'esercizio cominciamo col perfezionamento
tura delle dita - come . stato gi rilevato - deve essere quella
dell'oreccbio che va allenato in due sensi. Bisogna fare
che le dita prendono naturalmente quando si cammina con le
attenzione:
braccia penzoloni. Occorre fissare il polso, ma non pi di quanto
sia necessario per tenerlo, assieme all'avambraccio, parallelo 1) alla qualit del suono;
al piano della tastiera. Naturalmente si deve evitare assoluta- 2) alla.diirata del suono.
mente qualsiasi irrigidimento muscolare. Nello stesso modo va Finora npn mi si presentato ancora nessun allievo che
fissata l'articolazione del gomito; di conseguenza tutto il brac- possedesse gii un orecchio musicale sviluppato, capace di per-
cio verr sollevato dall'articolazione della spalla e soltanto cepire i suoni in modo perfetto. Tutti i miei allievi, dopo un
quanto basti affiiich il primo e il quinto dito, giA fissati in insegnamento di 8-15 giorni, convennero di aver addirittura
posizione, vengano a trovarsi sospesi circa 5 centimetri sopra rinnovato il loro orecchio musicale. Finora non erano stati mai
la tastiera. La percussione avviene mediante la c o ~ idetta ca-
addestrati a percepire le lievi differenze di intensit e di du-
duta libera controllata (secondo Deppe) c cio in modo da
rata dei singoli suoni. Devo anzi rilevare che molti musicisti
abbassare tanto il tasto, finch si esenta fondo-, per usare ttna
che ritengono di aver un buon orecchio musicale, difettano in
espressione attribuita a Rubinsteiu. 11 hraccio deve per cos questo riguardo, in quanto il loro orecchio non affatto alle-
dire poggiare su ogni tasto abbassato. nato a percepire queste differenze di suono, ma soltanto l'esatta
Queste indicazioni sono da prendersi alla lettera e devono intonazione delle note. L'intensivo perfezionamento dell'orec-
venir eseguite scrupolosamente. Qiieqta specie di percussione chio differenzia appunto il mio metodo dagli altri.
mediante caduta libera una d ~ l l epi importanti e delle pi Ascoltare continuamente tutte le note moriate, controllare
frequenti, perch permette di eseguire il massimo fortissimo
assiduamehte con l'orecchio l'esatta esecuzione: ecco la via che
e il pi delicato pianissimo. Se la percussione avviene sempre
conduce rapidamente e sicuramente alla perfezione tecnica!
dalla stessa altezza, si raggiunge con maggior facilit la stessa
Le dita devono servire la mente, devono eseguire ci che
intensit di suono delle note dell'acrordo. L'eqecuzione riesce
la mente comanda. E se la mente, assistita da un orecchio ben
molto pi facile e pi esatta quando si usi la grande leva di
educato, sa con precisione quale debba essere l'interpretazione,
tutto il braccio, invece di limitare il movimento all'articolazio-
le dita riusciranno a renderla. Anche i problemi tecnici pi dif-
ne del gomito o addirittura soltanto del polso. Contrariamente ficili saranno in tal caso superati dalle dita in brevissimo tem-
a quanto usano altri insegnanti, faccio impiegare assai rara-
po, talvolta anche subito o dopo pochi minuti, pwch si abbia
mente l'articolazione del polso, perchk la ~ercussionerisulta cura del rilassamento necessario dei muscoli. Questo rilassa-
molto pi incerta che nel modo suindicato. Impiegando l'arti- mento molto importante perch8 soltanto col braccio rilassato
colazione del polso, riesce inoltre molto pi difficile il rilassa- si riesce a trasformare in movimenti delle dita gli impulsi che
mento del braccio.
l
mente si vorr procedere in questo allenamento, tanto pi ra-
partono dal cervello. Attenendosi a queste indicazioni si pu pidamente verranno conseguiti i risultati che hanno un'impor-
conseguire molto rapidamente il dominio siille dita. Ho visto tanza grandissima per lo sviluppo della tecnica.
dei casi eccezionali, in cui si sono coiiseguiti in pochi mesi dei
Per suonare uno studio in modo possibilmente perfetto, in
risultati che con altro sistema noil si sarebbero raggiunti che
conformit alle indicazioni suesposte, si richiedono alcune set-
in alcuni anni e forse mai.
pknu s nop timane di esercizio fatto colla pi intensa concentrazione. Le
Io suddivido l'insegnamento del succitato studio di Lebert-
&gli -&i soluzioni dei vari problemi sono molteplici e tutt'altro che facili
Stark agli allievi, che prendono lezione da me almeno tre volte
e l'allievo intelligente vi si apporr perci col pi grande inte-
alla settimana (all'inizio giornalmente), nel modo seguente:
resse; n avr egli desiderio di procedere oltre, finch non sia
riuscito ad assolvere il suo compito a dovere.
Primo giorno: Suonare a loro liiodo con sicurezza lo stu-
dio dopo averlo appreso a memoria mrdiante riflessione. I risultati tecnici raggiungibili anche in tre o quattro set-
timane (soltanto con lo studio di questo esercizio) sono rile-
Secondo giorno: Sedere correttamente al pianoforte, 0s- vantissimi e non si conseguirebbero con altro sistema neanche
servare la giusta posizione' del braccio e della mano, fissare il in pi mesi. L'allievo si abituato a una nuova posizione na-
primo e il quinto dito sopra i tasti della sesta, fissare con leg- turale della mano, egli sa eseguire la percussione dei tasti con
gerezza l'articolazione del polso e del gomito, alznre e abbas- l'intero braccio, a w e r t e le pi piccole ineguaglianze sia nella
sare tutto il braccio in modo da miiovere contemporaneamente intensit sia nella durata dei suoni e d ha acquistato la facolt
anche la parte superiore del braccio. percuotere i tasti dalla di controllo assoluto sulle dita, che eseguiscono soltanto ci
distanza di circa 5 centimetri. Per qunnto corirrrne questa di- che ordina la mente. Inoltre, l'allievo ha imparato a esser molto
stanza, vi saranno naturalmente in seguito rnoltr varianti. esigente verso se stesso e d ha compreso quanto sia difficile
L'esercizio consiste nel suonare piccole parti dello studio fino suonare in modo possibilmente perfetto anche un brano tanto
a d assolvere completamente i couipiti siiindirati. semplice, che sembra scritto per principianti o fanciulli.
massima cura, apprendendo anzitutto a ribattere la stessa nota mandare a memoria tutte le note. Come mezzo mnemonico per
legatissima. Per conseguir ci si permette al tasto di alzarsi imprimersi il motivo, giover la riflessione che esso consiste
soltanto fino a tre quarti della sila altezza, alfinch il suono anzitutto di otto note ascendenti della scala, di altre tre note
possa durare senza interruzione <ilcuiia fino al momento in cui che si muovono nella stessa direzione e in chiusa di quattro
il tasto viene nuovamente abbassato. Cos si ottiene sui nostri note discendenti della scala. Il motivo si ripete nella 2.a mi-
pianoforti un legato assoluto della stessa nota, ripetuta due sura partendo dalla tonica, nella 3.n misiira partendo nuova-
volte di seguito. Insegno pure a scivolare col pollice da un tasto mente dalla dominante e principiando sempre siil srcoiido sedi-
ali'altro. Der dare anche in auesto modo I'im~ressionedel legato. cesimo del primo quarto. Allorch l'allievo, dopo iin'attentn let-
!
Smbio
tura, sapr a memoria alcune misure, si passeri ; l I I i > stiidio iiltc-
Della massima importanza puro la sostituzione di una
deile mani riore, cio all'esercitazione al pi:inolorte. Ciascuria niisur;~pre-
mano con l'altra; generalmente si commette l'errore di far en-
senta una serie di problemi d:i risolvei.e ed ne<wsarin una
trare anzi tempo la mano che viene a dare il cambio all'altra;
~
l
di conseguenza la nota precedeiite ;illo scambio di mano non
ha pi tutta la durata prescritta. Questo errore, che viene per-
applicazione assidua ed intensa per superarli iri rriodo soddi-
sfacente. E' consigliabile perci di studiare ciasciina r~iisiiran $.
finch riesca senza difetto. Nella 2 . 0 i-iiisiira vi sono p. rs. i se-
cepito soltanto da un orecchio atterito e heii istruito, determina
I
guenti passi che richiedono uirzi spcci:ilc attciiziont: il legato
un'esecuzione affrettata e squilibrata del relativo passo. Occor-
del do sopra il rigo, nel basso, il qii:ilr. rioiii~~t:iirt~: la ripeti-
re quindi affiiiare tanto l'orecchio, fiiiclii. sia capace di perce-
zione della stessa nota iiclln voce di inpzzo, 01ve venir
pire anche questi piccoli squilibri ritmici. Vorrei ricordare an-
eseguito in modo da conservare intera la sua diii.;itii: l3 preci-
cora una volta che questi errori fondamentali, ripetuti tanto
sione assoluta nello scambio dcllc m:iiii, iii modo (In rendere
frequentemente, possoiio al caso alterare tutto il carattere del
scorrevoli le note, del motivo scnza alciinn disuguaglianza;
brano. L'esecuzione accurata E quindi della massima impor-
l'esecuzione perfetta drlla nota dcl valore di tre quarti nella
tanza per dare al brano la sua giusta interpretazione. E' strano
voce superiore, tenuta rol quinto dito. clie dcvc corigiungersi
che questo fatto sia ignorato spesso anche da ottimi musicisti, seiiza alcuna interruzione col sussrgiiente fa diesis, d i prtndersi
i quali non vi prestano alcuna attenzione; per molti miei allievi
stata una assoluta novit. Succede spesso di riscoiitrare simili
i mediante sovrapposizione del quarto dito. Nella 4.a misura
il quinto dito dovr passare sotto il quarto senza produrre
! inesattezze anche nelle esecuzioni di pianisti di grido. Ed 6 alcuna disuguaglianza di suono; si dovr sironare legato il mi
certo che questi conse'guirebhero successi molto superiori, qua- ribattuto collo stesso dito (mignolo): altrettanto vale per il la
i lorn se ne liberassero. - che si ripete nella voce di mezzo' dovendosi stii<liare arciira-
tamente la sostituzione del pollice coll'indirr; nella 5.a misura
il pollice dovr scivolare, nella voce di nieizo, dal rni' al re' tante scale, trilli ecc. in tutte le possibili posizioni, tante variet.
in modo da conseguire un legato di ambedue i siioni; nella di tocco devono venir impiegate, che lo studio approfondito
6.a misura ii mi del basso dovr esser legato, seiiza alcuna inter- e accurato di una sola sonata favorisce in modo straordinario
ruzione di suono, a l re successivo, da prendersi mediante so- tanto le facolt interpretative che quelle tecniche. L'interesse
rrapposizione del quarto dito sul quinto: contemporaneamente dell'allievo 'rimarr sempre desto; lo studio non riescir mai
dovr venir eseguito il trillo nella voce superiore senza alcuna noioso, privo di interesse o faticoso, quando l'allievo sia ron-
disuguaglianza di suono. scio dei compiti che deve assolvere e ahbia serie iiitenzioiii di
Basteranno queste brevi indicazioni: sar compito del mae- fare rapidi progressi.
stro di portare l'allievo a esegiiire i passi siiaccennati iii modo Prendiamo come esempio la prima sonata di Uc~thoven
corretto C ineccepibile, affinchP abbia a trarre tutto il profitto in fa minore. La seguente riflessione serviri per imparare a
che si pub ricavare da una perfetta esecuzione tecnica di questa memoria le iiote:
invenzione. Rilevo ancora una volta, rlie la ternicn progredisce La sonata ha inizio con l'accordo arprggiato di /a riiirtore Stud'o
a memoria
straordinariamente con esecuzioni esatte. controllate colla mas- dal do' al la b" seguito nella 2.a misura da un gruppettb sul fa".
sima attenzione, le quali dispensano dallo studiare esercizi spe- Segue poi l'accordo di settima di dominante (dal sol' fino al
ciali, destinati a risolvere gli stessi problemi. L'allievo deve esser si b") seguito nella 4.a misura da iin gritppetto sul sol. Viene
posto in grado di eseguire senza alcuna difficolt passaggi ana- quindi ripetuta la 2.a e 4.a misura. Abbiamo poi nella 7.a mi-
loghi che si riscontrano frequentemeiite in altre composizioni. sura l'accordo di fa minore iiella posizione di quarta e sesta.
Si giunge cosi in breve tempo n una padronanza assoluta delle seguito da crome discendenti drllii scalo. Nella mano sinistra
dita ed a iina tecnica sviluppiito. si alternano gli accordi di tonica di /li tr~ir~ore c di settima di
IVaturalmerite l'allievo deve aver scmpre presente che vi dominante: sono perci facili a ricordare.
Fono illimitate possibilit di iiltrriore perfezionamento; ogni E' agevole qiiindi ritenere a mentr dopo attenta lettura
volta ctic ?gli siede al pianoforte per stiidi:irr. deve prefiggersi le prinie otto misure del tema principale della sonata: si passa
di eseguire ciascun passo in niodo :iiicor pi perfetto. E cosi quindi a suonarle a memoria e a studiarlr nrriiratamente al
ricsciru ii propredire e a prrfi~zioriarsi i i i rnnniera vrramt.ntr pianoforte..
sorprcndentc. Vorrei qui inserire un'osservazioiie siill'ulteriore perfezio- PeT'eZ'olln-
n a t o dello
namento del modo di apprendere a meniorin diiritnte lo stiidio. ,t&,,
Dopo aver presa l'abitudine di appreiidere a niemoriti sinrili " 'n""0r"
il) Sonatri i n fa minore, opera 2, N. 1
mediante riflessione, si sviluppa a poco a poco In f:rcoltA
di Beethouen
di udire coli'~orecchio interno- questi brani, gi a1l';itto della
Generalmeiite gli allievi, dopo tre o quattro rettirnnne di lettura; con ci si riesce a p e r r ~ p i r ee comprendere imniedia-
studio, dominano gi?t a tal punto tutti i particolari fin qiii trat- tamente i pensieri musicali contenuti nella composizioiic. sicch
tati, da poter passare allo studio di iina sonata di Becthoven. il lavoro, che da priiicipio mei,caiiico, si trasforni;~poi in i111
Tutte le sonate di Becthoven sono cosi ricche di niateriale adatto lavoro mentale.
allo studio e allo sviluppo della tcrnira. da render siiperflon L'allievo deve cercare di raegiiiiigere col tempo quest'alta
la contemporanea. esercitazione cori altri studi. Vi si trovano meta. Soltanto pochi eletti hanno sortita come dono di iiatura
ciascuna risulti pi debole rispetto alla precedente nella stessa
proporzione, compito che richieder la pi grandr attenzione.
la facolt di afferrare-intilitivamente e imniediatamente il con-
tenuto di una composizione; essi sono perci in grado di com- Della massima importanza sar anche qui l'aiiehamento del-
.
penetrarla senza ulteriore studio e di eseguirla subito a p e r - l'orecchio e la padronanza assoluta delle dita. Coll'esalta ese-
fezione. cuzione di simili passaggi l'allievo pu progredire moltissimo
POCCO ~ t m c a t o Nelle suaccennate otto misure faccio far uso del tocco stac- nella tecnica e nell'interpretazione. Il gruppetto della prossima
cato con tutto il braccio, che generalmente viene applicato trop- misura, la 8.a della nostra sonata, richiede speciale attenzione:
po di rado. Faccio p. es. eseguire le note staccate degli accordi esso va iniziato sul tempo forte, in battere, colle dita hen rilas-
arpeggiati in modo che il tasto si rialzi immediatamente dopo sate, per conseguire una perfetta eguaglianza di suono. Il mi
la perciissione, per senza premere C ritirare rapidamente la seguente va suonato pi. piano di tutte le altre note di questa
mano, per ottenere uno staccato morbido e gradevole. Questo misura e sar scguito esattamente insieme alle note del basso.
modo di eseguire lo staccato con tutto il braccio dovrebbe ap- Nella mano sinistra l'eguaglianza nell'intensit e nella durata
plicarsi molto spesso e dovrebbe esserc il pii1 usato; invece di suono di tutte le note dello stesso accordo conseguito facil-
lo staccato secco, puntato fortemente, va usato iiiolto di rado. mente e garantito dalla lunga leva del braccio. Si dovr fare
Es-ione
degli a i m r d i Gli accordi della mano sinistra saranno eseguiti facendo attenzione contemporaneamente alla difierenza di intensit di
cautamente leva con tutto il braccio, dopo aver ben fissate suono fra i singoli accordi.
le dita e l'articolazione della mano. Si dovrd fare attenzione Nella 9.a misura la mano sinistra eseguisce le note stac-
a -toccare fondo con tutti i tasti. affinchii nessun siiono abbia cate dell'accordo arpeggiato e la terzine successiva. Molti tro-
a mancare o a risultare troppo debole rispetto agli altri. vano difficolt a eseguirla con perfetta eguaglianza di suono,
L'intmret- Orci ancora alcune parole sull'interpretezione che va cu- dovendo passare il pollice sotto l'indice. L'esecuzione omogenea
one naturale
rata soltanto quando sia giE ben progredita l'esecuzione tecnica. si raggiunge soItanto mediante il dovuto rilassamento.
La prima nota della melodia nella secoridn misura va legger- Nella 1l.a misura bisogna curare l'esatta simultaneit delle
mente marcata. La terzina comincia esattamente sulla quarta -
note dell'accordo do - fa la b, da conseguirsi mediante per-
croma. Le note del gruppetto devorio avere tiitte l'identico cussione col braccio. Le note staccate di questa misura vanno
valore. Il seguente fa staccato va suonato pi piano di tutte le controllate rigorosamente per quanto concerne l'intensit di
altre note di questa misura e verr abbreviato sollevaiido la suono: la prima delle due semiminime deve risultare un po'
mano con leggerezza. La 3.a e 4.a riiisura sono da eseguirsi pi forte della seconda, ma tuttavia meno forte della terzina.
analogamente alla prima e seconda. L'inizio de1l:i 4.a misura A questo punto vorrei osservare che le terzine vengono Terzi"s
deve essere ben chiaro; lo sforzando della prima notn per non di rado eseguite correttamente e perci non sempre danno la
deve venir eseguito con troppa forza, perdurando ancora il giusta impressione a chi ascolti attentamente. Molti musicisti
piano, come indicazione dinamica. Invece nella prossima mi- ignorano come debba venir eseguita correttamente una terzina.
sura la prime nota deve risultare gi un po' pi forte. I suoni Contrariamente all'intenzione del compositore, spessissimo la
dell'accordo arpeggiato nella 7.a misura devono risiiltare di terzina non viene iniziata esattamente in battere: frequente-
eguale intensit e durata, per la notn ii~elodicado" deve pre- mente viene eseguita troppo celermente e perci finisce troppo
dominare su tutte. Oggetto di stiidio accurato s a r p o i il gra- presto. Per ristabilire in qualche modo il necessario equilibrio
duale diminuendo delle quattro ci.oine seguenti, in modo i.1ii:
ritmico, si poi indotti a ritardare l'entrata della nota seguente
alla terzina. Poich si sente cos di raro eseguire esattamente sibila. Anche le ottave che si susseguono in serie, non per grado
una terzina, mi sono dilungato molto su questo argomento. ma ad intervalli pi distanti, come si riscontrano frequente-
Raccomando di fare attenzione ali'assoluta eguaglianza di suono nente in molte composizioni, vanno eseguite nello stesso modo,
delle tre note. Soltanto se eseguiti cosi, questi passaggi rag- cio tenendo il pi che sia possibile le note della prima ottava
giungono il loro effetto, in caso diverso danno sempre I'im- e passando poi colla inassima rapidit all'ottava successiva.
pressione di alcunch di inesatto e di affrettato. Rlolti potranno Studiando la nostra sonata, anche questo problema va
attribuire queste mie osservazioni ad un eccesso di pedanteria. affrontato e risolto in modo ineccepibile.
Rilevo invece, ancora, che l'esecuzione perfetta delle terzine Nella misura 20.a consigliabile l'uso del tremolo nella TrmOb
favorisce lo sviluppo della tecnica molto pi di quanto gene- mano sinistra. Accenno perci all'csattezza dell'esecuzione del
ralmente si creda. tremolo come un nuovo problema da risolvere. Il tremolo pu
IJe misure 12.3, 13.a e 14.a della nostra sonata vanno ese- venir eseguito o con tutto il braccio dall'articolazione della
guite analogamente alla I1.a. spalla, oppure soltanto con l'avambraccio dall'articolazione de1
La l5.a misura consente a n i ~ t iun leggero crescendo. gomito.
Il sol della misura seguente, qiiaiilunque cada sul tempo forte, Applichiamo in questo caso la prima maniera e fissiamo
va eseguito piano, perch i: l'ultima notn della frase. aiizitutto il primo e il quinto dito. Bisogna esercitarsi soltanto
ttaue legate con la mano sinistra, lnch il movimento sia divenuto uniforme,
Nelle misure 16.a e 17.2 le note delle ierze, affidate alla
mano sinistra, devono venir suonate osiieine, con assoluta pre- in modo che le due note dell'ottava abbiano l'identica intensit
cisione di tocco. di suono e tutto il movimento risulti naturale e regolare. Se si
Nelle misure 18.a e 19.a la destra eseguisce dello ottave presta la massima attenzione al rilassamento dei muscoli, l'ese-
che devono risultare legate il pii1 possibile. Preferisco in simili cuzione diviene facile, senza stanrare anche quando il movi-
passaggi eseguire le singole ottave semprc col primo e quinto mento~siaprolungato per pi tempo. Nei passaggi pianissimi
dito. Rlani grandi riesco110 a legrire perfettamente le note della o fortissimi i: consigliabile impiegare il tremolo dali'urticola-
voce superiorr, alternando il quinto ed il qiiarto dito, ma chi zione della spalla, e cosi purc nel crescendo dal pianirsimo al
ha un orecchio sensibile avverte tuttavia iin'interruzione del fortissimo e nel decrescendo. La lunga leva del braccio rende
legato causa il temporaneo spostnmento del pollice. Trovo che pi facile un uniforme crescendo o rispettivamente decrescendo.
il diteggio da me indicato serve a dare una impressione pi Questo passo della nostra sonata pu quindi servire come eser-
omogenea al passaggio e lo fa risultare pi legato. Usando sem- cizio preliminare all'esecuzione del tremolo.
pre il primo e il quinto dito nel suonare queste ottave legate, Nelle misure 20.a e 21.a la destra deve suonare le note
si devono tencre le note dell'ottava il pii1 a lungo possibile di un accordo di settima che possono venir eseguite ben legate
e scivolare rapidamente all'ultimo momento sulla ottava se- mediante prensilita.
guente: cosi rimane escluso ed facilmente evitabile uno spo- Nella misura 22.a bisogna prestare la massima attenzione
stamento laterale della mano, quale si verifica usando il di- a suonare simultaneamente le tre note dell'accordo sforzato, il
teggio 1-5, 1-4. quale per non deve risultare troppo forte, ma conformarsi
Per piccole mani il diteggio da me indicato l'unico pos- al piano di tutta la frase. Le due note di chiusa mi b - la(>,
e soprattutto l'ultima, vanno suonate piano.
Nella misura 26.a bisogna curare la simultaneit deUe me seguita nell'insegnamento di questa sonata, mi limito, per
crome della mano destra con quelle della mano sinistra, nonch quanto concerne il primo tempo, alle suindicate osservazioni.
la perfetta osservanza del ritmo. L'ultima delle tre crome da Ora qualche breve cenno sul secondo tempo. I1 secondo ~ ~ e ~
eseguirsi colla mano destra deve avere una minore intensit tempo comincia in levare con un do croma col punto, che deve tempo
di suono delle precedenti. venir preso pi leggermente che il la del'primo quarto della
Nella misura 28.a la prima nota melodica, mi b, deve es- misura seguente. Il secondo do che lo precede deve aver l'esatto
sere tenuta per tutto il suo valore. valore di un sedicesimo, e deve risultare un po' meno forte
Le misure 33.a e 34.a offrono l'occasione di studiare la del primo do.
scala minore, finch riesca in modo uniforme e perfetto. Colla La nota della melodia, la, deve avere il suo adeguato
massima concentrazione necessita vigilare acch tutti i suoni rilievo.
abhiano l'identica durata e intensit, e che non sia in alcun L'indicazione *pn normativa per l'esecuzione di tutta
modo percepibile il passaggio del quarto dito sul pollice. la frase. Tutte le note del gruppeito devono avere l'identica
Anche qui giova tener presente quanto si detto circa il rilas- durata e risultare pi deboli della precedente nota melo-
samento. dica la, quindi con le dita rilassate. La nota d'abbelli-
Le misure 37.a-40.a ci riportano gli stessi problemi. La dif- mento do deve entrare esutvanicnte sul secondo quarto. Le
ferenza d'intensit di suono tra misure da suonarsi forte e quelle crome si b, la, sol, fa, che appartengono alla melodia, devo-
da suonarsi piano deve essere netta; essa deve riescire ben no prevalere sulle note dell'acronipagnamento; non devono
percettibile a chi ascolti; cos pure gli accenti della mano risultare tutte della stessa intensit, ma ciascuna leggermente
sinistra devono risultare con molta chiarezza. pi debole della precedente. La nota della melodia fa, nella
Nella misura 41.a va dedicata la massima cura all'esecu- 2.a misura, va suonata un po' pi forte, legata al successivo mi
zione nitida e non troppo rapida dell'appoggiatura c all'esatto che deve esser suonato pi piano. Nel pronunciare p. es. la
valore dell'ultima croma, che generalmente non viene eseguita parola solo, noi mettiamo l'accento sulla prima sillaba so, e la
correttamente. seconda sillaba lo risulta molto pi debole: la stessa differenza
Le singole note di ogni accordo, affidato in queste misure d'intensit dovrebbe arialogamente risultare fra le due note
alla sinistra, devono avere tutte la stessa durata e intensit di f a - mi, or ora accennate.
suono. Occorre perci fissare bene le dita e sentire il fondo della La mano siuistia, cui affidato l'accompagnamento, deve Diffrenrio-
notu tro re
tastiera nella percussione dei tasti. suonare sensibilmente pi piano della destra. Nelle misure a tre ,ingole uon
L'accordo fortissimo della misura 47.a deve venir eseguito voci necessario conseguire tre differenti gradazioni di inten- iesenczioni
con tutto il braccio, lasciando cadere il peso del braccio sui tasti, sit di suono. Cos nella 1.a misura di questo tempo, la melodia 'O1ifo"'che)
colle dita ben fissate e col maggior rilassamento possibile. Alcuni va suonata un po' pi forte di piano, le note del basso, fa, quasi
trovano delle diffi2olt nei collegare questo accordo coll'accordo piano, e la voce di mezzo ancora pi piano. Le note della voce
di chiusa della prima parte della sonata. Questo' collegamento centrale devono gradatamente diminuire d'intensit verso la
dei due accordi, congiunto alla differenza nella dinamica, fine della misiira, analogamente a quelle della voce supe-
richiede uno studio accurato. riore, ma in modo appena percettibile. Al principio della 2.a
PoichB inteyido indicare soltanto sommariamente la via da misura il rapporto fra l'intensit delle tre voci permane lo stesso
come nella 1.a misura. Le note in levare alla fine della 2.a ma anche concepibile un crescendo fino allo sforzando della
misura comportano un leggerissimo crescendo fino a raggiun- misura seguente; comunque, esse vanno suonate pih forti delle
gere la nota melodica fa, al principio della 3.a misura, che deve note pianissime della misura precedente, circa mezzopiano.
avere pure l'adeguato rilievo. S~btitWiO>ti
Nella misura 29.a souoda esercitarsi accuratamente le ter-
Alla successiva nota melodica do, si pu levare legger-
zine combinate fra le due mani. Qui si presenta una difficolt
mente il dito dal tasto per conseguire un lieve smorzando.
da superare: la seconda nota hella torsina della mano destra
I1 secondo e terzo quarto di questa misura vanno eseguiti ana-
deve esser senza accento, mentre contemporaneamente entra
logamente al primo, con un diminuendo verso la fine. La 4.a
la mano sinistra con un sedicesimo di terzina leggermente ac-
misura va eseguita analogamente alla 2.a. Le note inferiori delle
centato, cui segue il terzo sedicesimo della terzina da ese-
terze vanno suonate molto pi debolmente delle note superiori.
guirsi piano.
Il rapporto fra le note dell'accordo della mano sinistra deve
cssere lo stesso come nella misura precedente. Si deve quindi suonare contemporaneamente una nota non
Le note in levare della 4.a misura comportano un leg- accentata colla d e ~ t r ae una nota leggermente accentata colla
gero crescendo fino al la della 5.a misura. sinistra. Per conseguire la necessaria indipendenza delle mani
Il crescendo della 6.a misura pu esser abbastanza accen- si richiede molta attenzione e un lungo studio. Da principio
tuato, per poter far risaltare bene il canto nei sedicesimi affidati converr esagerare fortemente gli accenti sia nella mano destra
alla mano destra. che nella sinistra.
Suonare queste prime misure in conformit a un'interpre Ocrorie evitare orni inesattezza ritmica nell'alternarsi del-
tazione naturale, come or orn indicata, cosa molto difficile che le mani: I'orecchio dovr esercitare il pi esatte controllo.
richiede la pi intensa attenzione dell'orecchio. Nell'eseguirle I1 profitto che si ricava dal lato tecnico dallo studio di questo
correttamente l'allievo imparer mdtissimo, sia per quanto passo rilevante. Cosi si sar in grado di eseguire subito cor-
concerne l'orecchio che la tecnica. E' necessaria un'assoluta rettamente anche la misura 36.a.
padronanza delle dita per assolvere soddisfncentemenie i com-
piti suindicati.
Nella misura 37.a si presenta il difficile compito di suonare
simultaneamente tre note colla mano sinistra e quattro note
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di differenti
Ho gi accennato precedentemente ai vantaggi che si rag- colla destra. Qui si render opportuno un esercizio preliminare. titm*
giungono cos in linea tecnica. Lo studio esatto dei passi de- JR sei note dell'ultimo quarto della mano sinistra saranno suo-
scritti render superflua l'esecuzione di molti esercizi. nate pi volte in tempo moderoto, contando a voce alta in otta-
Nella misura 17.a del secondo tempo la mano vinistra deve
vi; poi si faranno seguire senza interruzione e nello stesso tempo
eseguire delle terze, che devono venir suonate molto pi piano
pi volte i trentaduesimi della mano destra.
che le note della melodia; le note di ciascuna terza devono venir
suonate assieme con la massima esattezza. L'ultima terza deve E' essenziale che si contino gli ottavi a voce alta e senza
6sser la pi debole per intensit di suono, ma deve avere la interruzione e che la sinistra e la destra, alternandosi. suonino
stessa durata della precedente. esattamente nello stesso tempo. Occorre quindi eseguire, con-
Nella misura 27.a si usa spesso accelerare le crome. Que- servando sempre lo stesso tempo, prima le note delle terzine,
ste note comporterebbero una diminuzione di intensit di suono, che devono esser di eguale durata fra loro, e poi i trentaduesimi
che devono pure esser di eguale durata fra loro, abituando cos
I'orecchi aiia differenza di valore dei sedicesimi, delle terzine Nella misura 15.a e nelle successive le mani devono nuo-
e dei trentaduesimi. vamente alternarsi nel suonare, come nel passaggio suindicato,
L'uso del metronomo in questo caso molto utile. Dopo con accentuazione inversa.
aver raggiunta i'esatta distribuzione di tre, rispettivamente di Nel Trio bisogna fare speciale attenzione all'esecuzione
quattro note per ottavo, si suoneranno alternativamente alcune legata degli accordi di sesta in fortissimo, il che molto dif-
volte con una e poi con l'altra mano; si prover poi a suonare ficile; il iicsccndo e il derrescendo devono esser uniformi.
uqa volta a mani unite, senza iiiterrompere il movimento e
ascoltando accuratamente ora le note dell'una, ora dell'altra
All'inizio dell'ultirno tempo della sonata (Prestissimo), nel ~ ~
prender gli accordi colla mano destra si deve fare maggior forza
mano. Converr ripetere molte volte il passo con una sola mano, col quinto diio. Con ci gli accordi acquistano un suono pi
finch riesca perfettamente l'esecuzione simultanea delle due chiaro. Gli accordi arpeggiati della mano sinistra devono risul-
mani. Raggiunto ci, si gii fatto u n grande progresso nella varc uriiforrni ed uguali, ci che presenta speciali difficolta quan-
tecnica, avendo conseguito i'indipendenza d'ambedue le mani. do l'arpeggio si estende a due ottave. Troviamo in questo tempo
La 6.a misura prima della chiusa viene gciieralmente suo- anche l'occasione per lo studio di una scala (misura 20.a e 21.a).
nata txoppo leiiiamente; si deve fare attenzione i d esegukla L'esecuzione simulianea di terzine di crome nella destra
in tempo giusto. e di crome nella sinistra, che vanno eseguitc col movimento
s d o n e del All'inizio del terzo tempo le note della melodia la b, si b,
teno t m p o di trcrnolo, serve ad addestrarsi nel suonare due note contro
sol devono risultare sensibilniente pi forti delle rispettive seste trc, ottenendo un movimento uniforme.
inferiori. Queste prime seste rappresentano quindi un compito L'ultimo tempo non presenta alcun altro problema parti-
difficile da risolvere, cui si aggiunge quello di consegnire tutte colare, ma ci offre occasione di sviluppare la tecnica delle ditd
le gradazioni di intensit di suono richieste dall'interpretazione. meglio di qualsiasi esercizio speciale.
La semiminima si b deve aver maggior rilievo della precedente L'esecuzione delle ottave col primo e quinto dito, il por-
nota in levare, e il sol successivo va nuovamente diminuto. taniento dcl canto, I'accompngnamenio degli accordi nella mano
Negli accordi a quattro voci della 3.a misura bisogna dar sinistra furono gii ampiamente discussi.
pure adeguato rilievo alle note della melodia, che dcvono essere Escgueiido questa sonata, noi rileviamo quanto essa si
perfettamente legate, mentre le voci di mezzo devono venir presti a scopi istruttivi e quale enorme profitto si possa trhrre
suonate molto pi piano. Il do, chc ritorna cinque volte nella da uno studio accurato della stessa.
seconda voce,va suonato legato e debolmente: Le terze nel basso L'intrattenersi molto a lungo siillo studio di qiiesta sonata
vanno pure suonate molto meno forte delle note della melodia e quindi indubbiamente vantaggioso.
devono entrare esattamente insieme alle altre note dell'accordo. Un allievo che abbia disposizione, quando avverte quali.
La nota della melodia si b, al principia della 4.a misura, progressi egli realizzi in linea tecnica e come il contenuto mu-
va un po' accentata, mentre il successivo la b dovrebbe somi- sicale del brano gli divenga sempre pi familiare, non perder
gliare - per intensit di suono - alla sillaba finale di una I'interessamento per lo studio, onzi al contrario egli cercher
parola pronunciata a voce sommessa. di portare alla massima perfezione tutto ci che pu appren.-
L'allievo che si dedichi allo studio accurato di queste dcre dal lato tecnico e dal lato interpretativo e trover sempre
quattro misure ne trarr grande vantaggio. maggiore soddisfazione nell'iiiterpretare la sonata.
CAPITOLO TERZO