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Associazione Nuove Scienze Sardegna

DIARIO Anno 2005/2006

UFO E SCIE CHIMICHE


A SARROCH?

Cronache generali di alcuni avvistamenti di tipo Ufologico.


Rilevamento di scie chimiche nei cieli.
Foto, avvenimenti e testimonianze varie nel comune di Sarroch e nel Sud Sardegna.

1a PARTE
Premessa

Con lavvento prepotente nel mercato in questi ultimi anni delle macchinette fotografiche digitali di ogni
grandezza e qualit, oggi diventato per tutti pi facile memorizzare permanentemente in digitale qualsiasi
tipo di evento che la vita continuamente ci mostra, compreso gli avvistamenti di tipo ufologico e con solo.
Una semplice foto anche casuale pu diventare lo stimolo alla ricerca e dare inizio a nuove ipotesi e nuove
storie.

Nuove Scienze Sardegna

Il diario il resoconto generale di una raccolta fotografica relativa ad avvistamenti e fenomeni dal contorno
apparentemente misterioso che sono accaduti prevalentemente nel sud Sardegna. Gli avvenimenti sono
analizzati dallassociazione di ricerca Nuove Scienze Sardegna con sede a Sarroch (Cagliari), formata da
un gruppo di amici appassionati da sempre per tutti quei fenomeni particolari prevalentemente di tipo
ufologico, ma non solo, inspiegabili per la scienza ufficiale.
Il gruppo opera a livello di raccolta dinformazioni e discussioni con ricerche e studi orientati anche sul
settore delle innovazioni del tipo tecnico scientifiche.
Durante una ricerca sulla morfologia territoriale, un membro stesso del gruppo diventa il testimone principale
e involontario dellavvistamento ufologico del 18 aprile 2005.

Lassociazione composta da:


Enzo perito elettrotecnico, appassionato di archeologia antica.
Martino e Nicola, periti elettrotecnici ed elettronica, appassionati sperimentatori di nuove tecnologie,
fenomenologia UFO, astronomia e fisica generale.
Roberto perito elettrotecnico esperto del fenomeno UFO.
Luciano agente di commercio di materiali tecnici-elettrici, sostenitore ufologo e testimone degli avvenimenti
UFO concernenti lavvistamento su Cagliari-Elmas del 27 Ottobre 1977 (allora svolgeva il servizio di
militare di leva a Elmas-CA).

Sommario generale

18 aprile 2005: UFO a Sarroch? ........................................................... pag 3


Elaborazioni grafiche delloggetto della fotografia pag 7
Dati tecnici fotografici .... pag 8
Altri possibili avvistamenti ........ pag 10
Prima esplorazione cognitiva ................. pag 15
Altri oggetti nel cielo? ............................................................................ pag 17
Avvistamento di probabili UFO il 10 maggio 2006 ....... pag 21
Gli avvistamenti negli anni passati nella zona ...... pag 23
Aerei scomparsi in mare: 23 maggio 2006 .... pag 27

Ottobre 2006
Martino Betti

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18 aprile 2005: UFO A SARROCH?
Descrizione generale degli avvenimenti

Il giorno 18 Aprile 2005, Enzo decide di fotografare velocemente il profilo di alcune montagne di Sarroch,
oggetto da qualche tempo di un nostro interesse per lo studio morfologico della zona atto a rilevare la
probabile esistenza in passato di antichi insediamenti umani.
La giornata caratterizzata da un cielo sereno e senza vento, contornata dai tepori primaverili. L'ora scelta,
appena dopo mezzogiorno permette di avere il sole alto alla sua sinistra a circa 25 gradi rispetto al piano del
profilo frontale delle montagne oggetto delle fotografie e quindi notevolmente ben illuminate. Enzo decide di
parcheggiare l'auto in un punto del ciglio della corsia di decelerazione della nuova Strada S.S. 195 a quattro
corsie che costeggiano la pianura al fianco di quelle montagne.
La posizione ottimale per fare le foto perch cos pu utilizzare anche la capotta dell'auto per appoggiare i
gomiti delle braccia e tenere meglio la sua macchina digitale Nikon Colpix E5000 da 6 Mpix.
Dopo qualche scatto, incomincia a sentire uno strano e intenso ronzio, a bassa frequenza del tipo quasi
subsonico, simile al suono generato dallo scuotere nell'aria di un lenzuolo o di un tappeto. Per un attimo
pensa ad un fenomeno rumoroso generato da qualche fonte sonora della SARAS, la grande industria di
raffineria di petrolio che dista appena qualche Km, lo meraviglia per la potenza dellintensit e il fatto che
tale suono possa arrivare in un luogo notevolmente distante sino a sovrastare il rumore dellauto lasciata con
il motore acceso. Enzo, mentre ancora scruta con la macchina fotografica, istintivamente scatta una foto ad
un oggetto che passa allimprovviso velocissimo, quasi da sinistra verso destra, davanti all'obiettivo della sua
macchina fotografica mentre il rumore immediatamente scompare di colpo. Un camionista di passaggio
intanto si ferma accanto a lui perch incuriosito dallintenso rumore che poco prima ha invaso la zona e gli
domanda attraverso il finestrino completamente aperto del suo mezzo Ma cosera quel rumore?.
Enzo si sposta ancora lungo la strada, non si reso conto del tipo di foto realizzata, si ferma e fotografa
invece una zona del cielo che lo incuriosisce e che un attimo primo sembrava essere diversa e cio una
nuvola a forma lenticolare che si disegna sopra il profilo delle montagne alla sua destra.

A casa dopo aver scaricato le foto nel computer, ecco la scoperta: in una foto compare nel cielo sopra il
profilo delle montagne un oggetto volante di forma disco ovoidale (Fig. 3), (vedi lingrandimento da originale
in formato tif nella Fig. 4) mentre in una seconda foto, quella con la nuvola lenticolare (Fig. 5), si possono
scoprire altri piccoli oggetti nel cielo. Le foto saranno analizzate poi con alcuni software grafici.
Ma sembra che lavvenimento non voglia terminarsi con le sole uniche foto del giorno.
A partire dal pomeriggio dello stesso giorno e nei giorni immediatamente successivi sono stati osservati degli
intensi e insoliti movimenti di elicotteri di tipo militare che hanno sorvolato quella zona di montagna con
diversi percorsi circolari e con voli a bassa quota, sino a sera inoltrata e alloscurit. Tali simili ricognizioni
nella zona sono apparse da parte di alcune persone, comprese da noi sottoscritti come un avvenimento fuori
dallordinario traffico aereo. Il terzo giorno, la mattina, al proseguire dei movimenti di elicotteri Enzo decideva
di recarsi vicino alla zona della montagna, denominata Sa Stria oggetto dellavvistamento e del continuo
movimento di elicotteri, che erano poi essere apparsi come del tipo Mangusta.

Fig. 1 Fig. 2

3
Fig. 3

Fig. 4

4
Fig. 5

In seguito, ad agosto (non stato possibile farlo subito), stata organizzata una spedizione verso quella
zona di montagna relativa alla verticale ipotetica di volo dellUFO, luogo non facilmente raggiungibile. Altre
ne seguiranno. I risultati sono ad oggi oggetto di studio e verifiche.

Fig. 6

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Durante il corso di verifiche e la raccolta di testimonianze sugli avvenimenti di quel giorno sono emersi
testimonianze e racconti di altri avvistamenti accaduti in periodi diversi nelle zone comprese tra i comuni di
Pula e Capoterra. Un caso interessante riguarda il racconto di due ragazze che quando avevano circa 11
anni verso la fine degli anni 90, nella zona di Poggio dei Pini di Capoterra, mentre erano sedute nel muretto
del giardino di casa a chiacchierare, sentono contemporaneamente di essere attratte e senza nessun motivo
da un grande oggetto argenteo e silenzioso a forma di disco sospeso nel cielo a breve distanza, di
avvicinarsi insieme e di essersi ritrovate poi a scappare in casa per poi raccontarlo ai rispettivi genitori che,
spaventati dal loro racconto per quale chiss brutta esperienza, interrogarono immediatamente e
separatamente le ragazze raccogliendo anche qualche disegno (stiamo cercando di averli).

Proseguendo nella ricerca di qualche valida testimonianza, vediamo che la zona risulta essere scarsamente
abitata, abbiamo preso contatto con un nostro conoscente, Antonio, che possiede unattivit lavorativa nella
zona. Senza prima spiegarli il motivo, alla nostra domanda Hai notato o ricordi qualcosa di particolare nei
giorni 18/20 aprile? ricordava e confermava di aver sentito in un momento della giornata e per un attimo uno
strano e intenso rumore ma poi di non aver dato molta importanza al fatto e in ogni caso di non aver notato
niente nel cielo a parte il movimento continuo di elicotteri che andavano e venivano.

Successive indagini, ancora in corso e di cui le fonti per il momento vogliamo tenere riservate, hanno
affermato che: in quei giorni di aprile nel libro delle esercitazioni militari (chiamato Operation Book) non
risulta essere effettuata nessun tipo di esercitazione almeno nella zona. Da una fonte militare operativa,
invece come informazione indiscreta e segreta fornitaci, risulta questa risposta Si, stavamo cercando un
UFO (!). Ricordiamo come a breve distanza di Sarroch si trovano le basi aeree di Elmas e militare Nato di
Decimomannu. A distanza di poco tempo (Febbraio 2006) raccogliamo unaltra informazione Quel giorno ci
sono stati dei tracciati radar particolari. Quindi partito il sistema di sicurezza con il decollo di tre elicotteri
armati e che per tre giorni hanno sorvolato lintera area ma ancora aggiunge In questi ultimi periodi sono
aumentati questi tipi di segnalazione. Un altro caso simile un mese fa nella zona del Nuorese .
Se osserviamo la foto della Fig. 7 sono stati invece cerchiati in bianco altri piccoli oggetti visibili nel cielo.
Questi oggetti sono emersi da unanalisi successiva della foto.

Fig. 7

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Fig. 8

Qui a sinistra vediamo un ingrandimento concernente


il primo oggetto cerchiato a sinistra della Fig. 7.
Loggetto molto piccolo (sembra una sfera) di non
facile interpretazione anche se interessante la
coincidenza della sua presenza in quella zona di cielo
riguardante il fenomeno registrato.

Gli altri oggetti cerchiati della Fig. 7, considerata


lestrema piccolezza, ad ulteriori ingrandimenti non
presentano forme e informazioni utili ad una qualsiasi
altra definizione. Il tutto rimane solo a beneficio
dinventario delle informazioni raccolte.

Elaborazioni grafiche delloggetto della fotografia Fig. 3

Per le preliminari analisi grafiche della fotografia sono stati utilizzati i software Adobe Photoshop 7.01 e
Jasc Paint Shop Pro 9.0. La fig. 9 e la fig. 10 rappresentano una verifica della posizione delloggetto in
relazione allangolo creato con la fonte di illuminazione nella proiezione in un piano verticale ed orizzontale.

Fig. 9 Fig. 10

7
Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13

Le fig. 11, 12, 13, 14, 15, 16 sono solo alcuni esempi dei risultati ottenuti utilizzando i diversi filtri a
disposizione dei software, il contrasto, luce, saturazione, curve, colori e altri. E emersa la presenza sopra
loggetto di una strana ombra a cono rovesciato (notare le fig. 12, 13, 14) che fa pensare alla formazione di
un vortice di turbolenza. La fig. 15 e 16 propongono una forma decisamente discoidale delloggetto.
Altre analisi possono portare a studiarne meglio la forma, la direzione di volo e forse la velocit, ma in ogni
caso tutte le conclusioni portano a far pensare che loggetto fotografato non assomiglia nella forma e nella
manifestazione a nessun tipo di velivolo a noi conosciuto. Sono stati esclusi anche qualsiasi tipo di uccello.
La fotografia della fig. 3 sembra proporre una dimensione indicativa dellUFO ad una quindicina di metri.

Fig. 14 Fig. 15 Fig. 16

Dati tecnici fotografici di Fig. 3

LUOGO DELL'IMMAGINE: MONTAGNE nord/ovest rispetto al paese di SARROCH (CA)

OGGETTO: TIPO VOLANTE NON IDENTIFICATO

DESCRIZIONE GENERALE: SAGOMA SCURA A FORMA DI DISCO OVALIZZATO NEL CIELO APPENA
SOPRA L'ORIZZONTE DELLE MONTAGNE.
FOTOGRAFIA: ORIGINALE SALVATA IN FORMATO FILE TIF DA 14.511 KB 2560X1920

DATI FOTOGRAFICI BASE:

PRODUTTORE: NIKON
MODELLO: E5000
SOFTWARE: E50000V1.6
VERSIONE: EXIF 02.10
VERSIONE: FLASHPIX 01.00
DATA E ORA: LUNEDI 18 APRILE 2005 12.38.16
DATA E ORA ORIGINALI: LUNEDI 18 APRILE 2005 12.38.16
DATA E ORA DIGITALIZZATE: LUNEDI 18 APRILE 2005 12.38.16
LARGHEZZA IMMAGINE: 160
ALTEZZA IMMAGINE: 120

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COMPONENTI PER PIXEL: 3
ORIENTAMENTO: ORIZZONTALE (IN ALTO A SINISTRA)
INTERPRETAZIONE FOTOMETRICA: RGB
RISOLUZIONE X: 300.00 DPI
RISOLUZIONE Y: 300.00 DPI
UNITA' DI RISOLUZIONE: POLLICI (IN)
SPAZIO COLORE: sRGB
COMPRESSIONE: NON COMPRESSO
PROGRAMMA POSE: PROGRAMMA NORMALE
TIPO DI SCENA: CATTURA DIRETTA
POLARIZZAZIONE POSE: F/1,0(0.00)
TEMPO DI ESPOSIZIONE: 1/439 SECONDO
NUMERO: F 7,1
APERTURA MASSIMA DIAFRAMMA: F/3,4 (3,50)
LUNGHEZZA FOCALE: 16,2 MM
FLASH UTILIZZATO: NESSUNO
VELOCITA' ISO: 100
SORGENTE LUMINOSA: SCONOSCIUTO
MODALITA' ESPOSIZIONE: MOTIVI
IMMAGINE ORIGINE: FOTOCAMERA DIGITALE

Dati tecnici fotografici di Fig. 4

LUOGO DELL'IMMAGINE: MONTAGNE nord/ovest rispetto al paese di SARROCH (CA)

OGGETTO: TIPO VOLANTE NON IDENTIFICATO IN PIU' PUNTI DEL CIELO CON PARTICOLARE
FORMAZIONE NUVOLOSA
FOTOGRAFIA ORIGINALE SALVATA IN FORMATO FILE TIF DA 14.511 KB 2560X1920

DATI FOTOGRAFICI BASE:

PRODUTTORE: NIKON
MODELLO: E5000
SOFTWARE: E50000V1.6
VERSIONE: EXIF 02.10
VERSIONE: FLASHPIX 01.00
DATA E ORA: LUNEDI 18 APRILE 2005 12.41.20
DATA E ORA ORIGINALI: LUNEDI 18 APRILE 2005 12.41.20
DATA E ORA DIGITALIZZATE: LUNEDI 18 APRILE 2005 12.41.20
LARGHEZZA IMMAGINE: 160
ALTEZZA IMMAGINE: 120
COMPONENTI PER PIXEL: 3
ORIENTAMENTO: ORIZZONTALE (IN ALTO A SINISTRA)
INTERPRETAZIONE FOTOMETRICA: RGB
RISOLUZIONE X: 300.00 DPI
RISOLUZIONE Y: 300.00 DPI
UNITA' DI RISOLUZIONE: POLLICI (IN)
SPAZIO COLORE: sRGB
COMPRESSIONE: NON COMPRESSO
PROGRAMMA POSE: PROGRAMMA NORMALE
TIPO DI SCENA: CATTURA DIRETTA
POLARIZZAZIONE POSE: F/1,0(0.00)
TEMPO DI ESPOSIZIONE: 1/411 SECONDO
NUMERO: F 7,1
APERTURA MASSIMA DIAFRAMMA: F/3,4 (3,50)
LUNGHEZZA FOCALE: 16,2 MM
FLASH UTILIZZATO: NESSUNO
VELOCITA' ISO: 100
SORGENTE LUMINOSA: SCONOSCIUTO
MODALITA' ESPOSIZIONE: MOTIVI
IMMAGINE ORIGINE: FOTOCAMERA DIGITALE

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Nuova testimonianza per lavvistamento del 18 aprile 2005.

Raccolta nel febbraio 2006.


Una copia composta da un ragazzo e una ragazza, mentre passeggiava immediatamente a valle delle
montagne, in una stradina bianca, dichiara ad un certo punto di aver sentito un intenso rumore e di aver
visto nel cielo un oggetto grandissimo e luminoso che schizzava velocemente nel cielo. Siamo ancora in
fase della raccolta dei dettagli.

Altri possibili avvistamenti.

In seguito, per la precisione sei mesi dopo lavvistamento del 18 aprile, riceviamo dallo stesso sig. Antonio
che ricordiamo risiede a valle delle montagne oggetto dei suoi punti di osservazione, le foto delle Fig. 17 e
21 da lui realizzate con una macchina fotografica di media qualit, una ACER - modello CE5330.
Nel pomeriggio del 10 ottobre 2005 alle ore 16 circa, durante il riversamento delle foto nel suo computer, si
accorge che una foto presenta uno strano oggetto poco sopra il profilo della montagna.
La foto stata scattata proprio durante le prove fotografiche e per limpressione di aver notato qualcosa
dinsolito nel cielo.
Vediamo come i successivi ingrandimenti presentano un oggetto o velivolo che non ricorda nessuna forma
conosciuta.
Il sig. Antonio ci consegna anche altre foto digitali, che sembrano mostrare altri oggetti nel cielo e che
afferma di aver osservato lo stesso giorno.

Fig. 17

Nella Fig. 17 di sopra, al centro sinistra sopra il profilo della montagna, si pu notare la presenza di un
oggetto anomalo. Le foto sono state scattate a seguito di un recente acquisto di una nuova macchina
fotografica da parte del sig. Antonio e che da diversi giorni la sottopone a diverse prove per verificarne la
qualit.

La Fig. 18, 19 e 20 mostrano il relativo ingrandimento delloggetto della foto di Fig. 17.

10
Fig. 18
Ingrandimenti delloggetto appena visibile della Fig. 17.

Fig. 19 Fig. 20

Fig. 21

La fotografia qui a sinistra


stata scattata diversi secondi
prima e sembra non presentare
nessun oggetto anomalo.

Qui sotto (Fig. 22) abbiamo unaltra fotografia dello stesso giorno fatta alle ore 13 verso sud. In Fig. 23 il
relativo ingrandimento. Pu essere interessante valutare gli oggetti di queste foto come elementi di
confronto. Gli oggetti sembrano in ogni caso troppo piccoli o distanti per poterli definire, possono essere
probabilmente una coppia duccelli (forse falchi) in volo ad alta quota.

Fig. 22 Fig. 23

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Prima esplorazione cognitiva
Sappiamo per piccoli indizi che le montagne, le pi alte, che circondano Sarroch sono state in passato
oggetto di antichissimi insediamenti umani, oltre che avere nelle valli la presenza di vari nuraghi.
Stranamente stato notato che una buona parte degli avvistamenti di UFO avviene presso la vicinanza di
antichissimi centri dinsediamenti umani. Incuriositi dalle coincidenze abbiamo deciso di effettuare una
spedizione cognitiva della zona gi oggetto di una nostra attenzione, esplorare la cima e tutta la zona che
presenta unaltezza media di 600 700 metri ad una distanza dal mare di circa 4, 8 chilometri.

Fig. 24

Il 3 settembre 2005, allalba di un mattino di una bella giornata di sole, il nostro gruppo decide di
incamminarsi per le zone concernenti la verticale dellavvistamento UFO del 18 aprile.
Siamo attrezzati di macchine fotografiche, cartine, bussole, binocoli, qualche strumento elettronico e fra quali
un piccolo contatore geiger, un rivelatore donde subsoniche e ultrasonico. Sappiamo che certe
strumentazioni possono aiutare a rilevare determinate grandezze fisico-elettriche o almeno a rilevare la
risonanza indiretta di qualche altra, ma sappiamo anche che non esistono strumenti atti a rilevare certe altre
grandezze dimensionali che se umanamente possiamo anche sensorialmente o meno percepire o
immaginare, o almeno ci sembra, ovviamente non ne conosciamo e non esiste il metodo di misura atte a
rilevarle.

Fig. 25 Fig. 26

12
Fig. 27 Fig. 28

quindi fondamentale usare ogni strumento tecnologico conoscendone sempre limiti, la sua sensibilit e i
suoi errori e con la riserva del dubbio sulle relative misurazioni.

Attraverso incamminamenti tortuosi ricchi di macchia mediterranea, antiche rocce di varie dimensioni e
forma, dopo quasi due ore di marcia circa, siamo arrivati finalmente nelle cime delle montagne che sono
collegate a catena (vedi Fig. da 25 a 33). Lo spettacolo che si gode da un luogo cosi alto piacevole e il
golfo di Cagliari simpone in tutta la sua grandezza. A fianco della catena si rivelano non visibili dal basso
degli altipiani particolari di piccola estensione.

Fig. 29 Fig. 30

Le Fig. 29 e 30 riprendono il panorama del paese di Sarroch e in particolare modo larea industriale della
raffineria di petrolio SARAS, una tra le pi vaste dEuropa. Peccato che una bellezza naturale come questa
magnifica vallata, che va ad affacciarsi al mare, sia stata intaccata in maniera cosi vasta da unindustria di
quel tipo. La vista delle foto verso sud/est circa.

Le Fig. 31 e 32 sono una ripresa interna alle montagne poco dopo essere arrivati ad una cima della catena
con lo sguardo verso nord/ovest. Da notare uno strano particolare: nella continuit dellestensione della
macchia mediterranea dellintera area si disegna una zona con tendenza circolare priva di vegetazione
verde (vedi al centro del cerchio il nostro collega Enzo).
In questo articolo preliminare non abbiamo volutamente inserito molte altre foto di questa esplorazione
perch sono ancora oggetto di studio e altre informazioni.

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Fig. 31 Fig. 32

Sono state rilevate le posizioni e lorientamento geografico astronomico dalcune masse rocciose dalla forma
particolare, sono state provate a realizzare delle triangolazioni con diverse presenze rocciose particolari, si
provato ad ipotizzare e disegnare un primo scenario di tutta larea in osservazione anche secondo come
poteva essere concepita la vita di quei luoghi migliaia di anni prima.
Le rocce sembrano nascondere antiche storie, soprattutto quando a loro si collegano riferimenti
dorientamento di tipo astronomico. Alcune rocce attraggono ancora la nostra attenzione, sia per la forma
particolare che segnala unantica lavorazione che il ripetersi del disegno e lorientamento.

Fig. 33

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Nellinsieme della raccolta dalcuni dati interessanti, abbiamo per voluto inserire la foto della Fig. 33, che se
a prima vista sembra non essere di nessuna rilevanza mostra quello che invece pu rappresentare una sorta
di finestra astronomica rocciosa da dove si pu osservare il sorgere del sole (nella foto a qualche ora
dallalba), quindi con orientamento perfettamente ad Est (che strana coincidenza!). Esse sembrano
rappresentare il tassello dellinizio di una nuova ricerca che alla prima analisi, unita ad altre informazioni
raccolte, ci disegna nuovi e interessanti e sorprendenti scenari dellintera area che, se confermati,
pubblicheremmo in una seconda parte.


Scie chimiche a Sarroch o normali traffici aerei?
In questi ultimi anni si parla sempre pi spesso delle scie chimiche, le cosiddette "Chemtrails", inspiegabili
scie biancastre persistenti di natura ignota che attraversano i cieli di molte parti del mondo e rilasciati da
veloci aerei. Le domande che si pongono sul vero motivo della loro esistenza e consistenza sono svariate e
alcune diverse ipotesi che si formulano ci portano a risposte ben lontane a quelle normali scie rilasciate dai
traffici aerei civili o militari.
Cerchiamo di capire se anche dalle nostre parti esiste il fenomeno.
Sincomincia dal giorno di natale del 25 dicembre 2005 quando ricevo la testimonianza di una persona che
affermava di aver notato che gi dalle prime ore del mattino il cielo di Sarroch attraversato da numerose
scie biancastre. Purtroppo oltre la sua testimonianza non ho nessun documento fotografico.
Il giorno 6 gennaio verso le ore 13 affacciandomi dal balcone della mia abitazione mi accorgo che a
sud/est/nord il cielo era percorso da numerose scie e che in quel momento due aerei ad alta quota,
sincrociavano vicini seguendo direzioni opposte. Corro a prendere la mia telecamera digitale Samsung VP-
D103 e riesco appena in tempo a riprendere un aereo che segue una direzione mentre laltro oramai si era
gia perso nellaltra direzione. Le foto qui sotto rappresentano il ritaglio dalcuni fotogrammi della ripresa che
dura qualche minuto. Le scie sono rimaste persistenti per parecchie ore nel cielo e direi sino al tramonto. Il
cielo era sereno con qualche nuvola mentre si avvertiva appena una leggera brezza da sud/est. In tanti anni
di presenza in questo piccolo comune era la prima volta che notavo un traffico aereo cos particolare nella
zona indicata.

Fig. 35 Fig. 36

Le foto della Fig. 35, 36, 37 sono ricavate dalla telecamera mentre quella della Fig. 39 stata realizzata con
una macchina fotografica e tutte il giorno 7 gennaio 2006.
La Fig. 38 mostra in uno schema di cartina geografica, la sintesi della zona del percorso e della direzione
delle scie aere.

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Fig. 37 Fig. 38

Il giorno 31 marzo 2006 con la stessa telecamera riprendevo lo stesso movimento daerei con rilascio
dintense e numerose scie fumose, vedi Fig. 40.

Fig. 39 Fig. 40

Il traffico aereo con le stesse scie fumose proseguiva anche il giorno successivo del 1 aprile: vedi la Fig. 41
e 42 e sempre negli stessi orari, dalle ore 10 sino alle 17. La telecamera di ripresa la stessa.

Fig. 41 Fig. 42

16
Fig. 43 Fig. 44

Probabilmente non era stata fatta abbastanza inseminazione perci anche il giorno del 2 aprile vedeva gli
stessi cieli essere invasi da un continuo andare e venire daerei con il rilascio dintense scie fumose,
sicuramente anche pi corpose come le foto delle Fig. 43, 44, 45, 46 lo dimostrano.
Le foto sono state realizzate con una macchina fotografica digitale nella localit vicina di Pula, esattamente 7
chilometri poco pi a sud di Sarroch.

Fig. 45 Fig. 46

Altri oggetti nel cielo?

La Fig. 46 rappresenta lavvicinarsi di uno dei diversi aerei che durante il giorno sintervallavano o
sincrociavano durante i numerosi passaggi. La foto, fra le tante, stata selezionata per un particolare che la
fig. 47 e lingrandimento della fig. 48 vuole fare notare: cosa rappresenta loggetto captato dalla foto e notato
solamente durante unattenta analisi? In effetti, le dimensioni piccolissime non permettono di arrivare a
nessuna conclusione certa. Potrebbe essere tutto e niente: un lontanissimo volatile ad alta quota, un
insetto, ad un velivolo sconosciuto, un oggetto sollevato da qualche soffio di vento (anche se non cera un
filo di vento il giorno).

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Fig. 47 Fig. 48

Ma la cosa pi strana doveva ancora arrivare. Lo stesso giorno del 2 aprile mentre si seguiva a vista il volo
di uno degli aerei che scaricavano il fumo si notava ad occhio nudo che esso era seguito a distanza, quasi
lungo il filo della scia fumosa, da quello che sembrava essere un altro velivolo non ben definibile ma,
stranamente, senza che questultimo rilasciasse alcuna scia fumosa. Armati di macchina fotografica, una
Nikon, seguimmo loggetto scattando le foto di Fig. 49, 50, 51, 52 e 53.

Fig. 49 A ore 19.12.46 Fig. 50 B ore 19.12.56

Fig. 51 C ore 19.13.04 Fig. 52 D ore 19.13.14

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Le foto sono state scattate alla sequenza di quasi 10 secondi.
La fig. 55 mostra il risultato dellingrandimento riguardante il particolare delloggetto delle relative cinque foto:
cosa rappresenta?

Fig. 53 E ore 19.13.22 Fig. 54

Certamente la forma non assomiglia certamente a quella di un aereo, ma dobbiamo considerare lartefatto di
composizione della macchina fotografica e i limiti dovuti allestrema lontananza dei veicoli volanti, per questo
la logica deformazione. Ma la domanda da porsi in ogni caso la seguente: cosa ci faceva un altro veicolo
lungo la scia del primo e soprattutto perch questultimo lo seguiva tranquillamente senza rilasciare nessuna
scia fumosa. C da considerare che le dimensioni volumetriche dei due veicoli ad un primo esame risultano
essere identiche. Perch? Mistero.

Fig. 55

I giorni 3 e 4 daprile sono proseguiti i traffici aerei con le solite scie fumose e con le stesse caratteristiche
dei giorni precedenti ma non inserisco qui i documenti fotografici quasi identici ai precedenti.
Nei giorni 4, 5 e 6 aprile abbiamo invece notato che si era aggiunto stranamente il volo di un altro aereo,
vedi la Fig. 54, forse un G222 che dalle ore 10 sino alle 17 circa sorvolava costantemente lintera area come
disegnata nella cartina geografica di Fig. 38 ad una quota costante di volo molto bassa di circa 300/400
metri compiendo dei continui giri quasi a petali di margherita e sorvolando gli stessi luoghi anche per pi di
5/6 volte.
La giornata del 6 era completamente coperta di nuvole basse e minacciava pioggia. Ma cosa faceva? Forse
unesercitazione militare sopra delle localit civili? Altre misurazioni? Rilievi topografici o di comunicazione?

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La coincidenza con il passaggio precedente delle scie chimiche merita forse un poco di riflessione. Che
stesse rilevando gli effetti di pulviscolo fumoso sparso nellatmosfera?
Di fatto ad oggi 15 aprile 2006 il traffico aereo descritto nella zona si sospeso, se non qualche
insignificante (forse) passaggio fumoso ah! Si vero! Sono in volo solo gli aerei normali quelli che
lasciano solo una piccolissima scia corta che si dissolve dopo pochi minuti.
Ma forse il traffico fumoso ha necessit di trasferire altrove i suoi prodotti come invece un articolo di un noto
giornale quotidiano regionale scrive, vedi Fig. 56.

Fig. 57

Fig. 56
Fig. 58

Il giorno 8 maggio 2006 la danza delle scie fumose riprende in grande stile. A noi non resta che osservare.

Fig. 59 Fig. 60 Fig. 61

Vediamo anche che la danza delle scie chimiche continua a periodi alterni e non prevedibili.
Le scie chimiche proseguono poi per alcuni giorni dellestate e dellautunno 2006.

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Avvistamento di probabili UFO il 10 maggio 2006

In tarda mattinata noto uno strano movimento di due elicotteri tipo Mangusta nella solita zona montagnosa di
Sarroch e scherzando con me stesso penso ci rissiamo!. Nel pomeriggio alle 16,22 decido di riprendere
con la mia telecamera un insolito passaggio di un aereo militare bielica a bassa quota sempre nelle stesse
zone montagnose.
Appena il tempo delle riprese che squilla il mio cellulare. Mio fratello Nicola mi avvisa che Antonio, mentre
era in giardino, fotografa in tarda mattinata qualcosa di strano nel cielo. Dopo mezzora eravamo da Antonio
per vedere la foto di Fig. 63.

Fig. 63

La foto stata scattata verso le ore 10,30 e scopriamo purtroppo che la sua machina fotografica, una Acer,
non ha la data e lora impostata correttamente e limpostazione della risoluzione molto bassa, 72 dpi.
Antonio, che ricordiamo vive in aperta campagna, ci racconta che mentre era in giardino con la sua
macchina fotografica per cercare di riprendere dei merli che spesso scendono nel suo giardino,
improvvisamente vede due oggetti silenziosi che velocemente da sinistra verso destra gli percorrono la
visuale a circa 45 gradi dal suo orizzonte. Appena il tempo per una foto perch poi i due oggetti scompaiono
a destra nascosti dalla sponda alta della sua abitazione. Antonio si spostava poi velocemente dalla zona
dombra per cercarli altrove, ma nonostante avesse scrutato attentamente il cielo, i due oggetti erano gi
spariti.
Dopo circa un quarto dora un aereo caccia militare sorvola la zona e dopo un altro quarto dora altri due
aerei caccia militari attraversano lo specchio aereo della zona.
Riceviamo la testimonianza di due caccia F-16 che mentre si dirigevano verso Capo Teulada (a 40 km da
Sarroch) improvvisamente hanno fatto uninversione a U a gran velocit per dirigersi nella zona di Sarroch.
Poi successivamente il passaggio di due elicotteri.

Le Fig. 64 e Fig. 65 rappresentano la zona del probabile avvistamento UFO e lorientamento con la
posizione fotografica rispetto allabitazione che ha in gran parte ostacolato la possibilit di seguire eventuale
percorso nel cielo degli oggetti misteriosi.

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Fig. 64 Fig. 65

Lingrandimento della foto in Fig. 66 mostra i due oggetti.

Fig. 66

Fig. 67

Le Fig. 67 e 68 rappresentano alcune elaborazioni danalisi foto/grafiche. Si pu notare nellarea B e B1


lesistenza di una situazione anomala dello spazio rappresentata da uneccessiva uniformit dei pixel.

Fig. 68

Le Fig. 69, 70, 71, 72, 73 sono invece un esempio di tentativo di confronto delle sagome con i possibili
velivoli terrestri dultima generazione come la serie F117 Sthealth, il bombardiere Spirit B 2 e un possibile
prototipo di Aurora-Astra di Fig. 73. Nel confronto non possibile ravvisare nessun tipo di rassomiglianza
con questa serie daerei.
Ipotizzando unapertura alare media di 20 metri, i due oggetti risultano viaggiare alla distanza reciproca di
circa 200 metri. Normalmente un aereo in formazione tende a viaggiare ad una distanza inferiore. La

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direzione di volo degli oggetti rispetto alla posizione di foto stata da sinistra verso destra. Se cosi stato
non si spiega come mai non risulta visibile la sagoma di una possibile coda e timone dei velivoli. Potrebbero
essere aerei speciali? Ma possibile che questi aerei di tipo speciale abbiano quel giorno sorvolato
questa zona della Sardegna?

Fig. 69 Fig. 70 Fig. 71

Fig. 72 Fig. 73


Gli avvistamenti negli anni passati nella zona.
Un appassionato collega ci ricorda come in passato nella zona vi furono importanti avvistamenti doggetti
sconosciuti al normale traffico aereo.
Luciano agente di commercio di materiali tecnici-elettrici, sostenitore ufologo e testimone degli avvenimenti
UFO riguardanti lavvistamento su Cagliari-Elmas del 27 Ottobre 1977 (allora svolgeva il servizio di militare
di leva ad Elmas). Con riferimento a questultimo caso, per chi non ricordasse i fatti, alleghiamo la cronaca
del periodo e le testimonianze dalcuni avvistamenti in coincidenza ai traffici aerei.

I MILITARI HANNO VISTO GLI UFO!


di Luigi Barone, CUN Milano http://www.cun-italia.net/faq/ufo-govari.htm

27 Ottobre 1977 - Sardegna - Alle ore 17:30 il Maggiore Francesco Zoppi pilota del 21 Gruppo Squadroni
dell'Aviazione Leggera dell'Esercito decollava dalla Base di Elmas con un elicottero per una missione di
addestramento notturno. A bordo con lui si trovava anche il Tenente Antonio Ricciardelli. Unitamente a
questo velivolo ve ne erano altri due con a bordo rispettivamente il Capitano Romolo Romani ed il Sergente
Maggiore Antonio Pisu (2 elicottero) e poi il Sergente Maggiore Aldo De Muro ed il Sergente Corrado
Giannella (3 elicottero). Durante il volo in direzione di Sarroch e, precisamente alle ore 17:48, il Maggiore
Zoppi aveva modo di osservare di fronte al proprio velivolo ed alla stessa quota di circa 500 metri, un cerchio
luminoso di colore rosso arancio. Immediatamente il pilota pensava si trattasse di un jet militare (con il post-

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bruciatore ancora aperto) appena decollato dalla base di Decimomannu. In pochi secondi, l'Oggetto
luminoso spar. Degli altri due equipaggi, solo uno conferm l'avvistamento. Interpellato l' Operatore di turno
presso la Torre di Controllo, questi rifer che al momento non vi erano aerei in volo. Continuando a pensare
ad un jet in fase di decollo, il Maggiore prosegu la missione ma, quasi 50 minuti dopo ed esattamente alle
ore 18:50 il misterioso cerchio ricomparve alla stessa quota dell'elicottero (circa 1.000 metri) ed alla destra
dello stesso, procedendo alla stessa velocit ( 200 Km/h). Immediatamente veniva contattata la Torre di
Controllo e questa volta l'Operatore, confermava di vedere la stessa luce attraverso un binocolo e comunque
confermava l'assenza di aerei in quella zona. Dopo circa quattro minuti di "volo in formazione" con gli
elicotteri militari, il misterioso velivolo ha compiuto una virata a 180 ( in pratica un dietro-front) ed
scomparso definitivamente. Il Controllore di Volo invece ha potuto seguire l'Oggetto sempre con il binocolo
sino ad un'altezza di 10.000 metri. Tale luce stata avvistata anche da numerosi militari presenti nella base.
Contemporaneamente anche un civile - il Prof. Pier Paolo Lai - da Cagliari, alle ore 17:30 avvist il globo
luminoso che si dirigeva verso Sarroch. Il Maggiore Zoppi ha stilato quindi una relazione indirizzata al
Comandante della Base di Elmas Colonnello Mario D'Angelo che ha provveduto ad inoltrare la
documentazione al Ministero della Difesa per quanto di competenza.

Traffici non segnalati? http://www.dnamagazine.it/traffici.html


Gli avvistamenti UFO dei piloti italiani non si discostano, nella dinamica e nelle conclusioni, dalla
casistica internazionale. E alla maggioranza degli incidenti accaduti nel 1977 ha fatto riscontro il pi
classico muro di gomma delle autorit

Di Corrado Malanga

Nella seconda met del 1977 ebbe inizio un periodo di flap molto intenso che perdur per quasi tutto lanno
successivo. Il risultato fu che anche molti piloti dellAeronautica, sia militare che civile, in Italia ebbero modo
di rendersi conto che ogni tanto qualcosa di non identificato volava con loro.

Questo genere di avvistamenti sempre stato considerato estremamente importante in quegli anni, per il
semplice motivo che erano proprio esperti piloti a fare le segnalazioni! Oggi non pi, infatti, se da una parte
le autorit preposte alla sorveglianza del volo sul nostro territorio avevano ordini severissimi da parte del
Generale Capo di Stato Maggiore di non farsi sfuggire dichiarazioni avventate sui fenomeni visti, daltro
canto non si poteva liquidare la faccenda facilmente, se e quando a testimoniare fosse un pilota, od il suo
equipaggio.

Venne cos imposto allaviazione il riserbo pi totale sulle notizie che riguardavano gli UFO, atteggiamento
che spesso non trov daccordo i piloti civili, alle prese con il problema di rassicurare i passeggeri dei loro
aerei nel trovarsi a dover attraversare vie aeree occupate da vettori non identificati.

Terra-Bordo-Terra

Per esempio, uscendo dalla casistica del 1977 di cui qui ci occupiamo, il 17 Febbraio 1984, un oggetto molto
luminoso sfreccia sotto un executive privato (J-EKET), in volo nei dintorni di Torino. Ecco il testo della
registrazione TBT (Terra-Bordo-Terra) del colloquio fra il comandante dellaereo e il centro radar,
allaeroporto.

Velivolo: - siamo stabilizzati a 5.000 piedi. passato sotto di noi un oggetto velocissimo, luccicante. Ci sono
aeroplani nella zona?

Radar: - Negativo.

Velivolo: - Ci passato proprio sotto la pancia. Seguiva la direttrice dellISL.

Radar: - Sullo schermo non vediamo niente. Controlliamo con la torre.

Velivolo: - velocissimo. Poteva essere un F-104?

Radar: - Ci informiamo con la difesa. Noi non abbiamo tracce sullo schermo.

Velivolo: - Ci fa piacere essere stati pi alti del previsto, perch...

24
Radar: - A questo punto lo pensiamo anche noi.

Ovviamente i centri Difesa Aerea e sicurezza del volo escludevano la presenza di velivoli militari nella zona.

Altri casi emblematici

Ma gi il 6 Dicembre 1973 un aereo di linea proveniente dalla Sardegna aveva dovuto attendere in quota, a
causa di un traffico sconosciuto che sostava a 200 metri dalla pista datterraggio.

Il comandante Murer poteva confermare lavvistamento e sembra che il dialogo, tra la torre di controllo ed il
velivolo, intercettato da alcuni radioamatori locali, si fosse svolto pi o meno cos:

Velivolo:- siete sicuri che la pista sia libera Torre vediamo un traffico a ore

Torre: - potete passarci sotto? mezzora che quel coso sta l in mezzo

E per la sicurezza dellaeroporto pisano non sembrava essere la prima volta che si affrontava unemergenza
del genere. Da fonti non confermate, sembra che nellinverno del 1974 tutto lequipaggio di un C-119 in fase
di atterraggio avesse avuto modo di vedere uno strano globo verde, stavolta finalmente individuato anche
dal radar di terra. LUFO, accortosi dellaereo militare, semin rapidamente il traffico convenzionale, salendo
vertiginosamente di quota.

Nel Novembre 1977 allaeroporto di Milano-Linate piove e c nebbia, quando un aereo Lufthansa scende
verso la pista, guidato dal radar di terra lungo il sentiero di avvicinamento; sullo schermo del radar del
vettore compare improvvisamente un bersaglio situato al centro della pista, davanti al muso dellaereo. Leco
si muove a scatti, non proprio al centro della pista, ma sulla destra, rispetto allaereo in fase di corto finale.
La manovra viene interrotta, e la procedura iniziata da capo, ma inutilmente. Per tre volte il radar batte la
strana traccia, e per tre volte laereo deve riprendere quota rinunciando allatterraggio. Il volo verr dirottato
su altro aeroporto. I radar di diversi aerei sentiranno lUFO, invisibile ad occhio nudo. La traccia, ad un certo
istante, si allontaner a grande velocit dalla pista ed il traffico potr cos normalmente riprendere.

Avvistamento su Cagliari-Elmas

Il 27 Ottobre 1977, alle ore 17:30, il Maggiore Francesco Zoppi, pilota del 21 Gruppo Squadroni
dellAviazione Leggera dellEsercito, decollava dalla Base di Cagliari-Elmas, a bordo del suo elicottero per
una missione di addestramento notturno. Con lui si trovava il Tenente Antonio Ricciardelli. Unitamente al
loro velivolo ve ne erano altri due, con a bordo rispettivamente il Capitano Romolo Romani ed il Sergente
Maggiore Antonio Pisu (2 elicottero) e quindi il Sergente Maggiore Aldo De Muro ed il Sergente Corrado
Giannella (3 elicottero).

Durante il volo in direzione di Sarroch, alle ore 17:48, il Maggiore Zoppi osservava di fronte al proprio
velivolo ed alla stessa quota di circa 500 metri, un cerchio luminoso di colore rosso arancio. Zoppi pens di
trovarsi in coda ad un aereo a reazione militare e che le luci che scorgeva dovessero essere quelle dei
motori.

Ma, in pochi secondi, loggetto luminoso spar a gran velocit.

Degli altri due equipaggi, solo uno pot confermare lavvistamento. La Torre di Controllo rifer che al
momento non vi erano aerei in volo. Continuando a pensare ad un jet in fase di decollo, il maggiore prosegu
la missione ma, quasi 50 minuti dopo ed esattamente alle ore 18:50, il misterioso cerchio ricomparve alla
stessa quota dellelicottero (circa 1.000 metri) ed alla sua destra, procedendo alla medesima velocit (200
Km/h).

Contattata immediatamente la Torre di Controllo, si aveva dalloperatore risposta positiva, Si vede la luce
con il binocolo ma Sul radar non si vede niente .

Quattro minuti dopo la luce era ancora l e volava in formazione con gli elicotteri, quasi prendendoli in giro.

Poi, inaspettatamente, il misterioso oggetto si bloccava nel cielo e riprendeva la sua marcia, ma in senso
contrario, sparendo fulmineamente alla vista dei piloti, sempre pi attoniti.

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Il controllore di volo invece aveva potuto seguire loggetto pi lontano, fino ad unaltezza stimata di 10.000
metri, avendo a disposizione un campo visivo pi ampio degli elicotteristi.

Tale luce era stata rilevata dai numerosi militari presenti alla base e contemporaneamente anche diversi
testimoni civili, tra cui il Prof. Pier Paolo Lai. Da Cagliari, alle ore 17:30, avevano potuto vedere un globo
luminoso dirigersi verso Sarroch. Dopo la rituale consegna del rapporto ufficiale, anche di questo caso, non
si seppe mai pi nulla.

Lesperienza del Col. Mainini

Va ricordato come certe basi militari operative della NATO, site sul territorio italiano, siano sovente visitate
da oggetti volanti non identificati?. Tra queste c la base di Decimomannu, dove tra laltro svolgono
esercitazioni piloti militari europei delle stesse forze dellAlleanza Atlantica.

Cos, il 27 Ottobre 1977, un pilota militare presso laeroporto di Cagliari-Elmas vede distintamente uno
strano globo verde.

E ancora, il 2 Novembre 1977, un tenente del trentesimo stormo di Cagliari-Elmas, avrebbe visto un corpo
rosso arancione delle dimensioni di un DC-9 in rapido avvicinamento allaeroporto, dal mare. Il giorno dopo
tocca nella stesa zona ai piloti di un F-104 tedesco.

Tre giorni pi tardi, un UFO si sarebbe divertito nellintercettare un aereo militare, senza che i piloti se ne
accorgessero. Questa volta per il radar di terra segnaler lo strano inseguimento.

Il tenente Colonnello Giulio Mainini, pilota Comandante del 21 Gruppo del 53 Stormo Intercettori, di stanza
nella Base di Cameri (No), nel mese di Settembre, durante un volo notturno a bordo di un caccia intercettore
F-104, a 8.000 metri di altezza sulla verticale di Piacenza, alle ore 20:30, vede una luce che sembra essere
Venere. Durante la virata, il pilota si accorge per che la luce, molto pi intensa e vicina di Venere, si muove
ed situata molto pi in alto rispetto al pilota una luce intermittente!

Mainini decide di portarsi alla stessa quota delloggetto ed ingaggia linseguimento, incrementando la
velocit sino a 1.000 Km/h. Per un attimo il pilota deve aver creduto che si trattasse di un traffico non
autorizzato che volesse sottrarsi allidentificazione ma, la luce, come si fosse accorta delle sue intenzioni, si
spegne e scompare.

Fianco a fianco

Ad Imperia, un pilota di un aereo civile era stato protagonista dello stesso avvistamento a pochi minuti di
distanza.

Notte tra il 23 ed il 24 Febbraio 1977, ore 21:00 circa: un F-104G, decollato da una base dellAeronautica
Militare Italiana del Centro Italia, diretto a Nord con rotta SUD-EST/NORD-OVEST, viene intercettato da un
UFO che, come risulta dal rapporto del pilota, redatto per il Ministero della Difesa, mentre si trovava a
7.000 piedi di quota (2.350 metri circa) dopo aver lasciato la verticale di Civitanova Marche in direzione di
Macerata, poteva notare appena sopra di lui e leggermente a sinistra ed a circa 800/900 metri di distanza,
una luce bianca molto intensa. In pochi secondi, loggetto si poneva di fronte alla prua dellF-104G e
proseguiva mantenendo inalterata la distanza. Ogni tanto il misterioso velivolo, lasciava la sua posizione in
prua del Caccia-Intercettore e si poneva al fianco dello stesso per circa 15-20 secondi per poi ritornare nella
posizione precedente.. Lufficiale interpellava la stazione radar della base a lui pi vicina, ricevendo
lautorizzazione ad intercettare loggetto e quindi, si portava a quota 12.000 piedi (4.000 metri) manifestando
le proprie intenzioni! A questo punto ed ancora una volta, loggetto misterioso scompariva a velocit
inimmaginabile.

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Segreti quando compilati

Oggi basta avere qualche amicizia in ambito aeronautico, civile o militare, per sentirsi dire che di UFO se ne
sono visti negli anni passati parecchi e continuano a vedersene ancora, ma, alla richiesta di mettere per
iscritto le testimonianze si solleva un muro di reticenza, generalmente provocato dalla paura di andare
incontro a grane burocratiche quasi irrisolvibili, che si ripercuoterebbero sulle carriere dei piloti e del
personale di volo in questione.

I moduli di avvistamento in dotazione alla Marina ed allAeronautica Militare, segreti quando compilati, dopo
essere stati archiviati per qualche giorno, solitamente scompaiono dai files come non fossero mai esistiti.
Siamo anche a conoscenza di personale militare che, dopo aver compilato il modulo andato, ad anni di
distanza, a ricercarne le tracce, ma inutilmente: lincartamento in questione era scomparso.

A tale proposito i piloti americani, disponevano di un modulo di avvistamento UFO che qualche anno fa
stato definitivamente eliminato. Non esiste quindi pi il problema di far scomparire le testimonianze dei piloti
americani poich, di fatto, queste non vengono pi raccolte.


Fig. 74

La Nuova Sardegna - 23 maggio 2006 - Maria Grazia Barilotti

DUE AEREI SCOMPARSI IN MARE. PILOTI TRATTI IN SALVO NELLA NOTTE

Tragedia sfiorata nei cieli del Salto di Quirra: due aerei militari partiti dalla base militare di Decimomannu
sono scomparsi dai radar durante un'esercitazione. Si tratterebbe di due F16 (Fig. 74) dell'aeronautica
militare italiana impegnati nell'operazione addestrativa "Spring Flag", che da giorni coinvolge nei cieli della
Sardegna velivoli francesi, israeliani, tedeschi e due aerei radar Awacs della Nato. Uno dei piloti stato
recuperato in mare a quattro miglia da Capo Ferrato, l'altro a tarda notte stato individuato sempre in mare
dai mezzi di soccorso e starebbe per essere portato in salvo.
Un gigantesco dispositivo di sicurezza scattato non appena l'allarme stato rilanciato dalla torre di
controllo della base di Decimo.
Elicotteri dell'aeronautica, motovedette della capitaneria e sommozzatori dei vigili del fuoco hanno raggiunto
rapidamente la zona del disastro. Dopo circa un'ora di ricerche uno dei piloti che aveva abbandonato l'aereo
col paracadute stato localizzato in mare grazie ai razzi di segnalazione e portato in salvo. Quando si
disperava di non riuscire a recuperare il secondo pilota, un elicottero l'ha individuato sempre in mare e
portato in salvo. Non si sa cosa sia realmente accaduto. Gli aerei decollati dalla base di Decimomannu
erano diretti al poligono del Salto di Quirra per un'esercitazione notturna nell'ambito dell'operazione "Spring
Flag". Non si sa se con loro erano in volo anche mezzi di altre nazioni. Intorno alle 22.30 quando i velivoli
sono scomparsi dai radar alcuni pescatori che erano in mare davanti a costa Rey (Muravera - Ca) avrebbero
visto due bagliori in cielo. Non si sa se la causa dell'incidente sia stata una collisione in volo tra i due velivoli
o qualche ordigno esploso dal poligono di tiro di Capo San Lorenzo. Appena scattato l'allarme nella zona si
sono precipitati tutti i mezzi di soccorso disponibili e dopo circa un'ora uno dei due piloti dispersi stato
rintracciato e portato in salvo dai sommozzatori dei vigili del fuoco. L'altro, secondo fonti della base di
Decimomannu, si sarebbe lanciato anche lui col paracadute prima della collisione. Tutta la zona davanti a
Capo Ferrato stata pattugliata da mezzi aerei e navali, mentre dalla base di Decimomannu si levavano in
volo in continuazione aerei ed elicotteri. (...).


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Vediamo adesso una descrizione tecnica generale di questo aereo.
L' F-16 Fighting Falcon (Fig. 74) senza dubbio uno dei migliori aerei da combattimento progettati fino ad
oggi. I suoi punti di forza sono la sua alta manovrabilit, la versatilit e il suo basso costo.
In combattimento aria-aria, con il suo lungo raggio di azione, superiore a qualsiasi altro aereo da
combattimento. Pu individuare bersagli con qualsiasi condizione atmosferica e rilevare aerei che volano a
pochi metri dal suolo.
In missioni aria-terra, l'F16 pu volare per pi di 800 chilometri, rilasciare le sue armi con precisione
assoluta, difendersi da possibili minacce aeree e ritornare alla base.
Il canopy a bolla dell' F-16 permette al pilota una vista a 360 gradi e grazie al sellino reclinato di 30 gradi (per
aumentare la resistenza G) e al sistema di controllo dei comandi HOTAS (il pilota pu accedere a tutti i
controlli principali senza staccare mai le mani dalla manetta e dalla barra) l'F-16 formidabile nei dogfight.
L' avionica comprende un sofisticato sistema di navigazione inerziale, un sistema di atterraggio strumentale
(ILS) che permette al pilota di atterrare anche con pessime condizioni atmosferiche, 2 display multifunzione
e un sensibile sistema di allarme che avverte il pilota in caso di emergenze.
Esistono diverse versioni dell'F-16. La prima F-16A/B che va dal block 1 al block 20 in seguito sostituita dalla
versione F-16C/D pi performante e tecnologicamente pi avanzata, grazie ad un nuovo motore, nuovo
sistema di navigazione e puntamento, nuovo radar AGP-68 e grazie alla capacit di caricare nuove armi
come missili anticarro AGM-65 Maverick, bombe a guida laser GBU-10,12,24 Paveway e missili antiradar
AGM-88 HARM. Questa versione va dal block 25 al nuovissimo block 60.

In conclusione ci poniamo alcune domande: com possibile che due aerei super moderni, attrezzati e
costruiti con le ultime tecnologie possano precipitare per una possibile turbolenza atmosferica o anche per
un possibile scontro aereo dovuto ad un errore fra piloti in volo in formazione? E se non fosse il possibile
guasto o lerrore fatale, mai possibile pensare che i piloti abbiano voluto giocare a guardie e ladri per
rischiare la loro vita, quella di altri con la consapevolezza poi che ogni aereo costa decine di milioni deuro?
Allora bisogna ricordare come pu funzionare quellaereo durante il volo in formazione: ogni aereo ha un
computer di bordo che gli permette di connettersi con l'altro computer dell'aereo che gli vola vicino per
rendere autocontrollato e sincrono il volo anche a pochi centimetri l'uno dall'altro. Il computer permette a loro
di tenere la stessa distanza, mentre un altro sistema di controllo permette di avvisare elettronicamente un
eventuale avvicinarsi dostacoli.

Cosa fosse successo veramente nei cieli forse non lo sapremmo mai veramente. Dopo un paio di giorni tutto
sembra essere passato nel dimenticatoio. Ma fra le diverse informazioni e notizie a volte contrastati luna
con laltra, quelle che siamo riusciti ad avere utilizzando diversi canali e conoscenze, una merita essere
menzionata: gli aerei mentre erano in volo in formazione al rientro da una missione desercitazione ad un
certo punto si sono trovati allimprovviso come comparso dal nulla nel loro percorso un oggetto di notevole
dimensione. Ciascun pilota, per evitare lurto con quellenorme massa, avrebbe cercato di deviare il proprio
aereo lanciandosi uno a sinistra e laltro a destra ma senza evitare la collisione delle loro ali con loggetto. Le
tracce radar registrano la loro brusca variazione di direzione, una opposta all'altra, prima di scomparire. Era
forse questo tipo di turbolenza atmosferica di cui si parlava? Mi chiedo che tipo di turbolenza possa essere
se ricordo personalmente che il tempo era sereno in una notte tranquilla priva di venti. Cosa si vuole in realt
nascondere?

Viviamo un'epoca dove le tecnologie del combattimento sono al massimo sviluppo nelle ricerche per
garantire i massimi risultati ai minimi costi e nulla lasciato al caso. E' un periodo in cui si stanno
modificando alcuni equilibri politici mondiali. La tecnologia far la differenza e presto molte scelte dovranno
essere fatte. Le tensioni sono gi alte e le parti in gioco sono tante, quelle conosciute e quelle che ancora
dovranno presentarsi. Ad ognuno la sua parte.

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Redazione di Nuove Scienze Sardegna

Chi fosse interessato a commentare gli articoli e/o analizzare le foto originali dellavvistamento
UFO e quantaltro concernente questarticolo, pu fare la richiesta e scrivere alla seguente Email:

scienzenuovesardegna@yahoo.it

Il materiale, se disponibile, sar inviato gratuitamente mediante posta elettronica.

Redatto da Martino Betti

Con la collaborazione di
Nicola, Enzo, Roberto, Luciano

Ottobre 2006

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