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PARTE SECONDA

L'ASTROLOGIA

una volta stabilito l'universale, si può conoscere


ogni realtà singolare in esso contenuta che si
presenti ai sensi.

AL-KINDI De Radiis
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Cap.1 STRUMENTI DI INDAGINE


CHE COSA E'L'ASTROLOGIA
Dell'Astrologia si parla molto, la si studia sempre più spes-
so, la si annovera fra le mode contemporanee, ma per un suo
utilizzo corretto è necessario definire in che cosa essa con-
siste. Troppo spesso essa viene scambiata per una disciplina
sostenitrice di influenze astrali sull'uomo, mentre in realtà
è il più antico metodo di interpretazione dell'essere umano e
del suo mondo.
La prassi dell'Astrologia consiste nel ricapitolare le mille
sfaccettature della dimensione interiore ed esteriore umana
entro pochi riferimenti celesti: i pianeti del sistema solare
e lo spazio, denominato Zodiaco, entro il quale si stendono le
loro orbite. Lo scopo perseguito è andare al di là delle per-
cezioni frammentate, mutevoli, caotiche, dettate dall'immede-
simazione dell'individuo nella propria situazione del momento,
al fine di rintracciare un ordine.
Questo prototipo di ordine è nel cielo, nel ritmico e regolare
intreccio delle orbite dei corpi celesti. La prospettiva
astrologica, pertanto, assimila l'interiorità dell'individuo,
con tutte le forze che dalle sue profondità provocano gli
eventi esterni ed il destino, alla volta celeste e alle luci
che in essa si muovono. Specchiandosi in questa dimensione al
di sopra della sua condizione concreta l'individuo ha la pos-
sibilità di acquisire una conoscenza oggettivata di se stesso,
di trovare connessioni fra impulsi interiori contrastanti, di
rintracciare moventi ignoti alla coscienza: condizionamenti
del temperamento, della famiglia, dell'ambiente e anche - per
chi possiede questa convinzione o vuole esperirne la possibi-
lità - condizionamenti che derivano da un tempo che precede la
vita presente.
Pertanto, l'approccio corretto all'Astrologia comporta un'ini-
ziale ricorso all'immaginazione per assimilare i simboli inte-
riori del microcosmo umano alle luci del macrocosmo celeste e
un successivo rigore razionale nelle deduzioni; non può e non
deve essere un atteggiamento dogmatico, ma possibilista, su-
scitatore di ipotesi per l'autoriflessione e l'autoformazione.
Ma può succedere, un pò per la pressione delle difficoltà del-
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la vita, un pò per la fretta che caratterizza l'epoca presente


e, talvolta, anche per una frettolosa concezione meccanica del
destino, che l'Astrologia venga utilizzata in un modo impro-
prio che spegne quella luce della comprensione che potrebbe
rendere più ampia e vivida.
Che cosa mi succederà? E' la domanda frequente, mentre la for-
mulazione corretta sarebbe: che cosa sto per far accadere a me
stesso? Non esiste un tracciato univoco del futuro di un in-
dividuo se non per l'individuo schiavo del suo temperamento,
ossia per colui che è troppo pigro per guardare dentro l'am-
piezza delle sue possibilità.
L'Astrologia è una disciplina in evoluzione quanto lo è il
progresso della cultura, pertanto uno dei più comuni errori
nel suo utilizzo pratico consiste nel credere che l'interpre-
tazione delle configurazioni astrali sia stata fissata nel
tempo in formule eternamente valide. I simboli sono dentro di
noi e con noi si evolvono e si esemplificano in mille forme
diverse nel corso della storia. Le indicazioni che è possibile
trarre attraverso l'astrologia in termini di eventi, di liber-
tà d'azione e comodità di vita per un cittadino del XX secolo
sono radicalmente diverse da quelle che poteva sognare e spe-
rare un suo simile del Medio Evo; questa differenza oggettiva
di possibilità, determinata dalla generale elevazione qualita-
tiva della società, è l'alveo entro cui in ogni tempo si devo-
no decifrare le configurazioni astrali. Possiamo dire che l'A-
strologia si situa ad un livello di concezione "qualitativa"
della vita e che la sua funzione concreta consiste nel permet-
tere un miglior utilizzo dell'esistente livello "quantitativo"
di possibilità: le capacità personali e le opportunità offerte
dal mondo circostante.

IL TEMA NATALE
L'Astrologia per esercitare la sua funzione rivelatrice si
avvale della carta del cielo. Una sua definizione tecnica po-
trebbe dire che la carta del cielo rappresenta una frazione
del Tempo resa intellegibile attraverso le posizioni dei pia-
neti del sistema solare osservati da una determinata orienta-
zione spaziale terrestre, in altre parole, si tratta di una
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rappresentazione stilizzata del cielo come sarebbe osservabile


in un dato momento e luogo del nostro pianeta.
Ciò che essa raffigura è un incrocio tempo/spazio, nel quale
accadono eventi concreti: nascono esseri viventi, spuntano
piante, si affacciano alla mente idee, avvengono eventi atmo-
sferici, si intrattengono rapporti. Tutto ciò appartiene a
sfere diverse, ma tutte ricondotte dall'Astrologia all'aspetto
presentato dal cielo in quel momento, perchè essa coglie in
piani diversi le somiglianze di metafisiche.
Normalmente si compila una carta del cielo in riferimento alla
nascita di una persona ed in questo caso l'incrocio tempo/spa-
zio ne costituisce il tema natale, comunemente ed impropria-
mente noto sotto il nome di Oroscopo. La sua interpretazione
permette di rintracciare gli atteggiamenti istintivi, le moda-
lità di approccio alla vita, le complessità e i punti di forza
della personalità, nonché le facoltà latenti che, sviluppate,
potrebbero consentire alla persona in questione un'esistenza
più significativa e soddisfacente.
E', a questo punto, opportuna una digressione perchè la diffu-
sa presenza di rubriche con l'oroscopo su tutti i Media sembra
contraddire quanto appena esposto.
L'Astrologia nel suo perfetto contesto si basa sui riferimenti
personali della nascita, ma a questo stadio di precisione è
arrivata nel corso del suo sviluppo più tardi di quanto si
ritenga comunemente. Dopo essere passati dalla prima fase di
applicazione alle vicende collettive alla fase di studio del-
l'individuo, per molto tempo l'astrologo non ha potuto fruire
delle esatte coordinate natali per ragioni oggettive: la man-
canza di strumenti di misurazione del tempo nelle case, la
scarsa importanza, anche legale, attribuita all'esatto momento
della nascita e la mancanza di strutture amministrative come
le Anagrafi moderne. Pertanto, a lungo l'interpretazione
astrologica personale si è basata su carte del cielo approssi-
mate o addirittura redatte per il momento del contatto fra
astrologo e consultante, oppure su configurazioni astrali ge-
neriche.
Questo conferma che l'Astrologia non è una disciplina rivelata
o uno studio scientifico della natura, ma un duttile strumento
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per conoscersi tanto più e tanto meglio, quanto più preciso è


il punto di partenza di cui dispone. Questa duttilità permette
la sua presenza nei periodici che utilizzano una sola, ma im-
portante, componente del tema natale: la posizione del Sole
che, col suo percorso giornaliero regolare (circa un grado al
giorno), transita lo stesso segno zodiacale ogni anno nel me-
desimo periodo. Restringere il discorso al Sole permette di
suddividere in dodici gruppi i lettori, utilizzando il segno
zodiacale in cui esso era nel giorno di nascita. In forza del-
la grande rappresentatività simbolica del Sole i consigli ge-
nerali dei periodici assumono qualche validità orientativa,
come il costante favore che essi incontrano presso il vasto
pubblico dimostra. Questa intuizione metodologica a fini edi-
toriali risale agli anni '30 ed appartiene all'astrologo in-
glese R.H.Naylor; essa reso l'Astrologia una presenza abituale
della comunicazione del mondo moderno e, sebbene consista in
un livello ludico ed inferiore, ne ha rilanciato la sperimen-
tazione, avviato la ricostruzione storica, generalizzato lo
studio. Nelle riviste specializzate in astrologia, compaiono,
infatti, descrizioni e previsioni ad un livello maggiormente
personalizzato perchè si rivolgono ad un pubblico di appassio-
nati, disponibile ad impadronirsi delle tecniche per il calco-
lo e la stesura della carta del cielo; disponendo in un buon
manuale i, sono operazioni piuttosto semplici e la prima consi-
ste nel calcolo dell'ascendente, ovvero del segno che sorge
all'orizzonte e rende personalizzata tutta la configurazione
degli astri. Dall'ascendente derivano le case: dodici settori
in cui la carta del cielo viene suddivisa in stretta analogia
con altrettante sfere esistenziali concrete. Nei segni zodia-
cali e nelle case vengono collocati i 10 pianeti astrologici:
i Luminari, il Sole e la Luna, che pianeti non sono ma così
vengono chiamati in astrologia, Mercurio, Venere, Marte, Gio-
ve, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone; recentemente il tema
viene completato anche con l'inserimento di Chirone e dei Nodi
Lunari.
Disponendo di tutte queste indicazioni è possibile procedere
nell'interpretazione che, come detto, ricerca la personalità,
i talenti potenziali nonché gli altrettanto potenziali bloc-
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chi, difficoltà, complessità del carattere.


Questo sarà il ritratto dell'individuo considerato alla luce
della sua esistenza presente, ma è possibile delineare, accet-
tando l'ipotesi della molteplicità delle vite, quali connes-
sioni questa vita intrattenga con epoche passate e future. E'
questo l'obiettivo che ci proponiamo e procederemo, quindi, ad
individuare nel tema natale tutto quello che più specificata-
mente allude a tematiche persistenti oltre l'inizio e la fine
della vita.
Schematizzando, a fini di chiarezza, ci accingiamo a cercare
nel tema natale tre livelli di karma, cui daremo le seguenti
denominazioni:

* Karma del focolare. Un "finto" karma: una problematica acci-


dentale che dalla personalità potrebbe confluire nell'evolu-
zione dell'anima e che è necessario dissolvere per intravedere
chiaramente qual'è l'intenzione evolutiva dell'anima.

* Percorso evolutivo dell'anima. La sintesi di tutte le espe-


rienze dell'anima nei vari stadi materiali e immateriali della
realtà; un percorso che conclude un livello passato e volge ad
uno stadio successivo.

* Movente karmico della vita presente. Questo è l'aspetto più


vicino alla comune idea di karma, cioè sotto forma di condi-
zionamento delle azioni passate; segnala la componente psico-
logica che ha scelto la presente incarnazione, in armonia o in
contrasto con le intenzioni dell'anima.

Indichiamo qui di seguito la consigliabile sequenza interpre-


tativa del tema natale; lasciamo lo sviluppo, o l'apprendimen-
to, dei punti 1 e 4 ai lettori e affronteremo, nei capitoli
seguenti, gli altri punti specificatamente collegati all'evo-
luzione spirituale. Precisiamo che dei punti 2 e 3, oggetto
dei capitoli 2, 3 e 4, possono valersi anche i lettori che non
hanno preparazione astrologica e non possiedono il loro tema
natale, perchè con le tabelle in appendice troveranno le posi-
zioni natali di cui tener conto per l'interpretazione.
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Interpretazione del tema natale dal punto di vista
della reincarnazione
1- Calcolo del tema natale
2- Ricerca del Novilunio Prenatale = karma del focolare
3- Ricerca del Nodo Lunare primario e secondario= percorso
evolutivo dell'anima
4- Interpretazione globale del tema natale
5- Ricerca dei pianeti retrogradi= movente karmico della vita
6- Ricerca dei contatti karmici:
I Nodi Lunari nelle case
Pianeti di altre persone congiunti ai propri Nodi Lunari
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LE TRE COMPONENTI FONDAMENTALI

Riteniamo utile fissare sinteticamente le basi del simbolismo


dell'Ascendente, del Sole e della Luna, perchè sono le tre
componenti fondamentali per la personalità ed entreranno va-
riamente in considerazione nel rintracciare le indicazioni
evolutive del tema natale.
L'Ascendente
L'Ascendente è il punto orientale di incontro fra lo zodiaco e
l'orizzonte geografico del luogo di nascita. E' un riferimento
"terrestre" collegato non solo al momento, ma anche al luogo,
natale. Questo punto del cielo, attraverso il segno zodiacale
in cui viene a trovarsi, ha un valore indicativo soprattutto
per l'immagine di sè che l'individuo proietta nell'ambiente.
Rappresenta, per così dire, l'Io Bambino, spontaneo e ingenuo,
traboccante dei desideri e delle paure tipiche di quel segno
zodiacale; a queste caratteristiche si ritorna quando viene
minacciata la propria sicurezza o quando le certezze esisten-
ziali sono messe in dubbio.
L'Ascendente rivela spesso una ereditarietà famigliare, come
dimostrato dalla frequenza con cui uno stesso segno appare in
evidenza nelle carte del cielo dei genitori e dei nonni del
nativo. E' quindi prezioso per rivelare le malattie nelle qua-
li l'individuo può incorrere, o rifugiarsi, nei momenti di
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paura nell'affrontare la vita; rivela, cioè, la parte del cor-


po "bersaglio" dello stress esistenziale.
I Luminari
A differenza dell'Ascendente, il Sole costituisce un'indica-
zione del tutto "celeste". In affinità con l'influenza eserci-
tata sulla vita fisica della Terra, esso è il simbolo di ciò
che per l'individuo risulta "vitale" in senso spirituale e gli
offre i valori globali di riferimento. Esotericamente il Sole
rappresenta lo Spirito di sui l'anima ha nostalgia; la sua po-
tenza fecondante, dice Plutarco, fa germinare nella Luna le
anime che via via si avvicendano sulla Terra incarnandosi.
In concreto, nel tema natale, indica l'influenza esercitata
dalla prima autorità fortemente normativa: il padre. Intorno
al Sole, al suo segno zodiacale e ai rapporti spaziali (aspet-
ti) che esso intrattiene con gli altri pianeti, l'individuo
costruisce un forte senso di identità, che non è più istintiva
e temperamentale come quella dell'ascendente, ma coinvolta
nella dialettica con il mondo, con i valori spirituali, con
gli apprendimenti conseguenti alle proprie azioni. Per arriva-
re a questo livello di identità è necessario, non soltanto
diventare consapevoli degli impulsi dell'ascendente, ma sepa-
rarsi dalla fusione con il principio materno.
La Luna, come il Sole esercita un influsso fisico sulla Terra
ben evidenziato dalle maree acquee, che la rendono per analo-
gia il simbolo del mondo delle emozioni, dei sentimenti, e
soprattutto degli attaccamenti sviluppati nella prima infan-
zia. Ma è anche il corpo celeste più vicino ed il luogo dove,
ancora Plutarco racconta soggiornano le anime fra le varie
reincarnazioni.
Nell'interpretazione la Luna rappresenta in prima istanza il
binomio Madre-Bambino ed è la componente che chiarisce dove
più l'individuo sia vulnerabile psicologicamente e dove più
abbia capacità di assumere per se stesso un ruolo materno. Il
cordone ombelicale deve essere metaforicamente reciso più vol-
te nel corso della vita, ogni volta con dolore poichè costrui-
re una identità completa richiede di prendere il largo da ciò
che fornisce una sicurezza non conquistata personalmente.
E'importante ricordare il ruolo "materno" che la Luna permette
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di avere per se stessi, attraverso una sollecita attenzione


per le proprie esigenze proiettate nel futuro, esattamente
come ogni buona madre fa spingendo il figlio ad andare oltre
le sue paure e debolezze per crescere e rafforzarsi. Bisogna
apprendere a "nutrire" la propria Luna, progressivamente af-
francandosi dalle modalità esigenti del bimbo dipendente dal-
l'esterno; tutti i rapporti interpersonali hanno un fondamento
lunare, ma una Luna affamata di affetto, protezione, gratifi-
cazioni ha poco da dare e molto da chiedere. Soprattutto quan-
do arriveremo all'esame delle relazioni karmiche, si dovrà
ricordare che è umanamente possibile dare amore agli altri
solo in proporzione all'amore che si è imparato a dare a sè
stessi, cioè alla persona attraverso la quale oggi l'anima si
esprime.
Nello sviluppo dell'interpretazione del tema, la Luna, il se-
gno e i rapporti che essa intrattiene con gli altri pianeti,
offrono indicazioni sull'immagine della madre che il bimbo si
costruisce; immagine non necessariamente identica a quella che
la madre ha di se stessa. Su questa divergenza si possono in-
nestare nel proseguimento della vita incomprensioni e rimpian-
ti; lo studio del proprio tema natale può dare al rapporto una
nuova comprensione.
i
. Per l'apprendimento del calcolo e delle tecniche di inter-
pretazione si rimanda agli appositi manuali in commercio

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