Tra questi tetti, tentenno Ginocchia cedenti, fan demenza i denti Difatti sotto a quei rossi Seducenti, fumi dai cementi Focolari altrui, nascondesi sogno.
Sali, semi, speranze, carburi
Seppelliti, substrati, o sotto i vestiti Di un terreno cos aspro, fertile Come pneumatico a liquami Assieme a note e movimenti destinati A diari e consoles, mai a uscire.
E ronzo Cimice, nel tentativo di parlare A un mondo estraneo alluomo Dai mille occhi, in cui ognuno Poteva essere una striscia, vero converso Una diramazione dellattuo universo.
Scambiato per moscone, dalle multiple teorie
E se fin la matematica fosse solo unopinione? In cui credersi tutti a giustificar le cose Ma in cui ognuno le sue idee erose A crear codice il cui unico destinatario colui che design una password.
Non vedo che fiori, quali strani indicatori
Insegne e promesse, recesse le consegne Si rivedono muffe degli umidi allori Prima dei riscontri. Come se la vita fosse solo un accumulo Altrui. Di quei benesseri che potessi e fui.
Bisbigli sopra i campi, sussurrano infiniti
A rotear. Fino a un soffio di vento. Che lAmor sia solo una pretesa Per non dimenticar la mano tesa? Per sentirsi un Unico e Solo Intramontabile. Un utopico Fiore a non appassir mai....
La mia arte si fonda sul niente:
Ogni volta che qualcuno si allontana Codesto niente si moltiplica. Linsensato esser, di cuore che sogna A cozzar con un sistema sostenuto da fogna. Atterrito, in cerca dei tetti Atterrar, nei nidi di affetti? Quelle figure, (pos-)polvere di rame a (neg-)oziare...
E per qual cementare in fili
Disperde le anime e i tempi Aumentando i nodi, incompatibili Congiunzioni, e le dita si slegano... Cos distorte, ancor cerco, un che per sempre Quanto tanto il mio sempre polvere Preda di un istinto, vaneggiante di idoli.